Vincenzo Cappelletti. Una vita per la cultura

Mi ha fatto molto piacere che
Claudia cappelletti in primis e altri amici mi abbiano chiesto
Di introdurre moderare questo incontro che vuole ricordare
Vincenzo Cappelletti per me è veramente un dovere del cuore perché l'ho conosciuto
Ero appena Laure ma laureato da qualche mese nel settantasei e ho passato in questi
Stanze
Un quarto di secolo e quindi ho avuto il privilegio di una certa consuetudine
Con Vincenzo Cappelletti
Siamo tanti a ricordarlo non solo qui al tavolo abbiamo due addirittura
Per ora desiderio del suo successore di Massimo Brai abbiamo alleggerito il tavolo faremo quindi due mandate perché siamo davvero tanti ma potremmo essere molti di più e se
Riusciamo a contenere i nostri interventi io per primo che sono dilagante e quando no no un testo scritto
Ci sarà anche spazio successivamente per delle testimonianze magari brevi rispettando naturalmente i tempi perché l'istituto da sempre alle sette e mezza
Chiude e quindi do subito non farò grandi presentazioni
Anche perché più o meno ci conosciamo tutti
Il professor Balsano un illustre
Medico e clinico parlerà dopo il saluto per l'appunto del direttore generale dell'istituto Massimo Bryce storico
Tante altre cose è stato ecco tutti lo conosciamo
Noi personalmente ci conosciamo da tanto tempo Massimo
Sì buonasera a tutti io sono realmente volto emozionato da da questo incontro devo dire
è un po'quando e come quando si avvicina un esame lo ha aspettato giorno per giorno
E ringrazio anzitutto Claudia Cappelletti e devo dire un altro grandissimo amico e vicino Aprilia che Gerardo Bianco che mi dispiace appunto
Che non possano in qualche modo portare quella testimonianza che un un giorno con Claudia ci ha dato del della necessità dell'importanza di ricordare
Vincenzo Cappelletti io l'ho sempre chiamato il professore devo dire in tre cani avevo due professore il riferimento che erano Tullio Gregory cioè Vincenzo Cappelletti
E emozionato perché
Mira tristo molto andare ai suoi funerali in un momento dolorosissimo per tutti eravamo in piena pandemia e pensai che questo questa chiusura questo Lockdown che che stavamo vivendo ci avrebbe un po'impedito di dare quel quella giusto riconoscimento al professore
E quindi sono davvero anche contento è un dovere dell'Enciclopedia anzitutto un vero dovere ed è un mio dovere
Essere qui a ringraziare le moltissime persone la prima cosa che mi ha colpito venendo in Sala Igea credo che sia segno dell'affetto nei suoi confronti del doveroso rispetto nei suoi confronti
E quindi io mi fa piacere ringrazio ovviamente tutti i relatori detto bene Gian Maria potremmo essere molti di più
A ricordare anche un intellettuale in qualche misura che ha occupato e si è interessato
Di di temi e di materie differenti
Mi sono un po'chiesto approvato anche a scrivere qualche appunto se ci potesse essere un fil rouge nella storia di Vincenzo Cappelletti
E devo dire che il principale filo che ho trovato che può unire questa sua lunga storia da intellettuale è stata proprio l'Enciclopedia
Non so se mi sbaglio
Sono iniziato riascoltando una sua lunga intervista molto molto importante molto bella interessante
Del ventinove settembre del due mila sedici a Radio Radicale
Dove lui appunto ripercorre attraverso la sua vita quella che la storia della cultura italiana nel Novecento e lega questa storia la storia dell'Enciclopedia Italiana
A un certo punto tra alle molte moltissimo altissimi ricami interessanti dice è nostro dovere impedire con ogni mezzo che si ripiomba nell'ovvio nel consueto
E un vero pericolo dobbiamo mantenere invece vivo il senso della ricerca e della centralità della cultura
E tutto questo durante l'intervista lo lega come ho detto alla storia dell'incidono pediatrie per tanti anni è stata la sua storia
E i la parola cultura in quest'intervista ritorna davvero moltissime volte e con moltissime
Come dire differenze ricchezze cultura e politica dice a un certo punto è quella politica militante
Che ci fa capire il ruolo che deve giocare il nostro Paese
Cultura e lo studio cultura e la ricerca cultura e il ruolo che ha un'istituzione culturale in un Paese come l'Italia e quindi ripercorre le tappe principali
L'enciclopedia e Vincenzo Cappelletti credo che sarebbe difficile parlare gli sciroppi via senza parlare del professore
Ha vissuto tutti i giorni con proprio con quel senso veramente di una comunità che voleva costruire è un altro passaggio di quell'intervista che mi piace molto
Quella intervista accoglie anche la difficoltà che lì in ciclo PDA il mondo delle Cyclopaedia
Incominciava ad a vere però proietta questa difficoltà in alcune opportunità
Tutto sommato ci saranno dei modi in cui dovremo essere capaci di rappresentare indagare condividere e diffondere la cultura degli italiani questo un passaggio che mi ha colpito
E a Luís dobbiamo il merito di questa credo missione
Non solo di rendere attuale la missione originaria ma anche di Proietti vip di provare a proiettarla nel futuro nel presente in quelli che sono i nostri anni
Congela Maria abbiamo vissuto l'esperienza e la Piccola Treccani io mi accorgo ahimè che sono più di trent'anni ormai che sono in tre cani quindi sono davvero molto anziano però devo dire da quell'esperienza ho imparato proprio quello che dice il professore in quell'intervista il creare comunità
E in un Paese che spesso si ritrova commenti attribuita ad affrontare il rischio come dire io S. di frammentarsi di dividersi
Questo richiamo al tenerlo insieme mi sembra Toto di grandissima attualità di grandissima visione ecco il professore aveva questa capacità di avere visioni di di proiettare il suo senso della storia in avanti
Ovviamente come potremmo misurarlo B lo possiamo misurare sicuramente attraverso il catalogo delle Cyclopaedia
E lo possiamo misurare anche attraverso questa capacità di allargare questo catalogo quando lui coglie la difficoltà appunto di uno strumento che l'enciclopedia
Io devo dire
Amo molto pensare a a proprio all'inizio di questa grande esperienza
Non ho non l'ho mai scritto quindi può darsi pure che sia facendo molti errori
Io credo che abbia poco a che fare con la tradizione della sì proprio di far sesso credo che abbia molto a che fare con la tradizione degli istituti nazionali di cultura che fondano dell'Enciclopedia sono più di dieci
Devono interpretare quella che quello che il significato delle culture nazionali degli Stati nazionali Cappelletti ci torna in quell'intervista
Coglie il senso forte delle culture nazionali
Ovviamente questo lo facciamo anche in un progetto sull'Europa su che un progetto di testi e di video
Una cosa che mi colpisce molto il proprio la pluralità di di produzioni editoriali di di degli anni del professore
Lo coglie perché capisce probabilmente che non c'è più solo una cultura nazionale ma che questa va proiettata in una cultura in una identità europea
Ma anche in una cultura capace di confrontarsi con le altre culture leggo così l'esperienza per esempio negli Stati Uniti che non è solo una un'esperienza come dire di di a vere un presidio
Di là dell'OSCE e hanno invece credo che sia proprio un modo di tenere insieme le culture degli italiani che sono dati appunto negli Stati Uniti ma anche dimostrare la vitalità della cultura italiana
Tutto questo lo fa mettendo al centro l'idea di un istituto di cultura anche quivi io ricordo grandi dibattiti se fosse state Giufà se è stato giusto o meno attraverso gli statuti una volta mi disse una cosa che non credo di poter dire rispetto a questa scelta
I cambiamenti è l'istituto sono sempre avvenuti attraverso il cambiamento dello statuto
Chi sardi diritto molto meglio di me ma io sono curioso e quindi vado sempre a chiedere si dovrebbe chiedere come mai i cambiamenti sono avvenuti attraverso lo statuto e mai attraverso la legge non è stata mai toccata
E il professore mi spiegò che era bene che la legge rimanesse quella che non andasse in nelle mani della politica
Secondo me grandissima intuizione forse la più grande se uno ci pensa bene
E attraverso gli statuti come dire adattato pian pianino queste idee appunto di una società privata
Quindi che deve badare indubbiamente a se stessa e quindi l'attenzione alla parte commerciali ricordo sempre in meeting in cui il professore era visto davvero
Da tutti i nostri agenti come un punto di riferimento importante forte
Dava la linea come diceva qualcuno
Ma nello stesso tempo questa missione pubblica affidata ad un presidente nominato dal capo dello Stato
La mia esperienza inizia appunto con una nomina da parte di un presidente che era Scalfaro di Rita levi Montalcini
E ricordo proprio che molti anche consigli indirizzi mi vennero dal professore
Il rapporto fra
Il presidente la presidente e il vicepresidente
Ripensando agli anche oggi erano interessanti
Erano anche due modi diversi di di di di di di di aver vissuto una storia ma devo dire dallo stesso affetto e passione verso Treccani verso l'enciclopedia
L'intuizione di di di di Vincenzo Cappelletti fu ad esempio quella di difendere una grande opera che Rita levi voleva che era frontiere della vita
Io ricordo non poche polemiche che ci furono per questa scelta di di un'opera credo per la prima volta fortemente internazionale addirittura un settimanale critico questa scelta dicendo ma perché l'Italia non può esprimere nel mondo della biologia
Alcune conoscenze ma il professore difese in un Consiglio scientifico questa scelta dicendo che la professoressa come lui diceva
Andava oltre la biologia quelle erano le frontiere della vita
E quando riuscimmo anche a tradurre quest'opera perché Macmillan il professore fu parte attiva di questo progetto
E questo si spiega secondo me la sua curiosità la sua intelligenza la capacità come dicevo di guardare davvero oltre
E un'altra opera che sicuramente segna la sua presenza nell'istituto e l'enciclopedia del Novecento opera cui era davvero molto legato
Opera importante vertice non solo coinvolge grandissimi intellettuali ma fa un po'il punto su quel secolo Breve
Anche in alcune voci che se rileggiamo oggi incominciano assegnare quelli che saranno i cambiamenti
Tra la fine del ventesimo all'inizio del ventunesimo secolo e ancora una volta come lui scrive come posizionare l'istituto in questi cambiamenti
C'è sempre l'istituto al centro e la sua attenzione
E poi Storia della scienza
Il Presidente in quegli anni e Francesco Paolo Casavola anche Luís una figura sicuramente importante nella storia del nostro istituto e qui Cappelletti scrive spiega
Do quello che è lo scopo dell'opera e del perché ha così tanto insistito nel vederla nascere vediamo intorno a noi un mondo diverso da quello in cui cominciammo a delineare un itinerario di lavoro
Quando il muro di Berlino era appena caduto ne facciamo cenno perché nella sua evoluzione decennale negli esiti non consolidati
L'accennata diversità del mondo è venuta rispecchiando sì nell'opera che qui presentiamo la cultura italiana solidarizza ormai con quella europea
Sono le stesse parole che ha detto nell'intervista per radio radicale
Una cultura dotata di unità intrinseca perché collaudata dalla storia e lo de l'odierna reviviscenza di un'Europa Heras mi Anna dove inessenziali differenze andranno attenuando sì con gli anni
