Intervista a Flaminia Marinaro autrice del libro "L'ultima diva" (Fazi editore)

Radio radicale siamo con Flaminia marinaro che è una critica letteraria e si occupa di di mondo editoriale di presentazioni di di libri scrive tra su alcune testate nazionali di di editoria e di novità che riguardano la diciamo la la narrativa per parlare con lei delle del suo primo libro che si intitola all'ultima di IVA
Si tratta della della racconto romanzato e della vita di Francesca Bertini che fu negli anni dieci all'inizio del dello scorso secolo una delle dive delle dive italiane che è stata la più grande diva italiana del del muto fino all'inizio dei degli anni Venti poi quando decise di abbandonare
Le scene allora io li li chiedo insomma come le come è venuta l'idea di di scrivere questo libro romanzato edito da Fazi editore sulla vita di questa diva delle del del cinema e e soprattutto
Sedici c'è una conoscenza diretta di questa di questa grande diva del muto
Le UTAP Francesca Bertini io la chiamavo Zecchi caso al di là dell'incessante c'era naturalmente un grande salto generazionale lei
è nata nella fine Ottocento quindi
Mi fa un po'no avvenne inquieta un po'a pensare che una diva del muto era così legata alla mia famiglia però è così lei è morta anzianissimo a nell'ottantacinque e quindi io l'ho conosciuta molto molto bene lei è stata una attraversato veramente un'epoca perché nata a fine Ottocento all'ottantacinque
Ma si il periodo clou della sua carriera sono gli anni dieci militanti lettiana basti pensare che il termine Dida è stato coniato per lei
E quindi effettivamente lei è passata dalla dal teatro sia formata sul palcoscenico di Eduardo Scarpetta dove però faceva la comparsa perché lei non aveva una bella voce quindi pativa molto questo ruolo di secondo piano
Voi però molti uomini si innamorarono di lei tra cui Salvatore Di Giacomo infatti lei interpretava la stiratrice
Nell'Assunta Spina e viene in qualche modo cooptata da questa nuova arte che si andava a imporre in quel momento questa del cinema del cinema muto quindi non aveva frontiere linguistiche non aveva confini
Lei piace viene chiamata ad interpretare io no ora nel Trovatore e da lì parte questa carriera dirompente fulminante perché poi si esaurisce appunto
In una decina di anni lei e si ritira prestissimo dalle scene nel ventuno precisamente un po'perché si sposa e quindi sceglie di dedicarsi alla famiglia che fa
Invece si vedrà che condensato un matrimonio sbagliato ma soprattutto perché l'avvento del sonoro
In qualche modo distrugge tutta quella quella generazione di attori non solo lei ovviamente del cinema muto perché entra la voce entra anche un altro modo di fare cinematografia cioè dei campi lunghi si passa ai primi piani ora loro ancora giovani e belle però questa questo stravolgimento in qualche modo
Insomma rompe quei cliché e quei parametri sulla loro carriera finisce
Allora la cosa che volevo chiedere questa
Lei è nata in Toscana però delle origini campane allora
La sua formazione di di attrice dove ha dove avviene a Napoli no lei nasce in Toscana ma si trasferisce giovanissimo a Napoli perché non si sa chi fosse il padre
E lei si chiamava Elena Vitiello ma in realtà Vitiello
Era il il nome del marito di sua madre Arturo che fa da padre e per lei lo è stata anche se non era di sangue Looy era napoletano quindi lo si trasferiscono a Napoli
Dove lei a scuola conosce Maria Scarpetta ecco quindi la sua formazione quella e io lo ha voluto in qualche modo raccontare quell'appostare entrare in quell'ambientazione a casa Scarpetta al Vomero dove lui abitava
Ed è lui una sera a cena che decide per lei il nome di Francesca Bertini
E poi c'è tutto quell'ambiente Cesca foglio c'è appunto di Giacomo
Gli attori di quell'epoca cioè Dalida Borelli Ermete Novelli tutti i nomi grandiosi sono stati dei giganti della cinematografia
