Relazione introduttiva del segretario generale Michele De Palma al 28° congresso della Fiom-Cgil Nazionale "Da 121 anni. Produciamo futuro"

A Michele De Palma segretario generale della FIOM
Compagni e compagne
La prima cosa che voglio dire rispetto a stamattina come abbiamo cominciato questo congresso
Mi sono sentito un po'come quando
Ci troviamo a fare le assemblee in alcune aziende no
Che tu arrivi pensi che funziona da amplificatore
Pensi che funziona il microfono
E devi sempre chiamare il manutentore perché non c'è assemblea che non viene salvata da un manutentore dentro l'azienda metalmeccanica
E quindi permettetemi in apertura di abbracciare davvero le lavoratrici e lavoratori che hanno che lavorano qua dentro perché o ora insomma sì fanno Mazza Tarallo e lavorano per noi in queste giornate che saranno per noi molto impegnative
Quando sono stato eletto segretario generale della FIOM
Ho detto che siamo nani sulle spalle dei giganti
Riferendomi ai segretari che si sono alternate la direzione della nostra organizzazione
Ma soprattutto ai milioni di metalmeccanici metalmeccanica
Di cui non parlano i libri ma che invece hanno scritto la nostra storia quella dell'industria e più in generale della democrazia nel nostro Paese
Mi è capitato in questi mesi
Di essere a Palermo
Per onorare la memoria di Giovanni orticello socialista e dirigente della FIOM
Ucciso dal combinato disposto tra mafia potere padronale ai cantieri navali
Sono stato nel carcere di Rebibbia per ricordare la Scuglia la storia di Giulio turchi metalmeccanico fiorentino comunista mandato al confino incarcerato che però poi ha partecipato alla storia della scrittura delle pagine più belle
Della nostra Costituzione dentro l'Assemblea costituente
E penso a Pietro Ferrero anarchico e segretario della FIOM di Torino trucidato dai fascisti pochi giorni prima la marcia su Roma
A Bruno Buozzi catturato e poi ucciso dai nazisti mentre si recava a Roma per incontrare Giuseppe Di Vittorio e fondare la Confederazione generale del lavoro in Italia
La nostra è una storia plurale
Spesso veniamo rappresentati come un'organizzazione monolitica rigida
Invece quella della FIOM nata nel mille novecentouno è una storia di convergenze di scelte di coalizzarsi
Di unione di uomini donne che nel corso del Novecento pure essendo anarchici socialisti comunisti hanno deciso di unirsi con le loro differenze culturali politiche e professionali
Anzi
Nel mille novecentosei la FIOM insieme le camere del lavoro diede vita alla Confederazione generale del lavoro nel quarantasei nel nono congresso a Torino dove per celebrare dovremmo tornare a un certo punto in questa straordinaria Torino lie di Italia fu sostituita con la parola impiegati
Perché gli operai decisero di introdurre il fatto che non bastavano soltanto loro ma che nella riorganizzazione del lavoro gli impiegati fossero una parte fondamentale
La storia della FIOM è una storia di cambiamento determinato dalla sua composizione sociale
Una ricerca proseguita con il primo contratto firmato nel quarantotto
Poi la lotta degli atro meccanici per l'inquadramento unico il superamento delle gabbie salariali tra il sessantanove e il settanta la battaglia per le quaranta ore settimanali di lavoro
Una storia di contrattazione una storia di civiltà e la nostra
Perché la nostra storia e colgo l'occasione per ringraziare
Storici e sociologi che hanno scritto un libro sui nostri centoventuno anni e quella di un sindacato in movimento come dimostra il passaggio dalle commissioni interne ai Consigli di fabbrica sindacato plurale inclusivo
Perché riconosce le differenze e prova metterli insieme nella contrattazione forma e sostanza democratica nella rappresentanza del lavoro
E infatti anni Buy sono coincisi quelli nostri con quello dell'intero Paese
Gli accordi di Palazzo Vidoni mille novecentoventicinque
Legge cinque sei tre tre aprile del mille novecentoventisei che sancisce il riconoscimento del suo sindacato fascista cancellando la democrazia impedendo la libertà sindacale nel nostro Paese
Non è per caso o per ritualità che abbiamo scelto di aprire questo congresso con le note musicali che era ferma da un lato la solidarietà egualitaria internazionalista dei lavoratori e dall'altro il valore dell'antifascismo
Valori è storia cui non intendiamo rinunciare affinché i principi riassunti
Negli undici articoli fondamentali della nostra Costituzione diventino sostanza delle nostre politiche ogni giorno
Per questa ragione dobbiamo evitare facili associazioni di idee
I analizzare la realtà in maniera profonda
Dire che al governo ci sono i fascisti è troppo semplice sarebbe una banalizzazione
Se non altro perché noi oggi abbiamo la Costituzione che tutela la libertà di dissentire che tutela la libertà di organizzarci e quando è necessario di tornare a lottare
Il fascismo storico
è stato un altra cosa
L'incontro tra la rendita le fonti latifondista del Mezzogiorno col capitalismo industriale che reagiva al biennio rosso costituendo un cemento ideologico risaldato rinsaldato anche dalla benedizione delle alte gerarchie vaticane
Questi tre poteri di fatto a Ballarò la violenza come mezzo di lotta politica
Il fascismo storico fu soprattutto violenza politica
Ma non dobbiamo mai dimenticare che in Italia come in Germania all'origine del fascismo e del nazismo ci sono uomini che hanno usato il lavoro il nazionalsocialismo poi la razza per negare la democrazia giustificare la guerra
La sopraffazione è la negazione della libertà videro insieme fascismo e nazismo programmare lo sterminio degli ebrei degli omosessuali dei comunisti dei nomadi
E non dobbiamo scordare che scrissero il lavoro lente liberi all'ingresso di Auschwitz
La memoria
E come un muscolo
Che rischia l'atrofia se non si utilizza
Il revisionismo i morti sono tutti uguali
E una tela tessuta con un filo che arriva all'attuale Presidente del Senato che vanta di a vere il busto di Mussolini dentro casa
La decisione di costruire un protocollo nazionale con lampi
Ha visto in questi mesi consolidarsi un lavoro comune
Iniziative nascita di sezioni nei luoghi di lavoro le manifestazioni contro la guerra
Compagni e compagne il prossimo venticinque aprile
La FIOM i metalmeccanici devono riempire tutte e quando dico tutte dico tutte le piazze le strade d'Italia al grido di pace lavoro e democrazia
Dobbiamo dare vita
Ad un percorso formativo sull'intreccio tra la storia del movimento operaio la Repubblica e l'applicazione della nostra Costituzione
Oggi siamo di fronte ad una destra al governo che rivendica radici missina
Gli ha un'idea dell'economia che unisce corporativismo e nazionalismo
La destra ha una chiara in sofferenza alla Costituzione repubblicana gli ha l'obiettivo di superare gli equilibri costituzionali e istituzionali costruiti nella Resistenza attraverso il presidenzialismo
Le iniziative del governo tendono a disarticolare dividere come con la legge sull'autonomia differenziata che vuole dividere il nord dal sud del nostro Paese
Mentre in tv parlano di una nazione unita realizzano leggi che differenziano i diritti dei cittadini
Il sistema sanitario già colpito dalla regionalizzazione il sistema scolastico e quello universitario in cui l'autonomia ammesso già in competizione anziché in cooperazione il nostro sistema formativo
Una differenziazione che crea discriminazione di cittadinanza fino a quella salariale
Prima per i dipendenti pubblici e in prospettiva compagne e compagni rischiamo di esserci anche noi ci sono i privati
C'è il rischio che sia messa in discussione la contrattazione collettiva nazionale
Il presidente dalla Confindustria Bonomi qualche giorno fa ha detto che nell'industria i salari non sono bassi e sono migliori di quelli della pubblica amministrazione
Ha ragione ma in parte i salari di un'insegnante della scuola pubblica sono inaccettabili per la fatica del lavoro per le condizioni della scuola pubblica e per il ruolo che la scuola pubblica a dentro la società
Ma mi permetto di dire al presidente della Confindustria
Che se Sparta piange Atene non ride
E noi non abbiamo nessuna intenzione di partecipare ad una gara al ribasso ma pensiamo che sia invece urgente costruire una piattaforma comune
Pubblici e privati di tutte le lavoratrici e lavoratori dai pensionati conto al carovita
Nel settore privato di sette milioni di lavoratori sette milioni
Con il contratto scaduto su un totale di dodici milioni
Per noi per esempio quello degli artigiani che dobbiamo rinnovare presto
Io ho mentale il salario per le lavoratrici e lavoratori artigiani
Perché la storia è che i contratti degli artigiani si rinnovano più lunghi determina il fatto che si determina un dumping salariale tra le lavoratrici e lavoratori metalmeccanici di tutti gli altri contratti e quelli invece degli artigiani
A tal proposito
Cupa recuperiamo presto
E il presidente Bonomi
A tal proposito
Il presidente Bonomi
Dovrebbe far ritirare
La firma sul contratto degli artigiani siglato con l'UGL
Perché quello è un contratto pirata
La libertà
E l'Ali al TAR
Per noi rimangono un punto fondamentale del senso della nostra esistenza e pratica contrattuale stesso lavoro stessi diritti la storia dei metalmeccanici è una storia confederale
La nostra storia contrattuale è sempre stata una storia che legava un'idea di società un'idea del mondo a quello che poi dentro i luoghi di lavoro eravamo in grado di negoziare e di contrattare
La storia della FIOM come quella della CGIL è una storia di ricerca di autonomia e di indipendenza
Chi riduce il rapporto tra la rappresentanza del movimento dei lavoratori a una mera cinghia di trasmissione con la rappresentanza politica
Dimentica o cancella volutamente il ruolo di autonomia esercitato dal sindacato confederale anche nei momenti più aspri della storia del nostro Paese
Penso a Giuseppe Di Vittorio
Guardate Giuseppe Di Vittorio
Tutti pensano che dentro la CGIL erano tutti comunisti
Giuseppe Di Vittorio arrivò alla CGIL ma la sua storia sindacale comincia nel movimento anarchico
Ecco Giuseppe Di Vittorio che condannò l'aggressione sovietica in Ungheria nel mille novecentocinquantasei
Contro l'opinione prevalente del suo partito perché i carri armati contro le lavoratrici e i lavoratori rappresentano Sempre la negazione dei principi del movimento operaio
E penso
In tutt'altro contesto storico
Allo sciopero delle FNM gli alla manifestazione nazionale del due dicembre del mille novecentosettantasette