Nell'intervista per radio radicale richiamava Braudel qui scrive
E il Mediterraneo nel corso di un tormentato risveglio ripropone lo splendore di città storiche favorisce la ripresa di gloriose tradizioni quella greco-bizantina quelle islamiche ebraiche alle culture Slave
Vivissimo l'Oriente fondamentale importanza hanno assunto i suoi Ocean mi offusca ando il primato del Mare tenebroso l'Atlantico di Colombo Vespucci
E qui l'identità diventa al plurale lei identità
Straordinaria lettura secondo me di quello che stava per arrivare questo ventunesimo secolo che tutto o molto avrebbe travolto e un'opera imponente avrebbe fermato è provato a orientarci in questo cambiamento
E qui il professore come dire viveva proprio questi passaggi anche e lo dico perché più passano gli anni più rifletto su questa sua presenza con uno stile un un'eleganza una capacità di ascolto anche di come dire di di una certa tolleranza verso alcune esuberanza
Chi ha sempre come dire credo permesso all'Istituto di di di andare avanti veniva sempre prima
L'istituto
Mi colpisce ancora oggi rileggendo per esempio bellissima per l'appendice quinta proprio la voce in cui con l'aiuto di Gabriela mistico ricostruisce la storia di tre cani
Il valore dell'Archivio storico il valore di una biblioteca avevamo da poco incominciato a immaginare quella che potesse essere un grande archivio dei sapevi come lui lo chiama dichiaro lo chiama
Quindi delle conoscenze che in tanti anni si erano andati andate raccogliendo e che potevano diventare quella che poi oggi alla nostra banca dati
In questo devo dire un una grande apertura quando Rita levi nel novantacinque volle il primo sito è la Treccani il mondo web era nato da meno di un anno
Questo secondo me è qualcosa che dovremmo sempre ricordare lo dico anemiche amici impegnati anche appunto nel in quella che la sfera pubblica che in questo luogo forse nasce uno dei primi siti europei non italiani europei
E questo lo dobbiamo al fatto anche alla facilità con cui la professoressa era in grado di chiamare un signore che magari lavorava da col e diceva che aveva bisogno di aiuto e subito dopo ricevevamo
Un gruppo di persone che arrivavano dagli Stati Uniti e montavano e ci aiuta un ammontare questo sito ma in questo il professore era sempre devo dire anche con un atteggiamento protettivo presente e spingeva ad andare avanti devo dire mai di ostacolo e questo mi ha sempre colpito magari invitandoci a saper mediare alcune scelte
Però sempre con questa fortissima attenzione al cambiamento
Mi colpì molto una volta che arrivammo a Francoforte con Marco io avevo la febbre
Lui proprio mi spinse ad andare nella stanza d'albergo poi dopo un po'arrivo avendo in mano un vassoio un credo un brodino caldo e mi disse mi lasci fare il medico beva
Questo Berardino e non si muova da qui sino ad oggi pomeriggio quella febbre aumento e lui deve dire io sono figlio di medico mi assisteva e mi dava questo piacere di di sentirmi un po'protette così è stato devo dire
Se sono forse un po'sopravvissute grazie anche alla sua protezione e alla sua capacità davvero di indirizzare quelle che sono state le scelte ovviamente oggi proprio oggi e qui questo mi ha molto colpito ricordiamo il professore in un momento di grande passaggio dell'Enciclopedia
Un momento non facile di quegli istituti nazionali non c'è più nulla né in giro per il mondo proprio nulla
Qualcuno ha
Qualche sito molto più piccolo del nostro attraverso il quale di prova a mostrare quella che è stata una storia del passato
Ovviamente siamo sopravvissuti perché me lo chiedo spesso forse anche per questa capacità del professore di aprirci
Nei suoi anni aveva già immaginato le collane di liberi
Che potessero essere destinate a un pubblico eccome fa ancora una volta mi disse per perché la cultura è una base democratica e quindi non tutti possono avvicinare le nostre grandi opere ma anche questa intuizione di avere un laboratorio multimediale la tensione verso l'osservatorio della lingua italiana ecco alcune di queste sono alcuni di questi sono quei cantieri che credo ci permettano di andare avanti
Con la professoressa si dette molto da fare non abbiamo avuto un Periodo che io amo ricordare in cui per qualche mese Carlo Azeglio Ciampi è stato vicepresidente dell'istituto
E insieme alla professoressa pensarono insieme di allargare la compagine societaria e questa è stata una grande intuizione perché avere alle spalle soci così autorevoli ci permette anche non solo di immaginare degli investimenti ma anche di pensare al nostro futuro
Mi accorgo che sono andato ben oltre il tempo che che avevo mi scuso
Ma veramente vorrei che il professore fosse qui in questi giorni a darci dei consigli
Cosa ci direbbe beh è un po'lo penso come penso a volte a quello che mi avrebbe detto Tullio Gregory
La professoressa mi direbbe sicuramente di non preoccuparmi e di andare avanti come era solita fare di problemi si sarebbero risolti questo suo grande ottimismo
Il professor Gregory mi avrebbe detto di fare molta attenzione
Al al tonno rosso dell'enciclopedia amava moltissimo questa espressione
Perché quel tono Schio permette di di di tenere viva una comunità credo che Vincenzo Cappelletti mi avrebbe detto
Di di sperimentare di non avere timore ma di mettere sempre al centro della nostra missione il valore della cultura questo mi rasserena molto grazie
Massimo Brian ha chiesto scusa ha chiesto scusa ma naturalmente non c'era alcun bisogno perché ci siamo
Tutti accorti che il suo
è andato il suo saluto è andato molto al di là del saluto
Proprio sulla traccia
Del professore come
Lo ha ripetutamente chiamato
è stato un intervento il suo
Inizialmente
Di ricordo
E poi questo ricordo è tornato
Ma è stato anche un intervento o ricco e programmatico direi
Quindi davvero
Sulle tracce
Sulla scia ed è toccante questo permettimi toccante
Questo sentire la presenza di Vincenzo Cappelletti e questi tara
Intenzione di cercarla
La parola ora a Francesco Balsano illustre clinico
E la cui storia si è intrecciata più volte con quella Vincenzo Cappelletti
Prego professore Jones sempre si fa
Io posso aggiungere molto poco dopo quello che ho sentito
Giudice molto poco perché una panoramica sull'attività di Cappelletti è stata svolta in maniera talmente ampia che io potrei aggiungere molto poco
Io ho avuto la fortuna di stare vicino a Cappelletti perché ha fatto parte della Fondazione
Perché io chiamai Cesalpino è che lui ha voluto durante un incontro all'Istituto di Studi germanici che cambiasse nome e prendesse il mio nome
Io non ho non sono riuscito a distoglierlo ma questa sua volontà per cui questa fondazione è stato Ciriaco fino a che è morto che ha fatto parte della fonda la nostra fondazione
Dire di Cappelletti è molto difficile io penso che in poche parole si potrebbe riassumere così
Il motto Hristo tecnico per una vita sana è quello di avere una etica
Connessa con la consapevolezza una cultura connessa con la saggezza una consapevolezza di se stessa connesso con il rispetto per gli altri ora questa traccia visto tecnica è stata seguita da Cappelletti sempre
è stato un uomo di grande etica di grande comportamento di grande saggezza di grande cultura ed è uno degli uomini più colti tra il Novecento e il due mila quindi io non posso aggiungere altro che quello che hanno scritto i suoi allievi cibi dolci Sting e quello che e lì le belle parole che ha scritto sua figlia
Mi mi ha fatto molto piacere sentire
Perché se ho sentito il pathos della figlia mentre scriveva con garbo quelle parole con il suo padre segno però vorrei non rubargli il tempo posso aggiungere poco posso solo dire una cosa che oggi pensando al Cappelletti ho pensato a una ad un congresso che abbiamo fatto nel due mila e tredici all'Accademia dei Lincei
Sulla controllo e P. genetico tumori e infiammazione l'introduzione del congresso la il discorso inaugurale alla fatto Cappelletti
Cappelletti era un uomo di grande cultura ed era affascinato
Da
Dalla Germania lui conosceva bene la cultura tedesca
E circo offre è lui l'aveva studiato a fondo per cui fece una magistrale lezione
Perché Cappelletti ha scelto quello perché Visco che era morto cento anni prima
Quindi nel mille novecentotredici e quindi festeggiava i cento festeggiava onorava i cento anni della della rete e noi e credo che vi è cosa ne sono molto contento del riassunto della sua opera che ha fatto Cappelletti
Perché Virgo forma di quando nessuno avrebbe accettato le sue idee aveva postulato che al centro della vita dalla nostra vita c'era una cellula B e capitava c'è allora è fatta dal dal dieci micron noi siamo fatti da cinquantasette mila miliardi di cellule
Quindi era logico che la rivoluzione sì in chiunque si sentisse questo come si può pensare
Che una una Cello abbia una sua indipendenza funzionale e si e bene coordinata con trentasette mila miliardi dice Lorenzo era una cosa beh Cappelletti o loro finisco perché completo la sua opera citando i risultati di Crick e Watson quando ha riscoperto il DNA
Cioè in definitiva questa piccola cellula c'ha un DNA nell'interno che se potessimo allungarlo la doppia elica sarebbe lungo due metri
A stiamo parlando di una cellula il dieci micron
C'ha un nucleo lancia un reticolo dopo la sbornia Osunde rigore etico dando Barbalich c'era il corpo di Golgi che ha avuto il premio Nobel mille novecentonove Golgi il patologo pavese per la per la scoperta
Questo fu portato in maniera è Cappelletta loro sottolinea un altro aspetto importante della ricerca e via dicendo che in definitiva pochi Phil cova aveva introdotto il concetto della metodologia inteso nel senso che è vero solo quello che può essere dimostrato con una metodologia severa
Ma perché stavo raccontando in questa perché per la prima volta io ho dovuto manifestare un po'un lieve dissenso con il mio carissimo amico che io rispettavo il suo Cappelletti
Cappelletti fu applauditissimo poi io presi la parola e dice Cappelletti viene
Caro professore Cappelletti io voglio dire che un po'la rovesciata di quello che tu hai detto
Perché
Solitamente si ricca permetterà l'uomo detto saggio quindi l'uomo moderato ha detto solo gli aspetti favorevoli io invece sono le norme non voterà per lui ho detto qualche aspetto sfavorevole circo
E perché circo pure era come succede agli uomini quando diventano potenti
Era il padrone della ricerca tedesca ed europea
Quindi lui autorizzava alle accademie a Favara riceverà le persone eccetera eccetera
Nel con la sua visione metodologica lui aveva cominciato col dire che il gendarme che aveva fatto la vaccinazione un dovere lo so ma fino al Settecento al cinema c'è un fatto
Non è dimostrato dal punto di vista scientifico questo fatto allora non sapevo nulla dell'immunologia non è dimostrato di conseguenza indefinite a questa cosa pubblicistica
Beh poveri cominciò a mettere in dubbio quello che faceva passare ve e tutto sommato Pasteur avevano dimostrato che riusciva a immunizzare contro il carbonchio
è un elogio cinquecento pecore voi li porto al passo Lancôme
Li fece a tutti il il bacillo del carbonchio e ne morirono solo due che erano in città ma circo dissensi anche qui tra queste sono fatti spettacolari qual è la metodologia con cui è arrivato a questo
