Più di tre ore di visita nelle prime due: la Rems MINERVA e la Rems MEROPE di Palombara Sabina in provincia di Roma.
Con la telecamera di Radio Radicale laddove consentito, abbiamo potuto vedere, abbiamo potuto ascoltare le testimonianze della comunità dei folli rei con lo psichiatra Giuseppe Nicolò, direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologie Asl Roma5, con il responsabile della Rems MINERVA lo psichiatra Corrado Villella, la psichiatra … Alessia D’Andrea responsabile della Rems MEROPE, affiancati per tutto il percorso, anche dalla psichiatra Viviana Censi tra i piani delle due residenze che sono ubicate "provvisoriamente" (da ben 7 anni!) nella Casa della Salute di Palombara Sabina.
La comunità dei folli rei è numerosa con una sorta di ordine che quasi stupisce, anche un po’ stordisce.
Ai piani, diversi gli agenti di vigilanza interna privata.
Gli ospiti timidamente si avvicinano ma man mano prendono confidenza.
E il loro primo lamento è quello del cibo, non gradito perché tipicamente "da ospedale" ed è fornito dall’esterno.
Si "toccano" con mano le legislazioni "speciali" che ancora resistono nel nostro ordinamento, quando ascolto la richiesta urgente e necessaria degli operatori sanitari di un confronto tra la cultura psichiatrica e quella giuridica.
Mancando questo rapporto, questo confronto, già da queste prime due visite, gli invii "impropri" da parte della Magistratura continueranno.
Questo vorrebbe dire che l’invio in Rems non è la corretta applicazione della legge 81/2014 che prevede la misura detentiva come "extrema ratio", così compromettendo il percorso di riabilitazione dei folli rei.
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