Cent'anni di solitudine, la generazione (1921-1925) di Sciascia e Pasolini (Prima giornata)

Buongiorno benvenuti tutti quanti a questa ennesima azione della Fondazione Leonardo Sciascia che mantiene vivo il suo lavoro propositivo
E di promozione del dell'attività fatto dal nostro grande scrittore Leonardo Sciascia le manifestazioni che si sono succedute in questa fondazione hanno sempre avuto un grande respiro perché il dibattito sulla cultura sulla giustizia un dibattito che non ha mai fine a un dibattito che mette sempre
Nuova linfa e nove argomentazione da trattare politici affrontiamo un altro tema che autorevole esponente della diversità che oggi sono presenti nella nostra cittadina gli ospiti che vengono a visitare il nostro Paese consentono di affrontare tema importante quello della
Scomparsa di alcuni valori di alcune figure
Importantissime del nella letteratura italiana a cent'anni dalla loro scomparsa rapporto fra Sciascia e Pasolini un rapporto che
Ha costruito diverse pagine di letteratura consentito di affrontare temi di grande di grande respiro allo stesso Sciascia quando Pasolini è morto si è sentito come se mancasse
Un un confronto una figura autorevole con la quale rapportarsi e in questi cent'anni
Cos'è successo quali sono i modelli che sono diventati differimento per le nuove generazioni molto spesso questi modelli sono saltati se guardiamo la generazione odierni se guardiamo le persone che ho inciso gli escono influenzare le nuove generazioni ci accorgiamo che i modelli hanno tutt'altro spessore di quelle che invece cent'anni fa erano presenti
E allora queste dei giornate devono servire appunto per approfondire il tema per ragionare
Per analizzare cosa queste grandi figure hanno lasciato alla letteratura italiana alla cultura italiana
Alla civiltà italiana è un tema importante che affronteremo
Ho oggi è che
Da ancora un ulteriore elemento di approfondimento la Fondazione Leonardo Sciascia contino ancora nella sua azione propositiva commutativa e non è l'ultimo appuntamento in questi anni abbiamo assistito a tanti appuntamenti dettate anche dal fatto che abbiamo ho avuto l'onore in qualità di di presidente della fondazione di celebrare due grandi avvenimenti nel trentennale della scomparsa dello scrittore centenario dalla sua nascita
Sono stati argomenti e
Dibattiti che hanno o entusiasmato i visitatori quindi nell'augurare a tutti quanti voi buon lavoro
Di approfondimento ricordo tutti quanti che stasera alle diciotto e trenta ci sarà l'inaugurazione della mostra di lettere
Di Pasolini sociale con Sciascia e diceva cioè su Pasolini che abbiamo allestito nella sala espositiva alle primo piano e anche la potremo gustare delle delle degli iscritti che i due grandi scrittori italiani si sono scambiati nelle nel secolo scorso
Quindi
Vi auguro un buon approfondimento se c'è un po'di spazio vi invito a visitare il nostro Paese è un Paese che merita e ci piace oltre ad ospitare le le per le grandi personalità nella Fondazione giace ci piace anche che possono gustare le prelibatezze al nostro Paese ma anche le bellezze architettoniche storico-culturali che sono presenti in questo piccolo paesino che Sciascia fa e che noi invece dobbiamo custodire a mantenere
Vivo nelle nelle per il prosieguo quindi buon lavoro tutti quanti benvenuti è adesso saranno loro ad aprire le danze
Bene
Allora dò a tutti il benvenuto a questo convegno che ho l'onore di presentare ma nei nei temi sarà presentato più adeguatamente di come potrei fare io dal
Dal direttore scientifico della Fondazione Sciascia al professor Antonio Di Grado che lo ha organizzato che ci spiegherà quali sono i temi fondamentali
Un convegno che ha ha naturalmente centro nella figura di Leonardo Sciascia che Acqui dedicata questa fondazione ma gli si è affiancato sin dal titolo il nome di un altro grande intellettuale lo ha ricordato il sindaco poco fa
Pier Paolo Pasolini che legato come vedremo da una delle relazioni della mattinata da strettissimi profondi legami con con Sciascia
Io mi limiterò a fare praticamente solo la presentazione dei relatori vi dico subito a proposito di programma che c'è un piccolo cambiamento
Per l'assenza del del professor Rosario Castelli che per motivi di salute non ha potuto partecipare
Alla alla fine della mattinata verrà anticipata la la relazione del professor Sebastiano Tecchio che ci errati don Lorenzo Milani perché era prevista invece per domenica mattino
Ciò detto io lascerei la parola al professor Di Grado che
Ci dirà due o tre cose su una generazione divisa come recita il titolo del suo intervento preliminare
Prego protesta
Grazie Paolo
In una generazione divisa
Da dove viene questa definizione proprio così divide Generation il poeta inglese stipendi Spender definì la propria generazione e dei suoi confratelli o del né e Isherwood nel suo diario di Spagna intitolato un mondo del mondo e dato alle stampe nel mille novecentocinquantuno
In Spagna a combattere a fianco dalla Repubblica nella guerra civile del mille novecentotrentasei trentanove o a scriverne
Spender era accorso come Hemingway come chiesto Lerner Orwell Mauro do spassoso Simon's Bay le tanti intellettuali e scrittori di ogni dove
Ma accanto alla dolorosa sconfitta subita dai militari golpisti e da allora alleati italo tedeschi ecco insorgere in loro in questi
Intellettuali in questi scrittori che erano accorsi a combattere a fianco dalla Repubblica
Anche fra oltre al allo scacco subito anche la delusione nei confronti del di gli occhi ha tradito
Cioè di quel comunismo idealizzato da giovani che ora per ordine di Stalin si dedicava all'assassinio degli alleati anarchici e trotskisti
Perciò nel libro di spenderne come in quelli di chiesto l'Arrow di Orwell
La critica non solo Astaldi né ai suoi emissari ma all'esperimento sovietico e più a monte al marxismo è una critica risoluta citò proprio Spender
La speculazione filosofica l'arte non propagandistica persino alla ricerca scientifica che non servano gli interessi dei lavoratori sono definite utopistiche false reazionarie
Dividere l'umanità in due gruppi inconciliabili con il re conciliabili atteggiamenti non avendo più in comune lo stesso linguaggio di verità e di morale e in fondo distruggere l'Umanitaria entrambi
E in una lirica sempre di Spender dominata dalla pietas il poeta inglese poteva scrivere così
Un limpido silenzio cade a notte mentre pochi passi separano i due eserciti addormentati entrambi erra Borutti in panni tessuti da mani lontane
Quando le armi tacciono un comune duo OLO imbiancare l'aria in un sospiro e di due eserciti ne fa uno solo quasi che questi nemici dormissero abbracciati
Ecco e questa Ina pagabile ricerca
Carica di dubbi e di esitazioni gli entusiasmi di ritrattazioni di pietà e di sgomento a forgiare la generazione divisa
Formula appunto coniata da Spender in opposizione alla generazione perduta la Lost Generation americana di Hemingway Fitzgerald o a spasso osso
A fronte di quel caparbio avventurismo della Lost Generation
Spavaldo e coerente fino all'autodistruzione la sua generazione appare infatti a spenderle in preda a una paralizzante dissociazione
Scrive eravamo la generazione degli amuleti divisi tra la nostra vocazione letteraria e la necessità di salvare il mondo dal fascismo
Era stata una trovata brillante ma estemporanea di Gertrude Stein quella di battezzare come perduta
Una generazione di scrittori americani molto differenti tra di loro accomunati soltanto nel caso di Hemingway e Fitzgerald dalla frequentazione di una Parigi mito
Capitale della creatività e della dissipazione
Invece la formula di visiva questa dei dividendi genere Hisham coniata da Spender
Rispecchiava efficacemente il disagio dei giovani intellettuali europei
Che in quegli anni Trenta guadagnavano la ribalta ma per unisce Nardi uno sdoppiamento una contraddizione irrisolta
Quella tra un imperativo presenzialista interventista militante
è una devozione iniziatica per le torri d'avorio dove si ufficio nei riti delle arti e del pensiero puri disinteressati
Ecco su quella impasse si era pronunciato meglio di tutti nel mille novecentoventisette del tradimento dei chierici Julien Benda
Criticando le smanie attivisti che della intellighenzia coeva e difendendo invece la vocazione universalista e spassionatamente morale dell'intellettuale e tuttavia neanche bendati resisterà al richiamo della Spagna partecipando e levando in alto anche Luigi pugno chiuso al Congresso madrileno degli scrittori antifascisti del mille novecentotrentasette
Bene proprio in Spagna la scansione storiografica per generazioni che mai abbiamo voluto dare a questo convegno
Una
Taglio diciamo che dei nostri storici dalla letteratura delle arti invece viene ignorato o sfregiato
Era ed è tuttora in auge
E si parla perciò di una generazione del novantotto quella di Unamuno e Machado
Di quella poetica detta del ventisette Lorca Salinas il DNA zero nuda Alberti di quell'ancora nel trentasei e così via
Ebbene non a caso fu proprio un ispanici sta Oreste Macrì
Ad applicare a tentare di applicare questo schema la poesia italiana del Novecento
Ma rimase un caso isolato in realtà lo aveva preceduto Luciano Anceschi già negli anni Trenta del cuore di un decennio in cui riviste come il Saggiatore o come quelle
Della fronda giovanile in preda Giada astratti furori ospitavano le inquietudini di una nuova leva intellettuale Indocina curiosa che per la prima volta si interrogava sulla propria condizione
E sul mondo circostante ma lo faceva usando per la prima volta la prima persona plurale un noi generazionale finalmente consapevole ed esigente
Bene in quegli anni trenta un Calvino Sciascia un Pasolini erano poco più che bambini non tocco certo a loro
Affrontare le tortuose traiettorie Del Lungo viaggio attraverso il fascismo
Anzi alle generazioni precedenti
A quella già di Bontempelli e Malaparte di Montale Alvaro poi a quella successiva dei nati all'alba del nuovo secolo come Vittorini Moravia Pavese Pratolini Brancati
Nel tempo dalla loro formazione a quelle generazioni questi giovani si rivolsero con una soggezione mista direi a una irrequieta anche siepi o influenza
Tra i dieci inverni degli anni Cinquanta e le prime ventate della modernizzazione quindi i primi anni Sessanta
La loro irruzione da protagonisti sulla ribalta nazionale
Sarà assegnata dai denti che ecco a somiglianza delle generazioni spagnole che vengono definite e propone a un evento storico o da una coesione letteraria
E per distinguerli peraltro dalla generazione precedente che è quella della Resistenza la liberazione
Nella ricostruzione dominata da figure come Togliatti o Benedetto Croce
Ci autorizzano a parlare direi di una nel loro caso di una generazione del cinquantasei
Perché i cinquantasei perché è l'anno del ventesimo congresso del PCUS e dell'anno dell'invasione sovietica dell'Ungheria dunque dell'abbandono o della revisione da parte di Monti del comunismo togliattiano o quanto meno dell'ipoteca stalinista
E della crisi tra l'altro
Sempre in quegli anni nel cinquantasei
Della crisi ratificata dalle polemiche sul Metello di Pratolini di quel neo realismo che aveva dato parole immagini a quelle a quell'ideologia e quelle battaglie ideali quel variante otto ottimistica
Ma dispotica mente ottimistica del del Sogno di una cosa
Ma i cinquantasei anche all'anno delle parrocchie di Regalpetra precedute l'anno prima da ragazzi di vita è seguita l'anno dopo dalle Ceneri di Gramsci
C'è qualcosa di suggestivo in questa in questa coincidenza
Ma è invece nel mille novecentosessantadue che a questa generazione darà voce consapevolmente raggruppando la un'antologia uscita da Laterza
Oggi dimenticata intitolata la generazione degli anni difficili un'antologia di cui dirò qualcosa nella mia relazione di domani
Bene una storia dalla cultura e delle forme espressive scandita per generazioni e ancora da fare
Questo nostro convegno intende innovare il consueto appuntamento dei centenari
Facendone occasione per l'appunto di indagini sincronia che che ai soliti medaglioni celebrativi sostituiscano
Direi la febbrile temperatura delle epoche di volta in volta indagate
Ha una storia come viene normalmente concepita una storia un lineare e orientata finalistica mente sostituiscano il fecondo Caos
Del presente e del confronto dello scontro del quotidiano e scomposto divenire dell'invenzione espressiva della battaglia delle idee
E infine
Al critico e allo storico della letteratura
O del pensiero delle arti che osservando dall'esterno e dall'alto come uno stratega dispone le forze in campo come sumo ordinarie sul ordinata scacchiera
Sostituiscano osservatore ravvicinato coinvolto che non teme di confondersi nella mischia della cronaca sfruttata ad altezza d'uomo
In occasione dei due centenari della nascita di Leonardo Sciascia mille novecentoventuno e di Pier Paolo Pasolini mille novecentoventidue e per celebrare
Il duraturo sodalizio tra i due scrittori sia deciso perciò di allargare il quadro
A quegli scrittori artisti politici intellettuali che nati come loro nel primo lustro di quegli anni venti quindi dal mille novecentoventuno al venticinque
Hanno segnato nel nostro Paese la storia della letteratura e delle arti della politica del dibattito intellettuale e civile
Ma perché abbiamo definito divisa la generazione di Sciascia e Pasolini di Calvino e Volponi di Strehler di don Milani di Danilo Dolci e Francesco Rosi di Berlinguer Macaluso di Fenoglio e Goliarda Sapienza
Come vedete ci sono anche dei nomi che non siamo riusciti ancora di come dire a incasellare al nostro convegno ma che sicuramente saranno presenti negli atti
Perché l'abbiamo definita divisa per due motivi per due ordini di motivi
Intanto perché a loro si offriva già pronta e acquisita una lezione impartita la esperienze spartiacque come la resistenza
La Resistenza antifascista o ancor prima la guerra di Spagna esperienze che loro non avevano vissuto in prima persona come lei disse alla generazione precedente
La generazione precedente che tuttavia le affrontò dell'incertezza del loro farsi mentre a giochi fatti loro ne ricavavano una più netta è sicura coscienza apprendendo né che non si dà progresso civile che non nasca da un conflitto
Dalla cera anti divisioni che poi rituale democratico si incaricherà di trasformare in leale ma serrata opposizione di schieramenti e divide uomini e no aveva drasticamente sentenziato Vittorini
Per i suoi fratelli minori vissuti e o per gli o meno cresciuti informatici
Tra guerra fredda il boom industriale si tratterà più semplicemente di mantenere fede all'antitesi che oppone fascismo e antifascismo destra e sinistra razza padrona e per dirla con Vittorini mondo offeso
Dunque ha una coscienza se veramente divisa anziché come oggi indifferenziata dall'omologazione ed al tramonto delle grandi idealità
E divise quella coscienza quella generazione furono anche tra una dedizione iniziatica la letteratura e le arti e il richiamo della politica della militanza attiva o il contributo teorico ed era un richiamo quasi sempre proveniente da quel partito comunista
Che in virtù di un paradosso tutto italiano colmato al vuoto altrove occupato dalle socialdemocrazie riformatrici
Ma mantenendo un'organizzazione interna un repertorio dogmatico e legami con la Russia sovietica a cui via via si sottrarrà hanno questi intellettuali
Predestinati anche a questa come le altre esperienze di divisione disincanto abbandono
Dunque cent'anni di solitudine i loro così abbiamo intitolato questo convegno in omaggio un romanzo che fece sognare la nostra generazione cent'anni di solitudine
Anni di sofferta ma laboriosa seconda solitudine di pensiero critico e arditezza espressive maturati in un laboratorio animato da operosità genialità mai più viste da allora
In un'officina della quale questo convegno illustrerà
L'ho detto alcuni ma non tutti i reparti alcuni ma non tutti i prodotti vede inevitabile era inevitabile altri nomi importanti mancheranno trainati in quel quinto quel mio
E queste lacune certamente colme Remo negli atti
Ma quel che conta è che abbiamo cominciato che abbiamo cominciato con un'iniziativa come questa che non esito a giudicare importante innovativa anche perché lei si affianca la bella mostra sul rapporto Sciascia Pasolini
Curata da Vito Catalano editti Cutaia
Abito catalano
Ma anche la cura della nuova collana Quaderni di Regalpetra e l'imminente pubblicazione del primo volume una poco nota conversazione palermitana fra Ian Thomson Leonardo Sciascia
E all'indagherà licei la pubblicazione di una raccolta di studi critici a conclusione del centenario si lasciano e delle iniziative curate da Fabrizio Catalano proprio in occasione di quel centenario
Anche questo sarà una pubblicazione troppo imminente mentre attendiamo la pubblicazione anche essa prossima degli atti del convegno di qualche anno fa sul contesto curati da Rosario Castelli
Come vedete ce n'è di lavoro in cantiere
A prolungare la scia di questo convegno che oggi ho l'onore di aprire come l'ho avuto vide Harlow confezionarlo con l'aiuto degli amici dalla fondazione del nostro infaticabile Giovanni Bufalino
Ma lasciatemi concludere citando
Un nome
Uno di quei personaggi nati nel primo quinquennio degli anni Venti
Uno di quelli che però purtroppo abbiamo inevitabilmente ho messo e perché l'abbiamo messo perché non fu scrittore non fu artista non fu politico non fu uomo di spettacolo eppure fu un uomo di tenace concetto
Fu un grande amico di Sciascia è stato a lungo la colonna portante della nostra fondazione
Nato a Racalmuto proprio nel mille novecentoventiquattro e anche a lui va il nostro ricordo la nostra gratitudine era il carissimo insostituibile Aldo Scimeca alla sua memoria
Vorrei dedicare
Il nostro convegno è il vostro applauso grazie
Bene in questo giusto ricordo di di Aldo fine
Possiamo aprire fa parte delle relazioni direi di questo convegno e quindi entrare proprio nel motivo delle
Delle relazioni ebbe la messa a punto dei personaggi che sono stati evocati nella ampie suggestiva relazione iniziale del professor Di Grado e partiamo subito con con il nome che sta al centro di il di questo comprende quello di Pier Paolo Pasolini
Un un intellettuale che ha segnato la storia del del Novecento intellettuale il titolo italiano più versatile forse quello capace di di di di esprimere la sua arte su tutti i mezzi possibili dalla letteratura al cinema al teatro alla poesia
E e quindi chi meglio di Fernando giudicare che lungo insegnato discipline lo spettacolo Università di Catania
Può parlarci di questo fondamentale fondamentale è importantissimo autore
Importantissimo anche per Sciascia il titolo e la sua relazione Felice chi è diverso Sciascia e Pasolini fraterni e lontani dagli certo
Giungendo preciso discipline dello spettacolo partendo da dette cultura italiana impotente contemporaneo no questo voglio dire mi ha permesso anche di frequentare questi luoghi io a proposito di luoghi per me è un ritorno questa Racalmuto
Più distante sì ditemi voi come si sente va be
E quindi
Questa grande sala mi emoziona sempre
Racalmuto la conosciamo più o meno ma non si conosce ma è abbastanza ringrazio per l'accoglienza dunque il sindaco architetto e professore per le parole
Che ci ha rivolto e naturalmente Antonio Di Grado né affidato non naturalmente diciamo
Come dire
Per senta
Una relazione di particolare responsabilità per un convegno che proprio del rapporto tra Sciascia e Pasolini si avvia
E ci conosciamo da mezzo secolo
E parafrasando punto vecchio il titolo di un vecchio film si tratta di un amore di mezzo secolo
E
Che rapporto con questi due maestri ho scritto di più mi sono occupato di più di fatto di Sciascia però la mia prima formazione avvenne su Pasolini perché avvenne attraverso il cinema
E quando si è ragazzi e ragazzini il cinema per chi come me ci si formò sin da pochi anni
Così dirò qualcosa che la letteratura non poteva ancora costituire perché quando nel mille novecentosessantuno usciva Accattone di Pier Paolo Pasolini
Film presentato come scandalo un film di autentico profondo senso religioso
Però i cattolici italiani non sanno riconoscere i loro maestri come non riconobbero le notti di Cabiria di Federico Fellini come grande firma cattolico
Ecco in quel momento io mi accostavo Pasolini lo potevo fare col linguaggio del cinema non col linguaggio della letteratura di cui pochissimo potevo sapere quel tempo quindi la primogeniture resta
Pasolini
Allora
Pasolini e Sciascia ultimi Repici si intitola
Un volume curato da Filippo la Porta che è uscito da Marsilio nel mille nel due mila e ventuno
Ultimi come si deve intendere questo termine i più recenti o piuttosto gli estremi i definitivi
In una intervista a Sciascia del mille novecentottantasette Giampio fine gli chiedeva lei accetta la qualifica di scrittore Eretico e Sciascia accetto pienamente questa etichetta l'accento condividendola con coloro dei quali ho evocato l'opera o il destino come Pirandello o Diego la Matina
E a me questa domanda
Accetta di essere definito fa pensare no a un'analoga domanda che Fausto a Truffaut rivolgeva al grande al sedici
Lei accetta di essere considerato un artista cattolico in quel caso la risposta di sé l'altra sul molto più circospetta anche se lui era di famiglia inglese di educazione cattolica
Pasolini ecco Pasolini trattenere anche guerre ricorsa non a caso gli scritti corsari no e risentimento monitorio nel nome del massimo
Eterodosso della madre modernità cioè l'utero le lettere luterane che proprio si intestano al massimo eterodosso della modernità
Elettrico come sappiamo lo era tra comportamenti pronunciamenti
Come pure con diversità di stili personali nell'esistere nello scrivere lo Sciascia di nero su nero o a futura memoria se la memoria un futuro o nell'agone più direttamente polemico politico la palma vanno scrive la porta
In Pasolini Sciascia dice la porta si è incarnata probabilmente per l'ultima volta
Nel nostro Paese la figura pubblica dell'intellettuale Eretico coscienza del Paese voce dissidente solitaria e non la linea
Loro è stata comunque riconosciuta una autorevolezza straordinario nella società italiana un attimo prima aggiunge la porta
Che gli intellettuali de cadessero
Da legislatori Hammer Interpreti da critici del potere cantori postmoderni dell'esistente secondo la terminologia vizi lungo Baudo
E quindi commento io Pasolini e Sciascia in terrebbero un'antropologia intellettuale in via di estinzione
Andrea Cortellessa scrive nello stesso volume di due scrittori così diversi fraterni forse dice
Cortellessa lontani senza
E non occorrerebbe ribadire che si allude al giudizio di Sciascia nel luminoso e nominò suo squarcio di apertura dell'affaire Moro
Fraterno e lontano Pasolini interne
Di una fraternità senza confidenza schermata di pudori e credo di reciproche insofferenza
Bene io concordo con la porta sulla ripetibilità di quella duplice esperienza
Ciascuna delle quali si di Pasolini che di Sciascia pronta a replicarsi a scindersi al proprio interno contraddire contraddirsi supremamente inciso da Sciascia e fieramente praticato da Pasolini
Non condivido invece l'idea sottesa che da una humus culturale e appunto antropologica deriverebbe l'ultima internazionale di una certa tipologia intellettuale
Come se un intero quadro sociale fosse approdato una condizione di immodificabilità
Perché dovremmo opinare
Che quella funzione di coscienza critica di civile vigilanza verso le forme le stanze del potere non sarebbe più addirittura neppure immaginabile
Forse perché l'attuale assetto europeo occidentale e da considerarsi deve intendersi definitivo e questa liberaldemocrazia Cuesta liberal democrazia da intendersi come l'ultimo approdo nella storia della civiltà
Fino a scontare una terapia di senso del ruolo stesso dell'intellettuale
Ora
Innanzitutto
Un certo atteggiarsi verso il potere non può esaurire l'intera funzione storica del ruolo dell'intellettuale
Il Seneca consigliere del principe che era Nerone
Sarebbe soltanto il segno di un atroce illusione di una perdita assoluta fermo restando poi che qualcuno ci ha insegnato che Di Santo Mazzarino che il principato di Nerone ed altro significo nella storia di Roma
Il che insieme che con le sue teorie Oriental meglio la politica economica di Roosevelt sarebbe un'eccezione che non fa regola
L'ultimo presidente della Repubblica spagnola
Ma non è la Fragna scrittore e politico cosa sarebbe allora oppure il primo presidente della Cecoslovacchia liberata sita al totalitarismo particolarmente odioso del di quel tipo di comunismo no
Fare cosa sarebbe ed esempio dello scrittore che può essere anche addirittura più che coscienza civica incardinare la l'idea stessa di potere
Se si vuole
Ecco e mi chiedo però a parte tutto questo a parte che il ruolo dell'intellettuale è stato diverso nella storia anche nei rapporti col potere in senso anche positivo
Mi chiedo perché non dovrebbe essere prospettabile un futuro diverso
Non è questa anche la forza di utopia
Una società poniamo in cui la crescita organizzata del tempo libero
Contrapposto all'ansia di produttività qui Domenico De Masi ci ha dato delle lezioni dominanti basta pensare
Quest'opera capitale e lavoro nel ventunesimo secolo pubblicato da Einaudi nel due mila e diciotto
Ecco una società in cui il tempo libero liberato favorisse una presenza nuova e persino più ampia di intellettuali di artisti
Piena assunzione di elettricità dunque in Sciascia
Pasolini da parte sua scrive di forza centrifuga eredità fuorviante che per tengono al mio stato di intellettuale
E questi due grandi Eretici appartenevano tuttavia un'epoca che mai come oggi percepiamo diversa e distante
Un quotidiano di antico prestigio il Corriere della Sera
Ne ospita da interventi anche ampi in prima pagina
E pensiamo alle infinite polemiche suscitate da Sciascia
Con quelle celebre famoso e attratti famigerato articolo I professionisti dell'antimafia Nino Milazzo che era vicedirettore del Corriere della Sera ricordava di avere decisamente concorso col titolo no
E oppure pensiamo alle diatribe provocati da pezzi pasoliniani come il romanzo delle stragi
Oppure il colto l'apporto la falsa tolleranza del potere il conformismo dei progressisti
Titolo ampio come schegge oggi che fu reso lapidario dal titolo redazionale del Corriere sono contro l'aborto
Diciamolo pure intellettuale disturbante non sono poteva scrivere da tribune che non erano ampie come quelle della RAI certamente ma ancora erano capaci di formazione socioculturale appunto questi grandi quotidiani
E direi piuttosto che quello che era un diverso parere uno ricorderà che diverso parere la rubrica che il conservatore Alberto Ronchey teneva sulla progressista Repubblica diverso appare ecco questo diverso parere
Veniva cercato sollecitato come provocazione salutare
Enzo Biagi che intervistava in RAI Pasolini c'era una trasmissione quinta vi chiamiamo l'appello
Lo stimolava vive tutto quello che pensava senza remore e senza censure
E semmai come dire
Era
Era Pasolini
Che con la sua timidezza diceva Kent di non volere sconvolgere il pubblico televisivo che non era abituato certi discorsi troppo brutali o troppo provocatori però l'avrebbe potuto fare Biagi lo sollecitava a questo
Ben sappiamo poi di certe restrizioni televisive del berlusconismo anche pesanti
Tipiche di una destra illiberale
Ma appunto non riguardano necessariamente i grandi giornali
La stampa sempre della FIAT era ma di si respirava ben altra aria oggi Massimo Giannini e poco importa provenga dalla Repubblica la cui parabola del resto della Repubblica si può toccare con mano
Quanto hanno dato Sordillo quanto diverso quel grande giornale dalle opinabili tuttavia vitalissima impuntature di Eugenio Scalfari
Ai molli cd i piedi per allineamenti di un Molinari no un abisso separa queste dimensioni vestite
Ecco Giannini pratico un linguaggio che io non sentivo in tante ruvidezza neppure negli anni della guerra fredda che ho vissuto insieme ad Antonio
E persino Giannini usa quell'americanissima espressione mondo libero che si sentiva all'epoca no proprio mondo liberano spessore tipica del di degli americani quando si contrappone l'altro figlia
Nei mesi scorsi è stata la nostra sinistra
Liberale permesso però tra virgolette a menare scandalo
A menare scandalo per diversi pareti intorno mettiamo all'atroce guerra russa in Ucraina
Atroce come tutte le belle atroce particolarmente come come una guerra di aggressione fonti occidentali documento nonché l'aggressione angloamericano all'Iraq e costata centinaia e centinaia di migliaia di morti sedi dal milione
Queste sono le guerre di aggressione e quindi sappiamo che cosa vogliono dire non le scopriamo oggi
Ecco
Questa sinistra
Sollecitata liste di proscrizione per i non allineati
Anche consegnati stime interrogazioni parlamentari
Che propugnavano e propone una censura verso i giornalisti non a dire
