Presentazione del secondo Quaderno dei Diritti Globali curato dall'Associazione Società INformazione Onlus dal titolo 'Droghe e Diritti Umani - le politiche e le violazioni impunite'

Stiamo indiretta e quindi a buona sera a tutti sia
A chi è in sala il sia chi è collegato via sociale con i vari con le varie pagine che come dire da parte a quella che i crimini L. Milano trasmettono l'evento di di questa sera
Però dei diritti umani le politiche e le violazioni impunite quindi obiettivo di questa serata è quello di raccontare di presentare il secondo quaderno dei diritti globali
Non dico
Quindi sono vent'anni che il rapporto annuale sui diritti globali viene presentata e quindi ci fa piacere come dire presentare un primo pezzo di quello che poi sarà il volume
In questa sede
Progressivamente come dire come i nostri relatori interverranno grazie a Remo e quindi per primo però diamo la parola seguita da Kamai lavoro Vincenzo Greco
Che non è un relatore porto soltanto una un saluto e faccio soltanto
Nel nell'aprire la serata ovviamente re oltre a ringraziare i fratelli presente ringraziamo anche
Siamo in un secondo incontro nel senso che abbiamo immaginato sull'argomento delle
Una due incontri Putin contro che quello del libro
Il fenomeno sostanze
La lettura anche diciamo così attuale stiamo parlando dell'uso mentre
Do lettura anche attuale
Stante il secondo incontro quello di oggi lo collega quindi c'è una relazione tra i due momenti anche l'idea di diritti
Perché comunque parliamo delle delle persone
E parliamo di diritti in un contesto mi riferisco con testo di questa fase dove la questione dei diritti
Ancorché spesso e volentieri sotto votata in una forte criticità con la quale ci ci misuriamo no il tema del proibizionismo la morale l'etica che sovrintendono alle convenzioni della nostra la nostra società facilmente sfociano illegittimi GT nazione tra negazione di diritti qui nella esclusione invece che nella che nell'inclusione e alimentano le disuguaglianze quindi le che siamo soggetto di rappresentanza sociale che rivendica il proprio ruolo dal punto di vista il contrasto disuguaglianze
Occupiamo anche questa sfera di di riflessioni in un intendimento anche di natura culturale perché questo rientra dal non il punto di vista anche piene titolo nella nella rappresentanza del lavoro che scriviamo perché poi parliamo di persone che vivono e lavorano
E lo facciamo in un contesto se parliamo di questa fase storica accennavo prima proibizionismo ma anche l'otto a l'attuale quadro politico ci suggerisce di aver ventenne molto sa rispetto al piano i diritti perché poi nell'ambito come si può dire delle questioni con le quali ci confrontiamo il tema del proibizionismo non è soltanto legato alle sostanze ma c'è proprio dietro un'idea un costrutto culturale della democrazia
Ed è il fatto che la negazione delle diversità sia un tratto evidente questo lo vediamo se parliamo di immigrazione questura vediamo se parliamo di raduni giovanili e quant'altro questo per dire che mettere all'interno di una di un complesso di ragionamento un'occasione discussione come quella di chi di di di di questa sera corrisponde ad un filo logico ad una lettura di una di una società e delle caratteristiche spesso e volentieri
Non sempre positive che la contraddistinguono io lavoro termino qui io nel mio mio breve saluto e all'insegna dei diritti restituisco problemi Pancrazio
Grazie incenso poniamo la telecamera fatto mi viene a dire appunto nella
Nel nella bella iniziativa di oggi c'è anche il fatto di anche se in tono minore rispetto quello che era però il fatto di portare in camera un iniziativa questo tipo in qualche modo essi ricorda come due anni fa proprio questa sede ad ospitare la conferenza autoconvocata sulle droghe che poi con gli ex colleghi si è portata via
E da lì come dire un mondo è passato di mezzo visto che poi l'anno successivo diranno se è riuscito in a convocarla iniziato anche un un lavoro diciamo fatto col ministero in quella direzione poi sappiamo come dire essere già arrivati a un altro altro pezzo di mondo però c'è anche questa questo legame un po'con quel tentativo che si era fatto qui ora Sergio Segio e Susanna Ronconi Survey curatori dei Quaderni e quindi partendo da Sergio Segio società informazioni che l'unico un po'di di raccontarci
Droga e diritti umani
Ma
Sì se
Troppo
Genere mi dicono che non si sente quando parlo io ma
Attacca Corrado
Corrado quando reale conferma
E per quello che mi sembra che le cose che dico non non attecchisca non molla
Comunque a ragionare Ivan del resto Corrado manderei lezione conferma perché quanti decenni sono
Ragazzi però
Ecco semplicemente troppo
In un lembo
Ci troviamo in queste sue stesse sale da almeno trent'anni a trattare di temi
E non semplici fatti così anche
In casa CGIL come possono essere quello delle dipendenze quello delle droghe quello de
Del caso
No
No allorché normative scorso
Grasso statuti
Dicembre e Roma la scomunica
Iniziativa Surano
Uomo un
è la
Stessa a grazie
USA la essenziale da fare ansia
Presentare il nostro nuova ma tensione sociale
Ma prima anche oggi custodirlo qualora
Struttura a differenza del primo molto luoghi
Esecutivo
Non risulta e ciò che il telefono va bene
Senta Buontempo troppo
Tra i crimini di guerra ma lo struzzo
Il
Uscì con
In occasione rientra
Non ricordo non solo per dirvi anticiparvi che proprio oggi ho licenziato la versione inglese del ventesimo Rapporto che quindi entrata in tipografia quella italiana e già in stampa a breve a dicembre presenteremo il nuovo rapporto in una grande iniziativa Venezia al dodici e tredici dicembre assieme all'Università Ca'Foscari
In una conferenza internazionale sui processi di pace
Quindi è un tema anche qui grammatica mente attuale e purtroppo sul quale forse troppa poca attenzione politica mediatica e sociale viene riversata che però per noi molto importante ve lo dico anche perché mi consente di profittare per fare gli auguri al nuovo segretario generale del Sindacato mondiale che due giorni fa
è stato eletto quinto congresso sindacato mondiale a Melbourne perché si tratta di Luca Visentini un italiano che pochi mesi fa il sedici maggio era di nuovo con noi qui sempre in questa della Camera del lavoro di Milano a presentare il diciannovesimo rapporto anche lui sarà con noi a Venezia invece per presentare
Il ventesimo questo insomma per dare a chi non si conosce agli ascoltatori di radio radicale che davvero ringrazio per l'ennesima volta per questa sua costante attenzione a queste tematiche ma soprattutto in generale per il prezioso
M anche solitario
Un ruolo di presidio dell'informazione critica e libera indipendente che svolge in questo Paese da decenni e che quindi consentirà a quelli che non sono con noi oggi di seguire i nostri lavori sia oggi ma sia nei prossimi giorni perché chi lo conosce sono tanti per fortuna e lo usa sono tanti sacche radio radicale è uno dei più preziosi archivi di informazione di cultura di di politica insomma di tutti i temi che a noi personalmente stanno a cuore ma che sono come dire
Il presidio della democrazia
Ecco questo per dare gli gli elementi di contesto tenendo invece al tema libero di cui parliamo
Il cui sottotitolo è giustappunto le politiche e le violazioni impunite mentre il titolo droghe diritti Manni umani richiama l'attenzione sul fatto purtroppo non scontato
Che troppo spesso chi utilizza droghe è vittima di violazione anche travolta drammatica sino a perdere la vita oltre che i diritti
Dei diritti umani un fatto non scontato ma che va dato atto va preso atto che negli anni più recenti
Ha cominciato a prendere piede questo convenzione questo ragionamento questa constatazione anche a livello di politica internazionale delle mai massime istituzioni sovranazionali
Noi abbiamo pubblicato questo libro
Pochi mesi fa a ridosso della giornata mondiale che le Nazioni Unite dal mille novecentottantasette dei dicano alla questione delle droghe cioè il ventisei giugno ecco nella ricorrenza di quest'anno
Il segretario generale delle Nazioni Unite nel suo discorso ufficiale ha detto delle parole che mi sembra di cui vada colto il segno innovativo l'importanza ha detto
Nella giornata mondiale contro l'abuso e il traffico illecito di droga rinnoviamo il nostro impegno a porre fine a questa piaga e a fornire sostegno Hakkinen Licci so comprende soluzioni politiche non discriminatorie incentrate sulle persone sulla salute e sui diritti umani
Ecco quindi che il tema dei diritti umani è presente in relazione a chi consuma droga ai massimi vertici delle nazioni
E ed è un passato con passaggio sono parole per nulla scontate insomma guardando al al passato anche recente ecco io credo che però vada affermato con maggior chiarezza
Che fornire sostegno alle vittime in questo caso significa riformare radicalmente a livello globale e nazionale le politiche sulle droghe
Perché lo sappiamo lo diciamo da decenni in questo libro anche documentiamo
Che troppo spesso le politica riguardo non sono indirizzate tanto al contrasto delle sostanze quanto alla lotta contro le persone che quelle sostanze utilizza quindi queste persone sono spesso quasi sempre mi verrebbe da dire vittima non Giarda le droghe ma delle politiche sul retro
Usare droghe di per sé non è una malattia anche questo forse non è consueto ma va detto ad attenersi
E lei se
So che provoca malattie e morte e la condizione di illegalità e di clandestinità cui sono costrette le persone che le utilizzano e l'assenza o la carenza di servizi di riduzione del danno
Carenza d'o o mancanza dovuta leggi ingiuste e controproducenti ha scelto e punitive centrate su una ideologia proibizionista e criminalizza
Ecco guardate che non è del eccessivo parlare di morte oltre che di malattie perché non se ne parla quasi più
Perché come dire l'attenzione politica e mediatica in Italia ma non solo e nel corso del tempo
Mammano scemata ma i decessi per overdose continuano a essere una drammatica realtà a livello mondiale dell'ultimo rapporto delle l'azione mite
Quantifica queste morti in mezzo milione a livello a livello mondiale
