Rassegna stampa estera

Quel giorno gli ascoltatori di radio radicale giovedì sedici febbraio questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta diversi temi di cui ci occuperemo quest'oggi partiremo ancora una volta dalla guerra della Russia contro l'Ucraina
E da un aspetto particolare ma importante la capacità della coalizione occidentale che sostiene chiese di fornire tutte le armi comprese le munizioni di cui ha bisogno esercito ucraino per difendersi
Nella prospettiva anche di una un potenziale nuova grande offensiva russa su questo vi proporremo due commenti il primo da da le Monde all'Europa a corto di munizioni
Perché le fabbriche di munizioni in Europa non girano appieno regime i Paesi europei devono trovare al più presto gli strumenti per sostenere l'artiglieria Ucraina ma le loro riserve sono vuote un anno dopo l'inizio
Nella guerra il sentimento d'urgenza e tardivo scrive
Tra l'altro Sylvie Kauffmann di nel mondo anche il faro Shawn Times dedica un commento questo tema firmato
R i Fori
Un anno di guerra in Ucraina prosciugato gli arsenali di europea Ibla realtà di verso sostenere l'esercito di chi entra attraverso un lungo e sanguinoso conflitto
Sta prendendo forma in Occidente scrive tra l'altro il quotidiano della siti poi torneremo su Israele la crisi
Politiche a istituzionale che esplosa con il Progetto del governo di Benjamin Netanyahu di riformare la giustizia in particolare
La corte suprema vi proporremo un editoriale dal Times di Londra pericolo per Israele
Il piano di Netanyahu di minare l'indipendenza della giustizia mette in pericolo la robusta Democrazia israeliana sul New York Times trovato un commento di Thomas Friedman
Che riguarda anche le implicazioni economiche il colpo di Stato giudiziario di Netanyahu potrebbe distruggere la sua nazione start-up scrive
Friedmann in chiusura poi torneremo sulla politica italiana
La vittoria di Giorgia Meloni alle elezioni regionali di domenica Lombardia e Lazio Meloni si consolida il titolo di dell'editoriale di ieri di El Pais
Che leggeremo l'opinione ieri invece aveva un articolo su il futuro del partito democratico in particolare
Il prossimo segretario Missione impossibile per il futuro capo del PD il il titolo infine va segnalata anche la prima pagina di ieri diffidiamo
Che era dedicata ai cosiddetti movimenti secondari migranti che dall'Italia passano in Francia
I minori stranieri affluiscono alla frontiera franco italiana nel due mila ventidue quasi cinque mila minori stranieri sono entrati clandestinamente nella regione le Alpi Marittime via l'Italia questo è anche una manifestazione denuncia un leader della destra conservatrice Repubblica
Una nuova manifestazione dell'Effetto Meloni cioè della mancata cooperazione tra Italia Francia
Cominciamo però dalla guerra della Russia contro l'Ucraina e da un commento pubblicato oggi dal mondo sulla questione degli arsenali
Europei che si stanno esaurendo l'Europa a corto di munizioni il pezzo firmato da Sylvie Kauffmann
Stupore lunedì tredici febbraio alla vigilia di una riunione dei ministri della Difesa della NATO il segretario generale dell'Alleanza atlantica Jan Stoltenberg Placido norvegese
Conosciuto per le sue dichiarazioni moderate ha osato fare una confessione davanti alla stampa che fa molto male in piena guerra in in Ucraina l'Europa e a corto di munizioni
La situazione è drammaticamente semplice l'esercito ucraino USA tra cinque mila sei mila proiettili di artiglieria al giorno
Le forze russe quattro volte di più
Occorre fare arrivare in Ucraina capacità chiave come le munizioni
Prima che la Russia prenda il sopravvento sul campo di battaglia detto Stoltenberg è una corsa contro il tempo il tasso di consumo delle munizioni per l'Ucraina è diverse volte superiore al nostro tasso di produzione attuale
Abbiamo un problema ma abbiamo anche una strategia per farvi fronte ha spiegato ancora il segretario generale della NATO sollievo non proprio perché se i cittadini europei possono rimanere colpiti ascoltando qualcuno dire che i loro eserciti non hanno stock di munizioni i loro ministri loro militari lo sanno benissimo e lo sanno da tempo
Era uno dei segreti meglio conservati della difesa europea fino al ventiquattro febbraio due mila e venti due quando ci si è iniziati a dire che forse ne avremo bisogno di munizioni perché la guerra ad alta intensità condotta da una grande potenza è tornata sul continente
