Craxi - Andreotti. Politiche stili e visioni tra conflitti e collaborazione

Buongiorno a tutti iniziamo questa lunga e intensa giornata di lavori
Di questo convegno di studi promosso dalla Fondazione Craxi su due figure eminenti della storia del secondo Novecento italiano come Bettino Craxi e Giulio Andreotti
Come previsto il tema del della della giornata un tema abbastanza diciamo eloquente nel senso che andremo ad analizzare in chiave comparata queste due personalità
E un approccio diciamo molto singolare ed è diciamo l'elemento di originalità
Con cui la Fondazione appunto organizzare questo evento infatti vi sono stati nel corso di questi anni numerosi eventi anche di ordine accademico dedicate alla figura
Tanto di Bettino Craxi che di Giulio Andreotti non vi sono stati ci siamo resi conto che era un vulnus da coprire al più presto
Degli momenti di confronto che studiasse perché analizzassero in chiave comparata queste due figure sulle grandi questioni sulle grandi diciamo scelte che hanno ritiene li hanno visti protagonisti sul piano politico istituzionale nella storia del Paese è un approccio inedito che crediamo possa rivestire interesse e che rappresenta una chiave diciamo di di di interpretazione delle iniziative che la Fondazione avrà in animo di mettere in campo anche nei nei prossimi anni e soprattutto in uno specifico nel prossimo triennio
I ringraziamenti vanno quindi soprattutto alla comitato storico scientifico presieduto da Giovanni Orsina che ha coordinato questo evento e
Ai i docenti ai professori che hanno dato insieme a Giovanni nano alla
Qualcuno di amento scientifico quindi li cito per uno il professor respiri il professor versori e il professor Jeffrey quindi li ringrazio anche perché sono stati deviati ripetutamente da me e dalla struttura della Fondazione per poter mettere in piedi
Questo evento intenso di ringraziamenti vanno politicamente a tutti i relatori e gli accademici le cifre Giano della loro presenza
Allora abbiamo chiesto la maggior parte di loro uno sforzo anche perché
Vi erano e vi sono studiosi specializzati in un filone piuttosto che in un altro
Non è semplice come vedrete nelle relazioni
Per uno studioso che si è concentrato magari sulla storia più socialista della sinistra italiana il movimento operaio o di Craxi poi doversi anche un po'ad entrare nell'altro quindi abbiamo chiesto loro uno sforzo in termini di analisi riflessioni di studio di cui siamo veramente di cui siamo veramente grati
In ultimo mano infine ci toccano un po'i ringraziamenti di ordine istituzionale
Innanzitutto vanno i ringraziamenti al Senato che anche in questa occasione della Repubblica e al suo presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati che ha inteso ospitare questo questo evento
La presidente Casellati tutti oggi non prenderà parte ai lavori per impegni concomitanti inteso inviare alla Fondazione un messaggio di cui intendo dare lettura un breve messaggio
Inviato al presidente della Fondazione Margherita Boniver
Gentile Presidente cara Margherita ti ringrazio per il credito invito a partecipare al convegno Craxi Andreotti politiche scrive visoni tra conflitti e collaborazioni che avrà luogo oggi sedici maggio nella Sala Capitolare della Biblioteca del Senato
Concomitanti impegni non mi consentiranno purtroppo di essere presente
Ma destino deve esprimere il mio più vivo apprezzamento per questa iniziativa che mette a confronto due protagonisti della Prima Repubblica inquadrando nelle attività e il pensiero del cammino storico politico ed istituzionale del Paese
Ripercorrere la formazione gli ideali gli orientamenti evidenziando le differenze costruttive
Ma anche i punti di contatto offre una prospettiva privilegiata sulla politica come dimensione pluralistica capaci di coniugare la contrapposizione di posizioni interessi con la ricerca della sintesi e della collaborazione nella certezza che il convegno saprà fornire utili elementi di riflessione sul pluralismo divisioni e culture che nel nostro patrimonio genetico l'occasione mi è gradita per rivolgere a tutti voi migliore Bruti i migliori auguri per il successo dell'iniziativa
Con viva cordialità come detto Maria Elisabetta Alberti Casellati
Un ringraziamento inoltre va al ministero dei beni culturali
Che ha patrocinato insieme al Senato questo questo evento patrocinio morale e quindi alla al ministro dei Beni culturali Franceschini e abbiamo avuto gradita comunicazione anche se in extremis le vostre inviti
Né invidie abbiamo fatto circolare non vi era notizia perché ci è giunta venerdì pomeriggio il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei ministri quindi insomma
Un ringraziamento doveroso alle istituzioni che hanno dimostrato grande sensibilità e un'attenzione verso questo momento di studi e di approfondimento che abbiamo inteso promuovere io concludo e recuperiamo qualche minuto per la sessione iniziale
Non prima di aver dato diciamo una un ordine tra virgolette di servizio nel senso che nella seconda sessione della giornata era previsto ed è previsto l'intervento intervento del professor Bonini rettore della LUMSA sulla visione istituzionale di Craxi Andreotti che per problemi diciamo relativi alla gestione dell'ateneo viene spaccia chiesto di posticiparlo al pomeriggio
Per recuperare ovviamente il timing della mattinata a fine della seconda sessione inizieremo con una relazione quella che è la terza sessione dedicata alla politica estera e cortesemente la professoressa
Sarà Tavani anticiperà la sua relazione alla mattina quindi per essere in ordine
Detto questo ringrazio i relatori di questa prima sessione di lavoro chiedo ai coordinatori soprattutto i coordinatori delle tavole del pomeriggio di essere inflessibile con intenti per ragioni organizzative quindi perché la giornata molto lunga molto intensa e rinviando anche ulteriori approfondimenti a quella che è una ferma volontà che abbiamo manifestato fin dall'inizio dall'organizzazione di questo convegno che quella dalla da parte della Fondazione che quella di pubblicare gli atti come momento di studi ed approfondimento che travalichi era
Diciamo questa giornata che resta a disposizione degli studiosi e soprattutto non ci auguriamo degli studenti che vorranno cimentarsi ma lo sono anche appassionati e quant'altro cimentarsi nella lettura di una stagione
Della vicenda repubblicana che è stata attratti o meglio a lunghi tratti nella sua storia e nei suoi personaggi molto stereotipata per non dire diciamo totalmente misti ficcata
Quindi vi ringrazio e vi auguro buon lavoro da parte della Fondazione Pozzo ma seguiranno anche interventi del presidente nel pomeriggio
Bene allora possiamo incominciare la prima sessione buongiorno a tutti grazie intanto alla Fondazione Craxi per l'invito grazie per la presenza
Di Stefania Craxi Stefano Andreotti in qui in prima fila saluto ovviamente credo che sia un'occasione importante questo è stato già detto e poi lo diranno meglio chi parlerà questa mattina e oggi pomeriggio
Un sia importante una riflessione comparata no su due personaggi che sono stati considerati per un certo periodo quanto senti momenti di più negativo ci potesse essere un sistema politico italiano
Questo ci fa anche pensare alla differenza tra il giudizio morale e il giudizio storico tale giudizio o giudiziario il giudizio storico
E quindi credo che questo sia un'occasione molto molto importante
Due persone due personalità politiche che hanno che erano politiche nel senso più totale del termine
Dalla formazione dal dal dalla dalla più tenera età potremmo dire
Che stride molto che non è paragonabile con i criteri di selezione dell'attuale classe politica e questo è anche una riflessione che credo possa essere utile
Ma io mi sono ripromesso di dire pochissimo perché i tempi mi hanno già detto facendo un po'di terrorismo
Che devo essere inflessibile quindi rischio anche di rompere di rovinare i rapporti di amicizia che ho con i colleghi che stanno a fianco spero nella loro disponibilità da questo punto di vista e comincerei subito dando la parola a Paolo Mattera
Che è ordinario di Storia contemporanea Roma Tre
Che si parlerà di Craxi nel sistema politico italiano nell'ambito di crescita sezione intitolata biografie destini a confronto prego professor Matteo
Grazie allora io ho l'onore è un pollo onere di cominciare con un tema che vastissimo quando mi sono proposto mi ha affascinato me mi ami anche preoccupato allora troverà partire con una domanda la domanda è questa
Non ho sganciando certamente appunto da quello che si diceva prima quindi le opposte alternative dell'apologia dell'invettiva ma cercando di invece concentrare una questione che si pone in un'ottica di lungo periodo Craxi è salito al vertice salito agli onori come con l'immagine del modernizzatore
E poi sarà ha subito il crollo come il principale rappresentante di un sistema che appariva ormai tradizionale appartenente al passato quindi è uni è una è una parabola proprio quasi a centottanta gradi che ha conosciuto un ribaltamento delle sue posizioni
E della sua immagine
Come possiamo provare a dare provare a dare una prima spiegazione di questa parabola
Quindi non una ricapitolazione o proverò qui a anche la traversa due documenti d'archivio soprattutto quelli della CIA della Fondazione grazie a proporre una una ipotesi di spiegazione
E quindi dividerò il mio intervento in quattro parti lo preannuncio per renderlo più acceso più più oggi pregio e più agevole proprio riuscire a seguirlo
Quindi in una prima parte cercherò di capire ed lo dirò nel modo più veloce possibile quali erano i problemi ereditati
Di che cosa arriva a che cosa c'era quando Craxi è è arrivato
Quindi a quel punto quale sta strategia è stata scelta e perché quali erano gli obiettivi strategici
Dopodiché nella terza parte la dinamica che si è attivata e l'interazione tra fattori strutturali di sistema iniziativa individuale perché c'è sempre questa interazione e li cercano di aiutarmi con dei documenti d'archivio
E infine rapidamente a quel punto tirare le fila con le ragioni che hanno portato alla compimento della parabola
Allora nella prima parte i problemi ereditati Craxi diventa come sappiamo tutti segreta nel settantasei e entra al governo imposizioni di una certa importanza nel mio Novecento ottanta quindi qual è la situazione in quel momento
I problemi sono moltissimi ce ne sono tante la crisi economica e terrorismo però sostanzialmente andando alla struttura del problema la questione i problemi sono due il primo è che il sistema politico italiano è un sistema bloccato
Quindi il governo si può fare soltanto al centro
Questo sistema bloccato in cui le due le due ali estreme sono incompatibili con il sistema economico e sistema internazionale ha portato in qualche modo ad una certa sclerosi del sistema politico
E
In più con la con la solidarietà nazionale le possibilità che questi se la poteva esprimere c'erano esaurite perché più che includere tutti i partiti dell'arco costituzionale obiettivamente non si poteva fare
Quindi quello che questi Steva poteva dare nei trent'anni precedenti noi varato
Questo primo problema di un sistema politico bloccato ne produceva un altro all'epoca meno visibile perché in qualche modo occultato dei problemi del terrorismo dalla crisi economica e così via
Ed era quello di una crescente sempre più forte insofferenza dei cittadini verso la classe politica
Presente c'è una fonte molto interessante sono i sondaggi che veniva fatto venivano fatti ogni anno dall'allora Comunità europea l'eurobarometro si chiama tutti consultabili sul sito
Interessante anche un po'curioso notare che dal mille novecentosettantadue in poi
Alla domanda qual è il grado di soddisfazione del sistema politico dello Stato italiani mostrassero sempre il tasso più di alto di insoddisfazione l'assetto l'esperto a tutti gli altri Paesi europei
Da settantadue in poi in misura crescente
Vorrei qui proprio un per un attimo fanno riferimento c'è un discorso di Aldo Moro non ci prenda dopo aver oggi però che che famosissimo discosta mio novecentosettantasette a proposito dello scandalo Lockheed e quindi e diceva ci avete preannunciato il processo nelle piazze
E ne vi diciamo che non ci faremo processare nelle piazze
E quello era proprio il monito Moro che percepiva questo desiderio di contrapporre una società civile virtuosa ad una classe politica pateticamente corrotta
E quindi le illusioni idea ammoniva sull'idea illusoria di risolvere i problemi dalla società decapitandola classe politica questo discorso fa un parallelismo che vorrei cogliere dopo dunque
Sistema politico bloccato e una latente un un potenziale latente di insofferenza verso la classe politica come risolvere questi problemi
Allora Craxi ha una grande responsabilità perché uno dei nodi di questi problemi è che a sinistra il principale partito è il partito comunista e non è partito su socialista quindi la la mancanza di alternanza la natura bloccata del sistema è in gran parte determinato dal fatto che a guidarlo posizione di sinistra non è un partito socialdemocratico
Compatibile con gli equilibri economici internazionali ma un partito comunista è un dato di fatto
Quindi come risolvere
Il problema di un sistema bloccato l'obiettivo è quello di cambiare il partito socialista per renderlo più moderno più aperto accetti nuovi che vogliono una società più libera più dinamica meno legato a schemi tradizionali
E in questo modo incalzare il Partito Comunista per cambiare gli equilibri politici a sinistra
E quindi a questo punto avendo gambe del partito e avendo cambiato gli equilibri politici a sinistra porre le premesse per quella che potrebbe diventare un'alternanza fra schieramenti contrapposti entrambi legittimate a governare
Questa sostanzialmente e la strategia che Craxi comincia ad elaborare sin da subito un partito autonomo totalmente autonomo
Privo di ogni subalternità rispetto ai comunisti che sia in grado di preparare una alternanza di sinistra è così sbloccare un sistema politico che si sta sclerosi Zandonà
Come fare però questo è un problema allora quindi questi gli obiettivi come realizzarli praticamente
Allora in prima battuta c'era la la la prima possibilità quindi entra nella seconda parte c'è un questi sono i problemi
Craxi ha ritirato questa soluzione e si pone chiaramente lucidamente una via da percorrere
Quali strategie seguire quindi seconda parte come faccio
Prima possibilità che è già evidente alla fine degli anni settanta e poi diventa vincente nell'ottantuno quello che potremmo chiamare il modello Mitterrand
Dunque affrontare la traversata nel deserto dell'opposizione
Modificare come era accaduto in Francia i rapporti di forza fra socialisti e comunisti metri socialisti alla guida della sinistra e quindi proporsi alla guida del Paese
Non stiamo parlando di pura astrazione perché sostanzialmente questa la linea che Craxi signorile portarono al congresso del di di Torino il mio novecentosettantotto ed è la linea che permise a Craxi di consolidarsi al vertice del partito
C'è però un però scusate il bisticcio di parole perché l'opzione di Mitterrand
Quella che entrano aveva seguito Costco tenacemente per vent'anni era quanto meno favorita dalle circostanze del sistema istituzionale e costituzionale
Quindi la quinta Repubblica è un sistema presidenziale elezione diretta del Presidente con l'elezione dell'Assemblea nazionale con i collegi uninominali a doppio turno quindi nella logica del sistema
Gli elettori tendono a disporsi lungo un asse destra sinistra e nella logica del sistema metterà ha faticato a convincere i secoli i colleghi degli altri partiti che bisognava ragionare in questi termini
C'è anche una questione di razionalità dell'elettorato era semplicemente inconcepibile arrivare al ballottaggio delle presidenziali con un comunista la sinistra non avrebbe vinto mai
Nemico del miracolo quindi era razionale proporre una soluzione in cui a ballottaggio arrivasse un candidato non comunista eventualmente appoggiato dai comunisti
Nel sessantacinque nel settantaquattro con le legislative del sessantasette e così via effettivamente l'elettorato francese lentamente si dispone lungo quest'asse e quindi mette Micara nelle condizioni di portare avanti la sua strategia
L'Italia ha un sistema costituzionale diametralmente opposto a un sistema parlamentare puro con una legge elettorale proporzionale pura qui non siamo a dire qual è il migliore è un dato di fatto quello francese
Creava un sistema di incentivi
Alla a a alla al ditelo alla disposizione di volare dell'elettorato quindi un sistema di incentivi per gli elettori e per i politici quello italiano creava invece il sistema di incentivi diametralmente opposto
E allora sebbene avesse vinto il congresso di Torino nel mille novecentosettantotto su questa strategia cachi da settantanove e in misura crescente le mie novecentottanta comincia a riflettere sulla praticabilità di questa strategia e comincia a ragionare
Ci riesco a fare concorrenza al Partito comunista è un sistema proporzionale con un partito comunista che ha una grande organizzazione enormi quantità di finanziamenti un tabù mai affrontato ma da da da dire
Collateralismo delle organizzazioni sindacali quanto tempo ci devo mettere
E quindi conseguenza
Per consolidare la leadership nel partito non partito diviso da correnti lacerato dalle divisioni quanto tempo deve impiegare per offrire una opportunità un'alternativa realmente perciò quello che permetterà era quasi una via obbligata nonché facilitata dal sistema per Craxi invece presenta enormi problemi
Quindi novecentottanta Craxi opta per una seconda più ipotesi opzione otto l'opzione scusate bisticcio di parole ovvero
Confermare l'alleanza di governo con la democrazia cristiana però da posizioni diverse non in una posizione di subalternità com'era spesso di primo centrosinistra quindi contrattando tenacemente ogni posizione
Dal Governo incalzare il Partito comunista con un'immagine di modernizzazione di riforme quindi incalzarlo stando al governo dal governo quindi cambiare i rapporti di forza a sinistra
E dopo aver cambiato i rapporti di forza sinistra allora in un secondo momento proporsi alla guida della coalizione di sinistra e quindi alla guida del Paese
Questa è la scommessa molto azzardata ovvero andare al governo con la democrazia cristiana per preparare l'alternativa la democrazia cristiana
Per fare questo Craxi quindi deve abbandonare l'ipotesi di rivolgersi al tipico elettorato di appartenenza l'elettorato che vota per ragioni sentimentali ed emotive perché sente di condividere un universo di valori tradizionale e doveva rivolgersi a due differenti elettorati dotati di una differente razionalità diciamo così
Un elettorato di opinione che quindi vota sostanzialmente con la razionalità di valutare
Un programma la sua affidabilità la sua applicabilità e quindi l'insistenza di Craxi di Martelli dice la madre di tutti i suoi collaboratori
Sul partito socialista con un partito che vuole rivolgersi a nuovi ceti medi che vuole rinnovare la società la vuole svecchiare
Però qui c'è il rischio che poi diventerà un serio problema l'elettorato anche un'altra nazionalità l'elettorato che non vota secondo i sentimenti di appartenenza può avere la razionalità dell'opinione ragionata
Può avere la razionalità della convenienza immediata
Stare al governo espone anche al rischio alla tentazione non soltanto dei dirigenti ma anche degli esponenti locali di impiegare le risorse dello Stato per distribuire benefici
E quindi attivare il calcolo razionale del voto di scambio quindi dare il voto
In cambio di un edificio particolare prescindendo sostanzialmente dalle considerazioni politiche generali quindi quello che conta è il singolo candidato che può dare un beneficio
Ora una scommessa del genere andare al governo per preparare l'alternativa significa puntare a due elettorati che lavorano secondo criteri di razionalità differenti
E significa a questo punto vince o cara la scommessa dell'elettorato di opinione
Senza cadere nel minimalismo quotidiano che attira l'elettorato
Di il voto di scambio questa è la scommessa da dal mille novecentottanta e poi dal mille novecentottantatré impone quindi di fronte problemi ereditati viene elaborata questa strategia e allora quale
La dinamica che si è materialmente messa in moto e qui vengo alla terza parte della mia relazione aiutandomi come dicevo prima con alcuni documenti d'archivio
Spesso nelle invettive posta Amgen topolini si è rimproverato alla classe politica degli anni Ottanta di essere stato la classe politica di cicale che non ha fatto nulla ovviamente nel clima invettive ogni argomento era buono la partitocrazia un termine che serve soltanto per fare polemiche giornalistiche ma non aiuta a descrivere i termini della questione
Allora cominciamo a porci la domanda quella classe politica da Craxi De Michelis Martelli ministri decana che la democristiano
Ha proposto progetti strutturali che affrontavano i problemi del welfare dell'industria dell'istruzione del sistema istituzionale e così via risposta sì a ha avanzato progetti tutti agli atti negli atti parlamentari negli atti delle commissioni parlamentari negli atti dei gruppi parlamentari nelle corrispondenze dirigenti di partito non erano voci non erano promesse generiche
Negli allegati delle corrispondenze ci sono picchi di centinaia di pagine con progetti molto ben strutturati
Dunque per esempio ne abbiamo un carteggio tra Craxi e presidente della Confindustria nel novembre del mille novecentottantatré per affrontare il problema del costo del lavoro
Abbiamo carteggi tra Craxi e Goria nel novembre del mille novecentottantatré per affrontare i problemi della sanità
E i problemi dettagliati del sistema previdenziale ancora una volta di più il sistema previdenziale abbiamo i lavori della commissione Cristofori e i documenti presentati da Dini che ieri sera il ministro del lavoro allegato agli atti di una serie di lettere mandata Craxi le riforme istituzionali con un apposito commissionata dalla commissione Bozzi
Dunque i progetti ci sono ma incontrano grandissimi ostacoli allora qui propongono chiavi di lettura ne abbiamo una specie di asse centrale che fatto da questi progetti di riforma che intendono aggredire la sclerosi del sistema provocata dal sistema bloccato ci sono i progetti sono qui
Questi progetti vengono schiacciati a tenaglia da due ostacoli di natura differente
Un primo livello di ostacoli e di natura simbolica
Un sistema bloccato
Esonera l'opposizione
Dal criticare i progetti i progetti di governo con istanze credibili e sostenibili l'opposizione sa che non andrà al governo lo sa
E quindi non ha il bisogno di presentare progetti che possano diventare progetti di governo e soprattutto sa che non si dovrà misurare in concreto con le conseguenze delle sue controproposte un dato di fatto
Quindi ogni volta che veniva presentato un progetto di riforma strutturale o parziale di previdenza sanità istruzione eccetera
Puntualmente c'erano i patiti delle due posizioni che per motivi diversi alziamo la bandiera simbolica della difesa di questa o quella categoria in nome di valori superiori i quindi diventava molto difficile
Presentarsi come coloro che volevano danneggiare i lavoratori coloro che volevano danneggiare alcune categorie che volevano sacrificare l'istruzione pubblica e così via quindi c'è un primo ostacolo che viene opposto che di natura simbolica ed è il frutto di un del sistema bloccato ma dall'altro lato c'è un altro ostacolo ben più insidioso che mutuando un termine che ho visto in alcuni libri di politologi allo mutuo è quella che è stata chiamata la micro politica
L'amico politica degli interessi che si aggregavano a vari livelli un primo livello è quello del dibattito dalla discussione parlamentare
Un sistema bloccato al centro da una parte esonera l'opposizione da preoccuparsi di cosa faranno di andata randa quando andrà al governo dall'altro va dall'altro lato però rende gli esponenti politici di governo consapevoli che al governo ci rimarranno in un modo o nell'altro
Quindi non hanno l'incentivo a misurarsi su misure strategiche l'incentivo che hanno è quello di cambiare i rapporti di forza dei tre partiti di governo
E di guadagnare visibilità e identità
Quindi il governo Craxi i ministri presentavano Progetto questo progetto arrivava ai gruppi parlamentari e gruppi parlamentari prova a prima ancora della discussione cominciavano a smontarlo
Per cui per esempio
Ci sono gli archivi del gruppo per dei colpi parlamentare della democrazia cristiana conserva dello scorso in cui a partire dal mille novecentottantatré i rispettivi capigruppo
Della democrazia cristiana si propongono lucidamente deliberatamente di rimarcare la presenza democrazia cristiana del Paese
E quindi di smontare i progetti che vengono presentati per dare maggiore visibilità democrazia cristiana Mancino capogruppo al Senato della democrazia cristiana esplicito sì o copre prendo delle frasi ma è tutto così
Nel mille novecentottantatré Mancino ammonisce i senatori sulla necessità di far capire al Paese che la DC ancora il partito di maggioranza relativa tra virgolette
Nell'ottantaquattro invita a valutare l'opportunità di forzare laddove sia possibile ottenere risultati per il nostro partito
Nel mille novecentottantacinque limite senatori a contribuire ad aggiustamenti soprattutto sul versante della sanità e del lavoro quindi prima ancora che i vari progetti arrivassero la discussione parlamentare i gruppi già cominciavano a smontarle
Poi questo dicono di vetro politica arrivava Parlamento i singoli deputati
Protetti dal voto segreto risposte molto spessa pressione di categoria cominciavano a smontare questi disegni di legge con piccoli emendamenti micro giunte Ivan per soddisfare singole piccole categorie
E a volte abbiamo alla situazione paradossale che addirittura il partito stesso del Presidente del Consiglio invita poi i militanti a suggerire ai deputati senatori correttivi per cui c'è una circolare del mille novecentottantacinque del Partito socialista
In cui si invita ad un atteggiamento più attivo per il miglioramento della legge finanziaria che è stata cambiata dopo la prima discussione quindi addirittura i patti lo stesso
Che inizia a modificare i progetti di e del governo che esprime di cui il Presidente del Consiglio proprio segretario
Questo livello di micro politica a livello nazionale diventa voi esplosivo quando a livello nazionale arrivava a livello locale e qui c'è la logica strutturale del rapporto fra Regione periferia
Prendiamo un caso come la sanità
Ora quale presidente di Regione può resistere alla tentazione di moltiplicare le ASL
Assume le persone con dei contratti a tempo che pervengono stabilizzati qui abbiamo proprio delle addirittura delle lettere che vengono mandate a Craxi da esponenti locali e quali glielo denuncerà guarda succedono queste cose si comincia a fare dei piccoli contratti a tempo poiché arrivano a stabilizzazioni nome dell'occupazione
E persone reclutate magari senza grandi competenze diventano dipendenti a tempo indeterminato a tempo pieno delle ASL quindi questa moltiplicazione di posti con le risorse che andavano fuori controllo allora che succede che ogni anno c'è questa questo tiro alla fune
Craxi e Goria pongono dei tetti di spesa
A settembre i tetti di spesa sono stati già raggiunti e superati e si deve andare integrazione nel frattempo ottobre comincia la proposta per la nuova finanziaria
La Finanziaria ad a un progetto chiaro organico unitario
Arriva gruppi parlamentari che la comincerà smontare questa Finanziaria già smontata dai gruppi parlamentari arriva la discussione viene smontata ulteriormente quindi si arriva a gennaio in cui vengono proposte dei tetti di spesa i tetti di spesa vengono nuovamente sfondati che si potrà andare avanti così
Quindi quello che succede e che sostanzialmente
I progetti che sono stati presentati di cui si aveva chiare lucida consapevolezza venivano schiacciati a tenaglia
Ho da un'opposizione di natura simbolica di un'opposizione che si poteva permettere il lusso di alzare la bandiera dei singoli perché sapeva Dino che non sarebbe mai andato al governo o da una micro politica di interessi particolaristici
Di partiti che sapevano che non sarebbero mai andati all'opposizione e quindi sapevano di non doversi mai misurare con un voto di opinione
Mi dicono che ho tre minuti posso strapparle cinque tre più due comprendeva già a va bene però questo va be'allora però taglio un punto sostanziale
Potremo a questo punto cederà l'idea che
Craxi sia stato sopraffatto dalle strutture
Però non è corretto nemmeno dire così perché comunque le strutture per quanto condizionino fortemente l'operato dei dirigenti politici non possono cancellare gli il valore dell'iniziativa individuale e delle capacità individuali
Felice dobbiamo domandare a quanto si è intervenuti veramente
Per evitare questo schiacciamento allora in alcuni casi si il caso più emblematico è quello della della scala mobile della per aggredire l'inflazione in quel caso il governo decise effettivamente di intervenire strategicamente e di resistere alle pressioni simboliche e corporative che arrivavano
Negli altri casi invece si fecero degli abboccamenti si facevano dei tentativi ma poi gli interventi strategici per sottrarsi a questa tenaglia venivano venivano fatti cadere e qui abbiamo i documenti per esempio nell'ottantaquattro il Ministro alla Sanità Degan Escrivá Craxi di evitare ulteriori contraccolpi politici e Craxi lascia cadere interventi in Parlamento mille novecentottantacinque De Michelis insiste
Per portare avanti il progetto di riforma previdenziale non abbiamo la risposta quindi possiamo dedurre che Craxi ha pensato che in quel momento non era il caso e così via con il saggio sequenze lo facciamo proporrò ulteriori esempi
E il partito stavolta si trasformò quindi in un sistema di poteri diffusi che utilizzavano effettivamente le risorse locali come strumento di aggregazione del consenso per cui al di là dell'immagine che Craxi era riuscita a darsi al vertice di modernizzatore gli esponenti locali tendevano a insistere più che su la modernizzazione delle riforme per guadagnare il consenso del voto d'opinione sulla distribuzione di benefici per catturare un un effimero ed occasionale voto di scambio
Il risultato è che nel mille novecento novanta
I nodi arrivano al pettine questo il problema
Quindi questo può spiegare il paradosso di un sistema politico che gode di costanti conferme di consenso avviene tutte le volte confermato le elezioni ma con i sondaggi che confermano l'insofferenza insoddisfazione dei cittadini
Quella insofferenze quell'insoddisfazione erano date dalla sclerosi di un sistema bloccato che ovviamente accentuavano insulti di inefficienza ma venivano compensati dei benefici che venivano distribuiti
Quando ad un certo punto la sclerosi sia accentuata e benefici a da distribuire sono diminuiti i nodi al pettine sono arrivati tutti quanti
Ma nel mille novecentonovanta è questa la quarta e ultima parte ne prende trenta secondi Craxi non è più quello del mio novecentottanta e non ha più quell'immagine quando Craxi con la crisi del partito comunista nel mio novecentonovanta novantuno ripropone un progetto di riforma degli equilibri a sinistra del sistema politico non può più presentarsi come l'uomo nuovo
Che propone un cambiamento del sistema
E quindi abbiamo il paradosso che il partito e il leader che più lucidamente tra mio novecentosettantasei mila novecentottanta avevano colto i limiti del sistema politico
E volevano riformare proprio partito per riformare l'intero sistema dieci anni dopo continuavano a confrontarsi con i medesimi problemi
E quindi così facendo denunciando anche la vanità per gli sforzi compiuti senza però più da poter capire l'immagine di innovatori e modernizzatori e quindi Craxi che era si era presentato come l'innovatore di un sistema politico proiettato verso il futuro nel mille novecentonovantuno appariva all'opinione pubblica come il Baluardo invece in un sistema politico tradizionale retaggio del passato
E quindi per questo intreccio di fattori strutturali e di fattori soggettivi quando poi è arrivata la crisi terminale che ha fatto franare il sistema Craxi che di questi sistema voleva essere riformatore
è stato vittima del crollo del sistema che voleva riformare grazie alla pazienza grazie
Mi rendo conto che un convegno
Mi rendo conto che un convegno serio ha bisogno di tempi anche di esposizione perché purtroppo purtroppo ci sono tanti aspetti come si è visto questa relazione molto interessante molto chiara
Molto lucida nella quale Mickey mi mentre mentre parlava il professor Matera mi chiedevo ma allora questo questi tentativi di blocco incapaci tante mettiamola così no di bloccare le riforme sono state fatte anche sul per quanto riguarda le riforme istituzionali evidentemente perché altrimenti le cose sarebbero state frasi prevalgono gli interessi particolari certo oppure domanda ma lo vedremo nel pomeriggio prevalgono gli aspetti internazionali del problema perché il blocco di questo sistema è un sistema che dipende non soltanto dal da un blocco interno forse anche da blocchi internazionale
Adesso vediamo lo stesso argomento il titolo identico cambia solo il soggetto Andreotti nel sistema politico italiano il professor Agostino Giovagnoli che com'è noto professore di Storia contemporanea restate contemporaneo Sacro Cuore
Di Milano prego ha messo il cronometro è molto più bravo di me
Va be'è stato non è detto che la rispetterò
Ho tradito le mie radici romane
Bene grazie anzitutto dell'invito a questo come ne ha davvero molto interessante molto denso
E Dio non
Svilupperò
Il Periodo esclusivamente o principalmente il Periodo
Diciamo degli anni ottanta che ha visto dalla fine anni Settanta più da vicino ecco il confronto fra queste due importanti sicuri della politica italiana ma appunto cercando di affrontare in generale il tema che mi è stato proposto
Cercherò di delineare che la figura di Andreotti appunto all'interno del sistema politico italiano nel diciamo un po'ripercorrendo nella parabola complessiva ovviamente
Nell'ambito dei venti minuti che mi sono stati dati e quindi spesa mi scusi Rock per le affermazioni un po'tranchant anche qua e là mi capiterà di fare a cominciare dalla prima e cioè che Andreotti è stato una figura tipica della democrazia dei partiti che ha caratterizzato da prima Repubblica oppure se si preferisce la prima fase della storia repubblicana
E naturalmente questa affermazione avrebbe bisogno di molte mie spiegazioni
Ma mi rimetto alla come dire alla vostra bontà alla vostra comprensione se naturalmente lo sviluppo tende tengo però a sottolineare quanto detto pur essendo ovvio perché una certa tendenza che vedo oggi nella storiografia tende un po'a considerare le figure dei politici italiani nella prima fase della storia repubblicana
Non dico a prescindere ma insomma in qualche modo ridimensionando fortemente il ruolo dei partiti cosa che io credo non si debba fare perché quella storia è stata una storia di partiti e quindi dobbiamo considerare queste figure politiche le due di cui oggi vi consigliamo ma anche tutte le altre dentro la realtà questa realtà che è stato una realtà come dire importante ma anche ovviamente condizionante
E questo è importante anche per Andreotti perché di rapporto di Andreotti colti con la Democrazia cristiana è stato certamente diverso da quello di altri politici democristiani quindi si potrebbe pensare che in realtà è nel suo caso questo abbia avuto come dire meno importanza che in altri casi di che non è che non è perché la biografia di Andreotti parla molto chiaramente e anche le sue spesso ripetute affermazioni direi persino affettive del le riguardo al suo legame con la democrazia cristiana stanno lì a indicare quanto sia stato radicato questo suo rapporto
Naturalmente Andreotti diciamo così come altri giovani della sua generazione non nasce democristiano
Nel senso cioè che la formazione di questi giovani era diventata diverso è stata in un periodo in appunto la fine del periodo fascista soprattutto quindi ovviamente in una fase in cui i cattolici avevano in qualche modo rotto i rapporti con la tradizione del del Partito popolare che restava qualche cosa pochi lontano e anche un po'di negativo insomma tutto sommato nella nel nella coscienza collettiva del cattolicesimo italiano
E che quindi quando poi si che ha rivoltato il crollo il fascismo in immaginano una loro approdo la politica
Non con la democrazia cristiana ma in altri modi più o meno confusi sta di fatto però che il loro percorso fu fortemente condizionato da una scelta che è venuta in definitiva dalla Santa Sede stessa cioè del senso che la l'orientamento verso la democrazia cristiana
Di Andreotti come di Moro come di Fanfani come dire Fanfani nemmeno giovane diciamo ma insomma diciamo alla cosiddetta seconda generazione democristiana è stato fortemente orientato da una decisione che è stata fortemente caldeggiata come sappiamo da Montini ma che è stata soprattutto avallata da Pio dodicesimo perché ovviamente Montini non avrebbe potuto da solo prende una decisione di questo genere pur rivestendo un ruolo ovviamente molto importante come quella di sostituto nella Segreteria di Stato ma in realtà appunto ci fu una un forte orientamento addirittura Moro ha parlato di un mandato ricevuto dal suo vescovo diventare democrazia cristiana e fare dunque un certo tipo di percorso
E e questo naturalmente è avvenuto per ognuno in modi diversi quindi anche non lineari ecco per esempio Tommaso Balice ha pubblicato una lettera di Montini piuttosto dura ad Andreotti aggio visto Andreotti che sembrava quasi scivolare verso il gruppo di ossicini e di Rodano perlomeno a livello simpatie personali eccetera eccetera ecco questo sta non lo accendo semplicemente una
Come dire è un elemento semplicemente indicativo ecco diciamo del di la linearità di dei di questi di la non linearità di questi percorsi adesione democrazie che sarà che sono interessanti anche se parliamo di di giovani sono molto interessanti perché ci stanno a indicare l'esistenza di un retroterra che ha continuato poi a pesare nella storia del partito all'interno delle vicende complessive cioè in qualche modo c'è già come dire nel pure nel prevede qualche cosa che poi riguarda panche il dopo vedo che il tempo fugge faccio solo un esempio che molto come dire evidente molto forte che la differenza per esempio che h ha caratterizzato il percorso Andreotti nella democrazia cristiana rispetto al gruppo dossettiani
Che avevi deprimente un'altra origine nel mondo cattolico in cui dietro c'era il peso di una certa eredità quella dell'Università Cattolica e quella di Padre Gemelli ricordo un ricordo personale che anche negli ultimi anni
Della sua vita il il senatore Andreotti conservava una profonda sfiducia nei confronti di padre Gemelli Rezia cattolica
Non solo del passato ma anche del presente essendo io che l'insegnante metacarpali che ogni tanto mi mi son dava per capire quali umori venissero da quella parte forse anche un po'sopravvalutando l'importanza queste diversità cattolica ma in qualche modo è il segno diciamo di quanto per lui c'è una certa geografia avesse avuto un una grande importanza La sette geografia che ovviamente si è poi riprodotta nel partito perché nel partito quella la storia in qualche modo è stata all'origine del Dossetti Smoke è stata poi all'origine di della della corrente della democrazia cristiana perché in realtà democrazia cristiana ha avuto tante correnti ma c'è stato una corrente che pretendeva di essere una super corrente di esse la corrente del partito è la storia di iniziativa democratica sostanzialmente la qualità democratica si è poi frammentata no nei suoi vari