Che oggi qua il grande pubblico non conosce quindi ecco al di là di questo legame affettivo vi ho avuto con lei molto forte però volevo ridare luce
A un mondo veramente è stato dimenticato
Ecco la la formazione della del del delinquente di Francesca della della Bertini è una formazione più legata diciamo alla alla tradizione italiana delle del cinema attraverso ruoli come
A Assunta Spina allora lei in che cosa era diversa dalla Lidia Borrelli
Allora lei si è costruita da sola ha studiato moltissimo probabilmente anche lui da Borrelli aveva farà una grinta Frangipane metto al confronto loro si incontrano un certo punto a Venezia
Ida Borrelli è come se fosse stata illuminata da una luce speciale a un certo punto incontra il conte Cini
Anche una vita privata straordinaria Francesca assente invece dovuto in qualche modo
Lottare terapia per ottenere quello che comunque è riuscito ad ottenere e quindi anche nel cinema tant'è vero che quando parla Borrelli e le dice
Mia madre mi spingeva a fare cinema e non a sposarmi perché mi diceva che a sposarsi sono bravi tutti a fare cinema no lei si sorprende perché la sua famiglia comunque in qualche modo cercava di trattenerla non è che la infatti Zam aveva paura
E che lei si inserisse questo mondo del cinema che insomma allora come ora l'equivoco mondo un po'tra virgolette diciamo bizzarro ecco e lei però come tutta questa generazione in qualche modo porta il teatro nel cinema quindi adatta la formula teatrale quella cinematografica ecco perché c'è quella rigida citazione
Nei cinema il film muti così teatrale plateale lo sguardo prendersele lei la famosa diva delle tende no si attaccava le tende si muoveva culto ecco un modo di recitare che oggi ci farebbe sorridere
Ma senza il quale oggi non avremmo il cinema che abbiamo il piano sequenza fondò non è più un ritorno a quel modo di fare cinema
Sono recitavano questi film con una sequenza unica perché non avevano gli strumenti che abbiamo noi ma realtà erano stati antesignani di quello che oggi il cinema
Senta che cosa c'era di diverso dal presepio da France nella figura di Francesca Bertini che immagino lei abbia conosciuto con come sono stati descritti e le dive decadute del muto
Come per esempio in un film ma come in viale del tramonto allora con dove c'era la sua son allora
Era veritiero quel tipo di ritratto pure la lei conoscendo direttamente ma io
Nel senza che tutto veritiero e tutto no con le dive del cinema perché allora Francesca zia Chicca
Ha continuato a recitare fino all'ultimo giorno della sua vita lei lo faceva anche con noi quindi può darsi che quella quell'aspetto che tutti ricordiamo il viale del tramonto
Fosse veritiero in quel momento per magari un attimo dopo era diverso così come lo era per lei
Io ricordo ancora quando ne fu chiamata nel settantasei da Bertolucci novecento nel Novecento ha fatto quel cammeo ed è chiaro che Bertolucci la in qualche modo mascherata da suora sua desolata
Perché ha voluto citare Francesca Bertini una querelle in quel caso eppure quella lei ha creato un'ansia che vide la citiamo tutti
Dicendo che facciamo posso distilla mira suora non truccarmi e soprattutto non mettermi rossetto appena una fissazione lei ogni volta che finiva di mangiare tirava fuori uno specchietto assessore Rossi e questo pensiero la tormentata per il giuramento ma alla fine ha prevalso l'attrice
Dunque io ho letto alcune cose tra cui un una serie di articoli che legava pubblicato sul Radiocorriere nel sessantadue
Dove lei diceva che non frequentava il mondo del cinema allora noi oggi siamo abituati a un po'ai clan nel mondo del cinema nel senso che è un ambiente dove ci si frequenta tutti allora lei com'era questa sua scelta di non voler frequentare le altre dive delle dell'epoca lo faceva per marcare le differenze o allora si usava così Nana indubbiamente
