Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale martedì quattordici febbraio questo è l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura di David Carretta due temi che cercheremo di approfondire quest'oggi innanzitutto la guerra della Russia contro l'Ucraina anche perché c'è un'importante riunione
Della NATO e del gruppo di contatto difesa dell'Ucraina
Che riguarda l'accelerazione del forniture di armi a Kiev nel momento in cui il Paese confrontato a una avanzata russa sul fronte di Bach Monte a rischio di una nuova grande offensiva
Leggeremo un commento di di Benassi o a firma Sergio esuli fondatore di questo quotidiano francese il dilemma Ucraino il titolo dilemma che riguarda soprattutto gli occidentali
E poi vi proporremo un commento che uscito ieri su il Mondo a firma Josè Ignazio Torre Blanca
A proposito della visita di Volodymyr Zaleski che c'è stata la scorsa settimana Bros Sella richiesta di accelerare nel processo di adesione
Avviando i negoziati già quest'anno dite la verità a Zaleski per favore questo
Il titolo e qual è la verità che diversi Paesi non vogliono accelerare sul processo di adesione leggeremo anche un compimento dalle mondi oggi a firma Jean Michel Besa
A proposito delle cacciò meno delle sanzioni occidentali contro la Russia
La Russia indefinita nel titolo un grande corpo malato e poi ci occuperemo dell'altro tema l'Italia ovviamente risultati delle elezioni
Regionali
Sì vengono vengono riportati da molti quotidiani internazionali ma lasciamo stampa regime il compito di approfondire questa questione noi torneremo sul
Sul lo sbotto di rabbia di Giorgia Meloni
La scorsa settimana all'inizio del Consiglio europeo a proposito del mancato invito a Parigi per la cena tra Emmanuel macro
Ora Scholes e Volodymyr Zielinski Financial Times pubblicò un commento di Annie Katz Min Meloni si è arrabbiato per il posto Junior dell'Italia al tavolo europeo il Presidente del Consiglio Azzi attenuato la retorica anti Unione Europea
Ma rimane nell'ombra Dellera Draghi sottolinea tra l'altro
Il quotidiano della City cominciamo però dalla dalla guerra della Russia contro l'Ucraina e da un commento pubblicato ieri dalle della Libération firma Sergio Giulini dal titolo il dilemma ucraino che parte dalla visita che c'è stata la scorsa settimana in Europa del presidente Volodymyr Zé lentischi
Scrive scrive Libération Volodymyr Zaleski ha reagito in modo amaro durante la sua tournée europea non posso rientrare a casa senza risultati ha detto
Lui chiedeva ieri per rispondere alla nuova offensiva russa gli europei hanno risposto con nuovi rinvii
E condizioni di utilizzo la guerra degli ucraini non è quella dei suoi fornitori
L'Ucraina e nell'urgenza tutte le sue scelte sono questioni di vita o di morte
Gli alleati per contro moltiplicano le precauzioni si danno il tempo della riflessione per evitare un casus belli infernale con la Russia e di fronte a questa eventualità le preoccupazioni non sono mai troppe
Questo fondamentalmente il dilemma secondo Sergio sugli certo è vero
Se gli Stati Uniti la NATO i suoi membri non ci fossero stati ventiquattro febbraio l'Ucraina oggi sarebbe stata annessa dalla Federazione russa i suoi dirigenti sarebbero stati tra virgolette
Dei mezzi efficaci cioè massacrati e le deportazioni delle popolazioni avrebbero contribuito a russi ficcare l'Ucraina come i tempi di Stalin per giustificare a posteriori l'annessione
Ma gli ucraini hanno resistito e lo stato pietoso dell'Armata russa ha involontariamente sabotato l'impresa imperialista di Putin
Il problema e che da allora l'esercito russo è stato riorganizzato e ora si appresta a riprendere la sua conquista devastatrice
Quella che si prepara è una guerra atroce gli ucraini hanno di fronte la seguente equazione come liberare il loro Paese cacciare l'esercito russo
Toccando al contempo il meno possibile la Russia vietando sì di colpire le città e le popolazioni russe
Risparmiando le basi militari della federazione di Russia è un'impresa complessa tanto più che gli ucraini vorrebbero avere la la garanzia che i russi non torneranno in futuro
Per evitare una conflagrazione generale gli ucraini devono battersi con un braccio dietro la schiena
La strategia occidentale di difendere l'Ucraina senza essere in guerra con la Russia comporta per gli ucraini numerose difficoltà ci sono ritardi nelle forniture di armi lo vediamo giacconi carri armati da combattimento che non saranno operativi prima di maggio cioè tra più di due mesi
Malgrado il fatto che sarebbero molto utili per rispondere all'attuale avanzata russa nel Donbass