Sotto choc il generale tedesco Alfons Manis capo di stato maggiore dell'esercito per la Germania
Il giorno stesso
Dell'aggressione avvertiva che era molto difficile soccorre il Paese aggredito perché l'esercito che mi hanno incaricato di comandare è quasi nudo
Nessuno dei suoi colleghi europei ha avuto la stessa franchezza nessuno ignorava che la Germania aveva ridotto a tal punto le sue spese di difesa che i suoi famosi carri armati erano fondamentalmente incapaci di funzionare
Dunque sì presumeva che almeno altrove sarebbe andato meglio in particolare infatti Francia prima potenza militare dell'Unione Europea
E invece un po'ovunque in Europa salgono in Paesi che la geografia la storia avevano reso molto prudenti di fronte alla Russia trent'anni di riduzione dei bilanci della Difesa
Dalla fine della guerra fredda avevano su votato caserme depositi e hangar
Grazie ai dividendi della pace il denaro pubblico poteva essere speso altrove questa logica aggravata dalla crisi finanziaria del due mila otto ha condotto a ridurre gli stock
Era la cosa più semplice da tagliare in Francia durante i primi del primi dieci anni di questo secolo l'esercito è passato dallo stock al flusso in tempo reale
Oggi alla luce delle guerre in Ucraina la constatazione dolorosa i militari europei hanno drammaticamente ridotto gli investimenti nei loro inventari sia per quantità sia per tecnologia logicamente si poteva pensare che di fronte all'invasione russa dell'Ucraina un anno fa i leader dei Paesi europei iniziassero una svolta a centottanta gradi per riempire di nuovi loro sto di armi
Forse non subito a febbraio perché alcuni di loro pensavano che la Russia si sarebbe inghiottita l'Ucraina in un boccone ma almeno quando si è compreso che l'Ucraina
Esisteva e che la guerra sarebbe stata lungo alle porte dell'Europa
E invece il grido d'allarme tardivo distolte Berg dimostra il contrario
Come tardivo il senso d'urgenza delle cancellerie alla vigilia del primo anniversario della guerra di fronte alla strategia della massa umana della Russia che lancia
Sul campo di battaglia trecento mila uomini malgrado perdite considerevoli
La questione che si pone inevitabilmente questa secondo le Monde perché le fabbriche di munizioni europee non girano a pieno regime al termine di un anno di questo conflitto devasta attore
Giovedì nove febbraio a Bruxelles il premio dell'Estonia Caia Callas
Che ha già ceduto tutti i suoi stocca l'Ucraina ha suggerito agli stati membri di comprare in comune pezzi d'artiglieria e munizioni per consegnarle a chi erra
Ma questa idea era già stata avanzata al vertice europeo di Versailles del marzo due mila ventidue
Nel maggio nomine ventidue poi il capo della diplomazia europea Giuseppe Borrelli il commissario che si occupa dell'industria della difesa Thierry Breton
Avevano illustrato un piano destinato recuperare il tempo perso e nel breve periodo ricostituire gli stock di munizioni sulla base di un rapporto dell'Agenzia europea della difesa spero che gli Stati membri si risvegli no
Aveva detto a maggio Borrell
Cosa è successo in giugno al presidente francese ma il Macro ha detto di voler mettere in piedi un'economia di guerra il più presto possibile
In realtà nel risveglio nell'accelerazione sono stati all'altezza dell'urgenza industriali degli armamenti dicono che stanno solo aspettando gli ordinativi dei governi presi in questa tormenta della storia che stravolge il loro approccio sulla sicurezza in Europa
Davanti a un'altra urgenza ricorda Sylvie Kauffmann tre anni fa cioè l'urgenza di una pandemia assassina che aveva portato al blocco dell'economia i governi europei avevano saputo affrontare la sfida insieme dopo il caos iniziale
All'epoca il tandem franco-tedesco svolgeva un ruolo leader oggi fatica a funzionare la pressione verrà dall'est così
Così tra l'altro le monde e dello stesso tema si occupa anche Frasson punk con un commento di R. fuori un anno di guerra in Ucraina lasciato
Gli arsenali europei ha prosciugato gli arsenali europei
La realtà di sostenere l'esercito di chi è ma attraverso un lungo e sanguinoso conflitto sta prendendo forma nel senso ci sta rendendo conto di questo problema in Europa e anche qui
Vengono vengono citate le parole di stolto embarghi che dice abbiamo un problema in questo settore in molte capitali ministri della difesa sono stati informati del loro generali che è rimasto poco di prezioso da poter cedere all'Ucraina
