Seminario di studi sull'informazione radio-televisiva organizzato dall'USIGRAI (Unione Sindacale Giornalisti RAI)

Colleghi si sente questo benedetto aggeggio
Mi sentite per favore
Sì altre no
E possibile alzare
Pochino pochino pochino
Bene
Lenti ricollega cari colleghi
Diamo inizio a questa nostra riunione
Voi molto meglio di me
Sapete come essa sia importante
Sapete in quale momento della vita dell'azienda
E dell'informazione pubblica nel nostro Paese viene anche Adele
L'Usigrai
Proprio per sottolineare l'importanza che la mente a questa Assemblea
Ha voluto invitare i presidenti delle assemblee legislative
E qui presente
Il presidente del coordinamento di tutte le amministrazioni regionali
E fra di noi perché era invitato e lo ringraziamo per essere arrivato fra i primi
Il presidente della nostra azienda
Siamo certi che tutti gli altri invitati fra i dirigenti della RAI
Nel Parlamento della commissione parlamentare di vigilanza
Saranno qui fra noi
Perché ce lo hanno assicurato
Dette queste cose che non vogliono essere formale assolutamente noi abbiamo coscienza profonda
Della difficoltà e dell'importanza
Dal momento che la RAI sta vivendo
Per questa ragione il segretario del sindacato introducendo i lavori punto per punto
Ci dirà che cosa è
La elaborazione
Del nostro lavoro
Preparata attraverso ampie consultazioni con i comitati di redazione
Con singoli colleghi con le varie commissioni che danno forse dignità cultura alla diligenza della nostra associazioni balzo
Colleghi è inutile girare intorno alla notizia
Il nostro convegno si apre un quadro aziendale che nessuno poteva immaginare meno sereno
Abbiamo colto nei vertici della RAI nei giorni scorsi un tentativo di rinnovare che può anche essere condivisibile nei suoi obiettivi soprattutto perché sembra fa riferimento riferimento innanzitutto ai principi delle nostre battaglie storiche
Ma è il metodo che non può essere assolutamente condiviso un metodo che completamente sganciato da una fisiologica contrattazione fra le parti sembra imporre una configurazione autoritaria del meccanismo della riorganizzazione Interna
L'abbiamo denunciato con forza questo rischio è la prima risposta è arrivata con la convocazione da parte aziendale del sindacato per dopodomani pomeriggio
Allora capo del personale il dottor Celli porteremo un'agenda carica di appuntamenti che possono essere sintetizzati nella ricerca di una Carta dei principi di autonomia del servizio pubblico
I titoli di questa carta sono quelli che ormai storicamente portiamo all'attenzione dell'azienda criteri di assunzione sviluppo delle carriere incompatibilità professionali diritto di opzione tutela dell'occupazione meccanismo di nomina dei direttori e diritti delle redazioni
Sono temi già molto impegnativi ma inutile nascondersi che gli eventi delle ultime ore non fanno altro che complicare un quadro di rapporti già delicato
La vicenda che coinvolge il nome del direttore generale ci preoccupa
Siamo di fronte ad un passaggio cruciale oserei dire epocale per il servizio pubblico abbiamo bisogno di un vertice aziendale con il quale nel pieno rispetto della diversità dei ruoli confrontarci e magari scontrarci
E proprio per questo abbiamo bisogno di un direttore generale che sia nel pieno della sua libertà d'azione e della sua autonomia
Lo abbiamo fatto delle regole contrattuali la nostra stella polare della Carta dei diritti e dei doveri tanto faticosamente ottenuta il grimaldello per scardinare ciò che di vecchio nel servizio pubblico c'era
Quelle carte lo abbiamo sempre detto devono valere per tutti dall'ultimo praticante al primo dei dirigenti
Questa nuova dirigenza aziendale ha un compito impegnativo ed esaltante smontare le corporazioni interne sostenere e vincere il confronto con l'esterno rilancerà la Rai verso una posizione centrale nel mercato
Noi non siamo giudici e non intendiamo sostituirci ad essi ed è per questo che chiediamo un'iniziativa che permetta di superare l'anomalia che stiamo vivendo di un vertice che cerca di portare il nuovo ma che rischia di avere dentro di sé elementi del vecchio chiediamo in modo formale quindi al consiglio di amministrazione in termini urgentissimi di arrivare ad un chiarimento con il direttore generale dal consiglio di amministrazione aspettiamo una parola definitiva a tante voci
Ancora una volta la strada principale da imboccare quella della trasparenza il consiglio di amministrazione si confronti discuta e prenda le sue decisioni in piena libertà spiegando all'esterno il perché di un percorso di un altro ma senza por tempo in mezzo
Non possiamo accettare dopo tante battaglie combattute in difesa del ruolo del servizio pubblico di assistere ad uno stillicidio di iniziative che rischia di travolgere non gli uomini della RAI ma le stesse ragioni fondanti dell'azienda di servizio pubblico
Per questo lo ripeto occorre un chiarimento immediato da parte del consiglio di amministrazione
Quel chiarimento che avevamo chiesto invano tre mesi fa e che oggi ci eviterebbe un'esperienza amara per tutti occorre che avvenga ora vedete tutto ciò deve essere fatto anche per evitare che i temi delicati come quello morale
Possono essere usati per alimentare strumentali campagne di denigrazione della RAI e di delegittimazione dell'informazione del servizio pubblico
E questo non vale solo per solo per il direttore generale da giorni la RAI e sulle pagine dei giornali per quella che viene definita la vicenda dei rimborsi miliardi milionari
Anche in questo caso occorre un'iniziativa dell'azienda
Da parte nostra dopodomani questo diventerà elemento principale di discussione con il direttore del personale
è bene che lui sappia però fin d'ora che questo è risultato di scelte tutte aziendali
Per anni abbiamo richiesto un diverso regime per le spese degli inviati per anni abbiamo richiesto l'introduzione della figura del producer presente in tutte le radio le televisioni del mondo per anni abbiamo invitato l'azienda verificare i casi dubbi
Su tutto ha pesato il vincolo politico
Noi oggi ripetiamo se ci sono casi di illeciti si perseguano ma occorre distinguere le responsabilità caso per caso situazione per situazione
Forse è il caso di ricordare che andare sul luogo dove l'avvenimento si svolge magari andare dove si combatte per dare un'informazione certa pulita
Senza intermediari di sorta senza i Grandi fratelli delle agenzie internazionali che mediano le notizie è un processo che costano
Costa anche in termini personali come dimostrano i nostri colleghi feriti su vari fronti e che ringrazio per il loro sacrificio
Un conto è aspettare le immagini di Evelina o gli effetti per coprire un servizio radiofonico standosene al proprio telefono è un conto è cercare di entrare insieme con gli americani a quei siti nei giorni della liberazione
Un conto è raccontare la Bosnia fra le corsie degli ospedali è un conto a farsela raccontare dalle agenzie di stampa
Tutto questo costa e non credo che il miliziano che ti porta via il giubbotto antiproiettile rilasci regolare frattura
Tutto questo va tenuto nella debita considerazione ma qui occorre anche richiamare ognuno alle proprie responsabilità
Chi decide sulla congruità di una spesa fatta in situazioni di emergenza eccezionale non c'è alcun dubbio il direttore è l'unico a potere dovere valutare se l'investimento previsto è realizzato è valso il prodotto informativo
Come dice il mio amico mezza
è il direttore che deve decidere se l'affitto di un elicottero è una spesa logica per riprendere il Gallo a due teste è il direttore l'unico in grado di verificare dove il passaggio tra spese eccessive e truffa
Con un elemento in più per noi ma leggiamo denaro pubblico e per me il rigore non può essere un elemento contingente
Queste cose possiamo dirle in piena libertà perché la nostra battaglia per la trasparenza non comincia oggi
Qualcuno sulle pagine dei giornali ci chiede dove eravamo quando si ipotizzava la nostra risposta è puntuale
Eravamo al tavolo della trattativa a denunciare spesso con nome e cognome i casi di clamorosa incompatibilità
A chiedere il blocco della liquidazione di colleghi sui quali avevamo ragione di credere che non tutto il passato fosse chiaro ora vedove anche qualche settimanale ne scrive
Eravamo a fare il volantinaggio fuori dalla Camera e dal Senato per fare approvare una legge che salvasse il servizio pubblico dal commissariamento
Noi abbiamo difeso il servizio pubblico quando questo gol gruppo nuovo dirigente non esisteva
E se oggi i cinque consiglieri di amministrazione si trovava alla guida di un'azienda difficile ma che può dare ancora grandi soddisfazioni è perché noi l'abbiamo difesa quando tutto poteva travolgere una a questo gruppo dirigente chiediamo di prendersi fino in fondo la propria responsabilità e rispondere con forza al tentativo di delegittimare il servizio pubblico
Occorre allora che la Rai vada fino in fondo nella verifica delle responsabilità se responsabilità esistono
Per quanto avvenuto nella vicenda delle trasferte ma occorre anche che l'azienda difende con vigore l'universo degli inviati e dei redattori che con questa vicenda nulla hanno a che vedere
E questo lo ripeto sarà argomento principe del primo incontro dopo domani con il nuovo capo del personale
Però se questione morale esiste e la questione morale esiste allora occorre essere ben chiari
Esiste anche una questione appalti una questione collaboratori esterni anche qui sapendo distinguere fra rami secchi aree realmente produttive una esiste una questione circolari aziendali che devono essere ricondotte ad una corretta logica contrattuale
E come siamo rigorosi sui nostri doveri intendiamo essere rigorosi nel rispetto dei nostri diritti che non sono né body lady piccolo peso
Fra i nostri diritti c'è innanzitutto quello di discutere il prodotto che come azienda di informazione ci apprestiamo a realizzare nel contratto nella Carta dei diritti e dei doveri ci sono tutte intere le ragioni per le quali oggi siamo qui il giornale è risultato di un lavoro collettivo
Tanto più il confronto vale se il giornale che andiamo a realizzare non è il giornale di una parte della società ma di tutta la società proprio per questo noi non abbiamo il diritto di discutere con chiarezza e pubblicamente di quello che sarà il futuro del servizio pubblico ma abbiamo il dovere di farlo
Se ci sottraessimo commetteremo reato di omissione
La RAI non è solo di chi ci lavora la RAI e soprattutto dei cittadini
L'area è stata per anni dei partiti
Oggi i partiti sono in crisi profonda nove artici aziendale si trova nella condizione di poter operare con grande autonomia
A questo vertice chiediamo di realizzare una riforma che posso impedire oggi e domani a poteri forti presenti o ritrovati di ridisegnare l'azienda sulla parte sulla base delle proprie volontà
Il servizio pubblico deve tornare ad essere della società dei cittadini del Parlamento che li rappresenta
Ne sappiamo di detenere un mezzo enorme invasivo che spesso non rispetta alcun limite capace di interferire nei meccanismi stessi della democrazia e tanto più io credo ciò accadrà con l'introduzione del sistema maggioritario
Ma è proprio per questo che riteniamo di avere il diritto di esprimere la nostra opinione e magari la nostra protesta
Il ruolo dell'informazione nel contratto nella vita dell'azienda nella vita della società ci carica della responsabilità di un prodotto collettivo che non può nascere senza essere preceduto da un'approfondita elaborazione
Fra poco Giulietti mezza Romita
Illustra non lo Stato dalla strada elaborazione ma a me spetta a ricordare a tutti in primis all'azienda che c'è un impegno a non procedere verso l'approvazione del piano globale di riorganizzazione del servizio pubblico senza un confronto fra le parti
E quando parlo di piano globale mi riferisco proprio a tutto
Nessuno può immaginare di discutere con il sindacato un piano che non preveda la contestualità del varo delle trasformazioni anche se naturalmente con processualità diversa
Insomma nel momento in cui la riorganizzazione partirà dovrà essere chiaro qual è l'assetto della radio dalla televisione dei supporti delle risorse qual è il futuro di Televideo quali il futuro delle consociate la Nuova Eri con il Radiocorriere la Sipra la sancisse la Fonit Cetra la RAI Corporation
Ed è chiaro che intendiamo sapere anche quale sarà il ruolo di quella che è una delle nostre più grandi ricchezze l'informazione regionale in questo grande contesto quale futuro per lo sport per il giornalismo nelle reti per il Dipartimento scuola educazione per l'ufficio stampa quale politica per il satellite quale per la tv via cavo
Non vogliamo essere ridotti a fare da terminali di trasmissioni decisi da altri magari anche fuori dal nostro Paese
Vorremmo sapere quale futuro la RAI immagina per il Mezzogiorno
Nei giorni scorsi quando abbiamo ci siamo lungamente riuniti dieci euro al giorno di di incontri a Saxa Rubra
Nei giorni scorsi un collega ci ha drammaticamente ricordato era tempo che chiedevamo alle testate nazionali spazio per raccontare ciò che avviene in Calabria eppure per arrivarci è dovuta scoppiare Crotone
Non possiamo continuare con la cultura dell'emergenza
In questo periodo ci siamo giustamente interrogati su quale futuro dare a Milano
Credo che ormai con altrettanta intelligenza siano noti momento di interrogarci su come favorire il dialogo fra nord e sud e soprattutto sul come definire una identità del Meridione l'informazione pubblica
Su questi temi o credo dovremo riuscire ad aprire un grande dibattito
E per questo permettetemi di rivolgermi da collega alla carta stampata
Capisco che raccontare la RAI all'esterno può essere difficile però alcune scelte potrebbero essere tranquillamente evitate
Faccio riferimento ad un certo modo di raccontare il nostro lavoro o quello della nostre colleghe magari accompagnandolo con nudi d'autore salvo verificare poiché la tiratura rimane inversamente proporzionale all'investimento pubblicitario
è chiaro che in casi come questi non si fa solo cattiva informazione si calpesta ogni dovere di correttezza
Ma il problema non è questo
Il rischio è che la televisione faccio l'avvenimento e la stampa scritta si limiti a commentarlo
Basta che qualcuno in cerca di facile pubblicità vestirmi indiretta per guadagnare la prima pagina
Basta che una star del video esterni e guardate che tutti hanno diritto ad esternare perché la revenge diretti identificata con quella stare
Permettetemi di farvi un esempio ora che tutto si è concluso e che quindi possiamo ragionarne ragionarne con un attimo di serenità
Non tutti io credo durante la famosa rivolta del TG uno contro il direttore Vespa rinuncino a raccontare cosa effettivamente si stava verificando
Sembrava che invece della messa in discussione di una linea editoriale tutto si limitasse ad uno scontro fra conduttori
Dimenticando che la miccia che aveva fatto saltare la Santabarbara era da identificare in un certo modo di raccontare i delitti di mafia e la guerra del Golfo
Viviamo una stagione delicatissima ai colleghi della stampa scritta chiedo che con noi siano rigorosissimi ma che ci diano anche una mano a far trapelare all'esterno qual è il vero livello del nostro dibattito e non soltanto la sua apparenza
Siamo di fronte ad uno snodo decisivo per la RAI
La nomina di Demetrio Volcic direttore del TG uno può essere l'inizio del nuovo o la riverniciatura del vecchio la scelta professionale secondo il sindacato è inattaccabile
Tutti conoscono la professionalità di Volcic e la sua non identifichi abilità politica elementi di grandissima rilevanza
Ma ora occorre verificare come la sua nomina come il suo piano editoriale potranno e dovranno contempera arsi con il piano globale dell'azienda
Per questo abbiamo chiesto ed ottenuto al momento della comunicazione la nomina da parte del direttore generale e questo vorrei che fosse tenuto nella debita considerazione visto che dopo anni si è tornati ad una corretta prassi sindacale su questo tema dicevo che abbiamo chiesto ed ottenuto che il piano di Volcic sia strettamente legato a quello globale dell'azienda con un'assicurazione concreta
La nomina del vice uno dei vice avverrà soltanto contestualmente al piano di riorganizzazione generale della RAI
Ma non può bastare questo per capire dove la RAI sia effettivamente decidendo di andare la riprova del nord potranno averla soltanto nel prossimo futuro
Avrà il coraggio nove artici e di realizzare quel profondo ricambio delle esperienze culturali che passa per l'opzione questa sarà una cartina di tornasole
Non accetteremo mai che il profondo rinnovamento si riduca all'eliminazione di una o di un'altra esperienza culturale e professionale
Per essere chiari
Non potrà accadere che nasca una nuova grande redazione e se ne accorpino altre due
Così come non potrà cadere che in televisione tutto cambi perché nulla cambi e la radio sia destinata a pagare il prezzo della rifondazione del servizio pubblico magari solo per problemi di immagine dell'azienda o di recupero di risorse ho tutto cambierà o nulla potrà cambiare
Questa è la fase dell'assunzione delle responsabilità se il vertice pensa veramente di superare il sistema della lottizzazione deve farlo con proposte concrete e veramente innovative senno deve avere il coraggio di ammettere la sua impossibilità di intervento
Noi speriamo che la partita del rinnovamento si vinca perché soltanto così potrà realizzarsi quel patto di fiducia con i cittadini che deve essere alla base della nuova Rai
Un nuovo servizio pubblico che deve essere apparire come luogo più libero più lontano dal Palazzo
Alla vigilia di una competizione elettorale che per la prima volta sarà con sistema maggioritario la RAI deve riuscire a presentarsi come luogo deputato al dibattito più libero più imparziale il luogo dell'esaltazione del confronto politico
Tangentopoli ha dimostrato che la radio la televisione sono i luoghi dove la politica tra un rapporto con la società civile a noi spetta non alterare questo rapporto delicatissimo Manzi renderlo ancora più trasparente ed equilibrato
Per questo e concludo
Dobbiamo riuscire a disegnare bene a discernere bene fino a che punto chi ci critica ci attacca per puro oggettivi limiti della della di azione da parte nostra e invece chi lo fa però non per una scusami
Per questo Dini dicevo dobbiamo riuscire a discernere bene fino a che punto
Chi ci critica ci attacca vere puro oggettivi limiti di azione da parte nostra se lo fa per un'equa ricercare la verità e fino a che punto invece ciò non si scrive in un disegno di delegittimazione del servizio pubblico
Soggetto troppo scomodo per la delicata fase politica che si apre nel nostro Paese
E per questo che la nostra implacabile volontà di trasparenza richiede in queste ore risposte puntuali e urgenti da parte di chi ha la massima responsabilità in azienda
Per noi è retorica la domanda dalla nuova RAI usciremo o no più liberi di fare informazione grazie
Grazie bar giorni gli iscritti a parlare ora Beppe Giulietti
Subito dopo
Allora la parola il presidente della RAI Dematté
Il collega Giulietti è bene precisarlo parla anche a nome della Giunta federale della Fnsi che riunite in questo momento per decidere sul calendario degli scioperi riguardo alla questione del nostro Istituto di previdenza voi sapete la graduatoria della trattenuta e quindi sapete che in questo momento abbiamo un altro fronte di scontro con le pubbliche istituzioni del nostro Paese del principe
No preoccuparti
No parla come anziano RAI come le altre cariche
Io sono Bruno Gambacorta però troppo alloggio per i venticinque anni e quindi mi hanno offerto di parlare oggi
La questione della Federazione della stampa è riunita perché come sapete c'è stata ieri un'assemblea nazionale faccio uno spot
Che riguarda tutta questa categoria perché si è deciso di non versare gli ottanta miliardi voi sapete che il Governo Ciampi ha introdotto il prelievo forzoso sugli enti previdenziali la scelta è quella di dire al governo Ciampi che poi che a luglio aveva convocato questa categoria
Dicendo vi preghiamo di non superare ma noi non faremo il prelievo sugli enti poi spiego perché sono sempre uno sia pazzo lontano dai problemi del Paese
Non superate ci vediamo a settembre vi prometto anche che apriremo una vertenza informazione sulla legge Mammì non quadruplica Remo le tariffe postali infatti le tariffe postali sono state quadruplicate decine di giornali locali stanno chiudendo
Le piccole radio televisioni locali che saluto perché molti sono in sala stanno morendo perché aspettavo le concessioni si è risolto il pre madre pay-tv ma non quello delle emittenti locali perché questo è ancora uno Stato come dire che si muove sulla logica dei grandi proprietari non succo dell'interesse collettivo generale
E l'Impregilo dette rischia la chiusura e perché questo è drammatico perché l'implicito non ha mai preso una lira dallo Stato come sapete l'Inpgi è un ente autonomo di previdenza che paga cassa integrazione disoccupazione prestazioni previdenziali
E paga ogni anno undici miliardi a fondo generale di solidarietà
Ora si può anche chiudere l'Impregilo purché si sappia che a questo punto i giornalisti non possono che andare ad la della come dire a prendere i soldi dallo Stato cioè faranno come gli altri si chiude l'istituto di previdenza e si apre un altro capitolo questo è così perché nei prossimi mesi disoccupati lo sanno più cinquanta stanno chiudendo decine di giornali
Perché vedete mentre Berlusconi si fa stato
E annuncia con impudenza assoluta e senza precedenti di costituirsi in partito dopo aver occupato abusivamente pezzi di lettere
Si costituisce oggi un partito che riunisce la sua convention per il lancio di un grande progetto politico
E io mi Rivaldo se la RAI oggi non dovrà riflettere su se stessa su quale progetto mette in campo mentre Berlusconi mette in campo tre telegiornali generalisti
E mentre Berlusconi si costituisce in partito cosa fa la RAI e azienda neutra settica che si volge altrove volgersi altrove vuol dire essere parte di un progetto di costruzione del centro attraverso la televisione
Io che oramai debba dichiarare in modo netto che non partecipa a un progetto di costruzione di un centro politico attraverso la televisione pubblica poi interverrò su questo ma questo problema che c'è
E lo dico perché adesso fa ridere esattamente come faceva ridere nel novanta a dire che la legge Mammì era un pezzo di Tangentopoli lo pensavo nel novanta lo penso nel novantatré e mi auguro che i magistrati lo accerta in modo definitivo io sono convinto che un pezzo di Tangentopoli sta dentro e attorno al video
E che debba essere accertato sino in fondo perché nessuno mi ha spiegato come si cos'è accaduto in quella notte nell'agosto del mille novecentonovanta
E la democrazia si costruisce la trasparenza
Mentre questo è un Paese in cui la trasparenza la si chiede sempre vicino
La trasparenza la si chieda vicino di banco i lotti che si devono chiudere sono quelli degli altri la questione morale sempre cura di un altro
E poi quando riguarda se stessi
Da questo mare diventa un optional diventa piena di condizionali di congiuntivi mal posti di cose che non si comprendono di verità non dette di mezze verità
Giornalismo anglosassone
Presente o prevede che la questione morale lo si faccia con i condizionali
E quindi prevede che se ci sono situazioni non chiare vadano accertate con intoccabilità e con rigore dritti come la spada
Esattamente come si pretende nei confronti degli molti giornalisti lavoratori della RAI abbandonati in queste ore senza difesa ad un tentativo senza precedenti a mio giudizio
Di affidare la magistratura i rapporti di lavoro
E lo dice chi assolutamente convinto che si debba andare fino in fondo
Ma che ritiene che se siamo loro un clima di boatos
Di diffamazione
E non ci si difende rispetto alle regole che liberamente l'azienda sfida bisogna stare attenti perché il boato sono pericolosi per tutti noi
E si parte affrontando un tema specifico e si conclude stabilendo che poi che questa azienda un verminaio è necessario eliminare la o lo devo scegliere
Con molta chiarezza perché io ritengo che siano molti giochi nato
E che non è possibile voti alla fare una riforma della RAI a partire dal numero dei telegiornali compattato questo è offensivo nei confronti dei colleghi dei giornali radio delle sedi regionali che ve lo dico a nome loro non ne possono più di un dibattito che va avanti su questo tema quanti saranno i telegiornali del futuro questa è una pagliacciata è una pagliacciata è un ennesimo tentativo di tipo politico ideologico di bloccare il dibattito di far credere che un'azienda siano i tre telegiornali e chi va in onda no è una parte di un'azienda
è una parte di un'azienda un aziende fatta di operatori fatta di montatori è fatta di programmi stipata di impiegati è fatta di cervelli è fatta di donne e di uomini e fatta di competenze tracciate sulla parte di queste competenze ci dicono che agli amici adesso andate in video da soli ma sapete che grandi risate
Che grandi risate compare lo schermo nero se non ragioniamo sulla macchina queste una macchina fatta di un insieme di figure professionali ora riforniamo nel suo insieme ora in onda un grande blackout permanente
Allora ho dicono i stessi un po'più di umiltà meno dogmi di fede meno intolleranza
Va be dibattito non piace così come è stato Rolando credo che dobbiamo couture risultato oggi abbiamo costretto tutti a stare in una sala e confrontare esperienze culture e competenze diverse non solo i linguaggi dalla politica anche linguaggi dalla tecnica dalla competenza e voglio qui molti colleghi produttori vedo persone che hanno competenze specifiche materie di palinsesto di televisione di linguaggio televisivo e radiofonico more che parlasse
Noi abbiamo bisogno di un dibattito fuori dei dogmi cari colleghi fuori dopo il mio letto dibattito estivo
Tre guardate è impressionante ciascuno presento la sua ipotesi di riforma dei TG e definisce un cretino quello che dice il contrario su questa strada chi voleranno le sedie ma non si fa la riforma della RAI
Prendiamo l'abitudine di ascoltare i diversi punti di vista senza insultare
Io credo che se ponendo diciotto esperto di televisione ci disegno nel palinsesto darà in modo diverso e ciascuno con la convinzione di avere fatto sette viaggi all'estero di aver letto diciotto libri e di sapere come si fa la televisione
E se mi se partissimo dall'altro assunto che occorre umiltà ad una cosa molto bella Carlo Freccero
In un'intervista dicendo ma per la riforma della RAI potreste usare una mano un po'leggera un po'tutti le ed evitare di fare disastri violetto delle cose i primi giorni terrificanti
Ma con la grazia degli elefanti in cristalleria
Come se questa azienda fosse l'azienda finita decotta corrotta chiusa e da oggi si riapre questa è una banalità priva di metodo e di rigore scientifico questa è un'azienda che ha nel bene e nel male anni di storia di tradizione e di linguaggi
E comunque a un marchio a livello europeo e italiano non si ricostruisce se non si parte da queste fondamenta
Non si ricostruisce la preda di un atterramento
Che non ha senso comune ma per la fisiologia dell'impresa e nutro ragionamento etico non so che per via etica molti non vogliono essere convinti ma per via di ragionamento di impresa non è perseguibile
Allora diamo questa ambizione con lo abbandoniamo gli slogan di fare un dibattito fuori dai dogmi io dogmi non ne ho indica un percorso siate radicali dogmi di ascolteremo con rispetto chi propone un dogma deve sapere che è valido anche dopo uguale e contrario questo per essere molto chiari
C'è chi dice io voglio il TG uno ione sapere che numeri la io le voglio dodici
E ci spiega che tale il numero più bello del mondo lo stile di ritardi se uno dice per me il migliore sei a tre quarti e qui hanno tutti dignità tre quattro sei a tre quarti
E chi pensa di rappresentarci tutti nessun avuto la delega perché poi nel sindacato la delega da ciascuno col suo libero voto
Perché nel sindacato c'è la situazione purtroppo terribile di antica democrazia che il voto sempre uno
Che non si va ad audience cioè non è che uno dice ma io sette milioni quindi voto di più no questo altrove nel sindacato voti uno edili sotto metterti a questa legge
Che insomma è un principio antichissimo di no su cui si fonda la democrazia ogni nuova le sue regole
E non si può pensare di modella di alterare la fisiologia di un luogo perché questo luogo si incalza scusate il termine e reagisce
Quindi lo so lo so dagli altri popolo voti alti per la giacchetta ci provi io ho l'impressione che si fa male alla mano e non si strapperà la giacché
Come dobbiamo discutere fuori dai dogmi
E sapete perché perché quando le mie no cioè l'ottantacinque dicemmo che si metteva in piedi una baracca
Che abbia avuto un problema di metodo di organizzazione era mio se l'ottantacinque anno ponemmo la questione della spartizione dei costi la spartizione della questione morale
Dei costi della questione morale del mancato governo unitario del palinsesto che cosa deve significati mancato governo unitario del palinsesto vedo gli amici giornalisti delle reti rapporto tra rete e testata tra linguaggio della Rete linguaggio dalla testata i primi scontri tra le diverse figure professionali programmi Steve giornalistiche ricina operatori giornalisti per immagini e anche i limiti di questa corporazione che si chiude in se stessa e non ragiona sul modificarsi degli assetti tecnici organizzativi
Il mio ecco l'appello a questo convegno cioè dei limiti tra corporazione parlare liberamente qui non anche noi giornalisti avete su discussioni cioè che la riforma male per gli altri talvolta sentore di amici rimossi la riforma vale per gli altri basta licenziare quelli non solo giornalisti è fatta la riforma
Questo modo vecchio di ragionare
Io solo perché non si licenzi nessuna si riformi la Rai ma attenti alla guerra tra corporazioni in cui ciascuno scarica sulla corporazione più debole
Io non guiderò mai un sindacato che siccome forte del suo orgoglio corporativo si pone il problema di false chi gli altri questo è un altro principio che noi non possiamo accettare
Parole puntiamo lo dico al presidente Dematté che vedo
Riparte con le domande noi proponiamo l'alleanza a tutte le forze riformatrici cioè a tutti coloro compreso il vertice di questa azienda compresa la politica società civile che è presente in questa sala
Vogliamo sapere chi è disponibile a riformare l'azienda RAI poi di lì ci divideremo tra diversi percorsi aprono fattura prima discriminante
Questa azienda ancora pieno del vecchio che muore molti dei quali che hanno applaudito presidente molti Del Vecchio che morì di hanno applaudito qualcuno è stato anche ricevuto
In una disgraziata prima udienza che è stata concessa
Oh io le dico le cose sempre dal microfono sapete perché poteva che cosa penso direttore generale perché non sono di quelli che le dice in corridoio
Perché molti hanno fatto il loro a bocca chiusa a questo governo e oggi dicono stanno per cadere teniamo duro saranno travolti dalla questione morale arriveremo fino alle lezioni e nulla si toccherà il sindacato non è su questa posizione
Se anche il direttore generale superiamo chiarimento assoluto dovesse in qualche modo ritirarsi o dimettersi decidiamo che questo governo enti nella pienezza delle sue funzioni e accetta il processo di riforma non arretra di un sorpasso questo per essere chiari sulla nostra posizione
La nostra mozione di accelerazione da inevitabile riforma se qualcuno pensasse il vecchio che muore che spara dalle macerie di questo paese della politica dell'azienda di poterlo interdire beh questo non è più possibile
Perché noi comunque non ci assoceremo nessuna ipotesi di conservazione degli attuali assetti agli attuali metodi della RAI qui nessuno ci ha mai lo schieramento conservatore comunque camuffato
Ci può camuffare anche da estremisti di sinistra ad essere conservatori non ci avranno dentro questo schieramento
Quindi no ad ogni pochi di conservazione dei metro degli assetti è ora però quale alleanza riformatrice questa la domanda che pongo è presidente
E al vertice dell'azienda
La riforma non è rinviabile
Ma da questo dobbiamo partire
Il coro a bocca chiusa per essere chiari è definitivamente fuori da questo confronto sì o no e la domanda la pongo per coro a bocca chiusa intendo vedete cari colleghi piangono sindacato i suoi orgoglio io non dimenticherò che qualcuno dopo la nomina a direttore generale quando Damon giusto giudizio sulla morte dalla riforma perché il metodo era sbagliato e non ci siamo pentiti di quel giudizio
Perché la nomina nell'aria da mesi è un sindacato non può piegare la testa solamente assicurato l'opportunità politiche e qui non ritiriamo quel giudizio su quell'atto che ritengo allora vediamo allora ritengo ancora oggi è sbagliato
No per queste oggi posso consentire meglio associarmi
A chi dice adesso è giunto il momento no
Un direttore generale si critica sulla metodologia di nome
Ho reso che dica su atti precisi
Ma lo si fa un uso strumentale delle vicende ad altri
E non c'entrano nulla io sono per i fini c'è un accertamento sulla lombardi varati la federazione l'ordine squaderna le carte tiri fuori tutto ci sono dei problemi fuori
Perché mai dovrà essere uguale per l'ultimo inviato della RAI per il presidente per i segretari perché non è nessuno non c'è una giustizia che varia a seconda dell'audience o secondo le posizioni gerarchiche è lo stesso
Ma proprio per questo un conto è l'accertamento di una vicenda ma senza clinica giustizialismo senza informazione spettacolo
Che poi sarebbe stato bene che l'azienda risparmia se anche però al complesso dei dipendenti
Che ha risparmiato ad una rappresentazione di un servizio pubblico come insistono saliscendi covo di ladri
E forse la difesa dovrà essere più ferma cioè dire che le regole di un'azienda se ne dà un'azienda la magistratura faccia le sue inchieste
Ma forse la meglio fissare dal primo giorno le regole tra azienda e sindacato sulla questione umana potremo lardo passa uno slogan la useremo RAI significa regole tecniche criteri di assunzione criteri di promozione gestione delle collaborazioni gestione degli appalti
E sarà un comizio
Ora i proponenti che non Presidente lo dico anche agli altri quest'idea che tutti voglio la riforma della RAI io la leggo secondo me non tutti voglio la riforma della RAI
Io ritengo che il vecchio e RAI sia molto forte stia resistendo e punti alla delegittimazione dell'idea stessa di servizio pubblico
Però su questo reame intenderci
Alcuni teorici della deregulation negli anni ottanta hanno teorizzato che servizio pubblico italiano è troppo forte
E per trofico va ridotta una rete a due reti chiedo al governo aziendale il governo aziendale si opporrà come io penso a qualsiasi pochi di riduzione ma spiego perché
Non esiste paese europeo e qui c'è un assetto come con l'italiano occorre un passo indietro della RAI
Discutiamone
Ma i passi dietro non può essere simmetrico come chiede persino una parte della sinistra politica oggi che ha scoperto la simmetria l'arretramento tra la Rai e Berlusconi dopo averci come dire tediato con il centralismo del pubblico per circa vent'anni
Ora scoprono che Berlusconi la RAI sono soggetti analoghi controcorrente scendono assieme mio Dio perché scendono insieme dove c'è scritto
In quale Paese europeo c'è una configurazione che da un privato tra veti e due pay tv e al pubblico tre reti e cos'è la simmetria tra pubblico e privato dove c'è una sentenza della Corte dove centro elaborazione politica di questo Paese la Simeto non c'è si può decidere di farlo
Ma la scelta politica non dipende da nessuna setto teologico
Allora io voi saprete teorici della deregulation
Se ritengo che sia inutile servizio pubblico
Perché io ho l'impressione che chi ha difeso il vecchio regime anche alla RAI oggi spara a pallettoni sul servizio pubblico e sul verminaio
Per chiudere il verminaio non per riformare io insisto su questa mia tesi perché se io devo costituire un grande partito di centro io ho bisogno della deregulation nel sistema radiotelevisivo ovvero di un forte servizio privato you residuale servizio pubblico
E qui non parliamo di bruscolini ecco perché ho fatto l'appello si sarò noioso non parlerò dei pettegolezzi all'interno dei TG
Qui si parla di una roba che tempera centrale e l'analisi politica delle forze sociali delle forze economiche in campo che è cosa faticosa ma è necessaria anche ai giornalisti perché se no di fronte alla rabbia di Crotone come ha detto bene io e un collega
I giornalisti sanno solo rispondere con c'è la disperazione a Crotone non c'è la disperazione
Bisogna studiare per capire quello che accade che cos'è il Meridione cosa caduta Cortone che trasferimento di risorse che cos'è l'Enichem
Ma qual è questa categoria psicologica che ci consente di dire che essa danno lo psicopatico e a Crotone sono nervosi passo molto più nervosi voglio Cara di Crotone non solo del vostro sono incalzanti che una cosa diversa
E se un analisi e trasferimenti di reddito degli anni Ottanta scopriranno perché non sono non c'è bisogno di fare appello lo psicanalista basta leggere le buste paga credetemi lo dico che dovremmo essere anche in un un po'meno clemente o più clementi e che i giornali siano un po'un vizio talvolta che siamo come dire
Molto duri della difesa di alcune nostre posizioni e poi ciò siamo di un incremento totale nei confronti dei deboli forse sarebbe il caso anche di modificarlo quest'atteggiamento
Di usare agli atti la stessa clemenza che usiamo noi
Allora chi ha difeso il regime oggi io penso che punta la delegittimazione di questo servizio pubblico
E lo dico e collega la carta stampata non credo che servano più queste polemiche quando seppe scrivere la RAI come un verminaio io sono sempre convinto che noi non abbiamo fatto il nostro dovere in modo integrato negli anni di colore perché mi ci metto dentro volano come sindacalisti per i direttori ecco i protagonisti Pierini che non sanno non fanno mai parte della squadra dove si lavorano io sto fino a dentro anche nelle nefandezze della categoria sopra e faccio il segretario
Ce la fate segretario di avere condivido anche i vizi premiano votata anche loro
E qui mi faccio comunque carico dei nostri perché faccio chiamarsi fuori da un metro questo peso dove ciascuno si chiama sempre fuori da un micro
E però cari colleghi la carta stampata negli anni Ottanta l'intreccio tra politica affari su quale grande quotidiano è stato raccontato
Quali sono le grandi inchieste che sono state prodotte quali grandi inchieste ci sono state sullo sfascio la corruttela di qualche Paese sì non mi ricordo anche io
Alcuni nomi alcuni giornali
Io ricordo anche i grandi quotidiani che di fronte le prime note dell'Usigrai contro la lottizzazione dicevano ma cosa dite
Io ricordo Ugo Intini che ci finì dei soliti con il consenso dei colleghi alcuni almeno perché si parlava di concorsi oggi la banalità acquisita
Ma allora andavano in onda da edizioni principali dei TG i comizi di Intini senza replica il sindacato
Forse qualcuno ha dimenticato preme novecentonovanta il presidente e direttore generale di questa azienda che sul licenziamento del segretario del sindacato presidente perché ho detto molto meno di lei sa presentare Matera è stato più fortunato
C'è bisogno per me se Dio durante la guerra del Golfo sulla vicenda della Chiesa e del Papa che forse era il caso di rappresentare tutti i punti di vista che magari il Papa non avrà incensurato se magari l'Angelo Sodano è fatto recitare
Allora ma anche pasquali fecero un comunicato
Ma anche oggi molto più informato di me quindi mi fermo qui che sono mi spiega che le sono stati debole consociativi guida molto duro questa valle cose ammetterli Ficara vita non dormo di notte a questo pensiero di anzi è stato attaccato da sinistra troppo in giorni libri facciamo tutti così scriviamo tre cose fino in fondo
E mi dissero che non è possibile
Lei sta distruggendo l'azienda ha detto che sono rappresentiamo tutti i punti di vista c'è una ferita sul canone e scrissero
Che è una cosa gravissima evitavano la categoria no a chiedere insomma cacciata segretaria ma anche ci fu un grande tappeto sul Corriere della Sera sempre di Ugo Intini dove spiega perché andavano licenziati boia che si permettevano di parlare di queste cose logico e poi chiudo qua semplicemente per darci la memoria tutti
E non pensare di mettersi sempre la minigonna all'ultimo momento allora nessuna indulgenza sulla questione morale
Sono d'accordo
Il soggetto la questione morale
Però lo dico varate a costo di passare cortei troppo corporativo lo dico al Presidente stagionati dirigenti aziendali però nessun cedimento sulle regole io credo che anche il sindacato abbia commesso qualche errore questa fase iniziale cioè la potestà di troppo duri con voi siamo stati troppo morbido
L'etimo dovuto critico troppo morbidi perché la circolare sul silenzio stampa la circolare che va ritirata perché non è solamente una circolare che si limita a dire non si polemizza sui giornali ma la circolare che arriva nella sua estremizzazione impedì alla predazione di un punto di vista critico sulla riforma
Perché la circolare sull'incompatibilità professionale è fatta male fuori dal contratto senza confronto avete violato il contratto su quella circolare
Perché mette sullo stesso piano chi piglia cinquecento milioni dall'ENI e chi lavora un loro sul giornalino degli scout magari la domenica
Fatta male ed è comunque fatta fuori dalle regole e comunque anche al licenziamento di persone prese a rubare hanno comunicato non so che ce ne siano state vanno fatti nelle regole
E credetemi difendendolo anche per voi il garantismo è sempre meglio che tutto avvenga nelle regole perché se si cede sul piano delle regole poi si cede per tutti dal settimo piano al pianterreno
Allora le regole sulle regole non si può strappare
E lo dico perché se no cari colleghi hanno ragione i collaboratori riuniti da Samarcanda dal rosso al nero voglio spezzare una fra anche qua questa polemica sui collaboratori che mette assieme gente che ha preso un miliardo
Gente che non ha prodotto un minuto boiardi di Stato li trovi il presidente se non li hanno fatti sparire qualcosa hanno già fatto sparire mi dicono Preto le schedature glielo dico le hanno fatte sparire
No siccome qua tutto si scopre dopo io ad un conclude a un congresso non parlerò quattro Rodica Mauro Paissan stai sereno
Al congresso di Bari queste cose le abbiamo dette
Ho detto c'è un ufficio schedature mi fate sapere se l'ho tirato fuori uno eravamo tutti schedati tutti e tredici mila
Perché non c'è la promozione o non questo era il dato di regime della RAI questa è la domanda che io vi pongo qua non me ne importa niente l'assetto dei TG in questo momento le carriere si liberavano il sangue torna a circolare come si assume come si promuove quali sono le regole
Chiunque vada affermando che non c'è stato un meccanismo e nelle sedi regionali ancora più grave che le testate diciamo da questa nelle sedi regionali è stata ancora più grave per certi aspetti delle testate
Sono state bloccate le carriere venivano gestite nelle federazioni talune situazioni si facevano le trattative
Ora scopre il pre mai gli inviati ma ci fanno chiamare per raccontare di ben altro è tutto scritto la moneta raccontargli magniloquenti
Questa è la domanda vera è possibile che tutti diventino cittadini e cittadine di questa impresa questi impedimento ripresa circolazione limitata al
Taglio parecchi punti ma le domande sono queste
Noi siamo per un processo di riforme
Se questo processo di riforma contemplasse l'eliminazione l'anomalia RAI e di un forte servizio pubblico noi in controtendenza andremo ad uno scontro radicale senza precedenti se ci accorgessimo che ci fosse in atto un progetto
E riduzione del ruolo del servizio pubblico o peggio di adeguamento nel servizio pubblico al partito di centro perché vedete la RAI non può essere partito né di centro né di destra né di sinistra
Quanto più Berlusconi si costituisce in stato dato più agli oggi ha un'occasione irripetibile essere il punto d'incontro delle cittadine e dei cittadini dei loro desideri delle loro speranze oggi la RAI si gioca una sfida è la sfida è la sfida nella libertà
Altro che gli assetti sono dei TG qui c'è una grande sfida alla RAI che si candida ad essere il luogo delle libertà rispetto ad altri che si candidano a essere il luogo dell'organizzazione del consenso questo è un prerequisito che ci interessa è nel documento che state preparando del ventotto
Da qui la necessità per noi di di spostare il confronto in sede propria di privilegiare l'analisi del prodotto del linguaggio televisivo del palinsesto di abbassare la discussione politico ideologica
Noi qui lo stiamo parlando del diritto dalla DC del PSI che non c'è più del PDS o di altri occupare dei lotti noi stiamo parlando se la riforma della RAI del sistema
Parte dall'interesse generale che significa il diritto della cittadina ed è cittadino e Special meno protetto a godere di un'informazione non inquinata da interessi improprio dico ai colleghi la carta stampata questo la cosa che ci unisce
Perché la notizia inquinata sulla carta stampata è un reato quanto è sulla RAI nessuno di noi ha il diritto di inquinare la notizia come il suo diritto di inquinare l'aria
E se lo dà una notizia pagata da un inserzionista e non lo dico è un reato del pubblico e nel privato finiamola con questa storia che c'è un giornalismo pubblico con dei doveri
E dei luoghi che non hanno doveri questo non sta scritto nella legge nell'ordine nella costituzione di questa professione abbiamo tutti l'obbligo di essere liberi
E abbiamo comunque l'obbligo di non inquinare
Ecco perché non consiglio di possibile questa polemica il pubblico il privato la carta stampata io ritengo che ci siano grandi ragioni di libertà comune
Alla prima proposta
Se questa è l'altezza del problema perché volete decidere perché vogliamo decidere in un normale confronto sindacale
Io ritengo che occorra una conferenza nazionale sull'informazione una volta preparato il progetto da parte aziendale avviato il confronto un luogo pubblico come questo dove i partiti la Commissione di vigilanza il Parlamento ancora l'editore che ci piacciono c'è un editore che Parlamento
Dove tutti possono pronunciarsi sul riassetto della RAI ma non sul proprio l'otto possano pronunciarsi sull'insieme delle ragioni della riforma della RAI quindi proponiamo una conferenza nazionale
Che venga fatta in tempi brevi per non perdere tempo ma sulla quale si discuta questo progetto di riforma dell'azienda
Noi siamo pronti
E saremo in campo
Anche perché non so cosa farci i tentativi di mandarci a casa sono falliti e quindi aspettare un altro congresso
Per modificare questa posizione quindi molti sono dati da fare lei lo sa Presidente anche detto regionali nei giorni successivi molti han detto sindacato non serve più Mikuláš porto tra uomini e donne libere ci incontriamo tra noi parliamo dalla riforma
Credo che abbiate capito che se non ci sono forti soggetti che si confrontano forse si riesce a parlare tra uomini e donne libere ma non si fa la riforma da questo glielo potrà e sicura guardi
Non si sposta una sedia se non c'è un confronto tra soggetti autonomi le conversazioni possiamo farle i confronti tra soggetti politici e sindacali sono confronti di altro
Quindi colleghi vanno dove vogliono le trattative si fanno parola tra il gruppo dirigente aziendale e il sindacato e il Parlamento faccia il suo mestiere lo dico con grande rispetto ma non spetta radi stabili
Piacerà questa mi dispiacerà se non spiacerà paesana tanti altri con grande rispetto Aladino scrive nostro contratto di lavoro né lui né altri
