"Enrico Berlinguer parla all'Italia di oggi"

Voglio salutare e ringraziare intanto il compagno Piero Beccaria presente questa sera alla inaugurazione della festa
è presente
A questa nostra iniziativa
Nel ringraziare Piero voglio ringraziare tutti i compagni e le compagne che in questi se il mese di preparazione dalla festa di ideazione che in questi ultimi cinquanta giorni di costruzione giorno dopo giorno della festa ma consentito
Di allestire questa grande manifestazione politica culturale gastronomica nel senso che una festa ricchissima dal punto di vista del minore dell'Offerta che è possibile utilizzare mi se vogliamo voglio ringraziarlo nell'attraverso a partire dalla compagnia Piero tutte le compagne e compagni che hanno speso
I giorni di ferie hanno speso giorni di permesso hanno speso i loro giorni da pensionati hanno speso le loro essi sabati e le domeniche le serate
Per consentirci di fare questa festa che manca ancora un qualche pannello ma la festa ormai c'è tutta di una festa che parte questa sera durerà venticinque giorni fino al diciannove di settembre speriamo che il tempo ci aiuti a vivere questo grande avvenimento politico di dibattito di cultura e di confronto
Il programma lo conoscete l'avete già visto e Abba già apparso domenica sul nostro giornale i mezzi di informazione ci stavo io aiutando e ringrazio tutti loro per la informazione la divulgazione delle iniziative delle idee e dei valori che circoleranno in questa festa li ringrazio ancora per l'aiuto che ci danno a fare conoscere le idee e i valori del partito democratico della sinistra le idee e i valori contenuti dei progressisti
Voglio dare adesso la parola per iniziare il nostro lavoro al compagno Marco Minniti della segreteria nazionale del Partito Democratico della Sinistra responsabile dell'area del partito la parola Minniti
Grazie
Io ho soltanto pochissimi minuti questo momento in cui siamo per inaugurare questo nuove straordinarie appuntamento se consentito anche a me e a nome della direzione del partito ringraziare di cuore tutti quanti i compagni gli amici che con il loro lavoro oscuro duro difficile di questi mesi di Mestre time mi hanno consentito la realizzazione di questo straordinario appuntamento politico e civile della vita italiana stamattina avete visto anche in queste ore sistema presentando nel loro nella sua ricchezza il programma di questa festa è un programma ricco che prevede una partecipazione forse diciamo la più significativa di questi ultimi anni avremo nella festa ministri che rappresentanti di tutte le forze politiche
Dirigenti del nostro partito da organizzazioni sociali uomini di spettacolo e della cultura e poi avremo un straordinaria appuntamento di carattere spettacolare con il concerto dei Pink Floyd
Modena per i prossimi venticinque giorni si trasformerà un po'nella capitale
Del dibattito politico e culturale del nostro Paese
E il PDS sarà un po'la parte diciamo del padrone di casa noi
Abbiamo pensato quest'anno di dedicare
La nostra festa a due straordinarie personalità che hanno segnato un pezzo grande di storia italiana al compagno Enrico Berlinguer
Di cui quest'anno ricorre il decimo anniversario della morte un grande italiano su queste cose
Discuterà di qui a qualche minuto la compagnia genere esco presidente del nostro partito un grande italiano una italiano nella politica nella vita civile un esempio straordinario di coerenza politica e morale che ne vogliamo riproporre all'Italia di oggi c'è molto nel pensiero di Rico Berlinguer che ritorna con grande attualità ecco grande forza anche in questo tornante della storia d'Italia
E poi da tutt'altro versante
Edoardo De Filippo un grande uomo di cultura e di spettacolo anch'esso
Con la sua opera i suoi scritti le sue rappresentazioni teatrali assegnato un altro pezzo
Un pezzo d'Italia quella
Parabola del mezzogiorno
Di un pezzo di un cuore pulsante del nostro Paese che ha parlato all'Europa ha parlato al mondo interno
Ed è nel nome di queste due straordinarie personalità che noi vogliamo per venticinque giorni di prospettare l'idea di un percorso di una strada che insieme seguiremo attraverso i nostri dibattiti attraverso gli appuntamenti spettacolari attraverso anche il ricco itinerario gastronomico che la stessa festa propone due sono sostanzialmente i temi che saranno al centro una riflessione politica del nostro Paese è il primo sarà come dire un bilancio da parte dell'opposizione
Dei primi cento giorni del governo Berlusconi
Cento giorni per noi non entusiasmanti anzi
Estremamente gravi di preoccupazioni
Preoccupazioni sul terreno istituzionale
Preoccupazioni sul terreno economico sociale proprio di questi giorni
Non straordinaria attenzione che si è creata il riferimento alle questioni delle pensioni non è qui lo diciamo con grande chiarezza e questo sarà uno dei temi su cui ritorneremo spesso nel nostro Festival
Noi siamo per discutere una riforma del sistema pensionistico
Siamo per colpire leale di legalità siamo per colpire di imbrogli che pure ci sono
Non siamo però
Per usare in maniera indiscriminata l'accetta