Spezzoni Dorotea i divari osservanza ai loro tele ma in qualche modo a parte il caso forse di Moro negli anni settanta ma per certi aspetti o meglio dal sessantotto al settantatré perché poi dopo Moro col impatto Giustiniani rientra in qualche modo nella corrente maggioritaria del partito ecco assegnato poi la la storia fondamentale di questo partito e anche il Progetto che era un progetto in qualche modo forte
Forte narrazione Fanfani Anna cioè il partito pesante il partito di massa
Organizzato sul territorio indipendente dalla dalla Confindustria ma anche indipendente dalla Chiesa per certi aspetti o per lo meno diciamo da loro dal da alcuni aspetti dell'istituzione ecclesiastica
Come i comitati civici eccetera eccetera ecco questo progetto
Forte che è stato in realtà appunto maggioritario facendo il partito che si è incarnato in questa super corrente nel suo articolazioni ha visto sempre Andreotti Esterno a tutto ciò
Cioè Andreotti dentro Democrazia Cristiana e insisto profondamente dentro Democrazia Cristiana
E in questo molto diverso dal suo ambiente naturale di riferimento perché in realtà sì in ambiente cattolico romano era largamente pervaso da quello che è stato chiamato Andrea Riccardi il partito romano quello che dà il mondo diciamo in cui Andreotti divina ma ed è spetta a cui la sua appartenenza convinta alla democrazia cristiana lo ha reso diciamo diverso rispetto a questo partito al di là delle tante come si può dire relazioni personali perché paga sto partito nel partito
Lo dico anche queste magicamente del cane hanno Taliani Tardini insomma di questo mondo qui che è stato anche in parte in gran parte del mondo
Con quegli occhi davanti mantenuto forti rapporti ma ripeto da una posizione in qualche modo di autonomia costituita dal fatto di appartenere a a un partito anzi a un partito che era erede del Partito popolare che qualificava questo partito di una sua autonomia
Per esempio riguardo che va dal fascismo perché evidentemente la partenza questo partito
è significava una diciamo una differenza una lontananza dispetto a un'eredità del fascismo che invece il mondo il partito romano non questa di distanza non ha mai preso diciamo
Sarebbe lungo il discorso ma per la bontà verso il presidente cerco di non andrà ricordo soltanto del famoso episodio di Arcinazzo ed è il del comizio con con Graziani
E molto interessante e siamo in campagna elettorale andiamo cerca in qualche modo di ovviamente di attirare i voti in un certo mondo che Graziani comunque continua a rappresentare e ma pochi giorni dopo lo stesso Andreotti prende una posizione molto chiara dicendo che le parole di Graziani sul fatto che la loro scelta aveva salvato l'onore italiano scelta diciamo da Repubblica sociale italiana
Aveva salvato l'Italia erano inaccettabili e quindi come dire attirare i voti sì ma senza cedimenti a appunto a a o un'eredità
Inaccettabile del resto Andreotti a scusatemi come sapete Andreotti è stato fortemente legato a De Gasperi è stato sempre molto leale nei confronti degli altri anche in un momento in cui era fortemente a come dire premuto perché prendesse una posizione diversa per il gas e voglio dire l'operazione Sturzo quando appunto
Ripeto mantenne fedelmente la sua lealtà nei confronti di degli aspetti sondato avevo son partito molto lontano mi rendo conto cerco di avvicinarmi al tema
Tutto questo sta a dimostrare scusate sta rimasta e sta a indicare non ho il tempo ovviamente di documentarlo
Che la posizione di otto è stato una posizione debole diciamo così tra virgolette per prendetemi virgolette all'interno del partito
E questa debolezza è stata però anche paradossalmente la sua forza cercherò di di dispiegare diciamo questa questo paradosso
Dico debole debole nel senso che Andreotti non ha mai aspirato a fare concorrenza a e iniziativa democratica e a quel mondo lì quelli che i giornalisti chiamavo del mondo poi i due i due cavalli di razza no Moro e Fanfani eccetera eccetera
Non è non in quel senso lì
Tra le tante cariche importanti con leader del della sua statura ha occupato non c'è quella di segretario del partito e questo evidentemente qualche cosa di molto emblematico diciamo del fatto che la sua strategia non non fosse quell'appunto del del controllo sul partito
Pur ripeto ripeto collocandosi fortemente all'interno del partito partecipando a tutte congressi le campagne elettorali eccetera eccetera pur avendo anche una sua corrente a un certo punto diciamo un suo giornale ma senza appunto questo Progetto strategico il che probabilmente spiega anche in parte indirettamente la sua lunghissima permanenza al governo
Non come presenta al Consiglio ma come ministro anche quando gli equilibri politici cambia diciamo
Due lentamente l'opposizione contesta il comunista ma lo ritroviamo i governi di centrosinistra quindi evidentemente era percepita la specificità della sua posizione che non impediva appunto che lui avesse un volo di questo tipo
Quando invece c'è un salto di qualità nella posizione di Andreotti nel sistema politico beh la prima volta è nel mille novecento settantadue cioè quando riceve per la prima volta l'incarico di formare il governo
è un incarico che nasce è stato preparato delle elezioni leone a cui Andreotti ha dato ma diciamo quella a quelle elezioni che son stati vedete le più una sconfitta del centrosinistra che si sono portati poi appresso le dimissioni del governo Colombo
Sull'OSCE sullo sfondo di uno scenario molto inquietante per la democrazia cristiana che era quella del referendum sul divorzio perché era imminente questo referendum e e e Andreotti e sembrò rappresentare forse lo fu veramente una garanzia nei confronti della Chiesa perché il proprio come di la peculiarità di un Andreotti che ha costruito un un forte una forte reti di rapporti personali e appunto di diversi da quelli gli altri esponenti del suo partito lo rendevano particolarmente affidabile e credibile per il mondo cattolico che voleva appunto andare al referendum sul divorzio
E con un mondo vaticano un po'indecifrabile ma che sostanzialmente anch'esso vera sulle posizioni referendario poi alla fine insomma
Dunque Andreotti con un con un governo minoritario battuto le camere si va alle elezioni anticipate
Perché in questo modo si rimanda il referendum no
Ma senza che questo susciti nessun sospetto dal mondo cattolico e così via quindi svolge questa funzione che ha una funzione legata proprio al fatto come dire di difendere in qualche modo la DC proprio per essere in qualche modo diverso diciamo così da dagli altri la corrente maggioritaria loro Telit così e soprattutto lui il gruppo di il binomio Fanfani Moro che poi è un po'come dire la testa pensante diciamo della di quelle chiamo la corrente maggioritaria bene e le elezioni del settantadue governo Andreotti Malagodi interessante perché mostra non tanto che Andreotti si collocasse
Come dire alla destra del partito nell'Ovest cristiana destra e sinistra ci sono stati ma non sono mai stati dei riferimenti definitivi e anche nel caso Andreotti ovviamente buona parte del del mondo
De degli elettori di Annozero stati elettori contesto ridesta conservatore Cece ma non è tanto questo il punto
Piuttosto direi la relativizzazione della questura delle alleanze cioè questa per esempio di Faenza fortissima rispetto a Moro per Moro
La posizione dell'OCSE che sta nella definita dalle sue alleanze quindi il centrosinistra è sempre stato il il suo per Moro dico diciamo il fa il faro conduttore come per Fanfani invece riprogrammato e così via
Ecco la scelta di una certa come dire indifferenza rispetto all'alleanza che non è opportunismo ma è piuttosto appunto un'altra idea del partito se volete e del ruolo che il partito doveva venire
è la spiegazione io credo anche di di questo tentativo di un governo che intercetta se in quel momento lettorato stavo andando verso verso Arezzo al settantadue per uno un'affermazione del movimento sociale eccetera eccetera e così va bene salto al secondo momento importante come tutti sapete c'è poco da dire su quel cioè c'è molto da dire ma non lo dirò perché e noto cioè il ruolo della se diede villa guida degli dei governi solidità e nazionale che naturalmente anche questo è stato
Dovuto alla come dire alla debolezza forte di di Andreotti nel senso che anche in quel caso Andreotti era la garanzia la garanzia rispetto a un mondo che il resto democrazia cristiana non intercettavano non voleva intercettare o intercettava i soltanto in parte
E quindi anche qui naturalmente in primo luogo il mondo cattolico qui Augusto D'Angelo spiega molto bene che grazie anche ottimo il mondo cattolico e Paolo sesto in persona appoggio nei governi di solidarietà nazionale quindi la collaborazione con i comunisti che era tutt'altro che scontata ovviamente
In una prospettiva appunto tradizionale di di anticomunismo catodico
E grazie a questo punto Andreotti rappresenta una garanzia fondamentale
Di un governo i cui obiettivi alla fine
Erano condivisi da tutti i principali esponenti della democrazia che sarà forse l'unica eccezione di galloni di una parte della sinistra cioè sostanzialmente un governo di tregua un governo di emergenza un governo per logorare i comunisti poi alla fin fine anche Moro io credo non avesse poi idee tanto diverse da queste diciamo inattesa di un futuro tutto da capire tutto verde
Tutto cambia nel mille novecentosettantotto non solo per la morte di Moro ma soprattutto io direi per la morte di Paolo sesto perché viene meno finisce il papato italiano
Soprattutto viene meno Montini che insomma era stato il grande regista poi della del della del rapporto chiesa democrazia cristiana un papà straniero diciamo così un po'polacco
Il quale non conosce la situazione politica e Andreotti nota e la prima volta che e viene eletto un Papa più giovane di me dice nella vita sempre l'organizzatrice per quel mito ma non è solo una questione di età è la questione che si crea un rapporto completamente nuovo emetterà Cassese democristiane cattoliche in genere commette secondo me è un grave errore
Dino stabilire un rapporto con questo nuovo papà cioè di non capire di non aiutare questo nuovo papà a svolgere in qualche modo quella funzione che i suoi predecessori avevano svolto appunto all'interno della della storia italiana
Indecente notte ovviamente falcetta contare che ero una scelta vincente cioè Andreotti non solo stabilisce un buon rapporto continua il nesso buoni rapporti con il mondo vaticano
Ma diventa addirittura un riferimento per il mondo vaticano cioè in qualche modo si rovesciano gli equilibri anche grazie a questo passaggio come dire biografico
Potrà queste verità ma è una personalità importante almeno personalità che ha che ha molto credito internazionale e lo continuerà ad acquisire sempre di più
E e così via quindi diciamo dagli a nei pressi questo spiega perché in modo crescente nel corso degli anni ottanta e luoghi al mio cliente sempre più importante Moro non c'è più
Fanfani ormai sulla via del declino e soprattutto i partiti non possono più continuare ad aprile i progetti degli anni per precedenti perché la società italiana sta cambiando profondamente quello che ha detto prima
Mata spiegandoci tutte le difficoltà degli anni Ottanta il voto d'opinione e voto di scambio s'è detto in altri termini una un racconto estremamente rivelatore della crisi dei partiti dei partiti pesanti dei partiti di massa dei partiti diciamo così
Perdonatemi anche qui la la schematicità
Sul modello leninista perché poi alla fine era quello il PD il vero grande modello novecentesco di partito insomma rispetto al quale Craxi ovviamente ha tentato un altro modello di partito
Ma non era più possibile trovare un altro modello di partito diciamo non si non era possibile ecco nel contesto non ed è anche oggi abbiamo l'abbiamo più avuto alternative a quel modello di partita è finito è quello e poi si naviga a vista sostanzialmente e Andreotti un certo senso ha beneficiato e tutto questo proprio perché vede tanti altri non ha mai creduto al partito pesante
Accaduto se vogliamo un partito d'opinione in ultima analisi il partito di descritto da De Gasperi a cinquantaquattro in quindi ho Tabili hanno un ruolo importante in chiave altri dossettiani e e così via
E e e che torna in qualche modo di attualità nel momento della crisi dei partiti quindi in questo senso diciamo la debolezza di Andreotti diventa Andreotti come sappiamo sostiene fino in fondo il tentativo di proseguire la
Collaborazione da segretari nazionali viene messo in minoranza la scelta del preambolo
Una scelta infelice per la democrazia cristiana perché in realtà quanto meno conta diceva la logica dei due forni ecco quindi in qualche modo metteva la stessa DC difficoltà tant'è vero che poi i vari piccoli Fanfani eccetera che avevano appoggiato una caterva anni dopo Poggio De Mita che ha un altro progetto
Ma ormai è troppo tardi perché nell'ottantatré ormai la democrazia cristiana prende una grande sconfitta elettorale e quindi l'idea della DC come partito centrale del sistema
Non è più praticabile il passaggio
Eletto agli ottantatré come sappiamo è decisivo il governo Craxi e quindi è tutta la dato il problema democrazia cristiana ben espresso dall'eccitazione di Mancino cioè sì noi non siamo un po'più alla guida del governo ma siamo sempre il partito del maggioranza relativa è questa la grande come dire braccio di ferro poi sostanzialmente fra la DC e il Partito socialista nel colti tutti gli anni Ottanta
Andreotti naturalmente in una posizione di marginazione per fino a circa la metà degli anni ottanta ma cosa cambia poi secondo me c'è una questione tali e tante altre che ha una particolare importanza Emilia via chiudere
Che è quella della
Del concordato perché Andreotti è stato colui che ha cercato ripetutamente di realizzare il concordato il nuovo Concordato quindi ma non non non ce l'ha fatta non ce l'ha fatta per l'opposizione socialista fondamentalmente e del e soprattutto del mondo laico diciamo la verità
Ma quando Craxi e De Biasi del consiglio da una linea converrete riversa si arriva subito l'accordo di bisogna Madama del dell'ottantaquattro
Con la speranza da parte socialista che questo per attirasse in parte il mondo cattolico perlomeno sciogliesse quegli esso che coltivare stare molto forte fra mondo cattolico democrazia cristiana
E Andreotti è s'stranamente molto positivo su questo accordo anche se non l'ha fatto lui è vero che ministro degli esteri ma Luís nel Diario dice questo è merito di Craxi non non non nega assolutamente questo
Questo grande merito storico ma le elezioni del mille novecentottantacinque dimostrano che questo nesso almeno sembrano dimostrare che il nesso fra cui mondo cattolico
E devo essere sane ancora molto forte e quindi qualche modo questa è una delusione
Per chi non Craxi e coloro che avevano puntato su queste insomma Acquaviva insomma gli altri che ben conoscete
Appunto la delusione che spinge Andreotti a cambiare la sua idea e quindi a pensare che in realtà si può collaborare con il Partito socialista e si può collaborare senza fare poi la la grande questione di chi spetti la presenza il Consiglio su cui invece si si incaglia un po'la la strategia di De Mita non la staffetta che fai non era una questione così importante già andrò ti capisce che la questione fondamentale che comunque la DC è destinato almeno pensa arrestare il partito di di maggioranza relativa e quindi che si può benissimo collaborare con Craxi anche presente il Consiglio insomma ci si scambia raccoglie in questo ruolo ma non non è questo molto importante che strutturalmente questo rapporto un rapporto possibile e anche positivo dal punto di vista del suo partito e quindi anche nella sua politica ringrazio
Anche in questo caso come nel precedente abbiamo avuto una necessaria lunga premessa perché il tempo è arrivato
Uso Giovagnoli su questi temi ovviamente sacrificando buona parte di quello che frammento della l'avrebbe dovuto dire e che comunque si è capito
Per insomma è molto diverso il rapporto questo non è non è non è una novità quasi una banalità direi che insomma fare un paragone fra questi due personaggi ovviamente comporta
Una diversa situazione anche perché poi
Come si è visto Andreotti aveva dietro
Un una un mondo che era quello cattolico con tutte le sue pulsioni e anche le capacità di condizionamento della Boeing Craxi dietro non aveva alcun che di questo tipo non quindi questo è già una evidente differenza
Stavamo parlando di
Stiamo parlando di concordato e quindi mi viene comodo questo accenno che ha fatto la fine
Professor Giovagnoli per passare la parola al professor Benedetto Ippolito dell'università
Di Roma tre che parlerà Andreotti e Craxi tra Stato e Chiesa quindi siamo assolutamente in prima prego grazie presidente beh intanto io un
Ci tengo veramente ringraziare Stefania Craxi la Fondazione Craxi Stefano Andreotti il per avermi invitato e
Anche per poter esporre alcune riflessioni che stavano un po'anomale rispetto anche alle relazioni che si sono sentite poco fa perché vogliono almeno lanciare l'idea perché poi mi unisco al coro della insufficienza di tempo per documentare lanciare l'idea un po'di aprire una riflessione anche filosofica su queste grandi figure politiche che hanno caratterizzato la nostra storia repubblicana e che sono state così incidenti soprattutto per una generazione
Come la mia che in qualche maniera si è si è formata nel periodo in cui vi è stato la punge di quella politica
Beh intanto la prima osservazione importante da fare è che abbiamo a che fare con due politici che rappresentano in maniera importante lo spirito laico e lo spirito cattolico dell'Italia
E questo è un un punto su cui dovremmo anche soffermarci un po'e anche fermare la nostra attenzione proprio anche come
Diciamo operazione per riguadagnare la consapevolezza della nostra della nostra storia italiana della nostra cultura politica in genere anche dire la nostra
Filosofia ecco voglio spendere questa parola importante perché perché sì sì bada anche alle riflessioni che si sono accompagnate a i percorsi politici di questi due grandi personaggi molto diversi tra di loro provenienti da ambienti culturali con ideali di fondo molto marcati
Molto sostanziali distici ma anche alternativi evidentemente
Si rimane colpiti dal fatto che vi sono però dei tratti comuni cioè ci sono degli elementi che attraversano e costruiscono Mammano un tessuto connettivo che ha reso possibile poi quello che a mio parere era fase forse più alta della politica italiana in particolare della politica estera italiana sue il periodo dal mille novecentottantatré al mille novecentottantasei
Beh intanto il primo tratto comune diciamolo pure chiaramente l'anticomunismo
Beh perché se e vorrei tornare proprio al documento che è stato citato poco fa dal professor Giovagnoli se riprendiamo la splendida lettera che Giulio Andreotti scrive a Franco Rodano
Nala proprio siamo alla fine e della seconda guerra mondiale si vede come già emergano dei tratti caratteristici di una cultura politica di grandissimo spessore di grandissima consapevolezza intellettuale degli ideali di fondo
Poi c'è invece in pratica dalla politica ma intanto pensati sedimentati sentiti profondamente ancorati alla propria alla propria missione politica
E lì si vede molto bene qual è il problema di quei cattolici che ormai stanno puntando questo il momento della lettera
Verso una adesione completa al Partito comunista e Andreotti fa due osservazioni molto importanti la prima non accetta l'identificazione
Tra cattolicesimo e conservatorismo cosa che intanto ci subito ci rompe un po'così gli schermi anche mediaticamente offerti cicche Andreotti sarebbe il rappresentante di una forma particolare di conservatorismo politico ma si vede che la posta in gioco è molto diverso e più profonda se vogliamo
Be'perché perché la visione cattolica che che Andreotti mostra di avere poi come dire rivelato anche successivamente è quella sicuramente legata alla dottrina sociale della Chiesa
Che come tale non è un ideale di conservazione ma si presenta come sostanzialmente incompatibile con quel progetto politico che il Partito comunista d Italia o il Partito Comunista Italiano vuole incarnare con la nuova stagione repubblicana che sarebbe di lì a poco arrivata
Questo anticomunismo è molto bello perché viene coniugato come una incompatibilità etica con le aspirazioni della persona umana quello che si ha bisogno
Dopo la fine devo dopo il declino della del Ventennio è di una un'espansione della persona di una capacità della politica di intercettare la democrazia come un fattore di libertà di crescita effettiva della etica della persona e anche della componente comunitaria familiare c'è bisogno insomma di una società che si rafforzi in questo senso
è chiaro quindi fin da subito io naturalmente poi metterò agli atti commenterò un po'questa bella lettera si vede molto bene come
La l'idea sociale
Sono sicuramente molto importanti ma il progetto comunista e assolutamente incompatibile con le aspirazioni vere della persona umana di cui all'Italia avviso d'altronde come trascurare l'anticomunismo di Bettino Craxi che è qualche cosa che attraversa profondamente non la storia della come dire degli alieni ma la storia di quel tipo di sinistra
Che Craxi ha inteso fin dal periodo giovanile interpretare e portare avanti
Sarebbe fin troppo facile citare il famoso a articolo sulle sull'Espresso in cui sono state espresse per l'appunto tali de ma c'è qualche cosa che rappresenta una traccia continua che hanno il Midas nella al momento in cui comincia l'ascesa vera e propria nel partito socialista di Craxi certamente un punto molto importante e direi una stella polare mai più abbandonata
Quindi laddove c'è un partito comunista che si presenta come conservatore e rivoluzionario
I due grandi protagonisti della nostra giornata di studio da presupposti completamente diversi
Propongono certamente una ideale di politica che a in comune la non accettazione beh di una primato di questa visione politica che tra l'altro alla fine del a metà degli anni settanta era arrivata a occupare massicciamente il corpo elettorale italiano il famoso sorpasso delle amministrative dell'ottantacinque
Ed è del del settantacinque perdonatemi
E quindi io intanto porrei proprio l'accento su questo è materia che deve essere sottoposta a studio capire bene
Come perché da esperienze diverse esperienze cattoliche esperienze socialisti sia maturato in queste due grandi figure che domineranno in maniera formidabile nostra politica negli anni ottanta un momento molto anche ottimistico positivo della nostra società questo elemento in comune poi c'è una seconda secondo aspetto molto importante la fondamentale come dire direi intolleranza per le formule politiche anche questo un aspetto rilevantissimo
Le o comunque il tentativo di rompere quello schematismo di Yalta che aveva fossi Rizzato in questo bipartitismo imperfetto la struttura spessa della nostra della nostra società ed è la nostra schema politico
Nella cinquantanove quando Andreotti presenta la propria corrente primavera con poi è forse uno dei pochi momenti in cui si consolida anche in una maniera esplicitamente programmatica e ideale
La sua visione politica che poi a teso a manifestare gli ideali nella concretezza per l'appunto delle relazioni nella capacità di governo si rimane colpiti in quel documento programmatico della congressuale di quanto per Andreotti fosse importante uscire dalla formalizzazione degli schemi e delle alleanze che era un tratto sia del della come dire grande statua citata
Di anzi iniziativa appunto iniziativa democratica fan Fagnano e di creare un partito a sul modello del Partito comunista molto capillare molto come dire a faraonico
Anche esprimendo a mente strutturato
E lì la formula era centrosinistra che significava poi nelle varie varianti
E anche nelle profonde differenze tra i due protagonisti del centrosinistra italiano qualche cosa di simile anche in Aldo Moro quello che c'è e che colpisce invece l'attenzione per la la la politica della delle cose delle cose concrete delle cose reali e soprattutto la politica delle relazioni personali
La politica è politica quando a che fare con ideali ma non con l'ideologia con ideali che sono incarnati in persone e che quindi diventa uno nella trattare con le persone nella e gestire le persone i poteri esistenti diventano anche poi vero e proprio costruzione della pace
Come si fa a costruire la pace a livello internazionale ma anche a livello nazionale se non si parte da forti ideali e attenzione per le situazioni concrete in cui questi ideali sono interessi delle dei protagonisti
L'anno la novità politica di Craxi è stato sicuramente da suo dal suo punto di vista la rottura di quello schema bipartitico e infilarsi quasi a Cuneo dentro questo quadro con l'idea che poi a Rimini diventerà nell'ottantadue
Il vero messaggio di avere una democrazia che in quanto governante sapesse tradurre in una effettiva e iniziativa di governo le la soluzione dei problemi del Paese uscendo anche da una indebolimento dalla mossa democrazia legata proprio a gli schemi in quella massiccio partiti istmo statico è molto bello nei diari appunto che riguardano questo periodo i cosiddetti diari segreti vedere come la distanza tra Andreotti e Craxi raggiunga il suo apice dopo la vicenda di Moro nel settantotto e come ci sia un lungo Processo
Anche caratterizzato da lotte interne dei rispettivi partiti
Per un riavvicinamento spesso anche mosso da equivoci ovviamente da da passaggi fondamentali non senza delle distinzioni anche molto forti che rimarranno anche nel periodo dalla con le collaborazione
Di governo
è molto bello quello che alla fine dell'ottantatré proprio l'ultimo giorno dell'anno
Il trentuno dicembre Andreotti scrive nella nei suoi dia nel suo diario
A proposito di Craxi riconoscendo che reciproche reciproci pregiudizi a reciproche incomprensioni
Hanno in qualche modo lasciato il passo a una conoscenza reciproca è una fiducia reciproca nelle qualità diverse dell'altro questo che io trovo che sia qualcosa che ci deve far pensare a soprattutto paragonata la politica di oggi che ha un'assoluta incapacità spesso di trovare dialoghi anche su cose di meno morbidi minore Comini incidenza politica d'altronde la politica estera dall'ottantatré all'ottantasette a proprio caratterizzato questa ha dato un corpo a questa collaborazione io individuo RAI quattro punti
Molto importanti che sono stati al centro dell'agenda di governo innanzitutto l'atlantismo un'idea di atlantismo
Intelligente un atlantismo potremmo dire caratterizzato da la consapevolezza dell'importanza degli Stati Uniti per la storia italiana e per la libertà italiana ma al tempo stesso un atlantismo non servile
è molto interessante non lo riprendo certo qui sarà ripreso oggi da altri interventi la modalità dopo la vicenda di Sigonella con cui sono stati tenuti i rapporti con gli Stati Uniti
Non c'è stata una rottura come dire gestita in maniera ma superficiale o con incapacità no tutt'altro c'è stata la capacità di far comprendere l'importanza dell'Alleanza atlantica nel rispetto per la nostra sovranità e questo può essere stato possibile perché sempre può essere fatto solo laddove chi governa ha effettivamente sicure sa nelle proprie capacità ma anche lealtà con gli altri con cui si sta al governo a me ha colpito sempre nei diari
Il ritorno della parola lealtà
Ogni volta che si parla di Craxi Andreotti dice
Un rapporto leale un rapporto leale perché la lealtà e indice nell'unico modo possibile per poter gestire il governo in un in una sistema parlamentare come il nostro tra l'altro in quel momento
Corazzato di partiti la lealtà vuol dire che sì guardano ai problemi che si possono fare cioè il problema di come si possono risolvere e si investe nella realizzazioni insieme di un progetto perché governare avere il senso delle istituzioni in questa direzione cioè avere consapevolezza del ruolo che si sta svolgendo
E di un programma evidentemente con punti di vista di divergenti talvolta anche contrastanti che però devono andare verso una direzione molto molto precisa
Anche molto interessante è tutta la politica di adesione della Spagna del Portogallo alla comunità
Economica europea perché
Questo è un aspetto che si tende a trascurare non era per nulla scontata vista le vicende politiche la cui Spagna e Portogallo provenivano
E anche lì c'è stata una un contributo che l'Italia ha dato molto importante in questo senso e poi il dialogo con l'Unione Sovietica
Insomma a vere la capacità di tenere una politica atlantica leale ma non servire difendere la sovranità nazionale e al contempo tenere i rapporti con l'Unione Sovietica non dimentichiamoci che Andreotti va a far visita Cernenko il ventitré aprile del mille novecentottantaquattro è stato uno dei primi leader sono andati dopo la morte di Andropov fa incontrare
Il segretario del Partito comunista russo sovietico quindi da questo punto di vista il i legami e la diplomazia si sono molto retti sulla credibilità delle persone che in quel momento di queste due grandi personalità non solo loro ma principalmente loro hanno incarnato
La l'immagine e interessi della nostra nazione e poi la politica africana la politica
Mediterranea il tema del Corno d'Africa che era stato importantissimo in quel momento anche il modo effettivo con cui la solidarietà elemento proprio tipico costitutivo
Prima ancora che costituzionale
Del nostro Paese è stata portata avanti con politiche intelligenti a livello internazionale soprattutto nei legami fra nato nazioni unite
Come dire ormai consolidante si comunità europea io voglio dire soltanto due cose conclusive non voglio rubare tempo una giornata così ricca ma veramente vogliamo trascurare
Il peso che hanno avuto gli ideali politici nel rendere quel livello di governo dell'Italia quello che è stato veramente vogliamo pensare che si possa fare politica senza avere una formazione culturale e ideale in grado di poter gestire la cosa più complessa che esiste che è il bene comune
Questa è una domanda che insomma voglio lasciare aperta la nostra riflessione perché Andreotti sicuramente dal lato cattolico ha mostrato e credo che gli studi del futuro faranno emergere sempre di più come e in che maniera i la sensibilità per la dignità della persona e di anche come dire il senso aggiungo questo provvidenziale perché poi Andreotti era un uomo molto credente questo si capisce proprio sempre quando si legge non solo tra le righe anche onestamente quello che che scrive e e da questo punto di vista insomma si vede veramente una modalità molto direi materiale ricordi far vivere i valori della persona del cristianesimo e dall'altro Craxi un un politico laico che ha saputo liberare delle energie inespresse presenti nella nostra società
Portando avanti un'idea di individualità a sinistra in un momento in cui c'era una egemonia di una sorta di meccanismo di collettivizzazione partitica
Egemonizzato dal pc sicuramente siamo davanti ecco ad un'affinità elettiva che nasceva non soltanto nella pars destruens
Ciò che in fondo impediva di governare e di risolvere i problemi italiani ma anche da pars construens una sorta di affinità tra differenti che sicuramente di grandissimo interesse
In questa ottica pensare alla forza della politica avuta a ecco proseguita anche nel periodo dalla ottantanove al novantadue e paragonarla
Con quello che è avvenuto dopo fa sicuramente molto riflettere su una periodo storico successivo che non possiamo non riconoscere come una regressione della politica una sorta di perdita di forza e anche perdita della superiorità democratica della politica
Nella creazione ovviamente delle sue leadership ma anche nella difesa del suo ruolo specifico che ha nel rappresentare la democrazia
Quello che è avvenuto dopo lo conosciamo perché lo stiamo ancora vivendo ma credo che quello che è avvenuto prima di questa epoca
Possa essere sufficientemente vicino a noi da darci una monito e anche indicarci una strada che dobbiamo saper ritrovare per il nostro paese grazie
Grazie professor Ippolito
Mi era sfuggito prima di dire che insegna Storia della filosofia ma l'avete capito benissimo tutti senza che io lo dicessi perché il taglio che è riuscito a dare è stato un taglio molto molto suggestivo molto interessante perché apre il una serie di situazioni anche passando attraverso la politica estera presenta gli ha parlato molto di politica estera ma in un quadro molto interessante e suggestivo che quello dei rapporti e delle relazioni umane del rapporto con con gli ideali qui discorso è molto interessante e d'altra parte stiamo parlando di due persone che credevamo in qualche cosa no credevano neanche in qualcosa di complesso non soltanto credere a qualcosa e così di seguito
E questo qualcosa di complesso poi si traduceva allora nelle famiglie politiche questi sono esponenti di due famiglie politiche dove gli ideali si incarnano e funzionano
Quando non ci sono più le famiglie politiche e gli ideali restano sì come cose importanti però stentano premente ad incarnarsi questo forse il discorso che vale più per l'oggi ma
Veniamo alla fase credo conclusiva del discorso no
Con Giovanni Orsina
Che ha titolato Belzebù il Cinghialone e la crisi della Repubblica quindi stiamo parlando già di quella fase un qualche modo demonizzando e di cui si diceva all'inizio che conclude questa prima sessione dei dei lavori prego Giovanni
A professor Rosina anche qui non ce lo dica ordinario di di storia contemporanea alla LUISS e presidente del Comitato storico scientifico dalla Fondazione Craxi ma grazie davvero grazie davvero Giuseppe grazie presidente dunque
Anche io naturalmente esordisco subito dicendo che il tema un tema sconfinato
Perché ragionare della posizione del ruolo e se vogliamo del ruolo simbolico di Craxi e Andreotti nella crisi della Prima Repubblica significa sostanzialmente parlare drastici da prima Repubblica quindi è un tema ovviamente sconfinate non è soltanto non mi non mi mi dire difendo soltanto di tre venti minuti è proprio che ho appena cominciato a ragionare a grattare la superficie della quantità
Impressionante la mole impressionante documentazione che bisognerebbe
Vagliare per fare in maniera completa e compiuta una relazione su questo argomento quindi in buona sostanza vi proporrò davvero uno schema diciamo uno schema interpretativo alcune domande e alcuni elementi centrali sui quali mi soffermerò per la relazione scritta ma anche relazione scritta immagino sarà soltanto una tappa appunto perché perché veramente è un lavoro è un lavoro che richiederebbe
Spero richiederà perché fare una cosa che io mi interesserebbe fare
Qualche anno dunque
Quindi qual è diciamo il tipo di ragionamento di propongo ma è il tipo che dovete dirlo come quello di Craxi Andreotti come due figure eminentemente politiche come due simboli
Della politica e e come vengono demoliti all'interno di una stagione di crisi del politico e di distruzione del politico non vengono solamente demolitivo avvengono elevati a capro espiatorio diventano il simbolo di un sistema che deve essere distrutto allora sulla politicità di Craxi Andreotti realtà c'è poco da dire nel senso che sono delle cose assolutamente note e scontate
Andreotti è simbolo è il simbolo del palazzo è il simbolo della politica lo diventa sempre di più in particolare nel corso degli anni ottanta e se presento pensi soltanto l'esempio leggiamo la biografia di Massimo Franco
Franco enfatizza anche un certo gusto di Andreotti nel corso degli anni ottanta a diventare personaggio a farsi personaggio e a diventare appunto un po'l'emblema di questa politica realistica cinica disincantata
Diciamo di una sorta di tradizione italiana
Machiavelli Anna se vogliamo diciamo della della politica insomma Andreotti nel corso degli anni ottanta ha il gusto di mettersi al centro della sfera comunicativa con questa immagine appunto di simbolo di simbolo del palazzo di simbolo della della politica
Ovviamente costruendo appunti in dialogo con una tradizione italiana che come noto col potere a un una lunga una lunga storia di amore odio e anche una lunga storia
Di una certa diciamo convinzione magica
Nell'onnipotenza del potere nella capacità del potere di di risolvere le cose no questa immagine del del palazzo come insomma un luogo dove un po'tutto si può e ovviamente con
Lo dico lo sottolineo questo perché ovviamente e e il risvolto poi di quello che accadrà a partire dal mille novecentonovantadue
Naturalmente diciamo Andreotti è
Anche il simbolo in un certo senso della della prudenza del politico e quindi il simbolo
Appunto non dire del conservatorismo ma certamente di un'ostilità rispetta qualunque idea della politica come luogo di trasformazione palingenetiche allo scrive Gerardo Bianco nell'intervista Nicola Guiso
C'è la posizione di Andreotti si spiega per me con la sua cultura che lo porta in politica diffidare di tutto ciò idee e strumenti che assumono una valenza Palin genetica con conseguente traumatica rottura di collaudati per equilibri
Un discorso in parte diverso lo accenno soltanto perché il tempo ovviamente poco deve esser fatto per Craxi nel caso di Craxi
C'è indiscutibilmente un rapporto fortissimo con la politica
Una convinzione forti sia nella nobiltà della politica e l'idea che il rinnovamento della politica italiana debba essere fatto con strumenti politici ovvero attraverso il gioco dei partiti
Questo è un elemento importante del ragionamento craxiano
Diversamente da Andreotti però Craxi a partire dalla sua ascesa segretario del PSI poi diciamo col suo consolidamento al centro il sistema politico della negli anni ottanta
è molto più vicino a utilizzare delle retoriche che si prestano a delle interpretazioni di natura antipolitica
Il tema della critica dell'inefficienza del sistema istituzionale la lento Craxi sia il tema della critica i meccanismi ai blocchi partitocratiche ci e tutto quanto il tema della grande riforma sono in realtà dei temi
Che si prestano a essere letti in chiave anti politica cioè si prestano a essere letti in chiave di critica robusta degli elementi politici istituzionali
Ovviamente sono retoriche punto che si prestano all'antipolitica che vengono utilizzate con l'idea di ricostruire la nobiltà della politica però se manca il passaggio di costruttivo quello che resta comunque è un elemento di diciamo e di delegittimazione del politico
De in più nel caso dalla figura di Craxi c'è questa evoluzione di cui c'ha già parlato Paolo Mattera ma un elemento molto forte nella storiografia esistente di questa conversione di Craxi
Da elemento di dinamismo e trasformazione del sistema invece a come dire emblema
Della staticità
Del sistema della converte la conservazione del sistema probabilmente una parabola che raggiunge il suo culmine con referendum nel mille novecentonovantuno sulla preferenza sulla preferenza unica insomma le due figure nascono entrambe fortemente politiche ma con due connotazioni diverse una sorta di emblema della stabilità del sistema nel caso di Andreotti
Invece un elemento di dinamismo nel sistema nel caso di Craxi ma poi anche la figura di Craxi evolve
Anche se appunto in chiave più per così dire conservatrice
Ci sono altri due elementi che andrebbero sottolineati Marie menziono soltanto primo elemento sì sono due allora il rapporto col partito
Ovviamente un rapporto rapporti importante
Interessante però è vero che entrambe le figure in definitiva assumono una visibilità importante come uomini di governo
è il governo che li porta ad acquisire un ruolo e una visibilità centrale e appunto è la dimensione del rapporto col potere col potere di con lo Stato con i meccanismi della pubblica amministrazione del Governo
Sarebbe da fare una riflessione importante sul ruolo che mi due alla politica estera perché ovviamente sono due persone che hanno un ruolo importantissimo nella gestione della politica estera