E siccome il passato molti avuto l'ambizione di scrivere il contratto di lavoro dei giornalisti anche di eleggere i segretari del sindacato se la fanno passare ce l'abbiamo l'indizio che elegge il presidente era come se la vigilanza ognuno se le sue mondo mani anche noi siamo maniacali quindi sopportare per quanto riguarda riforma della RAI molto brevemente
Noi non crediamo alla riforma della RAI nel vuoto spinto la riforma dadaista dentro la riforma della legge Mammì oggi verrà il presidente il ministro barile credo
E alla siamo alcune proposte
Decidiamo di sapere perché il governo Ciampi ha abbandonato l'idea o non è stata fissata dalla Conferenza nazionale sull'informazione
Noi non accettiamo un dibattito sul numero delle reti della RAI
Perché un dibattito vecchio
Noi vogliamo sapere dalla RAI dal gruppo dirigente aziendale e dal governo
In termini di quantificazione delle risorse pay TV TV via cavo satellite che cosa prevede questo governo di programma nel prossimo quinquennio la quantificazione delle risorse tecniche e tecnologiche determinerà il numero dei canali a disposizione
Quindi finiamola con questo dibattito anche tra noi ci dividiamo due reti non è voglio tre non è voglio qua ma che cosa volete ma non c'è niente non c'è niente da chiedere
Non c'è questo dibattito sulle reti c'è un problema di adeguare questo Paese all'Europa
E di liberare risorse l'innovazione tecnologica non è possibile ogni volta parliamo di modernità e poi si apre il dibattito no voglio tre reti una voglia di sinistra laddove la voglio
Su solo nostri desideri la politica un'altra roba la politica si fa e purtroppo la politica con la pala e faticosa ma solo
Libertà no qui c'è un elemento di confusione terribile perché in assenza della politica ai poteri forti e lo stiamo vedendo nel campo creditoria decidono cari colleghi chi comprerà il Messaggero
Chi sta per comprare il Giorno di Milano
Io ve lo risparmio ma in atto da ristrutturazione senza precedenti si sta costituendo uno schieramento a partire dall'editoria di questo Paese
E lo si sta costituendo alla vigilia di elezioni di tipo maggioritario in un Paese che non ha regole dell'informazione alla vigilia delle elezioni di tipo maggioritario e avremo candidate e candidati più deboli delle circoscrizioni elettorali ristrette non parleranno più se procede un quadro di questa natura
Non c'è Paese al maggioritario che a questo quadro di regole allora una fissazione nostra un problema che dobbiamo porre a legislatura che non riguarda solo il servizio pubblico
Allora lo chiediamo che si liberino le risorse tecnologiche di questa conferenza
Noi chiediamo una legge sull'editoria chiediamo un impegno immediato ad abbatterli con le tariffe postali non riguarda i giornalisti RAI i vari tanti colleghi che stanno morendo e chiudendo le tante esperienze della società civile quelle nemico don Vinicio Albanese che giustamente mi vincerà
Che il presidente della delle comunità di accoglienza
E tanti altri amici in Piemonte pensò don Ciotti ma penso a tante altre esperienze da società civile da Cittadinanzattiva Tribunale del malato penso a grandi riviste Grandi non come tiratura nel vento vedo che Carraro che conosciamo pensa Nigrizia alle riviste nell'area della solidarietà stanno chiudendo
Penso ai siciliani
Io ci copriamo tutti quanti assieme ogni volta Giancarlo Siani no cerchio Facci comizio pensiamo ai nostri martiri la ricerca di si annida cose Fava poi diciamo qual è risultato stavo su tutti chiusi i giornali però abbiamo pianto tutti quanti assieme basta fare una sola cosa liberare le tariffe postali liberale alcuni come dire elementi di innovazione tecnologica farli parlare raccontare
Non possiamo commuoverci assieme e restringere sempre di più le fonti
Alla nostra proposta è molto semplice contro il duopolio noi non vediamo le ragioni del duopolio nell'eterno crediamo le ragioni del duo poiché la carta stampata perché c'è anche un duopolio la carta stampata non se ne parla mai FIAT De Benedetti
Perché siete superare il duopolio dell'etere e non il duopolio tra carta stampata questa domani versante
Allora noi facciamo come obiettivo frazionamento della proprietà moltiplicazione dei punti produttivi ma il duopolio ci supera ovunque non si supera solo nell'etere
C'è un problema immediato per questo governo subito nel sentire il Presidente
Mi scusi se faccio le interviste ma siamo in rituali per definizione
La RAI secondo me può essere chiusa per asfissia finanziaria cari colleghi noi questa estate abbiamo litigato sul numero dei telegiornali bene secondo me a partire dal sottoscritto siamo un branco di scimmie
Perché se io dovessi tentare l'operazione oggi di porre al centro un grande editore privato l'attenderà in questo momento nel a asfissia andò dal punto di vista finanziario servizio pubblico i giochi i conti sono presto i fatti
Solo trecentocinquanta miliardi deciso mi corregga se sbaglio potreste tanto non me lo ricordo
Ma la legge di riforma cari colleghi conteneva due punti
Uno era l'abbattimento della tassa di concessione la RAI paga centosessanta miliardi privato e paga cinque
L'altra l'adeguamento del canone
Anche se sotto il tasso d'inflazione cari colleghi il governo Ciampi non mi risulta che abbia tirato le conseguenze di quella legge
Allo stato attuale la RAI e a trecentocinquanta miliardi gli effetti di quel provvedimento porterebbero il terzo tra l'altro ripeto di legge non so chiedendo assistenza ciò che la legge dice in un limite di controllo della spesa
E non ci sarebbe drammatizzazione sapete cosa fare io se avessi un progetto autoritario
Lascia andare il debito a cinquecento miliardi direi così non è più governabile
Occorre un solo TG non solo GR non siamo in grado di pagare nulla e cominciano a vendere alcuni gioielli di famiglia a partire dagli impianti tecnici e poiché io vedrà alla quale sono poi al centro e prema delle risorse il prevalere risorse quello che ci fa saltare
Io lo so che è una cosa che a noi non piace mai provate risorse finanziarie centrale
Però voglio essere ancora più chiaro la crisi non è un'invenzione dei padroni so che qualcuno si scoccia pazienza la crisi non è un'invenzione dei padroni non gli abbagli abbiamo detto che la RAI ed è uno stato di potenziale bancarotta
Non possiamo perché lo dice un governo aziendale dire sì no non è vero la crisi non queste tipico dei sindacati alla vigilia dello scioglimento che quando arrivano coloro che dicono adesso le riforme prima la fabbrica oggi o come si stava meglio prima io non ho Nostalgia alcuna del precedente governo aziendale preferisco litigare alla morte rompere con questo governo dominato le presidenti delle Camere e non avere nostalgia per i precedenti regime perché la verità è che alcuni di noi inutili che sono stati sull'usura questo modo di Andreotti in questo Paese
Perché era meglio di Ciampi perché quel punto si poteva far finta di opporre le unisce un accordo pacifista di opporsi gridargli però diciamolo preoccupate lì c'è una grande unità nazionale giro Giulio penso a tutti voi e anche in questa azienda quelli delega firmata cara Andreotti
Però poi tutti molto amici c'era un clima salottiero ciarliero anche all'epoca del caso ma questo uno dei pochi voi no sempre molto ciarliero
Salvo per alcuni come Samarcanda e dato che presumo
Allora denotino poneva problemi gravi forme ore voleva
E quando preferiva Governo c'è anche un problema perché quello dice be saved e adesso lanceremo la la voglia frontale allora sia dobbiamo scegliere
Ora buttiamo giù dicendo maledetto ha usato le nostre parole d'ordine questa è più una parte della sinistra maledetto sere usi anche tu allora vuol dire che c'è il Sottil capitale ha elaborato un piano ma maledetto
Oppure diciamo usi le stesse parole nostre ci sediamo al tavolo e a questo punto vediamo chi ha più filo da tessere ma tra i formatori però
Io sono per questa seconda scelta in modo radicale e quindi per non concedere il nulla li pigrizie corporative anche nostro
Ci si può dividere ma non si può pensare di traghettare tutto le Sergio se qualcuno con la conservazione qualcuno con la frutta ritmico
Sulla questione finanziaria la RAI nella passaggio del maggioritario
Noi siamo convinti che radicamento parlamentare sia irrinunciabile
E lo diciamo a chi Ciarla di una possibilità di ridurre l'informazione regionale che questo Paese dopo le elezioni
Avrà una forte spinta al decentramento anche fiscale
Come si può pensare che di fronte a un ipocrita accentramento di questa natura si possa teorizzare l'abrogazione
O quando sento parlare addirittura di un'azienda autonoma delle regioni io spero che non sia questo il vostro progetto di un'azienda autonoma che piano piano si scorpora che dà vita ad alzar su basi Ende che resta sulla rete tre e poi magari si vende la rete tre portata tre per cento di ascolto con le su pazienti non ci stiamo
La Rai ha tre reti
La rete tre oggi un patrimonio quello di questa azienda facciamo tutte le riforme possibili ma a partire dalle venti a partire dall'ascolto acquisito non si torna indietro
Noi non andremo a nessuna ipotesi di scorporo delle sedi regionali
Se mai ci fosse
Non vorrei che all'improvviso questa grande disponibilità di Masi la terza rete un'esperienza finita chiudiamo le sei delle mettiamoli insieme allo sport fosse la premessa per prendere una rete che oggi l'apprezzamento di due mila cinquecento miliardi non prepari mai nessun amministratore ridurne la presenza e poi dire però non ha più senso portare avanti travetti prepariamo la rete da eliminare non ci sta
Non è possibile
La finire se gioca contro le corazzate noi dobbiamo giocare un progetto procederemo con tre corazzate ma prendeva alle corazzate ma la Giunta la corazzata radio le sedi regionali
Non chiudiamoci la dimensione provinciali qui non ci sono informazioni dall'estero ci sono i corrispondenti non ci sono le sedi stiamo tornando a un giornalismo che concettualmente si gioca attorno al desk che si sta seduti attorno al descrivono più uffici di corrispondenza né dall'estero nelle sedi regionali
Anche le sedi
Dobbiamo porci in un'altra prospettiva
Non è più una logica dello scontro con le testate nazionali neanche con la testata che sta sulla rete tre che serve dobbiamo entrare in un'altra logica è cambiato il mondo dobbiamo puntare al vice credo regionale unico di palinsesto dobbiamo ricostruire la squadra dove mandare al coordinamento del palinsesto tv R. per
Ha un'azienda dove la mattina ci si riunisce attorno al tavolo si programma settimanalmente
E dove esistono forme di sinergia tra le diverse esperienze ho detto mi pare Santoro in un'intervista io son d'accordo ma perché stiamo solamente del numero uno nel numero tre
Ma i numeri possono essere diversi
è che non ci possono essere nuclei autonomi redazionali perché oggi Bosatra esperienze produttive ma perché dobbiamo chiuderci
Guardate che quando ci fu la prima esperienza di nuclidi attivo produttivi Nitto che va ecco tutti o di altre questo cosa del sessantotto ma sapeste quanti svolgono sessantotto ripetete senza saperlo non avete neanche idea
Come questo Paese molti parlino ripetendo pari pari dispone di sessantotto il pericolo non ho questa cosa ho letto su Dahrendorf fate sempre molta attenzione perché delle volte si mette sul libro darmi un po'dietro c'è Carlo Marx i giovani uno fa delle figure terribili per cui conviene sempre
Per una grande documentazione
Allora io non lo dico perché poi succede come a Cernobbio per una paura terribile perché il socialismo sapevo che era già morto Paoletto Romiti la prima riscoperto Berlinguer no è già avuto un primo sobbalzo e posto per ora che il capitalismo era malato la mia una vita di stenti perché non c'è più niente
Portatile
No glielo dico Presidente perché
Glielo dico perché davvero dobbiamo essere tutti meno dogmatici perché qua sono tutti male fase capisce niente meno che succede
Io dico scherzando ma voglio andare al punto però
Io per quello dico chi è disponibile a sedersi chi è disponibile a scrivere abbandoniamo tutti i dogmi questa la premessa
Questa la premessa
Siamo convinti che la RAI non è azienda decotta lo dico al Presidente la la la prendo sto retoricamente e a tutti noi non è azienda decotta e quindi nel biennio da qui alla riforma della Mammì non si può vendere una rete non si possono utilizzare gli impianti c'è riconfermiamo in questa sala in un accordo che nel biennio comunque non si può avviare smantellamento del servizio pubblico televisivo ma insisto radiofonico e delle sedi
Perché io glielo dico subito una riforma dei soliti che facesse della radio delle sedi per essere chiaro una sorta di scaricatori cioè dobbiamo fare la riforma come si fa i tre TG la dico brutalmente qui tutti i partiti stanno protestando e non ci facciamo più di tanto
Decorata mi potete convincere che TG devono essere tre ma in un altro modo mi dovete dire
Questo è il linguaggio questi sono i nuovi linguaggi televisivi queste giornalismo critico che ha un suo pubblico queste soli studi che abbiamo compiuto sul pubblico
A noi serve questo tipo di potenzialità nel prossimo biennio questo è il rapporto con la Rete superando questa polemica ormai inutili tra il conduttore di Rete conduttore di testata questa visione in cui ognuno si chiude dentro lo dico anche noi stessi diretta perdente non funziona più
Dobbiamo fare un'altra epoca in cui si coordina il lavoro abbandoniamo alle antiche paure abbandoniamo gli steccati
Se questo è mi potete convincere ma con ragionamento presidente del tipo editoriale non più ideologico io non credo che possa essere TG perché lo richieda qualche dito resterà
Posto in tre TG ECM perché risponda una scelta di mercato
Non è questa scelta sono fondamentali la radiofonia le sedi regionali se qualcuno pensasse alla fine di dove si percepire che la politica impedisce la riforma si faccia
Io sono favorevole una grande ristrutturazione della radio e master idea fosse lo produco così
In tv tutto resta la radio sono troppi stabile che facciamo facciamo solo grande GR da due cinquanta riportiamo a cento ne chiudiamo centocinquanta li distribuiamo in giro presenti le accorpiamo a otto riduciamo
Questo ce lo diciamo subito se l'operazione alla fine fosse che il pizzo politico va pagato e che tutto il resto può essere scorporato con la risposta no grazie non è possibile percorrere questa strada ecco perché la riforma o è integrale tocca tutto o non si può fare
Quindi la domanda è questo voi credete che la RAI nel maggioritario debba essere un istituto di garanzia io ritengo dobbiamo scrivere un cappello al documento del ventotto settembre che dica che la RAI nel sistema maggioritario si percepisce come istituto di garanzia
Sportello dei diritti luogo dove in ogni momento della programmazione debbano essere a presentati tutti i punti di vista
Poi ricordate la teoria della somma di verità non può più essere ripetuta
Nessuno di noi può chiedere l'alibi di dire io lavoro al TG uno abbi pazienza sulla guerra attacco il centro dove vuole il padrone ed una posizione solamente dalla NATO
E l'altro risponde sì ma se c'è faziosità mi consentirete di far parlare
Questa è roba del Medioevo dalla politica alla cultura del diritto non ha più diritto di cittadinanza
Noi siamo tenuti in ogni momento della programmazione a rappresentare l'insieme dei punti di vista il che vuol dire un pastore di dieci minuti noi che vuol dire fare la televisione
Può dire girare nelle piazze vuol dire fare il contrario dicono che ha detto Pasquarelli vuol dire abolire Presidente il petalo Pasquarelli quello che ha portato a chiudere alcune trasmissioni sotto il reato di aver fatto conoscere a questo Paese la lega prima che esplodesse il fenomeno
Con il reato di aver fatto percepire la rabbia prima che esplodesse
Io gli darei un premio
Allora è importante questa domanda perché io capisco la paura di tanti colleghi che la riforma della RAI in realtà è solo una vendetta ma dico in modo brutale è una vendetta ritardata dei figli presa
Padri del Caf a scoppio come due anni dopo
Per quel problema eliminiamo il giornalismo critico quello che c'è al TG uno e TG tre io qua pare giornalismo critico guardate non solo non penso che c'è una testata diversa è un insieme di servi non mi piace
Capisco l'orgoglio di testata io cocciuto giornalisti e programmi stili liberi alla rete uno alla rete due al TG uno TG due TG tre alla rete tre nelle sedi temeraria
Non c'è un luogo della libertà è un luogo di schiavi da come dire che debbono con riconquistare i propri diritti civili su questa strada non si fanno strane confina con chilometri
Si fanno forse tribunali del popolo
Però per fargli avere consensi
Code sindacato non c'è
Allora avanza un'ipotesi l'aspetto finanziario
Perché non dar vita ad una grande azionariato popolare solo che l'ipotesi è rischiosa azzardata la voglio lanciare a titolo personale
Io non comprendo perché non dobbiamo ragionare da subito sulle forme di proprietà dell'azienda pubblica se l'azienda pubblica deve essere istituto di garanzia io ritengo che il cittadino possa diventare proprietario di parti di azienda
Perché il discorso è delicato perché qualcuno potrebbe dire sì i grandi fondi di assicurazione le grandi banche comprano no io la rivolta la proposta e la faccio qua
Si lega a canone di abbonamento ogni stadio titolare di un canone di abbonamento si fa una raccolta ordinaria o straordinaria queste possibile farlo modificando la legge in via straordinaria nessuno vuole più di cento azioni legata la propria volontà
Ma i giuristi solida o d'individuare un meccanismo per il quale non è possibile comunque meccanismo di aggiotaggio di conquista dell'azione
Che cosa vuol dire questo ma perché non cinese cittadino proprietario del servizio pubblico che ricapitalizzare altre forme diceva che i diritti Azzi fa lo Statuto dei diritti di questo cittadino proprietario si fa come chiedono gli amici dell'Arci delle ACLI vedo coi presidenti
Resinelli gli amici dei reati del movimento per la tv democratico si fa la conferenza annuale
Dei servizi
Nella quali le associazioni il titolare come fanno alcune grandi aziende questo non è sessantotto presento passa interviene lo dica anche lei perché io sono sulla metà sospetto
Spieghi che le conferenze annuali dei servizi e le forme di compartecipazione del cittadino utente alla gestione delle aziende pubbliche solo nella migliore letteratura dei paesi occidentali avanzati e non solo un residuo dei Soviet perché siccome qualcuno non la cui via purtroppo non ha letto negli ultimi dieci anni
Perché forse neanche da Prato a fare altro depresso se ne sta occupando la magistratura adesso di accertare cosa stavano facendo invece che leggere libri e non lo sanno altro sabato sessantotto in testa maggiore terza meglio insomma che lo fosse certo eh abbiate pazienza liberati poi ognuno ho detto una volta i suoi drammi alcuni anni sessanta ero sopporto agli anni Ottanta portiamoci la propria pena per cui smettiamola con questa scemenza ogni volta lo dice queste sessantotto i risponde questi sono gli anni Ottanta
Allora io dico aboliamo ciascuno al proprio decennio costruiamo la RAI però dividiamo c'era il dolore dividiamo ce la metà uno sul Sessantotto euro sulle entrate
Così almeno ci vediamo questi allora io domando in pratica di un nuovo assetto proprietario dell'azienda RAI
Io ritengo la RAI possa essere sito del cittadino che posero la conferenza annuale dei servizi che possono persino a leggersi non come disse qualcuno direttore generale ma sicuramente si possono ed è il garante di una serie di diritti
E sicuramente possibile ipotizzare in sede regionale nazionale gli sportelli dei diritti del cittadino che lo sono gli sportelli dell'accesso anche qua c'è oddio cosa vuol dire questi vogliono fare i nostri programmino
Quello che i diritti fondamentali su diritti rispetto l'abbonamento diritto rispetta i servizi diritto rispecchia le antenne i diritti civili rispetta un servizio pubblico che deve erogare qualcosa che deve essere visibile tecnicamente funzionante una serie di diritti minimi che a un cittadino
Che cosa c'è che impedisce di fare questo
Per queste ragioni noi chiediamo che si vada questa forma si sperimentino agli assetti proprietari
Domanda
Questo documento viene fatto il ventotto è un documento sui TG o sui GM o recita che la RAI si dà un nuovo Statuto né avanziamo una proposta qua cosa fosse l'unico percorso
Lo si avanza la proposta di un metodo e di un percorso dove il numero dei TG non ci sarà lo dico subito
Perché non accettiamo un terreno imposto tali non ci stiamo ad un terreno imposto dazi e chiunque ci dirà quanti sono i TG rispondo non ci interessa diciannove
Prima la figlia di un percorso corre metodo rigore
Non partire dalla coda allora abbiamo fatto a sedi proposte sul passo la memoria la mia prima proposte ciascuno porta la sua andiamo avanti verso una riforma dei metro degli assetti la seconda è in che modo si difende l'assetto aziendale sistema misto la tartare capitalizziamo l'azienda capitalizzava non solo spedire chiedendo allo Stato ma con nuove forme di azionariato inedite che io credo siamo percorribile
Però c'è un però se occorre una un servizio pubblico quindi codino allora io credo che abbiamo bisogno nuovo Statuto nel servizio pubblico
Che fissi le regole qui la proposta è prima di discutere prima di discutere
Il progetto di riforma
Definire discutere confrontarsi sullo Statuto sulle nuove regole del servizio pubblico confrontarsi in azienda perché abbia avuto scarsa pratica della contrattazione e confrontarsi con il Parlamento
Come è stato già richiesto
Ma ripeto che qua non è un giochetto anche quando sarà chiaro perché non so cosa pensa qualcuno qua davanti alle socialmente rimettere contro l'azienda parlamenti Parlamento alla gente non mi interessa niente dove siamo in un'altra fase
Quale percorso di costruzione dell'azienda e se il Parlamento dicesse cose improprie rispetta l'autonomia della professione rispetta l'autonomia di un'azienda
Io credo che dovremmo porci perché noi oggi alla vigilia del maggioritario abbiamo un interesse comune azienda parlamento che i giornalisti i colleghi
A strappare la RAI da un rapporto stretto con gli esecutivi oggi nessuno di noi in sala con lo sci il risultato elettorale col maggioritario questo il momento di costi e la riforma della RAI
A vuoto conosciuto chi vince non potrà che porsi un problema che si è posto negli altri Paesi col maggioritario prendersi le direzioni prendersi la RAI
Chi dice aspettiamo le lezioni e lavoriamo dopo attenti cari colleghi sta lavorando per riconsegnare la RAI al prossimo esecutivo
La sfida l'ha vinta adesso ora la RAI deve essere uno strumento sia perché oggi tutti avete paura tutti abbiamo paura
La cosa più bella di questa riforma cari colleghi e che non c'è più consigliere di riferimento
I primi due mesi c'è stata una crisi di astinenza non curabili neanche dei servizi sanitari
Sì certo nel senso che prima cioè così velocemente per codici a me l'hai fatta grossa direttore ora chiamo il Consigliere e quelle certe cose
Ma quella una casa e la nostra no dell'enoteca luglio che sto dicendo io eccome eccome Pasquarelli sulla lega per carità di dio Pasquarelli non ha mai detto di non parlare della lega mai e così non c'erano le schedature dello stesso fatto
Non lo dico per inciso perché tra lato se guardiamo i dati non è stata proprio la lega la più grande vittima tra televisione italiana sino davanti alle pressanti penso a tanti altri pollice presunte soggetti sociali Poseidon vissuto raccontarsi quell'esperienza qua ci fu con la bella legge di cui non si parla più di ricordi la legge sulla droga
Ecco ti ricordi che per un anno Tudo in ciò che ad altri non avete più parlato sulla droga perché uno fece un viaggio in America tornò le disse tutti in galera ho capito come si fa
Poi risultato lo sappiamo però se sparite dal video
Ecco magari non sono stati censurati soli soggetti politici interi strati della comunità e della società nel periodo e la illiberalità della comunicazione sono stati cancellati porsi allora dobbiamo ridare la comunicazione ancor più che ai partiti
Perché crede che un Paese lo si è fatto solo di partiti di Stati ma si è fatto anche di cittadine e cittadini che si organizzano liberale
è una distinzione fondamentale tra chi crede nei regimi chiunque ne regimi autoritari
Alla nostra proposta che si definiscono statuto e che questo Statuto ponga al centro non solo i diritti di libertà ma cose molto precise la prima cosa la prendo dai colleghi delle reti io che avevo ragione io sono i colleghi delle reti ma che i colleghi che producono in autonomia sulle reti
è che dobbiamo porci tra gli obblighi l'obbligo di spostare nel nostro bilancio quote crescenti nei confronti della produzione
Noi abbiamo un'organizzazione dell'azienda che è finalizzata alla gestione all'amministrazione
Ma che non pone al centro il problema del prodotto ma questo ha delle conseguenze porre al centro il prodotto porrà centro prodotto vuol dire cambiare Bilancio vuol dire spostare soldi nella ricerca vuol dire spostare soldi in questi nuclei redazionali autonomi
Totila spostare denaro da una parte hanno spostare un altro ecco perché io condivido alcune delle battaglie che sono state fatte anche con la tv di qualità intelligente che non significa l'abbandono della fiction che sono banalità o del divertimento
Però questo significa la centralità del prodotto noi poniamo una tv che ponga al centro l'obbligo del prodotto
Ma pone anche altri obblighi
Pone l'obbligo a favorire la corruzione di una televisione europea due pensiamo lo Statuto scritto l'obbligo a costruire una tv europea
L'obbligo a praticare la politica delle convenzioni
Già questo fatto dal Dipartimento scuola educazione in alcune regioni cioè vuol dire Presidente andare a cercare capitale fresco poi ne parlerà credo il presidente Carraro numeri tutte le regioni aprire un rapporto diverso con gli enti di ricerca con l'istituzione anche in sede locale
Separando però molto nettamente il rapporto tra istituzioni e il messaggio informativo
Guai se noi aprissimo rapporto diverso che le regioni che fosse ancora nel segno di assunzioni ed interventi censori trasferiti alle Regioni invece che allo Stato
Questo non è possibile
Qui noi diciamo questo percorso
Vedo qua gli amici dell'Ana che gli amici registi in questo Statuto ci deve essere un obbligo a garantire la produzione nazionale c'è la RAI come sostegno al cinema al teatro alla musica la produzione culturale di questo Paese
Poi aggiungo un altro obbligo io l'obbligo ad un'alleanza con la carta stampata lo dico ai colleghi regionali pensate quanto siamo corporativi
Non era un servizio pubblico che fa un grande patto con gli editori con la Fiera dico brutalmente con i genitori e con l'emittenza locale
Noi abbiamo sbagliato negli anni scorsi vittime di una pax televisiva nata nell'agosto del mille novecentonovanta abbiamo perseguito un'alleanza più con Berlusconi che non con la piccola e media editoria locale
Noi dobbiamo ricostruire un'alleanza regione dopo regione con la carta stampata e con l'emittenza
Io vorrei sapere con il vostro pensiero di pax televisiva perché la pax televisiva non furono solo i diritti sportivi
Do loro due tre cose il grande centro televisivo potrebbe sono a pax televisiva
Io mi propongo di costi da un grande centro
La Rai Lade potenziò di ogni aspetto critico vuole sentire Freccero mi piacerebbe da altri su che cosa sta accadendo alla Fininvest se questo sono fissazioni
E c'è stata una convention
Non sono fissazione
Poi vede Presidente tra gli obblighi le sedi regionali forse avuto lo so è stato un po'un incidente l'altro giorno non sono Ortelli non è che la RAI è in crisi perché alle sedi perché le sedi
è vero che non hanno voce molto spesso eh però se qua tutti si vantano degli ascolti beh studiate negli ascolti decidere dei TG regionali perché ogni tanto dico non parlare di questa cosa tu c'hai il tuo elettorato io c'ho il mio Rettorato come altezza nell'audience hanno avuto i loro posti ognuno fa le sue cose nella vita
E le sedi regionali preposti non è colpa mia se il GR tre sette venti ha raggiunto grande ascolto non è colpa mia se il TG della sera è un TG che ha ricevuto che ha di che ha avuto un ascolto fino a quattro milioni non è colpa mia se c'è una richiesta di formazione regionale allora
Per avere intenderci
La RAI secondo me si giustifica sia solo una serie di obblighi uno di questi oblio di formazione regionale lei al privato non può imporre l'informazione regionale al privato non potete imporre le convenzioni con i latini con gli sloveni con i tedeschi di minoranze ai privati non potete imporre una linea di informazione al servizio dei cittadini
Allora noi chiediamo al privato non potete imporre con ultima cosa l'obbligo di garantire ventiquattro ore su ventiquattro questa nostra richiesta vedere dazioni televisive radiofoniche il rapporto con le vecchie noi contrapposizione
Che ventiquattro ore su ventiquattro che non vuol dire la Cnn appena fai sta precoce cosa vuoi fare tutti i TG no vuol dire coprire in modo programmatico per ventiquattro ore garantire comunicazione pubblica televisiva radiofonica
In un rapporto con le sedi regionali che fanno la loro terza edizione no perché sono corporativi battaglia tengono aperte le sedi in un rapporto sinergico
Però possiamo sempre dividerci da Milano a Pavia ma quale roba lì a questo l'azienda di tutti nota nessuno che è un diritto di proprietà nessuna testata nessuna legge se la prende e se ne vada c'è qualcuno che è di aver appreso in comodato o in proprietà qualcosa può uscire dalla porta accompagnato
Non sarà il sindacato a tutelare queste forme di feudalesimo lo più tollerabili un'azienda come questa talvolta la metà per un porcaio che qualcuno ha confuso come dire se stesso proprietà
No e dalla comunità
Noi pensiamo lo statuto di questa natura
Ha uno statuto che stabilisca il di più caro di un servizio pubblico risponde all'obiezione che può farmi Santoro Freccero Guglielmi Balassone che non vedo
Questa non è la televisione delle minoranze perché Guglielmi dice quando fai questa proposta dice questa nativo di minoranza non è così
Noi diciamo che questo palinsesto ha tre reti più la radiofonia più le sedi in ventiquattro ore è possibile trovare con un governo unitario
Un intreccio tra quelli che sono gli obblighi istituzionali rinunciabili e quella che è la qualità della comunicazione della produzione almeno quello momenti diversi è possibile questa sinergia nel vecchio sistema feudale che non ha consentito di raggiungere perché nostro problema il nostra perché all'idolo di questa azienda i colleghi sardi riterranno io avrei fatto direttore generale Comunardo Niccolai
Voglio ricordare Comunardo Niccolai Comunardo Niccolai allo stopper del Cagliari era una specialità che a ogni cross si alzava con un angelo emetteva dentro son venuti alla sua porta specie sette autogol
Ecco nel passato Comunardo Niccolai è una figura emblematica della Giara RAI si alzava di testa diritti sportivi e dava dritto all'incrocio dei pali a favore di Berlusconi hanno fatto quattro zero
Allora
Dobbiamo stare attenti a questa roba qua perché là non c'è stata più squadre una parte della squadra giocava dirà cari colleghi una parte della squadra giocava di là
Persino nel sindacato una parte della squadra teorizzava che chi sosteneva il particolari vantavano sanato la questura
No perché siccome adesso ripeto ai microfoni che ci spiegano più duri amici più duri ad evacuare i più duri che sta valutando l'altra parte
Ma quali più duri che la legge Mammì è passata nel silenzio più totale vergognoso con l'opposizione di alcune forze politiche la connivenza di parti essenziali dalla politica del sindacato di questo Paese e poi si offende ogni volta e lo facciamo e neo ripeteremo
E che non ci dimostreranno che ciò non è stato
E io ripeteremo perché adesso si sta diventerà un'azienda che ha tredici mila dipendenti
E quando io sento anche qualche nuovo
Imprenditore di questa azienda nuovo vecchio non lo so chi dice che che problema c'è si licenzia cioè la mobilità
Sa con calma sa perché poi alcuni di questi nomi fisco i cinque consiglieri potremo andare in mobilità l'ordinanza
Ah mi sei piaciuto questa parola esuberanti quando faccio
No agli operai a Marghera non è un reato Semeraro piccolo quindi potevo frequentare
Una volante e dicevano ci sono settecento esuberanti e io mi aspettavo questi operai che saltavano ridendo
No esami sono esuberanti gli operai no licenziavano allora questi suoi esuberanti consiglieri che però licenziamenti rinviati tutti ladri licenziati tutela
Mi sono col Polo allontani locali Stradivari calmarsi
E perché non è più tollerabile nessuno scherzo più si sta creando un clima di delegittimazione c'è gente che non vuole più uscire a fare servizi e io se fossi un inviato non uscirei più perché le regole di questa azienda andavano riscritte di comune accordo allora i ladri se ci sono e Caterina
Ma le regole vanno scritte subito in modo chiaro ha ragione Bazzoni gli inviati Ryan il regime di tutti i giornali privati gli inviati dei giornali privati a vanno all'estero come gli inviati della RAI si dicono il contrario mento
E citano con le stesse regole
Allora il problema qual è
Che la magistratura scrive contratti ok due parti aziendali si trovino dicendo la magistratura faccia suo vestire
Ma noi ci contiamo prendilo alla figura del produttore noi introduciamo il meccanismo dei forti noi diamo un premio la produzione noi riconosciamo quei ragazzi precari che lavorano da dieci anni e questi devono entrare a lavorare in questa azienda per quello che hanno fatto
Perché hanno portato ricchezza ascolto cambiate un aggancio tra l'ascolto la capacità l'impegno il merito la presenza ricreativo diritto di cittadinanza che è stato dimezzato violato questa la richiesta
Quando sento dire che non si vogliono opzioni presidente io l'inganno lo sento subito vuol dire che qualcuno spacciare Adina integralismo qualcuno dice la mia corazzate non si toccano l'opzione non si fa non ci stiamo la riforma non decolla di un centimetro oliveti del sangue circolazione
E la gente può andar da una sedia al TG uno su libera scelta del direttore può andare dalla radio la tv dalla tv araba anche continuo di mobilità perché io non posso lavorare in un programma sei mesi
Il sangue deve circolare il sangue rappreso questa la corruzione perché se non c'è mobilità non c'è movimento c'è corruzione perché io devo trovare un amico uno sponsor un direttore un consigliere qualcuno che mi consenta di lavorare
Questo viene molto prima del numero dei TG
Valore
Faccio l'ultima parte
Ma mi pare importante che si possa vi era un dialogo anche in pubblico rompiamo ogni ritualità la proposta incontriamoci subito oggi domani
Proviamo tutti cani
Dichiariamo apertamente che siamo sul fronte della riforma e che ciascuno riconosce l'autonomia del governo aziendale ma anche l'autonomia del sindacato non ci sia più ambita su questo reciproco riconoscimento
E sediamoci al tavolo
Analizziamo questo documento
Ciascuno nella sua libertà ma scriviamo le regole io dico su che cosa devo scrivere
Solo cinque punti che vengono prima del numero dei TG
Perché sì o no a queste regole non mi fido del percorso successivo deve fanno bene i colleghi dell'uno del due del tre ma tutti i colleghi devono però sapere che l'orgoglio di ogni testata perché ne parliamo tutti del TG uno e TG tre
Cari colleghi voglio essere paradossale ma il TG due nel nostro cinismo è già cancellato perché non c'è il partito io sono responsabili di un sindacato non mi rendo e colleghi perché l'editore è sparito Pescanova tribale che questo dibattito sia tra due modelli
I colleghi sono tutti uguali
Allora non vorrei qualcuno coltivasse un disegno
Di sedare la tripartizione fa presente che la fanno i furbi eccentrici litigi lasciamo tre
E uno dopo l'elezione o passiamo alla lega
E poi indovinare quale ruolo passiamo alla lega
Dopo le lezioni vediamo i risultati elettorali siccome sarà tripolare l'Italia al posto che se li mettiamo la lega questa lottizzazione
Cioè non è che si arrivano nuovi padroni non è lottizzazioni se ne devono uscire tutti le parole di aggiungere i posti la riforma che dovete fare deve prendere i piatti metri fuori dall'agenda questi piedi segnaposto a casa
Si fa se preme allargare i padroni no
Anche perché non dimenticatevi che in questa RAI criticata insisto nel dire
Ci sono stati i telegiornali e giornali radio direttori io rivendico alle redazioni
Che in questi anni comunque si è mantenuto un primato in questi anni comunque si è mantenuto delle vaste zone di autonomia
Io mi è stato commesso un grave errore impostare il dibattito al grido di così perché questa è stata l'impressione data ci sono alcune aree di giornalismo critico da eliminare
Perché se voi se ad un collega della RAI tre del TG tre può anche però del GR uno di altra esperienza radiofonico delle sette unicamente alle tombe scusate se la riforme che noi veniamo cancellati e gli altri resistono io gli occhiali
E credo che abbia assolutamente ragione
Nel difendere le loro posizioni finché percorso parecchia
E allora sulle assunzioni percorso non è chiaro abbiamo parlato dei concorsi ma realtà questa regola non sono state ancora fissata ora io propongo di fissare le regole sull'assunzione che sono regole di selezione di accertamento dell'idoneità professionali di rapporto con le scuole di giornalismo siamo d'accordo siamo contrari
Secondo tema più delicato arrivo diritto di opzione secondo tema più delicato le carriere solo i direttori che devono scegliere ci mancherebbe sa qual è il rischio del metodo Volcic
Ha ragione Bazzoli una grande nomina che però poi ci sta già scegliendo nelle altre testate il diritto di opzione non è stato dei non è stato è stato contrattato allora teoricamente voci si può prendere tre vicedirettori al TG due i migliori redattori del TG tre e del TG due se loro accettano gli atti direttori costano c'è una testata che si sta riformando e altre testate ferme
Questo non è possibile
Non può essere questo il concetto di opzione questo non è il concetto di opzione questo concetto di confermare l'attuale assetto a sangue fermo
Allora come pensate di valutare le carriere questo è un punto vero allora anche qua nessun pericolo di sovietiche i direttori scelgono però Presidente le chiedo
E così drammatico se tutti e mille seicento giornalisti possono come dire inviare se potete ricostruire le schede di valutazione non darò notizia se riservate lei sa meglio di me
Che nelle scale di valutazione qualcuno passa per un premio Nobel con sei lauree a stento riesce a fare la firma e alcuni non hanno scale di valutazione e credo che se lei potesse parlare di che cosa ho trovato sulle schede di valutazione no
Però
Diciamo non ne parliamo
Non esistono le valutazioni
Alcune sono come dire
Fantasiose per cui ci Sicoli che non ne sono state fatte senza curricula lo sono state giustificate
Ci sono colleghe servono premi Nobel perché la lottizzazione ha creato una cosa di questo genere insomma è stato promosso otto volte nella cartella c'è scritto è uno dei migliori quadri in sei mesi diventato vicedirettore è che certo certo non cedo che è uno dei migliori quadri diate su tutti acquerelli però
Allora schede di valutazione io credo che debbano essere introdotte schede di valutazione
Presidente questa madre poche così portabile Paesi americani ci sono criteri di valutazione oggettive impegno il merito la videocassette la possibilità di candidarsi
Ha trovata nelle sedi regionali insisto a tutto campo va fatta l'analisi TG uno TG due TG tre le sedi dove si è lottizzato in abbondanza
E la radiofonia
La domanda è come si aprono le carriere
Terzo punto
La formazione noi chiediamo che sia rivisto tutto il concetto di formazione a partire una scuola di Perugia
Sapete che si aprì la scuola Perugia
C'è stato un beneficio da una parte la scuola di Perugia subito in quel periodo noi ci trasferimmo in Umbria lei sa che
Variety garante
Ora io non so se lei vuole stare in Umbria o meno la pregherei di otto aprile tutto alla Bocconi
Questo lo dico perché alcuni di noi solo mediterranei non aderisco alle tesi di Miglio se lei si valuta la Bocconi una tragedia
Però al di là degli scherzi la formazione lamento centrale e io lancio una proposta sulla formazione perché conti alla formare i giornalisti da solo perché non fare corsi di formazione che metro assieme giornalista l'operatore il montatore il produttore il regista
è dal basso che lo ricostruiamo nessuno deve entrare in produzione senza tre mesi di un corso di formazione che lo costruisce culturalmente ne fa un operatore
Sulla questione delle opzioni presidente è pregiudiziale alla trattativa
Io sa questa quota in un sacco di stupidaggini sull'opzione cioè stanno dicendo il sindacato vuole le opzioni che significa che Giulietti scrive su un foglio mi piacerebbe fare il vice direttore del TG uno e il presidente levatrice non è una richiesta hanno che possono magari vai verso i giornali
Insomma questo dice davano o altre ambizioni ma che non sono risolvibili dalla RAI quindi escluse deve più fra i più difficile soddisfare presenze consigli occupato attualmente allora no lo dico così almeno questo talmente incredibile che così evitiamo poi disabile allora la forma e la la questo delle delle delle opzioni
Non è che uno scrive voglio andare al TG uno
I premi molto più semplice l'azienda sta facendo una riforma e i colleghi ma non dei TG
Non di chi ci anche un collega che stava osta ha il diritto di manifestare il suo desiderio avanzano delle proposte documentate e motivate all'azienda e ai direttori
Che valuteranno quella che devono accogliere perché un direttore voi darete un Budget un organico io suppongo che organizzati TG per lingua territoriali allora se se avete un'idea di scegliere un pubblico se c'è un telegiornale che sarà più specializzato nella piazza nell'inchiesta nel giornalismo critico ecco mi darete questi curricula li valuterete scelte nette
Ma dire che le opzioni non ci sono sa cosa vuol dire quelle che noi lettori Ciceri con i redattori e magari fanno le classi omogenee perché ed è questo il punto centrale
Ha negato ai telegiornali piacciono riguardo anche non è questo qui non sono discussione direttori non è più una bega tra persone un'altra Roma
Ma è innegabile che c'è stata una costituzione materiale della RAI negli ultimi anni
Se il sangue resta bloccato
è una pretesa ardita dire io cambio la testa era testa modificherà no noi dobbiamo proprio affermare che noi diamo l'esistenza della cultura dell'integralismo in un servizio pubblico che non ci possono essere accorpamenti storicamente derivanti da opzioni vecchie
Da scelte poi teleguidati questo mondo che deve finire delle figlie non c'è più
Il che non vuol dire il numero dei telegiornali vuol dire che è un processo culturale diverso le opzioni sono irrinunciabile questo per dirlo proprio modo porta però non ha non ha lo facciamo solo richieste presidente la Carta dei doveri e lo dicono che la Commissione di vigilanza noi siamo disponibili ad applicarci la Carta dei doveri in modo sperimentale della federazione dell'ordine alla RAI
Però vi chiediamo di non approvare le norme sul diritto di cronaca se quelle passano noi non ce l'applicheremo la Carta dei doveri volesse molto chiaro
Alla Camera la commissione Giustizia presidente Gargani approvato un decreto approvato un disegno di legge credo Gigliotti chiarisce l'organo contrastato duramente nel quale si dice tutto è segreto fino al dibattimento come sempre
è la modifica del lavoro dei nostri cronisti
Allora siamo pronti alla Carta dei doveri noi siamo pronti a una questione morale c'è l'applichiamo se passa questo decreto non siamo più disponibili questo grande chiarezza
Perché non è un bene a nostra disposizione la libertà non è una questione corporativa il dovere raccontare è un obbligo io non me la posso contrattare con il governo aziendale la libertà delle professioni
Qui noi chiediamo di applicare la Carta dei doveri a partire dalla dalla professione giornalistica ultimo punteremo davvero finito
Le circolari vi pregherei di ritirarle
O se queste impossibile di rivedere al tavolo della trattativa anche le circolari
The che sogniamo partire davvero
Pino hanno parte la toga caduto
Non ci può essere una concezione confindustriale delle relazioni sindacali lo sapete perché
Per esercita sulla concessione confindustriale dovremo accettare anche l'omologazione al modello privato della RAI io continua difende lo so si è capito l'anomalia positiva della RAI no ancora della corruzione
Io difendo l'idea di servizio pubblico questa la domanda che mi pongo io ritengo che lo Stato assistenziale vada liquidato
Ma che lo stato sociale non vada liquidato vada riformato
L'altra scommessa S. possibile riformare l'idea di servizio pubblico la RAI questa la vera scommessa io credo che possiamo riformare via di servizio pubblico che serva
Liberato ma se qualcuno si pone un problema diverso meno ci possiamo stare ecco perché dico eliminate tutto ciò che tende a omologare eliminate l'omologazione anche nel linguaggio al modello privato non serve la deregulation credetemi non serve a favorire il percorso di riforma
Ultima questione perché poi faranno la relazione i colleghi
Presidente per essere più chiaro io non vorrei che se fossimo partiti per costituire la Banca d'Italia e aprissimo a malapena uno sportello della Cassa rurale a Grottarossa
Questo mi preoccupa
Mi propone operare una cosa contro le casse rurali ma le casse una parte un'altra sua la storia dalla politica la Banca d'Italia quello di garanzia mi convince alto non mi convince
Siccome io sono contro l'informazione militante sono anche contro l'informazione
Ossequiosa
Ora dicevo davvero di abolire la circolare Pasquale Di come gesto che liberi le risorse professionali
Perché c'è il sospetto che il giornalismo critico dovunque presente sia ancora sotto ci voglia mettere sotto tutela questo pericolo ma eliminato dovete lineare
Io vorrei una volta la dichiarazione che suonasse così
Si è riunito al governo della RAI
E dichiara che il giornalismo omissivo villoso non offende chi non ha riferito a Paolo Mieli mi Lawson tre sono Paolo omissivo mi eroso pedagogico dal pulpito non ha diritto di cittadinanza in RAI
Perché in RAI come dice Federico sono e tanti altri amici ha diritto un giornalismo
Che pone al centro la sintesi un giornalismo che si pone il problema ogni volta di esaminare i dati di rappresentare i punti di vista dipenda dalla ricostruzione oggettiva c'è poi diciamo però dipenderà la verità qui entriamo già in teologia
Nostro compito a rappresentare le contraddizioni è comunque guardi io preferisco reso chiaro un pezzo fazioso ovunque anche al TG uno GR due al TG tre al giornalismo di regime fatto di canne di codici se mi si dice dice dietro giornalismo in divisa
è un giornalismo che fa degli errori del comunque preferisco il ritmo con degli errori questo per essere molto chiari non credo ai canoni non credo le tavole della legge
Credo all'autoregolamentazione nonché lo giornalismo in divisa non ci credevo al dei paesi dell'Est non credo neanche tentativi di metterci in divisa in questo Paese ed Ernesto che c'ha provato non è non ha avuto molta fortuna
Sulla riforma della RAI
Il collega Michele Mezza quindi o so stato chiaro ne proponiamo di farlo prima questo percorso
E però ne abbiamo delineato delle idee forza
Che sono molto brevemente questi
Un intervento limitato ai soli telegiornali ci troverebbe indisponibile a discutere
Noi chiediamo la riforma della RAI che che affronti complessivamente il tema supporti non ho parlato di Grottarossa i colleghi però parleranno devo Potito la cittadella dell'informazione io non voglio più polemizzare ma soffrendo Rotondi
La cittadella dell'informazione
Dove come che si fa la caccia le panchine si fa la caccia una cittadella senza un luogo collettivo dove porre il problema di una biblioteca di un'emeroteca ti guardano dicendo i libri credo sia rivoluzioni libri