Nei nei diversi paesi a cominciare dagli Stati Uniti dove nel due mila ventuno sono state oltre cento settanta mila le vittime solo negli Stati Uniti vittime in particolare nel settanta per cento dei casi
A causa di uno specifico farmaco piaccia analgesico il Frentani
E anche questo è bene
Rimarcarlo perché ci dice indirettamente dei nessi tra narcotraffico e lobby farmaceutiche ma un altro è ampio discorso che non voglio fare in questo momento
Nell'Unione Europea nel due mila ventuno i morti sono stati cinque mila settecentonovantasei
O sei mila trecento
Quattrocentotrentaquattro se li sommiamo anche quelli morti in Turchia e e Norvegia anche crine al settantaquattro per cento dei casi a causa degli oppiacei
In Italia nel due mila ventidue sino a ieri praticamente i morti censiti sono stati centotrenta
I dati ufficiali ci dicono che nell'anno passato cioè nel due mila ventuno sono stati
Duecento novantatré
Pensate che da quando è iniziata la rilevazione in Italia dei morti
Per over dose dal mille novecentosettantatré ad oggi i morti sono stati ventisei mila quattrocentoquarantasette solo in Italia
Da quando questo fenomeno viene rilevato statistica ma
Ecco insomma senza dilungarsi troppo e annoiati perché i numeri
A volte si fa fatica ad ascoltarle ma servono anche pensate
Davvero che percezione falsata dei fenomeni hanno molte persone soprattutto quando non conoscono coi dati che li quantificano ma insomma si tratta dei numeri di una guerra
Di una guerra però lo diciamo lo rimarchiamo ribadisco
Attribuibili in larga misura non ha la letalità intrinseca delle sostanze assunte bensì agli effetti delle leggi in materia e delle politiche criminalizza
Non per niente insomma anche qui al di là delle delle ipocrisie di cui sono spesso ammantati discorsi istituzionale ufficiale a riguardo delle politiche sulle droghe convenzionalmente mediaticamente queste politiche vengono definite guerre alla droga
In realtà è qui però casca l'asino si tratta di una guerra non dalla droga Benassi a chi la droga che o meglio le deroghe utilizza
Oltre alle morti diciamo per overdose dovute alla clandestinità cui sono costretti consumatori eccetera eccetera vi sono poi anche questi sono dati che raccogliamo magari già da più di me venendo al racconto allora nel suo intervento perché fa parte anche del suo specifico del lavoro impegno
In arma Reduction International
Pensate che nei cinquantotto Paesi che nel mondo mantengono attualmente la pena di morte in trentacinque di questi la pena di morte la pena capitale e prevista
Anche per i reati di droga spesso anche solo per il possesso quindi non per il grande tra
Nel due mila ventuno vi è stato un impennata di queste morti sono stati centotrentuno le esecuzioni
Mentre almeno duecento trentasette sono state le persone condannate a morte in sedici Paesi anche qui con una crescita dell'undici per cento ho detto almeno perché anche questo come dire è una cifra che viene pensata solo allineeranno alla Cina
Molto spesso una cifra oscura alle le autorità non danno dati ufficiali a riguardo e quindi sono sicuramente dati inferiori inferiore alla realtà
L'anno scorso nel mondo nei diversi Paesi almeno tre mila persone erano rinchiuse nei bracci della morte condannate per reati di droga inattesa dell'esecuzione
A queste cifre a questi dati terribili vanno poi aggiunti quelli derivante da un fenomeno ancora più non so comma gettito darlo
Tremendo è vergognoso che sono le esecuzioni extragiudiziali che avvengono in numerosi in alcuni Paesi ma di cui il caso più terribile più emblematico e per fortuna anche abbastanza conosciuta a livello di opinione pubblica internazionale quello delle Filippine
Dove
Nel giro di pochi anni guardate quattro cinque anni sono state stimate ingenti e sette mila morti
Di persone uccise consumatori e spacciatori piccoli spacciatori accetta anche perché questa campagna di morte di assassinio perché queste sono le parole appropriate
In quel Paese è stata promossa dal per fortuna ex presidente Rodrigo Due terzi è che in prima persona addirittura ancora nella campagna elettorale aveva promesso
Spietatezza contro chi utilizzavano ventisette mila uccisioni questo giudizio
Dunque insomma non c'è altro da dire che questi numeri senonché questi numeri confermano al di là di ogni forzatura
Che si tratta di una guerra contro le persone e non contro le sostanze
Che comporta la morte comporta anche l'incarcerazione a milioni dei dodici milioni di persone attualmente incarcerato Agnana incarcerate nel mondo una su cinque lo è
Per le leggi sulla droga
Ed ecco
Come del tutto sbagliato e quasi mai e in buona fede per la verità considerare soprattutto trattare chi utilizza le droghe come ammalato o peggio come un criminale
Da punire o curare coattivamente rischia per però voglio dirlo anche di essere fuorviante considerarlo solo principalmente come vittime
Alcuni
I governi dicono vittima delle droghe noi diciamo la vittima delle politiche sulle droghe perché badate che questo
Culture questi processi di vittimizzazione che si sono affermati su numerosi temi e versanti
Negli ultimi anni credo non aiutino mai accentrare ha davvero il problema era trovare le risposte appropriate perché trasformano in fatto individuale questione che sono invece sociale e che alla fine rischiano di produrre
Quelle stesse
Culture politiche securitaria e punitive che sono giusto appunto quelle che consumano di preferenza ma non solo le persone che consumano droghe i nemici perfetti per dirla
Con il criminologo Nils Christie
A questo proposito mi permetto di suggerire un altro libro un bel titolo appena uscito crede
Scritto da Tamar pizze che si intitola il malinteso della vittima sottotitolo è una lettura femminista della cultura
Punitiva che è stato appena pubblicato dall'edizione del gruppo Abele
Che aiuta a riflettere nel modo secondo me è giusto anche su questo tema che oggi insomma ha preso un po'piede dappertutto che quello delle vittime e dei paradigma vittima ma questo diciamo un discorso che ci porterebbe qui
Troppo lontano volevo solo accennarlo io credo che se mai fatta
Detto Bata qualificata considerata chi consuma utilizza droga innanzi tutto come persona quindi non
Non una vittima ma una persona
Una persona però
E questo farà invece rimarcato a chiare lettere perseguitata perseguitata dalle legge perseguitata dalle politiche perseguitata da una cultura Am anche diffusa criminali Zante e stigmatizza
Quindi da da questa insensata e criminale e impunità guerra che tra che va sotto il nome di guerra all'altro
Guerra che appunto ed è un po'il cuore il filo rosso del nostro lavoro della nostra ricerca una guerra che comporta infinite violazioni e lesioni dei diritti fontane
Ecco quindi lo scopo di questo libro e di questa chiave di lettura che proponiamo
Certo quello di informare approfondire ricostruire denunciare ma anche avanzare proposte di riforma radicale delle politiche in materia di droga
Assieme è anche questo mi sembra importante sottolinearlo perché spesso come dire o un aspetto
Ho sottovalutato nascosto addirittura contrastato e anche quello di riconoscere la voce la soggettività delle persone che consumano sosta
Persone che rivendicano diritti in prima persona lo fanno mettendosi in gioco loro stessi diventando attivisti di queste battaglie per i diritti umani
A dispetto anche di certi paternalista mi diffusi anche nell'ambiente terapeutico e comunitario
Le loro ragioni sono ben richiamate in questo libro nell'intervento di due attivisti che ospitiamo attivisti della rete europea delle persone che usano droghe schiava euro punto
Che scrivono
Noi abbiamo il diritto di essere rappresentati ascoltati perché siamo esseri umani e non perché siamo malati
Noi siamo malati di controllo sulle droghe siamo malati di violazioni dei diritti umani siamo malati di bambini sottratti alle nostre famiglie siamo malati di violenza di genere
Siamo malati della costante negazione del nostro diritto alla salute
Siamo malattie dell'essere sorvegliati e controllati nel trattamento ma non siamo malati di una malattia ecco ve l'ho voluta leggere perché cresta una frase che a me piace molto anche perché è davvero condensa molto
L'intero contenuto del libro in ogni caso quello per la la filosofia l'approccio che culturale politico e sociale assieme che noi diamo oramai davvero da decine di anni
A questo a questo lavoro che facciamo a livello culturale ma anche sul campo
Ecco a questo proposito noi lo stiamo presentando qui oggi
In Camera del lavoro di Milano nel mese di novembre è una ricorrenza significativa perché gli attivisti le associazioni e gli utilizzatori impegnati in prima persona per il rispetto dei diritti di chi usa le droghe hanno fissato simbolicamente non sa quasi nessuno perciò dallo voglio dire
Hanno fissato nel primo novembre la Giornata Mondiale per contrastare la stigmatizzazione la criminalizzazione dei perso delle persone di loro stessi che utilizzano allegro ecco mi sembra importante richiamarlo perché
Proprio perché proviene da chi sulla propria pelle paga da decenni da secoli queste politiche criminali e criminalizzati quindi non dal Tosca e la persona non contro le prove genericamente qual è quella la dizione delle Nazioni Uniti ma aggiornata
Mondiale contro la stigmatizzazione alla criminalizzazione delle persone che usano i droni quindi non del tossico del drogato o del consumatore di sostanze più o meno proibite della persona
Questo va ribadito a chiare lettere
La questione delle droghe e del resto è stata una ben maggiore banchi di prove di quella strategia che in passato Corrado ricorderà perché eravamo a parlarne
Proprio di nuovo in queste sale che abbiamo definito di passaggio dallo Stato sociale allo stato penale e che ha modificato nel corso degli ultimi decenni in profondo globalmente le politiche sociale di rue de di voler far compresa quella relativa alle dipendenze imprimendo loro un carattere è un segno autoritario
Proprio qui nella Camera del lavoro di Milano il ventisette giugno del due mila e ventitré
Diciannove anni fa
Corrado manderò lì non aveva ancora la barba bianca
No il due mila e tre la