Per utilizzare ricetta che cambiano ogni giorno che ci appaiono confuse che poi finiscono per scaricare su una parte importante e spesso meno abbiente del popolo italiano un prezzo grave di errori
Che anche in queste settimane in questi mesi usati compiuti
E poi c'è tutta la vicenda economica la manovra avete visto anche in queste ore in questi giorni gli attacchi molto duri che da parte di settori della maggioranza di governo sono stati fatti a Bankitalia si tenta di colpire sostanzialmente l'autonomia
Del nostro istituto d'emissione si cerca di intaccare uno dei cardini fondamentali della vita democratica delle regole di un'economia questa sì davvero libera e di mercato
Anche su questo noi diciamo che dietro la teoria del complotto
Dietro diciamo a questo voler nascondere diciamo la sindrome di poteri forti che tramano contro il nostro Governo a livello all'estero in Italia c'è invece una sostanziale incapacità nell'affrontare i nodi sostanziali dell'economia e della società italiane ma anche su questo
Dentro la sua perizia discuteremo con iniziative specifiche diremo la nostra faremo nostre proposte chiameremo a discutere le altre forze di opposizione e apriremo un dialogo un confronto una interlocuzione serrata forte anche con rappresentanti del governo che qui saranno presenti in numerosa schiera la seconda secondo obiettivo di questo Festival insieme così libero e un po'più diciamo di prospettiva
E quello cioè di individuare momenti di approfondimento sul terreno programmatico culturale politico
Ideale per costruire una alternativa di governo questo governo al governo Berlusconi al governo della destra
Da questo punto di vista e noi abbiamo individuato una strada che ci pare importante fondamentale che è quello del confronto dell'incontro tra più culture tra più punti di vista l'incontro cioè tra forze di sinistra
Tra forze di centro laico e cattolico le forze moderate che sulla base di un programma di costruzione di cambiamento del Paese possono e debbono trovare un punto di accordo per costituire una crearle credibile alternativa di governo da questo punto di vista in questa direzione avremo numerosissimi incontri dibattiti che avranno questo carattere cioè di un laboratorio il festival come un laboratorio
Per potere diciamo lavorare a questo progetto politico
Che mi pare anche il logoramento del governo Berlusconi rende più che mai come un progetto all'ordine del giorno soltanto del PDS ma dell'intero Paese
Ecco allora su questi due strade si svilupperà il discorso si svilupperà il ragionamento di questi giorni l'opposizione è un'alternativa credibile di governo su questo saremo chiamati a discutere su questo penso incontreremo l'attenzione di parte importante non soltanto dei dirigenti dei militanti del nostro partito ma di parte importante dell'opinione pubblica italiana
Io
Vi ho illustrato un po'tutto
Avrei concluso e ritorno quindi nuovamente alla parte iniziale
Ogni qual volta ognuno di noi dirigente di partito ma anche questo capita a molti uomini della carta stampata dalle televisioni alla gente comune elica volta
Si entra dentro una festa come queste viene spontanea come dire da un lato
Un
Forte ammirazione
Un'ammirazione per le capacità organizzative per la dedizione per quello spirito
Per quel comune sentire che consente a pezzi uomini in carne ed ossa di impegnarsi in maniera straordinaria disinteressata per il raggiungimento di un obiettivo comune
Questo per noi è un grande patrimonio
Un valore e un valore nostro è un valore
Che noi poniamo anche all'attenzione alla società Italiana
Abbiamo per lungo tempo
Ha avuto
Una vera e propria campagna
Che ammesso forse troppo facilmente insieme
Una giusta critica contro le degenerazioni della partitocrazia
Insieme ad un attacco generale contro il partito in quanto tale mi pare che i fatti di queste settimane
Di questi mesi il fatto che ci sia un governo nazionale sempre di più un messo in crisi in discussione da un conflitto forte di interessi
Il fatto che ci siano sempre di più
L'esigenza che dalle pensioni alle questioni della giustizia ci possa essere una parola forte dei cittadini ripropone l'idea del partito come una forma dio organizzazione o democrazia del nostro Paese
è un partito si regge attraverso il contributo l'azione degli elettori e simpatizzanti e il contributo disinteressato di centinaia e migliaia di militanti
è un contributo straordinario che anche in questo momento
Di seria difficoltà economica per partito
Ci pare di poter considerare come lo straordinario patrimonio con una risorsa che dobbiamo gelosamente conservare grazie allora
Ai compagni di Modena grazie ai compagni che hanno lavorato in questa festa
Grazie a tutti quanti coloro che sono qui
Grazie accompagno Beccaria sindaco di Modena che ha avuto la il coraggio la voglia la volontà ha la forza di stare in campo in un momento così difficile la sua vita
Intendendo la politica come servizio bensì cittadini grazie grazie di cuore a tutti grazie modera il PDS italiano ringrazia Modena ringrazia i compagni un abbraccio caldissime caloroso tutti
