La Matassa - Stagflazione e rischio carestie: gli effettti collaterali della guerra in Europa e nei paesi in via di sviluppo

Appuntamento settimanale qui su radio radicale con la la matassa a l'Abruzzo rubrica il focus di approfondimento promosso da radio radicale dalla Fondazione
C'è una quest'oggi parleremo di un di un tema più che mai compresso ovvero le ripercussioni della crisi ucraina della guerra in Ucraina
Sulla ragazza scalata sull'economia ovviamente europee e questo a che fare con la tenuta economica e anche la tenuta istituzionale politica alla durata
Che le posizione europea avranno nel breve e medio periodo a seconda di quante quali saranno le la durezza
Ovviamente non solo delle sanzioni ma anche la durezza del Periodo economico ci attende si parla già lo fa lo ha fatto nelle scorse settimane
Il commissario europeo Gentiloni dei rischi concreti di stagflazione quindi il mix tra sostanzialmente bassissimi Pili era addirittura in alcuni casi il rischio di recessione e alta inflazione
Ma molto discuteremo in questa puntata perché è giusto che sia così dei rischi invece per paesi non solo limitrofi ma anche ai Paesi asiatici africani che hanno evidentemente economie molto più deboli istituzioni molto più fragili
Sappiamo che c'è una crisi importante in questo in questo momento trentasei stati dipendono dalla dall'Ucraina e dalla Russia
Oltre ferramenta oltre delle loro esportazioni di grano quindi abbiamo a che fare un rischio concreto di carestia e ci sono attualmente ventidue milioni di tonnellate di grano bloccati nei silos dell'Ucraina e su questo si sono prodigati ovviamente
Istituzioni internazionali le Nazioni Unite la FAO ma anche il segretario di Stato americano entrano in venti canti
Per cercare di scongiurare almeno il il rischio di una di YouTube di un'esplosione di una emergenza alimentare di una carestia che Possa coi apportare ai grandi stabilita su più ampia scala
Ricordiamo che anni fa quando ci fu il periodo delle cosiddette primavere arabe che poi primavere non furono per i diritti quei Paesi coinvolti ma furono lunghi inverni tutto si scatenò proprio dalla dalla penuria di Pale anche dal momento importante i prezzi del pane questo per dirvi che questa matassa è particolarmente ingarbugliata ma che è giusto tenere a mente presenti
Tutti gli elementi che rendono ancora più complesse se possibile il quadro di politica internazionale e di economia restiamo ordinati vivendo
è un piacere avere con noi molto ospite alcune nuove a questo spazio ed è ancora di più un piacere ce l'ha con noi la professoressa Anna Maria Simona professoressa già professoressa di Economia la Sapienza di Roma consigliere esperta del CNEL e presidente della Fondazione Giacomo Brodolini buongiorno e grazie per essere con noi
Ceccon Nori Francesca Isotta che è un'esperta di cooperazione cooperazione allo sviluppo in particolare presidente del la venti trenta un'organizzazione di volontariato incentrata sull'agenda venti-trenta dell'ONU come sapete
Coordinatrice della commissione Mobilità emigrazione dell'anche l'Associazione nazionale antropologia professionale che ci aiuterà proprio a investigare quello che succede
In nei continenti asiatici africani Medioriente sul su sugli sugli spunti che dicevamo in appalto e come semplici sono con noi Giuseppe Russo direttore del Centro Einaudi e Fabio Pammolli Presidente Fondazione insieme c'è del Comitato per investimenti che investe U
Io partirei proprio con un quadro generale e con un commento da parte della professoressa Simona sì
Buongiorno a tutti voglio se come lei ha detto la crisi
Del guerra travolto in Krajina e Russia
Comporta intanto gravi problemi anche per i Paesi industrializzati c'è una crisi di alimentare che si prospetta severissima per i Paesi ieri sviluppo ma ci sono anche effetti indiretti su questi Paesi che passano attraverso gli effetti indiretti della crisi sui Paesi industrializzati ed è su questo che vorrei concentrarmi come detto Valeria la crisi ha portato a un problema di stagflazione
