Presentazione del libro di Tommaso Baris «Andreotti. Una biografia politica. Dall'associazionismo cattolico al potere democristiano (1919-1969)» (Il Mulino)

La sera Masera tutti
Con piacere che ospitiamo la presentazione di questo libro De Tommaso barista
Andreotti una biografia politica dall'associazionismo cattolico al potere democristiano mite novecentodiciannove mille novecento sessantanove
Perché secondo me è un libro importante nell'economia degli studi su Andreotti
Che si avvale della
Dell'importante archivio che noi abbiamo qui
Che la dottoressa devo di cura con con grande attenzione
E che diciamo non solo ci conduce in diciamo nella nello studio della personalità del del politico romano ma un po'di di alcuni passaggi anche del della storia
La storia importante del nostro Paese almeno nel nel periodo indicato in questo che forse il primo volume di una di un altro speriamo insomma che i ricordo che siamo il nell'evento e registrate va indiretta sui nostri canali pagina Facebook il canale YouTube dell'istituto lascio la parola alla dottoressa Andreotti impeto suo intervento grazie
Spiega
Del comitato d'archivio Giulio Andreotti di introdurre questa presentazione di questo libro
Di Bari ex alla gestazione del libro noi abbiamo assistito perché barista a frequentato cotte intensamente questo archivio nel periodo prima del covered
Credo lo abbia consultato tutto e ne abbia una conoscenza forse quasi paragonabile a quello della dottoressa De volti
So che lui ha cominciato questa ricerca in realtà per scrivere la voce
Sud Giulio Andreotti del dizionario biografico Treccani voi
Evidentemente il lavoro è lievitato la quantità di documenti che ha visto che ha consultato è diventata molto superiore a quanto potesse servire per cui per una voce enciclopedica
La poi anch'ulteriormente accompagnata dalla consultazione degli altri fondi dell'istituto e di archivi anche esterni all'istituto stesso e questo la caratteristica diciamo principale di questo apprezzabilissimo libero proprio il fatto che un libro prettamente documentato a differenza di tante altre biografie che poi Surano nel giornalistico la documentazione del il libro di Bari se veramente perfetta considerate che c'è una quantità direi di una trentina di pagine solo di notte
E ogni affermazione ogni dato confortato dal documento e questo a mio avviso lo rende veramente un un opera apprezzabile
So che come ha detto peltro già oggi la il materiale era talmente tanto ha raccolto che non poteva bastare un unico volume quindi benvenuto questo auguri per il prossimo grazie
Grazie terza Andreotti libero
Come è stato ricordato ha una grandissima mole di documentazione
Anche
Che si istituisce nell'interezza di quel del periodo trattato la figura di di Andreotti come politico del territorio come politico democristiano
Come impegnato anche culturalmente nella costruzione personale e del suo del suo impegno politico lascio la parola la professoressa Ciglioni dell'Università la Sapienza di Roma grazie
Buona sera grazie anzitutto per questo invito a discutere
Il libro di Tommaso barista cui a mia volta facce complimenti appunto per questo libro fondata su una base documentaria davvero vasta solidale che copre un arco di tempo
Estremamente considerevole il prossimo eventualmente ancor di più e quindi copre molte stagioni della storia d'Italia restituendo un quadro puntuale affrontando affrontando questioni che sono tutti di peso e tutte molto complesse con grande equilibrio il libro si iscrive in quell'approccio di taglio biografico che ormai da diversi anni ha dato mi sembra contributivi rilevanti alla storia del mondo cattolico in Italia della DC
Dunque la storia della prima metà del Novecento ma soprattutto alla stagione repubblicane penso in particolare
Ai lavori su De Gasperi su Aldo Moro o sulla tintura politica di Giuseppe Dossetti su segni su Adolfo Sarti anche al corpus di ricerche crescenti su Fanfani soprattutto in occasione del centenario
Della nascita ecco il libro si inserisce con Successo in questo filone di studi vorrei riflette anzitutto su alcune questioni importanti che attraverso un tutto il Forum è clemenza però davvero brevi niente per poi soffermarmi in particolare sugli anni del centrosinistra
Perché nonostante gli studi di cui disponiamo su questa stagione mi sembra che sia una fase su cui ancora molto rimane da da indagare e proprio in merito alla sagra dici ovvero al partito che di quell'esperimento fu il il cardine e il libro di Tommaso barista un contributo importante in questa direzione
Tale i temi di lungo periodo che attraversano tutto il il volume anzitutto la questione del rapporto tra i cattolici e l'impegno in politica
Che nella prima parte del libro riguarda l'esperienza di Andreotti nella Fuci e di fronte alla crisi del fascismo la scelta della DC scrive Tommaso bariste e nella seconda e terza parte del volume investe soprattutto invece il tema dell'unità dei cattolici in politica
E del ruolo dei del partito anche rispetto al governo e questo è un tema centrale emerge chiaramente dal libro in Andreotti intorno al quale Andreotti articola anche la sua riflessione sull'eredità degasperiana
Sotto questo profilo
Siamo naturalmente diciamo due questioni mi mi mi mi sembrano particolarmente significative anzitutto per quanto riguarda la prima parte quindi appunto il percorso dell'Azione cattolica
L'incontro con De Gasperi e la resistenza la sua riflessione sul post fascismo il rapporto da subito di vicinanza con gli ex popolari per cui già nel quarantacinque viene definito cito giovani vecchio conservatore
Mi sembra che confermi non il libro l'importanza del tema della formazione della classe dirigente cattolica del secondo dopoguerra
Del peso dell'esperienza del fascismo e della centralità delle generazioni all'interno della DC per comprendere la sera del partito
L'altro tema centrale appunto a quello dicevamo dell'unità di cattolici in politica che chiaramente tema come dire di grande peso nella sala della DC per quanto riguarda Andreotti mi sembra che qui la questione che emerge con grande rilevanza dal libro
Di Tommaso bariste l'idea che l'eredità dei degasperiana debba essere letta nei termini di una DC collocata al centro
Perché magici forte baluardo contro il comunismo e non solo la migliore difesa per la democrazia italiana ma è più importante di qualsiasi formula politica e di posizioni prefissate
In agosto sto citando e questo libro spiega molto bene spiega le posizioni anche di Andreotti le supposizioni le sue aperture alla testa monarca e anche le sue posizioni sul centrosinistra
E a questo mi sembrano legati anche due altri aspetti interessanti una l'ha ripetuta stigmatizzazione delle correnti di partito che torna torna nel nel volume non perché Andreotti se estraneo a questa vicenda ma perché di nuovo il partito non deve essere indebolito frammentato ma deve essere governata al Centro per non dare sponda e modo di essere attaccato da forze politiche esterne compresi i partiti laici del centrismo
E in questo senso mi sembra si risolve alla fine nel nel volume la tensione tra partito e governo e la lettura e la lettura della lezione degasperiana cioè il partito deve essere per Andreotti funzione del governo nel senso che deve appunto
Dargli un sostegno pieno che non lo esponga a ricatti a ricatti politici e a questo si lega infine ma vado molto veloce un altro tema interessante è quello del mal sottile della DC
Andreotti Gianni cinquantacinque ma ancor prima nel cinquantatré lo scrive proprio a De Gasperi e parla di questa crisi del partito che ne pensi di coesione di afflato ideale dice non ci sono dieci uomini che continui la DC che tra di loro si vogliono veramente bene
Gianni cinquantatré
E quindi questi tre temi legati mi sembrano estremamente significativi sotto questo profilo quello dell'esperienza politica e dell'unità di cattolici in politica
Altro tema che per ricollocazione partito Doobie ambisce inesperti a spostare mi
Pugni
Una una posizione il più centrista
Rifiutando già nel cinquantotto reti a gennaio contrapposizioni tra un fronte dei cattolici progressisti un altro il vizio di reti o moderati
Anche di nuovo in nome dell'unità del partito
Il nodo problematico diffondendo direi che il libro affronta evidente Orso con cui Andreotti queste opposizioni giunge all'accettazione
Di nuovo cito Tommaso Bari
Del centrosinistra e adesso ruoli di governo in quella stagione
E quale sia la natura di questi accettazione
L'interrogativo sostanzialmente libero mi sembra e quarantacinque cerbiatti disse mo'e anche lì di fronte che interattivi Nettie Santini condizionamento del centrosinistra
E quanto invece vi sia un'effettiva volontà di non condizionare troppo Moro scrive Tommaso Baresi dare un segnale a non eccedere nel condizionamento di Moro
Il dato da cui partire mi sembra sotto questo profilo che il centrosinistra e anzitutto per Andreotti al corrente assassinato nel sessantadue un errore culturale
Ancor prima che politico proprio perché Mina quell'idea quella visione di DC al centro per perno della sua lettura del quadro politico e mi sembra centrale sotto questo profilo interpretazioni in senso moderato conservatore
