Decreto Ucraina: i motivi di una scelta. Intervista ad Arturo Scotto

INTERVISTA | di Lanfranco Palazzolo - ROMA - 12:10 Durata: 8 min 36 sec

A cura di Iva Radicev e Simone Sapienza

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"Decreto Ucraina: i motivi di una scelta. Intervista ad Arturo Scotto" realizzata da Lanfranco Palazzolo con Arturo Scotto (deputato, coordinatore di Articolo Uno, Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista).

L'intervista è stata registrata mercoledì 25 gennaio 2023 alle 12:10.

Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Armi, Camera, Decreti, Europa, Guerra, Nato, Pace, Pacifismo, Parlamento, Politica, Putin, Russia, Sanzioni, Ucraina, Unione Europea, Usa.

La registrazione video ha una durata di 8 minuti.

Questa intervista è disponibile anche nella sola … versione audio.

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E a radio radicale siamo con Arturo Scotto coordinatore di articolo uno per parlare del decreto Ucraina che è stato votato ieri dalla della Camera dei deputati e quindi convertito in legge
Allora ci spiega
Qual è stato il diciamo il suo atteggiamento parlamentare e quello di altri come Nico Stumpo insomma Laura Boldrini nei confronti di questo di questo provvedimento
E perché oggi abbiamo visto parecchi commenti allora è ovvio chiedere un po'com'era andata ieri
Ma io ho una profonda convinzione
Che politica non di natura etica
Che l'Europa in questo conflitto il vaso di coccio
è il soggetto globale che sta subendo di più le conseguenze di questa guerra
Perché ha scelto di ritirarsi dalla sua funzione
Che è quella di riuscire a determinare lo spazio del negoziato
Invece dopo undici mesi dalla Barbara
Invasione di Putin dell'Ucraina
Sta agendo solamente la logica delle armi un'escalation militare pericolosissima
Che rischia di piegare
Qualsiasi possibilità di pace e rischia di far precipitare il mondo dentro un baratro pericoloso
Leggo di dichiarazioni mobilitare anti
Dal vago sapore bellicista anche di autorevoli leader europea che dicono occorre vincere la guerra vincere la guerra significa mettere nel conto uno scontro nucleare perché nessuno può vincere la guerra contro una potenza nucleare
E lei quindi non l'ha votato il decreto non ho votato il decreto penso che sia un provvedimento che espropria il Parlamento di qualsiasi funzione
Chi lo riduce a mero ratifica tumore e che rischia di produrre nei prossimi mesi un corto circuito tra la funzione di governo all'opinione pubblica
Perché il Parlamento deve essere coinvolto il nonno passaggio soprattutto nel momento in cui si va verso una direzione estremamente pericolosa di una crescita ulteriore rinvio delle armi
Senta secondo lei Putin ha dato dimostrazione di essere disponibile al confronto io penso che Putin non abbia dato dimostrazione di essere disponibile al confronto perché l'autore di questa guerra
E colui che l'ha iniziata
è chiaro che ci sono anche delle responsabilità
Anche dell'Europa di non aver implementato nel corso degli anni accordi di mischie
Di aver lasciato incancrenire la situazione di aver offerto l'immagine di una sovrapposizione tra l'Unione europea e la NATO
Che sono due cose distinte e questo chiaramente ha prodotto diciamo come dire questa orda Lia retorica
Di tipo mettono nazionalista che la grande benzina sul qua che alimenta il regime
Di Putin
è chiaro che Muttillo smontarlo può smontare suo la politica fino ad ora abbiamo bisogno d'una logica militare nulla smontato anzi ha ulteriormente compattato le file russe
Producendo per la società civile di quel Paese
Diciamo ulteriori elementi di chiusura di censura senta che differenza c'è stata tra il dibattito che c'è stato qui e quello che c'è stato in Germania su questo tema allora noi sappiamo che la Costituzione tedesca
La legge fondamentale del mille novecentoquarantanove una legge che credo l'articolo ventisei adesso non ricordo bene non sono un costituzionalista insomma ha dei limiti abbastanza chiari per quale per quanto riguarda l'invio delle arti alla partecipazione della Germania a certe
A certe iniziative allora lei pensa che il dibattito che c'è stato in Germania sia simile a quello italiano
Ma indubbiamente la Germania e l'Italia quando si parla di guerra
Hanno diciamo sono attraversati da un dibattito che ha molte cose in comune c'è una sensibilità comune sono le due i due Paesi che hanno provocato la seconda guerra mondiale e che l'hanno per fortuna persa
Noi ci troviamo di fronte a un dibattito drammatico dentro il complesso tedesco
Sia per le ragioni che lei illustrava costitutivi vincoli costituzionali
Sia per quello che rappresenta la storia
Ed è chiaro che il rinvio dei tempi Leopard
Il tentativo di isolamento il cancelliere tedesco
Riportano alla memoria diciamo di qualche decina di anni fa
Aggiungo è chiaro che si sta delineando un nuovo scenario
Geopolitico sotto gli occhi di tutti
Se posso fare un parallelo non credo molto particolarmente azzardato nel due mila e tre
L'intervento illegittimo degli Stati Uniti d'America in Iraq
Produsse una spaccatura nel campo europeo
Il disegno di Rumsfeld di Donald Rumsfeld crea il ministro della difesa dell'epoca dell'amministrazione Bush
Produsse
Un distacco dell'asse franco-tedesco tolte cashflow leader
Chirac si opposero alla guerra in Iraq
E il resto dei paesi due è nato compresi nuovi Paesi
Del resto a rimorchio degli Stati Uniti tranne
Oggi sta delineando uno scenario che circuisce
Che sta nascendo una nuova NATO
Come dicono tutti gli analisti lungo un asse Washington non l'ombra Varsavia
Con i Paesi baltici nuovi paesi sia i Paesi scandinavi che punto mentre tra
Che diventano la prima frontiera antiquus
Alimentando anche nazionalismi vecchi il vecchio nocciolo duro dell'Europa quello più interessato a scommettere sull'autonomia strategica e una politica estera e di sicurezza comune profondamente indebolito
E quello che sta accadendo e anche la vicenda
Che ha investito il cancelliere sciolse il dibattito tedesco parla di questo c'è infatti una domanda
I la scelta del PD la linea del Pd come la considera con questo voto sul decreto ucraine se vuole dirlo hanno no voi no è una linea che ovviamente non condivido Loud tu anche all'Assemblea nazionale
Costituente di sabato scorso ho detto attenzione
Era obbligo morale consentire all'Ucraina inviti stare in chiede di ma a farsi parte non significa s'essere parte passiva Rusconi significa dare una chance alla politica la diplomazia quando la sinistra si ritira da una funzione politica
Rischia di essere rilevante io vedo l'IRS il rischio l'irrilevanza rispetto a un conflitto che può aprire come dire orizzonti incalcolabili
Che indeboliscono l'Europa quando l'Europa è stata debole la sinistra diventata brutta nonni passaggio dello scudo sto
Chiarissimo la ringrazio molto su radio radicale come se
Grazie Arturo Scotto di coordinatore di articolo uno
E membro del gruppo parlamentare Pd Italia progressiste democratiche razzi

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