Ma come si fa a concepire la città dell'assenza grandi luoghi collettivi di riunione discussione antipolio sì prima di peggiorare la qualità della vita ed innovazione tecnologica ma sono soldi che abbiamo speso secondo me
No ma si poteva parlare degli inviati era voglio difendere gli inviati
è però affrontiamo seriamente la questione morale andiamo a vedere dove si è aperta Laboragine storicamente questa azienda che cosa è accaduto che entra e ci sono stati consentiti quali rapporti tradita interno le ditte esterne quali organizzazioni sono state costruite attorno alla RAI
Con quali pesanti intrecci sulla questione morale
E questo però mi piace la demagogia non elimina la responsabilità su eventuali furti od omissioni
Ma non si possono affrontare queste questioni con una logica che colpisce di stracci che fa politica spettacolo e la logica della politica spettacolo che va abrogata la riforma della RAI
Io ho detto la volta paradossalmente
Ma viva la logica dei professori se significa che non si fa spettacolo ci chiudiamo a ragionare
Però temo che non ci siamo ancora
Allora la riforma deve essere complessiva oppure non ci sia non possiamo discuterla
Prima questione
Vi chiediamo il quindici ottobre di non chiudere la discussione ma di aprirla
La terza richieste
Non si possono fare prima i direttori e poi di dare i numeri dei telegiornali e giornali radio si fa prima il piano dell'azienda e poi si nominano i funzionari e direttori addetti alle piante
Il percorso della riforma si vada svolto dentro le regole della contrattazione quindi una carta da fissare prima di comune intesa
Sulle nostre idee guida sui telegiornali e giornali radio
E queste
Qualsiasi riforma non può che partire dal consolidamento dei livelli d'ascolto già raggiunto
E quindi non può porsi il problema
Di procedere ad una riforma che corra il rischio di portare ad un suo territoriale senza precedenti sono ancora più chiaro se qualcuno pensasse qui sotto per di fare un piano di decidere che si va a due canali televisivi
è un grande canale radiofonico e il primo gennaio di partire con queste sperimentazioni io lo contrasterà il non per ragioni ideologiche ma per ragioni di follia tecnico editoriale perché un progetto di questa natura ha bisogno di tempo sperimentazione
Perché per costruire una terza rete federale delle regioni occorre un intreccio tra il palinsesto delle regioni che oggi può produrre un'ora e palinsesto nazionale
Allora bisogna sapere di che parliamo quando sento predilette federale rete federata
Non corriamo dietro si momento a tutti gli slogan della politica ma non è possibile collegi io dicevo ieri scherzando
Io prendo i miei amici veri fa presente che vaga nefanda all'Enosteria resa Imbriani a Venezia
E Imbriani di sino a domani con una pernacchia avuto sul governo peraltro l'ho sentito dire poi si alzava nato Imbriaco diceva domani comprendimi tacco primo tutti poi altresì vado male evasione fiscale lo paghiamo le tasse elezione ad avermi frequento Imbriani
Sono passati gli anni ho scoperto che mito sono dei teorici la politica
Che notare Imbriani
Allora evitiamo di seguire questo percorso procediamo ponendo al centro le ragioni dell'impresa no le ragioni
Di altro
Allora sui telegiornali ma chi l'ha detto a Belluno e uno al numero tre è perché al numero può essere quattro dopo altre sei dopo essere sette
Cioè perché ragioniamo solo sull'ipotesi dei tre TG io la prima domanda che mi pongo è quale linguaggio avete individuato per i TG per il GR quale pubblicò è a chi volete essere chi volete servire con quale idea di mercato
Questa la prima domanda che farei povero risposta questo
E chi ha detto che i TG devono essere quattro cinque e perché i TG non possono essere un intreccio tra l'identità del canale che produce
Ma anche le nuove realtà io so che hai parlato di un giornale economico avete parlato di giornali che sorgano nasca la prospettiva del centro di produzione dal giornale sportivo anche qualcosa manteniamo le relazioni sportive un giornale sportivo occorre una sinergia allora domande ma la rivolgo così il numero non mi interessa
Io mi pongo un'altra domanda siamo d'accordo che occorre un coordinatore unico
Siamo d'accordo che il tema soli palinsesti in tv radiofonia che la risorsa è quella siamo d'accordo che qualunque siano i direttori di rete di testata lavorano insieme queste punto vero cioè siamo d'accordo che questi sono la squadra del servizio pubblico e non la propria squadra
Questo è il passaggio dobbiamo sciogliere
Da cui poi dicendo il numero dei telegiornali e giornali radio ma il punto saggia politica unitaria o no se ciascuno risponde all'azienda o risponde ad altri
Questo credo che sia il punto dirimente poi vediamo i numeri insisto praticando anche altre strade collegano proposto agenzie nutre autonomia redazionali non chiudiamoci la via
Però credetemi chi ha voluto presentare live però da un collega alcun consiglio ai colleghi presenti cari colleghi alcuni vanno in giro a dire che bisogna fare la riforma della RAI perché non si è mai visto che non Paese occidentale la sinistra abbia un TG è una rete
Che ha sostenuto questa posizione oggi responsabile di Astro conservatore perché sta bloccando la riforma della RAI
E viceversa quello che vanno dicendo che il problema è fare fuori la presenza cattolica colleghi stiamo parlando un linguaggio che se ci sentono fuori da qua le cittadine e cittadini che noi parliamo a quadretti Gida Chiesa io sento parlare la Chiesa vuole utili si sa
Io ho detto una volta se una chiesa volo TG presidente all'esterno al papà ti faccio dare il nome del direttore questa tenda e piena di finti cattolici che dicono io rappresento la chiesa nessuno li ha delegati e Michaela che quelli che la preda il movimento operaio agli operai vogliano delegati di operai e la Chiesa quando vogliono votare votano per conto loro all'azione diciamo diamoci dei cattolici di Gazzi piacere ma dal suo parroco si faccia la sua emittenza locale
Eh sì e l'altro ha bisogno del TG per non si sa quale opposizione di leopardi provati sezione fatto la grande raccolta una colletta ed esercita fare i volantini questa non è più l'azienda che posso dare a qualcuno dei lotti interclusione quali lavorare noi proponiamo una sinergia tra i diversi settori dell'azienda
Andando oltre perché non ci può essere sinergia tra le reti e i TG e la radio perché radio e televisioni non posso avere progetti comuni abbiamo già sperimentati perché non ci posso essere progetti comuni radio telegiornali
Perché non ci potrà essere progetti comuni tra le sedi regionali perché su grandi vicende come l'emergenza mafia un'emergenza camorra invece rimandare quattro tutto contrapposte
Non si fa come dire pane Silvio in una sede riformata regionale si organizza un pool con un responsabile di settore no no ora in raccordo con il Complesso dalla comunicazione pubblica allora colleghi io non Perego tutte le altre cose però il senso era questo era
Perché credo lo affermo che sia sbagliato sia al numero due numero tre sia il numero uno
Una sola richiesta i TG non possono essere agganciati al quadro politico no al TG unico no al TG conservatori e progressisti perché veda chi parla
I due canali devono essere ben motivati dal TAR che territoriale perché se uno dice voglio conservatori e progressisti l opzione non si aprono guardi che il disegno è chiaro
Il disegno è fare un grande TG cattolico è una grande confluenza però a sinistra sul la futura rete due questa roba è paccottiglia vecchia non ci staremmo
Se questo fosse lo schema io a titolo personale chiederò ai colleghi di non optare di valuta un terzo schieramento che dice non stiamo né con gli uni né con gli altri stiamo col servizio pubblico no le ragioni delle donne e degli uomini che votano in modo diverso molti non votano più
è quando il nostro alleato di riferimento no quattro e più il vecchio alleato
Ecco perché diciamo questo sedici ecco perché diciamo che sulla radiofonia si deve seguire lo Start Stop ritengo di rilancio di un mezzo che non è morto
è che è un errore aver buttato nel cesso è che ho mezzo che ha grandi potenzialità ma pensate come direzioni dinamiche
Io penso la grande stagione del passato del GR due ma la grande stagione attuale del GR uno come si è rilanciato come il giornale radio con Zanetti la sua squadra è tornato sui giornali ha fatto fili diretti informazione
Quanto spazio l'informazione di servizio c'è stata sulle reti
E anche sulle reti radiofoniche la due la tre cioè come abbiamo riaperto lo Sportello dei diritti dei cittadini quanto grande spazio editoriale possiamo recuperare in termini di ascolto e di ricchezza
Io non voglio più l'azienda che chiuda di tasca nostra perché qui c'è stato qualcuno indicare lo sa che tutti hanno avuto c'è già ed è stata cacciata da quest'quando si è già questa azienda Eno
Ci furono degli esperimenti ci furono dei tentativi si cercò di parlare dei problemi degli utenti dei cittadini e dei consumatori
Però ci fu un rito cittadinanza uguale per tutti
Non è così
Se domani gli inserzionisti presidente ho finito il pubblicitari la chiamassero dicesse scusi quelle trasmissioni del TG uno TG due TG tre delle reti dei GR danno fastidio alla Fia
Danno fa sino all'osso inserzionista regionale secondo lei cosa fa un servizio produzione Berlusconi giustamente deve interrompere le trasmissioni
Più su Berlusconi non sono cattivo io Berlusconi come io lo amo
Perché è uno dei pochi in Italia che in modo chiaro dice io di Foggia distruggere io un mio progetto e il mio progetto lo porto avanti con determinazione io non sopporto i suoi avversari non Berlusconi Berlusconi uomo serio ha fatto quello che ha voluto e lo ha fatto spesso in assenza di opposizione Berlusconi oggi dichiara che si fa stato e si candida al dominio del mondo delle comunicazioni che propone mica di Berlusconi Prà nel nostro noi che facciamo ritroviamo un'alleanza con lui una sorta di grande morte televisiva
Dove questi sono i due soggetti alla dobbiamo dire però qui che Videomusic ma la casa che tutta l'emittenza locale vada a casa che i cento fiori che forse non sono mai nati li strappiamo del tutto li mandiamo via
è che noi realtà abbiamo solo scopo due poteri che si confrontano oppure presenta la RAI diversa dalla può dire agli inserzionisti non ce ne frega niente
Perché noi ed ecco perché colleghi necessario difendere la doppia fonte recano la pubblicità perché noi abbiamo una fonte che ci rende qualcosa di diverso cioè istituto di garanzia
Allora colleghi o su questo credo che dovremmo parlare e vuole che per la sua molti colleghi delle sedi regionali
Che fa la sua molti colleghi del Centro Sud perché come c'è una retorica veri se questo Petrucciani Gattuso la retorica meridionalista società la retorica settentrionali sta adesso abbiamo tutti quanti di Milano sì ma da Roma in giù la RAI che fare
Allora io credo l'identità nazionale di Milano e Torino lo diciamo nel documento ma da Roma in giù che facciamo quel sedile chiudiamo
C'è un problema di un polo informativo del centro-sud regione senza informazioni oppure no
Allora di questo si deve parlare una cosa colleghi riguardano il però
Delle devo siamo accusare il passato Governo il vecchio Governo le forze politiche e gli imprenditori però adesso Ali che non abbiamo più collegi
Ora cieco dall'azienda almeno c'è il consiglio di amministrazione sull'altra vicenda si deciderà si discuterà si valuterà io ritengo che si debba andare fino in fondo a valutare ma l'ho già detto senza giustizialismo valutando l'oggetto delle questioni no l'uso strumentale delle questioni durato diversi
è però con le gli alibi non ce ne sono più
Qui c'è un governo eletto dei presidenti delle Camere
Questa legge non l'abbiamo voluta e nessuno di noi è pentito
Ora libero ci sono colleghi per nessuno di noi né sul luogo dell'azienda se manderemo in onda un servizio fatto male se mandare in onda un servizio corrotto
Se mandare in onda un punto di vista delegheremo un altro
Se continua a rimanere come le situazioni di incompatibilità se l'informazione pubblica cari colleghi presenti la elementi di non credibilità noi non potremo più gira la colpa è della partitocrazia la colpa è del capo o diciamo la sfida vera colleghi
è una sfida sulla riforma è una sfida tra donne e uomini che vogliono essere liberi
Le condizioni oggi le possiamo almeno difendere nel passato qualche volta abbiamo deposto le armi questa volta se cedessimo e questo lo chiedo al presidente perché la libertà colleghi non sede legale né al Parlamento né al governo né alle carte dei doveri
L'autonomia della professione giornalistica si delega a se stessi e alla propria dignità quando si comincia a chiedere aiuto a qualcuno perché ti renda libero si è già servi grazie
Tutti insieme abbiamo ringraziato Beppe Giulietti
Ha ora la parola il dottor Claudio Dematté
Al quale mi pare dovrei esprimere la vostra solidarietà perché se deve rispondere a tutte le domande che gli facciamo Harvard veramente un compito difficile speriamo che si risponda alle fondamentali grazie
Devo dire la verità che io era venuto solo per ascoltare
Per ringraziare di avermi invitato a questo incontro voto di lavoro come mi è stato detto i primi passi mi sembra che lo testimoniano
Non volevo parlare se non portarvi il saluto
Le cose che ho sentito mi inducono a fare alcune rapidissime dichiarazioni
Anzitutto vuole dire che ha sentito negli interventi musica per le mie orecchie
Molta musica per per per il tipo di lavoro che noi dobbiamo andare a fare e credo che ci siano le basi per un lavoro serio costruttivo
Potrei citarle del molti partite gli interventi sono stati fatti ritenete di fatti sui quali c'è consenso pieno
Particolare sto parlando sul vento sul metodo
Però vi devo dire appunto che non posso rispondere nel concreto le singole questioni che mi sono state poste per una ragione ancora di nuovo di metodo
La Regione dimetto consiste in questo abbiamo deciso di presentare questa proposta di lavoro
Che apre assumerà al termine punto di indirizzi programmatici il ventotto di questo mese
E di presentarla nell'ordine alla commissione parlamentare
Alla dirigente sindacale
E credo che sia quella la sede giusta dove noi dobbiamo presentare queste diciamo riflessioni posso dire però come sono nata io come nasce questo documento
Che cosa conterrà
E come procederemo di linea in avanti
Allora chiudono documento nasce da un lavoro duro questo credo che borsa se ha determinato mille modi lavoro duro che abbiamo composto in questi mesi
E non è un lavoro duro soltanto nostro ma abbiamo esaminato con grandissima attenzione i documenti prodotti da voi di documenti che sono stati prodotti da diverse altre diciamo componenti dell'azienda
Leggevo proprio questi giorni il documento che mi è stato fatto pervenire dallo sudata
Molti altri colleghi mi hanno fatto pervenire succinto singoli punti le loro riflessioni Olea né fatto pervenire agli altri consiglieri che stanno lavorando sul tema quindi non nasce nel vuoto il documento che noi presenteremo ma già raccoglie una serie di riflessioni i lavori di pensieri o di proposte che sono già state diciamo messe sul tavolo nei mesi passati
Devo dire appunto sul velluto qui perché volevo ascoltare
Se c'è un componente nel metri lavoro che questo Consiglio ha deciso di adottare quello di ascoltare di lavorare sordo di diciamo riflettere a lungo abbastanza lungo prima di fare delle proposte
Rischiando anche in quello che abbiamo rischiato in questi mesi dire Venezia ma non dicono dove voglio andare questi signori
E questo pone già un problema di tempo perché nelle proposte che voi avete fatto fatte una serie da due sedi indicazioni
Che suggerirebbero un percorso lungo
Vorremmo che noi che posso percorso lungo ma ho l'impressione che dobbiamo accelerare accelerare rapidamente
Perché la situazione non non consente tentennamenti
La spese nell'azienda
Come già abbiamo dovuto accennare e di difficoltà
Quindi non è che possiamo stare sei mesi vaglia Maria
Dobbiamo dobbiamo procedere rapidamente sostava questo non significa che non vogliamo fare confronto lo faremo e lo faremo con grande diciamo serietà anche col metodo giusto
Devo dire che questo proposito io non avrei voluto fare nemmeno questo piccolo intervento perché c'è un problema
Su quale mi sento il dovere di richiamare del vostro aiuto la vostra attenzione ed è il problema del linguaggio
Qualsiasi cosa io abbia detto cercando di dirne il meno possibile cercando di indicare i principi è stata letta in mille modi i modi anche più sbagliati
Allora prendiamo il caso molto semplice della mia rapidissima dichiarazione a una domanda ma la RAI a tredici mila e cinquecento persone Fininvest ne ha tre mila cinquecento mi ha risposto è stata a confronto che non si può fare
Sono due cose diverse
E quindi ho accennato la RAI ha deserte alle sedi regionali non avevo mai sola intenzione di dire che era un peso morto volevo solo spiegare il perché c'era un numero di persone in più alla RAI
E così via di seguito quando io ho ho cercato di indicare i temi di principio
Il tipo di formazione che io penso che si appropria di un sistema diciamo televisivo pubblico
Sono stato poi accusato di criticare il giornalismo critico ma lungi da me fare questo
E gli atti di questa amministrazione hanno dimostrato di premiare le fa questo e non di diciamo punire chi ha fatto questo quindi credo che ci sia un problema di in una qualche misura di trovare un modo di di ragionare anche sul linguaggio perché vedo le volte che ci vengono imputati intendimenti che noi non abbiamo mai manifestato altro esempio Gigi unico ma chi mai ha detto che ne fare attenzioni vanno vanno non è neanche passato per la nostra testa
è vero che in un incontro con il direttore di una testata un consigliere ha domandato Masson vede questi problemi che lei dice potrebbe essere TG unico la risposta
Una grande punto di domanda non un'affermazione
E allora
Però poi si è sentito dire che questo era diciamo volere Montefiori
Allora diciamo c'è un problema
Di modo di lavorare
E devo dire
Per concludere su questo specifico punto
Che queste c'è qualche cosa di specifico questa azienda e che ci fa una grande fatica a lavorare come si farebbe tante altre diciamo aziende in prese dove ci si trova attorno al tavolo si discute si ragiona si portano avanti diciamo le proprie argomentazioni poi dopo chi alla responsabilità di tira le fila tira le fila qualsiasi cosa si dica
In argomentazione quindi nella dialettica viene Presa e portata fuori diciamo a tesi contraria
Non mi spaventa questo di vi dico francamente che non mi spaventa suggerisco che sì proprio porre rimedio a questo a questo sistema può darsi che sia sbagliato sistema delle circolari col quale abbiamo provato richiamare l'attenzione di dipendenti della RAI
Alla sul fatto che certi loro comportamenti finiscono con il distrugge la credibilità di questa azienda
Troviamo un altro modo per affrontare il problema però diciamo il problema cioè
Devo dire ancora due cose
Più due soltanto
Una e quella questione delle risorse
E io credo che sia vostra responsabilità e ha fatto bene Giulietti a richiamarlo con grande attenzione se vostro lettore responsabilità riflettere molto attentamente e sequestro
La situazione io credo che si possa descrivere in questi termini
Sono vuoti i cassetti nostri sono vuoti i cassetti della l'azionista di maggioranza azionista sono quasi assoluto son vuoti i cassetti del tesoro
Questa è la verità
E purtroppo non solo solo volti ma sono anche negativo
Allora non è che possiamo inventare le soluzioni dimenticandoci che ci volevano le risorse per fare pensavo i problemi
E quindi credo che sia se non vogliamo fare un discorso velleitario un discorso diciamo che poi non si sostanzia perché mancano risorse dobbiamo affrontare questo problema e credo che da questo punto di vista
Occorre richiamare l'attenzione sul fatto che la crisi questa azienda e anche una crisi per le risorse che non sono state date a questa azienda
Poi ci sono le mancanze poi ci sono gli sprechi o meglio ci sono le mancanze ci sono gli sprechi e a quelli noi dobbiamo porre rimedio nel modo più drastico il più deciso il più veloce possibile per avere poi il diritto o a per avere Conte contemporaneamente il diritto di chiedere le risorse che d'azienda di cui quest'azienda bisogna un non adeguamento del canone per caso di infrazioni no voglio dire cento miliardi cento miliardi che troviamo nel conto economico mancanti
Poi non adeguamento del canone di concessione significa cento e cinquantacinque miliardi
Se noi chiediamo alla fine e fra poco il problema si pone se noi ci troviamo di fronte a situazione dove non ci sono le risorse
E le solite dopo tolte risorse parte dei recupereremo attraverso la riduzione di tutti gli sprechi che noi diciamo abbiamo in corpo se gli abbiamo e credo che qualcuno ce l'abbiamo in parte però bisogna che le altre parti che sono coinvolti nel problema
Lo affrontino seriamente
Questo me stiamo facendo venti giorni stiamo presentando problema alle parti interessate
Spiegando loro quello che noi siamo impegnati a fare quello che voi siete impegnati a fare
E chiedendo che loro facciamolo a parte
Chiudo con un'ultima cosa che so che mi sta molto a cuore e giustamente sta molto a cuore
Le vicende dei giorni passati particolare accenno alle vicende giudiziarie
Hanno trascinato su di noi un
Un velo che certamente dispiace dispiace a me prima di TGV i colleghi del consiglio e dispiace naturalmente voi
E a fronte di comportamenti che paiono scorretti sui quali noi abbiamo dovuto prendere delle decisioni per indicare la strada
Si è innescato un fatto giudiziario che noi non abbiamo voluto noi non non non avremmo mai voluto va bene
Ma che diciamo è stato provocato e comportamenti diciamo le delle persone che sono state colte a a fare cose che non dovevano fare
Allora io sono più di voi consapevole di che cosa voglia dire lavorare in certe condizioni
E credo che ci ha nostro dovere lo cose che facciamo di rappresentare a chi deve giudicare le condizioni difficilissime nel quale voi vi trovate a lavorare quando ritrovate esposti in certe condizioni
Nessuno può pensare che affittare un'automobile in condizioni di guerra dove diciamo i rischi sono quelli che sono non si possa diciamo comprovare con una ricevuta di un certo tipo certe che lì ci vogliono diciamo dei meccanismi organizzativi molto più seri per affrontare questo tipo di problema non siamo corresponsabili di quello che se mancavano in passato noi abbiamo messo in moto immediatamente diciamo i processi per modificare queste queste questi meccanismi per porre voi in condizioni poter lavorare seriamente
C'è un'ultimissima cosa che cui su cui mi preme di diciamo dirvi il mio pensiero
Questa faccenda del giornalismo verità
Del fatto che la verità non si può raggiungere
E che quindi tanto vale tanto vale Ciano appoggiarsi solo diciamo giornalismo fazioso su questo io non cederò ma
Se l'ho lavorato tutta la vita nell'università so quanto voi che quanto difficile raggiungere la verità e so che anche quando si crede aveva la Giunta si è soltanto arrivati a metà strada varo o anche meno
Però ci sono c'è una un'idea fissa che io ho in mente che credo su su quale sua quale credo che anche voi diciamo che possiate concordare che ci sono due atteggiamenti mentali radicalmente diversi
L'atteggiamento mentale di chi parte con la determinazione con tutto lo sforzo con tutta la la la la la la la la diciamo la la la purezza di di spirito se vogliamo usare questa parola
Per dire vado a cercare di illuminare la realtà così come come come questa si presenta mostrando le diverse sfaccettature
Oppure partire da un altro atteggiamento mentale mio compito di mostrare quella verità
Sono due cose radicalmente diverse riforme venti diverse sul sulle quali io non ho dubbi
Non ho dubbi quale debba essere percorsa da dove prendere se non ci si raggiunge poi sarà un problema di difetto professionale sarà un problema di diciamo mancanza specifica che che accaduta in quel momento ma la la l'intenzione dello spirito e quella che segna
Il diciamo il percorso giusto
Ragionavo qualche giorno fa con un del collega che insegna giornalismo in una grande università americana
E mi diceva no dicevo ho detto per caso una bestemmia perché sembrava che quando detto certe cose resident alla bestemmia si avvia vero io non sono uno del mestiere
Sono uno genera utente di questo io ho visto quante e quante quante quante cose brutte son state fatte con informazione fatta in un certo modo
è sbagliato a questa mia idea e voi mi ha dato questo tipo di criterio che mi è sembrato molto bello dice
Da noi si insegna che giornalista
Giornalismo diciamo televisivo anche dalla carta dovrebbe essere come il lavoro di chi in un tribunale mette davanti al cittadino che giuria tutti gli elementi affinché il cittadino possa farsi la propria come visione la propria idea
Mi è sembrata un una un modo di rappresentare il principio molto più bello di quello che io ero riuscito a rappresentare nelle mie parole
Grazie buon lavoro
C'è una cosa che possiamo dire dottor Dematté aveva davvero difficoltà rispondono a domande a una importantissima ha risposto quella dell'accettazione del metodo del confronto
Ora
Mi preme sottolineare e questa nostra riunione
E arricchita dalla presenza di numerosi rappresentanti della società civile
Uomini politici e dirigenti e di organizzazione di base
Noi non vogliamo assolutamente impedire che sì partecipano attivamente alla nostra riunione che si sta trasformando in qualcosa di molto più simile a un seminario che è un'Assemblea
Per questa ragione
Per questa ragione io pregherei io intervenuti
E stemmi diciamo all'Usigrai che volessero prendere la parola di farlo nei limiti dei tempi che ci rimangono da qui alle quattordici perché la segreteria mi prega di comunicare urbi
Che è l'intervallo per la colazione
Andrà dalle quattordici alle quindici
Tutti i delegati tutti presenti possono ritirare
Il buono pasto dal collega marziano lo mi richiama alla l'obbligo le relazioni di Bolzoni
Di Giulietti
Saranno distribuite ai partecipanti subito dopo l'intervallo del pranzo ai colleghi inviati dai quotidiani dai giornali dalla cosiddetta carta stampata saranno forniti immediatamente su loro richiesta
Agli altri li forniremo dopo perché voi capite che ci vuole un certo tempo per produrre un numero adeguato di copie
Detto ciò
Mi ha fatto segno
Un collega che per ora il vice presidente la commissione parlamentare di vigilanza
Mauro Paissan
Il diamo la parola subito pregherei però i colleghi che si sono soffermati ora intorno al presidente
Di riprendere i loro posti
Anche l'intervento molto breve
Perché con altri membri della Commissione alla metà di vigilanza siamo qui
Per prepararci cioè più che altro al all'incontro che avremo martedì prossimo con il consiglio d'amministrazione della RAI sul piano di ristrutturazione dell'azienda
Io voglio affrontare subito un problema delicato perché nei corridoi in venendo qui
Si è parlato solo di questo argomento la così detta vicenda Locatelli
Non sono per nascondermi dietro un dito penso che questo problema va al bar affrontato anche da parte nostra con estrema chiarezza
Io ho apprezzato il silenzio assoluto del presidente Dematté su questi argomenti produce l'ho apprezzata perché infine
Dalla Commissione parlamentare di vigilanza da alcuni suoi membri ieri è venuta la richiesta di un chiarimento USA rapido e definitivo
E interpreto il silenzio del presidente
Come un annuncio di una risposta rapida e definitiva nella sede che noi abbiamo
Indicato che quella la riunione di martedì prossimo presso la Commissione parlamentare di vigilanza
Assieme ai colleghi che sono presto qua presenti in questa serata
Betty di Prisco
Gaspare Nuccio Carlo Rognoni
Abbiamo preso questa iniziativa ieri
Con l'estremo senso di responsabilità
Non ci ha fatto velo il nostro giudizio critico sulla nomina di del dottor Locatelli direttore generale che qui confermiamo nelle sue modalità nella sua logica politici
Ma siamo partiti da una
Dalla constatazione che su questa vicenda può essere in gioco il destino della riforma della RAI destino di quella novità che abbiamo voluto introdurre con quella leggina non è un caso che questa richiesta di chiaramente se è partito da quattro tra i più convinti sostenitori e promotori a proponenti di questa legge che ha rinnovato gli amministratori della RAI
Per riformare lì rifondare l'azienda che scriviamo in questa lettera c'è bisogno della massima credibilità della massima
Autorevolezza e appunto per questo chiediamo che presto e bene
Si è fatta
Il chiarimento su questa vicenda e perché presto e bene è possibile visto che lo dobbiamo attendere i tempi lunghi ed esasperanti propri della giustizia e della magistratura
Trattandosi fortunatamente d'una vicenda non di rilievo penale noi non l'abbiamo fatto con leggerezza questo passo l'abbiamo anche molto discusso
Tra denaro tra di noi perché ha ragione Giulietti quando dice
Che ci sono molti furbi
Anche all'interno dell'azienda ma anche all'esterno nel mondo politico
Che puntano al polverone in questo momento sui nuovi amministratori per bloccare il processo
Di riforma e per considerare i cinque nuovi così l'amministrazione come una sorta di cappello sui vecchi assetti che andrebbero confermati o prorogati
Questo non deve assolutamente avvenire
E a bere un dirigente generale indebolito da una vicenda nell'acqua io non intendo entrare nel merito e cade da vanificare ogni proposito di rinnovamento perciò rinnovo da qui la richiesta che presto martedì venga dato questo chiarimento definitivo
E così appunti su alcune cose
Alcuni stimoli dell'intervento di balzo di e di e Giulietti Mauro scusate
E io pregherei i colleghi per favore di riprendere posto se devono conversare possono farlo fuori noi non riusciamo a sentire la buona parte della sala non riesce ad ascoltare l'intervento
Abbiate pazienza
Grazie
Una prima cose sulla conferenza sull'informazione che il governo aveva annunciato e di cui non si sa più
Ebbene se questa conferenza sull'informazione non la fa il governo io penso che la Possa e la debba fare
La Commissione parlamentare di vigilanza ne abbiamo già parlato
Una conferenza con i soggetti Esterni dell'associazione la società civile dei sindacati gli operatori di informazione
Sul ruolo del servizio pubblico in questa fase di cambiamento politico istituzionale
Io penso che possa essere un contributo che la come sempre la metà vigilanza può dare al dibattito nel Paese perché e ovvio che il servizio pubblico assume un altro valore un altro ruolo un'altra funzione di una fase in cui c'è un nuovo sistema elettorale maggioritario una fase in cui è in atto una ristrutturazione forte
Non solamente del potere politico ma anche del potere economico in una fase in cui c'è addirittura un punto interrogativo sui destini della nazione in quanto unità nazionale di questo di questo paese penso che il servizio
Pubblico debba e possa giustificare se stesse ormai motivare la sua presenza nel panorama informativo ma questo debba passare attraverso un dibattito che non intendiamo sollecita
Io in quel nel in questi mesi ho assistito come lettore di giornali soprattutto al dibattito sulla setto informativo della RAI
E devo dire che
Non c'entra niente la mia funzione politica riguardo ma come proprio come giornalisti
Non ho capito molte cose e continuo a non capire
Io non capisco ad esempio come in RAI anche da parte dei nomi sotto RAI
Ci sia questa mondo Mania nel dibattito tutta concentrata sono sullo strumento televisivo
E lo dico da cittadino fruitore dell'informazione della RAI io non capisco la sottovalutazione che mi appare paura osa dello strumento radiofonico
C'è un grande strumento di informazione e di comunicazione ripeto proprio come utente lo dico ma è anche un grande patrimonio di questa azienda un grande risorse dell'azienda RAI grande risorsa del servizio pubblico e perciò in questo dibattito penso che vada restituita alla radiofonia e all'informazione sia di testata che direte radiofonico la sua giusto il suo giusto spazio non capisco poi non capisco veramente
Come si è posta discuterò pensare di avere una rete televisiva
Senza uno spazio televisivo a tutto campa tutto ruolo con attestata e non capisco ancora non capisco cosa significa una rete regionale o federalista
No se come telespettatore no capisco cos'è un per usare paragona la carta stampata è un assemblaggio di tutte le cronache cittadino provinciali e questo vediamo
Offrire al al al telespettatore
Non capisco come si possa pensare a una ridimensionamento drastico di una delle tre reti della Rai mentre leggiamo dei giornali e sappiamo che il concorrente privato
Sta potenziando con acquisti anche consistente sul piano della professionale
I l'informazione testate giornalistiche di tutte le tre reti del tra le reti accompagnandole poi con l'introduzione di Trainini consistenti io non so cosa pensa Sandro corse dal fatto che sopra il suo telegiornale attuale
Su una rete Rai c'è ci sarà Funari con la sua trasmissione di informazione così la chiama che fa da traino poi a una testata giornalistica
Di quel tipo dalle sei alle otto letto c'era proprio sopra
Il tuo Tesla è anche quello di di di Lavolta questo non deve preoccupare o non deve contato preoccupando deve stimolare una reazione della della RAI di potenziamento semmai dell'informazione di tutte
E tre ed eretti infine
Le dico una cosa che mi stavo particolarmente a cuore io capisco di più invece
Uno slogan
Che girato in queste settimane e che è presente Dematté ha detto frutto di un malinteso ma che secondo me il più fondato nella realtà e spiegherò perché
Che è quello del TG unico della testata
Unica
Io considero il vero pericolo non perché pensi qualcuno vuole fare
Un veramente un unico telegiornale della RAI c'è una sorta di strumento non so di regime ufficiale burocratico Breznev vi hanno non sanno mi pare del tutto impraticabili fatti tutti lo nega
E forse riescono neanche quello almeno spero che non sia quello di di farne due finte di testate o di telegiornali cioè introducendo una sorta di pluralismo di sua Maestà noi al secondo me il rischio principale di questa unicità
Sta nel fatto che magari si mantengono tre telegiornale se ne fanno quattro cinque sei sono d'accordo col discorso di Giulietti
Sul numero dei telegiornali ma che a capo di queste testate come direttori o come massimi responsabili
Se mettano persone magari anche brave quanto anziché vorrei dire sicuramente brave
Ma di un'unica impronta culturale politica e professionale
Quella cioè che va per la maggiore nel nostro Paese oggi o anzi che va per la maggiore sui giornali del nostro Paese oggi quella che appartiene al partito dei non caratterizzati
Dei competenti e senza identità esplicita
Quelli insomma che sono un po'Laici mai tante Calcutta ai cattolici oppure credente ma attenti ai laici un pochino progressisti
Quelli conflittuali quelli a cui non piace il giornalismo critico quelli privi di una dichiarata sensibilità sociale ecco questo è il modello che oggi va della ma già da questo punto di vista Giorgio non ha apprezzato il fatto
Tito avete giudicato positivamente nomina di Boyle cc dicendo è un bravo giornalista e poi mi sono segnata anche e poi è privo di idem identificabilità politica io non considero questo un pregio
Di un professionista corse ed era un prezzo di questa nomina il fatto che chi lo nomina
Non pare non abbia la sua identità politica come condizione prima della sua nomina terreno per quel posto Regione ma io considero la botte di un professionista che la sua identificabilità politico culturale mentre temo temo anche perché questa è stata in gran parte il criterio che sta alla base la nomina dei cinque amministratori che invece nega premiato appunto questa della l'assenza d'identità apparente anche se sappiamo che questa e poi questa figura corrisponde a una band precisa ed entità politica culturale e fra un po'secondo me ancora da ben precisa identità partiti
Questo gruppo di ieri perché considero questo non la testata unica il rischio maggiore cui andiamo incontro comunque di queste cose finisco
Parleremo martedì con i consiglieri d'amministrazione
Io l'ho apprezzato la reazione presidente Dematté al primo incontro con la Commissione parlamentare di vigilanza
Una reazione di debolezza
Presidente Dematté nota dir C ma come vi permettete
Di auto di finir di editori di riferimento che la cosa che dice la legge
E come vi permettete a chiederci di
La presentazione di vostri programmi dei nostri programmi di ristorazione aziendale prima di metterli inattuazione perché questo avevamo chiesto
Constato che queste riserve evidentemente sono da cadere se martedì prima della presentazione ai sindacati
Che prima della delibera del consiglio d'amministrazione trenta Dematté verrà a presentarci il programma di ristrutturazione anche perché il rischio di questi nove ministri attori e di finire in una situazione di gli ho detto di solitudine senza consenso
Senza consenso e all'interno dell'azienda e nella politica e nel Paese e questa sarebbe la premessa secondo me del loro fallimento e io non mi auguro loro fallimento grazie
Come ci siamo detti prima che fra di noi il presidente Carraro che rappresenta i consigli l'unione dei Consigli regionali italiani
Se ha chiuso la parola può prenderla
La faglia ventuno lingua locale
Mi scusi Presidente volevo dirvi che ci sono ancora cinque ospiti iscritti a parlare
Prego
Ringrazio l'Usigrai per l'invito partecipo volentieri lo faccio dopo essermi consultato insieme ai colleghi
Presidenti dei Consigli regionali e ieri avendo avuto un incontro con Vincenzo Del Colle presidente
Della conferenza dei presidenti delle giunte regionali italiani
Questo lo dico per testimoniare ancora una volta l'interesse che noi manifestiamo sia nei confronti del lavoro
E della proposta che dall'Usigrai è venuta per la riforma della RAI
Sia per testimoniare il nostro interesse alla RAI
E la nostra esigenza di un'informazione regionale che corrisponda alle esigenze alle domande del Paese
Bazzoli ha definito prima
L'informazione regionale come una grande risorsa di questa azienda
La definizione mi ha fatto molto piacere anche se ho dovuto pensare a quanto sia stata sprecata questa risorsa in questi anni quanto sia stata tradita questa opportunità in questi anni
Ma vorrei aggiungere anche
Che la informazione regionale non è solo una risorsa dell'azienda RAI
E anche una risorsa della nostra democrazia
E anche una risorsa
Non utilizzate sprecata della nostra economia e della nostra società
A Bossi che chiede una sede a Milano
Una sede speculare contrapposta a quella di Roma
Io credo che occorre rispondere con una proposta di timbro e dista significato chiaramente regionalista ci sono venti Milano in Italia noi dobbiamo partire dalla senta una lieve discrepanza di numero da rispetto a quello che diceva Giulietti parlava di diciannove
Ma insomma sono venti sono intenti sono venti Milano in Italia
Devo dire che naturalmente
Questo è l'ambito entro il quale occorre fare le nostre scelte
Poi ci sono problemi di economicità concerto penserà Dematté lungo che è chiamato a farlo
E quando noi parliamo di informazione regionale teniamo presente la situazione istituzionale cui occorre far riferimento ma teniamo presente anche la possibilità che a livello interregionale
Si organizzino dei pool produttivi per la produzione interregionale secondo
Dimensioni discrete paragonabili con i problemi di costi e degli rendimenti che occorre ottenere
Vorrei anche dire che l'informazione regionale l'unica risposta che possiamo dare
A quanti ritengono che vi sarà più democrazia nel sistema informativo soltanto se si passa da un duopolio RAI Fininvest a un trifoglio Trifoglio non so come si dica bene
Con altri soggetti che già esercita una condizione quasi monopolistica nell'ambito della carta stampata
Io ritengo che nel percorso che il sistema informativo sta conducendo sta svolgendo
Da contropotere ha potere
Percorso che nelle decisioni di farsi partito riceve certo la più clamorosa delle conferme
Ma non è unicamente nell'iniziativa di Berlusconi che questo fatto può essere immaginato e visto
Ebbene in questo percorso
Che può compiersi ad una sola precisa condizione
La rinuncia al pluralismo dei temi dei soggetti dei valori dei protagonisti dell'informazione
Noi dobbiamo opporre una netta chiara intransigente contrapposizione
Vorrei
Sollevare anche una questione
Noi abbiamo uno stato un sistema normativo un sistema legislativo
Prevalentemente orientata di fronte alle esigenze ori secondo le esigenze
Di un grande sistema di imprese nazionali che oggi non c'è più
Auguriamo alla FIAT di superare questa grave difficoltà in cui si trova abbiamo bisogno di un sistema avanzato di imprese nazionali ma occorrerà ricostruirlo a partire da nuovi protagonisti e da nuove dimensioni
Il sistema regionale di impresa deve trovare gli strumenti per una crescita senza la quale la crisi economica e da quella economica tutte le altre crisi che ne conseguiranno la crisi economica del paese diventerà sempre più evidente sempre più forte
A questo sistema
Di economia e di impresa e di società regionali presenti ma trascurate nella nostra realtà odierna occorre dare strumenti moderni di crescita
Il più moderno e il più efficace di questi strumenti è il sistema di informazione
è il sistema della pubblicità è la capacità di fare sistema in maniera globale integrata per far crescere tutte le risorse intellettuali morali economiche presenti nelle nostre società e che oggi invece vengono distinte in caricatura secondo alcuni schemi secondo alcune maschere che vengono accettate
In maniera semplificata per tutto il Paese contrabbandata in tutto il paese di modo che questo non ha la possibilità di riconoscersi nessuna di esse
Di qui l'interesse e l'impegno delle regioni
A lavorare per un processo di riforma della RAI
In cui non si verifichi l'ulteriore scippo dell'informazione regionale provocando così un'ulteriore perdita di opportunità per il Paese
La nostra proposta si fonda su tre nuclei fondamentali
La rete regionalizzata sia la trentadue da uno non mi interessa questi sono numeri appiccicati a strutture e impianti
La rete regionalizzata dovrà essere parte integrante del sistema pubblico di informazione radiotelevisiva
Nella dimensione regionale occorre fare sinergia
Tra informazione radiotelevisiva nazionale locale di sistema regionale
Della carta stampata
Ho incontrato anche recentemente
I rappresentanti delle sistema televisivo locale
Il sistema Cinquestelle che già con la RAI a tanta frequentazione i loro interessi e l'ho l'impegno a lavorare in questa direzione è chiaro
Ultimo punto le regioni sono impegnati a fare quanto economicamente il loro facoltà
Per sostenere e alimentare il Progetto di una regionalizzazione di una rete RAI
A questo fine è essenziale poter abolire il vincolo alla raccolta di pubblicità in sede regionale
Che rappresenta semplicemente una diminuzione dell'opportunità è un sotto utilizzo di uno strumento
La reti regionale RAI dovrà potersi avvalere del contributo finanziario delle Regioni che pagano un servizio un servizio di cui hanno bisogno perché non c'è informazione regionale non ci sono regioni senza informazione regionale
Ma soprattutto non ci sarà Società regionale senza questo strumento di informazione
Nostro sistema universitario nostro Sistema sanitario nostri sistemi d'impresa hanno bisogno di strumenti moderni al loro servizio oggi questo servizio non viene fatto in nessun modo
Su questi punti abbiamo parlato con Dematté a Venezia
Io ritengo importante ringraziare qua Dematté
Per la disponibilità e l'interesse dimostrato nei confronti di questo progetto
E la piena consonanza di intenzioni di video che si è verificato nell'incontro di Venezia ha portato alla costituzione di un gruppo di lavoro comune tra Regioni
Era
è importante dare tempi brevi alla conclusione del lavoro di questo gruppo di lavoro
è importante fissare le scadenze entro cui questo discorso per non diventare un'affabulazione inutile
I protagonisti di questa vicenda
Questo processo di riforma deve concludersi in tempi rapidi perché altrimenti noi dovremmo rivolgerci a qualche ora
Io torno a chiedere cortesemente di tenere chiuso la porta in fondo i colleghi di prendere posto è ora iscritto a parlare
Prego
Era per quello che sto dicendo
Due ragione ma io non posso capisce usare metodi militari senta tu hai ragione io io blu chiede le cose in modo cortese i colleghi protestano capisco che quando si rese sistemati a sinistra
Si si crede di potersi comportare in modo scostumata perché non è vero perché la sinistra la cosa più seria di questo per favore accomodiamoci per favore per favore devo accomodiamo a sinistra della presidenza per favore accomodiamoci Barks se dobbiamo ricorrere a metodi bulgari Libardo sbagliata
Per favore Vincenzo vita grazie responsabile del del Ufficio problemi dell'informazione del partito democratico della sinistra
Io credo che siamo
E siete tutti provati per cui questo mio intervento di ieri
C'è un sincero augurio di buon lavoro cade in un frangente nei geologicamente Complesso me ne rendo conto per cui io mi sforzerò nell'essere sintetico e incisivo e chiedo a voi un supplemento di
Diciamo tensione per il dibattito ci tenevo a portare non un saluto a un convegno importante a cui non era indispensabile portare ritualmente alcun saluto in quanto c'è un'antica
Dialettica un un rapporto di confronto molto fattivo
Tra Dinoi e il sindacato dei giornalisti RAI condividendo da parte mia moltissime delle battaglie fatte e delle considerazioni svolte da voi ci tenevo perché vi sono alcune questioni che diventano davvero
Rilevanti e anche urgentissime
Una va chiarita da parte nostra proprio in questa sede
In quanto il Partito democratico della sinistra come immagino ricorderete è stato protagonista
E direi protagonista principale della nuova riforma della Nord dei criteri di nomina del consiglio amministrazione della RAI
Non c'è alcuna
Diciamo
Necessità ora di
Rimuovere il fatto che senza l'apporto di uno schieramento composto proprio dalla Gruppo Verde Paissan ha parlato intervento che condivido largamente la Rete
Il partito democratico della sinistra settori del mondo cattolico e rifondazione comunista da una certa Pasin poi quel progetto di legge
Non avrebbe mai avuto Successo
Lo dico qui perché
Nell'avere noi sostenuto fortemente la riforma della RAI
Aggiungiamo oggi che siamo francamente molto preoccupati
Di come quella riforma viene gestita concretamente
E siccome riteniamo che la riforma non vada assolutamente dimenticata e che non debba diventare una delle tante riforme mancate dell'Italia
Riteniamo che bisogna mettere in campo un'iniziativa anche straordinaria con un corpo di forze anch'io politiche sindacali sociali che ridiano senso a quella riforme al suo significato originario che fu non tanto almeno io la vedo così non tanto la risoluzione del problema della RAI quanto l'avvio di un processo di riforma del sistema della comunicazione italiana di cui il passaggio inerenti ai Poteri nella RAI era certamente uno dei di quelli più rilevanti ma nell'unico e ne è certo risolutivo della questione del servizio pubblico
Non solo ma la riforma della RAI
Può avere una sua effettiva praticabilità Sensi ritorna al senso originario
Della riforma anche sotto il profilo dei poteri
Soldi ripeto è una cosa che è stata detestato Aretha anche questa mattina nelle
Utilissime relazione di Bolzoni e Giulietti a cui non non mi sentirei di fare particolare
Rilievo particolare aggiunte
Ma in sostanza uno dei punti diciamo della senso della riforma fu la liberazione della RAI
Da vecchi poteri in particolari quelli dei partiti e soprattutto dei partiti che più hanno avuto peso nella informazione italiana negli anni ottanta
L'indipendenza della RAI