Ringrazio compagno Minniti ha la parola al compagno Antonio Bernardi presidente dell'Arca unità il nuovo editore del nostro giornale compagno
Voglio associarmi a nome dell'intero collettivo dell'unità tagli amministrativi ai poligrafici al l'intero corpo redazionale dei al direttore del giornale Walter Veltroni
Al ringraziamento rivolto ai compagni di Modena da parte del compagno
Minniti
Credo che il ritrovarsi ogni anno in questo appuntamento il popolo nazionale
Attorno al nome del giornali in questo che diventa all'evento della ripresa politica e più interessante dove possibile il confronto di posizioni diverse dove possibile lo stare insieme
Bene per stare insieme per ragionare per discutere di politica per occuparsi di cultura per ritrovare momenti che non sempre facile ritrovare nella vita
Di ogni e di ogni giorno
Noi io mi limito a poche considerazioni per lasciare
Spazio alla introduzione alla relazione della compagna Giglia Tedesco
Voglio cogliere però questo che azione per ricordare a tutti noi poi avremo modo di farlo in altri appuntamenti nel corso della festa
Che questo nostro giornale che affonda le proprie radici nella storia in una storia antica del movimento operaio che porta nella sua intestazione fondato da Antonio Gramsci questo nostro giornale affronta
Una nuova fase della sua vita
Con ambizione impegno volontà di avere non solo un grande passato dietro le spalle ma con l'ambizione di avere un grande futuro davanti asse
Lo scorso anno
Alla Federal alla festa nazionale di Bologna potemmo annunciare che l'unità aveva
Frenato aveva bloccato la caduta
Di vendite di diffusione di forza
Che l'aveva gara contro tra assegnata nel difficile passaggio dal pc al PDS non era stato indolore anche per il Giornale questo
Passaggi
La caduta sembrava
Vertiginose che anche un giornale come il nostro non potesse sfuggire alla triste sorte di altri giornali che come editore hanno una forza politica
Eppure così come per il passato
L'unità è sempre stato un giornale non un bollettino di propaganda quindi è stato pure avendo come editore un partito uno strumento di informazione di formazione
Di notizie di cultura non un semplice strumento di agitazione
Propagandistica
Non si ha avuto un destino segnato si è fermata la caduta e l'anno
Questo in questa occasione noi possiamo annunciare una straordinaria vitalità
Del giornale
Che con la nuova formato la nuova edizione è aumentato aumentato Libè le vendite di oltre quattro milioni nei primi sei mesi dell'anno
A un incremento di oltre il sedici per cento nel giorno medio e solo vendite reali non è più il nostro giornale che cammina
Poi chiederemo a Minniti di ragionare anche su questo di fare un grande sforzo anche per questo non cammina più sulle gambe della nostra organizzazione del lavoro di diffusione anche se per fortuna in qualche isola di Bode Nadi Reggio di Bologna ancora questo resiste ed è bene che resiste ma ha cresciuto
E le proprie vendite la propria diffusione mediante è la vendita nelle edicole si è confermato sempre di più il suo valore dis giornale di strumento di informazione
Io credo che sia un dato che dobbiamo sottolineare non per autocompiacimento
Ma per la consapevolezza che parliamo di uno strumento vitale che merita di essere difeso potenziato sviluppato sul quale credere e di investire vedete noi aumentiamo le copie le vendite anzi per essere chiari
Il venti l'aumento dare le copie fa parte del linguaggio del passato aumentiamo le vendite del quotidiano in edicola con punte eccezionali
Per esempio con le nuove iniziative editoriali anche le figurine dei calciatori con la penetrazione in pubblici nuovi in una fase difficile per tutti quanti i giornali in cui il numero dei lettori dei giornali non aumenta in Italia sono tre o quattro i giornali nazionali
Che hanno un segno positivo nell'incremento delle vendite tra questi ci siamo anche noi c'è anche L'Unità e da questo elemento di vitalità che abbiamo ritenuto possibile
Avviare una fase nuova della nostra vita
Concordare con il partito un'operazione complessa che credo dovrà essere anche oggetto di maggiore riflessione ritornare ti a discuterne la preparazione del congresso
Cercare di separare
Il passato
Da quello che il presente il possibile futuro del il giornale a carico del Partito rimane
L'insieme dei debiti che storicamente si erano accumulati e chi erano venuti a fare a capo alla al giornale spesso
Adesso non è il caso di fare la storia di questi debiti in parte ne abbiamo discusso ne torneremo a disco
Il partito si fa carico di questa realtà
E affida ad una nuova società editoriale il giornale libero
Dagli impegni dai gravami del passato il giornale deve andare avanti e farcela da solo sfruttando sulla capacità di crescita delle sue delle sue forze dei suoi mezzi
è una sfida difficile ma non impossibile
Per questo noi chiederemo
Ai compagni ma non solo ai compagni
Ai democratici ai progressisti
Di aiutare il PCI
A dare gambe a dare solidità a questo progetto editoriale
Ritenendo L'Unità uno degli strumenti che caratterizza la pluralità dell'informazione nel nostro Paese
Io credo