Negli anni dei governi di solidarietà naso nazionale e con l'appoggio pensate un po'del partito comunista di Enrico Berlinguer
Episodi che ricordano come anche quando il lavoro era al centro delle attenzioni dei partiti la FIOM e la CGIL non sono mai state subalterni a compromessi di carattere politico
Il problema del rapporto
Alle lavoratrici e lavoratori e la politica e oggi in un punto
In questi ultimi decenni la politica ha pensato che fosse stata sconfitta la cultura del lavoro
Anni in cui la Costituzione se non è stata tradita sicuramente non è stata applicata
E non solo dalla destra dalla destra
Pertanto per quanto ci riguarda il tema fondamentale e come rimettiamo al centro del dibattito pubblico del Paese quelli che per vivere devono lavorare
Utilizzo l'espressione quelli che per vivere devono lavorare perché spesso al sindacato viene attribuito il ruolo di rappresentare soltanto il lavoro dipendente
Mentre quando si usa questa espressione noi non stiamo pensando soltanto a quelli che hanno già un'occupazione
Ma anche a chi un lavoro non ce l'ha quanti ce l'ha in nero o a chi è precario
Soprattutto in una fase storica segnata dalla crescita delle disuguaglianze in cui come segnala il rapporto Oxfam negli ultimi dieci anni i miliardari hanno raddoppiato
La propria ricchezza in cui ogni cento dollari di incremento della ricchezza mondiale il cinquantaquattro per cento è andato all'uno per cento più ricco e solo settanta centesimi al cinquanta per cento più povero
In Italia alla fine del due mila ventuno il venti per cento più ricco della popolazione deteneva due terzi della ricchezza nazionale
Il patrimonio dell'uno per cento più ricco superava di quaranta volte la ricchezza complessiva del venti per cento più povero dalla popolazione
E quando si parla di povertà
Oltre a ricordare che come segnala la Caritas più di cinque milioni e mezzo di residenti in Italia vive in povertà assoluta e che solo vi sentite sempre la canino sul reddito di cittadinanza
Di cinque milioni di poveri solo il quarantaquattro per cento ha potuto attingere al reddito di cittadinanza
Sarà bene dirci chiaramente
Che tra questi poveri c'è anche molta gente nostra
Perché ci sono persone che sono povere ancora oggi lavorando
La decisione di aumentare
La decisione di aumentare il costo del denaro della BCE è una scelta criminale
Perché aumenta l'impoverimento del lavoro con l'aumento dei tassi dei mutui ma anche quelli sugli investimenti in un momento di aumento generalizzato dei costi
Fermare l'inflazione bloccando la crescita dei salari non intervenendo in modo strutturale sui prezzi sull'Energia con l'aumento del costo del denaro vuol dire che la classe dirigente ha deciso chi dovrà pagare
E pensate un po'chi dovrà pagare
Siamo noi
L'azione delle banche centrale e dei governi cd cioè Oxfam segnala che nei prossimi cinque anni almeno centoquarantotto Paesi hanno pianificato di ridurre la spesa pubblica
Un processo affatto naturale ma profondamente segnato dalla scelta di classe e di genere perché i più penalizzati sono stati i salariati soprattutto le donne emigranti
Nell'affrontare questa situazione risalta una relazione molto profonda tra la nostra natura politica e la nostra natura contrattuale
Noi non possiamo pensare che il sindacato si limiti ad esprimere a commentare a criticare la realtà se non costruisce le ragioni e la forza per poter cambiare la realtà in cui viviamo
Il punto per noi e la misura tra le parole che utilizziamo e le azioni che siamo in grado di compiere per poter cambiare la realtà
E per questo che il primo obiettivo del sindacato industriale come il nostro e quello di rimettere al centro l'industria e la sua transizione trasformazione per riavere un governo dell'economia e della società e del futuro
Per non essere condannati a subire decisioni che vengono prese da altri
Il lavoro industriale crea
Produce Appiani cattura mediche
Produce i satelliti installazioni della fibra i treni gli autobus i software governano l'intelligenza artificiale i gioielli sono prodotti da metalmeccanici
E potrei continuare tutti i prodotti e i servizi che decidono il mondo in cui viviamo e la società che costruiamo
Diceva Gustavo Zagrebelsky la politica deve essere condizionata da lavoro e non il lavoro dalla politica se le persone non hanno la percezione
Che la democrazia e l'esercizio del potere quindi non sentono di avere la possibilità di poter decidere davvero quello che succede nel Paese e del tutto indipendente che ne consegue una disaffezione addirittura il rischio di un collasso come abbiamo visto nelle ultime elezioni regionali
Un numero crescente di persone non va più a votare perché si sente escluso dal potere necessario per cambiare la propria vita e quella degli altri si è affermata l'idea che non esiste più la possibilità di agire collettivamente
Mentre la prospettiva del cambiamento ridotta ad una dimensione individuale se la politica che si ispira alla costituzione non riparte da qui e continuerà a dividersi noi insieme continueremo a perdere noi facciamo la nostra parte per rilanciare la centralità dell'industria e necessaria una lettura critica di quel che è stata la nostra storia industriale
Alcune scelte di industrializzazione non hanno fatto i conti con la vocazione del territorio con le condizioni ambientali e con le condizioni di lavoro delle persone
Nel corso degli anni queste scelte hanno fatto maturare situazioni di conflitto tra l'organizzazione della produzione e quei territori
La rottura di un equilibrio tra le condizioni ambientali e l'insediamento industriale al centro di quell'attenzione ci sono soprattutto le delegate i delegati
Sarebbe una sconfitta pensare che l'unica soluzione a questo squilibrio sia una resa
Perché oggi il rischio che noi corriamo e di assistere alla dismissione e non alla transizione del nostro sistema industriale
Andare in questa direzione toglierebbe qualsiasi elemento di autonomia e di sovranità alla possibilità del popolo italiano di poter decidere del proprio futuro
Perché se le piattaforme vengono decise da un'altra parte del mondo se i prodotti vengono decisi un'altra parte del mondo se il valore del lavoro che facciamo finisce in un'altra parte del mondo vuol dire che la discussione sul potere
Sul poter decidere della propria vita e del proprio futuro sono messe in discussione
Costruire un'idea diversa di fabbrica la città del lavoro come avrebbe detto trentina
Decidendo quale società si costruisce a partire dal lavoro e dal luogo di lavoro in cui si è
L'articolo quarantuno
Della nostra costituzione recita l'iniziativa economica privata e libera
Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale
E non può recare danno alla salute all'ambiente alla sicurezza alla libertà alla dignità umana
Di queste parole di questo articolo della Costituzione dobbiamo farlo diventare il nostro programma industriale economico e sindacale per il futuro del nostro Paese
Nel mille novecentottanta questo principio costituzionale venne travolto ai cancelli della FIAT
Avevamo ragione e la forza c'è rimasta solo la ragione scrissero quegli operai davanti a quei cancelli
La sconfitta del sindacato mai dichiarata la sconfitta del sindacato dei consigli ed è la democrazia
Io non dimenticherò mai
L'ho visto sul video dell'archivio del movimento operaio
Quella giornata in cui era appunto in via davanti ai cancelli di Mirafiori
E c'era il momento in cui sindacalisti
Facevano l'Assemblea per votare l'accordo che era stato raggiunto
Non lo dimenticherò mai mai perché ho pensato
Se faccio il sindacalista nella mia vita manco ritrovare in quella situazione
Nel momento in cui tra quegli ombrelli
Buy scuri sotto quella pioggia il dirigente sindacale chiese chi era a favore e chi era contro
Vedere il fatto che si alzano pochissime mani a favore e tutti quanti alzano le mani contro quell'accordo
E sentire la voce del sindacalista dire
L'accordo è stato approvato a grande maggioranza l'ho sentito come un tradimento
Alla nostra storia e la storia del movimento operaio italiano
Perché se c'è una cosa che cambia la storia del nostro movimento operaio e quello del rapporto democratico con le lavoratrici e i lavoratori
Ecco io penso che quella sulla fine di un'epoca lì uscì perdente un'idea del Paese
Un'idea di sindacato un'idea di industria un punto di non ritorno con il progressivo abbandono dell'investimento nell'industria a favore della rendita finanziaria le risorse le intelligenze le capacità
Di saper lavorare investire nell'industria sono state bruciate alla roulette russa con cui una parte del capitalismo familiare nazionale ha giocato nel corso degli anni successivi sui mercati finanziari
La vicenda Enimont nella chimica
La lunga e ancora non conclusa ristrutturazione di FIAT insieme la privatizzazione dell'industria pubblica hanno colpito e danneggiato non soltanto le lavoratrici e lavoratori del nostro Paese ma l'intero Paese l'interesse nazionale si direbbe
In questo momento oggi in Europa e nel mondo siamo un Paese industriale manifatturiero senza più un governo dei prodotti finali
Se non per dare eccezioni e per residenza in alcune parti del paese
Per questo è necessaria una politica di programmazione industriale
Partendo dalla valorizzazione di chi ha difeso l'industria con la contrattazione tutelando il lavoro e gli impianti industriali ma anche l'innovazione la ricerca e la possibilità di sviluppo
Senta la capacità solidale della FIOM insieme agli altri sindacati
Senza la determinazione intelligenza dei delegati sarebbero rimasti soli
Soli
I lavoratori di Termini Imerese quando chiudevano i con Celli
Soli i lavoratori di Varzi da Trieste soli i lavoratori dell'ex Gil capanne di Campi Bisenzio soli i lavoratori di acciaio re d'Italia quelli di cui il pull a Napoli quelli della Caterpillar quelli di industria italiana autobus e ancora quelli Dell'Atti intende di Brescia e quelli della Giannetti ruote nella Brianza
E poi e poi c'è la scalata dell'Everest in ciabatte così le lavoratrici e lavoratori gruppo dirigente della FIOM di Bologna ha ribattezzato la straordinaria vertenza che abbiamo vinto
Alla saga Coffin
Possiamo dire possiamo dire con orgoglio
Che non abbiamo mai mai lasciato nessuno indietro
Abbiamo vinto e abbiamo perso insieme alle lavoratrici e lavoratori con cui abbiamo fatto le nostre battaglie
Mentre abbiamo visto ministri
Usare i cancelli come un teatro di posa
Ma poi quando riflettori mediatici si sono spenti quando tutti vanno via
Rimaniamo noi con i lavoratori