Dal sistema politico italiano
Ma anche aggiungo ed era questa la premessa se no ci si intese male
L'indipendenza della RAI da qualsiasi altro potere economico-finanziario tecnocratico come si usa dire ma lo dico senza Entratico molta tranquillità però per chiarirci anche sulle posizioni in campo e rispetto ai partiti dico francamente
Noi per primi
Insieme
Ad altri che poi concorsero devo dire con molta decisione al processo di riforma dicemmo tutti i partiti certo anche il PDS senza dubbio devono fare un passo indietro dalla gestione della RAI però a questo punto delle cose vi dico qui senza nessun problema che il PDS guardate l'ha fatto
Però mi risulta che non tutti i partiti abbiano fatto il passo indietro
Anzi
Partiti
Adesso non è tempo diciamo nel senso stretto del termine per aprire questa riflessione profonda sul concetto di partito non c'è bisogno di mettere la bandiera come noto per stabilire la presenza di un partito ma esiste oggi un rischio alla RAI e non solo alla RAI è un problema dell'Italia
Di una trasformazione della vecchio comando politico del vecchio comando partitico in un intreccio di poteri politici economici finanziari in cui in sostanza nasce una nuova forma di moderatismo culturale una nuova forma di centrismo politico un po'ripulito dal punto di vista diciamo della questione morale questo è il grande rischio che oggi alla RAI e quella sì sarebbe la riforma mancata
Di un servizio pubblico Roma che non ha molte prove d'appello
Io credo che vi sia questo problema che taluni siano sottovalutando con grande leggerezza questo rischio forse per la coda di paglia che in questa come su altre vicende hanno penso
A quella attuale diciamo Democrazia Cristiana in via di cambiamento che però su questo punto è assolutamente simile a quella del passato penso alla Lega Nord è stato evocato qui
Che si è accorta del problema dell'informazione
Proponendo di assumere come dire il governo e la guida di un pezzo della RAI un metodo tra i più vecchie tra i più sbagliati di affrontare il tema del servizio pubblico quindi mi piacerebbe davvero che vi fosse proprio in un luogo come questo perché voi siete stati tra i più attivi sostenitori di una battaglia che io ritengo tuttora importante e assolutamente essenziale io lancio più l'allarme e lo faccio proprio perché ritengo che noi rischiamo concretamente di avere tra qualche tempo un altro progetto come dire dimezzato
Non solo ma il progetto di riforma della RAI voleva essere e correggetemi se io intesi male all'epoca il primo tempo di un processo più ampio
Al cui cuore sta la riforma della legge Mammì
Non aggiungo niente a quello che ha detto devo dire in modo assolutamente preciso Giulietti su questo punto cosa è stata quella legge ma aggiungo però un'altra considerazione ancora
Riformare la legge Mammì temo ormai caro ai convegni e seminari di questo periodo contanti degli stessi proponenti di allora lo stesso ministro ma mi che si pentono si auto criticano sostengono che quella legge fu un errore o comunque un incidente di percorso
è bene cominciare questo processo
Ogni processo di grande riforma su un tema peraltro così rilevante col passaggio di sistema elettorale con la grande fase di trasformazione istituzionale Italia l'informazione è stato detto concordo diventa ancor più importante ma allora mettiamo in atto questo progetto di riforma e allora vorrei chiedere qui si è accennato alla presenza di Barile professor Barile oggi pomeriggio stimatissimo costituzionalista nonché ministro La Repubblica vorrei chiedere vorremmo chiedere al Governo
Ma dov'è finito il Progetto evocato di riforma della legge Mammì
Non ho preso sul serio quest'ipotesi abbiamo anche prodotto materiali iniziative non abbiamo depositato e vorrei proprio dirlo in tutta franchezza un Progetto con la sigla PDS
Consapevoli del fatto che l'importanza di questo processo di riforma dovesse a costringere anche noi a spogliarci di qualche primato temporale abbiamo inviato materiali temi di discussione ipotesi che vedo poi qua e là ripresi
Da parti le più diciamo variegate che ne rende il progetto annunciato lo chiedo al professor Barile che verrà Cuillo chiederei ad altri ministri la Repubblica non solo ma si potrebbe e si dovrebbe persino in questo scorcio di legislatura se non c'è tempo per un progetto compiuto che riguardi l'insieme del sistema da quello radiotelevisivo la vittoria che non dobbiamo mai dimenticare
Sulla questione delle risorse che tanto sta a cuore anche al professor Dematté
Sulla questione delle risorse si potrebbe fare un piccolo Progetto semplicissimo che a bassi gli affollamenti pubblicitari in televisione
Nella televisione nazionale che ha tre reti dovrebbe fare questa è una proposta che noi mettiamo in campo pubblicità in modo differenziato sulle stesse tre reti
Di più in una già meno nella seconda e quasi niente o comunque poco sulla terza è un modo per avviare lo sblocco di quel duopolio di cui qui si è parlato con molta e giusta
Preoccupazione questo non viene fatto
E
Lo ripropongo qui
E non viene sostenuto neanche dalla RAI e vorrei prove Ariane chiudere su questo punto io non ho molto da dire solo che tu pure sorde ma tesserati in proprio che lo facessi in questa sede che il vostro convegno propria colpito una cose possono De Mattia
Con toni anche molto allarmati richiamato crediti che la Rai ha verso lo Stato un problema di adeguamento del cannone
Tra pubblico e privato che tra l'altro è uno dei portatili quella legge Mammì ma perché il gruppo dirigente della RAI
Non si pone come protagonista di una riforma del flusso del sistema delle risorse
Che ha la RAI come uno dei grandi attori di fatto ma che non è che sarà il protagonista di una battaglia che peraltro riguarderebbe il servizio pubblico servizio pubblico che va valorizzato rilanciato con grande credibilità
Ciò che ha fatto questo nuovo gruppo dirigente della RAI
è naturalmente
Da da leggere e da giudicare
Con molta cura ha fatto alcune cose buone aprire la questione degli sprechi della lotta a un certo tipo di RAI
Vecchio stile
La questione del del delle spesi io spero che si arrivi presso la questura degli appalti su questo punto siamo non solo solidali ma incoraggiamo il nuovo gruppo dirigente della RAI
Però però e chiudo su questo
Primo
Ci ha preoccupato fortemente e ci preoccupa
Una certa sottovalutazione che io ritengo non
Giusta
Problema che ha investito il direttore generale della RAI
C'è stato una lettera ieri di alcuni parlamentari
Che hanno posto la questione
Al Presidente la coesione di vigilanza
Chiedendo che il presidente della RAI in quanto il consiglio d'amministrazione che in base alla nuova legge insieme all'azionista
Azionista che peraltro sulla RAI diciamo così si fa vivo solo quando deve nominare il direttore generale poi non l'ha detto anche che Matteo non ha soldi non si può
Quindi cosa vi stazione ha avuto e da un ruolo rilevante
Ricordo anche che ci fu una polemica attorno alla questione di Gianni Locatelli io non me ne vergogno e ricordo polemiche che sul che furono avanzate sulla opportunità di andare a quella scelta ma
Quella lettera di ieri io credo debba avere una risposta
Il tono molto molto troppo diciamo evasivo che ha avuto stamattina sull'argomento
Il professor Dematté mi ha molto preoccupato che mi sarei aspettato che si utilizzasse anche questa occasione per così andare a una certa ma per lo meno a un impegno di chiarimento
Quindi io non voglio dare non sarebbe giusto e corretto per una forza responsabile dare giudizi sommari non mi competono non ci competono però vorrei davvero curarmi che nella giornata di oggi il consiglio d'amministrazione della RAI e nella sede della commissione di vigilanza questo chiarimento avvenga perché un'ombra non può rimanere sulla funzione tanto delicata
Pena
La perdita di credibilità dell'intero gruppo dirigente della RAI questo quindi ci preoccupa molto come ci preoccupa
Concordo con quanto ha detto Paissan e con molte parti delle relazioni
Che il tema delicatissimo dell'informazione venga risolto
Nel Progetto di ristorazione che attendiamo per poter dare naturalmente una protrazione per quello che ci compete senza ovviamente interferire su scelte aziendali che la questo dell'informazione sia stata affrontata
Con il piede sbagliato
Non capisco non capiamo perché l'informazione vada ridotta o ridimensionata piuttosto che arricchite aumentata
Se c'è un tratto caratterizzante di un servizio pubblico che badiamo bene non è più scritto delle tavole di Mosè debba rimanere servizio pubblico e per di più centrale con la legge Mammì
Per tanti versi criticabile ma forse meno su questo punto il servizio pubblico si deve conquistare il suo ruolo non è comiche derivato da nessuna indicazione di monopolio
E quindi di formazione e il tratto connotativo e mi permetto di dire più caratterizzanti che l'identità di un servizio pubblico che senso ha proporre a parte il TG unico che è una sciocchezza in sei sotto ogni profilo ritengo io ma anche questa strana discussione sulla riduzione a due telegiornali io non ho ancora trovato un'opinione convincente pure ho seguito con molto interesse il dibattito sul perché un servizio pubblico che si organizza per tre canali debba ridurre il numero dei suoi telegiornali o semmai invece non aumentarla o io ritengo che sarebbe credibile discutere da tre in su
Adesso non è una puntata è un problema serio
Telegiornali tematici non divisi naturalmente parare politiche tutte cose che erano alle premete alle prese da riforma però qualcuno francamente si tenti di dimostrare con qualche argomento culturale o medio l'antico perché finché vi sono tre reti vi devono essere meno di tre offerte informative
è un dubbio atroce tra virgolette ma che mi è rimasto
E io non voglio fare processi alle intenzioni insisto fino in fondo nella mia convinzione davvero credetemi che la riforma non è un orpello o un accidente del destino ma è una cosa fortemente voluta in cui dobbiamo credere che non si torna indietro
Però eh parliamoci chiaro se
Tutto questo può e deve diventare un moto più o meno dichiarato o più o meno elegante e neanche tanto elegante diciamo così
Per dimensionare il pluralismo per attaccare alcune aree critiche il TG tre ma non solo il TG tre dell'offerta dell'informazione radiotelevisiva
Potrei chiudere dicendo non ci stiamo ma non basta si farebbe un ottimo naturalmente ci opporremmo con le forme più adeguate ma aggiungo di più eh scusate pensiamoci un attimo a quel punto
Sarebbe legittimo un interrogativo se proprio per le considerazioni fatte qui di riassetto del sistema della comunicazione in Italia
Avrebbe ancora senso ragionare se viene meno questo aspetto decisivo della democrazia del pluralismo ragionare sul senso sul ruolo di un servizio pubblico in questa chiave io credo vada posto correttamente il problema
Alla sua giusta altezza problematica ragionando su tanti altri temi ho colto qui molti molte perplessità per esempio sulla rete federalista è un tema di approfondimento che mi piacerebbe anche questo seminario potesse condurre ad uno stadio più avanzato ecco meno retorico e generico di elaborazione cogliendo poi noi ciò che possiamo ritenere utile per la nostra battaglia che ricco vi ringrazio ancora nelle reciproca autonomia come si usa dire in questi casi ma convintamente sarà una battaglia riformatrice che ringrazio
Bene come ci eravamo detti fra qualche minuto sospendiamo riprendiamo alle tre per favore riprendiamo alle tre con la relazione dei colleghi mezza e Romita sulla radiofonia poi sono iscritti a parlare degli ospiti
L'onorevole Delfino Carlo Romeo don Vinicio Albanesi collega Lattanzi
Poi ancora ci sono già degli interventi previsti nel pomeriggio Roberto Morrione e Vittorio Fiorito sino ad ora hanno chiesto la parola abbiamo anche delle richieste e per domani un gruppo di colleghi che vogliono presentare delle loro osservazioni vi prego di fare giungere la presidenza il prima possibile le vostre richieste od organizzare al meglio il nostro lavoro pomeridiano e di domani vi ringrazio Buon appetito
Dove
Bene i colleghi delle sedi regionali per favore siccome cominciamo con la relazione di Blasi che vi riguarda come loro stessi sanno direttamente
Se per favore
Possono essere
Chiamati i colleghi delle sedi regionali
Iniziamo il pomeriggio questi angolo l'avvertimento iniziamo il pomeriggio
Per dopo la discussione della relazione del collega Blasi
Sulle sedi regionali se per favore possibile avvertire qualcuno degli interessati di reti io penso che siamo tutti via io che stavo presente premiare quelle sull'avanzata stavo per dire penso che si tratta di un tema così importante
Visto che qualcuno si immagina l'Italia fatta senza la Regione ma federata non si capisce come
Buongiorno
Proprio domani c'è tutto
Proprio perché i suoi colleghi dopo sul volo dalla stazione Palestro terroso ragazzi di vedute allora il proprio pensiero sui proprio tu
Va beh
Bene allora colleghi
Facendo come si fa nelle vecchie assemblee quelle come dire tutto paludate l'orologio segna le ore quindici in questo momento
Segna le sedici però per una finzione giuridica come voi sapete quindi riapriamo i nostri lavori
Dando la parola al collega Blasi con la relazione dell'esecutivo sulle sedi regionali reitero l'invito ai colleghi di richiamare quelli che stanno ancora nei corridoi
Non c'è una relazione la relazione la trovata alla cartella crea momenti verrà distribuito forse già in distribuzione all'ingresso quello che sto per dirvi sono alcuni appunti ricamati attorno al filo di quella documento di sette pagine dedicato al contributo che possono dare le serie nella regione regionali alla nuova RAI
I ricami sono questi
A noi non interessa minimamente una Rete federata
Una rete regionale né qualunque altro artificio retorico o ingegneria costruita con il vocabolario se questa tende a costruire per l'ennesima volta dopo quindici o venti anni
Un ghetto di Rete un ghetto di palinsesto uno spazio chiuso all'interno del quale rinchiudere i contributi mai completamente utilizzati che possono nascere dalla presenza della Rai nelle regioni se è questo grazie no non ci interessa non lo vogliamo
La cosa che interessa e non noi che lavoriamo nelle sedi regionali che sarebbe un modo di approcciare questo problema
Sul filo del corporativismo
La cosa che interessa chi lavora nel servizio pubblico e che sia tutto l'apparato del servizio pubblico i palinsesti delle tre reti tv i palinsesti della radiofonia
E il televideo ad essere contagiati da nuovi meccanismi di produzione che siano fondati su decentramento ideativo improduttivo al di fuori del Raccordo Anulare di Roma
Questo secondo me è l'obiettivo di lungo periodo al quale l'Usigrai tutta e non chi lavora nelle sedi regionali può e deve tendere
Ovviamente se questo è l'obiettivo di lungo periodo e siccome siamo gente pratica questo non ci può esimere neanche dal chiedere che alcuni interventi vengano fatti presto subito ebbene per intervenire su questo comparto devo dire che non erano molto preoccupati quando era partito questo dibattito un mese un mese e mezzo fa non tanto perché delle redazioni delle sedi regionali si parlava poco quanto soprattutto perché si parlava in mezzo alla confusione indicibile in cui si intrecciavano Progetti
Di dubbia consistenza editoriale telegiornali interregionali cose di questo tipo con altre ingegnerie istituzionali che solo le società per azioni compresenze minoritarie di altri
Ci serve anche un grande senso pratico in questa fase il senso pratico secondo me nelle sedi regionali significa partire da una constatazione
Che queste che l'informazione su scala regionale l'informazione su scala regionale è stata fino ad oggi una scommessa numericamente vincente
In cartella troverete dati e numeri che lo confermano quindi basta sottolineare l'elemento c'è un prodotto del servizio pubblico che ha avuto un successo consistente sarebbe assurdo non solo non continuare a contarci ma non rilanciarlo
E diciamo come lo troverete scritto qui lo riassumo soltanto si tratta di rimodellare il vecchio apparato delle ventuno sedi regionali
Vede è notoria in questa sede la differenza tra sedi e redazioni regionali anche se ultimamente ho visto qualche intervento che sembrava glissare su questo aspetto si tratta di rimodellare tutto l'apparato delle ventuno sedi regionali attorno alla centralità del prodotto informativo
è un lavoro che in parte la RAI ha già avviato con un gruppo l'analisi che state versate sta visitando insieme all'Usigrai insieme sindacati
Sta verificando diciamo così il l'organizzazione l'assetto produttivo interrato ogni sette questo lavoro va continuato va finalizzato non soltanto la possibilità di costruire una terza edizione i TGR che può essere fatta costi aziendali minimi
E con grande utilità dal punto di vista dell'impatto sulla udienza è una occasione per spostare risorse umane tecniche
Da altro tipo di attività pensata in altri decenni per altri scopi quando nell'in tutte le sedi si faceva la produzione di rete di testata quando c'era l'ambizione diciamolo sbagliata di poter fare la produzioni dirette in ogni sede regionale e non funzionava perché la produzione di rete altro tipo di problemi ritiene altro tipo di economia di scala non si può pensare di farlo in ogni singola sarà regionale
Beh l'apparato delle serie rimasto quello di allora
I destini produttivi delle sedici sono profondamente modificati facendo sull'informazione beh allora detto in schiettezza si spostino risorse umane e tecniche
Dalle strutture di supporto in qualche caso burocratiche in qualche caso di rappresentanza
Spesso utilizzate come valvola di sfogo per problemi di equilibrio tra partiti e tra correnti le si spostino da queste aree all'Area più direttamente produttiva legata all'informazione
Per le sedi regionali
A vantaggio non solo dell'informazione regionale
Ma anche e soprattutto delle testate nazionali che possono disporre di terminali dico queste espressioni in senso buono perché c'è anche la lettura peggiorativa di questa espressione
Che possono disporre di un'interfaccia in ogni regione per fasce orarie più ampie che è in grado di offrire quantitativamente e qualitativamente un prodotto ancora migliore di quello che abbiamo adesso
Allora noi diciamo continuiamo a puntare su un cavallo che ha vinto il fatto che l'informazione regionale e la nostra ragion d'essere per farlo però e non bisogna dare soltanto degli strappi organizzativi rispetto al passato
E bisogna dare anche uno strappo politico Rispetto acqua al moto in cui è stata gestita la testata giornalistica regionale fino ad oggi io non credo alla favola per la quale la lottizzazione avveniva tra TG uno TG due TG tre GR uno GR due e GR tre
Mentre la TGR essendo testata trasversale era di per sé terreno vergine da questo tipo di problemi non me la vivo
Ed è inutile che stia raccontare le vicende ormai leggendarie degli otto capi redattori di Milano di piccolissime sedi regionali che hanno più vice capi redattori capi servizio via di speciali di grandi sedi regionali è inutile che stia raccontare la storia del fatto che noi che la TGR la testata che assunto meno per concorso
Meno di tutte le altre questi numeri li trovate in cartella
Qui bisogna dare uno strappo all'interno della TGR dicendo che il meccanismo delle opzioni vale per tutti dicendo che bisogna sapere dati matte ed evidente chi dirige la TGR come non ci interessa un impegno di principio sul fatto che loro non lottizzare hanno più non serve a nulla ma vogliamo sapere come intendono rimediare ai guasti fatti
Quali atti concreti intendono fate intendono operare terminare guasti fatti voglio vedere detto brutale cercando la battuta
Voglio vedere un redattore ordinario che diventa caporedattore in una sede regionale perché sia credibile il rimescolamento del sangue occorre qualche strappo anche nelle sedi regionali
Di questa materia riguarda tutti perché non si può pensare a una opzione
Come strumento che rimescola il sangue soltanto per le testate nazionali dev'essere tutto il corpo giornalistico della RAI a poter essere rimodellato e pensato ex novo rimediando guasti fatti se questo meccanismo di analisi estremamente general generico che taglio in molti capitoli per brevità troverete più dati più numeri più documenti in cartella per le sedi regionali medio piccolo ragionamento asse va fatto a parere mio per le serie che dispongono di un centro di produzione televisiva
Qui io credo che si tratta con lo stesso meccanismo di pensiero che usiamo per sedi piccole di valorizzare appieno le risorse professionali culturali personali esistenti all'interno di grande i grandi centri di produzione trova assolutamente legittimo
è un parere mio parere dell'esecutivo che intere edizioni di telegiornali e di giornali radio
Vengano decentrate stabilmente in fasce orarie di palinsesto non marginali all'interno di sé Rigano Centro di Produzione tv è un filo di discussione legittimo secondo me al nostro interno tavole C che noi si faccia l'informazione economica Milano per riprendere una battuta che faceva un collega di formazione economica si può fare in mille modi leciti quasi leciti qualcuno illecito
Però c'è una cosa che unisce tutti i tipi possibili di informazione economica il prefisso telefonico che lo zero due
E c'è una logica no allora se si dice che si può spostare una qualche forma di attività da Roma ad altra all'altra area geografica non logica corporativa non alle funzionalità della dell'azienda e del
E del servizio pubblico
Questi sono i pochi cenni di ricamo che possiamo rifare qui attorno al capitolo delle sedi regionali il rimando alla cartella per i dettagli numerici
Venti gli interventi devono essere come ha sapientemente sottolineato Pietro Buttitta di esemplare brevità io mi atterrò terrò attente tentano di dare buon esempio pure io sono all'ottavo minuto impiego l'ultimo minuto e mezzo per aggiungere un capitolo che in cartella trovate accennato ma che voglio ripetere in modo
Metto
Ne abbiamo detto come esecutivo spesso e forte in questi ultimi giorni che il TGR sono stati un grande successo numerico di pubblico
Non dico questo nonostante il modo in cui è stata gestita la TGR nonostante la lottizzazione sono stati un grande successo va anche detto però per onestà che non è solo tutto merito nostro
La scommessa che ha funzionato davvero è il fatto di riuscire a collegare insieme
Nello stesso canale gran l'informazione regionale ogni regione cocciuti Gesù GR e una grande informazione nazionale e internazionale tale per cui chi segue il TG della Lombardia non sia poi obbligata a cambiare canale per sapere che succede in Somalia
Questa scommessa l'ha continuato a giocare ha funzionato in tifo
Ha funzionato negoziali radiofonici ma ci vogliamo Rucker ricordare chi ha un po'più anni di me quando partì il giornale radio delle sette dieci nel mille novecentottantotto
Ebbe c'era qualche direttore di rete di testata che diceva questi non li voglio nella mia Rete nel mio canale radiofonico perché mia passano gli indici di ascolto i colleghi del GR uno
Mi possono confermare
I colleghi del GR uno mi possono confermare che la presenza dell'informazione regionale alle sette e venti del mattino non mi pare che abbia ottenuto l'effetto di creare problemi rispetto come dire alla credibilità di quella rete radiofonica e allora questo meccanismo di personaggio naturali ora tutto l'organico perché tutti lo sanno ma non pretendeva tanto ma se tu me lo confermi allora lo diciamo ancora insomma il paragone calcistico squadra che vince non si tocca meccanismo che ha funzionato cioè legame regionale e nazionale
Va riproposto e va moltiplicato da questo punto di vista lo dico ai colleghi delle testate nazionali
La terza edizione del TGR in ogni regione non va vista come alternativa ad altro tipo di interventi ma come strumento che è capace di rilanciare una nuova più radicale più positiva collaborazione tra le righe le testate uno è un modo in più
Per riformare le sedi renderle più agili pilotare le attorno alla produzione informativa ed offrire al servizio pubblico radiotelevisivo tutto dalla periferia un contributo più credibile più avanzato e come dire
Tutto scusa scusare ripeto un altro slogan è una delle poche cose che ci differenzia dalla concorrenza e come tale va valorizzata va rilanciata e va difesa ma siamo pronti a farlo
Io pregherei la collega Gianna Bellavia della RAI uno
Cioè circa grazie Gian
Ho avuto spesso l'impressione che aerei no aspetta
Ho avuto spesso l'impressione che a RAI uno aspettassimo l'arrivo dei nuovi amministratori come i cinquant'anni fa i nostri genitori aspettavano lo sbarco degli alleati
Può far sorridere il paragone ma se avrete pazienza ad ascoltare il racconto di come si produce nella rete più importante della RAI sono certa che risulterà chiaro perché in tanti abbiamo sperato di essere liberati
è stato sostenuto pubblicamente che la perdita di immagine di RAI uno fosse conseguenza del mancato ricambio generazionale degli interni il cui appannamento creativo non consentiva di corrispondere alle mutate esigenze del pubblico
Tralasciando ogni facile ironia sull'età delle idee
Constatiamo che dirigenti programmi istituzionali ed impiegati hanno visto irrimediabilmente svuotati ruoli e competenze trasferiti di peso a collaboratori e consulenti esterni che abbondano per qualunque attività
Vendere o acquistare programmi procurare coproduzioni o sponsor curare l'immagine della rete delle strutture un esempio perfino ridicolo si mette sotto contratto un'attrice perché legge valuti sceneggiature
Quanto costano questi collaboratori certo assai più di noi non siamo ottusi al punto da ritenere che la RAI debba essere chiusa agli apporti esterni ma bisognerà spiegare perché un ex direttore di Rete in pensione debba occuparsi con un contratto di consulente di una serie sceneggiata come fosse un programmi sta qualsiasi Lugli noto giornalista qual è
E ancora perché vengono attivati tanti contratti a persone che difficilmente saranno utilizzate
E perché si pagano organizzatori Esterni per effettuare delle selezioni di artisti che si potrebbero allestire nelle nostre sedi a costo zero
Le sei istruttore di programmazione le due di supporto sono state delegittimati nei ruoli e nelle competenze accanto a questi otto sono da tempo operanti altre strutture surrettiziamente creati dalla direzione di Rete
Che sottraggono risorse economiche produttive alle strutture ufficiali
Questa sette interno della Rete crea un'incredibile confusione
E rende impossibile individuare le responsabilità amministrative produttive
Non è chiaro come e dove vengano scelti programmi da chi siano approvati o respinti o congelati contratti quanti siano e quali competenze abbiano i tanti collaboratori della rinite
La mancanza di regole certe nella gestione produce un piano di produzione messo assieme accumulando semplicemente proposte Sterne
Da ciò l'improvvisazione la confusione con cui si fa e si disfa quotidianamente il palinsesto la mancanza di una linea editoriale che indichi una scelta strategico culturale
è chiaro come nessuno di noi impiegati funzionari programmi stipo se in questa situazione esercitare la funzione di controllo e garanzia degli interessi aziendali verso i terzi molti dei quali sono accreditati presso RAI uno più per i loro rapporti personali che per le qualità professionali
Nella nostra rete sembra ormai impossibile una gestione improntata a criteri di trasparenza di pianificazione razionale e di pieno utilizzo delle professionalità interne
I ripetuti e drastici tagli di Baget hanno bloccato l'attività di interi settori ma non hanno impedito che aumentassero programmi realizzati al di fuori delle strutture di programmazione e facenti capo per la gestione della spesa alla direzione di rete
Si tratta spesso di rubriche di lunga durata prive di un produttore interno che vanno in onda senza formalizzazioni contrattuali questi programmi sono spesso affidati a società di produzione private che per loro natura perseguono legittimamente il fine del massimo profitto chi controlla contenuti resa artistica e conti in assenza di un curatore interno
Troppe collocazioni del palinsesto sembrano cedute a terzi che provvedono a riempirle con merce scadente sono azzerate rese note antiche procedure che potrebbero garantire il controllo della correttezza della gestione della qualità dei contenuti
Se la situazione finanziaria della Rete spinge a rinviare a tempi lunghissimi la contrattualizzazione di impegni produttivi con quale forza un funzionario interno può intervenire nella realizzazione dei programmi
Come si può pensare che i dipendenti non sopporta amministrativo possano operare
Nella piena certezza delle proprie funzioni quando a esempio un impegno contrattuale già raggiunto con terzi viene vanificato da un inaspettato suggerimento per un trattamento di favore
Ho usato una sorta di artifizio dialettico fin qua perché infatti queste cose finora letto
Le scrivevamo a RAI uno il quindici giugno il ventidue giugno il diciotto settembre del novantadue e li scrivevamo a Pasquarelli amante al consiglio d'amministrazione al collegio dei sindaci
Molti dipendenti di RAI uno chiedevano agli mi amministratori della RAI di intervenire sulla gestione della Rete
Non mi interessa affermare un primato ma è importante sapere che in questa RAI non ci sono soltanto camaleonte gattopardi anzi la maggioranza soprattutto quella che non ha trovato voce ha saputo guardare ben oltre la realtà del proprio piccolo orto ma ricordare brani di vecchi documenti serve per dire che la fotografia della situazione di all'ora corrisponde a quello attuale nulla è cambiato e RAI uno in questo lungo periodo non sia neanche sfiorato il rischio del trasformismo che quanto meno indica la cinica consapevolezza della necessità di cambiare questo è il punto ne chiediamo che si cambia subito
Certo non siamo indifferenti al come la ristrutturazione ridisegnerà l'azienda ma qualunque sarà la fisionomia della RAI il vero cambiamento avverrà se quando regole certe si sostituiranno all'arbitrio
Non siamo animati da sentimenti di rivalsa chiediamo di poter lavorare tutti nel rispetto dei ruoli e delle competenze nella chiarezza delle responsabilità per raggiungere obiettivi frutto di strategie aziendali dichiarate conosciute
Ma consentitemi a questo punto di esprimere una preoccupazione
A leggere superficialmente gli articoli di stampa sulle vicende della nuova RAI si potrebbe ritenere che i problemi dell'azienda sia Nanut annidati esclusivamente nell'informazione se ne ricaverebbe l'impressione che ridefinito l'assetto anche numerico delle testate giornalistiche
E sportivi gli organici il servizio pubblico radiotelevisivo risulterebbe finalmente adeguato alle esigenze del Paese
Naturalmente non è così la RAI produce e trasmette oltre all'informazione riviste e film sceneggiati e varietà rubriche contenitori
Raccoglie rielabora e qualche volta mistifica quanto la nostra società crea esprime sogna e ricerca e queste emozioni restituite agli spettatori contribuiscono a determinare insieme all'informazione l'opinione pubblica
Sono certa che nessuno ignori quanto i programmi televisivi siano in grado di imporre modelli culturali Peruzzi che a volte possono apparire e mi sembra mio Penon considerare il prodotto televisivo nel suo insieme
Penso sia tempo di abbandonare suddivisioni schematiche non è né utile né interessante definire per dogmi confini e prerogative dell'informazione televisiva nel momento in cui si propone una politica di canale
Questa politica rafforza soltanto se si darà mano ad una ristrutturazione di reti e testate che armonizzi la coesistenza di generi diversi tutti però ispirati al Progetto Strategico culturale caratterizzante ciascun canale
Molti giustificano l'enfatizzazione dei problemi dell'informazione con la necessità di adeguare il servizio pubblica il nuovo sistema elettorale
Questa giusta preoccupazione non tiene conto della forza dirompente dei messaggi che vengono proposti in forma indiretta attraverso i programmi di intrattenimento
Tanto ciò è vero che negli ultimi anni abbiamo assistito all'affermazione di un nuovo genere televisivo quello della politica spettacolo con ministri e segretari di partito instancabili nel dire la loro fra un balletto è una canzone
Ma anche a voler individuare una priorità tra i settori da ristrutturare qualcuno può davvero ritenere demeriti abbiano patito meno che le testati guasti della lottizzazione
La spartizione annullato la presenza dei non omogenei al potere si è accompagnata nei programmi all'affarismo intorno alla gestione delle centinaia di miliardi destinati alla produzione
Mi sembrano motivi sufficienti per allargare l'orizzonte della discussione
Mi preoccupa la sensazione di un ritardo culturale che non consente di comprendere come il mezzo televisivo non esprima messaggi alti informazione e bassi intrattenimento
Noto che in molti che si compiacciono di dire la loro su grosse il nero
Trovano poco elegante spiegare perché sia stato giusto abolire dal palinsesto di RAI uno saluti e baci mentre a mio parere sarebbe un modo adeguato per iniziare a riflettere su cosa la RAI dovrebbe produrre insieme alcune se è vero che nuoce all'informazione il traino di programmi Chakib deboli inconcludenti è altrettanto vero che è un buon film a un varietà dignitoso
Non sono aiutati da quel tipo di informazione paludata e reticente che ha impresso il suo marchio su questo a quella rinite
Sono scelte che i giornalisti della RAI sia nel interessati ad una discussione che investe il problema della linea editoriale nel suo complesso
Non a caso proprio l'Usigrai espresse solidarietà e offrì collaborazione dipendenti di RAI uno né a loro comitato di Rete impegnati a indicare le carenze di progetto e di gestione di quel settore spero si aggiungano altri bus interni
Di quanti altri sono chiamati dall'esterno a ideare organizzare produrre programmi nella consapevolezza che ruolo di servizio pubblico della nostra azienda ci obbliga a fornire un'offerta a trecentosessanta gradi
Una RAI fortemente ridimensionata nella sua funzione di maggiore industria culturale del Paese favorirebbe soltanto interessi di parte
Non si può cancellare l'intrattenimento come non si può imbavagliare l'informazione vanno soltanto ripensati nelle forme e nei linguaggi e nei contenuti vi ringrazio
Siamo noi che ringraziamo Gianna perché c'è
Va evitato a ricordare che i problemi
Che noi in quanto giornalisti solleviamo esso vediamo con forza come sapete non possono essere disgiunte assolutamente altrimenti ha ragione Gianna quando dice che siamo saremmo con grave ritardo culturale ove non capissimo che cosa accade nelle reti
A proposito di vette ma questa volta non parliamo dell'azienda parliamo dello schieramento politico c'è qui l'onorevole Gaspare Nuccio che ci ha chiesto di parlare
Io innanzitutto vi ringrazio per l'invito questo seminario credo molto importante anche per quello che sta avvenendo in queste ore e in queste settimane all'interno sia della RAI ma più in generale nel sistema politico informativo in questo paese e io voglio partire da una cosa chiaramente in un tempo molto limitato che io considero il rischio maggiore e che debbo dire vedo molto presente anche all'interno di questa discussione
Cioè io ho la grande preoccupazione che questa transizione stia durando troppo
E durando troppo sta producendo guasti pericolosissimi per chi vuole cambiare sul serio e vuole costruire il nuovo in questo Paese e io mi spiego in maniera più concreta per farmi capire
E faccio riferimento per esempio a questa vicenda lo della Lombardia fin che noi abbiamo sollevato io e altri colleghi con questa lettera al presidente Frattini
Beh ci abbiamo pensato molto prima di scrivere quella lettera e non è un caso che noi prima di scrivere quella lettera io o altri
Non abbiamo fatto alcuna presa di posizione su questo argomento che non era la scelta di stare in complice silenzio ma era semplicemente una valutazione che c'è un rischio in vicende come questo
Ed è il rischio che io roditori coloro i quali hanno interesse che questo processo di cambiamento di rinnovamento
Non vada avanti utilizzino vicende come questo per dire che in fondo il rinnovamento è impossibile che in fondo
Prima si viveva meglio anche se lottizzati e che la RAI deve continuare a essere esattamente quello che era prima
E questo badate sta avvenendo io credo in maniera anche pericolose preoccupante anche nel sistema politico di questo Paese questa fase di transizione sta durando troppo
E
Vedo troppi camaleonti troppi trasformisti come dire che fanno troppi ragionamenti sul nuovo e sui processi di cambiamento in questo Paese io volevo segnalarvi questo rischio
Perché è un rischio che c'è nelle cose anche nel dibattito intorno alla Rai allora noi abbiamo sollevato il problema lombardo fine per una ragione proprio perché pensiamo che bisogna che chi si è intestato con forza chiaramente nella modestia delle sue forze scusate il bisticcio di parole
Questa battaglia per rinnovare per cambiare il pianeta RAI e per cambiare in generale il sistema informativo della comunicazione in questo Paese non può o delegare ad altri questo supplemento di coerenza sul problema la moralità
Allora chi è stato nominato neanche letto come i cinque consiglieri d'amministrazione della RAI deve pretendere da coloro i quali amministrano questa azienda supplementi di moralità
Perché se no diventa arduo cambiare questo sul segmento dalla nostra società
Perché se no diventa difficile fare un ragionamento sulla moralità altrui perché ci sarà sempre qualcuno che ti dirà guarda prima testé sola io non conosco
L'insieme della vicenda che coinvolge il dottor Locatelli ma questa vicenda deve chiudersi e rapidamente
Ho
Eliminando qualsiasi dubbio sulle vicende economiche coinvolgono ho rapidamente allontanandolo
E sostituendo lo in tempi rapidi questa azienda non si può permettere il lusso di a vere un direttore generale chiacchierato o un direttore generale che non è in grado di competere con coloro i quali hanno affossato e distrutto prima
Questa azienda
E questo ripeto è legato al problema di quello che io chiamavo che la fase di transizione non deve durare allungo perché se no il nuovo si logora si logora perché arrivano troppi come dire
Troppi passeggeri in questo treno del nuovo e purtroppo a tutti non si può guardare il biglietto
E con il rischio che qualcuno salga senza biglietto cioè senza avere fatto una seria autocritica è una seria capacità di mettere in discussione quello che ha fatto il in questi in questi anni vedete io ricordo un episodio che mi ha colpito parecchio ed è stata e il nostro primo rapporto col nuovo vertice della RAI come Commissione di vigilanza
Io debbo dire innanzitutto trovato una differenza di stile
Del presidente Dematté nell'audizione che lo ha visto come dire nostro interlocutore in Commissione vigilanza e qui ecco qui l'ho visto quanto meno più rispettoso li aveva il piglio di chi dice qui ci sono io e comando io e noi abbiamo tentato di fargli comprendere che possibilmente anche noi chiaramente con tutto lo schifo
Che ha rappresentato in questo Paese il sistema politico però che probabilmente ecco se una delle fonti di legittimazione del servizio pubblico
E il parlamento io credo che questo quanto meno sul piano del principio a parte le singole figura o le singole forze politiche sia un principio importante anche nei nuovi assetti del sistema radiotelevisivo
Di questo Paese e debbo dire appunto che mi ha colpito colpito favorevolmente io in linea come dire
Non so molto attento alle cose che dice questo nuovo consiglio d'amministrazione non ho un atteggiamento pregiudizialmente ostile sono disponibile insieme chiaramente a coloro i quali con me lavorano su questi argomenti ad ascoltare e a discutere su tesi anche dialetticamente contrapposte
E però la mia personale opinione che coglie questo vertice rischia io non so se consciamente o o inconsciamente
Rischia di dare due messaggi che io considero altrettanto devastanti
Il primo e che nel gestire la RAI ci vuole un piglio manageriale piglio decisionista
Con il rischio che questo piglio manageriale piglio decisionista che tra l'altro è figlio di un'epoca che almeno io vorrei dimenticare rapidamente rischia di riportare in questa azienda non tanto gli Intini di turno ma possibilmente Ila che di Romiti e di Agnelli con dei rischi pericolosi per la democrazia con quello che significa in un sistema democratico un sistema radiotelevisivo pubblico al servizio dei poteri forti
E tentano di andarci rapidissimamente alla fine del mio intervento la seconda cosa che mi ha colpito è questa deboli e mi ha colpito stamattina
Io ho ascoltato anche lui fa parte delle cose probabilmente dette ma non pensate da parte di questo Presidente quando lui Luís vi ha raccontato che un suo amico giornalista americano
Gli ha detto che cos'è il giornalismo verità
Io mi chiedo se me l'aveva chiesto mai a voi probabilmente non ha bisogno del giornalista americano per capire una verità che io considero che elementare e questo c'entra su un altro problema badate sul problema delle relazioni
Cioè io sono convinto che il sindacato deve fare il sindacato che i partiti o il sistema politico di questo Paese deve fare il suo mestiere che i gestori i consiglieri d'amministrazione della RAI devono fare il loro mestiere
Ma il loro mestiere non significa imporre a qualcuno o qualcosa significa discutere quali sono le sorti di un'azienda che non è di proprietà di qualcuno ma che è di proprietà di un Paese
Di dei cittadini del sistema del Parlamento
Di questo Paese quindi in questo senso come dire questa logica
è che non riesce a comprendere che dentro l'azienda
Vi sono evidentemente zone d'ombra
Zone come dire non chiare del resto è la stessa storia della RAI che sta lì a dimostrarlo ma che vi sono molte professionalità molte capacità molte intelligenze che vanno utilizzate stando molto attenti e io
Lo ripeto anche a costo di essere sgradevole stando molto attente ai trasformismi dell'ultima
Ora
E allora e vado a da avviando alla conclusione che ho ascoltato quindi non dico molto sulle cose che ho ascoltato perché come dire ripetere i concetti che condivido in larga parte ho ascoltato con attenzione la e le due relazioni Giorgio Bazzoni e Peppe Giulietti vi sono forti elementi sintonia a me pare molto interessante quest'idea sul problema del recepimento delle risorse di gas creare questa sorta dei Public Company che Giulietti propone nel suo ragionamento mi pare un'idea su sulla quale lavorare
E che può essere anche uno strumento innovativo nel modo di intendere il rapporto tra servizio pubblico e e società civili
E a questo proposito io credo noi su questo lavoreremo insieme ad altri soggetti
E in questo senso io vi rivolgo un appello un appello convinto sentito
Noi lavoreremo a costruire in tempi ragionevolmente brevi una costituente
Per l'informazione è un luogo dove i diversi soggetti della politica dell'associazionismo del sindacalismo di questo Paese possano trovare un luogo permanente di riflessione di dibattito in cui pur essendovi delle differenze si riescano a costruire alcuni elementi poi dover cui impegnarsi in una battaglia di fondo ecco in questo senso mi pare che la riflessione il ragionamento l'approfondimento che voi state facendo anche in questo posto seminario mi pare che siano un pezzo importante di questo processo
Che noi stiamo facendo e io dicevo poco fa che vi è un rischio un rischio forte in questo Paese
E che il sistema maggioritario produca uno squilibrio o di forse produca una difficoltà per il cittadino normale di a vere
Una dimensione reale di quello che avviene perché chi deterrà chi detiene i grandi strumenti di informazione siano essi la carta stampata se avessi quelli radiotelevisivi rischia di avere uno strumento enorme di orientamento
Del consenso allora in questo senso in un sistema come il nostro dove il privato per molti aspetti anche più forza del pubblico
La RAI può ritornare deve diventare deve tornare ad essere probabilmente quella servizio che ha una funzione di equilibrio rispetto ai poteri forti cioè che riesce a tutelare quei soggetti che non hanno una tutela
Nel campo della informazione e della difesa dei loro diritti e delle loro libertà per questa è strategica la battaglia e e la difesa del servizio pubblico non tanto e non solo per una legittimissima e giusta
Rivendicazione di chi ci lavora di chi rischia il posto di lavoro di chi c'ha speso la sua vita la sua capacità la sua intelligenza la sua professionalità ma perché sul piano strategico un sistema politico un sistema sociale
In cui i cittadini coloro i quali appunto sono senza potere e non hanno la capacità di organizzare il loro potere
Il sistema informativo e decisivo è avere un sistema informativo nonché da la verità ma che aiuta a scegliere che aiutava aggiornare che aiuta
A capire quello che avviene attorno a noi e una responsabilità un dovere enorme che ognuno di noi deve prendersi sulle sue spalle per cercare di portare un risultato positivo a casa ecco io credo che queste cose
Non ho voluto parlare perché mi pare
Che sarebbe inutile ripete solo la legge Mammì di quello che ha significato di quello che è necessario fare nel rapporto tra pubblico e privato della squilibrio enorme che vi sono tra questi due sentimenti io credo che presidente qui stamattina ci ha rassicurato dicendo che non vuole fare il TG unico come dire ieri gliene siamo grati per questa l'assicurazione
Io credo che il problema per ossia nel e lo ascoltavo anche nell'intervento precedente acque a quello della amica del di Rai uno nel senso che sul problema all'informazione locale dobbiamo ragionare e riflettere tutti perché col sistema maggioritario sarà un segmento importante anche dalla capacità di orientamento perché i collegi saranno molto terrene territorializzata e anche in questo senso
L'informazione avrà un ruolo decisivo su queste cose è necessario riflettere su queste cose necessario discutere con questo approccio noi già martedì io mi come dire nella Commissione di vigilanza mi misurerò con le proposte che ci farà il presidente della RAI ma a me pare una cosa importante che questo dibattito non diventi solo un dibattito tra chi si occupa di questi argomenti ma questo diventi un dibattito dalla Società di questo Paese
In questo senso l'idea della costituente per l'informazione può essere un modo per far diventare questo dibattito un dibattito dei cittadini di questo Paese
Con
Un vivo ringraziamento all'onorevole Nuccio
Privilegi leggerei Lecce giunto in questo momento un messaggio del presidente della Camera
Dice il messaggio caro Segretario sono rammaricato che gli impegni parlamentari ed istituzionali di questi giorni non mi consentono di accogliere il suo cortese gradito invito a intervenire al seminario di studi sul non formazione radiotelevisive
La corte d'iniziativa cadere al momento dell'avvio di quel processo di riforma e di cambiamento sollecitato per lungo tempo da onoratissimo a parte dello stesso mondo della RAI e sostenuto da un'ampia maggioranza della commissione di vigilanza e dei gruppi parlamentari
Dalla nuova legge approvato non senza travaglio io il Presidente Spadolini siamo stati investiti del compito certo non facile di nominare il nuovo consiglio di amministrazione al di fuori di qualsiasi condizionamento di parte
Credo che abbiamo adempiuto a tale dovere nel rispetto scrupoloso dei criteri indicati dalla legge
Nominando cinque personalità che si caratterizza se lo per le loro esperienze e capacità professionali ed estero garanzia di piena indipendenza
Si è così avviata un'importante sperimentazione nel senso del superamento di una pratica pluridecennale di lottizzazione partitica in un'aria di straordinaria rilevanza
Perché essa abbia successo è essenziale che in questa delicata fase di risanamento
