La XIII assemblea dei giornalisti del "Gruppo di Fiesole"

I giornalisti del Gruppo di Fiesole si sono riuniti per il tredicesimo incontro nazionale sabato venticinque e domenica ventisei novembre novantaquattro
E la prima giornata di lavori ci siamo recati al centro studi CISL e vicino a Fiesole dove da sempre svolgono le loro assemblee per effettuare alcune interviste
Il primo che sentiamo Stefano Marcelli di Rai tre toscana e portavoce toscano del gruppo di Fiesole
Lo spunto per la prima domanda che dà atto da un manifesto affisso in queste settimane dal PDS il cui si annuncia si esprime con ENEL timore e per la RAI sia la fine delle trasmissioni
Ma è davvero così nel tempo
Non siamo alla fine delle trasmissioni anzi se è un paradosso sul posare o genitale il rischio è che esisteva solo la televisione non esista più la politica e istituzionale
Il alla dialetti ma democratica nella società
Poi naturalmente c'è un problema si la democrazia italiana si trasferisce tutta in televisione e se qualcuno dal solo controlla tutte le televisioni chiedo che democrazia è non so se il PDS vuol dire questo
Se non c'è questo è un rischio certa nella situazione attuale vedi questa rischia glielo chiedo a te se in un Paese democratico l'esercizio della democrazia come avviene nei Paesi anglosassoni dovunque
Passa fondamentalmente soprattutto in regime di leggi maggioritarie eccetera attraverso la dialettica anche dei mezzi di informazione e qualcuno da solo controlla
Tutti i mezzi di informazione più importanti oltre ad avere la maggioranza politica c'è democrazia lo chiedo ai colleghi di radio radicale
Al popolo radicale con il quale noi del Gruppo di Fiesole abbiamo almeno nelle posizioni storie dei radicali molti punti in comune di Rho chiede a voi
Mi sembra strano che di non sentire su Radio Radicale e dai radicali il grido d'allarme di fronte a questa situazione mi sembra evidente
Fatto è che del radio radicale dei radicali questo grido c'è stato come da parte di voi del Gruppo di Fiesole ormai da tanti anni
Semmai altri si sono svegliati adesso e quindi si sentono gridare forte e magari se possibile
Soffocano quella posizione dei radicali di sensibilità e di attenzione ai problemi dell'informazione che sempre esce però nello specifico nel concreto
Oggi
Venti un controllo in questo governo di Berlusconi sulla RAI TV sulla televisione pubblica così minaccioso
Ma io vedo questo io so che e dopo anni in cui la RAI sicuramente non era un servizio pubblico vero e questo non l'abbia era uno dei punti che noi nascendo come
Gruppo dei giornalisti di Fiesole denunciavamo e rivendicavamo la nascita di un vero servizio pubblico in questo Paese c'è stata una fase molto confusa che ha corrisposto a quella fase in cui è morta la Prima Repubblica e ancora non è nata una seconda
In cui dentro la RAI era successo una cosa molto strana il simbolo di questo era la nomina di una persona come Demetrio Volcic che non è in casa dell'abile in nessuna tessera di partito se non il fatto che era uno dei migliori giornalisti italiani
Diventare direttore del più grande giornale italiano il TG uno a quel punto abbiamo visto cadere tutto una serie di logica di Caselle eccetera aumentare gli ascolti
Dei telegiornali della RAI
Poi è cambiata maggioranza politica e abbiamo visto
Quel personaggio come Demetrio Volcic che era il simbolo della nascita
Di un servizio pubblico di grande dignità nel nostro Paese essere sbattuto via senza nemmeno essere informato ed essere sostituito con dei personaggi che nella concorrenza privata
Nella Fininvest non erano nemmeno direttori cioè erano considerati
Dalla dallo stesso Presidente del Consiglio era il proprietario del de di Rete quattro TG cinque non all'altezza di fare i direttori perché faceva adibisce dice di Panorama dice di TG cinque
Che redattore capo
E questo lo vediamo e non può che essere una così inquietante perché voglio dire questo vuol dire due cose
Che si pensa che che il la RAI in questi anni non abbia prodotto nessuno in grado di fare direttore e che la professionalità ci ci sembra non essere stato il criterio che Hagrid che ha guidato i meccanismi discetta non so quale sia stato ma insomma qualche sospetto viene a vedere di queste cose
Questi tuoi e rilievi ci portano al consiglio di amministrazione della RAI perché Luís che poi competono le nomine e non al Presidente del Consiglio