Rimaniamo noi con i lavoratori delle in branco no
Possiamo dire che se avessero ascoltato le nostre proposte
La legge contro le delocalizzazioni avremmo impedito il far West a cui abbiamo assistito subito dopo la fine della pandemia
Abbiamo usato la lotta sindacale intelligenza contrattuale ma quando c'è bisogno abbiamo anche una consulta giuridica e legale straordinaria eccezionale
Che dalla Corte costituzionale a tutti i tribunali d'Italia c'ha permesso di vincere gli articoli ventotto per riaprire partite che altrimenti sarebbero state chiusa
La delegificazione del mondo del lavoro è stata sposata non soltanto dalla destra
L'idea che il mercato avrebbe sopperito alle scelte di programmazione
La decisione di smontare l'articolo diciotto facendo venir meno la tutela del singolo lavoratore si possono riassumere nel manifesto contro il lavoro dal nome Jobs a
La destra
La destra
Ha una propria idea del mondo e dell'economia
E ha una propria idea del lavoro
E bisognerà fare i conti con chi persegue un'idea neo corporativa
Un'individualizzazione del rapporto di lavoro come nel caso dei voucher su cui vediamo un grande impegno della ministra del Lavoro che ad oggi tra l'altro non c'ha convocato neanche per un incontro di rito
Anzi credo sia necessario vista l'assenza del ministro
Chiedere come FIM FIOM e UILM un incontro perché le crisi e la transizione industriale si affrontano programmando interventi che garantendo la continuità occupazionale sviluppino la formazione delle competenze potenziando il fondo specifico e il contratto di espansione per gli accordi sulla transizione
Rimettere al centro l'industria vuol dire decidere quali sono i settori strategici dalla transizione su cui investire
Mobilità siderurgia informatica robotica o elettronica per un rash O-ring delle filiere fuori dal Vecchio Continente
Parliamo di Europa per una ragione nel corso degli anni si è pensato che fosse inarrestabile il processo di integrazione con la globalizzazione
Questo processo di integrazione dei mercati che sarebbe che avrebbe dovuto portare ad un aumento dei salari e dei diritti in tutto quando il mondo ha rivelato invece tutti i suoi limiti
Ci siamo scoperti fragili sul piano energetico industriale perché l'Europa se non è unita che un vaso di coccio tra vasi di ferro tra l'Atlantico e il Pacifico
E l'Italia che rischia di essere un punto più debole perché molta della nostra storia e nella catena di fornitura verso la Francia e verso la Germania
Per reagire dobbiamo ripartire dalla differenza della storia europea rispetto al capitalismo di Stato a oriente gli a liberismo atlantico
Abbiamo imparato dalla seconda guerra mondiale che per poter rimuovere le ragioni della guerra bisognava rimuovere le ragioni economiche ed industriali siamo nati comunità come Comunità economica del carbone e dell'acciaio
Di fronte ai venti di guerra che spira maestra come nel Mediterraneo dobbiamo sapere che il ripudio della guerra per la risoluzione delle controversie internazionali e l'unico modo per arginare un confronto armato che rischia di estendersi a tutto il mondo
Trovare una via di uscita diplomatica è compito dell'Europa quella che fu immaginata a Ventotene
Per evitare il rischio di una nuova competizione sull'approvvigionamento e sul costo delle materie prime e sull'Energia ma anche sul campo militare
Mi chiamo in un tempo feroce
Duro
Abbiamo bisogno di porci l'obiettivo di un sindacato europeo che non abbia una natura solo informativa e coordinati no ma che diventi un soggetto contrattuale l'Europa nella vita dei lavoratori non esiste senza un'armonizzazione dei sala
Ari sistema fiscale politica industriale ed energetica con al centro la difesa dell'occupazione e l'equilibrio ecologico
Serve un sindacato che trae la sua legittimazione dal radicamento nel rapporto con le lavoratrici e lavoratori a partire dai grandi gruppi industriali
I comitati aziendali europei sono importanti per il dialogo sociale ma le imprese si limitano a comunicare quello che hanno già deciso
Dobbiamo essere in grado di costruire un'unità che vada oltre il livello informativo
E dare vita a un'azione comune proporre politiche industriali comuni per impedire investimenti in Paesi in cui si possono violare i diritti ambientali e i diritti del lavoro
Permettetemi un inciso ma in questi giorni
Leggiamo dai giornali che lui il pool potrebbe essere ceduta ad un'azienda turca
Per quello che ci è dato di conoscere in Turchia non conosciamo diciamo così un grandissimo rispetto dei diritti politici sindacali e di libertà contrattuale per le lavoratrici offre lavoro
Rimettere al centro
L'industria e lavoro industriale chiamando in ballo il rapporto tra il pubblico e il privato
Conosciamo il potere del privato nella gestione del sistema delle imprese abbiamo assistito in questi anni alla dematerializzazione
Lo sa li capisco pensate a me
La dematerializzazione delle multinazionali che ci fanno negoziare con HR manager con poca autonomia che seguono le indicazioni delle ammortizzate gli amministratori delegati
Concentrati su obiettivi finanziari di cui la produzione e lavoro sono spesso determinati come elementi accessori
Quando invece dice dico pubblico non mi riferisco alla proprietà statale
E questo lo dico anche per la discussione tra di noi quando dico pubblico non mi sto riferendo esclusivamente alla proprietà statale
Ma l'equilibrio tra gli interessi del Paese complessivamente inteso
Dopo il congresso dobbiamo aprire un confronto con le forze parlamentari a partire da quelle presenti oggi per avviare una commissione di indagine sull'industria
Come facciamo a garantire l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica sociale ed economica del Paese come ricetta recita l'articolo tre della nostra Costituzione
Abbiamo imparato in questi anni che lasciare le scelte al mercato ha prodotto tra gli altri il caso IVA
Un grande investimento pubblico poi venduto al privato consegnando questo patrimonio nelle mani di chi non ha investito nell'innovazione non ha investito nelle persone e ha determinato un disastro umano sociale occupazionale ed ambientale
E accettabile lo dico per saperlo tutti noi
Che quando sei al tavolo ministeriale a negoziare nei confronti dell'impresa ArcelorMittal
Sì a un tavolo in cui lo stato e acciaierie d'Italia conoscono accordicchio hanno stipulato tra di loro ma che sono secretati all'opinione pubblica e non sono nelle disponibilità delle parti sindacali
FIM FIOM UILM sono ad un tavolo in cui
Oggi c'è una condizione diciamo così di non chiarezza e di non trasparenza nel confronto né con l'azienda né tantomeno col Governo
Per questo propongo di aprire un confronto per una legge che gli autostazione all'articolo quarantasei della Costituzione che prevede il diritto dei lavoratori all'informazione e alla gestione a partire dalla storia contrattuale degli osservatori strategici
Di una parte importante delle aziende pubbliche e sulla scorta anche delle esperienze fatte in Emilia Romagna nel rapporto con le che mentale
Un sistema di partecipazione democratica alle scelte e alle decisioni non rinunciando alla contrattazione
Il punto non è sostituire un amministratore delegato con un Boiardo di Stato ma ragionare sugli investimenti necessari a una trasmetta una transizione che non metta in discussione il futuro del pianeta e dell'umanità
Ecco perché la questione ambientale non è secondaria o separata dalle scelte di politica industriale
In questi anni ci siamo dovuti confrontare spesso con rischi di chiusura di impianti e di stabilimenti in cui la dialettica che si era aperta era quella tra l'ambiente e lavoro mettendo in contrapposizione quello che invece dovrebbe essere comune
L'innovazione dei processi produttivi e dei prodotti deve avere portato deve avere un portato positivo per l'intera società a partire da chi lavora e necessario un piano di rigenerazione dell'industria sostenuto con risorse pubbliche e private straordinarie
Gli Stati Uniti d'America con centinaia di miliardi col Piano dirà ed una legislazione neo protezionista stanno provando ad attirare investimenti e occupazioni nel loro territorio
Rigenerare l'industria vuol dire investire sulle persone sull'ambiente e sull'innovazione
Un'economia circolare che si ponga il problema già nella fase di progettazione e produzione che un'auto un elettrodomestico appena fuori dalla fabbrica sono già un rifiuto
Più che investire risorse per strappare un millesimo di secondo in più sulla linea di montaggio che poi sarà vanificato
Da un cargo bloccato per giorni nel Canale di Suez e necessario avere fabbriche verdi a una dimensione umana
Perché la crisi climatica la si vede dallo scioglimento dei ghiacciai
Ma la si sente in fabbrica quando d'inverno per il costo dell'energia rimane spento il riscaldamento oppure per il caldo in estate rimane sento il raffrescamento
Servono fabbriche che riducano le emissioni consumino meno acqua potabile ed energia
Anche attraverso la bioedilizia l'utilizzo dei pannelli fotovoltaici e soprattutto ripensando l'organizzazione del lavoro
Basta con le catene della componentistica che inseguendo bassi salari e meno diritti fanno fare ad un pezzo di qualche centimetro milioni di chilometri aumentando le emissioni di CO due
L'innovazione sarebbe dovuta essere al centro del ne usciremo migliori e non vi preoccupate andrà tutto bene
Quando è scoppiata la pandemia ci veniva detto che bisognava continuare a correre mentre invece noi abbiamo dovuto superare per fermare riorganizzare per tutelare la salute la sicurezza delle persone ma anche il nostro sistema industriale
Per ottenere il blocco dei licenziamenti e gli ammortizzatori sociali a garanzia della continuità occupazionale per farsi cioè che quella crisi non si scaricasse sui soliti
In modo diverso il governo e Federmeccanica hanno riconosciuto il ruolo da lui svolto
I protocolli l'intesa per garantire insicurezza il diritto di Assemblea sono stati un unicum in tutta Europa non era per nulla facile in un clima di paura e di emergenza
Non abbiamo sospeso la democrazia ma abbiamo usato la democrazia perché frontale un pericolo di cui non sapevamo la portata
Ricordo la struttura nazionale quella territoriale discutere con i delegati su quali dovessero essere le condizioni per cui si poteva o non si poteva riprendere a lavorare
Tra gli stanziamenti mascherine sanificazione orari quella contrattazione è stata una questione da cui sarebbero dovute e potute dipendere molte altre cose