Non si usava così è un fatto anche di indole personale lei è stata sempre grande rivalità con gli altri vive
E quindi non amava neanche parlarne di queste dive
Erano tutte delle primedonne quindi le prime donne vogliono stanzone due galli nel pollaio non ci stanno
Allora l'altra cosa che mi aveva interessato della della sua figura che lei ha sempre raccontato
Quanti soldi guadagnava
Ma
L'ho visto che in alcune trasmissioni gli anni Sessanta dove Lea lo diceva tranquillamente allora il cinema aveva un grande successo in Italia
Ed era possibile che questo cinema avesse un grande successo in un periodo di guerra come quello in cui
Se la Bertini e anche la Borelli avevano grande successo
Sì perché appunto come dicevo lei poi ha avuto una vita lunghissima quindi paga smesso di di lavorare poi ha ricominciato insomma attraversato le due guerre ed effettivamente come se la guerra non l'avesse toccata letter era lei una macchina da guerra e ha guadagnato tantissimo al punto che poi ha iniziato a tenere un una vita sociale
Con delle delle degli dei costi immensi tutti indagati da Lennon dal marito comprando al di là del marito se lo poteva permettere
Eh no è questo il punto che invece il marito non se lo poteva permettere il marito e però credo un Oppus sull'Abruzzo dai numeri sarà questo sport Cartier Cartier
Che lei immaginava forza estere era un cugino tra famiglia Cartier bellissimo uomo ma forse non aveva quella solidità economica che la immaginano
Fatto sta che sono stati degli anni dovevano dove lui sì forse guadagnava ma diciamo che il grosso rischio di era di Francesca
E poi invece finito tutto
Lì lei riceve un contratto milionario dalla forza americana e addirittura al momento le voleva sposarsi sceglie Perollo
Non lo prende neanche in considerazione tanto che lei guadagnata ecco lei non è che lo aveva già firmato il contratto e che il marito non volle
Un'ora farò gli onorare questo contratto una no anzi Marina realtà lavoriamo e la spingeva rimane il contratto e lei si è rifiutata vai è nato il figlio eccetera
Ma il punto è che poi lei da questi immensa ricchezza non è riuscita per gestirla
Ho capito
Lei quante case cinematografiche e ha ha vissuto allora c'era anche una casa cinematografica che aveva il suo nome data lei nasce con la
Che pare una casa cinematografica associata alla produzione francese e poi a un certo punto le viene promesso dall'avvocato Meccheri di creare la Bertini film con Fassini con il conte tastini certa era tutta l'aristocrazia dell'epoca che poi era quella che aveva
La solidità economica e quindi poteva fare anche investimenti di questo genere viene creata una casa cinematografica con il suo nome ed essa i teatri di posa intitolati alla insomma è stato qualcosa di assolutamente straordinario forse non sia mai più ripetuto già oggi quando pensiamo le grandi prime non esiste qualcosa del genere
Come è stato per lei per cui era curioso che nessuno se aprisse più chi fosse Francesca Bertini
Ho capito
Lei non ha fatto film patriottici di guerra al contrario della navi siamo nell'aria attuate segue alcuni animali presenti a
Io adesso invece il Cai capestro degli Asburgo però sempre andando valore alla storia sentimentale ecco
Non c'era mai l'attenzione su un fatto storico quindi anche il caso della condottiero Oberdan
Anche lì era messo in in secondo piano il fatto storico ma in primo piano Sempre il suo amore con
Per cui insomma diciamo che era il primo film leggeri lei ha provato anche a fare il sonoro dopo il ventinove approvato approvato perché poi lei è andato in Francia viene richiamata eccetera e purtroppo è stato fallimentare è stata doppiata
No no non è stata tutti avere la sua voce ma è stato fallimentare anche perché ripeto non era solo il sonoro che già era un disastro ma anche questo tipo di inquadrature diverse che lei non ha mai sopportato non so perché mi domando perché