Che Andreotti da della Pacem in terris e più in generale dei temi della pace che devono tornare a essere scrive tema popolare e cristiano e della distensione internazionale
Tuttavia e qui arriviamo al nodo dell'accettazione con cui Tommaso Baresi giustamente si si confronta
Sin dall'inizio il suo atteggiamento è segnato da cautele dalla ricerca del dialogo con Moro che di fatto non si interrompe mai sin dalle elezioni di quest'ultima la segreteria della DC
E fino all'altro e Santa nove fino diciamo ai alla fine di e di di di questo decennio
E ovviamente include questo suo impegno anche l'ingresso di Andreotti in questi esecutivi con ruoli di prestigio prima la difesa poi poi all'industria
Dunque quale accettazioni anzitutto lo scrive Tommaso Bari stemmi accettazione segnata da pragmatismo e centrosinistra viene accettato come dato di fatto
Da controbilanciare con il legame atlantico
è un'accettazione anche in obbedienza alla Chiesa
Anche se è preoccupato dai fermenti del suscitati dal dal dal Concilio non mancherà di rivolgersi a Paolo sesto per invocare la ripresa di un protagonismo cattolico
Tornerà sull'importanza del rapporto radici associazionismo cattolico oppure nel rispetto dell'autonomia
Ma in ogni caso e anche un'accettazione in obbedienza alla Chiesa
Soprattutto credo che qui è un interrogativo anche che rivolgo a Tomasson Paris poi per sue ulteriori
Per riflessioni mi sembra un'accettazione che va a rafforzare quel fronte che provava condiziona nel centrosinistra in modo nettamente moderato
Si pensa ancora di Andreotti in lezioni a presente della Repubblica disegni che lì dove si capisce molto bene
In sostanza come spiega nel libro Tommaso bare se il centrosinistra poteva essere anche un accordo di legislatura sostiene Andreotti persino di due legislature anzi ironizza sulla reversibilità
Della forma qui Fanfani poi giunge nel sessantaquattro ma non doveva essere un mito da imporsi a ogni costo e a cui sacrificare la DC
E infatti alcun grasso dicono del sessantaquattro soste non centro sinistra moderato che chiuda al pc all'anticomunismo politico
C'è quindi una condivisione con Moro una riflessione appunto libro affronta ad esempio in alcuni licei di equilibrio in termini di vita del partito negli equilibri del centrosinistra appunto con le elezioni disegna Presidente della Repubblica
Credo e appunto di nuovo rivolgo la la domanda Catto ma su temi fatti questa convergenza effettivamente si si verifica ma penso appunto con presupposti politici molto diversi rispetto all'idea di Moro di inclusione delle masse nel centrosinistra nella società
E rispetto alla Disney invece di partite di società che appunto Andreotti
E in questo senso mi sembra centrale
E il libro affrontati in maniera molto
Puntuale il tema delle la visione di Andreotti in merito al tema delle riforme e della programmazione appunto dei rapporti fra Stato e Comuni abbiamo detto è un tema non non mi soffermo per non dilungarmi troppo che c'è già
La prima parte del libro
Ed è interessantissimo questa parte perché qui vediamo che Andreotti e sulle posizioni vicino le posizioni più avanzate che circoli movimenti intellettuali dell'Azione cattolica in quel periodo dopo il quarantadue sulla compartecipazione operaia all'impresa sulle nazionalizzazioni
Sul pallonetto sulla flessibilità della posizione della Chiesa sulla proprietà privata quindi un'avversione che arriva da da lontano
Alla fine degli anni Cinquanta sostanzialmente alla metà negli anni Cinquanta Andreotti valuta positivamente una linea riformatrice moderata di nuovo sto citando il libro in cui grande attenzione deve essere riservata ai ceti medi
Che sono elemento di attenzione costante mi sembra per Andreotti negli anni e che doveva avere una funziona anche tranquillizza Trichet
Quindi è cambiata la sua posizione è presente sulle nazionalizzazioni non è certo l'unico caso nel mondo della DC del dopoguerra che sono l'ha visto come deleterie quando sotto una bandiera di presunta socialità arrecano danni mortali
Ai bilanci pubblici
Lo Stato quindi doveva sì supplire all'insufficienza del mercato marzo compito rimaneva incoraggiare l'azione privata rassicurare le l'impresa in questo senso mi sembra molto significativo il richiamo che Andreotti fa al piano Vanoni
L'ho fatto un gesto di Trento nel cinquantasei ma ancora Roma nel sessantaquattro
Dove richiamo anche Camaldoli diciamo in in modo inversione moderata e mi sembra che appunto richiama Vanoni serva appena chiarire Puntorno i della visione di Andreotti in questo senso perché il piano ma non era un piano che incorporava alcuni opposizione alcune acquisizioni keynesiane
Si poneva in un'ottica di lungo periodo
Ma non aveva natura vincolante ne prevedeva Chiani di riallocazione degli investimenti o di intervento strutturale dello Stato come sarebbe stato una programmazione diciamo immaginata presente da Saraceno
Prevedeva di fatto era un piano di natura orientativa e infatti l'idea di Andreotti mi sembra quella di una programmazione scrive Tommaso Bari come strumento per un lavoro unitario
Di coordinamento si potrebbe dire tra i ministeri e quello che ripeterà l'assemblea di Confindustria mi sessantotto quindi in questo senso è stato notato come negli anni del centrosinistra nella DC diciamo una sorta di sovrapproduzione di diverse versioni visioni della programmazione no che vengono tenute insieme per un certo periodo
Dalla linea politica che Moro riesce a tracciare ma che di fatto continuano a convivere aggiusta porsi non hanno mai un vero momento di chiarimento risoluzione questo provocante alcuni problemi
Alla vicenda della della programmazione e te il centrosinistra quindi mi sembra candidati si inserisce in questo quadro in questa temperie con una sua idea di riforme di programmazione
Che mette in campo nella dialettica del partito nella prassi di di governo dove il fatto poi appoggia molte riforme molto duttile come scrive Tommaso Bari is nel del volume ma questo sostiene sempre Tommaso Bari se non cambia la sua visione complessiva del riforme il caso più emblematico sarà la legge urbanistica questo non significa che Andreotti non avesse mica di riforme di modernizzazione appunto quella che prefigura avere una modernizzazione tranquilla di nuovo sto citando e di quel processo scrive giustamente Tommaso Bari fa Andreotti fu uno dei protagonisti non solo attraverso il suo impegno nel campo delle istituzioni dello sport sono molto belle nel libro le pagine sulle Olimpiadi
Di Cortina prima di Roma poi ma soprattutto del suo ruolo di mediatore tra la periferia e il centro nel Lazio e a Roma
Luoghi in cui portava un costante flusso di finanziamenti già nella fase di tali costruzioni e poi in seguito quanto più quando punterà sull'industrializzazione del Lazio attraverso la Cassa per il Mezzogiorno
In questo senso immagine emblematica del libro ci restituisce è quella di un filmato dell'Istituto Luce del sessantotto che ritrae Andreotti cazzuola la mano che inaugura uno stabilimento a Frosinone a cui giustamente il libro da rilievo anche per le prospettive degli anni successivi
Arriva quindi ben presente dicevamo il problema della modernizzazione
E della necessità di accreditarmi una determinata visione e l'importanza rispetto a questi processi dell'opinione pubblica e in particolare dell'opinione pubblica moderata che egli riteneva avesse bisogno di essere tranquillizzata
Mi avvio dunque a qualche riflessione conclusiva
A partire da queste questioni e da quello che appunto il libro ci aiuta a capire del centrosinistra
Quello che abbiamo appena detto credo ci dà ci dice molto della pervasività c'è ormai negli anni Sessanta non solo in Italia del resto ne facciamo del loro dell'età diciamo delle politiche di programmazioni di piano
Aveva l'idea di una politica orienta perisce sia pure all'interno del mercato di processi economicismo posto citando al libro
Dall'altro e cita vede anche dei modi di costruzione del consenso della DC tre anni Cinquanta e Sessanta dunque anche del consolidarsi per Andreotti
Di un'immagine quale emblema scrive baristi lungo potere della DC un fatto che nel sessantotto ne farà ormai un uomo molto criticato anche nel suo stesso partito rispetta l'intreccio creatosi tra DC e istituzioni istituzioni pubblica
Secondo punto decisamente sul centrosinistra libero con ferma in una luce tanto più vivida proprio perché ci restituisce questa geografia articolata prevedesse del del partito
Il tema delle mediazioni continue a cui Moro dovette ricorrere per non lacerare il tessuto della DC e della Società italiana di fronte all'apertura a sinistra per procedere diciamo senza si tratti
E ci conferma anche io su questo ovviamente non non mi soffermo come la politica estera sia stato terreno di turbolenze continua per il centrosinistra il libro ci parla della possibilità Andreotti sulla cura di sei giorni ma soprattutto sul Vietnam che sul nucleare
E poiché con questo concludo l'importanza della dimensione locale a cui accennavo prima