Ovviamente a me non interessa c'è un colleghi molto più competenti di me che tratteranno questo la loro politica estera ma come la loro immagine viene cambiata dal ruolo che loro svolgono in politica internazionale
E last but not least stiamo parlando di due personaggi che hanno un ruolo riformistico
Importante allora tutti quanti ci concentriamo su sui governi Craxi come governi riformisti CD assolutamente assolutamente così
Forse bisognerebbe ricordare che i governi Andreotti dall'ottantanove al novantadue fanno una quantità di riforme enormi c'è tutto un ragionamento diciamo sulle riforme mancate su quel che si sarebbe potuto fare
Ma la lista ogni le ricorda appunto il test è scomparso Paul Ginsborg non proprio un amico di Craxi Andreotti nel suo libro ci sono due pagine sulle riforme
Dei governi Andreotti a partirà l'ottantanove sulle forme estremamente profonde estremamente importanti insomma
Il sistema stava cambiando il sistema stava riformando se stesso e qui veramente c'è ci sarebbe da richiamare ma l'ha già fatto molto meglio di me già molti anni fa
Luciano Cafagna alla legge la legge di Tocqueville sul fatto che è il momento in cui il sistema comincia a riformarsi al momento più pericoloso per quel sistema perché appunto di fatto si sta
Mettendo perché come dire
I suoi difetti in quel momento diventano particolarmente insopportabile proprio perché si sta trasforma
Ora
Quindi sono due figure che entrano diciamo nel novantadue in un certo senso essendo la la quintessenza del politico la la l'incarnazione del politico nella sua dimensione di gestione del potere
Perché questo diciamo con come viene assorbito questo nel novantadue novantatré ma in buona sostanza la cosa che mi continua a colpire è che la fase del novantadue novantatré e può essere letta interpretata secondo diversi discorsi come dire i comunicatori parlerebbero di frame come inquadri come Interpreti gli eventi del novantadue novantatré avrebbero evidente che gli eventi del novantadue novantatré potevano essere molto agevolmente inquadrati all'interno di un frame di natura storico-politica
Cioè in buona sostanza cosa succede nel novantadue novantatré
Ma la sostanza è finita la guerra fredda qui noi abbiamo avuto una fase di guerra fredda che inevitabilmente ha distorto tutta la la diciamo la vita politica la vita politica italiana
A a il dato una certa impronta al problema del finanziamento della politica ha dato una certa impronta problema il rapporto fra politica e società civile per in particolare eh
Con un tema fondamentale che è quello del problema della gestione della criminalità organizzata e del fenomeno e del fenomeno mafioso
La storia è cambiata il clima storica cambiata e finita la guerra fredda
Quindi il sistema deve essere modificato
Per essere riadattato al nuovo contesto e di fatto ha già cominciato a farlo e questa poteva essere
Una narrazione storico-politica di quello che doveva cadere nel novantadue novantatré ovviamente in questa narrazione al centro c'è il problema della riforma dei meccanismi politico istituzionali
Mentre al centro non necessariamente c'è problema del cambiamento dalla classe politica
Perché in definitiva la classe politica quindi è quella che durante la guerra fredda gestire il sistema secondo la regola della guerra fredda
Cambia il sistema Siria adatta al sistema ma il tema non è un tema di inadeguatezza dalla classe politica il tema è un tema di cambiamento del clima storico politico
In realtà il frame nel quale si inquadra si inquadra gli avvenimenti novantadue novantatré è radicalmente diverso
E la crisi della Repubblica del novantadue novantatré viene interpretate letta come dire una morali tipo lei cioè come un appunto con un dramma di natura morale moralistica
Ora vado rapidamente perché il tempo corre
La questione morale non è una cosa del tutto disgiunta dal tema politico istituzionale soprattutto per come la presenta Berlinguer e mille novecentottantuno le due cose sono più intrecciate diciamo di quanto non si pensi però è in diciamo indiscutibile che più emerge l'anima moralistica all'interno del racconto di Tangentopoli
Più diciamo la questione si fa ultimativa e e l'interpretazione assume toni manichei se il problema è di natura etica e non è di natura politico istituzionale la soluzione non negoziabile quella della sostituzione delle persone
Se il problema è l'immoralità dalla classe politica l'unica soluzione e la sostituzione classe politica e peraltro con un problema più Complesso che è quello che la moralizzazione della politica viene spesso anche presentata come propedeutica alla moralizzazione dell'intera Italia
Letta allo stesso tempo come Paese sbagliato ma anche come società civile virtuosa
Perché ovviamente le narrazioni non sono mai coerenti ma si intrecciano temi diversi e in questo caso anche in compatibili l'uno con l'altro
Un ulteriore frame
Che è intrecciato a quello del moralità immoralità ma disc disgiunto indistinto e quello del vecchio contro il nuovo l'idea dell'innovazione della novità e e che è un altro tema estremamente centrale nel ragionamento che ovviamente appunto si intreccia con la frattura buoni cattivi ma le due non si sovrappongono pur diciamo totalmente anche la frattura vecchio nuovo ovviamente ha conseguenze ultimative maniche
Se il problema è vecchio numero bisogna cacciare via i vecchi ma chi Oppi in quanto vecchi o in quanto moralmente cattivi e punto le narrazioni si intrecciano e bisognerebbe anche capire quale prevale delle due ma entrambi casi poi convergono sull'idea appunto del cambiamento della classe politica
Nella nell'intervento che fa in Parlamento sulla autorizzazione a procedere su se stesso Andreotti usa un'espressione molto efficace parla di libidine danno zero mi sembra estremamente estremamente efficacia di libidine danno zero
Ora
Molto velocemente
Perché prevale il discorso moralistico barra nuovista sul discorso politico perché passa all'interpretazione moralistica
Io credo che questo rimanga un un problema storiografico cioè non è una cosa così scontata perché tante volte
Ci sono anche in precedenza questioni appunto legata alla corruzione a fatti di cronaca giudiziaria però poi la narrazione politica prevale e riesce questi fatti in un certo senso ad assorbirli e invece in questo caso parte la narrazione moralistica là ci sono varie cause
Che potremmo ovviamente sottolineare insomma perché il moralismo
Fa parte di un clima storico non solo italiano che comincia a prender piede a partire dagli anni dagli anni Settanta perché ci sono partiti i giornali e centri di potere mediatico che spingono in quella direzione
Un elemento o appunto non ho qui il tempo di di entrare dentro il ragionamento e dentro i dettagli però insomma io credo che questo sia uno degli elementi centrali da spiegare la cosa particolarmente interessante è che diciamo questa offrendo moralistico questa narrazione moralistica talmente forte che entra dentro casa dei moralizzare di e questo emerge in maniera estremamente forte estremamente robusta
Quando si ragiona sulla democrazia cristiana di quegli anni appunto di nuovo il libro di Gerardo Bianco parla di un partito dominato dal misticismo della rigenerazione morale
Parla di autoflagellazione di furia cono plastica parla di Piagno Nismo e se voi andate a vedere la mozione che la democrazia cristiana presenta sulla moralizzazione a vita pubblica nel marzo del novantatré trovate diciamo una richiesta di profonda rieducazione delle coscienze che fa anche detto ma la democrazia cristiana che fu questa è una mozione parlamentare che fa anche un po'spavento ma poi mezza colonna dopo dice però il Parlamento non è delegittimato come che c'è bisogno di una profonda educazione delle coscienze come fa il parlamento a non essere delegittimato
Ora
è evidente che una moralità lei è molto più semplice molto più facile di un raffinato discorso politico e questa è una delle ragioni per cui questa si afferma
è anche evidente che il paese è irrequieto e circa cerca qualcosa c'è una terribile frase di Martinazzoli citata da da Mattia Feltri
Noi stiamo ricevendo dei fax in continuazione nei quali c'è scritto che sperano che noi ci suscitiamo tutti che di questo hanno voglia di godere
E questo il clima del Paese e questo è il desiderio di godimento il piacere né rovesciare il potere il piacere nel costruire un capro un capro espiatorio
Ora
Quindi
Secondo me diciamo il tema centrale è perché si afferma la narrazione moralistica
E questo secondo me è un grande problema storiografico nel momento in cui la narrazione moralistica si afferma è bene evidente che per Craxi Andreotti
è finita perché appunto noi siamo dentro una ma una narrazione sopra insomma immorali e gli immorali i vecchi e i nuovi dove i vecchi sono per definizione immorali
Il discorso politico è profondamente delegittimato i due personaggi che sono l'emblema della politica quindi devono essere colpiti dal discorso moralistico barra nudista e loro due sono in posizione centrale per diventare l'emblema di tutto questo
Chiudo perché avrei moltissime altre cose da dire ma naturalmente il tempo il tempo è finito e quindi chiudo
Questo tipo di ragionamento nella relazione mi propongo di scrivere deve essere poi andato deve essere valutato attraverso una serie di percorsi e di snodi storici che attraversa del novantadue novantatré al primo grande snodo storico
è ovviamente l'inizio della vicenda c'è quel che accade all'indomani delle elezioni
Del del novantadue e quindi il problema delle elezioni diciamo pressoché simultanea del capo dello Stato e poi la nascita del nuovo governo
E dove ovviamente Andreotti e Craxi sono due protagonisti Andreotti della diciamo la gara per il Quirinale e Craxi poi come candidato in pectore come candidato alla presidenza alla presidenza del Consiglio
Con nell'ottica di cui dicevo prima il dato centrale
E straordinariamente interessante a mio avviso della strage di Capaci della morte per assassini di Giovanni Falcone
L'uomo che aveva scelto una via politica e non moralistica e che diventa l'emblema del prevalere dell'interpretazione moralistica su quella politica
Anche questo diciamo è un rovesciamento piuttosto interessante
Ma anche diciamo semplici grande tema del come sarebbe potuto andare diversamente insomma di di come si gioca l'elezione del capo dello Stato e del fatto che effettivamente
Le cose sarebbero potute andare diversamente con Capo dello Stato diverso da Scalfaro al Quirinale sarebbe accaduto molto molto l'altro probabile
Veramente molto rapidamente
Grande discorso di Craxi del luglio mille novecentonovantadue che è esattamente il tentativo di impostare la cosa
Dentro offre impolitico estraendola dal freno moralistico quelle il tentativo di Craxi e trenta DVD rimettere la politica al centro e di imporre una lettura del problema del finanziamento pubblico del finanziamento ai partiti in Porro lettura politica e non moralistica tentativo completamente come sappiamo
Va
Terzo punto centrale l'avviso di garanzia ad Andreotti ventisette marzo mille novecento novantatré che fa esplodere le contraddizioni della democrazia cristiana
Che prima propone per iniziativa dei due capigruppo di Camera e Senato anzi propone manda un esposto alla Procura di Roma contro i pentiti
E tre giorni dopo vota i democristiani votano la remunerazione Violante sui rapporti fra mafia e politica nella Commissione antimafia
La relazione va riletta perché l'idea che i democristiani votino quella relazione da veramente la misura della sindrome di Stoccolma nella quale il partito democristiano è ormai per completamente completamente caduto tra l'altro questo interessante elemento sulla responsabilità politica di Andreotti in quanto capo della correnti di cui fa parte Lima quindi con l'elevazione della corrente a istituzione e con il fatto diciamo la trascurabile dimenticanza che la corrente era correnti di un partito e allora s'perché manca la responsabilità si deve fermare al capo corrente cioè e perché ovviamente è il tentativo di scaricare
Su Andreotti la responsabilità con peraltro c'è qui ci sarebbe sulla relazione Violante se nel celebre scrivere un libro relazione straordinariamente interessante ma su tutto il tema del rapporto fra responsabilità politica responsabilità penale
è è veramente ma in oltre a essere interessante e inconcepibile che la democrazia cristiana la voti perché appunto di fatto è è è una è una condanna senza appello della democrazia cristiana e infine chiudo davvero
L'altro passaggio naturalmente è il passaggio della della l'autorizzazione a procedere a Craxi e quindi la fine di aprile del mille novecentonovantatré e l'altro grande discorso di Craxi
Nel quale in buona sostanza che è molto diverso dal discorso del luglio del novantadue perché nel luglio del novantadue Craxi prova come dicevo a passare il discorso dal moralismo dal piano morale moralistico a quello politico nell'aprile del novantatré ormai è ben evidente questo tentativo è fallito ed è anche inutile
Riprodurlo e quello che Craxi fan buona sostanza e accettare di essere ormai diventato il capro espiatorio e dalla posizione in buona posizione per certi versi di privilegio analitico anche se non privilegiata da tutti gli altri punti di vista
In un certo senso denuncia i limiti dell'operazione che si sta compiendo dimostrando un grado di vera emergenza non banale grazie
Grazie professor Rosina e anche qui ci sono temi affinché sviluppi che sarebbe molto interessante approfondire sarà interessante molto più interessante molto interessante leggere gli atti non più interessato veemente ma sarà molto interessante leggere gli atti di carbone di questi questi problemi no il passaggio dalla dalla linea dall'interpretazione moralistica da quella politica e quella moralistica
Il l'impatto che questo avvenga dei confronti l'opinione pubblica tutto questo e nella successiva evoluzione della classe politica posto che poi moralismo è stato assunto come uno dei binari delle impostare e valutare il futuro questo ci sembra molto interessante io credo che a questo punto sono le ore undici e zero sette ore locali
Siamo stati bravi perché il prossimo prossima sessione incomincia alle undici e quindici quindi abbiamo iniziamo iniziamo subito iniziano fece recuperiamo anzi svolgano ci portiamo avanti repubblicano qualche minuto
Chiederei ovviamente relatori della seconda sessione e al coordinatore il professor Ridolfi di prendere posizione chiederei anche alla professoressa come detto in precedenza Tavani
Di accomodarsi chi aprirà in anzitempo la terza sessione di lavori
Va bene venissero insanabile teorizza doversi
Grazie generale grazie
Ci vediamo Fondazione
Osto iniziamo puntualmente anche questa sessione così ci dedichiamo una pausa puntuale lavori sono lunghi mi dispiace tediare
Professor gemellini tutti quanti
Professore a Moro Sereno
Basta
Se vi accomodate
Un attimo l'assestamento
Iniziamo con inusuale puntualità questa seconda sessione di lavori nel dare la parola al coordinatore di questa sessione dedicata alla la alla politica italiana dopo aver tracciato alcuni parallelismi e le biografie dei due protagonisti del convegno di studi iniziamo questa sessione c'è un come annunciato in precedenza lo dico anche al professor Ridolfi un piccolo cambio non c'è il professor Bonini che interverrà nel pomeriggio
Inizieremo anzitempo la sessione con un intervento la terza sessione dedicata alla politica estera con l'intervento dalla professoressa palanche gentilmente ci ha fatto questa cortesia ringrazio nuovamente a voi professore
Allora buongiorno buongiorno a tutti gli amici e colleghi
Insomma la prima sessione ha ben delineato
Alcuni dei quadri essenziali nell'interno
Durante il quale poi collocare nel merito percorsi problemi
E e e indagini indagini mirate allora cominciamo cominciamo subito
Con vera H Perucci che insegna all'università Luis il tema è tra lotta e governo è solita vita nazionale negli anni settanta di Craxi e Andreotti
Grazie mille grazie Presidente permettetemi di ringraziare la Fondazione Craxi per questo invito a ora il tema che mi è stato assegnato appunto un tema che prova ad inquadrare la questione del rapporto tra Craxi Andreotti in una fase nevralgica della storia politica italiana è ovviamente rappresentata dagli anni Settanta
E diciamo prima di entrare nel merito di questo tentativo di comparazione
Volevo fare tre premesse che poi si aiutano anche a spiegare il tipo di orientamento che ho seguito nella tentativo di impostare la comparazione la prima di queste premesse riguarda l'arco cronologico che prenderò in considerazione
Anche a fronte dei venti minuti che sono stati assegnati nelle relazioni a chiaramente farà un'incursione soprattutto per quello che riguarda Andreotti alla prima fase del decennio degli anni settanta
Però concentrerò la maggior parte del mio intervento al periodo compreso tra la metà e la fine degli anni Settanta
Questo perché perché c'ha un dato storico significativo che è quello che detta che mi ha dettato in realtà questa scelta e cioè perché i primi segnali di una relazione diretta
Tra Craxi Andreotti sarebbero ovviamente emersi a partire dall'edizione di Craxi alla segreteria del partito da una parte contestualmente
Che avrebbe coinciso con la presenza costante di Andreotti alla guida degli esecutivi nei governi quindi governi della settima legislatura quindi prevalentemente mi concentrerò sulla fase settantacinque settantanove salvo appunto una breve incursione sulla fase precedente la seconda premessa che mi apparsa un po'banali nel momento in cui so pensato con poi in realtà studiando non mi è apparsa più così banale riguarda la diversità dei ruoli che Craxi Andreotti ricoprono al momento di di questo incontro politico
A non intanto demente tornare su un tema che è stato in parte anche oggetto delle relazioni che mi hanno preceduto
Ma intendo sottolineare un aspetto cioè che la credo che la comparazione debba necessariamente tenere conto di una serie di differenze che sono ovviamente differenze generazionali ovviamente Suma differenze di pur di cultura politica
Però dal mio punto di vista per la comparazione sono differenze che si traducono
In una in un percorso diverso che finisce per incidere sulle modalità di quell'incontro
Lo sintetizza in maniera molto banale quando si incontrano politicamente Andreotti a un politico adulto insomma se messi in evidenza anche dalla relazione del professor Giovagnoli no
Adulto non soltanto anagraficamente ma è politicamente adulto ossia per l'esperienza maturata all'interno della Democrazia Cristiana sia delle esperienze già dal lungo maturati all'interno delle istituzioni italiane e ed anche europei
Craxi era semplicemente un politico più giovane
Sì anagraficamente sia politicamente e quindi c'è una certa differenza di esperienze
E quindi anche di ruoli alla quale si aggiunge anche un dato che prima è stato ricordato ma sul quale voglio tornare e cioè che nel momento in cui si incontrano Craxi è segretario di un partito Andreotti guida il governo Craxi segretario di un partito e questo incide
Sul modo in cui interagiscono tra l'altro ci tornerò appunto tra un attimo spiega anche alcune diversità
Che sarebbero emersi nel rapporto tra Craxi Andreotti proprio di fronte soprattutto insomma la stagione al triennio settantasei settantanove
L'ultima brevissima premessa che però costituisce anche un po'il quadro generale della mia relazione
Non riguarda tanto la peculiarità del contesto politico in cui quell'incontro sarebbe avvenuto è stato già ricordato fatto abbastanza noto insomma che cosa abbiano rappresentato agli anni Settanta nella storia politica italiana ma riguarda la lettura
Che entrambi avrebbero dato di quella fase storica
è un po'il mio punto di partenza cioè della eccezionalità di quella fase storica e perché la pongo come premessa perché analizzando i i diversi discorsiva in questi mesi
Qui preparavo la relazione ho letto parecchio conoscevo molto di più e Andreotti confesso forse coordinano Craxi quindi ho letto ho letto e dalla lettura a mio avviso emergeva è emerso un elemento ricorrente
Nel discorso pubblico tanto di Craxi quando Dio Antonio Andreotti in quegli anni e mi riferisco a in corso quasi costante che entrambi siamo al concetto di crisi
Allora gli anni settanta e nello specifico la seconda metà degli anni settanta sono anni di crisi è questo rappresenta in qualche modo un filo conduttore della loro interazioni della loro integrazione politica ma ovviamente mi mi limito a quel piano
A partendo da questo filo conduttore è la domanda che mi sono posta è
Capire se quell'idea della crisi sia in qualche modo oltre ad essere condivisa sia in qualche modo sovrapponibile
Essi si realizzi cioè abbia a che tipo di ricadute abbia sul piano delle risposte politiche da dare a quella crisi
E qui appunto entro nel merito della comparazione capo partendo da questa idea crisi soluzione della crisi
Chiaramente nel caso di Andreotti per le differenze alle quali facevo riferimento prima la necessità di confrontarsi con quella crisi comincia prima già comincia già a partire ho dato questa delimitazione cronologica della fine degli anni sessanta
Diventa manifesta a partire dall'inizio degli anni settanta e si manifesta in due direzioni allora la crisi politica e crisi dei soggetti cioè dei partiti ma è anche crisi delle della governabilità delle alleanze del sistema
Quali risposte non insisto molto sulla sulle risposte al primo punto della crisi c'è quello che riguarda i partiti semplicemente perché mi sembra che da questo punto di vista Andreotti tra la fine degli anni sessanta inizio degli anni settanta
Muove abbastanza in continuità con le stagioni politiche precedenti quindi che vuol dire affrontare la crisi dei partiti quando parli della DC e io qui sono molto d'accordo con quello che diceva il professor Giovagnoli Andreotti è è un uomo di partito quindi il problema del ruolo della DC cioè e delle caratteristiche dell'amicizia
Allora se c'è una crisi di partiti come affrontarli Andreotti recupera molti dei temi che erano emersi anche negli anni negli anni precedenti
E quindi il recupero delle identità originali e la lotta alle correnti pur provenendo da un'esperienza di corrente appunto anche questo è stato ricordato il richiamo ai principi del solidarismo cristiano insomma il recupero di una tradizione di una identità mi sembra molto interessante invece la posizione che Andreotti assume sul secondo punto cioè che tipo di risposte dare alla crisi politica
E mi sembra più interessante per due ragioni sia perché quelle risposte Andreotti li elabora guardando prevalentemente dalla prospettiva istituzionale
Che ha mandato reale anche questo è stato ricordato sono andrò ti guida dei governi all'inizio di quel decennio quindi è normale che la prospettiva sia una prospettiva istituzionale
La seconda cosa per cui mi pare più interessante questo punto
E che secondo me il fatto che di guardare alla crisi da un punto di vista prevalentemente istituzionali
Marca una certa differenza rispetto al Craxi nel momento in cui arriva il primo incontro politico cioè a partire dal dal mille novecentosettantasei appunto poi tra un attimo ci arrivo
Allora inizio degli anni Settanta crisi del sistema come affrontarlo con quali strumenti
E qui la risposta andreottiana chiaramente
Già a partire dalla fine degli anni sessanta
Sicuramente ricorderete c'è questa intervista che viene pubblicata sul Secolo decimo nono nel dicembre del mille novecentosessanta insomma incalzato sull'eventualità della nascita di una seconda Repubblica Andreotti rispondeva e qui appunto è uscito che la Prima Repubblica e le sue istituzioni sono perfettamente compatibili con scelte politiche programmatiche più avanzate
Per cui la crisi sarebbe inevitabile solo se fosse rifiutata questa interpretazione diva della Costituzione allora se c'era la crisi
Era dentro il perimetro della Costituzione che l'atti quella crisi andava assolta ma i confini di questo perimetro erano chiari quali erano questi confini da una parte l'anticomunismo
Motivato da ragioni ideali per ragioni strategiche dall'altro il rischio percepito in termini sempre più reali di una involuzione del sistema destra allora era l'idea che la difesa della democrazia contro gli opposti estremismi passasse in qualche modo attraverso formule soluzioni che non prevedessero né cedimenti a destra né cedimenti a sinistra
E quindi nel rifiuto di qualsiasi forma di totale di totalitarismo che Andreotti sottolineava non può essere che inteso come antitesi stessa della democrazia d'altro canto questa mi sembra la logica in cui può essere letta la posizione che Andreotti assume alla guida dei primi due governi di quel decennio no cioè sia il governo del febbraio del settantadue sia poi il Governo che nasce dopo le elezioni politiche
Mi limito solo a due passaggi su questi due governi nel febbraio del settantadue Andreotti formava il governo quello che poi avrebbe sostanzialmente portato il Paese verso le elezioni
Ed è un Governo che li definiva morì duro
Già dall'inizio era un governo che definiva della centralità democratica ma che nasceva certamente non con il ritorno pieno alla formula del centrismo ma certamente a quella logica ancora più esplicita mi appare da questo punto di vista la spia esperienza del secondo governo cioè della
Della nascita del Governo Andreotti Malagodi non mi è stato anche ricordato che era un tripartito ed era il famoso di partito con l'appoggio esterno dei repubblicani quello che sarebbe stato appunto definito come un triciclo con mezza ruota di scorta
Ha era questo governo punto retto al Senato da una maggioranza molto esigua c'è un appunto nei diari di Andreotti in cui appunto commentando l'esito del voto al Senato Andreotti scrive
Avrebbe definito quella maggioranza la maggioranza del quanto basta come si dice in alcune ricette in alcune ricette mediche ora su che cosa nasceva quell'esecutivo
Nasceva su tre assi sul fatto che Andreotti insisteva moltissimo sulla necessità per i liberali dentro
A questo emerge chiaramente dalla dalle sue ricostruzioni della della formazione del governo e di fronte alle esigenze delle dei liberali non avrebbe ceduto neppure
Alle pressioni che gli venivano fatte dalla stessa democrazia cristiana che già in quel momento cercava di spostare gli equilibri politici più a sinistra quindi coinvolgere i liberali e coinvolgere anche qui scrivo sono gli altri due assegni cito anch'sono gli altri due assi tutti coloro che danno obiettiva garanzia di non essere a mezzadria tra valori democratici e totalitarismo
Allora la lotta su due fronti è pesante ma una democrazia che la rifiuta manca al suo doveri
Lo diceva anche nel discorso di presentazione del Governo alle Camere netta contrapposizione verso un sistema come quello comunista netta contrapposizione nei confronti del fascismo su quale appunto era nato
Sarà il della Zammataro costituzione repubblicana chiaramente la fine di quel governo mostrava diciamo la difficoltà di rispondere alla crisi del sistema facendo ricorso a delle formule che ormai venivano ritenute completamente logore
D'altro canto erano ritenuti logori della stessa democrazia cristiana insomma qui basta ricordare il dodicesimo congresso del partito il patto di Palazzo Giustiniani che è stato appunto anche richiamato
Tra Moro e Fanfani che quindi spostava in qualche modo l'equilibrio del sistema già a favore di un'opzione di centrosinistra
Crack Andreotti si dimetterà insomma non come ha ricordato il professor Giovagnoli non abbandonava il governo abbandonava la Presidenza del Consiglio ma certamente non il governo
Perché continua ad essere ministro a fianco di Rumor prima poi appunto dei governi Moro poi con l'inizio della settima legislatura
Andreotti tornava al governo e Craxi diventava segretario del partito
Quindi con l'inizio della settima legislatura si definiva la cornice dell'incontro politico con Craxi e qui voglio sottolineare due passaggi di questo incontro perché interessa tracciata con i diari di Andreotti
In realtà mi resta traccia già nel febbraio del mille novecento settantasei nel momento in cui socialisti ritirano la fiducia ma il nome degli equilibri più avanzati sono c'è quella crisi
E
Craxi trascurate Andreotti annota Craxi giovani vicesegretario di De Martino che non siamo ancora nella fase della segreteria politica
Ha criticato l'atteggiamento comunista sul compromesso storico che da socialista respinge almeno nella nel nella versione finora conosciuta
E ha aggiunto che i socialisti non vogliono essere interlocutori nella sinistra
E non accettano che qualcuno pretenda di assegnare
E loro un ruolo
A
Però oggi e per domani
Ed è la prima nota in cui si trova un riferimento ad un incontro con Craxi all'interlocuzione diretta con Craxi sempre nei diari il secondo riferimento a Craxi si trova in una nota del sempre del look del luglio questa volta però del settantasei
Nella fase che insomma accompagna il varo del governo delle astensioni e dal presidente del Consiglio incaricato Andreotti incontra Craxi neo segretario del partito davo per un confronto sulla soluzione della crisi politica
E in in questa nota Andreotti scrive accerto da Craxi direttamente e che almeno per un certo tempo esclusa una partecipazione dei socialisti dal Governo resta rigida la condizione di non avere i comunisti all'opposizione
Pur notando il lungo week
Una cento ma alto all'autonomia socialista
Allora era quindi proprio nella fase diciamo così di formazione
Del terzo governo Andreotti che questo confronto diventava non solo esplicito evidenti manifesto ma insomma secondo me metteva in evidenza quella differenza dei piani alla quale facevo riferimento prima
Sui quali si è Andreotti sia Craxi si sarebbero mossi rispetto alla crisi del sistema e qui cerco di spiegarmi in maniera BreBeMi e chiara cioè
Al triennio della solidarietà nazionale c'è la fase che andava dal settantasei in avanti
Andreotti avrebbe guardato prevalentemente dal punto di vista appunto della necessità di trovare una formula che consentisse la governabilità chiaramente il che non implica la scarsa attenzione per il partito un intanto assolutamente metterli sullo stesso piano menzionare nel mandato prevalentemente da Presidente del Consiglio
E quindi da colui che in qualche modo doveva garantire la governabilità del sistema Craxi Mannino da quello che io ho potuto ricostruire
Sento si guarda dal punto di vista degli equilibri generali del sistema ovvio
Ma guarda soprattutto dal punto di vista dei soggetti coinvolti della crisi nella crisi vale a dire dal punto di vista dei partiti cioè come se in qualche modo le prospettive fossero o rovesciate o complementari
Andreotti lavora dal sistema per garantire la governabilità certa avendo alle spalle la democrazia cristiana Craxi partì dal partito in qualche modo deve partire dal partito per poi andare all'interno del sistema
Qui potrei chiaramente in training nel dovrei entrare nel merito di un discorso che sarebbe lungo e non ho tempo di farlo no però
E gli interventi tra i primi interventi Craxi avrebbe pronunciato come segretario del partito andavano esattamente nella diciamo nella direzione di portare il PSI fuori dalla crisi quello era il primo il primo imperativo solo portando il PSI fuori dalla crisi poter in qualche modo cercare di darne una collocazione diversa
All'interno della all'interno del sistema e quindi per Craxi partito e collocazione nel quadro della solidarietà nazionale rappresentavano due tappe complementari di una stessa strategia laddove Stella guardate dal punto di vista di Andreotti in quel momento in quella fase storica il problema non era tanto il partito in sé per sé era scelto come conservare la centralità del partito del sistema ma anche come garantire la governabilità
Del sistema stesso
Certo c'è un aspetto che secondo me rappresenta un elemento comune
Nel rapporto tra pure in questa differenza diciamo di posizioni tra Craxi Andreotti c'è un elemento che secondo me è un elemento comune che avrebbe accomunato il percorso in questo triennio
C'è vale a dire il fatto che entrambi avrebbero dovuto necessariamente fare i conti con un quadro in una certa misura bloccato c'è quella quella eccezionalità del triennio della solidarietà nazionale è una firma eccezionalità
Che forse nel caso di Craxi diventa ancora più evidente rispetto a quelle che sarebbe a quelli che poi sarebbero diventati i progetti sia sul partito sono sia sul sistema emersi nel corso degli anni degli anni ottanta
Però certamente il triennio della solidarietà nazionale la logica della solidarietà nazionale
In qualche modo conferiva c'è confinava costringeva mettiamola così se mi passate questo termine ma un po'improprio ma credo che renda abbastanza bene
Costringeva sia Craxi si avvia Andreotti a muovere dentro un sistema Piadena certe caratteristiche
Soprattutto nei termini appunto della governabilità della possibilità di risolvere la crisi dei partiti e appunto di di di in qualche modo forse di Novari il sistema chiaramente al nel corso della della di questo triennio potremmo potrei farvi moltissimi esempi ma vedo che stampa a mia disposizione dell'una e credo di avere ancora cinque minuti penso molto di più ecco ok allora Amato
Va bene avremo nel affinino praticamente però in realtà avrei voluto fare
Diversi e esempi soprattutto che da un lato avrebbero dimostrato il tentativo comunque all'interno di questo quadro bloccato portato avanti soprattutto da Craxi
Di cercare di approfittare il più possibile dei quei pochi margini di manovra che il sistema concedeva per insistere molto molto sull'autonomia io devo dire che quando è iniziato assumere Craxi appunto conoscendo meglio André ottimo quando iniziato a studiare Craxi il problema che ho avuto più difficoltà ad affrontare è stato esattamente quello dell'autonomia cioè cercare di capire dentro questo quadro che cosa significasse rivendicare una posizione autonoma di socialisti perché e e c'è una presenza talmente schiacciante in due partiti come la Democrazia Cristiana il Partito e il Partito comunista avevo difficoltà a capire come la rivendicazione dell'autonomia si potesse in qualche modo sposare no declinare nel quadro di quella
Blocco del sistema e
Poi in realtà diciamo piatti abbiamo sfidando semplici da capire che significato aveva che significato aveva quel Progetto
Va bene quindi manderò alla relazione diciamo il la relazione scritta e il le diverse cose che avrei voluto dire rispetto però questo discorso che ha fatto in particolare del blocco su questo chiudo
Ah c'è un dato che mi sembra possa aiutare a spiegare la fine di quella stagione la fine di quella stagione cioè che io ho avuto la percezione leggendo soprattutto l'esperienza del quarto governo Andreotti e quindi le posizioni che sarebbero emerse da parte del plenum leader politici nel caso del quarto governo Andreotti qui ci sarebbe da parlare del rapimento Moro imposizioni che Craxi avrebbe assunto di fronte al rapimento Moro insomma i temi sarebbero tantissimi lo smercio estera
Però ho avuto la percezione che ed abbastanza chiara che in qualche modo lei spieghi la fine
Ma anche la stessa vita del quarto governo Moro le stesse destini del Governo Andreotti le stesse dinamiche che avrebbero caratterizzato quell'esecutivo in qualche modo precludesse però cioè si Andreotti ma soprattutto Craxi avessero la percezione di un superamento di quel blocco
Cioè che vero Andreotti avrebbe difeso fino alla fine rapporto coi comunisti avrebbe provato a tenere in piedi la solidarietà nazionale eccetera però in qualche modo c'era l'idea che un sistema
Andarsene declinare
Come si si sta appassionando Ottilia diciamo così no andarsi a declinare e il declino di quel sistema avrebbe potuto aprire gli spazi affinché da una parte nel caso di Craxi si creassero le premesse e le condizioni per affrancarsi da quella da quel sistema bloccato schiacciato nel quale aveva cercato in qualche modo di guidare il partito
Certo nel caso di Andreotti la fine di quel sistema avrebbe catapultato soprattutto il partito dentro uno scenario completamente diverso quello che appunto accennava prima il professor Giovagnoli segnato dalla maggioranza del preambolo quindi dalla svolta politica
E che però in qualche modo liberasse
E e equilibri ed energie diverse che richiedevano ovviamente di ricollocarsi in maniera differente di giocare ruoli diversi rispetto ai ruoli che erano stati giocati nella legali nella settima legislatura ponendo ovviamente il problema della governabilità della crisi del sistema su dinamiche completamente diverse che implicasse ero risposte completamente diverse
Attratti sarebbe andato nelle noti direzioni nel tentativo di dare quelle risposte Andreotti appunto avrebbe poi assunto una posizione diverso all'interno di quella modifica anti della fisionomia del partito
Della democrazia cristiana che sarebbe iniziata all'inizio degli anni ottanta e poi avrebbe assunto caratteristiche più proprio a partire dalla metà degli anni ottanta la segreteria De Mita eccetera
Grazie
Grazie per il suo intervento che ovviamente è importante per noi grafia ormai concorde nel ritenere il decennio degli anni settanta
Fondamentale anche per capire poi le dinamiche pedinamenti successive talora anche da questo punto di vista bisogna sempre tenere insieme società e politica perché se ci limitiamo a fare un indagine sulla crisi di sistema senza capire come e interrogarci su come nostro Paese stessa allora cambiando
Tra il primo e il secondo governo Andreotti in una logica di crisi del centro sinistra che era ormai conclamata
E il terzo il quarto governo dentro la logica della solidarietà nazionale c'era uno stato di mezzo il referendum del settantaquattro
Le vittorie della sinistra del partito comunista nel settantacinque alle amministrative
Alle regionali sei regionale che passavano sotto il governo i governi di sinistra e la vittoria ancora del Ticinese settantasei
Non possiamo dimenticare queste cose altrimenti non capiamo anche la duttilità di Andreotti nel gestire la precedente fase del primo e del secondo governo e poi del terzo e del quarto governo
E non possiamo non ricordare che c'era il progetto di Moro c'era un'intesa possibile
Con Berlinguer su una fuoriuscita da quella crisi di legittimazione della repubblica del sistema in un altro modo rispetto ai governi precedenti
Attenzione quindi a a non tenere sempre insieme società e politico perché altrimenti avremmo una visione distorta e quello che accade in quegli anni
Seconda la seconda relazione
Il collega amico anche devo dire Daniele Caviglia che insegnano diversità degli studi Vienna sul tema Craxi Andreotti dalla competizione politica alla collaborazione del governo
Allora grazie presidente ringrazio anche la Fondazione Craxi per quest'invito
Vi ringrazio meno e lo dico scherzosamente Pirra avermi fatto questa offerta di relazione capito che era una di quelle offerte che non si possono rifiutare quindi ho accettato questa sfida per me è una sfida perché in effetti è più tema contemporaneo mista tenta internazionalista e quindi io spero che i colleghi saranno clementi per sicure approssimazioni imprecisioni errori che ci saranno nella mia esposizione anche io parto dai da una breve citazione dei diari segreti di Andreotti nella quale si tratteggia in termini molto lusinghieri sia la figura di Craxi che il rapporto di collaborazione ha avuto negli anni di governo da quando ad inizio agosto Craxi mi offrì il ministero degli esteri è iniziato un periodo di collaborazione
Che ha giovato credo a rimuoverli alcuni pregiudizi personali nei miei confronti a mia volta ho conosciuto da vicino al personaggio apprezzandone doti politiche non comuni con una caratteristica opposta alla mia