Dalla riorganizzazione del sistema della mobilità sul territorio alla modalità di funzionamento della sanità territoriale l'emergenza code ci ha mostrato le fragilità su cui sarebbe stato importante intervenire
Ma quella risposta che noi abbiamo provato a dare in una situazione di emergenza per tutelare l'interesse generale del Paese è stata invece messa in discussione unilateralmente
Noi abbiamo risposto con la contrattazione con gli scioperi per il contratto nazionale e per la contrattazione di secondo livello
Come ricorda la femminista Lia Cigarini la politica nasce dal conflitto cioè dal riconoscimento delle differenze dalla dialettica che si genera altrimenti la politica non è altro che un adattamento alle condizioni che vengono decise dagli altri
Durante la pandemia una delle cose che è saltata agli occhi di tutti e che siamo stati ritenuti essenziali mentre prima eravamo invisibili
Oggi corriamo il rischio di tornare ad essere invisibili
Ridurre il sindacato all'hobby è un rischio reale e penso all'inchiesta che si è aperto in Europa sui mondiali di calcio in Qatar
La violazione dei diritti del lavoro gli infortuni mortali che stanno dietro ha un grande evento come i mondiali di calcio in un Paese che non riconosce diritti del lavoro
E tutti gli elementi di corruzione che hanno prodotto tirando in ballo la questione morale ma hanno ragioni di carattere economico e politico
è una questione di autonomia di giudizio e quella che noi abbiamo questi dare ed affrontare le sfide del futuro per noi è un imperativo che lavoro deve portare con sé diritti e non corruzione
Rischio che si annida nello stanziamento di centinaia di miliardi di risorse pubbliche europee ma anche nei cosiddetti processi dell'industrializzazione come accaduto a Caserta o a Termini Imerese dove la FIOM si è costituita parte civile
Ai tavoli di crisi al ministero troppo spesso ci siamo trovati davanti aziende non solide
Che investono nelle aree di crisi complessa ma sono loro stesse ad essere già in crisi e sono alla ricerca semplicemente di risorse pubbliche tranne delle rare eccezioni come nel caso dell'emme erre perché ha tempi la RAI Jesi
Investimenti per dare stabilità al nostro sistema industriale la cui fragilità e data sia dalla prevalenza di imprese di piccole dimensioni sottocapitalizzate ma anche dalla precarietà del lavoro che negli ultimi anni e ha cresciuta moltissimo
Dimensione d'impresa e stabilità del lavoro sono il terreno di sfida che l'impresa che con l'impresa dobbiamo provare ad affrontare
Penso al ruolo che potrebbero avere sulla crescita dimensione d'impresa e occupazionale Cassa depositi e prestiti Invitalia ma anche il nostro fondo commenta
Come dice il presidente Realfonso
Garantendo il rendimento pensionistico una parte di quelle risorse potrebbero essere utilizzate per potenziare far crescere il nostro sistema industriale per le aziende che applicano il contratto collettivo nazionale di lavoro
Con FIM UILM e Federmeccanica ci siamo dotati di uno strumento contrattuale l'Osservatorio sull'industria metalmeccanica per analizzare ma anche per decidere quali siano gli elementi comuni da discutere con il governo
Le risorse oltre a quelle europee vanno trovate ripensando alla fiscalità
Attingendo agli extra profitti e privilegiando Investimenti che garantiscano la crescita dell'occupazione
L'esatto contrario della visione neo corporativa e individualista che ispira la politica fiscale della Flat Tax
Ora mi chiedo
E vi chiedo
Se la destra
Ha il coraggio della pace fiscale
Se la Presidente del Consiglio lascia lancia il motto non disturbare o vessare chi vuol fare
Se la ministra del Lavoro detassato le liberalità mi chiedo
E così strano dire che chi ha di più paga di più
E così difficile dire che nel nostro Paese ci sono parole che sono invece inutilizzabili nel dibattito pubblico come la parola patrimoniale
La solidarietà fiscale
La solidarietà fiscale è un fatto di civiltà pagare le tasse è un fatto di civiltà
Guardate lo dico perché siamo qui no
Lo dico sempre quando mi capita di discutere con qualcuno che fa il fenomeno il furbo e che ti spiega invece che paga tante tasse e non è un lavoratore dipendente
Perché noi ogni mese
La percezione di una differenza
Tra quanto c'è scritto nella busta paga
E il bonifico che ti arriva ce l'abbiamo tutta in un Paese in cui invece c'è un'evasione fiscale certificata di circa cento miliardi ecco tra quei cento miliardi di evasione fiscale di certo non ci sarà nessuno di quelli presenti dentro questa sala
Vogliamo un sistema fiscale che detassi le ore di formazione
Che contrattiamo abbatta la fiscalità dove la contrattazione riduce l'orario di lavoro e si aumenta invece l'occupazione le risorse pubbliche non possono essere date a chi decide di licenziare
E questa per noi una condizione da porre per l'uso delle risorse sulla transizione ecologica e sociale
Gli investimenti sull'industria si traducono in una nuova e buona occupazione non possiamo più assistere inermi al fatto che i nostri giovani siano costretti a emigrare per trovare lavoro mentre il governo parla solo dell'immigrazione in arrivo
E necessario ripartire dal Mezzogiorno
Dove la deindustrializzazione priva i giovani della possibilità di poter anche immaginare un lavoro industriale
Come è possibile una soluzione per il loro futuro e non può essere soltanto la scelta di dover emigrare
Mettendoli di fronte alla scelta in alcuni casi si arrendersi al ricatto del lavoro di un lavoro sottopagato di un lavoro in nero o di un lavoro precario
Noi non lo possiamo più accettare
Ci sono le risorse del PM RR in particolare sulle stava azioni e sulle telecomunicazioni ci sono aziende di Stato importanti che hanno stabilimenti o cantieri
Non possiamo pensare che si sviluppino frammentando l'organizzazione del lavoro e la titolarità del rapporto contrattuale dalla cantieristica pensa fin
Cantieri all'Est alla azioni si ponga l'obiettivo condiviso della stabilità del lavoro appalti subappalti precarietà sono diventati la norma
Mentre costruire una stabilità del nostro sistema industriale per noi significa stabilità dei diritti e di occupazione per le lavoratrici e per i lavoratori
La libertà per una ragazza e per un ragazzo di vivere nel mondo è sacra
E va garantita superando frontiere e muri che riducono il diritto di cittadinanza
Ma chi è costretto a muoversi da una condizione di necessità non sta scegliendo liberamente
Ve lo ricordate
Aveva quattordici anni il bambino del Mali
Che aveva cucita nella giacca a sua pagella
Come un passaporto per una terra promessa che non ha mai potuto raggiungere e questa l'invasione da cui dobbiamo difenderci
Se il secondo qualcuno a questo governo
Dovremo affrontare il calo demografico
Riscoprendo il ruolo delle donne ridotte ad Angeli del focolare
Io credo che questa sia un'enorme regressione nella storia del nostro Paese
Io penso invece che investire sullo Stato sociale
Su una qua ripartizione del carico sociale
E guardare all'assistenza sulla non autosufficienza affrontando anche il gatto culturale di maschilismo presente nella nostra cultura per rendere concreto un cambiamento anche nostro anche nostro
La ricchezza dei metalmeccanici
E nella loro storia di unione
La SLM è stata il punto più alto di negoziazione raggiunto nei confronti dello Stato delle imprese ecco perché
E lo dico per me che ho vissuto per tanti anni la vicenda degli accordi separati in particolare io ho vissuto quella del contratto collettivo specifico di lavoro pur essendo la FIOM
E lo dico scandendo le in modo chiaro pure essendo la FIOM la più grande organizzazione dei metalmeccanici come diceva Berlinguer non si governa con il cinquantuno per cento o con maggioranze fittizie
Abbiamo intrapreso una strada una strada unitaria con il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro
E i contratti di secondo livello che deve portare all'affermazione di un principio che deve valere per tutti mai più accordi separati
Vale per più
Vale per tutti i compagni e compagne
Vale per noi
Vale per noi come per le altre organizzazioni sindacali
Non possono più esistere convenzione ad excludendum la democrazia e la libertà delle lavoratrici e dei lavoratori di poter decidere la vera libertà sta nel nostro radicamento democratico anche perché diciamoci la verità
Oggi il sindacato è in crisi
E se in un contesto che non sia il nostro dici la parola sindacalista
La percezione odierna non è la stessa che quelli che ti stanno davanti avevano di quelli negli anni settanta
Il problema della sindacalizzazione e fondamentale
Ma il punto non è se facciamo una tessera in più togliendola ad un'altra sigla sindacale
Il punto e che il tema della sindacalizzazione non può essere un elemento competitivo tra le organizzazioni sindacali
La sindacalizzazione è una questione che dovrebbe riguardare unitariamente FIM FIOM e UILM
Se il sindacato è utile oppure no lo decidono le lavoratrici e i lavoratori non si può più entrare in competizione tra di noi o nel rapporto con le imprese o nel rapporto con lo Stato per fare un iscritto in più
Ma è esattamente il contrario
Il punto è dare alle lavoratrici e ai lavoratori la forza dell'esercizio del potere e l'utilità dell'iscrizione al sindacato come strumento della contrattazione per il meglio rammento delle proprie condizioni di vita e di lavoro
E il percorso che abbiamo fatto fino ad oggi ci deve portare ad una legge sulla rappresentanza
Che permetta di poter ancor più mettere nelle mani degli scritti dei delegati dei lavoratori il senso più profondo di essere sindacato
I segretari generali
Sono pro tempore
Durano un tempo che deciso dagli organismi dirigenti
I lavoratori dentro le fabbriche rimangono
Gli iscritti dentro le fabbriche rimangono
Ciò che riguarda chi passa un'intera vita dentro un luogo di lavoro non può essere decisa da chi è pro tempore
Chi ha la responsabilità
Chi ha la responsabilità
Di dirigere un'organizzazione sindacale deve avere in testa il fatto che si può fare un buon un cattivo accordo ma è un buon un cattivo accordo quello in cui le lavoratrici e lavoratori hanno potuto partecipare e decidere non ci sono buoni accordi decisi dei sindacalisti
Noi
Noi non possiamo sostituire
Alla libertà delle lavoratrici e dei lavoratori di poter decidere dei propri contratti sulla propria condizione di lavoro e sul proprio salario