Ecco il presidente il consiglio di amministrazione della RAI è stato nominato come sappiamo dai presidenti delle Camere
Se è d'accordo che questo sia il sistema migliore oppure secondo che come dovrebbe essere nominato
Ma io non lo so io a me pare d'aver letto sui giornali che recentemente è stato votato in Parlamento a maggioranza un ordine del giorno
Che indica sistemi di Bezzi Titti e nomina del consiglio d'amministrazione della RAI e mi pare che rinvii questo potere al Parlamento nella sua totalità alla Commissione parlamentare di vigilanza mi pare che lo stesso Taradash si sia espresso in questa direzione decentemente ma non credo non compete comunque
A metà l'atto suona compone in braccio perché io sono un dipendente della RAI indietro un po'singolare che io mi metta a dire da chi dovrei che essere governato
Credo che però al di là del delle questioni di ingegneria istituzionale c'è una sostanza che mi pare il presidente della Repubblica Scalfaro ha indicato con grande chiarezza
Se la RAI deve diventare un servizio pubblico questo vuol dire che al proprio interno deve essere rappresentata la pluralità della dialettica democratica
Di questo Paese e la pluralità degli indirizzi culturali eccetera il la Prima Repubblica aveva risposto Malisse sì a queste esigenze con il criterio della lottizzazione credo che non sia un buon metodo provare a superare
Il brutto la la la brutta ricetta della lottizzazione facendo sentire delle voci sole trasformando in servitù quello che dovrebbe essere il servizio pubblico che informazione dei cittadini in qualcosa che risponde a una sola voce a quella della maggioranza
Ritorno a dire che è proprio la cultura dei radicali ci ha insegnato che non si può che la democrazia non si fa dando la parola sulla le maggioranze e quindi credo che un servizio pubblico tale quando riesce a rappresentare un pluralismo di voci al proprio interno che corrisponde alla dialettica della democrazia ad un Paese mi pare che quello che sta succedendo almeno leggendo i giornali commenti e che si vedono in giro non sembra andare in questa direzione
Va detto che la Rai non è stata servizio pubblico dovrebbe finalmente diventarlo
C'è una proposta di Marco Pannella di un comitato referendario non solo di radicale anche se promosso dai club Pannella di togliere la pubblicità alla RAI sì che questa abbandoni la sua folta funzione diciamo così di rincorsa dell'audience e commerciale
Per appunto dovrebbe diventare vorrei diventare se mai lo è stata servizio di informazioni di divulgazione etc
Pensando appunto che quello che conta è che cosa si offre e non altro liberando anche risorse pubblicitarie che certamente non dovrebbero andare alla Fininvest e per questo ci dovrebbero essere regole ancora più precise forse più restrittive
Sarebbero a disposizione di altri altri tv che già ci sono o che potrebbero nascere sia d'accordo
A me per sempre molto paura quando una persona che non è ingenua fa la figura dell'ingenuo mi pare il caso di Pannella pone la persona che ha una grandissima esperienza politica parlamentare eccetera
Questo tipo di referendum è una roba brutta proprio perché sembra un concetto puro immesso in una situazione dove di puro cioè molto poco e quindi è rischioso
Io credo che si possa e si debba parlare di bisogna superare il bipolarismo attuale che concentra tra RAI e Fininvest le risorse pubblicità ottenuto anche a danno della carta stampata in parte dei grossi problemi in questo periodo credo che quindi si possa parlare di tutto di un nuovo assetto ci sono ipotesi che parlano di una RAI con un delle reti e con la pubblicità altre invece
Pagate solo dal canone si può parlare di tutto solo bisogna prima chiarire che ci si può mettere a un tavolo per fare delle regole e permettere lo star o di diritto e la democrazia vera nel mondo dell'informazione pensare di aprire un discorso che toglie la pubblicità alla RAI in una situazione che non ha non danni su una garanzia e dove c'è un privato che ha un monopolio quasi assoluto
Del mercato pubblicitario e delle televisioni
Per quanto riguarda l'iniziativa privata mi scusi Pannella ma mi fa sospettare che questo possa essere un trabocchetto pericolosissimo che vuole uccidere il servizio di informazione pubblica di questo Paese e di finire per portare ancora della pubblicità a casa della Fininvest a questo vorrei anche aggiungere un cosa su cui mi pare stia indagando anche la magistratura l'ex presidente del consiglio di amministrazione della RAI Dematté mi pare che abbia denunciato di avere ricevuto delle pressioni