E io noi che credevamo che quello liberale fosse un metodo che tutti avrebbero il diritto dovere di apprendere di praticare fondato sul dovere civico di tutelare con la propria l'altrui libertà di espressione
Queste insonni vestali della Fiamma democratica hanno fatto qualcosa che non mi sarei immaginato
Grazie al Sindaco di Milano presidente dell'ente lirico il Teatro alla Scala imponeva un ultimatum al maestro Valery Gergiev
Di cui in quei giorni acquistavo nientemeno che un Parsifal registrato al Teatro Mariinsky di San Pietroburgo
Perché che riesco avrebbe dovuto sconfessare Putin e tagliarsi i ponti col proprio Paese
Che tristezza
Nel mille novecentocinquanta quando il tempio wagneriano di Byron era ancora chiuso Milano che la Scala imitarono il sommo Wilhelm Furtwängler a concertare il Parsifal e l'intero Anello del Nibelungo
E forse bene il
Non solo non aveva lasciato la Germania come va fatto poniamo Thomas Mann
Ma aveva diretto ai congressi del partito nazionalsocialista davanti a chi chiedere a tutti i gerarchi si credeva evidentemente che la cultura e l'arte dovessero favorire incontri a quell'epoca
No no discriminare non impedire
E invece oggi si discrimina in ogni campo
Addirittura in quello sportivo
Che si era cercato di salvaguardare persino dinanzi alle ovvio sita dell'apartheid sudafricano
Dovremmo dedurne
Che più della stessa scomparsa di intellettuali quali Sciascia e Pasolini
Ci sarebbe da compiangere la scomparsa dei loro tempi
La nostra intitolazione si richiamando a diversità Felice chi è diverso
Non v'è dubbio infatti che nella loro irriducibile individualità
Sciascia e Pasolini incarna se non l'idea della diversità
Verso gli altri ma anche verso traditore
Se in certi atti di ostracismo Sciascia coglieva un vessatorio pregiudizio anti Siciliano la sua diversità era anche una certa idea di sicilianità difficile e necessaria
Il Consiglio d'Egitto sigilla la sua prima parte
Parte prima per l'esattezza con la sorridente domanda del Duce Recanati solo all'avvocato Di Blasi
Come si può essere siciliani
Che sarà a titolo di apertura infatti diverse di storia letteraria e civile di Sciascia
Da par suo Pasolini intuiva nella dimora siciliana una ragione della solitudine di Sciascia
E si congedava dei lettori di tempo
Si congedava dei lettori questa rivista perché l'impegno del di quello che sarebbe stato l'estremo firme Salò o le centoventi giornate di Sodoma
Non gli avrebbe consentito di continuare a tenere la rubrica
Si congedava recensendo Todo modo
Un romanzo
Che è una radiografia
Sublimata nell'arte
Della coscienza e dello stato di incoscienza della nazione italiana uno di quei documenti che con i Promessi sposi non a caso romanzo amatissimo da Sciascia sono la radiografia di una nazione
E allora al di là di tutte le cose splendide che dice che io non posso riferire qui Sciascia su Todo modo di Pasolini
Mette conto qui richiamare certe parole sull'uomo Sciascia che usa Pasolini
Altra cosa gradevole dice
E parlando dell'ultimo libro di Sciascia che prendo congedo dal lettore per la mia sosta filmica
Sciascia non ha mai smesso di essere attuale fin dal suo primo apparire come autore all'inizio degli anni Cinquanta e generalmente e se l'attuale vuol dire in qualche modo ricattare
Inoltre Sassa sempre anche avuto quello che si chiama Successo e anche il successo e ricattatorio
Invece Sciascia ha saputo con assoluta eleganza evitare in ogni caso l'ambigua implicazione del ricatto si è mantenuto sempre purissimo
Come un esordiente
Se fatalmente egli non ha potuto non raggiungere una certa forma di autorità
Tale autorità e soltanto personale cioè legata a quel qualcosa di devo
E di fragile che è un uomo solo si aggiunga a ciò la sua decisione di restare in Sicilia centro del mondo per lui ma periferia ed esilio per gli altri
Questo ha finito col pattinare la sua solitudine corrode la come la salsedine fa di un tronco
Fin qui Pasolini
Ora chi abbia qualche dimestichezza con le recensioni letterarie Pasolini sa che è arduo raro codardi consensi così schietti
C'è una Krithia analitica anche linguistica in queste cose che bellissime pagine che Pasolini scrive su Sciascia Todo modo
E che è lontana questa Krithia anche linguistica da certo atteggiamento quasi apodittico con ironia che Luís USA verso opere di persone pure amate il caso esemplare quello verso la Storia di Elsa Morante
A Michele ecco rimpiange amo anche queste epoche in cui si potevano sta finale con le recensioni anche i gli amici più cari però
La Morante non gradì questa recensione così negativa sulla storia
Era come se Pasolini volesse difendersi da una doppia sentimentali tale da una parte verso il sentimento che provava per la Morante dall'altra verso il sentimento di cui è permeato questo romanzo capitale
Della moderna della nostra contemporaneità la storia
La distanza dal Sassa
Anche c'è un culturale ma direi soprattutto caratteriale psicologica lo persuade invece alla massima considerazione per l'uomo e per la sua opera
Anche in questa chiave si spiega il dolore affiorante acuto di Sciascia
Per non avere saputo esprimere a Pasolini sentimenti umani attenzioni intellettuali all'altezza della rara capacità di scoprirsi dell'altro di Pasolini
Ricordiamo le notazioni angosciate per certa mancata solidarietà nelle tante polemiche anche crudeli che colpirono Pasolini
Forse come erano da imbarazzate reticenze lo dice Sciascia spesso sull'omosessualità
Riceviamo ricordiamo le assorte ancorate riflessioni sul salotto su questo film Sciascia irricevibile per la sua crudeltà e la sua azione
E ma infine questo film riscattato sono pagine che si sono lette tante volte sono stati presentati fondamentali
Riscattato agli ottimi se lasciata la chiave evangelica che Pasolini
Forzando saggi nella lettera e nello spirito vi aveva appunto in comune
E poi
Non può dimenticarsi Vito devozionale
A quell'uomo fraterno è lontano nelle nostalgica ouverture de L'affaire Moro
Con quelle lucciole che furono re illuminate da Pasolini
A partire dalla loro scomparsa
Perché poetico aggiungo e quello che finisce in un apogeo epico lirico ci avevano insegnato quel giorno il Foscolo e nel cinema Kurosawa Visconti quello che finisce più poetico di quello che dura
E queste lucciole per illuminati e Rimembranze ricordate immemorabile da Sciascia il nome di colui
Appunto Pasolini che aveva coniugato apocalittico furore verso lo strapotere politico
Con una incursori riflessione su un politico a suo modo diverso come Aldo Moro
Ben sappiamo che in Pasolini la diversità era altresì vita dice sessuale
Convivente Luigi in qualche disagio di omosessualità
Non la sbandierata e ne pativa mentre la pratica è una percezione però di essa quale strumento di analisi di conoscenza di espressività
E per restare nel campo di quel cinema
Nel quale in ogni caso qualunque cosa si pensi sull'opera Pasolini uno dei grandi inventori linguaggio
Ecco questa omosessualità si poteva rivelare né il bene dei porti primo fans vedi la Trilogia della vita Decameron i racconti piccante per il fiore delle Mille e una notte
Come nel male dei corpi non tutti un fan prima di tesi oltraggiati nel salone centoventi giornate di Sodoma
E con una certa idea sottesa di privata espiazione
Chiunque conosca sa cosa che c'è un senso di autoflagellazione da parte di Pasolini in quel film
E a proposito di cinema
Il titolo della mia relazione sarà bene dirlo finalmente e calcato sul film documentario di Gianni Amelio Felice chi è diverso del due mila e quattordici
Proposto in forma interrogativa qui Felice chi è diverso perché sia perché lo stesso Amelio è tutt'altro che Caia mente apologetico
Nel suo caracollare sui temi della diversità sessuale
Sia perché la diversità può essere propizia attrice di autenticità e di piacere ma pure foriera e preparatorie riscontro osa solitudine il senso amaro dell'incomprensione
Temi che il grande regista medio ha portato ad Accame drammaturgica attraverso i casi italiani di Aldo Braibanti no
In questo film
Temi che vengono affrontati e liricamente trasfigurati nel Sud signore delle formiche dedicato appunto a questo caso particolarmente inquietante per la coscienza civile italiano il primo è ultimo di fatto processo per il reato di plagio
Con cui si coltiva anche l'omosessualità
Ora il titolo americano del due mila e quattordici Felice chi è diverso e a sua volta un calco in controluce diversi liricamente dialettici di Sandro Penna
Felice chi è diverso essendo egli diverso ma guai a chi è diverso essendo egli comune
Penna e profeta più che Carlo Pasolini
Al punto che avrebbe trovato giusto e lo dichiarata un Nobel per lui piuttosto che per Eugenio Montale
Nei quattro versi che abbiamo che costituiscono questo componimento la diversità si direbbe ANCIP ride portatrice di una doppia fortuna
Un diritto dovere di testimonianza
Che per li rami mi riporta
All'epigrafe di George Bernanos che sa se metti in a futura memoria periferici scoperte dei lettori piuttosto che inganna
Anche per questa interiore moralità l'opera di Sciascia purtroppo Gata dalla malattia mortale
Non comunica in alcun modo un senso di incompiutezza
Come Ars
Espressività tecnica per una verità testuale e perfetta nella sua se volessimo da un termine della retorica classica Nella sua Concini tasse
Pasolini lavorare invece a quel mega romanzo Petrolio
A cui si sono volute tribune troppe cose nessun sorpasso dedicato un progetto aveva previsto tutto se sono i soliti sovraccarica mente in cui si forza contesto dette
E che invece da enorme frammento non si sono
Conseguenze pagine questo romanzo di suo Cumana sovrana bellezza grida tutta la propria incompiutezza petrolio
Prosa d'arte
A sciogliere
I nel litorale l'ASPI nel nitore la scrittura le urgenze del corpo in Sciascia carnale tensione in cerca difficile sì e solo parzialmente risolto e di sublime
In caso di
Ma dov'è che Pasolini e Sciascia non si incontrarono mai da
Precipuamente nelle cose della politica
Sciascia in quell'asciutto estremo che sono le conversazioni con Domenico Porzio di fuoco all'anima
E Pasolini fino alla vigilia di quella morte violenta
Ad appena
Che gli avrebbe impedito di leggere il suo intervento al congresso del Partito Radicale sarebbe stato detto
Ma lui l'aveva scritto perché il congresso
Nessuno potrebbe dire come avrebbe ragionato in sede di un uomo che come Pasolini Moretti moriva ad appena cinquantatré anni
Ma nessuno potrebbe negare che quelle parole corrispondessero a convincimenti radicati lui spunta sempre
Il punto centrale del discorso sta secondo noi nel concetto sia pure la largamente inteso di militanza
Che è un nel profondo un senso di appartenenza comunitaria questa militanza
Praticata da Pasolini fin dalla giovinezza con l'adesione al Partito Comunista Italiano
In seguito al duplice afflato delle lotte contadine nel Friuli
E delle opere di Antonio Gramsci
Militanza sentimentale intellettuale
Capace di passare più o meno indenne attraverso cimenti durissimi qui è fondamentale la lettura del carteggio curato da Antonella Giordano aggiornato e Nico Naldini che è stato pubblicato da Garzanti nel due mila ventuno
Cimenti durissimi
Che non sarà dicano l'idea di militanza innanzitutto l'uccisione del fratello Guido
Partigiano bianco della brigata Osoppo
Nonostante una interessata e pietosa Bulgaria
Che sarebbe durata per anni anche per il pudore reticente di Pier Paolo
Guido era caduto con i suoi compagni in una imboscata di partigiani garibaldini cioè i comunisti
Dentro una temperie complessa per ragioni etniche confinarie
Per cui era praticamente impossibile sospettasse di tradimento ma spesso corruttore testo
Per me e le rivalità ideologico
Pasolini che ne soffrì per se stessi e ancor più per la madre fieramente rivendicata che il partigiano Guido
Aveva onorato la causa patriottico
E si guardò bene dal ripudiare un comunismo che lo avrebbe segnato di sé anche dopo l'atroce ferita
C'è poi l'esperienza direttamente politica con il giovane segretario di sezione
Espulso dal partito comunista in seguito allo scandalo di una corruzione di minorenne
Destinata a devastare anche con la perdita dell'insegnamento di lettere alla scuola media
L'esistenza di Duino della madre che del padre
Amarissimo Pasolini verso quei compagni che in un clima di forte speculazione clericale figuriamoci nella provincia friulana
Lo abbandonarono al suo destino
Nei suoi travagliati e poi fortunati anni romani perché c'è la fuga verso Roma di Pasolini in seguito a quei fatti
Egli si sentì comunque un compagno di strada
Anche quando quindi sempre
Dentro l'aria del Partito comunista
Anche quando certo moralismo comunista
E certo pregiudizio anti populista qui con Antonio abbiamo fatto colto a volte qualche riflessione sull'uso e l'abuso di questo termine populismo insomma che è stato stravolto oggi chi si occupa di popolo viene bollato negativamente come populista ma lasciamo perdere
Quindi questo un certo moralismo comunista e un certo pregiudizio anticomunista ricordiamo scrittori e popolo di Alberto Asor Rosa non era del Partito comunista ma era potremmo dire di area comunista inducevano critici e lettori di quell'area
A prese di distanza dall'opera narrativa eppure dalla vita dello scritto
Pasolini sarcastico sino all'irrisione verso i singoli non se la prende Michael partito nel suo complesso evidentemente inteso questo partito quale comunità di popolo
Al di là dei suoi stessi esponenti
E men che mai se la prende con l'idea comunista
Stabilisce anzi un rapporto fattivo coi lettori soprattutto giovani di idee nuove rotocalco del Partito Comunista Italiano
E questo mi ricorda la vicenda di Sciascia il contesto
Miope mentre e scioccamente attaccato da socialisti e comunisti
E invece suscita attore difatti idee simpatie nei giovani della Federazione giorni giovanile comunista italiana
Proprio per questo no proprio perché cercavano qualcuno che potesse dire cose diverse
L'intera parabola pasoliniana pare contrassegnata da un atteggiamento che può sembrare persino masochistico
Perché le varie posizioni eterodosse sul divorzio sull'aborto sul costume civile gli procuravano strali ironie pesanti e persino volgari ai nove anche un nome comune credo di Umberto Eco
E se ne uscì sul Manifesto con un articolo in cui diceva che Pasolini di Lucera i discorsi all'osso sacro aggiungendo questo era
Il nostro Umberto Eco
Al e a queste Bulgaria
E come dire
Fuga azioni nella sua pelle e provocazioni cui cercava sempre di opporre una battaglia derive anche dure ma non era facile rispondere sul piano dell'idea certo tipo di attacco
Comunica di fondo sempre però
Che ci fosse comunque un mondo diverso
E sarà bene riproporre quanto scriveva per il Corriere della Sera per imporre la sera il quattordici novembre del mille novecentosettantaquattro o dissidenti in scritti corsari
Ma non esiste scriveva solo il potere
Esiste anche un'opposizione al potere in Italia questa opposizione così vasta e forte da essere un potere essa stessa
Mi riferisco naturalmente al Partito Comunista Italiano
Eccetto che in questo momento la presenza di un grande partito all'opposizione come il Partito Comunista Italiano
E la salvezza dell'Italia e delle sue povere istituzioni democratiche
Il Partito Comunista Italiano
è un paese pulito in un Paese sporco un Paese onesto in un Paese disonesto
Un Paese intelligente in un Paese il Piotta
Un Paese colto in un Paese ignorante un paese umanistico in un paese consumistico
Un militante ideale persino irreale i nomi di una fede etico politica resa assoluta da questa pedagogica per sua storia innanzitutto auto per sua storia propria della scrittura di Pasolini
Vibrante e poi l'intervento per il congresso del partito radicale che non potrebbe eccetera lucido partecipò sentite le parole di Pasolini
Prima di tutto devo giustificare la presenza della mia persona qui
Non sono qui come radicale
Non sono qui come socialista
Non sono qui come progressista
Sono qui come marxista che potete il pc e spera molto nella nuova generazione di comunisti spera nella nuova generazione di comunisti almeno quanto sperano i radicali
Cioè con quel tanto di irrazionalità e magari arbitrio che permettono di spiazzare magari con un occhio a Wittgenstein la realtà per ragionarci sopra liberamente
Ora è chiaro che Pasolini non dà mai per scontata e certe acquisizioni anzi subito diffidente come se la sua fede potesse essere insidiata dall'evenienze ed alle necessità della prassi politica
Così se noi ora volessimo sfogliare la margherita del che cosa avrebbero detto e fatto Sciascia e Pasolini dinanzi agli eventi successivi alla loro morte no
Ecco potremmo pur dire che dinanzi alla prospettiva di un'alleanza fosse pure atipiche tattica tra Partito Comunista e democrazia cristiana
Tra Berlinguer e Moro
Pasolini avrebbe comprensibilmente temuto forse osteggiato imparentati le venir meno del contropotere comunista
Ma se volessimo spingere il gioco un po'oltre
Fino alla morte di Enrico Berlinguer
Che aveva sessantadue anni nel mille novecentottantaquattro esattamente quanti ne avrebbe avuti Pasolini
Pasolini si sarebbe potuto ben riconoscerne il Berlinguer della riaffermata e rilanciata diversità comunista
E degli nell'idea di un modello di sviluppo radicalmente anti consumistico
Mi riferisco essenzialmente alle conclusioni di Berlinguer al convegno degli intellettuali del Teatro Eliseo di Roma del settantasette
Austerità occasione per trasformare l'Italia non è l'austerità della Comunità europea era la proposta di un nuovo modello di sviluppo
E ancora
Dopo l'assassinio per mano delle Brigate Rosse di Aldo Moro
A tra parentesi la serie RAI Esterno notte di Marco Bellocchio che è stata già presentata al citerà e che adesso verrà presentata su RAI uno
E animata da un'idea
Di capro espiatorio tutta all'interno del cosmo democristiano cioè si fa pagare come un capro espiatorio Moro
E su questo tema i film di Bellocchio spende le sue pagine più alti
Ecco anche dopo l'assassinio di Moro che avrebbe ridotto in macerie Progetto di compromesso storico cioè l'incontro delle grandi forze popolari che dire a un certo punto si pur partendo da posizioni diverse convergere Berlinguer dopo il settantatré del Sile e Moro che voleva allargare in questo modo le prospettive di un'Italia democratica
Lasciamo perdere quello che sarebbe potuto accadere dopo
Comunque con la morte di Moro
Usciva sicuramente a pezzi il progetto dell'incontro del compromesso storico
Ecco Pasolini dopo questi eventi avrebbe potuto trovare ogni verosimile ragione per condividere l'ideologia di Berlinguer quel Berlinguer che poneva come centrale una questione morale
Nella politica italiana e nella stessa identità comunista
Questi testi si leggono in un libro molto bello molto ben curato da Miguel Gotor la passione non è finita saggi discorsi interviste di Berlinguer tra il settantatré e l'ottantatré pubblicato Elena
Un'idealità comunista rinnovata per metodi e prospettive per Berlinguer ma non dimentica dell'originaria matrice leninista e tutto questo faceva di Berlinguer un politico diremmo inattuale
Nobilmente persino drammaticamente
Dopo la scomparsa di loro e la sconfitta di una linea annunciata nel mille novecentosettantatré
Una in qualità un cui Pasolini corsaro aiuteranno avrebbe forse trovato una più intensa finita etico politica
Non certo uno Sciascia
Che l'affaire Moro lo sappiamo parole dissi
Coglieva anche nel partito comunista di Enrico Berlinguer rigurgiti sinistri lui diceva stato lancia di stalinismo
Quindi si creava una divaricazione da quel momento fortissima
Nella sua estrema giornata nella estrema giornata di Pasolini sappiamo che si è voluto sì anche sul posto
Che sia andato a cercarsi alla questa morte no Pasolini
Per una specie di espiatorio c.t. cupio dissolvi
Che diventa narcisistico masochismo nel romanzo di Dominique Fernandes
Dan lamentela sul nome la mano dell'angelo pubblicato in Francia nell'ottantadue da Bompiani
Nell'ottantatré riproposto nel due mila ventidue
Eccolo in questa sua estrema giornata il vaso Dini apparentemente di nicchia scisso
Tra l'intervista in limine Mortis Furio Colombo no che è stata pubblicata col titolo siamo tutti in pericolo
E il testo per il congresso radicale
Pasolini sentiva ancora il bisogno di richiamarsi ad una comunità politica umana dei spirituale
Quella era per lui di là dall'assolutezza della presenza materna la famiglia ideale e morale appartenenza
Lo Sciascia che si trova invece effetto al mentre nelle estreme giornate della sua vita con una malattia da cui non credo che Sassetti potete ad
Pensa alla famiglia di sangue
E di affetto e al fratello morto pensa Sciascia che pure lui
Ai figli e ai nipoti
E intanto consuma un estremo distacco non tanto dalle passioni di fondo perché parla eccome se parla in questo libro appunto fu collanina di scrittori di opere di esperienze di vita intellettuale con proprie ironia
L'ironia dei grandi maestri
Sulla vita che riesce anche a contemplare la morte
Ma piuttosto un estremo distacco dalle cose della politica
Anche da questo giurista fuoco all'anima è un testo ferita
Bisio fiducia una chiusura definitiva col Partito comunista con idealità è prassi di una storia in terra
E
Il che mi riporta
Come dire per contrasto
Al saggio la sesta giornata
Che fu pubblicato sa il saggio di Sciascia alla sesta giornata che fu pubblicato da Officina quindi siamo
Proprio negli incunaboli di questo rapporto storico con Pasolini nel novembre del cinquantasei ed ora si legge infine delicate del carabiniere a cavallo saggi letterari da cinquantacinque l'ottantanove Adelphi due mila sedici
E l'accurato Paolo scusa Ciotti ed è un testo fondamentale
C'è un dovizioso come dire apparato Cacciotti
Che parte proprio da prende le mosse da un saggio di di grato Leonardo Sciascia saggezza
Questa sesta giornata in un saggio tra i maggiori di Sciascia è forse quello
Di maggior convergenza con le posizioni nazionali e internazionalista del partito comunista italiano
E con l'antifascismo comunista e azionista ma molto da al all'antifascismo comunista anzi precisa Sassa stalinista usa poco esattamente questo fermi
Info con l'anima sono molteplici i dissensi dalla prassi comunista sin dal dopoguerra
Posto resistenziale cioè
Come dire siamo proprio gli incunaboli dal rapporto con quel partito e dalla sconfitta elettorale del blocco del popolo nel quarantasette comunisti socialisti insieme nel blocco del popolo
Sconfitta ricondotta da Sassa anche a linee di politica agraria troppo simili a suo avviso quelle fasciste per cui gli italiani si sentivano fare dei discorsi ma allora lo sta cambiando niente questa è l'interpretazione di share
Il fastidio per certe forme di passione politica
Giunge in Sciascia alla fine fino al disprezzo e all'irrisione
Qua sono esemplarmente drammatiche rivelatori e le pagine dedicate a Paolo Robotti
Uomo di punta della classe operaia piemontese e del Partito comunista per una vita intera trascorse in parte in Unione Sovietica
Dove fu imprigionato di atrocemente torturato negli anni più bui del Grande terrore staliniano
Rosario Castelli ha documentato il procedere di Sciascia
Dall'umana comprensione verso Robotti sino al giudizio implacabile di stupidità uno stupido dice a un certo punto
No
Per un Robotti che pure superò quella terribile prove
Fu scagionato da ogni assurda accusa e restò per tutta la vita esponente di spicco del suo partito e dell'idea comunista
Sciascia non riconosce quasi più nulla
Di una tradizione
Lui che nella sesta giornata solidarizzare con un vi dico sommo no di Spagna e del mondo come Antonio Machado no
Che contravvenendo Machado alla sua intrinseca apoliticità
Scriveva un sonetto lode di un capo comunista e stalinista cooperano quasi tutti all'epoca
Prestigioso quale in ricche liste
Anche gli di robusta formazione internazionalista
A noi preme tuttavia un nucleo polemico che non ignara più radicale distanza da Pasolini
Ed è Antonio Gramsci
Quello che intitola un corposo e ricco volume
Voluto come già Pasolini Sciascia ultime reti fin dal centro studi per Paolo Pasolini Casarsa della delizia si titola il Grancini Pasolini lingua letteratura ideologia a cura di Paolo Desogus pubblicato da Marsilio in questo stesso anno
Basterà dire qui che a Marx a Gramsci
Pasolini giungeva
Tra il sogno di una cosa che un titolo marxiano la lettera sono parole di Marx di un romanzo di formazione sui sui braccianti finale friulani del quarantanove cinquanta scritto no gli anni del cosiddetto moto degli astri ma non entro ovviamente in questo discorso
E il e le ceneri di Gramsci quindi gli undici poemetti elaborati Ceneri di Gramsci tra il cinquantuno e il cinquantasei mille novecentocinquantuno mila centocinquantasei e pubblicati da Garzanti nel mille novecentocinquantasei
E veniamo alle considerazioni di Sciascia
Ma come richiede Porzio
Ora che anche le monarchie di stampo comunista si dissolvono era crollato un intero sistema di Paesi dell'Est
Vuoi che invece qui senza la guerra sarebbe rimasto il fascismo perché Sciascia ipotizzata e se non ci fosse stato l'evento come dire della guerra
Incautamente scatenata diciamo accettata a un certo punto da Mussolini il fascismo avrebbe avuto buone chance di restare in Italia
Anche nei decenni successivi
E dice sai se così risponde a questa domanda di Porzia si
Forse l'uomo intelligente vedi i germi di morte che sono presenti nell'apparente buona salute uno come Salvemini
Poteva credo che aveva definito Giolitti ministro della malavita tra parentesi
Poteva intravedere nel fascismo i germi della morte
Ma non uno come Gramsci
E Porzio a perché Gramsci non poteva
E Sciascia perché Gramsci credo che degli uomini pensasse la stessa cosa
In definitiva pensava che gli uomini si governano così
Porzione ma mi avevi detto che una volta che purtroppo Gramsci non ha mai criticato Stalin
E Sciascia credo che sia stato così non poteva
Il Buio a mezzogiorno testo il no famoso romanzo coinvolgeva anche lui
Eccetera eccetera
Ora attaccare Gramsci Smodis infatti inquietante accostamento mussoliniano
Stalinismo non necessità storica ma di ideologico convincimento secondo quello che dice Sharkey
E nulla dicendo sulla prigionia sull'isolamento sulla diffidenza carceraria di tanti comunisti ortodossi che videro in Gramsci
Leader del partito ormai completamente isolata addirittura un traditore e gran si sentì sono in carcere perché tu stati dato dei suoi stessi compagni
Ecco
Condizioni variabili
E cioè quindi Sorato dal suo stesso partito e in condizioni abbia di formazione di un pensiero attraverso quel quei quaderni del carcere che restano un patrimonio ineguagliato della cultura politica italiana perché fuor di dubbio
Non sarà stato il massimo intellettuale novecento come qualcuno un po'esagera e metà ha detto mai sicuramente il più grande pensatore politico italiano novecento
La fortissima umanità delle lettere che restano un patrimonio ineguagliato della cultura diciamo ed espressi in
Tra i più alti del Novecento significava di fatto per Sciascia lui protagonista di tante battaglie culturali che restano nella nostra coscienza civile nel nostro apprezzamento del bello Sciascia zia insegnato che cos'è
La coscienza civile come si può leggere trovare il
Significava di fatto riconsiderare lo stesso dopoguerra della sua vita di quelle poesie di quelle favole che favorirono l'incontro con Pasolini del fascismo e dell'antifascismo ed è socia al comunismo come ipotesi più utopica che realistica di un futuro diverso almeno in parte
Sassari metteva in gioco se stesso
Come può cadere quando stanchi di un prolungato legame se ne pongono in discussione perfino gli incunaboli
Sì da tanto tempo notiamo più
Forse non ti ho mai amato
E vi è una sotterranea amarezza temperata dall'ironia e agguerrita dal sarcasmo in un uomo e sentivo il bisogno di spingersi ai veri amori la letteratura
Il lascito dei figli di altre persone di loro dei nipotini toccanti e veritiere quelle incursioni e come sempre rese più vere dal limpido fulgore della scrittura
In per lo stato della malattia in cui il tempo insieme sì
Si ferma
Proprio perché tu sai che sta fuggendo e ti dà la possibilità della pausa e del senso fugace della vita
Ed anche questo una forma di estremo congedo da quel Pasolini che tradisce rap pensiero aveva fatto di Gramsci un vessillo di vita e di polizia e che ai figli e nipoti politici di Luís
Rivolgeva tra cui certamente Berlinguer rivolgeva un calore persistente
Pasolini che aveva cercato lungo trovato il Cristo nella poesia dell'uomo
E da ultimo ne testimoniava la terribile assenza dall'assenza di Dio nell'inferno di Salò o le centoventi giornate di Sodoma che un film profondamente religioso
Quel tragico capolavoro in vita e in morte
A cui Sacha mentre lo respingeva tasse
Dedicava pagine tra le più alte interiormente raccolte
Per la sorta di laica religiosità
E allora consentitemi di chiudere con questo alla luce di queste della considerazione delle cose ultime forse furono più fraterni che lontani Sacha Pasolini grazie