Cioè il l'aumento dei prezzi lo abbiamo visto già ora con tutte le cose sui Paesi industrializzati anche attraverso soprattutto i prezzi delle regia ma non solo anche i fertilizzanti anche it materie prime fondamentali per quella che è la transizione energetica per esempio cobalto e altre materie rara rare che sono presenti in Ucraina in Russia e che sono fondamentali per la produzione di batteri e quindi cioè Marco molto vasto di materie prime che sono fondamentali per l'aspetto dell'Energia nei Paesi industrializzati ed esista già traducendo in aumento dei prezzi rilevantissimo l'abbiamo visto tutti questo comporta aumento dei costi per le imprese che viene produrre in manufatti Pericle nei quali rientra in queste materie prime e questi a loro volta si traducono in aumento dei prezzi dei beni al consumo quindi una a parità di salari nominali una riduzione del potere d'acquisto
Per i consumatori e un aumento dei costi per l'impresa a questi e senti si è risposto soprattutto ma non solo invitando in tutti i Paesi europei e in parte anche negli Stati Uniti
Con misure di sostegno quindi di lancio un pubblico intervento per aiutare le famiglie le imprese in modo da calmierare questo aumento dei prezzi
Aumento dei prezzi che va ricordato e diverso nei vari paesi a seconda della dipendenza
Energetica di questi esempi molto importante lo sappiamo lo abbiamo sentito per Paesi come la Germania e l'Italia e i Paesi dell'Est dell'Europa Mele importanti ancorché rilevanti per gli Stati Uniti
Ora
Questo per per quanto riguarda i Paesi dell'euro rappresenta problemi seri perché
Come sempre le crisi di questi ultimi anni sono sempre asimmetriche cioè per quanto importanti diciamo come Fazi mano degli effetti molto non solo nei Paesi del Nord Sud anche tra Paesi industrializzati stessi giusto
Ecco ma questo che conseguenze a per quanto riguarda i paesi industrializzati idee l'aumento dell'inflazione da riserve in Europa ha cominciato a determinare un cambiamento della politica monetaria si sta parlando di gioventù lì dei tassi di interesse e di riduzione di quello che un tempo è stato il condita divisivo l'aiuto delle banche centrali nell'acquisto di titoli pubblici d'altra parte abbiamo visto un altro segnale molto molto recente da parte della Commissione europea che nelle raccomandazioni peritali che ad esempio comincia arde incoraggiare cautela nell'uso del bilancio pubblico
Per interventi anche Cagni relatori quindi che da un lato si prospetta una clima di maggiore austerità pubblicate nel bilancio pubblico e dall'altro un aumento dei tassi di interesse
Ora questo già nei paesi europei presuppone unità maggiore Q un maggiore costo nel finanziamento del debito ma qui vorrei arrivare ad allacciarmi attraverso in via di sviluppo
Perché se come già gli Stati Uniti hanno fatto e come forse varrà l'Europa i tassi di interesse comincia ad aumentare questi Paesi che già sono travagliati che a mille problemi hanno in più anche un indebitamento molto elevato
E quindi l'aumento dei tassi di interesse nei Paesi industrializzati
Si tradurrà in aumento del costo del finanziamento del debito in questi Paesi e dunque alle crisi alimentari si si raggiungerà anche questo problema finanziario
Che verrà aggravato ancora una volta perché per non farci mancare nulla da il fatto che se nelle nei Paesi industrializzati l'aumento dei tassi di interesse l'aumento dell'inflazione
Comporterà maggiore prudenza dello stimolo dell'economia o addirittura porterà come dicevi a una stagflazione la riduzione del reddito in implicherà una riduzione delle importazioni che sono dai paesi anche nei Paesi in via di sviluppo
Quindi alla aumento dell'onerosità del debito si aggiungerà anche una minore capacità di esportazione triste di questi Paesi e quindi una minore capacità ulteriore di servizio del decreto tutto questo potrà portare come dicevi non so se alle primavere arabe ma certamente ha problemi di far meglio di di riduzione dell'occupazione di grande cordialità