Molto forti
Proprio per facilitare uno spostamento di miliardi di pubblicità dalla RAI a favore della Fininvest e mi pare anche che abbia dichiarato è proprio per questo
Sarebbe stato cacciato dal suo posto di presidente della RAI mi pare anche d'aver letto nella magistratura sta accertando queste cose è chiaro che in un clima di questo genere mi il referendum di Pannella
Mi sembra appunto una di quelle in uno dei de di quelle cose dove il lupo si traveste da nonna per mangiare Cappuccetto Rosso
Ra Stefano Marcelli ringrazia
Anche Vittorio Roidi presidente delle Federazione Nazionale della Stampa
è una faccia nota qui al gruppo dei giornalisti di Fiesole che segue con attenzione al Luís chiediamo soprattutto per quanto riguarda i problemi della carta stampata
Quali sono in questo momento ce ne sono dei nuovi negli ultimi tempi
Ma sai purtroppo siamo portati più a guardare ai fenomeni fenomeni negativi e che abbiamo di fronte che sono la restrizione il mercato la crisi della pubblicità
Per piuttosto che a quei fenomeni invece ma anche positivi o comunque che stanno cambiando gli scenari quando si dice multimedialità tutto il sito in siamo per esempio al collegamento fra alcuni grandi giornali la stampa il Corriere si stanno già muovendo in questo senso come del resto all'estero
E quindi il collegamento fra il turno è fatto di carta il giornale invece fatto invidio fatto compiuto
Ci sono quindi grandi scenari nuovi purtroppo dobbiamo riconoscere che spesso in invece noi siamo portati o costretti ad occuparci per ragioni però contingenti molto precisi molto gravi molto dolorose di quello che c'è che dicono che ci sarà
Quali sono i problemi e allora che ci sono con quelli che ci saranno che la impegnano maggiormente
Ma io devo dire che il sindacato sta spendendo gran parte delle sue energie
Sui problemi delle crisi aziendali
Non c'è niente da fare abbiamo attraversato speriamo di esserne vicini alla alla fine fine del tunnel una crisi dell'editoria soprattutto quotidiana ma anche periodiche avuto pesante
Con decine di aziende strutturate i cui organici sono andati scendendo
E tutto questo mentre magari ci sono invece molti che vorrebbero entrare in questa professione
Quindi il sindacato si spende su queste materie adesso c'è il rinnovo del contratto di lavoro che tra l'altro sarà fortemente caratterizzato giustamente da questa situazione perché non sia il contratto di chi il lavoro ce l'ha
Mentre molti con cominciano a non averlo
E poi ci sono grandi questioni la questione dell'ING che è una questione non della corporazione ma una questione che è legata all'autonomia dei giornalisti la questione della trasformazione qualcuno dice abolizione dell'ordine è una missione strettamente legata ha come si entrerà in produzione e a quale sarà il livello di preparazione professionale etico di giornalisti su queste questioni grandissime purtroppo abbia avuto meno energici e però fanno parte tutto di un sistema delle comunicazioni con i giuristi in prima fila
E quindi dovremo riuscire invece occuparci dei prossimi scritto questo
Adesso due questioni concrete più specifiche
Al di là dell'ambito sindacale che la stampa italiana sia più o meno politicizzata sembra una questione abbastanza discussa nota
Quello che le chiedo è che se non è troppo politicizzata assistiamo a prese di posizione del tipo questo giornale è da sempre decisamente schierato per questo o quelle sistema elettorale per esempio
Che ne pensa
Ma siccome non è proprio così
Quando si dice che la stampa italiana e schierata certamente vero se si fa il paragone rispetto a Paesi guardiamo sempre agli Stati Uniti in cui invece i cronisti
Non sono schierati non possono essere schierati è proibito in quelle aziende editoriali dall'editore dal direttore esprimere opinioni politiche accanto ai cronisti poi ci sono quelli che fanno i commentatori e che invece quelli si schiera quindi io non credo che oggi pur essendo voi su un altro pianeta purtroppo molto più molto meno credibili prove perché molto meno oggettivi
Abbiamo meno questo mito dell'oggettività del distacco soprattutto da gli interessi che sono in ballo nel momento in cui ci occupiamo di un fatto