Sembra che ringraziamo Fernando gioviale per questo intervento che dimostra come non si possa parlare di intellettuali di uomini di lettere come Pasolini Sciascia senza arrivare all'attualità più recente
Va be'risalire all'inizio del loro rapporto mi piace ricordare che Pasolini fu fondamentale per per Sciascia perché recensì il suo primo libro
La delle Favole della dittatura
Recensì anche il secondo libro di Sciascia recensì anche quel poi si è dedicate alla Sicilia Racalmuto la Sicilia il suo cuore e che però questa recensione rimase inedita fino alla riproposizione dei Meridiani curati da Walter Siti e Silvia De laude un altro scrittore impegnato anche in attività editoriale che fu fondamentale per gli individui inizio dell'attività di Sciascia come come narratore fu Italo Calvino Italo Calvino che oltre sei punti scrittore non era un importante dirigente della casa editrice Einaudi e fu quindi fondamentale all'inizio della sua della sua attività per iniziare quel rapporto quel sodalizio di di Sciascia con una con la casa editrice che sarebbe durato tra alti e bassi per circa vent'anni
Di Pasolini idillica alpino scusate ci parlerà marinata Ichino che insegna letteratura italiana contemporanea all'Università di Catania dove dirige anche il Dipartimento di Scienze umanistiche e che a Calvino dedicato recentemente un volume
Di disagi intitolato il barone il viaggiatore e altri studi su Italo Calvino pubblicato da Marsilio nel due mila le cedo la parola Renzi ci potrà parlare di un di un intervento intitolato quel dialogo a distanza tra caldino e Sciascia
Sì grazie acceso questo microfono uno si è acceso c'è il rimbombo va bene questa distanza
Perfetto tre il signor Bufalino mamma non mi segue con le citazioni ecco quando glielo dico io
Quando Antonio mi ha chiesto di intervenire a questo convegno della Fondazione Sciascia sulla generazione degli scrittori degli anni Venti
E con un contributo appunto su Calvino Sciascia devo dire che ho accettato subito con piacere
E non solo perché l'invito
Veniva da un Caroli ormai antico amico come Antonio ma anche perché
Ero assolutamente consapevole degli spunti di riflessione che a me innanzitutto poteva offrire un approfondimento o di studio
Su questo rapporto del quale non mi ero mai occupata direttamente pur avendo avuto ripetutamente
Occasione di scrivere su usciamo Jacques appunto come diceva Paolo soprattutto su Calvino
Un rapporto questo tra i due che comincia ben prima dei contatti e degli scambi legati alla travagliata pubblicazione dei racconti degli zii di Sicilia per Einaudi
Editi nel cinquantotto nei gettoni di Vittorini anni e poi nel sessanta nei corali con l'aggiunta dell'antimonio
E che infatti un rapporto che registra già nel cinquantaquattro quindi prima degli zii di Sicilia un primo significativo endorsement oggi si dice così
Dica al vino presso Alberto Carocci relativo a quelle cronache scolastiche
Che Sciascia spesso gli aveva recapitato per un parere vedete la lettera di Calvino in cui dice caro Carocci ti accludo uno scritto di un maestro elementare di Racalmuto sente pure il bisogno trasparente sì di dire dov'era Racalbuto che mi sembra molto impressionante interessante per Nuovi Argomenti
L'autore Leonardo Sciascia maestro elementare è un giovane letterato molto intelligente che dirige una ridestinati e della edizione decine di poesia cambiali saluti da locali
Quel maestro elementare aveva provato diverse volte già ad ottenere da Calvino un racconto da pubblicare su galleria cosa che non si realizzerà mai
E nel frattempo si adoperava a pubblicizzare sulla sua rivista i libri Einaudi sperando ovviamente con ciò di fare cosa gradita tanto a Calvino quanto ad Elio Vittorini che è buon terzo in questo avvio di rapporto tra Sciascia e Calvino
E che in realtà avrebbe voluto che quelle cronache scolastiche di cui Calvino propizia la stampa su Nuovi Argomenti
Sfocia ascelle o invece in un gettone piuttosto che poi nelle parrocchie la persiane come poi avverrà
E questo l'avvio di un rapporto li lunghissima durata
Di un dialogo a distanza in cui per circa un quarto di secolo Calvino Sciascia si scambieranno letture opinioni
Confrontandosi attraverso i libri sulle proprie visioni della letteratura della storia della politica della società
In questo mio intervento non intendo minimamente a ripercorrere di pari passo tappa per tappa la storia di questo duraturo scambio intellettuale
Ricostruzione peraltro già fatta molti anni fa da angolazioni differenti da Giovanna Lombardo in uno studio monografico del due mila otto dedicato a Sciascia e i suoi editori
E l'anno dopo da Beatrice Manetti in un contributo apparso nel due mila nove in un numero tutto Sciascia hanno del Giannone
Concentrerò invece l'attenzione su due periodi precisi di questo dialogo a distanza
Coincidenti rispettivamente con la fase più saliente significativa della stagione ancora iniziale di questo rapporto ed è il primo periodo che prenderò in esame
E quindi dall'altra parte con il momento forse più accesso di questo confronto alla fine degli anni Settanta
Momento idealmente di cesura perché peraltro cronologicamente coincidente con il temporaneo abbandono da parte di Sciascia dell'Einaudi come casa editrice di riferimento
Si tratta nello specifico di due momenti di dibattito civile politico e culturale
Di importanza determinante nella storia del nostro Paese questi due di cui mi occuperò
E cioè il momento della reazione al rapporto Krusciov Fo e quello del processo d'Assise alle Brigate Rosse che precede il sequestro Moro
In qualche modo si tratta dei due estremi cronologici
Che segnano l'avvio e la conclusione del confronto di idee tra Calvino Sciascia e che risultano scanditi da importanti pagine narrative non narrative che recano la firma dei due autori
è il venticinque febbraio del mille novecentocinquantasei quando Nikita Krusciov riunisce il leader dei partiti comunisti stranieri
Per condividere e di conseguenza rendere pubblico a tre anni dalla morte del leader sovietico il rapporto relativo ai crimini di Stalin
Poi i primi di giugno il New York Times lo divulga era urbi et orbi
In quegli stessi giorni di fine inverno del cinquantasei Calvino che ha appena letto il racconto la zia d'America inviata agli da Sciascia dall'un indefinito oche felice sorpresa
Scrive a Sciascia spero che ci darai presto altre cose Despair Rienza contemporanea
E l'esperienza contemporanea era segnata in quell'anno per tanti intellettuali come Sciascia e Calvino proprio dallo sciocco del rapporto Krusciov
E il ventidue agosto del cinquantasei Sciascia gli invia le pagine del racconto la morte di Stalin già inviati a Vittorini nella speranza che insieme alla zia d'America possano dare corpo ad un gettone
Quel racconto intercetta oggi a mente le inquietudini di Calvino che il dodici settembre cinquantasei scrive a Sciascia c'è la citazione
C'è troppo anche della mia pelle là in mezzo c'è troppo di don Calì di Calogero Schirò anche in me per potere fare una lettura libera
Calvino confessa anche a Sciascia che gli capita capita anche a Calvino di nascondersi in quei giorni spesso dietro l'ironia
In quella frangente storico politico
Di fingere anche lui caldino di divertirsi I paradossi della storia messi davanti agli occhi di tutti dal rapporto Krusciov top ma ammette
Che è al di là del sorriso amaro dice a Sciascia questo è per me è un tempo di ripensamenti grandi
Calvino suggerisce altresì a Sciascia possibili aggiustamenti per quel racconto volti a valorizzare il racconto a mettere in risalto il personaggio come puro di cuore iscrive
Che dire soffre quotidianamente in relazione al suo sincero e sentito culto distali
E caldino consigli anche a Sciascia sono rilievi importanti per quello che poi dirò dopo gli consiglia anche una riduzione della componente macchiette Istica del personaggio e una maggiore partecipazione impietosa nei suoi confronti non c'è un'attenzione del ricorso cronachistico agli accadimenti storici e resoconti dei giornali
Che nel racconto secondo Calvino non Harry equilibrato da un'adeguata controparte di narrazione
E Sciascia cessa dice di concordare con i rilievi mossi gli dal da Calvino pensa che anche lui che la morte di Stalin e potrebbe diventare qualcos'altro ma poi in realtà non modifica niente
E dice altresì di trovarsi in piena sintonia con le inquietudini politiche di Calvino
Rivelando qualora ce ne fosse bisogno
La componente autobiografica presente nel pare nel personaggio di Calogero Schirò appunto l'innamorato distali in e scrive Sciascia e abbiamo la citazione non so sì
La storia di Calogero Schirò è un po'la mia storia gli dice di essere dispiaciuto se è il personaggio fosse percepito come troppo macchiette mistico Eni precisa sono ancora convinto che Stalin ma è stato un grande uomo
Uno dei più grandi che la storia del mondo abbia mai avuto ma delle reticenze a dirlo apertamente
E conclude sono in terribile confusione insomma
Calvino prova a sottrarsi lui lui Calvino a quella confusione consapevole dei ripensamenti gravi lo aveva già scritto a Sciascia che il momento richiede abbandona platealmente il PC come sappiamo con la celebre lettera pubblicata nell'agosto del cinquantasette sull'Unità
E soprattutto Calvino fa idealmente propri i consigli narrativi
I dati a Sciascia di discostare il racconto nato da quegli avvenimenti traumatici per entrambi intanto d'altro anarchismo troppo direttamente legato agli eventi storici che si susseguono
Dando invece spazio alla controparte di narrazione
E alla rappresentazione di un personaggio non macchiette mistico un puro dis di cuore di cui seguire le vicende con partecipazione caldino idealmente fa suoi quei consigli dati a Sciascia ed ecco Cosimo che sale sull'albero
L'ambientazione di quella sua suprema ribellione in un Settecento illuminista
Così caro tanto a Calvino quanto a Sciascia che è chiaramente un passato che parla di presente
E che nell'distanziamento non cronachistico appunto come diceva Sciascia permette a Calvino in mezzo allo spaesamento di quella metà
Degli anni Cinquanta di scrivere un Bildungsroman in cui la Bindi dunque di un personaggio chiaramente autobiografico Cosimo arriva a compimento
Il barone rampante entra del resto a pieno titolo in questa fase del dialogo intellettuale tra Calvino Sciascia anche grazie alla recensione al romanzo che uscirà a fine del cinquantasette sulla rivista il Ponte a firma di Leonardo Sciascia
E della quale vorrei brevemente mettere in risalto almeno tre elementi di quella recensione di Leonardo Sciascia
Intanto Sciascia sottolinearne il barone l'idea dominante di fede nella storia animata da una forte carica di ispirazione ideologica e morale punto primo
Secondo il forte debito di quel romanzo nei confronti di chiare suggestioni letterarie Sciascia cita apertamente il modello di Voltaire perché anzi secondo lui nel Barone sopravanza quello Arioste esco ma nel contempo giudica una mezza scivolata proprio così alla lettera le apparizioni nel romanzo di Napoleone e delle principe Andrej Bol'comaschi presi di peso da guerra e pace
E terzo punto di quella recinzione Sciascia scrive e c'è la citazione
Il libro si sente che è stato scritto d'impeto e Sciascia cita le date ovviamente a cavallo della denuncia dei crimini di Stalin
è stato scritto con Felice furore
Forse in una particolare che al tempo stesso storica situazione di uomo offeso nella ragione Calvino ha voluto trasferire la sua protesta sul piano della fantasia
Ecco quel furore con l'impeto dice è un movente che bisogna tenere in conto in conto bella poesia
Dunque
Uno la riflessione sulla possibilità di restituire la storia attraverso la letteratura
La presenza di Volterra che nel libro il barone rampante compare anche come personaggio
E più in generale Sasha mette Irvine in rilievo la dimensione letteraria di quel romanzo di Calvino e terzo la situazione storica contingente di uomo offeso in cui Calvino ha scritto il barone e che la stessa
Situazione in uomo penso lamentata di Cha Cha Cha nella lettera che abbiamo prima lento sulla morte di Stalin
Caldino quella recensione di Sasha piace molto
Mi sembra d'aver trovato in tela ottimo dei lettori gli scrive nel gennaio cinquantotto ed è quella recensione
Parla tanti suoi corrispondenti della ricorda Lanfranco Caretti a Marco Forti ad Asor Rosa
Così come sempre nello stesso periodo riprende Calvino la questione della rappresentabili ITA della storia
Attraverso la letteratura nella lettera inviata Sciascia sull'antimonio
Già a proposito del quarantotto caldino aveva esortato Sciascia non limitarsi a racconti di mestiere storicamente arricchiti da passione documentaria
Ma dedicarsi a racconti in cui gli dice CIP sei Tour dentro che guardi
E nella lettera del quindici dicembre cinquantotto incentrata sull'antimonio
Riflette con Sciascia della difficoltà di mettere a punto un racconto storico di fatti recenti
Evitando nel parlare dei tanti dei fatti recenti tanto i rischi delle approssimazioni dell'inevitabile pastiche storico quanto quelli disc riproduzioni fotografiche troppo ingrandite al retino troppo largo perché appunto di fatti troppo recenti
Sappiamo che Calvino finirà col curvare in altre direzioni la propria ricerca narrativa ma nelle lettere che continuerà a scambiare con Sciascia a proposito dei libri di Sciascia
Non mancherà di continuare ad esprimere pare ieri e consigli sempre sulla rappresentazione Sciascia Nader reale e della storia
Sciascia dal canto suo gli scrive
Ma della nostra generazione solo tue Pasolini resterete a galla gli altri viviamo alla giornata e in un'intervista di qualche anno successivo dirà
L'unico scrittore al quale mi sento veramente vicino a Italo Calvino per tante ragioni la chiarezza la ricerca nel passato della chiave del presente l'amore per il gran settecento
In quel settecento Calvino aveva già ambientato il romanzo della protesta di Cosimo come abbiamo già visto Sciascia di ambienta nel sessantadue il suo romanzo dell'impostura
Al quale Calvino dedica per lettera considerazioni assai interessanti così come poi farà con tutti i romanzi di Sciascia
In questo lungo lasso di tempo che intercorre tra i due momenti di confronto sui quali ho scelto di puntare l'attenzione appunto lo smarrimento dopo gli avvenimenti del cinquantasei cinquantasette
Che portano Calvino alla stesura del barone e il secondo momento
Le polemiche sul processo alle Brigate Rosse
Ecco tra questi due momenti come dicevo il dialogo tra i due non si interrompe mai né avrebbe potuto del resto visto che Sciascia pubblicava con Einaudi
Ma tra i tanti tasselli di questa liaison letteraria che salterò a piè pari per concentrarmi sul secondo episodio che prenderò in esame appunto le mole le polemiche sul processo alle BR
Deciderò dico in questo lasso di tempo per salto desidero menzionare almeno due episodi di sfuggita perché torneranno utili nello sviluppo del discorso
Il primo episodio al quale vorrei fare riferimento è costituito dalle considerazioni espresse da Italo Calvino dopo la lettura del testo dell'onorevole di Sciascia e il mille novecentosessantaquattro Calvino
Pur apprezzando il testo nel suo assetto complessivo lamenta Sciascia l'assenza di un personale Vito Sciascia hanno
Il suo Demone di un personaggio cioè che dall'inizio alla fine riuscisse dice Calvino ad esprimere il capovolgimento delle cose
Gli rimprovera anche l'eccessivo attaccamento al Manzoni che limita persino la vocazione illuminista di Sciascia secondo Calvino e li cita Voltaire e Diderot loro sì invece che il loro Demone ce l'avevano e lo invita invita Sciascia a cercare il proprio Demone in Cervantes e Pirandello
Capace di far saltare per aria persino la lineare razionalità illuminista
Ed ecco di nuovo illuminismo
E sempre a proposito di illuminismo il secondo particolare di questo lungo lasso di tempo che salto che volevo segnalare di sfuggita
E la strizzata d'occhi che Calvino Sciascia si scambiano a partire da una pagina di Todo modo in cui don Gaetano
Personaggio del libro cita in modo quasi letterale
Un passaggio dell'introduzione di Italo Calvino al Candido di Voltaire in edizione Bur don Gaetano cita cioè un passaggio di Calvino del Calvino dell'edizione Murra
E Calvino riconosce la citazione disse in quel di quel suo scritto che tra l'altro era Calvini analmente intitolato Candid o la velocità
Senza dire che sempre in Todo modo Sciascia sembra rispondere indirettamente alla conclusione di quello scritto pre fattori o di Candid
Perché nel finale di quello scritto preparatoria caffè Candid Calvino si interrogava sulla frase cifra del libro di Voltaire
Il fuoco il tipo e noto Jardin
Concludendo né trattante precisazioni e distinguo come essa in fondo Nicholas una morale dell'impegno pratico
Responsabile concreto cioè alla fine caldino riscatta il principio dei focus Titerno usati bene
E lo Sciascia di Todo modo li fa a equa distanza cioè lo recita e lo rovescia
Sottolineando come quel punto di approdo del coltivare ognuno il proprio giardino è irraggiungibile perché dice don Gaetano c'è stato un grande e definitivo esproprio del giardino
E che di conseguenza si legge nel romanzo si possono riscrivere tutti i libri riaprendoli contro chiavi false grimaldelli piedi di porco
Si possono riscrivere tutti i libri dice lo Sciascia di Todo modo tutti tranne Candid
Certo lo si può leggere e quel libro commentano io narrante don Gaetano
E in conclusione di questa scena tra i due personaggi che richiama i dialoga palesemente apertamente con la prefazione di Calvino ha Candid i due personaggi sia apostrofano così
Perché vuol contraddirsi perché lei li contraddice
Lasciamo a questo punto in sospeso questi confronti sul candidato mettiamoli da canto per un attimo e cambiamo scenario
è il ventotto aprile del mille novecentosettantasette
Le Brigate Rosse uccidono Fulvio Croce
Presidente dell'ordine degli avvocati di Torino chiamato in causa poveretto per obbligo di procedura nel processo in Corte d'Assise a Torino contro Kurt ciò e compagni
Che invece avevano dichiarato di non voler alcun difensore d'ufficio perché non avevano nulla di cui difendersi
E Croce Fulvio Croce viene infatti ammazzato dalle BR perché aveva accettato l'incarico il barbaro assassino dell'avvocato Croce da il la a dimissioni di massa dei giurati popolari che rinunciare all'incarico l'uno dopo l'altro rendendo impossibile la celebrazione del processo e il regolare corso della giustizia
A una settimana di distanza da quella barbara esecuzione dell'avvocato Croce
Eugenio Montale rilasciò al Corriere della Sera un'intervista il cinque maggio del settantasette in cui alla domanda se in caso di estrazione del suo nome del nome di Montale per la giuria
Lui avrebbe accettato di fare il giudice popolare Montale risponde non si può chiedere a nessuno di essere un errore
Si appella per talmente alla paura quale motivo valido per il rifiuto parla di obiezione di coscienza e in bocca il precetto evangelico non giudicare a Montale rispondono in totale dissenso Galante Garrone dalle pagine della Stampa l'otto maggio e Calvino da quelle del Corriere della Sera l'undici maggio in un celebre articolo intitolato al di là della paura che prende le mosse proprio da quel Manzoni che egli consiglia lascia fascia di mettere un po'da parte ma che invece caldino ritiene un insostituibile manuale di politica e in particolare Calvino in quell'articolo farvi pari riferimento alla reprimenda del cardinale Borromeo a don Abbondio
E alle considerazioni prudenti in merito del narratore dei Promessi Sposi
Calvino rifiutai Montale la morale di don Abbondio
Il suo fare riferimento da parte di Montale alla sconfitta dello Stato ed è caldino più incline invece a che fare con Galante Garrone che contrapponeva Montale un sonoro lo Stato siamo noi l'articolo di Calvino e dell'undici maggio l'indomani il dodici maggio dalle stesse pagine del Corriere della Sera i risponde Leonardo Sciascia
Che si schiera apertamente provocatoriamente con Eugenio Montale con un pezzo dal titolo non voglio aiutarli in nessun modo chiaramente riferibile agli uomini dello Stato
Contraddicendo Calvino Sciascia dichiara e c'è la citazione
Salvare la democrazia difendere la libertà non cedere non arrendersi sono soltanto parole
C'è una classe di potere che non muta che non muterà se non sui citando sì non voglio per nulla distogliere la da questo proposito
E dice di non sapere cosa stanno difendendo polizia e magistratura a maggior ragione dice non avrei io nulla da difendere
Per questo stato non fare il giudice popolari dice Sciascia
E il botta e risposta non finisce qui perché il quindici maggio dopo pochi giorni seguito poi anche da Galante Garrone caldino replica Sciascia nello stralcio conclusivo dell'articolo il Paese non può attendere
In cui Calvino afferma a chiare lettere sbaglia di grosso Sciascia
E e sbaglia di grosso affermando che al sistema di potere presente destinato obbedisce Sciascia al disfacimento e al suicidio dice Calvino non potrebbe che succederà né uno ancora peggiore
E Calvino conclude
Appunto perché bisogna essere preparati al peggio bisogna aprire nella nostra società quanti più possibili spiragli verso il meglio
Anche e soprattutto nella mentalità dei meccanismi di comportamento nel modo come vediamo i nostri rapporti col potere e come immaginiamo il nostro futuro
Nella società servono quindi secondo Calvino nuovi meccanismi di comportamento una revisione dei rapporti dell'individuo col potere
La capacità di immaginare un futuro in modo da aprire quanti più possibili spiragli verso il meglio
Lo scrive Calvino in polemica con Sciascia siamo a maggio settantasette
Ma sempre in quel loro strano dialogo a distanza
Scelse ascia sembra indirettamente raccogliere quei suggerimenti iscritti in polemica con Luigi
E a via la scrittura di un nuovo romanzo con un protagonista che sembra rispondere appieno alle indicazioni che gli aveva dato Calvino
Sto scrivendo un lungo racconto che mi diverte abbastanza un Candid di oggi scrive ad Erich Linder i primi di agosto del settantasette
Il suo candido Munafò è un puro di cuore come molti anni prima gli aveva suggerito Calvino che si confronta con i tradimenti e le insidie del microcosmo familiare della politica della società
Ma le attraversa l superato
Grazie ad una ribelle Istica Scelta di Orta a Nizza
Che somiglia tanto a quella di quel tredicenne del secolo diciottesimo salito sull'albero vent'anni prima in coincidenza dell'abbandono Calvini hanno del PC
Anche lo Sciascia del settantasette si dimette dal consiglio comunale di Palermo allontanandosi definitivamente dal pc
E trasfigura letterariamente la propria ribellione la propria delusione
Con un personaggio in qualche modo anche gli settecentesco al contempo assolutamente contemporaneo
Protagonista di un ideale autobiografia intellettuale dello scrittore così come il Barone rampante lo era stato nel caso di Calvino
In candido
Sembrano hanno darsi i fili e trovare realizzazione tanti dei suggerimenti formulati da Calvino nel commentare a partire dalla morte di Stalin ne può il proposito del quarantotto
Lo Scià Asciano eccesso di pedinamento degli eventi storici a scapito della narrazione ricordate lo abbiamo detto
La possibilità di guardare narrativamente dal di dentro la storia caldino gli diceva con occhi tuoi
E quindi il consiglio dato da Calvino in occasione della lettura dell'onorevole c'Asciano di un personaggio che dall'inizio alla fine riuscisse ad esprimere il capovolgimento delle cose
E ancora
In questo singolare divertissement Moshe Asciano sembra trovare ecco anche la commissione la convinzione del Calvino prefatore del Candid sulla dimensione positiva della morale de il focus Titerno coach attende
In contrapposizione a quanto invece dichiarato dal don Gaetano di Todo modo vi avevo detto sull'impossibilità di coltivare quel giardino volte Arriano
Perché c'era stato un esproprio è tra parentesi sempre nel gioco diretti vi ricordo che di un esproprio del giardino aveva parlato già Calvino nella speculazione edilizia
Ecco in un ideale giardino si era del resto consumata tutta la vita del Barone rampante tra rami e foglie che è le il paragrafo conclusivo di quel libro Calvini hanno e quasi mila foglie Errani
Gli assi mila chiaramente il passaggio conclusivo ai ghirigori della scrittura su un foglio e quindi li assimila idealmente quei rami e quelle foglie alla letteratura
E se quel già riordino del Barone rampante aveva dunque a che fare con i ghirigori della letteratura
Era letteratura ecco non meno a che fare con la letteratura a il giardino in cui Sciascia e il suo candido si rifugiano nel romanzo del settantasette
Un romanzo palesemente concepito come una riscrittura e trainato da echi
Citazioni
E rimandi letterari espliciti che nulla hanno da invidiare a quella apparati azione del principe Andrej Bol'con Ski che darà dialoga con Cosimo nel Barone
E di cui come ho detto prima Sciascia aveva criticato l'intromissione indebita nel romanzo
In qualche modo tanto il barone quanto Candido si rifugiano nella verità altra della letteratura
Un po'come nel Don Chisciotte serva Antino che sempre Calvino suggeriva Sciascia quale modello per superare Manzoni
Gli suggeriva Cervantes e anche Pirandello di cui peraltro si sente fortissima la voce anche nel cambio così come forte si sente nel candido la dialettica del rapporto della Sicilia con l'America e l'Unione Sovietica che già Calvino aveva individuato come sottotesto degli zii di Sicilia
Nel momento dell'aperta
Contrapposizione a Calvino sul processo popolare alle BR i due articoli di cui abbiamo parlato nel momento cioè in cui platealmente Sciascia contraddice Calvino
Il candido Cha Cha no arriva a contraddire Sciascia stesso
E a strizzare l'occhio ai suggerimenti di Calvino provando altresì a restituire quell'idea di velocità alla quale Calvino aveva intitolato la sua prefazione al Candid volte ariano
E che Sciascia
Evoca apertamente nella nota conclusiva di Candido
Ho cercato di essere veloce di essere leggero
Scrive Calvini analmente Sciascia nella nota conclusiva di Candido e anche di leggerezza Calvino parlava espressamente nell'attacco di quella sua prefazione a Bolt ovviamente le elezioni americane non esistono ancora
E in una dimensione in cui letterario riesce a prevalere surreale il candido Cha Cha hanno riesce a compiere la propria crescita a dare senso al proprio Bildungsroman
In un giardino concimato a letteratura in cui la narrazione felice riesce a prevalere sulla gravità della storia
I recinti di quel giardino saranno però scardinati di lì a Breve
Con rapimento Moro che porterà nuovamente Sciascia e Calvino su posizioni distanti Issime e inconciliabili senza dire che dopo Candido Sciascia si allontanerà dall'Einaudi
A fare da ponte tra i due tra Calvino e Sciascia resterà loro solo la letteratura senza più agganci con i tradimenti della storia
In quello stesso mille novecentosettantotto
Del rapimento Moro Sciascia firmerà una sua introduzione al turno di Pirandello per le cento pagine
Di Calvino e Calvino firmerà le introduzioni ai testi per un'edizione esce Asciano Selleri Jana delle nove linee di P tre
In un dialogo che con buona pace distali di Krusciov fu di Curcio e delle Brigate Rosse può continuare
In quella dimensione parallela già felicemente abitata da Cosimo e da Candido grazie
Bene grazie per questo per questo contributo davvero ampio anche se limitato al momento iniziale e finale di un di un rapporto che è durato per molti anni ed è stato essenziale per Sciascia ma anche per Calvino perché il l'influsso di Di Sanza su Calvino e meno noto ma c'è stato anche è stato decisivo avete ascoltato nelle prime due relazioni
Diciamo parlare di rapporti ben consolidati ben documentati sono molti i documenti che parlo dei rapporti reciproci fra Sciascia e Pasolini fra Sciascia e Calvino vi ricordo per quanto riguarda passo Dini la mostra che si sarà inaugurata oggi pomeriggio ore sedici e trenta in cui potrete
Visionare insomma le lettere che sono scambiati i due mentre e io non ricordo che Sciascia abbia mai nominato
Abbia mai nominato don Milani
Non so se don Milani aveva illuminato Sciascia e però si tratta di un rapporto quello Frances don Milani e che esiste esiste realmente e di questo ci parlerà tra poco Sebastiano vecchio anticipando la relazione che avrebbe dovuto svolgerlo domani per l'assenza di ricordo di Rosario Castelli Sebastiano vecchio linguista e insegnato filosofia del linguaggio l'Università di Catania a Sciascia dedicato l'importante saggio su Sciascia la lingua in un convegno che si tenne
A ad Agrigento nel mille novecentonovanta in un convegno che ha prima praticamente la stagione critica dopo la morte dello scrittore ed è stato lungo l'unico contributo
Dedicato a questo tema fondamentale per l'opera di per capire bene l'opera di Sciascia il rapporto con appunto con la lingua o con le lingue italiano e in Sicilia
