Presentazione degli eventi della giornata conclusiva dell'anno di commemorazione nel trentennale delle stragi di Capaci e Via d’Amelio

Mo'posto per favore grazie
Buongiorno a tutti giorno insoluto all'autorità presenti civili e militari sono veramente onorato stamattina Vernizzi è questa conferenza stampa
Che rappresenta poi un rimando a un avvenimento ancora più importante che verrà sabato pomeriggio trattavo sarà lungo pomeriggio perché sanno sa più di me Milano Est dalle stazioni che chiude il trentennale ricordo di Giovanni Falcone
E mi fa molto piacere lo dico veramente senza piaggeria che sia scelta l'Università di Palermo Palazzo steli questa sala
Per presentare per fare questa conferenza stampa perché in realtà tutto questa un significato simbolico molto forte esiliato simbolico della legalità noi realtà al di là di formare i professionisti del futuro di formare i medici architetti ingegneri chimici fisici
Insegniamo giornalmente ogni giorno ogni momento postazioni insegniamo la legalità insegniamo loro a essere cittadine e cittadini consapevoli e quindi questo è un po'd'importanza di fare una conferenza stampa in un ambiente che veramente neutro da qualunque condizionamento politico o di parte
Qui diversità teniamo molto allora il concetto di legalità e quindi sono veramente grato al dottor invece tutti i magistrati che hanno voluto fortemente questa manifestazione diverrà Rizza di questo luogo
Quindi grazie essere qui presenti Benvenuti evidentemente Prosperi io passo subito ha prodotto da questo gruppo l'anima di questa organizzazione insomma
Tutte le anime l'anima perversa forse il buon giorno a tutti grazie innanzitutto signor rettore di avere diversi concesso questa meravigliosa sala per quest'incontro
Il morti perché questa iniziativa
Le stragi per molti di noi per la mia generazione rappresento un ricordo reale il ricordo di qualcosa che si è vissuto e si è vissuto nei momenti di maggiore dolore
Mi maggiore sgomento anche nei momenti più Ford più emotivamente più forti della ripresa della riscossa
Vogliamo fare in modo che tutto che questo patrimonio che fa parte della nostra memoria ma fa soprattutto parte del lascito di dei tanti
Eroi sì ero in toga ero in divisa eroi comuni che hanno contribuito è che oggi la mafia fosse un fenomeno conclude a cui siamo sicuramente
Molto più distanti rispetto a come si era mentre si era trenta quaranta anni fa distante ovviamente non significa che non ci sia più ma certamente non avvertiamo più quel peso opprimente
Che esse esercitava su la nostra vita tanti anni fa ora tutto questo dicevo è frutto di Patti impegno di passione di valori e di sacrificio
Che vogliamo che sia trasmesso a chi verrà dopo di noi per farlo
Ci siamo impegnati tutti la l'associazione magistrati prima di tutti
Prima di tutto la Fondazione Progetto legalità della quale mi onoro essere presa del Presidente la fondazione Vittorio corso il contributo prezioso dei vertici del amministrazione giudiziaria palermitana che sono qui presenti
E tutto questo per dicevo per portare avanti per per trasmettere i valori di cui più parlato
Per fare questo abbiamo pensato che oltre alla memoria il ricordo alle parole e alle immagini proprio fosse utile un un urto un conduttore di emozioni diverso
Ulteriore a queste ed il conduttore del presentato dalla musica che sappiamo bene la musica
E rappresenta un linguaggio universale che più di ogni altra forma di comunicazione e in grado di trasmettere emozioni sentimenti passione e in questo ne abbiamo tante abbiamo tante cose dalle trasmetterà i giovani e vogliamo che sono tutto i giovani quelli che verranno dopo di noi siano gli destinatari di queste iniziative e in questo siamo particolarmente grati al al signor rettore che c'è stato si è fatto non si è limitato a darci questa sala ma sabato promotore attivo della trasmissione di questo messaggio
Con l'occasione ringrazio anche il rettore della LUMSA che ha partecipato anche lui a questo al contribuito alla nostra iniziativa così come tanti in scuole che hanno risposto positivamente che parteciperanno alle iniziative su sulle quali poi saranno più chiari quelli che parleranno dopo di voi
Avevo promesso parlavo minuto parlato cinque te ne sono grato il e vi ringrazio e do la parola a penso al al procuratore generale vuole parlare o presenta la corte perché grazie
Grazie
Grazie magnifico rettore di averci ospitato come diceva già il collega quei cinque sta in questo splendido contesto e allora come ha anticipato il collega questi la tornate articolata ed è una sinergia di diversi elementi che concorrono a chiudere il trentennale delle stragi una chiusura ovviamente
Che milita da quest'anno ma che è anche un'occasione passare un testimone nelle fasi successive aggiornata e si aprirà proprio con l'intitolazione dell'aula magna a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