Ma la cosa dove lui ha superato tutto è stato quando un giovane medico che si chiamava Robert Koch
Era un uno dei tredici figli di un ingegnere
La madre gli aveva detto di farle la professione perché doveva guadagnare in una famiglia grande
Però lui era così uno scienziato impeto dalle aziende in uno sgabuzzino all'ingresso di casa sua si mise a lavorare dimostrò praticamente ha scoperto il MiCo bacchetteremo tubercolosi socia ha scoperto un germe perché si colorava con l'acido basico resistente e che quindi era
L'attore della tubercolosi Gomez ottobre cose o a cose più terribili che c'era uguale
Lui chiede di parlare con circo fu nessuno si poteva permettere di dire qualcosa di nuovo che circola nel senso che va dallo il collo lo ha mai voluto ricevere
Nessuna cadeva fresca lo accerta accettato la sua le sue ricerche finalmente un'accademia di Fischer vuole un polacco alcune dice logica
Parlo Philco devoluta sapere è andato lì quando hanno dato la parola Coco siamo molto batterono se ha usato uscì occorre raccontato queste cose perché
Nella la parte contraria quello che aveva detto qualche bocca Perletti che era tutto valutativa in definitiva
Il Koch voleva comunicare della scoperto la gente dal tubercolo Suban Cocchi ebbe il premio Nobel non lo ha avuto Philco
Quindi delle adesso ho voluto ricordare questo perché mi pare di parlare ancora con con cappelletti come quel giorno abbiamo parlato pubblicamente di queste cose
Perché Cappelletti ha dovuto convenire con me su alcuni punti Philco riteneva che la ricerca dovesse scoprire la verità assoluta
Questo è un concetto ottocentesco che grazie a Dio è tramontato perché non c'è verità assoluta neanche nella ricerca fisica tanto belle quella biomedica
La richiesta di ricercatore acquisisce dati dati picco incontrovertibili rimette insieme fino ad arrivare molto vicino alla verità
Ma non c'è mai la verità dico questo perché pensate cosa è successo è succeduto subito cosa è successo in questa pandemia da San Secondo due in cui voi avete visto di tutto avete visto
Che le televisioni avevano i politici io avevo lo i giornalisti soprattutto perché non si può parlare male dei giornalisti perché è un guaio i giornalisti talk show le degli scienziati parla scienziati i laureato in zoologia le ognuno aveva qualcosa da dire
La scienza è una cosa seria le discussioni vanno fatti l'ambito scientifico al potere politico l'ha portato un risultato
Il lo scienziato non può andare a contraddirsi continuamente perché chi ascolta finisce per avere paura
Quindi concludo questo dicendo questo colloquio ha stabilito due punti che la verità assoluta non esiste quindi si possono avere delle dei risultati molto vicini alla verità
Poi c'è una possibilità che qualcosa non va bene questa volta con questo vaccino sì hanno fatto due turchi che lavoravo legge ma non so se road erano turchi poi si schiera la nazionalità tedesca non lo so erano turchi
Hanno introdotto un metodo rivoluzionario
Cioè quello di poter mandare un messaggio falso del DNA assai sulle labbra direttamente atletico Aldo Papa pratico che ha avuto l'ordine di fabbricare proteine virale quindici è stata la vaccinazione hanno seguito il metodo perfetto che voleva fisso
Hanno ho fatto prima un dalla piccola prima il laboratorio quello che quando il paziente fino a fare le cinquanta cento mila persone dopodiché hanno detto questo si può fare ellissi doveva fermare la scienza perché portando ponendo tutti questi dubbi finisce che la la gente che ascolta ecco poi e Novak si reca vengono fuori da da un dibattiti battiti ci debbono essere però dice fra gli scienziati non possono essere venne quindi chiudo dicendo due parole finale di Einstein mi diceva che l'uomo che non pensa
E come un nuovo che resta nella culla con gli occhi bendati
Cappelletti era un uomo che pensava scriveva
E richiamare l'attenzione su alcuni aspetti che se mi consentite altri due minuti le voglio dire noi è vero che siamo homo sapiens
è vero che sta per succedere qualche cosa che dare daranno un premio Nobel a gennaio a un ricercatore svedese che era riuscito a mettere in evidenza il igiene diverso che vive di che di distingue l'uomo di Neanderthal da noi e se noi pensiamo che su cinque ci cinquecentoquaranta amminoacidi un solo un solo a meno acido a una differenza
Rispetto al Neanderthal perché a l'arginina al posto dalla vicina che avevo Coliandro è che questa piccola differenza che ha fatto in modo che ci fosse molto
Acetil coenzima come molto si potesse produrre Bolton sostanza cerebrale
Sarà sconvolgente a prenderlo ma l'uomo deve ricordarsi di alcune cose con cui abbiamo discusso a lungo con l'ottimo Cappelletti noi facciamo parte di un pianeta questo pianeta è occupato da un dei virus
è occupato dai battelli se potessimo pesarli pesano di più di tutto il resto invece se del pianeta
E fatto dagli funghi fatto gli animali di fatto dalle piante e fatto anche da un uomo l'uomo si arroga il diritto di cambiare lo status taglia le foreste
Cambia la vita degli animali e quindi favorisce o spillover
Quindi in definitiva Cappelletti ha lasciato una traccia importante
Che vivrà molto più dalla sua al di là della sua morte perché ha richiamato l'attenzione su problemi fondamentali dell'esistenza umana grazie
Francesco Balsano ha introdotto aperto un'altra finestra
In dialogo diretto quello che in qualche modo auspicava Massimo in dialogo diretto con Vincenzo Cappelletti e ha ricordato alcuni scritti che per merito vi Claudia Cappelletti comma aiuto naturalmente di Andrea e sotto con la direzione di Virginia sono stati raccolti nell'ultimo numero del Veltro è un numero prezioso
Non dico altro dopo la parola
Al presidente bianco aspettavamo il presidente Gerardo Bianco ma c'è il presidente Lucio bianco che è stato presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche eccetera eccetera bisognerà
Buonasera grazie
Io naturalmente sono qui
Per portare i saluti di mio fratello Gerardo che purtroppo del motivi di salute non può essere qui
Ci teneva molto molto rammaricato perché diciamo questo con questo incontro
è stato in qualche modo sollecitato Daloui è organizzato insieme alla signora Cappelletti
Per ricordare Vincenzo Cappelletti
Io quindi
Sono qui per soddisfare una sua precisa su precisa richiesta quella di rappresentarlo questa sera
Ma a parte questo
Vorrei fare ancora ricordo personale del professor Cappelletti perché ho avuto la fortuna di una lunga consuetudine colui
Quando nel mille novecentottantacinque mi chiamo
Per inserire nella redazione del dizionario delle scienze fisiche e dal dall'ottantacinque al novantasette
Ho continuato a collaborare a vario titolo con la Treccani fino al momento in cui nominato presidente del CNR ho lasciato ovviamente ogni altro incarico
Questo un ricordo personale
Riguarda anche come dire un consuetudine che andava anche al di là degli aspetti istituzionali perché
Nel
Negli anni novanta alla fine degli anni Novanta ci incontravamo tra mensilmente o anche più anche BMW due volte al mese al teatro Quirino con rispettive consorti perché avevamo un abbonamento non lo stesso turno quindi avevamo anche questa occasione
Di incontro non istituzionale
E cosa dire io ricordo in particolare
Per sottolineare l'ha caratteristica di Cappelletti
Un convegno sul rapporto tra pensiero scientifiche pensiero filosofico in cui era presente anche il mio cugino Franco Bianco che come molti di voi conoscono era un filosofo
E lui mi chiese di fare una relazione
Sulla scienza dei sistemi per vedere le connessioni con gli aspetti di carattere più generale
Io un po'manifestai la mia meraviglia perché la mia formazione di ingegnere e quindi avevo
Pensavo di avere qualche difficoltà appunto a fare dei collegamenti che lui auspicava lui ha insistito perché e qui vengo alla caratteristica che è sottolineata anche dall'intervento dal ricordo che Gerardo fare che pubblicato sul Veltro prima richiamato che fa di Coppi quella dell'unità del pensiero della cultura L'Unità
Della cultura scientifica della cultura umanistica superando quella dicotomia di derivazione crociana che tutti che tutti conosciamo
Nell'intervento che riportato appunto sul vetro Gerardo ricorda
Cappelletti
Per il suo ruolo che ha avuto l'Enciclopedia ma questo è stato ampiamente sottolineato al professor Brai ma anche in altri settori
La Dante Alighieri alla rivista Sud del Veltro spesso l'Istituto di Studi germanici di cui è stato mi pare commissario presidente nel momento in cui io ero presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche quindici siamo incontrati e scontrati con l'allora Ministro Moratti
Per le riforme che lei aveva immettere quindi ci siamo incontrati anche in quella circostanza che voglio qui ricordare
Ma io credo che il pensiero di Gerardo che qui vorrei appunto ricordare che analiticamente riportato nel suo intervento si può sintetizzare e con questo chiudo questo mio breve saluto con l'ultimo l'ultimo periodo di quella di quel ricordo che suona così
Con Vincenzo Cappelletti è scomparso uno dei grandi ricostruttori dalla cultura italiana
Aperta all'Europa e al mondo
Dopo gli anni della fune Savuto archivia anche intellettuale del fascista
La cosiddetta grande stampa e le televisioni non ce ne sono corrotti
Ma chi vorrà approfondire la ricerca dell'Unità a scientifica e filosofica
Troverà nei suoi scritti nella sua metodologia nella sua inesausta ricerca del vero una fonte viva alla quale complice copiosamente attingere e mi sembra che con questo con questa chiusura del suo ricordo si è detto quasi tutto di Vincenzo Cappelletti grazie
Grazie presidente è interessante è che si intrecciano
Gli interventi il suo adesso con quello di Massimo Brai
Mi permetta di esprimere a nome di tutti gli auguri più affettuosi al presidente suo fratello che
A cui si deve tra l'altro questo questo incontro
Felice ecco
A questo punto la parola e a Francesco Bonini
Storico rettore della Libera università di Maria Santissima assunta prego magnifico grazie presidente
Io parlo qui in realtà
Facendo un paragone astronomico è un po'come c'è Giove e cioè Mercurio
Giove è l'enciclopedia italiana Mercurio è un'altra istituzione editoriale che Vincenzo Cappelletti a presieduto e ha diciamo così gestito con la stessa
Sapienza
Le due orbite sono due orbite naturalmente di corpi DiVersi ma parallele e e questo ci dice della personalità di Vincenzo Cappelletti come uomo delle connessioni
E e mi sono sorpreso di leggere sulla rivista Studi uno che Vincenzo Cappelletti ha diretto fino al due mila e diciotto
Un articolo in cui fa la storia parallela dell'enciclopedia e di studi un mille escono faccio di di professione
Il professore di Storia do alcune date mille e novecento venticinque il bresciano
Tende a a sottolineare Cappelletti
Treccani all'idea dell'enciclopedia Italiana
Mille novecentoventisette il bresciano Montini all'idea di Studium
Come spazi di dice Cappelletti spazi di pensiero in un periodo in cui appunto il pensiero deve essere sviluppato e salvaguardato
Montini per mettere in sicurezza un certo pensiero cattolico e tre cani per sviluppare una idea italiana di enciclopedia