In questo campo decisamente il libro dà maggiore profondità l'immagine che abbiamo del centrosinistra la dimensione locale emerge dal libro non fu soltanto anticipazione del centrosinistra con le giunte di Milano Genova Firenze su cui disponiamo
Di lavori ma fa anche un luogo in cui semplificare o no e Lazio e ne è un esempio le difficoltà di quell'esperimento politico e le resistenze contro con l'esperimento politico emblematica la problematicità di formare giunte di centrosinistra nel Lazio dopo sessantadue trafitti delle gerarchie ecclesiastiche soprattutto a Viterbo
E accuse crescenti contro sottogoverno democristiano per cui si dice Tommaso barista anche il centrosinistra rischiava però di apparire a una parte dell'opinione pubblica come cito un'operazione di potere
Al tempo stesso c'è un altro dato interessante la la dimensione inversa alla il livello locale fornisce un punto di vista interessantissimo per osservare la ricomposizione di alleanze identità che si muovono dal centro verso la periferia
In questo caso e la gestione dell'azione di governo andreottiano del Lazio scrive Tommaso barista all'inizio degli anni sessanta che va in difficoltà quando alcuni esponenti locali della sua corrente
Aprono alla linea di Moro al di apertura al PSI data l'impossibilità di formare giunte con la destra stabilita dalla direzione della della DC
E peraltro in questo contesto ancor più interessante la posizione pragmatica di Andreotti che decide di usare anche con qualche defezione dei suoi le giunte DC PSI nel nel Lazio per rilanciare l'industrializzazione e dunque il centrosinistra in questa chiave
E direi per concludere che in generale quindi tutto questo quadro ci dice molto credo del peso che per il centrosinistra in generale ha avuto l'opinione pubblica moderata non solo al momento delle verifiche elettorali libro ci parla molto delle sezioni del sessantatré ma anche per il rapporto il dialogo che con questa porzione d'opinione
Ritenne di dover articolare una parte della della DC in questo senso mi sembra eloquente la campagna proprio del sessantatré candelotti conduce a Roma quasi supposizioni di sconfessione del del centro si è perché sa che è una campagna molto difficile
Chiede persino di rimandare la rimozione degli Jupiter e così via grazie mille
Grazie
Questo intervento così ricco toccare davvero una media dei punti presenti nel libro che
Delineano descrivono un po'la la figura che di Andreotti nel periodo etico trattato io passerei adesso la parola su Malgieri
Che non ha bisogno di presentazioni una grazie
Colonne dell'Istituto Sturzo fra gli studiosi più importanti del movimento cattolico del cattolicesimo politico e lasciando la parola grazie grazie
è ben noto come
Giulio Andreotti nel nel luglio del due mila sette
Con un gesto che potremmo definire di grande liberalità ha deciso di affidare il suo archivio all'Istituto Sturzo
Per l'assist sulla sistemazione inventariazione lasciandolo aperto immediatamente potremmo dire almeno
Ricordi personali alla consultazione da parte degli studiosi ecco questo fu un evento che ha rappresentato sul piano della ricerca storica relativa sia al personaggio che alla storia del nostro Paese nel secondo dopoguerra
Una fonte documentaria di straordinario interesse
Che ci aiuta a far luce sulla spetti legati alla vita politica nazionale internazionale e grazie a queste carte dell'archivio Andreotti
Nel corso degli ultimi anni e sono emersi importanti contributi sospetti e momenti della presenza e del ruolo di Andreotti nella storia del Paese mi riferisco tra gli altri al volume collettaneo dal titolo Andreotti l'uomo il cattolico lo statista curato da Mario Barone Ennio Di Nolfo pubblicato nel Mib due mila dieci
Agli importanti contributi soprattutto sulla politica estera tra i quali ricordiamo il volume di Antonio versori l'Italia e la fine della guerra fredda la politica estera dei governi Andreotti
Pubblicato nel dodici il volume su Andreotti Gheddafi e le relazioni italo libica e curato da Massimo Bucarelli e Luca mi che letta nel mille no del due mila quattordici il volume curato anche dalle febbre dallo stesso mica eletta con il titolo Giulio Andreotti dell'Europa apparso nel due mila diciassette presso le Edizioni di Storia e letteratura ed è ricordare poi anche il volume di Paolo veder Federico roba sua Andrea Andreotti e l'Italia di confine
Non che il convegno su Andreotti dell'Europa tenutosi il sedici aprile del due mila diciannove presso la facoltà di giurisprudenza anni dell'università la Sapienza ecco recentemente tra il due mila venti del due mila ventidue grazie
All'impegno nella cura di Serena Andreotti hanno visto la luce importanti raccolte di documenti i quali i diari segreti i diari degli anni di piombo nelle lettere alla moglie con il titolo carrelli di roccia
Ecco si tratta di una serie di ricerche di contributi di alto livello scientifico per grazie all'archivio Andreotti hanno aperto importanti ambiti di studio e di ricerca
Per quanto riguarda nella biografia di Andreotti siamo stati finora in presenza di opere che hanno soprattutto un taglio giornalistico a partire da lontano nel settantaquattro con il volume di Ruggero sei sino al più recente volume di Massimo Franco dal titolo Andreotti la vita di uno politico la storia di un'epoca pubblicato nel due mila dieci e riproposto poi nel due mila ventuno in una nuova edizione rivista e aggiornata con il titolo c'era una volta Andreotti
E non esistevano finora biografie di Andreotti impostate su solidi criteri scientifici in grado di offrirci è l'immagine di un protagonista della nostra storia repubblicana al di fuori dalla multiforme serie anche potremmo dire di reggente di luoghi comuni che hanno spesso accompagnato la sua figura
Il volume di Tommaso Bari S che oggi presentiamo ripercorre la biografia di Andreotti come già hanno ricordato anche Serena Andreotti e Luigi Giorgi
Sulla base di una documentazione archivistica amplissima rintracciata direi non solo presso l'Archivio Andreotti ma anche presso numerosi archivi pubblici e privati che hanno fornite all'autore un materiale che lo aiuta a far luce fare chiarezza su una serie di momenti di passaggi storici che segnano la storia politica del Paese
Nella prima parte del suo lavoro
Possiamo cogliere i momenti significativi della dove scienza della giovinezza di Andreotti sulle stupiti
La sua appartenenza alla lega missionaria studente la Congregazione Mariana di Sant'Andrea del Quirinale all'Arciconfraternita dell'Adorazione notturna del Santissimo Sacramento di Roma
Ecco tutti i luoghi nei quali si alimentò la sua fede religiosa
Che appare ispirato a un cross che un cristianesimo convinto del maturo
E da questa maturazione religiosa
Nasce anche la sua militanza nella Fuci di di cui assunse la presidenza nel quarantadue
Che si articola in situazioni fucina forse spesso trascurati dai quali emerge una linea tendente a ricercare la strada di una partecipazione coerente del cristiano alla vita sociale in quegli anni molto difficili anni di passaggio e di svolta nel
La storia del del paese
Articoli nei quali i Andreotti invitava gli studenti cattolici a porre le basi per un futuro ordinamento sociale ispirati
Ispirate ai principi del Vangelo
C'è un editoriale di azioni fucina del venticinque luglio del quarantadue dal titolo Verso il poveri dove Andreotti lamentava la scarsa aderenza alla dottrina sociale
Nel comportamento dei cattolici italiani denunciava gli errori in cui molti cattolici erano caduti durante il fascismo il loro imborghesimento che significava negazione dei precetti evangelici
Penso poi all'intervento di Andreotti al convegno di Assisi del settembre quarantadue dovevo far affermò che occorreva
Costruire in ordine Nuovo ispirate ai dettami di Christa
Ma anche giungeva saper tradurre tutto questo in parole di vita in un linguaggio scientificamente idoneo ed e d'umana mente intonato alla mentalità dei nostri tempi
Ecco gli articoli di Andreotti i suoi interventi tra il quarantadue e il quarantaquattro possiamo in questi articoli possiamo cogliere la sua attenzione la sua riflessione sui problemi di quegli anni
E si coglie anche in qualche modo la sua cultura la sua capacità di entrare nel vivo delle questioni politiche sociali e religiose del del paese
Nel suo volume barese si sofferma poi sui contatti di Andreotti
Ad esempio con esponenti del movimento dei cattolici comunisti divenuto poi partito della sinistra cristiana tra i quali emergono le figure di ossicini e di Rodano
Andreotti aveva seguito con attenzione questo questo gruppo aveva cercato di coinvolgerli anche dopo la caduta del fascismo e in seno alla nascente Democrazia Cristiana per svincolata sì da quello che lui riteneva una sorta di sudditanza nei confronti dell'ideologia comunista e dopo l'otto settembre su invito di Pio dodicesimo
Fu Andreotti a invitare ossicini e Rodano rinviare ossicini il Rotor una lettera con la quale li sollecitava una rimeditazione sul tema della inconciliabilità tra cattolicesimo ideologia comunista a rivedere e correggere le loro posizioni