Che immaginare un'Italia in cui non ci fosse più ogni mattina in edicola un giornale come L'Unità
Significherebbe pensare immaginare ad un impoverimento
Profondo della ricchezza
Delle idee delle notizie del modo di interpretare le vicende della società non perché il nostro quello del nostro giornale sia il punto di riferimento di lettura della società
L'unico o il più valido ma è uno dei punti di lettura della società indispensabile
Per capire per consentire il confronto per fare a camminare la realtà nazionale
Noi immaginiamo un giornale nella cui proprietà
Il PDS mantenga una funzione importante determinante se vogliamo
Possa rimanere l'azionista di riferimento per dirla con linguaggio che qualcuno ritiene moderno
Ma in cui possano entrare altri soci altri soggetti
Che aiutino contribuiscano
A che Giba a che cresca acché continui in questa impulso alla crescita un giornale il giornale dei progressisti
Questo è lo sforzo a cui tieni eremo per un azionariato diffuso i nostri militanti cittadini democratici attraverso la cooperativa soci attraverso altri strumenti di azionariato
E facendo di questo anche occasione
Per una grande discussione su uno dei temi dell'Italia moderna
Della sua vita democratica
La libertà di informazione la ricchezza e la pluralità dell'informazione che noi sentiamo
Correre pericoli seri vedete
Un giornale come il nostro
A questa vitalità
Vende molte copie a grandi a aumentato le entrate finanziarie per le vendite
Nona adeguate entrate pubblicitarie che ne consentano sicurezza nell'equilibrio e questo perché per dirla come Indro ma con un'affermazione
Di Indro Montanelli la pubblicità si muove in modo non ingenuo
E oggi è contrassegnata da una situazione di dominio di un unico soggetto che è anche capo del governo e questa commistione di interessi di stato di governo con interessi privati
Su un nodo delicatissimo come la pluralità dell'informazione che non può non aprire un grande dibattito sulle regole della democrazia
Sulla necessità dirvi vedere meccanismi strumenti che consentono la pluralità dei soggetti
Giglia ricorderà Berlinguer dieci anni dalla sua scomparsa
Nostalgia
Anche il pensare a quanto si è perso per l'Italia con la scomparsa di Berlinguer credo sia un sentimento diffuso non solo tra il democratici progressisti
Ma tra molti italiani perché era stata la scomparsa di un grande italiano
L'unità alcune settimane fa in occasione del decennale della morte di Berlinguer ha pubblicato la videocassetta
Che ha avuto uno straordinario successo non è vero che l'Unità venda soltanto con le figure dei e figurine dei calciatori ha venduto
No non c'è molto
Ha venduto in modo straordinario anche con questi iniziativa dedicata a delinquere credo che rivedendo quelle immagini di dieci anni fa si si senta lo stacco
Di di di un mondo di un'italiana che era
Concludo con questa unica considerazioni di dieci anni
Che ci separano dalla morte di Berlinguer sono dieci anni straordinari gli eventi
In questi dieci anni
Che hanno segnato
Il puntale alta del
Dominio del cachet
E dei disastri che ha combinato il cast fino alla rovina di Tangentopoli
Bisognerebbe anche ripensare
A tutta la
Tutto ciò che costò di di ironia di critiche di ingiustificati incomprensione
La sottolineatura di Berlinguer alla questione morale
Come fosse preveggente quel richiamo rispetto i disastri
Dell'Italia e come sia triste leggere oggi che molti di coloro che sbeffeggia Aronne il Berlinguer moralista di allora inneggiavano alla modernità di Craxi oggi si cimenti non in altrettanti elogi alla modernità di
Berlusconi ma facevo questa riflessione perché in questi dieci anni vedono il crescere in Italia di una anomalia
Nel settore delicato della informazione il dominio del gruppo Berlusconi che non ha riscontro in nessun altro Paese occidentale
Che non è stato consentito in nessun altro paese occidentale
Il craxismo ha compiuto tutto la sua parabola è crollato miseramente
Eppure oggi noi ci ritroviamo al comando al governo del paese il prodotto più alto dell'epoca Graziano
Era morto Berlinguer e Craxi rientrava con urgenza da Londra convocava un Consiglio dei ministri per un decreto
Che annullasse l'intervento dei pretori che riportavano Berlusconi nelle norme di legge previste e dieci anni fa
Berlusconi è stato bravo nel costruire il suo sistema di potere nell'informazione ma non c'è stato uno che abbia goduto di maggiori protezioni politiche
Di luglio
In questi dieci anni
Io lo propongo solo come riflessione sulle illusioni che a volte si maturano a proposito della novità ma per sottolineare un dato un elemento la questione della informazione e della pluralità dei soggetti non è questione marginale della lotta politica è uno dei temi
Che percorrerà questo nostro festival su cui si impegnerà anche il segretario D'Alema ma io credo che sarà un tema che deve coinvolgere
Le migliaia
Di compagni di democratici di progressisti che ritengono che la pluralità delle voci sia un bene irrinunciabile
Nelle vicende politiche alterne che possono determinarsi un bene irrinunciabile per la vita democratica del il nostro Paese