Le ragioni dell'intitolazione
Sono evidenti nell'aula dell'aula bunker è stato celebrato il primo maxiprocesso quel maxi processo e il coronamento del lavoro di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino e soprattutto è una linea di confine fare un prima e un dopo
Prima del processo dal maxiprocesso in sede giudiziaria alla alla risposta di dallo Stato Cosa Nostra era praticamente inconsistente inesistente
Da Falcone Borsellino cambia tutto e finalmente per la prima volta viene affermato e superato il Principe viene affermata la autorità dello Stato e superato il principio della invincibilità di Cosa Nostra Cosa Nostra viene portato alla sbarra nella le sue massime espressioni
E organizzativa e soprattutto viene affermata per la prima volta la struttura unitaria e verticistica di Cosa Nostra e quindi in questo questo è come dire un momento decisivo della storia della risposta giudiziaria ma io direi che non è solo una risposta giudiziaria e anche una risposta di tipo sociale e morale
Civico perché assegnato un modo nuovo di a affrontare il fenomeno della criminalità organizzata e in particolare di quella dei che riguarda o sta con le sue peculiarità questo vuole essere un solo un tributo di de riconoscenza a Falcone e Borsellino un tributo che non si estinguerà mai
Ma anche quello che poco di del collega quindici un testimone teme il futuro il simbolo di intestino intitolare l'aula a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino deve essere anche il segnale delle nuove generazioni di farsi portatori dei valori
Morali ancor prima che giuridici e giudiziari ed esperienza giudiziaria di Falcone di Borsellino
Abbiamo ritenuto di farlo è abbiamo lo facciamo siamo onorati veramente alla presenza del Presidente della Repubblica che con la sua presenza ovviamente da un lustro particolare
Impreziosisce oltre misura questa questa evento tra l'altro sarà presente anche saranno presenti anche il ministro della Giustizia e il ministro dell'Interno
Che con la loro presenza ovviamente testimoniano quello che il significato di questa di questa iniziativa oltre a tante altre autorità che insomma qui
No non siamo ad elencare queste la il momento di apertura di questa giornata che poi proseguirà come vedranno coi colleghi con tutti gli altri momenti
Momenti artistici e aboliti come scientifici e artistici che completeranno e concluderanno la giornata
Allora anch'io cercherò di essere nei due minuti
Ha detto o il presidente Frasca ha detto leva Guerci
Una a giornata che lega tre momenti
Una giornata che è frutto di una serie anche di coincidenze o perché come me crede in Dio Dio incidenza nel senso che con il presidente Frasca con i colleghi Balsamo con la presidente dell'Anm con lo stesso Leo la Guerci né in questi mesi c'eravamo chiesti
Quale potesse essere il modo più appropriato per chiudere il trentennale delle stragi
Ma non come chiusura soltanto ma anche come se M per il futuro quindi per l'Antimafia due punto zero per il ricordo di Falcone e Borsellino per masticare
Questa memoria e farla diventare germe vivi fico l'humus sul quale costruire il futuro
Il nel mese di maggio di quest'anno quindi in occasione del trentennale io ricevo una telefonata dal dal presidente dal procure all'epoca procuratore generale Giovanni saldi
Che mi chiamava nella qualità anche di componente della Fondazione Occorsio e mi diceva se fossi stata disponibile ad andare a Bari al Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari ad assistere ha una rappresentazione di questo Requiem per le vittime di mafia che sarebbe stato preceduto da un momento convegnisti Co
Devo dire per una serie di coincidenze sono riuscita ad andare è solo in quel contesto io apprendo non solo che e c'era un momento convegnisti eco in cui si facevano dialogare arte e giustizia io sono sempre stata convinta che la strada della legalità e la cultura e quindi l'arte la somma massima dell'espressione culturale
E quindi aprendo anche che trent'anni fa fra capaci e via D'Amelio qualcuno e qui presente Marco Tutino insieme ad altri sette all'epoca giovani compositori fra i quali altra straordinaria coincidenza Marco Betta sovrintendente direttore artistico oggi del Teatro Massimo
Su input di Tutino si mettono insieme e creano un'opera il requiem per le vittime di mafia scritta da sette persone loro sette si mettono insieme
Un Requiem è che non ha carattere religioso è scritto su un testo di Vincenzo Consolo addirittura con delle espressioni in dialetto siciliano e quando l'ho ascoltato ero affianco al ministro Madia e siamo rimasti incantati colpiti perché si parla di Palermo si parla di quegli anni è la reazione della società civile quello che fu allora ho pensato abbiamo pensato con i colleghi ma se questa è la reazione della società civile di trent'anni fa