Sottolineando l'amicizia e la stima con cui aveva seguito l'impegno dei suoi amici che l'aveva portata a rassicurare anche il Pontefice sulle loro buoni intenzioni
Andreotti volle però anche sottolineare le contraddizioni del movimento in particolare questa professione di cattolicesimo che ignorava la chiesa
Faceva considerare il Cristianesimo nella semplice adesione ai principi del Vangelo e succede soggettivamente interpretati legandosi invece alla politica del partito comunista
E a Moni i suoi amici sulla necessità di unità in campo cattolico e sui rischi di una posizione che il Santo Padre non gradiva che giudicava pericolosa ecco questo intervento come sappiamo non fece recedere
I suoi amici dall'il cammino intrapreso diciamo che
Vi fu chi interpretò comunque questo atteggiamento disponibile di Andreotti quasi come una solidarietà con il movimento di ossicini e di Rodano
Nella sua Lettera monsignor Colli dell'undici ottobre quarantatré Andreotti volle chiarire che si trattava del suo bisogno di discutere con degli amici che sbagliano
Ecco questa lettera mensa monsignor Collecchio ricordato
E che è ampiamente citata nelle pagine di Bari
Mirava anche a chiarire l'esigenza di distinguere la vita associativa insieme all'azione cattoliche alla Fuci dall'impegno politico
Perché Andreotti aveva come ben noto da tempo allacciato rapporti con i maggiori leader della Democrazia Cristiana
Conosciuto De Gasperi negli anni universitari presso la Biblioteca Vaticana a partire dal quarantadue aveva cominciato a partecipare alle riunioni in casa Spataro
De Gasperi lo era invitato a collaborare al popolo nel febbraio del quarantaquattro fu tra i fondatori della punta che era il primo organo ufficiale della gioventù democratico cristiano
Come mette in chiaro Bari se la le fu tuttavia la lettera di Andreotti a padre Gilla crimini del ventotto giugno quarantaquattro
Ad evidenziare l'ha convinta decisione di intraprendere la vita politica in seno alla DC
Una scelta destinata a farne uno dei maggiori protagonisti della vita politica repubblicana nell'arco di ore di oltre mezzo secolo
Va va tenuto presente questa data del ventotto giugno se si tiene conto che
Dal ventinove al trenta luglio vi fu si svolse a Napoli il Congresso interregionale della Democrazia Cristiana
Nel corso della quale
Il Andreotti venne
Venne designata come delegato nazionale per i gruppi giovanili una carica che ricoprì fino al giugno del quarantasei
Ecco nel nel volume di Bari poi c'è una particolare attenzione cogliere gli aspetti è il significato della collaborazione dell'amicizia e del sodalizio che Andreotti ebbe con De Gasperi
Un aspetto centrale in queste pagine
Quasi ad indicare come il leader della democrazia cristiana Pelizza se Andreotti con l'obiettivo poi anche di tradurre sulla stampa e sul popolo in particolare i suoi orientamenti rispetto alla natura del partito e alla soluzione di delicati problemi politici
Si pensi tre gli arti all'articolo sul popolo del ventitré maggio quarantasette dal titolo il tripartito no
Che come scrive Andreotti nel suo diario De Gasperi gli aveva qua dettato o quasi
è un articolo che precludeva la rottura della collaborazione con le sinistre che l'avvio della nuova linea politica caratterizzata poi
Dalla formula del centrismo
La formazione del quarto governo Andreotti del De Gasperi
Da inizio alla lunga e significativa carriera
Di Andreotti in seno all'esecutivo come segreta Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio una carica e che ricoprì ininterrottamente per lunghi anni
Si trattava di un incarico delicato in quanto il Sottosegretario alla Presidenza era anche segretario del Consiglio dei ministri aveva altre competenze esecutive
Tra le quali il cinema su cui Bari esse si sofferma
Sottolineando che Andreotti lavorò per un cinema neorealista che difendesse una idea di moralità cristiana
E quale portavoce del capo del governo
Andreotti in qualche modo accentuò questo rapporto di collaborazione con De Gasperi assumendo in alcuni casi delle
Posizioni al sostegno della linea degasperiana degasperiana sia di fronte alle pressioni della corrente dossettiani e poi successivamente
Per la corrente di iniziativa democratica in seno alla DC ma anche di fronte agli interventi del Vaticano nel il quattro tre la vita
Politica nazionale tra tutti questi interventi certamente il più significativo è quello che Andreotti si svolge in occasione della dell'operazione Sturzo del cinquantadue noto come questa l'iniziativa promossa da ambienti
Vaticani cattolici favorevoli con una lista civica da contrapporre al fronte delle delle sinistre
Nel Comune di Roma aveva suscitato forti preoccupazioni
Diciamo spingeva all'assoluto alla creazione di una Alleanza della DC in un fronte al quale dovevano partecipare anche le destre una linea che rischiava
Di compromettere la solida la solidarietà dei partiti di centro che erano invece impegnati nel governo
E c'è qui questo famoso
Noto documento di che Andreotti redasse e inviato direttamente a Pio dodicesimo esponendo i pericoli di questa operazione
Nel suo appunto al Papa sottolineava i rischi legati a un'immagine della democrazia cristiana non più sorretta dalla fiducia ecclesiastica non più espressione di partito antifascista che la permesso di avere solide basi scriveva nel mondo operaio e contadino
Una situazione che favoriva il gioco delle estreme come un rischio che i partiti di centro avrebbero non solo ritirato l'appoggio al governo ma avrebbero assunto una posizione dichiaro risentimento
E avrebbero alimentato diciamo così una lì una posizione anticlericale che facendo riprendere quota l'anticlericalismo
Cerca di rassicurare il Pontefice soprattutto ricordando che De Gasperi ha sempre guidato vittoriosamente la lotta al comunismo in Italia
Perché mai si chiedeva De Gasperi non gli si dovrebbe far credito in questi frangenti
Quasi sentisse meno di altri
La promittente esigenza del di una difesa gelosa della città di Roma sede episcopale per papà
Ebbe una risposta a questo appunto di Andreotti da parte di monsignor Tardini che apparvero assistere rassicurante nessuno pensava slittamenti a destra creare altri partiti
Anche se lo precisa Bari S il porporato ribadì l'esigenza di una lista civica è noto come Fini questa vicenda che in qualche modo
Non ebbe non ebbe seguito togliendo a De Gasperi un motivo di grande preoccupazione
Ecco tuttavia Bari insieme del suo lavoro
Sottolinea anche l'emergere soprattutto dopo le elezioni del cinquantatré di qualche ombra nei rapporti tra Andreotti De Gasperi quando soprattutto dopo che i partiti di centro apparentati non avevano raggiunto il quorum necessario per l'applicazione della nuova legge elettorale
E Andreotti si convinse di fronte alla Torre precarietà del governo Scelba di fronte al peso che in seno al partito stavano acquisendo i stava acquisendo il gruppo di iniziativa democratica convinzione dell'esigenza forse di ampliare ai monarchici l'area di governo almeno come alleanza di marcia evitando di far diventare la Democrazia Cristiana
Partito ideologico chiuso ischemia estratti
Ecco De Gasperi non condivise questa linea di Andreotti
Rispose confermando la sua stima l'alta valutazione delle delle capacità intellettuali e del valore morale del suo
Compagno di viaggio potremmo dire
In lunghi anni di fiduciosa opera in comune ma sottolineava che a suo avviso l'opinione pubblica soprattutto del Nord non avrebbe compreso un'apertura in monarchici
Come evidenzia barese la morte dei dicasteri venne da alcuni interpretata poi con un evento che doveva emarginare Andreotti Andreotti in qualche modo con la morte di De Gasperi perdeva il suo lungo e il suo nume tutelare gli occhi
Del dell'opinione pubblica in realtà al di là di queste previsioni il ruolo di Andreotti riemerge subito con grande forza potremmo dire in quel momento in occasione delle elezioni di Gronchi alla Presidenza della Repubblica
Che fu Daloui sostenuta grazie alla formazione in Parlamento del gruppo di concentrazione
E in questi anni possiamo dire prende forza la sua figura soprattutto di uomo di governo era stato con De Gasperi il sottosegretario alla presidenza del Consiglio per molti anni
Aveva conosciuto per esperienza vissuta i problemi i nodi politici economici e sociali che andavano affrontati
E dopo la morte di De Gasperi si può affermare che Andreotti divenne concretamente l'uomo di governo entrando a contatto con innanzitutto con i problemi economici alla guida del ministero delle Finanze dal cinquantacinque al cinquantanove dell'industria e commercio dal sessantasei al sessantotto e con i problemi legati alle strutture militare del Paese con non poche risvolti legati alla politica internazionale alla NATO alla collaborazione con gli Stati Uniti come ministro della Difesa dal sessanta dal cinquantanove al sessantasei
Ecco
Qual è il quadro del Paese in questi in questi anni non va di me
Piccato che sono gli anni in cui si prepara e giunge a maturazione il miracolo economico italiano destinato non solo a imprimere una eccezionale accelerazione allo sviluppo industriale del Paese ma anche a modificarne il costume a modificare il comportamento degli italiani sono anni che segnano il trapasso dalla fase della ricostruzione dominata da De Gasperi alla fase dello sviluppo
