Il decreto del 1938 e le leggi razziste in Italia. Intervista ad Anna Foa

Radio radicale siamo in collegamento con la professoressa Anna Foa che innanzitutto ringraziamo per essere qui con noi bentornata a a Radio Radicale professore sei grazie no
La professoressa Anna Foa scrittrice storica con le vogliamo commentare una ricorrenza quella di questa giornata in cui siamo rigidi registrando il diciassette novembre il diciassette novembre
Di ottantaquattro anni fa professoressa con il regio decreto
Legge numero mille settecento ventotto sì passava alle leggi razziste del nostro Paese le leggi per la difesa della razza note come leggi razziali oggi il ministro Giuseppe Valditara con una lettera
Ai quotidiani pubblicata sul podio del su cui io non la Repubblica ha ricordato questa ricorrenza con alcuni passaggi che sono di interesse importanti
E vorremmo partire da da da questa lettera professoressa per ritornare su questa tragica pagina della nostra storia lei ha avuto tra gli altri meriti anche il merito di definire le leggi razziste che conosciamo come leggi razziali perché questo sono
La lettera è molto importante e certamente importante che un ministro del governo Meloni
Fatta una lettere di questo tipo è una lettera dignitosa una lettera bella restano aperte alcune questioni su cui io mi permetterò di e di insiste l'ex innanzitutto però è il patto che top nella lettera poteva essere sottolineato di più il fatto che
è le leggi razziste del trentotto sono un attentato non solo agli ebrei ma Alitalia in tutt'
Da cioè l'Italia si era costruita nel Risorgimento come uno stato in cui non c'erano definizioni dirà sa o fra tra cittadini adesso
Diventa una data la scritta questa adozione dell'ernia del razzismo e di antisemitismo
Mi tatto da parte del Paese dell'Italia è qualcosa che tocca tutti e non solo gli ebrei quando
Piano vorrei dire un'altra cosa è stato molto difficile in Italia arrivare a una memoria condivisa e accettata e anche
Mentre il rilievo dell'ibrida articoli da da da lezioni nelle scuole di quello che ci sono state quelli diretti medico dettato ed il mille novecentotrentotto per gli ebrei e insisto per gli italiani tutti è stato molto difficile anche perché
Che in qualche modo era un segno nella dedizione del consenso che il fascismo aveva avuto se pensiamo alla piazza il cliente in cui Mussolini diciotto settembre annuncia la politica razziste le leggi razziste B è una cosa da tante impressionante una piatta o da Nanette sì e che assomiglia molto alla piazza che citerà poi
Quando Mussolini annuncia l'entrata in guerra dell'Italia palazzone quando ha finalmente ma Kiong lentamente il processo di
Per i primi il venti di discussione di fare assolvere le leggi razziste è un momento molto importante di quella che era stata
La storia del dell'Italia immediatamente prima della guerra vengono in questo processo il terminale Fiaccone cerchione di essere arrivati a mettere finalmente un altro tassello importante
Di quello che era stata la memoria della guerra la memoria della Shoah
Però ultimamente soprattutto negli ultimi vent'anni che è un po'assunta un predone dei gay Fini Ste
I quadri come a dire e fino al trentotto fino alle leggi descritti fino all'entrata in guerra
E dell'Italia in tondo Mussolini qualcosa di buono passione io vorrei ricordare che innanzitutto le leggi e le città sono anticipate da una politica coloniale
In cui il razzismo viene applicato e normato dato assomma a delle norme che poi ovviamente vengono di prede nelle leggi del trentotto che non riguardano solo gli emblemi pensiamo ma la famosa copertina
Nella difesa della razza il primo numero con la donna con l'ambito grossi se africana l'ebreo con Aldo adunco
E poi lariano cartoni Emilia a un fatto al greca ecco quindi riguardano
Piccole Pistoiese è pensiamo a quello che tanto in lo squadrismo all'avvento del fascismo all'attacco
Alla all'Albania entrata in guerra cioè
Non non prendiamo le leggi razziste come scusa per giustificare il fascismo questo credo che sia importante e che è stato pazza credo che bisogna parlando del fascismo non si può dire