La seconda difficoltà secondo sedici lì è il calendario quello degli uni non è per forza quello degli altri un esempio Dubai venne annunciato che vuole che la guerra in Ucraina si concluda quest'anno perché perché ci sono le elezioni presidenziali americane nel due mila e ventiquattro ma anche in Russia e non ultimo a Taiwan
Tutte queste elezioni interferirà hanno con le battaglie avvenire gli americani vogliono una guerra corta Putin per contro punta su una guerra lunga terzo ostacolo i Paesi fornitori faticano a passare a un'economia di guerra in tempo di pace
Perché significherebbe farne una priorità industriale assoluta dato che la l'artiglieria occupa un posto molto importante negli attuali combattimenti
Le necessità ucraine sono dell'ordine di cinque mila proiettili al giorno molto più delle capacità di produzione attuali
In principio lo scontro militare tra l'esercito ucraino l'esercito russo deciderà la guerra con inevitabili discussioni di pace dopo la battaglia
E non al Macro USA una formula per definire la sua politica la Russia non può e non deve vincere
D'accordo ma ma ci piacerebbe sapere come gli ucraini ci riusciranno e su questo prevale l'oscurità più totale con o senza Eric così tra l'altro Sergio regioni sull'invasione di ieri a proposito della questione
Di delle armi all'Ucraina questione che verrà dibattuta in una riunione alla NATO del Gruppo di Contatto difesa dell'Ucraina cosiddetto gruppo Rammstein vedremo se ci saranno delle novità ma oltre la questione delle armi
La scorsa settimana nella sua visita a Brussel Zaleski ha sollevato anche il tema dell'accelerazione del processo di adesione
Su cui è tornato ieri al mondo con un commento di cosa Ignazio Torre Branca dite la verità Zielinski per favore
Un presidente in guerra diventato in cura mondiale lascia il suo paese per cercare il sostegno necessario al suo esercito per difendersi parte prima per Londra dove un premier britannico in difficoltà spreme la popolarità di Zemlinsky come un limone
Poi va a Parigi per incontrare mano al Macro e OLAF Scholes di loro non si fida molto ma ha bisogno del loro aiuto
Poi nell'incontro con il Consiglio europeo tenutosi a Brussel nel momento più emozionante delle rischi si è rivolto a suoi ospiti il presidente del Consiglio charme Michelle e la presidente della Commissione Ursula von der L'Aia in e davanti ventisette capi di Stato e di governo
A ricordato loro con enfasi ciò che chiede i negoziati di adesione dell'Ucraina l'Unione europea nel due mila e ventitré due zero due tre ha detto Zaleski
Tutti sorridono prosegue e il mondo ma più che un sorriso è una smorfia di sconforto
Perché perché in fondo i leader europei sanno che questo non accadrà forse Zaleski pensa di avere un tutt'tocco magico con l'Unione europea
E che ottenere negoziati di adesione sia qualcosa che si può fare con lo stesso metodo usato per i carri armati Leopard
Lavorando attraverso la pressione combinata di Stati Uniti Regno Unito media e opinione pubbliche fino a quando il no iniziale diventa un noi non escludiamo nulla poi siamo aperti e infine si grande errore
Non ci saranno pressioni da parte del blocco anglosassone dei media o delle opinioni pubbliche nel giugno due mila e ventidue l'Unione europea concesso una prospettiva di adesione lo status di candidato all'Ucraina alla Moldavia ma lo ha fatto
Più per dimostrare sostegno morale che con l'intenzione di aprire trattative
Oltre alla Turchia candidato dal mille novecentonovantanove sono candidati anche Albania Macedonia Nord Montenegro Serbia alcuni dal due mila e cinque altri dal due mila e dieci due mila dodici due mila quattordici
L'Unione Europea ha avviato i negoziati di adesione con tutti loro ma questi negoziati sono lontani dall'essere conclusi
L'adesione dell'Ucraina all'Unione Europea è impossibile nelle condizioni attuali ma nessuno vuole dirlo ad alta voce per non creare frustrazione
Ed è assurdo secondo il mondo perché l'Unione Europea sta facendo molto e può fare ancora di più per aiutare l'Ucraina ciò di cui l'Ucraina ha bisogno
è vincere la guerra cioè espellere la Russia dal suo territorio e poi si riparte da lì così osé Ignazio Torre Branca su e il mondo
Di di ieri o tra l'altro viene citata la Moldavia
E a proposito di Moldavia la la la situazione in questo Paese
Peggiora dal punto di vista politico
Ieri la presidente pro occidentale Sandu ha ha ha denunciato fondamentalmente un tentativo di colpo di Stato da parte della Russia uno un'operazione clandestina per sovvertire l'attuale Governo Proci dentale
Ma