Di rinnovamento e di progettazione della necessaria azione di rilancio del servizio pubblico radiotelevisivo si rispetti l'autonomia e si incoraggi l'impegno di coloro che hanno assunto uno così pesante responsabilità
Si impone un grande sforzo di comprensione e collaborazione per garantire il processo di cambiamento e di qualificazione del servizio pubblico valorizzando il prezioso patrimonio di esperienze e di cultura di cui la RAI indubbiamente dispone
E in questo spirito che rivolgo a tutti i convenuti i migliori auguri di buon lavoro cordialmente Giorgio Napolitano
Mi sembrava opportuno leggere questo messaggio perché riprende il discorso
Che ha portato alla nomina di questo consiglio d'amministrazione
Adesso
Cioè la comunicazione no scusa soltanto per dirvi che siamo in attesa del comunicato dalla Federazione della stampa per il problema in ci siamo probabilmente in vista di uno sciopero
Pro forse anche in settimana se non se non ho capito male questo è il primo dato il secondo è che in serata
Vi è forse il caso di colleghi delle sedi trovino un'occasione per stare dieci minuti insieme perché dobbiamo darvi
Un informativa che riguarda convegno che si terrà a Gallipoli il primo il due il tre di ottobre e che riguarderà innanzitutto l'informazione regionale
Il terzo elemento è così soltanto per ricordare qual è la la strada che stiamo facendo le comunicazioni che stiamo dando che salvando i colleghi Blasi
Collini Mezzaro vinta poiché RCA Grazia Gaspari rinomati
Fanno parte naturalmente del nostro percorso sono
Come dire
In momenti che vi vengono offerti sul su quella che è stato il lavoro dell'esecutivo del sindacato sui vari argomenti fino a questo momento sono tormenti ipotesi
Che stiamo discutendo sia ci siamo trovati qui stiamo in questo seminario aperto tutti per capire se i binari su cui stiamo lavorando sono binari giusti oppure no è chiaro che una volta che alla fine di questi lavori rielaborati arriveremo al punto finale di proposta
Ci sarà poi una assemblea dei comitati di redazione che voterà il disegno generale che uscirà da tutto questo percorso ecco solo per chiarire un attimo
Ben Romeo non era poco
Soprattutto per ciò che riguarda la federazione
Adesso tocca Roberto Collini che ci parlerà della politica sportiva così come prevista dall'esecutivo dell'Usigrai dei colleghi che si sono interessati dell'argomento
Quelle che avevo vissuto una stagione di grande impegno con l'offerta sportiva che è stata ripetutamente messa al centro della battaglia per gli ascolti
Ma è stata anche una stagione di grande confusione nella proposta complessiva con sovrapposizioni a volte carenze con l'incapacità da parte dell'azienda di sfruttare fino in fondo le opportunità offerte dall'acquisizione di alcuni diritti ora riteniamo che questa stagione si sia definitivamente conclusa perché si tratta di razionalizzare il tutto cercando di mantenere elevato il tono qualitativo del prodotto
Migliorando l'insieme della proposta evitando al tempo stesso perdite d'immagine e di ascolto
In questo incontro al sindacato che è bene sottolineare non ha partecipato a quella forma
Di consultazione di ricognizione che è stata avviata da alcuni consiglieri d'amministrazione
In questa fase dicevo il sindacato non spetta soltanto scusate se cerchiamo passi come abbiate pazienza
Anche perché poi morti CDR dovranno intervenire se non sono chiare le proposte di riassetto nella bolgia voi della rete non diamo mica solo i paletti qui io ho dato alcune linee ma adesso i colleghi porta una parte del lavoro che riguarda poi il riassetto delle sedi dello sport della radio
Evidente querele ascoltarli
Perché voi su quello sardo si pronuncia e tra pochi giorni dovremo votare quindi è bene sentire tutto questo ma non l'ho sentito guardiamo l'aspetto di convegno di lavoro perché poi ciò che ha detto l'estate non è che documenti scompaiono
Dicevo in questo incontro al sindacato non spetta soltanto il compito di radiografare l'esistente ma anche di tentare di definire una cornice nella quale poi inserire le strategie dell'azienda per noi è importante che in questa fase il centro di ogni ragionamento ci sia l'utente quindi il prodotto che è un valore anche secondo i nuovi vertici aziendali come non ho sentito stamattina da Dematté
In passato purtroppo non è stato sempre così la politica sportiva del servizio pubblico in tutti questi anni è stata ripetutamente esposto agli attacchi della concorrenza
Concorrenza che se pur tra limiti e contraddizioni di un'interpretazione spesso di parte vincolata da pesanti interessi economici ha finito comunque per stimolare in qualche maniera la nostra azienda
Ora ci incamminiamo sulla strada delle scelte
Della soluzione di responsabilità da parte di tutti ma perché il lavoro possa in qualche maniera essere proficuo necessario
Che sia Cantoni non le vecchie polemiche si muovono tutta incrostazioni e tutti abbiano la capacità di mettersi in discussione senza peraltro rinunciare non lettura critica del passato
In questa fase non c'è ovviamente spazio per gli acrobati della contrattazione personale
Come avvenuto anche in un recente passato perché il terreno è lo scenario sono mutati si tratta ora di costruire il nuovo di definire una realtà che senza disperdere il patrimonio acquisito in questi anni e all'interno della testata giornalistica sportiva
Che manovra complessivamente il dieci per cento di questo bilancio aziendale quindi non è poca cosa
E all'interno delle testate possa consentire al servizio pubblico nel suo complesso di migliorare l'offerta la TG e saputo in questi anni un ruolo di produzione di coordinamento ha cercato di qualificarsi come testata di servizio
Le altre testate hanno mantenuto le loro pagine informative hanno potuto sviluppare gli approfondimenti con rubriche fortemente radicate nella loro linea editoriale queste almeno erano le indicazioni del consiglio d'amministrazione momento in cui è stata varata la delibera che ha determinato la nascita di una nuova testata che voi siano state rispettate un altro un altro ragionamento
Ora con un richiamo allo spreco si sta cercando di impostare di superare questa impostazione
Ma è bene precisare che la politica dello spreco ammesso che si possa definire così
Ha interessato indistintamente tutti quando alla dignità della notizia si è sovrapposto l'interesse di parte quando si esasperato il concetto
Di concorrenza anche interna
Questo ragionamento però non sarebbe completo se non fossimo in grado anche di riconoscere alcuni errori quelli del sindacato innanzitutto
Che certamente avrebbe dovuto esercitare una pressione maggiore
Nel momento in cui è nata lati GS
E però ci sono stati anche errori da parte dell'azienda
Incapace di governare la fase di riordino legata la nascita della nuova testata senza per questo rendere l'autonomia delle singole testate
Che non ha offerto adeguati strumenti di crescita al nuova testata finendo per penalizzare i livelli produttivi proposito penso anche all'ultima vicenda che vede coinvolti alcuni colleghi radio telecronisti un esempio
Di voglia di manifesto ottusità da parte dell'azienda né nuovi volevo non occorre riconoscere alcune professionalità interne
Azienda che ha anche dimostrato grande incapacità nell'affrontare con adeguate risorse alcuni grandi avvenimenti
Di questa fase di disagio complessivo hanno avuto purtroppo spazio coloro che all'interno delle varie redazioni hanno tempo ritenuto di individuare nella conquista degli spazi nella loro copertura gli unici obiettivi da perseguire per tentare di legittimare un ruolo una funzione lo stato di confusione che ha caratterizzato l'offerta sportiva
è generato talvolta un rigonfiamento del palinsesto del tutto ingiustificato un rigonfiamento prodotto spesso come detto prima anche Maurizio Blasi con l'apporto di risorse provenienti dalle sedi regionali e con forte l'evitamento anche delle spese
Il tutto per ottenere dei risultati per lo meno discutibili sul piano dell'audience
Al tempo stesso la dilatazione del palinsesto la fascia pomeridiana ridotti margini di contrattazione corretti testato in presenza di elementi di avvenimenti in parte imprevedibili e ha determinato una rigidità nella definizione dei palinsesti tanto da confinare
Alcuni avvenimenti i non rari in orario a dir poco indecenti
Ora si tratta dicevo di razionalizzare il tutto discutendo sul tipo di prodotto dalla sua collocazione
Dobbiamo ragionare degli appuntamenti formativi quotidiani degli approfondimenti delle telecronache delle radiocronaca degli spazi in cui evidenziare la funzione propria del servizio pubblico
Individuando per esempio per quanto riguarda le news un'articolazione che posso abbracciare l'intera giornata
è impensabile infatti che si continui a cedere la concorrenza ampie fasce orarie si confini tutta l'informazione sportiva codificata in poco più di tre ore fra tardo pomeriggio prima serata
E qui nascono purtroppo le prime perplessità legata anche l'ipotesi di ristrutturazione che starebbe maturando l'interno dell'azienda
Se andiamo alle due reti nazionali è una terza con una forte presenza regionale
No ci sarà una compressione o meno della proposta sportiva complessiva e dove troverà cittadinanza l'offerta sportiva
Riusciremo a sfruttare
I media completa
Tutti gli avvenimenti per i quali sono stati acquisiti i diritti
E soprattutto l'azienda sarà in grado di far valere fino in fondo i diritti e quindi tutelare
Tanto per fare un esempio calcio che ha ceduto l'area in esclusiva per centotrentacinque miliardi di onorare fino in fondo col contratto potendo fino a quell'episodio di pirateria delle tre comunque interpretati finiscono alla fine per danneggiare l'azienda dice
è stato definito il nuovo contratto con la lega Basket dai dieci miliardi all'anno corrisposti nell'ultimo quinquennio siamo passati quest'anno due miliardi e mezzo
Va be'qualcuno ci dovrà spiegare questo tipo di operazione
Così come contratto della lega calcio moderato che non ci piace non ci è piaciuto le cifre potranno anche convincere qualcuno
Ma certo queste in tutte queste operazioni sono ancora sono mancati alcuni elementi di chiarezza e di trasparenza
Così come la recente operazione Dellas accesso e con la concessione di successo dei secondi diritti all'emittenza regionale rischia di dare l'immagine di una RAI trasformato in grande magazzino che proponi saldi di fine stagione
No non credo che siamo in questa fase qui non c'è né un'azienda né un attestato in liquidazione
Lo sforzo di tutti noi
Sarà quello di ricreare le condizioni nonostante la feroce campagna denigratoria è stata condotta artatamente con obiettivi facilmente intuibili
Da alcuni organi di informazione dicevamo lo sforzo di tutti noi dovrà essere quello di ricreare le condizioni per me affermare fino in fondo le vere ragioni del servizio pubblico e questo diventa una scommessa anche per il sindacato
Grazie
Sono andato e
Fra di noi come sapete ci sono numerosi rappresentando la sua civiltà della società civile ma anche rappresentanti della professione del nostro stesso specifico
Esterni alla RAI che ci onorano con loro presenza
Alcune di loro ci hanno chiesto la parola il primo e il Giulio Cesare Rattazzi del terzo polo
Ma io ringrazio no formalmente l'Usigrai dell'invito che ci ha rivolto perché ci consente di fare alcune valutazioni che riguardano il rapporto che intendiamo mantenere come mitezza locale
In relazioni anche i discorsi che abbiamo sentito qui sulla decentramento regionale RAI
E che riguardano innanzitutto la considerazione che il sistema misto
In Italia troppo spesso lo si intende come convivenza tra il pubblico o il privato in verità e anche deve essere convivenza tra il nazionale il Pubblico e privato e il locale
Che oggi rappresenta l'aspetto residuale e marginale nel sistema radiotelevisivo italiano perché le televisioni locali coprono oggi
Ecco il quarto il sette otto per cento dell'ascolto e hanno un'entrata di risorse pubblicitarie intorno al quattro cinque per cento quindi evidentemente ci si trovi in una situazione di squilibrio che va in qualche modo
Riempita
Quindi noi accusiamo intendere per terzo polo che è una parola in verità equivoca
Non tanto la possibilità che anche De Benedetti Agnelli facciano la loro rete che se la fanno al posto di quelle di Berlusconi però non in aggiunta ci va anche bene dico ma intendiamo per terzo polo il privato locale che era poi quell'ambito di esercizio televisivo
Che quando si è sbloccato nel settantaquattro il così chiamato monopolio RAI doveva essere l'unico a di esercitare in termini di presenza privata televisiva poi si si è rito quel fenomeno della Fininvest che a portato a situazioni certamente anomale e oggi la televisione locale non c'è dubbio che si trova in una situazione che noi non abbiamo difficoltà in certi casi a definire di dequalificazione
E comunque in una situazione a volte conflittuale dovuta a una conflittualità indotta per assenza delle regole che non sono ancora giunte compiutamente in sostanza non c'è dubbio che la legge Mammì si basa su due qui pare azioni improprie una che riguarda voi la RAI una che riguarda noi
L'equiparazione improprie sono l'equiparazione nazionale tra il pubblico il privato ciò che un soggetto privato debba essere considerato alla stessa stregua del servizio pubblico televisivo radiotelevisivo
Che indubbiamente un assurdo tenendo conto che si creano delle stesse condizioni quando invece il servizio pubblico ha certamente degli obblighi in più ma non gli si consentono gli stessi vantaggi che invece in privato a livello nazionale
E l'altra equiparazioni propria e quella che tutto ciò che nazionale e tutto ciò che è locale e considerato lo stesso modo di Cito un caso banale di con la presentazione dei bilanci entro il trentuno Lug trentuno luglio di ogni anno
Deve essere fatta allo stesso modo anche da un'emittente che si esercita su cento mila abitanti con gli stessi moduli della RAI e della Fininvest sono cose incredibili ma sono così e e e quindi è chiaro che questo discorso debba essere ripreso e debba essere ripreso
Tenendo conto che il nostro problema è quello di salvaguardarci e difenderci da quello che non ha casualmente viene chiamato il duopolio e che qualche volta in verità non è duopolio ma è monopolio bifronte in certi casi e ogni tanto a me capita ricordare una frase che diceva padre Balducci a proposito dei degli equilibri mondiali tra l'URSS negli Stati Uniti cioè in sostanza anche noi ci troviamo nel nel campo televisivi italiano nella stessa situazione in cui anche se cerchiamo di apparire ci sono due elefanti che anche quando sia che facciano la guerra sia che facciano l'amore finiscono sempre per fare in modo che l'erba che ci rimette è sempre quella del campo in cui gli elefanti si muovono
E e quindi da questo punto di vista noi subiamo due tipi di invadenze e vengo poi subito la conclusione che mi interessa è che riguarda il discorso della regionalizzazione
Liti vedeva dente sono innanzitutto quello della Fininvest che riteniamo il più grave cioè l'invadenza del privato nazionale
Che si
Trasmette da vari punti di vista tenendo conto che c'è un discorso generale di numero di reti nazionali nessun Paese al mondo non so in Italia oggi ci sono quindici reti nazionali funzionanti
Poi a pianificate dodici dovrebbero diventare otto poi criptati dovrebbero andare si dice in un anno ma diventeranno senz'altro tre o quattro cinque o anche di più sapere dovrebbero poi passare al cavo o il satellite comunque certo c'è una situazione spropositata di presenza di reti nazionali
E poi dentro le reti nazionali c'è pure una concentrazione spropositata
Basta pensare che se facessimo riferimento a livello europeo per esempio con la Spagna
E con la Francia che pure sono Paesi latini a democrazia occidentale scopriamo che la un proprietario può avere un quarto di una rete quindi se è vero che in Italia oggi c'è qualcuno che controlla tre più tre
E evidentemente ci troviamo che in Italia è un soggetto unico privato controlla ventiquattro volte qualche un soggetto può avere in Francia ogni Spagna e ed è evidente che questa è una sperequazione che va risolto soltanto attraverso variazioni legislative ma l'invadenza si determina poi sul piano delle frequenze che adesso è stato requisito
Che dovrebbe essere rifatto entro un anno e che naturalmente era stato manovrato in un certo modo
E sul piano della pubblicità che che viene soffocata anche quella locale per certi tipi di invadenza nazionali in particolare per quello che riguarda i circuiti televisivi locali e poi anche per la distribuzione dei programmi ma a me interessa brevissimamente finisco anch'dire qualcosa
E lo diciamo in termini di collaborazione sul discorso della possibile invadenza RAI per quel che riguarda il locale
Perché ecco il discorso della regionalizzazione delle trasmissioni RAI e anche delle trasmissioni informative è un discorso che a nostro parere deve essere verificato deve essere approfondito e deve entrare in sinergia con la presenza del televisivo locale perché qui o si decide
Che il sistema televisivo italiano fa sparire il pluralismo articolato sul territorio e quindi le televisioni locali non esistono più perché dopo l'invadenza Fininvest arriva anche quella RAI che si specifica compiutamente sul territorio
O altrimenti bisogna trovare le forme che peraltro la legge Mammì all'articolo sette prevede è una delle poche cose serie ma molto dimenticate c'è stato soltanto un tentativo in Toscana
Dico in questo senso ma che non è stato ancora percorso del tutto prevede che cosa che si facciano delle convenzioni Rai regioni
E televisioni locali questa è la strada riconosce che se si va al di fuori di questa strada si rientra in un certo tipo che potrebbe questo caso lecitamente essere chiamato dirigistico da parte del sistema pubblico se invade se compiutamente anche la possibilità di presenza a livello locale che doveva essere quell'unico ambito in cui si esercitava l'attività televisiva locale
E ecco che allora è un discorso da approfondire tenendo conto che e noi vediamo nelle televisioni locali così come c'è per la RAI a livello nazionale un discorso di valenza pubblica e sociale
Questo discorso deve essere portato avanti dal televisivo privato a livello locale
E in questo senso quindi si colloca una possibilità di riferimento e di alleanza tra RAI e televisioni locali perché possano arrivare a quel tipo di collaborazione che tra l'altro ripeto e anche una delle poche cose serie che dice la legge la legge Mammì
E anche perché quindi il decentramento che pure la RAI deve cercare di perseguire credo che loro vedo che ne stanno in questo momento discutendo così opportunamente appassionatamente
è un decentramento che non va tanto riferito a nostro parere al discorso delle regioni che tra l'altro in Italia questa parola regioni una parola equivoca perché Regione cosa vuol dire l'Italia la Lombardia corrisponde in Lombardia
A nove milioni di abitanti che è il livello di una media nazione europea o in Val d'Aosta a centodieci mila abitanti che corrisponde a una cittadina di provincia di Como
Quindi anche questo problema delle diciannove sedi milanesi in che dovrebbero essere rapportate
A un tipo di presenza della RAI in periferia è un discorso che certamente va ripreso anche in termini di dimensioni di questa presenza dove il decentramento dovrebbe essere valutato come una possibilità di distribuzioni
Di funzioni in altre sedi che non quelle romane
Per funzioni di valenza nazionale che vengono portati altrove ma non una sovrapposizione di funzioni identiche in tutte le sedi regionali
Quindi ed è per questo motivo che ci pare che questo discorso possa essere ripreso anche con un nostro apporto e una nostra collaborazione cioè in sostanza la valenza pubblica che la Ryan livello nazionale deve poter essere intesa come possibile a livello locale da parte anche del privato che possa diventare effettivamente è sicuro sul piano delle possibilità delle concessioni che ancora non ci sono e sul caso la possibilità del RIS delle risorse che ancora sono insufficienti ed è proprio per questo ne ho finito qui da questa comune valenza pubbliche sociale del discorso della RAI a livello nazionale
E del nostro discorso
A livello locale esistono quindi motivi di intesa e direi anche di alleanza più che di contrapposizione attimo però questi discorsi vanno indubbiamente collocati in prospettive di sistema di riequilibrio del sistema radiotelevisivo italiano misto pubblico e privato ma nazionale e locale rispetto al quale quindi evidentemente anche voi e per questo vi ringrazio che ci abbiate
E invitati come rappresentanti autonomi dell'emittenza televisiva italiana perché noi tra i nostri iscritti non abbiamo Berlusconi e non abbiamo le reti nazionali e siamo diventati ampiamente rappresentativi anche dal punto di vista quantitativo ecco rispetto a questo sistema anche voi siete chiamati indubbiamente intervenire in termini collettivi e strategici
Grazie
Preso consentiti ma un piccolo sfogo personale io sono molto felice di aver ascoltato Lattanzi ci se ci sono altri colleghi che come me lo lo saranno in modo particolare perché ci ha ripreso un tema che noi credevamo fosse invecchiato
Che è quello della considerazione di
Pubblico nei confronti di tutte le forme viventi l'informazione
Voglio ricordare che una vecchia tesi che abbiamo portato avanti è bello che consentissero a riproporre qui dal rappresentante bene di lui per modestia non l'ha detto
Della maggiore organizzazione di televisioni private che esiste nel nostro Paese cielo non era soltanto qui a titolo personale ma era presentavano un un pubblico ecco questa parola come ricorre un pubblico molto vasto molto interessante che anche il nostro ha ragione lui quando lo vede comune non solo come pubblico ma comune come interesse comune come partecipazione comune come battaglia civile se me lo consente Rattazzi
A proposito di battaglie civili di Società Civile c'è fra noi
Non Vinicio albanesi
Il coordinatore della comunità di Capo d'alto
Ed era anche e coordinatore di tutte le comunità d'accoglienza del nostro Paese
Resisto
Nell'adeguarmi al vostro linguaggio vi chiedo scusa
Se il mio linguaggio diverso
Vi ringrazio per averci invitato
Intimorito quanto basta se non altro per il tempo vi parlo a nome di quelle otto mila persone raccolte
Tre nostre duecentocinquanta comunità
Che fanno capo al coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza
Accolgono ogni anno in Italia
Insieme
Alle tre mila persone tra volontari operatori
Ai duecento direttore di coscienza
E per diritto di di cronaca
Ai cento preti sparsi per tutta Italia
Senza elencare volti storie categoria simbolo del mio parlare penso a Marco
è un nome di comodo
Un ragazzo era tranquilla provincia italiana che è stato dichiarato pazzo
Un'intera équipe di psicologi psichiatri assistenti sociali
Ha espresso il verdetto di schizofrenia
Ma il problema non è questo
Il vero problema è che non è stato trovato adeguata risposta a questo prega devo uscente che ha probabilmente solo Nagy la necessità di essere e di sentirsi felice
è un peso grande perché se quel ragazzo non è pazzo certamente lo diventerà
Ci rendiamo perfettamente conto
Che il sistema informativo a enormi problemi da affrontare
Seguiamo con attenzione le vicende che riguardano i servizi radiotelevisivi
Anche se non siamo in grado di intervenire con competenza nei dettagli dei problemi posti
Ma non è questo probabilmente quello che ci chiedete
Pensiamo che venga specchiate da noi quello spaccato dalla vita del paese che senza tracotanza
Centinaia di migliaia di persone affrontano ogni giorno senza far notizia
Questo nostro mondo
Impastato di difficoltà e di sofferenza richiede con cortesia e con fermezza tre cose
La prima
Non fate del pietismo quando affrontate la sofferenza
Il pietismo suscita emozioni ma è sterile
Prima di tutto nei confronti dell'ascoltatore
In genere gli è già attrezzato emozionali né la sua voglia di lacrime e sangue e morbosa egocentrica passeggera non lascia tracce sterile appunto
Il pietismo no introduce effetti nemmeno a vantaggio di chi vive la sofferenza
L'oggetto di pietismo si sente umiliato perché diverso giudicato perché non considerato persona
Chi alimenta il pietismo si rende complice di superficialità e di disprezzo
Si intristisce luoghi comuni che spesso diventano cronache dell'ovvio del nulla del triste qualunquismo
La seconda richiesta
Entrate nel mondo del disagio conoscendolo condividendo non avendo né paura né pregiudizi
è comunque un mondo umano dove tutto è comprensibile è sufficiente a ripercorrere la storia singola e collettiva
è un puro caso sia al suo posto non ci sei tu diceva la scritta in un poster in bianco e nero che mostrava un ragazzo dietro le sbarre
C'è molta necessita di scoprire le cause del male e se sono complesse non sempre imputabili ma solo allontanando le cause del male possibile informare prevenire costruire le conseguenze del mani sono altrettanto devastanti per gli equilibri dei singoli e dei gruppi
Un giornalismo impegnato attento sociale è urgente in Italia
Non è solo questione di tempi e di spazi ma di conoscenze di sensibilità e di capacità
I problemi di alcuni stanno diventando problemi di tutti
Scenari nuovi di sofferenze ed emarginazioni possono travolgere soci
Ne cito tre
La violenza
L'immigrazioni la vecchiaia
E se Cusano già la porta
E non possiamo perderci dietro le veline le veline rigidi carta patinata
La terza richiesta
Costruito contribuite alla felicità della gente
C'è un solo modo di fare e di essere felici
Gli altri modi sono imbecilli ogni efficace
Dice San Tommaso e la Summa teologica
Uno vuole perché nella realtà
Nella speranza ho nella memoria possiede un bene per lui conveniente
Un modo molto intelligente per dire che i piaceri possono essere tratti dalla realtà dalla storia o dalla fiction
è importante che i mezzi di godimento dei piaceri compresi quelli prodotti dalla tv e dalla radio contribuiscano alla convalida alla convenienza dell'umanità
I modi luoghi tempi spettano a tutti noi
Per parte nostra ci impegniamo a ridare fiducia future futuro è fantasia chiunque incontriamo prima di tutto a noi stessi la nostra azione già gratificante ma anche a quanti hanno estremo bisogno di festa un impegno grande per la felicità spetta anche a voi tutti chissà elevando gli orizzonti delle attese anche la fantasia il prodotto ne riceveranno beneficio
è un abbraccio
Dopo aver ascoltato la mattinata nera durante la mattinata relazioni due considerazioni poi leggo l'augurio finale
La prima io vi chiedo vi lascio questa domanda chi sarà domani il vostro padrone
I vincitori
Delle lezioni
Le doppi sociali quelle economiche diventerete voi padroni come i manager
Perché la rivoluzione che state affrontando credo che stia a metà strada
E diventerà finale quando voi avrete individuato ciascuno con i propri ruoli chi è il padrone e come combatterlo
Perché il padrone va combattuto anche se si chiama Benetton e fa delle grandi campagne pubblicitarie
Sui mali del mondo la seconda un'impressione
Io ho vissuto un clima di Curia
Ve lo dico con molta franchezza
Avete aspettato il cardinale
Il cardinale venuto
E via Benedetto
Attenti però
Io credo che la nostra Italia sia in atto un grande scontro
Di una violenza inaudita
Mi auguro
Che voi rannicchiata e la vostra professionalità
Su quelle vecchiette che pagano il canone
Su quella gente di provincia
Che non andrà mai né in video né in archivio
Però la parte migliore del previsto
Infine l'augurio scusate l'emozione ma
Quando si vive in periferia con problemi grossi
La tendenza è affrontare i problemi veri fino indicarci intorno
Infine l'augurio
Che prevalga la vostra professionalità quale mix di conoscenze di coscienze e di capacità
La nostra Italia ha bisogno di persone capaci fantasiose corrette
Voi siete dei fortunati e dei privilegiati
Almeno che questa vostra fortuna possa essere partecipata in qualche modo a chi dalla vita avuto molto meno
E la doverosa risposta la vostra professionalità
E chi non è professionista lo diventi presto
Buon lavoro e che Dio ti protegga
Molto più che un ringraziamento
Io dal punto di vista diverso dal suo Domenici mi sono ricordato quando le ha detto la parola felicità che cade in questi giorni il trentesimo anniversario
Della dichiarazione di San Francisco
Cede la dichiarazione non c'è un territorio l'Albania scusa abbiate pazienza sorvegliata cinquantesimo anniversario della dichiarazione quando si emozionarsi devo sbagliare per pesa come considerare un lapsus
Della dichiarazione San Francisco che includeva il diritto dei popoli a combattere per la propria felicità questa è un'espressione che fu usata a quei tempi che ora fa sorridere molta gente il fattore che in quegli anni
Milioni di essere umani si batterono in nome di quel principio e degli altri che l'accompagnava
Si è inteso riproporre da lei con lo spirito che la anima credo ci abbia fatto bene a tutti
Ed ora torniamo alla nostra fatica quotidiana
Il collega Romita a nome dell'esecutivo illustrerà il punto radiofonia che è uno di quelli più discussi animatamente discusso
Consentitemi due rapidissime premesse
Mentre spero di riuscire a suscitare l'attenzione anche di quelli che non lavorano a Radio anche perché su questo dovranno pronunciarsi tutti i colleghi della RAI la prima premessa è che stopper illustrarvi il risultato di un lungo percorso di dibattiti assemblee confronti
Un lungo percorso tormentato dico tormentato in senso positivo perché credo che il tormento intellettuale sia sintomo di intelligenza un lungo percorso di dibattiti al termine del quale è risultato un orientamento generale su un'ipotesi di nuovo modello della RadioRai
Si tratta dell'orientamento generale proprio perché evidentemente in campo esistono e sussistono punti di vista diversi
Che ci sono stati utili anche perché siamo stati così costretti a tentare di sforzarci il più possibile per rendere forte e credibile
La proposta che appunto è il frutto dell'orientamento generale
La seconda premessa è che
Giulietti nella sua relazione ha voluto insistere sull'attualità e la coerenza della memoria del sindacato
Io voglio rilevare un dato che sono sicuro non è occasionale proprio la radio il suo ruolo le sue potenzialità e soprattutto la sua anomalia all'interno dell'architettura tripartita dalla RAI
Hanno rappresentato il filo conduttore di gran parte di questa nostra riflessione la radio è stata il terreno di coltura delle ambizioni progettuali del contributo di servizio che questo sindacato è stato costretto ad offrire in presenza di un'organica latitanza dei precedenti vertici aziendali
E così che proprio al congresso di Bari approvammo sulla radio e solo sulla radio
Un piano dettagliato forse troppo dettagliato disse qualcuno che mirava ad una riconfigurazione radicalmente innovativa delle varie strutture produttive del comparto un piano che ebbe uno strano e forse immeritato destino
Innanzitutto fu considerata eccentrica
La sua dimensione di piano organico
Perché impelagarci sì in un percorso che costringeva a mettere a rischio antiche certezze nicchie consolidate itinerari di carriera garantiti
Quando nessuno ce lo chiedeva e ci si poteva in fin dei conti rifugiare nella solita esaustiva giaculatoria
Sulle carenze tecniche
Questa fu una delle posizioni che ritrova Mino azienda soprattutto negli apparati redazionali
E aveva come unica copertura il fatto che in azienda nessuno nessuno ma proprio nessuno costringeva il sindacato a confrontarsi sull'inadeguatezza strutturale del modello editoriale della RAI
Ma di temporali d'estate che si sono abbattuti su Saxa Rubra se non altro hanno fatto piazza pulita di queste interessate illusioni
Anzi le ansie di qualcuno a cambiare radicalmente con spietatezza
L'azienda hanno fatto intendere che il tempo dell'immobilismo si è concluso ora si gioca in velocità bisogna essere più rapidi a capire e a decidere
Bisogna cambiare dunque non perché il sindacato Apruzzi Erie
Offre il Messia età cogestione ma perché solo ritrovando una centralità sul mercato possiamo contrastare spietatezza e marginalità però è bene dire anche
Che ci fu un'altra furbizia che tentò di usare il piano di Bari mi riferisco sempre al piano per la radiofonia
Pensiamo a quella parte del gruppo dirigente aziendale che in articulo Mortis volle contrabbandare per razionalizzazione la più arida e ragionieri Istica delle e semplificazioni e volle contrabbandare per ricomposizione come noi stessi chiedevamo il più congiunturale dei ridimensionamenti di uomini e mezzi il piano di Bari non è la scorciatoia per la testata unica con meno uomini e meno mezzi era piuttosto l'avvio di una riflessione che qui completiamo
Che deve portare una radio RAI ristrutturata al pieno utilizzo delle sue risorse professionali al centro del mercato dell'informazione pregiata
Noi a Bari partimmo da la più banale delle considerazioni oggi la radio pubblica in Italia fra reti e testate raccoglie in media poco più di tredici milioni di contatti giorno
A fronte di più di ventinove milioni intercettati dalla galassia dell'emittenza privata
Diciamo una percentuale di poco più di un terzo dell'ascolto complessivo un dato questo che insidia più di qualsiasi congiura il ruolo e l'identità del servizio pubblico tanto più che le flessioni l'ascolto sempre più
Rilevanti registrate dalle programmazioni di rete ormai non vengono più recuperate nemmeno dei picchi prodotti da i grandi appuntamenti di informazione
Questo deperimento organico fino ad ora
Era sempre stato giustificato innanzitutto dalle gravissime lacune
Della Rete di trasmissione la radio della RAI e poco ascoltabile perché si sente male questo è vero ma è altrettanto vero che le carenze tecniche rimangono tollerate perché la radio pubblica non alimenta più grandi aspettative nel pubblico
Diciamo come ci insegnano le più acquisite teorie d'impresa l'hardware e del software sono direttamente proporzionali del secondo comunque che detta i ritmi di crescita del primo
La marginalità della radio ha fatto anche tollerare la sulla posizione sul mezzo di schemi organizzativi e professionali esclusivamente televisivi
Il modello articolato in reti e testate in concorrenza fra loro
Le presenze professionali di risulta provenienti da una lottizzazione televisiva insufficiente l'assenza della pur elementare politica economica e pubblicitaria hanno umiliato ogni qualsiasi potenzialità del mezzo
Vogliamo ora riportare proprio
Da una radio che ripartire proprio da una radio che sia una radio cioè da un grandissimo medium che si realizza nella capacità di distribuire un grande volume d'informazione a grande velocità un medium che ha una storia ormai anche delle regole di base sancite da grandi tradizioni internazionali
E ne vogliamo ricordare
Alcune che poi sono quelle che ci hanno guidato in questo ragionamento
La prima la continuità di funzionamento nessun Paese europeo lamenta infatti l'assenza di un'offerta informativa radiofonica sull'intero arco del giorno
Seconda regola la flessibilità come patrimonio e incredibile infatti come la radio della RAI usi la propria specificità organizzativa in maniera così discontinue rarefatta
è un avvenimento la diretta è un'eccezione di grande circuito a più voci è un incidente la contaminazione fra Rete detestate
Terzo punto la capillarità sul territorio in tutto il mondo la radio mezzo che può vivere di estese reti di informatori corrispondenti dalla grande capitale all'ultimo dei campanili nazionali in virtù proprio del costo contenuto e dell'alta resta di utilizzo
Questi sono gli ingredienti che permettono ovunque nel mondo la centralità della radio rispetto sia al mercato più all'utenza ovvero sia sul versante del prodotto di pregio che su quello del servizio erogato in questo quadro ne pensiamo ad una nuova radio RAI che si proponga come una grande agenzia di informazione e documentazione flessibile e ramificata in grado di reggere la concorrenza esterna e di offrire all'intera RAI materiali pregiati originali in tempo reale
Per fare questo sulla scorta di quanto da decenni fanno i nostri vicini più omogenei come austriaci francesi e tedeschi per non parlare della mitica BBC
Ci vuole almeno una redazione di grande respiro con grandi numeri con una rete di corrispondenti e collaboratori che copra i cinque continenti e con un fittissimo reticolo locale di terminali regionali che dalle sedi arco dalle sedi locali
Arrivi fino ai più sperduti comuni questo è il cuore della nuova radio pubblica in grado di alimentare un servizio informativo ventiquattro ore su ventiquattro con un'alternanza di Mus-e approfondimenti in grado di assicurare in tempo reale ogni movimento di scenario
Quello che proponiamo è qualcosa di più di una modifica sia pure sostanziale di quantità edito da azioni e di architettura di palinsesti noi chiediamo se sia plausibile che strutture relazionali quali quelle degli attuali giornali radio
Che contano complessivamente duecento sessanta giornalisti possano essere costrette come sono oggi a mutuare più del settantacinque per cento dei propri notiziari dalle agenzia o comunque da fonti concorrenti
Ho complementari
Noi proponiamo in questo una vera rivoluzione copernicana che ponga al centro del lavoro di noi giornalisti la fonte di informazione primaria e la nostra capacità di arrivarci prima e meglio di altri
Questa questa è la semplicità della radio che è difficile da realizzarsi questa grande redazione in grado di erogare un servizio di informazione nazionale ventiquattro ore su ventiquattro può coincidere con uno degli attuali canali della radio RAI
Identificando anche per la prima volta uno strumento di grande informazione che attua uno dei mandati prioritari del servizio pubblico e al tempo stesso attivo un nuovo mercato delle aspettative delle informazioni per incrociare
Esigenze che vari tipi di utenza oggi cercano di soddisfare creandosi palinsesti individuali con l'assemblaggio di pezzi di programmazione di singole emittenti private
Una grande redazione proiettata sull'accertamento e la lettura degli avvenimenti deve essere in grado infatti di comporre un'offerta informativa sulla base di informazione generalista e di varie proposte specializzate a partire dall'informazione locale
Le pagine regionali dei molti notiziari che noi immaginiamo dovranno essere uno degli elementi dell'informazione radiofonica un flusso informativo a rullo sulle ventiquattro ore non si realizza senza le venti redazioni di corrispondenza che alimentino sia i contenitori locali che le pagine di cronaca nazionale con l'aggiornamento orario dei mille frammenti di cronaca locale e questo il modo per ritrovare lo dirà
Anche Michele Mezza rispetto alla televisione la ricchezza dell'attuale organizzazione regionale della Rai che non può essere più intesa come un pedaggio pagato alle vecchie pulsioni del decentramento
In alternativa l'ipotesi del canale unitario li userà eppure immaginabile una soluzione che veda questa grande redazione agire trasversalmente a più di una delle reti radiofoniche componendo su più palinsesti il nastro informativo
In questa fase non vogliamo diventare i geometri
Dell'intero piano regolatore della RAI spingendoci a prefigurare modelli di palinsesti di testate o ancora di più ci basta per ora definire l'esigenza irrinunciabile
Ad una mandato editoriale che affidi ad almeno una delle strutture della nuova radio il compito di vincere la corsa alle fonti d'informazione rompendo definitivamente sovrapposizioni competizioni interne
Paradossali duplicazioni
Accanto al canale di grande informazione noi crediamo necessaria una rete generalista
La cui produzione sia segnata dai due grandi modelli della radio italiana intrattenimento della parola al mattino intrattenimento del suono alla pomeriggio
Intervallati da intrattenimenti informativi tradizionali al ritmo molto più blando
Anche in questo caso noi pensiamo come per la televisione
Non ad una contrapposizione inimmaginabile fra news e approfondimenti quanto a due proposte verticali e complete dove nella prima prevalga l'informazione di base acquisita autonomamente trattata con continuità e velocità dalla redazione in un'alternanza di formato fra news e approfondimento
Mentre nella seconda proposta immaginiamo una proporzione largamente invertita dove prevalga il ritmo della narrazione della rappresentazione dei punti di vista
Contrapposti non solo sulla singola notizia ma su tutto l'universo concettuale che questa mette in moto questa seconda proposta dovrebbe trovare un'ulteriore variante sulla Rete della grande cultura
Dove accanto a pagine di vera e propria letteratura del suono della parola siano sperimentati ambiti informativi ancora più analitici e monografici così come nel caso Nicolosi come nel primo caso crediamo che siano da approfondire ulteriormente le formule
Organizzative se infatti si dovesse optare per un ancoraggio di Canale delle singole ipotesi potremmo prevedere accanto alla grande rete informativa
Una struttura sensibilmente contenuta nelle dotazioni organicamente complementare
Alla prima nell'uso dei servizi che si troverebbe ad agire su uno degli altri due canali non ancora occupati
Questa redazione una vera e propria testata potrebbe così come la prima anche agire trasversalmente per le proprie specificità editoriali sul canale diciamo di grande cultura
è chiaro che molto c'è ancora da elaborare da discutere ma quella che avanziamo non ci sembra una proposta né confusa Neck Lettica
Ha una base come dicevo una griglia di principi estremamente selettiva e discriminante caratterizzata dalla volontà di rivendicare il pieno e autonomo protagonismo della radio sul mercato dell'informazione
Anche la delicata questione delle responsabilità e dei poteri ci sembra in questo solco risolvibile in maniera trasparente
L'ancoraggio di una grande redazione ad un canale non può che produrre in quell'ambito un'unica grande direzione che con giunga Rete e testata così come nelle canale culturale ci sembra largamente prevalente il ruolo di una direzione di programma che utilizzi di volta in volta competenze giornalistiche
Infine nella rete nella rete intermedia immaginiamo due livelli di direzione testata e programmi
Che vengano inevitabilmente amalgamati all'interno di un unico staff che presieda alla coordinamento dei palinsesti dei tre canali
Quella che abbiamo sin qui descritto è una radio che non ha alcuna parentela né vincoli né condizionamenti rispetto a qualsiasi singolo frammento dell'attuale modello di RadioRai
Questo significa che l'azzeramento delle attuali realtà di testata prima ancora che una richiesta del sindacato dovrebbe essere la più naturale delle esigenze dell'impresa
Riaccorpare le strutture produttive informative attorno ad una Progetto radicalmente nuovo è un'operazione che non può essere velata da nessuna primogenitura né tanto meno da ruoli di socio fondatore di questo o quello ripetiamo per il sindacato
è un impegno di lealtà e di irrinunciabile trasparenza per colmare errori io e orrori di questi anni di lottizzazione
Ma per l'azienda deve essere un'esigenza funzionale trasparente per affermare una nuova logica di mercato noi crediamo che questa riforma si possa fare sostanzialmente a costo zero sicuramente si dovrà fare senza togliere una sola lira dico una sola lira ed un solo posto di lavoro all'attuale disponibilità del comparto radiofonico
La radio non è il settore dove le cui dove recuperare i risparmi sia perché pensiamo che neanche il più illuminato dei manager sia in grado di compensare sprechi contati a miliardi contabili di Baget contati a milioni e sia perché le economie di scala realizzate con lo smembramento della tripartizione e la rimozione di ogni concorrenza interna dovranno essere investiti
In una radicale processo di rinnovamento dei servizi a cominciare come ci spiegherà nella sua relazione Gianni Rossi dagli apparati tecnici e finanziari
Un esempio per tutti l'umiliante e oscurantista pratica dell'inviato in pool
Come è pensabile credere
Di poter salvare l'azienda risparmiando a poche centinaia di migliaia di lire quanto costa un inviato della radio e non capire che l'azienda si salva agli occhi della gente offrendo servizi più ricchi e attendibili basta dunque con l'inviato unico
Piuttosto più inviati comandati emissioni professionali diversificate complementari e soprattutto con la ricerca di un risultato di pregio e di prestigio
Questo significa anche accumulare risorse
Per l'intera azienda pensiamo ad esempio a poter alimentare tramite la nuova rete degli inviati dei corrispondenti della nuova radio il circuito di Televideo che potrebbe diventare molto più che un collage di a di agenzia ma una vera e propria grande vetrina delle esclusive della RAI oppure perché non immaginare un'integrazione tra questo grande nuovo patrimonio professionale della radio è una televisione quale quella che vide scriverà nella sua relazione Michele Mezza che proprio per una sua diversa economia interna e complessità di apparato avrà bisogno di muoversi a colpo sicuro con veri e propri battistrada dell'informazione
Trasversalmente tre canali radiofonici dovrà poi dislocato sì
Una produzione delle sedi regionali aggiuntiva oltre infatti al flusso di Music approfondimenti che dovrà venire dalle sedi per alimentare il servizio informativo nazionale
E oltre alle edizioni locali dei vari carrettini regionali noi pensiamo ad altre isole locali nei palinsesti
Spazi in cui erogare quei servizi ai cittadini che sono l'ambito locale rende immediatamente fruibili e dunque preziosi anche in una logica di mercato
Pensiamo al traffico alla meteorologia la sanità la pubblica amministrazione alla formazione da tutto questo emerge una proposta di radio con ancora mille
Mille insufficienze e approssimazioni ma finalmente ci pare una proposta con una testa con un cuore e se riusciremo a lavorare tutti insieme anche con un'anima
Grazie all'unità
Ed ora il collega Carlo Romeo direttore di Tele Roma cinquantasei
Come
Come nell'esercito garibaldino si fa carriera presto nelle tv locali anche se rende poco
Fare il direttore non attinge in un telegiornale locale non rese non locale non è semplice lo faccio da più di dieci anni credo che sia importante ricordare qui che questa è la prima volta comincia da fare giornalista nel settantasei è la prima volta che vengo invitato e che vien vengono invitati i colleghi delle tv locali
In un contesto come questo dove al giornalismo televisivo della RAI cerca di darsi di raccogliere le sue macerie di darsi una identità di lavoro di chiedersi che cosa ha fatto che cosa sta facendo e che cosa farà
Odio che cosa ha fatto io l'ho sentito poco ecco entriamo subito nel merito
Perché io vorrei onorare il vostro invito facendo fiducia la vostra intelligenza io so che voi sapete che io so che voi sapete tutto
Sulla RAI
Sulla parte positiva che c'è
E sulla parte negativa quindi non spreca ero neanche un secondo del mio tempo
Per raccontarvi tutte quelle cose che a me raccontano al bar o per telefono le lettere anonime eccetera eccetera e che voi sapete tutti perfettamente
I contratti gli appalti i concorsi
Su cui non c'entra molto però non ritorno dimentichiamoci che l'ordine dei giornalisti
è stato sotto inchiesta per poco tempo poi la questo è un Paese che digerisce tutto rapidamente per una serie di concorsi che abbiamo rapidamente dimenticato e qui entriamo subito nell'argomento perché mi sembra importante io spero che da qui oggi possa nascere qualcosa di diverso
Da quello che è stato fino ad oggi il rapporto fra chi fa televisione
Non si può generalizzare io ho sentito mi sarebbe che non non posso rispondere per ragioni di buona educazione ma avrei qualcosa da dire all'intervento del sacerdote che è intervenuto due due interventi prima di me
Se oggi ci sono dei ragazzi in galera e ringrazio Giulietti per l'accenno che ha fatto stamattina nella sua relazione forse c'è anche da chiedersi che informazione è stata fatta sulla legge sulla droga