La Danimarca adatto a Kiev tutti gli obici Sesa perché ha l'Estonia ha fornito tutta l'artiglieria i proiettili dal Tellier d'artiglieria
Centocinquantacinque millimetri non è rimasto uno
Insomma la la questione la questione davvero grave ma la domanda anche qui è come si è arrivati
A una situazione del genere quando quando lo scorso anno la NATO ma aveva ordinato tutti i suoi membri i verificare lo stato dei loro inventari
Il problema è
C'è una grossa grossa differenza la Russia
Si è già lanciata da tempo in un'economia di guerra l'Europa invece sta iniziando solo ora rendersi conto del del problema problema che pesa ovviamente
Sull'Ucraina nel momento in cui la il fronte di Bach molto
Vede un'avanzata russa e
Molti analisti ritengono che Mosca stia per lanciare una grande offensiva
Militare in vista del primo anno della guerra il ventidue di febbraio ci sarà una riunione importante della Duma
La raccontano diversi giornali ma eventualmente ci torneremo perché oggi vogliamo parlare anche di
Israele ed è la crisi politico istituzionale provocata dal governo di Benjamin Netanyahu che vuole riformare la giustizia in particolare minare la corte suprema il Times di Londra ieri
Pericolo per Israele il piano Netanyahu di minare l'indipendenza della giustizia mette a rischio la robusta democrazia israeliana
Leggiamo questo editoriale quali quali che siano le loro preoccupazioni per la lunga occupazione della Cisgiordania il trattamento dei palestinesi
I governi occidentali hanno sempre riconosciuto che Israele è una democrazia le lezioni sono tanto frequenti quanto imprevedibili i tribunali funzionano bene sono indipendenti
La Corte suprema è stata spesso l'unico rimedio per i palestinesi
Che hanno subito la distruzione delle loro case o arresti arbitrari
La solita indipendenza della giustizia di Israele è stata a lungo ammirata dai suoi sostenitori all'estero solida solita
è stato è stata la giustizia un controllo essenziali su politiche dettate dalla passione e dalla partigianeria talvolta politiche del tutto sbagliate
Quell'indipendenza però ora in pericolo Benjamin Netanyahu la guida del suo quinto governo è a capo di una quali trazione che quella più a destra nella storia del Paese
I membri del suo governo includono un ministro che è stato condannato per aver sostenuto il terrorismo altri che hanno fatto campagna per l'abolizione dell'Autorità palestinese l'annessione totale della Cisgiordania
E lo stesso primo ministro è sotto processo con l'accusa di corruzione Netanyahu e determinato a limitare la capacità dei tribunali di annullare le decisioni del governo della Knesset
Nonostante un avvertimento di Anthony Blinken il segretario di Stato americano Netanyahu ha deciso di presentare una proposta per far nominare i giudici dal Governo e limitare il diritto dei tribunali di pronunciarsi su questioni costituzionali le sue proposte hanno provocato una tempestato di proteste scrive il Times gli israeliani liberali e laici considerano questa riforma una minaccia alle libertà personali ai diritti delle donne
E delle minoranze demonizzate da fanatici religiosi
E dei diritti di chiunque si opponga all'agenda politica della nuova coalizione
Almeno settanta mila persone hanno manifestato lunedì a Gerusalemme davanti alla Knesset
Nel fine settimana il presidente Herzog a lanciato un avvertimento insolitamente schietto sul fatto che la polarizzazione sta portando Israele sull'orlo del collasso costituzionale sociale
Netanyahu ha liquidato le critiche e le manifestazioni come il rifiuto da parte dei suoi oppositori politici di accettare la sconfitta elettorale dello scorso anno
Il suo governo tuttavia secondo il Times farebbe bene a prestare attenzione a questi avvertimenti
Non sono solo quelli del gli oppositori politici ci sono anche banchieri i dirigenti del settore tecnologico perfino un ex capo dell'agenzia di Intelligence del Mossad che ha affermato che le riforme trasformerebbero Israele in un luogo in cui non vorrebbe vivere la cosa più pericolosa per Israele è l'opposizione degli ebrei liberali d'America che sono alla base della stretta relazione col Moshe intorno e del sostegno militare statunitense in Israele
Allo stesso modo in Europa chi esprime forte critiche ritenta attivi del Governo polacco e di quell'ungherese