La contrattazione collettiva non è la somma degli interessi individuali ma è l'equilibrio solidale tra le persone collocate in punti diversi dell'organizzazione del lavoro con la parte datoriale
Compagni e compagni la forza dei metalmeccanici e nel fatto che abbiamo pochi contratti nazionali e siamo un punto centrale dell'economia
E con questo retroterra che dobbiamo ragionare insieme sull'obiettivo di riunificare i contratti nazionali
E con questo retroterra che dobbiamo ragionare insieme ancora sul fatto che oggi il CNEL ci dice che sono depositati novecento contratti sono il risultato di una scelta dell'impresa
Ma non dimentichiamoci che quella scelta delle imprese
E assecondata dalle firme delle organizzazioni sindacali
Noi
Non possiamo parlare della riunificazione del mondo del lavoro e contemporaneamente moltiplicare i contratti e sovrapporre i perimetri contrattuali come è successo fino ad oggi
Dobbiamo ragionare anche in sede confederale in primo luogo su come fermare la proliferazione contrattuale perché il problema non sono soltanto gli accordi che vengono siglati da organizzazioni sindacali fittizia sindacati gialli
Che servono ad alcune impresa per mettere in discussione il sistema del contratto nazionale
Io credo che sia interesse congiunto di FIM FIOM e UILM che rappresentiamo insieme più del novantacinque per cento dei metalmeccanici insieme alle grandi associazioni d'impresa
Di estendere un sistema contrattuale che valga per tutte le aziende tutte con l'obiettivo di far rientrare anche quelle che ne sono uscite come avvenuto con la Magneti Marelli
E faremo quello che nelle nostre
Noi nelle nostre
Forse disponibilità
Per chiudere la forbice salariale e quella normativa per le lavoratrici e lavoratori che ancora oggi sono i Stellan chissà in Iveco Inch NH in Ferrari perché noi vogliamo favorire il rientro nel contratto nazionale
Anche per quelle lavoratrice per quella volatori
Se pensiamo al futuro
Che pensiamo all'industria noi non possiamo più pensare di spacchettare ma dobbiamo pensare ad unificare e possibile pensare l'industria senza l'energia
E possibile pensare l'industria dell'energia senza chi produce i mezzi di produzione stoccaggio
Si può ragionare delle leggi alternative rinnovabili dalle pale eoliche e pannelli fotovoltaici ai sistemi dei semiconduttori centraline elettroniche piuttosto che i nuovi materiali o poli petrolchimici o le batteria noi non possiamo essere gli dissi rispetto ad una verticalizzazione dei processi industriali dobbiamo unirci riprendere una discussione nella nostra corte a Trigoria e anche a livello confederale
Sulla necessità di riproporre l'obiettivo del sindacato dell'industria
Non è un problema che si risolve per via burocratica organizzativa
Ma sta nel come metti insieme ai delegati
Per come costruisce la vertenza e comuni
Lo dico per essere molto esplicito da questo congresso ad altri congressi
Basta con scelte per i metalmeccanici a discapito dei chimici o dei chimici a discapito dei metalmeccanici o dei chimici e dei metalmeccanici insieme a discapito di chi lavora nei servizi e nella logistica
E necessario sviluppare i due livelli contrattuali per confermare e rafforzare il contratto nazionale ed estendere a contrattazione di secondo livello
Per tutelare i lavoratori dei vari pezzi della filiera delle piccole e medie imprese fino ai servizi
Così possiamo costruire insieme ad altre categorie il senso di un sindacato dell'industria
Che esiste e si può definire tale solo sia un elemento di leale rappresentanza
Noi dobbiamo fare il nostro e abbiamo aperto un confronto con la fiducia i chimici
Riflettere assieme sui temi dell'occupazione della contrattazione delle politiche industriali
Ci ritroveremo in un'assemblea congiunta il ventisette di febbraio
Tra il con nostro congresso e quello confederale e sarà un momento importante di confronto tra di noi per costruire un percorso comune
E in quell'occasione avremo anche la possibilità di poter discutere del futuro dell'industria nel nostro Paese anche con il ministro e con il segretario generale della CGIL Maurizio Landini
Il sindacato è una libera scelta nella tradizione del nostro Paese e libertà delle persone di potersi Kolaj attualizzare di potersi organizzare per contrattare
Esiste se lo decidono le lavoratrici e lavoratori non c'è una soluzione esterna
Cioè l'esperienza del sindacato che si dimostra soltanto nel rapporto con le delegate e delegati la rimozione di questo assunto e quello che è successo con la stagione degli accordi separati e quelle dal contratto specifico FIAT la FIOM è stata cacciata delle salette sindacali in FIAT
Ma non è mai scomparsa dagli stabilimenti perché ci sono state donne e uomini che hanno deciso che la loro libertà di orientamento politico sociale sindacale
E quindi contrattuale non poteva essere decisa dall'azienda
Comunemente si pensa che la FIOM sia rientrata negli stabilimenti FIAT grazie alla sentenza della Corte Costituzionale questo è assolutamente vero
Ma per quanto fondamentale quella sesto con la sentenza senza la determinazione dei lavoratori degli stabilimenti e oggi posso dirlo senza la solidarietà
Delle compagnie dei compagni degli altri stabilimenti che con FIAT non c'entrava nulla perché si sono spesi per sostenere con le compagne quei compagni
Noi quella battaglia non l'avremmo mai vinta di rientrare a testa alta ed ai cancelli principali in quell'azienda
Qui ritorna un'altra considerazione di carattere generale che riguarda la contrattazione
Quel contratto collettivo specifico a partire dal Mezzogiorno ha rappresentato uno scambio
Su un piatto il diritto a contrattare i diritti fondamentali il diritto di contrattazione nazionale l'unità della categoria l'unità dei metalmeccanici sull'altro la garanzia dall'occupazione e la famosa promessa dei salari tedeschi
A distanza di anni bisognerebbe dirci la verità
Se oggi la maggior parte di quella muratori sono in cassa integrazione
E se i salari non sono tedeschi e se cinque mila lavoratrici e lavoratori sono andati via solo negli ultimi due anni in quell'azienda se stanno entrando in crisi anche le aziende della componentistica dell'automotive allora vuol dire che bisogna cambiare ha proprio ragione il segretario della Uilm Rocco Palombella che al proprio congresso affermato che bisognerebbe voltare pagina lo condivido
Solo il contratto nazionale
Permette di tenere insieme in maniera solidale tutti i lavoratori e le lavoratrici in qualsiasi punto della struttura aziendale siano posizionati e permette loro di potersi riconoscere insieme quando si negoziano gli elementi fondamentali della loro vita negli stabilimenti
La scelta fatta con Federmeccanica di utilizzare l'osservatorio per rilanciare il sistema dell'automotive è una novità utile a tutelare l'industria e rilanciare l'occupazione
Il contratto nazionale e fondamentale
Non ha soltanto un ruolo di redistribuzione del valore che si genera nella produzione ha un valore come punto di vista generale all'ambizione di non rendere i diritti di non prendere i diritti e farli diventare un elemento di competizione all'interno dell'impresa dentro la stessa categoria
Lo dovrebbe capire e lo dovrebbe sostenere il governo che lo dovrebbe capire e sostenere tutto il mondo politico
Perché un contratto nazionale è un elemento di tenuta unitaria di tutto il Paese in particolare nella nostra categoria filmiamo pochi contratti nazionali
Federmeccanica Unione meccanica cooperative orafi argentieri e artigiani
In una fase di alta inflazione
A maggior ragione in questo momento
Nella maggior parte delle aziende l'unica autorità salariale presente e quella del contratto nazionale perché sono nel trenta per cento delle imprese ce la contrattazione di secondo livello
La promozione del contratto nazionale deve essere se
Deve assumere sempre di più un orizzonte europeo di cui dobbiamo discutere anche con gli altri sindacati europei e con industria ora a partire dai diritti uguali per tutti all'interno delle multinazionali
Il nostro contratto nazionale è sotto pressione a partire da alcuni passatori che possono portare ad un suo indebolimento il primo la frammentazione dell'organizzazione produttiva contrattuale la moltiplicazione delle tipologie contrattuali a tempo determinato a termine in somministrazione in staff leasing
L'ulteriore frammentazione tra il salario redistribuito attraverso la contrattazione collettiva e quello elargito unilateralmente dall'impresa
Abbiamo fatto uno studio
Che renderemo pubblico nel corso del prossimo futuro
Lo studio fatto su cinquanta aziende in cui si applica il contratto di Federmeccanica
Questo studio ha rilevato
Che esistono io mai avrei immaginato quando qualche volta mi è capitato in qualche dibattito che mi dicessero c'è una differenza salariale tra gli uomini e le donne io ho sempre detto impossibile nei metalmeccanici
è impossibile perché non c'abbiamo il contratto nazionale che a parità di mansione a parità di inquadramento c'è parità di salario
Ma poi dopo guardato questi dati
E mi sono reso conto
Del fatto che ovviamente oltre al salario distribuito col contratto nazionale e con la contrattazione di secondo livello cioè il salario accessorio
Evidente quindi che le donne di questo salario accessorio hanno retribuzioni più basse del salario degli uomini
è evidente quindi che la contrattazione collettiva e antidiscriminatoria genera consapevolezza uguaglianza e piani diritti e dignità tra le persone c'è una miniera nella contrattazione collettiva nazionale e di secondo livello
Dobbiamo insieme condividere una riflessione su un altro elemento contrattuale
E necessario come parti istitutive esercitare una pressione verso le istituzioni per consolidare la natura complementare ed integrativa dei nostri fondi con il sistema pubblico pensionistico e sanitario
Salario
Nell'ultimo rinnovo del contratto nazionale c'è stato un recupero rispetto agli anni in cui salari dei metalmeccanici avevano perso potere d'acquisto
L'obiettivo per il prossimo contratto nazionale e di confermare di andare oltre l'andamento dell'inflazione depurato degli elementi energetici
Ha ammesso che ancora oggi si possa parlare dell'unico elemento di riferimento quello dell'ippica
Non si può tornare indietro bisogna superare ciò che è riconosciuto solo rispetto all'ippica a fronte dell'inflazione reale
E necessario riconoscere le controparti che nei metalmeccanici è stata condivisa una clausola di salvaguardia che nell'ultimo contratto nazionale ha in parte tutelato il potere d'acquisto considerato che l'inflazione reale però ha superato quella programmata