Ecco
Quando io dico che cosa è stato fatto all'interno del sindacato che cosa è stato fatto dei giornalisti RAI è un momento in cui tutti quanti gettano la cimice per strada come hanno fatto già nel quarantatré io ma a me non interessano né le gogna né linciaggi però per fare chiarezza bisogna analizzare bene il recente in remoto passato se no rischiamo di chiacchierare a vuoto e ci costruiamo verginità che si fanno abbastanza rapidamente
Grazie alla chirurgia plastica oggi
Allora il discorso di fondo è questo ciò che è stato la RAI e ciò che è stato il giornalismo della Rai è stata una delle colonne portanti
Delle regime in questo Paese se voi credete che c'è stato un regime non potete ignorare che è uno dei pilastri è stato questo posso citare l'esempio del della droga ma posso citare tantissimi altri esempi
Non voglio mitizzare tutto ciò che è fuori dalla RAI perché Aretha
E
Distruggere tutto ciò che dentro la RAI anche se vorrei ricordare Giulietti oggi parlava di Siani di Fava
Noi i nostri morti li dobbiamo esibire perché aiuta è fondamentale ma e aiutarne ricorda ci aiuta ad andare avanti però consentimi Beppe certo no no no meglio lo ricorda no ci tenevo per arrivare a un altro discorso a Mauro Rostagno che tu hai dimenticato che faceva il giornalista in una tv locale
Ed è stato ammazzato perché prendeva in giro i mafiosi adesso o non vorrei cadere nella retorica di cui parlava il sacerdote che mi ha preceduto
Però credo che sia importante riconoscere che non sono stati moltissimi gli inviati dei giornali per sapere come mai e chi ammazzato Mauro Rostagno guardare io ci sono stato non era molto difficile trovare la risposta nel nostro piccolo non l'abbiamo trovata
Così come non era difficile
Rendersi conto di quello che accadeva quindi ma avrei preferito sentire anche anche non dico la Rame autocritica non piace la considera una cosa veramente riprovevole inutile e feroce
Però mi piace sentire anche una critica di ciò che è stato per evitare di di caderci nuovamente certe facce in questi giorni mi ricordano quei che quei cani che in al parco si trovano col guinzaglio in bocca
Hanno perso il padrone cercano disperatamente di recuperarlo ecco
Non c'è soltanto questo ma c'è anche questo allora il il mio contributo può essere questo le tv locali quelle che sono chiamate le piccole tv ma per me non esistono piccole tv piccole testate esistono piccoli giornalisti questo sì
E noi questo sia importante esistono piccoli giornalisti in grandi giornali esistono grandi giornalisti in piccole testate non vedo che qualche problema ci sia ognuno risponde di quello che fa
Quindi questa è un inciso per dire che il fatto delle piccole tv unita anche un po'fastidio nessuno compra il Messaggero fuori dal dall'ambito regionale e per questo è un piccolo giornale non è un giornale locale semplicemente allora in prospettiva discorso può essere questo ad uscire innanzitutto a ricordarsi che esistono altre componenti oltre gli operatori dell'informazione della circuito antagonista cioè Berlusconi
Che all'interno di questa terza realtà esiste la volontà e la possibilità di avere inciso e di incidere nella realtà quotidiana il potenziale norme non mi soffermerò io qui a di sia
A livello televisivo a livello radiofonico
E allora ecco la pax televisiva la pax che auspicava Giulietti è qualcosa che può arrivare ma può arrivare nel momento in cui tutti quanti ci mettiamo intorno a un tavolo e ci rendiamo conto che la concorrenza vera concreta
E la cosa migliore per tutti guardate io non non vogliono
Non voglio fare polemiche qui ma non avete idea nell'ambito romano sto parlando e chi opera Roma sa cosa vuol dire sto parlando di sesso tra qualche istante ci arriveremo e vedremo come
Non avete idea di come sia desolante frustrante avere come concorrente nella nostra città un'altra emittente che è concorrente soltanto perché gestita dall'amante di uno dei gerarchi del regime
Ecco Tele Roma e parole mi esempio per Roma per dieci anni ha dovuto subire questo
I contatti importanti erano legati al fatto che essi la SIP eccetera eccetera messa come
Non so se servono e si ulteriori dei chiarimenti su questo se qualcuno vuol sapere com'era gestita Cpr
Sono disponibilissimo a spiegare se vuole sapere qual era e nei rapporti fra ANIA Pieroni Bettino Craxi può leggere L'Espresso un messaggero altre cose ecco questo voglio dire la concorrenza è importante
Ma non la concorrenza fatta a letto la concorrenza fatta sulle cose che uno sa fare ed ecco la prospettiva che si può aprire io credo e concludo ringrazio per lo spazio e l'invito io credo che le professionalità ci siano dappertutto
Alcune possono essere state represse nell'ambito Raiot nell'ambito Fininvest non crede che la Fininvest è quella Fininvest non abbiano
Per questi problemi a problemi diversi
Anche loro stanno nei guai però voglio sottolineare una cosa c'è spazio per tutti l'atteggiamento allucinante che ho sentito da parte di alcuni di voi sul fatto ad esempio le tv locali campano sullo sport
Viva dio ma con lo sport ne abbiamo fatto battaglie come l'antiproibizionismo abbiamo fatto campagna senso tuttora abbiamo fatto campagna sulla banda Sbardella quando nessuno parlava di Sbardella
E dello squalo a Roma e si rischiava abbiamo fatto campagna contro il nazismo e ritorno del nazismo e venivamo
Minacciati di morte dai naziskin di Colle Oppio queste sono le dimensioni stupide con cui uno deve fare i conti quando lavora sul locale
Ecco le tv locali campano di sport se voi pensate che volete eliminare tv locale semplicissimo chiudere il rubinetto dello sport
Fate in modo che non sia possibile fare le partite fate in modo che sia possibile soltanto proporre vecchi stanti i film e telefilm le locali moriranno molto presto
E allora a questo punto cerchiamo di ricordarci che attraverso lo sport attraverso i colleghi che hanno lavorato e che lavorano in quei settori che sono stati buttati fuori senza che nessuno di voi protestassero dagli stati grazie anche all'impegno della Rai
Mentre facevano le telecronache grazie a quei colleghi che sono stati buttati fuori perché facciano il loro lavoro le locali sono esistite
Ecco credo che sia importante questo concludo mi rendo conto che ci può essere qualche qualche tono rabbioso però credetemi in questi anni
No va be'io lo sento un tono rabbioso a me mi hanno arrestato tre giorni di sosta auto regioni al sesto piano la questura di Ankara perché facevo riprese di una manifestazione di obiettori di coscienza turchi e l'ordine e la Federazione della stampa hanno detto che era marginale perché non ero iscritto
Ecco la dimensione degli anni ottanta e guardate tre giorni al sesto piano dalla questura di Ankara non è piacevole
E magari sapere che c'è la corporazione o il sindacato che dice va bene
Può fare piacere oppure posso parlarvi di Tel Aviv ma non so se convenga parlare di Tel Aviv sotto i bombardamenti quando gli inviati stavano a Gerusalemme
Non so se questo caso ne parleremo se serve ecco tutto qui io spero che da oggi possa essere possibile ragionare insieme perché chi fa televisione
Per il servizio pubblico per il la Fininvest per il cavalier Berlusconi per il locale
Possa comunque al di là di tutto riuscirà a trovare nella concorrenza leale non quella fatta a letto con gli appalti
La concorrenza leale reale la possibilità di dare un prodotto migliore e poi guardate noi produciamo e prendiamo in formazione un mercato comunale True speriamo che gli utenti
Grazie a questo lavoro si abituino anche a respingere il produttore Angelo quando lui non vendiamo il prodotto rancido impari noti dal cielo appresso
Noi abbiamo consumato in questi quarant'anni un talk patrimoni incredibile che era la credibilità dell'informazione della stampa
Da parte del pubblico grazie
Grazie Roma
Per favore un collega del CDR di Napoli non so il nome perché non mi è stato indicato un documento del CDR
Subito dopo Andrea motonavi la collega mance
RAI sono Gabriella cancelli delle sede di Napoli
Soleri errore sulla riorganizzazione della Rai e in particolare sulla sulla presenza nelle regioni la redazione di Napoli ha inteso individuare alcune linee generali lungo le quali dovrebbero muoversi l'azione di rinnovamento avviata dalle da
L'Usigrai asserisce che l'informazione regionale non è soltanto un bisogno sociale al quale risponde la RAI ma anche un investimento economico confortato da un notevole successo di mercato
La redazione napoletana condivide pienamente tale posizione e per queste insiste sulla necessità che l'informazione locale pubblica venga rafforzata
Essa costituisce al momento l'unico elemento che differenzia l'offerta RAI da quella della grande concorrenza
Anche per questa deve essere subito avviata alla terza eredità edizione del TGR che può essere realizzata i Usigrai ce la dimostrato con costi aziendali minimi e altri benefici
L'esistenza delle sedi regionali viene peraltro sancita per una preda una precisa legge lo ha rilevato anche qualche giorno fa il presidente Dematté
Ciò nonostante nelle redazioni periferiche regna una grande insoddisfazione per una sottovalutazione dei fermenti in atto nel Centro Nord e nel Centro Sud del Paese che consiglierebbero ancora una volta una rivalutazione del regionale
Realtà quali centri di produzioni di Milano Torino Roma e Napoli non possono più accontentarsi di un ruolo passivo nella realizzazione di servizi per i TG nazionali
L'informazione regionale d'altra parte non può essere in alcun modo condizionata da ingerenze di enti locali o di forze produttive esterne all'azienda
Ipotesi di convenzioni con enti locali o peggio di loro partecipazioni in attività decisionali devono essere respinte con fermezza l'impegno della redazione napoletana è di vecchia data
Il progetto tante volte avviato e mai realizzato del tutto che identifica e Napoli il polo centrale della cultura e dell'informazione nel meridione d'Italia e ora più che mai attuale
Un'area come quella meridionale estremamente debole dal punto di vista editoriale nella quale anche le aziende informative le emittenti privati vivono una profonda crisi
Incontrerà difficoltà sempre maggiori ad entrare nei circuiti nazionali
E al di là delle spinte separatiste oggi più forte che mai nel confronto con il Nord e il Mezzogiorno è destinato ad essere perdente
Riteniamo quindi necessario studiare forme di raccordo del centro di produzione di Napoli con la Puglia il Molise e la Basilicata la Calabria la Sicilia l'Abruzzo
Sentiamo forte l'esigenza di promuovere un osservatorio sui problemi del Sud proposta peraltro già avanzata in passato dalla redazione della Campania
Sia chiaro non vogliamo in alcun modo porci in posizione conflittuale con le altre sedi nella consapevolezza che il futuro dell'informazione regionale deve vederci affiancati impegnati nel raggiungimento di un unico obiettivo rivendichiamo però il rispetto pieno della nostra professionalità perché siamo fermamente convinti che le centinaia di giornalisti e di lavoratori delle regioni non sono come sostiene qualcuno il pattume della RAI
Ma un patrimonio collettivo che ormai uscita dallo stato di minorità in cui si è tentato di reale e Carlo
Grazie
Grazie buongiorno
Montanari
Pregherei l'onorevole Zaccaria
C'è mi pare ancora il prepararsi
Mi scuserete se leggo ma non sono abituato a parlare in pubblico e quindi dovrò leggere
Dunque cari colleghi il mio intervento che vi prometto sarà breve e non intendo tediarvi legato a un'esigenza di chiarezza
Ho apprezzato la relazione del segretario dell'intervento di Giulietti che hanno posto le basi corrette secondo noi sulle quali si deve svolge nel confronto tra il sindacato l'azienda
In particolar modo apprezzato l'invito a considerare la riforma come un momento di rilancio una grande sfida professionale ed aziendale
Occasione per rinnovare e ampliare il servizio pubblico non già per consentire quella Marge nelle marginalizzazione che pure qualcuno gradirebbe non poco
Rimettere in circolo nel sangue delle professionalità ripensare obiettivi e progetti liberare risorse
Mi sento di dire come ha detto questa mattina il Presidente è musica per le nostre orecchie ma deve valere per tutti nessuno escluso perché non deve essere consentito a nessuno certo non all'azienda ma neppure a nessuno dei nostri colleghi men che meno nel sindacato
Di pensare che la riforma possa essere uguale per tutti ma per qualcuno più uguale che per altri sarebbe un errore devastante pensare come molti pure fanno in questo preciso momento fuori ma purtroppo anche dentro questa azienda
Che lo scontro decisivo si svolge sono sulla televisione che la radio può essere abbandonato al suo destino perché tanto bianconera che sia la soluzione poco importa fare opinione ci pensa la televisione
Ecco io voglio dire chiaramente che questo retropensiero affiora dietro tanti ragionamenti che si sentono affiora dietro gli articoli che certa carta stampata che si occupa di RAI fa solo quando c'è notizia che riguarda i telegiornali attira dietro le dichiarazioni pubbliche di alcuni esponenti della nuova dirigenza di questa azienda
Che sembrano non essersi accorti che canta la televisione ci sono le sedi la Nuova Eri la radio
Tra le corporation e tante altre realtà
Questa distorsione secondo me non è accettabile il servizio pubblico è un tutt'uno un unicum differenziato al suo interno ma intimamente legato lasciamo quindi a Berlusconi la prerogativa di occuparsi sono di ciò che redditizie piuttosto creiamo per la radio
Che ne ha bisogno
Le condizioni per uscire dall'angolo e dalla residualità in cui è stata cacciata
Noi comunque anche per scelta culturale politica e non bisogna aver paura di questa parola quando sottende interessi generali e sociali per scelta culturale politica non accetteremo di subordinare la radio al video il servizio pubblico
Se non ci pensa il servizio pubblico a tutelare e promuovere un media oggi in difficoltà ma dalle potenzialità enormi come la radio se non ci pensa la RAI
Potremmo un giorno trovarci a rimproverare hanno gli stessi di non aver fatto nulla per ostacolare il dominio progressivo e totalizzante del video con tutti i rischi che ne conseguono soprattutto in un Paese come il nostro che va verso il maggioritario
In una situazione di deregulation selvaggia per quanto riguarda in media dunque via libera alla radio ma in che direzione con quali risorse per quale pubblico con quale linguaggio quali le modalità di offerta quali palinsesti e la programmazione certo definire questi obiettivi è compito dell'azienda ma è altrettanto certo che è compito del sindacato a controllare che gli obiettivi rientrino sul piano della tutela del servizio pubblico
Ed è il rilancio di radio e televisione
Io ho sentito nella relazione di Romita molte cose sulle quali mi trovo in pieno accordo
Oddio ci sono state un po'di opzioni sulle quali tra i quali mi sono perso avrei preferito che ci fosse stata magari le più care più chiarezza una scelta di campo più chiara in favore di due testate comunque la sostanza e condivisibile
Parole come l'azzeramento le opzioni per i giornalisti la differenziazione dell'offerta il superamento della cesura tra palinsesti e programmi formativi sono certamente condivisibili
Mi trovo soprattutto d'accordo con la necessità di affrontare la grande scommessa professionale che consiste nell'invertire il rapporto con le fonti
Nel liberare finalmente le nostre energie professionali restituire autonomia e dignità professionali professionale alle nostre redazioni così spesso umiliate negli anni passati
Siccome siccome dunque i punti di accordo sono certamente preponderanti rispetto a quelli di disaccordo voglio soffermarmi su questi ultimi non per spirito di contrarietà ma perché ho imparato dal confronto
Che finora si è svolto in questo sindacato che sostenendo le proprie posizioni con lealtà e senza infingimenti è possibile giungere a sintesi mentre servono a ben poco polemiche fatte magari in difesa di prerogative di questa o di quella redazione che di qui a poco non avranno più nessun senso io comunque voglio dare atto all'esecutivo di aver accettato il confronto con i Cdr con le redazioni a tutto campo e di aver mutato anche talune posizioni
Dunque vediamo la parte più complessa la proposta concreta io rispetto la posizione di chi ritiene che non tocchi al sindacato formulare una proposta
La rispetta ma ne sono convinto solamente in parte
Certo non è l'Usigrai dove scrive nel piano editoriale non è l'Usigrai a decidere quanti saranno e magari chi saranno i direttori della radiofonia o della televisione
Spetta però certo noi esprimerci sull'ipotesi contenuta nell'ormai tristemente nota delibera varata dal penultimo Consiglio di amministrazione in articulo Mortis l'unificazione dei giornali radio non ci piace
L'unificazione la combattiamo
Non voglio dire per ragioni posa crostate di pluralismo non voglio dire per ragioni pur legittime di orgoglio professionale noi la combattiamo per un'altra ragione perché è una stupidaggine perché è inutile è un autogol non c'è nessun Paese simile al nostro quanto organizzazione dei media
E perché questo lo hanno detto ancora fosse in pochi dietro l'unificazione e la conseguente inevitabile restrizione dell'ascolto del servizio pubblico
C'è un regalo grande come una casa l'emittenza privata c'è un'auto amputazione del servizio pubblico che lascia vuoto uno spazio che altri riempiranno
E qui mi ricollego le stesse motivazioni che hanno portato Giulietti a difendere molto meglio di me le tre reti televisive
Dunque no all'unificazione ma certamente no anche l'attuale tripartizione allora cosa
Visto che la legge ci assegna tre reti che la Terza Rete ha una sua caratura culturale che forza in questo momento l'esempio più avanzato di programmazione mirata e personalizzata
Noi pensiamo che le direttrici uno in una lungo le quali sviluppare l'informazione siano due da distribuire ci sembra ovvio dirlo su tutte e tre le reti
Una direttrice è quella della grande informazione tradizionale dei notiziari e degli approfondimenti classici che hanno fatto non dimentichiamolo la fortuna della radio RAI procurandoci uno share del trentacinque per cento
Che oggi abbiamo ma domani potremmo anche non avere più se rinunciassimo le nostre carte vincenti che sono quelle dell'informazione
Accanto a questa rete classica vediamo una Rete quella che Attilio Romita mi pare abbia ribattezzato la rete del suono della parola
Una rete versata all'informazione in tempo reale cadenzata sulle ventiquattro ore il rapporto flessibile con il resto della programmazione
Capace di soddisfare indiretta esigenze informative di un pubblico eterogeneo di target studiati e individuati sulla base di studi e ricerche serie
Dunque due direttrice due testate due redazioni asimmetriche comandato editoriale diverso ma complementare non spetta certo a me attribuire le linee editoriali ma non credo che non credo di dire una corbelleria se descrivo uno scenario in cui alla rete tradizionale si associa una informazione più legata a temi popolari alla grande cronaca al costume
E se invece all'altra lente si associa un'informazione presente indiretta sui grandi avvenimenti internazionali e interni della politica e della società i grandi momenti della nostra vita
Dico due diverse testate e non semplicemente due redazioni
E non ho il timore di farlo perché esistono a mio avviso i meccanismi capaci di evitare i difetti del passato la moltiplicazione all'infinito delle strutture
E delle dotazioni gli inviati a ripetizione ne parlava poco fare mito Romita gli inviati a ripetizione che seguono tutti la stessa cosa
In una parola si può evitare
Con sistemi certi la concorrenza interna tutto questo si può evitare se si mettono in campo sinergie non occasionali ma organiche e sei direttori rispondono a un'autorità aziendale del rispetto delle loro linee editoriali che ripeto
Devono essere considerate queste la considera la condizione essenziale generaliste ma al contempo diverse e complementari e non concorrenziali
Questo è possibile e dirò di più avviene in molti Paesi siccome siamo stati tacciati io e i miei colleghi del CDR del GR due in queste settimane da qualcuno di essere vecchie provinciali perché vogliamo due testata dalla siamo andati a vedere quello che succede all'estero
Di una riga vi racconto abbiamo scoperto che l'unificazione non esiste da nessuna parte che il modello più diffuso è quello duale
Che in alcuni casi assomiglia molto a quello che noi vorremmo in vi dico cosa succede in Francia ad esempio Radio France dica il servizio pubblico in Francia o no udienza del ventiquattro per cento quindi dodici punti meno di noi dodici
Ed è divisa in quattro segmenti c'è una grande rete classica generalista simile per palinsesto ciò che oggi è la prima o seconda rete RAI di redazione centoquaranta giornalisti con un direttore
C'è poi Fasan foche Falorni USA ha un suo direttore sessanta giornalisti ci sono infine fra scultura fans musiche che sono ricollegabili alla massa Terza Rete trasmettono notiziari flash prodotti dalle prime due redazioni
Allora questo con due direttori costituiscono un unicum editoriale le sinergie sono in quella realtà la regola la produzione largamente comune come in comune sono sedi provinciali uffici di corrispondenza
Allora io domando non è questa una possibile strada per rilanciare la nostra radio non è questa un'organizzazione simile a quella grande redazione che è un po'l'architrave che regge tutta l'impalcatura della redazione dire unità
A chi fanno paura due direttori forse a chi dice di volere l'azzeramento ma poi è pronto dice di volere l'azzeramento le opzioni ma poi è pronto a dimenticarsene il giorno dopo perché sa che l'azzeramento vale per tutti
L'azzeramento vale per tutti nessuno escluso andai non fa paura a parlare di due degli attori perché la riforma la vediamo davvero grazie
L'onorevole Zaccaria per favore
Ah non pulita
Stavo stavo per ricordare a tutti voi ma voi non ricordate meglio di me ex consigliere d'amministrazione della nostra azienda vecchio amico posso intervenire un secondo prima del professor Zaccaria però sono diretti che abbiamo appena ricevuto una telefonata del professor Gregory
Ci convoca per discutere la radio venerdì mattina e questo forse è un altro risultato rilevante di questa giornata
Ma dunque io
Avendo sentito questa ma nelle relazioni introduttive quello di Barzoni è quello di di Giulietti certamente avrei la tentazione di intervenire su diverse questioni che che sono al centro del dibattito di di oggi dibattito diciamo dei giornalisti
Naturalmente credo che sia opportuno che invece su queste cose
Uno come me non intervenga per ragioni per ragioni diverse da quelle da quelle di De Matteo ovviamente perché io sono una sorta di professore fuoricorso e quindi potrei in qualche modo dar luogo certamente a delle interpretazioni sbagliate preferisco invece parlare di una questione che è rimasto un po'sullo sfondo del dibattito di oggi
Ma che e destinato in maniera inevitabile a condizionarlo in misura rilevante
Beppe Giulietti stamattina ha detto la riforma della RAI si lega in maniera stretta con la riforma della legge Mammì
Un passaggio soltanto ma un passato certamente centrale del discorso
Dei discorsi che voi state facendo in questo momento sulle sulle reti sul numero delle reti beh io credo che se non si riflette attentamente e su quello che sta avvenendo a livello istituzionale su questo piano si rischia di avere delle proporzioni sbagliate
Ad esempio un attimo fa qualcuno ha parlato di politica AST dei diciamo di continuazione di del della deregolamentazione nel settore dei media
Beh questa è una di involontaria ma gravi inesattezze
Che per quindici anni certamente non sono state leggi ma in questo ultimo anno il Parlamento sta facendo un lavoro frenetico sulla materia della televisione
Io ho contato sette decreti legge
Che sono stati praticamente in Parlamento in questo anno e sette decreti legge sono tanti gli ultimi gli ultimi quattro sono la reiterazione dello stesso
La leggina sulla RAI che è stata frutto di una di un lavoro molto impegnativo fa approvata tra l'ostruzionismo
E poi una infinità di pareri dati sulle sponsorizzazioni sulla pay tv B c'è un Parlamento che sta facendo un lavoro frenetico in materia di televisione
Forse con una scarsa produttività però io inviterei a diciamo a leggere con o almeno osservare con attenzione questa produzione legislativa perché c'è una sorta di contraddizione tradire
Che vogliamo arrivare alla riforma della legge ma mi e qui lo dicono tutti
E in realtà come dire lavorare giorno per giorno perché questo fatto non avvenga perché in realtà con una serie di interventi caotici e disordinati eh contingenti si creano delle situazioni che allontanano questo questo momento nel tempo
Cioè si fa qualcosa di più si consolida la situazione esistente
Guarda ad esempio la questione del piano delle frequenze può sembrare una cosa da teorici da ingegneri telecomunicazioni ma il piano delle frequenze
Nel nostro Paese ha conosciuto una sua diciamo che il piano regolatore
Voglio dire è stato fatto faticosamente sulla base di quel piano sono state date sei concessioni nazionali
Poi è scoppiata la questione di Tangentopoli che ha toccato anche questo è stato messo da parte
Voglio leggervi quattro righe di un articolo non vi dico di chi è ma lo dovete indovinare
Lo spettro delle frequenze costituisce una risorsa naturale è sempre più scarsa
Il corretto uso dello spettro delle frequenze attraverso le quali si svilupperà
Diviene quindi essenziale per il progresso del Paese in Italia l'uso che ne stiamo facendo è simile a quello che abbiamo fatto del territorio pessimo
Chi è che ha scritto questo articolo
Il ministro delle Poste
Cioè il signore che praticamente presiede alla redazione di questo Piano delle frequenze
Ecco allora siccome è pessimo
Si fa saltare tutto e quindi praticamente si consolida ulteriormente perché era occulto un pessimo piano ma comunque era un piano e si consolida la situazione esistente
Il risultato sapete qual è che ci sono c'erano prima ottocento emittenti locali non ve l'ha detto con il terzo polo ma adesso ce ne saranno mille quattrocento
Le radio non hanno praticamente le concessioni
Ma state bene attenti tutto questo appare fatto secondario
Però dove centro gli interessi fondamentali prendiamo due esempi significativi prendiamo la materia delle sponsorizzazioni la materia della televisione appagamento della televisione diciamo che la pay tv
Cos'è successo in questo anno
Dicembre del mille novecentonovantadue il Parlamento fa una legge fa una legge la quale recepisce una direttiva comunitaria che dice sostanzialmente che la sponsorizzazione si deve fare in un certo modo in maniera corretta non si possono fare sostanzialmente attraverso la sponsorizzazione pubblicità
Forme di pubblicità beh questa legge passa in maniera faticosa in Parlamento
Il Garante fa un Regolamento nel quale applica questa legge e sostanzialmente dice che il fenomeno delle telepromozioni
Non si può fare o almeno si può fare come pubblicità quindi con quegli indici di affollamento
Bene
Passano sei mesi
Il Regolamento del garante viene messo in frigorifero viene messo in frigorifero rimesso al consiglio di stato scusate ma sostanzialmente che ha messo da parte
E intanto con una leggina con un decreto legge di qualche mese fa
Il il principio viene sostanzialmente fatto saltare il termine per l'entrata in vigore di questa regola viene spostato alla fine dell'anno anche più in là e si applica un principio sostanzialmente opposto
Cioè il Parlamento con questa tipo di legislazione diciamo sotto il livello del mare siamo legislazione carsica anzi potremmo definirla
Praticamente con una mano fa e con l'altra disfa in confronto diciamo Penelope era una dilettante perché sostanzialmente qui siamo veramente a una situazione inconcepibile
Cioè si adegua arabi alla direttiva europea nel dicembre di quest'anno e due due mesi fa un mese fa si cancella tutto quello che si era fatto praticamente nel dicembre spesso guardate che questa cosa ha influenza per la RAI perché quando si parla di risorse quest'anno se voi guardate i dati sulla pubblicità sottile la RAI questo è l'unico anno in cui non ha l'aumento del canone
E nel quale sostanzialmente è a crescita zero nel settore pubblicitario
Ma scusate ma se per caso il concorrente della RAI riesce a fare le telepromozioni che erano vietate nel dicembre e che hanno una dimensione stimata di quattrocento miliardi
Beh voglio dire che siccome i soldi sono sempre quelli evidentemente non vanno in pubblicità e vanno in telepromozioni quindi il venir meno di questa regola è un qualche cosa che non direttamente ma indirettamente danneggia la RAI perché in un anno in un anno magro le risorse vengono tre nata in quella direzione
Questo il primo esempio il secondo
E l'ultimo esempio voglio fare
è quello che riguarda la pay tv ecco qui io credo che veramente la questione sta sia più grave molto più grave di quella che riguarda le sponsorizza
Qui la questione è molto più grave perché sostanzialmente il fatto e sostanze è avvenuto alcuni mesi fa è il fatto che quello che si è materializzato in una sorta di contratto ne ha parlato con limiti poco tempo fa ha parlato di questo famoso contratto della lega calcio
Guardate che questo contratto d'area calcio non è un contratto di diritto privato qualsiasi come gli altri questo è un contratto ordinamento è un contratto che praticamente determina l'ordinamento complessivo
Cioè io purtroppo assistito a questa vicenda in una fase molto molto delicata della vita e la RAI cui c'era questo questo passaggio diciamo di consegne tra un consiglio e l'altro
E ho assistito a un fatto che io ritengo gravissimo lo in qualche modo denunciato questo fatto è il fatto che riguarda il diciamo sostanzialmente questo contratto perché la RAI ha stipulato praticamente con l'assistenza della Fininvest
Cioè nel senso che l'assistenza in senso tecnico cioè nel senso che la che la Fininvest è stata a guardare che la RAI prendeva i diritti in chiaro cioè quelli praticamente che gestisce
Amputati di alcune partite di calcio molto delicate ce ne sia su quello del sabato e la domenica sera
Che sostanzialmente rinunciava a offrire sul terreno della pay tv
Rinuncia alla seduta alla pay-tv voi dite ma certo è naturale che non c'a soffrire perché non aveva la possibilità di farlo
Ma evidentemente non è la possibilità di farlo poteva dire prendiamo tutto il contratto e poi riceviamo parte alla delle più eventualmente magari anno dopo anno
La Polesana Fininvest era molto precisa fino a che la Rai stava tranquilla
Naturalmente faceva ponti d'oro e allora le grandi offerte ti diamo le partite di coppa europea vediamo l'automobilismo questo contratto questo questa questa permuta tra calcio e automobilismo dirittura inconcepibile
A questo posto non so se colline quei ma io mi sono meravigliato certo più di Luís del fatto che il contratto del basket costasse dieci miliardi
Cioè certo è stato stipulato quando era presidente della lega De Michelis presidente a Rai manca
E voglio dire consiglio d'amministrazione non ha neanche visto che a quel tempo non aveva questi poteri
Ma io sono anche meravigliato del fatto che oggi che oggi la lega la lega basket presieduta da Malgara che è un uomo vicino a Fininvest accetti di fare un contratto due miliardi e mezzo
Senza dir nulla in altri tempi sarebbero andati all'altro sportello perché non ci sono andati
Non è che ci sarà un grande accordo un grande accordo sotterraneo probabilmente anche per moralizzare i prezzi ma io non credo che un uomo come Malgara si faccia tanto moralizzare
Io ho la sensazione che in questo campo si sia fatta una grande intesa una intesa
Io ho provato a ipotizzare che siano una di quelle intese vietate
Vietate dalla dalla legge antitrust
E perché quando due soggetti monopolisti sul mercato è un terzo soggetto che la lega si mettono d'accordo
E quando la Fininvest se ne sta in disparte favorendo questo accordo e rinunciando a qualsiasi cosa salvo dire attenzione che se la RAI fa l'offerta per la pay tv noi allora aumentiamo facciamo l'asta
Beh allora se questa non è contemporaneamente la prova che la Fininvest opera perché le più sul mercato dei contratti
E che c'è una sorta di accordo col un'intesa a tutto campo in questa se in questa materia voglio dire quale prova volete di più
Ecco allora sulla pay tv e chiudo veramente su questo sulla pay tv il governo il Governo fa una impone un principio che è sacrosanto un principio in cui dice in Italia siccome c'è troppo congestione a livello a livello etere noi
Puntiamo modello di pay tv che vada o sa via satellite e via Carlo è un principio sacrosanto coglie è un vero principio ecco voi siete disposti a gettare una scommessa che questo principio in Parlamento non resterà in piedi
Siete disposti a gettare una scommessa che tutti opereranno perché la pay tv possa avere presto la sua concessione perché il vero problema la cartina di tornasole del ritardo che l'approvazione della della nuova l'esami sta proprio in questo problema
Cioè voi fate questo calcolo quanto quanto cioè quanto sarà data la concessione per quanta e per quanto tempo e voi capirete che fino a quel momento Paola Concia la pay-tv fino a quel momento la legge Mammì non si pagherà più lo dico per un motivo molto semplice perché una volta che voi avete dato la concessione a questi signori che hanno in mano il contratto l'ordinamento della lega calcio questi signori praticamente avranno una una Brivio straordinario
Al fa faranno una rete che sarà monopolista sul settore perché naturalmente tutte le due sono in mano loro e l'emendamento Rognoni che proponeva una sola rete per soggetto è stato messo un libro dei sogni
Beh quando voi vedete questa concessione e ne misurate la durata voi capirete che quello è il termine
Al di là del quale praticamente non si farà questa riformare la legge Mammì
E allora però il risultato sarà grave perché contemporaneamente un soggetto si sarà consolidato sul mercato in termini definitivi
L'altro soggetto che la RAI avrà risorse pubblicitarie praticamente inesistenti avrà i contratti sportivi che questi signori che vorranno dare e avrà probabilmente certamente anche i risultati della gestione che sarà certamente positiva di questo di questo periodo
Però non basta ecco quindi allora io vi invito a riflettere su questo dato cioè preoccupiamoci del questione interni che sono fondamentali ma
Comprendiamo che essendo se non si riforma questa legge senza consolidare la situazione esistente neanche di un grammo il rischio è che il servizio pubblico si trovi sostanzialmente a fare i suoi progetti sulle sabbie mobili grazie
Voi dallo sfavorevole Demetrio Volcic volevo farlo fare un breve saluto a tutti voi probabilmente
Questo in realtà è un trucco basso da parte di interrogava belliche io volevo soltanto portar via via solidarietà dire che siamo soltanto un praticante direttore che cercherò di imparare molto presto
Il vostro mestiere
Che comunque la mia presenza qui oggi e spero anche domani se gli atti solidarietà di simpatia con i problemi di cui si parla
Terrebbero Belcastro io vi ringrazio volevo dire ciao ciao volevo dire che adesso o un po'iscritto a parlare in questo momento i colleghi plastica quei Dotto
Voi mezza Morvillo il resto non vuole spaventarmi la lista è molto lunga vi pregherei di aiutarmi di aiutarci ancora far parlare tutti
Vasca per favore
Una piccola provocazione se ci sono ancora dei colleghi della carta stampata da questa tribuna si è parlato più volte di questo misterioso mutamento dei prezzi per ciò che riguarda il contratto con la lega Basket spero che loro abbiano tempo di interessarsi dei temi di questo genere
Mi sono del comitato di redazione del GR tre
Abbiamo ascoltato le relazioni di Bolzoni
Così Giulietti e anche l'intervento del presidente
E quindi io inizierò dalle risorse
Perché a nostro giudizio il terreno sul quale è necessario sviluppare il confronto del terreno della qualità sia della difesa della difesa qualificata nella nostra attività professionali e non quello del risparmio
Perché se cominciamo a parlare di bilanci in rosso
Di sofferenze
Riproponendo la vertenza al governo
RAI che era una liturgia che avevamo scortato a Pasquarelli in diversi incontri colliri col rischio che ne usciamo
Abbastanza rassegnati
Sia il problema il bilancio il problema sono le risorse ma prima di tutto il probabile la qualità dell'informazione anche alla qualità dell'informazione deve garantire il servizio pubblico
E quindi se c'è un'esigenza di risparmio se c'è una necessità di bilancio beh il discorso il Presidente lo deve fare al presidente del Consiglio Ciampi
E poi rifare anche al Parlamento all'interno di questo discorso se c'è una strategia di risorse da seguire la seguiremo ad essere una strategia delle risorse no una linea ortodossa di tagli e questo va detto molto chiaramente
Anche perché
Sulla base della brevissima esperienza che abbiamo fatto come CDR abbiamo sfiduciato un direttore
Abbiamo cercato di porre il problema della qualità dell'informazione in un ambito abbastanza particolare quale può essere il GR tre
Abbiamo posto il problema dell'accesso ai giovani per quanto riguarda l'attività
Quindi
Se dato anche il un CDR norme di comportamento che anticipavano trasparenza e CTR niente gratifiche niente promozioni mentre stanno a fare il lavoro di CDR che fanno parte anche queste delle regole
Quindi su questo terreno della trasparenza bensì o molto d'accordo
Combat zone quando dice bisogna dire al direttore nel pieno della sua libertà ed autonomia riferito al direttore generale della RAI
Ma prima di tutto le risorse sia prima di tutto il bilancio Investimenti che la vertenza col governo e bisogna vedere in che termini questa vertenza va apposta
Perché io non credo che il sindacato possa accettare la prospettiva di un rischio che venerdì andiamo a discutere dico con uno dei membri del consiglio d'amministrazione e questo ci ripara liturgia dei deficit
In una situazione che ne conosciamo
In questa fase se è vero quanto sostenuto da Bolzoni se è vero quanto sostenuto da Giulietti decidiamo di fronte ad una sfida beh la sfida la dobbiamo fare con le risorse non abbiamo fare quei buffi
Su questo dobbiamo essere molto chiari
Quindi avvertenza da questo punto di vista
Ma
Non è sufficiente che il sindacato si faccia carico di questo problema
E non se ne deve far carico con la preoccupazione diceva Romita la relazione radiofonia senza frenesie di cogestione non ci sono da parte nostra frenesie di cogestione
Diciamo soltanto
Che
D'accordo la RAI deve avere un patto di fiducia con i cittadini d'accordo che deve essere un luogo di libertà e non dei lotti o delle lobby
E c'è anche la proposta che mi sembra molto interessanti
Questa specie di botte della informazione
Quella che Giulietti definiva una specie di azionariato popolare di ricominciare a vivere perché a mio giudizio è la prima risposta a questi vedi Berlusconi del partito del tele per Tito sia una risposta sostenuta da
Il consenso popolare da interessi reali degli utenti probabilmente legati al canone ma è un'articolazione una possibilità che a mio giudizio è interessante su quale non soltanto il sindacato dell'Usigrai deve lavorare
Io direi che questa proposta di cominciare a camminare anche all'interno delle altre organizzazioni sindacali che non è l'ufficio delle Poste reclami dell'Usigrai no e qualche cosa di diverso e di nuovo anche come risposta a quello che è l'emergenza di bilancio che i nostri consiglieri di amministrazione portano avanti da sempre perché per un'incapacità allora gestire questa situazione
Perché il mandato un mandato stretto in un ambito di un servizio pubblico ridimensionato
Finanziariamente bacato senza possibilità di investimenti e questa risposta la dobbiamo dare molto chiaramente la dobbiamo dare oggi non lo dobbiamo dare nei prossimi mesi
L'altro aspetto
Mi sono molto d'accordo sulla proposta d'una conferenza dell'informazione
E anche su quella che
Cioè la carta stampata viene proposta come Moro mania per la televisione altri colleghi sono intervenuti hanno sostenuto che l'informazione del servizio pubblico non si può limitare la televisione e non lo dico perché esso allora ci no perché l'informazione qualche cosa di più il sindacato ha proposto e su questo mi sembra che ci sia un aspetto importante che la RAI deve tornare ad essere il centro di produzione autonoma di informazioni
Nella relazione di Romita era accennato il settanta per cinque per cento praticamente delle informazioni vengono dati non siamo noi i produttori di queste informazioni beh siamo produttori soltanto del venticinque per cento
E quindi ce l'abbiamo spazio d'investimento per risorse professionali
Che anche per possibilità di sfida di confronto
E non per gratuiti e trasversalità che vengono proposte per quanto riguarda risoluzioni radiofoniche ma su questo adesso coi entriamo nel merito
Quindi
Ter Reno
Il confronto insisto deve essere quello della qualità e non del risparmio
Terreno del confronto deve essere quello del luogo della libertà de del superamento di fatto di un atteggiamento per troppi tempio veri Naro e subordinato e deve essere per il sindacato non soltanto dell'Usigrai dal sindacato dei giornalisti
E le organizzazioni sindacali un terreno di impegno concreto e quest'idea dei botte dell'informazione rappresenta l'elemento di novità e a mio giudizio un Passavanti per qualificare ulteriormente
Il servizio pubblico per sostenere lo ma non soltanto verbalmente
Io
Ho seguito molto con interesse l'intervento di Paissan
Il quale dice che tutto sommato oggi va di moda
Dichiararsi del partito dei non caratterizzato diciamo del partito dei Comuni turistici
E io questo non lo lei comunque IST è questa
Questa stagione la vedo male se non la vedo come possibilità di apertura come concreto spazio di libertà e qua dobbiamo tornare
A definire uno spazio di confronto
Magari cominciando da radiofonia
Magari non pre confezionando
Una soluzione
Quello di sviluppo
E sulla radiofonia c'è il rischio che questo modello di sviluppo sia poi targato o trasversalità o in un'altra maniera
Ma lui dobbiamo avviare un confronto molto concreto ma non sulla radio così sulla capacità nostra propositiva di imporre una soluzione che sia prima di tutto di produzione di informazione prima di tutto di informazioni
E su questo vorrei conoscere le opinioni degli altri colleghi di CTR
L'opinione degli altri colleghi anche perché su questo terreno
Non è confronto soltanto tra i giornalisti radiofonici e il confronto è aperto anche comunque i giornalisti della televisione anzi se c'è una critica che dobbiamo fare al al sindacato qual è
Ed ecco nella preparazione di questa fase e non c'è stato mai un confronto tra i CDR
Per la radio e Cdr della televisione siamo andati avanti compararle separati sì che lo hanno portato a un risultato a mio giudizio
Completamente soddisfacente e questo va superato
Ossia va superato perché e i problemi che c'abbiamo i fronti Giulietti l'accennava nella relazione quando parlava della formazione dei giovani
E la formazione dei giovani d'essere una formazione completa non la formazione a pezzi e le esperienze che fanno alcuni borsisti almeno la nostra redazione non è un'esperienza confortanti
E allora
Intanto andiamo al confronto venerdì con Gregory naturalmente ci andranno anche i comitati di redazione della radiofonia essendo il professor Gregory delegato al microfono
Quindi ci andiamo anche noi non credo che ci vada soltanto l'esecutivo dell'Usigrai anche perché siamo espressione democratica delle redazioni
E su questo avremo modo di sviluppare meglio quell'orientamento generale
Che si deve avere una radio
Una rete ramificata però stiamo attenti
A proposito di giovedì dei palinsesti ironica
E quando si è stato affidato ai geometri la stesura dei piani regolatori delle città Rachel abbiamo di fronte la cementificazione selvaggia dei nostri centri urbani e stiamo attenti ad affidare ai geometri questa responsabilità e rispetta l'organizzazione del palinsesto
Ho l'impressione che il rischio di affiderà i geometri questo ci sia
Ci sia
Perché le proposte su che cosa si basano io non entro nel merito che almeno
Io queste asimmetrie simmetriche
Le capisco poco diciamo così capisco poco
Diciamo che noi dobbiamo recuperare i una sintesi unitaria all'interno dei CDR delle redazioni della radio e della televisione e su questo partire per un confronto che ha perso possiamo andare con formule già per certi versi preconfezionate che rischiano un limite diciamo uliveti lo stesso limite che manifesta dei geometri quando fanno si mettono a fare i piani regolatori delle zone litorali delle aree metropolitane
E allora un confronto questo confronto duro attive successivamente con le redazioni
Questo confronto è soltanto una fase anche se c'è la prossimità di venerdì che non è secondaria
Mettendo al centro
Una volta mostra di tornare ad essere centro di produzione informativa autonoma
Fatta l'idea dell'informazione
E terreno di un confronto che a mio giudizio vive sviluppare ancora
E non soltanto per il sì di
Di commissione Usigrai
Presso quali strani per il consiglio di amministrazione della RAI c'è il rischio di solitudine senza consenso e questo non lo vogliamo
Però diciamo molto serenamente e molto chiaramente ricordando un libro di Danilo Dolci fate presto e bene perché si muore grazie
Presidente di autocorrezione
Io sono Emanuele Dotto delle CDR dicendo è non è una Colt
Duccio
Il momento è importante
Ma anche delicato e confuso delicato perché in questa fase di trapasso si affastellano tante cose forse troppe
La riforma dei telegiornali l'accorpamento delle testate radiofoniche le opzioni il futuro della TGR se della testata giornalistica sportiva questo universo sportivo che non pare particolarmente amato all'interno della stessa
Azienda il futuro della TGR con l'ineludibile partenza della terza edizione del telegiornale regionale
E come diceva Blasi la indispensabilità di un progetto che ponga al centro delle sedi regionali le redazioni
E nella matematici cade il momento il caso lombarda fin che forse sarebbe meglio ribattezzare lombarda film ma perché sembra una telenovela
Io no non so avevo un conto non non l'avevo l'aveva mia moglie mio suocero e via andando la vicenda delle note spese l'intervento della magistratura e della guardia di finanza
Vi dico subito che il percorso delineato dagli interventi di Bazoli Giulietti mi ha convinto
Perché ha portato già alle parole del presidente Dematté con il ristabilimento di corrette relazioni sindacali avverto però un pericolo
Che tutto il dibattito venga ricondotto soltanto alla trasformazione dei telegiornali nazionali ad una visione esclusivamente romanocentrica della nostra azienda che va salvaguardata difesa e potenziata nel suo complesso
Penso alla radiofonia
All'importanza che la radio dei riavere perché la e la deve avere nel Paese e ho sentito anche le polemiche a distanza civili fra quanti sostengono una parte della riforma e chi come il collega che mi ha preceduto ritiene invece che ci sia qualcosa ancora da sottolineare e da vedere
Penso soprattutto all'informazione regionale spesso considerata da non so quanto autorevoli direttori e capiredattori centrali un'appendice da guardare con distacco quando anche con evidente fastidio
Addirittura nel passato si è dileggiato il sindacato e lo si è accusato di perdita di tempo per essersi occupato di quei cialtroni delle sedi regionali devo fare dei nomi
Direttore del TG due l'ex ex direttore del TG uno
No ex ex cioè due diretti due direttori fa
L'informazione radiotelevisiva è completa riguarda la radio e la tv il centro e la periferia le grosse testate e le piccole sedi perché la RAI
Ora si salva tutta insieme o fa in pezzi