Sul piano politico matura un processo che porta al superamento del quadro politico italiano
Con limitate possibilità soprattutto dopo l'esito elettorale del cinquantatré di articolare le maggioranze governative al di fuori dalla stanza della ristretta area dei tradizionali partiti di centro
E con l'obiettivo invece di ampliare il respiro della vita politica nazionale acquisendo nell'area del Governo il Partito socialista del proprio in questi anni di il travaglio che doveva condurlo
Al superamento dello schema frontista per proporsi come forza politica disponibile all'incontro alla collaborazione
Con le componenti cattoliche laiche nel quadro democratico nazionale
Un processo in parte influenzato anche da fattori internazionali primo fra tutti
La crisi del sistema sovietico con la destalinizzazione operata da Kruscev fu in Unione Sovietica
Con il successivo nuovo clima dopo il superamento della crisi di Cuba
Destinato a favorire il disgelo la distinzione tra i più blocchi assegnare anzi un momento ricco di speranze e di di fiduciosa attesa tra in tutti i popoli
Anche per la presenza di Chennedy e la presenza di Giovanni ventitreesimo che grazie al concilio Vaticano secondo
Apriva la Chiesa un più intenso dialogo con il mondo
Ecco di fronte al dibattito sull'apertura sinistra come documenta barriques Andreotti ribadisce la sua difesa della formula centrista con un possibilità di allargamento ai monarchici del quadro nazionali giudicava il centrismo carattere essenziale e permanente della politica della DC
è un atteggiamento che lo portò a ribadire al congresso di Firenze del cinquantanove che l'errore degli ultimi anni era stato di concepire il problema dei rapporti col partito socialista Como una specie di atto notarile
E in quella occasione giudicò superata la divisione tra clerico moderati e cattolici progressisti in quanti cattolicissimo erano ora il centro della direzione politica dello Stato
Il problema era invece legato al tipo di Società tacco da costruire
Sottolineando che occorreva privilegiare una società in cui i ceti medi fossero il perno della vita sociale e della vita politica nonostante si trovasse in minoranza insieme al partito
Riuscire a presentare come osserva Bari essi una parte in imprescindibile dell'elettorato democristiano
Più che identificarsi con la destra Interna propose una rilettura moderata del De Gasperis mo'scrive Bari esche univa all'anticomunismo un'azione riformatrice dall'altro
Una posizione che gli permise dire gli permise di rafforzare il suo ruolo il suo peso in seno al partito non poteva quindi mancare nel suo giudizio
Sulla sulla relazione di Moro al congresso di Napoli che assegna la fase conclusiva del lungo cammino verso il centrosinistra
Non potevano mancare alcune note critiche Andreotti come noto definì con ironia casti connubi le aperture di Moro
E come Barris sottolinea l'apertura ai socialisti gli apparve un errore culturale prima che politico in quanto in generava disorientamento dell'elettorato moderato anche se sembra rendersi conto come del resto gran parte dei gruppi di opposizione alla linea della segreteria politica del partito che si trattava di un processo ormai irreversibile che
Occorreva come presso la Scuola di De Gasperi non rompere l'unità del partito
E chiese comunque la maggioranza di inserire nella mozione conclusiva
L'affermazione della in molti abilità degli impegni occidentali e a tranci atlantici dell'Italia e del proposito di sganciare i socialisti dei comunisti con il conseguente isolamento del Partito comunista
Del resto
Come risulta anche dalle carte conservate
Nell'archivio della democrazia cristiana quindi presso l'Istituto Sturzo molti ambienti cattolici a democristiani non gradivano non gradivano la la svolta operata da Moro
E questa è testimoniata da molte lettere che giunsero Morrone i giorni immediatamente successivi al suo discorso di Napoli
Sia da parte dei suoi colleghi di partito sia da parte di cittadini che manifestavano dubbi incertezze paure di senza le lettere dei suoi amici di partito chiedevano garanzie raccomandavano la prudenza
Ma le lettere di alcuni elettori democristiani appaiono spesso animato da animate da una presa preoccupazione intensa potremmo dire
Per un passo giudicato rischioso estraneo alla tradizione del partito che avrebbe favorito una piccola pericolosa avanzata social comunista
Cioè che parla di suicidio chi di tradimento chi lo accusa di volere impunemente sfidare Dio ecco al di là di queste reazioni indirizza di Moro come noto prevalse anche in seno al partito
Nonostante le riserve di altri di Andreotti nel cuore nel nuovo quadro politico sì che si andava delineando la sua figura rimase fondamentale all'interno del del del suo ruolo di governo dottor lo testimonia questa sua presenza come ministro della Difesa dal febbraio del cinquantanove fino al gennaio del sessantasei con i governi segni Tambroni Fanfani Leone i primi due governi di centrosinistra guidati da morto
Ecco direi che proprio la sua fisionomia politica
La sua ferma e solida dimensione democratica e anche il suo convinto anticomunismo
In un dicastero come la difesa offriva la garanzia del rispetto e della piena adesione alla collocazione internazionale dell'Italia al fianco dei paesi occidentali penso
Che su questi aspetti ascolteremo anche Luigi Michele e Luca Micheletti ha nel suo nel suo intervento ecco la biografia di Andreotti quindi scritta da Bari sì appare densa di motivi
Attenta a molti aspetti che caratterizzano la storia politica di quegli anni il ruolo e la figura di e di Andreotti
Questa biografia che oggi presentiamo si ferma per ora al sessantanove mille novecentosessantanove come lo stesso autore
Ha precisato la chiusura degli archi chili a causa della pandemia via impedito finora di completare il lavoro
Anche se come precisa nella sua introduzione la ripresa della consultazione di questi argini gli consentirà di proseguire e completare l'opera
Ecco attendiamo con impazienza il prossimo volume grazie
Grazie professor Malgieri per questa ricostruzione così puntuale attenta
Della del libro verde delle tematiche del libro soprattutto del del fatto sia partito dalla dalla dalla giovinezza ad Andreotti dalla suo la sua elaborazione sia spirituale religiosa che politica
Quindi ne abbiamo essi luce come anche leadership crescano su una base culturale
Importante che che si che si forma nel tempo che si struttura nel tempo fa anche contraddizioni controversie
E momenti importanti ecco io lascio la parola attrazioni che Letta della Sapienza di Roma grazie
Grazie buonasera ringrazio delle Istituto Sturzo dottor Giorgi
E ringrazio tutti voi che siete qui
Direi che io ho poco da dire avendo già esaurito tutta la materia i miei colleghi
Però qualcosa posso aggiungere almeno le impressioni contratto
Dalla rilettura di approfondimento di questo libro di Thomas barriques risparmio quindi tutti i complimenti quelle cose che si dicono tra storici e fatto su documenti quindi scientifico certamente supera di gran lunga tutte le cose che sono state scritte su Andreotti che sono improntate come sappiamo all'aneddotica la polemica del momento
E alle storie di misteri di complotti come Saino Tommaso quindi su tutte queste insomma non è questa la storia d'Italia
Poi importante libro di Tommaso perché ovviamente degli una storia di un tassello Historia de è un tassello di storia della DC che è un tassello importante ovviamente della storia dell'Italia repubblicana
Anche perché non so è una domanda ma Andreotti forse il maggiore esponente del cattolicesimo politico in Italia
Se non è questo questo mi rivolgo al brusco Malgieri non è che uno può fare graduatorie lo sa bene però certamente il maggior esponente del cattolicesimo di governo in fondo questo è un dato di fatto
Su quarantaquattro quarantacinque anni
Dei di Repubblica o di pericolosi detta prima repubblica Andreotti e quasi per un trentennio al governo quindi certamente quello che dal punto di vista delle realizzazioni è certamente il maggiore rappresentante del cattolicesimo politico
Dicevo e Andriotto indica personaggi difficili da studiare
E io pure insomma un po'provato per varia per motivi è convinto ricordava anche il professor Malgieri
E difficile da studiare andato perché Andreotti non è un pensatore politico
Quindi in merito va ma a Tommaso per questo cioè non è un uomo che ha concepito in modo sistematico la sua visione della società e della politica oppure la sua idea dell'Italia
Ne segue pedissequamente una ideologia che guidi sui passi in meno
è al contrario un politico fattivo e pragmatico che adatta di volta in volta le soluzioni ai problemi che gli si pongono
E quindi soprattutto un uomo di governo ciò quindi ed ecco le difficoltà che richiede di analizzare le sue realizzazioni come uomo di governo
Per giungere a comprendere quale fosse la sua visione della società e dell'Italia stessa
Ma su questo punto attorno alla fine