A giugno l'aumento contrattuale se dovessero essere confermato l'andamento al quinto livello sarà tra gli ottanta e gli ottantasette euro
Un aumento sicuramente significativo rispetto al passato e anche rispetto ad altri contratti del pubblico impiego del settore privato
Ma non dimentichiamo Nouri che quel contratto l'abbiamo sottoscritto
Che l'aumento dei minimi era legato anche alla rinumerazione dell'innovazione determinata dall'inquadramento quella quota in questo aumento contrattuale è stata completamente divorata dall'andamento dell'inflazione reale
Il salario e una centralità della categoria ma anche una centralità per la Confederazione penso alle lavoratrici e lavoratori che hanno contatti con retribuzioni di soli ottocento euro al mese
Un punto d'iniziativa confederale della categoria e il tema di affrontare la questione sul salario minimo
Il quale rappresentato per noi dall'Air da homeless dei contratti nazionali ma deve essere integrato anche dal riconoscimento che ci sia una soglia sotto la quale
Non ci possono essere salari poveri
E anche per questo che va abolito l'articolo otto di Sacconi
Del due mila undici perché a nessuno deve essere data la possibilità di poter derogare ai diritti individuali delle persone che lavorano
Il salario minimo rappresenta una tutela contro vecchie e nuove discriminazioni
A partire da quella tra il nord e il sud del Paese con la minaccia di nuove gabbie salariali derubricando una repubblica
A una somma di condizioni molto diverse tra di loro
E in competizione tra di loro in questo senso in una dimensione unitaria la contrattazione nazionale ha un valore repubblicano
Ma ora l'obiettivo comune per i lavoratori pubblici e privati i pensionati e quello di aumentare il potere d'acquisto e recuperare l'inflazione che si è determinata nella vita delle persone
Perché il deficit accumulato nel corso di questi mesi è troppo alto
La seconda questione contrattuale aperta riguarda l'orario
E più in generale il tempo di lavoro
è del tutto evidente che nel corso degli anni con la contrattazione di secondo livello abbiamo lavorato dove c'è stato un maggior utilizzo degli impianti a ridurre gli orari cado mentale l'occupazione
Stabilizzando le lavoratrici e lavoratori precari ma diciamoci la verità
Con l'ultimo rinnovo del contratto nazionale
Abbiamo raggiunto tantissimi obiettivi
Ma se vogliamo essere onesti tra di noi dirci quando le cose vanno bene ma anche quando le cose da un punto di vista degli obiettivi contrattuali non raggiungiamo
Dobbiamo dirci la verità sulla precarietà
Non siamo stati in grado di portare a casa norme contrattuali che ci permettessero di poter dare una risposta alle ragazze e ragazzi e ai tanti adulti che vivono in una condizione di precarietà dentro le nostre fabbriche
Gli interventi pubblici
Gli interventi pubblici hanno sviluppato la digitalizzazione e favorito la produttività per noi è del tutto evidente che quella produttività deve essere redistribuita anche in termini di tempo
E necessario riconosce le differenze se uno lavora a turno o lavora anche di notte se lavora al sabato pomeriggio alla domenica se sei a ritmo vincolato
E poi c'è l'aumento della produttività che si realizza anche con un aumento dell'utilizzo degli impianti che può riguardare i turni oppure addirittura una maggiore saturazione dalla tua prestazione lavorativa sulla postazione in cui si
è necessario che la contrattazione intervenga sul tempo di lavoro in costanza di rapporto di lavoro ma anche per il raggiungimento del tempo che riguarda la pensione i lavori non sono tutti uguali
Non possono essere sempre gli operai a pagare l'aumento e l'estensione della orario di lavoro nella vita
Rimodulare ridurre conciliare la vita e lavoro e ormai un fatto di civiltà anche per le giovani generazioni non ci sono vie di fuga
In cui si spezza la metà e luoghi di lavoro la presunta libertà da un lato degli smart working dall'altro lato le lavoratrici e lavoratori a ritmo vincolato su una linea di montaggio
Dobbiamo costruire un'armonia nella relazione tra il luogo di lavoro il tempo di lavoro e la condizione delle persone per evitare un'ulteriore frammentazione e moltiplicazione delle condizioni di lavoro pur riconoscendo le differenze
Il luogo e il tempo sono elementi collettivi della contrattazione collettiva non esiste un contratto nazionale per il mark to work ma la ricerca di una conciliazione tra i tempi di vita e i tempi di lavoro
Un terzo nodo contrattuale riguarda la sicurezza e la salute
Davanti al numero impressionante di persone che muoiono sul lavoro e necessario che qui al congresso confermiamo
Impegni due impegni davanti agli infortuni mortali
Perché lo dico
Questi due impegni sono nella nostra storia
Ma negli ultimi tempi è capitato
Che in alcune fabbriche in alcune situazioni
Noi non abbiamo ottemperato a questi due impegni
Il primo e quello che in tutti gli infortuni mortali
La FIOM si costituisce parte civile nei processi
La seconda
E quella che non può cadere non può cadere
Che in una fabbrica
Avviene un infortunio mortale
E siccome succede ad uno che lavora nei servizi nella logistica che non è dipendente diretto di quell'azienda non ci si fermi per fare shopping
Compagne e compagni la vita
Uguale la vita non la decide una differenza contrattuale
Il nostro contratto nazionale
Individua una serie di strumenti che devono essere usati dai break formativi all'analisi dei quasi infortuni ma in un mondo in cui la manutenzione riesce
A prevenire il guasto di una macchina come è possibile invece che non ci sia un sistema predittivo per impedire i rischi dell'incidente delle morti sul luogo di lavoro o i rischi di malattie professionali
Si è determinato un vuoto noi siamo il Paese in cui Giulio Alfredo Maccacaro portò alla medicina in fabbrica
Che era la Franco Tosi secondo il motto che la salute non deve essere delegata la medicina del lavoro è scomparsa e con essa sono scomparsi anche gli ispettori del lavoro che girano per le fabbriche
Ricerca indagine epidemiologica prevenzione
Invece della ricerca e sviluppo sul processo produttivo Ende viziata da un entrare i ritmi la produttività le saturazione
Senza tener conto che lì non ci sono soltanto robot intelligenze artificiali ma donne e uomini in carne ed ossa
Permettetemi un inciso questo di carattere culturale
Ho sempre trovato inaccettabile
Una definizione che viene spesso utilizzata
La definizione è quella di capitale umano
Perché noi non siamo capitati
Noi siamo donne e uomini
Lì a dimostrarlo cioè il fatto che la narrazione per la quale lacci atterraggi Pitti
Una delle applicazioni dell'intelligenza artificiale ha dimostrato in questi giorni di avere moltissime difficoltà ed incomprensioni qualche livello di funzionale analfabetismo si potrebbe dire
Dimostrano quanto ci sia bisogno invece dell'intelligenza umana quanto abbiamo bisogno di scuole ed università libere e pubbliche un sapere critico contro le feci in USA da qualsiasi parte arrivano
Per questo la prima formazione
E il diritto nell'accesso all'istruzione gratuito un sapere che non è solo per lavorare ma è un sapere per decidere quale lavoratore quale donna quale uomo quale cittadino sarai anche fuori dal luogo di lavoro
Dovremo pensare al sistema duale l'apprendistato ma credo che sia impensabile che nel due mila ventitré possono ancora esserci ragazzi che nel corso della loro attività scolastica
Finiscono obbligati in un'azienda da una legge che andrebbe cancellata
Cancellata e morire senza nemmeno sapere se siano lavoratori o studenti
Il nostro contratto nazionale
Invece
Prevede il diritto soggettivo alla formazione abbiamo realizzato metà prendo per gli utili per registrare attraverso la Block cent'il percorso formativo ma è ora che quel valore possa crescere anche essere riconosciuto delle aziende
Perché noi abbiamo fatto un lavoro sulla formazione
Ma questo ha incrociato in maniera straordinaria la nuova organizzazione del lavoro il nuovo inquadramento e abbiamo abbattuto in questo contratto per via definitiva e contrattuale il muro che separava da un lato gli operai e dall'altro gli impiegati
Un quarto punto contrattuale e ci riguarda il mondo del lavoro cosiddetto atipico
Che in realtà sta diventando sempre più tipico anche nelle aziende metalmeccaniche
A che livello siamo arrivati se l'agenzia Adecco pubblicità allo staff leasing perché così si abbatte la soglia numerica per l'obbligo all'assunzione delle categorie protette
è possibile che in due diverse multinazionali una del nord e l'altra del sud in modo diverso abbiano usato la foresta legislativa sui contratti per di fatto discriminare le lavoratrici e lavoratori
Nel primo caso due donne due impiegate
Avevamo una missione gli è stata a un certo punto cancellata
Erano in staff leasing e questa missione è cessata perché quando proprio loro due hanno scoperto entrambe di essere in gravidanza a rischio
Nell'altra azienda abbiamo assistito al fatto che per un lungo periodo abbiamo avuto le stabilizzazioni fatte con lo staff leasing in cui l'Agenzia di stabilizzazione da un lato e dall'altro lato l'azienda come dire finale si sono divisi il costo del lavoro ma di lì a pochi tre anni quando sono scaduti ovviamente i vincoli derivanti dalla legge
Hanno deciso di dare un incentivo e di mandare via quelle ragazze e quei ragazzi che erano stati assunti dentro quell'azienda
E necessario intervenire sulle leggi come si è fatto in Spagna
Ma è indispensabile intervenire anche contrattualmente
So benissimo che quando si rinnova un contratto aziendale e ci sono le risorse qualche volta ti viene detto lascia perdere lavoratori precari l'importante è che portiamo a casa il premio per i dipendenti dell'azienda
Io credo che dobbiamo invertire una tendenza e darci l'obiettivo da un lato di stabilizzare i precari e dall'altro di avviare la contrattazione visitò per tutte le lavoratrici e lavoratori che siano nei servizi oppure nella logistica
C'è bisogno che le camere del lavoro siano un luogo di Riccò
Silone non una sorta di sportello
Dobbiamo ricostruire il senso dell'appartenenza alle Camere del lavoro modificare anche Como sono fatte fisicamente
Abbiamo bisogno di spazi comuni dove poter discutere ragionare abbiamo bisogno di ricostruire un'alleanza tra delegati anche di categorie diverse ed aggregarli perché da lì che può nascere il potere della contrattazione la centralità del contratto nazionale e anche un'operazione di coinvolgimento