E Sebastiano vecchio si è occupato molto di don Milani ha pubblicato vari saggi che poi ha raccolto in un volume
De Bonanno Editore perché Lorenzo spuntini su don Milani nel due mila diciannove ce l'ho qui tra le mie mani e gli cedo la parola perché ci parli
Di del del
Di il classico don Milani scrittura errante
Va bene così sì
Dunque io non
Non toccherò di Sciascia non non non non mi nego
Pasolini sito Sciascia
Nominerò vari
Persone del quinquennio nate nel quinquennio
Oggetto del
Io per la verità
Avevo proposto come titolo il classico don Milani scritto tutto attaccato e condotti al
Intendevo
Provocare una mano
L'interpretazione di risaputo
Solito tipico il classico don Milani la sfida per me sarebbe stata quella di mostrare semmai l'altro senso di classico quello l'autore canonico sempre a
Autore cardine ampiamente che non ha mai finito di dire quel che ha
E la definizione numero sei di classi Carpi non
Nella mia intenzione di giocare sull'ambiguità classico sia taglia in realtà di più la definizione nove
I classici sono libri che quanto più si crede di conoscerli per sentito dire il classico don Milani tanto più quando si leggono davvero si trovano nuovi inaspettati indistinti
Ecco io penso di offrire ancora una volta semplicemente qualche spunto in direzione della
In senso amplissimo letteraria età di Tom
Parto dall'inizio quasi dall'inizio tenta ESP
Orali
Uscito e punito nel cinquantotto
Melloni nell'Atlante della letteratura italiana scritto in in tale in un italiano dunque o uno povero di punteggiatura quasi privo di citazioni esplicite il volume riesce di difficile lettura detto
Ricette sempre Melloni decine di recensioni incantate da questa prosa tagliente tradizionale al tempo stesso una delle prime recensioni niente
Fu quella di Margherita guidarci
La quale concluso la propria
C'era l'ascensione così
Come dimenticare infine quelli linguaggio in corsivo quello stile perché vi è un'ultima cosa da qui siamo davanti a un grande scrittore grande come da tempo non se ne vedevano in Italia uno scrittore per il quale non sarebbe eccessivo un paragone con
Per la nostra
Non eccessivo forse mai improprio trovava il paragone con Bernanos Ernesto Balducci nato nel quinquennio
Non saprei quale altro operabile per natura religiosa possa in Italia reggere il confronto con questa non giacché don Milani debba ritenersi un letterato chi appunto accostarlo a Berna mostri
Ha dimenticato tra l'altro che in don Milani l'immaginazione non saprebbe muoversi se non provocate sostenuta dalla statistica o comunque dalla nuda cronaca aveva ragione
E tuttavia egli ha indicato di uguale passione debba essere animato una letteratura cattolica impegnata ricondotta più nobili Trapani dall'Arcadia dove ancora devotamente dorme
Questo era Balducci
Il nome di Bernanos torna affiancato da un altro nome
Nella recensione di Elémire Zolla
Favorevole ma fuori tiro
Virtuale era mosso da un sentimento di appassionata simpatica scriveva
Melania è un prete evidentemente di non complessa cultura e a tutti i tic stilistici insopportabili d'un piccolo borghese
Eppure anche latte stralcio per la citazione anche l'anima ad un principio possiede una capacità di disimpegno
E arriva l'ennesimo Bernanos quel che pareva frutto di un impedimento letterario per un mito alla Bernanos del prete di campagna la figura del memorabile racconto di Silvio D'Arzo Casa d'altri
Quinquennale pure Darzo e dunque una realtà aveva una persona Milani e questo miracolo un uomo semplice
Era il titolo della recezione
Passeranno quarant'anni prima che l'equivoco della semplicità riferito a Mila ni venisse ridimensionato se non fu dato
Da Franchetti quinquennale pure lui
Dirà Franchetti ma quarant'anni dopo dei testi Milani anni io sono persuaso che siano testi difficili da capire
Che sia difficile coglierne il senso pieno senza lasciarsi catturare dalla branda dello scrittore e dalla sapiente semplificazione retorica e concluderà
Don Milani non era un semplice
Ci tornerò tutto
Intanto su questa lineare di
Sapienza di scrittura merita di essere registrato sempre riguardo esperienze pastorali l'avvertenza TV ha di mira Dorigo su quest'Italia
Scrive se qualcuno eserciterà troppo l'ironia rischierà di non capire le ragioni di uno stile
Che non è freddo perché tiene troppo a quello che si sa non tiene invece a se stesso perché non si tratta di Schumi che vuole solo in corsivo convince
Teniamo a mente questo punto uno stile per convincere
Però restiamo su insomma
Lo sfondo della recensione era per Zola una critica alla cultura cattolica italiana dell'epoca
Dalla comunità i suoi occhi Milani si distacca
E da qui veniva il giudizio positivo
Il giudizio è positivo e ribadito successivamente sullo stesso sfondo in un secondo intervento intitola
Il timore della realtà in cui metteva in dubbio che cattolicesimo italiano fosse agguato alla modernità
E sosteneva che sono Milani slovena adeguato alla modernità
Diceva
Sempre zoppa in questo secondo intervento adeguato alla cultura moderna hanno per erudizione di nuovo che don Milani non è un erudito e nemmeno molto curioso di letture
Ma perché ha guardato ciò che aveva dinanzi che non sia uno scrittore in quanto il suo linguaggio no name meditato su un'idea di stile mi importa poco egli offre una parola di verità va bene chi se non dominare ha saputo rivolgere domande tremenda i suoi contemporanei va bene
La propria recensione Zolla l'aveva mandata ammiccanti
A Melanie era piaciuta gli rapiscono soprattutto la lettera di accompagnamento scriveva alla madre la lettera è molto bella
Deve essere un uomo noto ma non non lo conoscevo fra l'altro chiede per sé scrive mila e per sua moglie gli privilegio tra virgolette di venire a trovarmi
Non risulta che ci sia mai andato anche perché nel frattempo la Mondadori
Se si separarono sentirà ancora la spazia nel periodo in cui va be
The grezzi letteraria
Forse in virtù del favore della recensione
Uno dei due non so quali interventi di Zolla fatta un'occasione di riflessioni
Appunto insolitamente
Da carte
E argomentate da parte di Milani nel sessanta
In una lettera di risposta a Margherita Pieraccini
L'amica di Cristina Campo Arianna non c'è ancora no
La lettera è stata pubblicata per la prima volta nel Meridiano Mondadori
E venne leggo buon pezzo
Mi servirà poi per quello che seguirà
Ho letto l'articolo di Zolla e accorgendomi che suppone nel lettore una cultura estremamente basta mi sono domandato se davvero occorra per la S. invitarne fuori come io faccio ormai da molti anni non sia come pare a prima vista un chiudersi a immense ricchezze ma poi guarda i miei bambini guardo con le due riviste prova pensare chi mai le potrà leggere
Degli esseri privilegiati sì certo perché sanno tante cose manchi sanno ridirle
E in corsivo aggiunge selle sanno ridire solo terra di
Peccato contro natura e bugie occupano che non ma tra i più e non invidio
Sì Mombelli l'ha avuto il coraggio di uscirne macchinosa che non è riuscita a imparare la lingua degli operai fino al punto di poter parlar loro e tenerle al corrente di tutto ciò che è passata per la sua mente quella lingua non può averle imparate perché non esiste e allora non c'è che una scelta o rientrare nella Torre dei privilegiati a dirsi null'altro così altissime nel linguaggio privato degli eletti
O dedicarsi soltanto alla missione di dare un linguaggio ai poveri ma che sia un linguaggio che intendano tutti un linguaggio che apre allarga la cerchia di chi intende
E non un linguaggio che restringe esclude lei sa già cosa ho scelto e mi piacerebbe che la venisse una volta a trovarci lei fa riconoscere i miei bambini e provare come si possa vivere senza pensare mai nulla di non BCP le con non comprensibile
Non mi risulta che poi la Pieraccini sia mai andata Barbiana
Arrivano i testi sull'obiezione di coscienza li salto
L'esatto
Sì
Lettera a una professoressa siamo nel sessantasei
Cancogni né entusiasta
Che stile affascinante
Della citazione a leggo solo questo
Beh c'è chi si chi parla di un episodio letterario che fa spicco pagine di cristallo degni di figurare vicino ai più famosi e classici esempi di pamphlet illuministico d'alto livello
Tra gli scrittori di cose civili più limpide penetranti va bene
Ma va registrata registro una critica rivolta al libro nel suo stesso spirito su un nuovo impegno
Lo slogan della lettera a una professoressa essere dilettanti in tutto e specialisti solo all'arte del parlare dice finisce col far ricadere nella nostra peggiore tra tradizione
Umanistico retorica di depositarli vuota ecco
In realtà non non sono il primo davvero parlato in una recensione mia
Di classicità per
Milanisti non ricordavo che l'aveva già fatto Starnone nel novantadue quando scrisse sul Corriere che era ormai tempo di considerare Lettera a una professoressa non un pamphlet sulla scorta degli anni sessanta ma un classico della nostra letteratura
Con una sua rara autenticità con un suo linguaggio immediatamente identificabile con una sua cifra stilistica originale con una sua tradizione letteraria alle spalle coltivata in polemica con la tradizione letteraria vincente e arriviamo a Pasolini
In un dibattito accesso tenutosi a Milano nell'ottobre del sessantasette
Sentisse
E poi pubblica un sessantotto si trova ndr i meridiani
Adesso
Era dapprima infastidito dalla eccessiva facilità delle parole da un certo meno passo cordialissimo della lettera professore
Sì ritrovo poi
Scriveva di diceva che pubblico Pasolini immerso in uno dei più bei libri che io abbia letto in questi ultimi anni un libro straordinario anche per ragioni letterarie è un libro che mi è piaciuto immensamente
Salto perché lo ha fatto ridere e e trovare dei crocchi alla gola
E sia questa sensazione da parte dei libri che riscoprono convergente alle novità qualcosa dando un senso come di vertigini di libertà nel giudicare il mondo che Ciliento
Probabilmente sono note questi questi
Questi elogi di lettera a una professoressa
Io non ricordavo quello che segue e cioè che basato su osservazioni
Di tipo linguistico aggiungeva anche qui stralcio Pasolini ho notato sia in Giovanni ventitreesimo siamo nel sessantasette sia in Paolo sesto che era papà
Una profonda e precisissima dissociazione di personalità
Quando essi parlavano in privato scrivevano in un modo quando parlano in pubblico scrive non in un altro modo
Giovanni ventitresimo e Paolo sesto sono ancora anteriori rispetto a quello che don Mila ni in cui questa dissociazione a una vettura caldo del libro non sia
Da notare che di dissociazione
Dalla cultura moderna che affligge i cattolici aveva parlato Songhua nel secondo perso niente
Pasolini il giorno dopo quel quell'incontro venne intervistato dalla Rai che ripete sostanzialmente le stesse cose e un libro veramente bello
Leggendo questo libro la vitalità aumenta in modo vertiginoso perché è un libro scritto con grande grazie con grande precisione con un'assoluta funzionalità
E oltretutto c'è anche la coscienza direi stilistica di questo libro dunque di questo libro in generale devo dire tutto il bene possibile
Questi di Pasolini sono più o meno noti questi interventi non sono altrettanto noto secondo me sono più meritevoli chieste segnalati i due interventi di forti
Su
Il primo sui Quaderni piacentini e anche in questo caso una tempestiva
Recensione e uno dei tre interventi edilizi Quaderni piacentini sulla lettera
Il solo che interessa
Anche qui stralcio espressioni di forti un libro quasi sempre eccezionalmente per iscritto
Ma qualche riserva
Quelle sulle qualità dei media immediatezze violenza hanno anche un risvolto negativo vedremo fra un po'qua
C'è una precetti Istica stupenda una retorica di forza classica una fede è una letteratura non una politica
Forti
Straordinaria genialità e ricchezza della definizione di opera d'arte come odio che si trasforma in amore e questa era stata apprezzato anche da Pasolini che lo riferiva però alla polizia non all'opera d'arte in generale
Città senza nominarli nella canzone del sia dello Zarathustra di Nietzsche dice una predica di Savonarola così buttate lì tra virgolette senza dire cosa fossero
Fortini scrive poi
Si chiarisce qui fino in fondo il carattere letterario nel miglior senso della parola di questori presso è opposto retorico Umma
Come uno specchio di vera penitenza o il quaresimale di Bernardino da Siena
Il rovescio dei più forti esiti di questa proposta l'aveva segnala
O anche prima
Stai certi molto sgradevoli effettive con molto sopra
Ed ecco voglio dire del cattolicesimo di destra toscano degli anni Venti
A sua volta ecco incerto PG e di certo Blois su su fino a due mesi
Di fronte al tema della rivoluzione salvezza
Affrontato con ottimismo disperato espressioni sempre di festini
Quel quell'assenza della politica di fatto approda al suo recupero e trasfigurazione
Scrive e della conclusione pare si non resta che il lavoro senza luce e senza alcuna speranza immediata c'è della politica autentica
E che annulla somiglia tanto quanto la fede autentica e la poesia vena
Il secondo passaggio di Fortini è del mille novecentottanta chiede dedicato interamente alla scrittura di
Ribadisce il riferimento alla peggior letteratura cattolico reazionaria
Riconosce che il precetto di scrupolo artigianale di Milani avrebbe potuto essere anche di Manzoni o di Flaubert
La sua contraddizione
Dice sta nel fatto che saper parlare
Scrivere e necessità e privilegio cioè e sia un male sia il possibile superamento
Scrive Lavinia questo superamento si nomina devi Milani semplicità e chiarezza
Che non era la chiarezza Sciascia insomma
Laddove ecco
Forti la chiarezza che Milani predica e la Comit mo'e assertività
Molto più che concilia
Allora si
Si innesta qui
La piegatura retorica di questo intervento di
Fortissimi
Osserva che la tradizione della retorica non era mai scomparsa dalla educazione dei seminari osserva ancora che di fatto la retorica di cui Milani e disposte in primo luogo a servirsi non è umani quella della logica formale
Perché
Sempre straccione il discorso assertivo al luogo dove non si deve persuadere se non per via di enunciazione
La persuasione vera e supposta antecedente
Milani ma anche la lettera a una professoressa avete presente spunterà all'intellettuale cretino che dirà che questa lettera uno stile personalissimo ma quale personalissimo abbiamo scritto Mazza va
Forti il suo stile è veramente personalissimo
Vale cioè solo per coloro che accettano quel ragionamento pubblico che procura la persuasione non la dimostrazione
Ecco perché in definitiva
Fortini ancora la sua scrittura è perfettamente in linea con due mila anni di oratoria
Oratoria sacra ma anche peraltro
E chiude così questo intervento
Fortini
Direttore di una sacra rappresentazione lo psicodramma
Milani aveva per l'opposizione l'investitura di chi è superiori superiori alle parti alle classi nel momento medesimo in cui proclamava di non poter parlare se non la lingua di una sola di esse
Di infatti non di fra dibattere non di fratello e la sua scrittura
La Ranco misura anche proviamo verso di lui e probabilmente come dice il poeta quella che ogni figlio a verso IPA
Così sull'altra in cura e Fortini chiude il proprio intervento
Una chiusura che coglie nel segno
Io credo più di quanto suggerisce la sua evoca attività
Perché al di là del l'uso che ne fa ammontava gli Ossi di seppia
La arcaica e insolita rancori dura
Non è tanto rancore e piuttosto insoddisfazione apprensione ansia tormento tormento e corrisponde bene essendo ciò sono
A quel turbare far pensare in cui lo stesso Melani Milani per debba consistere la propria
Virgolette Milani antenne missione di conto probatori di coscienza
L'approccio di Fortini
Va bene
L'approccio di Fortini in fondo è un mondo di scandagliare appunto l'apparente classicità del classico don Milani
Un altro modo più indiretto è quello del suo amico amico i fortini Franchetti
Che come io ho già segnalato la semplicità la negherà
Ma nel mille novecentosettantasette aveva addirittura parlato di incomprensibilità
Scrive
I testi Milani annientino insorge una difficoltà insospettata a rileggere
Essi corsi chiari in apparenza modelli di lingua italiana anche se occasionali
Non c'è foglietto che sopporti una correzione stilistica che presenti un'oscurità di dettato
Si rivelano per nulla semplice anzi quasi impenetrabile fissi in un disegno concettuale in una corrispondente chiarezza operativa che sembrano l'esatto contrario del nostro modo di scrivere di capire e pertanto non comprensibili se non apprezzo di non potersi confrontare di non servirsi di essa quasi costituissero una barriera tra nuovi e gli altri
Le ragioni di questa incomprensibilità Monson evidenti e non si sa dove cercato
E siamo al punto cento
Centrale non con i tempi centrale come tema queste ragioni della incomprensibilità criminali le ha cercate Alberto Melloni
Nell'introduzione
Realmente e acuta
Del meridiano
Sorprendentemente incentrata proprio sulla scrittura
Una scrittura anche quest'altro espressioni
Che vocati anche in questo caso
Una scrittura da trattare con la cultura e i crismi riservati a quelle grandi opere che si sono
Della lingua solo mentre ne costruivano una e fa i nomi di Dante di manzo
Dice scrittura per non dire letteratura convinto che Milani virgolette entra Perotti diritto nel canale in fieri del Novecento letterario italiano grazie a una precisa scelta stilistica
Che oggi appare lucida consapevole
Una ricerca che si può definire letteraria anche se mancano gli armeni i voti per Melloni la sua metrica sincopata la minacciosa asciuttezza ottenuta con periodi Brady punteggiature feroci e minuscole ostentati conti accapo sul filo della Poesia in forma
Scrive poco Milano in
Osserva ma i nomi perché è uno che crede che la prosa vada scolpita nel bando
E cerca
Una paura citarlo radicale per Scorcia man
Continua
Guidato da una coscienza stilistica acutissima negli anni in cui lavora esperienze pastorali continuamente Lima in corregge con una finalità che non riguarda lo stile della scultura ma piuttosto la sua performatività
Una scrittura che vuole a vedere l'effetto che avranno il cinquantotto proprio in virtù del suo perfezionismo sottratti poi alla ricerca di quel di più da espungere senza esitazione quasi si trattasse di cercare l'eccedenza che disperati perché il lettore e dunque inceppa il congegno argomentativo
A spingere Milani un doppio rifiuto
Il rifiuto dell'esclusione dal linguaggio e il rifiuto tal dare del linguaggio escludente escludente
Vive la parola come oggetto sciamani cocktail ristabilisce l'ordine del mondo e vive la scrittura
Commento che libera il pensiero dall'estemporaneità dà forma alla parola né oggettiva latte la consegna Kinney
E quindi sacralizzazione della funzione del linguaggio spessore teologico di questa scrittura
Tutte espressioni icastica e stimolanti senz'altro e corrette
Avviso
Però
Ci sono opposte
All'insegna di una caratteristica generale lo stile dilaniano che all'inizio dell'introduzione
Viene chiamata spietata spoliazione retorica
E queste parole rischiano di indurre inequivoco un equivoco
Che rischiano di provocare anche alcune delle osservazioni di Fortini
E uno dei possibili esiti della cattiva fama che la retorica continua ad aprile per restare in ambito Milani a a delle Corradi l'insegnante nelle scuole statali che negli ultimi tre anni e mezzo praticamente visse a Barbiana collaborando con Melania assiste era presente durante la stesura
Nella lettera a una professoressa
Porta la diversità di stile come ulteriore prova che l'autore non può essere Milani
Scrive ci sono diversi gli altri suoi scritti Tivoli in quello che ha scritto da solo ci trovo ogni tanto un po'di retorica
E che vorrebbe dire che secondo lei nella lettera a una professoressa retorica non ce ne ha fatto
Si capisce troppo bene secondo me che certe fasi nei testi propriamente bisogna
Son lì per commuovere strappare il consenso lei lunghissimo don Milani e don Milani c'è in questo modo eviterebbe sosteneva chiude Corradi che era necessario scrivere in quel modo per dare forza agli avvocati
Dar forza agli argomenti è quel che fa la retorica
E lo stile per convincere di cui per tempo
Aveva avuto l'intuizione durissimo l'appello formati vita a cui mira mira e non è altro che l'efficacia retorica
Che gli è rivolta alla persuasione
Allora la spoliazione praetor retorica della scrittura se di questo si tratta
E asciuttezza retoricamente fondata
Semplificazione retorica ma sapiente aveva detto Franchetti
Non è eliminazione della retorica
La spoliazione retorica non consiste nello ci sfogliare la scrittura dalla retorica a favore dell'essenzialità
Bensì nel rendere la scrittura essenziale mediante la retorica e soprattutto a Fini retorici
Questo è ciò che Milani persegue impiega consapevolezza come dimostrò fanno
Insomma non è di quelli
Che in fatto di lingue Gatta chiamava ma volanti di pauperismo
Come Gadda che però reticente prediligeva anche le norme per rubare stesura sia per la redazione di un testo radiofonico
A vediamo il basso contestato da Fortini sullo stile personalissimo quello propriamente dilaniata nostra in una lettera la penultima nel carteggio
Che riguarda l'uscita di lettera a una professoressa Milani spiega estive raccomanda
Con Pecorini altro quinquennale
Stralcio e questa è una lettera conosciuta
Anche in letteratura si può lavorare in équipe Comincini ha mai in architettura
è un modo nuovo di scrivere e l'unico vero e serio quello che sembra lo stile personalissimo di don Milani e solo stare per mesi su una frase sola togliendo via via tutto quello che si può togliere
Tutti sanno scrivere così purché lo vogliano
Non voglio morire signore gioia autore di un libro ma con la gioia che qualcuno ha capito che per scrivere non occorre nei geni o ne personalità perché ci sono
Regole oggettive che valgono per tutti e per sempre e l'opera e tanto più accolte quanto più l'ex
S'avvicina al vero
La necessità la di
Tutti pensare ponderare dosare misurare tutti i derby presenti nel corposo Melania le parole
Era stata costa
E il brano che io selvaggiamente stralciato conferma la descrizione di Mellone
Qui però mentre stava notare che le regole uguali per tutti e per sempre permettono di stringere il legame tra stile verità
E in funzione della verità che dai propri articoli Milani
Quando ne scriveva
Si riprometteva un diceva Effetto sentimentale e romantico
In una lettera del dicembre del cinquantuno
Questo ha pure pubblicata per la prima volta nel Meridiano quindi anche in questo caso post tracciato un po'più a lungo
Spiega le proprie intenzioni è una ecco
Vorrei cioè
Conscio rito trucco sentimentale di fare entrare il lettore nei panni della vittima fino al punto che le dia ragione anche contro tutti i propri in concorsi principi
Mettere in luce le ragioni intime vere
E perché l'articolo abbia efficacia sul nostro ambiente pre Tesco occorre che sia infarcito totalmente di crudi osservazioni o dialoghi o situazioni irreali
Così convengo sì reali da destinata simpatia così forte da fare ammettere anche i più irrazionali il rivoluzionario Princi
Dicevo che voglio l'articolo irrazionale sentimentale perché temo che non gli altri preti o forse tutti gli uomini
Non muoviamo l'intelletto ha una profonda revisione altroché quando il cuore e la carne ci hanno ben sollecitati a desiderare carnalmente sottolineatura di Milani
L'effetto di questa revisione o rivoluzione
Non è solo una questione di tecniche
Questi ti concetti espressi da milanista
Sono concetti di carattere antropologico e le ripeterà più volte
Parole sue e il cuore che fa pensare che fa vedere il giusto e lo sbagliato in politica e filosofia e religione eccetera eccetera
Perché perché siamo parole sue cervelli infatti di cuore
è un dato antropologico
E questo dato antropologico ci spiega come mai
Le ragioni e quindi la logica
E la verità
La verità tutti parlano la verità assoluta
Vengano legate agli effetti retorici ecco non è una furbata del classico don Milani
E l'idea centrale della retorica mi ha visto
La ricerca di ciò che linguisticamente persuasivo
In una lettera carta diceva che chiunque se vuole può avere la grazia di misurare le parole riordinarle eliminare le ripetizioni le contraddizioni le cose inutili scegliere il vocabolo più utile
Più logico più efficaci
Queste attese
Verità logica efficacia
E
Tornano anche tre mesi prima
Come chiave dei testi collettivi
Parole in Iraq
Nel di dei di ciò che si sta scrivendo se ne trova la logica per cui si scopre contemporaneamente e il mondo di espressione più efficace e la verità stesse
E prende un senso più pieno un appunto che non è nei Meridiani
Per la revisione di esperienze pastorali
Se non appare quanto hanno il mio popolo qui poco nel senso pre Tesco
Di del della gente di cui si pasto insomma
Se non appare alquanto a stimo il mio popolo il libro non è ancora vero
Non da questo strano accostamento dell'apparire alla verità
Si spiega questo si trova accostamento con il fatto che si tratta dell'abilità retorica
Cioè la verità che non si dà da sé
Ma per cercare costruita con fatica
Insieme agli altri
Nel linguaggio
La scrittura collettiva che il culmine per Milano dell'arte di scrivere consiste esattamente in questi
Milan
Si cerca la verità per iscritto e la si corregge via
Quando è stato fatto questo lavorìo Amburgo non solo si raggiunge il massimo di espressione ma oltretutto si raggiunge la verità
Dal punto di vista tale ricerca tenete presente che lui si definiva
Un umile ricercatore della verità e non un prepotente possessori di essa da questo punto di vista dicevo la finalità persuasiva cinque intimamente retorica dell'arte descrivere e rivendicata in modo più esplicito nell'ultima conversazione registrata di Milan
Queste qua è la nostra attività quotidiana e imparare a scritte di imparare a convince di imparare a influire sul prossimo la parola
Tullio De Mauro in prossimità del cinquantenario dilaniano che non arrivo ritenere
Conversando con Pecorini mi ricordo
Quelli che a suo avviso erano i meriti anche teorici di Milano e piste fra l'altro
Nella comunicazione più banale e quotidiana come in quella più complessa si arriva qualcosa se si riescono a sollecita destinataria interessarsi ingegnarsi nello sforzo di appropriarsi di un contenuto
Anche qui don Milani aiuta la teoria anche più astratte sofisticata ad aprire gli occhi
Quando dello scrivere parla come di un'arte grande fatta di cose piccine di attenzioni tecniche anche ma soprattutto di condivisione di profonde
Bisogna conoscere capire
Per arrivare a trovare le parole che si quota questo era
L'arte di scuotere mediante le parole dopo averle trovate
E la retorica
Fellini ventiquattrenne
Prete dati pena quattro mesi Minari confidava un suo amico questi tu pacchetto di lettere era già stato pubblicato ma in una rivista del lungolago maggiore che non conoscevo nessuno e adesso sono nel Meridiano
Confidava a un amico i propri timori al riguardo di queste faccende diciamo che retorica spicciola
L'otto per non diventare uno spacciatore di parole magici casco ci casco lo vede confessato
Invece non c'è cascato
Il classico don Milani e proprio Lorenzo Milani classico del Novecento
O se preferite le parole certamente più autorevoli di Alberto Melloni un autore che ha un posto da titolare nel canone letterario novecentesco
Grazie per questa la relazione che illuminato uno un aspetto fondamentale della della avendo predominano i appunto quell'aspetto di induisti quel retorico che ha fatto sì che ancora oggi dopo tanti anni possiamo ritornare alla sua opera come succede con con i classici
Come succede con con don Milani con Pasolini con Calvino e naturalmente con Leonardo Sciascia
Siamo
Perfettamente in orario diciamo sui tempi previsti però credo che se ci fossero delle suggestioni dal dal pubblico ne sono arrivate tante i relatori ma anche naturalmente professore di grado sarebbero ben contenti di rispondere alle Poste domande
Naturalmente succede sempre questo quando si arriva in fondo ad una densa mattinata di di lavoro come è stata questa nostra e allora possiamo conce darci dei nostri datori da voi ci diamo appuntamento per oggi pomeriggio alle quindici e trenta per la seconda sessione questo di questo convegno te vi ricordo che voi al termine la sessione pomeridiana ci sarà l'inaugurazione della mostra sulle lettere fra Pasolini e Sciascia al piano di sopra di questa di questo edificio buon buon giorno a tutti compra
Allora dopo aver raccolto i consensi di stile dispersi per la metropoli possiamo sicuramente lui
Non è acceso
Forse lo abbiamo abbassare
Possiamo senz'altro ricominciare i lavori di questo convegno di questa giornata dando avvio il pomeriggio come vedete accanto a me quattro signore tutta pomeriggio tutto al femminile