Libro di base una classica biografia quindi inizia con la nascita la formazione scolastica familiare eccetera
Segue poi la maturazione resistente lama sub maturazione della scelta resistenziale la scelta per la democrazia cristiana e infine l'incontro con De Gasperi nel quarantadue
Che è il momento fondamentale della vita di un giovane di appena ventitré anni
Bisogna ricordare questi dati insomma tutti non abbiamo avuto ventitré anni ricordiamo come eravamo non è solo l'incontro con De Gasperi
A mio avviso un gigante politico non è quindi solo l'incontro con questa figura enorme dal punto di vista politico medi incontro con una cultura politica cattolica laica
Un po'diversa da quel cattolicesimo etico religioso
Secondo me molto parrocchiale che ha fatto un meccanismo eccetera ci si ritrova ecco un cattolicesimo e chi con religioso molto parrocchiale che aveva improntato le analisi molte delle analisi sull'asciutto società del giovanissimo Andreotti
L'incontro con lo statista trentino esca a mio avviso per questo giovane in fondo Romano ma un po'della Provincia ecco diciamo così e la sua prima sì perché l'Italia è una provincia è la sua prima finestra sul mondo
Per fare a pensare no sto espressione di Sturzo c'è una finestra che si affaccia sulla cultura Polo politica del popolarismo e della dottrina sociale della Chiesa che proprio De Gasperi invita a studiare
Ecco il giovane Andreotti la biografia di Barceló conferma in questi anni
Persona negli maturazione molto vicino all'idea di De Gasperi e questo lo sappiamo e quasi il suo portaparola benché esprima già una sua visione della democrazia cristiana come partito di centro ricordo quanto appunto diceva anche Laura prima
Cioè da un partito laboratorio di sintesi politica e azione di governo di un progetto riformista che attraverso l'ispirazione cristiana tenga in equilibrio gli interessi di tutti i certamente in particolare di più svantaggiati
Un partito dunque per nulla conservatore Mariano da tentazioni demagogiche o radicali oppure classiste com'era pure di moda all'epoca
Beh già nel quarantacinque Andreotti respingeva l'idea di potersi alleare con i fascisti nome dell'ordine sociale sapendo bene quale fosse stata la loro idea di dove di ordine durante il ventennio ma si ha l'idea di una qualsiasi alleanza con i comunisti
La questura evidenza di governo concreta in Unione Sovietica mostra una natura dittatoriale e quindi attira di quel progetto politico
Ecco ma confido che leggendo questo libro di Tommaso Andreotti già nel quarantacinque assegna alla Democrazia Cristiana il compito di costruire una nuova Democrazia cito quindi un compito immane immenso perché non esistevano modelli realizzati a cui spiegarsi non c'era niente c'era il passato fascista c'erano
Sovietica e c'erano altri modelli democratici che non erano quelli che preferiva però Andreotti
Prima e dopo il quarantasette quando diviene sottosegretario il giovane vecchio ecco così come lo dipingono gli oppositori sotto le cure di lega aspri lavora per costruire questa nuova democrazia
Ecco ma mi sono chiesto ma da dove partire per realizzare una nuova democrazia
Per innanzitutto della creazione di istituzioni parlamentare di stampo liberale come fu poi con la Costituente
E dalla ricerca del loro consolidamento attraverso il legame internazionale stabile con gli Stati Uniti il grande Stato democratico che non solo aveva vinto la guerra ma aveva avuto aveva assunto in Europa il compito di contenimento della dittatura sovietica
Ma la scelta occidentale che Andreotti condivide con De Gasperi
E che separi entrambi dalla sinistra del partito e anche se alle urne una scelta realistica non ideologica il suo pragmatismo di fa constatare che in quel determinato momento storico quindi di guerra fredda l'appartenenza all'Occidente significava l'appartenenza a un mondo che aveva scelto la libertà individuale ivi compresa quella economica e quella religiosa e la democrazia politica di tipo liberale
Essere parte dell'Occidente implicava per il giovane Andreotti realisticamente l'accettazione del vincolo d'alleanza politica e militare con gli Stati Uniti
In secondo luogo la costruzione di questa nuova Democrazia richiedeva la trasformazione della società
Attraverso quel progetto riformista di cura democrazia cristiana doveva farsi carico senza fughe in avanti verso derive ideologiche sociali o ritorni all'indietro verso la conservazione dell'ordine sociale
Ma mantenendo appunto l'asse di governo in posizione centrale e questo lo si vede bene nel libro di Tommaso dalla difesa che hanno tifato tenterà di forma agraria
Che genera forti critiche all'azione di governo non solo dalle sinistre e dalla sinistra interna tra decima anche dalla destra ma anche dalla destra democristiana
O ancora lo si vede come ricordava il professor Malgieri dall'appoggio che Andreotti presta la posizione De Gasperi nell'operazione Sturzo
Ecco Bari si mette bene in luce come proprio la difesa di queste idee cui si aggiungevano forse anche banali invidie personali per il suo ruolo di governo e di vicinanza di Caspe questo bisogna pur dirle gli alieni non la sinistra democristiana
D'altra parte jeune sottosegretario accumula deride impegni governativi dalla riforma agraria tutti i giovani della DC al cinema lo spettacolo con gli interrogativi e le polemiche pubbliche questi impegni aprono circa la censura ma anche con la rinascita che Tommaso sottolinea del cinema italiano che si apre una stagione del neorealismo
O ancora l'ufficio zone di confine con le materie scottanti rimaste aperte alla conferenza della pace come Trieste l'Alto Adige sulle quali Andreotti opera per difendere gli interessi dell'Italia pur senza mai assumere toni nazionalisti che anzi ripudia Andreotti come collaboratore di Putin De Gasperi non solo apprezza le qualità e la tenacia nel lavoro
Ma anche da persone intelligenze qual era De Gasperi apprezza la gatta ancor più la sincerità e questo mi ha colpito perché il rapporto che Andreotti ha con il Presidente Consiglio un questo gigante della politica
Non è mai adulatori io ho acquiescente
E non manca di esprimere le proprie valutazioni anche se non collimano con quelle di De Gasperi nonostante sia ben cotto ben consapevole di quanto di day by e anzi coltivi per il leader trentino un approccio quasi di natura filiale
Ecco Tommaso cita una lettera del gennaio cinquantaquattro in cui si rivolge Andreotti a De Gasperi parlando della sua attaccamento filiale addirittura invitandolo a volergli ancora bene come un figliuolo
Quando scrisse questa lettera San quindi nel cinquantaquattro Andreotti marcava un particolare dissenso dalle posizioni di De Gasperi
Come noto è stato prima ricordato lesto sfavore dell'elezione del cinquantatré il mancato scatto del premio di maggioranza condussero Degas spiaccia dell'ordinanza del Consiglio appella
Mentre Andreotti rimase sottosegretario e in fondo mi pare da quello colletto diciamo da di sulle nel libro di Tommaso l'interlocutore primo al Governo di De Gasperi
Che ormai fuori
Pur rimanendo segretario del partito
Mi pare qua da quanto scrive Tommaso che proprio in questo periodo la distanza tradisce pure ministro si allarghi proprio sul dilemma dell'atteggiamento da prendere verso iniziativa democratica quindi dell'apertura la sinistra del partito
Andreotti era stato molto critico verso iniziativa democratica come verso altre formazioni della sinistra democristiana come esempio la base che lo avevano ricambiato con aspre pubbliche critiche
E rimase critico della sinistra democristiana anche con rispettoso dissenso nei confronti di De Gasperi che come noto invece finì per sostenere l'appoggiando la successione di Fanfani la segreteria del partito
Nel marzo cinquantaquattro Andreotti denuncio come ho letto il libro di Tommaso in una lettera De Gasperi tentativo di egemonizzare
La DC condotto dalla sinistra del partito ironizzò sul fatto che questo tentativo fosse fondato non su programmi chiari ma su confusioni sindacali cito recrudescenza di particolarismo eppure su movimenti a base di metano
Con chiara allusione ai finanziamenti alle correnti dalla sinistra del partito da parte dell'ENI di Mattei che come noto all'epoca aveva il monopolio dell'estrazione del metano nella pianura padana
Ma anche questa posizione di Andreotti a mio avviso la tuta pragmatica sui programmi da realizzare e non dittatura ideologica
E noto delude l'uscita di scena di De Gasperi dal governo prima e poi dal partito illude cinquantaquattro mesi prima di morire segno certamente una censura cesura nella vita politica del giovane statista romano
Benché prigione anagraficamente rispetto ad altri leader affermati sì
Nel periodo Degasperi hanno Andreotti fu ugualmente coinvolto nella fine della stagione
Dello statista trentino che lo costrinse a ricercare una non facile ricollocazione all'interno di un partito ormai dominato dalla sinistra è sempre più soggette condizionamenti delle correnti
Lo statista romano è stato ricordato continuo ad avere un'idea del partito in linea di principio ostili alla corrente