E qui qui c'è una una riflessione interessante il pensiero Monti Miano e gentili hanno attingimento della verità in sei
Unione di evidenza e creazione di fatto e verità geneticamente intesa il perito dare del nostro impero dare molto ricco lussureggiante però questa diciamo così questo parallelo tra l'iniziativa gentiliana e l'iniziativa Montini Ana è un parallelo intrigante lo consegno anche il presidente della nostra della nostra sessione
Quindi Milano centoventicinque ventisette la nascita di queste due loro l'avvio in orbita di questi due pianeti
Mille novecentosettanta ci sono entrambe queste istituzioni conoscono un momento di crisi
Perché appunto sono anni difficili per per l'editoria
E anche qui e qui c'è l'azione personale di Cappelletti
Cappelletti diventa direttore generale delle cinque per italiana se non ricordo male nemmeno centosettanta e diventa presidente di studio nel mille novecentosettanta questa capacità di tenera e varie diciamo così vari incarichi non in conflitto di interessi tra loro ma in sinergia potente tra loro e questo credo che sia un servizio molto importante alla comunità del pensiero e dell'azione
Dell'azione culturale
Mille novecentosettanta
Entrambe le editrici sono in un momento di passaggio e di crisi e cappelletti se ne fa carico
E riscopre affinità teoretiche profonde
Il postulato del pensiero l'intuizione di una finalità trascendente quella professionale la necessità del momento spirituale della cultura avvicinavano i protagonisti delle due imprese
Sia all'inizio mille novecentoventicinque ventisette sia nel passaggio diciamo così in qualche modo rifondate Ivo degli anni settanta
E credo che alla fine questa stessa dinamica
Sì Possa riprodurre anche in una terza
Diciamo così fase di passaggio che quella che il direttore Brai prima ha ricordato e che ha portato anche alla conclusione dell'esperienza di Cappelletti come presidente della editrice Studium che poi si è in qualche modo Ri ristrutturata seguendo le indicazioni di Cappelletti che continuava che continuato fino alla fine a rimanere
Presente e attivo nella nostra casa editrice e nella e nella e nella rivista non l'idea
E qui ridò la parola Cappelletti
Di attingere a un modello di attingimento critico della storicità
E di parallelo Rin sangue amento dall'offerta editoriale analogo e complementare rispetto a quello incorporato del Novecento della Treccani e ha fatto innovativo dell'editoria italiana
Questa idea
Che è poi riassunto in uno slogan che la nostra rivista e poi è stata da par suo ripresa nell'editoriale del Veltro da Claudia Cappelletti
Quella idea di appartenere al pensiero appartenere al pensiero permette
Questa forza diciamo così di ricerca
Ma permette anche e soprattutto questa capacità di connessione questa idea di una comunità fatta di tante istituzioni che hanno ciascuno la propria identità ma che insieme cooperano ad una impresa
Ad una impresa comune
Tutto ciò che finisce e concludo lasciando la parola al nostro festeggiato
Tutto ciò che finisce un'età un secolo un giorno un era un attimo lascia indenne questa misteriosa presenza il pensiero che richiede non durata di a partire per essenza quest'ultima ma coerenza
Ma il pensare anche una richiesta alla quale nessuno può sottrarsi il rispetto del mistero il rifiuto della contraffazione rappresentato dalla falsa evidenza
Un'eredità credo preziosa per tutti noi proprio per questa capacità di
Vivere in momenti di crisi e di passaggio e di ripartire con più larghi orizzonti e con più sicure fondamenta grazie
Il Rettore Bonini ha parlato di
Sinergie ha parlato della capacità di creare connessioni riallacciandosi a quello che diceva Massimo Brai all'inizio il creare comunità che è stata una delle caratteristiche direi
Più particolari più caratteristiche più proprie di Vincenzo Cappelletti
L'equilibrio che è riuscito ad assicurare all'istituto io
E piccolissima parte
Direi quasi dal buco della serratura se non fosse male
Interpretata l'espressione ne sono stato testimone
E veramente stata
Una garanzia per un istituto lo diceva Massimo Brai prima che ha sempre lo so
D all'uso più che altro ha sempre navigato come non poteva non essere in acque difficili tra scogli buffet e via discorrendo
E il ricordo di Montini di studi umbra degli studi quindi di Montini
Non può non richiamarmi una delle opere che l'istituto affida affido
Per l'ottantesimo compleanno
Di Paolo sesto mille novecentosettantasette a mio padre che aveva
Curato la Bío bibliografia in appendice al più bel libro in di interviste mai realizzato con un papà lei dialoga Avec Pulsi si dice anche i toni
Uscì con Mondadori e sulla base di questo omaggio che l'istituto voleva fare al Papa ormai declinante che già nel settantasette parlava della sua morte che si avvicinava
Il Papa non vide Montini non vide il libro perché il libro uscì nel settantotto con una lunghissima introduzione di Arturo Carlo Jemolo in questi anni e opere di Paolo sesto uscì nel settantotto e io ricordo P. si aggiunge un un ricordo personalissimo la telefonata che mi fece il professore
Nell'estate del due mila avevo perso
Da da poco all'inizio dell'estate avevo perso da poco mia moglie e mio padre all'inizio dell'anno mia moglie
Alla fine di maggio
Mentre stavo scrivendo la voce Paolo sesto per l'enciclopedia dei Papi che è stata una realizzazione straordinaria Massimo lo sa bene
Purtroppo è rimasto solo Mario Caravale Superti te anche Antonio Menniti Ippolito se n'è andato ma è stata una delle opere più intelligenti e più riuscite dell'enciclopedia
Chiedo scusa perché qui sono troppi ricordi che si affollano e qui è la la colpa del magnifico alle mia istigato
A questo punto
La parola e a Marco Castelluzzo anche Luís un testimone anche l'un con l'adoratore
Credo per un quarantennio di Vincenzo Cappelletti ma amico di famiglia andava andavano tutti a scuola i giovani Cappelletti Marco andavano insieme a scuola
E poi Marco dopo l'istituto e transitato in altre realtà editoriali
Grazie buona sera a tutti
Dico non nascondo una certa emozione per essere qui a ricordare professor Cappelletti proprio nella sala Igea dell'istituto dove anch'io appunto vissuto venti anni accanto proprio al professore
E il mio ricordo di Vincenzo Cappelletti risale proprio alla mia gioventù in quando ero un giovane collaboratore dell'Enciclopedia giuridica laureato
Da poco e poi del dizionario enciclopedico in cui ho conosciuto
Il professor Vian caro amico col quale poi abbiamo sviluppato moltissimi progetti insieme
Sono stato Boy lariani all'Istituto sino al due mila e due per poi seguire sempre il professor Cappelletti in tante altre esperienze editoriali anche di altro genere
A lui devo proprio i primi insegnamenti non solo di vita professionale ma anche di vita personale e devo proprio Luini una parte della mia formazione della mia educazione perché proprio
Quando l'ho conosciuta avevo da poco perso mio papà erano gli anni del liceo quindi iniziò così di fatto un sodalizio umano e professionale che è durato appunto come dicevi tu oltre quarant'anni
L'esperienza dell'enciclopedia giuridica fu un'esperienza assolutamente formativo ovviamente per me da giovane
Giurista dove accanto a me professor Cappelletti porto i più grandi giuristi italiani del tempo
E accanto a loro si formarono tutta una classe emergente di quelli che sono i giuristi di che ora parliamo attualmente sono l'esempio del nostro tempo tutti coloro erano allora
Giovani assistenti all'enciclopedia giuridica della Treccani
E l'enciclica giuridica al di là degli aspetti personali
Fu una delle grandi intuizioni del professor Cappelletti perché cercò di differenziare la produzione editoriale delle opere generaliste che erano le opere che erano in catalogo
L'istituto in quel momento con opere settoriali addirittura professionali come fu la giuridica che occupava un campo che allora era sconosciuto per la Treccani è presidiato da molte altre
Prestigiose case editrici del settore quindi fu una delle sfide assolutamente innovative
Questa visione secondo me era frutto rileggendo i suoi scritti di una profonda elaborazione che Cappelletti aveva maturato già ai tempi della presidenza Ferrandino però portato immaginare un istituto che fosse protagonista del panorama culturale diciamo italiano allargando il proprio sapere a settori molto più vasti della cultura del Novecento
Sino a progettare opere di carattere scientifico storico e sociologico che non erano state sino al loro parte del
Dell'istituto
Se affrontare anche con grande lungimiranza le crisi
Parte economica del paese ma parte del mondo editoriale soprattutto negli anni novanta ci fu un primo scossone importante dove alcuni supporti di natura tecnologica sembravano poter rimuovere un sapore profumo un sapere profondo originale inno generalista dico della cosiddetta prima
Divulgazione cosa in che fecero molti altri gruppi editoriali importanti
Mantenne molto la barra dritta e capì che il mercato editoriale stava modificandosi
Sulla base di quello che avveniva all'interno della società e per tenere un livello originario altamente autoriale
Fece una scelta importante cioè quella di puntare su un segmento di eccellenza culturale non soltanto di mera e divulgazione
Un'altra caratteristica fondamentale che ho vissuto accanto a lui è stata quella che
Aveva uno scopo era quello di mantenere l'Istituto autonomo da una certa politica da una politica che vedeva l'istituto e più in generale cultura più come un mezzo di propaganda che come non non non strumento di crescita sociale ma la sua coerenza garantirono sempre l'autonomia dell'istituto favorendo però una cosa importantissima un pluralismo culturale che secondo me è stato uno dei tratti più cari significativi dell'opera e della sua gestione questo è stato un elemento veramente secondo me fondamentale
Fu anche Vincenzo Cappelletti fu anche il primo direttore generale proveniente dal mondo accademico e si occupò Massimo prima ne ha fatto cenno del tema commerciale che allora non era un tema dice rilevante in un'istituzione come questa
Ma lo individuò come un punto centrale proprio per sfavorire per favorire lo sviluppo dell'istituto in quegli anni si organizzò una nuova struttura distributiva
Che ampliò molto gli orizzonti dell'istituto e
Poste si pose in competizione con grandi gruppi editoriali che avevano una presenza molto forte cominciarono in quegli anni a lanciare opere enciclopediche che non aveva non potevano competere come livello con l'istituto ma aveva una forza economica importante quindi fu un momento in cui l'istituto anche da quel punto di vista
Sette dimostrare le sue capacità
E quindi questo aspetto per esempio ci dà l'idea di un tratto di Cappelletti meno conosciuto cioè il Cappelletti
Manager c'è il direttore generale che ricoprì questo incarico come è stato ricordato dal settanta al novantadue per poi diventare vicepresidente difensore scientifico
In quegli anni proprio la suo il suo scopo fu quello di coniugare l'elemento culturale di assume porta qualità con un'autonomia economica e finanziaria dell'istituto e questo favorì proprio lo sviluppo e la progettazione di tante altre opere
Ha ricordato sempre Massimo che una cosa una svolta importante fu rappresentata proprio dall'incipit obbedì a del Novecento che peraltro fu un grande successo editoriale oltre che una svolta e divisione