E però non credo poi che si possa dire che tutti i turisti italiani sono sono schierati e sono politicamente condizionati
Diverso è dire invece che lo siano le loro aziende nel senso che ci sono aziende che soprattutto perché dipendono da certe proprietà
E beh certamente certamente da qualche parte spesso prendono e questo rende più difficile il lavoro dei giornalisti che s'che lavorano all'interno di aziende che sono turisti dipendenti che devono mantenere la loro autonomia e la loro indipendenza evidentemente con maggiore difficoltà
Per concludere veniamo all'avviso di garanzia che presidente Berlusconi ha ricevuto dalla procura milanese
Io mi vorrei soffermare non sul fatto si che i giornalisti abbiano diffuso una notizia ancora segreta e che quindi Berlusconi abbia preso di questo avviso dalla stampa ma sul fatto specifico che questo un avviso di garanzia è stato annunciato nel momento in cui si teneva la conferenza mondiale contro la criminalità
Alla quale Berlusconi faceva parte come Presidente del Consiglio del Paese ospitante e quindi questo aveva un'importanza notevole non solo per il governo italiano ma per il nostro Paese
Allora non dal punto di vista della deontologia professionale ma direi dal punto di vista della coscienza civile
Dal il senso dello Stato se vogliamo usare questa parola del giornalista che comunque prima di tutto è un cittadino non sarebbe stato meglio non pubblicare quella notizia proprio quel giorno
Non era forse giusto aspettare
Questo secondo aspetto questa seconda cosa non l'accetto proprio cioè il giurista non si può porre di mira e a chi giova a chi non giova
Se se quel giorno c'è una conferenza internazionale dove il presidente del Consiglio un qualsiasi cittadino può darsi la giustizia in quel momento debba fare il suo corso il giurista certamente se trova chi sia quel giorno là da quel giorno non è che aspetta un giorno due giorni dieci giorni quanti ne deve aspettare non può porsi il problema delle conseguenze di quella notizia
Superato il generale io dico in modo molto concreto spero questo
L'avviso di garanzia è un problema per il giornalista attiene alla sua coscienza ma nella Carta dei doveri abbiamo messo che l'avviso di garanzia il giornalista deve essere scelto
Che sia deve fare il possibile per accertarsi che sia arrivato a destinazione prima di pubblicare
Però
Facciamo anche la distinzione ieri la faceva la spia la Paciotti dell'associazione magistrati mi fa molto piacere sentirlo
Dai non giornalisti se questo che ha ricevuto e Ottavia garanzia è presente il Consiglio è un privato cittadino evidentemente alla collettività dire cretinate coesione su un avviso di garanzia è molto più importante
Che invece aspettare qualche ora
Sull'ultima cosa quella del fatto che vi sia stata che sia stato pubblicato gli sia stato mandato e sia stato pubblicato il giorno in cui era a Napoli alla Conferenza sulla criminalità io dico questo in realtà secondo me
Non lo posso dimostrare ma io sono convinto che l'avviso di garanzia riservato quel giorno a Napoli perché il Corriere la sera aveva pubblicato aveva pubblicato che Berlusconi era nel registro degli indagati
Io sono convinto ripeto non lo posso dimostrare che il pool di Mani pulite avesse intenzione di aspettare realmente un momento meno importante guarda caso non era venuto fuori un aumento delle elezioni perché perché forse questa valutazione c'era stata
Nel momento in cui il collega sia pubblicato affatto meravigliosamente il suo mestiere perché ha tirato fuori una notizia di grande importanza
Che era nel registro degli indagati a quel punto la Bisanzio doveva arrivare vedono arrivare subito se permette questo è un potere enorme decidere anche il giorno in cui fare arrivare o meno un avviso di garanzia
è una mia opinione ma non c'è e non ci nascondiamo dietro un dito l'avviso garanzia io sono convinto che nulla novantanove per cento dei casi sia arrivato quando i magistrati mi avevano nel era arrivato è un cultore dovesse essere inviato e avevano l'obbligo di mandarlo in quel momento