No debbo dire che non non ristretto di parità di genere a questo tavolo Icon cioè un presidente è un uomo ce lo potevate mettere oggi allora dicevo cominciamo questo pomeriggio e tuttavia una grande varietà di interessi di provenienza da parte delle studiose presenti a questo tavolo
Con le Ambra D'Antone storiche anche e stata qui anche all'Università di Catania e poi ha portato la sua carriera a Roma ma conosciutissima Women negli ambienti i nostri catanesi dove mantiene anche oltre stima professionale anche solide e amicizie Stefania Mazzone collega perché dai interessi pluri disciplinari ma prevalente filosofico politici non Stefania Stefania ora insegna filosofia politica Oria del pensiero politico ma per tanti anni è stata anche inquadrata all'interno del settore di storia
Della filosofia Arianna rotondo storica del cristianesimo ma di un cristianesimo inteso non solo come cristianesimo delle origini ma con un'apertura
Alla contemporaneità e anche agli studi di genere in ambito cristiani istigò e last but not least l'ho lasciata
Per ultima Elvira Seminara e scrittrice notissima che prende le mosse dal giornalismo ma ancora prima da una formazione
Letteraria l'università e di Catania e poi introdurrò gli argomenti del loro relazioni però credo che è come si tratti di un concerto di voci assolutamente ben assortito
Le andrà D'Antone ovviamente darà un taglio storico alla sua relazione che già dal titolo si presenta di grande interesse Emanuele Macaluso comunista contro Sciascia nella Sicilia dell'Energia abbiamo parlato tanto di comunismo sa mattinale Ambra non era ancora arrivata ma proveremo noi a restituire magari poi beh il dei raccordi tra una relazione e l'altra anche una legame tra quello che le Ambra ci dirà e quanto è stato detto stamattina prego ti passo il microfono
Beh innanzitutto comincio col ringraziarvi manifestare la mia infinita gratitudine per essere qui con voi voglio ringraziare soprattutto Antonio
Di grado che mi ha
Che mi ha chiesto di di
Di dare un
Un un contributo a partire da dal taglio che ha voluto dare a questo bel convegno di cui ha voluto rendere protagonista un'intera generazione con tutte le sue espressioni
Queste espressioni come ha ricordato Marina sono state tante
Verranno ben fuori anche nel corso della discussione successiva sono state tante diverse e questo ci dà anche il segno di un'epoca
Cioè di un tempo lungo qui più o meno si parla di Centanni un secolo ed è un tempo lungo in cui ha funzionato
Molto la comunicazione fra la cultura e la politica questo è stato un dato caratterizzante
Di un periodo in cui
Tornano a capirne qualche ragione
I politici tutti tutti di qualsiasi fa sentivano grandissimo bisogno di cultura cioè di sapere in che modo stavano agendo e e a qualunque di qualunque livello sociale
è le persone colte sentì si sentivano chiamate
Ad un grande impegno civile un importante impegno civile credo che molto dipendesse dal dal dal fatto di essere stati consapevoli
Dividere inutile periodo di grandissime trasformazioni intercalata da tragedie da guerre da grandissimo disagio sociale ma anche dalla
Da ribellioni da utopie
Dalla costruzione di ideologiche che vengono spesso definita in termini negativi ma solo meritano di essere definite interviene in termini negativi quando sono delle italiane
Ma l'ideologia doppie le utopie sono sempre state il motore della storia umana
Un dato caratteristico di questo secolo è stato l'entrare nella storia come protagonisti anche di masse che c'è
Ah no non non è si sente
Di
Masse di lavoratori che non avevano ha avuto la possibilità di istruzione è in particolare per la generazione di cui noi stiamo parlando che quella che sì forte diciamo così
Stia diventa protagonista negli anni ed entra del fascismo con l'antifascismo
E che ha poi noi metteremo a fuoco due figure uno nasce nel venti uno nel ventuno quindi nascono insieme
Sostanzialmente al Partito Comunista dal Partito popolare italiano quindi i due grandi partiti di massa poco prima che faccia l'esordio il fascismo nel ventidue ce la marcia su Roma
Questi
Questa cultura
Operaia popolare contadina era anzi questa questa
Cultura politica
Era assetate di confronto con la cultura alta
Voglio ricordare soltanto una persona che fa un po'
Come dire che esca si affaccia dietro le quinte su una storia come quella che stiamo raccontando è però di cui è stato protagonista
Come Giuseppe Di Vittorio che è stato il il grande capo del sindaco della CGIL italiana ha diretto i braccianti prima della Puglia ed è diventato poi il il grande sindacalista
Dei Movimento dei lavoratori europei il quale ha fatto il bracciante era poverissimo stiamo parlando della vera povertà di cui oggi ci riempiamo molto una bocca credo senza neanche capire di che cosa si trattasse in un certo periodo storico ebbene quando lui ha nove anni andò a lavorare ed ebbe la prima pagina si comprò eccetera
Perché aveva bisogno di leggere e scrivere nelle riunioni del partito clandestino sì leggeva all'unità anche queste cose erano forme di apprendimento e naturalmente
E esisteva un relitto del politica più volta che faceva da guida al lo stesso movimento operaio
Con una differenza molto forte rispetto ai movimenti elitari dell'Ottocento che erano fatti esclusivamente di ma forse su queste cose vi parlerà molto meglio di me
Stefania
No
Nel io il mio oggetto
Il rapporto fra due persone di cui uno somiglia con
E era sicuramente è stato più fortunato sia da un punto di vista della provenienza familiare anche se lavoro pure lui ed era pochi istruito adesso vi racconterò qualcosa però il
Il bisogno di un rapporto con la cultura
Era estremamente forte cioè non si poteva costruire un'azione politica se alle spalle non fosse chiara una visione
Questa visione per i per le persone di cui stiamo parlando era illuminata da grandi eventi storici che erano già avvenuti
Ad esempio la Rivoluzione di ottobre che nonostante lo stalinismo continuava a rappresentare comunque un mito per
Tutto il movimento operaio nella misura in cui a corrispondente a una vicenda in cui erano stati messi al centro dell'attenzione e delle politiche
Sovietica
I bisogni dell'uomo uguaglianza e la giustizia sociale questo era il livello che era percepito della rivolo istruzione di ottobre dal Partito comunista negli anni Trenta
Ok non dopo poi vediamo che cosa succederà
E quindi io credo che
La la la la grande forza una delle della vende la grande forza di queste relazioni
Fra uomini Diversi del tempo di diversa provenienza sociale stava esattamente in questa necessità di incontro e di confronto
Anche serrato anche molto polemico anche molto drammatico
Rispetto alle scelte che si facevano che tormentavano la coscienza dei grandi intellettuali gramsciani se così vogliamo definire e di coloro che si trovavano alla guida delle organizzazioni nuove organizzazioni operaie o sindaco
Questo è un dato che accomuna quindi diciamo rende giù conto del forte legame fra due personaggi così diversi come furono appunto Emanuele Macaluso
Come sono stati sono stata grandissima amica di Emanuele Macaluso l'ho conosciuto veramente molto bene non non ho avuto la fortuna come molti di voi magari come Antonio di essere stata amica di Sciascia quindi colgo molto di più un versante io mi ricordo di Emanuele e fino all'ultimo questo bisogno fortissimo
Di riproporre in un vuoto assoluto quale quello di oggi
Un
Un rapporto forte per la cultura e la politica che oggi come sapete manca
E questa è forse una delle ragioni per cui Sacha Macaluso si sono anche e saputi abbastanza Inter
Però il il questo è uno solo degli aspetti che sono molto interessanti e per cui oggi io non parlerei Antonio
Di solitudine di tutta questa generazione direi che hanno avuto delle frasi di grandissima solitudine ma che hanno tutto sommato vissuto
Un clima
E e e e e delle situazioni in cui pur essendo diversi e in contrasto si sono sentiti in grande compagnia come forse non ci sentiamo noi ormai comunichiamo solo su Facebook con non so o litighiamo
Solo né
Mi stamattina ho perduto la relazione di di Nando però mi ha promesso che ve la farà leggere ed io gliene sarò grato anche perché l'ho sentito parlare di Pasolini e l'ho ammirato molto
è
Per l'appunto nella nella
Nell'acqua nella relazione fra
E saluto che Sciascia fa Pasolini mi ha colpito proprio questo elemento cioè lui dice quando è morto Pasolini io mi sono sentito grosso modo e mi sono sentito solo però perché
Perché io ho sempre
Riconosciuto in lui quel tre lo stesso travaglio quella stessi quegli stessi interrogativi che
Mi hanno accompagnato è ora riconosco che gli ho sempre riconosciuto e gli riconosco ora che aveva ragione anche quando vengo
Mi chiedo chi di noi oggi sia in grado di potere riconoscere la solitudine della fine di un rapporto in cui ci sia il riconosciuti anche nelle liste
Questa stessa cosa ha caratterizzato il rapporto fra Emanuele Macaluso è Sciascia Emanuele Macaluso era il tipico politico che ha fatto la sua carriera adesso voi vi racconterò brevemente qualcosa a proposito di Caltanissetta
E della Sicilia su cui torneremo
Ma anche lui quando
è morto Sciascia ha detto la stessa cosa
Cioè io con la morte di Sciascia mi sono sentito sommando mi sono sentito più solo e anzi scrive queste cose che io ho degli appunti molto disordinati ma mi fa piacere leggerla
Quando lui mi disse
Credo
Ho scritto come è stato ecco medica come voi sapete è un libro a Sciascia che si intitola
Sciascia
I comunisti mi pare che è uscito nel due mila dieci quindi dopo abbastanza dopo la sua morte
è è lui nel nella
In parte sì in questo libro ripercorre tutte le opere di Sciascia con un contenuto civile è una per una attraverso una per una di queste opere cerca di dimostrare come sui temi che lo hanno molto con il
O che poi quelli della giustizia quelli del garantismo
Quelli della della
Tolleranza
O o anche quelli del potere e Lulli abbia riconosciuto dopo quindi avevano litigato prima ma dopo Luís dice che gli ha riconosciuto di aver avuto
E avrebbe voluto dirglielo quando era bello ma non c'è riuscito però accompagna questo conclude questo questo bellissimo libro secondo me che dovremmo rileggere tutti perché in fondo questa storia fa parte della storia di tutti noi poi ognuno
Ha preso la sua
Come dire la sola strada che non chiamerei deriva cioè ognuno di noi ha cercato di essere anche conseguente rispetto alla propria con molta onestà rispetto alla propria esperienza personale ai conti
E alla percezione che a ha avuto delle cose questa percezione per esempio Antonio tu mi insegni che in Sciascia è stata talmente forte
Da riuscirà a proporci una rappresentazione della realtà che non è mai univoca non è neanche come dire come dice lui provo no troppe
Sofisticata mente pirandelliana per quanto qui si sente erede di Pirandello è
Una
Una
Percezione investigativa che
Parte da una possibile verità e arriva al fatto che questa busta questa verità non si raggiunge mai e quindi ti lascia sempre in un travaglio
Ed è questo esattamente il bello della scrittura ovviamente uno scrittore non è un politico se il politico facesse così
Ci ridurremo un po'come ci siamo scritto ma è la è la è la bellezza della scrittura è esattamente la sua tecnica la sua libertà la sua assoluta libertà
E e nel e Luís appunto dedica questo libro a
Anna Caruso con questi a Sciascia con queste con questa cosa
Dove dice ho scritto queste pagine perché sentivo di avere un debito con Leonardo so bene che il tema della giustizia è il cordone ombelicale che quindi allegato quasi settant'anni
Anche nei momenti di forte dissenso quali sono stati questi momenti di forte dissenso siccome non credo che avremo il tempo di ricordarmi per benino
Cito soltanto appunto l'uso del pentitismo rispetto ai
All'azione processuale anche nei confronti del terrorismo lui dice
Io sono stato accusato di essere né con lo Stato nelle Brigate Rosse in realtà io no sono contro sono stato contro le Brigate rosse ma sono sono anche contro uno Stato che usa il metodo muori tra virgolette
Cioè lo Stato è il suo la sua il suo ideale di Stato come lo afferma in un'intervista del mille novecentottantuno e quello di uno Stato liberale che perché rispetta le leggi e che non fa deroghe alle leggi per nessuno
L'altro conflitto nacque sulla stessa base il famoso caso dei professionisti dell'antimafia
E che mise
In difficoltà
Il pool antimafia una cosa che ci stracci il cuore però lo stesso Macaluso recupera nel suo libro come giuste le motivazioni che Sciascia aveva a indicato e cioè che non si poteva fare agire in un modo con un magistrato o con un altro e così era stato negato un progresso di carriera Falcone non si poteva invece concedere a Borsellino quindi una cosa del tutto razionale
Oppure nel caso della rigidità nei confronti di Morpurgo
Questo è un un nell'affaire Moro i libero ma la sua presenza nella Commissione Moro segna un grandissimo spartiacque nella sua nella percezione che Sciascia dice di avere del del potente cioè si rende conto alla fine che sotto il potere era sempre stato la DC perché la DC si identificava con la mafia la DC si identificava con la violenza
Nella sua esperienza locale su cui tornerò invece in questo caso vedeva l'aspetto umano
E e hanno non non da un uomo di Stato di questo grande personaggio politico e addirittura arriva ad invocare la pietas come sentimento dei terroristi che avevano eseguito
La condanna di
Di Moro trattandolo come se fosse stato il grande statista e rimproverando il Partito comunista anche di Macaluso
E i suoi colleghi della Democrazia Cristiana di non avere capito che quella democrazia cristiana non è che rappresenta l'ostaggio poi magari
Se lei se non è che ci Ashes sempre perfetto e lineare con qualche contraddizione dice di essere stato sempre Salvemini hanno e quindi di avere sempre considerato i cattolici come una specie di spina nel fianco
Della cultura politica italiana proprio perché non credevano nella realtà ma nell'aldilà e quindi se la cava un po'così un po'spiritosamente
Però ecco il fatto
Il fatto è che lui quindi alla fine disse
Secondo Sciascia tutto è legato al problema della giustizia in cui si rivolge quello della libertà e della dignità umana e del rispetto tra uomo e uomo anche io ho coltivato questi sentimenti anche se non li ho potuti esprimere con la forza del tempo lui dice non li ho potuti esprimere con la forza dell'altro in realtà faceva parte di un partito in cui non li volete Spring quindi Luís a
Attraversato la vita di questo partito dirigendo anche giornali assumendo altre cariche stanno nella segreteria magari dissentendo con alcuni personaggi alla fine cui faceva parte del gruppo cosiddetto migliorista di Amendola Napolitano
Che piacevano anche Sciascia poi lo affermerà ed è sempre l'intervista dell'ottantuno cioè io sono per lo Stato liberale sarei per una soluzione socialdemocratiche comunisti sbagliano a chiedere
A ai socialisti di lasciare il governo ha invece loro mi devono lasciare spostare al governo e dall'opposizione li devono tallona
Questo non vuol dire che Sciascia
Cioè dobbiamo immaginare come un maestro
Di strategie politiche e per capire esattamente come si collocasse Roma mano questi personaggi tra l'altro negli ultimi anni Sciascia scrive una lettera
Proprio Craxi per spingerlo ad accentuare però l'aspetto riformatore
Nei confronti dei temi che lui considerava cruciali che erano quelli della giustizia degli atti
Questi due sono i temi
Diciamo che è una cosa che in tutto questo in tutta questa piccola carrellata
è chiusa e significativa e che per nessuno dei due personaggi in tutti gli anni della loro polemica sembra che siano stati rilevanti i problemi del rapporto con la Russia con l'Unione Sovietica
Erano molto più importanti e i i problemi del dibattito interno anche essere
Proprio nell'intervista del mille novecentottanta intanto lo stesso Macaluso definisce i fatti di Cecoslovacchia c'è sia l'assassinio Moro infatti Cecoslovacchia
Come venti Ungheria di Cecoslovacchia come de de de delle grandi rotture nella sinistra che ne avrebbero nel tempo procurato l'infarto
Però e è lo stesso Sciascia parlando del comunismo dice ma insomma me lo abbiamo visto realizzato io preferisco quello irrealizzato perché il comunismo realizzato anche civile è stato una tirannide mi ha stupito questa cosa del civile perché non si riferiva tanto alla forma che aveva assunto quel governo quanto al fatto che si era ritrovato in una minoranza dentro un paese a maggioranza di destra
E quindi aveva dovuto esercitare dei metodi che non avrebbe
Mai immagina
Diciamo questo è lo scenario ed è uno scenario in cui questi due come dire nascono insieme nel vivo di un grandissimo dibattito in cui anche per Sciascia la condanna di Stalin della Russia
Però corrispondeva se oppure le prese di distanza verso i comunisti corrispondano sembra ad un atteggiamento di una simpatica immensa
Perché riconosce che nell'originario il rapporto con i comunisti e poi in quello successivo è durato fino agli anni Settanta ai primi anni Settanta alla se scusate al metà degli anni Settanta poi dirò qualcosa in merito
Questi rappresentavano comunque una soprattutto per l'esperienza che ne aveva fatta in Sicilia rappresentavano interpreti della lotta alla mafia
Della lotta alla mamma violenta della lotta alla società vetrata rappresentano le lotte contadine rappresentano la lotta dei lavoratori della terra delle zone fatale dei cantieri navali
E rappresentavano l'emancipazione di un movimento operaio contadino che erano arrivati anche a vedere
Ad uscire dalla miseria grazie
A grazie a queste no
E quindi tutto il crogiuolo diciamo di questo intenso rapporto
Secondo me Erba riferito a questo periodo indimenticabile che per questi due soggetti
Sì ha svolto ne negli anni della formazione e nello nei loro anni di amicizia in Sicilia
E proprio perché no perché la Sicilia fosse il luogo della cosiddetta Siciliotti finitudine
Come l'ha definita Sciascia come un luogo di razionalità e sentimenti che sono fortemente connessi alcun testo alla qualità delle relazioni ma perché la Sicilia in quegli anni era una specie di come dire di luogo di convergenza di tutte le
Possibilità che si presentavano un pezzo di mondo che era stato in parte non del tutto isolato rispetto alla grande trasformazione queste si presentava di fronte a uno spot
E che è metteva di fronte al al al a a al alla scelta dove dobbiamo stare dalla parte del capitalismo o dalla parte del comunismo perché allora i termini erano stima erano questi anche se Macaluso è stato il
Forse chissà ed è l'interprete checché se ne dica della via italiana al socialismo difformità
Perché la via italiana al socialismo consentiva di non guardare più come modello e noi non faremo come la
Ma noi riusciremo a dare a combattere il capitalismo quell'obiettivo restava lo stesso e ad arrivare al socialismo attraverso le cosiddette riforme di struttura
Cosa c'era al
Alle spalle di tutto questo come condizione
E condizione come si dice
Per ritornare ma aperta alle idee
Nella loro esperienza biografica cioè loro si erano incontrati a Caltanissetta ora
Conclusi Sciascia era di Regalbuto verranno era venuto a studiare a Caltanissetta
è a casa casetta che Michel Sciascia definì la piccola e pene non era un luogo come dire separato dal mondo peraltro ricordiamoci che anche il Partito Popolare di Sturzo quello che sblocca
La partecipazione dei cattolici alla vita politica italiana avviene in una provincia dell'interno cioè dal tragico
Allo stesso modo a Caltanissetta sostanzialmente nasce l'autonomia regionale in Sicilia
Il mondo come negli anni Trenta il mondo arriva attraverso i libri che attraverso la cultura Caltanissetta aveva una biblioteca una casa editrice che si chiamava Sciascia ma in cui l'editore non era parente Sciascia però questo qui insomma
Aveva una bellissima no niente è il riflusso ho mangiato troppe cose pranzo
E arriva
C'è il liceo e cioè
Sia la il magistrale che l'istituto minerario perché molti ragazzi studiano per lavorare nelle solfatare magari non con me come operare come
Per anche per uscire un po'dalla condizione di divide terribile del lavoro nel merito sfatare ma per diventare magari
Dirigenti o contabili
Bellezza il padre di Sciascia era un contabile di un
Impresa ardua utilizzerà
Tra l'altro lo zolfo era stato l'industria
Un'industria
Che aveva il monopolio della produzione mondiale sino agli anni Trenta del ottocento poi era stato
Soppiantato dalle produzioni americane poi c'era la l'emigrazione che era l'altra porta sul mondo il padre di Sciascia era emigrato ma se n'era tornato poi c'erano i libri e c'era questa scuola
Queste scuole superiori la magistrale era frequentata da Sciascia mentre l'Istituto Minerario era frequentato da Macaluso il quale era figlio invece di un operaio ferrovieri ferroviere però nella sua scuola c'era il fratello
Giuseppe di Sciascia che poi morì suicida con queste famiglie si frequentavano e avevamo venti ma
Esteri dei professori
Antifascisti
Che li davano da leggere un sacco di libri e nella racconto di Sciascia come di Macaluso queste letture spesso erano romanzi americani racconti francesi
O spagnoli
Arrivava la memoria fisica della guerra di Spagna deriva
Mannaggia devolvere
Cioè è perché per fame alcuni operare o delle miniere di zolfo di Caltanissetta se ne andarono a fare i volontari per i franchisti e ritornarono antifranchisti
E poi c'era anche uno strutturato Nucleo antifascista di cui facevano parte anche alcuni di questi insegna
Ricordo che tra questi insegnanti c'è la Brancati
E Sasha racconta
Come non sono avesse nella nella scuola durante gli studi la possibilità di interloquire con lui ma racconta anche della lettura assidua che gli studenti anche del del della magistrale o dell'Istituto Minerario facevano della rivista di Longanesi in cui Brancati scrivevano economiche
Quindi guardate che circolazione di sapere ma di sapere che però assumeva le forme dell'antifascismo l'antifascismo era retto poi da alcuni
Specifici personaggi tra cui c'era questo professore come si chiamava Giuseppe Granata vi ricordo e poi Gino cortese
E quindi diciamo la storia quella lì arriva anche così e arriva anche grossi
Catturando molti di questi studenti fra cui anche Cha Cha Cha Cha infatti aderisce alla cella
Comunista
Antifascista clandestina nel quarantuno così come
Emanuele Macaluso quelle alla sua prima militanza poi fai dirigente della Camera del lavoro come fa il dirigente sindacale dirigente politico locale poi fa il dirigente sindacale perché lo vuole Vittorio e dopodiché diventa dirigente regionale comunista edili sviluppa quell'operazione che procura di arrivo a Sciascia come un cazzotto nello stomaco cioè il governo Milazzo
Tornerò un attimo poi su questa cosa perché se no mi mi dilungo troppo però questa cosa di Milazzo la voglio dire così come pure che cos'è questa Sicilia dell'energia
Il mondo arriva in un'altra forma
E con
In parte con la riforma separatista ma poi fisicamente con la liberazione perché questi famosi americani Statunitensi alleati che erano un po'il racconto di quelli che tornavano dall'emigrazione oppure
Stavano nella filmografia ecco un'altra cosa importantissima era il cinema no stamattina
E il ci avete fatto vedere la questo bellissimo teatro che era poi il cinema in cui Sciascia si vedeva questi film soprattutto francesi ed americani morti erano film muti comunque attraverso la letteratura anche la filmografia
Venivano a conoscenza del mito della libertà e della frontiera in realtà quando arrivano a Caltanissetta
Arrivano e a Sciascia non gli piacciono perché perché gli davano l'idea di una supponenza Czernin sembravano così baby di preciso eccetera e poi invece ci trattavano come se fossimo un po'
Dei dei poveracci no
Credo che in questo ci fosse un piccolo errore di valutazione
E e e ci fu anche per i comunisti
Nella visione dell'arrivo per l'esercito alleato per la liberazione il
Perché quell'esercito che arrivava e quelli degli Stati Uniti che arrivavano dalla Sicilia risalivano l'Italia non erano
Erano gli Stati Uniti di di delle politiche Roosevelt piano
E delle politiche keynesiane quelli che avevano dato proprio una svolta capitalismo come si dice iperliberista avevano accentuato molto l'intervento pubblico a sostegno dell'occupazione
E che erano entrati nella guerra di Liberazione certamente avevano i loro interessi c'era il problema di metterci le tecnologie rappreso ovviamente c'è sempre ma avevano in mente una visione
Che era una visione alta del capitalismo liberale e democratico alta
Tant'è vero che di Vittorio era molto attratta da questa edizione ed era quella di sconfiggere il comunismo che ritenevano una dittatura quindi da non ammettere con la lotta alla povertà
Quindi con dei piani di investimenti che consentissero lo sviluppo
Delle società che erano rimaste parzialmente arretrate dico parzialmente arretrata perché la Sicilia non era una sacca di arretratezza adesso c'aveva anche perché la città ma anche
Ha avuto uno sviluppo urbano notevole sorpresa un discorso più articolato che però non possiamo fare qua
Quel quelle quegli americani quegli alleati che arrivarono e che al alla fine consegnarono il regno
Il regno il dell'Italia liberata a Salerno alla alla gestione
Nostra
Anche lasciandoci però un sacco di monete quella da qualche parte ecco quella
Quegli americani quel cioè questi Stati Uniti
Istituire uno proprio nella nella ultima grande conferenza mondiale internazionale che noi ricordiamo guardate che è l'ultima della storia
Dell'Italia contemporanea cioè a Bretton Woods la nascita di due istituzioni fondamentali che poi hanno avuto una uno sviluppo e una storia molto diversa cioè il Fondo Monetario Internazionale e la Banca mondiale per la ricostruzione
Queste istituzioni dovevano evitare che si
Producessero nel mondo crisi gravi come quella del ventinove è dov'è nato inondare il mondo
L'Europa per una ricostruzione e le aree depresse del mondo di interventi per lo sviluppo proprio per fare uscire alle popolazioni dell'Abruzzo
Sospendiamo un attimo questo discorso però questo discorso non interessava minimamente
Alla alla cultura antifascista italiana se non a una parte della cultura antifascista italiana che fece la Resistenza perché la resistenza
In Sicilia è sicuramente nella Sicilia
Capite nissena fu dominata dal Partito comunista mentre in altre aree d'Italia alla alla leadership l'avanguardia ci furono anche
I popolari democristiani insieme a quella democrazia cristiana e partecipano alcuni monarchici
E fu proprio in virtù di questa cosa che la la posizione di Emanuele Macaluso rispetto alla soluzione da dare al problema della
Democrazia italiana fu quella che comunque fosse bisognava arrivare alla formulazione la Costituzione italiana nonostante i comunisti fossero stati cacciati dal governo De Gasperi
Si sia cosa succedeva c'era il separatismo
E la lotta al separatismo fu condotta attraverso un progetto autonomistico pilotato da Sturzo lo racconto in maniera veramente estremamente veloce però lo statuto regionale autonomo che nasce in Sicilia
Ed è quindi tutta la simpatia del Partito comunista fu approvato da Togliatti
E ebbe in fondo tutto sommato no non fu disapprovato da uno come Sciascia
Cioè Sciascia disapprova poi l'operazione di Lazio perché si trattava di un accordo fra il PC è la DC ma il fatto che esistesse una Sicilia autonomista non lo faceva sicuramente impazzire ecco
Come
Allora quindi qui c'è una storia regionale
Molto importante dal punto di vista nazionale perché questo rimane ahimè secondo me perché vuole le consuete scostante piuttosto negativo io sarei per l'abolizione di questo Statuto adesso però rimane un caposaldo della storia politica nazionale la Costituzione italiana nasce dopo e assorbe lo statuto regionale siciliano
E c'è una cultura che si sente europea si sente mondiale perché le relazioni di questi intellettuali siciliani erano veramente
Di di di di di livello elevatissimo e quindi parliamo da Sciascia Brancati settori insomma tutti questi intellettuali tra l'altro appunto Antonio c'è scritto dei libri bellissimi gol anche sulla di destra che a me è piaciuto veramente
E quindi noi abbiamo questo convergere su un un'emozione un umore un'intelligenza di quella che stava accadendo in cui comunque ci si sentiva insieme ci si sentiva insieme su una visione in cui anche se la Russia stava per passava per però aveva vinto a Stalingrado contro il nazifascismo
Ancora non si erano andati alle invasioni degli altri paesi cioè il cinquantasei era di latta vendite
Tutte queste cose
Sciascia Emanuele Macaluso lei accetta con grande
E spirito di appartenenza quindi
No non si non si pone mai il problema per il distacco dall'Unione se se lo pone dopo dopo dice aveva ragione ci riesce a essere quando ci diceva che erano
E che erano
Tirannidi e che dovrà ma sul momento questa cosa in un eppure si sono stimati fino alla fine dell'anno
Quello che accade è che a un certo punto
Arriva in Sicilia anche un'altra cosa cioè si scopre il petrolio ed ecco la Sicilia dell'energia perché anche quella dello zoccolo