Oggetto ho sbagliato ma è stata quindi sono passate diciannove anni da quel momento in cui qui promuovendo un cartello
Proprio contro queste politiche né autoritarie contro quella strategia va detto bipartisan perché i governi anche di opposto segno l'hanno portata avanti
E promuove mo'quello che fondono importante iniziativa pensate sottoscritta
Pochi giorni da da oltre mille settecento tra gruppi associazioni persone otto autorità e attivisti
E condotto o mi colpisce un po'Zafón norma
Confortante del mio pessimismo storico e tradizionale che dopo vent'anni e ci ritroviamo nello stesso luogo a continuare lo se vogliamo lo stesso discorso vent'anni in cui però ci sono stati in mezzo
Centinaia di migliaia di morti milione di incarcerato ingiustamente decine di milioni di penali Mezzate sul piano civile sociale e lavorativo quanti lavoratori
Sono penalizzati per l'utilizzo di sostanze a livello globale ecco però abbiamo dovuto registrare in questi vent'anni drammatici passi indietro va detto sul piano di questi diritti ma anche per la consapevolezza dell'attenzione sociale a riguardo ad essi a cominciare appunto dalla invisibili trazione Della questione dei
Delle deroghe e dei diritti violati di chi le usa ecco diceva mille settecento adesioni in pochi giorni e anche Susanna se lo ricorderà
Cioè una cosa oggi che sarebbe oggi impensabile che perché questi temi e chi le promuove come noi le associazioni il sindacato la CGIL
Pur essendo confluire testardamente
Presenti continuando a portare avanti ripeto a livello culturale sociale politico queste battaglie
Dobbiamo riscontrare come a livello parlamentare le sponde sono divenute pian piano sempre di meno a livello parlamentare le proposte di legge
Dei criminali bizantine sono sempre più rare e sempre meno sostenute le forze politiche ripeto lo dico con come dire non con contentezza ma di entrambi gli schieramenti di centrosinistra di centrodestra al riguardo delle politiche sulle droghe e banche più in generale delle politiche più complessive che riguardano il carcere la sicurezza
E alcuni temi di questo genere sono troppo spesso simili se non nelle proposte nella sensibilità o diciamo così
Nell'accoglienza eccessiva e nella risposta eccessiva che danno all'enfatizzazione della paura che a sua volta diventa il mercato della paura
Ecco questa infatti è di azione della paura dato luogo in questi vent'anni e ha multato anche come dire la nostra capacità di incidere davvero in positivo per portare avanti politiche di riforma sulle droghe
Per questo diabolico e bipartisan meccanismo punitivo assicuri il carioca hanno trasformato la punizione in una cultura condivisa a livello sociale in modo molto più ampio che in passato
E anche qui insomma non sto a ricordare sto prendendo troppo tempo e taglio alcune cose che pensato di dirvi alla condizione sovraffollata delle carceri dettagli anche quest'da questo punto di vista a una maglia nera a livello europeo pensiamo Agli Effetti perduranti di quella legge del mille novecentonovanta che fu o il peggiorata dalla legge Fini-Giovanardi Giovanardi nel due mila e cinque che qui però sostanze leggere sostanze pesanti
E ci vollero mi pare undici anni prima che la Corte costituzionale a drogarsi e la legge Fini-Giovanardi nel frattempo anche lì
Decine di migliaia ne erano rimaste vittime finendo in carcere magari solo per pochi Spinelli ma guardate basta pensare all'oggi a questo nuovo governo il recente decreto sui reparti che mi sembra illuminante di quali siano le culture le intenzioni di questo nuovo come
Ecco dicevo ma l'Italia che ha storicamente una non invidiabile primato nell'affollamento nelle carceri e talvolta anche nelle condizioni con cui si vive nelle carceri
In questi giorni ci sono processi per torture avvenute
Nel carcere dicevo rimane un Paese Cenerentola anche dal punto di vista dell'investire e investimenti della considerazione da parte delle politiche governative e servizi di riduzione del danno
Anche qui però va registrato insomma in questo panorama è un po'come poi le poche buone notizie che abbiamo dobbiamo innanzitutto conoscere
Conoscerlo e poi valorizzarle di di pochi giorni fa nello scorso mese di ottobre a Ginevra il comitato per i diritti economici sociali e culturali delle Nazioni Unite ha dato un giudizio netto
Ha detto
Ha espresso preoccupazione a parla Prot cioè punitivo al consumo di droga e per l'insufficienza disponibilità
Dei programmi di riduzione del danno e ha censurato alcuni Paesi tra cui in particolare l'Italia invitandoli a risiedere le politiche le leggi sulle droghe
Però allinearle alle norme internazionali sui diritti umani
Ecco quindi che vediamo che a livello di nazioni unite faticosamente in questi anni si son fatte strada questi due concetti la centralità l'importanza dei servizi di riduzione del danno e il fatto che i diritti umani ineriscono direttamente
Alla questione delle deroghe alle politiche a riguardo
Queste parole del Comitato mi sembrano doppiamente importanti sia per il merito specifico ma sia perché recepiscono aveva detto il prezioso efficace lavoro fatto in questi anni
Dai mezzi network di utilizzatori di sostanze per informare sollecitare
Quel comitato delle Nazioni Unite già da Girelli e Susanna Ronconi che sono qui hanno seguito da vicino questo lavoro immagino che se ne porta
Ve ne parleranno però insomma ci sono piccole ma fondamentali successi che dobbiamo anche in questo bilancio
Contabilizzare
Questo io credo ci ricorda ancora una volta che se i Parlamenti troppo spesso rimangono distratti silenti quando non apertamente
Promuove eventi politiche di maggior criminalizzazione dei consumatori di sostanza
E dal basso e dalla soggettività che marciano le riforme ripeto riforme che devono essere radicali delle politiche e la tutela di questi diritti umani
Ma non solo di questi perché sempre dal basso nascono le proposte le battaglie per sui diritti sociali sui delitti ambientali e tanti altri
E quindi io vizio primo un'attitudine pessimista o invece un se vogliamo razionale ma profondo ottimismo nei movimenti nella capacità che dal basso
Dalle forze sociale dall'attivismo dalla consapevolezza delle persone dalla mobilitazione dell'opinione pubblica dalle forze sindacali insomma
Da questo pezzo importante ma troppo spesso che il troppo spesso non a tribune e voce sufficienti nel sistema mainstream
Portano avanti quotidianamente
E da decenni
Ed ecco battagliera e qui perché immagino che forse ne parlerà Giada Girelli che il bilancio di questa guerra decennale guerra alle droghe
E ripeto soprattutto e prima di tutto guerra contro chi le droghe utilizza è un bilancio terribile come numero di morti di violazione dei diritti come incarcerati eccetera eccetera ma è un bilancio negativo anche sotto il profilo economico senso che
La guerra come tutte le guerre anche quella la droga estremamente costosa costoso per la collettività e remunerativa per certe nobile certe mafie
L'ottavo rapporto diramare ad Asciano International pubblicato in questi giorni ha stimato che a livello globale vengono spesi pensate cento miliardi di dollari per l'applicazione di queste leggi per lo più criminalizzati punitive controproducenti e rivolte contro le persone contro i loro diritti umani mentre solo cento miliardi centotrentun milioni invece vanno a finanziare i servizi di riduzione del danno
Questa diversa proporzione io credo ci dica
Di un divario che va che va colmato rissa
Quindi è davvero chiudo insomma
Nostro liberale tra l'altro chi la vuole essere qui disponibile in tre a prezzo scontato
è uno strumento un pro memoria ma anche un riepilogo io credo sia fondamentale
Il generale ma anche su questo specifico a vivere in memoria di quella che è stato il dibattito in questi decenni il dibattito sia a livello italiano a livello internazionale sulle politiche sulle droghe andare a riguardare allora peraltro fu molto attraverso Anton von detta in Italia la Società e media eccetera quello che è stato il dibattito sul varo della legge cosiddetta Jervolino Vassalli in Italia o sul piano Bush
Che sempre alla fine degli anni Novanta
Rilanciò quel questa guerra questo approccio criminale della guerra alla droga negli Stati Uniti
Io mi limito qui a citare il titolo del Corriere della Sera del sei settembre mille novecentottantanove titolava in prima pagina
Il drogato è il nemico da battere ecco questa è stato il taglio culturale politico che i governi alcuni governi più di altri alcune forze politiche più di altri hanno dato in questi decenni a livello nazionale e internazionale alle politiche sulle droghe
Ecco allora che da davvero il nostro è un piccolo contributo un lavoro io reputo comunque utile e prezioso per dire che di fronte alle perduranti
Massicce violazione dei diritti umani che quella guerra alle droghe produce vogliamo andare
Contributo a un definitiva invece cessate il fuoco
A ridare giustizia e dignità ai consumatori a chi utilizza sostanze grazie
Grazie al fior di offrirlo passerei subito dopo lo Susanna Ronconi di Forum droghe più credo si può quattro Rizzolatti sul contesto del nostro Paese
Allora grazie a chi è qui grazie nuovamente alla CGIL nuovamente anche anche a radio radicale che come dire ci aiuta sempre poi a diffondere i nostri contenuti
E
Ma Sergio ha detto molto su questo libro io voglio dire che questo libro è è ovviamente in chiaramente un in parte una denuncia però è anche un libro come dire che apre una prospettiva il terreno dei diritti umani è un terreno che possiamo praticare per quanto riguarda i temi relativi alle politiche sulle deroghe alle persone che ne sono coinvolte dico questo perché a livello internazionale c'è un movimento io credo ormai importante e interessante che parte prima di tutto dalle persone che consumano droghe dalle tante ONG che su questo lavorano
Ma anche come dire da una serie di trasformazioni importanti che sono avvenute proprio in sede di agenzie internazionali
Allora mentre denunciamo tutte le cose gradi che accadono diciamo però anche che le cose stanno cambiando e stanno cambiando in maniera abbastanza positiva perché dico questo perché come dire il libero è impostato secondo un approccio che io penso sia quello dovuto no quando si parla di diritti umani