E con questo ringrazio di nuovo i compagni di Modena per l'impegno profuso per questa bella festa che stasera in Heini
Ringraziamo
Ringraziamo il compagno Bernardi la parola o la la compagna Giglia Tedesco
Presidente del consiglio nazionale del partito democratico dalla sinistra
Un obbligo in più
Agire come aree di di quanto di profondamente innovativo introdotto nella politica ma anche voglio sottolinearlo e soprattutto interpreti al Bellini di Berlinguer
Cercando di andare sapendo andare al di là di Berlinguer spesso nel senso di essere aggiornato i lavori e superato errori del grande patrimonio culturale politico che ci ha lasciato e qui vorrei dire subito una considerazione la questione si è posta
Molte volte
Io sono tra coloro che pensano capisco che questo giudizio la forzatura personale
Che sia arbitrario trasporre Berlinguer nelle nostre scelte successive alla sua morte quasi che abbellì easter sia stato una sorta di fondatori han detto ante litteram del partito democratico della sinistra
Io credo che non sia legittimo
Forzare il pensiero di chi non può smentire ci ma direi di più il decennio successivo alla sua morte come ricordavo è stato segnato da sconvolgimenti tali
Che ritengo sarebbe del tutto illegittimo da parte nostra ipotizzare quale corso avrebbe preso il pensiero e l'iniziativa di Berlinguer
Dobbiamo dirci a ripetere la svolta dell'ottantanove reca un altro segno quello inconfondibile del suo protagonista primario che è stato il compagno Achille Occhetto questo fatto
Che ci tengo a ribadire permettetemi di dire
Non credo io soltanto su anche il compagno Minniti compagno Riccio senza dubbio tutti i nostri compagni di Modern organizzatori questa bellissima Festival
Sono stati un po'oggetto di assedio dei giornalisti Occhetto viene non viene gli avete chiesto di venire gli avete mandato il fax gli avete fatto la telefonata ora io
Non sottovaluto il desiderio Dinoi tutti di avere Occhetto a questo Festival ritengo tuttavia
Che le giusto vi invito sia stato quello che gli è stato rivolto ai padroni di casa che a pieno titolo lo so perché sono i compagni di Modern organizzatori di questo bellissimo testi credo che
Qualsiasi altra aggiunta sarebbe fuor di luogo credo irriguardosa non solo nei confronti di Occhetto ma irriguardoso soprattutto nei confronti dei nostri ospita ma se mi permettete una cosa la voglio aggiungere fermo restando che condivido in pieno desiderio dei compagni modenesi che Occhetto sia qui che però come dire
Questo desiderio che un desiderio politico e non solo umano cui mi auguro che la risposta sia positiva
Non è però da mescolare con un altro fatto
Ed è appunto il ruolo che ha avuto e non può non continuare avere compagni Occhetto nella vita del partito che mi è stato determinante per creare
Consentitemi di dire
Che una cosa che mi colpì molto della lettera che ho avuto in sorta di ricevere in quel complicatissimo tredici giugno è passato poco tempo ma mi sembra sia passato tanti Occhetto chiosava alla fine
Con una sorta di ironica amarezza
Dicendo che secondo alcuni lui si poteva fare da parte perché ormai con la creazione del PDS era già entrato nella storia
Tra virgolette
Io voglio solo aggiungere credo che non solo glielo dobbiamo
Per verità ma lo dobbiamo a noi stessi
Che questa storia
Questo nuovo
Abbiamo appena cominciato a scriverlo quindi non è un fatto compiuto data Antonio
Di questa storia
Che appartiene al presente ma anche al futuro resta insostituibile fondamentale il ruolo del compagno Occhetto del resto come la stampa
A giustamente rilevato il primo che ha sostenuto questo dal primo momento dalla sua elezione è stato il segretario del nostro partito
Ma torniamo a Berlinguer sì appunto dicevo Berlinguer non è stato un pre fondatore del PDS
Sarebbe arbitrario considerarlo tale non non credo invece che si arbitrario cogliere via via e soprattutto agli inizi degli anni ottanta come cercherò di dire
Nel pensiero e nell'opera di Berlinguer ciò che spingeva oltre le categorie tradizionali del pensiero della sinistra io oltre il sistema politico dato io credo che a dieci anni di distanza
Si imponga come dire in qualche modo una periodizzazione
Del lavoro di Berlinguer e per fare questo ci soccorre
Una riflessione fatta dato agli atti a proposito della rilettura di gran c'è anche in questo attingo a uno dei preziosi Libretti dell'unità
Dice Togliatti il tempo che è passato ha gettato ombre e luci nuove sul tanti avvenimenti
Ha fatto talora balzare in primo piano
Fatti e linee di azione che c'eravamo abituati a collocare nelle loro caselle con un giudizio ormai definito senza più pensarci troppo e viceversa di altre cose ha sfumato l'importanza credo che questo sia applicabile
Anche al tentativo di giudizio che dobbiamo provare a fare suber dunque
Io credo che l'ultimo Berlinguer sia il più significativo
Anche se non possiamo ignorare che poi come dire le più clamorose affermazioni quelle comunemente assunte come tratto distintivo è segno storico della sua politica sono antecedenti
Ne ricorderò alcune
Rispetto alle quali tuttavia senza nulla togliere del loro carattere coraggioso nei gesti negli atti politici