Era stata la Sicilia dell'energia in energia povera arriva il petrolio si scopre il petrolio e sulla
Regione siciliana
Coadiuvata in resto dallo statuto autonomo che consente persino la l'anonimato dei titoli azionari così aveva voluto Sturzo
Quindi con un ordinamento molto particolare che serviva ad attrarre le industrie va bene dall'esterno
La Sicilia diventa il luogo dell'ambizione dei grandi monopoli industriali produttori di energia pubblici e privati cioè da una parte c'è l'ente nazionale idrocarburi di Mattei che in quegli anni
Sì e diventa il il punto di riferimento anche con un forte rapporto con la politica
Pasolini
Scriverà alla fine della sua vita scriverà ma non pubblicherà Di Pietro dicono famoso petrolio cinquecentoventidue pagine non so quante sono trattando proprio il tema del neocapitalismo che sia
Ed era un giudizio negativo su quello che stava succedendo cioè quando arriva il petrolio in Sicilia e arriva lei
In Sicilia
Questa cosa non viene intesa
Ne da Macaluso né da Sciascia nel dei comunisti legato agli atti come una operazione che potesse snaturare
Lei la missione meglio obiettivi né in fondo l'etica comportamentale del partito comunista anzi
L'operazione Milazzo viene condotta esattamente da Emanuele Macaluso lui era il segretario regionale del partito
Comunista siciliano insieme a un altro simpaticone che ho conosciuto anch'io troppo simpatico questo qua era il
Presidente di Confindustria Sicilia si chiamava Mimì la Cavera era un imprenditore tessile Lou irrompe con il Partito liberale Collins Sitchin Ustica per fare con Macaluso l'operazione Milazzo che cosa era stata l'azione
Una grande alcuna larga intesa sfratti definirebbe che però andava dalla destra alcolici cioè c'era dentro il movimento sociale c'erano i monarchici c'erano tutti
Con con con quale oggi è e con una DC spaccata cioè il capo del del primo governo Milazzo anche del sistema elettrico Nieri governo siciliano autonomo è dell'altro fu sempre questo Silvio Milazzo che era un ex situ Siano
Che ruppe anche con Sturzo per questa ruppe con Fanfani cioè con quella di cileno capitalistica di cui parlava
Pasolini parla Pasolini nel suo ultimo
Del scritto
Ecco questa rottura veniva considerata fu considerata da Macaluso
Come un atto rivoluzionario perché perché rompeva il potere consolidato della DC e secondo lui rispondere da Togliatti approva questa operazione rispondeva esattamente alla linea
Togliattiana delle riforme di struttura azionaria arriveremo al socialismo ora tra un po'di norme
Attraverso le riforme di struttura che cosa levano questi qui facendo l'operazione Milazzo
Fare in modo che nella Sicilia in cui era arrivata alla Esso era arrivato Moratti erano arrivate soprattutto le imprese private italiane a cercare di sfruttare le risorse energetiche arrivaste costato cioè
Delle l'ente nazionale idrocarburi di Mattei che stava progettando a quel tempo persino una centrale nucleare come la fece
Prima doveva sapere che negli anni sessanta e l'inizio degli anni sessanta
Noi abbiamo tutti
I capricci oggi ma avevamo tre centrali nucleari una era stata fatta a Trino Vercellese dalla Edison una società privata una la fa battendo un'altra la Falconieri con la Cassa per il Mezzogiorno
E ce n'era quindi una nel realizzate in quattro non più ok quindi loro cosa voleva con un progetto che aveva uno stampo nicchiano richiama le grandi dai grandi produttori di energia che avevano un imprinting pubblico per
E aiutare lo sviluppo dell'industrializzazione in Sicilia soprattutto della media e piccola industria lasciamo stare il fatto che creano la Sotis
Che poi si sa che baraccone diventato però la Mauro ed era questa facciamo arrivare qui il petrolio
Pone la cosa molto interessante di tutta questa operazione noi crediamo che la
La la come dire la scommessa energetica per la Sicilia sia stata completamente perduta non è vero anzi
Cioè per un certo periodo c'è stata veramente una specie di crollo di questa speranza di delusione anche
Legata al fatto intanto la morte di Mattei con così
Diciamo una morte
Sospetta anche se il suo più grande collaboratore che era Colitti che io ho conosciuto bene sosteneva che lui era morto davvero per un incidente ma insomma le cose ero una è una cosa Sciascia la rissa sporca di questa
Di questo enigma e
Però
La la il discorso è che oggi per esempio se si va nella zona industriale di Priore Siragusa che sono state proprio devasta
Dodici che testi stolti DC ritirati male eccetera eccetera si è fatta un'opera di risanamento
Dico a cui alla quale dovremmo anche prestare una certa attenzione però il discorso di allora era tutto positivo
Tutto disperati
E questa speranza e e con questo
Cito l'ultimo l'ultima piccola cosa che veramente Dio levato troppo tempo con questa speranza
Addirittura a proposito di mobilitazione su obiettivi civili e compartecipazione con coinvolgimento tra virgolette di pubblico
Delle operazioni che si faceva nel tempo tra intellettuali e altri soggetti che operarono eccetera
C'è una grande produzione attivata esattamente dalla dalla dalle grandi imprese pubbliche e private
Per
Far conoscere
Investimenti petroliferi
Gli investimenti energetici che si faceva in Sicilia
Il più grande produttore di capire il mondo un documentario del lungometraggio fu un un regista
Gli ordini gli ordini mi pare si chiamasse Livenza che produsse un documentario meraviglioso che vi invito a vedere che si intitolava L'Italia non è un Paese prove in cui
Si attraversava l'Italia povero veramente che acquisiva ricchezza dalla Padania fino alla Sicilia con
Investimenti dell'ENI questa erano commissionati dalle
La cosa interessante e che Sciascia disapprova il l'operazione Milazzo
Ma mi piace molto il fatto cioè di suscita speranze il fatto che
L'industria petrolifera in Sicilia che possa arrivare lo sviluppo civili per non era come si ritiene spesso un un un pessimista catastrofista o un conservatore
Quella cosa lì riguardava se mai qualche aspetto del suo divertimento di scrittura ma era una persona invece estremamente curiosa e lo anche in politica devo dire dimostrano queste quattro cose che ho ricordato il
E anche molto aperta a ciò che cambiano nel mondo politico non
Allora
I al al al documentario di Renzi e collaborano un sacco di registi c'è persino Tinto Brass
C'è germi ed è un documentario bellissimo dopodiché lei mi commissiona uno del documentario che affida alla regia di un certo Giovanni o Giuseppe Ferrara ma non mi ricordo
Con il testo di Leonardo Sciascia quindi anche Leonardo Sciascia entra in questa produzione
Aspettate
Con una nel senso che lui fa la voce
Che illustrerà un documentario dura qualche mezzo
Lo farà anche per altri filmati ce n'è uno solo dolci cioè la fede siciliana ecco in tutte queste cose si vede come lui osserva davvero la Sicilia che sta cambiando
Cioè conserva ancora di immagine della Sicilia
Che con i riti le feste ecco questa è la cosa che più va a Trani
Con il San Giuseppe dei poveri che vengono spalmati in occasione della festa dalle famiglie del paese però descrive con una cura quasi da Carlo Emilio Gadda
Gli impianti e le tubature importi di Bozzini
E cose di questo genere è parlare dei nuovi consumi insomma io avevo preso degli appunti ma non ve li leggo perché stop veramente prendendo troppo tempo se no vi annoiate quindi esiste questa Sicilia ancora tradizionale ma è una Sicilia che voi non hanno per esempio una delle cose in cui lui dice che è troppo tradizionale la Sicilia qui è stato cresciuto ricordarle grazie e dice che non sopporta il Papa il matriarcato nella forma in cui veniva
Esercitato
Ai tempi e che però poi mi si dichiara un femminista convinto perché dire no e queste l'altro però è che mi ha stupito anche lui fa un documentario pure per la Esso standard
E questo documentario lo fa con la regia di Fosco quindici e lui e la voce parla in questo caso
La voce parlante Enna voce della
Grande Storia e della grande cultura della Sicilia cioè non è che all'esercito appuntati mi piace a me
Le due culture due impianti e se ne guarda bene però fa questa cosa estremamente bella in cui far vedere
Tutti questi aspetti anche di multiculturalismo di capacità di rigenerazione della Sicilia per esempio su Catania
O identiche le imposte terremoto e quindi la rapidità delle ricostruzioni e poi fa anche vedere la devastazione edilizia cioè in fondo ti sbatte in faccia era il mille novecentosettanta
Un modello
Che data all'industrializzazione era passato a regalare invece la devastazione di inizia la nuova sia perché lui
Sciascia scrive molto nel sottolinea Mortola la trasformazione della mafia dice una volta era riconoscibile poi diventata la mafia urbano
Ora è la macchina della droga per capire che cos'è dovremmo inseguire i conti bancari cosa che facevano peraltro
Terranova Costa e lo stesso Latorre come politico e frutti ammazzamenti poiché il maxiprocesso lo fecero
Soprattutto quella una grande non siamo organizzazione
Delinquere
Dedica degli affari grande operazione del maxiprocesso che mise in galera
Poi tutti i campi
E quindi questa cosa la ma capisce la percepisce c'è non c'è quella visione statica che cui rimproverava in parte nel Gattopardo in parte a quindi a Tomasi di Lampedusa in parte ad
E e quindi diciamo questi io io vi invito a vedervi tra l'altro tutti questi video ce ne sono tanti da
La Sicilia del Dell'Acqua
Il Belice tutte e due tutti questi titoli sono meravigliosi anche da un punto di vista cinematografico cosa che lui il cinema voleva Bustamante ultimissima considerazione
Macaluso ricorda alla
Nel suo libro la deriva giustizialista che ha una politica italiana
Sciascia non è stato giustizialista
La
Anche su questo la il debito di Macaluso nei confronti di Sciascia è diventato grande su soprattutto dopo aver visto le conseguenze
Delle politiche giustizialiste in questo senso e anche qui dovremmo ricordarlo
Il messaggio di Macaluso chiare è stato quello di avere consegnato la politica Magis alla erroneamente la politica alla magistratura anche con
E quei processi sommari che hanno caratterizzato Tangentopoli e che hanno fatto di tutta l'erba un fascio sostanzialmente consegnando un sistema politico italiano
Incapace di avere questi vecchi partiti
Che magari avevano fatto un sacco di cavolate ma soprattutto dandoci ma adesso consegnandoci antiberlusconismo perché questa è stata la cosa
Berlusconismo la lega eccetera eccetera eccetera io credo che però il punto fondamentale non è queste che la la la come dire alla debolezza della visione non sta dentro la politica italiana sta dentro un fatto
Che su cui dovremmo tutti
Dire
Che avevamo ragione anche quando avevamo torto e cercare una nuova ragione tra di noi soprattutto che abbiamo un'empatia che forse abbiamo avuto un'esperienza originaria comune
E cioè il fatto che diciamo nel mille novecentosettantuno è sostanzialmente finito l'atlantismo che qualunque cosa ci vogliamo raccontare
Il mondo è cambiato ci sono stati grandi trasformazioni il comunismo è imploso si sono rivelate tutte le leve dittature gli oligarchi e siamo di nuovo in una guerra europea
E che il rispetto a questo scenario abbiamo un vuoto un vuoto divisione
Di conoscenza e di sapere che nessuno degli intellettuali e nemmeno dei politici attentato formale io mi ricordo ancora quando ero
Ventenni trentenni di convegni dell'Istituto Gramsci o della De Benedetti diede di nord e sud
Di quaderni com'era Cronache meridionali su che cavolo era Scoca vitalismo dorato dove la noi non sappiamo nemmeno come è cambiato ci basta metterci in bocca iper liberismo la finanziarizzazione lo sfruttamento e non capiamo niente andiamo avanti così e così la sinistra
è uno venga perderà sempre secondo me vi ringrazio
Grazie alleata Antone direi per questa relazione ma mi corre questa lunga Anna perché le è stata capace di veicolare sì quello che doveva dire come certi fosse un racconto che abbiamo seguito verso da tempo però allenatore si vede anche dal Guangdong narratore si vede anche da questo e tra l'altro come in ogni narrazione che si rispetti
L'inizio tiene con la fine di ricordo che lei era partita da proprio sottolineando il fatto che i in quegli anni cosa che oggi sembra impossibile c'era un nesso strettissimo tra cultura e politica tra intellettuali politica e di fatto poi a questo punto è arrivato attraversando il rapporto si Sciascia Macaluso la Sicilia dell'energia ma poi egli è arrivata la al fatto che ho oggi in un mondo in cui questo rapporto non c'è più diciamo che le cose non vanno più e non come andavano in tempo in ogni caso non ci sono più quei grandi dibattiti che e permettono alla discussione collettiva di prendere quota grazie quindi alle mondo
Questa
Ma c'è
Ringraziamo ancora LEA e marzo senz'altro la parole a Stefania Mazzone pregando ovviamente Lehrer attrici che ora si succederanno di tenersi un pone i tempi perché poi abbiamo l'inaugurazione della mostra Stefania Mazzone
E terrà una relazione dal titolo ciascuno cresce solo Horses sognato Danilo Dolci prego Stefania
No Sacconi
Ma intanto grazie naturalmente ovviamente il ringraziamento non è rituale reale perché è un'occasione straordinaria tra l'altro pensavo proprio a questa poi coincidenza no che stiamo discutendo di quella generazione di questa zone del Paese di quegli anni
E e di solitudine
Tu dici non erano poi così soli e adesso parlando di dolci forse a anche a vantaggio anche se non fossero così tanto soli
Però erano singoli che cosa diversa perché ci può essere insieme ed essere molto soldi questi non erano soli ma erano singoli Khedivè
Esso
Inizio subito perché vorrei dire un po'di cose da indurre ad Aspen Benito dolci notevole la sua produzione notevolissima però ecco quello che mi interesserebbe
Qui dare e undici una come dire delineare
Un percorso politico
E come dire mi assumo la responsabilità di dire che Danilo Dolci è un politico e vedremo perché
Ovviamente qui lo diceva anche le ha io di Gabo
Legge Romiti mi chiedo scusa ma non non arriverei a stare nei tempi se dovessi andare a braccio Italia dei primi anni Cinquanta è un Paese agricolo prevalentemente lo diciamo anche Lea
E dal Censimento del cinquantuno risulta che il quarantadue per cento della popolazione ha detto all'agricoltura il venti per cento
In città vide in città che non hanno più di cento mila abitanti
L'economia ha fatto progressi nella ricostruzione questo lo diceva anche lei ha
Ma al momento della nella ricostruzione quindi l'aumento della produzione non corrisponda comune intenzionali
Veramente
Esatto ancora molto forte l'emigrazione lo dicevamo in particolare dalle regioni meridionali
Che nei primi anni Cinquanta come sappiamo va in Francia in Belgio cioè
E dal punto di vista ideologico torno su questo punto
Perché secondo me sono sulla stessa linea d'onda di Lea il Paese certamente spaccato nel senso che c'è un cattolicesimo da una parte conservatore tradizionale
A volte anche autoritario anzi
In periferia anche molto autoritario
è capace di orientare le masse che non sono scolarizzati
Il cattolicesimo faccio questo esempio non a caso
Il cattolicesimo che santifica Maria Goretti che una contadina di undici anni che all'inizio del secolo era stata
Uccisa per
Resistenza uno stupro
Appunto Maria Goretti diventa Santa e i comunisti sono scomunicati nello stesso tempo ma
Il grave il più grande partito comunista occidentale che portatore di una visione del mondo altrettanto religiosa quanto quella cattolica dogmatica una religione Lanca che a santi e martiri
Contrappone in quegli anni ha Maria Goretti Irma Bandiera
Che era la giovane partigiano bolognese uccisa
Torturato e fucilato dai dai fascisti
Però in un discorso del quarantasette un giovane Enrico Berlinguer segretario delle federazione giovanile comunista italiana parla di Irma Bandiera
è Maria Goretti come esempio di moralità e di spirito di sacrificio per le giovani comuniste
Dunque torniamo poi ma questo è un'altra storia come si suol dire alla posizione nei confronti delle donne e diritti civili della
Condivide il dell'auto diciamo che poi la grande battaglia per i referendum mostro tutta la debolezza del partito comunista nei confronti diciamo divisioni di genere e e di emancipazione delle donne ma questa è una
In fondo l'ha definita è un valore anche per per i comunisti naturalmente
E per i tanti regimi fascista certamente avevano messo a dura prova la fibra morale di questa di questo Paese fiaccato dalle brutali
Ora di questa generazione di cui arriviamo abbiamo
Abbiamo ovviamente su su questi personaggi abbiamo un punto di incontro che l'essere antifascisti
Forse l'unico sembrerebbe l'unico punto di incontro ma partono tutti dall'essere antifascisti
Quel popolo chiusi per anni nelle carceri del regime dispersi al confine sono l'aristocrazia morale che è impedito la bancarotta della nazione dopo
Ed erano pochi Giacinto Spagnoletti dice proprio incredibile quanti antifascisti sono usciti fuori do alla fine del fascismo quando invece non ne avevamo visti così tanti durante
Ed è da loro magistero cioè da questa generazione di cui stiamo parlando che è nata una delle costituzioni più illuminate
Del mondo
Anche se la democrazia dei partiti
Rappresenta una realizzazione solo parziale imperfetta
Di quelle idealità
Lo diceva prima
LEA
Ecco questi personaggi e Danilo Dolci in particolare io li definisco eccedenti
Rispetto aiuta
Questa N eccedenza
Cioè è quella cultura
Antifascista
Quella Rete antifascista forse anche solitaria che è eccedente rispetto ai due grandi schieramenti comunisti e cattolici sono eccedenti
E c'è un'eccedenza di progettualità politica dell'antifascismo perché ancora antifascismo quello di dolci e ancora antifascismo quella delle persone di cui parliamo e degli intellettuali di cui parliamo e quindi è l'eccedenza che continua
Ed è
E e e cerca Miranda de fascista se dei fascisti d'azione del Pavese pensate per esempio al fatto ne parleremo al processo di
Danilo Dolci quando Dolci fu arrestato insieme mai pescatori e contadini per avere fatto uno sciopero della fame sulla spiaggia
Di tappeto su come dire contro i pescatori di frodo che affamano i contadini hanno fatto uno sciopero della fame vengono
Anche massacrati dalla polizia perché Celli dice Piero Calamandrei che assume la difesa al processo
Questo per dire comete
A parte che Danilo Dolci lo vedrete non era di quattro mentre solo era della provincia di Trieste ma di una di un Paese che oggi in Slovenia
Quindi era venuto apposta quindi non solo c'era questo confronto tra gli intellettuali siciliani e il mondo ma il mondo veniva qui
E questo non è di provvista come dire un discorso cioè olistico anzi tutt'altro ma è per capire qualche laboratorio è stato e che però che modalità ripeto fuori a volte contro eccedenti
Il dibattito e parte
Questo a questa sperimentazione di alternative politiche culturali
Appunto dico Calamandrei difende dodici e i pescatori e i contadini che fanno lo sciopero alla rovescia cioè che vengono arrestati e massacrati per avere
Contro la disoccupazione deciso altro che ora si parla del reddito di cittadinanza ma questi perché ogni facciamo fare i lavori socialmente utili bla bla
Loro fanno lo sciopero al contrario e cioè ricostruiscono una trazzera
Come dire
Di uomini e donne uomini e donne ma questa cosa è una disobbedienza comunque è una disobbedienza e quindi vengono arrestati è Calamandrei chiaramente io vi invito a leggerlo fa un un discorso di difesa
Di da oggi e di di questi e uomini e queste donne veramente straordinario e quello è un punto veramente centrale perché lì lui dice sia ok insomma dieci anni che abbiamo fatto la nostra Costituzione
E abbiamo da un lato una costituzione democratica antifascista e molto avanzato dall'altro abbiamo un regime di ordine pubblico
Fascisti
Qui dobbiamo scegliere Igia impropria dice a ai giudici spetta poi
Dice ai giudici spetta boy realizzare la Costituzione con i giudizi che dare sesta rende dalla parte della Costituzione il libro è famoso si chiama
Il processo l'articolo quattro
Che come sapete l'articolo quattro la Costituzione che appunto voleva essere messo in pratica in quella in quella Moro
E allora il punto è stiamo processando la Costituzione
In un giorno in febbraio del cinquantadue a tappeto che appunto questo piccolo villaggio di pescatori arriva Colturano dell'una questo giovanotto
Si avvicinano alcuni pescatori e lo riconoscono perché il figlio di Enrico ad oggi era stato capostazione proprio a tappeto e quindi
Danilo e aveva passato del del tempo diciamo a Trappeto e loro lo riconoscono lo portano dove ci sono la cinquantina di pescatori e gli chiedono che cosa è venuto a fare
E c'è la Grazia fresco riporta
Le le storie di questi le voci di questi pescatori che inchieste lo possa DNA faticosa vieni qui a Fabio Canino e lui risponde
Anzi riporta il pescatore
Il più rispondente a
Chi pulì a fare come era che un vecchio video Rita fratelli
I giudici sia Cadini all'intrepido P indicare il sì buttarsi in serbo l'alcuni pure
Quindi voleva voleva diventa voleva stare coi fratelli voleva diventare fratello
Quando giunge a tappeto quindi ha già un progetto
Lui era già stato a Nomadelfia cioè a una un'altra esperienza straordinaria cattolica nel senso del
Ma no no no autorità
Ma in realtà erano era una religiosità più finché cattolicità era era una religiosità
Era stato con Donzelli noi quale vi è il dell'ex la
Appunto italiano aveva fatto questa comunità di bambini orfani e lo aveva vissuto nomade di appunto dove l'amicizia per la legge
E finita questa esperienza lui che era un architetto attenzione e che era anche un grande musicista
Perché la madre che era molto ignorante ma che suonava la il pianoforte con inizio al pianoforte e so molto la musica
Nella sua dimensione armoniosa perché il Polo vedremo
E
E anzi scoprì che in Sicilia la musica classica in grado di superare i confini di classe e può diventare uno strumento e la Ribolla la usava e guardate quando fecero lo sciopero i pescatori sulla spiaggia e poi furono massacrati
Da tra le forze dell'ordine suonava
Perché lui metteva batte nei momenti diciamo de di Satyagraha ecco di digiuno o di nipotini disobbedienza
Ovviamente dolci a una impostazione a un a come dire un maestro che è Capitini
Che Aldo Capitini con cui appunto collabora
Sta nella sua comunità nel dei suoi centri e hanno due cose in comune ecco di nuovo la generazione l'antifascismo di nuovo
è
In un certo senso la religiosità ma io anche sulla religiosità premi da dire se può essere
Come dire spunta anche dagli altri personaggi di questa generazione che magari si dichiarano a Teglio che si dichiarano totalmente ma questa forma di religiosità possiamo dire che non l'abbiamo
Durante il fascismo abbiamo detto che era difficile trovare un antifascista e ora erano diventati tutti
Una mattina del primavera del cinquantadue dolci viene chiamato in paese a Trappeto
C'è una un un neonato che in gravi condizioni la madre Cristina Barretta non mangia da giorni e di conseguenza non al latte per il bambino
La famiglia vive in una di quelle abitazioni
Grotte stanzette col pavimento le
I racconti di ovviamente di Carlo Levi amico molto molto amico insieme a Silone
C'è c'è c'è un motivo
Insieme a Silone Carlo Levi
E anche Calvino già altre dimensioni però ecco questa amicizia molto forte
Vittorini
Che tornerà
Il i diritti d'autore e di conversazione in Sicilia di una edizione di conversazioni in Sicilia all'asilo di Trappeto per il rifacimento del tetto dell'asilo i frappè
Ecco
Queste in queste case c'è questa grande miseria quella che dice a valle a quella che non non l'abbiamo visto non abbia non la vediamo non la vediamo
L'abbiamo conosciuta la conosciamo la letteratura ci aiuta a tanto
Però è è quella miseria per la quale
Questo neonato muore perché la madre che non mangiando lo può allattare e lì muore davanti anzi
Danilo Dolci va subito a comprare del latte artificiale torna ma il bambino è già
A questo punto è evidente che l'assistenza non basta
Portare da mangiare non è sufficiente si rischia di non arrivare in tempo che è il sottotitolo di un di un suo libero
Finora vi dico
Bisogna trenta affrontare il problema alla radice e fare in modo che la gente abbia il lavoro e di che vivere e dolci chiama a raccolta
Al borgo di io che diciamo questo porgo il nome che dando a questo borgo dove lui fa questi sperimenta questa comunità
La gente per discutere della situazione e qui c'è la maglia
Replica di Danilo Dolci questo metodo che esplicitamente lui riprende naturalmente da Socrate non ha non amava moltissimo sorprese ma riprende il metodo maieutico da Socrate e anche il sacrificio estremo a favore della legge ma di una legge che no Bossi
C'è un passaggio di Calamandrei nella della difesa di
Di Danilo Dolci in cui Calamandrei finisce dolce come Antigone
Difende il nome osso
Contro la legge degli uomini
E il no nos in quel caso è la Costituzione è interessante
E molte imprese
La Costituzione diventa nuovo sì no mosso con cui Antigone seppellisce il fratello
E invece il Regolamento diciamo di pubblica sicurezza dunque tutta la portata penalistica fascista Codice Rocco eccetera quello diventa la legge degli uomini
E allora dice proprio Calamandrei attenzione qui c'è recarci corre davanti starà a voi giudici
Decidere
Se questo Paese dovrà stare dalla parte del no mossi o dalla parte della legge degli uomini Piera la legge fascista
E quindi da oggi in questo borgo dove appunto
Discuteranno tutti insieme perché la democrazia partecipativa lui conosceva molto bene il tempo conosceva DVD naturalmente conosce guardate aveva letto di tutto altro elemento in comune questo molto interessante in comune con Capitini
E convolti intellettuali di questa generazione l'autoformazione
Certi delle scuole che comunque aveva fatto Danilo Dolci e l'ha fatto il suo tecnico potrà laureato in architettura ma racconta spessissimo la noia
Della scuola la noia delle elezioni nano e la la formazione invece era stata fatta tutta attraverso il proprio piacere il proprio desiderio
Dostoevskij Tolstoj tutta era questa Rete appunto che non era solitaria che si che si
Si informava si confrontava lui leggeva anche le OPA annunciata la Bhagavad gita naturalmente il motivo per cui poi parla di Satie a grano ancora oggi radicali Satyagraha
Ecco
In questa in questa
In questo frangente di miseria enorme c'è l'episodio molto bello della ditta
Cioè la Bibbia inviato c'è questo cimici queste terre sono secche il problema della fame dipende dal fatto che le terre sono aride sono sette
Bisogna discutere su come fare su cosa fare
I contadini i i pescatori Danilo Dolci discutono col metodo maieutico c'è affrontiamo la questione ognuno dica quello che pensa ognuno faccia autoanalisi anche oltre questo come
Fino a quando c'è il famoso mitico Natale su una tale su
Ucciso una tale russo interviene e finisce se dei dittici Ulisse
Sì Ulissi imbecille di di Duran Gran Bretagna
Ci aveva pensato
E aveva pensato come il fatto di dover fare stupa incideranno
E chi
Danilo Dolci si mette nel letto del bambino morto decide che inizia lo sciopero della fame
E decide che finirà lo sciopero della fame solo quando lo Stato avrà finanziato la dica di gli atti ma finanziato non promesso pensato da
E ed è bellissimo perché lì lui dice
Non aspiro nel più vivo di me che a morire perché voi tutti possiate vivere anche in questa chiamata
Da Montelepre fino a balestra per sta arrivando nuovamente l'inverno il brigantaggio la fame la mancanza di igiene l'analfabetismo tengono da secoli la maggior parte dei nostri fratelli Gruppe notissimo stanco
L'inverno scorso visto un neonato morire perché affamato per centinaia e centinaia di casi dolorosissimo
Possiamo evitare che questi bambini ecco guardate qui possiamo evitare che questi bambini siano costretti a lasciare le scuole asset l'otto anni per aiutare il padre al lavoro possiamo evitare che le gallerie si riempiano possiamo evitare che la morte spadroneggia
Da tempo forse voi dei pugni a uno per guarirlo dalla polmonite
C'è un delitto di omissione verso questi nostri fratelli di cui dobbiamo pentirci eretici
Il problema della Ca'delle carceri è molto importante è un altro tema fondamentale
Perché
I bambini di questo Paese sono spesso orfani o figli di genitori in carcere perché naturalmente celtica Vitaggio perché naturalmente c'è la madre la malavita
Il linguaggio assembler religioso ma la mossa inedita perché smetterà lo sciopero della fame solo quando effettivamente non solo daranno la cifra che e dolci aveva pensato di dover chiedere per quello quell'opera ma anche di più
E quindi diventa veramente il caso quindi Danilo Dolci Trappeto diventa
Ma Danilo Dolci e ne abbiamo detto un ricercatore
Fa domande chiede come si può cambiare cerca di capire la realtà che lo circonda
Non è possibile cambiare una situazione se non conoscendo la affondando
Da uomo mosso da principi religiosi sì penserebbe parlasse di verità e invece no