Siamo la categoria che fa il referendum alla fine del proprio percorso contrattuale e sottopone alle lavoratrici e lavoratori anche la piattaforma ma mi sono domandato nel corso di questi giorni se questo può bastare
E per questo che avanza una proposta FIM e UILM
Ragioniamo insieme
Affinché il nuovo del prossimo contratto nazionale non sia il frutto soltanto dell'elaborazione dei gruppi dirigenti delle organizzazioni sindacali
Ma nasca da un percorso di ascolto e di confronto che parta subito con le delegate e i delegati con le iscritte con iscritti dentro i luoghi di lavoro prima di fare la piattaforma
In cui confrontare le lavoratrici e i lavoratori dobbiamo ascoltare discutere coinvolgere e far partecipare i delegati in una prima fase di stesura delle nostre richieste
Dobbiamo coinvolgere le intelligenze ascoltare iscritte delegati su cosa ha funzionato e cosa non ha funzionato dal nostro contratto nazionale su come per far partecipare tutta la nostra gente alla costruzione della piattaforma
La firma di un contratto nazionale spesso viene vista come risultato di quella specifica trattativa
Nella mia esperienza a incidere e la contrattazione di secondo livello su cosa succederà nel rinnovo del prossimo a ieri insieme obiettivi della contrattazione di secondo livello è un punto fondamentale
Insieme rapporti di forza e le capacità contrattuali dalla delegazione non c'è contrattazione senza potere negoziale e per fare un buon contratto bisogna coinvolge i lavoratori prima durante e alla fine perché quando si chiudono le porte per provare ad aprirle serve il conflitto anche lo sciopero per conquistare ribadire la parità di dignità ad un tavolo di trattativa
Nel corso degli ultimi anni il dibattito sindacale si è concentrato spesso in una polarizzazione tra chi predica il sindacato concertativo chi quello partecipativo e chi invece quello conflittuale
La nostra storia è una storia contrattuale
Ma chi fa la contrattazione sa che anche per poter ottenere un tavolo di confronto è spesso necessario anche lottare
Chi contratta sa che durante le trattative ci possono essere dei momenti in quel necessario mettere in campo i rapporti di forza
Per poter trovare una soluzione un punto di mediazione tra punti di vista interessi diversi
La nostra storia e segnata da alcuni passaggi fondamentali e credo che sia importante ricordarli
L'accordo del luglio novantatré in cui si negoziò tra lo stato imprese e organizzazioni sindacali un sistema che avrebbe dovuto mettere il nostro Paese in equilibrio di fronte un'integrazione europea di carattere monetario
Salvaguardando però il potere d'acquisto dei lavoratori e garantendo la crescita ad occupazione
Mi pongo una domanda qual è il saldo
I salari hanno perso potere d'acquisto l'occupazione è diventata più precaria e la disoccupazione è cresciuta
Dopo l'accordo del novantatré c'è stata la riforma delle pensioni di Dini che per garantire l'equilibrio economico del sistema previdenziale allungato l'età lavorativa e abbassato i rendimenti pensionistici con il sistema solo contributivo per i giovani
Contemporaneamente il pacchetto Treu è partito dalla flessibilità sulla parte alta del lavoro ma poi dopo sappiamo com'è andata a finire ha generato precarietà reso più difficile per i giovani trovare un lavoro stabile penalizzando anche il loro lavoro con il loro futuro contributivo al fini pensionistici
Dal due mila uno sono iniziati gli accordi separati dei metalmeccanici come risposta negativa alla richiesta di difesa del potere d'acquisto e di ridistribuzione a tutti attraverso il contratto nazionale del valore prodotto
Nel due mila otto si realizzò la firma del contratto unitario dei meccanici ma nel due mila nove ripresero gli accordi separati delineando un modello contrattuale confederale
Subito dalla nostra categoria che però apre la strada a quello che sarebbe successo più avanti
Lo dico perché l'ho detto in un'assemblea che abbiamo fatto con le compagne e compagni di Bologna
Alle delegate e delegati di Bologna alle delle catene legati di Brescia
A quelli del Mezzogiorno
A quelli di Torino a quelli di Roma
Solo la resistenza delle delegate dei delegati
Gli accordi fatti con i per contratti
Gli scioperi
L'intelligenza di alcune aziende hanno determinato le condizioni organizzative e contrattuali per poter raggiungere ad un accordo unitario sul rinnovo del contratto nazionale
Con questo percorso alle spalle credo che noi oggi abbiamo la necessità di liberarci nuovamente da una condizione semplicemente di emergenza
Di superare i lacci della contingenza alzare lo sguardo e guardare nuovamente lontano
Come se per fare la FIOM a Maratea nel mille novecentonovantacinque
Per affrontare un futuro contrattuale sindacale che segnerà sicuramente un cambio nella storia del nostro Paese
Qualche giorno fa mi è capitato di guardare il video di una ragazza alla quale era stato offerto un rapporto di lavoro di settecentocinquanta euro
Lei è un ingegnere edile genovese
Ha detto di no che ha deciso di aprire un negoziato con la controparte dicendogli tu hai molti più soldi di quelli che mi vuoi dare
Riuscendo Dalia ottenere un aumento significativo da settecentocinquanta euro è arrivata a portare a casa mille trecento euro ma la cosa che mi ha colpito particolarmente non è il fatto che lei abbia migliorato perse e per la propria condizione
Lei era un ingegnere edile quindi aveva le condizioni professionali per poter negoziare nei confronti dalla controparte lei ha detto io un privilegio
Volo contrattare per chi il privilegio della mia condizione non ce la ora confrontandoci tutto ciò che è successo in questi ultimi anni con ciò che è successo a questa lavoratrice credo che il punto fondamentale per la nostra categoria per la sua unità per affrontare il tentativo di metterci in competizione gli uni contro gli altri
Quelli che hanno la contrattazione di secondo livello con quelli che non ce l'hanno i tempi determinati con gli indeterminati l'unico modo sia come dice quella ragazza in quel video non abbassate l'asticella noi non possiamo più abbassare l'asticella della contrattazione
Quella ragazza quella lavoratrice non lo chiedeva al sindacato
Quella ragazza quella lavoratrice lo chiedeva la sinistra
Ogni volta che noi con la contrattazione abbiamo abbassato l'asticella a pagare il prezzo non sono stati le lavoratrici e lavoratori organizzati sono state lavoratrici e lavoratori che erano in condizioni di subalternità rispetto alla direzione dell'azienda
Noi dobbiamo riproporre una dinamica solidaristica tra le persone e su questo credo che tutta la CGIL debba continuare la battaglia del salario minimo
Perché sotto dobbiamo dichiarare illegale il lavoro povero
Introdurre il salario minimo nel nostro Paese significa liberare la persone dal ricatto offrire uno strumento per dire di no e conquistare una condizione migliore e vivibile soprattutto in una condizione di alta disoccupazione come quella del Mezzogiorno
Contemporaneamente dobbiamo difendere e migliorare favorendo l'incontro tra la domanda e l'offerta il reddito di cittadinanza come strumento che impedisce di poter sotto pagare e abbassare il costo di lavoro
E ora care compagne e cari compagni delegate e delegati veniamo a noi a quale la condizione del sindacato del nostro sindacato
Vi chiedo scusa se sarò così netto ed esplicito
Ma è del tutto evidente
Che dobbiamo cambiare il nostro modo di fare sindacato se non altro perché fare la delegato il delegato in un'azienda metalmeccanica è sempre più complicato iscriversi ad un'organizzazione sindacale e difficile farsi eleggere nelle Rsu è sempre più difficile
Perché fuori da noi si concepisce il sindacato alcun elemento che esiste in natura
Claudio Sabatini diceva che il sindacato esistessero decidono lavoratrici e lavoratori dentro una fabbrica e del tutto evidente che in questo momento vi è una necessità strutturale di dover ricostruire un'idea è un nesso di appartenenza al sindacato
Noi abbiamo alle nostre spalle una storia straordinaria ma per poter avere un futuro straordinario dobbiamo ripensare il modo con il quale siamo organizzati il nostro centro dell'attività sono i luoghi di lavoro e le nostre risorse e le nostre intelligenze devono essere messe lì a disposizione
Lo abbiamo fatto durante la pandemia
Nessuno di noi è rimasto fermo sapevamo in quel momento che la pressione sui delegati sia da parte delle aziende che da parte dei lavoratori era enorme ma quella persona pressione cioè normalmente dentro le fabbriche nei confronti delle RSU
Su cui ricadono tutte le crisi sociali e individuali e le solitudini che vivono le persone il delegato in fabbrica diventa il punto di riferimento di queste condizioni
La FIOM deve dare alle delegate e delegati gli strumenti per rappresentare negoziare gli interessi dei lavoratori per quanto abbia per questo abbiamo realizzato un libro
Fai valere il tuo contratto uno straordinario strumento di formazione per le delegate i delegati oggi far parte della FIOM significa sapere avere coscienza e conoscenza
Per questo abbiamo deciso di organizzare e ringrazio tutti i giuslavoristi che vi hanno lavorato la presentazione del commentario al contratto nazionale di lavoro che per noi e come la Costituzione dentro la fabbrica
Per questo non possiamo accontentarci di ciò che siamo e gestire ciò che rappresentiamo
Ma dobbiamo rivolgerci alle lavoratrici e lavoratori delle aziende in cui il sindacato non c'è mettendoci a loro disposizione per provare a riorganizzare un soggetto negoziale dentro i luoghi di lavoro
Anche e soprattutto dove il sindacato viene percepito come un soggetto inutile
C'è invece un elemento molto concreto
Perché per poter contrattare lo smart working per poter negoziare la riorganizzazione nelle fasi di transizione di riorganizzazione dei processi industriali come accade continuamente nell'informatica non ci si può incontrare soltanto quando l'aziende ristrutturano
Il discorso sulla formazione riguarda anche i nostri gruppi dirigenti
Nell'ultimo periodo molti nostri quadri molti nostri segretari generali territoriali sono cambiati alcuni nostri segretari generali sono diventati dirigenti della confederazione altri ne sono arrivati
E quindi del tutto evidente che dobbiamo costruire una FIOM caratterizzata sull'orizzontalità delle scelte
E dobbiamo mettere al centro di queste scelte l'assemblea generale del Comitato centrale come luogo in cui discutere e sceglie la nostra linea politico contrattuale