Ora si riforma tutta nella sua globalità
O la politica dei pezzi dei blocchi dei lotti e dei tagli di parti di questa azienda che è fatta di giornalisti tecnici e personale amministrativo e che si compone anche e soprattutto anzi fino a prova contraria
Di brave persone
E non di farabutti che entra l'Azzano con e sulle note spese o la politica dei pezzi delle parti dicevo rischia di essere drammaticamente perdente
La difesa dei soggetti deboli la possibilità di dare la voce a chi non la polvere l'impegno di servizio per la comunità come diceva il il sacerdote che ha detto delle cose straordinarie che personalmente non mi sono sembrate nere Tory che mesto nate questa è la mia opinione ecco le cose che non vanno trascurate perché l'informazione radiotelevisiva non è soltanto l'informazione spettacolo il conduttore anche sostituisce conduttore di o viceversa le foto sui giornali di questo o di quel personaggio della tv
Il problema delle risorse
Io sono di Genova particolarmente attento ai bilanci della mia famiglia e dell'azienda che dà il pane e Salani
Diciamo anche con franchezza il salame derivato dall'ultimo contratto
Dal contratto integrativo
E non dico questo perché faccio parte della Commissione contratto ma perché oggi posso dire che quel contratto integrativo firmato
Due anni fa è stato un buon contratto e c'era qualcuno che sosteneva la incapacità del sindacato a gestire un buon contratto
Dicevo che questa azienda dà il pane e salame alla mia famiglia
E deve tagliare si deve e tagliare si può ma diamo idee stanno per partire nuove trasmissioni televisive che costano barche di quattrini fatte da giornalisti esterni all'azienda
Quando siamo mille duecento giornalisti e quindi forse pescando con il retino qualcuno si può trovare per poter gestire una trasmissione televisiva alla domenica pomeriggio
E poi quanti telefonini quante auto blu di servizio quanti dirigenti quanti contratti appalti al di fuori del controllo anche se mi sono giunte delle voci che
Guardia di finanza o magistratura abbiano sequestrato qualcosetta di interessante riferito agli appalti degli anni ottantotto novanta ma forse verrà precisato meglio in un secondo momento
Quanta dispersione di risorse
Nei contratti incredibili firmati lo diceva prima l'ex consigliere Zaccaria con la lega calcio e con la sancisse perché c'è anche questo paradosso bisogna fare le riprese nelle sedi regionali per le televisioni private
Che debbano trasmettere le partite riprese dalla RAI e trasmesse dalle tv locali che se non ci sono le riprese che succede se non c'è la possibilità di mandare le telecamere della RAI la Saatchi spacca anche sua volta le riprese per poi farle trasmettere sulla sulle reti locali cioè veramente un assurdo è un paradosso
La relazione sull'informazione sportiva di Collini è stata positiva tempestiva e puntuale ma attenzione spesso il sindacato noi del sindacato siamo stati troppo buoni troppo calmi e troppo arrendevoli
Mi riferisco alla politica alla polemica e alla politica dei diritti sportivi e alle
Politiche dei diritti dei giornalisti la RAI questa grande mamma che ha dispensato favori e prebende ai trombettieri dell'ex regime carta puntando lì a posti di responsabilità solo grazie alla provata fede
Questo almeno sino al novantadue
E che invece matrigna nei confronti di una pattuglia volevo dire manipolo ma forse è di udire pattuglia di Radio cronisti Equality invece negato il riconoscimento della qualifica professionale pochi migliaia di lire ma soltanto l'aspetto la capacità di non saper riconoscere il lavoro che si fa
Chiudo con una considerazione breve sul sindacato
Chi pensava di regolarlo dire per legarlo in un cantuccio con un calcio nel fondo schiena è servito
Innovatori riformatori professorini professor Rumi senza il sindacato non si fa la riforma senza il confronto con il sindacato non c'è RAI non c'è azienda non c'è niente forse a qualcuno spiacerà ma è così
Questo sindacato si è battuto con vigore per il rispetto delle regole e dei diritti doveri dei giornalisti riforma della Rai riforma dei TG
Riforma della radiofonia nel calderone ci mettiamo tutto ma ricordiamoci che l'Usigrai
E magari questo può dispiacere una penna d'Oro anzi di platino come Enzo Biagi che recentemente ha ironizzato nell'ultimo numero di Panorama su dove era l'Usigrai
L'Usigrai c'era e cioè
Forse i viaggi
Il grasso in maltese guarda caso tutta gente regolarmente a libro paga della mamma Rai non c'erano
O se c'erano dormiranno
Grazie
Michele Mezza
Come sapete ha avuto l'incarico
Dal direttivo dall'esecutivo di preparare un documento diciamo riassuntivo di certe nostre posizioni
Allora arriviamo alle dolenti note
Che la questione della televisione
Perché su questo molto veleno è stato sparso in queste settimane
Non a caso che poi l'Usigrai
è considerato forse più utile incaricare un giornalista della radio proprio recuperare fondato di neutralità
Per cui mi in cammino un po'su questo
Filo sospeso
Sotto cui molti
Stanno aspettando il capitombolo del sindacato
Chiedendo di non scegliere
Un po'di attendere altre proposte
Su questo
Giulietti ha già spiegato molte cose ma forse credo sia bene ripetere un concetto
Questo sindacato dico l'Usigrai
Vive ed è arrivato fino a questa conferenza pardon questo seminario di studi
Perché ha sempre voluto essere un elemento di l'oggetto di controllo
Ma non per un dato tipo di sia saluti ideologia perché ho sempre pensato che la comunicazione non è mai dei padroni delle aziende che la producono ha sempre pensato che è un'azienda pubblica non è mai di chi l'amministra ha sempre pensato che i giornalisti in virtù dell'ordine Kostner della legge che introduce l'ordine
Sono titolari a parità di diritti del prodotto informazione che è un prodotto collettivo
Questo è il motivo per questi speriamo che molta gente Silvia buona pace sul perché e il per come il sindacato entra nel merito della proposta
E soprattutto in una situazione come quella che stiamo vivendo in questi mesi in parecchi quasi tutti si sono cimentati nell'impresa di definire il concetto di televisione pubblica
Questi sono tempi nei quali l'aggettivo pubblico agli occhi della gente non aiuta accerto a valorizzare il sostantivo
Anche perché sminuire o meglio ancora demolire
Quanto si vuole conquistare vecchia regola di ogni mercante che si rispetti
Non vogliamo non siamo in grado di partecipare a questo torneo delle migliori definizioni vogliamo vorremmo almeno solo usare questo tipo di dibattito per rendere più chiaro ed evidente il ragionamento che ci porta ad abbozzare un'ipotesi di lavoro
A compromettere il sindacato sulla lettura di questo pezzo di realtà del Paese
Giulietti ha ricordato ciò che sta accadendo in questo momento
Ricordato che è quella che passa essere la rivoluzione all'italiana sta trasformando contenitori e contenuti dell'agire sociale politico
I giornali le emittenti si trovano immediatamente a diventare essi stessi partiti protagonisti diretti dello scontro politico
E il gruppo Fininvest oggi come oggi addirittura sta cercando di di individuare un luogo preciso della politica il centro il centro telematico
Questo è l'elemento che sta caratterizzando l'offerta privata nel campo dell'informazione sicuramente sta individuando l'offerta privata nel campo della televisione
A questo punto il problema non è che la poesia politico dei principi per cui è bene che il servizio pubblico sia alto è cosa
è una diretta pagana esigenza di mercato
Il servizio pubblico deve a questo punto ha interesse a essere altra cosa
Ad essere un luogo diverso un luogo naturale della criticità
Perché proprio la non adesione all'avvenimento osservato da corpo la professione giornalistica
Il luogo del confronto fra tutti i punti di vista perché la discontinuità delle posizioni presentate la sostanza dell'approfondimento giornalistico
Il luogo della cittadinanza dei grandi valori civili che sono a fondamento della comunità nazionale a cominciare dall'unitarietà istituzionale
Perché la semplicità sui valori distorce e annebbia il bisogno d'informazione pubblica
A nostro avviso questi requisiti
Oltre che rispondere a una domanda civile ci permettono con grande efficace funzionalità di individuare il nucleo portante l'anima di un'azienda pubblica radiotelevisiva che voglia vincere in qualità e quantità la sfida col mercato
Un'emittente di Stato quale la nostra in una fase in cui è insidiata la sua stessa natura ragion d'essere deve decidere innanzitutto quale strada imboccare
Se quella di arricchire valori evocazioni del proprio progetto editoriale
Acquisendo la forza che ha permesso ad altri emittenti nazionali di resistere in altri Paesi ad attacchi durissimi da parte di esecutivi ben più robusti e attrezzati del nostro oppure
Ma degradarsi
A un livello di marginalità rispetto alla funzione dell'informazione delegando alla concorrenza privata la stessa funzione del pluralismo
Una RAI che rimanesse legata opzioni di culture come oggi si dice pudicamente
Si avvierebbe ad un inesorabile declino affidando ai vari spazi elettorali le ragioni della propria esistenza o dell'esistenza di pezzi della propria la struttura produttiva ed è proprio questa la tendenza che ci pare intravvedere dietro le rampogne di chi vuole usare la ramazza in RAI
Affidando all'azienda qualche resoconto parlamentare bollettini meteorologici e poco più mentre il resto andrebbe al privato di turno
Abbiamo richiamato più volte fra le ragioni fondanti della svolta che ci attendiamo di vedere nella RAI il valore dell'unitarietà del servizio informativo nazionale nel quadro di una unitarietà del Paese
Giulietti Barzoni hanno spiegato perché ci compete questa preoccupazione il nostro timore oggi non è quello e questo è il punto centrale su cui dobbiamo capire se possiamo procedere ad una riflessione ulteriore
Il nostro timore oggi non è quello di vedere ai cancelli di Saxa Rubra nuove truppe d'occupazione intesi a piegare la Rai
A sostegno di progetti di governo totalizzanti
Quanto proprio dell'inverso gli una disarticolazione dell'azienda
Come segnale di un processo di disarticolazione dello Stato
Isa articolari e la RAI disarticolare la televisione pubblica significa innanzitutto ridurre il peso professionale avvilire la sua capacità di cercare distribuire informazione schiacciare la su uno ufficialità dell'impotenza
In questa direzione va considerato il nostro richiamo alla ricomposizione dell'impresa
Alla compattezza della produzione alla complementarietà fra le varie strutture operative
E questa oggi a nostro parere la principale condizione per reggere la concorrenza dare efficacia e visibilità al marchio RAI
E bisogna accelerare diceva il presidente Dematté questa mattina
Ed è vero bisogna accelerati
Affrontando di petto il nodo della nuova organizzazione dell'azienda della nuova fisionomia di reti e testate
Per questo ci pare indispensabile indicare subite chiaritevi le idee forza che ci hanno guidato in queste settimane in questi mesi di riflessione come sindacato nelle redazioni
E la nostra prima scelta di metodo è quella di partire dall'individuazione dell'offerta dei prodotti di base
E da quelli poi risalire alle formule organizzative cerchiamo di fare uno sforzo in questa direzione cerchiamo di partire da un dato evidente oggettivo
Quale deve essere il prodotto dell'informazione pubblica come si tiene il mercato
In questo modo però dobbiamo considerare in quale quadro ci muoviamo a quale platea ci rivolgiamo problema della concorrenza in questi mesi quasi tutti i più moderni più PPI tecnocrati
I grandi ma energia che si sono accostati alla tematica RAI
Hanno continuato ma dopo aver per anni predicato ai sindacati di tutto il Paese che c'è un'internazionalizzazione dei mercati un uomo omologazione dei consumi un intreccio tra produzione e consumo
A livello transnazionali a parlare di un concorrente una concorrenza noi non crediamo che sia così la concorrenza della RAI a una concorrenza plurale
C'è Berlusconi che incombe oggi
Già ci sono presenze che insidiano intaccano e attaccano il livello del mercato dell'informazione
Sono i grandi network internazionali sono i segmenti di network internazionali che oggi agiscono come emittenti nazionali
è un'offerta di televisione
Con traduzioni simultanee in italiano che rendeva il mercato affollato confuso forse questo è il primo livello il secondo
E la compattezza lo dicevamo prima la politicità della controparte nazionale principale del gruppo Berlusconi il partito Berlusconi
Il secondo il il terzo punto la questione della centralità dell'informazione nell'individuazione dello ruolo di servizio nella quota di valore aggiunto del prodotto agli
Cioè in sostanza appiccicosa
E per come chiediamo di essere scelti dalla gente
Infine e la collocazione della RAI che la riforma nella RAI nel processo di ogni di riorganizzazione istituzionale e politica del Paese
Il salto al maggioritario la frammentazione dei collegi questo modi imiti modifica la dinamica la stessa fisionomia della notizia
Roma conta molto meno come sede persino della politica
I fenomeni comunque non hanno più dimensioni nazionali acquisite si spostano altrove le fonti di informazione non solo in Italia
Infine la valorizzazione della distribuzione territoriale dell'azienda della capacità di raccogliere inserire nel circuito le storie dei cento campanili
Non è il problema di dichiarazioni forzate questa azienda da decenni si porta dietro una tolleranza
è una ma considerazione di quello che in molti considerano ancora un pedaggio pagato alla piccola politica provinciale le sedi
E questo perché il modello produttivo
Il modo di lavorare i soggetti a cui guardava e guarda questa azienda sono il più delle volte racchiusi in un triangolo di piazze romane
Quest'ultima considerazione ci aiuta proprio ad avanzare nell'identificazione di quel delicatissimo punto di equilibrio fra la vocazione di servizio
E l'efficienza di mercato a cui deve rispondere l'azienda la televisione pubblica la RAI infatti dopo la stagione del decentramento deluso deve ritrovare i tempi e i modi per riscoprire quel valore di impresa
Che contiene la sua articolazione adesione territoriale rispetto alla segmentazione del pubblico alle diversificazioni dei generi alla nuova stagione delle Autonomie
è chiaro che se non si modifica geneticamente la struttura dell'impresa se non si aumenta la quantità di informazioni se non si aumenta la quantità di notizie di cui ha bisogno di un l'impresa la televisione pubblica
Quelle strutture che abbiamo sul territorio diventano bardature vero
Il locale deve essere invece non solo un'accademica petizione di principio
Deve essere una cosa ben diversa una vera bussola per allestire la nuova architettura della redazioni televisive collegando e questo è il secondo punto che dobbiamo capire se siamo d'accordo no
Collegando in maniera organica indissolubile le redazioni centrali con le redazioni periferiche
Devono essere elementi strutturalmente legati ai singoli canali produttivi servizi le fasce delle redazioni
Ma anche questa non può essere una petizione di principio ci vuole una struttura organizzativa ti renda inevitabile e penalizzante non fare questa cosa
E veniamo così al tasto centrale a quella che è l'ipotesi editoriale o per lo meno a livello di riflessione a cui noi siamo giunti su questo punto
E un livello di riflessione aperta
Ma che mantiene ancora ma punti indefiniti ma che ha un lungo percorso che non si presta a interpretazioni né eclettiche né tanto meno strumentali
è proprio questo il terreno centrale
Come stava la televisione ma dove si è combattuto dentro e fuori il sindacato
Il perché è facilmente intuibile la televisione è stata la trincea più coriacea
Dove l'autodifesa della tripartizione è stata più dura
Dove molti si sono trovati a identificarsi con la propria testata col proprio direttore
Ad un livello tale che qualsiasi ragionamento appariva un'insidia
Oggi però molto è mutato anche in questo campo
Rimangono pressioni esterne che anzi si fanno più sfacciate da soggetti di versi
La televisione della RAI paradossalmente proprio ora che i committenti e commissari sono in ritirata
Viene stranamente proprio ora considerata un'anomalia da liquidate o almeno da mettere sotto tutela
è strano che proprio segmento editoriale considerato più lottizzate asservito quale è stata dipinte all'esterno la televisione pubblica sia al tempo stesso anche il più assediato dai poteri Esterni evidentemente questo asservimento non rassicura ancora c'è sempre qualcosa che fa paura a Saxa Rubra
Noi crediamo che sia il fattore P il fatto che professionalità che ha consentito lo ricordava Giulietti comunque attestate decine centinaia di colleghi di produrre in ogni caso pezzi di giornalismo fuori dal coro di veicolare i valori non omologanti omologati al quadro dell'editoria privata
Oggi è in discussione proprio la possibilità di rilanciare ed espandere la vitalità di questo soggetto televisivo
Al di là di bilanci storici e di considerazioni fin troppo facili e demolitoria soprattutto se fatte oggi l'esperienza di una televisione pubblica
A schema tripartito o forse diciamo più asetticamente astemio Asti e Mattia aziendale perché di tre aziende concorrenti conflittuali endemiche si trattava non di altro
Che si muovono in assoluta corso conflittualità all'una con gli altri
Lo intendiamo definitivamente concluso comunque lo intendiamo come un modello antagonistico a questo sindacato
Lo intendiamo come un modello antagonistico con l'esigenza di difendere le condizioni di vita e di lavoro dei giornalisti della RAI
Ne abbiamo misurato con fin troppa durezza l'immagine devastante che questo modello ha procurato all'intera azienda pubblica per questo oggi non abbiamo un riconoscimento sociale ampio come servizio pubblico e chiunque può permettersi anche il più strumentale degli attacchi o degli espropri
E nessuno reagisce
Anzi arriviamo è successo l'altro giorno
Ma che il direttore di una rete affidi una delle trasmissioni di maggior prestigio e delicatezza
A un a un direttore di una testata concorrente nessuna reattività
Se si parla di una testata la gente si fa impiccare sessi stende un intero patrimonio aziendale non c'è sensibilità che viene colto è una vergogna io dico
Qui mi riferisco a Liguori
Che è il direttore di Italia uno ufficialmente
E che a cui è stato affidato su mille seicento giornalisti del dico della RAI l'incarico di condurre commentate la trasmissione di maggiore rappresentanza di quella rete pubblica
Sì il il il di quel congresso internazionale sulle religioni di Milano con Gorbaciov Martini ne hanno parlato proprio tutti si vedeva bene che Liguori non un grande divulgatore ma
Nei prossimi anni i nostri telegiornali
Come abbiamo accennato arriveranno ad appuntamenti mortali con una nuova apprezzate prestigiosa concorrenza internazionale
Al momento siamo votati alla sconfitta
Siamo deboli fragili incompleti persino sugli avvenimenti di casa
Un dato su tutti lo ha ripetuto fino alla noia in queste settimane
Il bilancio della BBC presenta come seconda voce d'entrata dell'emittente dopo il cannone prima della pubblicità la cessione dei servizi giornalistici a terzi
Il bilancio della Gaia quella voce per l'informazione presenta il più rotondo degli zeri certo la BBC parla inglese a un'altra platea ma frattanto e lo zero ci sono molti i livelli intermedi
Siamo arrivati a utilizzare le velina per avvenimenti che si realizzavano a Roma
Questo è il buco nero che va colmato per ridare strutturalmente al di fuori delle contingenze politiche forza prestigio e potere contrattuale alla RAI e alle redazioni dentro la RAI perché quando si perde non si contratta
Proviamo su questo intenderci su alcuni principi di base non su formule e modelli
Qui nessuno vuole fare il geometra ma neanche il bar laccato dell'informazione
E cerchiamo di capire qual è il prodotto televisivo che può legittimare oggi il servizio pubblico e può riportare l'azienda al centro del mercato
E questo è il metodo che ci permette di comprendere come soprattutto per un'azienda pubblica soprattutto in questa fase storica e politica l'informazione in televisione per quantità e qualità sia in ogni caso un valore in sé
Anche rispetto a vecchie testate su questo dobbiamo intenderci il vero non è vero
Tanta informazione informazione di qualità per un'azienda pubblica oggi è comunque un valore in sé
E avere una formula organizzativa che ci consenta di produrre tanta informazione informazione di qualità è l'elemento discriminante
Questo è il punto fondamentale e dirimente per il nostro ragionamento al di là delle lucidissimo elaborazione che sono state messe in campo dai più prestigiosi talenti televisivi in queste settimane
La diversità dell'offerta di informazioni e oggi
Se viene collegati immediatamente a una diversità è una contrapposizione di reti e testate
Rischia di vivere serve un barocchismo dell'impotenza
Ho un lusso proibitivo tanto più se si deve pagarlo con una limitatezza di espressione o con una difficoltà di spiegare l'intera gamma dei mezzi tecnici o professionali dell'azienda
Sull'inviato unico parlava prima Romita per la radio ma cosa è successo e cosa sta succedendo sulla televisione
Pensiamo all'anno alla guerra più vicina che c'è capitato negli ultimi sul cinquant'anni
Il marchio RAI come è stato venduto le prime immagini da Mostar cioè dall'altra faccia della guerra le abbiamo avute dopo diciotto mesi
Mentre prima tre inviati ma medico si alternavano lo stesso satellitare per mandarci lo stesso pezzo da sera Hierro e poi uno ballava fra le varie testate per mandarci lo stesso pezzo che comunque avrebbero fatto i tre precedentemente sempre lo stesso satellitare della stessa
Camera d'albergo di Sarajevo
è vero ci sono linguaggi diversi generi differenziati pubblici articolati
Ma un'azienda pubblica non può riconoscere sull'informazione una conflittualità fra i tipi di approccio fra la notizia del pubblico
Fra un diverso dosaggio fra quantità e qualità dell'informazione
Non è tollerabile riconoscere che ci possa essere una testata pubblica dell'informazione televisiva in cui si tollera l'informazione paludata è ufficiale
Perché grazie a Dio ce ne sarà un'altra che invece avrà un atteggiamento molto più aggressivo e indipendente
Oppure bisogna dire che dobbiamo fare queste cose con tre testate uguali dico disponibilità dotazioni Progetti uguale dobbiamo teorizzare le tre diverse scuole di pensiero
E poi qualcuno dovrà poi dico ma persuade Arci che questo è un passo avanti rispetto alla tripartizione
Questo significa riportarci inevitabilmente
E farli entrare dalla finestra la tripartizione che stiamo tentando di cacciare dalla porta
L'esigenza di procedere sulla base del piano editoriale attraverso un azzeramento delle attuali in realtà di testata
Di ogni circolo di Cindy soci fondatori di ogni comunione di religioni di culture di schifo sportivo o quant'altro ancora
Non può essere intesa come un'affermazione che letti come
L'esigenza di procedere in questo senso presuppone proprio questa considerazione che un'azienda pubblica poi in trasparenza dividere le proprie risorse
Ammesso che il vincolo economico che ci imponga di dividere le risorse ci sia perché se poi arriva sempre qualcuno che ci convince che de Mattei aprendo un cassetto che non ho ancora trovato trova altri mille mille cinquecento miliardi tutte le cose che sto dicendo finora sono bubbone
Dicevo di dividere le proprie risorse solo sulla base di una chiara classificazione dei generi televisivi a partire e questo è l'altro dato centrale dalla realizzazione di un fusto centrale d'informazione
Cioè di un'Offerta di news e approfondimenti che copra l'intero arco della giornata
Alimentando un'attesa di informazioni e di immagini ininterrotta di alta qualità
Un vero e proprio servizio informativo televisivo nazionale composito frutto di varie realtà professionali
Che in ogni caso distribuisca le risorse in base ai mandati editoriali alla responsabilità dello spazio editoriale che va coperto
Noi crediamo che questo sia un punto su cui si possa procedere il ragionamento
E ci possa portare a ragionare con una protagonismo centrali delle redazioni
Rispetto al protagonismo che stanno avendo di fatto e per fortuna l'hanno avuto finora
Ma se Ingoli Interpreti singoli personaggi singoli colleghi che al di fuori delle testate hanno realizzato alto per dare ma colore e spessore alle reti
In sostanza noi crediamo che la RAI si debba innanzitutto porre il proprio il problema di dotare il Paese della più completa autonomia informativa possibile
Cioè della più organizzata capacità di rintracciare le fonti dirette degli avvenimenti comunque siano decentrati a livello nazionale internazionali con qualsiasi ritmo si succedano
Questo servizio di per sé porta a conclusioni organizzative che non possiamo più ridurre a modello ma che consideriamo in ogni caso il punto centrale del confronto per la qualità del Progetto
Anche qui il problema della quantità è decisivo
Questo tipo di ambizioni il rapporto con le fonte è sostenibile solo a certe condizioni che per la televisione vale molto di più che per la radio
Una redazione che abbia una dimensione una economia professionale interna che sia di gran lunga superiore alla miseria che si stanno dividendo i nostri attuali tre telegiornali
E che ci porta una subalternità di fatto rispetto ad ogni avvenimento rispetto alla concorrenza estero anche la più mite
Per questo pensiamo anche nella televisione al almeno ad una redazione di grandi proporzioni
In grado di assicurare una banda larga di informazione televisiva
Con specifici per spazi di approfondimenti di testata
Tali da coprire l'intero arco del gioco
Una redazione in grado di reggere il confronto internazionale
Edito tarsi di una vasta e funzionale rete di corrispondenti sorretta da collegamenti produttivi con attuate complementari e organicamente ramificata nelle regioni
è possibile oggi Izzo il presidente del Demattè cielo riproponeva
Che il servizio pubblico posso offrirsi proporsi in Italia di fronte alla sua utenza al suo mercato decidendo di non avere sensore alcuno
In aree del mondo in cui vivono miliardi di persone
Accettare una logica consolare della proprio distribuzione all'estero
Tanto più se viene tripartita o perlomeno almeno duplicata
Non è tollerabile ma che il servizio pubblico non abbia in America latina in Africa in Asia dico ma strutture di ricerca di avvenimenti e notizie
Questo è una quota di servizio se non vogliamo dire almeno di mercato a cui non possiamo deflettere fa parte del canone che ci viene pagato
è uno degli elementi che lo può giustificati
Questo meccanismo delle ventiquattro ore su ventiquattro del grande canale informativo ripropone la centralità delle sedi regionali
Non si fa informazione ventiquattro ore su ventiquattro senza terminali organici paritari protagonisti sul palinsesto
Questa è la logica diversa non è una petizione di principio non dobbiamo tornare a rileggere gli atti dei mille convegni sul decentramento fatti Hassan ben sanno in vent'anni di umiliazioni
Questa redazione o comunque altre soluzioni in qualche modo convergenti
Deve portare ad unitarietà l'azione di investigazione raccolta dati
Deve rappresentare il grande serbatoio degli aggiornamenti di cui dispone l'azienda
Con una dotazione professionale tecnologica non spezzettata contrattata con altri cento
Anche qui con molto me la manda il cinismo qualcuno ci può spiegare che si può fare televisione informativa ad alto livello con grandi ambizioni
Aggiungo io con grande e onesta autonomia dispetto a fonti di informazioni in media che
In altre condizioni con altri numeri con altre formule finora non c'è stato ancora da detto come e quando
Fino a prova contraria noi riteniamo che questo rimane un modello sul tappeto
Attorno a questo perno si ipotizzano più soluzioni di palinsesto
Che si sono confrontate in questi immane né in queste settimane nel sindacato e più in generale
In tutto il dibattito che ha attraversato l'azienda
Una delle ipotesi può prevedere di affiancare a questa redazione
Che si identificherebbe con uno dei canali nazionali
Una seconda redazione
Legata ad un altro dei canali nazionali a cui affidare quello che fino ad ora si è inteso per il giornalismo direi
Cioè quelle norme spazio di largo approfondimento in grandi contenitori fino ad ora in gran parte sottratto alla sovranità redazionale
E che duplicando sì in maniera simmetrica per genere alla stessa ora ha attraversato tutte e tre le reti
Qualcuno in queste settimane si è delimitato in una facezia
E cioè una polemica sul fatto di sulla impossibilità e anormalità del concetto di dividere Magnus ed approfondimenti
Non so a cosa si riferisse non certo al Progetto del sindacato
Progetto il sindacato immagina un'altra differenziazione
Cioè tra news e approfondimenti di testata quelli che oggi noi intendiamo agli approfondimenti di testata con velocità formato il ritmo che attualmente sono considerati di sovranità di testata e un trattamento che attualmente viene considerato prevalentemente di dominio della Rete
Sono cose diverse
Che nessun manuale del giornalismo considera contraddittoria
Che risponde a una logica mai alla stessa ora due prodotti dello stesso tipo
Ma i due colleghi che fanno le stesse cose
Noi chiediamo che queste risorse professionali e tecniche con un loro inevitabile
Richiamo sensibilmente più limitata per numero e dotazioni rispetto alla prima
E infine
Sempre per rimanere ad una delle ipotesi che sono in campo ma che sono legate a questo filone di ragionamento
La nostra proposta contempla un terzo canale
Dall'architettura
Più completa e sofisticata
Che vogliamo qui definire il canale della regionalizzazione produttiva destinato ad accogliere la domanda emergenze della realtà del territorio che sono al centro del processo di trasformazione del Paese
E come e questo è il canale che per legge il vincolo tecnico dovrà armonizzare l'informazione regionale con una proposta di programmazione segnata dai ricorrenti e consistenti produzione di grande ascolto
Indicativamente da dilettanti abbiamo pensato ma è tutto da allora da rivedere
Ad accoppiamenti ma puramente per il valore indicativo che hanno
Di uno spazio istituzionalmente affidato a una parte della grande produzione sportive e della grande filmografia
All'interno della bonifica legislativa sollecitata all'inizio nella relazione di Barzoni Giulietti e di precise chiarissime garanzie generali
Questo potrebbe essere il canale che ha vinto
Un processo di regionalizzazione di intere componenti produttivi nelle varie sedi regionali della RAI
Noi crediamo infatti che le redazioni regionali proprio in virtù delle esigenze produttive estese sull'arco dell'intera giornata e legate ad un'informazione tempestiva e di largo pregio debbano essere considerati organicamente incardinate alla struttura centrale redazionale
E come tale prolungare nel territorio la redazione c'è una centrale nazionale
Rimangono invece servizi più diretti al cittadino che trovano un senso solo nella possibilità di realizzarsi il più vicino possibile all'utenza su base locale
Pensiamo sono e l'ennesima banalità all'informazione di servizio sul traffico il tempo le proposte di formazione specializzate con convenzioni con istituti universitari locali la pelle assistenza
Queste possono essere oggetti e di intese ulteriori fra la RAI ed una molteplicità di soggetti economici locali pubblici o privati
In questa direzione è chiaro che la regionalizzazione non potrà essere un processo graduale e frenetico e proprio per questa processualità
Che ci fa pensare che vi debba essere sulla rete regionale
Uno spazio identificato istituzionalmente rilevante di informazione nazionale
Molto di più di un semplice collante delle ventun pagine regionali
E che sia cosa ben distante da quello Paco cappello nazionale che si propose all'avvio del TG tre
Questo è uno dei punti su cui il dibattito presenta soluzioni differenziate
C'è una proposta che immagina di rendere complementari e in qualche modo coordinata questo tipo di offerta alla produzione delle grandi redazioni di cui parlavo prima
E c'è una seconda ipotesi che immagina
Ma per considerazioni di impresa di grande respiro rispetto alla tutela di tutto lo spazio l'ascolto del mercato
Adottare questa rete di una vera e propria testata di un gruppo specializzato per linguaggi che prefiguri un'altra ennesima e sperimentazione di alto livello delle redazioni RAI
Questo il senso generale di una delle proposte su questa Cera affiancare una delle un'altra proposta che il sindacato pubblico ma storicamente ha portato avanti in anni passati
E ci riferiamo al concetto della trasversalità
Ma la Costituzione però anche qui fermo restando la logica di dimensioni unitarietà quantità e volontà di controllo delle fonti
Ha redazioni specializzate che attraversino è alimentino all'intera impalcatura di canali della televisione pubblica
Non identificandosi con alcuno di essi
Quel punto dodici escussione non riguarda questo o quel telegiornale questo quel direttore
C'è un punto serio che non è stato ancora sciolto
E riguarda
Dei con l'alternativa tra una proposta informativa
Oggi da che considera proprio in virtù di un progressivo affollamento che il mercato televisivo nazionale presenta
Considera come base un altro tipo di approccio il telespettatore e la televisione
Che passa attraverso assemblaggi quotidianamente sempre differenti di pezzi di programmazione divaricano Ali che sono sul mercato
Ma la scelta delle trasmissioni e dei prodotti non all'iscrizione d'ufficio all'inizio dell'anno a questo o quel canale
Questa è cosa diversa
E che ha la sua base un'altra logica
Che è quello di non legare e di non ingabbiare trasmissioni di respiro di Successo di alto impatto esclusivamente su uno dei canali d'origine
E chiaro
E poiché nessuno è giunta a questo dibattito dopo essere stato anni e decenni
Inizio ore solitario che il problema della tenuta del pluralismo in un'azienda pubblica unitaria in un quadro di trasformazioni istituzionali elettorali si pone e già all'inizio dicevamo che questa è stata una degli elementi di base che ci ha portato a ipotizzare di dei diversi tipi di proposte
Ed è chiaro che si risponde a queste esigenze aggiunge giungendo ad una composizione della proposta
Che probabilmente sacrifici l'assoluta perfetta funzionalità di un modello
In nome di una prioritaria valutazione in questo momento anche di altri valori
L'unica cosa che ci sembra assolutamente stravagante intollerabile
E e e quello per cui chi all'inizio Udine indica che ci sia una tolleranza per l'aspetto pluralistico poi dopo differente alla proposta arriccia il naso e dice sì ma non è perfetta potrebbe essere di altro tipo è vero
Potrebbe essere di altro tipo con altri livelli di assenti che a perfezione
Io non credo che oggi sia possibile comporre manuale alla mano una proposta Massetti che è perfetta qualcosa bisogna accedere in nome di una compensazione fra queste due esigenze
Una grande funzionalità produttiva con un grande vincolo politico pluralistico
Però consentitemi e sto chiudo
Che noi dovremmo cercare su questo di andare anche oltre una certa passata retorica
Cerchiamo di valutare qual è la dinamica dei poteri oggi realmente
Che cosa rappresenta oggi mettere sul mercato e disse
Creazioni di grandi numeri con un controllo completo della prodotto con un ritmo di produzione non irrigidire menta pile da nessuna struttura gerarchica militari
è un'altra logica di dialettica dei poteri e un'altra logica del concetto della governabilità
Significa affidare alla dialettica sindacale vera al protagonismo professionale alla coscienza individuale diceva Giulietti senza più alibi la tutela della qualità del prodotto
Questa è la novità
Io credo su cui ci dobbiamo cimentare senza azzardi
Ma senza tagliate ma col machete questo quel pezzo della discussione però questo è il livello della riflessione che noi vogliamo proporre anche nella polemica
Però l'unica cosa somma che non vorremmo e che oggi si usasse il tempo il calendario contro questo tipo di riflessione o soffocando questo tipo di di di lavoro o ancora peggio
Giocando su altri fattori
Per cercare di recuperare un rassicurante immobilismo che renda tutto questo accademico
Questo io credo che sia la cosa peggiore che questo sindacato non può consentire il progetto in moto da qualche parte comunque deve arrivare
Il problema è capire quanto di questo viaggio ma lo si possa fare tutti assieme
Comunque la maggioranza di questo sindacato di queste redazioni
Al più alto ma livello possibile del protagonismo professionale Demme poté arrivate se no inevitabilmente la parola la logica e la forza passa dal
Cari colleghi un attimo di attenzione per favore
De Benedetti ci darà una comunicazione a nome del grazie a una sala dove sta
Io ho devo un dovere comunicarvi che o almeno quaranta dischi ancora a Parma
Vi propongo però non lo decidiamo subito di riflettere sull'opportunità di tenere una seduta anche dopocena
Perché voi sapete che domani fatalmente alle ore quattordici poi chiudiamo
Altri ospiti ci vengono annunciati
Quindi può darsi che il numero di obiettori io sia ridotto ora dopo la comunicazione Giulietti delle
Ho ancora qualche iscritto a parlare penso che se non otto alle venti e quindici posso arrivare
Sono ancora iscritti a parlare dicevo sono ancora iscritti quaranta persone ma pensavo di concentrare ora gli interventi di Grazia Gazzoni
L'intervento di Fiorito l'intervento dell'eccidio del GR uno da parte del collega Mazza
L'orologio trovato ancora nel recupero di riflettere su questa necessità vediamo di fare ci sono altri come dato in dotazione ben io sto ricordando quelli che sono come dire nell'ordine in media vi prego di riflettere sull'opportunità di tenere una seduta dopo cena perché altrimenti numerosi colleghi rischiano di vedersi domani cancellare la parola non non do il presidente che non lo farebbe mai vado all'orologio Pepe per favore
Rotto luogo
Guardate a titolo personale sono per andare anche notturna ne siamo qua per lavorare non per turismo sociale quindi l'abbiamo fatto in tante altre occasioni a mio giudizio dobbiamo sfruttare tutte quante le ore procedere Polo decidiamo tutti assieme ma siamo abituati ma troviamo per lavorare utilizzare tutto quanto il tempo quindi pensiamoci un secondo ma io poi procedere questa prima questione
La seconda vediamo anche di recuperare tre ore domani pomeriggio magari di non fermarci alle quattordici ma di recuperare anche delle altre ore di lavoro fino alle diciotto domani pomeriggio per consentire al centro la facciamo non voglio forzare e questa la prima cosa per quanto riguarda gli scioperi
Allora c'è una comunicato dalla Federazione della stampa
Lo sciopero per quanto riguarda i colleghi dalla carta stampata sarà totale
Noi per il meccanismo dei dieci giorni faremo due giornate di audio e video gli altri fanno due giornate di sciopero generale devo dire che non mi piace questa scelte io ho dichiarato io e l'assemblea dei Cdr della Federazione della stampa che i colleghi la RAI lo si chiamano fuori prendiamo atto che ci sono i dieci giorni
Faremo due giorni di audio e video uno e venerdì e l'altro è mercoledì ma i colleghi dell'Usigrai per la difesa dell'impinge del diritto di cronaca hanno già dato la disponibilità al blackout quando comunque e dovunque sarà deciso
E cari colleghi deve essere molto chiaro la devastazione dell'ente di previdenza
E ho pensiate che sia un problema degli altri noi abbiamo un ente l'Inpgi che è stato totalmente autofinanziato nell'ultima all'atto della sua nascita
Abbiamo dato undici miliardi quest'anno al fondo di previdenza generale
Paghiamo pensioni cassa integrazione disoccupazione importante saperlo senza chiedere una lira allo Stato io vedo colleghi tranne Bondi ma no no colleghi noi abbiamo un ente che non pesa sullo stato che sta pagando disoccupazione cassa integrazione mutui e previdenza
Il prestito forzoso del venticinque per cento metterà in discussione questo complesso di prestazioni
Noi abbiamo colleghi nel giro del prossimo quinquennio un aumento di cassa integrazione di prepensionamenti e dei licenziamenti
Qualcuno è questa sala disoccupato l'ha fatto non considerate vide garantiti per i prossimi trent'anni perché il partito Stato che sale il bilancio non c'è più per fortuna
Allora la parola sulle indagini
Se accoppiata assieme alla manovra sul diritto di cronaca è sua ma mi ferma può produrre un effetto esplosivo
Allora noi aderiamo allo sciopero venerdì audio e video M venerdì questo primo audio e video venerdì questo secondo audio e video mercoledì
Con la disponibilità se necessario a Beckham
La Federazione ieri ha fatto una scelta ancora più impegnativa saperlo che non sono andiamo i primi due giorni di sciopero ma all'Inpgi non darà non darà di ottanta miliardi
Allo Stato il primo ottobre questo apre una partita che esplosiva sul piano fiscale quindi non è che siamo matti è chiaro che si aprirà una bagarre di proporzioni inaudite
A me pare una scelta giusta perché il governo Ciampi a fine luglio ha convocato la Federazione dicendo ritirate lo sciopero perché noi modificheremo nel mese di settembre la manovra sull'in pregi è impediremo il passaggio ai voti sul diritto di cronaca
Il governo Ciampi non ha fatto emendamenti alla manovra sull'impicci quindi essere molto chiaro non ha presentato gli emendamenti ad oggi
Il governo Ciampi non ha presentato gli emendamenti alla Mammì il Governo Ciampi non ha bloccato il provvedimento sul diritto di cronaca se passa questa operazione ma quale discussione sul numero dei TG e altro a partita
Ecco perché mercoledì venerdì questo è mercoledì qua c'è il comunicato della Federazione mancano le giornate dello sciopero della consegnata ai colleghi ma prego di distribuirla e di spiegare che significa
Di spiegare che significa colleghi se magari l'azienda decidesse di applicare l'articolo trentatré di avviare i prepensionamenti o da viale strane operazioni senza più gli ammortizzatori sociali
Quindi questa roba nostra non è una roba degli altri e comunque se fosse anche una roba degli ottanta colleghi dalla Longarini che non prendono più soldi
La solidarietà poi si pratica questo per quanto riguarda lo sciopero il comunicato che arriva
Audio e video dunque
Ai colleghi dalle sei di ricordo proprio perché poi nessuno si senta compresso nel dibattito
Che queste relazioni che poi distribuiremo poi a Gallipoli il primo il due il tre noi approfondiamo tutta questa tematica con larga possibilità d'intervento ma abbiamo deciso perché io mi sono chiesto al collega Pirlo sarà possibile devo fare un dibattito delle sedi da sole
Ma di evitare almeno un rappresentante per ogni comitato di redazione dei telegiornali del giornale giornali radio degli altri comparti sennò rischiamo i sindacati autonomi le sedi a parte poi la radio politici
Allora quel convegno Atene che almeno uno di più magari ma ogni collega decide era dei TG e dei GR venga perché a questo punto lo si può fare la riforma pezzi dall'azienda ed era che quei tre giorni si o discussione collettiva quindi abbiamo un secondo appuntamento programmato
Quanto a tutti i documenti che stiamo leggendo tra le relazioni colleghi un'ultima avvertenza in questa conferenza noi non votiamo
Abbiamo offerto dei materiali la gente si riguarderà poi non c'è dubbio ci sarà un'assemblea nazionale dei comitati di redazione chiamata a scegliere il percorso definitivo del sindacato
Quindi qua nessun non ci sono dogmi il materiale c'è poi però l'assemblea dei Cdr alla fine di questo percorso vota questo lo dico perché non si chiudesse che
Giulietti ha dato la teoria tanto la teoria sono fresca ce e non si voterà no
Si discuta seriamente Poggio momento nel quale si deve decidere per un motivo se lo decide Dematté questo lo sconsiglierei a tutti voi uomo simpatico avvenuto educato ma è un presidente quindi è bene che i progetti non si dedichino al governo aziendale ma se ne scelga sindacato questo dal punto di vista dell'informativa io ho finito pensate alla notturna io direi di andare avanti
Grazia
Per favore grazie e scusa un attimo il collega mezza replicabili beatamente della la direzione del GR uno
E anche l'immancabile Stuyvesant almeno fino alla conclusione della serata domani
Il ecco innanzitutto vorrei dire che il mio intervento non è personale perché altrimenti vi avrei risparmiato questo soggetto e e l'intervento della Commissione pari opportunità che ha lavorato in questi anni che ha cercato di dare un contributo dentro l'azienda dentro il sindacato
Secondo
Lo storico Luciano i Galli raffiguravano Hercules simbolo della forza lui come un patriarca che trascinava dietro di sé uomini con le orecchie legate alla sua lingua da catene d'oro è un'immagine è singolare su da cui poi risulterebbe che per i Galli la forza fisica non era niente in paragone alla potenza della parola
Se ciò era vero per i Galli che sulla forza fisica passavano gran parte della la loro esistenza figuriamoci per l'uomo del ventesimo secolo il potere della parola del linguaggio e della comunicazione
Dell'informazione oggi più nessuno lo discute o lo riduce a significato filosofico astratto
Eppure in questo panorama dove informativo così io rutilante smisurato molteplice multiforme dove la forza non serve più ma la parola sì in questo che io definirei anzi l'ha definito anche
Caro amico questo circo umano che la stampella radiotelevisione raccontano e ci rimandano sistematicamente una parte di attori che pure era eccitamento questo grande circo sono costantemente esclusi e queste sono proprio per le donne
Si parla di servizio pubblico nell'epoca del maggioritario
Il fatto è che mi sia consentita l'espressione che siamo ancora sotto questo aspetto nel Giurassico
Ossidi donne in televisione ce ne sono tante
Ma direi che sono tutte figlie di un dio minore possono solo muoversi negli spazi e negli ambiti per loro confezionati ma non possono certo accede la stanza dei bottoni o a quella idea attiva e creativa
Eppure oggi le donne sono ovunque nelle diverse professioni nelle arti nelle scienze nel Parlamento in magistratura in polizia
Dentro e fuori
Dalla scatola televisiva numerose preparate motivate
Rappresentano il veicolo elettivo del grande mercato pubblicitario perché sono loro che acquistano e rappresentano anche il principale veicolo educativo all'interno della famiglia
Anche il risparmio passa in gran parte attraverso le loro mani
Come pure numerose attività produttive e aziendali
Eppure tutta questa immensa realtà non viene rappresentata la donna reale non quella bionica super procace tutta corpo così talmente corpo che ormai non si rappresenta più nemmeno la faccia
Se ci fate caso nella pubblicità ci sono varie parti di questo corpo ma non più la faccia ecco la donna reale non quella bionica diciamo non c'è è la grande assente
è un'assenza imperdonabile culturalmente politicamente e socialmente e quindi anche come audience
C'è anche da dire che noi RAI uno dei servizi pubblici più poderosi nell'universo dei network siamo il più povero per quanto riguarda la quantità di programmi dedicati alle donne noi abbiamo fatto una ricerca a livello europeo e l'abbiamo raccolto undici pagine e in tutti i Paesi europei quello diciamo la Francia chi ha meno programmi dedicati alle donne ne ha due la BBC a un programma radiofonico per le donne alle donne fatto da donne che dura da quarant'anni
Vi risparmio comunque chi vuole può trovare qui tutti i dati e numeri di telefono gli indirizzi le quantità
I nomi
Eppure alla dicevamo nonostante la produzione inesistente gli scarsi mezzi a disposizione delle donne
I pochi isolati i programmi messi in campo
Incerto successo lo hanno tenuto come il caso di Diogene dalla parte delle donne curato dalla collega Ida Bartoloni che ha raccolto una media di due milioni di ascoltatori appuntata e anche la sua versione pomeridiana