Di estinguere l'indipendenza della giustizia o chi contesta all'obbedienza politica dei tribunali in Cina e Russia beh difficilmente guarderà questa riforma Netanyahu come compatibile con la democrazia
Netanyahu scrive il Times sembra impermeabile alle critiche per lui l'obiettivo è mantenere l'appoggio dei piccoli gruppi che sostengono la sua disparato alleanza di ultranazionalisti partiti religiosi
Tutto questo sta già minando le basi di una futura soluzione alla questione palestinese la soluzione dei due Stati che ancora quella favorita dagli Stati Uniti è sempre più impraticabile irrilevante
Con l'aumento della violenza e la minaccia di una terza intifada palestinese Israele ha bisogno di stabilità e chiarezza in patria e del sostegno dei suoi amici e alleati all'estero
Netanyahu sembra pronto a mettere a repentaglio questa questo sostegno pur di salvare la sua coalizione
E alla fine pur di salvarsi la pelle così tra l'altro il il Times sul New York Times trovate su questo tema anche un commento di Thomas Friedman che ha una chiave oltre che politica anche economica perché mettere a repentaglio l'indipendenza della giustizia significa significa mettere a repentaglio anche Investimenti
Il colpo di Stato giudiziario di Netanyahu potrebbe distruggere la sua nazione start-up che ha una enorme successo in termini di PIL
Pezzo lungo
E ve lo consigliamo
Per chiedere però noi vogliamo occuparci alcuni minuti d Italia delle elezioni regionali con un commento che è uscito ieri su El Pais è un editoriale
A proposito della vittoria di Fratelli d'Italia il partito del Presidente del Consiglio il titolo è Meloni sì consolidate scrive El Pais Giorgia Meloni ha visto rafforzarsi la sua posizione elettorale
Dopo la vittoria
Del suo partito di estrema destra Fratelli d'Italia alle regionali in Lombardia e Lazio
Questo fine settimana nonostante le elezioni siano durate due giorni la l'affluenza ha raggiunto appena il quarantuno virgola sei per cento in Lombardia e un misero tre virgola sette in Lazio
Ora il centro politico dell'Italia la capitale politica dell'Italia il Lazio con Roma e il centro la capitale economica dell'Italia la Lombardia con Milano
Saranno governati da una coalizione guidata da Meloni insieme a Forza Italia di Silvio Berlusconi alla lega di Matteo Salvini
In entrambe le regioni il partito di Meloni ha nettamente superato i suoi partner di coalizione
El Pais però aula una lettura un po'particolare come dire o forse partigiana vista la sua aria politica
Quando scrive che i risultati non rivelano tanto un sostegno alla destra quanto un pessimo risultato di una sinistra in piena ricomposizione il candidato leghista presiedere il polmone economico dell'Italia
Era Attilio Fontana un politico senza carisma che ha gestito in modo molto discutibile la pandemia di coronavirus va ricordato per la sua regione era diventata il primo grande focolaio europeo
Malgrado questo Fontana trionfato sui partiti di sinistra il PD in piena Rifondazione immerso in un processo di di primarie interne e il Movimento cinque Stelle indebolito che dopo la sua uscita dal governo non sembra aver ritrovato la fiducia dei degli elettori
Ancor più significativo di quanto accaduto in Lazio governato dal centrosinistra per dieci anni e dove il candidato del Pd Alessio D'Amato ha avuto il trentaquattro per cento dei voti e Donatella Bianchi dei Cinquestelle il dieci virgola sei
Meloni sperava di recuperare slancio politico in queste elezioni dopo un mese di battute d'arresto sia in politica interna sia in campo internazionale
In particolare a causa dell'affronto l'esclusione dalla cena organizzata a Parigi da emanare un Achrome con il presidente ucraino Zaleski con il cancelliere tedesco Scholes
La vicenda ha causato altri problemi Berlusconi è tornato difendere pubblicamente puntini attaccare la posizione filo Ucraina di Meloni
I risultati delle regionali dunque Susy positivi per Meloni ma mostrano anche l'incertezza di una grande disaffezione verso il sistema di una delle democrazie più importanti d'Europa
Il problema di fondo conclude El Pais e l'incapacità della sinistra di mobilitare il proprio elettorato di capitalizzare il malcontento nei confronti del primo governo di estrema destra nella storia della Repubblica italiana
Ci fermiamo da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale