Presentazione del libro di Livia Turco "Compagne. Una storia al femminile del Partito Comunista Italiano" (Donzelli)

Benvenuti a tutti a nome di Palazzo Merulana piano medico culture
Sono molto felice di ospitare quest'iniziativa in questo spazio ad uno spazio che molti di voi conosceranno uno spazio rigenerato nata nato dalla sinergia di due gruppi privati che hanno voluto restituire a questo in questo rione che il rione storico di Roma uno spazio che non fosse soltanto uno spazio diciamo dove vivere dei momenti bellissimi legati alla fruizione
Del di un patrimonio immenso che quello della famiglia Cerasi e delle iniziative che vengono d'arte che vengono promosse a Palazzo Merulana ma che fosse questo uno spazio soprattutto di innovativo e in cui anche sperimentare dei metodi che valorizzino soprattutto le differenze perché dico questo perché quando io Claudio Cerasi ci siamo incontrati per immaginare come poter destinare questo spazio alla fruizione
Abbiamo detto al di là dell'arte questo deve diventare un luogo
Di produzione culturale
E io gli ho detto in chiave progressista e questo significa molte cose perché le cose che vengono prodotte a Palazzo Merulana hanno questa chiave cioè una chiave di lettura diciamo
Sicuramente legata alla tradizione legata la storia alla storia dell'arte ma non solo
Ma in una chiave di lettura che dalla tradizione pensi processi innovativi e quindi da questo punto di vista proprio il progresso soprattutto guardando alle differenze che sono differenze di genere
Che sono le differenze culturali queste rione più multiculturale della città dove appunto ne incontriamo comunità in tutto il mondo
E siamo felici di farlo programmando insieme anche delle attività che in alcuni casi insomma sono diciamo coraggiose Lorenza Bonaccorsi qui Ciacco tante volte ci accompagnato
Ferito il nostro sindaco del nostro rione del nostro Municipio naturalmente in tante iniziative e sono Sempre cessate questo filo rosso che conduce un po'le cose che facciamo
Che vanno da dai dibattiti collettiva sopra dove abbiamo affrontato dei temi anche molto critici
E dei nostri giorni fa
Chiara Valerio Adriano Sofri che discutono di filosofia a diciamo Christian tasso che ha proposto una delle mostre più belle che abbiamo ospitato a Palazzo Merulana
Sulle sulle disabilità di ma in maniera appunto uno stereotipato alla vostra ultra Queer di giugno che appunto abbiamo ospitato qui promossa da un gruppo
Di giovani che coraggiosamente hanno messo insieme una mostra diciamo durante il Pride che passa proprio qua davanti molto molto particolare ecco appunto
Abbiamo realizzato pargoli via molte cose
In occasione dei cento anni di di della Nilde Iotti sicuramente è stato una giornata molto importante abbiamo punto organizzato un del tributo a questa grande
Donna
Oggi sono felice di presentare insomma di ospitare di presentare compagnia
Che è un libro l'ho letto con molta passione io sono stata una ragazza della FIGC e quindi
Diciamo a diciassette anni mi sono iscritto alla FGCI e quindi questo diciamo non solo il mio orgoglio personale che in questa occasione mi fa piacere raccontare ma diciamo che è stata forse la formazione più importante che abbia ricevuto nella mia vita
Pare finita diciamo molto presto non è che poi di nursery abbia fatto politico fatto tutt'altro come si può vedere
Ma ho imparato a combattere per le mie idee a confrontarmi con gli altri a rispettare le idee degli altri ho imparato l'importanza
Proprio dell'essere compagna e soprattutto con le donne comuniste
Venivamo Graziadei tantissimo dalle più grandi
Ma diciamo abbiamo veramente imparato dispetto e soprattutto una grande partecipazione sui temi che erano giganteschi va in quegli anni insomma
Che sono gli anni ottanta sono gli anni che Livia descrive benissimo io non mi avventuro nella storia
Perché intanto perché l'ho vissuta e quindi mi sembra tutto molto normale ma invece erano degli anni straordinari
Io posso dire solo una cosa della carta delle donne che forse veramente è una delle cose più belle che ci sia capitato di fare in quegli anni che è stato un grande strumento di confronto popolare
Perché
Nasceva dentro
Insieme a quell'esperienza del Partito comunista ma
L'abbiamo portato nelle sezioni delle periferie degli altri partiti a discutere con altre donne l'abbiamo portato in parrocchia l'abbiamo disco ne abbiamo discusso ovunque
Perché è uno dei temi più importanti chiudo dicendo questo perché poi si riallaccia al lavoro che faccio oggi è proprio stato quello dei tempi delle donne
Quindi per noi la conciliazione dei tempi
Lavoro casa è stato un pezzo di storia politica importantissime oggi io direi ci sono alcune delle mie giovani socio della cooperativa
Che è una delle cose che noi pratichiamo normalmente lascia senza pensare più di tanto che stiamo praticando la conciliazione ci sembra una cosa normale
Tutto questo secondo me viene da quell'educazione che abbiamo ricevuto ed è quella pratica politica straordinaria quindi con questo io vi vorrei salutare lire a ringraziarla per aver scelto Palazzo Merulana
E salutarvi tutti grazie
Buonasera mi sentite consentite
Buonasera sono mediati caro sono lavora dove al domenicale del Sole ventiquattro Ore e oggi sono felicissima di essere qui coordinare
Marzio dunque la padrona di casa ringrazio fondazioni degli ottimi e ovviamente Livia Turco che mi ha chiesto di fare questo di di coordinare appunto questo momento io compagnie l'ho letto quando è uscito
è arrivato alla redazione del domenicale appunto dove arrivano tanti libri che riguardano le donne io me ne occupo in prima persona e faccio recensioni proprio su questo tema
E ho capito subito che era un libro diverso diverso dagli altri
Perché
Il è un libro che racconta una grande storia collettiva
E dove ci sono i nomi e cognomi che sono importanti e quindi sita importanza alle individualità ma nel farlo sita si rapporta Sempre queste individualità al grande filo rosso del libro che la politica del non puoi che propone espressione meravigliosa che infatti ho scelto come titolo dell'articolo quindi una grande storia collettiva che parte nel ventuno
E con il congresso di Livorno arriva alle soglie del Duemila quindi quasi un secolo e Livia Turco alla racconta questa storia con grande passione
Con un grande sensibilità e con lo sguardo anche di che è stata parte no di questa storia e questo si avverte subito e diretta una grande piacevolezza anche alla lettura
Io penso che chi è seduto qua vicino a me si trova si troverà nella stessa difficoltà in cui mi sono trovata io accetto quali di questi nomi e cognomi
Vogliamo citare e quali giocoforza non ci atterremo questa questo è stato un grande dilemma no quando mi sono riguardata compagne che già dal titolo citronella virtuoso che ci porta subito in questo mondo no questo femminile plurale
Però ecco lo scritto anche nel nel nell'articolo sicuramente la madre delle madri Camilla Ravera io ci tengo a ricordarla anche perché
Io ho sette nipoti e nessuno di loro sapeva chi fosse Camilla Ravera e immagino tante ragazze tanti ragazzi oggi non hanno idea di chi sia Camilla Ravera questo e e questo ci ricorda una volta di più di come questi libri
Sono cruciali no questa operazione di memoria di recupero della memoria
E prima senatrice a vita donna insomma coraggiosissimo razze di Bell al patto morto Otto von Ribbentrop che viene scusi espulsa dal partito viene confinato insomma
Non non devo ricordarlo certo qui ma
Quindi ecco ci tenevo a nomina è Camilla Ravera così come ci tengo citare
La grande donna a cui è intitolata la Fondazione che ci ospita e che credo che sia un punto veramente un punto di riferimento riconosciuto della politica e non solo
Del PC ovviamente e con lei però anche le costituenti comuniste il gruppo di costituenti perché si anche quelle donne sono state delle grandi donne nei confronti del quale il partito è stato ingeneroso e quindi a maggior ragione secondo me vanno vanno ricordate giustamente Livia Turco dedica loro un capitoletto asse in questo libro
E per finire Adriana Serroni che devo dire con pudore
Io ho capito la grandezza che Adriana Serroni leggendo questo libro non non mi ero resa conto fino in fondo
Delle sue delle sue capacità di come anche lei sia stata un punto di riferimento della sua capacità di aggregazione
Quello slogan
Femministe fuori nel partito nel Partito comunista nel movimento è illuminante dice davvero tutto
Ecco
Questi sono solo tre nomi ma appunto non è stato facile ma compagne la bellezza di compagnia secondo me del libro di Lidia e che nel ripercorrere no questa grande storia collettiva si ripercorre molto altro perché
Certo c'è tutto il Novecento no nel nel leggere le storie le vite
Le situazioni che che l'idea dipinge si ritrovano i principali fatti storici del secolo scorso che il a partire appunto dalla costruzione della nostra democrazia dalla Resistenza
E poi ovviamente la costituente la battaglia per il diritto di voto
E poi tutto quello che è seguita insomma sicuramente chi parlerà dopo di me lo lo saprà fare con maggiore autorevolezza però è veramente una una cavalcata in questo in questo secolo così
Così determinante per le italiane no perché appunto tutto quello che che abbiamo costruito che hanno costruito insomma è quello di cui doveri
Godiamo oggi ma c'è anche molto altro nel in compagnia si incontrano anche compagni sia si incontra anche gli uomini e questo non va mai dimenticato perché e le donne ai vertici si sono fatte spazio in un partito maschile
Sono state capaci di guadagnarsi ero quello spazio
E hanno interloquito con questi uomini
E ovvio è anche facile nominare Enrico Berlinguer a cui ovviamente dedicato molto spazio ma ce ne sono tanti altri
Io faccio la giornalista quindi ho avuto un moto di forte Nostalgia quando ha incontrato l'unità in queste pagine
E quindi sono pagine che contengono anche purtroppo degli elementi che ormai non ci sono più degli elementi estinti e vi assicuro che di quell'unità dell'unità di quel tempo si sente una forte nostalgia per fortuna
L'archivio digitalizzato quindi chi vuole può andare a leggersi degli articoli io a me capita spesso cosa aveva scritto l'unità come aveva titolato L'Unità
Su quel sul Dix argomenta ecco questo questo è un altro elemento di ricchezza di questo libro perché
Offre veramente tanti spunti che sono solo apparentemente laterali in realtà sono veramente la nostra storia e poi il territorio è un'altra cosa che mi ha colpito Lidia ci accompagna veramente da Venezia a Bari dal Piemonte alla Calabria perché le donne del PC
Erano capillarmente distribuite capillarmente radicate nel nostro territorio questore è un elemento di ricchezza che veramente lascia a bocca aperta lo sappiamo perché è un elemento tipico della storia del partito
Però leggere appunto i nomi e cognomi di tutte queste donne sparse in Italia e così riconosciute dalla popolazione così anche amate tant'è che poi l'elettorato tante volte le ha premiate ma non solo per quel che riguarda in realtà le competizioni elettorali anche per tutti gli altri ambiti per il sociale per la cultura
E se estratto è veramente un moto anche di positività e ti di ottimismo che ho provato non leggere
Tutto questo
E a proposito di territorio cito in realtà un'altra militante perché è una storia che mi ha colpito molto quella di Laura Conti che nel dramma di serre sono cioè di questa nube tossica che che si era sprigionata in Brianza
Lei fu determinante era un medico e quindi fu determinante il suo contributo nello nello studio di quello che stava avvenendo e nel farlo
Riconoscere la necessità dell'aborto terapeutico per le donne che erano diciamo state probabilmente interessate da quella vicende per me anche lui è stata veramente una una grande assist hanno che che soprattutto in questi tempi anche questa è una considerazione forse facile ma necessaria vada
Va sempre ricordata veramente dobbiamo farci guidare dall'esempio nord ad esempio che si può ritrovare in queste pagine poi
Poi va be'ci tutto il capitolo dei diritti della conquista dei diritti che appunto diamo per scontata ma Cecchi ha lottato c'è chi si è speso per questi diritti
E e e tutti i riferimenti legislativi anche quello giustamente qui si ricorda molto la carta delle donne
E e tutto questo lento processo che ha portato alla carta e le donne ma c'è tutto il resto no
Che e il figlio anche dell'interazione con le donne degli altri partiti passa un altro elemento importantissimo che emerge che in realtà e il figlio già delle costituenti perché è così cruenti cacciatore morto di superare le differenze politiche
E per arrivare appunto a a portare a casa il risultato quindi e e questo insomma è anche questo un filo rosso che si può cogliere nel libro quindi pensate la ricchezza di questo libro ce se ne potrebbe parlare per ore quindi ho veramente
Ringrazio in Libia per averlo scritto secondo me dovrebbe essere eletto nelle università e nelle scuole perché come Di Pietro i ragazzi sanno poco anche gli adulti Pier
E non è detto che possano conoscere no la storia delle donne il PC ma soprattutto i ragazzi a mio avviso dovrebbero veramente godersi questa lettura quindi grazie davvero
Io farei parte partire questo primo giro cominciando da Francesca da Francesca Russo docente di Storia delle dottrine politiche al suo Rossella di Benincasa Napoli vicepresidente della Fondazione Nilde Iotti
Se grazie Diana grazie alla nostra padrona di casa e che dire articolerò ringrazia Niglia nelle poche parole che è riuscito a dire su questo libro che trovo estremamente coinvolgente
Perché certamente è un libro collettivo e credo che Liga sia presumibilmente partita diciamo nel suo itinerario che l'ha portata a scrivere questo libro dalla consapevolezza che forse si era parlato poco delle donne in tutti i centenari del Partito comunista in tutte le celebrazioni abbiamo spesso discusso su questo
Che le donne erano state grandi protagoniste della vita di questo partito fondatrici sia ricordata la figura di Camilla Ravera le costituenti ma che in effetti al di là di quella che le la bellissima figura di Nilde Iotti che ci onoriamo di ricordare con la Fondazione saluto qui tutto il gruppo Fondazione Iotti che vedo
Presente e che fa parte della nostra famiglia in realtà le compagnie del Partito comunista erano un po'le grandi assenti da questo da questo momento di celebrazione
E trovo che sia stato molto bello questo volere in prima persona farsi carico dell'onere del piacere della memoria
Della del piacere perché evidentemente è una storia che riguarda l'autrice stessa che lei può raccontare e dirò qualcosa sulla cifra dell'autobiografia se una grande esperta
Di storia di letteratura storia politica me lo consente diciamo andando a sconfinare un post sul suo sul suo campo quindi secondo la cifra di quello che il racconto personale
Ma secondo la cifra di quello che il racconto collettivo
Ecco un racconto collettivo che evidentemente permettetemi di dirlo da persona che veramente nei confronti di Livia Turco grande affetto grande ammirazione grande amicizia
è lei ecco è il suo modo di intendere la politica il modo di chi certamente ha seguito il proprio percorso
Ma l'ha fatto con la forza e con la consapevolezza e con la generosità di voler seguire un percorso che fosse un percorso collettivo delle donne di trasformazione del ruolo delle donne nella società nel partito nelle istituzioni e che quindi volentieri tra mille difficoltà si è sempre fatta portatrice di un'istanza collettiva e io trovo che la coerenza di Lidia coerenza che ho sempre ammirato in tutta la sua vita politica esca fuori da questo libro
Perché avrebbe avuto ovviamente un gioco facile forse a raccontare la sua bella interessante vicenda personale la sua esperienza di giovane
Militante da Morozzo a Torino a poi l'approdo a Roma la segreteria bellissimo Libia
Quelli racconto che tu fai dell'incontro con Natta quando ti annuncia il suo ruolo il tuo futuro nuovi codici ma che sei matto ma sei impazzito ecco il tuo sconcerto da giovane di vederti così già portata nelle alte sfere del partito lo dico di buon augurio alla nostra giovane che parlerà anche oggi per cui tu avresti potuto secondo me molto bene raccontare la tua storia intersecando la storia delle compagnie
Ma non l'hai fatto io questo l'ho apprezzato moltissimo hai voluto scrivere un libro che fosse una storia collettiva proprio perché tu in quella storia collettiva ti identifichi e stai cresciuta secondo me molto da tutti i punti di vista
Quello personale e quello pubblico quello istituzionale proprio perché forte di questa storia
E allora questo è un grande libro di memorie femminili di memorie femminili che sono veramente difficili poi da sintetizzare da intersecare tant'è che la prima sensazione che io ho voluto che va nella linea di quanto già la splendida Diana Di Caro ha detto ma come si farà mai nell'ambito della presentazione a parlare di una donna piuttosto che dell'altra perché c'è quasi da parte di chi parla di questo bel libro la il timore di fare torto a qualcuna delle protagoniste non ricordando le tutte e questo nasce anche da una capacità che tu hai avuto in un libro molto avvincente molto appassionante ma tutto sommato anche è esile leggibile di restituirci il senso di questo grande sforzo collettivo facendo di chi è fuori è stato detto i nomi tante testimonianze tanti tanti volti che noi percepiamo ecco dalle tue pagine e quindi come leggere questo tuo libro
Secondo me lager lo in primo luogo condivido quanto detto approfonditamente da parte dei giovani ma non solo proprio per avere la percezione di che cosa questa storia sia stata perché tu attraversi un percorso che appunto dalla fondazione del partito giunge quasi fino ai giorni nostri quindi è una cifra anche interpretativa della storia italiana e europea internazionale del Novecento
Leggerlo con grande attenzione tenendo conto di alcune parole chiave che secondo me sono molto importanti la passione la passione che esce fuori da tutte le pagine
Di questo libro la passione per quell'impresa collettiva che è la politica e molto bella l'esortazione finale che tu rivolge alle giovani di prendere il testimone di partecipare a quest'impresa quindi di nonostante tutte le perplessità le difficoltà interiori che ognuna di noi di ognuno di noi può avere come cittadino
E anche come militante diciamo la verità in questo momento di lanciarsi in questa sfida del lavoro collettivo che la politica rappresenta soprattutto la politica delle donne nella tua storia saputo rappresentare può rappresentare la passione che secondo me anche emerge in uno stile narrativo
Che interseca sia il registro dell'esteriorità del narrare le circostanze storiche le circostanze di vita del partito le circostanze della vita politica italiana e internazionale ma anche in un registro che fortemente autobiografico
E quindi nelle autobiografie appunto un'autobiografia di Lidia tramite la sua esperienza collettiva evidentemente l'autore ora qui mutuo alcuni dei dibattiti diciamo da me molto frequentati primi agli autori del Cinquecento che appunto
Studio degli appassionati repubblicani l'amica Fiorenza Taricone mi intuisce subito che cosa mi mi riferisca ecco
Repubblicani che il momento momento nel quale diciamo lo scenario politico europeo andava verso la formazione dello Stato assoluto nel consegnare in molti tratti le loro memorie scrivevano con un vigore tale ora penso al Lorenzino de'Medici da me tanto studiato che appunto da leopardi quindi non una persona qualsiasi Giacomo leopardi e Pietro Giordani e considerato lo scrittore più eloquente della letteratura italiana per carità non voglio fare un paragone tratte uno scrittore del Cinquecento
Non è questo l'intento però volevo subito comunicare
A chi è qui con noi che questo è un libro che si legge veramente bene perché tutti si conduce con la tua passione tramite questa storia ma ci sono secondo me altre parole chiave che io ho potuto
Veramente estrarre da questa lettura poi andrò solo su alcuni degli argomenti che tu hai trattato perché siamo fortunatamente Dante interlocutrice di e interlocutori quindi non voglio rubare troppo stenta tempo
Ecco la gratitudine la gratitudine che secondo me è una cifra e con la quale noi spesso non leggiamo non interpretiamo la politica anzi la politica il regno dell'ingratitudine normalmente molti l'abbiamo l'anno anche sperimentato sulla propria pelle mentre invece si legge da queste tue pagine la tua gratitudine nei confronti delle donne che hanno preceduto ma non la gratitudine che stia un omaggio fisso verso il passato non la gratitudine ha criticato perché si sente anche dalle tue pagine
Ecco naturalmente il punto di vista il tuo punto di differenziazione rispetto a quelle che sono state anche le esperienze delle grandi leader storiche così le costruttrici della democrazia come Thule qualche amare appunto le costituenti
Nilde Iotti e l'amatissima Giglia Tedesco le donne che che hanno guidato Adriana Serroni anche all'emiliana
Ha veramente impressionato racconto di Adriana Serroni ho avuto la fortuna sempre grazie alla Fondazione di presentare il bel libro di Graziella Falconi dedicato Adriana Serroni quindi io avevo ho potuto non ho mai conosciuto Adriana Serroni personalmente conoscere Adriana Sironi tramite questo libro i bimbi di Graziella
Falconi che raccoglie le testimonianze da queste due pagine si capisce veramente anche il tuo debito interiore nei confronti di questa donna che riesce anche nel crinale difficile del rapporto tra il femminismo
Difficile l'appassionante e la militanza comunista dare una strada a dare un'interpretazione però ecco io nella legge della chiave della gratitudine vedo anche molto questa tua forte radicata consapevolezza che la storia politica la storia delle donne sia assolutamente una storia evolutiva nella quale ogni generazioni ogni persona che si impegna inserì in senso personale e collettivo ecco naturalmente dà il proprio contributo e notava anche intelligentemente opponendosi ad alcune delle istanze o delle modalità di conduzione di una lotta per l'emancipazione femminile per la parità che sono state scelte in precedenza
Ma questa opposizione non è mai un'opposizione che possa portare a cancellare le radici del passato ma che fonda la costruzione del futuro in politica su quello che l'impegno di chi prima Dinoi è venuta quindi la parola gratitudine per me è una parola molto forte in questo tuo libro e declinata con grande tante sfumature così come la fiducia
Quella chiusura sulla quale poi dirò qualche cosa sul tema della leadership femminile in conclusione ma è una conclusione nella quale tu voi rivolgerti ricordi discorsi con tuo figlio ricordi ecco manifesti un appello molto forte nei confronti delle giovani a percorrere questa storia collettiva e e tutto sommato io credo che in ogni fiducia in questo momento abbiamo veramente bisogno perché non ci sono molti
Aspetti del contesto nel quale dedichiamo che ci riportino a delle speranze di costruzione del futuro io da questo tuo libro dalla lettura di questo libro mi sono sentita molto sollevata a livello personale ecco avendo la testimonianza
Che che ce la si può fare ce la si deve fare naturalmente pur nelle difficoltà che ci sono date a ideare qualcosa che evidentemente sia più pregnante delle nostre aspettative politiche ma qualcosa che possa ancora essere davvero un viatico di costruzione di una democrazia più progressista
Molte sono le cose che mi hanno appassionato di rock proprio buono in conclusione qualcosa certo conoscevo il tuo impegno la tua attenzione sui temi appunto della
Delle fondati costruttrici della democrazia poiché sulle costituenti descritte dal bellissimo libro di Arianna Di Caro
Ci siamo tante volte trovati a lavorare insieme anche sul libro costituenti al lavoro che abbiamo curato con la Fondazione in tanti momenti ecco anche di convegni di ricordi
Io l'ho trovato bellissimo appassionante il racconto degli anni ottanta di anni dei quali ho memoria così molto paca sono nata nel mille novecentosettantadue quindi sono sufficientemente vecchia da ricordarmeli ma certo non ho avuto in quegli anni
Un coinvolgimento politico e forse probabilmente sì sapevo del vostro impegno della carta delle donne ma non avevo dato la giusta importanza a quel lavoro perché non lo conoscevo fino in fondo
E quest'idea della produzione anche gioiosa che si regge da queste carte questi tua i racconti
Della carta delle donne di questo momento molto forte
Ecco che poi si accompagna all'esperienza del gruppo
Punta il parlamentare ecco
E e quindi a un'elaborazione molto forte che tu da responsabile delle donne del Partito Comunista voglio assumere e assumi mi ha molto appassionato mi ha molto appassionato soprattutto per la dimensione di ascolto e di forte interpretazione dei bisogni delle donne del paese che emerge questa rete ho immaginato con la mia mente un po'fantasiosa non avendo molti elementi
Per poter ricostruire nell'immediato questo vostro lavoro capillare
Sul territorio un lavoro capillare che poi ecco è alla base della formazione anche di una nuova classe politica femminile questo anche per rassicurarci riportarsi un po'quella speranza
Che poi alla fine le elettrici e gli elettori quando sono sollecitati nella maniera giusta e quando si trovano degli interlocutori e dell'interlocutrice convincenti
Alcune scelte molto ponderate e molto costruttive le sanno fare perché il successo elettorale delle donne nell'ottantasette che viene come Turri Cordier bellissima anche quella battuta ecco sulle catastrofi che non vengono mai d'
Sole nell'ambito di una sconfitta del Partito comunista è un successo che trova le radici in quel momento
Certo sono moltissime le cose che vorrei dire ma vado verso la confusi più conclusione evidentemente per non rubare ancora troppo
Troppo tempo sì affascinante il lavoro del cane delle dei tempi di vita è stato ricordato dalla nostra ospite noi diamo per scontato ecco che adesso ci mettiamo in un'ottica matta di conciliazione ma questo effettivamente non era scontato fatto quindi anche una modalità di lavoro che le donne assumono così l'esperienza appunto modenese la banca del tempo
E poi ti chiedo quanto del riformismo dei governi dell'Ulivo non si fondi su quell'esperienza perché io leggendo ti ho avuto la sensazione che trovi anche molto le radici da questi anni di appunto di di ascolto di lavoro comune con le donne di presenza sul territorio di un'Italia che emerge in tutta la sua difesa diversità e ricchezza da questo libro come è stato detto appunto
Da dal sud fino all'estremo nord della quale coi Livia esponente appunto poiché da quelle zone viene ecco noi troviamo le varie le varie realtà dell'Italia rappresentante
In conclusione proprio perché penso di essere andata già molto
Molto oltre certo tu ti domandi critiche criticamente forse se l'essere stati così un collettivo non vi abbia forse un po'frenato sul tema della leadership femminile autonoma
E questa autocritica che tu fai Lidia io ti devo dire la verità non la condivido fino in fondo perché forse sono i partiti politici che dovrebbero fare autocritica e dovrebbero capire perché non servono
Ecco nelle posizione mi divertì se donne e uomini ma sottolineo donne perché qui emerge il lavoro delle donne che hanno saputo così bene essere interpreti del territorio essere interpreti degli elettori rappresentare istanze di riforma non ho toccato minimamente l'esperienza della delle del riformismo dei diritti degli anni settanta tutte le fondamentali riforme che in questo libro sono trattate ma che chiaramente già abbiamo avuto modo diciamo anche di fare insieme con il libro libro dedicato alle leggi delle donne da quel mondo femminile nascono allora forse non sono le donne che devono fare autocritica Jug dovesse dei partiti a dover fare autocritica
E anche un po'a sminuire questo concetto della della leadership come il concetto di un padroni o di una padrona di un partito sia il leader se sia veramente espressione di un di un Paese se si è in grado di intercettarne i bisogni
Io credo che le compagne fettucce descritto l'abbiano saputo fare molto bene e mi auguro che anche in futuro politico i partiti siano in grado di ascoltare questa pluralità di voci
Grazie grazie Francesca è toccato un Nervo scoperta no questo della leadership quindi vale anch'io anch'io l'avevo notato quaestor
Avevo notato che effettivamente e il e l'unica forse nota un po'amara
Di questo libro che invece per il resto appunto e trascinante ed è veramente un'iniezione di ottimismo
Accanto ai nomi e cognomi ci sono anche i numeri e anche i numeri
Sono incoraggianti perché noi noi non ci pensiamo ce lo siamo dimenticato ma per esempio in referendum con cui si volevano abolire il divorzio e la e l'interazione e la legge si interseca vi danza videro una partecipazione enorme
E ce lo diamo dobbiamo sempre di ricordare anche soprattutto adesso
In cui siamo invece una fase di totale disaffezione che gli italiani e le italiane quando contano i temi vanno vanno alle urne e si esprimono
Questo è giusto un un flash che così che vi volevo trasmettere ma adesso la parola va a Lorenza Bonaccorsi che Presidente del Municipio uno di Roma
Militante sin dall'inizio degli anni ottanta volevo chiedere anche a te che cosa ti ha lasciato questo libro e che cosa ti trasmette però oggi questo libro
Pronto
Grazie grazie a tutte
Grazie alla Fondazione Nilde Iotti
Grazie a Palazzo Merulana letizia Casucci o che ci ospitano
Dire io sono un'alunna di Livia Turco perché
La carta delle donne dell'ottantasei avevo diciott'anni anch'io sono una ragazza della FIGC
E mi ricordo questo librettino bianco con la di rosa la carta delle donne alle allegata c'è proprio l'immagine pazzesco ma è cosa che mi ha segnato nella mia formazione
E stavo nella mia stanzetta leggere questa cosa dei tempi delle donne io
Stavo al liceo facevo il liceo classico militavo nella FGCI ma questa contraddizione dei tempi ancora mi potevo permettere di non viverla o quanto meno di non esserne dilaniata come poi invece
Nel proseguo della vita qualunque donna viene appunto
Messa di fronte a a questa scelta di fatto ogni giorno ogni momento ogni secondo rispetto alla alla propria vita
E quindi
Quel quei ragionamenti quel ragionamento sui tempi delle donne mi ha sempre segnami assegnato
E me lo porto dietro anche adesso da amministratrice anche nella in questi anni in cui ho continuato a fare politica con la fortuna di avere continuato a fare politica
E però credo che noi ci siamo fermate non ci siamo fermate completamente perché leggendo questo libro qui
Che a me ammetto il il capitolo che più mi ha un po'preso è quello del
Per il protagonista delle battaglie per i diritti sociali e civili del della fine degli anni Settanta