Io credo che la storia di Mani pulite dimostri quando ma potremmo fare qui attentamente e che questo è sempre avvenuto mi domando se qualche volta l'avviso di garanzia non è rimasto un'ora in più un giorno in più inattesa in un cassetto ed è scattato un ora prima un'ora dopo questo io lo credo non credo che sia uno un fatto strano integra credo che questo sia uno di quei casi perché mi stupisce che guarda caso il giorno prima c'era stata la pubblicazione da parte quella sera dell'iscrizione di Berlusconi nel registro indagati
Proprio nella stessa giornata dodici ore dopo è arrivato l'avviso di garanzia per il giornalista però questo problema non si pone perché il momento in cui ha accerta la notizia già vista comunque vada
Grazie a Vittorio Roidi presidente la Federazione nazionale della stampa
Piero Scaramucci uno dei fondatori del Gruppo di Fiesole che di solito presiede i lavori del Gruppo di Fiesole pertanto noi chiediamo cose all'ordine del giorno di di questa Assemblea
Ma un sacco di cose forse troppe ma non è colpa nostra perché son le cose che succedono innanzitutto il referendum per l'abolizione di alcuni articoli della legge Mammì come sapete
Che è stato promosso tra l'altro al Gruppo di Fiesole riuscita raccogliere settecento mila firme valide poi ce ne son tante altre
Sul quale bisogna un attimo riflettere perché apriva vero entro l'estate probabilmente si va a votare
E c'è il problema di costituire ricostituire mettere insieme i vari comitati
Che si sono aggregati per la raccolta delle firme che hanno posto al centro dalla loro riflessione il problema più generale dell'informazione della libertà d'informazione tale quindi questo ho capito un altro capitolo
Riguarda ancora i vincoli che si cercano di mettere alla libertà di stampa la libertà d'informazione sia attraverso tentativi di provvedimenti di legge che criticamente vengono respinti però non si sa fino a quando
Sì anche alla luce dell'intenzione che continua ma a manifestare la maggioranza di governo di chiudere limitare regolamentare le voci dell'informazione io ritengo forse legittimamente
Che naturalmente maggioranza e governo si riferisca soprattutto le voci dell'opposizione e poi ancora c'è il problema delle impresa giornalistica di carta stampata radiotelevisive che sono massacrate dall'attuale congiuntura e poi ancora c'è il contratto di lavoro dei giornalisti
Che la categoria
Si appresta ad avviare la trattativa la vertenza insomma
è questa una delle prossime settimane in condizione come tutti possono capire difficilissime sia per ragioni economiche che per ragioni psicologiche e la controparte editori proventi non si lasciano sfuggire quest'occasione questa difficile congiuntura per cercare di bombardare
Il i diritti acquisiti dalla categoria in termini di tutela dediti capacità di garantire il diritto all'informazione di possibilità di dialettica con gli editori
Ecco questi sono alcuni dei temi che stanno correndo e non l'ultimo c'è anche il problema dell'ordine ordine giornalisti rispetto al quale il gruppo difeso l'ha sempre espresso delle profonde critiche serve ritenendo che fosse una struttura da superare attenzione da superare nella sua attuale configurazione e semmai da fare evolvere in direzione di un ente capace di garantire come dire qualitativamente il lavoro dei giornalisti e quindi anche di esprimere delle sanzioni verso quei settori della categoria che che so andassero a colpire come purtroppo succede frequentissima mente soggetti deboli e così via quindi come dire trasformare sempre di più questo organismo in ordine di in una strumento di autodisciplina per la categoria più che non la corporazione
Ho capito
La prossima domanda che volevo fare a proposito del convegno che si è tenuto nei giorni scorsi a Firenze
Di cui siete stati tra i promotori il titolo era democrazia zoppa diritti negati allora un po'hai già accennato a cosa intendevate con quel titolo perché sono qua e anche i problemi che affrontate qui ma nello specifico illimitatamente alla seconda parte del titolo
Quali sono questi diritti negati
Ma ci sono diritti negati io ritengo che il città vive qualsiasi Paese abbia il diritto propone diritto profondo di rilevanza costituzionale
A
Essere informato e a comunicare questo è essenziale in una società allora io credo che ci siano molti diritti che in questo campo non sono non no non sono tutelati voglio dire l'informazione o faccio degli esempi soltanto l'informazione locale in Italia soffre agonizzante e perseguitata dalla legge iniqua qual è la legge Mammì per di più non non attuata in alcuni aspetti che potrebbero perlomeno arrivare a una regolamentazione delle lettere e così via