In realtà più che innovazioni erano di portare a compimento a sviluppo ultimo le grandi scelte compiute da Togliatti con la svolta di Salerno
E il nuovo partito che appunto costruito fondato da Togliatti
Sempre Berlinguer adeguare di Aprilia ai tempi è un ragionamento che merita di essere ripreso come diceva giustamente Mini di oggi ci si propone in forma diversa lo stesso problema
Perché dico questo perché pensiamo ad esempio
La coraggiosa quasi temeraria di aperta sfida in piena era brezneviana
Con l'affermazione a Mosca
Da parte di Berlinguer della democrazia come valore universale
Senza dubbio non ci sfugge che quindi era un elemento appunto dicevo di coraggio e tuttavia nella stessa posizione aveva importanti precedenti del coraggioso atto di Longo rispetto all'invasione della Cecoslovacchia e prima ancora nel Memoriale di Yalta di togliere
Quindi possiamo dire
Che in quella fase in cui la forza delle posizioni stava più nella definizione appunto la democrazia valore universale che nella dissociazione
Vi era senza dubbio una visione potenzialmente dinamica dei blocchi anche una presa di distanza davvero idealismo ma non siamo ancora alla svolta che verrà dopo
Così pure potrei dire per il compromesso storico
La sezione su cui più ha ruotato per anni il dibattito politico su cui più è stato identificato Berlinguer
Beh io credo intanto che occorrerebbe a distanza di anni ormai riflettere sulle banalizzazioni di questo concetto
Anche sull'angustie in cui venne in parte costretto dal modo come si sviluppò la non positiva esperienza della solidarietà nazionale
Il meccanico allargamento delle alleanze consociative che si ebbe in quel periodo dal centro
Al Paese e che porta una sorta di visione statica del compromesso storico spesso oggi è quell'esperienza anche se alle nostre spalle io credo che possiamo forse vedere meglio
Come quella idea era in qualche modo la ripresa della grande forza motrice della Resistenza e poi della costituente della Costituzione
Cioè il patto costituzionale
Tra le più grandi forze che vi avevano concorso anche se appunto era inficiata quell'esperienza da quella che allora chiamavamo la conventio ad excludendum quindi in realtà il compromesso storico era un atto di continuità non era un atto di rottura e così ancora potrei aggiungere
Un terzo esempio la questione cattolica che in Berlinguer tocca il punto più alto con il famoso carteggio con monsignor Bettazzi
L'approdo non solo e non tanto della grande scelta dell'articolo sette cioè il momento del rapporto istituzionale con la Chiesa
Quanto nella grande intuizione politica di Togliatti secondo cui nel paese del mondo cattolico il mondo comunista si intrecciavano neanche si confondevano diceva Togliatti in modo originale
E da ultimo ancora ma gli esempi potrebbero proseguire
Sul carattere laico e programmatico del partito scusi senza dubbio
Berlinguer dette un contributo
Si tratta di un processo iniziato nell'ormai lontano quinto congresso a cavallo tra l'anno della liberazione il quarantacinque e l'hanno della Repubblica il quarantasei
Quinto congresso che sancì come sapete la fine della visione ideologica al piccino
E via via si è compiuto quel processo fino al superamento del centralismo democratico dico questo dunque anche se non ignoro
Che
La posizione di Berlinguer è stata sempre in questo senso delle posizioni più aperte io voglio citare un solo esempio il travagliati stima un decimo congresso del sessantasei quello in cui per la prima volta ricordate il dissenso di Ingrao
Si manifestò apertamente uno scontro nel partito uno scontro anche traumatico quindi eravamo abituati per Berlinguer fu in quel congresso trova più aperti al dialogo cioè un modo nuovo di concepire
Le differenze e i rapporti tra le differenze all'interno del partito
Quindi voglio essere breve quindi non aggiungo che in realtà poi va detto che se anche
Delinquere era molto aperto a questo confronto interno al partito la sua tendenza poi era sempre a ricomporre a unità le posizioni ricordo che una volta
Prima del congresso in cui stabilimmo appunto sancì mo'latine del centralismo democratico mi disse che in realtà non tutto poiché risolvibile solo con maggioranze e minoranze ecco quindi voglio dire siamo ancora nell'ambito di un modello che non dirà un modello vecchio perché poi esservi stato un modello molto avanzato della storia del PC ma un modello che
Pur sviluppato
In progress oggi ma adesso è nella storia del PC
Mentre la vera innovazione secondo me c'è un margine di arbitrio in questa via valutazione ma credo che dobbiamo anche dirci le cose in modo agiografico
Quella di oggi potremmo chiamare una discontinuità
Sì alla fine degli anni settanta e all'inizio degli anni ottanta
Cioè quando si brucia rapidamente quel massimo di consenso ottenuto dal piccina settantacinque settantasei
E Berlinguer comincia a interrogarsi sui processi di fondo italiani e mondiali anche sotto i colpi degli avvenimenti
Di quel periodo l'accelerazione di degenerazione