E allora li abbiamo il ritorno sui Paesi industrializzati
Forse attraverso migrazioni occorre esatto esatto esatto è veramente può esordire un cane che si morde la coda in queste in queste in questi casi grazie intanto professoressa Simona t. per questo
Primo esaustivo
Commento che ci aiuta inquadrare il modo più generale quadro Complesso che ci troviamo davanti fosse uno dei più compressi negli ultimi negli ultimi cinquant'anni Francesca De risolta appunto la la professoressa Simona sì nato il quale ci ha fatto capire come sempre queste crisi sono asimmetriche e che evidentemente tanto colpiscono mai volutamente in modo diverso i Paesi occidentali ovviamente le economie più per queste preparate forse anche fortificate anche dalla recente
Da recente piano avere come dire Fund gara relativa pandemia e ma insomma ci sono
Ci sono però Paesi che non non hanno questi paracaduti che soprattutto hanno immediatamente delle ripercussioni che si traducono o con carestie fame problemi di instabilità sociale e politica e quindi spesso con conseguenze laddove sono presenti regimi mentre non o o non democratici si a ulteriori privazione di libertà
Sì grazie per questo passato passaggio perfetto e come appunto menzionava la professoressa abbiamo una stretta correlazione fra crisi alimentare
E improbabile emigrazione ora io più che di cooperazione internazionale mi sono comprata proprio di rotte migratorie in particolare dalla scale standard e quindi o una visione come orientalista esami sta poi troppo lunga che molto meno economica
Ma più prossima anche sia la sostenibilità sociale umana
E
Di questo
Vorrei infatti puntualizzare di questo argomento il passaggio da zone in situazione critica a zonizzazioni grave per l'approvvigionamento appunto di queste materie prime
Forme
Porta ad una riflessione che riguarda il costo delle materie prime e l'impatto che questo ha sulla limitazione della popolazione mentre se nei nostri Paesi industrializzati diciamo il costo della materia prima è una piccola percentuale sul sedici per cento del costo finale data nel prodotto e ci sono Paesi in cui il singolo Chicco è l'alimento e ai fatti a una nella grandi percussione che sui Paesi che appunto si ci appoggiano a degli aiuti alimentari per esempio
E è stato già segnalato data lasciavo che il prezzo aumentato anche solo del dodici virgola sei per cento e
Pontida
A ben trentaquattro zone passare appunto ignorante uno scaglione più critico di condizioni per quanto riguarda diciamo e la pratica oltretutto troviamo che il bosco in programma è stato costretto a ridurre le azioni per quanto riguarda legge aiuto alimentare nei paesi in via di sviluppo e questo è importante perché capiamo quanto una un minimo cemento osa toccare concretamente poi il piatto il cibo ciò significa che stiamo parlando di di fame
E la fame ha nella storia contato ovviamente disordini sociali quest'ultimo volevamo interni avete quindi se proprio possiamo dire che nella nostra retorica nostra azione la il prezzo del pane il prezzo della farina è legato all'origine delle primavere arabe che poi sappiamo benissimo capire un tutto una serie di perché non venti contesti geopolitici idee sociali anche malessere e sociale in quel periodo
Una concomitanza di diverse regioni
Possiamo dire però che da
La nostra memoria manzoniana il tumulto di San Martino era legato di nuovo ancora il prezzo del torrone quindi è un è un filo rosso che collega Shen quelli dei Paesi e tra l'altro delle primavere arabe noi possiamo ricostruire una un primo zio così della delle rivolte popolari legate almeno all'aumento del costo del mais in quel caso dati sette e due mila ottocento ma insomma poiché la nostra stampa abbia parlato di più di quelle che sono state scelte primavere arabe
In realtà è una vicinanza geografica però una visione internazionale