Non lo so quando parliamo di diritti delle donne e non è non è che sventola diamo una bandierina noi facciamo la critica alla al al patriarcato alla società patriarcale perché se sventola diamo solo la bandierina dei diritti delle donne senza criticare qual è
Il contesto strutturale no che produce le violazioni dei diritti
Facciamo un discorso che spesso gli attivisti dei diritti umani chiamano lo show di Ginevra no
Ginevra è la sede delle agenzie che ONU che lavorano sui diritti umani dove avvengono degli sciocchi nel senso che si scrivono delle belle cose su dei pezzi di carta
E poi però tutto questo non riesce a dare a a diventare un processo politico no di innovazione
Allora come per le donne facciamo un ragionamento sul Patriarcato come per il diritto a liberarsi dalla povertà non possiamo che fare un ragionamento sul nostro attuale sistema di sviluppo ma o il sistema economico-finanziario criticandolo
Così per quanto riguarda l'ambito delle droghe e i diritti delle persone che usano droghe non possiamo che fare un'analisi delle politiche che oggi governano queste prove quindi libero è in
Lo Stato così e ed è impostato chiaramente ha come dire su una Ford affermazione fondamentale cioè l'attuale sistema globale che governa tutta la questione
Delle deroghe è una macchina che produce violazione dei diritti umani questo discorso e non è una posizione ideologica
Anche perché il libro come dire e pieno di fatti e pieno di numeri che sono abbastanza incidenti e piuttosto innegabili
E quindi da lì bisogna bisogna cominciare insomma Sergio ha già detto delle cose io ricordo che sono sessant'anni che noi siamo governati da tre convenzioni internazionali
E che queste convenzioni internazionali sono basate su la repressione la punizione hanno si erano dati un obiettivo sostanzialmente ridicolo ma ahimè ridicolo ma che poi è l'obiettivo che su quelle politiche si fondano che era quello di liberare il mondo dalle droghe no come se un fenomeno sociale culturale che esiste da millenni si potesse sostanzialmente così azzerare perché ci sono delle politiche all'insegna del Codice penale no è un obiettivo ridicolo ma è molto faticoso spostare dalle politiche globali questo obiettivo
Però quello che è interessante è che delle cose stanno stanno avvenendo le politiche globali sulle droghe che sono responsabili delle violazioni dei diritti
Sono fino a a ieri sono state governate dal Ueno dissi che è l'agenzia ONU che si occupa di grama acro criminalità terrorismo e droghe
Già questo la dice tutta per cui il fenomeno delle droghe no è è schiacciato su quella dimensione questo perché per certi versi coerentemente con queste convenzioni internazionali che lavorano di Codice Penale no no e non di altro
Quello che è successo a livello di diciamo di sistema ONU
è che le cose cominciano a spostarsi e sono entrate progressivamente in scena direi negli ultimi dieci dodici anni non di più
Ma con una buona accelerazione nel negli anni più recenti sono entrate in scena tutte le altre agenzie che si occupano quelle che si occupano di diritti per esempio quelle che si occupano proprio di pena di morte e quelle che si occupano della detenzione e della detenzione arbitraria quelle che si occupano del diritto alla salute
Come lo M S guardate paradossale si parla di deroghe e l'OMS ha avuto fino a ieri un ruolo ancillare secondario no addirittura ci sono stati fino a guardo Giada perché non sono sicura delle date ma insomma fino a pochi anni fa i rappresentanti dell'OMS non avevano neanche diritto di intervenire nelle assemblee plenarie sulle droghe in sede ONU
Ma cosa piuttosto folle no no per chiunque di noi istintivamente dice ma che senso ha e il senso e perché il sistema era disegnato così adesso invece queste agenzie stanno entrando in campo
Il libro cita molte del loro delle loro raccomandazioni delle loro posizioni delle loro Risoluzioni
E da qualsiasi parte la prendiamo che sia il diritto alla salute che sia il diritto a una pena equa che sia il diritto a essere liberi dalla tortura ed ai trattamenti disumani e così via
Tutte queste prese di posizione ex sottolineano la necessità di abolire la criminalizzazione dei consumatori cioè in maniera molto chiara e molto motivata
Tutti questi documenti dicono che la criminalizzazione di chi usa do droghe eh la fonte delle violazioni dei diritti umani
Questa cosa e molto importante per il movimento che lavora per un cambiamento di questo scenario a noi da moltissimi appigli questo
Altra cosa e poi discutere quanto questa lavoro delle agenzie ONU sia efficace ma qui entriamo come dire in un dibattito politico che riguarda molti altri diritti
Che riguarda anche il fatto che ahimè negli anni recenti le
Le agenzie dell'ONU che si occupano di diversi temi e l'ONU in generale direi sia indebolita rispetto alla potenza di alcuni Stati no questo questo dobbiamo dirlo io comunque per noi interessante questa lunga marcia per cui il tema delle droghe comincia a spostarsi dalla dall'area esclusiva
Della legge penale e dell'approccio repressivo questo sta questo sta accadendo e questa come dire una buona notizia detto questo ci sono molte molte cose da fare non non torno neanch'io sulle cose più gravi di cui poi parlerà Giada che sono gli omicidi extragiudiziali e la pena di morte che sono veramente come dire l'aspetto più drammatico ma ci sono molti altri aspetti libero si sa ahimè si apre con una ponga lista di quali sono i diritti violati estiva
Dal diritto alla vita al diritto come dire di non essere discriminati nell'accesso al welfare
E e via ed e via elencando insomma quinto tutta la gamma dei diritti umani fondamentali e messa in discussione dalle politiche sulle droghe
Quello che voglio dire è che non si tratta solo di Filippine o di Amy era Emirati Arabi dove come dire succedono le cose
Più gravi o lira Anna o alcuni Stati dell'America Latina
La questione della violazione dei diritti riguarda anche la democratici sì ma Europa e riguarda anche l'Italia
Ci sono alcuni come dire alcuni aspetti fondamentali che riguardano anche da vicino molto da vicino al nostro se citava Sergio questo lavoro che abbiamo fatto insieme a Giada per la prima volta ricorrendo al comitato ONU per i diritti sociali economici e culturali è la prima volta del movimento italiano abbiamo provato a fare questo insieme alla lilla insieme a Società della ragione e insieme alla Rete italiana dei consumatori
E ieri il documento che non abbiamo scritto a questo comitato è un lungo documento perché abbiamo messo insieme una lunga lista di violazione dei diritti a cominciare da quello come dire della della violazione del diritto a una giustizia giusta lo dico così perché esiste un un un problema in Italia importante di proporzionalità delle pene rispetta i reati per
Che sono sono pene alte e abbiamo incluso in questo anche il discorso delle sanzioni amministrative perché a volte si dice ma insomma in Italia solo per solo uso di di sostanze non si va in carcere
Sì formalmente vero poi ci troviamo le carceri affollate
Di di di detenuti che per il trenta per cento comunque sono consumatori di sostanze che magari sono dentro per reati minori o per altri reati
è vero il sempre il semplice consumo di sostanze non porta in galera ma portata vere delle sanzioni amministrative che affliggono
L'entità di chi consuma di più consuma sostanze sono solo sanzioni pesanti che limitano la libertà no limitano una serie di diritti che hanno Effetti anche sul diritto al lavoro e così via
Abbiamo e questo l'abbiamo fatto presente al Comitato in queste è una uno degli aspetti che il comitato ha raccolto riconoscendo che dicevamo
Qualche cosa di di reale
E il secondo aspetto che il comitato ha colto e quello sul diritto alla salute
Che viene violato ogni volta che un consumatore non ha diritto ad accedere ai servizi che gli servono
Allora in Italia la situazione non è positiva rispetto a questo e anche qua anche su queste o l'ONU ci dà ragione
Perché l'ho non molto insiste sul fatto che i servizi di riduzione del danno che sono quei servizi che si prendono cura della salute delle persone che usano droghe mentre le usano no quindi non sono i trattamenti per l'astinenza sono il prendersi cura
Della qualità della vita e della salute delle persone che usano tutti i documenti del nonno dicono che l'accesso a servizi di riduzione del danno è un fattore fondamentale del diritto alla salute non c'è Agenzia ONU che non abbia sottolineato questo
E in Italia voi sapete che teoricamente questi servizi sono un LEA cioè a livello essenziale quindi dovremmo averli ovunque no facilmente accessibili a lei de è un livello è uno dei livelli essenziali in meno implementati in assoluto credo nel nostro sistema
E abbiamo una come dire forse nemmeno un terzo delle regioni italiane che in maniera dignitosa offrono questi tipi di servizi e queste è la seconda cosa che il comitato ha accolto dicendo sì fortemente preoccupato per questo e chiedendo al governo italiano di cambiare cioè di fare qualche cosa per cui tra questa violazione
Venga sostanzialmente superata la cosa curiosa è che questa domanda è arrivata nel cambio di Governo no gli siamo molto curiosi di vedere che cosa questo nuovo governo risponderà a queste a queste domande a cui è tenuto a rispondere perché è un è un processo formale non è che può che può non rispondere
Quindi beh per noi come dire questo è un è un è un uno strumento più ed è è come dire l'indicazione di un terreno di lavoro dove stiamo cercando di costruire delle alleanze no
Siamo alla CGIL sappiamo che la CGIL estenda è in alleanza con noi su queste cose ma ci servono delle alleanze più più aperte il perché il problema qual è è che le deroghe non non devono essere trattate come una nicchia no
Intanto non lo sono perché riguardano una persona su su quattro o su cinque ma una persona su cinque livello europeo
Forse una persona su quattro a livello italiano quindi è una bella quota di popolazione no diciamo non è una nicchia di quattro