Istituto era certo la parte centrale della vita professionale di Cappelletti ma bianche fu anche un rapporto molto stretto direi
Con le istituzioni e la politica dei mutui da cui sempre sempre temere una certa autonomia pur
In una continua costante collaborazione che aveva sempre mantenuto per favorire proprio la diffusione della cultura e l'autonomia dell'istituto che molte volte mi aveva avuto bisogno
E io sono stato testimone di quando spesso gli furono fatte delle proposte per un impegno anche più diretto nella vita politica mai suo
La sua visione il suo pensiero di portare a termine la missione nell'istituto lo portò a declinare più volte queste offerte a volte devo dire personalmente rimasi anche sorpreso di questo perché ci furono delle cose
Che ha saputo che gli erano state proposte che mi sembravano assolutamente
Nelle sue corde nella sua capacità e qualche volta glielo chiesi pure lui mi disse che quando ci si pone un obiettivo occorre portarlo a termine a volte riteneva che alcune esperienze
Politiche potessero essere fini a se stesse e spesso non supportate dalle specifiche competenze che sarebbero state necessarie poi c'era anche un elemento temporale la cultura richiedeva dei tempi e l'elaborazione di progetti non potevano rimanere legati a dell'esperienza delle vicende politiche
E quindi ho vissuto con lui molte esperienze di diversa natura e il tratto che mi ha colpito sempre moltissimo
Era influenza della sua formazione da un lato di medico e dall'altro di quella di filosofo quindi aveva un'attenzione profonda direi quasi e analitica dell'uomo del soggetto che si trovava davanti
E delle caratterialità non delle caratteristiche delle caratterialità di ciascun interlocutore e questa era un'analisi che se posso dire la faceva anche nel privato anche nei rapporti privati che aveva
E mi sorprendeva sempre l'attenzione che riponeva ogni volta che si trovasse di fronte a un interlocutore in genere di natura istituzionale politica perché cercava di capire
Se vi era una vera partecipazione alla sua funzione di estremo difensore delle ragioni della cultura o se è fosse considerato uno strumento di comunicazione
Da questo rapporto che fu particolarmente il serio importante vennero alcuni contributi fondamentali momenti molto cruciali e difficili della storia repubblicana
Lui fu al fianco di personalità complesse importanti come per esempio presidente Cossiga
In momenti che erano momenti veramente drammatici per il Paese e che il professore con il suo contributo
Ha gestito con un assoluto riserbo in un silenzio fatto di Rispetto ma anche di grande attenzione agli accadimenti che in quel momento erano avvenuti nel Paese
Sono stato anche testimone a volte di alcune di queste interlocuzioni e il professore sapeva coniugare l'interpretazione autentica di quello che era il pensiero umano
Sapete a cosa mi riferisco in questo momento
Con le fibrillazioni di una società che subiva una violenta scossa i suoi proprio principi fondanti nell'ordine sociale con una classe diciamo politica
Che sembrava un po'aver perso le ragioni della condivisione e del confronto ed era smarrita di fronte a dei fenomeni che in realtà si erano già manifestati
Nel paese il tutto fu fatto nella riservatezza più assoluta senza clamori tanti protagonismi che sono tipici della nostra storia più recente
Altro elemento secondo me caratterizzante della sua figura e la sua profonda fede che lo supportava e lo ispirava in ogni situazione aveva un senso
Innato della famiglia nella quale trovava spesso per come lo raccontava continua ispirazione né tratteggiava anche le caratteristiche e le differenze dei suoi componenti mi permetto questo inciso così molto personale perché anche a me ha dato molti stimoli avvolte molte indicazioni
Pungenti mi ha fatto sentire parte di quello che era un po'il suo nucleo familiare era sempre attento
A chi aveva di fronte sia se fosse un familiare sia se Frontera fosse una persona salvo estranea ma questa sua formazione era veramente una cosa in particolare
C'è un altro aspetto che si collega questa è stata la sua vicinanza il suo rispetto per le istituzioni della verso la Santa Sede questa è una cosa nota proprio per la sua fede è stato sempre riconosciuto e apprezzato comuni integro interlocutore molto credibile ispirato da una fede profonda
è stato interlocutore ai massimi livelli delle e istituzioni vaticane sui temi etici morali e anche di natura scientifica proprio in ragione della sua formazione così ampia e dei suoi innumerevoli incarichi l'avevano portato a spaziare dal campo umanistico a quello più prettamente scientifico quindi questo era un elemento di dialogo forte in campo anche religioso
Anche qui abbiamo condiviso tante esperienze tante cantanti lavori insieme
E quindi la mia vita poi ho cercato di continuare questo a questa testimonianza sia nell'attività professionale che in quella più personale perché lui era convinto che bisognava portare avanti una cultura cristiana che fosse aggregante e non di visiva e questo è stato un insegnamento veramente magistrale
Ci sono stati quindi quarant'anni di vita insieme
Da giovane studente a collaborare collaboratore stretto e quindi un po'ricordo che accomuna istituto proprio la Treccani come una casa comune come un centro di elaborazione di un pensiero sempre vivo
E quindi è stato un legame unico che mi ha portato a seguirlo in tante altre esperienze e altri in cui ha sempre manifestato la serietà il garbo intelligenza che lo hanno caratteristiche caratterizzato e che ha saputo coniugare in tante cose che ha fatto nell'età anche più avanzata perché era sempre progettuale e quindi anche quando abbiamo fatto cose diverse erano sempre cose originali che nascevano dal dal suo pensiero
E un'altra caratteristica importante era questa come ho detto prima il suo pensiero era sempre rivolto alla parte migliore di ciascuno di noi era sicuramente un positivo
La persona che si trova davanti cercava sempre di vedere qualcosa di sì positivo nonostante nella sua vita anche professionale è una mia
Considerazione personale credo che abbia subito anche alcuni torti e diciamo dei non riconoscimenti ma questi erano dettati da una coerenza e da uno stile al quale non aveva mai voluto rinunciare sino alla fine è stato coerente con questo condiviso molto quello che diceva il presidente Bianco sul fatto che sia stata una figura in uno dei più grandi ricostruttori della cultura italiana
Che poi la grande che la grande stampa o la televisione non se ne sia accorta non lo so forse non se ne rende del tutto accorta ma comunque ha avuto un ruolo fondamentale i suoi scritti appunto sono un elemento dal quale attingere quindi un ricordo di cui secondo me la famiglia tutta la quale sono particolarmente legato è un affetto enorme deve essere estremamente fiera ed orgogliosa di una figura così che ha dato tanto a tutti quanti grazie
Grazie
Sì grazie Marco il privilegio per questa testimonianza di un privilegio del moderatore e quello di poter intervenire
Diverse volte e di aggiungere in una in un coro
Quale quello che esiste quello che a cui stiamo assistendo
Con spunti che gli dissi gli vengono dati
Dagli interventi
Che a Vincenzo Cappelletti è stato
Un uomo
Per certi versi molto tradizionale di una formazione tradizionale
Francesco Bonini ricordava la sua prosa tra la l'ha definita lussureggiante io forse mi permetterei di dire
Una prosa
Al Quintiliano piuttosto molto
Esattamente articolata
Che ha dei tratti
Che ricordano Montini che ha una coerenza stilistica
Che dura un sessantenne o eppure quest'uomo
Lo abbiamo sentito da Massimo Brai è stato capace
Di
Assicurare la transizione alla contemporaneità forse proprio per la sua formazione non bisogna dimenticare che è stato medico
Quindi scienziato
E poi filosofo quindi combinando questi aspetti questi due aspetti
E riuscito a essere tradizionale
E innovativo e aperto al nuovo qui mi viene di nuovo in mente una delle frasi che il sostituto Montini
L'otto settembre del mille novecentocinquanta
Dice Ascianghi tonda il loro primo incontro e che è registrato nei dialoghi all'Apple Sissa che è un dialogo platonico quadri
Dice bisogna essere antichi e moderni
Perché cosa serve parla Montini quindi un uomo
Dai tratti mistici addirittura cosa serve dire quello che è vero
Se gli uomini del nostro tempo non ci capiscono
Io credo che Cappelletti questo ce l'avesse profondamente
Nel suo intimo che vi abbia corrisposto
A questo punto la parola va a Guido Cimino
Che
E stato Lelli Evo più vicino e l'erede accademico
Di Vincenzo Cappelletti come storico della scienza prego professore
Ai Vincenzo Cappelletti
Potrebbe essere suddivisa in modo del tutto convenzionale un porti Fish oso in due parti una specie che naturalmente sono strettamente intrecciate da un lato abbiamo il professore e ricercatore di storia della scienza
Impegnato nell'università in altri sport enti di ricerca
Dall'altro lato abbiamo il promotore di grande iniziative culturali ed editoriali
Così si vede
Per molti anni direttore di questo Istituto dell'Enciclopedia e di tante altre istituzioni
Ora a questo secondo aspetto dell'attività della personalità di Cappelletti
Accenderanno altri colleghi ricordando il suo impegno nella trentennale direzione
De de
L'Istituto dell'enciclopedia con la prigione progettazione realizzazione di oltre dieci grandi opere ancora ricordando il suo impegno nella direzione delle Edizioni Studium dell'omonima rivista nella direzione del periodico il Veltro nella direzione dell'Istituto italiano di istituti germanici della Fondazione Carlo Collodi e dei tanti altre istituzione questa parte colta tratterò perché altrimenti ci vorrebbe una giornata
Ora personalmente
Come suo prima assistente universitario e poi collaboratore scientifico mi soffermerò invece assai brevemente a rammentare la sua figura di professore e studioso di storia della scienza
Attivo non solo nell'università ma anche in altre importanti istituzioni storico scientifiche
E militare e mi limiterò a segnalare alcune delle sue ricerche
Pubbliche li ricerca pubblicazioni più significative
Cappelletti si era laureato brevemente ricordo che lui si era laureata in Medicina alla Sapienza del mille novecentocinquantaquattro aveva iniziato a esercitare la professione medica
Presto però aveva compreso di non poter continuare a seguire la strada della medicina
Ha trovato l'occasione per tornare a coltivare i giovanili prediletti studi umanistici accettando di collaborare con l'Istituto dell'Enciclopedia italiana come assistente del presidente professor Aldo Ferro abbino
Si era anche iscritto al corso di laurea in Filosofia
E mettendo a frutto le sue competenze del medico biologiche storico filosofica c'era allora Delfino Sofia con il massimo dei voti e la lode con una tesi sulla storia della biologia tedesca dell'Ottocento
Dalla metà degli anni Cinquanta per tutti gli anni sessanta sessanta Cappelletti aveva posto le fondamenta della sua vita della sua professione
Si era sposato con Maurizia Lippi ed erano nati i figli Claudia Andrea
Aveva studiato il tedesco che aveva affiancato all'inglese al francese già in suo possesso