Ci fa vedere che l'interdipendenza e a livello energetico intenzionale distanti chiavi in mano ad esempio con il Sudan ad intendere per il novanta virgola cinque per cento nel futuro alimentari da altri Stati
è un problema che sta alla base della della tenuta geopolitica non solo bisogna le relazioni internazionali dell'economia ma della della salute sociale e politica del Paese stesso perché a bere una privazione di forniture
Peraltro novanta per cento novanta virgola cinque per cento di di import per un Paese che non ha alternative di differenziazione come cambiano San Vincenzo anche vari fornitori abbiamo visto con il caso energetico
Ovviamente ciò comporta livelli decisamente importanti
Chiarissimo chiarissimo e ci teniamo diciamo un secondo giro di tavolo rapidamente poi per tornare su questi temi intanto continua
No con Giuseppe Russo direttore del Centro Einaudi insomma il quadro dico da queste due primi interventi appunto visto che la matassa è tipica per per complessità dei termini pare mi pare piuttosto completo che cosa ne pensa
Ma io
Credo che
Siamo il in un Periodo appunto
Di complessità e di diciamo forte stress
Delle ragioni di scambio indotti da fenomeni di di rarefazione delle quantità che non sono facilmente
Sostituibili
A in un in un sistema di questo genere il a l'economia di mercato produce delle variazioni dei prezzi che i paesi sviluppati in qualche modo
Riescono a sostenere cioè
A apprezzo di aggiustamenti che probabilmente verranno ritardati perché si cercherà di fiscalizzare lì per un certo punto è un certo poi e poi dopo quello che succederà che di
In realtà non non non tutto potrà essere fiscalizzato e quindi ricadranno in qualche modo sui sui prezzi
Credo che non ci sia granché da fare nel brevissimo termine perché io sono fiducioso che nel medio termine
Di sistema a mondiale l'economia globale interconnessa sia abbastanza flessibile da porre dei rimedi
Io ricordo che ventidue milioni di di tonnellate di grano ferme nei porti sono tante
In assoluto in percentuale della produzione mondiale di grano sono il tre per cento e quindi sono sicuramente tante ma sono assai più in qualche modo importanti per i Paesi a basso reddito che non dirla tutta per noi
Certo infatti ricordava in apertura che RIS rappresentano per loro circa cinquanta persone nove delle forniture e questo è un grosso problema e poi sono ventidue tonnellate oggi no sappiamo voi domani quanto è bandiera azzurra al Senato magari sono adesso io non voglio adesso un inguaribile ottimista mi conviene tutto dalla durata che era ubriaca
Dipende dalla durata ma dipende anche dalla capacità di di adattamento di sostituzioni di logistica di di di far di percorsi logistici che ad oggi sono quelli che si erano assestati e che di qui a un anno potrebbero essere completamente diverso cioè io considererei complicato è strano che il grano ucraino del del prossimo raccolto non trovasse una strada per raggiungere i mercati senza passare senza senza incastrarsi nei porti se la situazione dei porti non dovesse sbloccarsi con cioè dobbiamo essere fiduciosi che in qualche modo tutte le onde tutti sciocco vengono riassorbiti che diciamo l'economia capitalistica di mercato comunque il miglior sistema possibile cioè produce gli incentivi migliori per riuscire a risolvere più rapidamente le cose non è abbiamo diciamo ha spesso criticato la no no il mondo di tutti non mio di sicuro ne abbiamo si è criticato spesso la globalizzazione ma in realtà mercati capaci di di commerciare con sistemi logistici
A avanzati sono sono probabilmente in grado di rimediare nel medio termine a a determinate strozzature perché oggi che oggi ci sono però queste strozzature di sicuro nell'arco dei prossimi dodici mesi particolarmente per i Paesi emergenti costituiranno un un problema a un problema notevole