In quella fase dell'esperienza Penta partitica che pure partendo il centrosinistra aveva segnato in senso positivo e di rottura la situazione italiana
E quello è il periodo dei fatti drammatici di Polonia la fase in cui Berlinguer definisce esaurita la spinta propulsiva e di rinnovamento delle società dell'Est europeo seguite alla
Un certo sprezzo che Berlinguer in quegli anni si rinchiuse nella diversità pago uno scotto al suo essere ideologico un Berlinguer cioè ideologico
Quasi che questo determinarsi una fissità nella sua azione
Qualcun altro ha scritto una cosa più interessante ma egualmente secondo me è rischioso
Dicendoti abbandono il campo di una politica sentita come troppo a Ubu angusta in mio per e tentò di misurarsi con la crisi del mondo e che così cito sempre la diversità comunista cercava di uscire dal vicolo cieco del moralismo per corrispondere la consapevolezza della gravità dei tempi del divario tra allora suprema del genere umano nella vicina via indaffarata di tante forze collettive e singoli senza dubbio una bella definizione ma anche in questa bella definizione c'è il rischio di vedere
Come dire in Berlinguer una sorta di di inattualità e quasi di utopia
Secondo me è stato vero il contrario sono quelli gli anni in cui Berlinguer tenta di indicare strade inesplorate e avanza grandi intuizioni anticipatrici
Ne ricorderò solamente alcune particolarmente significative
Berlinguer analizza la crisi dalla regole
Del socialismo e teniamo conto che non si erano ancora manifestati all'estremo in termini di crollo e di disfacimento
Le insufficienze in pari tempo del capitalismo a fronteggiare i nuovi grandi problemi del nostro tempo il dramma del rapporto nord-sud la questione ambiente sviluppo nudo l'uso della scienza per l'uomo di qui la ricerca da parte sua di nuove vie di trasformazione in Occidente
Di qui la convinzione della decisività
Della unità europea
Di qui in pari tempo un'idea che Berlinguer in quegli anni di sviluppo quella dell'interdipendenza mondiale tenete conto che Corbascio fa allora non era ancora sulla scena mondiale
Di qui potrei aggiungere la ricerca a cui si applicò negli ultimi anni di nuovi finì per lo sviluppo che era secondo me una versione nuova e più precisa di quell'idea
Che aveva genericamente intuite che non a caso però fu anche malintesa negli anni precedenti dell'austerità
Questa fu un primo grande filone di ricerca del tutto nuovo della nostra esperienza nella nostra tradizione nella cultura del movimento operaio
E in pari luogo questo un secondo punto che vorrei ricordare
La convinzione che la trasformazione della società la sua crescita vedere scende in campo nuovi protagonisti e nuovi soggetti
Non a caso negli ultimi anni dedicò tanta attenzione al movimento delle donne ad esempio e che quindi occorreva sono parole sue non a caso pronunciate al Festival dell'Unità
Dedicato alle donne nell'ottantuno a Venezia occorreva dilatare i terreni della politica di più occorreva agevolare il cresce l'affermarsi di nuove potenze sono sempre parole sue nella società
E in pari tempo sono questi gli anni in cui Berlinguer approfondisce l'idea che la difesa dei diritti di chi lavora e componente fondamentale perché la democrazia non regredisca bensì si scrive
Certo a dieci anni di distanza
Molte cose potremmo ridiscutere di quella gloriosa purtroppo perdente battaglia che conducemmo contro il decreto sul taglio della scala mobile quindi non si tratta di mitizzare la però la idea di fondo di quella lotta che Berlinguer sposo affini in fondo era secondo me una sacrosanta idea se regrediscono i diritti di chi lavora Reptile discolo e più in generale gli spazi di democrazia credo che l'esperienza ci dice plus
E il terzo luogo ancora e soprattutto su questo vorrei ancora rubarvi pochi minuti
Berlinguer e il primo ad avvertire
Che il sistema politico
Raggiunto alle corde
In questo senso io ritengo che uno snodo fondamentale
La famosa intervista a Repubblica che è dell'ottantuno e direi che rileggendo alla in pista che avevo l'onore di venire qui a parlare con voi di queste cose ho riletto un fatto che è quello più noto l'abbiamo ripubblicato
Ma c'è un'altra cosa che non ricordava che in un certo senso ancora più sintomatico
Berlinguer alla domanda
Se è vero che oggi la questione morale al centro della questione italiana risponde spiegando il perché
E dice la questione morale non si esaurisce nel fatto che essendoci dei ladri dei corrotti dei concussore in alte sfere della politica e dell'amministrazione
Bisogna scovarli bisogna denunciarli e bisogna metterli in galera questo è cominciato ad Avvenire
La questione morale dell'Italia d'oggi secondo noi comunisti fa tutt'uno con l'occupazione dello Stato da parte dei partiti governativi e delle loro correnti
Fa tutto uno con la guerra per bande fa tutt'uno con la concezione della politica e con i metodi di governo di costoro che vanno semplicemente abbandonati e superati
Ecco perché dico che la questione morale il centro del problema italiano
Ecco perché gli altri partiti possono provare ad essere forse Di Serio rinnovamento soltanto si aggrediscono in pieno la questione morale andando le sue cause politiche ma questo dicevo lo ricordavo