Leggiamo che in quegli anni
Erano costruttrici creative di un nuovo welfare che prevedeva la rete che voleva prevedere la rete integrata dei servizi sociali radicati nel territorio e dotati di un approccio fortemente innovativo oggi noi abbiamo ancora
Quel modello di servizi sociali non siamo andati avanti più per niente e perché ci siamo fermati noi cosa e soggetti siamo fermate noi cosa è successo abbiamo perso la nostra carica
Di portare dentro alle cose dentro la vita delle persone no di noi donne
Abbiamo perso capacità di di portare il nostro pensiero la nostra le nostre rivoluzioni cosa ci è successo
è per questo che dico che la
Però Francesca l'addetto molto meglio di me
Innanzitutto la parola compagni al titolo di questo libro è bellissimo
Però il significato di scoprire il senso della propria vita sono parole di di Libia all'interno di una storia collettiva
Ecco questa dimensione io dico che non la sento più nella mia dimensione collettiva e anche su questo allora ci dobbiamo chiedere perché non la sentiamo più
Perché siamo arrivati all'esasperazione di cui dicevamo prima della politica come leadership oggi
Quella dimensione di storia collettiva ce la siamo fatta scippare noi donne dalla politica dall'agire politico dal nostro agire politico
Che è anche come sa dice sempre Livia un esercizio spericolato della libertà per conquistare un proprio posto nel mondo dentro una comunità che quel mondo voleva cambiare
Ecco una testimonianza bellissima quindi davvero questo librone insomma
è davvero forte
E allora
Mi chiedo davvero di compagnia del PC sono state la punta più avanzata di un periodo storico della sinistra di anzi forse della storia della nostra democrazia della costruzione della nostra democrazia
Producendo un'elaborazione forte e moderna che disegnava come dicevo prima il nuovo welfare nuove relazioni sociali la cura la capacità di capire quali dovevano essere i bisogni le fragilità
Sentinelle artefici del cambiamento o comunque della costruzione di modelli innovativi
E perché oggi non non riusciamo più ad averla quella innovazione quali sono alla luce degli enormi cambiamenti che poi anche in questi ultimi anni due anni di pandemia di Covo vi danno stravolto le relazioni sociali
Stravolto i bisogni stravolto di necessità stravolto i modelli di vita
Le nostre anche qui la nostra riflessione oggi stenta
Oggi stentiamo a capire noi
Con tutto con il Sindaco con tutta la la Giunta capitolina dobbiamo mettere mano al nuovo piano sociale
Allora io penso che possa essere un momento in cui tutte noi donne di sinistra siamo chiamate a riportare gli dentro cominciamo da una cosa concreta riportare a mettere dentro la nostra capacità di
Dettare quello che è il nostro pensiero quelle che sono le nostre idee le nostre aspirazioni quello che riteniamo giusto divisione divisione del del futuro
Partendo dalle
Punto dal nostro territorio dalle nostre strade perché oltre ai tempi oggi dobbiamo fare un ragionamento più complessivo che è quello dei spacca gli spazi delle donne
Nessuno e non riusciamo anche lì andare a in profondità nel riuscire a immaginare delle delle città a misura di donne
Troppe parole si sono state sono state sospese ma noi amministratrici facciamo molta fatica riuscire a immaginare e ha portare
Sul terreno proprio un'idea un modello di
Anche spazio di città Amma a misura a misura di di donne ecco allora
Credo che queste siano un po'alle riflessioni che mi sono venute a parte diciamo l'aver letto questo libro e sentirmi piccola piccola lo dico francamente
Perché rispetto alla costruzione di una democrazia nel dal dopoguerra ad oggi di quello che appunto il Partito Comunista alle donne del partito comunista hanno portato
Uno si sente da una si sente davvero piccola piccola però
Io penso che questo può essere un momento per noi donne di sinistra donne del partito democratico molto critico ma magari ne parliamo nel secondo giro
Può essere un momento anche per provare a cambiare la modalità di riflessione ma anche di agire politico forse fino adesso
Non
Comunque quello che abbiamo fatto fino adesso c'ha portato al fatto che ad esempio nell'ultimo Parlamento ci sono troppe poche donne a cominciare dal nostro partito e allora qualcosa abbiamo sbagliato e dobbiamo ricominciare e riflettere
E ripensare allora il nostro agire e le modalità di fare politica grazie
Grazie Lorenza ovviamente insomma l'intervento duro
Però capisco insomma il tuo sentimento anche soprattutto poi dopo la lettura di questo di Pero capisco insomma
Il senso della parabola che hai tracciato che penso sia abbastanza condivisa
Comunque da un po'tutti però magari sì se ci sarà lo spazio torniamo e approfondiamo insomma
Questa questo aspetto invece ora torniamo più sulla storia
Sentiamo l'abbiamo lasciato un po'in fondo ma sarà sicuramente centrale invece quello che ci dirà Alexander per
Grazie dovrà intanto vorrei ringraziare molto Livia Turco per questo invito è la Fondazione Nilde Iotti per questo invito
Sono molto contento di partecipare a questa discussione condivido quello che diceva Francesca Russo all'inizio il suo intervento cioè delle celebrazioni e nelle iniziative che si sono susseguite per il centenario della fondazione del del PC di l'anno scorso effettivamente la centralità delle donne comuniste il loro ruolo la loro storia
Era rimasta un po'in ombra adesso qualche settimana fa c'è stato un importante convegno leader Cera
Altra Roma e Torino donne comuniste rivoluzione globale che un po'diciamo ha iniziato a colmare questa lacuna poi ci sarà il volume degli atti ma indubbiamente questo libro era un libro necessario quindi io credo che si debba essere grati a Livia Turco per per averlo scritto e anche proprio per l'approccio che ha avuto anche qui mi ritrovo con le cose che diceva
Francesca poco fa pur essendo stata una protagonista almeno di di una parte della parte più vicina a noi
Indi di quella storia
In qualche modo Livia Turco ammesso anche un po'da parte se stessa e ha fatto una sintesi storica
Di una vicenda lunga complessa una vicenda di di ottant'anni e quindi diciamo un libro realmente utile realmente importante io cercherò di andare per punto in modo da diciamo non non prendere troppo tempo e per rispondere anche alla alla sollecitazione di che cosa quali sono gli elementi che maggiormente colpiscono di questo libro direi che il primo è proprio la lunga durata la continuità di una storia che appunto una storia collettiva e l'intreccio tra le generazioni è un elemento appunto anche questo che ricordava già Francesco un continuo passaggio di testimone
Livia Turco parte proprio dall'inizio partendo da addirittura dall'Ordine Nuovo da prima della nascita del PC di e sottolinea il ruolo di Gramsci anche la particolare sensibilità di Gramsci nel cogliere l'importanza la centralità della questione femminile
Poi si sofferma a lungo sui primi anni di vita del partito sul ruolo di dirigenti
Importantissime come Camilla Ravera Teresa Noce ricordiamo il Camilla Ravera punto mette in piedi primo centro interno al ventisei dopo l'ondata di arresti che diciamo colpisce tutto il gruppo dirigente nel ventisette diventa segretario del partito Teresa Noce anche si impegnerà molto nella costruzione del partito
Durante gli anni della clandestinità quindi il ruolo di dirigenti di primo piano in quegli anni così difficili e poi il ruolo di tante militanti meno note
I fenicotteri rosa punto c'è un libro di qualche anno fa di Patrizia Gabrielli molto bello fenicotteri in volo che racconta proprio la storia di queste donne comuniste nel sari del partito che diciamo rischiando moltissimo
Teneva hanno questi collegamenti così importanti poi per perché questa Rete non si risolvesse rimanesse
Rimanesse viva per quanto esile
E quindi è in queste vicende che poi ci sono le basi del partito della resistenza del della centralità degli dell'impegno dei comunisti e delle comunista nella lotta di liberazione anche qui
Giustamente Livia Turco ricorda il ruolo dei Gruppi di Difesa della Donna
E ricorda anche il ruolo delle donne partigiane intanto gruppi di difesa del della donna punto per fare qualche numero settanta mila militanti
Quindi un numero molto alto il ruolo delle donne partigiane non soltanto staffette ma anche combattenti partigiani del resto
Qui a Roma ci sono state delle figure dica piste eroiche Medaglie d'Oro quindi diciamo non non non diciamo nulla di di non di non noto
Dicevo in questo intreccio tra tra generazioni e nella continuità di questa storia appunto il libro uscì conduce dalla generazione della Ravera Della Noce della Montagnana
Poi ha agli anni di Maria Maddalena Rossi poi vicino affibbi nella Marcellino Nilde Iotti fino alla fase importante di direzione politica di Adriana Sironi e poi Giglia Tedesco e poi Lalla Trupia Livia Turco si arriva appunto agli anni agli anni Ottanta e ecco credo che questo elemento di passaggio di testimone continuo
Francesca parlava di gratitudine
Direi proprio appunto c'è questo elemento cioè c'è un una trasmissione di in pratiche politiche e anche di acquisizioni teoriche che appunto si trasmette da da una generazione all'altra questo è il primo elemento che risalta con forza che mi ha e che mi ha molto colpito
Il secondo in questa continuità
Che chiaramente ha anche i suoi momenti invece di di di rottura di svolta
è l'idea di emancipazione che hanno le donne comuniste che ha il PC in quanto tale giustamente
Livia Turco sottolinea molto il discorso di Togliatti del quarantacinque alla prima Conferenza delle donne comuniste dove Togliatti dice la democrazia italiana ha bisogno della donna e la donna bisogno della democrazia e Libia dice
è un discorso fondativo della via italiana della via italiana al socialismo ma anche della battaglia di emancipazione delle donne ecco questi due elementi
Sono quindi strettamente intrecciati fin dall'inizio la le lotte delle donne sono ricevute fin dall'inizio una componente fondamentale e decisiva del progetto complessivo