Sfigati che usano è un fenomeno sociale
Ampio e allora anche il discorso sui diritti umani non so i diritti umani per i consumatori ma sono e il riconoscimento dei consumatori come persone che quindi hanno diritto acque a quei diritti scusate il gioco di parole no e ed è questo che che è interessante e questo che è anche difficile
Mi è venuto in mente mentre parlava Sergio prima non so se lo sapete che che è qui in Regione Lombardia
Fratelli d'Italia ha fatto una non so se si chiama mozione o il termine tecnico non lo conosco
Che con la quale vuole impegnare la Giunta della Regione a non utilizzare nei suoi documenti ufficiali l'espressione persone che usano droghe
Che è l'espressione che il movimento delle persone che usano però ha preteso si usasse quindi non consumatore non tossico non malato ma un qualsiasi altra cosa ma persona che usa che usa però che e questa questa espressione è stata adottata dalle politiche globali
Sì si dice così correttamente
Questa mozione dei Fratelli d'Italia e chiede che negli atti formali ufficiali della Regione non venga utilizzata questa espressione
Perché vorrebbe dire arrendersi al fenomeno vorrebbe dire normalizzare il fenomeno
Quindi capite capite dove siamo
E non è una battaglia nominalistica questa no ma io non sono solo parole sono sono sostanza
La seconda cosa l'accennata già Sergio a proposito di diritti e giustizia a questa questo decreto che è stato la varato il primo novembre rispetto che riguarda i rave party no ai Free parte alle feste
è uno io credo sia un mostro giuridico quindi presumo che come dire troveremo delle alleanze a cominciare dai costituzionalisti mi auguro e e e a proposito di proporzionalità delle pene questo reato porta i retro dal da quella parte del Codice penale in cui erano prima
Occupo un terreno che è privato
Il reato casomai è quello lì
Il reato direi fra invece adesso sta dentro quella parte del codice penale che ha a che fare con le stragi le inondazioni la fabbricazione di esplosivi
Le uccisioni di massa e cose di questo tipo con un massimo di pena di sei anni per gli organizzatori no
Ora come dire questo è il segnale no al fine di questo nuovo governo e questo è il terreno su cui noi saremo chiamati a discendere alcuni diritti for
Amen tali delle persone in questo caso non è solo delle persone che usano droghe ma anche delle persone che vogliono ascoltare musica ballare no
Ecco però ci dobbiamo misurare con questa io chiudo dicendo che quindi come dire siamo in un terreno difficile siamo però anche in un terreno in evoluzione e cominciamo ad avere dalla nostra parte
Degli attori anche internazionali globali che sono interessanti io chiudo dicendo che a livello italiano dobbiamo secondo me è un po'imparare a praticare anche questo terreno
Mi che il terreno dei diritti umani rispetto alle deroghe sul quale credo siamo ancora timidi forse non c'è
è sufficiente cultura su questo ma credo che sia che sia importante e se in queste voci possono aiutare soprattutto i gruppi e le reti di persone che usano droghe che ci sono anche in Italia
Che si sono autorganizzati essi stanno autorganizzative do e che giustamente viaggiano all'insegna dello slogan
Internazionale nulla su di noi senza Dinoi
Ed è per questo che abbiamo Daniele ecco no io oggi
Grazie
Grazie razze Susanna Ronconi tra l'altro a a proposito del tema riduzione del danno
Siamo a dicembre noi Regione Lombardia come ogni anno quei e quei servizi che in qualche modo ci sono legati riduzione del danno che be'legati a Lea sono finanziati annualmente con progettualità proprio in questi giorni stanno cercando di capire se riescono a riagganciare o meno il finanziamento per l'anno prossimo prego punto come hanno ogni anno in discussione
E rispetto anche agli strumenti diciamo che che possiamo avere in campo dicevamo anche nella presentazione del libro della scorsa volta in cui amo presente
All'assessore Briatore seppur come dire dà rilevanza tutta mostrare ma c'è stata come dire qualche mese fa la sottoscrizione di questo patto no tra Comuni
Con la volontà di impegnarsi diciamo per una un modello di politiche innovative comunque diverso rispetto al tema della droga credo come dire che ognuno di noi sia l'obiettivo debba essere poi di farsi quello che non rimanda diciamo un mero impegno di qualche città come dire che mette la faccia ma che è un po'più positiva sul tema ma Obiettivo nostro diciamo in questa rete di alleanze che dobbiamo costruire anche a livello nazionale voglia sfruttare come dire le le volontà di quelle amministrazioni che in qualche modo sembrano e andare in quella direzione è stato appena citato quindi la parola Daniele Previati isolati avranno
Dice postula
Divisi
Ok buonasera sono Daniele
Vi ringrazio per essere qui
Io diciamo sono un consumatore lavoro in un servizio di riduzione del danno
Allora
La riduzione del danno diciamo che l'ho conosciuta prima da consumatore poi son diventato un lavoratore un operatore del che lavorano in un servizio di riduzione del danno
Allora io la riduzione del danno la scoperta un po'così a naso passando per strada avendo bisogno di un'insulina conosciuto servizio
Lavorando in un servizio di riduzione del danno che era più che altro lavoriamo anche su sulla permanenza notturna quindi un lavoro più incentrato anche sulla mano sulla notte
Servizio mio aperto la notte la sera
Fino al mattino e quindi è un po'una finestra su quello che accade consumatore
Posso dire che come citava prima
Susanna la storia della paziente può essere la sanzione è famosa sanzione amministrativa può essere un problema anche perché è un circuito che si ripercuote cioè ci va del tempo ci fanno dei mesi e quindi c'è chi anche non riesce più a ad avere un controllo così
E non riuscire più doveva stare dentro a
Ma i controlli di conseguenza perde la patente perde il lavoro perde rapporto familiare finisce in dormitorio
Sembra una banalità ma alle volte per una patente si finisce
Per quello che riguarda secondo me è un consumatore non può rivelare suo consumo nessuno se non suo al suo pari anche perché rischierebbe
Venti S innanzi tutto magari della atto cioè qualcuno magari lo dice qualcun altro
E poi ci sono una serie di controlli che non ti permettono di avere cioè certi non puoi lavorare se dichiari di essere un consumatore o comunque se non stai dietro
Se non tira vedi e riesci a trovare un éscamotage questi controlli ma a tutti i livelli del lavoro
Poi secondo noi la società in questo mentre non è pronta
Da accettare un consumo discorso
Sul consumo su chi consumava
Ci andrebbe ci vado il tempo al consumatore stesso
Non si sente vittima e quindi
Si sente tale un diciamo e quindi fa fatica a prendere coscienza disse a rivendicare i propri diritti
Lo stigma del consumatore è molto forte
Il consumo spesso avviene da solo in compagnia comunque lasciati un po'soli a se stessi
Si decide e si prende si va dal pusher
Si fa quello che si deve fare come si si torna alla vita normale alla vita normale tra consueta e quindi
E difficile
Trovare dei confronti o dei servizi dove ti possono offrire consapevolezza nuovo
Presa di coscienza del della tua situazione del tuo volere
Trovo che
I solo i servizi di riduzione del danno riescono ad avere un rapporto prima un rapporto privilegiato con i consumatori
Anche perché appunto hanno questo nuovo approccio non non visti mamma sia proscenio si approcciano consumatori come persone quindi la prima sensazione che ho provato io che mi ricordo
L'essere trattato come persona ma non come come al consumo come una persona che usa quindi diventava più facile
Esprimersi confrontarsi e dire le proprie paure o le proprie perplessità
Ho saputo tra l'altro che imprese per dirne una in carcere a Torino nella sezione c'è una sezione che chiama una sezione dei tossici
Sì che la sezione undici non è televisori
Le celle sono chiuse mentre le altre sezioni sono aperte per via del discorso che non ci sono gli spazi gara negli spazi non normali per una ditta tra una carcerazione dignitosa
Le celle lascia venivano lasciate aperte mentre la sezione undici no
Frequentano così un po'l'ambiente dei consumatori degli operatori
Io ritengo che penso che
L'Italia sia indietro come tutti come tutto il mondo tranne qualche la Regione Marche nelle regioni dove ci son dei servizi che ore funzionano bene sono isole felici
Poi non saprei che altro dire sempre se stesso rende
Anch'
Grazie a Daniele Previati è stata nominata più e più volte quindi gialla Tirelli a relazioni International
Per l'alcol sì
Ti prendi un po'la telecamera no ti prende acquirenti
Bocca di sette non ha bisogno del microfono Pracca urla in modo molto italiano ma cercherò di controllarmi oggi a
Agli ora innanzitutto grazie a tutti per per l'invito e per terra l'organizzazione dell'evento so che ora inizia essere tarda non voglio a separarmi dalla cena quindi sarò breve
A anche perché Susanna Sergi Daniela non già coperto la maggior parte dei punti ha
Su cui volevo sotto
Ci sono delle priorità nella vita l'aperitivo la cena di queste però mi tocca deprime armi un po'prima di lasciarvi andare
Innanzitutto ribadire che è un tema importante da trattare soprattutto in Italia soprattutto in italiano perché
Sono purtroppo risorse che si fa fatica ad avere accessibili a qua da noi forse anche per questa
Ipocrisia che le droghe non siano problemi Italia le politiche di droga non se non problemi Italia quindi grazie Susani grazie a Sergio per aver fatto forse di pro perché
è accessibile da necessario
Come menzionato sono lavoro come signora negli stand accinge nasce anche all'organizzazione internazionale basata a Londra
Che si occupa di ricerca di analisi di advocacy principalmente rivali internazionale quindi per le Nazioni Unite
E a livello di governi con lo scopo di ridurre gli impatti di tipo legali sociali e sulla salute delle politiche di trote e quindi di promuovere politiche di droga che siano incentrate
Sulla salute sui diritti umani sulle evidenze scientifiche che sembra una banalità ma purtroppo nel contesto politico anche scientifico in cui ci troviamo al giorno d'oggi è una