Al posto della verità dice fare presto e bene
Tanto si muove questo il
Fare presto e bene il sottotitolo è perché si muove
Che Capitini ammesso opportunamente in relazione con l'essere al tempo stesso cuore e architetto di dolci dolci questa cosa interessante vedete perché
Indocina essere architetto e l'essere poeta si sposano
Perché in realtà
E nel suo principio educativo dove educazione significa politica dolci non è non fa pedagogia non fa vita attiva per carità per carità non è un pedagogista per carità
Non è il fine di d'oggi non è la pedagogia il fine di dolci è ovviamente la giustizia sociale quindi alla politica
E la politica educazione per dodici educazione è un processo comune è un processo comunitario è un processo collettivo è un processo di ricerca di analisi e di auto analisi
Non è neanche un sociologo qualcuno dice il sociologo
Come ha fatto un sociologo perché partecipa osserva partecipa a me uno di loro
E quindi non è un sociologo
Fare domande per partecipare e per e per la sua personale maieutica
Ma non è un sociologo sposa una vedova che aveva già cinque figli e con la quale ne fa altri cinque poi ne farà altri con altre domande e liberi quel suo mondo
E
L'inchiesta di dodici quindi vedete non si ferma alla gente di tra
Sapete anche un'altra cosa fare bene e presto perché si muore questo primo libro del cinquantaquattro viene pubblicato dati sì va
Cioè
L'editore di se questo è un uomo
Di Primo Levi ancora per capire quali erano le relazioni
Molti leggeranno questo questo testo di Danilo Dolci
Fare presto e bene vuol dire attaccare tutti
Burocratico giudici
Intellettuali
Che arzigogolando
Mentre dovrebbero conoscere la realtà dei poveri provvedere
Qui però parla di Sciascia
Perché il rapporto tra dolci Sciascia non fu un buon rapporto si stimano
Ecco e di solito discorso che dicevi prima
Quello che poteva succedere che succedendo in questa generazione si stimano
La posizione di partenza era la stima e il riconoscimento dell'altro figuriamoci Danilo Dolci poi no e sul riconoscimento basa tutta la sua ipotesi di politica di comunicati di Polis proprio
Ma di Sciascia
Non apprezza l'eccesso di come dire arzigogolamenti
Ma è ovvio
E viceversa stesso Sciascia non apprezza l'eccesso forse un po'in qualche modo i plebei lirismo che potrebbe no una deriva no che potrebbe in realtà sono due posizioni due collocazioni diverse
Che si confrontano ma che non necessariamente fisico
Il borgo diventa una famiglia allargata e a un certo punto a un certo punto nei cinquantaquattro cominciano ad arrivare
Questi personaggi arriva
Viene Borghi
E dice un Turi uno degli organi e venuto bordi a fare una conferenza qui da noi e tutti i pescatori sono venuti tutti c'era tanta gente che molti sono rimasti fuori
Quindi voi pensate tutti questi pescatori c'è il livello di consapevolezza di coscienza che il lavoro era riuscito a fare in due anni
Danilo Dolci
Per cui questi pescatori poi si mettevano a a discutere con Calamandrei con capi di con Carlo Levi quell'Ignazio Silone come Guido Calogero porno o Norberto Bobbio parlo di tutte persone venute al borgo di tiro
Con Lucio Lombardo Radice colleghi d'ora in avanti Bruno Zevi
Tullio Mina
E vedete appunto perché il ricercatore il il l'architetto eccome
Perché lo scopo di di di queste operazioni di questo lavoro collettivo era la creazione
E poi ho vanno sia per l'architetto
Che per il poeta anzi vi dirò io vedrei Avi posso dire che nella Torah
Io anche per voi diciamo quel cresciuti immagino della e nel Nuovo Testamento la
L'architetto ovviamente è una meta
Io come architetto
Ma per noi vedete l'architetto
A che non è orologiaio l'architetto deve conoscere la terra gli elementi la natura
Architetto ha bisogno no non può fare solo disegni poi visse poi inventa crea come il poeta che crea dal nulla
Però ha bisogno di conoscere gli elementi della natura
Ha bisogno di conoscere le misure ha bisogno di prendere le misure ha bisogno di sapere dei materiali ha bisogno della estetica della natura
E poi crea
E questo è l'idea e questo fatto letteralmente Danilo Dolci con i suoi gruppi per questo vengono queste personalità straordinarie verrà Bertrand Russel
Erich Fromm Noam Chomsky
Perché è con queste persone costruisce sono esperienze che in qualche modo ancora continuano
In qualche modo anche diciamo anche persone a me vicine continua diciamo miei colleghi continua a fare queste esperienze non so con Renzo Piano cioè questi bordi andare non da fare quelli che arrivano e portano la civilizzazione
Fare questo tipo di processo di partecipazione della costruzione della del dei dei del ruolo di no e che e del proprio futuro e questo lo fa anche Cogliate la parola che secondo me a te piace tanto che pianificazione
Pianificazione collettiva la vinificazione che va fatto insieme
Per noi amanti poi anche dell'anarchismo diciamo comunitario
Questa cosa ci torna nel nelle comunità spagnole le comunità natiche
Barcellona eccetera l'idea della
Pianificazione che non è una cosa brutta perché l'apprezzata Stalin Olènin o il comunismo e la pianificazione è importante che sia comune che si faccia insieme e fa questi comitati di pianificazione dove invita questi esperto
Oggi quello l'aspetto del Borgo di Dio se andate a braccetto e una delle tante opere
Incompiute dello Stato italiano palestre scuole ospedali piscine costruiti e mai entrati in funzione preda dei vandali e dell'opera distruttrice della natura
C'è lo spreco un libro di Danilo Dolci si chiama spreco
La struttura abbandonai lo spreco è proprio del pubblico lo spreco non non intende quello dei solo del privato ma ma veramente molto del pubblico
In quel luogo sono convenuti in un passato così remoto ma no così il remoto le migliori intelligenze d'Italia e del mondo
Hanno discusso con i contadini con i pescatori con le donne con gli anziani per i bambini il luogo questo luogo questo borgo di io oggi è devastato
Resiste la bellezza del murales di Ettore De Conciliis
Che è ancora lì
A ricordare Danilo Dolci
E quando è scomparso nel novantasette non molto disattenti era Danilo Dolci
E sono maturi i tempi
Perché si ritorni Danilo Dolci perché dello ma non perché si studino semplicemente
Le proposte le ipotesi le pratiche perché si continuino perché si adatti parlava proprio di di di la la maieutica come anche adattamento
Riga dell'adattamento di ciò che pensiamo adattare ciò che pensiamo all'altro
Che è un una grande anche lui usava l'agire comunicativo di affermasse Habermas conosceva Danilo Dolci
Pensava Danilo Dolci che il potere
è positivo porla alla spinosa no la potente
La comunità detiene la potenza in popolo alla potenza
Il fascismo anche quello del nuovo Stato italiano lo chiama dominio
E il dominio è una cosa il potere una
La comunicazione e quella
Che porta al potere e che fa vincere il potere nel senso della spinta vitale nella costruzione del mondo
E la trasmissione invece quella che lui dice inquiete inizia a vedere nei mezzi di comunicazione di massa mass-media la massificazione trasmissione significa una linea dei Dante non ha un rito
E quindi il potere l'empowerment vuol dire stare insieme mancare parlare insieme
No scrive solamente ovviamente di teoria anzi pochissimo ma su questi temi alle idee molto chiare
Danilo Dolci è veramente ognuno di noi potrebbe andare a leggere di tantissimi libri li ammiro dolci su ognuna di queste tematiche dalla maieutica alla alla non violenza per esempio cosa di cui si parla così tanto
Postura postura umana dell'opposizione politica
Perché se facciamo della non violenza la posizione politica poiché come dire ci dobbiamo confrontare con tutta una serie di
Istintivo di limiti lingua però stavolta però la prossima volta no la non violenza perché non violento perché non violento è una postura etica
Io dico sempre mi sento all'Anteo per questo dico che non sono non violente non sono
E voglio chiudere molto velocemente dicendogli
L'ultima cosa
Una una un piccolo ricordo diciamo
Di un testo magnifico di Carlo Levi le parole sono pietre veramente bellissimo e c'è un ricordo che nelle parole sono pietre che li fa propri Calamandrei di
Di Danilo Dolci
E eravamo venuti per vedere Danilo Dolci l'architetto triestino quindi vengono a ad Alcamo Marina vanno a tappeto
L'architetto triestino che dopo due anni di esperienza di Nova Delphi ha fissato qui la sua vita e il suo lavoro tra i poveri di questo villaggio di pescatori di contadini e il Paese pareva disabitato
Un muratore che passava avviandosi a un'altra costruzione ci disse che quella era l'università
Fa l'università Danilo Dolci periti ecco perché vengono queste persone queste personalità per fare lezione
A pescatori a contadini contadine c'è l'Università di tappeto
E allora il il muratore dice lì c'è l'università dove si tengono conferenze lezioni che la casa a cui stava lavorando sarebbe stata la sede del Consorzio per l'irrigazione
Perché poi così difficile
E che non c'abitava più in basso
La terra dove passa appostavamo i piedi dice lei era bruciata dal sole Marvin Asciano frutto evidente di cure amorose pomodori e ortaggi
E a un certo punto
Danilo
Non era il suo il tono del missionario o del filantropo ma quello di un uomo che ha fiducia
Che ha fiducia negli altri una fiducia generale nell'uomo
E fa storcere la fiducia
Intorno a sé e con questa ma sola sente di poter far nascere la vita dove sarebbe possibile per forza spontanea
Che per fiducia si è buttato in uno qualunque dei vilipesi di miseria e si è voluto radicare per non essere il filantropo che viene da fuori e che per quanto faccia resta fuori facendo in tutta la vita degli altri tagliando i ponti dietro sei
La fiducia
Sapevamo delle lotte sostenute dell'ottusa ostilità e diffidenza delle autorità così simile a quella della polizia della burocrazia degli zar nei riguardi degli utopici idealisti populisti russi
Dolci non ce ne parlo ma ci descrisse in condizioni terribili tappeto di Partinico di alfabetismo delinquenza prostituzione
Beh
A un certo punto scendemmo colui il pallone
E in via Silvio Pellico in un burrone in faccia alla casa dove era stato nascosto negli anni scorsi un bandito
Vidi la stanza simile come le altre a una tana senza luce dove vive uno dei giovani attirati qui dall'esempio di dolci
Un musicista di Ginevra
Che fa il pescatore con i pescatori su questo mare ridotto sterile e senza pesci dalla pirateria dei pescatori di frodo tollerata dalle autorità
Poco più su avvolta in uno scialle di lana
Di scale un uomo ancora giovane dal viso smunto infreddolito per la tubercolosi cercava di scaldarsi al sole
In quella totale destituzione gli occhi guardavano tuttavia Daniele quindi quest'uomo malato guardava Danilo
Con un lume discuterà
E una certa vaga speranza
Anche in se stessi mi pareva leggervi di riflesso cioè nella fiducia e nella speranza degli occhi di dolci una fiducia una speranza in sesta e dolci conosceva blocca conosceva i testi sulla speranza libro
E allora il perché del titolo della mia relazione
C'è insegna guidando gli altri come cavalli passo per passo
Forse c'è chi si sente soddisfatto così guidato c'è insegna lo dando quando trova il cuore divertendo c'è pure chi si sente soddisfatto essendo incoraggiato c'è pure chi educa senza nascondere l'assurdo che nel mondo aperto a ogni sviluppo ma cercando di essere franco all'altro come asse
Sognando il gli altri come ora non sono
Ciascuno cresce solo sesso
Grazie
Grazie al meglio grazie a Stefania Mazzoni abbiamo cambiato sicuramente registro rispetto alle relazioni di stamattina e anche a quella di il nel senso che questo attraversamento che Stefania ha fatto del dolci politico del suo inseguimento
Della giustizia sociale siffatta di ricerca e analisi ma anche di un investimento diretto in tal senso sicuramente non ci stupisce quello che diceva Stefania sul fatto che pure nel reciproco rispetto
Sassari e dolci non si sono mai capiti fino in fondo e un eccesso di speculazione in Sciascia e ovviamente Sciascia che vedeva un uomo troppo coinvolto Stefania parlava appunto di plebei Isma'grazie grazie a Stefania che ha inserito questa voce diversa dissonante con la canzone era siciliano in in in questa a nostro e dibattito torniamo invece in Sicilia ad una siciliana come Goliarda che piace tantissimo all'estero
Una siciliana per molti versi anomala una scrittrice
Che Nabu tantissimo della quale in qualche occasione mi mi sono anche occupata Elvira Seminara la interpreta sotto la cifra dell'arte del caos
Goliarda Sapienza secondo il titolo che ci ha suggerito prego Elvira
Sì senta sì sì
Nascere nel venti o trenta è una colpa difficilmente cancellabile
I migliori si sono suicidati e vivono da morti nell'inazione per timore di aver assorbito il veleno del fascino si smonta e della chiesa e di comunicare questo veleno
Sono l'uscita io a esprimermi senza fare del male riuscirono in futuro
Si apre con queste parole la scrittura dell'anima nuda di Goliarda Sapienza testo che mette insieme gli appunti le sue Tarquini dal mille novecentosettantasei al mille novecentonovantadue dunque dai suoi cinquantadue anni ai sessantotto guarda ha già pubblicato nel sessantasette lettera aperta e nel sessantanove il tesissimo e tagliente filo di mezzogiorno e la storia della sua analisi successiva al ricovero nel reparto di disagio mentale nel quale fu poi sottoposta più volte elettroshock
Ma soprattutto appena chiuso la decennale e straripante arte della gioia si sente svuotata drammaticamente euforica mente sospesa nell'attesa della sentenza editoriale
Ha bisogno di scrivere altro di occupare la mente Angelo Pellegrino legato a lei da un anno le regala un taccuino il primo di una trentina che poi stremati costituiranno questo libro
Anche il mio intervento un po'per mimetismo un po'per la stesse comune Mania denota essa avrà questo andamento da taccuino
Sentimento di colpa dicevo e bisogno di espiazione
Colpa per aver creduto in ideali liberati su utopia il marxismo il comunismo l'arte come impegno e ingegno sociale è vergogna
Per l'inadeguatezza alla lotta imbarazzo per la propria distanza quel tremendo talento dell'intellettuale di guardare la guerra dalla finestra per narrato una
Citto Maselli primo compagna nella vita e nel lavoro l'accusa di nichilismo divisi impegno
A lei pare di sentire sua madre amatissima e temutissima nel suo rifiuto programmatico delle mozioni a favore dell'unico slancio auspicabile la lotta civile
Con Lerna Sapienza è un ossimoro già il nome premonitore avrà lo scherno e la saggezza sembra esprimere la sua persona fisica non so nell'opera nella biografia la complessità del momento storico la sua ambivalenza
Ma il rimpianto del progresso civile necessita di lotta e isolamento creativo
Tra la militanza diurna in società e il pozzo notturno introspettivo per dirla con Natalia Ginzburg per contemporaneo dibattito con Alba de Céspedes nel della rivista Mercurio ci fu questo
Dibattito
Tuttora
Interessante anche a rileggerlo perché la crisi Borga diceva la donna in fondo ha un'attitudine un talento naturale insopprimibile per l'introspezione e dunque la malinconia la depressione perché sente l'attrazione irresistibile del pozzo
La se le spese spendesse sulla stessa rivista Mercurio interviene dicendo attenzione è vero che la donna più dell'uomo
A questo questo richiamo ancestrale però a differenza del nuovo la donna conosce il pozzo e quindi risale e anche nelle sue lunghe rimandano frammento di terra di muschio di fango che l'aiuteranno a ritornare
Al sole molto più forte è molto più complessa dell'uomo
Una firma figure diverse rispetto a quella del pozzo sicuramente a fuori cavilli di Sciascia che citavamo quasi antitetica
Dunque poi sia o prassi conciliare senza azzerare che i due poli e questa è la sfida per Goliarda Sapienza mantenere in equilibrio la contraddizione la coerenza è un'impostura
Coerenza parola utopica a tutto tondo che già negli anni Quaranta e Cinquanta rappresentava una delle tante bugie ideologiche in nome delle quali innumerevoli crimini sono stati perpretati impunemente e lei che parlano i quattrini
Il sottotitolo destinato al ciclo dei suoi scritti era proprio autobiografia delle contraddizioni
Ma forse scrive improntato la mia vita alla ricerca non delle verità ma della sperimentazione conciliare dunque
Freud e l'uncinetto la coppia con la libertà la dimensione privata con quella pubblica il gusto ancestrale dei fornelli con la libera stanza tutta per fare la Civica di Catania con le terrazze romane i suoi cieli il socialismo sacrificale della madre e la mondanità dell'ambiente del cinema la parsimonia e il capriccio il carcere di Rebibbia nel quale è stata detenuta
Con i salotti il palcoscenico con la solitudine l'ambizione con la punta della cautela disse
Il rifiuto del consumismo omologante e l'intervento di cure di chirurgia estetica sul viso il suo mestiere di attrice poni rifiuto della telecamera
Noi non siamo nati dice nell'era della macchina ma Del Carretto
Il dissidio ancora tra maschile è femminile nei modelli ma soprattutto dentro di essa tra biologia e cultura psicologia e antifemminismo di risulta
Dice anche nota un uomo sarei stata in questo modo cioè non aggressiva e tremanti con un coniglio
Sempre più purtroppo l'essere donna è una maledizione anche in questo dubbio che porta con sé che l'essere donna contenga già questi incapacità di affrontare la vita
Alla donna è proibito anche essere una vera fallita
Quindi conciliare il proprio femminismo con il proprio antifemminismo e sempre dentro in simultanea l'esempio Materno del sacrificio con quello paterno dell'indulgenza
Il rigorismo di Maria giudice la grande e media giudice grande sul
Vista prima responsabile della Camera del lavoro in Italia Torino è stata in carcere
Per la sua militanza attiva coraggiosa e la sensualità di Peppino Sapienza l'avvocato il viris modella manovre con la propria rimossa femminilità il suo sentirsi dice monaca marxista sprecata
è così che si definisce e rifiuto dell'anagrafe che considera una congettura fuorviante
Conciliare infine è la speranza
Almeno il spesso il suo romanzo mondo con il mercato editoriale cosa che non le riuscì invita
La forma romanzo spessa classica con un flusso di in coscienza inarrestabile
Vola Goliarda Sapienza ovvero la del campus o della gioia innanzitutto perché la sua protagonista dell'arte della gioia modesta che si solleva dal fango e si evolva come mogli Flanders trasformandosi lungo un secolo i sposa da mai assassina spietata non esprime mai per un attimo Gioia o le dita
Al contrario no e fatica di vivere lotta estrema di sopravvivenza consunzione e danno competizione con se stessa e con la vita
A caratterizzare la modesta e piuttosto il talento metamorfico la capacità di mutare assistenza di negarsi ad ogni giro di vita
Manifestandosi con gli altri anzi attraverso gli altri in nuove forme di azione e di pensiero orientamento sessuale e identità
Non è un caso come scrive nei taccuini che Sapienza leggesse Orlando di Virginia Woolf in quel periodo paradigma narrativo della trasformazione transustanziazione di una lei nel tempo
Non a caso il termine personaggio nato nel due mila undici con il convegno genovese della SIL è nato proprio addosso a modesta
Il titolo del convegno era io sono molte storia della personalità dove l'ardimento linguistico è finalizzato non abbia non a declinare il lemma al femminile sarebbe banale
Rudimentale ma a convogliare mettere mira specificità e complessità della figura femminile nel comando
Storia di modesta raccoglie e addensa con una furia travolgente pensiamo indugi faticosi responsabili anche dei vari più utili editoriali perché lei era ostile ogni tabù tu dicevo raccoglie Ardenza tutte le tensioni è già febbre di quegli anni
E goliardia come lei assume e di produce insetto nel suo corpo fragile e lo sguardo vigile quell'angoscia di vita quel bisogno disperato e antistorico di gioia
E lo dice nel suo taccuino pronunciandosi contro virgolette la disperazione l'autodistruzione e il dolore espressi dai compagni
Il vero rivoluzionario oggi dalle contraddire con la salute e la gioia e la sua serenità di massa questa aspettativa la tempra è in tutte le intelligenze molta votati all'ordine costituito
Doria dunque come armati di nascita
E viene da pensare caro saluto alle sue bellissime lettere
Anche sapienza andrà in carcere per esplorare viva una realtà diversa e poterla poi racconta
Pagherà con la maldicenza e l'isolamento degli amici questa esperienza conoscitiva ma è anche vero che ne trarrà una pubblicazione nell'ottantatré perché verrà rilanciato il nome e il caso
Il libro è L'università di Rebibbia
In e lei riesce a rilanciare appunto grazie al caso il proprio nome assolutamente come dire silenziato e trascurato dall'editoria Pellegrino Angelo Pellegrino di racchette questo che lei ha deciso di andare in Ca'
Poter essere pubblicata rifiutandosi di esprimere pentimento di fronte alle forze dell'ordine anzi assumendosi la responsabilità piena e consapevole del reato
Che attenzione viene smascherato solo due anni dopo Perca Aso e non per sua confessione queste rucola molto interessante perché Goliarda Sapienza ruba a casa di un'amica da un cofanetto dei gioielli
E li vende
Perché l'amica non la scopre e riesce a a realizzare un gruzzolo che le serviva a diciamo
Vivere serenamente questo periodo di scrittura per dover scrivere L'arte del dubbio quindi con quei soldi delle ricavati dalla vendita evita di lavorare possano scrive si dedica alla scrittura
Questi gioielli dipende a un gioielliere
Per mostrare quando le le sto chiedendo ieri e le chiede di mostrare documento che nei testi d'identità del mostro un documento della sorella di Citto Maselli che era morta che si chiamava modesta masselli
Questo questi gioielli un paio di orecchini partiva delle con delle pietre preziose forse attorno si delle gemme vengono esposti da un gioielliere li conosce la donna di servizio la domestica che lavorava a casa dell'amica rapinata
E lo va a raccontare alla alla padrona di casa anche per stornare da sei a quelle quei sospetti che inizialmente erano stati diretti verso di lei come purtroppo la cronaca
Se le le quindi la cronaca insegna ai neanche la prima sospettata
In questo caso è la è la domestica atletica dice guardi sono lì chi non li avevo rubati io l'amica derubata chiede il nome e di chi ha venduto questi gioielli è il gioielliere racconta sia stato qui la
Il nome modesta Maselli naturalmente l'amica risale subito
A Goliarda che fra l'altro cioè tutti sapevano esser stata compagnie Maselli ma non solo aveva fatto lei dall'ammiccante il manoscritto di vita e l'arte la gioia in cui la protagonista si chiama la modesta quindi
Viene immediatamente portata alle davanti alle in commissariato
E ci viene invitata come dire e ridimensionare il proprio reato
Le si dice ma si ma le le fuori come dire in qualche modo a risarcire il danno forse è stato un momento le dice no io lo rifarei ancora insomma misterioso me la piena responsabilità
Con con audacia vi è consapevolezza di sé e anche singolari perché lei a quel punto in realtà decide di andare in carcere ce l'aveva fatta franca prima
A quel punto e fare questa esperienza Rebibbia che per lei un'esperienza formativa perché realizza questo spirito di sorellanza di comunanza e di conoscenza di inutili mondo altro supera i propri orizzonti
Che le sentiva ristrette faticosi e quindi in qualche modo Cinzia integrata questa esperienza del carcere che poi confluirà appunto
Nell'immensità di Rebibbia c'è su Google ecco se volete ricercata una tristissima intervista di Enzo Biagi Goliarda Sapienza
Emergenza appena scritto questo libro ed Enzo Biagi Biade che pure di solito aveva come dire a questa postura trattenute rispettosa in realtà si lascia sfuggire questo in questo atteggiamento proprio di decisorio e la prende un po'in giro le fa domande un po'insinuanti e Goliarda Sapienza non stava bene è un posto un posto un po'come dire smarrita è come se fosse confusa in intimorita dal mezzo televisivo ed Enzo Biagi ben e Enzo Biagi parlando di della sua esperienza al carcere in qualche modo la la definisce un turismo antropologico no
è come se lei l'avesse intrapreso per appunto per pestare risonanza mediatica
Una risonanza che fino a quel momento le era stata negata e quindi è un intervista imbarazzante se ne ha trovati su Google libri consigliati andarlo a a diventare
Goliardia è questo colpo in transito dolente è pericolante è spazio di attraversamento dal terreno solido delle fedi ottocentesche a quello scomposto della modernità
è un corpo biografico che porta con sé nel sistema arterioso nella psiche notturna mentre Morini bambina nel cranio compresso dall'elettroshock utopia e cocci del secolo
E insieme nei gesti e nella lingua nuova l'allerta del Novecento
Non a caso un termine tra i più frequenti nei suoi Tarquinia biologia lei a mio avviso è bruciante paradigma della crisi della frattura creativa del secolo Italia era un bazar di idee di una bruttezza estetica insopportabile dice
Forse per questo io Jean Gabin pubblicato nell'ottanta e il suo racconto più fresco e immagini non so perché racconta la sua età dell'innocenza
Innocenza sua e della periferia di Catania e del Paese
Ancora non omologata piena di storie e vincoli di voci e rumori artigianali di povertà senza miseria di caso misto a destino relazioni autentiche e sogni erogati al cinema
Nella gioia fissi Gioia di proiettarsi in un futuro largo disponibile e luminose ma dall'infanzia sua del paese
Doria irraggiungibile da adulta se non a squarci e lampi nell'amata Gaeta o a cena con gli amici più chiari aveva un grandissimo senso dell'amicizia si spendeva sfide espandeva per gli amici con grande amore soddisfazione reciproca per la difficoltà dicevo doghe raggiungibile di abitare un mondo che gli appare inintelligibile sgretolato è ostile
In questo stato emotivo di allerta persino il rapimento di Moro compare nel suo taccuino in modo confuso travisato ridimensionato
Abbiamo lasciato Roma il giorno del rapimento di Moro il Moro rapito non si capisce perché tutti siano così sorpresi da questo Ratto degno solo delle reazioni che sta suscitando dall'operetta della Belle Époque ambientata nei Balcani
Cioè non ne percepisce
La gravità l'arte del caos che viene elaborato a livello scientifico proprio negli anni Sessanta in quegli anni a spiegare il sistema dinamico caotico
Causa dunque non come disvalore o confusione sterile ma modalità di adesione duttile per turbata alla vita come postura America e atletica dinanzi alle urgenze del tempo
In queste pagine in cui racconta se nel mondo USA come spazio percettivo è universale il corpo dove stanchezza fame alcol fumo sono risate sono essi stessi sentimenti privati e collettivi
Perché la Commissione e la testimonianza sono per lei il valore assoluto
Ma ogni interazione duale comunitaria si svolge dentro la città dentro il Paese la realtà politica perché il suo corpo è un corpo politico come ogni scrittura e ogni solitudine
Soprattutto solitudine
Ma gli occhi sussiego rifiuti editoriali e tentativi inutili tra segnalazioni preghiere raccomandazioni che certo feriscono il suo orgoglio e la sua fede libertaria anarchica
Ma Touré lei rifiuto quotidiano della modernità di questo tempo furente e astioso da cui si sente marginalizzate
E che richiede testimonianza di parole e mani Sensi
è un dovere scrive verso di me verso gli altri testimoniare un certo antifascismo a Matteo spazzato via dal fascismo prima che l'accertamento a chiudere il mio ciclo biologico l'accetta e la morte anche nel romanzo la chiamo così
Mi sono del presente solo regressione e noia visse valore e danno guasti o inerti i ragazzi orfani ideologia e vittime allegra del consumismo
Marcio ottuso al mondo della politica che lei patisce e censura da ex comunista disillusa testimoniando nei ricordi di viaggio del la degenerazione degli ideali comunisti
Disperse polverizzata la famiglia le appare non più nucleo fondante nel compianto dell'universo caldo di affetti
E lei vede necessario moleste prevaricante vi appare persino il televisore che non accoglierà mai a casa propria due volte il regalo note dopo strobo
Invadente anche il telefono il suo spirito come scherza pre-industriale
Il tutto giovani in cose istituti civili a galleggiare in questo universo che vede sporco e minaccioso ansimante è malato di gas venefici e smog
Il Novecento dice è un secolo di Tobia andate a male
Le composizione corruzione appunto
Una questione di corpi per me dica quali Arda sapienza interna proprio nel suo corpo
Queste contraddizioni che ne abbiamo vista non a caso in tutti gli interventi sinora espressi da stamattina la parola più ricorrente o meglio il come dire distrusse Mantico più rappresentato è quello che include parole come
Lacerazione dissidio generazioni divisa contraddizione inconciliabilità conflitto