Poi non si capisce per quale motivo per trent'anni e settore e qui han per le vittime di mafia non solo non si è più rappresentato tranne una volta nella Cattedrale di Palermo
Ma nessuno dei miei illustri colleghi ed amici palermitani né aveva mai sentito parlare sfido qualcuno di voi
Se ne avevate mai sentito parlare allora ho detto due cose io sono una abbastanza tenace nel cose no difficile che io mi fare
Due cose uno questa cosa bisogna farla sentire questa cosa bisogna farla sentire ai giovani e questa è l'idea da trasmettere alle nuove generazioni tutto il resto è venuto grazie allo straordinario impegno del presidente Frasca del presidente Balsamo di leva querce della straordinaria Clelia Maltese presidente dell'Anm di Palermo che è stata
Sì a quello certi arrivo è la l'altra coincidenza meravigliosa è stata appunto che Marco Betta si è rimboccato le maniche e ci ha dato questa grossa mano
E il maestro Tutino e Marco Betta hanno ancora una volta interagito fra l'altro hanno due caratteri molto diversi quindi si bilanciano sono due persone che ebbene che stiano molto vicina perché una bilancia l'altro e quindi siamo arrivati fin qui la Fondazione accorso e la Fondazione legalità sono state preziosissime perché questa manifestazione io ci tengo a dirlo questo ricordo
Non è per le autorità non è perché ci dobbiamo mettere lì la mostrina non non è questo è per i giovani e abbiamo avuto una straordinaria risposta in primis dall'università che qui ci ospita e io ringrazio il rettore per l'entusiasmo straordinario che ha mostrato per questa iniziativa
L'università di Palermo io ho due figli che frequentano l'università a Palermo non se ne sono andati fuori quindi so qual è la straordinaria eccellenza dell'Università di Palermo c'ha accolto e Cia abbracciati e noi di questo lo ringraziamo vivamente come ringraziamo anche e la LUMSA che ha fatto altrettanto e poi le scuole le scuole di Palermo abbiamo scelto scuole di varia natura e vario tipo
Lei scusi alle scuole private che le scuole pubbliche e quindi scuole di impostazione cattolica e scuole d'impostazione l'auto laica una grande risposta tanto che molti studenti verranno la mattina alle prove generali
Grazie e grazie a tutti però ecco il messaggio che noi vogliamo che passi non è una manifestazione soltanto per ricordare ma è una manifestazione per passare un testimone alle nuove generazioni l'antimafia che ci piace l'arte che ci piace
è un'arte che si fa messaggio di giustizia d'altra parte Vincenzo Consolo in quel testo che poi ascolterete ci fa vibrare su quelle note proprio su questo messaggio grazie a tutti
Ove si devo pubblicazione come più profondo che pur liguri quesito il proprio mo'più il pioppo
Massimo va lunghezza le format le fondazioni Vittorio Occorsio Progetto Legalità che ci hanno accompagnato in questa iniziativa che vuole mettere in pratica il messaggio di Paolo Borsellino la sua idea che la lotta alla mafia non si deve tradurre in una distaccata Oprandi repressione deve essere prima di tutto un movimento culturale e morale che coinvolga le giovani generazioni le più sensibili alla bellezza del fresco profumo della libertà
Quando io ho sentito queste parole risuonare non a Palermo ma a New Yorker nell'Assemblea generale delle Nazioni Unite dedicata per la prima volta al contrasto alla corruzione
Mi sono reso conto di come quel momento drammatico del mille novecentonovantadue esattamente trent'anni fa abbia corrisposto ad una nuova identità del nostro paese di come il volto dell'Italia oggi e quello di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino per questo abbiamo pensato di dedicare alloro l'aula bunker
Per questo abbiamo pensato di accompagnare ad un momento e in una sede giudiziaria un momento di ricordo altrettanto forte
Altrettanto pieno di di sentimenti di emozioni di speranze
In un luogo che rappresenta il tempio dell'arte qui a Palermo
E con alcuni dei protagonisti di una reazione sociale che ha coinvolto l'intera società civile questa è stata la vera novità del mille novecentonovantadue
E è stata spiegata benissimo da un testimone che abbiamo sentito in un processo che abbiamo fatto in Corte d'Assise proprio insieme e al via Salama qualche anno fa
Era il migliore amico di un giovane universitario assassinato su mandato di Francesco Messina Denaro il boss di Castelvetrano
Padre Di Matteo Messina Denaro ecco questo testimone migliore amico della vittima spiegava io vengo da un territorio che provincia
Fino agli anni Ottanta
Il fatto che una persona fosse in chissà con quel significato che tutti e conosciamo soggetto legato a Cosa Nostra non era considerato un motivo di allarme sociale anzi avere nei rapporti con questa persona era visto come un privilegio