Egli si affida all'intuizione dei problemi e devo dire che nei contatti internazionali suscita ottima impressione anche senza leggersi prima faticose documentazione
Era questa una descrizione che certificava il superamento della barriera di diffidenza in gran parte reciproca che aveva caratterizzato i rapporti tra i due personaggi negli anni precedenti che sono quelli sui quali mi concentrerò
Nel luglio nel luglio del settantasei prendeva forma il terzo governo Andreotti quello della non sfiducia due settimane dopo l'elezione di Craxi è segretario del partito socialista una novità quest'ultima
Che il leader democristiano aveva commentato positivamente in un'intervista per le Figaro mettendo l'accento sulla speranza che i socialisti si avviassero verso un percorso di europeizzazione in grado di cancellare definitivamente ogni traccia di prontissimo
Il fatto che il PSI o le parole di Andreotti ricerchi oggi una collocazione europea in quello che si chiama l'euro socialismo è certamente un fatto positivo
Il respiro europeo infatti quel quid che manca spesso le forze politiche italiane Bers provincializzato assicura e vedere i problemi per quello che sono non per quello che consente di vederli l'ottica ideologica
Tuttavia nonostante tali premesse quella del parto del PSI verso la nuova compagine governativa si dimostrò presto una neutralità gonfia di sospetti a Craxi l'esecutivo appariva fondato sulla sabbia e verso il capo del governo conservava una malcelata diffidenza ad Andreotti diceva il neo segretario del PSI si poteva applicare la definizione di un inglese aveva dato del diplomatico
Un galantuomo inviato in uno Stato straniero perché menta nell'interesse del suo Paese
Dal canto suo l'esponente democristiano ribatteva ricordando che l'insofferenza verso il dialogo tra Piazza del Gesù e Botteghe Oscure non appariva giustificata dai comportamenti tenuti in occasione delle trattative per la formazione del governo
Come rievocò qualche anno dopo in un'intervista alla Repubblica
Nel settantasei quando è nata la solidarietà nazionale è stato proprio il PSI a porre una condizione dovevano aderire anche i comunisti altrimenti loro non ci stavano per questo quando sento parlare dell'esperienza di allora come di un compromesso storico
Ho dubbio poco o di un duopolio di CPC io rispondo che storicamente non è vero
Una conflittualità dunque che covava sotto la superficie di una collaborazione dettata in primo luogo dalla profonda crisi crisi in cui era sprofondato il paese in affetti dietro l'unanimismo delle larghe intese sopravvivevano tensioni generate dalla diversa condizione dei due partiti la DC con tutte le sue difficoltà continuava in ogni caso a rappresentare il perno del sistema
Il PSI veniva invece da una stagione di opacità della propria identità politica se si eccettua va alla battaglia referendaria del settantaquattro sulla legge per il divorzio e dalla disastrosa gestione De Martino che con la formula degli equilibri più avanzati
Aveva finito per prefigurare l'abdicazione definitiva ruolo dei socialisti si erano storicamente proposti
Dopo le elezioni del settantasei in cui il PSI aveva toccato il minimo storico del nove virgola sei per cento il panorama per il partito di Craxi si era fatto alquanto plumbeo
Moro tornato alla guida della DC aveva iniziato il dialogo con il PC in vista di un governo stabile nella nuova legislatura che affrontasse i problemi degli squilibri del bilancio pubblico e dell'inflazione
Un contesto nel quale per i socialisti spuma sfumavano di fatto un'alternativa di centrosinistra come dimostrava l'assunzione della presidenza del consiglio da parte di Andreotti che eliminava la possibilità di trovare una sponda in senso anti comunista nella destra democristiana
In aggiunta le fibrillazioni interne al partito venuti alla luce in occasione del famoso congresso dell'aprile del settantotto rendevano la leadership craxiana ostaggio dell'alleanza con la sinistra Lombardia che si esprimeva nella formula dell'alternativa socialista
Una proposta politica che rifiutava la semplice riedizione del centrosinistra e lasciava intravedere soluzioni politiche diverse senza però che a Botteghe Oscure si fossero verificate le condizioni minime per renderla realisticamente percorribile
Di fatto in quella fase Andreotti che avrebbe guidato il paese con tre diversi governi fino alla fine della legislatura
Rappresentava il garante delle larghe intese che marginalizzato nel PSI e lo costringevano sulla difensiva rispetto ad un quadro politico egemonizzato da democristiani e comunisti
Una condizione che non impedì comunque a Craxi di guadagnare spazio al di fuori del perimetro governativo portando a casa sia la segreteria di Giorgio Benvenuto nella UIL che l'elezione di Pertini nel luglio settantotto alla presidenza della rete
Grazie al nuovo corso Graziano iniziamo inoltre quel processo di revisione ideologica interna che avrebbe consentito al partito di allinearsi alla grande famiglia del socialismo europeo e di fronteggiare i rapidi mutamenti che si facevano strada all'alba del nuovo decennio nel corso del settantasette si rafforzarono i malumori di Craxi nei confronti di un Andreotti sospettato di lavorare di sponda colpi CIPE stritolare il giovane PSI del Midas l'anno dopo il contrasto esplodeva nei giorni drammatici del sequestro Moro
Nel tormentato contesto del Congresso circa socialista di Torino nasceva l'idea della trattativa che consentiva al PSI di smarcarsi dall'unanimismo della linea della fermezza
Sebbene non fosse in grado di produrre soluzioni plausibili in questo CRA in questo quadro per Craxi
Andreotti diventava il gelido uomo di Stato che abbandonava il leader DC a un destino di morte
Nel suo memoriale del novembre mille novecentottanta per la Commissione Moro Craxi lo descriveva a tinte fosche anche se per accenni quasi sempre indiretti Norris non facendo mai il nome di Andreotti era lui però di fatto il capo dei falchi a buon mercato
L'uomo che praticava il Fatah attivismo dei fini il politico colpevoli di cinismo e di intransigenza impietosa a sua volta Andreotti replicava con asprezza
Definendo la linea del PSI durante il sequestro superficiale approssimativa dal punto di vista giuridico uno che priva di sbocchi concreti quanto resto incalzava Andreotti
Se Craxi era così era in così stretto contatto con gli avvocati dei brigatisti avrebbe potuto renderlo noto a suo tempo al governo e alla magistratura
Il duello continua nel settantanove con l'approssimarsi delle elezioni politiche anticipate del voto europeo
Andreotti diventa uno dei bersagli principali di Craxi per due fondamentali ragioni era l'espressione fisica della sempiterna supremazia democristiana io rimprovero alla DC di porre il problema del suo potere al di sopra di tutto diceva Craxi in quei giorni
E poi era l'alleato numero uno di Berlinguer nella realizzazione di quella che definiva una politica sommersa d'intesa col pc versione degenerata della politica di unità nazionale
Lo scontro si fa feroce quando salta l'abbinamento tra le elezioni politiche sempre in quell'anno alle elezioni europee
Andreotti cerca di giustificarsi sostenendo di avere spiegato con chiarezza Craxi che non c'era stata alcuna furbizia esistevano impossibilità giuridica e basta
Ma il segretario socialista lo accusa di avere barato al gioco grazie alla messinscena dell'ostruzionismo dell'ostruzionismo radicale
E alla penosa copertura del Consiglio di Stato aggiungendo delle sue teorie sull'abbinamento impossibile avrebbe fatto bene a raccontarle ai Pecorari del Lazio
Una battuta seguita da un'altra sarcastica considerazione sì Andreotti me lo immagino più laziale dell'Udinese
A cui si accompagnava più serio sbarramento rispetto all'ipotesi di un'arma riconferma alla guida del governo il suo ciclo dovrebbe essere esaurito
Il venti maggio Craxi era ancora più esplicito occorre un cambio alla guida occorre un cambio della guida anche a Palazzo Chigi e pochi giorni dopo tornava ad usare toni quasi deriso ori per stigmatizzare la mancanza di ricambi ai vertici dello Stato
Mi fa un po'impressione leggere i libri di storia trovarci dentro Andreotti e poi accorgermi che sta ancora lì al governo
Nel quarantasette io avevo tredici anni e lui era già nel governo deputato del Cavaliere del Regno lo aveva nominato Umberto di Savoia succedeva trentatré anni fa insomma in Italia pare di vivere in un sogno tuttora estremo
Era l'inaugurazione di un filone polemico sulla sempiterno i tamburi Ochiana in cui numerose interviste Craxi ricordava se stesso in calzoni corti o i pantaloni alla zuava mentre il leader democristiano già faceva e disfaceva nei ministeri
Credo che Andreotti detenga un primato di presenze governative quale nessuno può vantare in tutti i Paesi europei ed extra europei del mondo occidentale
Il ventinove maggio a Tribuna politica Craxi spiegava le ragioni per cui riteneva quella di Andreotti una filosofia da democrazie malate
In realtà
Il potere logora i migliori che non riescono sempre a rispondere a tutte le richieste a risolvere tutti i problemi non crollerà il mondo si Andreotti non sarà più il capo dell'esecutivo
In prima battuta Andreotti aveva replicato con toni pacati
Cerco di non raccogliere gli attacchi di Craxi anche se ingiuste lasciando al fido Evangelisti il compito di difendere l'onorabilità l'onorabilità degli allevatori laziali
Che gaffe ha fatto Craxi con i Pegorari del Lazio bel frigna omone ho stampato dei manifesti di risposta i pastori del Lazio ringraziamo compagno Craxi poi però quando qualcuno gli aveva ricordato il malanimo del leader socialista Andreotti aveva commentato gelido
Non ho mai dato importanza eccessiva la mia persona e non vedo quindi come questo sia un problema chiave è sempre un errore in democrazia personalizzare i problemi politici
Quanto alla questione dei calzoni corti aveva risposto in questi termini Craxi non riporta più però ha conservato lo spirito universitario dell'Unione nazionale universitaria rappresentativa italiana
Craxi appartiene beato lui alla generazione più fresca e vede tutti noi anziani come reliquia tanti gara d'antiquariato capitava anche a me quando avevo vent'anni di incorrere nello stesso errore
Un'attenzione del segretario socialista esplicitava definitivamente in un discorso tenuto a Milano all'inizio di giugno nel quale la questione del mancato abbinamento era definita la goccia che aveva fatto traboccare il vaso in affetti era l'interazione di governo avvenire investita da una critica che colpiva la conduzione provvisoria superficiale
Nei momenti più drammatici dell'ordine pubblico interno gli atteggiamenti di ingiustificata rottura con un movimento sindacale che aveva dato ripetute prove di responsabilità
La latitanza di un piano economico che era stato annunciato quando ancora non esisteva per finire con l'adesione dell'Italia all'o sulle che era stata pilotata con un'inutile trauma politico
Di fronte ad un quadro in costanza di deterioramento dalla fragilità del quinto governo Andreotti che era un tripartito formato dalla DC del pr io partito socialdemocratico a giugno il paese era stato chiamato alle urne
Il risultato penalizzava fortemente il PC che pagava il prezzo del compromesso storico lasciando per strada quattro punti percentuali anche la DC accusava una lieve flessione mentre il PSI fermava l'emorragia guadagnando due decimi essa Lando e salendo al nove virgola otto
Nei giorni successivi al voto Craxi Andreotti si trovarono nuovamente potrà protagonisti di un duello incrociato il PSI sbarra la strada ad un ritorno di Andreotti a Palazzo Chigi in nome dell'alternanza in favore di un laico
A sua volta Piazza del Gesù non intende cedere la guida dell'esecutivo e dunque costringe grazie a rinunciare all'incarico esplorativo erano troppi serpenti sotto le foglie dichiarerà il sul segretario socialista dopo il fallimento
Difficile pensare che non vi fosse un riferimento anche ad Andreotti il quale a ridosso della consultazione delle trovava elettorale trentuno marzo nel maggio
A Tribuna politica aveva tagliato corto con le simpatie dei Forlani anni per una presidenza a guida socialista l'offerta Craxi della presidenza del Consiglio ventilata da qualche parte è un grosso errore nessuno può sentirsi autorizzato a farlo
Malgrado il fallimento l'incarico ricevuto da Pertini rappresentò comunque un rilevante segnala innanzitutto era il primo assegnato al di fuori della DC in secundis consentì a Craxi di tenere la scena esibendo per lui e per il partito una solida centralità nel sistema infine esso si collocava in una fase in cui stavano crescendo le attenzioni dell'amministrazione statunitense verso l'evoluzione del PSI e il ruolo che esso avrebbe potuto svolgere per la stabilizzazione interna
Nel quadro di uno scenario internazionale in forte mutamento
Incontrando Andreotti il tredici agosto mille novecentosettantanove l'ambasciatore Gartner aveva rimarcato positivamente che Craxi era anticomunista anche se
Non poteva muoversi perché i suoi non lo seguirà
Di fronte la mancata evoluzione del PC sulla politica estera i socialisti diventavano per gli americani interlocutori privilegiati nella ricerca di nuovi equilibri politici come dimostrava l'accenno di Gardner ad Andreotti sul fatto che gli americani li stavano punta tanto
In questo quadro nasceva all'inizio di agosto con monocolore guidato da Cossiga con l'astensione del PSI e la partecipazione dei socialdemocratici e delibera
Una fase nella quale Craxi iniziava a battere sul tema della governi governabilità che serviva al Paese in un periodo di trasformazioni sistemi una prospettiva che partiva da due radicate convinzioni
La solidità di fondo del tessuto economico italiano correva stimolare nella sua componente concorrenziale
In secondo luogo la necessità di garantire forza all'esecutivo in nome del principio di maggioranza che doveva essere alla base di una democrazia funziona
Erano i presupposti della questione della grande riforma affacciata per la prima volta dal segretario socialista nel settembre il settanta mo'
Una presa di posizione destinata ancora una volta generale frizioni con Andreotti che in ottobre dichiarava non mi pare opportuno che si faccia una diagnosi infausta dello Stato
Senza saper bene prima quali terapie possibile dare un tono migliore ai pubblici organismo per l'esponente democristiano i progetti Graziani non erano solo il frutto di un riformismo pasticcione ma rivelavano anche una qualche tendenza pericolosa
Vorrei consigliargli un po'di moderazione verbale non mi è piaciuta affatto quella sua frase sul cretinismo parlamentare
Certe marine tate è meglio non riprodurla hanno già prodotto abbastanza danni passa
In questo clima si arriva alla fare ENI Petro Min che esplode sul finire della tralasciando la ricostruzione di una vicenda rimasta in gran parte oscura che travolge il presidente e l'allora presidente dell'ENI socialista Mazzanti
Resta il fatto che a che essa contribuì ad alimentare una nuova serie di prole per i socialisti Andreotti diventò il sospettato numero uno perché quel giallo era nato durante la sua permanenza a palazzo Chigi
Da parte sua Andreotti contrattaccò sia un ipotizzando maliziosamente che una parte della maxitangente fosse finita nel campo del Garofano
Che rievocando gli incontri fra Ortolani e Formica in cui quest'ultimo chiedeva contributi per il partito
Nel marzo del mille novecentottantuno la scoperta della famosa lista i due riaccendeva la tensione in un clima avvelenato che avrebbe finito per travolgere il governo quadri partito guidato da Arnaldo Forlani
Ancora una volta Andreotti si trova al centro della bufera dopo che la Rivista milanese di Craxi critica sociale aveva pubblicato una foto inedita che lo ritraeva sorridente in smoking insieme a Licio Gelli
Iniziale pacata reazione dell'indiziato non bastò a chiudere la polemica
è una foto scattata a Buenos Aires il giorno dell'insediamento di però io ero lì a rappresentare l'Italia ho avuto molte tentazioni nella mia vita ma quella di diventare massone non mi è mai passata per la testa
Il trentuno maggio Craxi pubblicava sull'Avanti il famoso fondo intitolato Belzebù Belfagor che qualche settimana dopo Andreotti avrebbe liquidato come para letteratura politica
Scontri dunque a volte ruvidi che riflettevano un conflitto più profondo e più squisitamente politico
Originato dal tentativo del PSD intercettare i cambiamenti in corso trasferendoli in un'azione riformatrice da sviluppare in un quadro di rafforzata stabilità politica che si attraversasse una fase di profonde trasformazioni Craxi lo aveva lucidamente intuito come ad esempio dimostravano le parole usate in occasione di un discorso tenuto ai quadri della CGIL nell'ottobre del mille novecentottanta
Ci sono periodi della storia in cui tutto si accelera tutto diventa più rapido
Credo che noi siamo in uno di questi periodi in cui tutto va più in fretta e si pongono con forza problemi ai quali siamo chiamati a dare delle risposte pronte necessari importante capire la direzione reale dei fatti dei processi con i quali facciamo i conti
Una consapevolezza dalla quale nasce con lo sforzo di fare del PSI l'interprete del nuovo spirito degli anni ottanta con l'obiettivo di aumentare il peso elettorale anche a costo di alimentare le frizioni con la democrazia cristiana
Mi rendo conto che Craxi va cercando voti ma sarebbe bene che il PSI limitasse un po'l'escussione dei suoi undici e mi così dichiarava Andreotti nell'aprile del mille novecentottantuno per poi affondare il colpo qualche mese dopo evidenziando la perdurante subalternità del PSI nei rapporti di forza con la DC
I socialisti vogliono crescere aspirazione umana e naturale ma fin dall'asilo viene usato uno strumento che si chiama pallottoliere
E il pallottoliere dice che loro dieci per cento non è uguale al nostro quaranta per cento questo se lo debbono mettere bene in testa
Certo le polemiche non mancavano e in più di un'occasione Andreotti aveva beffardamente sottolineato l'aspirazione di Craxi a rimpiazzare Spadolini alla guida del nuovo esecutivo non è intesi impedito ad altri persone al partito che aspirare alla guida del governo
Sarebbe però auspicabile che prima di disdire una locazione ci si assicurasse di avere veramente un'altra abitazione poco
E tuttavia i contrasti erano ormai parte di una competizione che si collocava interamente dentro il perimetro della formula del pentapartito con cui si era inaugurato una nuova fase politica
Un processo che affondava le sue radici in un contesto più ampio contraddistinto dalle trasformazioni manifestate sì nello scenario politico ed economico internazionale all'alba del nuovo decennio quasi finito vi tranquillizzo
La crisi definitiva della distensione e l'avvio della stretta monetaria operata dalla fede guidata da Paul Volcker
Avevano infatti operato una rottura con gli equilibri precede rivelandosi presto due vincoli esterni destinati ad incidere sulle dinamiche italiane
Sotto il profilo politico la sconfitta della linea andreottiana al congresso della DC del febbraio mille novecentottanta e la vittoria dell'Area coagulata intorno al preambolo elaborato da Donat Cattin
Si erano di fatto mosse
In linea con la ripresa del confronto tra Mosca e Washington segnando la fine del dialogo con il PC e anche la conseguente necessità di rivitalizzare il rapporto con i socialisti i quali a loro volta cominciarono ad impegnarsi per occupare una nuova centralità nei rinnovati equilibri del sistema politico italiano
Sul piano economico invece la politica restrittiva della Fat impose di fatto una svolta alla quale si dovettero adeguare tutti i paesi europei perché da quel momento in poi si profila una novità nel panorama monetario internazionale
Cioè i tassi di interesse diventarono costantemente superiori al tasso di inflazione
In particolare come spiegava Ciampi nelle considerazioni finali del mille novecentottanta la scarsa elasticità della domanda di credito rispetto agli obiettivi quantitativi fissati dalla Riserva federale alimentava tassi d'interessi elevati crescenti
Costringendo così i Paesi europei alla dura alternativa tra accettare una maggiore inflazione attraverso il cambio o perseguire politiche monetarie più restrittive di quanto necessario per motivi interni
In estrema sintesi sto veramente chiudendo si trattava dei presupposti dettati dall'esterno della ricomposizione degli equilibri nazionali nel segno della stabilizzazione politica della sterzata anti inflazionista
Che iniziò a delinearsi all'inizio degli anni ottanta e nel cui ambito si sarebbe gradualmente riassorbita anche la conflittualità tra Andreotti e Craxi
Io non sono certo un tuo ammiratore a tempo pieno ma riscontro con rammarico che come ai tempi del governo di solidarietà nazionale vi è un certo numero di seminatori di zizzania di calunnie che dovremmo cercare di mettere fuori gioco
Così scriveva Andreotti e Craxi nel febbraio del mille novecentottantadue segnali di pace de circa un anno dopo con la nascita del primo governo a guida socialista si sarebbero trasformati in un felice percorso di collaborazione grazie
Accogliamo vogliamo a tutti credo l'utilità di una diversificazione delle fonti anche nell'indagine
Di natura politica prevalentemente politica che stiamo facendo
Avete colto come l'uso dei diari in questo caso di Andreotti ma in passato meno di vengono in mente quelle di Nenni e di Fanfani al massimo potremmo dire anche di altri
Hanno davvero permesso di arricchire le nostre indagini che sono costruite su fonti il carattere prevalentemente politico istituzionale amministrativo e quindi in quella dimensione privata relazionale che invece è fondamentale nello studio della classe politica può proprio venire fuori in modo molto concreto da questo da questo tipo di fonti
Allora siccome il collega elettore Francesco Gonin è qui con noi ripristiniamo l'ordine diciamo di disse coerenza degli interventi quindi lo chiamo lo chiamo qua con noi per la sua la sua relazione si bisogna bisognava fare sì spazio Zante
La sua relazione che ha come come titolo alla visione istituzionale di Craxi e Andreotti Francesco Bonini insegna e del rettore alla russa prego
Grazie
Grazie molte scusatemi anche per questo piccolo problema di di scansione temporale legato in me ad un impegno di carattere cerimoniale
Devo dire che accanto al ringraziamento per il tema che gli è stato attribuito il saluto agli organizzatori
Questo tema alcune una serie di questioni relative al posto della questione delle riforme istituzionali e costituzionali nella storia della repubblica
E in particolare a cavallo delle due scansioni della storia della Repubblica
E di questo ho avuto modo di parlare con Andrea Spiriti con Gianmarco Sperelli che mi hanno suggerito alcuni elementi di valutazione relativamente ai due personaggi
E
Insieme con voi desideravo discutere la seguente risposta alla questione
Ovvero che il tema delle della visione istituzionale ma più concretamente delle riforme istituzionali in Craxi e Andreotti si gioca specularmente diciamo così all'inizio e verso la fine della questione all'interno della prima fase della storia della Repubblica
Si può azzardare una costruzione Attias mo'secondo l'antica figura retorica che si ispira la lettera chi dell'alfabeto greco inizio
Mille novecentosettantanove fine mille novecentottantuno novantuno in cui le posizioni in qualche modo si
Diciamo così specularmente Siri collocano e in mezzo quelle che ritengo essere e e di tipo volevo porre a voi questa questione le due grandi riforme istituzionali frutto di questo rapporto di questa relazione che è stata sicuramente meno approfondite nelle delle negli interventi precedenti ovvero la revisione del Concordato
Mille novecentottantaquattro e le decisioni di collocazione europea
La tesi che diciamo così vorrei sottoporre alla vostra discussione proprio questa in un dibattito
Retorico nel senso proprio del termine sulle riforme istituzionali che attraversa in lungo periodo mille novecentosettantanove mille novecentonovantuno noi abbiamo sostanzia in mente due grandi risultati e questi risultati si collocano non sul piano strettamente della politica interna
Diciamo così o del lavorìo del lavoro sulla Costituzione ma si collocano diciamo così su un versante più comprensivo rispetto alla storia politica in senso stretto
Ovvero la conclusione del processo di revisione degli accordi concordatari e il processo di adesione e diciamo così di di di di di sviluppo delle istituzioni europee fino alla alla data del mille novecentonovantadue
E questo secondo me il e quello che collega due percorsi e due figure sicuramente tra loro particolarmente distinte
Stante questo diciamo così questo questo dato fondamentale volevo insieme con cui brevemente ripercorrere l'inizio della fine mille novecentosettantanove mille novecentonovantuno nel mille novecentosettantanove abbiamo come sappiamo il l'importante articolo ottava legislatura
In cui si parla della grande minuscolo riforma maiuscolo nella abbiamo un interessante uso delle delle delle maiuscole delle minuscole nell'articolo di Craxi
Meno nota è la risposta diciamo così democristiana
Sul che si che si può trarre sul popolo dell'undici ottobre mille novecentosettantanove in cui noi abbiamo due diciamo così articoli che in qualche modo riprendono le posizioni di Craxi sulla espresse nel nell'editoriale e anche diciamo così quelle che poi Craxi va ripetendo negli incontri politici della ripresa autunnale in particolare in un tour nel napoletano
E l'ipotesi di una riforma istituzionale
Si legge nel nell'articolo principale del popolo che è una specie di pastone
Sulle reazione Zaccagnini rientra a Roma i tempi della politica mila centosettantanove erano tre zero meno sincopati di quelli degli anni più recenti
L'ipotesi di una riforma istituzionale era stata ripresa qualche tempo fa dal segretario socialista Craxi suscitando controverse reazioni pur nel Comune conosci mento che qualcosa debba essere fatto per rendere più funzionali meccanismi della nostra democrazia
E qui ricorda come il dibattito in realtà è un dibattito che affondava già nei precedenti anni Settanta questo sia da parte diciamo così democristiana sia da parte socialista come è stato messo in luce già da diversi studi
è indubbio che quello delle riforme istituzionali è un problema che può essere affrontato con molta cautela e corresponsabile attenzione
Di qui l'invito della DC agli altri partiti democratici a riunirsi attorno ad un tavolo per approfondire l'argomento
Studiando il modo di adeguare alle nuove situazioni il funzionamento dei meccanismi istituzionali ma sempre nel pieno rispetto dei fondamenti delle senza
Della costituzione
Su questa primaria esigenza di salvaguardare l'ordinamento costituzionale sembra del resto esservi la massima convergenza gli stessi socialisti si sono premurati di chiarire in varie occasioni che nella proposta di Craxi non vi è nulla che possa far pensare a una prospettiva di rifondazione della Repubblica e di riscrittura della Costituzione come si è detto da qualche parte
Il concreto sì poi documentato anche nei diari a in concreto sì svolge a Roma un convegno organizzato dalla rivista prospettive nel mondo in cui interviene Andreotti
E quale per ed in cui questo come non come interessante perché intervengono i costituzionalisti ci sono gli esperti un po'di tutti gli esperti di area e abbiamo l'intervento di galeotti l'intervento di Tosi l'intervento di Crisafulli e l'intervento di Sandulli
Che pongono diverse posizioni
Sicuramente anche quella dell'elezione diretta del presidente La Repubblica che avanzata da Crisafulli
Quello meno interventista e Tosi
Ma poi abbiamo tale ostiche parla del governo di legislatura e abbiamo Sandulli che parla del patto sociale
Intervengono anche Fanfani e Andreotti
Di Andreotti c'è un Breve
Viene brevemente riportato sul popolo Andreotti ha sottolineato la sostanziale validità della nostra Costituzione osservando che il problema politico essenziale non è tanto di strutture quanto di consenso
Ecco credo che
Se noi mettiamo diciamo così insieme l'articolo ottava legislatura con questa reazione democristiana e il pastone delle reazioni degli altri partiti alleati
Nel nel nell'istituendo pentapartito
E questa frase di Andreotti noi abbiamo diciamo così il punto di partenza il punto di partenza credo che anche per quello che io posso diciamo così sostenere sottoporre il dibattito anche
Riflettendo sulla proposta di Craxi appunto
La prospettiva di rifondazione della Repubblica di riscrittura della Costituzione estranea
Ai
Soci diciamo così della maggioranza
è una questione in qualche modo tendenziale
Su cui professori lavorano molto ma dal punto di vista della diciamo così gestione politica
In sostanza estranei perché perché perché il problema politico essenziale non è tanto di strutture quanto di consenso
E devo dire che la questione del consenso è la questione
Strutturale in quanto questione su cui il partito su cui far
Perché perché se noi facciamo un po'di esegesi diciamo così di questa criptica o comunque i criteri questa semplice frase attribuita ad Andreotti o diciamo così riferita ad Andreotti
Il tema su cui tutti i soci del costituendo penta partito sia diciamo così nella versione ottava legislatura sia nella versione della risposta delle altre forze politiche e la questione della governabilità
La questione della governabilità è una questione che diciamo così affidata ai partiti politici dalla costituzione formale e materiale della Repubblica italiana
E quindi e quindi tutti i partiti nel momento in cui pongono la questione delle riforme istituzionali di fatto pongono la questione della governabilità ovvero pongono la questione dei partiti quando Andreotti dice
è una questione di consenso in realtà è una questione relativa al partito alla forma partito ai rapporti tra i partiti e alla consistenza dei partiti
Se non ci trasferiamo all'altro capo in qualche modo del
All'altro capo del del percorso del ragionamento siamo siamo appunto al
Al giugno luglio mille e novecento novantuno giugno luglio mille novecentonovantuno abbiamo ovviamente il referendum elettorale il primo dei referendum elettorale
E qui abbiamo appunto due importanti intercalare un editoriale e poi un documento della direzione socialista a proposito del cosiddetto no rafforzato ovvero l'invito che è stato poi diciamo così localizzato in andate al mare
Nel
Nel
Dare conto
Della vicenda del luglio del giugno luglio mille novecentonovantuno la Civiltà Cattolica
Scrive in realtà il partito socialista si trova a dover combattere su due fronti
Che erano poi gli stessi del mille novecentosettantanove ma erano ovviamente aggiornati perché perché da un lato era accaduta il la trasformazione del partito
Comunista e il nove ottobre mille novecentonovanta c'è un'interessante riflessione di Craxi sull'aggettivo democratico
Sull'aggettivo azione democratico del partito democratico della sinistra
Ma appunto
Il Partito socialista si trova dovere combattere su due fronti in occasione appunto della tornata della tornata referendaria tornata referendaria che
Che viene appunto salutata come un evento certamente incostituzionale
Per il resto inutile mistificatorio e preture e pretestuoso riduttivo del potere dei cittadini e socialmente discriminatoria
Per la consapevolezza di dovere combattere su due fronti
Una volta diciamo così
Consumato il risultato
Il risultato
Elettorale
Abbiamo il documento abbiamo il messaggio di Cossiga sul sull'Assemblea costituente diciamo così su come procedere sulla via delle riforme
Istituzionali ovvero costituzionale
La il referendum si applicano al tema elettorale perché perché attengono alla questione della governabilità imperniata sui partiti politici
Ovvero il disegno riformatore è quello di scardinare i partiti la governabilità sulla base dei partiti proporzionalisti ICI ad addivenendo ad una ristrutturazione del sistema politico
Per questo c'è una fortissima resistenza di Craxi
E c'è una dislocazione della democrazia cristiana
La democrazia cristiana non prende posizione formale proprio perché è già spaccata al proprio interno su cui sul sul sulla risposta a questa questione come poi si spaccherà al momento della fine del sistema politico
La crepa il mille novecentonovantuno è diciamo così l'antefatto della rottura del sistema politico che poi sarà generata da Tangentopoli ma diciamo così le linee di frattura sono già presenti nel giugno mille novecentonovantuno
E che cosa succede succede che abbiamo il dibattito perché abbiamo il il il messaggio Cossiga messaggio Cossiga come sapete Andreotti si rifiutò di controfirmare
Questo è un altro tema significativo ma io suo ruolo perché volevo brevemente poi
Vedere un po'come funziona questo secondo meccanismo simile per chi ama Smoke a quello del settantanove
Quindi abbiamo il dibattito in alla Camera e al Senato in particolare alla Camera su cui interviene interviene
Giuliano Amato
Giuliano Amato
Che afferma che la reazione democristiana al referendum nel dibattito parlamentare con la proposta di una riforma elettorale rappresenta una pistola messa sul tavolo del processo riformatore una pistola che dice agli altri se volete le riforme questa è la prima e siccome questa prima nessuno la vuole non si farà nessuna riforma
Quindi paradossalmente la risposta socialista per bocca di Amato che poi in realtà altro non fa che riprendere quello che Craxi aveva detto alla festa dell'Avanti a Mantova quattro giorni prima
è speculare rispetto alla risposta che Andreotti a democrazia cristiana danno alla all'articolo ottava legislatura
E siccome questa prima nessuno la vuole non si farà alcuna riforme
Credo che questo sia come sempre Giuliano Amato ha delle espressioni straordinariamente i casti che come pure avverrà nel famoso dibattito dopo l'altro referendum il referendum del diciotto aprile mille novecento novanta mille novecentonovantatré
E loro che cosa succede
Succede che abbiamo la verifica di governo abbiamo un bell'incontro di tutte le forze del quadri perché allora era un pentapartito a quattro quello del Governo Andreotti in carica abbiamo una bella verifica di governo nella quale
Interviene Andreotti e cosa fa Andreotti presentai il bilancio dei suoi due governi ed è un bilancio imponente dal punto di vista delle realizzazioni come sappiamo gli ultimi due governi della cosiddetta Prima Repubblica sono dei governi di grandi attuazione costituzionale
A partire dalla legge comunale e provinciale
Grande è anche controversa attuazione Coccia la legge antitrust c'è anche la legge ma mi c'è la legge Vassalli Jervolino sulla tossicodipendenza le privatizzazioni l'Antitrust il diritto di sciopero nei servizi pubblici eccetera eccetera
E poi quanto alle riforme si sarebbe organizzato un tavolo presso il ministro Martinazzoli per istruire la questione che poi sarebbe stato devoluto alla successiva legislatura essendo deciso che quella in corso avrebbe proceduto fino alla scadenza naturale grazie anche ad una leggina costituzionale anti ingorgo che permetterà appunto tranquillamente lo scioglimento una una diciamo così
Una vicenda che poi sarà ancora una volta terremotata da Cossiga quando si dimette anticipatamente quindi crea l'ingorgo
All'inizio delle lezioni l'inizio del millennio della legislatura del mille novecentonovantadue che poi porterà anche a tutta una serie di decisioni tra cui l'inusitata
L'imprevista elezione di Scalfaro la Presidenza della Repubblica con tutto diciamo così le vicende che porteranno alla rapida crisi del sistema politico per Tangentopoli
Con
E Craxi l'otto agosto
Sancisce la conta la conta l'accantonamento delle questioni di carattere istituzionali e quindi si chiude diciamo così la si chiude la vicenda è iniziata nel mille novecentosettanta composizioni
A chi ha sono non dico invertite ma posizioni che si intrecciano a chiave sul Craxi nel corso delle secondo il racconto che che si legge sulla sulla stampa
Il il il sei giugno mille novecentonovantuno cioè poco prima del referendum aveva definito gelatinosa la posizione della democrazia cristiana
E forse questo aggettivo appunto si può un po'si può un po'tutta tutto applicare al complesso dibattito un dibattito appunto che porta a alcuni risultati significativi di attuazione della Costituzione
Ultimi due governi Andreotti porta questi due se come importanti risultati di carattere sopranazionale il concordato dei l'Europa
E porta appunto a porre la questione a sottolineare come la questione della governabilità si ponga a proposito dei partiti e e questo questo appunto diciamo così riporta al fatto che sia Craxi che Andreotti
Craxi né né i famosi discorsi sul sul partito politico che saranno poi i due suoi ultimi maggiori discorsi parlamentari
Ma anche Andreotti continuando sottolineare il ruolo del partito di cui erano ben consapevoli una governabilità che passa attraverso i partiti
E in realtà il problema della governabilità
Come sappiamo e ancora assolutamente all'ordine del giorno dopo che la vicenda delle riforme elettorali era stata sdoganata nel mille novecentonovantuno ed è tuttora assolutamente aperta perché non ha avuto una soluzione perché non ha avuto una soluzione
Perché non ha avuto una soluzione da soggetto e la questione della soggettività dei partiti ed è appunto che il problema di oggi grazie
Grazie Francesco mi è piaciuto molto l'autorelazione perché pone viene con me
Anche attraverso questo questo nesso cronologico dalla data quo a quell'attacco Emma come in quei dodici anni fra il settantanove novantuno il problema della governabilità si sia risolto
Intorno al ruolo possibile dei partiti pure in crisi
E definito solo sul piano elettorale delle riforme del voto cognitivi referendum novantuno novantatré poi con la legge Mattarella che conosciamo
Mentre sul piano istituzionale o costituzionale addirittura non si sia avuto alcun risultato nonostante un grande impegno
Degli intellettuali del tempo Giuliano Amato da una parte io devo ricordare insomma il nostro Roberto Ruffilli
Per per il versante cattolico e tanti e tanti altri un impegno nuovo che il mondo intellettuale culturale e politico istituzionale emise intorno ai problemi della riforma ma con un esito che è stato quello che ha Francesco avvenne ben richiamato grazie a te continuiamo allora con Mauro campus che insegna all'Università di Firenze e che ci proponendo il tema la visione economica di Craxi di Andrea
Grazie Presidente grazie alla Fondazione Craxi che ha organizzato questo convegno le avuto la generosità di invitarmi la generosità tra l'altro nel richiedermi un intervento che mi ha costretto a confrontarmi con dei temi che non sono abitualmente i miei temi perché
Come dire li lambiscono quindi mi sono sforzato mi sono sforzato di fare una sintesi ampia di cose di cui in genere mi occupo in maniera più parcellizzata o più localizzata quindi grazie davvero di questo stimolo a elaborare una elaborare uno schema interpretativo
Naturalmente anch'io mi avvarrò della della clausola della dei venti minuti nel senso scusate mi disse alcune affermazioni di appariranno un po'apodittiche
Ma evidentemente il tempo è quello che quindi proporrò banalmente
Uno schema interpretativo che poi potrà essere potrà essere discusso quando quando troverà la sua traduzione la sua traduzione scrive
Il tema della cultura economica di dei due
Prosopopea fatti oggi e cioè di Craxi e Andreotti è un tema che costringe immediatamente a a chiedersi che cosa significa visione economica avevano una visione economica
La visione economica di Craxi Andreotti può essere scissa
Dalla visione politica che gli stessi proposero entrambi avevano una visione economica certamente e convergevano sull'analisi dei problemi divergevano nella diagnosi di maggior la diagnosi e la diagnosi dei di entrambi i leader era una diagnosi che era molto frutto molto figlia dei consulenti economici che circondarono i duelli perché non sono