è per scrivere nel mille novecento sessantacinque il libero e intellettiva sagge sulle dottrine biologico nel secolo decimo nono e per curare tradurre un'ampia con un ampio e ricco testo introduttivo il volume opere di Helmholtz uscito nel mille novecento settantasette
Nel sessantasette aveva anche ottenuto la libera docenza Storia della scienza e dal sessantotto al settanta aveva insegnato questa disciplina nell'Università di Perugia
Per quanto riguarda l'attività universitaria dopo l'esperienza a Perugia dal settanta all'ottanta Cappelletti aveva tenuto il corso di storia della scienza la Sapienza di Roma
Nel mille novecentottanta sì ma da altri colleghi aveva vinto il primo concorso a cattedra della disciplina
Bandito dalle università italiane e fino al due mila due aveva insegnato Storia della scienza come professore ordinario prima dall'anno accademico mille novecentottanta ottantuno alla Sapienza
E poi dall'anno accademico mille novecentonovantadue novantatré nell'università re ombra Roma Tre
Questo perché perché aveva contribuito a fondare questa nuova università assieme ad altri studiosi
Cappelletti come storico della scienza più si si distingue non solo per le brillanti doti di ricercatore di docente universitario
Ma anche per le notevoli capacità di promuovere organizzare attività culturali internazionali nel suo specifico campo di studi queste ultime queste attività proprio di storia della scienza
Erano legate a due principali istituzioni
L'accademico Terna azionati Stuarda chance e la Domus Galileiana di Pisa
La Karimi lo aveva nominato prima vicepresidente e poi presidente dal mille novecentottantanove al mille novecentonovantasette
Inoltre lo ha reinserito nel comitato direttivo della sua rivista lascivo internazionale d'Histoire d'essai Anza diretto da Roberto alle
Rivista che negli anni Novanta aveva spostato la redazione proprio qui al CIPE Istituto dell'Enciclopedia
Accame Demir fine nel due mila e tre gli ha conferito la prestigiosa medaglie coerente per aver progettato sviluppato reso possibile la pubblicazione dell'opera enciclopediche l'opera enciclopedica Storia della scienza
Per quanto riguarda la Domus Gaia e di Pisa K Leszek Cappelletti ha lasciato un segno profondo come il suo presidente dal band dal mille novecentosettanta al due mila undici
Contribuendo in modo fondamentale alla nascita e alla crescita della storia della scienza in Italia con la formazione delle prime generazione di cattedratici della disciplina
E ricordo che la Domus oltre a promuovere organizzare convegni incontri e programmi di ricerca storico scientifici aveva collaborato con il seminario di storia della scienza delle Università di Bari
Diretto dal professore Mauro Di Giandomenico per attivare un dottorato di ricerca nella disciplina primo dottorato italiane Storia della scienza in Italia
Inoltre la Domus aveva promosso nel mille novecentottantadue la fondazione della Società italiana di storia della scienza tuttora attiva
E soprattutto ha dato vita alla seconda serie della Rivista internazionale di storia della scienza fisse
D'Amico diretta per trent'anni assieme a Vincenzo
Per quanto riguarda la sua persona l'attività di ricerca nel corso degli anni Cappelletti si era interessato di vari periodi e settori
Storico scientifici pubblicando centinaia di articoli e contributi su svariati argomenti che dimostra il possesso del sapiente controllo di una cultura vasta e approfondita
Realmente enciclopedica sorretta da una memoria in un'attitudine speculativa di primo piano
Erano usciti a mano a mano i suoi libri più importanti
Dopo intellettive e opere di Andy Mons aveva pubblicato Freud struttura della metà psicologia nel mille novecentosettantatré
La scienza tra storie Società nel mille novecentosettantotto introduzione a Freud nel mille novecento se novantasette con una terza dedizione uscita nel due mila dieci
E ancora nature pensiero percorso storico filosofici nel due mila dieci otto
I libri e pubblicazioni di Cappelletti si caratterizzano non solo per l'accurata analisi e ricostruzione storica degli alunni degli avvenimenti scientifici
Nella loro dimensione tecnico specialistica e nei loro rapporti con la cultura e la società del tempo
Ma anche per la prospettiva filosofica con cui guarda tali eventi
Nel senso che tende a interpretarle anche in base ad alcune Guede idee guida di carattere generale
Idee che a suo parere gli scienziati più avveduti e creativi premettono alle loro ricerca
Non c'è progresso scientifico senza filosofia questo è il messaggio di fondo che emerge dagli scritti di Cappellini
E affiora anche dalle pagine del suo del delle sue ultima raccolta di articoli nel libro
Che si dispiega attorno all'idea di un rapporto dialettico tra andature pensiero come chiave interpretativa del reale
Cappelletti aveva iniziato la sua avventura intellettuale studiando approfondendo la storia delle scienze medico biologica dell'Ottocento e e in particolare ricerche e scoperte di tre protagonisti di area tedesca
L'embriologia Carlo sfonda il biologo Theodore ci vanno fondatore della teoria cellulare e l'hanno l'anatomo patologo Rudolf riscosso con la sua dottrina del vitalismo meccanica
Ad essere affiancato anche il grande fisiologo e fisico Hermann von Helmholtz trattato nel saggio introduttivo alla raccolte traduzione delle sue opere
Assieme alla storia delle scienze biologiche medico biologiche Cappelletti aveva coltivato anche la storia della Psicologia
E in particolare ha affrontato la figura e l'opera di Sigmund Freud
Oltre a numerose articolo Siddur subì Luís ed altri psicoanalisti suoi contemporanei a questo gigante della cultura occidentale dedicato due libri
Cioè ricavi i due libri Coco che ho prima ricordato in estrema sintesi
Cappelletti analizza il percorso che porterà Freud dalla neurologia dalla psichiatria
Fino alla psicologia del profondo e alla psicanalisi con tutto il suo bagaglio col suo bagaglio originale Complesso di nuovi concetti
Alle monografie su specifici argomenti cui ho accennato Cappelletti affiancato altri due libri
Che raccolgono seguendo ciascuno un proprio filo conduttore una serie di suoi articoli scelti tra i più significativi e rivisitati per l'occasione nel primo volume del mille novecentosettantotto la scienza tra storia e società
Aveva messo assieme soprattutto iscritti di storia della scienza
Ha trattata autori come Copernico Galileo fare dei Marconi Teilhard de Chardin mono Ossimo un vai via ancora Bischoff ed è Mons
Nel secondo più recente volume nature pensiero del due mila e diciotto aveva selezionato brevemente prevalentemente lavori a carattere storico filosofico
Affrontata autori che vanno da Sant'Agostino e San Tommaso a De Carteret Rutter e canta fino a fogli Arbat Gentile Dussek
In conclusione è forse possibile affermare che il cammino compiuto da Cappelletti a partire dagli anni Settanta è stato particolarmente luminoso
E che gli è assegnata in modo significativo la cultura italiana negli ultimi trent'anni del Novecento
Dotato di una preparazione interdisciplinare
E multidisciplinare
Abile nel navigare lungo i canali della scienza della filosofia degli umani litterae e soffermarsi all'incrocio dei saperi
Sorretto da una tenti Ca'fede religiosa Cappelletti ha saputo realmente gettare un ponte tra le due culture
E collegare sul piano della ricerca storica dell'impegno culturale e sociale studi scientifici e umanistici con una rara capacità di sintesi e di approfondimento e ringrazio
Grazie
Cioè quello Cimino per questa
Carrellata
Di sostanza
Che
Si è trattenuta sui reali Jenna per evitare io credo di debordare nelle testimonianze personali
Una piccola testimonianza personale per introdurre l'intervento di Flavia Piccoli Nardelli perché stamattina lasciando Trento dov'ero stato per una lezione
Sono stato sorpreso a vedere nei Grand hotel nostrano quadro uno stranissimo quadro dove c'è Clèzio dovesse l'arcivescovo Gottardi e dove c'è suo padre e lo straniero attacca dei prendessimo
Gli assegni le coincidenze che non esistono le coincidenze prego ma ce ne siamo andati invece in pieno incidente grazie Gianmaria
Grazie a Claudia Cappelletti che mi ha chiesto di mi ha proposto di essere qui con voi stasera
Devo dire lo considero davvero un grande privilegio così come è stato un grande privilegio nella mia vita poter a vere degli straordinari presidenti Gabriele De Rosa è stato il mio presidente all'Istituto Sturzo ma Vincenzo Cappelletti lo è stato come presidente del bike crea quindi del Consorzio delle biblioteche degli istituti culturali di Roma
Sono davvero grandi privilegi perché ma lui aveva avuto anche è una stessa esperienza perché quando parla di Ferrandino in quello splendido ricordo che c'è nel Veltro
Di fare rabbino dice questo no cioè la la grande capacità di lasciarti andare avanti ma nello stesso tempo di
Darti indicazione giusta nel momento giusto quando parla delle scale su cui non bisognava parlare con con il presidente Ferrandino perché venivano fuori le cose più negative ma bisognava parlare con lui quando firmava le lettere invece no perché quello era un momento è straordinario e devo dire di quei ricordi
Ma sono straordinarie anche i ricordi di Vincenzo Cappelletti presidente molte istituzioni culturali e io sono qui oggi
Per dar conto di che cosa è stato nella sua il suo grandissimo e straordinario equilibrio voi oggi avete parlato di moltissimi aspetti del presidente Cappelletti
Per esser Cimino
C'ha dato il quadro del grande accademico
E prima invece Massimo Brai e
E naturalmente il magnifico rettore Bonini ci hanno dato un quadro a cui io mi riallaccio perché è quello che è più consono al lavoro che io ho fatto che quello di grande operatore di politica culturale perché le politiche culturali sono una straordinaria capacità di costruire e interpretando il presente ma per il futuro e Vincenzo Cappelletti l'ha avuta sempre questa capacità
Io voglio solo raccontare di quattro momenti
Il professor Cimmino ha parlato di un'esperienza di trent'anni particolare non della fine del Novecento dagli anni Settanta al due mila e poi ecco in questi settant'anni nel mondo del dei beni culturali voi sapete che nel settantacinque nato il ministero dei Beni culturali e poi è nato SBN cioè il sistema bibliotecario nazionale che ha messo insieme e tredici mila biblioteche
Che fanno parte del tessuto connettivo del nostro Paese
E e sono stati anni in cui nell'ottantasette si sono messi insieme quattro grandi fondazioni le il gran Shiba assolo Sturzo l'enciclopedia italiana
Per portare avanti un primo progetto di Polo bibliotecario che mettesse insieme quelle che erano le risorse che venivano dalla straordinaria esperienza della dell'enciclopedia italiana ma anche dalle grandi e straordinari di biblioteche degli istituti culturali
Non era una scelta banale era una scelta difficile
Era una scelta sorretta da le persone che però sorta Pelletier aveva qui dentro da Gabriella Nisticò che si occupava degli archivi dama del crac Stati seguito alle biblioteche era una scelta coraggiosa
è una scelta che andava in controtendenza rispetto a quella che era la logica visione di istituti che dopo la fine della seconda guerra mondiale erano nati per portare avanti delle cause specifiche degli obiettivi specifici