Sono stati gli eventi successivi che hanno riportato nei giusti argini il modo di sentire sociale e che io credo che veramente nel mille novecento novantadue si sia assistito ad un cambiamento
Che ci auguriamo irreversibile nel modo di pensare dell'intera collettività ed è proprio per questo che vogliamo costruire un ponte tra generazioni abbiamo riscontrato una reazione veramente ricca di entusiasmo e di valori da parte dei giovani con cui abbiamo avuto il piacere di entrare in contatto insieme con lei via con Leonardo quei CD con Lia in questi e giorni
E abbiamo pensato che ci vuole davvero un collegamento fra una generazione che ha vissuto assieme a Giovanni Falcone a Paolo Borsellino qui rappresentata da Matteo Frasca
Ed una generazione che allora non era neanche nata ma che il trae la propria identità collettiva da questi soggetti anche perché proprio adesso Palermo a tutti e requisiti per diventare un modello di riferimento per tantissimi altri paesi per tantissimi altri popoli
Pensate a tutte quelle nazioni che vivono in maniera drammatica il fenomeno della tratta di esseri umani
Pensate a quei Paesi dove assistiamo ad un attacco terroristico dallo Stato simile a quello che abbiamo vissuto qui in Sicilia e che si chiedono come ricostruire il nostro futuro ecco il modo per ricostruire il futuro di tutti questi Paesi è qui a Palermo e in quella intuizione di Giovanni e Falcone che è la lotta alla mafia si fa con le armi dello stato di diritto senza mai cedere alla tentazione di interventi autoritari e di leggi eccezionali
E pensate anche quello che ha e il significato
Per tantissimi altri gli stati la capacità di Giovanni Falcone di affrontare con un nuovo modello
Di organizzazione nel giudiziaria le sfide di una criminalità organizzata che aveva cambiato completamente la sua dimensione sul piano economico e sul piano transnazionale a me ha colpito moltissimo
Quando per la prima volta sono entrato nel Palazzo delle Nazioni Unite a Vienna ho visto che c'erano soltanto due monumenti ma come Moratti dedicati agli italiani non erano di due uomini di potere
Erano di due persone che sono diventati il simbolo dell'impegno della scienza e dell'impegno per la giustizia a livello internazionale
Che sono Enrico Fermi e Giovanni Falcone più comuni che sono stati dei perseguitati in patria e che adesso hanno acquistato un significato per l'intera umanità
Ecco io credo che questo dodici novembre e sia un modo per e non soltanto fare una memoria del passato ma soprattutto per capire quanto questa memoria riguarda ciascuno di noi riguarda i sentimenti di un intero popolo riguarda un osso apertura al futuro e dei o anche la occasione per riflettere sulla necessità di non Fava in nessun passo indietro
Tante cose che si sono verificate in quel periodo devo rappresentare dei punti di non ritorno
Io e Marco Betta abbiamo vissuto in una Palermo degli anni ottanta che era profondamente diversa
Da quella e attuale era una Palermo dove si consumavano decine di omicidi ecco proprio in quel periodo secondo mesi sono o formate delle motivazioni fortissime
Che non dobbiamo mai abbandonare
E per questo ho accolto con grande apprezzamento l'iniziativa di dare esecuzione al mandato affidato dalla Corte costituzionale al legislatore a proposito della riforma dell'ergastolo ostativo
Uno dei punti di non ritorno per me è rappresentato da una normativa che impedisca in modo assoluto che tutte quelle persone che hanno il reato e attuato una strategia di attacco allo Stato una strategia volta a mettere lo Stato in ginocchio
Possano tornare
Senza avere manifestato la benché minima comprensione il benché minimo rispetto nei confronti delle vittime
Il tempo il benché minimo contributo all'accertamento della verità ecco possono tornare in quei luoghi dove hanno esercitato un dominio incontrastato per anni e anni creando quella Palermo
Che tutti ricordiamo e che è profondamente diversa da quella di oggi per me Palermo oggi un segnale di speranza per l'intera umanità
E per questo credo che il contributo dell'arte in di questo Requiem che frutto della sinergia tra un grande scrittore e dei grandi musicisti
Tutti capaci di parlano un linguaggio universale pensiero credo che proprio questo momento di incontro fra cultura giustizia Società Civile indici un metodo che dobbiamo portare avanti nel prossimo futuro grazie
Allora
Magnifico Rettore grazie grazie dell'ospitalità perché se l'Università Europea neutro non è un work in loco premio e quindi per noi è stato molto importante anche che lo conferenza stampa si faccia oggi qui è che in qualche modo vuole simboleggiare come luogo l'apertura verso gli studenti presto le Giovani