Gli stessi per l'intera durata delle del traiettorie
Delle traiettorie politiche dei due leader e naturalmente quindi questo mis mi ci spinge a uno sforzo ulteriore cioè mi spinge a chiudere questo schema interpretativo all'interno di un arco cronologico ben definito perché altrimenti potenzialmente il un intervento del genere potrebbe iniziare con il secondo dopoguerra uscire con la fine di entrambi visto che così Dario dunque i il il contesto cronologico col quale invece mi sono confrontato è un contesto cronologico nel quale nel trovo particolarmente a mio agio perché è quello della negoziato istituzione della dal Sistema monetario europeo mille novecentosettantotto mille novecentosettantanove e dunque la crisi del sistema monetario europeo e l'espulsione dell'Italia dal sistema monetario europeo tredici settembre mille novecentonovantadue dunque l'arco cronologico nel quale le due visioni politiche o meglio i problemi economici
Che le due visioni politiche dei due leader guardano analizzano e provano a affrontare e all'interno di questo tredicenne
I problemi per titoli su cui si confrontano con una qualche conflittualità e anche con qualche punto di composizione sono in ordine sparso il mercato del lavoro che nel corso degli anni Ottanta subisce varie significative riforme l'inflazione che nel corso di questo tredicenni o passare ad altro circa ventuno per cento all'otto per cento per poi ritornare a livelli straordinariamente alti in seguito alla crisi dell'estate del mille novecentonovantadue e sull'inflazione occorrerà fare presente tenere presente che nel mille novecentosettantotto mille novecentosettantanove il caso italiano scontava ancora significativamente una inflazione indotta che poi si sarebbe trasformata in una deflazione intorno al mille novecento ottantuno e dunque sarebbe tornata è diventata una inflazione endogena in seguito alla ad alcuni provvedimenti significativi come il divorzio tra il Tesoro la Banca d'Italia
Terzo la trasformazione industriale la trasformazione industriale e un problema che Craxi Andreotti affrontano guardano le dicono in seguito a ciò che era accaduto agli anni settanta è stato più volte revocato dura nel corso della mattinata
Quanto gli anni Settanta abbiano in qualche modo distrutto un equilibrio nel quale o meglio più che l'equilibrio e i pilastri su cui si era fondato il miracolo economico e viene spazzata via sostanzialmente il contesto internazionali contesto di stabilità internazionale nel quale miracolo era era accaduto la trasformazione industriale è particolarmente veloce particolarmente radicale dà luogo a quel fenomeno che abitualmente o giornalisticamente chiamato la terza Italia la terza Italia cioè una diffusione di industrie medio-piccole che non piacevano per niente a Craxi che invece amava una una un protagonismo della grande impresa e immaginava che il protagonismo della grande impresa dovesse manifestare plasticamente nel miglior modo possibile la grandezza raggiunta dalle dimensioni del prodotto interno lordo nazionale
Invece era molto più o compatibile se non altro con la visione economica di Andreotti il quale il quale da sempre immaginava che la diffusione e l'aridità radicalizzazione radicamento della della delle delle piccole e medie imprese significato manifestasse il il dinamismo del sistema economico italiano e anzi lo qualificasse in maniera probabilmente più o in maniera molto molto connotata rispetto al capitalismo tedesco questo va bene a un previdente diciamo ma insomma
La questa trasformazione industriale sta alla base della principale la principale conflittualità nelle visioni economiche dei due leader non foss'altro perché appunto il l'Italia industriali di Craxi era un tra l'industriale grande dinamica
Immaginata come testimone della come testimone internazionale della della grandezza industriale del Paese
Evidentemente anche il l'appoggio di alcuni imprenditori che iniziano a guidare delle multinazionali
Noto in tutto il mondo della della moda italiana fa parte della fa parte di questa di questa persuasione di Craxi che sia necessario necessario sostenere gli non non il gigantismo ma l'allargamento della imprese italiane
Il ruolo dei consiglieri economici è straordinariamente importante dicevamo innanzitutto perché quando si parla di visione economica per quanto riguarda lo sviluppo o il declino della industria o del sistema economico italiano il qualunque qualunque uomo politico anche uomini politici che questo tredicenne o hanno una responsabilità di governo particolarmente significativa hanno da interloquire dialetticamente con colui istituzione colleghi che maggiormente diagnostica il lo stato di salute o meglio certifica da qui a quindici giorni ciò ogni anno il trentun maggio certifica lo stato di salute
Della economia italiana e i rapporti con la Banca d'Italia di Craxi e Andreotti non furono mai particolarmente sereni
Non furono mai particolarmente sereni né prima né durante il il a
L'epoca del Governo è particolarmente significativo che non furono particolarmente sereni neanche i rapporti tra della banca Rita con la base tra la Banca d'Italia e Giuliano Amato
Per l'appunto Giuliano Amato negli anni del ministero del Tesoro rappresenta la visione più progressista la punta di lancia più riformista nella visione economica del craxismo
Non esita mai ad avere posizioni critiche particolarmente sibilline nei confronti della Banca d'Italia non esiterà neanche ad avere particolari posizione critiche quando esaminerà ex post la crisi del mille novecentonovantadue
Questo elenco di titoli perché non sono neanche problemi perché sono solo titoli titoli di problemi ha avuto un'interpretazione che chiamare interpretazione storiografica e un azzardo avuto un'interpretazione giornalistica
Che è transitata dalla interpretazione giornalistica al primo tentativo al primo approccio di sintesi storiografica lì luoghi comuni con cui si è tradotta questa con questa lettura la lettura generale della visione economica di questi duelli dare possono essere sintetizzati nel in una serie di interventi che poi hanno preso forma e corpo in un libro di Michele Salvati con il titolo occasioni mancate Tex significa occasioni mancate
Per l'esame di questo tredicenne io che cosa si sarebbe potuto fare che cosa invece non si è fatto
Evidentemente queste occasioni mancate partono da una particolarmente dura particolarmente duro giudizio bella della pubblicistica internazionale sulla performances economica italiana e sulla sua capacità di interazione compatibilità con l'economia internazionale il debutto di questo periodo che ho scelto
Per appunto esporre per sommi capi problemi economico politici bella perché i due leader si trovarono ad affrontare e segnato da una copertina dell'Express italiana di
Quindi una copertina che faceva idealmente seguito a una serie di copertine che negli anni settanta erano crivellato il lo standing internazionale dell'Italia ma con cui sostanzialmente i due leader
Specialmente Andreotti che nel mille novecentosettantotto negozio vuole impone politicamente l'adesione italiana al Sistema monetario europeo deve confrontarsi
Questa eredità degli anni settanta quindi l'eredità della dell'Italia alla deriva dell'Italia malato d'Europa insieme al Regno Unito è immediatamente se vogliamo incompatibile se la leggiamo all'interno della del resoconto giornalistico con quanto poi succede qualche anno qualche anno dopo
Nella tra il mille novecentottantatré mille novecentottantacinque il prodotto internazionale il prodotto interno lordo della del paese raggiungere e supera il Regno Unito e dunque il superamento in termini di grandezza economia tra Andreotti e Craxi
Sintetica significa e significa perché esistono dei luoghi in cui entrambi dialetticamente possono giocare questa partita questo luogo e in particolare il G cinque
Il vertice delle grandi economia da cui l'Italia era esclusa
Nel corso della seconda parte degli anni Settala seconda parte degli anni settanta la seconda metà degli anni Settanta diciamo da Rambouillet alla
Da Rambouillet al mille novecentosettantuno soltanto ottantuno sostanzialmente il il G7 aveva al suo interno un un nucleo fondamentale che è appunto il G cinque da cui la Francia l'ha chiesto preteso ottenuto l'esclusione dell'Italia per tutta una serie di ragioni che ora inutile
E inutile rievocare
Quello che è interessante vedere di della partita che si gioca tra il mille novecentottantaquattro al mille novecentottantasei cioè intorno alla negoziazione degli accordi del Plaza
Che per la prima volta dal mille novecentosettantuno riportano con la stabilità monetaria internazionale ridimensionano radicalmente i la sopravvalutazione del dollaro
E che in quell'occasione
Craxi interrompere un vertice del G7 immediatamente successivo agli accordi del Plaza convoca Reagan in una stanza chiedendogli di sostituire dalla dal negoziato gli accordi diversa anche saranno l'anno successivo una certa frase attraverso cui sostanzialmente lui poi si sarebbe impegnato tornato in patria ha sostenere il nuovo corso del dollaro in maniera significativa attraverso la Banca d'Italia questa cosa avviene
E ed è una sorta di absit iniuria verbis di
Sigonella finanziaria nel senso che è di fatto l'affermazione della autorità e del prestigio internazionale che Craxi era riuscito a imporre a Baker Carrega Anna
è un passaggio su particolarmente significativo anche perché negli anni successivi al mille novecentottantasei mille novecentottantasette il sostegno al dollaro da Banca d'Italia fu il più significativo tra le banche centrali dell'eurozona significa sostanzialmente che la Banca d'Italia da tranne novecentottantacinque meno centottantotto sostenne più di qualunque altra banca nell'eurozona il corso del il corso del dollaro
Ovviamente questo ha una serie di risvolti politici che non abbiamo il tempo di affrontare in questo momento ma ci sarà occasione di affrontarli in maniera in maniera estende estesa in altra sede
Tra il mille novecentottantasette e il mille novecentonovantadue questa partita viene però giocata in termini politici nel senso che per la prima volta il i governi i governi sostenuti dal partito comunque dal Partito socialista del partito era la Democrazia Cristiana sostengono che il Sistema monetario europeo vada riformato quasi gioca la partita particolarmente significativa fra Francia e Italia innanzitutto perché Palladio loro sostiene che il l'Italia non possa sostenere
Non possa sostenere vari anni senza riallineamenti e dunque sostanzialmente senza senza svalutarsi e alla proposta di di riforma del sistema monetario europeo pro di di Balladur aprile mille novecentottantasei fa seguito una proposta di Giuliano Amato che poi verrà assunta al comitato dei governatori e dunque l'Italia
Passerà gli anni dal mille novecentottantasette al mille novecento novantadue senza riallineamenti essenza
Svalutazioni
Questo è un obiettivo particolarmente desiderato particolarmente voluto sia Andreotti sia da Craxi l'appartenenza e la solita appartenenza al Sistema monetario europeo è per entrambi
Una partita politica particolarmente significativa
Non esistono in questo tredicenne o scelte economiche nazionali indipendenti dal contesto economico internazionale non non si potrebbe capire non sarebbe assolutamente comprensibile né il
La la velocità la tempistica con cui venne attuato dai dai dal mio novecentottantuno in poi il piano Pandolfini
Che era
Una visione l'ultima grande visione programmatica della della Repubblica se vogliamo che venne particolarmente mitigata dalla da una serie di nuovi tecnici del Tesoro che arrivavano al Tesoro grazie a Mario Sarcinelli e dunque una grande rave
Leone della tecnocrazia non si capirebbe il
Divorzio tra il Tesoro e la Banca d'Italia in dunque nella rottura del
Cordone ombelicale che legava il l'acquisto dei titoli pubblici
Letti per l'acquisto di titoli pubblici invenduti ed erano le le aste dei titoli pubblici italiani erano spesso beh
Il la sostenibilità del debito evidentemente in in meriterebbe avrebbe meritato non una una banale una banale in relazione di sintesi ma compendio di forse cinque giorni poiché il il la soglia delle dei cento mila miliardi del mille novecentottantasette sembrava essere comunque sostenuta nel senso che il servizio del debito
La crescita economica era comunque sembrava comunque sufficiente alla a pagare il servizio del debito cosa che un nuovo sistema di gestione del debito pubblico installato appunto il mille novecentottantasette presieduto da Giuliano Amato composto da Giacomo Vaciago Luigi Spaventa e Mario Monti aveva certificato e qua adatta la certificazione la sostenibilità del del debito pubblico appariva dunque appariva dunque
Possibile
Quanto alla quanto
Ci siamo al
Va be'allora diciamo tutti i punti saltano fuori diciamo il il questo è il primo quando il l'impossibilità l'impossibilità di replicare
Impossibilità di replicare nel contenimento dell'inflazione alcune
Alcuni passaggi
Topici della della dell'inizio della storia repubblicana come per esempio la linea inaudite in realtà Lina Menichella poiché la riforma tempi nel tributare al mille novecentosettantatré non consentiva
O non avrebbe consentito una analogo provvedimento di riserva obbligatoria il l'erosione della maggioranza l'erosione della maggioranza politica tra il mille novecentottantasette al mille novecentottantadue della maggioranza politica che sosteneva i duelli i leader intenti nell'ultima fase di questo tredicenne o una radicale riforma della visione fonometrica ciò non significa che non sia stata attuata una riforma radicale soprattutto in un in chiusura cioè prima di di di arrivare al mille novecentonovantadue vorrei ricordare la riforma del mercato dei titoli pubblici successiva dunque mi novecentottantuno ma quella del mille novecentottantasei l'importanza di questa di questa riforma apporta alla piena liberalizzazione del mercato dei capitali nel mille novecentonovanta l'Italia per prima unica nella nella
Nell'eurozona
Ci sarà tempo poi nella nella versione scritta
Per per analizzare per analizzare gli effetti e le esternalità di questa di questa
Di questa di questa liberalizzazione allora perché il mille novecentonovantadue
In qualche modo questo non sembrerebbe coerente con quanto affermato finora in realtà si scontrano nel mille novecentonovantadue
Sia
Appunto delle forze nazionali sia per forza internazionale aveva se seguiamo la banalizzazione giornalistica dell'attacco speculativo e gli speculatori che sarebbero stati come dire a cura ai quali sarebbe stata aperta la porta
Nella nella nell'estate del mille novecentonovantadue credo che non arriviamo da nessuna parte nel senso che una spiegazione che fu data all'epoca appunto da commentatori
Giornalistici particolarmente a caldo
E non ci aiuta non ci aiuta a capire la connessione appunto tra la liberalizzazione del mercato dei capitali e la fiducia che la Germania sarebbe intervenuta soccorso della lira
E poi la sterlina sappiamo oggi che nel il dieci settembre il nove settembre del mille novecentonovantadue Ciampi si presentò Terror volto ad Amato con la lettera del governatore Henning re del mille novecentosettantotto in cui veniva dichiarato che il Sistema monetario europeo veniva sancito che il sistema monetario europeo sarebbe potuto rimanere in vigore quale accordo di cambi multipli più che fissi solo in un
Sono nella nelle nell'ipotesi che il il sistema non avrebbe poi effettivamente messo a repentaglio la stabilità del marco che tra l'altro nel mentre diventata lei euro lei Q o meglio la moneta dominante della della del continente europeo
E questo diciamo dopo che la Banca d'Italia aveva investito a difesa della lira teen due settimane cinquantatré mila miliardi di riserve quindi sostanzialmente una quota una quota che poteva immaginabili mente essere e investita solo ed esclusivamente sulla fiducia che poi effettivamente la Germania sarebbe intervenuta a sostegno della a sostegno della della lira cosa che non avvenne e la connessione tra nel settembre del mille novecentonovantadue quindi il collasso economico
Perché seguiti è il collasso di un sistema politico e inutile Chieti rilievo che in questa sede la sua importanza perché mi pare auto evidente mi chiedo scusa se sono stato più lungo del prêt
Grazie davvero per questo quadro molto ampio articolato di cui economia del convegno aveva anche aveva anche bisogno noi abbiamo altre due relazioni perché manteniamo
Il proposito di anticiparne una rispetta
Ah ecco no allora no ah va bene allora il perfetto stiamo al protestiamo un programma quindi ultima relazione della mattinata Andrea Spiriti che insegnano Università Louis Filca fra e la fine della Prima Repubblica
Grazie ringrazio anch'io la la Fondazione Craxi per questo invito
Il punto di avvio della della mia relazione e mille novecentottantasette l'anno che segna insieme alla conclusione dell'esperienza governativa di Bettino Craxi e probabilmente anche il momento o forse uno dei momenti di più acuta tensione nei rapporti fra il partito socialista della Democrazia Cristiana
Quelle dei mesi di gennaio e febbraio dell'ottantasette sono settimane incandescenti per il leader di via del Corso la staffetta ovvero il ricambio in corsa alla guida dell'esecutivo è un abuso al governo ci siamo e ci resteremo tuona dagli schermi televisivi
Un irrigidimento che non piace a Giulio Andreotti che suscita anzi meraviglia
Quelli Dinoi Forlani e Dio in testa che cerchiamo di ripristinare la pace fra la DC e il PSI ci sentiamo a disagio e sconfitti annota lo stesso Andreotti nei suoi diari
La fine del secondo governo Craxi si materializza nei giorni in cui socialisti celebrano a Rimini il quarantaquattresimo Congresso nazionale del partito
E l'intervento del leader serve non solo a tracciare un bilancio dell'attività di governo del resto già articolato si nelle Aule del Parlamento
La tribuna congressuale serba Craxi per interrogarsi sulle ragioni di quella che definisce una forte carica conflittuale che Orik
In a da Piazza del Gesù e che è tale da mettere in crisi anche il delicato rapporto che si è retto sulla formula collaborazione e competizione
Il leader del Garofano attribuisce la dirigenza della Democrazia cristiana una sostanziale ostilità di fondo verso il governo e verso l'azione del partito che ha espresso in quegli anni il Presidente del Consiglio e poi soprattutto
Sempre Craxi afferma di scorgere nell'atteggiamento dei democristiani una pervicace sottovalutazione
Del ruolo dei riformisti e delle possibilità del socialismo democratico cui si collega una visione di fondo che vede la politica italiana e la sua stessa storia democratica imperniata su due grandi forze popolari
La DC e il PC
Entrambe legittimate a dominare sulle aree alternative destinate alla contrapposizione come al compromesso mi all'incontro
Dinanzi ai suoi delegati congressuali Craxi non usa neppure giri di parole per rivolgersi ai comunisti Ray asso dire di non avere saputo ho voluto comprendere fino in fondo il valore dell'esperienza di governo a guida socialista
Se la nona legislatura repubblicana si conclude in maniera traumatica
La dei chip non inizia sotto i migliori auspici con il Governo Goria si ricostituisce un accordo secondo la formula del pentapartito ma pesano le fibrillazioni interne alla democrazia cristiana il difficile confronto tra le diverse correnti dello scudo crociato
I verbali della direzione del partito socialista nelle prime settimane del mille novecentottantotto
Rappresentano una fonte preziosa una bussola che aiuta ad orientarsi in questo navigare tempestoso della politica italiana e restituiscono gli umori profondi di via del Corso rispetto a quanto avviene a Piazza del Gesù
In una di queste riunioni del direttivo socialista Craxi dichiara di sentirsi minacciato come segretario di un partito che partecipanti ad una coalizione di governo come deputato
Minacciato cito testualmente dalla instabilità dalla ingovernabilità dal logoramento
Dal discredito che può derivare alla maggioranza di governo da tanti fatti e da tante incresciose vicende parlamentari oltre che da ripetersi di crisi a catena
Nelle carte di partito viene posto l'accento sulla scorrettezza politica e parlamentare dei democristiani che si mescola all'intrigo e al doppio gioco
Riuniti nel loro organismo direttivo i socialisti italiani lamentano un avarissimo sostegno al Governo Goria ritengono che le responsabilità per il contesto segnato dall'incertezza politica vada cercata non certo in casa loro
La linea spiega il leader resta quella della stabilità e della governabilità ma l'una e l'altra non potranno stare al servizio di niente le buone alleanze e il saldi accordi politici nascono in primo luogo da buoni principi e da buoni programmi nonché ovviamente dalla comprovata capacità e volontà di renderli operanti nell'aprile dell'ottantotto come sappiamo le redini del governo passano nelle mani di Ciriaco De Mita il segretario del partito cattolico sembra delinearsi una rinnovata fase di collaborazione con il partito di maggioranza relativa
Fondata su una forte ispirazione riformatrice o almeno così dichiara Craxi intervenendo in aula nel dibattito sulla fiducia alla nuova compagine ministeriale
Il programma di governo rappresenta il terreno d'incontro fra socialisti e democristiani ed è il frutto di un negoziato
Di una chiarificazione della continuità di esperienze precedenti e di un'ampia convergenza che consente alla coalizione che ha governato in quegli enti in quegli anni di riprendere ancora una volta il cammino eppure eppure c'è un aspetto che lo stesso Craxi non manca di sottolineare dopo aver affermato che le critiche che vengono rivolte alla ripresa della formula del pentapartito hanno un certo qual fondamento questo aspetto definito sintomatico rimanda all'inizio di quella che viene definita una trasmigrazione periferica particolarmente accentuata negli ultimi due anni che vede da un lato il formarsi di coalizioni in genere di sinistra e laiche
Dall'altro l'accorpamento sì ormai diverse centinaia di comuni del Partito comunista con la Democrazia Cristiana
Ed ecco allora il passaggio politicamente più significativo dell'intervento craxiano nell'atto di concessione della fiducia all'esecutivo De Mita
I socialisti si sono ben guardati intorno come del resto hanno fatto anche gli altri per valutare se si trattasse di una difficoltà
Quella nei rapporti con lo scudo crociato o di una crisi irreversibile se si delinea l'assetto in concreto degli sbocchi politici diversi alternativi
Sì ho scrutato l'orizzonte politico per vedere se stesse spuntando o meno una novità vera e se con questa novità stessero per apparire delle alternative reali che potessero essere intrapreso contrastate
A conclusione che viene tratta e che in mezzo a tanto movimento in mezzo a tante spinte confuse a tanta varia progettualità non danno mostra al momento di prendere corpo e forma le condizioni necessarie perché un ipotesi alternativa possa considerarsi concreta reale realizzabile
Naturalmente il discorso qui incrocia la dinamica dei rapporti a sinistra
I primi passi di Achille Occhetto eletto segretario del Partito comunista nel giugno dell'ottantotto deludono le aspettative del leader del Garofano che non intravede nella vita del PC segnali innovativi tali da poter giustificare parole di apprezzamento
Giudizio dei socialisti permangono nell'impostazione del successore di Natta troppi elementi di continuità con il passato
Appare troppo ambiguo e poco coraggioso l'obiettivo di un nuovo pc quale viene indicato nel corso del diciottesimo congresso comunista del marzo dell'ottantanove
E certamente non aiuta a stemperare le tensioni il doppio tavolo aperto dal presidente del consiglio De Mita l'uno per facilitare il percorso del governo e l'altro al quale partecipano quali viene invitato anche il PC per dare impulso alle riforme istituzionali
Frattanto a Piazza del Gesù si fa ancora più profondo il fossato che divide le varie componenti interni il diciottesimo congresso nel febbraio dell'ottantanove riporta la segreteria Arnaldo Forlani
Un'elezione che sancisce per il direttore della Repubblica Eugenio Scalfari una saldatura evidente tra la Democrazia cristiana tra la DC Dorotea e il sistema socialista di potere
Anche stavolta una fase di grande tensione politica coincide con l'apertura del dibattito congressuale socialista il tredici maggio dell'ottantanove si apre la quarantacinquesimo assise del Garofano nei capannoni dell'ex Ansaldo a Milano
E nell'immaginario certamente restano impressi i simboli delle due piramidi telematiche simili a quella per la posta all'ingresso del look da François Mitterand
Le cronache giornalistiche però danno anche conto degli incontri che avvengono nel camper che Craxi adibito a proprio studio per ricevere le delegazioni degli altri partiti
In quel camper il segretario del PSI riceve anche Forlani e nelle interpretazioni che ne danno i giornali egli in quel momento che vengono poste le premesse per il mutamento degli equilibri politici nei mesi successivi
Bettino Craxi è netto
C'è una crisi politica strisciante che corrode la coalizione la gravità e la complessità della crisi deriva da fattori diversi
Ma si sono creati a situazioni nuove nei rapporti tra i partiti e anche nuove aggregazioni ancora di difficile interpretazione ma che rendono il quadro generale più incerte più movimentato
Il riferimento e in primo luogo alla vicenda di Palermo dove si insedia la giunta del sindaco Orlando sostenuta da una maggioranza a guida democristiana con l'appoggio del partito comunista e l'escussione dei socialisti
Un caso non isolato nel panorama dei poteri locali e la denuncia di Craxi
Perché questo caso questa vicenda di Palermo viene propano Inga propagandata a giudizio del segretario socialista come un progetto da venire e l'eroico Leoluca Orlando cito testualmente
Viene portato a spalla per l'Italia come una Madonna Pellegrina da un festival dell'Unità ad un convegno di maggiorenti della democrazia cristiana
E quindi si accendono le luci su una realtà intorno al quale a quale ora i socialisti invitano a riflettere invitano a ragionare i comuni al di sopra dei cinque mila abitanti amministrati insieme dalla democrazia cristiana e del Partito comunista sono in quel momento più di trecento su un totale di due mila centocinquanta e amministrano il dodici virgola cinque per cento della popolazione
Si tratta in gran parte di una collaborazione diretta di CPC che sulla dall'apporto socialista e qui c'è la stoccata del leader del Garofano
Zitti zitti i propulsori della diga anticomunista i comunisti alternati visti senza macchia e senza paura si sono creata un'area franca di collaborazione di dimensioni tutt'altro che marginali
E dunque cosa fare
Intorno al nodo di rapporti con lo scudo crociano otto crociato si agitano le acque in casa socialista
Dopo le dimissioni del governo De Mita nel maggio dell'ottantanove Craxi rilancia la formula del pentapartito in nome di una stabilità necessaria per non creare situazioni di vuoto che possono portare danni
Sostenuto dall'ala ministeriali vista di via del Corso certamente la parte maggioritaria del partito
Che spinge in direzione di un patto forte con Andreotti e Forlani per garantire al Paese la governabilità
La scelta di tenere in vita l'alleanza di governo con piazza del Gesù apre comunque una prima minacciosa crepa nel monolite socialista soprattutto dopo il deludente esito delle elezioni europee
Nel luglio del mille novecentottantanove comunque c'è il via libera al sesto governo guidato da Andreotti a giudizio del quale chi farne etica di un disegno nascosto per detronizzare De Mita e certamente fuori strada
Ora il dilemma sulla presa di posizione dell'alleanza con lo scudo crociato si intreccia nuovamente con i rapporti a sinistra
Le difficoltà della politica italiana i suoi margini di movimento piuttosto limitati sono ancora più grandi per la evidente mancanza di alternative politiche piene mature convincenti praticabili
Nel campo delle alternative possibili il meno convincente si presenta proprio il Partito comunista
Fondamentalmente cauto
Nel valutare il percorso intrapreso da Occhetto sul finire del mille novecentottantanove Craxi invita i suoi ad offrire al pc tutto il tempo necessario per riflettere
E manifesta al contempo il desiderio di seguire con attenzione le tappe della fase costituente sulla cui base i comunisti vorrebbero far vivere una forza politica che in quanto nuova cambia anche il nome ma a leggere le carte della direzione del PSI ci si accorge che a prevalere e lo scetticismo
La svolta di Occhetto appare una grande operazione trasformisti tale opportunistica obbligata più dei fatti che da scelte autonome dunque tale da non giustificare affatto sbrigativi superficiali e incontrollati trasporti
Tutti i componenti del direttivo socialista anche coloro i quali manifestano maggiore ottimismo concordano sul fatto che il percorso avviato nel partito comunista
Può avere valore se inserito in una prospettiva di unità
Fra tutte le famiglie che hanno avuto nel socialismo italiano la loro origine un ammonimento subito rispedito al mittente dallo stesso Occhetto che dopo avere definito di sapore ottocentesco la proposta di unità socialista
Lancia il guanto di sfida invitando Craxi a imboccare anch'egli la strada del al rinnovamento
Sul tavolo
Ovviamente ad accrescere le reciproche diffidenze sinistra c'è il nodo dei rapporti con la democrazia cristiana
Non nutre dubbi al proposito Massimo D'Alema secondo il quale il settarismo anticomunista di Craxi e finalizzato ad allearsi con la DC peggiore in controtendenza rispetto ai partiti socialisti europei
Ancora più esplicito e Luciano Violante che in un corsivo sull'Unità si scaglia contro il PSI e contro la DC andreottiana descritti come un gruppo di potere che prende ordini da Licio Gelli e da Silvio Berlusconi
E si Occhetto invoca apertamente una guerra di liberazione dallo scudo crociato il nome dell'alternativa Craxi di risponde per le rime
La benedetta alternativa di Botteghe Oscure cambia colore come un camaleonte e funziona solo quando la Democrazia Cristiana non si mostra disponibile ad accordi che ad alleanze con i comunisti
Dunque come si vede in questa fase il dilemma intorno al quale ruota la politica socialista il relativo alla scelta tra un vero centro sinistra è una vera alternativa
Questo dilemma c'è alla fine degli anni ottanta
Non è stato risolto e viene consegnato agli anni Novanta ma Craxi può comunque rivendicare di avere vinto la decisiva battaglia preliminare quella per mettere in crisi la doppia stagnante egemonia dittici e pc
Aprendo uno spazio nuovo per il PSI ma non solo per il PSI
Nel tramonto delle tate Michiara nella democrazia cristiana Craxi intravede anche la possibilità di un ritorno alle origini popolari persino di un nuovo riformismo dei cattolici democratici
Più prosaicamente la prima pietra potenziale di un nuovo e più stabile rapporto tra democristiani e socialisti
Ora
La storiografia prevalente indica proprio nel rilancio del pentapartito con il via libera al sesto governo Andreotti uno dei grandi errori politici compiuti dal segretario socialista nell'ultimo frangente degli anni ottanta
A testimoniare una mancanza di dinamismo che avrebbe finito per condurre il partito socialista e non vicolo cieco
A mio giudizio e un'interpretazione che però non convince fino in fondo che non fa i conti con la crisi del sistema politico ormai tale che un mutamento di alleanze non solo non sarebbe stato risolutivo ma non sarebbe stato nemmeno tollerabile
E che non tiene conto ipotesi interpretativa prevalente
Contiene conto del fatto
Che ogni ipotesi alternativa si scontra con le perduranti esitazioni di cui il Partito comunista d'approva nel liberarsi del vecchio involucro ideologico che ne impedisce lo sviluppo delle potenzialità di governo ogni ipotesi alternativa si scontra con la stessa lentezza nel cambiamento di rapporti di forza a sinistra
Che inducono probabilmente il leader socialista a mantenere intatti gli equilibri governativi e a non rischiare un investimento con una politica di rottura che a Botteghe Oscure comunque veniva rifiutata
Sta di fatto che il sesto governo Andreotti rappresenta l'ultima chiamata molto in probabilmente spiega Craxi in Parlamento la coalizione potrebbe ancora avere di fronte una prova di appello noi non manchiamo di guardarci intorno dice il segretario socialista rivolgendosi al Presidente del Consiglio e perciò non siamo affatto indifferenti a tutte le peggiori progettualità che vediamo muoversi attorno Annoni
Ed ecco allora che viene tratteggiato non nelle segrete stanze ma in Parlamento
Un futuro non più di divisione ma di unità sinistra nel solco rinnovato dopo tante esperienze dopo tanti principi miti ed insegne che la storia sta archiviando nel solco di un socialismo liberale democratico europeo e occidentale
Quello che emerge dall'analisi degli interventi Graziani del periodo e il mantenere fermo un principio di collaborazione
Una linea di favore per la stabilità e per la governabilità il mantenere attivo un impulso di coerenza programmatica
Craxi la definisce una impostazione politica realistica ne è responsabile che non deriva dalla costrizione di uno stato di necessità perché il realismo socialista sarebbe ancorato a motivi politici
Di convinzione e di responsabilità uniti insieme deriverebbe da una valutazione rigorosa delle forze in campo dei loro orientamenti delle alternative possibili convincenti ed effettivamente praticabili
Intanto però l'opposizione comunista vede nella nascita del nuovo governo Andreotti il segno di un ritorno al passato e fuori dal Parlamento il rinnovato incontro fra la DC
E il PC infiamma l'area progressista basti leggere gli editoriali della Repubblica per cui si è di fronte ad una operazione squallida che ripetitiva
Sette ente e pericolosa che si caratterizza per la sua robustezza restauratrice e per l'incoraggiamento diretto o indiretto che ne viene a tutti i fenomeni di degenerazione in atto nella società e nello Stato
E allora eccome se Craxi volesse togliersi di dosso quelle etichette spronando la Democrazia Cristiana il Presidente del Consiglio rotti hanno o mettere i panni della conservazione alla politica che il governo si accinge ad intraprendere
Ma pesa l'eccessiva conflittualità tra le forze politiche della maggioranza e le divisioni all'interno dei partiti stessi come ben testimonia la questione relativa alla disciplina del sistema radiotelevisivo
Il ventisette luglio del novanta soppressione socialista il governo Andreotti chiede e ottiene la fiducia alla Camera sulla legge che porta il nome del suo primo firmatario l'allora ministro repubblicano delle Poste e Telecomunicazioni Oscar Mammì i comunisti alzano le barricate e non partecipano alla votazione ma la vicenda
Provoca anche una spaccatura interna Piazza del Gesù con ministri e sottosegretari della sinistra democristiana che abbandonano per protesta l'esecutivo lamentando le eccessive concessioni alle televisioni private
Il contesto politico è in fermento nei mesi immediatamente successivi Craxi si dice convinto che la compagine governativa abbia esaurito le proprie capacità realizzative di conseguenza
Per evitare il rischio che la collaborazione con la democrazia cristiana si riduca alla gestione dell'esistente il segretario socialista auspica la nascita di un nuovo esecutivo e una puntuale definizione degli impegni programmatici di fine legislatura
è il viatico alla formazione del settimo governo Andreotti da cui si sfidano i repubblicani a giudizio di molti e anche l'errore politico decisivo che il leader del Garofano compie nel risvolto finale della Prima Repubblica
Prevale infatti nella narrazione del vecchio gruppo dirigente socialista
La tendenza a interpretare la mancata rottura dell'alleanza con il partito cattolico come il segnale di un evidente esaurimento della forza propulsiva espressa dalla leadership Graziana
Cui viene in sostanza rimproverato l'errore fatale di non avere provocato la fine anticipata della legislatura
è convinzione diffusa che una mossa simile poteva generare più vantaggi che svantaggi
Da un lato si sarebbe probabilmente evitata la trappola del referendum sulla preferenza unica dall'altro
Lo stesso Craxi avrebbe potuto avvantaggiarsi del momento di debolezza di un PDS alle prese con i primi difficili passi per accrescere ulteriormente il peso elettorale del suo partito inaugurare una nuova fase
Ma in più di un'occasione lo stesso Craxi ha riferito di avere scartato l'ipotesi di elezioni anticipate dopo esplicita richiesta dei dirigenti di Botteghe Oscure timorosi
Di affrontare un esame così complesso nel pieno della propria trasformazione
Tendere loro la mano in un momento di difficoltà e anzi lasciargli il tempo per riorganizzarsi avrebbe forse potuto fugare il sospetto che Craxi puntasse a un'operazione egemonica e annessionistico
Nello scorcio finale della legislatura il braccio di ferro tra i partiti investe anche le dinamiche connesse alla riforma delle istituzioni come sappiamo il dibattito sull'insostenibilità degli equilibri esistenti attraverso tutti gli anni Ottanta toccando punte di massima asprezza ogni volta che i socialisti rilanciano la grande riforma in senso presidenziale
L'elezione diretta di un capo dello Stato munito di poteri di alta direzione politica
Nonostante i passi in avanti compiuti anche dal pc nell'assunzione dell'orizzonte del mutamento istituzionale la pietra angolare resta la modifica del meccanismo elettorale terreno sul quale si registrano non poche convergenze con la sinistra democristiana
Conosciamo in tale contesto la forte spinta che giunge dall'esterno dei partiti grazie soprattutto all'iniziativa di Mario Segni promotore di alcuni referendum volti a modificare il sistema di voto bene l'operazione nel suo complesso assume agli occhi di ben Tino Craxi una chiara valenza politica una parte della Democrazia Cristiana il segretario del PSDI annovera in prima fila limita i accusata di trafficare in modo spregiudicato per via referendaria con un certo confuso vagabondaggio comunista
Per aprire le porte a nuove inaccettabili regole elettorali ispirate dalla filosofia bipolare
Di conseguenza ad essere minacciato in modo insopportabile e lo spazio politico e il ruolo un tono mo'del Partito socialista
Per il segretario di via del Corso una riforma elettorale radicale può essere solo un capitolo connesso a una più generale grande riforma delle istituzioni ma non di meno
Egli tenta di disinnescare l'ordigno proponendo una razionalizzazione una correzione delle leggi esistenti in modo da porre un freno ai danni di instabilità e di disperazione derivanti dal proporzionalismo puro
Il dato politicamente significativo rimanda appunto all'avvicinamento tra Botteghe Oscure e Piazza del Gesù Craxi e ribadisce la netta opposizione dei socialisti
Per uno stravolgimento del principio proporzionalisti comma pone l'interrogativo sul senso politico della proposta avanzata dalla Democrazia cristiana di un premio ad una maggioranza relativa Andrea assieme insomma due minuti
Sì cito testualmente in tutti e in tutti questi decenni a formula Craxi afferma Craxi le formule di governo si sono sempre fondate su ampie maggioranze parlamentari
L'instabilità che in vari periodi ha investito il sistema e derivata da altri fattori bene che cosa ha spinto e spinge ora l'idea che sia necessario introdurre un consistente premio destinato a garantire la maggioranza assoluta dei voti ad un partito
Che il corpo elettorale avesse da cui col pettorale avesse dato solo la maggioranza relativa dei voti evidentemente prosegue Craxi innanzitutto c'è nei democristiani la convinzione che sia esaurita o stia per esaurirsi l'alleanza politica e di governo con i socialisti