C'era un qualche cosa lo ricordavo più e della presentazione
Di questa intervista
In cui l'intervistatore si stupisce del fatto che Berlinguer dice con una piega amara sulla bocca e nella voce dice i partiti non fanno più politica sembra una cosa che stupisce invece il giudice così no non fanno politica
Politica si faceva nel quarantacinque nel quarantotto di ancora negli anni Cinquanta sin verso la fine degli anni sessanta
Grandi dibattiti grandi scontri idee certo anche di interessi corposi ma illuminati da prospettive chiare anche se diverse e dal proposito di assicurare il bene comune
Che passione c'era allora quanto entusiasmo quante rabbia sacrosante
Soprattutto c'era lo sforzo di capire la realtà del Paese d'interpretarla e trasversali si si stimava De Gasperi stimava Togliatti e Nenni e al di là delle asprezze polemiche nera ricambiato
Beh io credo che questo testo è illuminante di come Berlinguer aveva antiche tutto diciamo dove poteva portare uno sbocco della situazione italiana sì non avveniva questa appunto questa svolta dei partiti nelle forze politiche quale fu credo anche questo dobbiamo dire con chiarezza proprio per non mitizzare
Il limite di quella posizione ecco dobbiamo capire come mai che la posizione si fermò lì anzi come larga parte anche tra noi quella posizione vede equivocata come un fatto moralistico
E perché in realtà nel pensiero di Berlinguer non si avvertiva la necessità di un mutamento anche istituzionale cioè non si comprendeva quello che poi è stato uno dei grandi temi su cui è sorto il PDS che occorreva la riforma del sistema politico e non solo la rottura della conventio ad excludendum
Posso anche testimoniare che Berlinguer non solo non valuto di mutamento istituzionale ma in qualche modo ne diffidò ecco per esempio fu molto colpita dal fatto che lui non ritenne opportuno far parte della Commissione Bozzi la prima commissione che affrontò le riforme istituzionali nonostante che ciò fosse sollecitato da autorevoli segretari di altri partiti
Potrei aggiungere e anche questo è vero
Che il ritardo non fu solo di Berlinguer in qualche modo di tutti noi su queste questi della riforma del sistema politico questo è stato uno dei limiti più severi nostri
Potremmo dire poco se mi considero molto se mi confronto che negli altri partiti non venne risposta alcuna rinnovamento mentre noi questo rinnovamento l'abbiamo per intanto ha perseguito eppure sta di fatto che complessivamente per essere brevi in soldoni il mutamento e così è avvenuto più sotto i colpi di Tangentopoli che attraverso la trasformazione dei partiti e delle istituzioni e questo è il prezzo pesante che stiamo pagando
In altre parole per usare ancora termini Kharja Berlinguer stiamo vivendo drammaticamente la differenza tra novità e innovazione
Berlinguer diceva diffidati a priori delle novità
La novità è solo come dire l'imprevisto qualche cosa che non si poteva prevedere non era in grado certo prevedere l'onorevole Berlusconi
Ma aggiungeva che appunto la semplice novità e in qualche modo un acquietarsi accodarsi agli avvenimenti
Mentre la innovazione è un'iniziativa cosciente
La invenzione politica per introdurre il cambiamento non soltanto nello stato delle cose ma nel corso delle cose ecco il senso del perché c'è una forte attualità politica di Berlinguer
Certo Berlinguer si oggi lo ricordiamo
E anche perché un uomo che
Come dire parlava ed era di tutti gli italiani è un uomo di tutti perverso seggi rileggiamo quell'ultimo drammatico discorso di Padova bene troviamo la prova illuminante
Lui sostiene che bisogna essere garanti della democrazia e delle sue regole del parlamento e dei suoi diritti non solo sono parole sue per chi la pensa come noi
Ma anche dei diritti dei non comunisti addirittura degli anticomunisti
Quindi uomo di tutti
Ma in pari tempo è secondo me proprio in quanto in primo luogo l'uomo di tutti Berlinguer si rivelò Pini in fondo nel modo giusto uomo di parte nel senso di un uomo politicamente socialmente schierato ma senza settarismo
Ma fu soprattutto muto una bellissima espressione anglosassone Fischer oriented un uomo rientrato verso il futuro
E in un periodo in cui adesso i termini marinari sono molti quindi possiamo dire in cui la politica naviga a vista un uomo che guardava sempre che era progettato sempre verso il futuro
è un qualche cosa
Che venne non dimenticare e questo è il senso di questo nostro incontro del fatto di avere dedicato a luglio è un grande uomo di cultura come De Filippo
Questo nostro partiva secondo me questo deve essere soprattutto il senso del nostro impegno andare avanti con nuove idee nuovi progetti e nuove battaglie
La stiamo a
Tributo di riflessione sull'azione del pensiero del compagno ricorda lingue arte e il primo contributo di un lavoro che continuerà durante la festa io rinnovo l'invito a vivere
La festa è la città di Modena vorrei concludere questo nostro primo incontro con un ringraziamento alle forze dell'ordine che lavoreranno intensamente per garantire le migliori condizioni di trent'