E naturalmente nel rigore scientifico di grandi istituti culturali che facevano della metodologia scientifica alla base del loro lavoro però ognuno si muoveva in proprio ognuno difendeva
Le proprie specificità a questo punto la logica diventava una logica diversa ecco perché mi ritrovo in quello che diceva Massimo avrai quando parlava di una capacità di accettare la sfida dell'innovazione
La capacità di non dire di no a quello che poteva anche essere Complesso
E dentro le realtà culturali tutti noi abbiamo sperimentato che c'è una parte di tradizione che spesso è quella accademica quella che dava certezze e sicurezze
Valore agli istituti culturali ma che è anche quella più difficile poi da portare su nuovi traguardi e nuove bene il professor Cappelletti
è sempre stato da questo punto di vista uno straordinario mediatore quindi quella sua idea di modificare gli statuti
Per adattarle al cambiamento senza modificare la legge mi pare rappresenti perfettamente quello che è una logica di politica culturale che Vincenzo Cappelletti ha portato avanti per molto tempo
è stato un grande presidente di istituti diversi dal dalla Fondazione Collodi voi avete parlato naturalmente l'Istituto di Studi germanici ma lui amava la Fondazione Collodi pensando e e e sapendo che aveva un compito da svolgere che c'era una realtà da valorizzare e poi naturalmente l'Istituto di Studi germanici la Domus Galileiana
Lì l'Istituto europeo delle scienze ma moltissime realtà che hanno avuto dal professor Cappelletti una guida assicura
Perché io vi ho parlato prima di del consorzio BAICR e di questa capacità di mettere insieme le biblioteche è stato un primo tentativo a cui è seguito un secondo tentativo
Con un nome molto importante Archivi del Novecento
Perché queste stesse fondazioni che avevano messo insieme l'esperienza della gestione delle biblioteche legandoli al catalogo
Della Treccani perché qui c'era la banca dati e quindi questa la Treccani aveva un ruolo e un compito che ha portato avanti nel tempo
Il numero degli istituti che poi hanno aderito SBN cresciuto via via sono arrivati a cinquantadue mi pare chiedo al prossimo Sicilia perché ancora di queste cose credo si occupi insomma grandi amori che non si dimenticano vero
Ma Hillary l'EDISU secondo passo fu quello di tentare di mettere insieme le grandi realtà per farne un bacino di cultura le grandi realtà archivistiche degli istituti
Ne sapete che cosa vuol dire l'archivio del Gramsci che cosa vuol dire l'archivio della basso l'archivio dell'Istituto Sturzo l'archivio della Treccani voleva dire mettere insieme gli archivi politici sociali economici artistici
Culturali di un Paese
E e con una sfida molto grande perché significava non solo conservare archivi in un momento eravamo nel novantuno novantadue in cui l'Italia precipitava in una specie di damnatio memoriae in cui conservare questi archivi
Voleva dire
Rischiare una sorta di linciaggio morale perché sembrava che insieme ai partiti politici la loro storia forse una storia da condannare e in quel momento questo lavoro fatto Sui gli archivi per mettere insieme per farli dialogare fra di loro per valorizzarli e per farli fruire a un pubblico più ampio
Fu un momento di straordinaria importanza
Nel novantuno ci fu un incontro in cui l'istituto alla Fondazione Basso si incontrarono i presidenti riesce non incredibili presidenti
Era Marotta per l'Istituto degli studi filosofici era Tranfaglia era Gabriele De Rosa era Beppe Vacca erano veramente gli straordinari testimoni Gimondi
E e di una cultura che aveva nella storia contemporanea comunque una delle sue radici profonde
Bene si misero insieme decisero di mettersi insieme c'era in quel momento di lì a poco la terza conferenza degli istituti culturali l'obiettivo fu quello di modificare la legge centoventitré delle mille novecentottanta la legge Avagliano che era quella che aveva dato un sostegno agli istituti culturali perché costruire una nuova legge voi
Sapete bene perché avete tutti esperienza in questo campo più mettere in piedi una legge nuova sostituendo hanno una vecchia una tragedia perché significa affrontare delle difficoltà spaventosa
E di solito significa anche fermarsi a metà strada o o trovare ostacoli continui
Questa legge andò avanti e si tradusse nella legge cinquecentotrentaquattro del mille novecentonovantasei che ancora la legge in vigore e che rispondeva a due criteri fondamentali che sono di Cappelletti e e di De Rosa e di quella riflessione
Di Gerardo Bianco che era stato che era presidente dell'ANMIC quindi dell'Associazione Nazionale per il Mezzogiorno d'Italia quindi c'era veramente c'erano mondi diversissimi uniti però da una stessa idea di valore della cultura
Bene quello che è molto interessante che in questa legge c'erano criteri rigorosi
Di finanziamento che lo Stato concedeva delle realtà private perché era questo momento in cui il pubblico e il privato insieme
Riconoscevano di poter dare un contributo significativo la cultura del nostro Paese
Quindi una legge con criteri rigorosi archivi biblioteche fruizione il numero di ore di apertura contatti internazionali relitti reti e questa era l'altra grande intuizione cioè la capacità di mettere insieme queste cose e di valorizzarle da un punto di vista di nuove tecnologie anche questo mi pare sia stato già detto è stata una delle grandi capacità di quel momento
E insieme a questa legge a questa un articolo specifico che consentisse però alle piccole realtà che nascevano
Di trovare un sostegno quindi un articolo otto che diceva che c'era un fu sostegno annuale a quelle che erano piccole fondazioni che stavano crescendo che dovevano essere accompagnate nel loro cammino
Non voglio fare dirvi di più ma solo per spiegare a tutti voi come sia l'idea di un consorzio che mettesse insieme in maniera del tutto inedita degli straordinari patrimoni sia quella di mettere insieme i grandi istituti culturali del nostro Paese tenete conto che laici c'è l'associazione degli istituti culturali italiani c'è
La settimana scorsa a Napoli si è celebrato il un l'incontro di tutti gli istituti culturali che sono insieme quindi trent'anni di storia dell'Aci ricordando naturalmente i grandi presidenti che ci sono stati io credo sia il segno il segnale di che cosa davvero sono delle grandi politiche culturali e di come noi continuiamo ad averne uno straordinario bisogno
Beh non ci si poteva aspettare altro da fra gli articoli che un intervento appassionatissimi lo e competentissimo di politica culturale detto bene Vincenzo Cappelletti è stato
Puliti cosa si è tenuto lontano
Dalla politica Politi Sienna la politica politicante ammala capita molto bene ma è stato un grande politico culturale non un organizzatore di cultura un politico culturale che è cosa diversa
E hai fatto benissimo a ricordare anche alla fondazione nazionale Carlo Collodi di cui Cappelletti è stato presidente perché il allora il suo successore Pier Francesco Bernacchi che in Africa mi pare ha mandato il suo saluto
Con espressioni davvero affettuose nei confronti del professore
A questo punto
La parola io lo chiamo sempre così perché ricordo
L'epoca aurea della direzione del tempo il direttore Gianni Letta
Però dopo competitori dovrebbe Bacco perbacco parlare altresì che colloca imposta
è stato detto tutto e tutto benissimo io non ho né i titoli nella competenza dell'autorevolezza di chi mi ha preceduto ne ho la presunzione di potermi allineare a tanti autorevoli relatori
Ho solo un titolo che forse Claudia sa perché posso invocare e la devota amicizia che mi ha legato all'UE
Che è diventata in un certo periodo una affettuosa e molto intensa consuetudine quando lui accettò di collaborare al giornale che allora dirigevo il Tempo e che il direttore piace anche a me dire così Vian
In quegli anni era il direttore dell'Osservatore Romano ricordava quindi si è stato un bellissimo rapporto anch'io apprezzo tanto come abbiamo sentito da tante bellissime testimonianze
Che c'hanno fatto rivedere risentire
La bella austera alta eleganti sicura The professor Cappelletti
Il suo sguardo luminoso la sua discrezione
Il suo comportamento dignitoso
Che a qualcuno poteva apparire quasi altero e che invece voi si scioglieva in una umanità straordinaria balzava che cominciasse il colloquio
E che cosa posso dire sono un testimone
Tesi vorrei che ha potuto
Costatare negli anni
Quello che avete sentito
Cioè la sua grande cultura
Il riconosciuto prestigio l'autorevolezza
Conquistato nella cultura italiana ed europea per tutto quello che aveva fatto
E avete sentito medico e filosofo si è laureato prima in medicina poi in filosofia poi insegnato Storia della scienza quindi è riuscito in quella unità del sapere
Che il professor Lucio Bianco a ricordato citando ed evocando Gerardo al quale anch'io mando un affettuoso saluto euro augurio
Guarigione e non poteva che approdare
All'incirca lo vedi ecco l'altra testimonianza che possono fare e il suo grande amore
Per l'istituto e la sua grande passione per l'enciclopedica ha detto giusto Braia all'inizio
Il filo rosso della sua vita
Un filo rosso che
Ha attraversato tutto alla sua lista e che ha continuato ad alimentare il suo spirito anche quando a un certo punto ha lasciato l'istituto è rientrato nel cinquantasei in questo istituto giovanissimo assistente dell'allora presidente Ferrandino al quale si era presentato
Con la unicità di chiedere un lavoro e trovando accoglienza e rispondenza piena in quella persona straordinaria che alle presidenze dell'avvio
Che a sua volta ricordava i tempi della sua giovinezza quando anche lui era in cerca di lavoro e che perciò lo accolse con una particolare disponibilità e apertura
E nacque un sodalizio bellissimo
Che cominciano in maniera forse un po'stentata perché confessa
Cappelletti in quel bellissimo ricordo pubblicato dal Veltro
Aldo Ferrandino presidente della Treccani
Che si accostò all'unico in una certa diffidenza perché era un po'perplesso di fronte a quel linguaggio
Ricercato troppo ricercato da apparire un po'retorico ampolloso e poi invece in quelle due circostanze che Flavia ha ricordato si è andato sciogliendo e trasformando il rapporto intenso irrevocabile lo definisce così perché aveva un rito quello della firma della corrispondenza
Che era il momento del dialogo perché firmando commentava le lettere e i personaggi dei destinatari
Consentendoci perciò di commentare i fatti della cultura i fatti dell'istituto e aprendosi ha delle piccole lezioni ogni sera e poi il momento della confidenza quando accompagnando la la macchina
Si lasciava andare a un conversare più intimo più amichevole appunto confidente
E questo rito ripetuto tante volte ha fatto nascere quel rapporto che è stato straordinario e che portò fare presidente il rabbino
A fare una battaglia sono stati evocati gli statuti via via cambiati perché lo statuto non prevedeva il vicepresidente e lui correva che a un certo punto dopo essere stato così assiduo e prezioso per l'istituto Capelletti diventasse vicepresidente nel sessantanove forzando la decisione del Consiglio lo fece nominare vicepresidente l'anno dopo direttore Gbc direttore generale e l'anno dopo nel settanta direttore generale