Lei rappresenta tutto questo ne proprio nel suo corpo fisico alla sua biologia
Per sopravvivere prevedono solo modalità il caos accettare la contraddizione che la spaccatura prima convertendo la stessa in cisterne positivo
Perché l'anima dell'essere scrive lei che ha tentato due volte il suicidio e nella certezza del dubbio
Che sarà il titolo a curare nell'ottantasette e nel suo libro le certezze sono pericolose dogmatiche antidemocratiche il dubbio e spazio e strumento di ricerca
Viene in mente Sciascia il suo pensiero e la sua stessa poetica vi domando come indagine topografia complessa di una Wertham tecnici ma Goliarda a una forma di risentimento critico per Sciascia quindi l'opera soprattutto dati a praticante nel rifiuto persino della troppo morbida parola laica che allora andava diffondendosi cui rimprovera di dicevo il ripensamento ripensamento cristiano nell'ultimo Congedo
Dice scrive Sciascia muore con un crocifisso d'argento tra le mani dopo aver osato insinuare che anche Pirandello credeva
Questa identificazione del piccolo scrittore con il commissario di polizia cioè il vice del Cavaliere la multa è indecente come la conversione finale di Guttuso grande cinico con radici ferrei Necci dispositivi Jan
Tra il cinquantatré mi disse
Davanti a molti testimoni che prima o poi si sarebbe dovuto anche lui decidere a credere in Dio quindi lei non rimprovera Sciascia questa conversione questa in questo questa questo processo diciamo di di sollevamento dell'anima è addirittura dice e identificazione il piccolo scrittore proprio chiama piccolo scrittore questo fatto fa un po'pensare a oltranza e impotenza disequilibrio e ammanco di forza di gravità lo spegnimento
La bambina racconta chi lanciava ogni tanto dal balcone
Per istinto di libertà e gusto del pericolo e si rialzava
San ammaccata ma paga
Ha continuato a farlo da adulta buttandosi a terra o dalle scale quando infelice e oppressa
Il corpo come teatro di lotta e testimonianza
Specchio inclinato offuscato del tempo luogo primario insopprimibile di sperimentazione della vita ed elaborazione nel senso non solo individuale macchinisti col sociale
Soprattutto fra donne in un sano esercizio di sorveglianza e amore fattivo senso creativo della vita le preferiva stare tra le donne e di cui percepiva tutto tutta la bellezza fisica e interiore con una capacità anche in in prospettiva di analisi e di e di pittorica anzi miseri campi Felisatti a penna era veramente sorprendente
Lei dunque corpo della crisi dove fra tante è una conciliazione e più cruenta quella tra vita e morte che Goliarda venga compresenti è ubique sino all'apologia di una donna Virago e potente in un rischioso antifemminismo mi convinco sempre di più che il malessere della donna ha poco a che vedere con le condizioni nelle quali è stata tenuta e le ingiustizie falsi scopi forse che tutto sommato l'aiutano a sfuggire al vero dramma che sta a monte della sua biologia dare vita o dare morte la donna forse dovrebbe uccidere dare vita sente lei sa come si uccide perché Sacconi si nasce e terribile sentire che non c'è vita dopo non c'è morte Non c'è pace dove non c'è guerra non c'è nascita dove non c'è il delitto e qui c'è evidente tutta modestia nell'arte della gioia
Quante volte scrive nelle fila di mezzogiorno c'è dato morire e rinascere fra l'alba e il giorno di questa nostra breve ora carnale sembra di sentire Maria Zambrano siamo creature e non smettiamo di nascere
Scrive ogni individui individua ha diritto al suo segreto e alla sua morte
è per questo che ho scritto per chiedere a voi di ridarmi questo diritto
Non cercate di spiegarvi la mia morte non la sezionato e nulla catalogate per vostra tranquillità per paura della vostra morte Massimo pensate non lo dite forte la parola tradisce ha pensato dentro di voi è morta perché ha vissuto l'arte del caos poi cose Moss per dirla con Joyce
Che fa danzare insieme nella stessa ebbrezza il consumo nel caos cose su e così sia
Grazie ad Elvira che ha già spiegato benissimo questa cifra sotto qua sotto la quale il titolo iscriveva e Goliarda Sapienza prendendo le mosse dalla trappola della coerenza alla quale forse la costringevano il rigorismo di Maria giudice e invece il suo andare verso le contraddizioni figlia come diceva Elvira di un tempo di utopie andate a male che lei attraversa appunto con un atteggiamento mi piaciuto moltissimo tranne l'epico
Atletico solo una cosa mi dirà e tu dicevi pur avendo sottolineato il suo investimento nei confronti del corpo lei che si gettava dalla finestra lei che si gettava
Dalle scale poi però riflettenti sul fatto che in fondo nel romanzo di modesta l'arte della gioia non ci sia tanta gioia
E forse però la gioia annidata nel romanzo e magari limitata ad un punto ed è la gioia del corpo all'interno del del romanzo di di modesta
Sì allora lì è molto interessante la cosa perché lei in realtà voleva raccontare proprio la compresenza di vita e morte perché legati avrebbe voluto avere un bambino non riuscì non poteva averlo per un problema proprio violò punto del corpo organico e scrive non a caso io non posso avere figli perché non posso dare la morte o sono incapaci anche in questo la gioia per lei nel nel romanzo è brutto gioia fra virgolette la liberazione da questa necessità di di di avere figli perché lei stessa nel suo personaggio diventa altro e si moltiplica e non può morire no perché questa Terna ritorna potere per Orlando adulta che l'aveva modello in realtà è una come dire una fuoriuscita una vita spessa perché ti metti Eternity Eternity queste la do a che per noi è appunto e altro peraltro quindi io di questo su questo poi porno tornerà il fece il tempo non voglio rubare tempo ad Aviano
Sì grazie
Poi un'ultima considerazione sulla suo espresso dissenso nei confronti dell'ultimo Sciascia vedi questo suo abbracciare la fede ma in fondo a una come lei che aveva vissuto di contraddizioni penso adesso ricorda sorprende ma
Cioè si contraddicevano rese queste esatto in questo molto simile a Sciascia peraltro insomma insaputa dico di Goliarda allora veniamo ora all'ultima relazione del pomeriggio prima poiché l'inaugurazione della mostra e Arianna ci parla di un'altra scrittrice almeno molto cara cioè di il Sistina campo e bellezza Grazia mistero le liturgie di Cristina Campo prego aria grazie
Inizio con dei versi che sono nel nostro tempo ciò che riguarda nel mese di ottobre
Si ripiegano i bianchi abiti estivi e tu discendi sulla meridiana dolce ottobre segni di
Tremo all'ultimo canto nelle altane dove solleveranno Ambra io ed ombre il solerte agli affanni soffitti e mentre indulge tiepida la rosa l'amara Battaggia stile ha il sapore dei sorridenti e di questi versi tratti dalla raccolta a passo d'addio danno la misura di quel desiderio di distacco che rappresenta una postura costante dell'anima di Cristina Campo al secolo Vittoria Guerrini
Istrice poetessa traduttrice figlia amante amica Cristina la convertita Cristina la gattara
Ventotto aprile mille novecentoventitré dieci gennaio mille novecentosettantasette
Queste sono le coordinate del suo tempo un tempo breve e a causa di una malferma salute del corpo di contro ad una vivacità intellettuale d'una riservata ma piena dimensione relazionale
Insolita nelle distanze ma sostenuta dalla scrittura
L'orizzonte di assenze di lontananza dei domina gli epistolari Cristina Campo non esclude un contenuto affettivo intenso e sincero desiderio di relazione
Lo scambio con Margherita vi era citato quelli milita rappresenta un documento importante per la biografia di Cristina ma anche un'espressione efficace della sua attività di scrittura
La connessione cioè con i suoi saggi lavori editoriale letterario con la polizia
Per una che aveva scritto poco e avrebbe voluto scrivere ancora meno le lettere sono un saggio di creatività che non riguarda solo la scrittura ma anche il pensiero
Le Lettere a Mita sono quel divino discorso fra amiche in cui una densa sino a un paio e presenza necessaria occasioni di incontro avvenuto nel mille novecentocinquantadue
Gli scritti di sì non vende agli inizi degli anni Cinquanta cominciavano a godere di una buona circolazione anche in Italia Cristina invita condividono un importante lavoro di traduzione di testi
Della dei tra cui quelli raccolti poi in la Grecia e le intuizioni per i cristiani e il dramma incompiuto Venezia salvata che escono a meta degli anni sessanta è un'esperienza totale un incontro che la segno quello con Simon's Bay gli equilibri dice lei sono duri e puri come diamanti dal lento ritmo incantatori dal francese sublima
La pelle per lei maestra aggressioni terze le svela che la qualità bene dice che andava cercando poteva assumere una forma che non fosse soltanto quella di una perfezione irraggiungibile
Cristina Campo si impossessa delle parole dissi mantelle USA per esprimere il suo vocabolario interiore
Attenzione nudità gioco delle forze necessità Spada doppio taglio bellezza studio febbrilmente alla teoria di similpelle trova i grandi temi che sembrano a pagare per un po'ma solo per un po'il suo bisogno di sistematizzare saperi di conoscere la creazione
La creazione si sente bene ma perché mi fai fare
La creazione bene frantumata nel male la distanza della creatura da Dio l'amore che trafigge il vuoto la negazione di essa l'incontro con un'etica rigorosa del sacrificio della propria individualità per la giustizia sociale la assorbe e afferrata dagli abbandoni mistici di Giovanni della Croce di mestiere carte
Si abbevera alla fonte inesauribile dei detti dei padri e delle madri del deserto pratica De Sica
La sua vocazione al misticismo e costantemente nutrita ma anche in questo percorso fra etica ed estetica mantiene fissi i caratteri della ricerca espressiva stilistica
Dirà Guido Ceronetti le audizioni lei manifestarsi della sua ispirazione
Lei ha ragione possiamo dire leggiamo una Carmen zaffata come si ebbe a dire come suggerisce l'immagine tratta dal Trittico Portinari di Mandelbrot
Posta con icone in copertina degli imperdonabili
Ma poi tutto saputo tutto teorizzato tutto sistematizzato ritorna ancora la sofferenza dell'isolamento della separazione
Di questo percorso gli esiti più radicali si avranno nel suo periodo romano con una misteriosa quanto radicale conversione al cattolicesimo
Con un catering io per resa per abbandono per un patire a cui la conoscenza non offriva più spiegazione
Cristina Campo vive nascosta nel suo tempo con tutte le contraddizioni che rendono coerente al suo profilo di donna poetesse intellettuale conosce alcuni ambienti raffinati come la Firenze di Mario Luzi ha lanciato ma di Maria Zambrano invisibile di Elsa Morante ma non partecipa ai riti delle cerchie romane fiorentina del mondo dell'editoria delle riviste con cui pure fu in contatto
Rifiuta il ruolo degli intellettuali e sta fuori della cultura italiana ufficiale non partecipa alle proteste degli anni sessanta settanta ma menziona nelle lettere alcuni eventi
Che per lei sono importanti esperienze di David di Danilo Dolci ad esempio e fatti di attualità più ampia di quella nazionale
Per esempio la tragedia dei minatori periti ammessa marsina e il e il lancio dello Sputnik all'invasione cinese del Tibet non protesta ma rifiuta detesta
Detesta fatti tendenze indirizzi cioè la messa in italiano l'impegno dello scrittore l'avanguardia in letteratura
E su un gusto per l'invisibilità e radicale misto forse un certo snobismo forse ma poco importa di sicuro il suo modo di stare in quel mondo ha una caratteristica inconfondibile
Fare il contrario di ciò che comunemente si ritiene debba fare uno scrittore ovvero tacere scrivere poco offrire la propria penna d'altri rifiutarsi al pubblico essere indifferente al lettore scrivere per nessuno
Dirà disse io non sono una scrittrice ma una donna di casa che quando ha tempo scrive con un'altra suonerebbe pianoforte i sono Caia che vuole stare sole in casa filare la lana o le parole
E Cristina è una filatelici di parole una professione quella per la perfezione che aveva tratti ascetici in amore intellettuale fu infatti per l'esercizio continuo perfezionamento
Un'altra rigide disciplina cui si applica l'aspirazione continua ideali alla sprezzatura essere lieve diretto a trovare la via più elegante semplice per ogni cosa fare in modo che tutto sia leggero e flessibile soprattutto le cose più importanti
Di modo che anche la morte diventerà naturale come Londra intorno anzitutto
Ricerca della sprezzatura diventa un filtro selettivo e di amicizie compagnie perché la sprezzatura il blasone di qualsiasi persona che abbia al centro dei suoi pensieri la bellezza
Che secondo Cristina Campo è una spada a doppio taglio un'attrazione continua che per lei diventa un'ossessione
Mario Luzi che amo disse di lei
Cristina Campo credeva che la perfezione esistesse e come altri che l'hanno creduto non sapeva che farsene della perfettibilità era la era solo la che bisognava puntare non contentarsi di niente di meno
Alla perfezione è un altro nome per dire bellezza ammicca raccomanda già nel mille novecentocinquantotto lavori lavori bisogna lavorare con cura un po'per giorno pensando sempre alla bellezza
Ogni istante denso come lo è ogni suo verso ogni riga di un suo saggio la sua scrittura assume tutto e tutta se stessa
La perfezione bellezza diventa lo stile della sua vita quello che il mondo il tema come dicono i versi di William si chiama tanto per lei è meta Obiettivo attenzione
Che la conduce a quella che è l'inizio il conosciute nel mille novecentocinquantotto uomo da lei molto amato curato salvato
Parlando della sua scrittura definisce come la quarta dimensione in cui tutto muta radicalmente il dentro e il fuori si evidenzia in in pari grado la destra e la sinistra si possono commutare
E queste parole nette un anno della drammatica attenzioni che sta al fondo dell'imperdonabile Cristina Campo
Paradossalmente le armi le rendono possibile muovendo da un'intuizione esatte profonda sul suo tempo mettere in atto quel desiderio di scomparire
Lo fa concretamente praticando un illusionismo dell'identità come sui numerosi pseudonimi tra cui appunto Cristina Campo direttamente proporzionali alla molteplicità di generi di scrittura in cui si trovò
Pochi saggi mirare poesie numerose traduzioni recinzioni Schede progetti di riviste raccolte di poesie il libero degli ottanta poetesse noti editoriali appunti introduzioni trasmissioni radiofoniche
E in questa moltiplicazione dei nomi che c'è un bisogno di invisibilità di anonimato
Che si accompagna un forte impulso all'immedesimazione usa il possessivo quando parla degli autori che frequenta che diventano parte del suo cenacolo non c'ero letteraria ma esistenziali il mio Williams il mio basta
Cristina Campo legge Anna si appropria di poeti e poetesse scrittori mistici se ne nutre sono gli alleati della sua ossessione per la purezza per la perfezione
Per una concezione eroica dello stile della forma come potenze sole attrici in fondo mette in atto quello che valeva per il Cenacolo creato consolida lontano dalla vita mondana
Per la cultura ufficiale per cui valeva l'ironico insegnamento di Bernard che contro la nevrosi collettiva predicava l'isolamento terapeutico e la scelta rigorosa degli amici
Alla fine la cultura il pensiero la poesia sono un Carmelo da salire ebbe a dire
Di fronte all'impossibilità della perfezione l'assoluto non è sacrificato al contrario questo percorso verso la bellezza diventa un ponte una mediazione verso di esso
Occorre una trasformazione dell'esperienza che è un tema importante dei suoi scritti parla di capovolgimento dell'esperienza
Tale da condurre a quella che chiama una percezione sottile forse riprendendo un po'il concetto di attenzione di sì non vale
Cristina la spiega come l'esempio con l'esempio delle icone che aprono la porta del visibile a per fare apparire l'invisibile della montagna rovesciata sulla cima dell'albero quelle radici in aria
Le vie per raggiungerla sono due la via della fiaba e dei sensi soprannaturali propri diritti delle cerimonie religiose non cancellati dalla maternità e la via della sprezzatura
E questa operazione si traduce a mio modo di vedere in quello che nel flauto e tappeto Cristina individuò come un piccolo tentativo di dissidenza dal gioco delle forze dice lei una propizio una professione di incredulità nell'onnipotenza del visibile
E nella fiaba che inizia un percorso iniziatico un'esperienza di morte rigenerazione di caduta nel tempo i precipizi di Persefone attirata da Giacinto azzurre dal suo profumo un simbolo di bellezza
Nelle fiabe la giustizia finale noto e legata colui che ha saputo affrontare la necessità e il dovere il tempo presente che ha dato prova di attenzione di capacità di lettura del reale oltre le apparenze ricordiamo i mostri delle fiabe
Nascondono spesso di principi bellissimi
Non si è lasciato sedurre e non è caduto in preda all'immaginazione e questo porta ad una trasformazione Imperia interiore al distacco dalle cose del mondo in un abbandono che ha i tratti dell'esperienza mistica i due opposti le due i due riferimenti di Cristina Campo la discesa agli inferi la salita al Carmelo
L'eroe della fiaba diventa di tutte L'idiota di Dostoevskij il povero di spirito colui che conquisterà il regno dei cieli perché ha trovato un punto di orientamento fuori del mondo le Roy foglie fisico
A sua volta anche maestro suprema di sprezzatura con le sue soluzioni spiazzanti che capovolgono l'ordine del mondo una dei tetti che Cristina riprende spesso se uno vuol prenderti dal tunica tu lascia gli anche il mantello
Ma scrive all'amica vinta il mondo d'oggi ha un fiuto infallibile nel tentare di schiacciare ciò che i più inimitabile inesplicabile irripetibile cioè tutto ciò che non gli possono inviare ecco queste lettere sono di importanza straordinaria forse sono i libero cambiano più compiuto in cui non essere all'attenzione verso la bellezza verso la verità definitiva della parola poetica ma anche il diario della sua esperienza religiosa
Dalle grate verso il privato Cristina con tempi nel mondo e la religione per lei non è altro che destino santificato
E cioè che fa del destino una cosa sacra e lo stesso che distingue la poesia cioè la sua reclusione segregazione
L'estatico vuoti in cui si compie
La sua attenzione quando si traduce inverse diventa un annuncio del saldo un atto rituale diventa liturgia
Il giro come poesia scrive e splendore gratuito spreco dedicato più necessarie dell'inutile Sr angolata Dharma Mus-e forme e riti miti che ispirati alla creazione la superano nell'Est sì
è il tema della liturgia un tema determinante dominante in molte delle sue riflessioni dopo la conversione
Diciamo che il temperamento mistico è
Già molto vivo nel momento in cui collabora con solidale antologie dei mistici dell'Occidente dove compare sotto falso nome
Sono detti letterature già da lui frequentate Eckhart Angela da Foligno
Dirà a proposito di questo lavoro non possa che leggere questa gente da qualche mese
E dice di qualunque cosa al mondo che desideri sentito sentir parlare essi ne parlano perfettamente la loro lingua s'innalza tanto al di sopra e scende tanto al di sotto di loro
Che non si osa seguirmi col pensiero né verso l'alto né verso il basso
Ma forse impareremo ad allora almeno questo coraggio
E Cristina lo imparare in questo percorso silente lungo che la porta alla conversione amava quei genitori guidava in macchina anche con la febbre racconta lei andare per abbazia questi luoghi silenziosi le culle della della del cristianesimo occidentale scrive da lì Annita che si sente come il passerotto sotto l'ala dell'Aquila ama molto le abbazie del del di Roma e dintorni
Vasta inseguite bussa si fa aprire si immerge si innamora dei trappisti la trappola delle Tre Fontane nella trappola femminile di Vitorchiano e segue descrive Sant'Anselmo
E tra il sessantaquattro e sessantacinque che questo processo si compie
Giunge qualcosa che la cattura scriverà Margherita dalmati che il confronto col mio è come il confronto tra due armati di lancia che cerco nel punto giusto per colpire
E sicuramente la conversione di cui nel dettaglio e noncuranza non non conosciamo perfettamente le dinamiche fu pur possiamo dire accelerata
E come processa dalla morte a poca distanza di due genitori la madre inaspettatamente prima il padre che era del del lungo tempo malato
Se lo che Cristina trova una via per senz'altro il mistero il soprannaturale sia attraverso la poesia attraverso soprattutto la liturgia attraverso anche la dissidenza
Perché aderisce alla chiesa bizantina ortodossa perché innamorata delle cerimonie derelitti della solenne aura di sacralità che sta in quel suo e gli ultimi anni della sua vita e sono anni di dibattimento di protesta stavolta
E forse per la prima volta vive anche un distacco del Simon's Bay di cui non accetta più che si è rimasta sulla soglia del cattolicesimo e anche in generale di molte delle sue idee soprattutto
Della riscrittura dell'Antigone dell'Elettra
La decisione le liturgie bizantino ortodossa una risposta ad una ribellione nei confronti della Chiesa cattolica nel Concilio Vaticano si era chiusa nel Milan il sessantacinque per lei era stato lo scempio della liturgia tradizionale con l'abolizione della messa in latino per rendere più comprensibile il rito per coinvolgere maggiormente fedeli quindi celebrando la messa in italiano e lei era una sostenitrice del rito tridentino e latino e fu proprio tre fu le fondatrici fondatori della prima associazione di cattolici tradizionalisti una voce
E contribuì alla redazione molto interessante del testo in italiano delibere esame critico del Novus ordo visse firmate dei cardinali a Ottaviani e baci e sottoposto a Paolo sesto
Ecco questo amore per la liturgia tradizionale
La rese frequentatrice dell'abbazia benedettina di Sant'Anselmo sull'Aventino a Roma dove si cantano ancora il gregoriano e poiché le chiese addirittura uso bizantino a Sant'Antonio eremita sede del Pontificio collegio russi
Cristina la reazionaria Cristina che è amica di monsignor Lefebvre di cui pure in italiano il libro un vescovo parla pubblicato da Rusconi nel mille novecentosettantaquattro ha ritirato subito dopo dal Vaticano
Cristina che scrivo una lettera alle febbre nel settantadue dove racconta la sua biografia religiosa in cui si definisce priva di una forma
Nel religiosa profonda figlia di una madre cristiana di anime di vita ma che non sapeva nulla di religione e di un padre
Che sia vicino alla religione alla vigilia della morte
Cristina verde e vive la liturgia come una necessità della sua anima che ne aveva bisogno perché in essa c'era l'esperienza del trascendente tutta contenuta nei limiti nei gesti in questa immagine di bellezza
E il saggio più bello estensione fra naturali
E concludo con queste con un paio di considerazioni
Vi leggo solo tre righe da questo testo le fiamme Vincenzi le tragiche testi la maestà dei monti e dei volti il rubato di tanti passi parole e silenzi
Tutto quello vivido fulgido ritmico Cosimo simbolico che senza tregua accenna agli uteri manda un suo doppio celeste del quale
Non è che l'ombra stampata sulla terra è
Uno scenario
Quasi attratti disturbante nella sua scrittura ma anche tutto un sistema di sensi di odori di vista di Tato tutto ciò che è anche legato all'ambito della devozione
Perché la liturgia la condizione per Christine in quel corpo ritrova nei gesti una sua postura
Trascendentale
E soprattutto e questo è il passo che mi ha molto fatto sorridere
Riscopre le sue esperienze riscopre la dimensione dello spreco e delicato più necessario dell'utile è una citazione evangelica queste infatti continua
Cosa contiene l'esperienza del dispendio incantevole dell'unguento prezioso versato da Maria Maddalena sui piedi sul capo di Cristo
Un gesto un profumo che si spargono per l'intera dimora capaci di ispirare il suo primo destinatario sarebbe Gesù cioè colui che ebbero lo aveva ispirato e che si trova a replicare lo la sera con le sue mani divine lavando i piedi degli apostoli qui
Nel saggio le note note sopra liturgia Cristina Campo fono strafalcione enorme perché
Presa da questa sua visione della liturgia cita Giovanni cita di fatto menzione i tibetani Tricesimo capiterà di Giovanni ma non era Maria Maddalena che vige dei piedi di Gesù
Ma era Maria di Betania sorella di Marta e e l'azero e qui lei riterrà questo ancora una volta
Poco dopo la liturgia cristiana come dice ah forse la sua radice nel vaso di Nardo prezioso che Maria Maddalena verso sul capo e si dedica il Redentore nella casa di Simonelli operoso
La sera per precedente alla scena
Questo episodio praticamente Cristina Campo in quest'errore mette in mette sulla scena quella che la cosiddetta questione delle tre Maria in cui nella figura Gregorio Magno e principale responsabile artefice della costruzione di questo femminile
Legate inesorabilmente a per al peccato è rappresentato e la figura di Maria Maddalena lei cita un'altra donna anonima peccatrice del Vangelo di Luca che
Compie lo stesso gesto di omissione e non è Maria Maddalena Maria Maddalena non compare mai come prostituta nei Vangeli eppure se riguardate tutta l'iconografia medievale
Ve la ricordate sicuramente con me la prostituta lasciva e penitente
Ed è una sovrapposizione quasi una sintesi in una sola figura di un'operazione che viene compiuta in epoca patristica e che vuole riassumere semmai fosse possibile farlo
L'immagine della donna nella sua figura con tutto quello che convenientemente questo comportava di Pina prima un primo risultato e l'incapacità Ustica
Della donna che non può quindi accedere i ministeri per ovvie ragioni ancora oggi questo
Lo vediamo bene evidente anche se non è essenziale se vogliamo per dirla con e Cristina
E concludo con l'opera finale il diario bizantino pubblicato proposto ma sulla rivista conoscenze religiose diretta da Zolla che chiude
La parabola di Cristina Campo trova compimento quello che Ceronetti definì con molta delicatezza il suo umbratile filtrato Piaggio nell'esistenza
E gli ultimi anni della sua vita la vedono emarginata invisibile forse l'intellighenzia del tempo con l'eccezione dell'amico Roberto Calasso che scrive il suo necrologio per il Corriere della Sera
Prese alla lettera gli intensi gente evangelico chiudere la porta ogni tanto quando serve anni fece una regola di vita sperando forse la sua ricerca di bellezza ma proprio perché riconosceva bruttezza nel suo tempo
Come espressione però intesa bruttezza come espressione di una mancanza di armonia spirituale interiore in un Occidente che per lei non era più una civiltà e in cui i miglioramenti sociali erano sempre legati all'elevazione del singolo e
Donna anneriti collettivi lo dice in un'intervista che potete ascoltare e alla Radio Svizzera del mille novecentosettantasette e concludo con questo pensiero che per me è il più bell'anche sintetico della sua figura
Non è la bellezza ciò da cui dovremmo necessariamente partire è un Giacinto azzurro che attira col suo profumo Persefone nei regni sotterraneo della conoscenza e del destino
Si può senza dubbio chiamare esorcismo questo attrarre per mezzo di figure lo spirito che di certe cose assemblee una gran paura questo fanno imminenti questo dovrebbe fare la scrittura
Se il lettore non cada nel precipizio diverse pone ma si limita a guardare il giaciglio di lontana Giacinto Di lontano vuol dire che lo scrittore non ha scritto abbastanza bene ok regni sotterranei non gradiscono quello sfiga
Grazie
Grazie ad Arianna per questa relazione conclusiva mi pare senz'altro di poter dire anch'essa nel segno dell'inquietudine fino a quell'ultimo corredate innanzitutto segnalato da Arianna cioè il mito di di Maddalena della donna peccatrice che compare
Il fondo con
Cristina Campo ci troviamo davanti ad una figura sì coeva alle tante altre che abbiamo preso in esame ma come sottolinea Anna Arianna di fatto
Poi isolata dai grandi salotti letterari dai grandi centri culturali e tuttavia una voce di interessa estremo ha citato fino ad oggi peraltro Arianna nella sua nella sua relazione sicuramente è una scrittrice
A metà strada tra etica estetica tra esperienza poetica esperienza religiosa di cui credo che Arianna ci ha dato un ritratto particolarmente interessante perché
Da studiosa Christian mista da studiosa di religioni e che tuttavia ha fatto interagire una sensibilità che non è in grado efferata di professione ma che sicuramente
Sicuramente emerge emerge forte grazie grazie e Arianna
Penso che possiamo chiudere qui questa prima parte del pomeriggio non posso aprire né chiedere se ci sono interventi per il dibattito perché già siamo un po'fuori l'orario per l'inaugurazione
Della mostrava penso che tutto il tempo dedicato a queste relazioni ci voleva senz'altro ringrazio ancora
Le quattro relatrici e mi affido al maestro di cerimonie Antonio
A fumare la sigaretta
Ma è
Antonio
Saliamo
Domani a domani con la questione diventa