Lo sciopero dell'Anm e la mancata informazione da parte della RAI sui referendum in materia di giustizia. Intervista a Alberto Balboni

Radio radicale siamo con il vicepresidente della commissione Giustizia del Senato senatore Balboni Fratelli d'Italia per parlare con lui del del dell'astensione delle dei magistrati iscritti all'Nm
Che non ha avuto diciamo un grandissimo successo
Mo'uno su due nella media
Allora lei senatore era sorpreso di questa di questa riuscita del del dell'erede dell'astensione considerando che anche autorevoli pm come Paolo Ielo avevano detto che era un lo sciopero ho sbagliato
Sciopero era legittimo per carità tuttavia è chiaro che era anche inopportuno soprattutto perché interviene a gamba tesa sul processo legislativo fino a prova contraria la sovranità appartiene ancora al popolo che la esercita attraverso i suoi rappresentanti che sono i deputati e senatori siamo noi parlamentari che rappresentiamo la volontà popolare i giudici dovrebbero limitarsi ad applicarla la legge non certamente intervenire nel processo legislativo
Mi fa piacere che circa la metà
Dei nove mila magistrati che avrebbero potuto aderire allo sciopero invece abbia ritenuto inopportuno inopportuno farlo abbia quindi rifiutato di astenersi le udienze abbia fatto il suo lavoro come ogni altro giorno
La riforma dell'ordinamento giudiziario e certamente una materia molto delicata
Il CSM
Ha già espresso le sue valutazioni di cui il Parlamento anche tenuto conto quindi un ulteriore iniziativa come questa che era certamente fuori luogo e mi sembra che era scarsa adesione che era ricevuto soprattutto se confrontata con le medie di altre occasioni simili dove si raggiungeva l'ottantadue rettore il novanta per cento di partecipazione ecco esserci fermati al cinquanta per cento testimonia che la stessa categoria dei magistrati ha ritenuto che non era il caso di alzare il livello di discontinuo fino fino a portarlo fino a questo punto
Se era top domani ci sarà un'iniziativa del partito radicale sul sull'informazione RAI anche per ricordare Enzo Tortora allora lei ritiene che sui referendum sulla giustizia non sia stato fatto il possibile per informare bene
No ma ne aveva già parlato di questo io credo che non ci sia stata una volontà di censurò o di oscurare il dibattito il problema è che purtroppo
Che il dibattito pubblico è stato mono monopolizzato da una vicenda molto grave che è ancora in atto
Il conflitto che si sta svolgendo anche in queste ore sul suolo dell'Ucraina l'invasione della Russia
Le sanzioni economiche le conseguenze
Sul bilancio di ogni famiglia
Il tema dell'approvvigionamento energetico il tema della sovranità nazionale come fa un Paese a dirsi sovrano se non ha un'autonomia energetica e deve dipendere
Da un'autocrazia Ovo comunque da da Paesi stranieri che poi possono utilizzare
Quest'arma per condizionare le nostre scelte di Paese libero e sovrano quindi sono temi lei capisce che purtroppo in questo momento monopolizzano l'attenzione dell'opinione pubblica dei commentatori
Ciononostante devo dire che il dibattito sui referendaria giustizia soprattutto negli ultimi giorni
Ha acquistato un certo spazio per fortuna perché sono temi importanti lei sa
Tratta Italia non condivide tutti i quesiti ne sostiene tre su cinque turni sostiene ma questo non toglie che anche quelli che non sosteniamo
Riteniamo siano comunque argomenti degni della massima attenzione
E e infatti indichiamo la gente ad andare a votare comunque solo che sulle aree sull'abolizione della legge Severino sulla riforma articolo duecentosettantaquattro
Del codice di procedura penale in materia di custodia cautelare noi abbiamo certa molte Riserve molte perplessità riteniamo che siano argomenti
Che sarebbe più giusto più opportuno affrontare in Parlamento però voglio sottolineare che il referendum è uno dei pochi istituti anzi il solo istituto di democrazia diretta e quindi
Merita comunque in ogni caso
Il massimo rispetto nel momento in cui cinquecento mila elettori o cinque consiglieri regionali hanno sotto hanno ritenuto opportuno e necessario sottoporre al vaglio del del giudizio popolare una norma anziché un altro Dinoi partecipiamo invitiamo i nostri elettori ad andare a votare soltanto su su due di questi non siamo d'accordo e voteremo no
Adesso sarà più facile il vostro compito sul sulla riforma dell'ordinamento giudiziario dopo questo questo insuccesso del dell'astensione dell'Anm
No non saranno nel più facile nemmeno facile perché comunque
La verità è che qui in senato è arrivata una norma blindata
Nel senso che il quindi il potere decisionale
Ormai che viene esercitato soltanto in una camera l'altra deve soltanto prenderne atto
Che non è esattamente quello che prevede la nostra Costituzione perché voglio ricordare che appunto un referendum popolare ha bocciato il mono Camera lirismo che voleva introdurre
La riforma Renzi nel due mila e sedici
E quindi il fatto che una delle due Camere alternativamente debba ridursi a semplice passacarte o comunque
Ah notaio che prende atto diciamo dell'altro ramo del Parlamento non mi sembra aveva questo non è un decreto sul punto punto pure lei sa che finisse sempre così ho capito
Beh c'è la spada di Damocle del della nuova consiliatura del CSM però insomma