Della via della via italiana al socialismo e quindi in questa idea di emancipazione che questo discorso che ha un po'un connotato di imprinting quasi della nella concezione che politici avrà dell'emancipazione femminile certo l'accesso delle donne al lavoro e quindi l'indipendenza economica viene considerato presupposto fondamentale viene considerata la base per l'emancipazione ma appunto un punto d'inizio non è che diciamo con quelle acquisizioni l'emancipazione e diverse già conquistata quindi non c'è mai
Una visione economicistica c'è sempre una visione politica globale di quella che l'emancipazione femminile come un processo che sicuramente alle sue basi nel nel ruolo sociale nella condizione economica delle donne ma va molto al di là di questo e quindi investe la questione della democrazia italiana investe la costruzione del welfare investe i diritti il diritto di famiglia
La concezione della famiglia Nilde Iotti nei suoi vari interventi richiama spesso e l'inviato pur con la città richiama spesso ancora una volta Gramsci e l'idea della famiglia come comunità morale comunità di affetti sodo su questo dice Nilde Iotti si può basare una famiglia all'altezza dei tempi e non e non su altro ecco quindi che ha diciamo il percorso dell'emancipazione femminile incrociate
Processi a Diversi la costruzione del Welfare la l'organizzazione della vita sociale l'organizzazione del lavoro dà vita nelle città quindi è qualcosa che investe tutta tutta la società
Da questo punto di vista l'altro elemento che emerge con forza dal libro dell'intreccio molto stretto tra la dimensione sociale dell'impegno delle comuniste e la dimensione istituzionale diciamo questo è un po'un elemento comune di tutt'costante di tutta la storia del PC però che ha una sua particolare accentuazione nell'impegno delle donne comuniste e nel libro queste due dimensioni si intrecciano continuamente si alternano costantemente c'è l'impegno per esempio in quella vicenda molto bella su cui ormai diciamo esiste una bibliografia piuttosto nutrita dei treni della felicità o della solidarietà
Che hanno avuto grande importanza a Napoli a Cassino a Roma ma io non sapevo l'ho appreso dal libro di Livia che invece Nast una nasce con la vicenda a Milano a Torino quindi nel Nord industriale dove però pure la guerra aveva fatto molti danni e quindi i primi treni di bambini che vanno diciamo ospiti delle famiglie emiliano-romagnole nasca partono appunto da Milano da Torino e li abbiamo
Diciamo Angiola Minelli Molinari abbiamo Luciana Viviani abbiamo Lizza Valenzi abbiamo moltissime donne protagoniste di quella vicenda oppure le lotte delle donne delle donne comuniste per l'abolizione del coefficiente Serpieri
Quindi di una istituzionalizzazione vera e propria della disparità salariale l'impegno per superare questa avverrà azione e così come molte altre cose si potrebbero citare i Queen una dimensione sociale dell'impegno delle donne comuniste fortissima che però è sempre intrecciata
Alla dimensione istituzionale a partire dalla dalla Costituente Libia cita al proprio alcuni passaggi l'impegno delle costituenti comunista nell'approvazione di alcuni articoli decisivi che poi in particolare sono quelli che riguardano appunto l'eguaglianza dei cittadini e delle cittadine di fronte di fronte alla legge nel nella nostra e nella nostra Repubblica ma questo impegno istituzionale anch'esso va al di là della fase costituente investe appieno il periodo repubblicano a partire dagli anni Cinquanta anche qui mia
Molto colpito che pieno centrismo in piena contrapposizione
Tra il Partito comunista e i governi a guida democristiana nel cinquanta
Si trovi una convergenza tra Teresa Noce la parlamentare democristiano Maria Federici
Nella proposta di legge sulla tutela delle lavoratrici madri e pochi anni dopo nel cinquantotto ancora in pieno centrismo si giunga la prima legge di tutela del lavoro a domicilio anche qui con grande impegno
Di Teresa Noce che intanto si batteva anche sul piano sindacale come dirigente le tessili per per la parità salariale e poi si arriva naturalmente alla stagione degli anni settanta l'acme della stagione delle riforme nel nostro Paese comincia con la legge sul divorzio prosegue negli anni successivi con la legge sugli asili nido la riforma del diritto di famiglia l'istituzione dei consultori la legge sull'aborto nel settantotto
E in questo in questa stagione di riforme il ruolo del PC che diciamo negli anni scorsi la storiografia aveva teso
Se non annegare quanto meno sminuire diciamo presentando un pc nemico avversario ostacolo alle riforme invece diciamo i fatti ci dicono il contrario ma il ruolo delle donne comuniste particolarmente rilevante proprio perché si tratta di riforme che investono sia al welfare sia lo stato sociale sia appunto la il diritto il diritto di famiglia quindi un intreccio continuo tra queste due componenti poi c'è l'altro punto molto significativo del libro e cioè il ruolo delle donne comuniste nell'incidere anche all'interno del PC nel cambiare nel modificare alcuni elementi la persistenza di una mentalità e di pratiche maschiliste o semplicemente divisioni arretrate anche qui è emblematica la vicenda che viene raccontata della proposta di legge sull'aborto una prima stesura pure fatta da Ugo Spagnoli qui insomma da da un dirigente da un parlamentare importante ma estremamente arretrata e quindi su questo si apre una battaglia un confronto e diciamo questo confronto e positivo perché sfocia in una proposta invece molto più avanzata quindi anche da queste vicende viene confermata la l'immagine di un partito non monolitico di un partito in cui si discuteva in quella possibile cambiare le cose
Un ruolo incisivo
Molto importante delle donne nel produrre alcuni di questi cambiamenti e poi la sensibilità di Berlinguer nel recepirli Lidia
Turco dedica diverse pagine ed diverse molte parole al ha questa capacità di ascolto
Di Berlinguer rispetto alle istanze delle donne comuniste fino alla proposta anche clamorosa del gruppo interparlamentare delle donne delle donne comuniste
Infine l'elaborazione degli anni ottanta credo che qui ci siano degli elementi di attualità veramente notevole
Se pensiamo anche alle parole che sono alle parole cardine di quell'elaborazione
Le nuove forme del lavoro e in particolare del lavoro femminile la condizione peculiare dello sfruttamento delle donne
Nel mondo del lavoro diciamo negli anni poi successivi dove la precarizzazione andata avanti tremendamente sicuramente la condizione delle donne è stata particolarmente pesante la questione dei tempi tempi di lavoro tempi di vita tempi delle città e quindi l'organizzazione anche all'interno delle città e poi la coscienza del limite quindi questo tema che si intreccia
Al tema ambientale problemi globali alla coscienza ecologica anche questo si trova in quell'elaborazione e parla molto anche al mondo io lì quindi credo che quell'elaborazione veramente abbia raggiunto dei dei dei punti molto alti abbia ancora abbia ancora molto
Da dire
Chiudo quindi ciao comunque sta osservazione diciamo molto forte l'impegno delle donne comunista nella stagione di riforme che ha segnato il nostro Paese però queste riforme Mestre se tutte insieme alla fine hanno dato vita a una vera e propria rivoluzione
Quindi la rivoluzione delle donne che passata per le grandi mobilitazioni di massa ma anche per delle acquisizioni legislativa importanti ha veramente cambiato il volto di questo Paese
E io credo che sia anche più radicata di quanto alcuni esponenti politici che pensano di poter andare ad attaccare certe conquiste a dei costruire questa queste acquisizioni ecco queste acquisizioni sono più forti più radicate di quanto questi esponenti possano pensare quindi credo che diciamo se ci saranno tentativi di smontare questa questa costruzione che ormai ripeto si è radicata nel senso comune del Paese questi tentativi troveranno io credo degli argini e degli ostacoli molto più forti
Di quanto qualcuno if Baroque alcuni forse si illudono di poter trovare
Grazie grazie per questo affresco grazie per averci ricordato i treni che era ricitate sono un momento secondo me altissimo della politica del noi che dovrebbe veramente ispirarci
E adesso la parola passa Caterina Cerroni classe mille duecentonovantuno
Segretaria nazionale
Dei giovani democratici iscritta al Pd dal due mila e nove insomma dirette
Grazie grazie davvero anch'io il primo sentimento che avverto per questa discussione per questo lavoro per la condivisione di una storia e soprattutto per averla fatta in Libia le persone che sono intervenute questa sera e a tante figure storiche che sono riferimenti
Ho e dovrebbero esserlo dovrebbero essere loro di più anche per tanti giovani e appunto sentimento di gratitudine perché tanti spunti che ci sono in questa storia di visione ma anche di concretezza di esperienze concrete possono essere molto importanti in un momento in cui si ridiscute
Come il centrosinistra opera nel nostro Paese come affronta un'azione di opposizione determinata e come anche il Partito democratico si rimette in discussione essi si riorganizza in particolare su uno dei temi cruciali e irrisolti
Nella storia recente del partito democratico che è proprio quello della partecipazione della rappresentanza femminile e dell'avanzamento sui traguardi
In merito ai diritti delle delle donne
Ci sono moltissimi spunti che io provo a prendere per portare in un senso di discussione per la per il futuro nella discussione
Un primo riguarda proprio le leadership io condivido molto la la necessità di affrontare una riflessione sul tema delle leadership femminili e delle ditte Ship femministe
Perché è un tema che forse specialmente con questo voto il Paese ci ha posto anche con forza prima che che lo risolvessimo noi come come centrosinistra come attivisti di di sinistra e credo che ci sia nel racconto di questa esperienza appunto collettiva il senso di una leadership femminista che non solo promuove delle politiche diverse
Ma opera in politica in modo diverso questa idea del dei leader diffuse che praticamente conflitto dentro il partito comunista e nella società
E qualcosa che si è persa perché non vediamo femminismo entrare diventare di moda nella società
Oggi un attivismo che si fa molto spesso sui sociale che si aggancia ha dei nomi dei movimenti che a livello internazionale sono organizzati penso alla grande non trattate mi tu che abbiamo vissuto forse troppo poco in Italia ma penso anche