E poiché i socialisti tra gli alleati di governo sono i soli in grado di garantire la formazione di una maggioranza assoluta evidentemente in primo luogo la collaborazione con i socialisti che viene considerata in via di e da ora il ferimento
Come ben sappiamo che mi avvio alla conclusione il corso della storia avrebbe preso una direzione diversa in questo contesto spendo davvero alcune riflessioni conclusive sul rapporto fra Craxi e Andreotti
Lo faccio perché per alcuni protagonisti dell'epoca non è mai esistito il casto perché Craxi aveva un rapporto di fiducia e diverrà alleanza solo con Forlani mentre il rapporto con Andreotti
Sarebbe stato un rapporto sospettoso e altalenante bene c'è una particolare però situazione che avvicina a livello umano i due protagonisti che li tiene insieme come del resto testimoniano le carte dell'archivio
E questo questo rapporto questa vicinanza umana ovviamente sì intensifica nel momento in cui la crisi che investe il sistema politico all'inizio degli anni Novanta
Disarticolate ogni equilibrio di potere far venir meno gli gli assetti consolidati Craxi e di Andreotti che dell'universo della Prima Repubblica sono stati dominus incontrastati finiscono per restare Uomini soli disconosciuti da gran parte di coloro che gli hanno in passato
Sostenuti e vezzeggiati dalla Tunisia e qui parlano le carte d'archivio dalla Tunisia il caso Andreotti suscita tutta l'attenzione di Craxi alimenta le sue paure in un continuo sforzo di tenere intrecciate le due vicende
Difendere l'amico Giulio evidenziandone i meriti significa per Craxi in realtà tenere accesi i riflettori anche sulla propria storia ammantare la di grandezza e dignità
Le note di Craxi
Non posso parlare di diari come nel caso di Andreotti perché il leader socialista non era abituato a dare una sistemazione organica ai suoi pensieri ma le note India spurie punti sparsi che ha lasciato sono una fonte preziosa per comprendere questa dinamica psicologica
Io ho avuto con Andreotti non pochi scontri politici ma quando fu ministro degli Esteri Dini e governi non possono riconoscere che si comportò sempre lealmente
Lo si può giudicare e criticare a seconda dei punti di vista per questo quella ragione politica ma trattarlo alla stregua di un criminale e nient'altro che un'infamia
Concludo
Le condizioni di salute di Craxi si aggravano in maniera repentina e da Roma a sollecitare attenzione sulla sua vicenda sanitaria si leva una voce forse proprio quella che lo stesso Craxi avrebbe sperava di udire gli è possibile
Tornare per curarsi a dovere senza incappare nei lacci della giustizia io credo che un gesto di clemenza sarebbe compreso e rispettato
Prima della conclusione delle mie vicende perugine e palermitane non potevo interloquire ora sì la vecchia volpe non finita in pellicceria prega il Signore perché aiuti l'antico cacciatore firmato Giulio Andreotti
Grazie
Grazie per questa bella relazione sia arrivata alla fine quando eravamo un pochino stanchi e quindi abbiamo tutti voglia di una pausa però no non molto apprezzata anche per questa attenzione alla dimensione locale regionale della politica dei cui nomi storici della politica in Italia manchiamo dialoghiamo poco per esempio con da politologi o storica che è molto attento agli spazi territoriali
Alla dimensione organizzativa del consenso tutto ciò che ci farebbe capire anche meglio come appunto si ebbe la crisi
Finale del Caf come ce l'ha descritta molto bene
Andrea Spiriti prego io credo di aver concluso il mio compito sospendiamo i lavori li riprendiamo puntualmente alle alle quattordici e trenta ricordo che bisognerà rifare l'accesso ai controlli quindi qualche minuto prima eventualmente grazie
Grazie signor presidente
Tardo qualche minuto iniziamo
Una sessione di lavori che sarà altrettanto intensa come la come quelle e due precedenti
Aspettiamo il professor Nuti sta arrivando per poter subito iniziare
Questo terzo panel che come potete ben vedere coordinato dalla professoressa Raffaella baritono e dedicato alla politica estera di Craxi e Andreotti
Non c'è dubbio che questa sessione sia la sessione di maggior comunanza di rapporti tra Craxi Andreotti che quella sul piano internazionale rispetto anche le grandi differenziazioni che sono sorte nell'analisi nella seconda sessione sullo scenario politico quindi
E lì a sessione che abbiamo curato con più attenzione al pari delle altre estrapolando la questione europea per ovvie ragioni dandogli anche per il ruolo che riveste nella nella storiografia e per le per il nostro Paese
Bambole una sezione a sé stante di rilievo
Do la propria stessa baritono e apriamo i lavori pomeridiani questa sessione
Grazie denunzia a tutte e a tutti e per questo per questa nuova sessione di convegno che si sta rivelando particolarmente interessante già stamattina
Sono stati fatti decenni a a quelli a cadere la dimensione internazionale che ha riguardato le
Di percorsi di sia Craxi Andreotti e soprattutto questa sessione affronterà
Le politiche estere in un contesto internazionale particolarmente significativo per come dire i movimenti che per porteranno alla dissoluzione
Della del mondo bipolare e anche per il tentativo di dare nuova nuova personalità e soggettività alla politica estera italiana io sono un americanista industrialmente ascolterò con molto interesse i le relazioni sono quattro
Darò subito la parola a leopoldo Nuti che spessore ordinario all'università dito Matrei che ci parlerà del rapporto Atlantico grazie venti minuti sarò molto fresca inflessibile
Grazie agli organizzatori per l'invito sempre un piacere ritrovarsi questo gruppo di di colleghi di amici a parlare di questi temi
L'obiettivo della mia relazione è cercare di definire l'importanza del rapporto politico con gli Stati Uniti
Nell'attività di politica estera di Craxi e Andreotti
In particolare ovviamente con riferimento allora dove esperienza di governo tra lo nelle novecentottantatré e meno centottantasette
Visto il tempo a disposizione ho cercato di organizzare la mia presentazione
In due parti di lunghezza non esattamente identica
In una prima parte vorrei in qualche maniera fare un salto indietro per cercare di ricostruire l'esperienza degli Stati Uniti che entrambi avevano prima
Della loro collaborazione al governo
Che poi invece vorrei affrontare appunto il tema del rapporto atlantico durante durante l'esperienza di governo comune
Credo che questo stavolta sorta di sì salto indietro sia indispensabile soprattutto nel caso di Andreotti
Andreotti stamattina qualcuno ricordava la sua sempiterno età al governo fa non è la prima volta negli Stati Uniti
Nel mille novecentocinquantaquattro conosce praticamente tutti i presidenti e ministri degli esteri degli Stati Uniti
Ero divertito a fare una rassegna di di foto sul sito del del dell'Istituto Sturzo e lo vediamo insieme a Kennedy a McNamara a
Johnson forse sicuramente a Nixon a Kissinger a Carter arreca Anna una sequenza abbastanza impressionante che del resto lui
Nel suo libro gli Stati Uniti vista da vicino oltre che in tutta la sua enorme documentazione
Ci testimonia questa sua conoscenza profonda del degli Stati Uniti che del sistema politico americano
Quello che non sempre emergere chiaramente però
E che tipo di visione Andreotti degli Stati Uniti che qui
Chiedo scusa sì faccio riferimento uno dei temi che M costruiamo più più a fondo cioè delle relazioni nucleari all'interno dell'Alleanza atlantica già assente sospiri all'interno era falsa
Parla sempre di quello Bette ahimè sì perché l'esperienza più formativa di politica internazionale Andreotti la fa col ministro la difesa tra Milano centocinquantanove cambiano centosessantasei il ministro alla Difesa più longevo della storia della Repubblica
E non è un periodo qualunque quel periodo lì
è un periodo fittissimo di crisi basti ricordare Berlino Cuba tanto per nominarne due
E la la seconda crisi di Berlino che e la crisi di Cuba
In cui Andreotti ha un ruolo centrale nello sfoggiare un progetto di modernizzazione delle forze armate italiane che è un progetto di modernizzazione atlantica il nucleare
Senza entrare troppo nei dettagli ma Andreotti è il principale punto di riferimento per le forze armate italiane in questi anni nel loro tentativo di ritagliarsi uno spazio all'interno dell'alleanza atlantica
Promuovendo una serie di iniziative con un sommergibile a propulsione nucleare una nave di superficie in grado di lanciare missili Polaris progetti ambiziosissimo che pochi altri Paesi europei hanno
Che Andreotti condivide incoraggia
Dopodiché però
Vede gli Stati Uniti cambiare idea fino a un certo momento di Stati Uniti incoraggiano a loro volta che promuovono queste iniziative di miopia Herschel venga come si diceva all'epoca poi da un certo momento in poi
Soprattutto dopo la crisi di Cuba comincia lungo faticoso tentativo di distensione con gli Stati Uniti né con l'Unione Sovietica e quindi si arriva al Trattato di non proliferazione nucleare mille duecentosessantotto in qualche maniera mette a tacere molte delle aspirazioni nucleari
Dei paesi membri dell'Alleanza atlantica che vuol dire questo nell'esperienza politica di Andreotti e vuol dire che un disegno in cui lui ha creduto di cui si è fatto promotore e che credeva che gli Stati Uniti condividessero non certo punto è stato annullato cambiato di stabiliti non ci credono più in tutto questo che conseguenze ne trae beh il secondo me è la conseguenza che lui arriva ad una lettura critica degli Stati Uniti come un parterre importante imprescindibile ma e in qualche maniera imprevedibile che non sempre affidabile
E sì teniamo presente questo si capisce meglio la crescente cautela Andreotti
L'abbiamo sentito personaggio Fausto per definizione no però
A partire dalla fine degli anni sessanta impone di il suo atteggiamento degli Stati Uniti ha un atteggiamento estremamente prudente di chi conosce bene il suo interlocutore
Per certi versi lo stima ma che comunque tratta sempre con una certa circospezione sempre bene
Mantenere un atteggiamento prudente e forse non ci si fida neanche fino in fondo di quel partner perché fa delle scelte politiche che in qualche maniera a volte sembrano sorprendenti
E se si leggono attentamente i certi documenti Ugo persino libro del gli Stati Uniti visti da vicino
Persino tono delle punture di spillo Vailati indicano una certa dolori sentimento se non fastidio da parte di Andreotti nei confronti di una serie di personaggi politici di spicco di spicco degli Stati Uniti
E d'altra parte questa percezione avviene reciproca fra dagli Stati Uniti che vedono in Andreotti un interlocutore importante è un pilastro della politica italiana
Ma anche un politico sin troppo esperto e navigato che in qualche modo è sempre bene tenere tenere sotto controllo e forse di cui non ci si può neanche fidare fidare fino in fondo
Rispetto a questa esperienza pluridecennale di Andreotti Craxi un uomo nuovo che si affacciano sul sulla scena
Vent'anni dopo per gli Stati Uniti Andreotti comincia a essere un interlocutore negli anni Cinquanta Craxi non era da meno centosettantasei quindi è chiaro che e la valutazione è è completamente diversa quello che è interessante
Notare evitino ricordava se stamattina Daniele caviglia l'immediata attenzione con cui gli Stati Uniti seguono la carriera politica di Craxi
Fin dal primo momento i temi della sua segreteria del partito viene indicato con un'importante novità sulla scena politica italiana
E le memorie dei l'ambasciatore da testimone per chiaramente no come fin dall'inizio ci sia un occhio di riguardo per questo socialista che così apertamente anticomunista finalmente il partito socialista si dato un leader come gli Stati Uniti avrebbero desiderato da tempo
Che scegliessero basta un passaggio chiave per capire l'importanza di questo nuovo leader socialista
Per il colloquio film cartoon era con Craxi per convincerlo
A far sì che il Partito Socialista appoggi
Il voto parlamentare che ci sarà sugli euromissili
Alla fine del mille novecentosettantanove credo momento cruciale nella storia del partito socialista lo racconta bene anche Lagorio è un momento cruciale nella nella scarpiera politica di Craxi ed è un momento cruciale nella storia dei rapporti tra Italia che gli Stati Uniti
Allora quando arrivano a governare insieme
Queste due personalità hanno un rapporto meglio una visione abbastanza di verza del loro rapporto con gli Stati Uniti
Tutti e due sono qualche misura quantistico finalmente ma
Quorum approcci problemi retroscena DiVersi
Per Craxi essere atlantista non è così semplice perché si porta dietro un partito che atlantista non era Otello è diventato molto faticosamente ci ha messo vent'anni dagli anni di di Nenni in poi via fare una scelta di campo abbastanza abbastanza chiara
è un partito che terrà una tradizione neutralista che quindi ha fatto fatica ad accettare l'idea di far parte della leale che l'Italia faccia parte dell'alleanza atlantica
E quindi lui deve bilanciare
La necessità una volta divenuto primo Presidente del Consiglio dimostrarsi un partner affidabile per gli Stati Uniti con la necessità di portarsi dietro un partito che invece ha ancora tante reticenze assecondare assecondare quelle scelte
Andreotti dal canto suo c'ha questa tendenza a
Bilanciare molto Illy slanci eventualmente filo americani con un atteggiamento di grande di grande prudenza e cautela quanto questo atteggiamento pesi nel momento in cui si comincia a creare le premesse per la creazione del governo Craxi Andreotti lo dimostra una serie di episodi di quegli anni Andreotti la nel al negli ultimi Idrissi della sua Presidenza del Consiglio del settantanove
Quando si comincia a parlare di euromissili estremamente Camusso come quando riceve l'inviato del presidente Carter addebitare una nel marzo del settantanove
Che gli presenta con grande entusiasmo
La possibilità di schierare queste nuove armi Andreotti con il suo tipico sarcasmo rispondermi apprezzabile che lei si preoccupi tanto del futuro dell'alleanza atlantica
Pensiamo un po'al presente perché ancora c'è da ratificare il Trattato sotto due invece di pensare a schierare
Nuove armi
Craxi tre al nelle nei mesi nelle settimane che vanno dalle elezioni dell'ottantatré alla sua nomina il Presidente del Consiglio sembra vacillare su questa scelta o comunque avere qualche qualche incertezza
Che dal canto dal punto di vista gli americani i rapporti soprattutto i rapporti della CIA dalla Stazione di Roma di di quegli anni mostrano interesse per questo esperimento politico italiano ma anche una qualche
Causa perplessità sulla sua riuscita riusciranno davvero
I democristiani socialisti e portare avanti questo progetto ecco non
Non non ne siamo non ne siamo così sicuri e quindi
Un rapporto atlantico solito ma con delle sfumature di di perplessità
Condizionato da una serie di potenziali problemi mettiamo mettiamola così
E allora
Quanto pesa tutto questo sul governo Craxi Andreotti dall'ottantatré all'ottantasette beh innanzitutto qui bisogna fare una premessa
Questo governo nasce nel momento che gli storici relazioni internazionali riconoscono come il più difficile dopo la crisi di Cuba nel mille centosessantadue
Mi hanno centottantatré indicato unanimemente ormai come un anno di estrema attenzione sul piano internazionale e la sequenza
Diciamo l'escalation se vogliamo di avvenimenti preoccupanti è impressionante si cominciano il discorso delle Guerre stellari di Reagan del del marzo si va avanti con le intenzioni dell'estate poi c'è l'abbattimento dell'aereo coreano
Da parte dell'Unione Sovietica nell'agosto l'attentato alle caserme dei marines americani a Beirut e l'invasione di Granada e per finire la Wars che la il timore che l'alleanza da parte sovietica che la avanza a fatica possa lanciare un attacco preventivo un momento di tensione ha reso ancora più esasperato dalla imminente decisioni di confermare lo schieramento degli avvisi e quindi il governo nasce deve affrontare un test difficilissimo
Il rapporto sugli Stati Uniti lo valuterei di questo governo lo valuterei su tre assi quello della caduta in Terna
Quello del teste della linea mente atlantico e quello delle politiche a osservare fuori dal dall'aria di stretta competenza dell'alleanza atlantica
Tenuta interna come dire questo sembra da un certo punto di vista per gli Stati Uniti un governo ideale un presidente socialista
Anticomunista è quello degli Stati Uniti avrebbero voluto avere da tempo in Italia
Una presa di posizione di una sinistra chiaramente
Anti-sovietica e anticomunista Washington si era auspicata auspicata da tempo e la riprova ce l'abbiamo quella celeberrima affermazione di Reagan nei suoi diari
Per la prima volta che incontra Craxi dice apertamente
Chiese di francamente vitali il socialista antismog Santa a unirsi con vasi con stupore ma perché non si aspettava un italiano così apertamente schierato sul sul piano ideologico quindi è chiaro che dal punto di vista della politica interna c'è un allineamento che sembra promettente dal punto di vista dal punto di vista dal punto di vista americano
E la conferma alla sia di fronte al test cruciale della decisione si confermare hanno il lo schieramento degli euromissili prova resta difficilissima da alle tensioni generate nelle piazze dalle manifestazioni pacifiste
Di quei mesi non solo in Italia ma ma in tutta Europa quindi come dire sul punto più importante il governo faccia Andreotti mostra pieno allineamenti Atlantico che viene confermato
Anche per quello che riguarda il rapporto tra integrazione europea alleanza atlantica d'integrazione europea c'è un intero panelle quindi non non mi occupo però mi si inventano importante ribadire che la politica estera italiana mira a a ribadire un concetto
Che a Washington preme parecchio cioè che qualunque progetto di integrazione europea sia saldamente incastonato anche in un contesto Atlantico non sia concepito
In maniera alternativa come a volte in maniera molto velleitaria vorrebbero vorrebbero francesi e la conferma che su questi due punti la linea niente interno alla mia mente atlantico
Craxi e Andreotti producono una politica estera una politica interna del tutto affidabile l'Asia con l'invito a caccia parlare al Congresso degli Stati Uniti nel marzo dell'ottantacinque Craxi e il secondo presidente del Consiglio italiano
Dai tempi di De Gasperi che parla che parla al Congresso degli Stati Uniti quindi una sorta di riconoscimento del del del lavoro svolto
Dove sono le frizioni allora nei tre minuti che mi rimangono contando nel minuto di recupero per la generosità del presidente della sessione e le frizioni le conosciamo bene ci sono quelle minori
All'interno della stessa politica atlantica come quando nel mille centottantaquattro Craxi a Lisbona che celebre discorso in cui invita a una pausa nello schieramento dei degli euromissili per verificare se non sia possibile
RIA prendere il filo dei negoziati bruscamente interrotto ci sono un po'di tensioni per quello che riguarda l'Ostpolitik italiana che apre al dialogo
Con i Paesi dell'Europa orientale
Forse in maniera un po'troppo rapida per quello che Washington avrebbe voluto e poi ci sono le le tensioni nel Mediterraneo di questo parleranno
Sicuramente Matteo Cellini Luca Riccardi così come di Ostpolitik
Parlerà Sarah Pavan
Quindi non non non mi soffermo su sul gioco d'arte cosa accade classico nel su che cosa accada con l'operazione dorato Canyon contestatrice attaccano la Libia nel mille novecentottantasei Gheddafi sparare missili su su Sigonella Source Lampedusa
Come si spiega questo paradosso di un governo fortemente allineato funzione più allineati senza atlantico che rischiamo scontro bravissimo gli Stati Uniti
Perché quello che accade a Sigonella oggettivamente un momento di estrema attenzione come non si era mai verificato prima nei rapporti tra tra Roma e Washington
Quanto pensa
Anche il rapporto tra Andreotti soluzione chi come testimoniano i rispettivi libri di memorie e documenti hanno una sorta di intesa vasi epidermica tra le due vecchie misti della politica che si capiscono inizi
In qualche maniera intendono quasi quasi a prima vista quanto pesa questo rapporto nel nell'attutire l'impatto della crisi di Sigonella sicuramente perché tra Giannotti Schulz si sviluppa un una collaborazione sistematica che consente anche di andare oltre
Le difficoltà tra il punto su cui vivono lei fermare promesso è come vanno interpretate allora le tensioni
Del mila centottantacinque tanta sei con gli Stati Uniti sono una rottura dell'allineamento precedente e quindi prefigurano una sorta di declino nel rapporto tra Craxi Andreotti gli Stati Uniti
Oppure sono in qualche modo una riprova della tenuta dico il linea vinto
Cioè quella lineamenti è talmente forte che consente di reggere anche attenzioni così il così evidenti così drammatiche
Credo di aver superato il mio tempo però la risposta la devo dare e secondo me questa cioè così solido quel rapporto perché alla fine cardias finiti quello che interessa in quel momento è soprattutto il confronto con l'Unione Sovietica Illy come dire il contributo che l'Italia ha dato della battaglia principale se mi passate la metafora è un contributo fondamentale
E quindi questo consente di assorbire metabolizzare anche e tensioni pure molto gravi come quelle che si verificano nei mesi successivi
Grazie grazie al professor Nolte però del tutto sommato otto essere rimasto a poco più del venti minuti assegnate eppure dentro un un compito gli era stato assegnato quello dei rapporti atlantici come di una tutto vedere
Presentano aspetti molto complicate molto e molto complesse anche all'interno di una visione che non può essere semplicemente non se ne schematiche dicotomica perché appunto sarebbe poi anche interessante capire quanto nella perplessità o nella prudenza di Andreotti giochi il proprio la la conoscenza lunga della politica americana e quindi anche delle tensioni che attraversava dalla politica americana in in quel momento perché voglio ricordare negli anni ottanta sono gli anni di avvio della cosiddetta polarizzazione politica e quindi vi è un crescente divario è qui anche la politica estera non è più un elemento di consenso liberale come era stato negli anni cinquanta e sessanta ma comincia a diventare elemento di costruzione dei tipi differenti di differenti prospettive politiche così come rispetto a a al all'ultimo punto però sono non non voglio togliere spazio quanto alla conoscenza della vie dei nuovi soggetti che stanno emergendo della star internazionale che riguardano appunto anche l'aria del Mediterraneo hanno poi un significato nella nel tentativo di individuare un rapporto tra antico un po'più mobile e mosso di quanto non fosse stato percepito in precedenza però appunto di questo ci parlerà forse che Matteo Gentilini che l'insegna all'Università degli studi di Siena e e la sua relazione appunto sulla politica euro-mediterranei grazie grazie presidente dubitative dopo ecco perché appunto giustamente non sappiamo
Cosa dire vicendevolmente all'interno del panel perché
Perché ma
I convegni convegni importanti come questo per il quale ringrazio
La Fondazione Craxi ringrazio tutti quelli che l'hanno reso possibili iniziano iniziano nei momenti già ti incontro che abbiamo avuto uno ieri sera parlando con la nostra presidente in quanto membro del comitato scientifico della Fondazione Craxi Boniperti ricordavamo un primo convegno vent'anni fa ormai sulla politica estera italiana negli anni ottanta e penso anche che il programma temi c'abbiamo affrontato in questo convegno segni devo l'apertura di un nuovo capitolo nella storiografia penso che tutti quanti abbiamo l'avvocato chi più chi meno io probabilmente molto meno di altri i colleghi su i temi che ma ma non siamo riusciti a identificare che hanno reso così il ricco quest'argomento dal punto di vista storiografico
Questo intervento è
Piazzato perfettamente fra l'introduzione delle questioni forse la DePaul Tonutti e poi l'approfondimento su un tema specifico ma capitale che ne darà dopo di me Luca Riccardi io mi vorrei limitare per il tempo che mi ha dato a
A fare un da una parte un tre di unione dall'altra parte credo anche a rispondere alla alcune
Non sono questioni ma approfondire degli elementi introdotti da io Poldo perché la concezione euromediterranea di Craxi Andreotti perché i due termini erano inseparabili tenente
Cioè la politica mediterranea si dava comunque tenendo presente il
Il significato la parte europea della politica estera italiani due concezioni differenti contro i punti in comune
Delle quali non vi è stata una sintesi
Non perché non vi fosse Mario Draghi a fare sintesi ma perché esattamente non era possibile avere una sintesi di queste due concezioni ma era possibile ed è stato possibile per un momento
Per un momento di potremmo dire virtuoso veramente
Magico della
Della politica estera italiana quando Craxi è stato presidente Cossiga Andreotti il suo ministro degli Esteri
Una mobilizzazione un'integrazione forse non so però sicuramente un riuscito a lavorare assieme ciascuno muovendo anche dal proprio portato e per arrivare a questo punto è necessario credo
Ricostruire
Quanto fosse avvenuto in precedenza per le due personalità politiche
I differenti riferimenti culturali che politici sono ovvi già stamani credo che ne abbiamo avuto ampio ampio ampia presentazione
La questi differenti differenti riferimenti politici e culturali venivano declinati da entrambi in base alle possibilità agli interessi credo dello Stato per Andreotti e della nazione per Craxi ma su questo magari tornerò in in chiusura
La politica mediterranea la concezione appunto la periodica della politica mellifera appunto derivava
Dall'idea de stessa che l'Italia doveva del del ruolo dell'Italia nel nel consesso europeo e come sua naturale anche prosecuzione quindi secondo me né uno né l'altro avevano una come dire una fascinazione diciamo un tempo si sarebbe detta terzomondista verso il Mediterraneo ma si trattava di capire quale fosse il ruolo dell'Italia nel Mediterraneo stesso come
Riva meridionale dell'Europa
E il Mediterraneo
Politicamente non solo non era certo il Mediterraneo Bruti delineano un Galles Java su una storia quasi immobili
Politicamente tutti i paesi rivieraschi erano le era nato nello stagno di Platone perché il Mediterraneo era un lago di confronto della
Della guerra fredda ricordiamo quanto la dottrina Truman riguardasse due paesi mediterranei
E quanto il Mediterraneo fosse un luogo strategico per la
Per la politica statunitense per la politica del blocco occidentale e di conseguenza per il confronto
Con l'Unione Sovietica al di là dei paesi che si affacciavano ma esattamente il Mediterraneo come mare come
Elemento di comunicazione
Luogo di confronto fra i due blocchi quanto
Entrambi diciamo iniziano a definire meglio una politica per il Mediterraneo quindi il mare ha una prevalenza
Occidentale
Come presenza strategica
L'integrazione
L'integrazione atlantica ricordata primario Ponto anche in questo caso
Elemento fondamentale per costruire una politica
Cioè è quell'ancoraggio che secondo sia Craxi che Andreotti termini differenti deve portare l'Europa riconosciuta la riva sud del rapporto transatlantico
Il modo militante nel senso indirizzato a realtà di partito perché razzi e in modo più istituzionale se vogliamo ed Andreotti
Non è una concezione loro euromediterranea frutto di grandi elaborazioni teoriche o della traduzione di grandi dottrine ispiratrici ma quindi alla concreta definizione una strategia politica
Come dicevo per Craxi percorso nasce nell'alveo di partito
La riforma del partito la lotta col Partito comunista i chierici di Mondoperaio ospitano la gestazione della risposta craxiana all'euro comunismo di Berlinguer cioè l'euro socialismo mediterraneo
Destinato a a minor fama sicuramente perché scevro di una cospicua letteratura dottrinale come avuto l'euro comunismo
Ma non di meno di grande valore politico perché strumentale per crearsi per la dirigenza socialista per poter cercare di vincere il duello a sinistra
I socialisti spagnoli socialisti greci lettera Occhiuto socialismo del mondo arabo libanese particolare fino a storico socialismo israeliano potevano puntualmente beneficiare delle loro esperienze internazionalizzata Dossi
Ancor di più per rispondere a l'egemonia comunista come la com'era percepita in Italia e in questo confronto
In primo luogo colpirci chiaramente un passaggio catalizzate si dette della Somalia di SIAD Barre quando si a barre dopo l'instaurazione di regimi di menti scrivo in euro in Etiopia
Divenne interlocutori appunto del
Possiamo dire blocco occidentale ma attraverso appunto la agli italiani la la dirigenza craxiano
Per Andreotti si trattava di forse di evitare una deriva dell'Europa verso i mari del Nord ma al contempo ma di rendere l'Italia un soggetto sempre più imprescindibile del consesso europeo proprio perché paese inseparabili mente europeo e mediterraneo
Chiaramente questo si intersecava con la col vivo mondo cattolico dei paesi mediterranei
I rapporti del mondo cattolico mediterraneo con le Chiese d'Oriente che veritiere richiederebbe non una trattazione asse ma chissà quanti momenti di studio
E la politica che chiaramente da questo squadre di rapporti derivata non c'era
A mio avviso da parte di Andreotti un progetto politico compiuto verso questo ma c'era una condotta istituzionale
Riconducibile alle posizioni che
Egli aveva ricoperto voglio citare come esempio avevamo appunto
Ricorreva anni immagino anche nella relazione di Luca Riccardi elemento del terrorismo internazionale ovvero serie di terrorismo di matrice mediorientale
Voglio ricordare per esempio che in questo contesto di condotte istituzionale si sviluppò il cosiddetto colloquio di cui l'ho provata dalle conto in una lavoro di qualche anno fa cioè di quella linea di contenimento degli atti degli attentati perpetrati dalle bande armate palestinesi facenti capo dal fatta che poi la narrazione mediatico-giudiziaria successiva permettetemi l'espressione ha voluto chiamare
Lodo Moro
Quindi entrambi vedono la politica americana la dimensione atlantica come capisaldi di una concezione euro di mediterranee di una politica euro
Mediterranea
Attorno a questo punto fermo avviene un allargamento della concezione euromediterranea alla conflitto arabo israeliano e in generale alle dinamiche profonde che stavano che continuavano a attraversare il mondo arabo
Iniziando a pericoli ripeto di Zare Andreotti come ricorda Cavalchini non nel contributo per il della collettanee all'uomo il cattolico lo statista ha scritto nelle pagine di chiarezza esemplare su quanto abbia occhi iniziò a interessarsi direttamente del processo di Pace arabo israeliano su richiesta di carte
E quindi nello stesso perimetro temporale politico in cui Craxi porta avanti dopo socialismo mediterraneo
Pur non essendovi tangenza fra le due azioni anzi dopo l'avvio ma della battaglia politica attorno allo schieramento gli euromissili che ricordava
Prima leopoldo Nuti
Vi è da parte socialista una critica di una parte del socialismo italiano la critica verso carte che non spinge sufficientemente affondo il confronto con l'Unione Sovietica
Cosa che invece non si può certamente dire del delle esternazioni di di Andreotti rispetta le spiegazioni dotte di quel periodo
Successivamente la presidenza Reagan nella fase nella sua fase iniziale a cui questa distanza fra i due fra i due fra le due personalità politica politiche
Un ruolo un un momento spartiacque ovviamente furono le due le missioni multinazionali in Libano ma soprattutto credo
Le finalità anche di quanto sto cercando di sostenere la della conclusione delle missioni multinazionali in Libano cioè il piano Reagan quel piano che si proponeva di rimettere in moto il processo di pace arabo israeliano ecco e all'interno
Di questo quadro
Che si sviluppa appunto quello che alcuni hanno chiamato tandem è che altri hanno insomma si sono sprecata espressioni colorite rispetto a la definizione di una politica estera
Comune fra i due di una linea politica verso il conflitto arabo-israeliano chiaramente in un quadro estremamente diverso la legge la legittimazione dello strumento militare italiano come elemento non più scomunicato dalla politica estera è uno dei lasciti dell'esperienza delle missioni multinazionali Libano
La ripresa dell'iniziativa assegna dei passaggi che appunto
Sui quali sorvolo perché appunto
Interverrà su queste senza dubbio Luca Riccardi e
Questo periodo si conclude con la crisi derivata dal dirottamento dell'Achille lauro
Ovviamente il dirottamento dell'Achille lauro colpisce l'iniziativa italiana verso il Medio Oriente perché come per per l'andamento stesso che che dei però non è
Quello credo il principale vulnus
Il principale vulnus si collega a quanto prima leopoldo Nuti a a descritto chiaramente in relazione al Progetto andreottiano di ammodernamento di trasformazione delle forze armate in senso Atlantico nucleare cioè il vero vulnus
Del dirottamento dell'Achille lauro e della crisi l'asilo di Sigonella è il rapporto con gli Stati Uniti
è perché gli Stati Uniti
Nonostante recupero successivo dei rapporti con gli Stati Uniti
Cioè si può anche parlare di un avanzamento dell'apporto con con gli Stati Uniti possiamo anche affrontando in questi termini ma viene meno quella complementarietà con un indirizzo politico statunitense sul quale la politica italiana si era sviluppata verso appunto il conflitto arabo israeliano e in generale appunto verso il Mediterraneo
Cioè
Complementarietà che non significa sudditanza che non significa ma che ebbe ben lontana da qualsiasi farci ricreazione o banalizzazione però chiaramente intendere quali siano i rapporti di forza del mondo
E quali possano essere le possibilità per cambiare le cose quindi quale possano essere la Potenza a cui rivolgersi per poter intervenire proficuamente Pop per poter dare un contributo richiesto come nel caso Andreotti
Volontari come nel
Caso di Craxi
Viene meno quindi perché di nuovo o o forse ancor di più questo magari sarà un argomento che approfondiremo
Non c'è soltanto dopo Sigonella una cautela verso gli Stati Uniti c'è una difficoltà o per lo meno appare nel modo lampante che quella
Quella divisione che animava la Casa Bianca su cui sono stati scritti opere memorabili il confronto quel confronto costante Flai sostenitori della causa israeliana e i promotori di una linea di
Dialogo con il nazionalismo arabo mediato da interessi petroliferi da tutto ciò che volete quel confronto costante che dalla presidenza Truman in poi si era sviluppato è chiaramente si riversava fino a a livelli apicali al punto tale da non poter essere certi di quello che sarebbe delle insomma dell'autorevolezza se vogliamo dell'interlocutore
E anche della costanza o quanto meno dell'impegno che gli Stati Uniti avrebbero mantenuto in base a determinate posizioni
Chiaramente l'operazione
Il bombardamento in Libia fatto il resto perché
Quello è diciamo da una necessaria però chiaramente una continuazione del di questo problema politico che si era verificato con la con la crisi di Sigonella edilizi fuori in un periodo non breve però certamente la stessa concezione
è uno mediterraneo cioè la politica euromediterranea sedi classiche di Andreotti
Se dovuta confrontare con un quadro con un interlocutore principe sul quale non era possibile poter fare affidamento tanto quanto era necessario pistola a portata delle delle questioni in in gioco
Accadono e concludo
Accadono altre cose nel senso che il fallimento di quell'iniziativa a
è stato credo rilevante per tutti quanti soggetti coinvolti insomma l'intifada a un certo punto la sollevazione degli arabi palestinesi
Si spiega anche perché le iniziative di di pace falliscono è quella era un'iniziativa era all'inizio
Iniziativa di pace più concreta il recupero che vi è stato dopo senza togliere appunto
Spazio luoghi a Luca a Luca Riccardi chiaramente si danno in uno in una situazione molto diversa rispetto a quanto era possibile o quanto sembrava a portata di mano in quegli anni
Precedente al mille novecentottantacinque
A questo punto mi fermo vi ringrazio o risparmiato un minuto e mezzo spero che la Presidente merenda merito grazie
Zandonai lettera prezzo moltissimo soprattutto apprezzeranno coloro che dovranno seguirci in questo in questa sessione ma grazie a Matteo Cellini questo quadro
Che punto apre a specificazione interlocuzione con con con il con l'intervento di io contenuti non si io però volevo poi e qui da noi non c'è modo per dibattere per domande come dire dalla posizione Corriere Esterna Final e la cosa che mi verrebbe da dire magari mi verrebbe da dire però una storia pongo poi magari ne parliamo dopo davanti all'aperitivo
Quattro è in che misura ci sono due questioni che che che vorrei e aprire uno il Mediterraneo il ruolo di Mediterraneo sta assumendo all'indomani
Della del crollo dei due regimi no quindi questo processo di democratizzazione che vede il Mediterraneo come uno dei luoghi significativi no di di sperimentazione l'altra questione
Nella rideterminazione ad un certo punto punto o o
Segnato prestatore di pensare in rapporto atlantico
Quanto e il ruolo giocato dei due diversi internazionalismo i di cui sia Andreotti che Craxi si facevano interpreti c'era una parte come dire una cultura politica internazionalista era quella del ovviamente del del del mente socialista dall'altro e l'altro tipo di internazionalismo
Che quello cattolico sensi Inc in che modo questi due internazionalismo
Finiscono per come dire
Dare elementi che poi sono in grado di ripensare ridare coloriture diverse a concetti come quella appunto del rapporto atlantico anche il rapporto con con l'Europa quindi passo immediatamente la parola finalmente a Trapani che influenti all'Università degli Studi di il Perugia che appunto ci parlerà dell'altra Europa l'Ostpolitik di Craxi e Andreotti grazie
Sì grazie mille della presentazione dell'introduzione
Anch'io chiaramente mi associo ai ringraziamenti agli organizzatori sia per l'efficienza dell'organizzazione in particolare per avermi invitato chiaramente anche perché questo mi ha dato l'occasione di recuperare di riprendere un tema un periodo storico
Che credo sia oggi particolarmente importante tornare ad approfondire ad esaminare gli anni ottanta sono gli anni che sono immediatamente a monte rispetto alla fine di quella che definita no come della fine del sistema cosiddetto bipolare
E quindi sono diciamo si presentano come anni di grande progettualità politica nella prospettiva di una possibile riorganizzazione delle relazioni Est Ovest in particolare
Si cerca in quegli anni di mettere in moto tutta una serie di processi mi riferisco in particolare all'idea di rifondare le relazioni in con una Russia eventualmente post sovietica nella casa comune
Ma mi riferisco anche all'ipotesi di trasferire l'esperienza della CSC e cercare di istituzionalizzare la cooperazione e la sicurezza in Europa dell'OSCE
I tutta una serie di processi a cui sì da stimolo che si cerca di mettere in moto e che poi tuttavia negli anni successivi verranno progressivamente disattesi in realtà già nel corso degli anni novanta no poi soprattutto con l'avvio chiaramente del nuovo millennio
Quindi all'interno diciamo così di questo quadro tenendo conto di questo sforzo no di re impostare in qualche modo il corso delle relazioni est-ovest in Europa
Io approfitterei di questa occasione per tornare appuntare l'attenzione su quello che in particolare è stato il l'approccio del governo Craxi alla principali crisi dei rapporti Est Ovest del Periodo in Europa cioè la crisi polacca di Solidarność
Credo che sia anche questo di diciamo che siamo in tema di drammatica attualità anche perché la crisi polacca in qualche modo ci permette di fare dei parallelismi con la crisi che stiamo vivendo oggi