Che dovrà essere affrontato con tutti i sistemi non ultimi anche tutti i sistemi di di di vivi di assistenza al a alla ai Paesi emergenti che i paesi sviluppati possono mettere mettere in campo l'altra cosa che io tra virgolette vorrei ricordare e che non è detto adesso il il quando la guerra in Ucraina è iniziata questa sembrava che dovesse durare poco e terminare in un modo solo cioè con l'invasione dell'Ucraina invece e durata molto la sovranità Ucraina ormai credo che sia fuori discussione e adesso il mood razzista si si va spostando verso una guerra che non non finisce più uno cioè una specie di di pantano in cui c'è chi non riesce ad avanzare abbastanza e chi in qualche modo non ha la forza sufficiente per ricacciare
Il il nemico al di fuori dei confini ecco io non vorrei che di nuovo la realtà ci consegnasse qualche sorpresa nel nel senso che è vero che in passato alcune guerre in alcuni teatri si sono diciamo fossilizzare ma è anche vero che la fossilizzazione di questa guerra ma non conviene a nessuna delle parti in causa non fosse altro
Perché Prato quattro mesi cinque Metra quattro mesi arriva l'autunno e dopo l'autunno arriva l'inverno e le guerre d'inverno non si facevano Simmi sicuro ai tempi di Napoleone ma anche i tempi attuali
Non è così agevole non è così agevole continuarla
Quindi quindi io no ecco credo che forse è proprio il fatto che esista uno stallo che non vi siano convenienze evidenti a questo punto alla due alla durata della guerra per nessuna delle delle parti io credo che probabilmente la la diciamo le i il sistema di della dei della diplomazia adesso potrebbe avere la strada un po'più sgombra di quella che poteva avere qualche qualche mese fa quindi non sono del del tutto del tutto convinto che non potremo avere forse una sorpresa positiva alla prima che arrivi l'inverno
Sono talmente assolutamente e appunto alla fine questo prima dire se professor Fabio Pammolli che che è collegato che credo che abbia appunto
Vado tutto che cosa che cosa commenta
Sì in questo momento abbiamo appunto il sovrapporsi di elementi
Crisi che sono esogeni rispetto al normale funzionamento dei dei sistemi economici delle carte valore a livello internazionale dei sistemi di approvvigionamento del setto che indotto e questo insetto di scarsità
Su materie prime essenziali su commodities alimentari e questo è stato descritto molto bene da chi mi ha preceduto quindi cracker che lo ripeta un'unica considerazione riguarda il fatto che
è chiaro che nel momento in cui noi abbiamo un sistema economico integrato a livello mondiale
Ma questo sistema economico integrato o uno una una condivisione piena diciamo dei valori delle democrazie non voglio dire occidentali ma dei valori che si sperimenta più evocati ICI nei punti di tensione negativa
Manifestazioni violente quindi regimi autocratici che però hanno
Valenza sistemica e quindi per certi versi stiamo riscoprendo il too big to fail
Anche un a questo livello lo sapevamo chirurgo lo potevamo immaginare ma di fatto stiamo scoprendo che abbiamo purtroppo l'elemento che impedisce un come dire all'assunzione di posizioni durature nei confronti di paesi che pure essendo integrati nei sistemi di scambio internazionale
Hanno una loro agenda interna qui abbiamo richiamato
Diciamo nella ricostruzione che un economista molto stimato almeno da parte mia come Nouriel da però conosco Economics ha fatto della parabola della dell'autocrazia russa
Mostrandoci che le motivazioni di questo attacco all'Ucraina Soro prevalentemente motivazioni interne di mantenimento e di rafforzamento del potere dopo fasi nelle quali si era pensato che quel governo è quella quell'impianto avesse potuto avremmo potuto garantire una crescita economica duratura cosa che non è stata e quindi adesso dopo una fase di forte propaganda interna c'è una fase di identificazione del dicastero documento di consolidamento del del potere
Quella rispetto a questo rispetto a questo credo che la comunità internazionale l'Unione europea
Gli Stati Uniti nella stessa Cina e Lidia