Generazioni che come dico io per come più volte sto ripetendo
In questi giorni nel mille novecentonovantadue non c'era no non possono avere i ricordi di quel momento io invece ero già una studentessa dell'università di Palermo ma una giovane adulta e quindi in grado io ricordare in grado di ricordare il boato lo sgomento dirà ma anche la straordinaria reazione della società civile palermitana che si ebbe dopo le stragi nel mille novecentonovantadue si passò quasi avessero orgogliosi di essere palermitani per ecco perché essere orgogliosi di quella creazione che tutti noi tutti noi ragazzi che forse galleggiavano nella nostra vita studiavamo stavamo costruendo un futuro
In media fumo veramente scossi dalle stragi del novantadue e forse anche risvegliati
Ed ecco perché l'Associazione nazionale magistrati Palermi magistrati Palermo sono contenti di concludere ma non è una giornata conclusiva anzi è una giornata che guarda al futuro
Con questa lunga giornata con l'intitolazione
Del dell'aula bunker la dovuta intitolazione dell'aula bunker a Falcone e Borsellino ma subito dopo quell'aura oltre che luogo di memoria diviene luogo di dibattito dibattere dove siamo oggi a trent'anni dalle stragi
E perché dobbiamo chiederci quale stop molte cose sono sicuramente cambiata ma soprattutto dove siamo e dove vogliamo arrivare
E nel dove vogliamo arrivare come è stato detto prima dobbiamo per forza includere a guardare alle nuove generazioni questo significa ricordare perché come ha detto con sull'Inter immaginare il bene occorre ricordare il mare
E allora quale migliore strumento ai confronti delle nuove generazioni che quelle emozioni non le possono avere provate non hanno quei ricordi che sollecitarli con lo strumento dell'alta
L'arte riesce del tutto l'arte agisce sull'immaginazione partendo dalla realtà e riesce a suscitare emozioni sentite reazioni
E soprattutto allora perché non riprodurre di questo io devo ringraziare sentitamente il sovrintendente Marco Beretta che ha
Veramente ha fatto sforzi
Immani in questi con una straordinaria signorilità e levità è questo io lo ringrazio perché se avremo un teatro pieno i persone pieno di studenti
Lo dobbiamo prima di tutto alla disponibilità del sindaco del comune di Palermo ma del sovrintendente Marco Betta il Recco e rappresenta questo rappresenta la reazione della società civile di dei musicisti a quei fatti
Perché noi non possiamo pensare che è il contrasto alla criminalità organizzata passi soltanto dall'azione giudiziaria no deve passare da un'azione sociale non ci può essere soltanto un processo penale
Non ci può essere soltanto una reazione normativo repressiva ma ci deve essere un processo di legalità che chiami tutti noi ognuno con le proprie competenze musicisti scrittori professionisti a reagire nuovamente a reagire che che susciti una compartecipazione antichi fa della società e dei e dei giovani l'altra volta eravamo con Leonardo Guerci in ufficio palermitano nel mio liceo un ragazzo a un certo punto si è alzato forse in maniera scomposta ma detto secondo me
Una delle cose fondamentali Cesare ci vengono soltanto raccontati quei fatti col per noi sono indubbiamente distanti non sono temporalmente non nel novantadue non c'era mai
è come se voi ci passasse soltanto delle nozioni realtà era rivolto più professori che che al momento ringraziamo della nostra presenza dice l'educazione alla legalità non poco parte passare soltanto dalla tradizione di fatti meramente storici deve passare ad altro e io credo che in quest'altro ci sia il significato della dell'intera giornata del dodici novembre e di questo ringrazio anca Lanza che ha chiesto e di quel noi abbiamo immediatamente accettato che vi sia una mostra fotografica
Ed è la questa mostra fotografica questi pannelli che già Lanza ha fatto anche a Bruxelles che raccontano la vita Giovanni Falcone Borsellino anche grazie a delle donazioni da parte dei familiari dalla dalle dalle dall'infanzia sino al loro percorso
Di studi al loro percorso professionale e al dopo le stragi anche quest'idea di continuità di questa vita che continua in realtà era perfettamente in linea con quello che noi vogliamo vogliamo rappresentare ma proprio perché non vuole essere una giornata conclusiva ma anzi la prima tappa di un lungo processo
Di legalità noi consegneremo il testimone alla città di Firenze all'Anm di Firenze perché il Requiem venga il prossimo anno pensiamo a trent'anni dalla strage detti Argo fili rappresentato anche nella città di Firenze
E anche con la collaborazione e il sostegno a questo devo ringraziare della Anm nazionale Papin quest'idea di continuità
Perché subito dopo le stragi palermitane lo sappiamo tutti la mafia tentò di colpire di identità artistica l'identità culturale del nostro Paese