Anche se chiaramente la crisi ucraina non è strettamente paragonabile alla crisi polacca se non altro perché all'epoca non ci fu un intervento militare sovietico
Ha poi più in generale diciamo che la crisi tra Ina non è strettamente paragonabile
Anche per intensità insomma dello scontro militare nessuna delle principali crisi Est-Ovest che hanno caratterizzato con la la guerra fredda in Europa no quindi se pensiamo alle crisi di Berlino cinquantasei in Ungheria sessantotto in Cecoslovacchia poi dal settantanove in poi la Polonia
Anche laddove c'è effettivamente stato un esercizio di quella che poi nel sessantotto viene formalizzata come la dottrina Blair ci offre la dottrina della sovranità limitata anche anche in quei casi comunque il insomma la situazione militare non era paragonabile tuttavia la crisi di Solidarność ha costituito
Fattore di fortissima tensione internazionale in una situazione di complessiva attenzione a cui faceva riferimento in modo più ampio il professor Nuti all'inizio del della sessione
E questo perché la la nascita di un'opposizione vera e propria politica come è stata Solidarność all'interno del Paese di fatto creava un una fortissima accelerazione rischiava di provocare uno strappo
In un processo di trasformazione che aveva caratterizzato la Polonia già nel lungo periodo ma che fino a quel momento era stato un processo molto
Graduale di trasformazione interna la Polonia grazie allo stimolo della sua apertura perché verso Occidente e quindi della sua questa politica che si era intrecciata con le Ostpolitik
Anche e soprattutto con l'Ostpolitik italiana ma non solo
Conosce tutta una serie di trasformazioni interne questo già durante la diligenza di comunità ma tanto più poi durante la gli anni settanta la dirigenza di ghiere accanto e tuttavia come dicevo la la nascita di un'opposizione politica rischia di accelerare questo processo e si ricollega in quegli anni chiaramente a un piano rischia di escalation militare
Sono tra le tra l'altro anche in cui appunto il negoziato sul disarmo del nucleare europeo da teatro non riesce a procedere
Quindi diciamo che una crisi prima insomma no della Ford ottantasette
è una crisi che particolarmente
Allarmante anche dal punto di vista militare
E quindi una fase che fu necessario gestire che il Governo italiano gestì con grande cautela con grande moderazione è stato un periodo in cui si sono contrapposte delle pressioni molto forti
Che tuttavia si è cercato di controllare di non esacerbare di non portare diciamo all'estreme conseguenze fino a provocare in qualche modo il precipitare degli eventi nel in Polonia
Questo vale da un lato anche per la stessa Unione Sovietica
I documenti che del del pali violò delle discussioni interne al Politburo del PCUS che sono stati resi pubblici dimostrano che l'Unione Sovietica in realtà la dirigenza del PCUS in quegli anni fa di tutto per cercare di non ripetere il sessantotto in Polonia idem invadere il Paese ma esercita forti pressioni sulla dirigenza britannico e su quella di via desertiche seguiti per perché adottasse erano riprendessero il controllo del Paese con una la cosiddetta soluzione interna che poi fu la l'introduzione della legge marziale nel dicembre dell'ottantuno da parte di Jaruzelski
Ma anche da parte italiana e io in questo fare un discorso che estenderei anche gli altri principali Paesi europei occidentali
Ci fu un tentativo di moderare diciamo così le pressioni sulla Polonia questo sia dal punto di vista politico è infatti il sostegno il supporto che venne fornito al all'opposizione a Solidarność stesso
In qualche modo venne sempre dosato da un continuo dialogo che venne mantenuto in vita proprio a livello istituzionale e formale con il regime di Jaruzelski stesso che non venne mai del tutto quindi delegittimato questo appunto in un tentativo di equilibrio
E la stessa cosa vale per le pressioni economiche soprattutto quelle finanziarie anch'un po'come le sanzioni oggi la leva no del credito era quella diciamo lo strumento più influente in mano ai Paesi europei occidentali
E quindi come è noto la Polonia era un Paese altamente esposto in nei confronti dei Paesi europei come del resto anche la stessa Unione Sovietica e quindi dalla volontà o meno
Dei Paesi creditori riuniti all'interno di quello che all'epoca era detto il Club di Parigi di ripianificare o meno le scadenze del debito polacco di fatto dipendeva o meno il default del Paese
Tuttavia non c'è mai stata una vera volontà diciamo così di portare la Polonia al default di far come dicevo precipitare la situazione interna nel paese anche perché poi appunto
Il default si sarebbe riverberato no violentemente sull'economia dei Paesi creditori in ogni caso quindi dice uno sforzo complessivo e di equilibrio di moderazione e io penso che in quegli anni al Paese
Servirono entrambi i volti quindi da un lato quello della tutela a a spada tratta diciamo così senza compromessi dei diritti umani
Delle libertà dei polacchi delle libertà politiche dei polacchi
Ma d'altro la e queste posizioni che tra l'altro si avvicinavano chiaramente a quelle del d'altro grande socialista del tempo François Mitterand che proprio di diritti umani aveva fatto suo cavallo di battaglia durante tutta la fase della campagna elettorale
Almeno e d'altro lato però fu importante anche l'altro aspetto quello più pragmatico quello che lasciava sempre spazio alla mediazione
Io non credo che questi due aspetti siano stati in contraddizione tra di loro credo che siano stati complementari in questa fase sono serviti l'uno all'altro appunto in questo esercizio di equilibrio
E questo diciamo equilibrio cui faccio spesso riferimento dell'Ostpolitik degli anni Ottanta in realtà si inserisce in un profilo di continuità rispetto all'Ostpolitik italiana dei decenni precedenti
L'Ostpolitik è un percorso che si dipana con grande continuità tra l'altro Andrea o atti anche un rappresentante personale direi di questa continuità visto che nel corso del tempo anche se con ruoli diversi
Ha sempre contribuito fattivamente diciamo così a questo processo
Dicevo è un percorso di di lungo periodo che ha ruotato intorno ad un obiettivo costante nel tempo che di fatto è stato quello di rimettere in discussione il portato lo stato di fatto che derivava in Europa dalla seconda guerra mondiale l'Europa chiaramente vedeva i paesi europei fortemente cioè scusate la l'Europa post-bellica vedeva il Paese lo per fortemente penalizzati
Chiaramente non più di metà del continente lo sotto il controllo sovietico ora il mio europei erano in posizioni di marginalizzazione politica ed economica del continente era diviso da questa cesura pericolosissima no il confine nevralgico tra le due alleanze militari
Quindi questa è una situazione che di fatto gli europei fanno di tutto per non trasformare diciamo così da una situazione di fatto in una situazione di diritto
Per lasciate e ENI fanno di tutto per evitare il consolidamento delle posizioni sovietiche europee
E questo con due linee fondamentali che sono da un lato quello lo sforzo di ritessere le relazioni intere europea e quindi questo lo fanno a partire dalla cooperazione che soprattutto cooperazione economica su cui rifondare prima diciamo così di fiducia su cui possibilmente erigere anche un nuovo concetto diciamo così di sicurezza
Ma lo fanno d'altro lato anche aggrappandosi a tutte quelle situazioni di stallo no del sistema europeo quindi alla situazione di Berlino alla mancata ratifica dei confini Europa centrale
Il mancato trattato di pace con la Germania e via dicendo
O quindi dicevo una politica che si oppone innanzitutto fondamentalmente al agli interessi europei sovietici
Ma si oppone in più in generale ha una visione dell'Unione Sovietica del sistema internazionale
Che con grande continuità secondo me dal concerto delle potenze fino alla Russia putiniana
Vede il sistema internazionale stabilizzato in aree di influenza quindi ogni area è dominata dal governata dalla potenza dominante e queste aree di influenza non ingeriscono tra di loro
Una visione che tuttavia nonché super e questo spiega perché questo invito costante ma da soste in poi da quella coesistenza pacifica agli Stati Uniti ad accettare questo di Polaris mo'questo cosiddetto condominio di potenza questo duopolio
Gli Stati Uniti d'altro canto hanno una visione anche se non lineare forse nel corso del tempo però improntata ad una visione universalista del sistema internazionale no immaginano in vista perché il sistema possa venire stabilizzato grazie a una come dire a un sì sistemazione organica per questo creando istituzioni alla fine della guerra no con ambizioni universalista e come sono state le Nazioni Unite coi insieme di istituzioni economico-finanziarie che li affiancano
Quindi diciamo che da questa quanto poi gli Stati Uniti hanno degli alti e dei bassi vivranno a delle fasi che Italia allarmata vedrà come tentazioni appunto del duopolio
Tuttavia gli stati negli Stati Uniti mi sembra di poter dire che non accetteranno mai realmente un rapporto alla pari con l'Unione Sovietica e questo è a mio avviso quello che ha impedito la realtà il consolidamento del bipolarismo in Europa
è quello che ha lasciato spazio allo sviluppo di autonome un certo spazio di manovra per autonome Ost West politica
E è quello anche che in una certa misura consentito agli Europei di potere all'interno della NATO dell'appoggio statunitense nella loro contrapposizione come dicevo al consolidamento delle posizioni sovietica in Europa
Ma anche questo fino a un certo punto perché quando il confronto con le posizioni sovietiche con l'Unione Sovietica rischia di diventare scontro vediamo che in genere le posizioni intere atlantiche tendono a divergere questo lo vediamo negli anni ottanta quando le posizioni europee vanno spostandosi progressivamente da quelle più aggressive di Reagan almeno fino al
La fine diciamo così del suo primo mandato presidenziale
Lo vediamo in parte in realtà accadere anche oggi
E quindi dicevo perché l'Ostpolitik italiana ha sempre cercato di dosare la sua carica sovversiva diciamo così nei Paesi dell'Est
Si cerca di mettere in moto profondi cambiamenti nei Paesi dell'Europa orientale ma senza provocare una reazione conservatrice da parte dell'Unione Sovietica
E questo perché nostro politiche portate avanti in modo organico
Cioè mi spiego meglio mai la chiamiamo Ostpolitik però con questo termine non intendiamo un unico livello relazionale no una politica con tutta una serie di Paesi Sipos chiesto ma molto diverso no tra di loro
Le api la differenza macroscopica è chiaramente nel rapporto da un lato con una superpotenza come l'Unione Sovietica e dall'altro con satelliti che da quella superpotenza dipendono ma anche nel ventaglio degli stessi
Ok grazie
Faccio del mio meglio anche nel ventaglio degli stessi Paesi dell'Europa orientale
Ci sono moltissime differenze no perché un conto è rapportarsi con un Paese altamente dogmatico come la Rep la Repubblica democratica un conto e rapportarsi con un Paese con una spiccata identità nazionale come la Polonia
Altro ancora è rapportarsi con i paesi diciamo da un lato con i paesi che si trovano in una situazione di particolare precarietà
Geostrategica cioè quelli inseriti nel cosiddetto triangolo di ferro e quindi ricollegati alla situazione
Di incertezza non era porta in Europa centrale altra cosa rapportarsi con i Paesi dell'area balcanica che non sono percepiti dall'Unione Sovietica come particolarmente sensibili e quindi godono in politica estera di maggiore libertà di manovra no pensiamo alla Romania di Ceausescu e
Alla Jugoslavia di Tito
O quindi dicevo nel Complesso è una politica quindi questa che si cerca di portare avanti in modo organico e tenendo conto dell'insieme dei condizionamenti tra questi livelli relazionali diciamo così il condizionamento maggiore è quello che deriva da limite possiamo dire di tolleranza dell'Unione Sovietica nei confronti delle aperture del della collaborazione con i Paesi dell'Est
Tant'è che l'Ostpolitik italiana anzi sviluppa con uno schema anch'essi ripeto si può vedere riprodotto nel tempo lo vediamo negli anni settanta
Quando abbiamo nel mille novecentosettantadue il viaggio di Andreotti all'epoca presidente del consiglio a Mosca e dopo il rilancio delle relazioni con i Paesi dell'Europa orientale
Poi anche la loro multilateralità azione con la CSCE e lo vediamo a riprodursi negli anni ottanta quando al momento di normalizzare
I rapporti con l'Est Europa dopo la fase di Grosso rigidità seguita all'ottantuno abbiamo prima il viaggio di Andreotti a Mosca nell'aprile del mille novecentottanta qua però e dopo abbiamo la serie dei viaggi di Craxi Andreotti nei Paesi dell'Europa orientale Repubblica Democratica Ungheria e gli ottantacinque l'importantissimo viaggio a Varsavia
Che è veramente l'elemento diciamo così che va a bloccare la situazione dei rapporti con quel tutta l'aria insomma dei paesi dell'Europa centrorientale
Quindi se posso fare una piccola prima precisazione prima delle conclusioni sono concludo
L'incontro
Allora per per diciamo per ricalcare questa di questo aspetto della dell'organicità dell'Ostpolitik che tiene conto di del dei condizionamenti dell'insieme diciamo così porta avanti le relazioni con l'estero tenendo conto della posizione sovietiche dell'interesse sovietico
Coinvolto volevo riferire di un una serie di documenti in particolari contropatto particolarmente interessanti che sono quelli tra quelli preparatori del viaggio in cui del viaggio di Andreotti a Varsavia in cui in pratica alla Farnesina gli esperti della Farnesina
Valutano quelle che venivano potevano essere considerate all'epoca delle richieste proponibili d'andare a formulare a Varsavia
L'ho trovato particolarmente interessante perché quindi Andreotti non va a chiedere diciamo così tutto quello che gli viene in mente tutto quello che magari gli sarebbe piaciuto chiedere
Ma va a chiedere quello che si immagina sia possibile ottenere data la situazione data appunto la posizione in particolare dell'Unione Sovietica siamo ancora nella fase precedente alla perestrojka di Gorbaciov
Quindi quello che va a chiedere sono delle concessioni moderati diciamo così limitate sono il diritto di associazione
Il ripristino del diritto di associazione di ammettere un il pluralismo sindacale non partitico intanto sindacale riconoscimento dello status giuridico della Chiesa polacca
Un riconoscimento di fatto di diciamo questi di formale più che di fatto perché il ruolo della Chiesa cattolica in Polonia era cresciuto moltissimo dopo lì non era stato limitato ma era cresciuta dopo l'introduzione della legge marziale perché Jaruzelski ha bisogno di appoggiarsi alla Chiesa cattolica per mantenere un certo controllo l'ordine in ordine sociale nel Paese
Allo stesso tempo si chiede di mettere in moto tuttavia delle importanti trasformazioni economiche trasformazioni che riguardano ad esempio alla le l'eliminazione del limite alla partecipazione azionaria estera nelle società polacche
Per parificare il potere decisionale in parallelo di mettere in moto quel processo di decentramento dei poteri decisionali che aveva già caratterizzato il periodo di ieri la fase di sviluppo il cosiddetto socialismo di mercato
E che andava sottrarre poteri decisionali in politica economica in politica industriale
Delegando agli alle dirigenze aziendali questo in uno Stato in uno sforzo di riprendere quel percorso di trasformazione interna del Paese
Riporta dopo aver averne rallentato diciamo così il corso questo questa normalizzazione delle relazioni con con la Polonia è del resto quello che permette ad Andreotti di
Scusate a Jaruzelski di
Uscire da quella situazione di isolamento internazionale di appiattimento sulle posizioni sovietiche in cui era venuto a trovarsi di mettere in moto il processo di amnistia sul piano interno il processo di riconciliazione nazionale
Che poi lentamente condurranno fino alle fine elezioni
Priorità artistiche all'interno del Paese
Grazie mi scuso panificio storica l'anestesista Giordana dai server arbitro scappare ma è grazie anche perché appunto ha nell'azione di terra ne ha messo no sul campo una serie di questioni molto interessante che appunto questi Escalante un ponte per quello che saranno interni affronta che che affronterete nella nella sessione successiva fai anche qui ci sarebbero tante cose per esempio quanto giochi il rapporto col Vaticano dentro anche un certo tipo di prudenza andreottiana
Però l'altra lancerebbe all'interno dunque dalla parola adesso Osvaldo Rocca adduca Riccardi diamo
All'Università degli Studi di che si era nel Lazio meridionale è stato evocato firmata Mattei Gentili viene la sua relazione sarà sulla questione israelo palestinese in Craxi e Andreotti grazie
La ringrazio
Innanzitutto ringrazio la Fondazione Craxi ringrazio
Stefania Craxi Stéphane Stefano Andreatta che hanno seguito con con grande attenzione e vi ringrazio
E
Volevo un attimo dire premi preliminarmente
Che gli anni in cui Bettino Craxi fu alla guida del governo italiano furono senz'altro gli anni in cui fu più forte l'attività
Italiana sul fronte della politica mediorientale
E in questa fase
Sì sviluppo con Giulio Andreotti
Un importante interlocuzione non a caso la storiografia ormai parla di una posizione Craxi Andreotti sulla
Sul Medio Oriente
La cosa interessante però lo dico da per quanto riguarda la biografia dei personaggi e che erano entrambi degli esordienti
Craxi entrava a Palazzo Chigi come presidente per la prima volta
E anche Andreotti nonostante quarant'anni di politica
Piuttosto attiva entrava per la prima volta come ministro degli Esteri ma in realtà i due uomini era un tutt'altro che di Giuni di politica estera ed erano anche tutt'altro che di Giuni di politica mediorientale
Allora vorrei per i questi pochi minuti provare a descrivere come si forma questa loro idea quali sono le loro come si formano queste loro idee sul Medio Oriente beh innanzitutto devo dire che le idee direi di entrambi si collocano su un binario tradizionale dell'azione
Politica internazionale dell'Italia soprattutto quella degli anni della distensione cioè Craxi Andreotti sono i prose cultori della tradizione m otto antica di matrice Fanfani Anna
Ma sono anche i prossimi futuri di quell'interesse per il Mediterraneo che aveva partorito Aldo Moro con il suo Progetto di una soluzione multilaterale
Pacifica da affidare a una replica mediterranea della Conferenza per la sicurezza e la cooperazione europea
In buona sostanza Craxi Andreotti ereditano una politica mediorientale che fa dell'Italia
Una media potenza senza tentazioni egemoniche senza tentazioni neo colonialista si sono una politica saggia e ragione
Questa è la tradizione italiana del Medioriente una politica saggia Caracciolo
Però diciamo che in Medioriente anche parte integrante di un più vasto orizzonte mediterraneo però il Medioriente particolarmente importante nella visione di entrambi soprattutto per i contraccolpi sul piano mondiale di queste che della crisi che nemmeno il Medio Oriente del Medioriente e allora
Diciamo che il perché il Mediterraneo si è chiesto diciamo non Egidio i vertici in un importante libro che uscito da poco cioè se perché il Mediterraneo è così importante per la politica estera italiana
Be'perché la Mediterranea ditta e parte integrante dell'identità italiana che non si scontra
Con l'identità europea e l'identità tra antica che sono nel corso dei decenni precedenti soprattutto quelli successivi alla seconda guerra mondiale cresciute nella cultura politica italiana
E dicevo vado veloce perché i minuti corrono dicevo che non sono di Giugni di politica mediorientale
Si è parlato dell'esperienza negli interventi precedenti si è parlato nel dell'esperienza di Andreotti negli anni della solidarietà nazionale ebbe Andreotti uno dei momenti fondamentali della politica estera di Andreotti negli anni a solidarietà internazionale del della solidarietà internazionale è in Medioriente
Andreotti si misurò costantemente con la questione palestinese
è vero c'è una coppia andrà Craxi Andreotti ma degli anni della solidarietà nazionale alla guida della politica estera italiana c'è la bocca Andreotti Forlani e Forlani contrariamente al mito diciamo
Famoso della pigrizia del personaggio è un ministro degli Esteri molto attivo e con sotto la spinta diciamo l'incoraggiamento politico di Andreotti
Forlani batte un record perché è il primo ministro degli Esteri italiani che incontra un ministro degli Esteri chiamiamolo così del dell'organizzazione della liberazione della Palestina
Che si chiamava Qaddumi
E qui siamo la polemica
Perché prima si parlava dei rapporti stamattina si parla di rapporti tra opposizione governo l'opposizione bloccata eccetera cioè vagamente l'opposizione comunista insiste per una riconoscimento formale dell'organizzazione di braccia Palestina
è interessante vedere che sia Forlani che Andreotti non è che dicono di no
Non dico almeno di sì
E si pongono un problema quali su potrebbero essere le conseguenze di un riconoscimento italiano dell'organizzazione di Bracciano Balestrini
E formulano questa dottrina chiamiamola così
Non fare mai passi che possano pregiudicare il ruolo di incoraggiamento del processo di pace che vuole assumere l'Italia cioè se noi riconosciamo l'Organizzazione di liberazione Palestina non potremo mai agire da mediatori con Israele
Insomma rapidamente la politica di Andreotti e anche di Forlani si potrebbe riassumerà riassumere in quello che il ministro degli Esteri Forlani appunto disse in Parlamento poche settimane
Alle prime settimane dell'ottobre del settantasette la politica estera italiana in Medioriente è parlare con tutti
Questo è molto importante
E in questo solco secondo me si colloca il pensiero Graziano
Sul Medioriente naturalmente e la questione palestinese
Craxi
Capisce il Medio Oriente
Non a caso
E non sempre questo è stato ricordato è l'unico dirigente socialista che ne Milano centosettantuno accompagna Nenni nel suo viaggio in Israele
Questo vuol dire che c'era c'è un interesse da parte sua
Nonostante che come sappiamo il partito socialista in cui cresce Craxi come dirigente
è un partito filo israeliano per motivi diciamo anche biografici di Nenni eccetera eccetera insomma
Però anche in anni appunto in questi anni
Craxi non dimenticava come vi fosse e Citto
Un problema palestinese
Che è di per sé motivo permanente di divisione di tensione e di instabilità
Ne discendono responsabilità future periodi Stati arabi per lo Stato di Israele e per le grandi potenze questo è il discorso che il giovane dirigente della federazione milanese Bettino Craxi fa a Mila no il nove giugno del sessantasette che Stefania Craxi nel suo libro già trasmesso di pro pace nel Mediterraneo ci ha trasmesso
E qui secondo me ce la risposta che faceva domande facili tu perché Craxi internazionalista perché Craxi socialista
E i socialisti dei i dirigenti e i militanti socialisti di quella generazione sono internazionalisti punto lo sono per definizione
Bene
Gli eventi successivi
Fanno fare a Craxi un ulteriore approfondimento della complessità della situazione mediorientale
Nel mille novecentosettantatré dopo la guerra del Kippur Craxi scrivo un articolo per la rivista francese calle Verna Lazzara
E scrive delle cose interessanti che ci fanno capire il pensiero Graziano
Bisogna in cui cito bisogna in questo momento tagliare leali ai falchi
Ai falchi del mondo arabo che perseguono il sogno Pana arabo della guerra globale della distruzione finale dello Stato d'Israele
Ai falchi israeliani che hanno fatto per troppo tempo la ruota nel giardino delle proprie glorie militari rivelando tutta la loro miopia politica intrisa di aspirazioni annessionistico che e di culto della Mini Potenza
E qui naturalmente Craxi rivela tutto la sua idea di una soluzione imperniata sul multilateralismo cioè sulle risoluzioni
Del Consiglio di sicurezza dell'ONU quella del sessantasette del settantatré eccetera eccetera eccetera
Perché era sì sempre in questo articolo la soluzione eh
Designare cito designare una soluzione territoriale statuale per il popolo pasta allestì mese profugo e disperso il problema dice Craxi
E politico prima ancora e territoriale e questo passaggio sopra ma interessantissimo
Perché questo rivela veramente il cuore della politica italiana nei confronti del della Palestina sono praticamente
Diciamo
Con una atteggiamento dialettico diverso ma chiedo scusa sì dialettico direi le stesse parole che Aldo Moro il ventuno giugno il sessantasette pronuncia
Nel all'assemblea generale straordinaria dell'ONU
Parlando della questione palestinese e dicendo e dicendo per la prima volta nella storia da polizia in politica estera italiana che la questione palestinese non è una questione umanitaria mai soprattutto una questione politica
Dico quindi una terribile banalità ma la politica mediorientale di Craxi è una politica Italia
Ecco in questo senso Craxi e qui mi fa pensare anche quello che dice il professor Giagnoni stamattina
Sulla storia politica italiana come storia di partiti
Craxi riflette sul duplice ruolo
Che i socialisti in quanto tali
Possono svolgere nel contesto me dire mediorientale
Dice Craxi i socialisti in Italia e in Europa e qui ci sarebbe tutto un discorso a fare sul ruolo che l'Europa può esercitare ma attraverso lunghi non mi può non posso fermarmi su questo concetto
I socialisti in Italia sono pro in Europa sono propensi a sviluppare un discorso con i paesi arabi direttamente interessati a una soluzione del conflitto insomma in buona sostanza bisogna ripeto in anche nel caso del grazie parlare con tutti
Quindi emerge mi permetto di dire un metodo Craxi
Relativo al Medioriente e il pragmatismo
Craxi è un pragmatico
Bisogna perseguire obiettivi raggiungibili e non infatua arsi imiti dal sapore ideologico questo è la politica di Craxi
Craxi ritiene che la soluzione della questione palestinese sia essenziale anche per il futuro di Israele e non sia concepita e questo Simone è un un passaggio simbolo importante la soluzione la questione palestinese non può essere concepita in un quadro anti occidentale
Craxi intende risolvere la questione palestinese contribuire a risolvere usato palestinese in un diciamo quadro occidentale e qui ritorna Fanfani
Vent'anni prima Fanfani in un quadro politico naturalmente diverso però faceva lo stesso ragionamento sull'Egitto di Nasser
Bene
Craxi è filo palestinesi sì
Ma non è il suo
Diciamo il suo essere filo palestinese
Lo rende molto diverso
Dalla sinistra extraparlamentare Palestina rossa per capirci
E qui
Dice Craxi nel mille novecentosettantasei da poche settimane è nominato segretario del partito socialista interviene alla Commissione esteri della Camera e dice
In relazione al al problema diciamo libanese l'idea che la questione palestinese possa essere risolta dopo una vittoriosa lotta di liberazione armata che instauri sul territorio attuale dello Stato di Israele uno Stato diverso
è completamente fuori dalla realtà e conduce a sbocchi Suicidi
E così anche una politica che si affidi alla sicurezza della situazione militare di territori non israeliani il rinvio sine die della sinistra della soluzione del problema palestinese è privo di prospettive e gravido di conseguenze negative
Craxi mille novecentosettantasei
Sì io trovo assolutamente interessante che noi ritroviamo dieci anni dopo praticamente le stesse cose dette durante il famoso dibattito parlamentare della crisi
Di governo della quasi crisi di governo che avviene dopo Sigonella in quella situazione Craxi disse io non conto io contesto allora lp
L'uso della lotta armata non perché ritengo che non ne abbia diritto ma perché sono convinto che la lotta armata non porterà nessuna soluzione non contesto però la legittimità del ricorso alla lotta armata che è cosa diversa
Craxi è un da abbiamo detto un pragmatico in su questa base costruisce il suo rapporto con Arafat
Quando insieme ad Andreotti e qui ci rivolgiamo ad Andreotti
Entrambi il sei dicembre del mille novecentottantaquattro fanno quello che
Leopoldo Nuti ha definito il gesto più azzardato di tutta la sua politica estera finisco piccoli di tutta la sua politica estera
Craxi con un atto di coraggio insieme Andreotti fanno a Tunisi sei dicembre ottantaquattro a convincere cercare di convincere l'ha fatta
A procedere al riconoscimento dell'esistenza dello Stato di Israele e gli dicono con tutti a letto il verbale di quell'incontro ridicolo con tutta chiarezza se non fai questo non andiamo avanti
Ennio Di Nolfo giustamente detto che in quel momento si percepisce il margine di autonomia la potenzialità critica della politica estera italiana interpretata interpretata da Craxi
Naturalmente tutto questo nello spirito
Di un raccordo con gli Stati Uniti adesso non c'è tempo
Di leggerlo ma
Craxi dopo il viaggio a Tunisi scrive una lunghissima lettera Reagan
Cercando di renderli potabile il riconoscimento dell'OLP spiegandogli perché l'OLP è diversità diventando non è diventato ma sta diventando un interlocutore affidabile e credibile
Gli ultimi due minuti su Giulio Andreotti quindi anche Andreotti potrebbe essere definito un pragmatico
Ha una visione complessiva del Medioriente Andreotti la soluzione della questione palestinese innanzitutto deve essere per Andreotti incarico ai Paesi
Che noi definiamo moderati
Cioè l'Egitto e la Jordan
Ma la forza di Andreotti
Quella di non dimenticare mai l'importanza del contatto con i paesi più radicali
Andrò più va nel settantotto in viola
Ma soprattutto il ruolo particolare assunto dalla Siria
Che per Andreotti è uno snodo che riguarda diverse questioni
Non solo il dossier palestinese ma quello che prenderò a quel Andriotto tiene moltissimo c'è il dossier Libano perché la il dialogo con la Siria è fondamentale per una normalizzazione della situazione libanese
E anche per Andreotti è fondamentale il rapporto con Arafat e qui
Chiudo linciato
Il viaggio che Andreotti organizzati in quanto presidente dell'Unione interparlamentare italiana organizzato dalla fatta nel settembre mille centottantadue doveva essere un viaggio sottotraccia
Diventa un viaggio ufficiale una visita di Stato in contatto alla fatto incontra il presidente La Repubblica incontra
Il Papa incontra il ministro degli Esteri viene ricevuto dal sindaco di Roma e tutta la Giunta insomma incontra tutti è una visita di Stato
Perché perché anche per Andreotti Arafat è nodale diciamo però nella stessa chiave craxiana Cerchiara fatte rinunci
Alla lotta armata al terrorismo e anche e quindi riconosca Isabelle ma io penso che offrì pertanto già
Grazie detta mancava ancora un minuto di di come mancava ancora un minuto ma veramente grazie perché così possiamo determinare questa sessione
Quasi quasi mineraria vi ringrazio molto mi sembra che la descrizione di argomenti eterni che sono state sollevate in tutte queste relazioni sia no stati di grande spessore significato lascerò la sedia a alla professoressa Maria Elena Cavallaro che dovrà presiedere la sessione
Su nella Craxi Andreotti e la costruzione alla perde ringraziamo il segretario
Iniziamo subito la sessione
Siamo in in orario
Siano ancora unitaria
Sono riuscito a mantenere
Però il ritardo che avevamo fatto gli ero tranquillo perché avevamo messo tempo nella sezione
Loro apposito Romano qualcuno nutrizione
Sì ma non ho avuto alcuna
Sapendo che insomma
Se prendiamo
Se prendiamo posto
Proprio se prendiamo posto facciamo
Iniziare puntualmente anche l'assessore coordinata dalla professoressa va bene bene ecco iniziamo subito o questa sessione se prendete posto per favore siamo iniziamo subito questa sezione sessione di approfondimento all'interno di quella nella nella politica estera ecco gli organizzatori hanno deciso di di dedicare proprio alla costruzione europea una sessione a parte
E perché è un tema naturalmente della politica estera ma forse e il tema in cui le convergenze strategiche
Della del Duo diciamo Craxi Andreotti sono sono maggiori
Lo sono naturalmente come vedremo nel corso di questa sessione lo sono sicuramente negli anni di governo
Lo sono nella preparazione e poi nell'all'approdo della dell'Atto unico europeo ma lo sono state emerso in qualche anche in qualche relazione di questa mattina
Lo sono state anche nella seconda metà degli anni Settanta
Cioè ci sono dei momenti appunto di di convergenza strategica
Sui temi poi anche questo nesso nel dibattito precedente
Sui temi dell'atlantismo per esempio naturalmente quello che c'è dietro l'idea d'Europa
Della famiglia cattolica nella famiglia politica cattolica la famiglia socialista non no non sono convergenti ma i due leader ecco sono stati in grado lo confermeranno sicuramente o comunque ne discuteremo
I nostri relatori sono stati capaci di creare appunto una sicuramente una convergenza e il tema europeo e quello credo di Massimo o risultato
Di questo sforzo dei due statisti senza appunto non non rubo più tempo e do subito la parola al professor Pasquino cha Daniele Pasquino Tucci
Dell'Università di Siena anche appunto entrerà immediatamente proprio i temi dell'atto unico parlandoci descrivendo questa relazione dal Consiglio di Venezia l'Atto unico europeo bene grazie grazie anche alla Fondazione Craxi Trilogy il territorio provato a prendere sul serio
Le sollecitazioni rimanere all'interno dei venti minuti questa Demetra il prezzo di alcune approssimazioni semplificazione e così via nelle perdonerete spero e inizio con il disco
Con il discorso
Che Craxi fece al Parlamento italiano all'inizio di agosto del mille novecentottantatré e
Accanto alle pesanti
In occasione della fiducia al suo governo in questo discorso Craxi colloco le iniziative e gli obiettivi dell'Italia nella politica internazionale
Tra le questioni essenziali che avrebbero caratterizzato l'esecutivo da lui presieduto in questo quadro il Governo avrebbe mantenuto l'Europa al centro degli interessi dei legami dell'amicizia del nostro Paese
La linea di continuità così fissata con il passato Rubino il costruttivo
Ah forse invece
Eccolo Deva dicevo il costruttivo spirito critico europeista che sovente aveva connotato la posizione italiana dentro la comunità mosso frequentemente da un senso di insoddisfazione e per gli avanzamenti ritenuti insufficienti del processo di integrazione sovranazionale la vicenda della ratifica dell'atto unico nel nostro Paese è un buon esempio in questo senso
Craxi declinò questo orientamento parlando di Cito cruccio della inadeguatezza delle istituzioni comunitarie per gli squilibri esistenti quindi tributi nelle politiche comunitarie per l'evidente condizione di crisi che rende difficile una risposta europea nei campi dove è più necessario intenso
Dovrebbe dovrà farsi lo sforzo di solidarietà e collaborazione tra i nostri Paesi Traetta i Paesi della Comunità europea
Alla preoccupazione per la situazione della comunità Craxi fece seguire la programmazione della volontà di promuovere con lealtà e impegno così disse l'obiettivo di uno sviluppo politico dello lo politica per quanto contemperato con la difesa dell'Ict mi interessi nazionali
L'ideale europeista come il leader socialista più volte rivendicò durante la sua presidenza non poteva concretizzarsi in una comunità solamente agricola secondo la definizione che gli uso in un incontro con il presidente della Commissione europea del tempo Gaston torna nel novembre mille novecentottantatré questa formula della comunità non solo agricola Lauso frequentemente durante i Consigli europei a cui partecipò come presidente del Consiglio era tempo per il leader socialista di ritornare grandi disegno lobbistici
Da parte sua il primo dicembre di quello stesso anno nella Commissione affari esteri della Camera Giulio Andreotti attesta la nostra politica estera affermò che il rilancio della comunità non poteva più essere sacrificato alla logica così disse puramente contabile
A cui era improntato l'ormai annoso dibattito succinto taluni squilibri di bilancio e sul taglio di una gran parte degli interventi finanziari la comunità
Il superamento della crisi che da tempo paralizzava la comunità europea imponeva aggiunse Andreotti la rinuncia al piccolo cabotaggio e il recupero di una visione più ambiziosa facendo attenzione beninteso hanno scadere nel velleitarismo
Un'attenzione che indusse Andreotti a considerare improbabile come poi si rivelò essere la speranza di Altiero Spinelli maturata nel mille novecentottanta mille novecentottantaquattro di fare del Parlamento europeo l'Assemblea costituente di una federazione di una troppo quasi federata
E su questa ben scritto Angelo villani in un saggio in un volume su Andreotti e l'Europa curato dalle Ferrovie mi che letta
Ora non spetta a me analizzare i sì quanto l'azione svolta da Craxi Andreotti nella Comunità europea corrispose a queste aspirazioni a questi intendimenti altri relatori in questa sessione svolgeranno il tema ciò che vorrei dire però è che la loro sottolineatura di quella che appariva una certa mediocrità del dibattito comunitario e dell'assenza di Pjanic concretizzabili per lo sviluppo dell'integrazione sovranazionali in senso politico
E infatti usava un dato che era certamente reale ma che non rappresentava una novità nella storia della comunità
Il confronto su Ribezzi britannico chiesta da Margaret Thatcher sin dal mio novecentosettantanove all'indomani della sua dizione per riequilibrare il contributo dato dal Regno Unito al bilancio comunitario era ancora in corso quando nacque il primo governo Craxi e se stava assorbendo quasi completamente le energie delle istituzioni comunitarie dei Governi degli Stati membri
E si concluse solo al Consiglio europeo di fronte lo nel giugno del mille novecentottantaquattro dopo l'ennesimo estenuante confronto intorno a un punto percentuale in più di rimborso che Thatcher reclamo e infine attenti ottenne
La concezione thatcheriana del giusto del Tour indusse il ministro degli esteri belga Allawi Simone a ricordare che seracco aspetto della figlia di un droghiere
Questa definizione senz'altro infelice non avrebbe potuto essere usata nel mille novecentosettantaquattro anche per i natali meno popolari dell'allora primo ministro britannico il laburista Wilson all'orizzonte
Il quale pretese di rinegoziare i termini della visione britannica alla comunità che si era perfezionata solo un anno prima e chiese ottenendo una una prima correzione del contributo del suo paese al bilancio comune
In quella occasione il negoziato fu ben più breve meno controverso meno acceso rispetto a quello condotto da Thatcher anni dopo ma avrebbe potuto avere effetti non meno laceranti non meno dirompenti per la comunità europea
Visto che l'accordo concluso tra Londra Bruxelles ha dette luogo referendum per confermare la partecipazione britannica alla comunità europea
L'allargamento a Spagna e Portogallo è stato ricordato anche stamani se non ricordo male fu un altro dossier importante degli anni ottanta
I negoziati erano iniziati nel febbraio del mille novecentosettantanove e si conclusero solo nel marzo del mille novecentottantacinque
Se lei protrassero soprattutto per l'ostruzionismo della Francia anche se dietro la Francia abbiano anche altri governi in alcune fasi anche il nostro
Sebbene Parigi non ignorasse le rilevanti implicazioni politiche del processo i due presidenti francesi che lo gestirono Giscard e Mitterrand furono in prima linea nel rallentare i negoziati per difendere ecco interessi economici nazionali
Talora molto molto settoriali
Anche in questo caso non si trattava di circostanza inediti nel vertice del maggio del mille novecentosettantuno tra i prototipi George Pompidou decisivo per l'aprire la strada a un altro allargamento quello al Regno Unito