Siamo chiamati a trovare una forma di coordinamento diversa nuova che abbia come dire una maggiore tenuta rispetto a shock di questo nono la ricetta penso abbiano che l'aggiustamento dei sistemi di fornitura rispetto alle alla crisi russo ucraina sia molto più rapido dell'aggiustamento del sistema di fornitura legate alla crisi pandemica in Cina nei alla persiste nel i lo portava un adottati dal governo cinese quindi da questo punto di vista rispetto alle considerazioni di Beppe
Non credo che in realtà delle tensioni economiche legati alla crisi russa
Un al di là della della dell'aspetto europeo legato del dei problemi europei legati all'approvvigionamento di energia per quanto riguarda i prodotti agricoli siano tensioni che possono essere risolte più rapidamente
Rispetto a quelle che sono state indotte dalla dalla dalla crisi del compito e quindi su questo sono più ottimista perché mi sembra che il potere diretto Russo sia molto in contatto
Il debole più debole e io passerei appunto un rapido secondo giro proprio partire da dalla professoressa Simona sì per anche raccogliere insomma gli spunti gli stimoli briganti gli altri ospiti professoressa
Sì io credo di essere meno ottimista dei chi mi ha preceduto per due ordini di considerazioni da un lato la scarsità si traduce in un aumento dei prezzi e questi allora esistenti che non possono essere previsti in termini di intensità e di durata e se nelle economie occidentali importano
O possono portare modificazione politiche macroeconomiche nei Paesi industrializzati in via di sviluppo possono avere conseguenze molto più severe come era stato ricordato da Francesca episodi quindi è vero che magari nel lungo periodo
Le cose ritornano il mare continua ritorna calmo ma come diceva Keynes nel frattempo quello che succede
Non è prevedibile i quando il mare ritorna calmo la nave magari è già affrontata ma la mia principale preoccupazione al momento riguarda la i cambiamenti geopolitici che questa guerra a in messo in atto cioè si sta
Rompendo un un stanno rompendo relazioni economiche per esempio lasse Germania una relazione in Germania Russia e Cina che adesso viene spezzata
Dalla dall'atteggiamento russo si stanno formando blocchi
Ingiuria politico milioni sì ricorriamo professionista scusi se la interrompo che peraltro veniamo da un periodo un po'distratti diciamo di di di di di il suo nel senso la pandemia aveva comunque parzialmente modificato catene Colomba il lavoro quindi del del valore e quindi come dire si aggiunge rapidamente a un periodo di cambiamento un altro periodo di cambiamento molto radicale
In un lasso di tempo davvero da sembrare a chi già si parlava di de globalizzazione di risciò ori fra il adesso si parla di Friends & sciorina
Cioè di un allocazioni internazionale della produzione che non risponde più soltanto
A elementi di costo o di penetrazione dei mercati ma considerazioni geopolitiche e con questo che cosa voglia dire
Per i Paesi in via di sviluppo che erano stati integrati bene o male nel processo di internazionalizzazione questo neri il posizionamento dei delle dei Paesi egemoni nel contesto dell'economia internazionale questo inaugura critico
Ecco gli questo spunto della professoressa Simone anzi mi sembra molto molto interessante proprio in chiusura questo Francione in gara appunto catene lo volevano e si spostano non tanto per convenienza come abbiamo visto finora ma più per condivisione di valori diciamo così o per convenienze di altro tipo di spesso di tipo geopolitico e geostrategico progettare diviso è d'accordo e questo appunto che cosa significa come giustamente ci chiedeva
Si chiedeva la professoressa Simona sì per i Paesi in via di sviluppo e anche per noi e poi di conseguenza tu ti occupi di migrazione sebbene che appunto
Un un colpo di tosse da una parte corrisponde a problemi molto seri da altre parti del mondo più più fragili
Infatti sono stata molto colpita dalla positività dei due interventi precedenti