E questo non possiamo non dimenticarlo e questo attribuisce ancora di più quello straordinario significato della all'arte come strumento di legalità
La mafia non non colpiti gli Uffizi caso la mafia sapeva della pericolosità dell'arte e della pericolosità della cultura come strumento di contrasta quell'attività carsica che continua ancora oggi nonostante le cose sono cambiate nonostante tanti risultati siano stati ottenuti tra criminalità organizzata
Nei confronti della nostra società ed è per questo allora che dobbiamo soprattutto simulare i giovani ad una ad una reazione ed ecco perché a questo risponde la giornata del dodici novembre grazie
Io manda dieci
Però voglio dare la parola al l'assessore carta Marco Betta e a Marco Tutino
Con l'idea del Requiem nello ricorso
Grazie solo pochissime parole perché
Le
Quelle che sono state dette hanno già delineato una meravigliosa partitura di emozioni e di testimonianze io vi porto
I saluti del sindaco Roberto la Galla e quelli dell'intera giunte ai miei personali io sono veramente orgoglioso oggi di essere qui h a casa mia
Con il mio rettore nella nella mia università
E
Ragionando su questa meraviglioso iniziativa del dodici novembre
Sempre di più è ma ancora di più ascoltando di questa mattina
Il termine la parola che risuonava in tutti i vostri discorsi e poi lo farà il dodici novembre composizione perché composizione quello di cui il dodici novembre si celebrerà la l'esistenza
Una composizione strepitoso e straordinario ma lasso a chi la immaginati ideata e chi la farà risuonare il la descrizione ma anche composizione era il metodo di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
Hanno insegnato a voi che ne siete i conti la storia comporre strumenti
A stare non non cedere allo stato di eccezione e stare dentro
Gli strumenti del diritto componendo l'in modo diverso componendo in modo creativo componendo persone componendo gruppi componendo relazioni internazionali composizione a quella che in qualche modo anche Chen sentite anni insegna
E poi quello che traspare con grandissima evidenza in questa giornata del dodici novembre così come è stato che Strata
è una composizione di soggetti quando noi ascoltiamo la composizione che devo dire che da tre mesi e mezzo il privilegio di frequentare ogni giorno il maestro Betta che ha
Risvegliato un po'il mio orecchio un po'la mia testa e quindi la mattina metafore musicali comincia ad affluire in me come prima mai fra Ragusa sarebbe avvenuto
Quando ne ascoltiamo una composizione
Quello che ha perché sentiamo quello che ci fa risentire l'armonia sono le legature
Sono quei piccoli elementi che fanno sì che una nota un'altra certe volte anche dissonanti ovulo o appartenenti a timbri diversi poi alla fine cirri suonino in un'unica grande
Armonia e questa è una composizione straordinaria di istituzioni di storie di linguaggi
Di di esperienza di responsabilità
Ci siamo tutti in questo dodici novembre tutti quelli che ci devono essere
Per che composizione in un momento in cui dobbiamo continuare l'avete detto con grandissima forza e ve ne sono grato dobbiamo continuare
Anche innovando il l'impegno antimafia anche portandone la contemporaneità perché un impegno che va sempre rinnovato nella contemplata guardando al futuro
Questa composizione di diversi soggetti fonda fondamentale
Poi è vero che un occhio attento un orecchio attento percepisce le differenze di responsabilità differenze di azione non non è una miscela non con me non non distinguibile
Precise responsabilità in vari campi compari con vari ingaggi però poi tutti insieme in questo giorno speciale credo che faremo prevalere la nostra composizione e composizione e chiudo è anche il modo con cui lo vedete l'avete visto il il Comune di Palermo concorre a questa iniziativa
Con una solidissima e meravigliosa legatura col Teatro Massimo
E come quasi se si fossero invertite le parti che il Teatro Massimo che si porta il Comune di Padova
E il Teatro Massimo che e qui e si porta una legatura
E noi ci siamo non è che il mensile si non si per questo sentiamo meno responsabilità Prandelli
è bello che sia che ci sia questa lieve inversione
Così come è risuonata ieri sera potente in quegli atti meravigliosi inaugurazione della stagione il Teatro Massimo ieri s'ieri sera e lo sarà di nuovo il dodici novembre è stata la voce dell'intera città
E credo che anche questo sia un un elemento importante che ci fa essere
Confidenti sul fatto che questa composizione continuerà a risuonare con molte legature forse anche estendendo lo spartito e lo spettro nuove chiavi nuove note dovranno risuonare perché il
Il martirio di Giovanni Falcone Paolo Borsellino e tanti altri magistrati forze dell'ordine
E altri che hanno combattuto la mafia non sia mai stato vano grazie
Avevo cioè ecco grazie per l'ospitalità al magnifico rettore grazie Maurizio