Cioè quando
Lei ha ha fatto anche un film in Spagna durante la guerra
è scappato in Spagna con Matarazzo cioè che era il regista allora lei questa è l'epilogo della sua vita e anche del libro perché io panni sono più o meno fermata lì
Durante la guerra lei lo spinse a quindi campo neutrale poi dalla Svizzera mentre era in Svizzera annoiando sì da morire non sapeva che fare
Lei arriva questa telefonata di Matarazzo che la chiamata ad interpretare Dorelli spie in Spagna la Spagna di Francisco Franco era neutrale diciamo così quindi lei palline e di nuovo lei quasi non si accorge che ci sia la guerra per qui prende quasi un piano sul uno dei più importanti alberghi di Madrid e e vive lì viene chiamata la donna Rolls Royce perché continua a tenere un tenore di vita altissimo
E quindi continua a recitare qualità al cinema ritorna al teatro
Fauna Tournée enorme in Spagna che chiude lì in questo ma
Motivo poi tornerà in Spagna per prendere dei premi Bracco quindi è proprio la chiusura della sua carriera
Senta io curo ho visto una sua apparizione ieri e oggi con Lelio Luttazzi dove lei diceva io mi sono sposata
E all'epoca le donne che si sposavano non lavoravano non lavoravano più lei era convinta di questa cosa allora oggi è in è inimmaginabile pensare che un'attrice dica una cosa di questo genere
Sì ma lei non era convinta di questa cosa e lei era molto contraddittoria
In realtà quello che lei ci ha sempre detto no a me è a mia sorella soprattutto anche a mio fratello
Perché lei veniva da noi e stava le ore a casa a raccontarci la storia della sua vita che scambiava Sempre ogni al racconto sapeva amanti riversi va invece la puritana ed era sempre tutto e il contrario di tutto
Però quello che ci ha sempre detto e questo è stato penso alla alla fine della sua vita non abbiate mai mai rimpianti guardare sempre avanti non vi voltate ma indietro ecco penso che questo lei l'abbia vissuto in prima persona anche per la sua vita privata e lei non aveva assolutamente rimpianti zero assoluto a zero
Era una donna in questo molto serena
Anche perché l'epilogo della sua vita lei non era più una donna ricca eccetera eppure non si è mai lamentata di niente ecco questo lo posso proprio documentari personalmente non si è mai lamentata non serve non ha mai avuto un momento di cedimento certo è sempre stata forte presente a se stessa cioè viveva in una casa decorosa ma niente di chi rispetto a quello che aveva vissuto riceveva Grandotto lire continuando a dire che lei Dini parla come se niente fosse
Se è vero che quando lei girava i film a un certo punto
Smetteva di lavorare per andare a prendere il tè con le amiche
C'era questa cosa delle cinque vero o falso allora lei questa questa abitudine del tè delle cinque l'ha sempre avuta ancora che l'isola con o
Scoprano conosciuta era già anziana non sapeva se lo facesse anche durante lo diceva ha detto questi sono già lì cinque io devo andare se lo ricorda
Però il questo rito delle cinque città aveva quindi può essere
Senta l'ultima domanda alla quando è morta lei si ricorda da particolari presenze di gente del cinema produttori che sono venuti o ai suoi funerali o che l'hanno
Un maggior proprio con la morte ma qualcuno c'era da essa non chi ci fosse no non ricordo precisamente ma molto cauti vira in confronto a quello che lei era stata forse perché purtroppo il tempo il tempo aveva un po'portato nell'oblio anche nel anche nel suo mondo
Il suo tutto quello che lei ha fatto pensa avesse aperto a livello
Va bene allora io naturalmente invito tutti a leggere questa questa libero che lei ha scritto romanzato della della vita di di Francesca Bertini dal titolo l'ultima diva edito da da Fazi ringrazio Flaminia Marinaro per per averci parlato di questa sua prima opera grazie
Grazie spero che vi piaccia