Ritorniamo sulla questione guerra all'Ucraina sia aperto su alcuni giornali un un dibattito a proposito dell'efficacia delle sanzioni occidentali
Dopo dopo che il Fondo monetario internazionale ha detto che la la Russia su ha subito una recessione
Minima nel nel due mila ventidue e tornerà a crescere quest'anno alcuni dicono le sanzioni non funzionano oggi su sulle mondo c'è un commento di giorni Cervesato dal titolo la Russia un grande corpo malato
Che rimette un po'in prospettiva questo questo dibattito
Gli economisti occidentali sono come dei medici che osservano un paziente gravemente malato e s'interrogano perplessi quanto tempo reggerà ancora
Il malato e la Russia e gli economisti faticano prodotta enuncia arsi sul suo reale stato di salute una sola cosa è certa al Paese non ha subito il tracollo annunciato dal ministro francese dell'Economia Bruno le Maire
Dopo l'invasione dell'Ucraina e l'adozione delle prime sanzioni occidentali che da allora sono state amplificate
Con nuovi pacchetti di misure restrittive
A fine gennaio il Fondo monetario internazionale ha creato sorpresa facendo una diagnosi deludente per gli occidentali incoraggiante per Vladimir Putin
La recessione nel due mila ventidue è stata limitata meno due virgola due per cento di PIL lontano dal crollo dell'Otto e mezzo immaginato a marzo due mila e ventidue
La crescita tornerà quest'anno con un più zero virgola tre per cento e ancor di più il prossimo anno con il due virgola uno salvo un brutale cambio di tendenza queste stime confermerebbero la resistenza o la resilienza del Paese
Però sottolinea le monde ci sono diversi fattori che spiegano l'apparente resilienza
A iniziare dalla politica dalla banca centrale che è riuscito a stabilizzare il rublo all'inizio della guerra evitato una fiammata inflazionistica
La Russia dispone anche di importanti riserve di cambio grazie al petrolio e al gas
Nonostante il congelamento di trecento miliardi di dollari all'estero dalle sanzioni adottate dopo l'annessione della Crimea nel due mila e quattordici la Russia sviluppato produzioni locali settori come l'agro alimentare e il tessile
I dati doganali indicano anche un aumento delle importazioni che transitano da ex repubbliche sovietiche come Armenia Kazakistan la Turchia resta una porta d'ingresso verso il Caucaso la Cina fornisce pezzi di ricambio e compagni componentistica a volte utili nell'industria della difesa e la raccolta di grano è stato eccezionale nel due mila e ventidue uno dei rari successi dell'era Putin
Con l'esportazione della tecnologia nucleare
La chiusura dei gasdotti sottomarini e il taglio progressivo dei flussi
Terrestri di gas non hanno impedito un aumento delle entrate dell'ottanta per cento nel due mila e ventidue grazie all'aumento del prezzo
Ma l'elemento centrale della guerra rimane il petrolio prima fonte di entrate per il Bilancio russo e Fondo monetario internazionale riconosce che il Paese non ha ancora avuto sub non ancora ha dovuto subire l'impatto dell'embargo sul petrolio in vigore dal cinque dicembre
Morale
Il il mercato a a si poche capacità di riserve dunque tutti comprano il il petrolio russo apprezzi anche se a prezzi scontatissimi ma tutto questo scrive le Monde non impedisce di rimanere perplessi su quelle che giustamente il Fondo monetario internazionale definisce proiezioni e per tre ragioni
Innanzitutto le statistiche che sono filtrate dal Cremlino e dunque soggette a cautela questa censura penalizza l'economia chi lo ha detto la governatrice della banca centrale russa invierà Lina che ha chiesto più trasparenza
La censura per contro permette a Putin di affermare che il Paese resiste alle sanzioni
E preserva la stabilità del mercato del lavoro dimenticando che interi settori dell'industria vanno al rallentatore o sono fermi come l'automobile o l'aria una ottica altri settori soffrono per mancanza di manodopera causa dell'arruolamento di trecento mila uomini nell'esercito o la fuga di centinaia di migliaia di giovani ben formati per non essere chiamati poi c'è il conflitto questo il secondo elemento in periodo di guerra il PD non costituisce un buon indicatore dell'attività economica
Perché perché le statistiche sul PIL sopravvalutando le performances russe dato che il settore della difesa gonfia artificialmente la crescita
A spiegarlo è un ex consigliere economico di Putin Sergei Muriel che è convinto che le sanzioni siano efficaci
Come mettere sullo stesso piano la produzione di carri armati che vengono distrutti poche settimane dopo e dall'altra parte i robot industriali egli o le apparecchiature mediche che migliorano la produttività il benessere