Questa avventura è sicuramente un'avventura importante per tutti noi
La parola giusta e composizione ce n'è un'altra che ha guidato questa grande avventura credo fosse sono due amore passione perché quando
I procuratori Lia Sava Antonio Balsamo sono venuti da me una mattina dopo l'evento di Bari perché poi questa vicenda frequente per i diritti alla mafia ha un che di mistero perché non la facciamo su iniziativa di Marco Tutino che chiamo appunto
Gli altri sei con lui siamo in sette che abbiamo costruito
Quest'opera collettiva che già il senso e l'opera collettiva è importante perché da l'idea dell'essere insieme di solito i compositori agiamo singolarmente con le nostre opere quindi in questo caso la a rivoltella ribellione corale che abbiamo avuto ci ha spinto a fare una cosa che non normalmente non si fa cioè comporre a quattordici mani un'opera che è piena di simmetrie
Fra di noi queste io credo che per trent'anni in quest'opera non è risuonata e questo è un un segno sicuramente non positivo ma questo ha fatto scattare un segnale incredibile perché poi quando li assale Antonio Balsamo sono venuti da me
Quella mattina è nato poi un vortice che era già nato grazie a Bari che con la forza del Conservatorio di Bari e di Emanuele Arciuli a in qualche modo ridato vita fatto rinascere come una fenice quest'opera e nei loro occhi c'era proprio una passione un amore irrefrenabile
Ci siamo giunti tutti
Poi con Clelia Maltese siamo stati dal sindaco che è stato anche lui travolto da queste energie si è immaginata anche questa idea che Requiem sia un cammino collettivo civile e sociale
E che quindi non si fermi solo a Palermo per cui è importante anche questo passaggio di testimone che il sindaco La Galla quella mattina con Clelia immagino cioè non fermiamo il rapper medica
Per Palermo a Palermo perché Palermo in tutto il mondo dovunque c'è Palermo perché il simbolo della violenza e delle ferite che a Palermo ha subito e in questo senso è anche vero quello che diceva Tonio balzo negli anni ottanta eravamo giovani ma non ce ne siamo resi conto siamo cresciuti pieni di ferite
Forse se si potesse disegnare il volto dell'anima questo
Queste anime di tutti noi di tutta la cittadinanza in questi anni sono state ricoperte da piccole ferite ecco invisibili e da altre terribili tra cui questa del delle stragi del novantadue tutte a vario livello
Hanno concorso a creare un sanguinamento civile che
Su è sulla riflessione di questo continuano a fare i conti ogni giorno ogni minuto per questo importante non fermarci si è creata una composizione di persone meravigliose
Dal procuratore Frasca Clelia Leo Guerci tutti quanti insieme stiamo costruendo col Comune di Palermo questa questa idea che l'arte e la cultura non sono solo non solo sono terapeutiche
Ma hanno secondo me una una forza incredibile perché io ho sempre pensato che chi si commuove ascoltando il quarto quadro di Boehm nella mezz'ora successiva
Non dovrebbe essere violento mi mi fermo a dire la mezz'ora successiva perché probabilmente
Degli psichiatri mi direbbero che ho torto magari a trentacinque minuti invece riscatta la violenza io sono convinto che la musica e l'arte hanno questa Potenza perché i valori della musica dell'arte sono
Dei valori che ci costringono a guardarci allo specchio e ci costringono a vedere la parte migliore che abbiamo non è un caso che la musicoterapia aiuta i malati di Alzheimer in modo profondo
E in qualche modo tutti noi che abbiamo subito questa violenza che continuiamo a subire la violenza del nostro tempo dalle guerre alla mafia che continua in forme diverse
Molto più compromessa di prima da Contino operare così come tutta la delinquenza nel mondo la violenza del mondo il nostro scopo di artisti e di operatori è quello di credere anche nei sogni mai sogni spesso coincidono con la realtà
Perché il cammino dell'arte un cammino che migliora le coscienze per questo importante per noi rimettere in piedi il requiem per le vittime la mafia per questo è stata importantissima l'idea
Di creare
Questa staffetta che allaghi tutte le città d'Italia dove ci sono teatri dove ci sono istituzioni in modo che questo cammino non si fermi Magli
Perché comunque l'arte può anche essere sconfitta però io penso che in realtà lascia dei segni così profondi per cui
Quella parte del fiume dove l'arte viene sconfitta sempre vincente ed è sempre meglio essere sconfitti da quella parte del fiume dove nascono queste idee migliori
Positive e di crescita che non essere vincenti come la mafia o la delinquenza o la violenza ma a parte il fiume è sbagliato
è questa la potenza dell'arte
Che anche quando non riesce a ottenere immediatamente a dei risultati sta dalla parte del fiume giusto e con questa consapevolezza che noi