A volte una guerra contro contro i mulini a vento se ha senso
La riduzione del danno che è già stata
Discussione toccata Enza e ne parlerò in un in un secondo più nel dettaglio Serri Coluzzi in aria per Cars posta l'attenzione dalle politiche di riduzione della domanda di riduzione dell'Offerta che sono i i gli obiettivi tradizionali delle politiche di droga verso
La la riduzione appunto del danno principalmente del danno alla salute chiede troppo possono causare in una minoranza dei dei consumatori
Ma anche alla riduzione dei danni che le politiche di droga causano alle persone che fanno uso di sostanze alle loro comunità e alla siccità in generale
E quindi spostare l'attenzione dalla sostanze da come si muove la sostanza alla persona e anche ad abbattere un po'l'altra grande ipocrisia della politica di droga che è quella per cui la persona che fa uso è sempre qualcun'altro è sempre uno che è seduto lì da un locale di fuori dalle stanze del del delle decisioni dalle dagli implementazione dei servizi per cui l'idea della riduzione del danno è proprio quella di creare un'alternativa alle politiche tradizionali per cui ha il consumatore altro è un criminale un paziente a e di il focus la droga e non e non la persona
Detto ciò faccia parte della del team che si occupa di diritti umani di giustizia quindi come accennato lavoro su
Un'ampia deprimente gamma liquidazione dei diritti umani molte delle quali sono citati in questo libro
Che sono o causati direttamente dalle politiche di droga o che si verificano nel contesto delle politiche e si va appunto dalle esecuzioni extragiudiziali alla detenzione arbitrare il trattamento forzato
Dalle non se ne parla ma ci sono sto rinasce cinquecento mila persone detenute in centri governativi di trattamento forzato ma trattamento forzato vuol dire anche banalmente il ragazzino o il ventenne che è emerso dai genitori nel centro
E e da lì non è fatto uscire da Lino in non gli è permesso accedere a servizi di riduzione se non assimetria permesso uscire se non astinente qua sta secondo gli standard direi dei diritti umani detenzione arbitraria quindi problemi che non riguardano solo la serafica ma anche di nuovo la civilissima Italia
Altre abitazioni che sono già state menzionate l'imposizione di pene sproporzionate la negazione del diritto alla salute per le persone che fanno uso di droga e la negazione del diritto alla partecipazione
Nella progettazione nell'implementazione delle politiche di droga da parte di persone che fanno uso delle sostanze
Questo è un tema che mi sta a cuore perché c'è sempre questa
Questa tendenza a pensare che la partecipazione alle politiche ai servizi sia un privilegio non lo ha è un diritto
Che tutti abbiamo che hanno soprattutto coloro che sono direttamente impattati da una determinata politica quindi il fatto che le persone che fanno uso di sostanze siano sistematicamente escluse dai processi decisionali forse con l'eccezione di quello che è successo l'anno scorso in Italia uno
A livello di tavoli di Poli di di lavoro ma che appunto l'eccezione è un'altra violazioni di obblighi internazionali che il nostro Paese ha
Ora arrivando alla parte di depressione
Ma è stato chiesto di dare un paio di esempi a riguarda la situazione internazionale quindi vi parlerò ma molti in breve di due temi che sono già stati toccati cioè la pena di morte
E la riduzione del danno
La pena di morte quindi una delle violazioni del diritto alla vita
Più visibili diciamo più estreme di cui si parla in temi di politiche di troppo Kakà è una delle questioni principali di cui a me andarci International si occupa
E c'era in realtà è stata la prima organizzazione che nel due mila e sette iniziato a occuparsi intenzionalmente del tema della pena di morte con qua sto con questa visione globale comparativa quindi di ricerca e di monitoraggio globale poi di advocacy arriva l'internazionale sia Ginevra quindi con le organizzazioni che si oppure dei diritti umani sia a Vienna quindi con le organizzazioni che si occupano di ma politiche di droga
Sono passati quindici anni dodici reporter nonostante ciò a Ginevra ma tutto molto bene a Vienna tuttora non si può parlare di pena di morte non possiamo avere una risoluzione
Della commissiona narcotizzata Xi in cui si condanni la pena di morte perché ancora non si è arrivati a una a un accordo quindi solo un paio di di punti la pena di morte Bratti droga è vietata dagli standard di diritto internazionale in quanti diritti reati di droga sono reati di per natura non violenti
Si parla sia di standard i diritti umani che di standard di politiche di droga ma appunto c'era un gruppo piccolo ma ha intende motivato che di Paesi che rifiutano quasi interpretazione quindi abbiamo convenzionato Sergio trentacinque Paesi nel mondo che mantengono la pena di morte per vari reati di droga
Anche se per crimini per sostanze diverse con metà dei paesi Naser verso nel mito disse Nordafrica quell'eccezione degli Stati Uniti dove però non c'è nessun condannato a morte in dodici di questi Paesi la pena di morte per reati di droga è obbligatoria c'è nel momento in cui la persona viene condannata per il il un reato capitale l'unica possibilità che il giudice a imporre la pena di morte non ci sono alternative non ci sono ha Fattori come si chiamano e attenuanti negli ultimi dieci anni almeno quattro mila e trecento persone giustiziate per reati di droga se non misura sono figure minime
Perché è un altro dei problemi che molte tipico delle politiche di droga e la mancanza di dati e di trasparenza per cui abbiamo paesi come la Cina il Vietnam la Nord Corea che a con prime esecuzioni Prati droga più o meno tutti i giorni se non tutte le settimane ma su cui non abbiamo nessun tipo di informazione
La mancanza di dati appunto molto tipica di tutto quello che concerne le politiche di droga anche per
La cui ne significativa a livello di governance globale per cui anche le agenzie che si occupano di droghe sono a
Supera efficaci a monitorare il traffico delle sostanze numero delle persone che vengono arrestati chili di droga che vengono a se
Si sta sequestrati a nei porti io negare o porti ma poi quando si tratta di dover contare le persone appunto ucciso dallo Stato le persone che muoiono in carcere improvvisamente la macchina della monitoraggio in qualche modo fallisce
Kia disco a un'altra cosa ho menzionato l'Asia e il Nord Africa il il mito list quindi sembra di nuovo un tema lontano da noi
Quello che vorrei sottolineare però è che c'è sempre alla base una questione politica e di responsabilità internazionale che significa tendenzialmente responsabilità degli organi internazionali ma anche degli stati membri di tali organi quindi di mancanza di impegno politico da parte degli stati quindi anche in Italia anche l'Europa nel rispondere nel prendere diciamo decisioni drastiche pratiche contro gli Stati che ancora praticano quassù questo tipo di piena
Sia proprio di sproporzionatamente sproporzionatamente impattato dalle ha appena di morte i Corriere di basso livello cioè persone che tendenzialmente hanno la droga su di loro e passano una a un confine con la droga in loro possesso Praga chiaramente molto più facile trovare la persona con colloquio nello stomaco che la persona che
Che gestisce il traffico
Inclusi solo Fauré National sono lavoratori migranti che spesso sono costretti o ingannati a tra spostare trasportare sostanze e appunto gli stranieri che sono almeno una delle dieci sentenze confermate ogni anno per reati interroga e questo è un po'in estrema sintesi il fenomeno della pena di morte che appunto sembra lontano ma
Diciamo tuttora sul sostegno
Ci hanno accettato rivali internazionale per poi in livelli disordini equilibri politici diciamo
Spostandoci dal diritto alla vita alla il diritto alla salute solo due notti sulla riduzione del danno
Con
Riduzione del danno si intende quella serie di servizi programmi di politiche che se una volta appunto a ridurre non l'uso il traffico di droga ma le conseguenze negative dell'uso di droga delle politiche di tromba quindi interventi come lo scambio di siringhe le stanze consumo il naloxone e le terapie sostitutive
Come diceva Susanna queste sono state riconosciute come parte fondamentale del diritto alla salute
Da parte degli esperti Ono
E a vere il riconoscimento dei servizi di riduzione del danno come diritto non è sollevo
Ma
Diciamo non è una vittoria teorica diciamo ma è un po'
Una visione che ci permette di dare chiarezza e sostanza agli obblighi che i nostri Stati hanno nella in relazione alla riduzione del danno e ai servizi che fanno uso di droghe cosa vuol dire
Da una parte agli standard del diritto di diritti umani ci dicono che Perca il diritto alla salute sia realizzato in una sufficiente con servizi sia disponibile
Ma è anche necessario che sia accessibile per esempio da un punto di vista economico agiografico e vi invito andare in un paesino io sono della principi c'è Enza e chiedere dovesse essere il servizio del danno più vicini
Devono essere accettabili che significa adeguati ai bisogni di popolazioni diverse donne carcerati a migranti eccetera e anche di una determinata qualità
E qua sta è una delle critiche che il comitato sui diritti economici sociali e culturali ha fatto all'Italia quando ha parlato i servizi riduzione del danno cioè gli ha detto va be'l'avete le vostre politiche ma poi se guardiamo la pratica a nell'implementazione finte carenti
La visione della riduzione del danno e nell'ottica del diritto alla salute però CD
Diciamoci espandere Orizzonte
Perché è l'altro obbligo che lo Stato va è di garantire tutti quale determinanti strutturali che consentono l'accesso il godimento del diritto cose quindi come la proibizione della discriminazione
E di altre politico sta collanti io posso avere il più bellissimo centro di scambi di siringhe masse
Nel momento in cui il consumatore si avvicina viene braccato dalle forze dell'ordine o se il consumatore non si avvicina per k ora che Lo Bello vede il vicino di casa che porta tutta una serie di costa di conseguenze sulla sua vita il diritto non ha realizzato