Chi entra a far parte
Dell'assemblea generale del Comitato centrale ha una responsabilità generale quell'organismo non è la somma dei singoli territori o delle singole aziende e il luogo in cui far maturare un'intelligenza collettiva noi non siamo un'azienda
Il segretario generale non è un amministratore delegato non ha pieni poteri lì a disposizione dell'organizzazione per le decisioni collettive che la nostra organizzazione dovrà prendere assumendosene completamente la responsabilità per questo penso che il prossimo Comitato centrale dovrà innanzitutto strutturarsi per ragionare su due punti il nodo della sindacalizzazione da un lato e dall'altro lato gli obiettivi contrattuali che ci dobbiamo porre
Per questo credo sia necessario un investimento straordinario sulla ricerca di una relazione con gli istituti tecnici con istituti professionali di università perché spesso i ragazzi non hanno neanche l'idea del fatto che esista il sindacato
E capitato al congresso di Brescia
Di ascoltare un delegato Valentino
è un delegato dell'Iveco
Che m'ha raccontato che ha raccontato al congresso
Che gli era capitato che passando tra le linee dovrà spiegare il fatto che c'era uno sciopero da dover fare
E c'era un giovane giovane con un contratto a tempo determinato
E quel giovane gli ha detto e passato l'assistente sociale
Lo dico
Perché noi quando ragioniamo Dinoi
Spesso non abbiamo la percezione di quello che invece è quello che viene vissuto in particolare dalle giovani generazioni
Io credo che sia molto importante il fatto per noi
Perché Valentino rappresenta la storia contrattuale del sindacato e della FIOM in quell'azienda il fatto che noi siamo considerati come assistenti in una condizione di difficoltà e che invece dobbiamo cambiare il rapporto con quelle generazioni ma non si cambia perché lo decidiamo noi di cambiare cambiamo se dentro l'organizzazione entra nuovi soggetti entra nuovi punti di vista entrano nuovi pensieri
Per questo le nuove generazioni pur essendo molto diverse da noi devono avere l'opportunità di trovare spazio dentro la nostra organizzazione
Quando decidiamo di eleggere le nuove RSU
Come quando decidiamo la composizione dei nostri direttivi o quando decidiamo i distacchi dei funzionari
Noi dobbiamo investire su quell'elemento di incertezza anche rischiare comperò la certezza di una prospettiva per la nostra organizzazione analogo discorso vale per i migranti
Che ci portano un punto di vista diverso e alternativo di culture di storie perché nella storia della nostra organizzazione impariamo dalle differenze quando penso
Quando penso alla parola differenza
Penso ad una cosa che ho vissuto direttamente
Allo sconvolgimento che mi ha prodotto la partecipazione all'assemblea delle talmente al meccaniche di qualche tempo fa
In una riunione di uomini non succederà mai che si discuta di cosa come quelle che ha ascoltato all'assemblea delle metalmeccanica
E noi uomini dovremmo imparare dal modo con cui loro discutono
C'è una cosa
Che mi ha particolarmente colpito tra gli interventi
Quello di una nostra delegata
E sul rapporto tra lei delegata della FIOM
E il ruolo del sindacato
Lei in una fabbrica in prevalenza femminile
In cui un dirigente
Manifestava chiamiamole così delle attenzioni particolari
Nei confronti delle donne
All'inizio ognuna
Viveva da sola individualmente quella condizione di attenzione
Di quest'uomo di questo dirigente
Poi hanno parlato tra di loro
Ci sono organizzate che hanno cominciato ad aprire una vertenza nei confronti dell'azienda
Io mi sono domandato però provate ad immaginare
Se in quella fabbrica
Non ci fosse stata una prevalenza di donne
Ma quelle donne si fossero trovate sole perché la prevalenza era di uomini in quale solitudine
Quella compagna avrebbe vissuto la propria condizione
Abbiamo scritto pagine importanti nel contratto collettivo nazionale
Per dare diritti con credi alle donne vittime di violenza
Senza le donne presenti nella delegazione sindacale che datoriale
Quell'articolo non sarebbe stato scritto
Ecco io penso che il cambiamento della FIOM sì anche nel fatto di cambiare la propria composizione
Perché siamo diversi donne e uomini
E questa differenza deve vivere dentro l'organizzazione non come un elemento di parzialità ma come un elemento generale di cambiamento
Per capire come dovremmo essere per capire quale futura FIOM vogliamo esserci
E anche su questo che dobbiamo riflettere su quale sia la cultura egemone nel nostro mondo noi oggi corriamo il rischio di sentirci nome della storia che abbiamo i primi della classe
Abbiamo una grande storia contrattuale siamo stati spesso il punto di riferimento il punto di partenza dei cambiamenti generali
Ma oggi dobbiamo avere un senso del limite che ci deve portare a costruire insieme alle altre organizzazioni alla Confederazione un cambiamento
Perché la sfida che abbiamo davanti non è affrontabile solo dentro un settore solo dentro una categoria è un problema anche nostro sì ci sono persone pagato ottocento euro al mese e un problema anche per noi se ci sono condizioni di disoccupazione di un'occupazione
Quello che dobbiamo avere in testa e il fatto che ora siamo in grado di poter cambiare oppure e a rischio l'esistenza stessa del sindacato per come lo abbiamo conosciuto
Salari stabilizzazioni salute sicurezza orari possono migliorare solo se diventano una scelta unitaria confederale bandiera di una lotta condivisa
Ecco perché io credo che sia fondamentale importante confrontarci con una fase della storia che nessuno di noi ha scelto
La guerra ci sta esplodendo tutto intorno
Da quella in Ucraina invasa dalla Russia a quella di una parte meridionale del Mediterraneo all'instabilità dei Balcani alla crisi tra Serbia e Kosovo la situazione drammatica del popolo palestinese e quella dei curdi la guerra emigranti dell'Europa
In un mondo che avrebbe bisogno di investire per prevenire le calamità naturali contro i terremoti come quello che pochi giorni fa ha colpito la Siria e la Turchia
In un mondo che dovrebbe intervenire e investire in un corpo internazionale di protezione civile si spendono sempre più soldi dei bilanci nazionali nell'investimento nelle armi e nella difesa
In questa situazione
Abbiamo bisogno di allargare il confronto tra noi gli aprire alle altre associazioni movimenti studenti intellettuali provare ad organizzare una riflessione più larga e condivisa
Cosa ci sta succedendo cosa sta succedendo all'umanità provate a pensarci
Questo capitalismo sta mettendo in discussione l'umanità il suo senso universale con la concentrazione dei poteri e della ricchezza sempre più nelle mani di poche persone
Basti ricordare che produciamo più alimenti ma ci sono sempre più persone che muoiono di fame produciamo più ricchezza ma ci sono persone più povere miglior le tipologie ma le persone continuano a morire come nell'Ottocento
In questo contesto la democrazia ma in sofferenza e soffre in particolar modo nel mondo occidentale pensate l'assalto a capitoli Washington alla manifestazione dell'estrema destra che addirittura prende il Parlamento degli Stati Uniti
Nemmeno a Old DVD erano riuscite ad immaginarlo nei film di fantascienza si immaginavano agli arrivo degli alieni ma gli alieni non arrivano da Marte
Dicono su questa terra e sono tra di noi sono dentro la società in cui viviamo
Oppure vedere quello che è successo a Brasilia con l'assalto al Parlamento sfondati gli ingressi dopo le elezioni di Lula pensate a quello che è successo in Turchia un Paese nazionalista diventato confessionale
Ai sovrani SMI in Polonia in Ungheria
E in ultima analisi pensate a quello che sta succedendo nel nostro Paese la destra non va al governo perché è più brava la destra va al governo perché non c'è un'idea condivisa di alternativa del mondo e gli altri si si adattano
Noi ci impegniamo a contribuire alla costruzione di una diversa società e per farlo c'è bisogno di un'idea diversa di economia di industria e di lavoro
Ecco perché è fondamentale riunire riunificare rimettere insieme loro vogliono dividerci metterci in competizione noi invece vogliamo unire
Loro vogliono il Nord contro il Sud del Paese migranti contro italiani giovani contro anziani lavoratore a tempo determinato contro precari ambiente contro lavoro queste divisioni hanno l'obiettivo ancora una volta di dividere e di metterci in contrapposizione la classica lotta tra poveri
Per impedire hanno voi di metterci insieme e di unirci in una vertenza generale per il salario la stabilità e la sicurezza del lavoro
Noi dobbiamo provare a riconoscerci tra le differenze
Per questo
Propongo al nostro congresso di avviare un percorso
Con le altre organizzazioni sindacali a partire da FIM e UILM
Con la nostra confederazione con le associazioni con i movimenti e confrontarci insieme
Per costruire una marcia che unisce una marcia della dignità che parta dal sud al nord del Paese che attraversi le città i luoghi di lavoro le fabbriche le scuole le piazze
Che riempia le piazze e svuota il fabbriche
Abbiamo bisogno di rimetterci insieme per costruire e manifestare un'idea diversa di società e di paese
Compagne e compagni della FIOM
Dobbiamo rompere la condizione di solitudine che lascia spazio solo a disperazione rabbia e violenza
Diversamente dalle manifestazioni dell'estrema destra come quelle che hanno sfondato e di Domus distrutto la nostra CGIL le nostre mobilitazioni servono a far crescere i diritti e a creare una società migliore le strade e le piazze in Francia di quel in Francia in Inghilterra di questi giorni ci dicono che è una lotta uno sciopero
Non soltanto sono momenti straordinari perché provano a cambiare i rapporti di forza
Ma perché costruiscono solidarietà tra le persone
Come ci insegnano le donne iraniane che stanno sfidando il regime con la forza loro coraggio
I lavoro crea
La violenza la guerra distruggo
è per questo che siamo in un noi un sindacato contrattuale e generale
Perché vogliamo ricostruire le condizioni per applicare la nostra Costituzione per praticare la democrazia la giustizia sociale
Abbiamo la necessità di mettere a disposizione
Tutta la nostra forza tutta la nostra intelligenza e tutta la nostra capacità che abbiamo di saper essere la FIOM di continuare ancora a produrre futuro buon congresso accompagna e compagni
Compagne e compagni siccome abbiamo cominciato tardi riprendiamo i lavori
Dai dai dai
Grazie andiamo avanti con i lavori
Grazie Segretario
Allora vi chiediamo solo un attimo dissidenti