E anche rinnovata devo dire nonostante io debba mantenere un certo scetticismo quindi sono stata anche cultori volata dell'intervento trattorista Simona per non sentirmi un alieno in terra e effettivamente le modifiche che si che stanno avvenendo salvata la logistica salvata la bontà della visione che avete dovuto restituire della del sistema globale del sistema mondo
In realtà
A me non possono far dimenticare il fatto che quando si modificano delle condizioni parliamo di prezzi sul mercato
Non è detto che un rientro dei costi la materia prima comporti anche una variazione degli elementi di mercato che ci sono nel frattempo alterate questa è la prima cosa importante
La seconda cosa che vorrei puntualizzare torte dal mio punto di vista quindi direi più socio antropologico
è già percezione che le popolazioni hanno
Di ciò che hanno vissuto cioè incorporare una frustrazione d'impegno dopo
Come questo di guerra che a seguito di ogni pandemia comporta l'alterazione di di dinamiche sociali e di percezione proprio della dell'attento dei governi della cooperazione internazionale
Ma anche di questo sistema globale di commercio e di autonomia che ovviamente nelle fasce più basse nelle fasce più alte
C'è più educate dei dei paesi in via di sviluppo daranno delle dei risultati
Degli stimoli soprattutto ecco che noi minacciano sciopero a percepire ora io con la l'associazione a venti trenta mi trovo molto dentro queste questioni questi dibattiti perché alcuni nostri fondatori soci fondatori sono migranti insuccesso alcune di queste sono di Paesi africani grazie e il loro progetto imprenditoriale del progetto di sviluppo che propongono per cui ci chiedono sostenerli
Penso con barriere qui al concetto follow per esempio
Oggetto di produzione Tina in loco Pisani raggruppa il caso
Per contrastare cirrosi finiscono migranti c'è una una cooperativa di commedianti che recupera pollo c'era una volta gli la metodologia di produzione sostenibile sostenibile livello messo ambientale sociale economico e mi sta cercando sostenute economica proprio grazie ai suoi studi qui e e e salta all'occhio questo dato che la Repubblica del Congo il quattro per cento delle terre coltivabili sono utilizzate
Affronta induce prima del Sudan in punto novanta per cento di di grano diciamo la diversificazione non è proprio una cosa facile soprattutto se poi non è neanche dei governi magari FITA ed efficienti e rapidi in queste operazioni perché poi sono operazioni molto complesse lo sarebbero anche per Paesi come il nostro stiamo vedendo sul fronte energetico figurarsi sì per veramente il pane quotidiano quindi in in situazioni in cui appunto ci sono all'istituzione Nino non solo molto fragile ma anche insomma ad alti tassi corruttivi insomma tutto quello che possiamo immaginare
E quindi l'impatto che mi preoccupa è proprio questo cioè nella speranza di diversificare Suma auspicando che e che che sia la la visione positiva risposta prima sia le soluzioni alternative possano svilupparsi in modo positivo
In realtà
Quale sarà le le energie la capacità la reale sull'azione di queste nostre valutazioni prettamente teoriche in contesti che sono reali e che comportano tanti aspetti non solo economici non solo oggi soci ma anche umane ventidue eccetera quindi
Assolutamente allora lasciamo rispondere appunto Giuseppe Russo e Fabio Pammolli in quest'ultimo giro giro quest'ultimo scambio perché appunto la questione insomma molto complessa e come dire sono paesi che non sono abituati a politiche efficaci né tempi bravi ragionevoli qui parliamo appunto di rischi concreti di di carestie
Sì
Grazie se si la l'osservazione di chi mi ha preceduto e e corretta purtroppo noi abbiamo governi di inefficienti in buona parte dei paesi emergenti inefficienti vuol dire che con abbassa stabilita a basso tasso di Democrazia basso tasso di ricambio con frequenti anche fenomeni di diciamo colpi di Stato si dice così leggevo da qualche parte che il quattro per cento dei Paesi africani a un un colpo di Stato tenda almeno tentato se non riuscito tutti con ogni anno ora questo e e chiaramente un problema e chiaramente un problema e che è difficile che i paesi sviluppati possono risolvere se non come dei facilitatori perché ciò che deve crescere e sul territorio la cultura della democrazia e quindi devono arrivare le deve deve arrivare devono arrivare diciamo gli elementi soft come la l'educazione della della popolazione eccetera che che in molti casi non supportano il hanno non supportano questa evoluzione quindi condivido queste preoccupazione cioè al margine di una situazione che mettiamola così