Ne comprendeva proprio per la sua esperienza governativa il rischio per l'efficacia dell'azione di governo e per la solidità del partito stesso
Ovest fosse stato sottoposto a una più aspra dialettica interna non tra esponenti politici ma tra fazioni organizzate che rispondessero gruppi di interesse capire iniziativa di per molto le correnti ecco avevano questo problema ecco di rispondere poi a gruppi di interesse
Anche se poi quindi da questa sua ostilità in principio alle correnti da uomo pragmatico ne avrebbe creata una sua appunto la prima vi era insomma si sarebbe adattato nel corso del tempo alla loro esistenza
Dicevo che la sua posizione è una svista il partito non è ideologica e anche se viene soppressata di volta in volta in base alle circostanze
Nel cinquantacinque Andreotti appoggerà come sappiamo insieme al gruppo di concentrazione la candidatura di Gronchi la presidenza del repubblicano un appoggio che mi pare non solo risponda all'interesse di rilancio politico personale ma anche alla convinzione di mantenere l'unità del partito
Anche per la notizia che gli giungevano sulle perplessità che si sollevavano sui bronchi sia d'Oltretevere sia da parte dell'ambasciata americana
Ecco l'unità del partito dei cattolici cucito faceva riferimento Laura prima l'unità dei cattolici era insomma il punto di caduta attorno al quale ogni divisione interna si doveva superare così come Andreotti non mancherà di esprimere e per tutto la vita se si leggono iscritti stima e apprezzamento per personalità della sinistra democristiano e il caso per esempio di Ezio Vanoni i libri in cui scrive lo mi fa sempre una esaltazione
Dicevo Tor Andreotti torno ad avere una responsabilità di governo nello del cinquantacinque come sappiamo governo Segni eccetera
Come ministro delle Finanze incarico che mantenne fino al cinquantotto del governo Zoli e quindi tornando a quanto dicevo all'inizio è proprio dalla sua opera come ministro che emerge forse più che in altri momenti la sua idea di Nuova Democrazia
Sostiene l'intervento dello Stato nell'economia per lo sviluppo delle aree del paese per entrate come il Mezzogiorno
Appoggia l'istituzione del ministero delle Partecipazioni statali nel cinquantasei dà un giudizio positivo della legge sulla perequazione fiscale voluta da Vannoni integrate dalla legge
Tre Melloni quindi socialdemocratico per rendere più equo la fiscalità
Ma al contempo diffida dell'eccesso di di un'Inter dell'intervento pubblico rassicura il mondo dell'impresa Escrivá e non a caso in una recensione alle prediche inutili e dire dinamiche
Thomas suscita che nazionalizzazione utilizzazioni erano provvedimenti rispettabili ricco lo ha già citato Laura quando non impediscono il patetico il Paese
Arrecando danni mortali a bilanci pubblici cedere insomma l'idea del Codice di Camaldoli del quarantatré e di cui era stato uno dei firmatari che pure reclamava una partecipazione dello Stato nell'economia andrò affidava quest'ultima mi pare un carattere ausiliario rispetto all'iniziativa privata come stimolo all'intrapresa privata stessa e come elemento correttivo delle eventuali carenze che avrebbe mostrato il libero gioco del mercato
Una posizione insomma che teneva ben presenti le istanze solidaristiche della dottrina sociale della cultura politica cattolica
Ma che mirava a mantenere il modello economico e politico che ha italiano all'interno dell'Occidente capitalista e organizzato nelle democrazie liberali
Insomma era la nuova democrazia così come dire intendeva e andava costruendo nella pratica delle realizzazioni concrete
Vado verso la conclusione dicendo che questo stesso pragmatismo e la convinzione del ben superiore dell'unità dei cattolici lo mantenne mi pare anche nei confronti dell'Abbé pittura sinistra
Burns mostra bene l'ostilità di Andreotti alla forma del centrosinistra e tutti i nostri collega non già notato prima anche se poi è finita per accettare come è stato nel caso che la sinistra dunque sta nel coinvolgimento nel governo dei socialisti al fine di responsabilizzare di e di mantenere di nuovo nudità del partito la sua funzione centrale rispetto al sistema politico
è ben noto che è stato ricordato che
Andreotti Fuda cinquantanove asse Segni dal cinquantanove al sessantasei Ministro della Difesa
Quindi accompagnò di fatto la formula del centrosinistra ritenendo i dove potenziare i rapporti con l'alleato americano e garantendo con il suo provato atlantismo
Di fronte agli occhi degli Stati Uniti questa transizione non priva di incognite per Washington
Ma anche da l'esperienza di ministro alla Difesa che poi prosegue la sua grande palestra di politica internazionale mostra un Andreotti per niente su budelli per dell'opinione americane
Se come ricorda Barça ci sono diffidenze sulla sua persona dentro l'amministrazione Kennedy che lo giudica tra virgolette un nazionalista di destra non particolarmente amico degli Stati Uniti
Ciò non significa affatto e questo lo rileva Tommaso che fosse antiamericano ma semplicemente che seguisse l'interesse dell'Italia che non era affatto identico a quello statunitense infine un'ultima considerazione
Mi premeva fare sull'ultimo capitolo che Tommaso intitola un ministro per quasi tutte le stagioni
Perché ovviamente alla fine di una biografia uno si chiede ma che razza di uomo era questo e io ho provato a dare una risposta
Come ha fatto anche diciamo Tommaso
E quindi sicuramente è vero diciamo un uomo che attraversa tante stagioni politiche come farà anche successivamente
E non si può quindi non costatare la capacità di Andreotti di rimanere un uomo centrale dell'azione di governo
Quindi se destreggiandosi politicamente adattandosi ai mutamenti della società del sistema politico ma qui può sorgere quindi la domanda se fosse semplicemente un opportunista
A caccia di potere e consensi
E certamente secondo me lo era anche come ogni politico il quale cerca i consensi e circa il potere e forse ogni essere umano
Ciò tuttavia non significa che il fosse privo di ideali e fosse disposta sacrificale per opportunismo
Andreotti infatti e mi pare che la biografia di Tommaso per ora lo confermi pienamente si mosse dentro una cornice va i valori molto ben definite sempre molto coerente
L'assoluta devozione per la Costituzione e dunque per la democrazia parlamentare per le sue regole
E l'idea di costruire una società ispirate ai principi cristiani così come erano maturati nella lunga evoluzione del cattolicesimo politico sociale
L'attenzione alla famiglia la difesa della proprietà e dell'iniziativa private il gradualismo nella trasformazione della società
La tutela del ceto medio che è stato prima richiamata che poi significa impedire la concentrazione delle ricchezze mani di pochi e ridurre la povertà di molti
E ancora il ruolo dello Stato nell'economia come strumento per la ricerca del bene comune e dunque per una più giusta distribuzione della ricchezza insomma la dottrina sociale della Chiesa così come si era evoluta mi pare da dare prova sono andate a rileggere c'è Andreotti lì dentro
Una cornice valoriale che era di un'ampia parte della democrazia cristiana e certamente di quella parte della società italiana che allunga assegnava massicciamente le sue preferenze nell'urna elettorale
Il collegio emerge insomma e chiudo dalla bella biografia di Bari essere il ritratto di un uomo prudente pragmatico come ho detto Trotti un pizzico diffidente della natura umana un politico cattolico che si conosce il messaggio evangelico e nella dottrina sociale della Chiesa cattolica
Dottrina dottrina che interpreta nel ruolo di sostenitore tra virgolette come citava Laura mo'della modernizzazione tranquilla o anche come scrive Tommaso di alfiere del progresso senza avventure grazie
Grazie personalmente letta per questo intervento su anche che un po'più degli altri gli altri interventi su la costruzione appunto di una leadership all'interno del partito e sul territorio nei riferimenti non solo culturali ma anche internazionale se vogliamo che poi forse negli anni specificando meglio nella nella politica di Andreotti
Comunque ecco io non so se c'è qualche domanda o qualche distrazione
Sì
Se
Cosa
Questo mi spiace
Io ancora
Consapevole di dico
Dico la serenità è la prima cosa
Che ho trovato che ha interrotto in tutti questi anni che si compone abolirlo bisogna il sangue anziché vero direttore di banca boicottaggio resta solo da la quindicina di anni quindi Schio diverse riviste esce quindi la parola sereno non lo diciamo ai nessuno soprattutto rispettivamente era la persona precisamente Serena
E poi la cosa ha detto più importante che tra Palitta trapela dalle parole del Papa portassero domestica
Cioè Clemente verrebbero statista dove andava a guardare sempre che in Italia italiano domus restituisce dell'italiano perché se noi pensiamo ci ripensa ogni cinque minuti leader nero se ne andava oltre guardava oltre la siepe questo dire era un vero statista oltre che serio grazie scusate
Facile
L'autorevole vicino
Molto brevemente io vorrei solo innanzitutto ringraziare Istituto Sturzo partite in particolar modo Luigi diciamo che è stato promotore questa presentazione vorrei ringraziare tutte le persone che sono pervenute darla dottoressa Serena Andreotti a Laura verso Malgieri a a Lucan che Letta che hanno diciamo posto in maniera così che sta festiva le questioni