Terzo elemento l'ultimo cioè la specificità dell'economia russa Mosca tra i gran parte della sua influenza dalle sue scelte geopolitiche
L'esportazione di prodotti strategici per i suoi importatori idrocarburi armi nucleare civile minerali grano sono questi i settori che Putin ha sfruttato con successo dal due mila queste scelte però espongono la Russia le fluttuazioni dei prezzi mondiali e la rendono dipendente dalle entrate dal del petrolio
Lungi dal prepararsi a un mondo post carbonio la strategia di Putin anticipa un aumento della domanda di petrolio e gas
La conclusione di le Monde primo produttore mondiale di idrocarburi la Russia ha perso buona parte dei suoi clienti europei
Fornitore storico di armi alla Cina all'India ora subisce la concorrenza di nazioni che si sono dotate della loro industria della difesa
La Russia patisce l'embargo occidentale su componenti vitali e rischia di diventare un vassallo di Pechino la cui economia pesa dieci volte quella della sua amica Russia
Il padrone del Cremlino finge di ignorare che il veleno lento delle sanzioni inizia a produrre i suoi affetti così riconduce al ben sa su le monde di oggi a proposito di Russia e Ucraina vi segnaliamo magari poi ci torniamo domani
Susan Sontag che oggi Didion Racman
Che pubblica un lungo commento adatto tra l'altro le ultime dichiarazioni di di di di Silvio Berlusconi
Non ha senso dare la colpa all'Occidente per la guerra Ucraina dal ragion Times
Vogliamo invece prendere un commento che riguarda l'Italia lo abbiamo detto il sommario le elezioni regionali lasciamo a stampa e regime ci concentriamo su Meloni
E lo scontro con e non al Macro il presidente francese i Frasson Times a un commento di EMI Kazimir dal titolo Meloni si arrabbia per il posto Junior dell'Italia al tavolo europeo
E e scrive Kazimir quando la scorsa settimana il presidente ucraino Volodymyr Zaleski si è presentato all'Eliseo per una cena con le sue controparti francese e tedesca
Giorgia Meloni era furioso
Solo otto mesi prima il predecessore di Meloni Mario Draghi aveva condiviso nello scompartimento del treno per chi è Vacone ma nel macro e OLAF Scholz un Trio che andava a mostrare la solidarietà europea l'Ucraina
Ma alla serata parigina della scorsa settimana il nuovo leader italiano era assente apparentemente considerato superfluo
E Meloni non ha potuto nascondere la sua irritazione definendo la cena come inappropriata e una minaccia all'unità dell'Unione Europea dettata dal desiderio di macro di distrarre
Gli elettori dai suoi problemi politici interni l'episodio va oltre una polemica sul protocollo diplomatico il non invito a Meloni riflette le sue difficoltà nel costruire un solido rapporto di lavoro con la Francia e nel mantenere Italia in prima linea nel processo decisionale dell'Unione Europea
Come è stata sotto la breve guida di Mario Draghi
I problemi stanno colpendo l'intero governo anche il ministro dell'economia Giancarlo Jardin getti non è stato né informato né invitato per i suoi omologhi di Francia e Germania per un viaggiano a Washington sui sussidi verdi americani
Per essere la terza componente del motore franco tedesco non è sufficiente dimostrare di rispettare le regole dice Nicoletta Pirozzi esperta
Del dell'Istituto per gli affari internazionali di Roma devi anche essere un membro attivo proattivo dell'Unione europea e mostrare qualche iniziativa politica che fa cosa che finora è mancata
Conosciuta per le sue invettive infuocate anti Bruxelles durante i suoi anni
Come leader di estrema destra da quando ha preso il potere Meloni ha cercato di rassicurare l'establishment dell'Unione ha mantenuto la prudenza fiscale attenuato i suoi attacchi contro Bruxelles ha mantenuto gli impegni con l'Ucraina ma questo non è bastato
Non è bastato
C'è stato anche ricordo al Frasson Times lo scontro con la Francia sullo se hanno vai King e a distanza di quasi tre mesi il rapporto con che non non è ancora stato
Riparato
Secondo Fabrizio Tassinari politologo dell'Istituto universitario europeo Meloni potrebbe non volere riparare le relazioni la lite abbassa per il intensità con Parigi può aiutare a placare la sua base politica di destra
Però ci sono rischi
Con questo approccio
I litigi con la Francia potrebbero ritorcersi contro l'Italia indebolendo l'immagine di meloni in patria dove le preoccupazioni per la posizione internazionale del Paese sono in una sorta di ossessione nazionale così su una scialuppa in sa
Ci fermiamo David Carretta una buona giornata radio radicale