Curata sempre dalla collega Bartoloni Mafalda collocata in un'ora di non grande ascolto alle diciassette e venti ha raccolto odierni e Successo di critica
Il tutto cosa assolutamente non indifferente a costi bassissimi tre milioni e novecento mila lire a puntata
Per non parlare della simpatica esperienza della TV delle ragazze di Harem ed è la prima esperienza del TG tre delle quattordici
In questi anni alcuni passi importanti sono stati tuttavia fatti dalle donne in generale dalle giornaliste in particolare
Anche se la gabbia della lottizzazione Eritrea CIA fortemente penalizzato nel raggiungimento di ruoli di dirigenza assolutamente necessari se si vuole affermare un pensiero ideativo non solo maschile
Uno di questi passi importanti che noi annoveriamo nei successi della battaglia delle donne eh Elvira Sellerio tra i nuovi consiglieri RAI
La prima donna che entra nel santa sanctorum del servizio pubblico e più in generale nella ristretta cerchia dei sacerdoti dei media
Ma al di là di alcuni obiettivi raggiunti molto resta da fare sia per quanto riguarda gli spazi che le carriere delle donne
Vediamo alcune cifre
Tanto per chiarirci le idee su come stanno le cose in RAI nessun direttore di telegiornale donna nessun dirigente di struttura e donna nessuna donna nel management e nel marketing nessuna donna caporedattore di una sede regionale
Tra i vicedirettori ci sono solo cinque donne tra i capiredattori su circa centonovanta uomini solo undici donne
Tra i vice capi redattori su novanta uomini e diciannove donne tra gli inviati speciali su centodieci venticinque donne
Tra i capi servizio su duecento uomini quarantatré donne su mille duecento redattori centosessantatré predatrici
Ecco
Questa è la vecchia RAI una RAI che alle soglie del terzo millennio direbbero i nostri colleghi vaticanisti
Si presenta ancora a dominante maschile e non tanto nella quantità della forza lavoro quanto nella qualità del pensiero ideativo nell'analisi e nell'osservazione dei fatti
Noi invece vogliamo una tv per due
La vogliono le donne le giornaliste le casalinghe le cattoliche le protestanti le parlamentari e così via
è un fatto non più procrastinabile e mi dispiace dirlo a un'Assemblea vuote e ciò dimostra quanto di il sensibilità su questo problema ci sia
E certa
Non più procrastinabile non più rinviabile le donne sono nel mondo e vogliono e devono essere nel mondo dei media
Noi non chiediamo quote anche se la legge la legge dello Stato ce lo consentirebbe
Chiediamo però un riequilibrio della rappresentanza questo sì
E i già forti della legge centoventicinque sulle pari opportunità Cioni positive che ha determinato la costituzione in molte aziende di commissioni ad hoc che appunto rimuova Notali Gatta inaccettabili in aziende moderne che vogliono essere competitive sul mercato
Noi diciamo che si applichi la legge dello Stato una legge che fa oltretutto obliquo alle aziende di pareggiare la situazione nelle carriere e non siamo né soli a dirlo in questi anni abbiamo lavorato d'intesa con la Commissione parità di Palazzo Chigi con le donne parlamentari della commissione di vigilanza RAI con la Commissione parità del ministero del lavoro
E anche da parte loro sono giunti alla nostra direzione aziendale solleciti e rimproveri
In particolare il ministero del lavoro finanziato una serie di iniziative per promuovere all'interno della RAI spazi a favore delle donne che naturalmente l'azienda perlomeno finora non ha preso in considerazione
è tra l'altro in cantiere sempre finanziato dal ministero del lavoro
Una serie di spazza una striscia rossa
Che noi vogliamo sia messa in chiusura dei telegiornali di tutti i telegiornali una sorta di mini servizio
Che attraverso l'ironia se non altro riporti perlomeno nello spazio di venti secondi l'attenzione su questa grande assente del mondo dell'oggi che appunto la donna
Una donna cambiata emancipata
La cui voce e la cui competenza rarissimamente entra nella programmazione del servizio pubblico
Si è parlato negli scorsi anni a più riprese anche da parte dei vertici aziendali ricordiamo la proposta dell'ex presidente manca di un TG delle donne
è una proposta interessante ma che senz'altro non può essere considerata la sola possibilità di restituire al pubblico femminile il maltolto di cui abbiamo parlato finora
Noi diciamo invece o meglio noi chiediamo in più che sua ogni avrete vengano ideati e realizzati spazi al femminile che intrecci né informazione intrattenimento
Non è una nostra invenzione e già patrimonio acquisito delle televisioni europee come dicevo prima siamo convinte senza presunzione che non sarà solo il pubblico femminile a goderne
Perché offriremo certamente un contributo di conoscenza più capillare del variegato universo femminile al mondo degli uomini o perlomeno di quelli che sono interessati
Breve Vittorio Fiorito
Mentre Vittorio dalla tribuna ricordo che sono ancora iscritti a parlare prima di chiudere voleva bassa e Milano consolidata se ne vadano menu base Condi anche perché voglio ringraziare gli amici intimi momento e no Venus qualora non di questa cosa
Cari colleghi
Certo che
E miele per le nostre orecchie
Sentire il Presidente ecco che il miele per i suoi orecchi
Quanto noi andiamo dicendo
Da questo ovviamente potrebbe partire
Una nostra vanaglorioso sa ecco proposta ben precisa articolata
Magari giocata corno l'arte scienza della Cabala per cui la fissiamo sui numeri
E siamo tranquilli perché tutto quello che diciamo
Sarà miele per gli orecchi del Presidente
Ma stiamo attenti
Io non so
Ti ricordi
Quel geniale saggista dalla vita avventurosi stima fu anche cedevole Collazzi ISMU in un certo momento e poi se ne pentì amaramente Gottfried belle
Lo smalto sul nulla
Stiamo attenti lo smalto sul nulla
Perché
Perché noi ci troviamo in una situazione d'assedio
Da certi amento
Che non mira semplicemente in modo demonizzato il demonizzando te a farci i dispetti Cini
Che mira prospetticamente altro risultato ultimo della riforma che tipo di riforma
Del come portare a termine
Un progetto
Che secondo me si vede già delineato in un modo preciso
Il di magra mento dell'azienda di servizio pubblico non c'è ombra di dubbio e questo perché perché coerente funzionale con quella che è la politica generali in questo Paese
E coerente e funzionale a quello che in questo momento
E l'orientamento dei grandi mentori di questo Paese che sono dice riconoscerlo quelli che perseguono interesse d'obiettivi legittimi per carità ma di una sola parte
Che è la parte classica ecco non diciamo della parola brutale dei padroni perché oggi non si chiamano più padroni si chiamano professori
Lei questa è la realtà allora
Per non cadere appunto in questo rischio dello smalto sul nulla e per non far la fine di Sagunto
Per non fare la fine di Sagunto diamo un po'prima di tutto un'occhiata a questo tipo di assedio di accerchiamento per riuscire a capirne accoglierne le vere ragioni ledere traditi
Ma
Delegittimare con infamia
L'intera categoria dei giornalisti
Sul piano della loro dignità e della loro moralità a che cosa porta
Porta ad una riduzione dell'azienda di servizio pubblico ma come avviene tutto questo
Avviene con un modo con una caratteristica con un criterio che ci fa definiva in modo preciso come se fossimo dei professori
Il nuovo governo di questa gente
Perché non è pensabile che ci sia questa canea per decine di giorni tutti i giorni sui giornali riguardo ai giornalisti
E per il governo dell'azienda questo non significa nulla ma allora questo non è un governo dell'azienda questo è un commissario dell'azienda
Perché un governo dell'azienda sta molto attento al fatto che si possono determinare i disastri così terribili sull'oggetto del suo governo che s'accinge a governare un commissario no
Un commissario e miele per i suoi orecchi anche questo
Quindi bisogna stare molto molto attenti a queste cose
Vedete
Posso dire che è arrivato il momento
Di perché qualcuno ha detto che non gli piace l'autocritica
Io la ritengo una ginnastica dell'intelligenza
Riuscire a fare analisi
Attraverso il quale con gli amanti nostri sette b questa volta non possiamo dire soltanto che l'azienda e il responsabile di questo scempio anche noi siamo stati responsabili di questo scempio
E quando dico noi dico io né
Come responsabili assieme a tanti altri colleghi all'interno di questo sindacato perché su questo punto dello scempio e del dileggio dei colleghi
Noi non abbiamo fatto la nostra parte come ci imponeva
La fiducia che colleghi c'hanno dato a c'hanno riconfermato a Bari
Avremmo dovuto imporre all'azienda con gli strumenti propri del sindacato
Di sedersi di affrontare questa materia uscire assieme e impedire che il Governo di questa azienda si comportasse come commissario di questa azienda questo l'abbiamo fallito
Perché nel momento in cui insistentemente io lo so perfettamente il sindacato il segretario ha chiesto a questi rinviamo alle calende greche queste via a questo punto si passa alle vie di fatto
Si denuncia pubblicamente questo comportamento del governo che non è il governo e commissario
Lo si dice
Perché vedete quella Bazza eccola ecco del dire
E successo all'interno d'una riunione qualcuno ha detto democristiano democristiana mica uno scherzo
Era il modo
Come usare una figura retorica propriamente retorica anche se i colleghi del manifesto purtroppo si sono un pochettino vinse coliti io li conoscevo invece molto vivaci
E sul piano della finezza dell'ironia non seguono più era una figura retorica che io ho proposto per poter aveva e dal direttore generale una risposta precisa
Tu sei disposto a seguire in modo puntuale rispettosi canali di risposta
Di darle sempre tutte le volte perché diversamente io o chiunque altro come sindacato
Farò tutte le dichiarazioni che voglio e dirò quel dirigente la rimosso perché era politicamente debole quel dirigente non l'ha rimosso perché era politicamente forte anzi democristiano forte protetto dal deporre siamo fortissimo Agnes
Era una figura sia un pochettino alterato e me pare logico le figure retoriche provocano queste cose e che ci dimentichiamo
L'Iran Achille e non è una bell'omerica figura retorica
Allora voglio dire bisogna assolutamente non dar per scontato nulla
Bisogna assolutamente aveva è sempre ecco il senso della nostra responsabilità nei confronti dei colleghi e non lasciar mai passare mai
Che i colleghi Papisca no a questo tipo di umiliazione perché vedete
Che è un collega e Greggio scriva che Pier Luigi Celli è il nuovo direttore del personale della RAI l'uomo cui tocco RAR ridare moralità in dignità
Abbiamo bisogno che venga qualcuno a darci moralità e dignità
Tutto questo rimane
Tutto quello che hanno scritto i colleghi sulla stampa a proposito sui giornali a proposito rimane e deve essere invece sempre oggetto di risposta
E qui liberata ferma razionale
Perché qui si andiamo a vedere chi ha le carte in in regola
Chi ha le carte in regola l'abbiamo un milione gli argomenti su tutto
Perché abbiamo le carte in regola ma no noi come sindacato come i dirigenti io dico l'insieme della categoria dei giornalisti della RAI
Ma se andiamo a vedere nella realtà qual è il comportamento all'interno della complessiva e vittoria di questo Paese noi facciamo ecco una constatazione che invecchia e pacifica i giornalisti della RAI al di là di tutto sono i più parsimoniosi più corretti
Per quanto riguarda
Questa particolare questione non sono affatto i giornalisti più spendaccioni più corrotti
Voglio dire mi sarebbe non soltanto di voglio dire di membri mi sarebbe antipatico se fossimo tutti degli angioletti scelto ma ci sono troppi di noi quelli che fanno la cresta quello che si è ma ci mancano ci sono anche quelli
Ma cari colleghi quella ecco è una realtà fisiologica
La realtà de e cioè come diciamo il corpo in meno o in più becco del battito del cuore del bambino insomma che non ha al Sud e poi c'ha un cuore e così è per noi la maggioranza ma la stragrande maggioranza dei colleghi ma io vi devo dire molto schiettamente ecco ma io dico eccetto proprio le ultimissime generazioni i colleghi ecco di tutta la RAI redazione per redazione ecco io li conosco uno per uno uno per uno uno per uno e devo dire la verità conosco anche in quelli che fanno la cresta che si capisce capito
Ma sono una cosa minima come è stato possibile
Come è stato possibile lasciar correre questo tipo d'assedio però un fatto molto semplice
Che quello era un alibi per un fatto bersaglio il vero obiettivo è un altro il vero obiettivo eh l'azienda il servizio pubblico
Quello che noi siamo e Beppe molto bene ha detto questa Mattia la Numa Lidia l'anomalia perché ancora non ci perdonano in molti non ci perdonano in molti d'aver dato sangue nuovo all'interno del mestiere e della professione e della categoria e della corporazione all'interno di questo Paese
Cioè non ci perdonano il fatto che di uno strumento inservibile
Come era diventato il sindacato nazionale con le precedenti gestioni Colle impegno non solo nostro ovviamente ma le ante ci con tutte le parti migliori delle redazioni in questo Paese siamo riusciti a fare del Sindacato nazionale
Uno strumento
Beh insolito beh che darà filo da torcere avete capito che questo è un elemento importante ed allora
Il tutto una serie così di di di di ciarpame di cosa passa attraverso i giornali come passerebbe anche contro come pasta contro i comitati di redazione degli stessi giornali lo sappiamo perfettamente
C'è una posta in gioco molto più alta che la cabala ce lo vogliamo mettere in testa o no
Su queste cose guardate noi dobbiamo dire con molta schiettezza che forse ecco siamo stati un po'presi così di contropiede per cui abbiamo lasciato queste cose gli appuntamenti e invece no
Abbiamo i numeri per rispondere punto su punto per punto su tutto quello che di oggettivo è stato proprio sino ad oggi ecco è stato prodotto in modo molto letto è molto preciso o un documento consiliare un documento conciliare da quello partiamo come elaborazione
E già da quello noi vediamo che l'unico documento consigliare che è venuto fuori riguarda i TG ma è possibile chiede così gran professori si comportano come l'uomo della strada nei confronti della televisione vista come ballerine
Ma questo sindacato nel primo incontro che ha avuto con la nuova dirigenza gli ha detto stata attenti non avete non abbiate comportamenti come home della strada subito abbacinanti dal piccolo schermo come seri i telegiornali guardate che non spetta agli
Quell'aspetto più vedendo andiamo più a fondo e non l'hanno capito
Allora a questo punto siamo noi che dobbiamo dire guardate
Questa volta anche per l'esperienza che abbiamo fatto nelle precedenti riforme perché non abbiamo vissute altre
Si parte a rovescio non si parte più dalla televisione non si parte più dai TG si parte dalla radio
Anche perché se non si corre il rischio che ancora una volta ecco per quanto riguarda la radio si pone una serie di accomodamenti mimetici su quanto è stato pensato e fatto si parte dalla radio
Perché comunque ecco il terreno su cui bisogna assolutamente assolutamente è una cosa che è rimasta ferma dal settantacinque intervenire in modo prioritario e poi si parte da quella che è la risorsa professionale industriale di mercati in questo momento più valida più ricca di questo Paese dalle redazioni regionali
Allora si parte dalla radio e l'informazione radiofonica si parte dalle redazione regionale tale informazione regionale estiva concimi e si va avanti perché perché dobbiamo essere seri
Perché se abbiamo capacità progettuale e propositiva bisogna imboccare anche il metodo e il percorso giusto sennò siamo semplicemente ecco quelli che vanno contro alle cose più popolari
Sembriamo diventare degli apprendisti stregoni e noi non siamo apprendisti non siamo apprendiste stregone per un fatto molto semplice che abbiamo competenze che abbiamo capacità e abbiamo esperienze esperienze per esempio
Per le quali possiamo dire ecco che quando facciamo come categoria e come sindacato una proposta non è la faccia non ha in casa la facciamo perché improvvisamente siamo diventati ecco anarchici radicali Olé opzione
Perché non c'è un altro sistema perché non c'è un altro meccanismo se si vuole veramente riformare e destrutturare
La organizzazione politica e di partito
Delle testate quantunque debbano essere ecco se non questa
Da un punto di vista di legge o di contratto
E di capacità
Non c'è né altra non ce n'è un'altra
A meno che appunto come diceva giustamente Beppe stamattina che incide abbiamo a che fare con gli ubriachi che dicono il mitra sparo è ma è semplicemente perché poi non si può far nulla e allora se a un certo punto l'abbiamo Luciano radi che dice
E contrario al cosiddetto diritto di opzione ovvero la possibilità da parte dei giorni si ritiri indicare la testata più gradita quando verrà riformata e l'informazione di rubli
Dice ecco che cosa ho letto che qualche giornalista vorrebbe che in vista del rimescolamento
Rimescolamento litigi leggerà mai fosse riconosciuta ad ognuno il diritto di opzione
Quel cosiddetto diritto in base al quale si formarono nel settantasei levitazione lottizzate della RAI di questo di litigio e si sono più volte pubblicamente pentiti allora
Se questo è il modo come affrontare i problemi il senatore rari coerentemente dovrebbe dire bisogna abolire il Parlamento
E che ha dato risultati tragici ha dato risultati tragici nelle ultime legislature
C'è una massa enorme di inquisiti
è stato il centro
Del perturbamento di corruzione del paese perché diventato da centro di garanzia di tutti al centro di privilegio e lo vediamo e invece non siamo mica raccordo
Le regole le istituzioni ecco tutti i meccanismi che assicurano ecco vanno semplicemente usati adottati in modo corretto e serio ma non è che se uno dice e poi voi invece voglio dire un'altra cosa ma non è affatto vero
Che in essa tanta si è avvenuto questo
Ma non è affatto vero questo è il puntiglio di alcuni frustrati come noi abbiamo avuto modo di constatare questo per esempio il puntiglio delle egregio collega Sergio Borsi
Per esempio il quale dice opzione sollevarla nemmeno e gli ho detto a che cosa addotti allora
Il collocamento obbligatorio la mobilità dei quadri che cosa addotti con i giornalisti in base al contratto come la fai
Questa di nuovo riallocazione complessiva professionale
è strano
è strano
Perché sia questa idea
E questa idea e i giornalisti allora hanno scelto guardate mazze lì ce li ricordiamo il telegiornale di Emilio Rossi
Ma ce lo ricordiamo il telegiornale di Andrea Barbato ma perché si sono affrettati a cacciarli
Ma perché Emilio Rossi è stato sparato dalle Brigate Rosse
Ma guarda caso le Brigate Rosse rapiscono Moro
E non altri
Le Brigate Rosse sparata di Emilio Rossi e non altri
Perché era un telegiornale lottizzato ma non è affatto vero non era un telegiornale lottizzato
Ma per molti anche se era prevalente maggioranza di orientamento democristiano non aveva editore di riferimento non ce l'aveva
A questo vi diciamo noi perché abbiamo vissuto perché avevamo una competizione solo professionale tra testate
E quando per il lettore prevale IVA
Ecco il TG due Emilio Rossi da gran signore si veniva complementare che era c'eravamo fatta di più e meglio
Cioè voglio dire non bisogna ecco dare per scontato queste cose dopo è diventato tutto quanto e da quel momento in poi non ci si poteva più muovere se non su un mandato del proprio capo bastone del proprio padrone lo so perfettamente
Tant'è vero che Tito Cortese ecco ha dovuto lascia la RAI perché lui voleva andare al TG uno ha l'accordo con il direttore di testata e non era compatibile perché non c'era un tipo di contrattazione tra Bernardi
Per il capo bastone dei comunisti allineati e coperti
E Biagio Agnes chiari aprissimo bassamente Dedede dei democristiani questi l'ora non è più possibile Mario a patto vero che forse in questo modo e allora ecco bisogna assolutamente tener presente
Che l'apertura delle opzioni professionale dei giornalisti sulla base delle diversificate linee editoriali
Nel rispetto e con la salvaguardia dall'articolo sei del contratto nazionale di lavoro giornalistico con procedure meccanismi di dire garanzia contrattuali e definiti tra azienda e sindacato
Salvaguardando tutti i legittimi interessi e diritti dell'azienda delle testate dei corpi redazionale dei singoli giornalisti non c'è mica altra via
Ma fatti in modo assolutamente incivile contrattato e si scrivono protocolli d'intesa ma guardate queste l'azienda strana
Dove succedono le cose più sporche
Qua si fa con
Concorso per l'assunzione di cinquanta giornalisti e voi potete immaginare le fila tutto come l'olio
Non c'è un Oscar non c'è un imbroglio
Per gli si stabiliscono le regole
Perché il sindacato non alla nell'ammasso
Non c'è stata una protesta
Non c'è stato un rilievo
Quando è stato uno più facciamo gli scarabei veramente gli scongiuri che la stessa cosa sia per quelli in corso voglio dire per carità ma siamo tranquille siamo sicuri
Perché abbiamo un collega ecco che ci spende le giornate immensi le notti alla fine e garanzia di tutele Fernando cancello all'interno del Polo della dalla commissione ecco per cui voglio dire
è strano avviene questo
Senza che agì in una cosa inauditi avrei voluto veder un'altra qualunque grande approvati editoriale noi abbiamo fatto contratti di innovazione contrattuali a centinaia di programmi Street cisti a centinaia di colleghi tele ci lo operatori e non sono stati tutti fatti in modo corretto con le regole scritte prima che non recassero offesa anni su uno non siamo riusciti a condurre perché non deve essere allo stesso modo che cosa vuol dire questo dire che siamo tutti quanti in capanne siamo delle persone in grado di definire comportamenti corretti
Ecco che mirino a che cosa non all'interesse particulare di questi quello ma l'interesse generale del servizio pubblico delle redazioni ai legittimi interessi dei colleghi quindi questo voglio dire tarati come devo dire
Questa piccola cosa sull'opzione ecco e una di quelle piccole regolette ecco che in qualche modo cercato di elaborare per determinare una serie di meccanismi di passaggio
Perché sia realmente e concretamente ecco attuata alla trasformazione ecco d'un assetto organizzativo
Voglia di questa solo regolette da applicare in modo civile ma su cui lavorare e su cui a un certo punto dire da qui non si scappa perché non stiamo scegliendo il nostro interesse lo stiamo scegliendo il nostro privilegio stiamo scegliendo l'interesse dell'azienda ragioni aziendali
Ci portano a richiedere questo metodo a richiedere questo tipo di comportamento tra l'azienda pizze ragioni aziendali ragioni pulite ecco dove sta la nostra dignità
Ecco dove sta la nostra Montreux alta
E quindi è necessario ecco arrivare a stabilire proprio criteri criteri di garanzia perché veramente la riconversione dell'informazione della RAI dell'attuale organizzazione per aree linee politica ad un'organizzazione per linee editoriali e professionali possa essere agevolata realizzata in modo immediatamente evidente e percepibile
E non Secondo quanto vorrebbero Giada adesso alcuni amabili consiglieri e assistenti in modo regolato perché si ricordano che allora è stato fatto in modo invece incivile
Io invece mi ricordo che allora anche il sindacato si è comportato in modo incivile
Perché allora il sindacato non sapendo come liberare se stessi alla propria rappresentanza dalla soggezione all'in truppa mento
Politica di partito ci faccia votare per divisione
Ci faceva votare per divisione metà dalla parte se in Italia metà davanti dove andava tutti quanti i bianchi e poi pedalato vandali il Rossi Rosa pallide cioè una cosa allucinante capita ancora in questo
Allora
Guardate io voglio dire servisse sei Dall'Oglio io smetto subito perché forse otto a lungo ma siccome ho detto all'inizio che volevo prima di tutto parlare ecco di questa questione dell'assedio perché Elli il nodo e poi pensavo di dire soltanto due o tre cose elementari molto semplici per quanto riguarda invece diciamo certi obiettivi ecco certe cose concrete e reali che devono essere quelle spire quelle notazioni caratterizzanti per farci vedere che stiamo inseguendo la vena dell'oro
D'accordo e non il Baloo CTO Tuna recente PC Athina
Gli ha stare molto attenti su queste cose ci sono alcune cose allora
Non è possibile pensare che si possa giocare ecco in modo apodittico sui numeri
La possibilità o no di liberarsi dalla tripartizione dalla lottizzazione su questo ma abbiamo essere chiari su questo bisogna essere espliciti su questo lo dobbiamo avere assolutamente nessun tipo
Nessun tipo diciamo di strana cioè pensar male gli atti no noi siamo tutti quanti come sindacato come categoria come coloro che ci hanno certamente da guadagnarci
E da liberando se potendo esercitare al meglio in autonomia la loro professione decisi al fatto che l'informazione vada integralmente rifondate ridefinita
E lo la configurazione dello informazione su tutte e tre canali a diffusione nazionale va differenziate diversificato su questo non c'è un Preluca
Però pensare che la rottura e lo smantellamento dell'organizzazione per aree linee politiche non andrebbero perseguiti ed attuate come diceva appunto secondo criteri esclusivamente previa numeriche ci arriveremo poi numeri lo vedremo
Quale sarà la migliore soluzione quelle editorialmente più efficace quella che risponde più al mercato al tipo d'offerta
E ci arriveremo soprattutto dopo che avremo fatto questo tipo di processo partendo dall'informazione radiofonica partendo dall'informazione Maggiorelli regionale ed arrivando
A quella che le rete nel racconto di quest'altro i due
E allora io lo dico molto schiettamente a me non convince
E siccome lo dico da sempre
L'ipotesi di una riduzione in via
Diciamo teorica
Come argomento questo voglio dire potrei anche essere d'accordo che dal punto di vista editoriale ecco dal punto di vista imprenditoriale non mi convince come argomento
L'ipotesi di una riduzione delle testate televisive nazionale cioè non la vedo una scelta editoriale giusta non la vedo una scelta corretta di rottura della appartenenza politica
Mi preoccupa anch'io al contrario questa riduzione a due testate
Quasi a prefigurare per quanto involontariamente un nuovo abbinamento delle testate televisive nazionale al nuovo scenario politico istituzionale maggioritaria
E allora ecco non lo ritengo plausibile metodologicamente ecco e dal punto di vista anche delle garanzie questo tipo di parte
Questo lo sanno tutti i colleghi perché ne parliamo da molto tempo
Così come non ritengo che diversificare le linee editoriali ecco debba voler dire anche ridurre sopprimendo le alcune le materie tematiche e le relative pagine
Può invece voler dire privilegiare lunedì Ven ed evidenziarne alcune finalizzando una specifica testata ad obiettivi editoriali di collocazione di pubblico mirati quindi più richiesti rapiti guardati finisco veramente in un modo molto semplice con questo tipo di riflessione e quindi vi faccio grazia il resto perché su ogni punto che io ritengo che forse potrebbe valere per i giornali
Quello che don Primo Mazzolari
Afferma per gli uomini
Ve l'ho detto l'altra volta questa cosa
Il signore di io crea gli uomini uguali e dissimili
L'uomo tollerante li vede e li accetta come sono come è bene che siano l'intollerante toglie loro l'uguaglianza e li fa precisi credendo di compensare con la secondo operazione il grava ammanco causato dalla prima
Un regime tollerante riconoscendo l'uguaglianza e la di somiglianza dei cittadini si muove nella libertà un regime intollerante negando l'uguaglianza e sopprimendo la di somiglianza impone la conformità
Per i giornali l'uguaglianza potrebbe corrispondere alla pari dignità dal punto di vista editoriale di tenuta di possibilità di opportunità
Alla pari dignità entro la quale può maggiormente risaltare
La ricchezza della varietà e molteplicità delle tante letture che possono darsi della realtà e del mondo della vita e degli uomini della società e delle persone
La realtà cari colleghi non la verità
Perché c'è un piccolo deficit
Di concreto umiltà nell'esercizio di un mestiere
Sentirsi a posto le della verità e rischioso e pericoloso il Presidente lo fa con un'assoluta buona fede
Ma imbrocca una strada che se per caso noi fossimo successivamente vittime
Gli qualche fondamentalismo che sia religioso o politico quelli pretendono che rimangono soltanto coloro che trovano e portano a casa la verità ma quanto mai la realtà
E tutti delle possibili chiavi di lettura critica
Alcuni giorni
Cari colleghi ne sono giunte alcune osservazioni a proposito del nostro calendario
Quindi quel calendario del per la riunione dell'Assemblea
C'è una proposta
La seduta notturna vorrebbe farci rischiare come vivevano sulla cemento di presenze eccetera
Se siamo d'accordo poi che c'è una possibilità materiale tecnica di restare qui sino a domani alle diciotto
Se ci impegniamo ad iniziare domattina alle nove facciamo parlare tutti i colleghi
Ora prescritto Papalucio abbiamo ancora qualche minuto prima di andare a cena
Iscritto a parlare il collega ammazzato il GR uno cioè del comitato di di redazione del GR uno scusate come dice questo lo porta ulteriormente ce Augusto venivamo a quindi poi sospenderemo però sempre che voi vediate il vostro accordo sulla riapertura domattina alle nove della continuità sino alle diciotto di domani per favore non allontanatevi ora grazie
In queste settimane nel sindacato dei giornalisti nelle redazioni si è molto parlato discusso del futuro assetto delle testate giornalistiche della RAI quanta devono essere come devono essere quale direttori quanti direttori
Così va bene
Paradossalmente in molte occasioni ci siamo improvvisati ingegneri costruttori collega Frasca del genere diceva anche geometri comunque costruttore delle nuove strutture editoriali ai doveri indubbiamente di questo sindacato contribuire a tracciare le linee direttrici di una riorganizzazione epocale come quella che la RAI si accinge a varare
Ma è altresì doveroso a nostro avviso che ciò avvenga lasciando a ciascuno le proprie responsabilità
Proprio per dare maggiore significato incisività all'azione inderogabile che il sindacato in questa fase è chiamato a svolgere
Il sindacato deve fare il sindacato
Innanzitutto fissare le regole contrattate tutelare garantire e valorizzare i posti di lavoro e le professionalità non solo nel nostro caso specifico il sindacato ha un compito in più vigilare e fare sì che sia rispettato il bene supremo del pluralismo nell'informazione perché venga difeso e rilanciato il ruolo del servizio pubblico
Per questi motivi il comitato di redazione del GR uno sulla base di un approfondito dibattito un'assemblea di redazione culminata con un documento votato all'unanimità
Ha ritenuto che gli organismi sindacali non dovessero elaborare una proposta chiusa rigida sul piano di riorganizzazione aziendale arrivando a definire nel dettaglio il numero di testate che i rispettivi organici tre TG quattro GR duecento giornalisti da una parte e quaranta dall'altra
Al contrario la nostra opinione che ci si debba concentrare in questa fase sulla salvaguardia di punti paletti principi irrinunciabili tranciato i binari su quei necessariamente dovrà camminare il treno della riforma della RAI ed è questa la sfida che noi lanciamo dentro al sindacato
Da nostra redazione fa rapire quindi alla riforma della radiofonia che dedichiamo la nostra attenzione
Si sente parlare spesso di crisi della radio RAI e i numeri dati sull'ascolto senza dubbio confermano una fase di difficoltà
Ma va sottolineato che tuttora il punto di forza di questo mezzo di comunicazione presi dall'informazione
Ed è questa che va consolidate fortemente rilanciata
E allora un sì forte e chiaro al bisogno di riforma un addio definitivo al modello della tripartizione che ha generato il mostro della lottizzazione
Ma per noi dire addio alla tripartizione non deve significare in alcun modo rinuncia alla pluralità dei punti informativi alla differenziazione del prodotto al consolidamento delle vele di ascolto nel pieno rispetto delle esigenze degli ascoltatori
No dunque ad un giornale radio unica omogeneizzato senza possibilità di scelta per l'utenza pubblica
Sì ampi giornali che offrono un prodotto differenziato per linee editoriali e questo sembra pronto in accordo con quanto la nuova dirigenza intenzionata a fare dell'informazione televisiva come confermato in alcune dichiarazioni pubbliche di consigliere di amministrazione
Dicevamo della differenza che non deve essere più politica ideologica partitica ma di prodotto di mercato una risposta appropriata alle diverse esigenze di ascolto
Individuando e soddisfacenti targhe d'utenza di un pubblico quello radiofonico che fino ad oggi a differenza di quello televisivo non è stato ancora studiato a fondo
Si può pensare ad esempio ad un giornale più votato ad un'informazione impegnato sui grandi fatti nazionali internazionali con un'attenzione maggiore ad un pubblico inserito nelle attività produttive che ha bisogno di un servizio informativo di un certo tipo
E si può pensare anche ad un giornale con un taglio più divulgativo
Ma appunto lo abbiamo detto e lo ripetiamo non adempie
Amo ci questo campo specifico lasciamolo fare azienda noi verifichiamo con rigore che l'azienda lo faccia e lo faccia bene
è chiaro che il rilancio della radio passa anche attraverso l'offerta di formazione diffusa molto più di quanto avviene oggi
Nell'arco delle ventiquattro ore e che sia basata sulla produzione autonoma di notizie servizi informazione radiofonica non si fa sedute di fronte a un terminale che riporta i flash delle agenzie di stampa strumento peraltro preziosa e indispensabile
Informazione radiofonica si fa seguendo in tempo reale i fatti di avvenimenti raccontando l'indiretta acquisendo in prima battuta informazioni originali rinforzando insomma quel ruolo quello è un ruolo di primo momento informativo che è la vera natura della radio
Naturalmente nessuna riforma ipotizzabile in assenza di un impegno forte preciso dell'azienda per il potenziamento degli impianti di trasmissione e di un loro adeguamento alle nuove realtà tecnologiche già offerto in molti casi dall'emittenza privata
è inutile disegnare la nuova RadioRai se non si riesce a garantire all'utenza un ascolto pulito e capillare
è una battaglia che il sindacato conduce da anni che con l'arrivo della nuova dirigenza deve finalmente portare a dei risultati concreti
Inoltre va ridisegnato l'apporto delle sedi regionali all'informazione radiofonica nazionale in modo tale che la produzione sia sempre rispondente alle specificità del mezzo
E ancora l'ha ridefinito il rapporto tra Rete e strutture giornalistiche le uniche ad avere la prerogativa dell'informazione operando in modo sinergico ma nel rispetto dei ruoli e delle professionalità
Tutto questo naturalmente non può essere disgiunto da una seria politica di valorizzazione delle professionalità Dean quando l'azienda le direzione di testata al pieno rispetto di criteri meritocratici e l'assegnazione delle nomine che negli sviluppi di carriera
Infine ma non certo per ordine di importanza alle opzioni un meccanismo che con questa grande nuova riforma deve essere assolutamente riaperto offrendo così l'occasione per i singoli e per l'azienda di valorizzare le professionalità interne
Su questi punti noi chiediamo che l'Usigrai si impegni convinti del fatto che l'occasione storica di un rilancio dell'informazione da parte del servizio pubblico sia una partita che non solo non ci possiamo permettere di perdere
Ma che anzi dobbiamo vincerla grande non lasciando possibilità di rimonta agli avversari quali essi siano
Al sabato tenuto fede io Augusto mirava per favore
Come vedete ce la stiamo facendo devo aggiungere una cosa antipatica per domani
S'visto il numero degli iscritti molto facilmente ci toccherà contingentare
Il tempo per ogni intervento
Quindi pregherei i colleghi di preparare delle scalette essenziali in condizione da non costringermi
A interrompere o a fare cose come dire che cancellazioni e poi all'ultimo minuto
Ci teniamo molto che il dibattito si sviluppi in tutte le sue componenti
Lo dico ai Comitati di redazione lo dico ai colleghi delle soprattutto perché loro contributo essenziale e importante in quanto frutto non tanto di elaborazione personale rispettabilissima quanto di riflessione collettiva vi ringrazio per cortesia
Mi ha aiutato e domani come così mi avete aiutato oggi
Sì penso di poter parlare pochissimi minuti perché vista l'ora anche se probabilmente avrei voluto dire molte cose la prima cosa che comunque voglio dire per certi aspetti mi sento un po'come un marziano
Perché rappresento che una realtà per la quale che è stata totalmente ignorata questa sera
Con grande rammarico mio anche di Sandro Casalini che era presente come reazione sia nell'intervento del Bazzoni che non ha minimamente accennato non dico alla direzione esteri ma alla salvaguardia dell'informazione radiotelevisiva per l'estero
E così come appunto anche nel documento della radiofonia mi è stato detto che non è stato fatto per non citare i vari GR che poi in una rete e qui probabilmente c'è una prima considerazione che ho spesso denunciato nelle pochissime occasioni che mi sono state offerte chiese di parlare quando era una Commissione radiofonia cioè io credo che ci sia un provincialismo
Che c'è stato in questo Paese ma del quale noi in fondo siamo uno specchio
C'è stato un disinteresse
Anche da parte del sindacato oltre che da parte dell'azienda che ha utilizzato questo settore soltanto come una gallina dalle uova d'oro che li portava circa sessanta miliardi vanno che non sono una bazzecola di questi tempi spendendo né pochissimi
Facendo coi realizzare delle trasmissioni con con pochi spiccioli
Ma anche all'interno del sindacato dico probabilmente è mancata una sensibilità
Nei confronti dell'informazione radiotelevisiva per l'ex
Tant'è vero che si è sempre ignorata che quando se ne è parlato se sempre liquidato il tutto con qualche battuta
E quando ho partecipato nella prima fase dei lavori della commissione radiofonia ho sentito interventi di colleghi e dicevano ma non serve perché basterà mettere sul satellite un GR nazionale e abbiamo risolto un problema
Allora ho ricordato
Che allora probabilmente noi eravamo dei deficienti perché volevamo fare una rarità nazionale e quegli imbecilli dei francesi che hanno Radio France International della BBC e degli spagnoli della dove c'è datore Chevelle tedesca degli agli americani per non parlare tutti quanti gli altri probabilmente saranno dei ricconi sfondati che ritengono che sia utile investire miliardi in un settore e senza avere nessun interesse in questi anni c'è stato un fortissimo potenziamento nonostante i satelliti
Delle radio internazionali e del sistema più tradizionale
Di diffusione l'onda corta
I tedeschi hanno costruito ripetitori a Malta gli spagnoli in America Latina
Le siamo sono stato a Londra a Mosca alcuni mesi fa
Con il direttore del ponte su invito di Radio Mosca abbiamo scoperto che la BBC gli americani e stanno trattando insieme ai giapponesi l'affitto degli impianti di Radio Mosca per allargare le loro diffusione soprattutto nell'area dell'Estremo Oriente
Perché succede tutto questo nel momento in cui io ho sempre sentito dire dai nostri
Rappresentanti anche sindacali per non parlare dei dirigenti RAI e di altri ma ormai questi sistemi sono superati abbiamo il satellite mandiamo tutto via Sacchetti due considerazioni proprio giorni fa mi ha telefonato
Una persona che ci rappresenta nelle istituzioni internazionali in questo settore tecnico per esempio delle trasmissioni ad onda corta
Non so se lo sapete probabilmente
Se facessi un piccolo sondaggio sicuramente pochissime persone sanno in quante lingue trasmette quella che si chiama Radio Roma sono ventisei ed è una delle radio che trasmette
Insieme alla alla BBC sia Radio Mosca nel maggior e alla Radio Vaticana nel maggior numero di lingue
Dicevo
Questa persona mi diceva nelle riunioni internazionali
E si è confermata l'importanza del dell'onda corta la mia domanda ma il satellite e il satellite e in questo settore dell'informazione internazionale radiofonica ancora un fatto marginale
Perché avrà comunque dei costi altissimi potrà servire delle aree a grande grandi bacini di utenza nordamericano altre aree ma sicuramente non potrà servire altri settori tant'è vero che mi è stato confermato che in questi giorni
Sta per essere approvato un piano di rally di potenziamento dei reni su richiesta della Presidenza del Consiglio che il nostro ufficiale pagatore quello che ci paga per svolge
Questo servizio e che dovrebbe permetterci di coprire l'Australia ed altre zone che attualmente sono poco ora mentre tutto questo si muove
Mentre arriva la conferma
Che la famosa convenzioni famosi centosessanta miliardi di cui e parlava il presidente questa mattina che come sapete saranno verranno abbonati ma verranno abbonati al cinquanta per cento
Il cinque cioè sento si si arriva e si abbasserà delle centoquaranta miliardi ai casi centoquaranta miliardi settanta saranno un risparmio effettivo settanta andranno a coprire sessanta settanta esso miliardi più meandri mandano a coprirle convenzioni aggiuntive è stato è stato orari
Di queste convenzioni rimane fuori la convenzione per il settore la legge diciamo
E per il settore internazionali il che significa che per la sola onda corta la RAI dovrebbe continuare ad avere venticinque miliardi l'anno senza considerare le le convezione tutti alla questo vuol dire che quest'oggi è l'unico settore
Dell'azienda soprattutto dal punto vista radiofonico che attivo che ha può avere un futuro
Se questi venticinque miliardi si spendesse ero non dico in tutto ma soltanto in piccolissima parte in questo settore la radio italiana oggi potrebbe fare una discreta concorrenza alle grandi radio internazionali attraverso satelliti attraverso esiste per ritornare all'oggetto della riforma
Che cosa chiede
Una persona che lavora in questo settore danni che ormai si è appassionata questo settore premette sentirete il e il mio tono non è una difesa del posto di lavoro tra virgolette sono un caporedattore posso fare il caporedattore ovunque
Vengo dall'esperienza radiofonica che ha fatto storia in questo Paese per voi giovani o prima di spendere trasmissioni dei consumatori degli anni sessanta settanta quindi non ho paura di ritornare a lavorare un settore diverso della radio nazionale
Ma mi dispiace mi dispiacerebbe credo che sarebbe un'enorme perdita per l'immagine reale del mondo se noi dimenticassimo in questo frangente l'informazione internazionale
In questi anni mi sono andato a spulciare le venti o trenta mila lettere che arrivano ogni anno ottenuto rapporti con una serie di persone ho letto le le lettere che arrivavano i nostri consolati dannoso ambasciate che normalmente finivano nel dimenticatoio
Io ho scoperto che nel mondo data iguana Cuba
Dalla Red eye paesino più sperduto della Russia al Sud America agli stessi Paesi che la Rice copre anche in arte in con mezzi più efficienti come Nordamerica
E le ha la stessa Europa
Arrivano lettere di consensi di interessi
Quello che ci dicono i nostri ascoltatori italiani nel mondo ma anche in gran parte stranieri
Perché la RAI questo grande ente radiotelevisivo
Non riesce a trasmettere trasmissioni quantitativamente e qualitativamente non solo del livello delle grandi emittenti internazionali ma addirittura di piccolissime emittenti la radio della Svizzera italiana
Viene portata dai nostri interlocutori U come un esempio di una radio che riesce a sentirsi in tutte le parti del mondo e in tutte le condizioni
Non dimentichiamo la storia
Del del della situazione in Iraq e dei nostri ostaggi quando fu la Stampa di Torino
A denunciare che gli italiani che erano in erano abbandonati dicevano che ascoltavano le rate altre radio
Non non ascoltavano Lanati italiana allora si intervenne in casi di emergenza ma oggi l'Italia degli interessi è presente in Somalia in Mozambico in altre aree geografiche ci sono nostri lavoratori del mondo
Noi dobbiamo avere una funzione e in definitiva qual è la proposta
Io non difendo la struttura direzione esteri così come dico che nel nuovo organigramma che nella nuova organizzazione della RAI bisogna vere una due tre unica Rete nazionale
E accanto una cosiddetta rete internazionali che integri onda media onda corta in qualche caso satellite
Perché la rarità Diana arrivi nel mondo non solo agli italiani ma agli stranieri nelle venti sedi in questo patrimonio che ne abbiamo acquisito in questi anni
Tutto questo permette potrebbe permettere attraverso una in integra integrazione intelligente di svolgere una funzione che per esempio già altre radio svolgono un esempio la radio Estero per Spagna già da dieci anni riesce durante la giornata
A farsi ascoltare dagli spagnoli in Europa utilizzando l'onda corta che tra l'altro piccola parenti sicché
Pare sembra che molti di noi non sappiano è diffusissima in tutto il Sud America
Dove trovi trovate nelle autoradio nera di urine in gran parte dell'Africa e in molti altri paesi d'Italia uno dei pochissimi Paesi che non ha nelle proprie radio l'onda corta a differenza di quello che avviene che avviene in quasi tutto il mondo
Stavo dicendo che quindi la radio Serrone Spagna attraverso o questo meccanismo riesce a farsi sentire nomignolo e da domani mattina soltanto orientando i trasmettitori in un certo modo potenziando i leggermente potremmo diffondere la nostra rete nazionale anche per gli italiani ignoro e allora il meccanismo che io prevederei come diciamo ideale da Micoud è una vera e propria riforma strutturale di questo tipo potrebbe essere questo
Un'onda corta che utilizzi alcune ore al giorno la messa in onda del prodotto nazionale che per altre ore al giorno trasmette nelle rispettive lingue
Che in alcune aree venga integrata dall'onda media presepio noi serviamo il bacino del Mediterraneo in onda media con una trasmissioni in arabo alle quindici e trenta che ha un Goran grandissimo ascolto potremmo fare la stessa cosa verso l'Albania e l'ex Jugoslavia
Parenti sì in questo senso
I tedeschi e gli inglesi sono venuti a chiedere alla RAI le antenne per aumentare la loro potenza la loro presenza radiofonica nelle nelle aree della ex Jugoslavia
Noi abbiamo mantenuto le nostre piccolissime trasmissione non abbiamo fatto nessun potenziamento
Sono alcune indicazioni che chiaro non si possono dare soltanto in un gruppo molto ristretto e in in cinque o dieci minuti
L'invito che io faccio ai nostri rappresentanti sindacali che quando dopo domani mattina vanno a discutere della riforma non dimentichino il settore internazionale
Certo certo Ente nazionale potrebbe richiedere un un tempo leggermente maggiore per una riflessione più approfondita
Però è un patrimonio di questa azienda che si può salvare che attivo che può rimanere attivo e chi può soprattutto sviluppare maggiormente la nostra immagine internazionale grazie
Voglio però tornare a ricordarvi che domani magari con l'aiuto di una fotografia del professor Miglio
Tenterò di essere un po'più prussiana
Allora mi toccherà essere un po'fermo sull'ordine degli interventi sull'apertura del delle sedute
Oggi c'eravamo detti alle quindici ci siamo visti alle sedici
Io ero comunque rimasto qui come un ritratto di Garibaldi nelle aule scolastiche
Domani mattina per favore alle ore no
Gli interventi non più di dieci minuti
Pure troppo purtroppo oggi non era così
Cioè già e degli scritti io però tenderei a privilegiare l'intervento dei colleghi e dei comitati di redazione e delle sedi ve l'ho detto me ne assumo la responsabilità domattina e questa è l'operazione che tenterò prima di tutto
Perché voi vi dicevo anche perché elaborazione dei gruppi dei dei collettivi sono sono molto più rilevante delle private opinione del collega Buttitta vi ringrazio buonanotte