Non abbia parlato anche c'erano presenti anche dei magistrati di diritti negati ad ampio campo ci sono
Dei diritti a rischio del mondo dalla dalla giustizia acerba Pacciotti Presidente Associazione ma nazionale magistrati presente
Che ricordava che ci sono una serie di proposito il permettere il Pubblico ministero alle dipendenze dell'esecutivo per cambiare il sistema delle carriere
Una mossa di scacchi che da sola sarebbe sufficiente a svuotare la capacità del pubblico ministero di istruire
Del delle inchieste e di andare a formulare le accuse noi siamo continuamente bombardati minacciati da episodi legislativi ed episodi costume voglio dire
Sabato mattina davanti a palazzo di giustizia di Milano
C'è stata una manifestazione di Forza Italia contro il pool Mani pulite Giacosa bizzarra comunque assolutamente legittimo ovviamente bene i cronisti che erano lì presenti da parte di questi tre quattrocento manifestanti sono stati sbeffeggiati ne entrava lì che riprendevano facevano interviste documentavano
Beh se Ciatti aggrediti verbalmente intimiditi intimoriti questo è un sintomo pericolosissimo proprio nel giorno in cui la maggioranza di governo ha annunciato che e decisa a scendere in piazza a scendere in piazza per dare visibilità alla a diciamo alla al proprio al consenso elettorale dare visibilità a scendere in piazza e se questo è un sintomo di quello che vogliono fare e sicuramente per andare a chiudere la bocca ad altri
Con il quale probabilmente non sono d'accordo diritti negati beh tutta la vicenda Arai Fininvest il fatto che di fatto la RAI oggi sotto controllo Fininvest
Perché la maggioranza di governo è preceduto dal Presidente del Consiglio che è anche titolare della Fininvest
Questa burletta per cui il Presidente del Consiglio dice che si appresta intenzione peraltro aveva già detto altre volte di vendere le proprie reti ATO scopre che negli stessi giorni
La la Corte costituzionale si appresta a imporli questa cosa ecco
Sono dico solo alcune briciole
Esempi di una situazione che credo vada vada sempre più a limitare la libertà la possibilità di espressione
Devo dire che ho sentito il servizio del TG uno su questa manifestazione non mi pare che abbia riferito questo fatto quindi ove erano intimoriti poco ho davvero molta sa possiamo mettere su una battuta
E invece di un fatto di cui sono anche a conoscenza ma anche questo che cioè riferito sarà senz'altro vero è venuto a Firenze alla facoltà di Scienze politiche
Dove sempre aggiornata di venerdì venticinque si deve attenere un dibattito organizzato dal FUAN l'organizzazione è universitario gli studenti di destra
Al quale dovevano partecipare sì l'onorevole Storace di Alleanza nazionale ma anche un senatore progressista Passigli il professor Bechelloni
Ore
La la sera prima di questo incontro degli studenti hanno occupato la facoltà con l'unico e preciso obiettivo dichiarato di non far temere questa Assemblea perché questo incontro pubblico
Perché vi avrebbe partecipato così dicono il fascista Storace
Il l'occupazione appunto è avvenuta si è protratta fino all'indomani quando ovviamente per motivi di sicurezza
Un dibattito è stato annullato Storace non è arrivato a Firenze
E quindi finire di quella mattinata l'occupazione è terminata incidenti sul tanti per aver raggiunto il loro obiettivo tutto commenta
Ma noi abbiamo saputo di questa cosa a poche ore dopo quando abbia tenuto
Questa assemblea sempre all'Università di Firenze però in un'altra zona innalzare
Questa assemblea promossa dal Gruppo di Fiesole Dallara c'è altre di fronte mi pare a cinquecento studenti
A abbiamo saputo di questi episodi tutto riferiti e l'abbiamo deprecato l'abbiam profondamente deprecato noi riteniamo che non è che togliendo la parola a un avversario politico tu vince la battaglia politica anzi forse l'aperti
E devo anche dire con grande soddisfazione che avendolo noi deprecato nessuno ce lo ha chiesto un parere su questo diciamo francamente capitato il discorso l'abbia detto
E avendo
Questa defecazione a sono state accompagnate da una grande applauso di tutta l'Assemblea dei ragazzi
A me questo sembra significativo
Grazie Piero Scaramucci direttore di Radio Popolare oltre che appartenente al Gruppo di Fiesole con lui chiudiamo questa serie di interviste