Qualche numero veloce Aterno paste trovarmi da Cascina abbiamo novantadue Paesi con almeno un programma di scambi di siringhe solo nove in carcere perché
Ciampi c'è questa bellissima favola che ci si racconta che le droghe in carcere non esistano ottantasette Paesi contrappesi istitutiva però piace il sedici Paesi consenso del consumo
Nessuno di questi nasi in Africa e latin America è solo un Paese che prevede le stanze del consumo in carcere in Canada
La e un leggerissimo progresso rispetto al due mila e venti di nuovo quasi sono tutti dati a che raccogliamo tramite la società civile nei diversi paesi del mondo
Che però non ci dicono molto sulla qualità e sulla distribuzione sul territorio di questi servizi
E mi avvio a chiudere questi sono solo due esempi di di reazioni che volevo fare come da atti ci sarebbero tantissime che potete vedere nel libro alcune sono estreme molto visibili come la pena di morte alcune sono molto più sottili
Ma non meno gravi appunto alla negazione del diritto alla salute la negazione del diritto alla prova la partecipazione la mancanza di farmaci palliativi in diversi Paesi del mondo
E l'uso spropositato il carcere
Nel leggere il libro quello che vorrei colpisse o il tra i dati è proprio questa appassita io onnipresenza delle dilazioni no anche emergesse come
Queste violazioni sono non eccezioni non conseguenze imprevedibili e impreviste di politiche che sono effettivamente state pensate ma che sono eletti
Elementi caratterizzanti anche inevitabile di politiche punitive cioè
C'è una tendenziale incompatibilità delle politiche punitive sulle droghe con i diritti fondamentali è impossibile la realizzazione dei diritti nel contesto di una politica punitiva
E qua solo una
Solo una prosa una parentesi ma chiudo subito approccio punitivo che non è inevitabile come abbiamo detto è una scelta politica in quanto tale avrà una fine
Il prossimo Star sarà quello di guardare alle alternative cella di criminalizzazione di per sé alla regolamentazione la legalizzazione di per sé non sono sono sicuramente un passo avanti ma non è detto che siano di per sé è un miglioramento per ai consumatori e per per le comunità che gli stanno attorno
Ma la nuova il nuovo problema che ci vede ci troviamo a dover affrontare quali il proprio il passaggio dalla criminalizzazione alla di criminalizzazione eccome
Pure nel passaggio nell'abbandona diciamo dell'Attica punitiva rimandano a tutta una serie di violazioni Perca perché rimane investì come la discriminazione o semplicemente per casi passa da un'attività di polizia in un'ottica di capitali sul libero mercato quindi se vediamo i Paesi che stanno regolarizzando
Esempi positivi e di progresso ma che non di per sé risolvono i problemi strutturali di cui si sta parlando e chiudo la parentesi
A l'altro punto che vorrei rimanesse leggendo il libro è quello che stava menzionando prima Susanna c'è
Abbiamo capito che le politiche sul punitive sono di per sé era incompatibili quei diritti umani abbiamo capito che sono intrinsecamente abusive Senin effettive dal punto di vista della salute
Sono però ancora le politiche sostenute e promosse incluse tramite
Fine Vincenzo Agnetti Sinani negli istanti quindi salienti dell'Italia magari passano tramite
Le nazioni che poi vanno agli Stati frequentatori da una buona parte della governance globale e che solo negli ultimi quindici anni si è iniziato a parlare di impatto sui diritti umani delle politiche di droga dopo Nadia parlato Susanna questo lunghissimo silenzio per cui non si parlava di droga nell'ambito di diritti mai non si parla di diritti umani nell'ambito droga
La in merito di gli abbia rotto diciamo qua sto questo muro va alla società civile principalmente le successive consumatori a che hanno imposto diciamo questo cambio di prospettiva che hanno portato a quasi a sviluppi positivi di cui parlava Susanna non vi voglio lasciare per cena appunto cuori una la depressione della pena di morte quindi volevo chiudere con un dato positivo che appunto qua sto quello della sostanziale revisione almeno a livello internazionale delle della narrativa sulle politiche di droga per cui nonostante tantissimi resistenze nonostante tantissime tensioni è ormai impossibile parlare di politiche di droga senza parlare di diritti umani è impossibile andare a Ginevra a
Triti Podio oppure Onna Consiglio dei diritti umani senza che ci sia un certo punto una discussione di dire sui diritti umani qua sopra
Un risultato che sarebbe stato intenso impensabile quindici anni fa
Quindi lato positivo qui il problema qual è chieste
Tutto questo sviluppo a livello internazionale non si traduce in poi discussioni in analisi in politiche nazionali rimane un po'la fuffa nel senso che andiamo tutti la parliamo diciamo così belle ma
Nella pratica poi nella vita della persona non non cambia niente quindi a
Voglio chiudere sull'atto positivo non mi sembra un atto però va be'
C'è progresso c'è una base c'è
Diciamo uno sviluppo che però ha bisogno poi di una traduzione a livello nazionale dirà che rivaluti standard internazionali siamo sempre più vicini a quello che ci manca proprio la la traduzione a livello nazionale
è qua che del chiudo e ripassa la palla a chi si occupa del
Grazie dato girarle per l'ultimo intervento chiamo Denison Merini CGIL nazionale responsabile carceriere dipendenza
Beh le mie non saranno assolutamente conclusioni perché parola
Tutto aperto quello che anche oggi qui abbiamo affrontato con la presentazione del Rapporto sul trono che diritti umani è che abbiamo affrontato poi proprio in questa Camera del lavoro anche con altre
Azioni di libri diceva Ivan in questa Camera del lavoro avevamo pensato prima dello da un di fare da con
Speranza alternativa sulle troppe proprio perché il tema a noi non solo è presente ma ci è molto caro sia molto caro perché come diceva il segretario greco nella sua introduzione e noi siamo un soggetto di rappresentanza sociale la rappresentanza sociali significa ragionare di diritti e i diritti civili insomma
Ho sonno
Come dire
Primo Bali o sono complessi Pier riguardano tutte le persone o non sono diritti ma sono o in qualche modo dei privilegi per se non sono esigibili da tutti applicati via
Per questi top ancora oggi quando certe volte ci chiedono perché la CGIL si occupi di droghe per
Insomma ci sembra per noi per me è una cosa oppio scontata perché è un'organizzazione sindacale si deve occupare di tutto quello che ha a che fare appunto con i diritti individuali e collettivi con i diritti della Fauré con i diritti civili perché insomma ce l'ha insegnato Bruno Trentin a cui è intitolata anche la piazza di questa Camera del lavoro non si danno milioni in assenza degli altri e quindi è normale che un'organizzazione sindacale che pone al centro appunto la rivendicazione la tutela dei diritti
Si occupi di tutto quanto ha a che fare con il diritto alla salute individuati collettiva con la salute individuale e pubblica e con le risposte ai bisogni di salute di tutti i cittadini di tutte le persone e promuova appunto il diritto delle persone a non essere escluse emarginate
Ma attiverà una società che include accoglie sostiene e che non giudica le persone per le scelte che fanno rispetto alla propria finita le proprie scelte individuali insomma
è e questo è lo spirito con cui noi CGIL abbiamo più di venticinque anni fa ha partecipato alla costituzione difformi troppe
Più ed è questo lo spirito ed è per questo che insieme a una vasta rete di organizzazioni associazioni alcune delle quali anche qua presenti
Ci impegniamo perché venga diffusa conoscenza e consapevolezza rispetto al mondo dei consumi delle sostanze
Che non necessariamente significano
Commettere problemi non necessariamente significano disagio anzi oggi più che mai significano un consumo normalizzato è pienamente inserito nella vita quotidiana delle persone se pensiamo per esempio ai nostri giovani
Statale di poco tempo pochi giorni fa presentata una ricerca alla quale ha partecipato anche Susanna insieme ad altre persone ad altre associazioni come i consumi soprattutto fra i giovani fra gli studenti possano rappresentare percorso di vita assolutamente transitoria come sia assolutamente sbagliata l'idea che
Chi consuma cannabis per esempio abbia un destino ineluttabile verso il consumo di altre sostanze che porti e che sia come dire la porta di ingresso a chissà quali comportamenti devianti patologici sappiamo che non è quindi è con questo spirito anche che ormai più di trent'anni fa abbiamo anche pubblicato la Carta dei diritti dei cittadini degli utenti come si diceva allora oggi è un termine che non lo siamo più epiteti cittadini degli utenti e degli operatori nell'ambito delle dipendenze patologiche
Da trovi papà col perché già allora avevamo messo insieme il varie dipendenze che si possono
Attraversare incrociare nell'attività mentre ancora oggi a distanza di più di vent'anni si pensa che la dipendenza sia solo e soltanto quella sostanza con apparente se pensiamo a quanto importante tutto quello che ha a che fare con il gioco d'azzardo matti quello non se ne parla perché comunque ci si mette accanto la parolina gioco legale
E pare che solo per il fatto di essere legale Possa non avere conseguenze invece assolutamente importanti sulla tutela persone è stato detto l'approccio repressivo della atto mi riferisco al nostro Paese l'approccio repressivo della legge dell'attuale legislazione sulle droghe la guerra alla troika che era stata passata sull'obiettivo è stato già detto molto meglio di quanto lo posso dire io prima di me sull'obiettivo di un mondo assolutamente libero
Dalle sostanze ha dimostrato il proprio fallimento e sono una visione assolutamente
I video logica e che non tiene conto della realtà può far finta che non sia così
A maggior ragione di fronte lo accennavo prima le profonde trasformazioni del fenomeno nuove sostanze nuovi consumatori nuovi stili di vita e il consumo spesso molto spesso compatibili con la vita della persona che fa uso di sostanze
Sì e della comunità in cui la persona