Forse con
Come se avessimo dei piccoli Arrio panini di carta quando eravamo giovani e Marco Tutino ci coinvolse pensammo che comunque noi volevamo scrivere il fatto che noi non eravamo d'accordo
Non eravamo d'accordo ci siamo schierati con quel Requiem dicendo a modo nostro quindi con questo linguaggio
Aereo che la musica a con queste vibrazioni molecole però comunque noi abbiamo firmato con la nostra partitura dicendo
Noi non saremo mai d'accordo e quindi consapevoli di trascinarci le ferite Mario renderle visibili quantomeno hanno gli stessi abbiamo comunque anche subito questi trent'anni di silenzio di questo Requiem ma per fortuna siccome poi i sogni si avverano sono venuti tutti loro si sbagliarci e poi il sindaco ha avuto quest'idea bellissima nella staffetta
Adesso stiamo arrivando a questo dodici novembre e ne siamo felici
Tocca a me
Io sarò brevissimo perché è stato detto
Tutto no sarebbe inutile riflettesse non potrete far ripetere allora ringrazio naturalmente anch'io per questa splendida ospitalità Magnifico Rettore
Cosa volete che vi dica io sono trent'anni
Che
Ho avuto tempo di riflettere su per il perché
Mi precipitai subito dopo la morte di Falcone e di Borsellino a Palermo
Cercando di convincere delle istituzioni culturali e politiche di realizzare questo Requiem e in trent'anni non ho ancora capito perché
C'è qualcosa di misterioso questo sto sto vi sto dicendo non certo che ho capito ho capito
Ho capito perché quando sono morti
è stato come sentire credo che che che morivano due parenti non due
Persone dello SDI dello Stato lontane distanti come come spesso lo sono le istituzioni Falcone e Borsellino erano nell'immaginario collettivo vicini
E il perché fossero più vicini anche questo mistero perché queste due persone erano così fratelli di tutti noi così intimi
Non lo so
C'era qualcosa di misterioso nel loro agire nel modo in cui comunicavano
Qualcosa di diverso
E in questo qualcosa di diverso secondo me sta il segreto
Di quello che ha io ho sentito di quello che ha perché che siamo riusciti a realizzare nuovi noi sette
E anche di del perché oggi siamo di nuovo qui
A ricordare loro poi in effetti no questa la sostanza della cosa
C'è un mistero e questo mistero non fase
Svelato non si può svelare non perché un perché resterà un mistero
Va cavalcato come si fa sul quando quando si va sul surf
Su un'onda i misteri si devono cavalcare si prende l'aria si va e questo abbiamo fatto noi trent'anni fa componendo
Questo Requiem che voleva essere
Una
Un modo di comunicare nuovo per noi anche oppure anche un segnale per la musica no
La musica contemporanea che è sempre così lontana così
Astratta al così elitaria improvvisamente si noi volevamo parlare a tutti in maniera immediata e diretta
Forte abbiamo fatto uno sforzo perché noi eravamo dei giovani compositori abituati a scrivere
La musica in quell'ambiente in quelle in quelle in quel modo di pensare in quella in quella mentalità
Abbiamo un po'forzato tutti quanti credo il nostro linguaggio forse non non ci siamo riusciti del tutto
Lo sentiremo sabato di nuovo dopo trent'anni cercheremo di capire Ficco se se quella cosa fu veramente un ponte
Questo ponte
Secondo me è la cosa importante che che che anche nel futuro di quello che che appunto tutte queste persone che oggi hanno riscoperto il vecchio e me la Fondazione Occorsio la Fondazione Progetto legalità al la l'Associazione nazionale magistrati tutte queste questi uomini della giustizia che abbiamo incontrato per la prima volta dopo trent'anni stranamente
Che essi che hanno capito questa cosa secondo me
Anche loro hanno capito che questo è questo Requiem è un ponte e questo ponte può servire nel futuro
Perché perché può diventare un simbolo
E può collegare
Lo sforzo che la giustizia fa a
Che alle volte
Però continua
Apparire alla alla gente comune alle persone comuni
Attraverso un velo una separazione sottile
Una distanza
Ecco questo questo velo può essere squarciato questo questo Requiem può diventare il modo
Che la giustizia a dire di di avere un collegamento diretto con con con il mutuo con la società
E e viceversa naturalmente anche noi anche gli artisti anche il nome di cultura devono poter contro come col comunicare più direttamente
Questo è un segnale è un segnale un simbolo che pur può avere una forza futura
E in questa forza futura io
In questi mesi in cui è stato riscoperto questo Requiem in cui sono sono stato re ricompongono i coinvolto in questa avventura per la seconda volta dopo trent'anni
Sembra un romanzo di Dumas no trent'anni dopo
Il i moschettieri
Bene
Crisi in questo ponte io io penso che ci siano una ci siano delle risposte per il futuro
Non posso che ringraziare tutti quelli che in questo in questi mesi hanno costruito questa possibilità grazie davvero