Un po'di di margine di tempo scene ancora allora sì le voglio dire un'altra cosa come ha trovato il il intervista del presidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato anche sulla parte che riguarda l'ergastolo ostativo
Beh insomma Giuliano Amato sappiamo come la pensa per cui da questo punto di vista
Prendo atto
No no un'opinione particolare sulla gastronomia Tivoli sa come la pensiamo noi certo
Per quanto riguarda cioè la corte costruì ha detto che la Corte costituzionale deve ancora attenti c'era non fa nulla Mina testate la nuova lettura parlamentare del provvedimento che è passato dalla Camera al Senato
Sì hanno concesso sei sei mesi di tempo devono quindi se non abbiamo ancora
Sei mesi di tempo per cui come comunque la la corte missionario su questo tema la pensa che lo sappiamo già
Perché anche anche se a
Viene lasciato spazio al Parlamento
Diciamo regolamentare in dettaglio un principio la corte
Lo ha sancito in modo inequivocabile per cui
La cosiddetta presunzione assoluta
Di pericolosità nei confronti dei condannati per mafia o per altri gravissimi reati che rifiutano di collaborare
è venuta meno quindi come la pensa la corte sanare lo sappiamo già
Il tema su quale invece oggi si deve aprire un dibattito e un confronto purtroppo mi pare che il testo uscito dalla Camera e al nostro esame
Ancora una volta sempre con questa spada di Damocle dovrà decidere in fretta perché poi altrimenti decide la Corte nazionale perché sei mesi sembrano tanti ma non sono tantissime c'è stata di mezzo
Il tema vero è sì
L'alternativa alla cancellazione della presunzione assoluta
Debba essere praticamente il rovesciamento dell'onere della prova
Noi sappiamo che quando si parla di mafia soprattutto molto difficile per cui
Mentre prima la prova era
Carico del condannato poi invece oggi le prove devono diventare tutte a carico
Della pubblica accusa o delle o ormai saturi sorveglianza o se invece non sia opportuno in ogni caso introdurre un meccanismo di presunzioni semplici per cui
Il le forze dell'ordine
Ci magistrati
Possano partire da
Indizi
Per trarre delle conclusioni no no assolute soltanto relative in modo che il condannato abbia pur sempre la facoltà di dare la prova contraria ma sia lui a dover dare la prova contraria faccio un esempio molto semplice la prova di esistenza della persistenza di collegamenti con l'ambiente di provenienza è già praticamente col clan mafioso
Può essere data anche attraverso indizi presunti
Per esempio il il
La disponibilità economica di cui godeva il condannato durante
La carcerazione
Per esempio le attività economiche gestite dalla sua famiglia per esempio i rapporti di famiglia intendo famiglia natura a tre famiglie
Anagrafica e per esempio i rapporti e che intrattengono i suoi familiari che hanno intrattenuto negli anni della detenzione i suoi familiari
Per esempio
Il loro ruolo che il condannato rivestiva all'interno dell'associazione mafiosa un conto un soldato un conto è un boss
E insomma sono tutti su tutti
Tutti i criteri presuntivi che secondo noi dovrebbero essere valutati ponendo a carico del condannato la prova contraria
Sappiamo che non si entra nella mafia
Come si entra in una associazione non sono sportiva o dilettantistiche no rientra la mafia centro per sempre non mi ricordo quale magistrato
Ha detto che c'è il vincolo mafioso e più persistente del matrimonio soprattutto dopo l'introduzione del divorzio e quindi insomma è chiaro che un mafioso lo è per sempre
E noi sappiamo c'è il divorzio per la mafia
Direi direi di no direi che è molto neanche la separazione neanche la separazione è dobbiamo dire di più che molto spesso anche le collaborazioni
Che certi boss mafiosi hanno offerto in realtà poi col tempo si sono la bigamia la bigamia del mafioso peggio si sono rivelate false nel senso che era una simulazione soltanto per ottenere questi benefici e questo avveniva quando c'erano delle produzioni assoluta nei loro confronti figuriamoci adesso
Che cancelliamo tutto quindi
Insomma attenzione perché e Grassi a questa legislazione che a un certo punto lo Stato è riuscito non dico a fermare ma insomma ad arginare lo strapotere della mafia e stiamo vivendo un momento nel quale le difficoltà economiche la permeabilità di tante imprese che sono in difficoltà la disparità illimitata di soldi di risorse finanziarie da parte della mafia
Mettono molto in pericolo il nostro sistema produttivo
E anche la nostra democrazia perché poi sappiamo che la mafia alla fine ha sempre come scopo anche quello di vedere infiltrare la politica e di condizionato dalle decisioni quindi attenzione
A dare un segnale per il quale oggi lo Stato abbassa la guardia
Ora se si tratta di rispettare un principio assoluto mi può anche star bene
Non si può più ragionare in termini assoluti cioè vogliamo escludere che il fatto che non collabori un mafioso sia sempre e comunque indice
Del fatto che mantiene un contatto
Può anche starci questo ragionamento ma allora dobbiamo però passare non al vuoto totale dobbiamo passare a tutta una serie di paletti
Il condannato dover superare non lo Stato chiarissimo io la ringrazio ringrazio il vice presidente la commissione Giustizia del del Senato senatore Balboni satellitari