Raccontate dalla volume volevo anche se adesso non ho detto più ovviamente ringraziare tutte eccola a tutte le persone che hanno diciamo permesso anche come dire di materialmente comporre il volume quindi la dottoressa bottino dottoressa Argiolas le loro collaboratrici e anche diciamo ringraziare voi che siete venuti qui a ad ad asportare la presentazione
Come dire fatti questi Raccoon grazie a mentire diciamo aggiungo solo pochissime cose quello che volevo fare io era come Luca ricordato diciamo però smentendo che
Dandolo per scontato però forse proprio con Andreotti non era così scontato era
Provare a ragionare in termini storici di una figura che aveva avuto diciamo un così grande ruolo ma anche come dire era stata lunga accompagnata da da controversie eccetera fare questo lavoro attraverso
Di strumenti della
Circa sto quindi attraverso le carte approfittando della grande ricchezza rappresentata da dall'archivio e queste diciamo anche qualche maniera recuperando insegnamento profondo del diciamo per mio maestro che Giovanni Sabbatucci tornare a ragionare diciamo non avere paura di ragionare anche sui temi controversi esportati anche
E in questo senso ha iniziato a a lavorare in questa direzione
Quello che
Penso si porsi diciamo quello che penso si possa giungere Rispetto all'immagine
Come dire giornalisticamente più diffusa
Da è come dire
Questa dizione di un politico sono d'accordo che sicuramente al pragmatismo la necessità di incidere come proprio orizzonte ma dentro sempre comunque una visione che ha alcune caratteristiche di fondo
Veramente provando a diciamo toccare le questioni punti io direi che le carte fanno uscire fuori un Andreotti più fascino negli anni della formazione come è stato già raccontato quindi non è alieno da anzi dentro quelle tensioni anche di trasformazioni
Come dire parte
Anche cariche di aspirazioni palingenetiche che rappresenta che attraversano il mondo della diciamo dei giovani cattolici che si formano durante il regime fascista
Un passaggio cruciale sicuramente come dire l'incontro con De Gasperi che porta in realtà una rimodulazione di quelle tensioni all'acquisizione del realismo come è stato detto come elemento fondamentale senza però perdere alcune
Alcuni punti cruciali che si sono secondo me quelli che si sono stati ricordati
La centralità come dire di una costruzione di una democrazia di nuovo tipo la centralità del ruolo dei partiti
Dentro questa democrazia ed è in questa prospettiva che l'unità dei cattolici e quindi il ragionamento sulla sulla democrazia cristiana come partito che deve essere un come dire deve essere unito e al contempo anche plurale ed è un tema che tornerà per mantenere un aggancio forte con la società italiana una profonda consapevolezza in realtà a me pare del ruolo che il fascismo avuto nella società italiana e quindi anche discende la necessità di traghettare diciamo un pezzo della società italiana
Quella che probabilmente vota democrazia rischia senza riconoscersi pienamente diciamo nei suoi quadri guardare come dire
Accompagnare questo passaggio l'insegnamento degasperiana o che mi pare Andreotti abbia sempre presente che ovviamente si porta dietro
Come dire
Adeguandolo a una serie di passaggi e
Ad una serie di contesti ovviamente
Questo all'interno e questo secondo me si spiega la centralità di alcuni temi che non a caso sono son presenti nel libro sono presenti nelle reazioni ma semplice perché è come dire erano presenti nella pratica politica di allora il tema del rapporto tra Stato e mercato il tema come dire del ruolo della politica nel costruire una società che come dire riesca ad assicurare un benessere maggiore il ruolo della collocazione della tua italiana sicuramente dentro al campo Atlantico ma anche qui quell'idea diciamo di unitarietà
Sì arriva secondo me aiuta anche a spiegare alcuni passaggi che in questo volume non ci sono ma che non sappiamo
Caratterizzare l'azione di Andreotti quindi la centralità anche lì della come dire della della questione la pace che anche quella un un lascito che viene dalla come dire da una riflessione su che nasce nella seconda guerra mondiale poi oltre fermo restando ovviamente a la collocazione atlantica allora mi sembra che in generale esce fuori una figura a tutto tondo che alcuni elementi di riferimento di lunghissimo periodo per cui in realtà anche le uscite quelle che a noi sembrano in una carriera politica che è stata così lunga
Come dire come oscillazione dall'apertura dei monarchici fino adesso il presidente
Poi del della non sfiducia in realtà rispondono sempre a delle ad alcune linee guida la centralità democristiana il ruolo ovviamente che quel partito nella sua capacità di esprimere ovviamente dentro un'ambizione che individuava nell'intercorsi ISMU malore
Diverse anime della società della società italiana idea anche che la democrazia cristiana debba lasciarsi sempre questo spazio di agibilità politica che quindi permette di stare come dire di de così ovviamente come dire facendo in qualche maniera nella nell'idea che
Queste elemento la centralità democristiana fosse un bene complessivamente anche per per il Paese da questo punto di vista secondo me
Esce fuori anche l'impossibilità di di come dire di separare nettamente il luogo del partito dall'uomo delle istituzioni o meno l'incombente o l'importanza che
Il partito i partiti hanno in quella fase della storia politica
Rispetto al ruolo istituzionale sono tutti elementi che si tengono insieme da questo punto di vista
Secondo me dobbiamo tornare a una lettura unitaria anche della storia della democrazia cristiana anche se Laura ha ragione
C'è una convergenza si come dire sono due figure penso ovviamente a Moro e Andreotti che cammini come dire che vanno insieme vanno in parallelo probabilmente con
Punti di partenza diversi
Ma come dire con la consapevolezza che quel progetto politico si può temere da da qui la continuità di linea anche sul rifiuto costante di Andreotti di accettare una spaccatura dell'unità politica dei cattolici costruiti su costruita diciamo sulla
Diciamo sulla contrapposizione tra un cattolicesimo progressista un cattolicesimo invece conservatore no perché ovviamente è un elemento che fa saltare completamente lo schema
Centralità lo schema laici e dal punto di vista di chi ha questa dizione
La come dire mette a rischio
La tenuta il passaggio del
Del Paese ovviamente questo si accompagna anche a un'idea della del del rapporto tra partite società che io credo sicuri un radicamento della democrazia italiana
Fino agli anni Settanta ma anche come dire poi apra delle contraddizioni
Degli elementi di di di difficoltà perché è chiaro che una centralità così accentuata dei partiti
è chiaro che una come dire compenetrazione così forte tra partiti e istituzioni in realtà in modo evidente nel governo ma anche poi non sappiamo
A dispetto alle questioni del anche attinto dall'opposizione apre poi un problema di capacità di risposte a le nuove domande che vengono invece in un periodo successivo diciamo dalla STET passaggio nel sessantotto sessantanove
In avanti
Allora ovviamente il libro si ferma sessantanove come è stato poi come ho scritto per più questione con in realtà semplicemente come dire materiali perché chi poi frequenta gli asset di archivi anche come dire conosce anche alcuni problemi
Sono legati a questi altre più generali perché arrivata la pandemia ma c'è anche comunque come dire un un un ragionamento storiografico perché effettivamente il sessantotto sessantanove
Segna l'emergere la Società italiana di una serie di della Società mondiale realtà diciamo ovviamente poi
Stiamo parlando dell'Italia quindi della Società italiana di emergenza nuovi problemi
E come dire da qui anche questo secondo me in sono me andrà a incidere a è come dire incide anche su una figura come Andreotti quelli quelle cose che erano apparsi come elementi di come delle qualità la capacità no questa sicuramente visione
Andreottiana come dire di chiusura verso sinistra nel senso dello spostamento del quadro politico a sinistra senza però mai in realtà rinunciare a un'auto ha una capacità ha come dire senza però mai anzi esortando radici in qualche maniera a farsi carico di alcune trasformazioni senza spaventare i ceti medi queste in quegli anni ovviamente appare come un frutto dal passato segna forse il suo momento di maggiore difficoltà politica appare come dire dopo aver superato
La morte di di De Gasperi in realtà poi non sappiamo che da quel momento verrà fuori dicevo credo appunto che quello che
Penso si post da fare come dire dare conto anche di queste trasformazioni di questi passaggi io spero di riuscire a fare questi top
Siamo in un successivo volume che bada ragionare sugli elementi di continuità sulle trasformazioni
E anche poi su come dire gli elementi di quel tema
Nella totalità degli del loro aspetto del diciamo del del del loro sviluppo grazie
Io vi ringrazio e ancora una buona sera grazie