A non una di meno tantissimo movimenti che sono organizzati anche a livello internazionale
E quindi è una lotta che esiste
Ma non è più neo animata né così radicata all'interno del partito democratico
E questo è sicuramente un problema per chi fa politica per portare delle delle stanze di questo tipo ma anche per poi trovare uno sfogo istituzionali e in termini di risultati politici a delle battaglie che esistono nelle piazze e
Del mondo io condivido sull'analisi che facevate
è il tema che poi a un certo punto si ha la percezione di un arrestarsi
Dei traguardi penso anche alla battaglia che viene raccontata per ottenere il trenta per cento delle candidature e delle elette oggi siamo alla stessa quota di rappresentanza
All'interno del diciamo della composizione parlamentare per il partito democratico e si ha la sensazione plastica oggettiva che non si sia andati avanti su su tante cose
E
Anche che il femminismo che noi abbiamo praticato
Forse quel familismo borghese che puntava soltanto a un miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro e neanche neanche troppo perdendo la complessità dell'essere donna nella società
E nella politica e nella rappresentanza politica
Nella mia esperienza diversa c'è quasi un salto generazionale
Per cui se si vuole realizzare un'esperienza di nuovo collettiva e di scambio tra tra generazioni se ne deve saltare qualcuno che nel mezzo tra d'esperienza di Livia e di tanti e compagni che
Hanno tanto da portare ancora
Anche all'esperienza del partito democratico e diciamo delle donne più più giovani che fanno politica nel Pd nel mio caso che hanno proprio iniziato affari e politica
Nel nel Pd
E questo salto generazionale è dovuto anche a un modo di intendere oggi la battaglia per i diritti delle donne
Che è come nell'attivismo come relativismo digitale
Il creare un profilo che è riconoscibile un personaggio che è riconoscibile su determinate battaglie su determinati temi penso che questo avviene anche sulla difesa dei diritti
Civili ma non creare attorno a questo personaggio una battaglia collettiva quindi sì all'identificazione la persona con la legge con la battaglia per l'avanzamento dei diritti
Ma si perde il senso della collettività
E questo forse è qualcosa di molto moderno che viene dal passato e che bisogna e che bisogna recuperare
Penso anche un altro tema che è proprio della nostra storia del del mondo da cui gli da cui veniamo quello dell'intersezione Aretha oggi va molto di moda ed è giusto dire
Che pratichiamo un femminismo intersezionale che unisce le lotte che unisce le discriminazioni e che unisce tutte le privazioni di diritti per combattere insieme ecco questo è proprio quello che
Faceva il il partito comunista che già nell'articolo che ha un manifesto il nostro femminismo
Apparso sull'ordine nuovo scritto da Camila alla Ravera nella mille novecentoventuno ecco quello è soltanto un segnale di una storia che poi viene ripercorsa in questo in questo libro che caratterizza il nostro modo di essere e di fare politica e che dobbiamo forse difendere di più nella società perché nel movimentismo anche questo è molto presente
Perché il movimento ecologista il movimento femminista che sono animati da ragazzi giovanissimi quasi bambini in alcuni
In alcuni casi sono movimenti che hanno ambizioni comuni perché gli ecologisti dicono che il modello fossile è un modello patriarcale
Che è un modello che punta soltanto all'obiettivo senza curarsi delle esternalità che si producono e questo è un problema per la società perché impatta negativamente non solo sull'ambiente ma anche sulla vita delle persone
Per recuperare questa dimensione complessiva e appunto e richiede appunto non soltanto lo scorso di rendere collettive le battaglie ma di tenere insieme tutti i termini Dino scorporare ciascuna lotta e di costruire una visione del mondo non solo con dei programmi campagna elettorale ma anche nel lavoro quotidiano parlamentare sociale
Che si fa e un ultimo tema che veniva citato che e su cui era stato riflettuto questa questa sera con quest'ultimo intervento è proprio spesso la distanza tra la dimensione sociale e quella poi costituzionale delle battaglie che si fanno veniamo da una campagna elettorale in cui spesso si parlava in piazze vuote perché questo non accade in una città bella e importante anche dal punto di vista dell'attivismo come Roma ma cade in tante volte nella periferia del Paese soprattutto perché in tanti posti d'Italia non è rimasto nessuno che civile
E e questo è un tema che bisogna affrontare anche in un'ottica di arrivare a chiunque perché e condivido anche su questo le grandi battaglie grandi risultati specialmente negli anni settanta ottanta che sono quelli che più direttamente conosco le strade sono dei familiari e così via
Erano battaglie che arrivavano davvero tutti i cui tutte le donne potevano avere conoscenza potevano riconoscersi e questo è un altro
Temo molto importante che ci riporta invece ha mandato allarmante che che c'è oggi che quello dell'astensione femminile
E non è un caso se c'è poca rappresentanza se c'è poco interesse anche poca rappresentazione
Nel dibattito pubblico delle questioni che riguardano la vita quotidiana delle donne poi c'è anche una distanza maggiore rispetto al voto rispetto
Alla partecipazione
E ci sono tanti aspetti in cui questo il libro è anche rassicurante perché è una storia grande e però fatta da da persone neanche quando si parlano quasi dell'insicurezza di non sentirsi all'altezza di qualcosa che è così
Più più grande di noi ecco oggi si dà un nome a tutto e questo fenomeno ha per le donne che sono educate alla perfezione il nome di sindrome dell'impostore
Guardare tra queste pagine storie importanti che hanno cambiato anche le nostre vite nostri diritti nella società
E sapere che c'era
Quasi una un'attenzione e una preoccupazione di non essere all'altezza era assicurante di fronte ai problemi enormi che abbiamo che abbiamo davanti anche se li chiamiamo con un nome diverso forse avere una storia di questo tipo cui ispirarsi
Un motore è un motore importante
Credo che oggi rispetto all'introduzione in cui si diceva ci capiamo hanno tantissima maschi oggi purtroppo spesso ci danno ragione però poi un atteggiamento di fondo alla volontà di fondo
Non cambia forse anche questo è un tema di di come di come si fa politica e su questo vengo al tema del ghetto
Mai abbiamo dei problemi anche di struttura che vanno al di là delle personalità politiche che fanno delle battaglie al di là delle battaglie in sé penso che sul tema della struttura noi abbiamo avuto negli ultimi anni
Una storia recente della Conferenza delle democratiche che invece era uno spazio riservato esclusivamente alle donne e quando si parla
Tra l'altro nel racconto di di Camilla Ravera che viene riportato della questione femminile che non era un ghetto che si lavorava insieme compagni magari con conflitto ma che era tutto un partito che tentava di risvegliare la coscienza delle donne ecco questo tentativo
Forse gli uomini hanno smesso di di farlo c'è c'è più spazio c'è più possibilità di essere nominate elette ma c'è meno partecipazione intorno alla lotta femminista e questo è un grande un grande problema
Io credo che leggere
Il passaggio importante anche nell'arco su sulla carta delle donne sull'esperienza
Trasversale in Parlamento che ha portato all'avanzamento su tanti su tanti temi su tanti diritti
Sia un po'omonimo monito sull'oggi perché noi saremo all'opposizione
è un lavoro di questo tipo può essere molto importante ed è anche questo purtroppo un lavoro che che si è perso non perché non ci siano tentativi di dialogo nelle istituzioni ma perché manca un lavoro serrato come se quello fosse il centro della tua vita e del tuo impegno
Politico e penso anche su questo che se negli ultimi anni c'è stato un avanzamento un tentativo di avanzamento sui diritti delle giovani generazioni nel mercato del lavoro c'è stato anche perché sarà una commissione interparlamentare
Che si occupava in modo trasversale di queste tematiche e che cercava di spingere in alto il minimo di dignità
Per entrare sul mercato del lavoro queste resterà un esperimento un po'più in piccolo e confina meno successo purtroppo che pianeta da quella storia e però quella è una storia che che fa ripresa io credo che l'insieme degli strumenti che sono distribuiti in questo racconto in questa storia di di impegno siano molto importanti da recuperare ma penso anche alla materialità di una rivista della formazione politica di quel modo di fare chiude assemblee di appunto l'esperienza la carta e le donne siano cose che si possono replicare perché nel passato ci sono tante cose che ci proiettano nel futuro che potrebbero permetterci di lavorare
Meglio meglio nel futuro e e questo è un esercizio di cui abbiamo drammaticamente
Bisogno in una fase in cui cerchiamo e poi rischiamo di di buttare via tutto quello che che viene che viene dal passato
Credo che e sicuramente leggendo il libro questa è la domanda che che ci facevi che cosa che cosa rimane
Restano dal mio punto di vista il sentirsi parte di qualcosa e forse per me ancora più importante perché sicuramente qualcosa di distante da da quello che ho che ho vissuto
Noi lo abbiamo vissuto però credo che la nostra missione è sicuramente il mio desiderio sia che questo qualcosa
Per fare in modo che esca dalle pagine di questo libro e possano essere
Ha riassettato stiamo tornare atti Carlo di nuovo e quindi forse questa sera mi piacerebbe lasciarci con una promessa Cia che ci proveremo il ci divertiremo anche noi perché no grazie
Tra promessa quindi appuntamento quando Enzo adesso concordiamo un tempo comunque un grosso in bocca al lupo e adesso siamo tutti ansiosi di sentire Livia Turco
O facciamo un altro giro
Scusi agli aspetti
Sono le sette e mezza no so ditemi voi io sono affetto da due dai leader
Beh non è facile prendere la parola perché
Avete detto
Devo dirgli
Le cose
Che forse mi stanno più a cuore libero quindi grazie
Grazie per averlo letto con questa attenzione con questa questa cura grazie letizia per averci accolto qui
Tu che sei stata ragazza comunista e che ricordato bene quell'esperienza della carta delle donne fu
Uno straordinario immersione nella società mi mancava le parrocchie con questo