Fino al trentotto fascismo essa incombe decenti sancirono ammaccata manca ha tolto la la la la democrazia ha mandato tutti gli oppositori in galera o al confino il pacifismo ha una sua storia di quelli del trentotto certo solo un momento
Turco e culminante aspetto la specchiera veneziana la questione dell'uguaglianza dei cittadini ma non lo strumento del momento non saranno poi con la Shoah in Italia
Senta lei accettata vecchia cicli all'anno su ma comunque non lo sono rispetto alla all'uccisione e alla violazione
Nell'area di qualunque regola democratica e civile ecco professoressa fa tra l'altro questa questione della natura del fascismo del regime fascista
In termini razzisti come lei stava spiegandone i particolari e e spesso lo stesso Mussolini nel nel discorso che lei ha citato quello di Trieste
Del diciotto settembre lì Mussolini spiega ai suoi che il fascismo è sempre stato razzista che è stato è stato impostato proprio proprio in questi termini quindi è lo stesso Mussolini
A dirlo ecco c'è questo questo elemento di consapevole consapevolezza stava stava dicendo lei
Piacerebbe prima di salutarla presso la stessa Anna Foa tornare su alcuni temi di cui lei ha parlato anche nei suoi lavori invitiamo gli ascoltatori a trovarli anche su internet i libri sono disponibili ecco lei ha parlato della partecipazione degli italiani di religione ebrea alla costruzione dell'unità d'Italia del nostro paese delle sue istituzioni libere rappresentative liberali ecco
Lei approfondito molto questo tema della degli italiani di comunità ebraiche di religione ebraica che sono stati protagonisti realtà nella stagione del del risorgimento vediamo dare solo qualche coordinata per gli ascoltatori promette per andarsi naturalmente a vedere per andare ad approfondire questa storia è una storia importante del nostro Paese
Gli ebrei partecipano al Risorgimento italiano partecipano fin dall'inizio fin dagli anni Trenta quando ancora c'era la la decantazione gli ebrei sono no alti molti ebrei chiedevano tra l'altro fatto in parte del
Del dell'esercito napoleonico e poi erano stati scacciati con la rete all'azione diventa no trattati di ottimi controvoglia minacce o contro i vecchi dello vecchio regime poi con con la guerra per la ricostruzione per la costruzione dell'Italia unita vedrei di Taipei ci parla molto più che di quanto non si potrebbe pensare di quanto sia stato avvezzo
C'è qualcosa che unisce al di là della partecipazione immediate al di là dei
Del del patto de nel nell'elemento attuale che unisce gli ebrei a rete diventa italiana ed è che potevano accettare potevano venire incontro a combattere una battaglia che in qualche modo anche la loro questo è stato detto da molti studiosi da molti storici ci sono dei fili che legano
La battaglia per la protezione dell'Italia e la battaglia per un'Italia liberale ma quello che è il pensiero
Ebraico di quegli anni che si leggono i testi se si leggono i testi anche dire abbini importanti dell'epoca vediamo questa questo questa identificazione nei bar taglia risorgimentale negletta anticipano alla quarantotto Romano agli ebrei e poi ovviamente e l'Italia è un Paese in cui ricostruita
Contro la chiesa e non insieme veda e non è nemmeno in assenza di opposizione da parte della Chiesa ma contro la Chiesa e i e per abbattendo R. dire lo Stato temporale dei papi prima di costruirsi e con l'Italia un Paese in cui difficile
Un critico il mio è un antisemitismo politico come si è formato in Francia con la perdere sul come e più informato in Austria e e in altri Paesi in Germania e in altri Paesi dell'Italia
Per molti anni fino porta la guerra di Libia è un Paese in cui l'antisemitismo sembra un reddito del trattato purtroppo non è stato così
Ringrazio davvero molto la professoressa non sto Anna Foa lo ricordiamo scritti scrittrice storica con la quale abbiamo parlato abbiamo commentato questa ricorrenza quella del diciassette novembre che è stata ricordata anche dal ministro Giuseppe Valditara grazie grazie molte prove sembrano grazie