Lo è stato fino al due mila e due dal due mila e due diventato vice presidenze e direttore scientifico la carica che avevano ricoperto Giovanni Gentile e Gaetano De Santis
E che ha svolto in maniera eccelsa
Per testimonianza di tutti lo avete sentito avete sentito quanti episodi quante
Quanti meriti tutto quello che ha fatto per l'istituto la passione con la quale lo ha fatto e il questo in fondo
Era proprio l'approdo naturale per una personalità come la sua
Perché questo era lo scrive Gerardo Bianco in quel bellissimo ricordo il luogo simbolico dell'unità del sapere e questa unità come avete ricordato Cappelletti
Praticava e predicava e l'ha realizzata bellici profetica che appunto e il luogo massivo della pubblicazione sistematica e ordinata di tutto
Arte e scienza insieme filosofia e medicina letteratura essenze fisiche illuda unità della cultura
E superando come ci ha ricordato il professor Bianco quella dicotomia di derivazione crociana che vedeva le due culture ricordate anche del professor cinesi in conclusione del suo discorso l'umanistica e la scientifica quasi in competizione o in conflitto
Vengono in mente ricordi più antichi triglie quadrivio grammatiche a dialettica e retorica da una parte aritmetica geometria astronomia e musica dall'altra le arti liberali così divise
E ci volle Boezio per classificarle superarle perché nel Cinquecento lui sì prefiggeva di far conoscere ai romani Platone e Aristotele e di dimostrare la coerenza e la concordia tra i due massimi
E così concorse alla diffusione della cultura filosofica del tempo così come il lì Cyclopaedia italiana
Possiamo dire l'Enciclopedia italiana di Vincenzo Cappelletti ha contribuito in maniera straordinaria alla diffusione della cultura in questo popolo che ricordiamolo era entrato in guerra ed era uscito dalla guerra povero e analfabeta per la sua gran parte che cosa è stato
La influenza del Enciclopedia Treccani nella storia del costume e della evoluzione della cultura italiana e fondamentale sarà pure vero come ha detto giustamente
E il massimo Brai che oggi occupa la carica prestigiosa che frodi Cappelletti che l'enciclopedia italiana e riversa dal Encyclopédie Franzese
Ma come quello fu uno strumento straordinariamente efficace per la diffusione delle idee dell'Illuminismo così l'Encyclopedia è stato uno strumento straordinario di insostituibile per la diffusione della cultura a livello più popolare è vero che era un'opera monumentale è un'opera monumentale la cui diffusione all'inizio stentava
Ma avete sentito ricordare che Vincenzo Cappelletti serva anche un grande manager ha detto giustamente gli hanno non un organizzatore culturale ma uno che la politica culturale la sapeva fare e ce lo ha ricordato benissimo Flavia Nardelli
Che è stata autorevole presidente della Commissione cultura del Parlamento italiano
Ma lui che era anche un manager ha saputo organizzare anche la diffusione sul larga scala di quello individuando poi per tempo Luís
Rettore Bonini l'uomo delle connessioni
Gli sviluppi della tecnologia
E la istituzione primo in Europa di un sito quando ancora le cose sembravano lontane e venissero solo dall'America e molti in Italia apparivano scettici aveva capito
Da uomo di scienza ma un uomo di forte cultura umanistica come i tempi e la tecnologia dovessero diventare gli strumenti per dire il vero
Perché se no che cosa lo diciamo a fare se non sappiamo comunicarlo come ci ricordava e ammoniva Paolo sesto ma senza mai rinunciare ce l'ha detto il professor Bonini
Ad appartenere al pensiero
Lui sapeva anche fare il manager aveva anche la capacità e la forza di affrontare i problemi della organizzazione del lavoro della e commercializzazione del prodotto
Ma senza mai derogare alla sua fedeltà al pensiero al quale sempre era rimasto fedele per quell'insegnamento
Che il professor Balsano se ha ricordato perché tutta la sua vita ha seguito quella traccia ristruttura Elica
Che a sua volta poi lasciato che era fatta di etica di consapevolezza di rigore morale di competenza disimpegno
E anche di sacrificio perché la sua vita è stata di totale dedizione all'istituto nel quale disperatamente credeva
Al quale era devotamente attaccato che considerava quasi suo e si è dedicato alla crescita dell'istituto e alla diffusione della cultura
In maniera introvabile
Perché è un esempio di così il totale dedizione e qui dentro in questo palazzo ha passato quasi cinquant'anni per la precisione quarantasei se non vado errato ma cinquant'anni sono la vita di una persona
E lui è vero che ha fatto tante cose fuori dell'istituto perché voleva diffondere la cultura
Ma la sua vita e cui e tutto quello che l'ha fatto l'ha fatto nel nome dell'istituto e della Enciclopedia Saverio Ricci che è stato uno storico collaboratore del non priva di ritmo gli si era un'altra cosa
E naturalmente attaccato
All'Istituto dell'enciclopedia che in una lettera inviata il quindici aprile mille novecentottantasei ad Aldo Duro direttore del Vocabolario della lingua italiana lui manda duro
La voce enciclopedia che aveva voluto scrivere Luís e precisava nella lettera duro l'aveva scritta lui perché voleva che tra le la voce rispecchiasse dell'istituto le premesse acciocché siamo ma anche la realtà di soggetto che ha conferito significato al termine e la Treccani sotto la sua direzione o sotto la sua vice presidenza il presidenze
Sette appunto conferire nuovo significato a quella parola antica fu capace di ridarle senso
Nel secondo Novecento facendosi l'istituto coscienza critica nella custodia del passato dei cambiamenti e delle nuove sfide
E Saverio Ricci che fu storico collaboratore dell'istituto e poi dal due mila uno ebbe la responsabilità dell'attività culturale dell'istituto ha scritto
Sempre su quel numero del vetro dedicato tutto intero con una serie di contributi uno più bello dell'altro alla figura e all'opera al ricordo di Vincenzo Cappelletti è scritto
In un istituto che ha avuto tante personalità eccellenti di primo livello
Cappelletti offrì privo di una virtù e le leggi la comprensione degli orizzonti verso i quali la produzione editoriale dovesse procedere
La padronanza delle prospettive dei metodi sia della cultura umanistica che di quella scientifica
Uno spirito di realizzatore
L'attitudine al corteo al coordinamento competente di ampie squadre di ricercatori di diverse discipline
La capacità di integrare la comunità in ciclo Pedica la comunità parola che abbiamo sentito ricorre spesso perché così intendeva il suo istituto
La capacità di integrare la comunità Anci profetica con una larga Rete di relazioni istituzionali culturali l'uomo delle connessioni
E nessuno più di Marco Castelluzzo che ne ha fatto un ritratto commosso lui che ha avuto il privilegio di lavorare fianco
E di sentire
L'influenza ha detto tanto contribuito alla mia formazione anzi voi ha detto alla mia educazione anche spirituale
Ed è incide la stabile e Serena signorilità
Nella conduzione dei rapporti e nella guida della comunità perché era anche vero Claudia un gran signore dal tratto gentile aristocratico nel senso più nobile dell'espressione
Che sapeva trattare tutti mettere ognuno a proprio agio anche se sulle prime uno poteva anche provare soggezione perché sapeva di trovarsi davanti a un monumento
Che anche la figura evocava a una persona con la quale bisognava stare attenti a parlare perché nella ricerca delle parole dei termini e delle espressioni era molto attento infatti in quella lezione
Che carabina Dida lui dice
Che quel linguaggio gli sembrava eccessivamente ricercato
Perché ormai ENI eravamo abituati a un un linguaggio disse ad un quasi sciatto della comunicazione con Renzi che non aveva ancora visto quello di venti dei giorni nostri l'avesse visto sarebbe stato ancora peggio
Ma in quel ritratto che lui fa del suo presidente
C'è veramente
Tutto Cappelletti
C'è una summa delle sue caratterialità non caratteristiche Marco
Delle sue doti delle sue virtù perché c'è non soltanto la devozione al maestro non c'è soltanto la cultura ma se la sua spiritualità la sua fede
La sua sensibilità il suo modo di intendere e vivere l'istituto il suo rapporto con l'enciclopedia e con la cultura ma anche la sua grandissima umanizza
Basterebbe leggere il l'ultima parte di quel ricordo quando con discrezione poetiche dice
Che
Al momento in cui l'ancoraggio al vi sia alla vita fisica di fare le biro si è rallentato cioè voleva dire che
Se si va a fare
Incassare in piedi
L'ancoraggio a fisica si è allentato immagine bellissima la prima ora
La scettro con cui Yuri lo sostiene lo accompagna
Ricambiato indo quel sostegno morale che Luigi tanti anni prima aveva avuto all'inizio della sua
Ma non si può chiamare carriera una ammissione come è stato giustamente definita perché così l'ha intesa così l'ha vissuta
E con quella dedizione del missionario con quel saper guardare oltre si realizzandosi ha un orizzonte più alto così lunghi asservito questa istituzione ed è stato bellissimo che stasera
In questa sala dove tante volte lui ha parlato col suo linguaggio forbito legali quello sì ricercato ma nel senso più bello dell'espressione
Dispensando il bene della sua cultura a tanti Dinoi
è bello dicevo che
Che hanno avuto con Lou consuetudine che con lui hanno lavorato che di lui hanno proseguito l'insegnamento come il professor Cimino e che Daloui hanno imparato a servire questo Paese
Lo abbiano voluto ricordare per merito di Claudia la quale tutti diciamo perciò grazie
Grazie direttore
Nessuno
Poteva concludere meglio questo incontro
Se non lo stesso Cappelletti
Non ci siamo messi d'accordo ma io avevo in animo di leggere poche parole
Di questo articolo su Aldo Ferrandino Aldo Ferrandino significa il suo maestro Gaetano De Sanctis è stato detto
E quindi le origini della
Nell'Enciclopedia ma anche l'onore
Dell'università italiana che sette
Rifiutare il giuramento
Imposto del regime fascista
Lo storico della chiarezza
Storico di Roma
Tra cui l'Enciclopedia deve tantissimo questa enciclopedia abbiamo ascoltato dal successore di Vincenzo Cappelletti quanto sia aperta al nuovo è verissimo il ruolo dell'enciclopedia nella nel Risorgimento culturale dopo dopo la guerra ma quello che sta facendo adesso Principe vedi a tutta in Rete
Viva wiki Pd accerto ma dopo aver messo dopo aver cercato XY su Wikipedia cercate XY Treccani e vedrete la differenza c'è tutto anche il Biografico
Che l'opera l'opera veramente Opus ma
Lasciamo dunque la parola a Vincenzo Cappelletti
Il ricordo
Affonda le radici nel vissuto
E nel farsi rievocazione lo comprende
Si torna essere uniti nell'intimo a uomini e simboli
Lei si sembravano lontani da noi
Ed erano invece nascosti nel profondo dell'io
E ricordarsi di loro
Costa quanto avvicinarsi a un paragone
Che si poteva illudere a una confessione
Che si poteva rinviare
Uomini che segnarono disse e il nostro cammino
Simoni che parvero far trasparire il significato della vita
Quando riappare Isco no
Ci chiedono conto del tempo
Come di qualcosa che dovevamo cambiare in verità
Ma può esserci un ricordo voluto desiderato
Una rievocazione priva di angoscia
Quando si possa dire almeno
Di aver cercato il senso di un incontro decisivo