Resta storico l'incontro con la Coldiretti a Botteghe Oscure Alessandra
E certamente
Il come dire
Ricordare la carta significa ricordare
Il rapporto col femminismo il rapporto con alcune donne del femminismo che sono che sono anche qui e che vuole ringraziare come Alessandra Bocchetti come Franca Chiaromonte
Insomma grazie
Diana per per come
Hai preso sul serio questo ritorno intanto nella
Nella presentazione che il fatto sul tuo autorevole domenicale
Per aver capito che insomma in qualche modo e lo avete detto Tutino aperto Francesca aveva detto insomma
Alessandro in
Da che cosa nasce perché ho scritto questo libro sono adesso poteva essere
Non non è facile perché è stato detto tutto però allora parto da me perché
Perché nel luglio dello scorso anno non di questa nell'agosto dello scorso anno
Nella mia Morozzo
Dalle sei del mattino ammetteva scrivere tante che mio fratello mi diceva che se in un attacco ci succede nel mese di agosto alle sei del mattino
Favorita dal fatto che
Se non periodi in sogni ma
La molla forse era stata
Una profonda che mi portavo né il tempo né attento
E cioè l'avete detto
Dato affonda la profonda gratitudine che io
Per il partito comunista e per le donne comuniste
L'esperienza di quelli della sorellanza vissuta
In tutti quegli anni
Da quando ho cominciato la mia militanza
Partendo da un paese che si chiamava Morozzo
Zona bianchissima zona bianca vuol dire che imperversava la DC e che dirsi comunista chi era dire qualcosa di stravagante oggi non mi voglio fare la mia storia
Da allora
E poi la mia carissima quarantaquattresima sezione del PC Livorno San Paolo
L'esperienza c'è quella militanza che è stata veramente
Sorellanza e poi vi dirò quali sono quali erano gli elementi della sorellanza
Sono stati una formidabile cassetta degli attrezzi
Che io mi sono trovata
A ad adoperare nel momento in cui che mai avrei previsto cioè quando mi son trovata al governo del paese
Voi non ci crederete ma quando io mi son trovata al governo del paese qui ci sono delle persone
Che hanno vissuto da vicino quell'esperienza
Be'tante volte
Ho mi sono ha ricordato
Della lezione
Della mia sezione di Borgo San Paolo
E qual era quella lezione
Che era che in una sezione del PC
Si discuteva di tutto la politica internazionale era sacra
E che assorbiva ieri il relazioni lunghissime di dirigenti autorevoli delle federazioni
Io non mi ero iscritta grazie al compromesso storico Pettazzoni origine cattolica
E quindi ero entusiasta di questa strategia politica chi persegue e poiché la quarantaquattresima soffre del PCB Borgo San Paolo da Torino Scopelliti e invece si discuteva molto animatamente e che la questione era molto controversa
Ma
In quella sezione c'era un morto
Devi sapere tutto ma proprio tutto del quartiere in cui vidi
E la prima cosa che si discute
Che cosa siamo riusciti a fare per risolvere i problemi del quartiere in cui tutti i veri
Grande lezione
Grazie
Per cui a nostra settanta cui deve dire derivava un impegno straordinario cioè
Lunedì faceva il mercato in corso Peschiera
Il martedì facevi il mercato di corso Racconigi aiutami Marina
Poi c'erano le fabbriche che erano sacre poi c'erano le scuole soprattutto gli istituti femminili che avevamo superato
Poi c'era la di Fulvio de L'Unità che era costruita in modo molto
Preciso
Ci si trovava al mattino presto a prendere il caffè tra compagni perché c'era era importante
La comunità
La convivialità il volersi bene
Non mi non mi pare che ci fosse imbarazzo ad usare questa parola
Poi sì sì il quartiere non si conosceva così almeno ha diritto perché si imparava la mappa del voto
E dunque c'erano le sterrate nidi per i posti in cui più c'era più sul voto dei compagni sì votare per la sinistra dico per ripassare perché liberi ringraziare dove immagina il rapporto con loro
Poi c'erano le vie in cui non ci abbiamo votato
E quelle dei seguire con particolare cura
E anche piuttosto motivate perché devi essere pronto al fatto che ci sbatteva la porta in faccia e che si dicevano
E poi la diffusione dell'Unità la domenica inizia fatta quarantaquattresima edizione del PC Livorno San Paolo ma credo che forse in tutte le sezioni si concludeva
Con la diffusione discreta
Davanti alla chiesa di San Bernardino discreta ma bisognava esserci presenti
Non è stata una grande scuola è questa
E in che senso io me la sono trovata come un prezioso strumento degli attrezzi
Quando mi sono trovata al governo del paese
E perché quell'esperienza mi ha ricordato che prima di tutto avveniva con le persone
Che il tempo che spendeva ad ascoltare le persone era tempo
Prezioso
E che
Nessuna legge poteva essere fatta a Verona nato se non appare chiara Amodei tavoli e non eravamo al ministero apparecchia tavoli
E nessuna legge è nata al di fuori dell'apparecchiatura dei tavoli
Beh io questa cosa l'ho imparata la per questo il senso della profonda
Della profonda gratitudine
E poi
L'esperienza della sorellanza se io la chiamo così oggi
Oggi che mi sento più libera e quindi mi sento libero di dire
E che che quella di quanto sia stata importante per la storia che cos'è intanto le nostre riunioni delle commissioni femminili
Parlo di Torino poi parla anche di carattere erano
Sempre molto affollate
Partecipava al segretario della federazione allora era Piero Fassino
Piero Fassino veniva sempre nostro rione si poteva chili di materiali e guardava i materiali
E c'era le compagni vincevano sposa ma che ci fanno dell'Unione se tutti gli strali
E quindi richiamava no all'ordine e a prendere appunti e lui dimostrava in realtà leggeva i documenti ma ascoltavo anche la discussione
Quindi il massimo di autonomia delle donne ma un'autonomia che voleva la presenza
Oggi
No non vigilata letto e tende ad Abio pretendeva che il segretario della federazione venisse le riunioni della sezione femminile vedeva imparare
è quella di unioni
Erano sì riunioni in cui penso che la parola carriera non sia mai stata presente
In cui discutevamo e ci accaniamo a capire chi capricci Chissi su chi riusciva a capire meglio chi riusciva interpretare meglio
Ma soprattutto quello che
Io credo sia stato peculiare
Delle donne comunista
è stato il loro essere popolo
Sono state un popolo prezioso
Che ha contribuito a costruire la comunità tipici
E che ha contribuito a costruire
Quella relazione con le altre perché come è stato detto una delle caratteristiche era
Essere unita quindi litigare coi democristiana ricercati quelle socialiste c'era una dialettica continua ma erano compagni di viaggio
Fondamentale fu il rapporto col cinismo quello fu l'elemento di
Come dire di di di rottura di cambiamento di messa in discussione individuale
E
E che cosa ci puntava alla sorellanza
Beh intanto il fatto che noi ci sentivamo nettamente da una parte noi eravamo da una parte
E studi ma vanno un punto di vista della società
Ci sentivamo dotate di una forte identità
Questo richiamo ha qualcosa dell'oggi mi pare
Una forte identità
Eravamo nettamente vampate con tutte le nostre differenze
E questo creava sorellanza
Così come
La sorellanza era
Quella politica popolare la pratica io non smetterò mai di ieri dimenticare quelle compagnie sempre tra quarantaquattresima sezione
Che alle riunioni magari non prenderanno la parola che però venivano e ci dicevano magari fuori riunione guardate chi mercatino mi state facendo benissimo e perché l'Istat dimenticando di corso Peschiera un pezzo in cui ci sono delle case popolari che hanno particolari problemi
Oppure come dimenticare gli operai della sola ex
In un partito in cui esisteva solo la FIAT è in quelle che si mettevano in moto e che ha una capacità veramente di come dire gli di agire i conflitti di agire i conflitti
E questa
E dunque
Questo ha cementato da folte sorellanza
Il fatto di condividere
La perché le stare con le opere della Solex significava condividere con loro non solo la loro fatica ma nell'agosto se la sfida che loro faceva allora
In una rivendicazioni sulla battaglia per portare a casa l'aumento salariale stando con loro ti sentivi parte della conquista che avevano ottenuto eccetto che scattavano sorellanza Galante io la ricordo con una grande affetto vorrei rivederlo queste compagni della sola
Faccio degli esempi per spiegati per rendere concreto questo tema perché altrimenti sembra
Poi un altro elemento
Che c'ha che ha un che ha
Creato la sorellanza
Era
Ma quanta fatica
Ma quanta fatica a prendere la parola nei comitati federali nelle sezioni a vincere la timidezza a vincere il sentimento della seconda diretta a superare il l'occhio può così a volte dice come il condiscendente che avevano gli uomini nei nostri confronti questi soldi in poco mossi per prendere la parola e per farsi valere questa fatidica che tutte a chi chi era più brava che avevano brava ma tutte l'abbiamo condivisa
Ha costruito una forte sorellanza
E io questa posso dirvi che credo che sia stata una grande risorsa
Che penso
Possa essere
Che mi sento di proporla nella discussione che si apre oggi su come
Si affronta il tema drammatico della crisi della rappresentanza della lontananza tra popolo
E istituzioni e politica
Quindi ne dà ragione per cui
Insomma per cui ha sentito il dovere di
Scrivere
E stato questo profondo ed è questo profondo legame questa profonda gratitudine come è stato
Cioè e poi ce n'è un altro anche questo è già stato detto
Ma io non voglio riprendere perché la questione
L'oblio
Contro l'oblio è stata vergognosa il centenario del PC lasciata però io non sono diplomatica è stato vergognoso
Sì è vero c'è stato un giro c'è stato un un convegno importante recentemente
Ma io ho provato imbarazzo quando ho sentito autorevoli dirigenti del mio partito
Ricordare la storia del pc senza neanche nominare Camilla Ravera che è stata la prima donna segretario di un partito in questo Paese
La voglia di affrontare
Time canterà il confino ha saputo dire di no a Togliatti sul patto ricade Molotov Ribbentrop
Ha vissuto l'umiliazione della solitudine
E poi è stata rivalutata da Sandro Pertini non da un da un compagno comunista Sandro Pertini
Ma lei è stata quella cosa lì
è allora che nel centenario del PC
No sinonimi anche Camilla Ravera
Via su un po'troppo
E quindi ho riflettuto sulla questione dell'oblio e io la ripropongo