Tecnologia e mercato e logistica insieme permetterebbero di mitigare ci sono ci sono sistemi di governance
Che che sono o no no non non non così efficienti quindi diciamo è corretto aggiustare la la mia percezione di una potenziale vie di uscita verso con queste con queste cose
Dal punto di vista delle merci agricole e c'è anche da dire che a e questo a scala globale o a scala planetaria e che difficilmente i prezzi relativi dei prodotti agricoli torneranno indietro
Tenuto conto dell'evoluzione climatica
Globale
Cioè è diventato oggettivamente e più costoso no accedere alle fonti idriche diventato oggettivamente più costosa in quasi qualunque parte del pianeta
No avere dei raccolti di successo è diventato più costoso assicurare i raccolti perché di fronte alle no ai problemi di ai rischi climatici in generale il mondo deve prepararsi a pagare le le merci agricoli di più questo non vuol dire che per Paesi che hanno che hanno una diciamo Bobo una potenziale vocazione alla produzione agricola molto buona e e non sfruttata non possano essere anche un vantaggio cioè può anche darsi che in in Paesi che sfruttano ancora
In modo insufficiente le loro risorse agricole questa non sia una una cattiva notizia sia al sindaco territorio di investimenti e di attrazione di capitali naturalmente se Civic riesce a dare capitali in una droga garanzia di di di di di sicurezza di sicurezza sufficiente però con condivido condivido il fatto che governare visto che anche i processi di mercato hanno bisogno comunque di di regole di di regole qui siamo comunque in una situazione in cui molti Paesi emergenti la la la la la governance non è non non è al top tra l'altro ecco se qui posto esibire
Aggiungo solo una cosa luogo stipato mezzo minuto fin qualche anno fa in realtà molte leadership di Paesi africani erano drasticamente migliorate sia in termini di età Quevilly propensione a al al mercato e nella nella democrazia cioè c'era stato un periodo favorevole che negli ultimi tre quattro anni ha ha visto in qualche modo dei nazionali dei casi di di di restaurazione ecco non sono delle cose ciclica ma è evidente che negli ultimi tre-quattro anni
Quella tendenza verso la la crescita dei dei governi diciamo moderni
E in in Africa si è si sia si sia interrotta con con alcuni casi di di di restaurazione che non sono
Non sono sicuramente positivi muovere che porre l'Europa non è che ce la caviamo tanto belli oscura dove soprattutto da un blocco Visegrad diciamo che è una tendenza comune probabilmente anche dovuta a periodi economici pandemie cima sola francamente i periodi economici difficili sono partiti già dal due mila e sette due mila otto in poi insomma beh abbiamo vissuto almeno quindici anni di immonda vissuto quindici anni molto complicati molto burrascosi
Ci abbiamo per affermare qui per questa per questa matassa io ringrazio davvero moltissimo le nostre ospiti che hanno preso parte a questo
Questa questo confronto devo dire molto molto interessante anche molto franco perché come come è giusto che sia ci sono sfumature su murature riversi percezioni diverse sulla portata no dei dei cambiamenti
E delle rivoluzione diciamo
In in atto
Grazie quindi moltissimo dalla professoressa Anna Maria Simona sì grazie alla dottoressa Francesca risotto e per essere state con noi grazie professor Fabio Pammolli e a Giuseppe Russo direttore del Centro Einaudi per Rama tassati su Radio Radicale è tutto l'appuntamento alla prossima settimana ancora grazie