Insomma il proibizionismo per legge è stabilito già è fallito l'unico risultato ovvero è stato quello da una parte della patto velocizzazione delle persone che fanno uso di sostanze dall'altra della criminalizzazione del pizzo e dell'aumento della popolazione carceraria
Insieme a un profondo stigma nei confronti delle persone che usano sostanze indipendentemente da quanto l'uso delle sostanze abbia come dire un'interferenza nella gestione quotidiana della vita delle persone appunto che fanno
Mentre invece è sempre più evidenti
Questo è venuto fuori chiaramente qua oggi soprattutto facendo riferimento a quello che succede a livello internazionale
E come la politica
Debba avere il compito di governare in tutt'altro modo i rischi connessi alla uso di sostare
Nel libro bianco che ogni anno pubblichiamo si trovano Italia
I dati sono questi
Nel due mila ventuno dieci mila trecentocinquanta persone su trentacinque trentasei mila cinquecentotrentanove sono recluse ristretta in carcere per l'applicazione dell'articolo settantatré della normativa sulle droghe
La legge trecentonove novanta è il trentotto virgola tre per cento degli ingressi in carcere sono le grandi persone che fanno uso di sostanze
Nel frattempo i servizi anche quest'Fitto sono gravati dall'afflusso di migliaia di consumatori spesso anch'esso di cannabis
Consumatori e che nella in gran parte non solo non hanno bisogno di nessun tipo
Punto al sono pubblicati coercitivamente dalla normativa vigente a frequentare i servizi pubblici soprattutto per quanto riguarda la cannabis non tenendo conto di quanto appunto il consumo sia normalizzato possa essere una fase nella vita di una persona assolutamente transitoria non abbia necessariamente chissà quale conseguenza devastante dal punto di vista appunto della della vita di quest'della persona che chiusa Calì
Per questo da tempo noi come CGIL ci siamo pronunciati per la piena liberalizzazione della cannabis e per la depenalizzazione dell'uso personale di qualsiasi tipo di sosta
Depenalizzazione che si guardi appunto anche le sanzioni amministrative che hanno un impatto assolutamente importante sulla vita di persone perché è stato detto lo riprendo solo con per inciso se ha una persona gli si toglie la patente gli si impedisce di Fife nella sua vita relazionale e la sua vita lavorativa con conseguenze che possono essere pesanti anche dal punto di vista economico e sociale
In più ci sono tantissime e Firenze ormai che sul fatto che la legalizzazione non solo non aumenta i consumi
Ma a in tutti i riflessi positivi anche dal punto di vista sociale ed economico anche se ha ragione Chadha quando fa quella riflessione
Sugli aspetti legati no a a all'economia e al capitalismo e tutto quello che lei ha già detto e non ci ritorno sopra perché lo condivido assoluto
Insomma ce lo siamo detti in ogni occasioni in cui abbiamo come organizzazione sindacale parlato ti trovo che e di sostanze il fenomeno delle però che è questione sociale Tirale sanitaria antropologica non è una questione criminale non è una questione penale è il tema della depenalizzazione della legalizzazione ci riguarda tu e dobbiamo imparare anche per questo che gli interventi efficaci non sono indirizzati alla completa Stream quello che una volta per esempio si diceva anche nelle comunità
Come si chiamavano allora e ancora oggi purtroppo in buona parte si chiamano le comunità aperto
L'obiettivo non può e non può e non deve essere solo che soltanto la completa astinenza dall'uso perché riguarda la persona come la persona appunto file l'uso di sostanze come questo uso è come si usa dire oggi normalizzatore e integrato nella finta
Insomma interventi efficaci sono quelli che permettono alle persone di vivere le proprie scelte in maniera consapevole e sicura senza rischi che permettono autonomia attività senza pregiudizi
Qui è importante il ragionamento sulla riduzione dell'età in Italia la riduzione del danno fa parte dei livelli essenziali di assistenza per il due mila diciassette sono passati ormai tanti anni ad oggi nel due mila ventidue la riduzione tenuta non non è normata in maniera chiara
In tutte le regioni ci sono profonde differenze fra le varie regioni e quindi il diritto ai servizi alle di riduzione del danno non è ugualmente esigibile su tutto il territorio
Italiano non solo questo dal punto di vista dei consumatori ma se pensiamo al punto di vista al punto di vista dei lavoratori visto che siamo un'organizzazione sindacale sappiamo e lo accennava Ivan quando diceva della scadenza no ed è degli affidamenti dei servizi di riduzione del danno in Lombardia quanto questi se non servizi svolti dal privato sociale ormai da tanti anni
E ma c'era assolutamente precaria perché non si sa per quanto tempo non si sa quanto continueranno a non si sa se il prossimo anno potranno essere ancora finanziati sostenuti come l'hanno che si che si va concludendo
Mentre sono servizi essenziali
Sono servizi essenziali appunto in un'ottica di salute individuale ecco ma pensiamo per esempio alle stanze del consumo sicuro che strumentalmente perché si può anche far passare un certo tipo di messaggio vengono chiamate le istanze degli turco
Sono stanze dove le persone possono consumare le sostanze insicurezza dove possono essere e puntualmente se lo vogliono casa cancellati per servizi sono un presidio importantissimo di salute individuale ma sono anche un presidio importante
Di salute pubblica perché consentendo lo scambio di siringhe evitano la trasmissione delle malattie appunto trasmissibile ma evitando anche che le persone siano costrette a lasciare l'istituto in città si fa tanto parlare di decoro e i
Degli spazi ma quando si parla per esempio di stanze del consumo sicuro questa è la cosa che si tralascia sempre perché è più comodo definita la
Insomma
è così per quanto riguarda per esempio il naloxone se il diritto alla salute e alla prevenzione niente dei rischi è un diritto di tutti il naloxone che è un farmaco salvavita e che ha farmaco da banco dovrebbe essere disponibile per tutti ovunque e sempre mentre sappiamo che non è così
E sappiamo che ancora oggi in molte strutture molte farmacie fanno problemi per fornirci
Quindi
Che dire è necessario indubbiamente ricredere le politiche e le normative sul è stato detto anche questo a novembre scorso è stata fatta la Conferenza nazionale sulle droghe dopo dodici anni che non siete d'siamo usciti tutti dagli con molte speranze purtroppo quello che sta avvenendo fuori con il nuovo governo ci costringe impedisce a ridimensionare molto le nostre speranze ci costringe anche a rinnovare molto
Il nostro impegno per quanto riguarda il tema delle sostanze delle persone che usano sostanze dei diritti delle persone chiusa sosta
Abbiamo bisogno va avanti come ticinese Cecco Bellosi nel suo di produrlo del bosco di giustizia sociale non perché con la legalità spesso essi etichetta no
Decisioni comportamenti scelte che hanno a che fare solo con l'appalto velocizzazione appunto la criminalizzazione e il per la repressione
Lo diceva Sergio Segio insomma le politiche della paura sono quelle che purtroppo mi pare che stiano venendo fuori in maniera sempre più pesante se pensiamo alle dichiarazioni di questa mattina anche del ministro del merito
Che intende mettere i ragazzi come li ha chiamati lo scritto da qualche parte gli alunni violenti o irresponsabili che poi dentro l'irresponsabilità ci sta di tutto ai lavori socialmente utili si capisce davvero come purtroppo oggi la politica della paura si
Quella che che informa lisci
Qui in questa Camera del lavoro quindici giorni fa più se non sbaglio è stato presentato un alcuni libero di Paolo Nucci storia culturale degli stupefacenti
Penso che sia un'iniziativa importante in questa città per questa fasce perché alimentare il dibattito la conoscenza la consapevolezza è necessario perché l'uso di sostanze è un fenomeno che è parte integrante della contemporaneità mentre invece ancora oggi c'è incapacità di fare informazione vera educazione sulle sostanze sulle droghe ricordo che l'ultima campagna nazionale degna di questo nome risale ai tempi turco Ferrero
E quindi oltre ad alimentarlo stigma nei confronti dei consumatori sia si traduce appunto lo dicevamo in attacco e servizi aumenta la solitudine degli operatori che non sono mai ascoltati se non in discussioni Chimenti ha fra esperti e di ai lavori
Insomma la la chiudo così la campagna Just say no finanziere Khan qualcosa ci dovrebbe aver insegnato
Ci dovrebbe aver insegnato che un approccio semplicistico
La soluzione è contenuta in uno slogan la citazione delle paure la repressione la criminalizzazione la pura e semplice prescrizione non non serve a niente non esita a comportamenti che fanno parte appunto della contemporaneità e non serve a fare in modo che venga invece promosso quello di cui c'è bisogno che la tutela dei diritti delle persone la consapevolezza di quello che si fa un uso responsabile delle sostanze che attraversano la nostra vita che non sono subentrano penso per esempio è stato citato il Frentani i farmaci tabacco il gioco d'azzardo
Ecco che ci cara Kiska il nostro diritto all'altro all'autodeterminazione eccidi come dire al riparo e cifre dai rischi che invece un uso non consapevole non controllato può avvenire ma soprattutto i rischi per la nostra vita che vengono da una politica quarta solo alla appunto alla repressione alla patto velocizzazione la chiudo qui per quanto riguarda i servizi per esempio segnale in assolutamente preoccupante l'accorpamento dei servizi per le dipendenze nei servizi di salute mentale perché ci parla appunto di un affissioni patologica dell'uso di sostanze come se le persone che fanno uso di sostanze avessero necessariamente un problema di salute mentale e non fosse invece o come dire nel caso in cui l'uso sia problematico un problema che deve essere affrontato in ben altro modo e con ben altri strumenti
Grazie mille e tra l'altro a forfora dipartimenti per Forconi servizi quindi poi Milano oramai un servizio più o meno duecento mila persone come riferimento
Grazie a tutti per la bellissima serata e come non fermiamoci ci vediamo la prossima grazie