Perché nel libro c'è scritto che questo libro non è un libro storico perché non sono storica e sono una che ha conosciuto profondamente la storia del PCB sono apparse materiali
Questo libro l'appello
Che si faccia tutte voi alle compagni che ci sono qui e le donne che ci sono qui
A quelle che sono state della mia parte di quel partito ma anche alle altre
Quello che colpisce le donne soprattutto e l'oblio lo colpì colpisce soprattutto le donne nella politica
E colpisce soprattutto le donne della politica istituzionale
E qui chiamo anche in causa di studi spara e uccide donne poco fa discutere anche
Perché perché re Fiorenza Taricone dure di quelle che hanno dato un grande contributo
Ma
L'associazionismo il femminismo singole figure
Ma che cosa hanno significato nei partiti
Le donne oggi per l'underdog comunisti ma con la significato dei partiti naturalmente rischia cosa significa dei partiti credo ne socialiste io credo che questo sia un nodo importante
è insopportabile l'oblio che colpisce la azione politica
è una questione di ricerca storica non è solo una questione di ricerca storica e narice è una questione anche di tattica politica
E Caterina sono molto contenta che tu hai detto che quel prendere l'impegno
La terra promessa ecco la promessa di di trovarci
Il il combatterlo oblio una pratica politica è una pratica politica di
Relazioni tra generazioni
Di consapevolezza di quanto sia importante passare il testimone
Di quanto sia importante costruire una solidarietà fra le generazioni
E come
Com'è stato bello ed è stato qui ricordato ma lasciatemelo dire
Che la Casa delle donne avessimo scritto a casa di Marisa Rodano
Che alle riunioni della Commissione femminile
Trovava il tempo di venire quella che era la presidente della Camera
Che Lina tipiche tutte le mattine mi telefonava al mattino presto dicendo che ho sbagliato tutto
Poi però era sempre uno ogni due riunioni
E merito merito di quella generazione sì il merito di quella generazione ma anche merito nostro di noi giovani eravamo giovani
Che volevamo fare la nostra strada
Che abbiamo scelto
Nel di
Lasciarci
Psiche ci siamo sentite parte del femminismo non abbiamo dialogato col femminismo ci siamo sentite parte rossa
Quella cambiamento della legge sull'aborto non sarebbe stato possibile se non ci fossimo sentite parte del femminismo parte i quella cultura che aveva messo al centro l'autonomia e la libertà delle donne
E quindi non c'è dubbio che noi rappresentavamo
Un altro punto di vista io non credo che che vedete il mio sentire o per ci funzionale più e che ci fosse quale sentire tra la mia generazione e e quelle delle nostre madri
Però noi eravamo giovani e che volevamo rompere catene tabù
Sentivamo il bisogno di avere un rapporto con le nostre madri
E credo che questo sia un punto che è molto mancato in questi anni e credo che sia una delle Maggioni delle difficoltà in cui si trovano le donne della sinistra in questi anni
Quella cultura della rottamazione adesso la metto così
Non è stata soltanto una cultura maschile è stata anche una cultura femminile
Ad un certo punto scusate la franchezza è esploso né io lì io non è saltato soltanto maschile è stato anche al femminile
E se non si può neanche questo io abbiamo praticamente ancora a ricostruirne il tutto alle conferenze dalle donne che vuoi ma se non si impara a darsi reciprocamente valore se non si imparano riconosce un sito reciprocamente il che non è facile
Possiamo inventarci tutte le commissioni che vogliamo
E allora se vogliamo dirci la verità
E che rispetto all'oggi
Dobbiamo Natalia anche imparare qualcosa che è avvenuto nel passato
Esserne consapevoli che la rottura che c'è stata
Perché noi non abbiamo comunicato abbastanza per
Ha indebolito indebolito e l'esperienza
Io ne sono convinto di questo sentito percepito
E poi non non voglio eludere la questione leadership e maschilismo
C'era il maschilismo del PC certe
Come diceva lei Anna Scaroni la parte migliore della società italiana ma sempre parte della società italiana
Noi abbiamo combattuto
E se devo dire il in che modo che cos'era
E la cosa paradossale vedete che io il maschilismo sentito tutta di uomini della mia generazione che non intendono cedere
E in che cosa veniva era e si traduce nella scritti cos'è questo maschilismo amica prevaricazione
E il no riconoscimento dell'autorevolezza femminile
Fino a quando non ci sono gli uomini non impareranno a riconoscere autorevolezza delle donne
Avremo gli spettacoli che abbiano
E come si costruisce l'autorevolezza delle donne
Ecco qui viene un punto di forza e quello che considero anche un punto di debolezza anche se però devo dirti Francesca
Ed Eliana io quella frase quello scritto
Non lo scriverei più
O meglio l'argomenterei medio
Cioè di dire de scritto che nella
Il limite di questa storia della sorellanza che è stato ed è un abbiamo sentito molto il noi
E non abbiamo avuto il coraggio di mettersi in gioco sul piano individuale che non ci siamo misurati abbastanza con il potere ho pensato
Ad alcuni ai segretari di federazione dirigenti di partito e credo che mi abbiano molto criticata per questa frase perché dicono ma se ci ha confermato scatole all'infinito
Perché sia chiaro
Che quando si è mai tavoli in cui si doveva trattare per fare gli organismi dirigenti e per eleggere chi andava in consiglio comunale occhi andava in Parlamento
C'erano due figure Sempre previste il responsabile dell'organizzazione e la responsabile femminile
Non esisteva minimamente che la responsabile femminile a qualunque livello non sapesse chi erano le donne candidate
Perché c'era un esercizio forte di contrattazione e quindi di esercizio del potere perché io ho sbagliato scrive
Qualcuno ambirebbe ma botte so c'è un tema che è stato rinvenuto infinito
E anch'io penso che sia molto importante
Insistere tanto più oggi su che cosa intendiamo per la leadership tra
Io credo che sia giusto
Giorgia Meloni disse che è Presidente del Consiglio è una rottura simbolica è inutile che ci giriamo attorno
E ci interroga
Io però continua a rimanere convinta che se noi intendiamo la questione della leadership
Come posti che dobbiamo occupare
Sia un po'limitativo
Penso che dobbiamo che questa battaglia va fatta
Che va corretto il limite che noi abbiamo avuto o meglio che io tutto che è quello di non sentirti mai adeguata di no non sarà metterti in campo fino in fondo perché questo intendevo dire
C'è beccarli tanta richiede la segreteria del partito
Questo era un passaggio che la mia generazione doveva fare candidati alla segreteria del partito anche se sta anche peggio
Ma questa è una rottura simbolica e questo lo abbiamo saputo fare e questo che intendevo dire quella frase proprio la frase
E oscura
Quella che è stata la battaglia che Iran Italia pensato per conquistare il potere
Chiedo scusa a quello che è un mio convincimento personale e cioè tanto più oggi tanto più oggi tanto più di fronte a questa crisi della politica
Essere quelle che
Si battono per occupare dei posti di potere mi sembra una
Come dire non essere abbastanza ambizioso
E soprattutto non essere all'altezza con i tempi
Noi discutevamo molto all'ora di come rinnovare la politica stare nelle istituzioni nella società perché vogliamo rinnovare la politica discutevamo con le donne socialiste che invece erano molto più come dire
Se il il potere e la Commissione pari opportunità la Presidenza del Consiglio gli strumenti di potere nelle istituzioni non superò come altri altre conquista lo si deve alla costruzione e al rapporto con le donne democristiano cattolica
Ma io di quella di quella di quel nomi
Io non lo vorrei più intere quel noi perché credo che oggi sia assolutamente essenziale anche perché è molto difficile da costruire quell'ambizione per rinnovare la politica ma scusate ma se non ce l'abbiamo adesso
Se non abbiamo adesso l'ambizione
A fare sì che la politica si mette in relazione con le persone
Ma su questi noi dobbiamo esercitare la leadership
E se l'è lite era
Della costruzione di un legame forte tra popolo
E politica e istituzioni
Mitton trova molto appropriato
Assolutamente il secondo
Quella del paradigma quell'esperienza quel punto di vista che è proprio del femminismo che proprio delle donne prendersi cura
Sì io credo che noi oggi dobbiamo diventare che oggi le donne perché partirà un'altra generazione che oggi le donne debbano diventare le leadership le leader del rinnovamento della politica praticando la politica che si prende cura delle persone
E qui non vorrei essere influenzata troppo dalla mia amore per il sociale
Ma prendersi cura delle persone significa che i partiti politici e le donne politiche salvo quello che salvo il volontariato cioè vado ad ascoltare le persone
Le guardo in faccia le prende in carico risolve i loro problemi costruisco empatia
Costruire un rapporto con le ferite sociali su cui oggi si stanno scrivendo fiumi di documenti
Non sarà pari possibile soltanto contende dotte analisi senza mettersi in gioco sul piano della tattica politica la pratica politica vogliamo dare questo esempio vogliamo essere quella che davvero farlo misurarsi con quelle che sono le ferite sociali le vogliamo prendere in carico vogliamo risolvere vogliamo aprirlo questo vogliamo misurarci
Io la penso così so che un non non partendo che insomma è un pensiero perché ormai sono molto convinta sono armadi talmente convinta che non rinascerà la sinistra
Se non partirà dalla pratica politica e dalla pratica politica del prete anziché uno a delle persone non bastano i comizi non basta la presenza in piazza
Non basta fare delle manifestazioni Nottola deve andare delle case
Delitti guardarlo in faccia devi ascoltare dell'esultare credibile perché si capisce a che essa è in grado di col diritto i problemi che le persone al
Secondo me
Tra
Sita nella follia per questo potere potevi Potenza da Potenza dei beni degli altri
Nieri trovo io la per penso che questa sia la vera sfida che noi abbiamo di fronte
Basta scusate
Direi che la potenza del bene degli altri e la migliore conclusione che ci potesse essere e quindi grazie niente davvero
So che i libri sono giù perché la prima cosa ha detto ma le copie del libro dove sono sono giù anche se immagino che molti l'abbiate letto però insomma io faccio firmare qua
Grazie a tutti ancora