La disponibilità francese a soluzioni accettabili per Londra sulle questioni dell'importazione di burro neozelandese che di zucchero caraibico
E sui diritti di pesca questioni tormentate sin dalla prima domanda di adesione presentato dal Regno Unito nel mille novecentosessantuno
Questa disponibilità francese non fu meno risolutiva delle garanzie offerte dal primo ministro sulla stabilizzazione della sterlina
O del suo consenso al mantenimento del sostegno comunitario nell'Africa francofona e del diritto diritto sancito dal compromesso di Lussemburgo
Del mille novecentosessantasei infine
Le tecnicalità della politica agricola comune stancava e persino ospitavano quanti come Craxi pensavano all'integrazione europea in termini di alta politica
Ma il cammino compiuto dalla comunità era stato punteggiato da lunghissima maratona agricole spesso incentrati sul dettagli apparenti minuziosi
L'istituzione stessa della PAC nel mille novecentosessantadue scaturire come ricordo l'allora presidente della Commissione europea il tedesco fatta pastrani cito da quarantacinque riunioni separate Centa trentasette ore di discussione in commissione e duecentoquattordici ore in sottocommissione cinquecentottantadue mila pagine di documenti tre attacchi di cuore
Erano poi seguiti negli anni successivi negoziati sui prezzi di intervento trattative sulle eccedenze di produzione contrasti sui montanti compensativi monetari questi ultimi avevano addirittura ritardato di tre mesi
L'avvio del sistema monetario europeo avvenuto infine nel marzo del mille novecentosettantanove
Come si spiega allora
Che a questi orizzonti apparentemente limitati si sostituirono nella seconda metà degli anni ottanta piani europea ambiziosi impegnativi che presero forma poi nel Progetto di mercato interno
Eviterei risposta un po'semplicistiche nel nostro caso in questa fidanzata e dalla dalle oscillazioni del pendolo della storia alla stalla dell'integrazione seguito paramenti invariabilmente il suo rilancio lei eviterete allatta perché quelle spiegazioni portano a credere che la storia dell'integrazione europea si risolve in se stessa
E che le spinte che ne suscitano le trasformazioni vadano individuati prevalentemente o addirittura esclusivamente in forze motrici endogene che vanno dall'azione delle lobbismo organizzato alla idea che l'integrazione europea se scritta nella storia che marci nella direzione del movimento storico
In realtà gli anni compresi tra il Consiglio europeo di Venezia del mille novecentottanta l'Atto unico europeo su cui si innesta a partire dal mille novecentottantatré l'azione europea europeista di Craxi e Andreotti
Quegli anni mostrano l'importanza nel contesto esterno rappresentato in questo caso da quelle tensioni internazionali di cui ha fra cui han fatto prima riferimento leopoldo Nuti neanche altri relatori
Nei primi anni ottanta una buona parte dei Paesi dell'Europa occidentali occidentali guardava con preoccupazione al deterioramento delle relazioni tra Stati Uniti e Unione Sovietica
In Europa occidentale la riduzione delle tensioni Est-Ovest era sempre stata concepita in modo diverso rispetto a come la si intendeva Washington oltre che a Mosca evidentemente in sintesi come ha scritto Gioni ampio
Era una questione di vita o di morte e quindi potenzialmente riportate immediata perché legata al rischio di un conflitto sul territorio europeo e allo stesso tempo era una questione di medio lungo periodo perché la distinzione il dialogo
Erano visti come un modo intelligente per perseguire la disgregazione del blocco comunista instilla dodici attraverso scambi e contatti il dialogo
La consapevolezza dei benefici e della superiorità della democrazia liberale dell'economia di mercato e così via
Su queste basi si creò una qualche divergenza tra gli Stati Uniti nei quali la distinzione erano prospettiva sempre più obsoleta ed Europa occidentale dove molti continuavano ad attribuirle un certo valore
Per i Paesi dell'Europa occidentale intenzionati a resistere per quanto possibile alle pressioni americane ha stemperate in qualche modo
Pressioni per imporre sanzioni economiche o di altra natura l'Unione Sovietica in risposta all'invasione dell'Afghanistan
E a incoraggiare Washington a non lasciare cadere il dialogo con Mosca il modo migliore in quegli anni per provare il modo migliore per farlo era provare a massimizzare la propria unità su questi temi
Uno schema simile bucati smontanti se si può applicare alla decisione di rafforzare l'autonomia della politica comunitaria in Medioriente che fu adottata
Il Consiglio per riverenza del giugno del mille novecentottanta
Anche in questo caso di era un certo malessere da parte degli europei per alcune scelte condotti dagli americani in quell'area dov'erano in gioco interessi vitali per l'Europa
La volontà e la necessità di europei di provare ad affrontare in modo unitario queste sfide fatte salve le inevitabili differenziazioni intracomunitarie pose lo approva in premessa importante per il re vago dell'integrazione europea
La politica estera ovvero lo sviluppo della sua armonizzazione sul piano comunitario fu uno dei principali terreni su cui si forgiò la volontà politica di rilanciare l'integrazione
I limitati risultati concreti a cui si giunse in questo ambito non dovrebbero oscurare il fatto che quel tentativo tenne in vita il cosiddetto spirito comunitario in tempi complicati
Il fatto che il rilancio avvenne con la nascita del mercato unico confermargli la volontà politica può fissare obiettivi generali per poi estrinsecarsi nel Regno del possibile
Del resto queste ciò che avvenne con la nascita delle prime comunità europea
Trento presente questo contesto possiamo restituire al due passaggi dell'integrazione europea dei primi anni Ottanta ovvero il piano che esce il Colombo nel mille novecentottantuno e la conseguente dichiarazione distaccata del mille novecentottantatré il posto che meritano
Emessi il rafforzamento della cooperazione politica era basato sulla concertazione nelle questioni di politica di sicurezza e sul raggiungimento di una posizione comune sulle questioni di interesse vitali per l'Europa i riferimenti alla pace che essi contenevano non possono essere derubricati a mero omaggio retorico un aspetto dell'integrazione europea superato dagli eventi
Da un lato riflettevano una preoccupazione autentica suscitata dalle dinamiche internazionali
Per inciso nel discorso per l'insediamento del suo governo a cui ho fatto prima riferimento Craxi indico la ricerca della pace quale bussola per orientare l'azione dell'Italia nel mondo
Dall'altro lato i temi della pace e in generale della sicurezza internazionale erano utilizzati per controbilanciare molti conflitti interni alla comunità
Riferibili ingenerare la dimensione economica e su questa scritto pagine acuti a mio parere Pierce ladro
La minaccia alla pace che i decisori europea affrontavano negli anni ottanta era esterna più che Inter
Essa impose un discorso pro europeo diverso da quello dei padri fondatori per i quali l'integrazione era stata la ricetta contro i conflitti interni quello franco tedesco su tutti
Più che contro i pericoli esterni anche se ovviamente la minaccia sovietica ebbe un suo peso
Ma lo schema era simile una più intensa cooperazione europea non era solo un bene in sé ma era anche una risposta un generalizzato senso di poca rilevanza rispetto a scelte compiute principalmente da altri e non sente approvati
Negli anni Cinquanta questo condusse lamenta insieme a molte altre cose alla nascita del mercato comune trent'anni dopo condusse la nascita del mercato interno contribuì alla nascita del mercato interno
Tuttavia con l'atto unico si sarebbe creato qualcosa che era morto in Just single market come ha scritto ancora ladro oppure qualcosa di più un semplice mercato unico così come trent'anni prima il Mac non era stato soltanto un mercato comune
Ora è vero che in termini di efficacia nei piano piacer Colombo della dichiarazione di Stoccarda raggiunsero i risultati sperati ed è altrettanto vero che le sezioni due superpotenze rinunciarono al tipo di confronto sviluppato
Nei primi anni del decennio ciò ebbe ben poco a che fare con l'azione della comunità e molto di più con i cambiamenti all'interno dell'amministrazione Reagan
E con quelli vissuti da leadership sovietica quanto al Medioriente a dispetto delle ambizioni stessa veneziana comunità continua a giocare una patti tutto sommato secondario
Maria Eleonora guasconi nel suo libro prove di politica estera recentemente fornito una valutazione più articolata di quelle offerte finora sulla efficacia della cooperazione politica ora Beha
Credo solo apparentemente forse un paradosso di collocarmi abbastanza vicino alla sua interpretazione dicendo che comunque per il mio discorso
L'efficacia non è poi così importante ciò che conta ricordare che la visione dell'Europa con il progetto di pace di sicurezza di stabilità
Era ancora presente ed operante durante uno dei momenti meno entusiasmanti la comunità e non si gli slanci successivo
In questo quelle tensioni internazionali a cui facevo riferimento prima è la risposta che una parte dei leader europei che quelle spedite fu importante
La ricomposizione del tandem franco-tedesco su cui si innesta anche la politica europea di Craxi e e Andreotti perché il vertice di Milano del mille novecentottantacinque di cui penso ci parlerà sicuramente ma che non ora ma penso anche Antonio Cantore Mazzoli
Fu momento di glorioso nella storia della politica italiana come trapela ma si giovò molto
Che il tandem franco tedesco e questa ricomposizione viene generalmente collocata dopo il marzo del mille novecentottantatré quando con il tour non della leader il presidente francese François Mitterrand RIA linea o la Francia la politica europeista
E questo Lenin riallineamento imponeva il rispetto degli obblighi previsti dal sistema monetario ma uno dei canali che avevano consentito a questa coppia franco-tedesca di mantenere aperto il dialogo per poi indirizzando verso il comune impegno per lo sviluppo della comunità
Era stata un comune modo di gestire per quanto non fosse mai stato ovviamente un pieno allineamento detenzioni tra Est ed Ovest e poi anche una fase successiva
La volontà di salvaguardare comunque concerto coordinamento delle politiche estere quanto per le politiche europee
Ricordo che ci mette Mitterrand furono d'accordo nel contrastare la richiesta di Reagan di ridurre il commercio Est-Ovest per prendere sull'Unione Sovietica
Ricordo che quando la parte dell'opinione pubblica francese si indigna o per la reazione giudicata debole dei tedeschi occidentali all'imposizione della legge marziale in Polonia dall'Eliseo si disse pubblicamente che i punti di vista di Bonn e Parigi su quel tema convergenti
Ricorda infine che nel gennaio del mille novecentottantatré sta per chiudere quindi due mesi prima della del marzo con il riallineamento francese dal Sistema monetario europeo
E quindi la rinuncia di Mitterrand alla politica economica marcatamente socialista lo stesso Mitterrand pronuncio al Bundestag il discorso sugli euromissili in appoggio raccolti
In conclusione la sopravvivenza nei primi anni Ottanta di una visione politica dell'integrazione europea concepita come strumento di preservazione della pace piena sicurezza già stabilita
Da perseguire attraverso lo sviluppo per quanto possibile la proiezione esterna della comunità
Fu una premessa per dare corso a progetti successivi non l'unico ovviamente ma la premessa importante dei progetti successivi cambiamenti furono su tutti il mercato comune il mercato unico mercato il mercato interno
Con quest'ultimo non sentisse solo incoraggiare la liberalizzazione economica ma si vuole promuovere un processo di progresso generalizzato verso di unità europea
Anche nel momento in cui la spinta all'integrazione economica divenne più chiara più nitida una parte della coalizione
Che promosse del Progetto lo fece anche per motivi ideali e politici e di quella coalizione fecero parte anche Craxi e Andreotti
Se a posteriori il loro caveat sullo stallo europeo e spesso al momento dell'assunzione della responsabilità di governo può apparire eccessivo
E se non dipese da insufficiente intelligenza delle cose ma dal fatto che in entrambi persisteva l'idea dell'integrazione europea con il progetto a ambizioso basato su valori e principi fondamentali costitutivi tra loro cultura politica e non negoziati
E grazie
Grazie grazie Daniele appunto per avere messo in luce quanto al di là di come avevo detto io in premessa convergenze strategica e quindi legate a una dinamica di governo ci fosse dietro da un lato anche una risposta generale a un contesto internazionale più ampio quindi a come dicevi tu tensioni bipolari anche una diverso approccio nelle relazioni
Nelle relazioni transatlantiche e quanto poi il progetto nel mercato unico sia un progetto di natura politica importante che fosse sentito anche all'epoca appunto come un progetto dietro il quale sviluppare ancora un progetto una costruzione politica dell'Europa
Adesso vediamo invece passiamo alla seconda relazione e vediamo la riunificazione tedesca e Maastricht
Quindi do la parola al collega Federico Scarano dell'università degli studi della gamba
Sì ringrazio molto la Fondazione Craxi gli organizzatori
L'invito come presidente del consiglio del mille novecentottantanove mille novecentonovantadue certamente Andreotti a determinare principalmente l'azione politica italiana di guardare unificazione della Germania i Trattati di Maastricht ovviamente coadiuvato dal suo ministro degli esteri Gianni De Michelis il volitivo importante alleato collaboratore di Craxi cioè ministro in vari incarichi ministeriali almeno centottanta ritocco di firmare gravissime utilitarie ai trattati di Maastricht
E nota l'opposizione di Andreotti anziché azione la Germania espressa palesemente già in un famoso dibattito alla festa dell'Unità il tredici settembre novecento
In questo dibattito per la prima volta un esponente politico di un Paese alleato della Repubblica Federale di Germania esprimeva la sua contrarietà alla unificazione
Andreotti realtà non disse uno stato quanto scrive nel suo diario c'è la registrazione di quel dibattito non di siamo talmente la Germania vi fossero due però sui concetti furono estremamente chiavi dichiarò che era pericolosa unificazione della Germania
Bisognava non andare non incoraggiare la Germania Spagna Germania e Simone che mettere in discussione i confini era più pericoloso degli armamenti nucleare
Queste dichiarazioni provocarono un vero e proprio momento di crisi nelle relazioni tra Italia e Repubblica Federale di di Germania
In realtà sul proprio Andreotti che cioè scusate il proprio Craxi che piuttosto sorpreso da queste dichiarazioni fece da pompiere
Inviando il sedici settembre due mila e tre giorni dopo un messaggio al cancelliere Kohl nel quale pur senza citare direttamente le parole del suo ministro degli Esteri esprimeva in maniera inequivocabile il sostegno italiano politica la Repubblica federale di Germania il messaggio per il quale colgo ringrazio calorosamente successivamente Craxi gli dissi di non capire come Andreotti forzuto arrivare
Il governo italiano delitti smentire queste dichiarazioni di Andreotti e lo stesso Andreotti sia pur diciamo in una forma più edulcorata dove dovette praticamente ufficialmente
Ritrattare in realtà Andreotti e Craxi condividevano le stesse idee come d'altra parte è stato ci ha detto che le stesse reti politica estera passato e sulla fedeltà all'Alleanza atlantica e sull'amicizia con gli Stati Uniti sulla fede l'unità europea ma anche sull'importanza della distensione deriviamo comuni sovietiche con i Paesi africani mediorientali secondo gli interessi dell'Italia
E della pace
Nel suo discorso in Parlamento il dieci agosto mille novecentosettantasei in occasione del voto per il Governo Andreotti cosiddetto della non sfiducia
Craxi aveva affermato che l'unità europea andava vista in una prospettiva di aumento dell'indipendenza del peso politico dei Paesi europei nei confronti della politica mondiale in una via di progressiva apertura verso i popoli del Mediterraneo
Inoltre Craxi auspicava un ruolo non subalterno dell'Italia rispetto ai suoi alle un effettivo potere di iniziativa nel processo distensivo e di cooperazione in ter nazionale
Andreotti durante la guerra fredda certamente temeva la riunificazione tedesca il risorgere del PAN Germani Simo
E del nazionalismo tedeschi cioè tedesco con i quali aveva fatto tragiche esperienze nella Roma occupata dalla Germania nazista
Durante la seconda guerra mondiale
Quel periodo Andreotti con pericolo personale era stato redattore clandestino del giornale ovviamente clandestino
La curva ovviamente anche clandestina Democrazia Cristiana il popolo e anche di un giornale giovani dal titolo l'appunto è organo di battaglia della gioventù democratico cristiana ricordo che il drammatico conflitto spiegano anche la la sua preoccupazione per la con sé per le conseguenze che un processo di unificazione prematuro e contro l'Unione Sovietica avrebbe potuto portare per la pace nel mondo
D'altra parte Ciani Giannina centosettantasette in un libro intervista su De Gasperi Andreotti era scritto che lo statista trentino il suo maestro considerava immutabili frontiere scaturite dalla seconda guerra mondiale
Con l'assistenza dei due Stati tedeschi si dichiara personalmente convinto che anche il cancelliere Konrad Adenauer nonostante la politica
Ufficiale che portano avanti accelera accettasse la divisione della Germania che su questo punto fra i due statisti Adenauer e De Gasperi fosse
Un accordo sul d'altra parte
Quella della necessità della divisione della Germania opinione molto diffuso in Europa condiviso dalla maggior parte dei politici
Europeo
In realtà la vera irriducibile nemica dell'Università tende le indennità tedesca scusate fu Margaret Thatcher la paladina del libero mercato che avrebbe voluto allearsi abili allearsi per impedirgli la con l'URSS teoricamente il nemico ideologico
Del liberismo della signora Thatcher signora Thatcher che d'altra parte riteneva che non vi sarebbe stata una Germania unita Eurotech usata bensì un'Europa
Germanizzata Andreotti invece aveva una visione molto più ampio soprattutto europeista
Frutto dell'insegnamento di De Gasperi e della sua profonda fede cattolica che li facevano considerare la distensione dei rapporti con l'URSS come mezzo per arrivare alla fine della guerra fredda ed inserire anche l'Europa orientale i limoni sovietica
Nel progetto europeo poi ci sarà Gorbaciov la casa comune europea anche il nome dell'universalismo cattolico il congiunzione con la politica vaticana e quindi Andreotti avrebbe accettato anziché azioni tedesche in un quadro europeo e di accordo
In realtà Andreotti
Aveva in mantenne ottimi rapporti con i principali politici tedeschi ed in particolare con il ministro degli Esteri anzi di critiche chef
Ministro degli Esteri danni novecentosettantaquattro almeno cento novantadue in Germania
Che condivideva pienamente
Come d'altra parte anche con l'impegno per riunire Comunità europea e per la distensione con l'Unione Sovietica anche se l'obiettivo finale la loro politica
è assente la designazione della Germania per quanto sia gente cerca colto ritenevano molto difficile che l'avrebbero vissute vanificazione della Germania nel corso della loro
A livello di integrazione europea
Andreotti collaborò molto validamente
Con colui che share e noto di il vertice di Milano del ventotto e ventinove giugno mille novecento ottantacinque quando sulla sia di un progetto di Trattato il di dell'unione europea di Colle Mitterand Craxi e di Andreotti imposero con l'appoggio dei tedeschi il voto a maggioranza e per decidere
La convocazione di una Conferenza intergovernativa che poi avrebbe portato la firma dell'atto unico europeo
Provocando la contrarietà della signora Thatcher al Consiglio dei Paesi della Comunità europea a Madrid il ventisei e ventisette giugno mille novecentottanta presidente della Commissione europea Jacques Delors
Presentava il suo rapporto sull'Unione economica e monetaria che prevenire di procedere per realizzarla dopo il completamento del mercato unico previsto per i miei novecentonovantadue
Questo rapporto sostenuto da Mitterand ed Andreotti non era però ancora completamente accettato da tutti i Paesi europei
Cancelliere Kohl sembra avere qualche esitazione sull'Unione monetaria riprende all'abbandono del Marocco che era il simbolo della potenza economica tedesca
E col pur ribadendo il suo convinto europeismo dichiarò che l'unione monetaria poteva avvenire solo successivamente della politica e quindi chiaramente
Rimandando sine die il progetto
Cioè c'è da dire che
Quando Andreotti assunse la presidenza del consiglio ventidue luglio trecento ottantanove con Gianni De Michelis ministro degli esteri egli nelle dichiarazioni programmatiche
Sottolineo soprattutto l'importanza dell'integrazione europea l'aspirazione ad una ad uno e politica degli Stati della CEE la necessità di adeguare il sistema economico ordinamento italiano alle sfide del mercato unico
Dal mille novecento novantatré e a quelli ancora maggiore di quella che di di cui l'Unione monetaria che lui auspicava
Nello stesso tempo il Governo italiano un sempre fedele all'Alleanza atlantica dall'avvento al potere di Gorbaciov e della sua politica di apertura
Stava anche cercando di coltivare sempre di più i rapporti con l'URSS Gorbaciov era popolarissimo nella penisola
La politica del nuovo leader sovietico permetteva l'Italia pensare alla fine della guerra fredda e di assicurare la pace come auspicava anche il Vaticano e difensivi dell'URSS in una nuova Europa basata sulla cooperazione tra due blocchi
Inoltre si potevano approfondire vantaggiosi i rapporti economici tra Italia e Unione Sovietica
La caduta del muro di Berlino il nove novembre novecentottantanove e la successiva rapida fine dei regimi comunisti in tutta l'Europa centrorientale sorprese Andreotti che si trovò impreparato come scrive onestamente
E le sue memorie
In effetti
Sembrò tornare
Alle sue dichiarazioni contrarie unificazione della Germania del mille novecento ottantaquattro
Sostenne l'esigenza sia di aiutare l'Unione Sovietica per far fronte alla sua terribile crisi economica economica
Ed affermò che le frontiere europee erano immutabili come stabilite dall'Atto di Helsinki del primo gennaio mille centosettantacinque Secondo Andreotti esisteva sì un'unica nazione tedesca ma composta da due strati di pelle
Cioè era un dato di fatto e la questione dell'unità tedesca non si poneva in futuro
Previti
Quando con l'annuncio al ventotto nove meno centottantanove il suo piano in dieci punti per un'istigazione della Germania
Senza informare nell'Unione Sovietica negli alleati europei Gorbaciov si trovava a Roma per la sua prima visita ufficiale come leader dell'URSS imita
Una visita che confermò la grande popolarità di Gorbaciov nella prima Gorbaciov Andreotti ministro degli Esteri sovietico Shevardnadze asse e Gianni De Michelis si trovarono d'accordo che bisogna mantenere lo stato di equilibrio sul quale si basava la sicurezza del continente europeo
Ogni fattore rischi di destabilizzazione andava affermarlo in direzione contraria alle aspirazioni di pace di tutti i pezzi
In effetti Andreotti
Si espresse
Soprattutto poi al vertice della NATO a Bruxelles il sei dicembre cioè il quattro dicembre mille novecentottantanove fortemente contro l'espiazione della Germania contraddicendo anche il Presidente statunitense
George Bush che invece la sosteneva fortemente purché la Germania restasse unite restasse nella NATO il confermasse i confini con la porta
Andreotti dichiarò che non si poteva troppo accentuato il diritto all'autodeterminazione perché se fossero stati sommovimenti popolari anziché la diplomazia determinare il corso degli eventi ciò avrebbe significato incorrere ingranditi
Presto però Andreotti avrebbe pienamente aderito al progetto il presidente francese Mitterrand sostenuto da Conte di una Germania unita più legate all'Europa che sposasse la creazione dell'unione economica e monetaria
Con la moneta unica europea e l'abbandono del marco nonché con la trasformazione della Comunità economica europea
In un'unione europea
Praticamente ciò avvenne già l'otto il nove dicembre novecentottantanove al vertice dei pesi la Comunità economica europea a Strasburgo
Quando
I capi di governo europeo stilare un comunicato che riaffermava il diritto del popolo tedesco a conseguire la solita tramite l'autodeterminazione
Infatti Zandolin questo comunicato che ciò doveva avvenire pacificamente e democraticamente il rispetto degli accordi e trattati
E di tutti i principi contenuti nell'Atto finale di Helsinki inoltre tutto ciò nel quadro del dialogo e della cooperazione est-ovest e dei integrazione europea praticamente Francia e Germania
Abbiamo già trovato l'intesa per inserire il processo di unificazione tedesca nell'ambito di quello per la creazione di un dell'Unione Europea dell'unione monetaria comunica munita comune lento
O a questo proposito
Ci sa dire che Andreotti e De Michelis hanno dato due valutazioni diverse questi eventi
Secondo di Micheli si sarebbe stato condotto tesse consistente nel via libera dell'Europa visitazione della Germania in cambio dell'abbandono del per call invece egli fedele al dettato costituzionale tedesco aveva legato la politica per l'unità tedesca quella europea secondo lui due facce della stessa medaglia
Il cancelliere la questione dello scambio sarebbe mai posto anche Andreotti ha negato che ci fosse stato un qualsiasi dopo otto inoltre per lui a differenza per la signora Thatcher la creazione di un'europea erano scopo fondamentale della sua politica quelle ha dichiarato nel suo discorso programmatico chi c'era ha spiegato puntualmente la posizione tedesca e le sue memorie
La strategia di Mitterand di collocarli colloca di collegare masticazione tedesca l'integrazione della comunità europea corrispondeva alle nostre concezioni e i nostri inviti interessi e si assume a creare i presupposti
Affinché dalle unità tedesca risultasse un vantaggio per l'Europa e non un problema
Europeo
Da adesso in poi sapevamo di avere al nostro fianco i partner della comunità economica
Europea
Antonio Bassolino un importante volume solitaria fine della guerra fredda ha scritto che stava già emergendo la posizione italiana non vi sarebbe stata opposizione a una riunificazione che comunque se avrebbe dovuto essere attuata con prudenza e tenendo sempre conto nel più ampio contesto internazionale ovvero le già esistenti strutture di cooperazione urticante una ma multilaterale Amato alla Conferenza per la sicurezza e la cooperazione in Europa e su tutto la Comunità economica europea più avrebbero potuto favorire una pacifica transizione verso una Germania
Andreotti avrebbe comunque atteso l'assenso dei virus per annunciare ufficialmente il suo sostegno all'unificazione dell'AGEA
Questo assenso
Di Gorbaciov avvenne ai primi di febbraio mille novecentonovanta quando dichiarò di acconsentire all'unificazione se essa fosse corrisposta la volontà del popolo tedesco
Anche se per il momento si dichiarava contrario una Germania unita membro della NATO
Come invece auspicava negli americani tedeschi ed anche Italia
Dopo un incontro con colui il diciassette febbraio mille centonovanta nel quale il cancelliere ha ribadito il suo europeismo
E che la soluzione della questione tedesca era possibile solo sotto un tetto europeo Andreotti dichiarò di essere favorevole all'unione delle due Germanie nell'ambito di tredici
La comunità europea e la NATO e la Conferenza per la sicurezza e la cooperazione in Europa che comprendeva gli interessi di tutti i Paesi europei Russia compresa
Non che
Stati Uniti e
Mi il sedici luglio incontrando col ad Arcibessi nel Caucaso Gorbaciov fa consentiva anche all'ingresso della Germania unita nella
E praticamente con le scriveva ai suoi partner europei tra cui Andrea fatiche risultato dei colloqui con Gorbaciov significava l'apertura l'unità tedesca e la stretta alleanza con le democrazie libere dell'Europa occidentale dell'America del Nord
E la crescente integrazione politica ed economica dell'euro
Il Consiglio europeo di Dublino del venticinque ventisei giugno e novecentonovanta confermava l'appoggio dei Paesi della Comunità economica europea notificazioni tedesche decideva di tenere per dicembre due conferenze intergovernative
Per avviare il processo di unione economica monetaria e quella
Politica
L'Italia non riuscì ad entrare a far parte delle cosiddette trattative due più quattro che ebbero luogo sia delle due germanici soprattutto tra esse e quattro potenze vincitrici del secondo conflitto mondiale cioè Stati Uniti ULSS Gran Bretagna fra e si conclusero con la firma mostri dodici determinino centonovanta del trattato sulla significa
Tuttavia
Italia avrebbe giocato un ruolo importante per la creazione dell'Unione Europea nella sua qualità di presidente di turno della Comunità economica europea nella seconda metà del mille novecento
Novanta e fu protagonista consiglio europeo di Roma del ventisette e ventotto ottobre
Mille novecento novanta che nonostante l'opposizione la signora Thatcher si concluse con la preside dopo due documenti uno sull'unione politica europea e l'altro sull'Unione moneta
Il quattordici e quindici dicembre novecentonovanta a Roma il vertice dei capi di Stato e di governo dei dodici diede il via alle due conferenze intrigo intergovernative sino in politica sull'Unione economica e monetaria due conferenze intergovernative avrebbero portato alla firma del Trattato di Maastricht del sette febbraio e novecentonovantadue segnala la nascita
Della
Uniti dell'unione europea
In realtà c'è da dire che
La la visione di di Andreotti
Era riguarda anziché azioni tedesca
Una visione molto ampia
E molto rivolta anche al futuro riteneva cioè che essa doveva essere basata praticamente sui tre pilastri
Della integrazione europea
Far avanzare il processo di integrazione europea
Ma anche sulla NATO per assicurare comunque gli Stati Uniti ma inoltre
Sull'importanza di aumentare il ruolo della conferenza della sicurezza e la cooperazione in Europa che era fondamentale per garantire anche la sicurezza e il ruolo dell'unione
Vi ringrazio
Grazie grazie Federico per avere messo in luce appunto questo excursus per aver fatto vedere come dal dall'importanza dalla centralità dei il mantenimento dei confini come tema più pericoloso come dicevi nel nucleare quasi sia arrivati
Invece a un sostegno pieno e anche con una De Michelis sebbene con una interpretazione diversa come dicevamo anche
Consequenziale insomma l'appartenenza a due famiglie politiche e diresse
Adesso passiamo alla terza relazione e vediamo appunto vece ci concentriamo sulla figura di Craxi è l'evoluzione europea do subito la parola è ad Antonio Bassoli della Università di Padova
Grazie presidente naturalmente grazie
La fondazione che agli organizzatori del convegno
Però le armi attribuito inflitta
Cercherò di sintetizzare la mia relazione per restare appunto negli almeno venti minuti
Di solito devo dire che impatto che Andreotti sia rimasto alla guida del ministero degli affari esteri minano centottantatré fino almeno centottantanove
E che poi dopo sia stato
Invito del governo dall'ottantanove al novantadue
A mio giudizio fatto sui piedi ruolo cioè la la la politica espressa attraverso il risultato con un plico oscurato abuso commesso un po'corposo il migliore
In rilievo min. era alla posizione appunto di di Giulio Andreotti questo in modo particolare per quanto riguarda la costruzione europea
Non si pensava Craxi e la politica estera italiana di solito si pensa ad alcuni episodi Sigonella suo interesse nei confronti dalla politica mediterranea e quando si pensa alla posizione dell'Italia nei confronti della costruzione europea Craxi ciò che viene in mente nel Consiglio europeo di Milano del mille del mille novecentottantacinque
In realtà io cercherò di affrontare però brevemente posizioni Craxi nei confronti di costruzione europea tre momenti di vivere
Sokolov come presidente del consiglio il periodo che va dal mille novecentottantasette al mille centonovantadue e l'ultimo periodo quello successivo al mille novecentonovantadue come premessa però si deve prendere in considerazione una questione non secondaria che in parte già stata ricordata da Daniele Pasquino oggi non dobbiamo farci condizionare quando pensiamo alla costruzione europea
Da ciò che conosciamo e ciò che è accaduto soprattutto dagli anni ottanta e novanta in avanti perché quando noi pensiamo alla realtà della costruzione europea ad esempio nel mille novecentottantatré quando Craxi diventa presidente del Consiglio
Ma a Comunità europea poco più del mercato comune esistono solo due politica importante un'unione doganale una politica agricola comune negli anni settanta si è tentato di lanciare altre politiche ma devo dire senza particolare senza particolare successo a proposito dalla politica agricola comune si potrebbe ricordare in parte questo lo sottolineava anche Daniele in precedenza che fino alla seconda metà degli anni ottanta
Più dell'ottanta per cento del bilancio comunitario era dedicato alla politica agricola comune il che significa che per il resto devo dire questa abbastanza abbastanza poco
Quindi questo ci spiega forse perché fino appunto a quando Craxi non assume la carica di presidente del consiglio devo dire il suo atteggiamento nei confronti della Comunità europea non fosse poi così era così profondo al di là attualmente di alcune prese di posizione posizione pubblica e anche quando Craxi in fondo assume la carica di presidente del Consiglio non dimentichiamoci
Di temi importanti anche quelli nei cui confronti devo dire
Dietro all'attenzione forte dell'opinione pubblica erano ben altri anche in campo internazionale
A quando Craxi diventa presidente del Consiglio ha a che fare con un problema non secondario come ci comportiamo nei confronti della forza multinazionale italiana
Distanza distanza in Libano e quasi contemporaneamente magari a che fare con il problema degli euromissili che vengono installati più o meno nello stesso periodo
E che guarda caso
Voglio dire suscitano una reazione molto forte di un movimento pacifista che in Italia arriva un seguito non non secondario quindi devo dire che il suo interesse nei confronti della comunità europea fosse non eccessivamente forte devo dire e più che giustifica e non dimentichiamoci che anche per la buona parte degli italiani alla fin dei conti fino alla fine degli anni Ottanta la comunità europea era nero un aspetto effettivamente secondario
E che riguardava solo alcuni ristretti gruppi di pressione di interesse un po'di burocrati e di diplomatici e così via ma fondamentalmente buona parte degli italiani non è che interessasse un granché
Allora però noi dobbiamo anche sottolineare che nemmeno i centottantatré mila centottantaquattro noi assistiamo a un certo cambiamento nelle dinamiche comunitarie vecchie determinato dal
Rinascita di un quella che viene definita la coppia franco tedesca nulla Kohl Mitterrand
Che implica un nuovo momento di accelerazione
Nelle dinamiche della comunità dalla Comunità europea
A questo c'è stato appunto ricordato anche appunto Daniela in in precedenza però devo dire che quando noi arriviamo al consiglio europeo di Ponte Lambro da nel cui ambito la delegazione italiana sostiene soprattutto l'ipotesi del Progetto Spinelli Piero un a maggio il ruolo del parlamento del Parlamento europeo alla fin dei conti se andiamo a guardare i verbali di contando non ci accorgiamo insomma delegazione italiana poi svolge un ruolo assolutamente secondario e
Questo però non implica che Craxi non cominciasse a interessarsi nei confronti della costruzione europea tant'è vero che esistono delle sue dichiarazioni questo periodo in cui lui si dimostra
Non particolarmente entusiasta anzi potremmo dire anche particolarmente sospettoso non i fronti della rinascita proprio di una coppia franco tedesca
Allo stesso tempo dire fino appunto alla seconda metà del mio centottantaquattro anche Craxi deve occuparsi per ciò che riguarda la Comunità economica europea di problemi prevalentemente tecnici
Fondamentalmente legati alla politica agricola comune se noi prendiamo il verbale il
Degli incontri
Puntualmente cioè italo francese di Venezia nel novembre del mille centottantatré
Noi notiamo che quando si affrontano i temi comunitari va detto che parlano i ministri economici sia italiani sia francesi Mitterrand si limita a fare una breve introduzione efficaci si limita a dire beh insomma queste cose cerchiamo di risolverlo e quindi ci sono
Questioni più importanti nell'ambito dalla costruzione europea
E quali sono queste questioni più importanti ma diciamo questa attenzione nasce alla fine l'ottantaquattro quando cioè in previsione dalla il semestre italiano di presidenza dalla comunità Italia Galdo sia grazie Andreotti individuano due obiettivi fondamentali da un lato il completamento dell'allargamento alla Spagna la Spagna il Portogallo cosa su cui naturalmente Pavia Elena sicuramente ne sa più di me e devo dire
Un'ipotesi di una maggiore integrazione politica più forti i poteri del Parlamento europeo della possibilità di ricorrere Habib esso al voto a maggioranza e così via
Quindi ci possiamo chiedere quali sono le intenzioni di Craxi perché si sostengono questi due questi due obiettivi ma da un lato io ho l'impressione che per ciò che riguarda l'ingresso della Spagna del Portogallo della costruzione europea
Ciò che prevalga e l'idea di un cambiamento degli equilibri all'interno della comunità quindi gli equilibri verso l'Europa verso l'Europa meridionale perché perché alla fin dei conti si parte dal presupposto che alla Spagna Portogallo Italia abbiano degli interessi comuni attenzione non per ciò che riguarda la politica agricola comune
Padri Tracy politici in fondo a spostare il baricentro dalla comunità verso verso il Mediterraneo
Per ciò che riguarda diciamo la maggiore integrazione politica non lo so devo dire che c'è un documento inglese in cui ben funzionario del Foreign Office due
Diciamo Margaret Thatcher vedi c'è ma non ci son problemi Boccacci Craxi non è un guaio fede romanista cioè non è un federalista selvaggio che significato ha fondamentalmente non è un convinto settori tesi federaliste però queste sono Obi questi sono obiettivi federalistica allora qual è la ragione
Ma io devo dire se posso permettermi è una
La mia interpretazione la mia sensazione che Craxi in fondo in questi obiettivi dalla costruzione europea vedere un certo grado di strumentalità
In che senso ma tutto questo è lo strumento per porre vitalità al centro della costruzione europea che rientra in una visione più ampia
Tendente a poter venti a porre l'Italia sul centro al centro scenari internazionali cioè far sì che la d'Italia venga riconosciuta come muratore particolarmente significativo
Funziona tutto questo
La mente non funziona
Funzioni parte a Milano almeno otto nel mille novecentottantacinque però io vorrei ricordare se noi andiamo a vedere le interpretazioni che danno i nostri colleghi sia devo dire i contemporanei Hubert Vedrine Roland Dumas
E devo dire anche i nostri colleghi storici Milano com'è poi successo niente di che insomma se gli italiani hanno sostenuto la posizione franco-tedesca e alla fin dei conti è quello che accade dopo alla conferenza intergovernativa di Lussemburgo
Italiani che sostengono l'ipotesi di maggiori poteri al Parlamento europeo si trova isolati di fronte a tutti gli altri e in modo particolare all'accordo franco-tedesco per cui maggiori poteri devono andare sua tutto alla Commissione europea
E questo porta all'atto unico giudizio se posso esprimere una critica né Andreotti né Craxi capiscono fino in fondo importanza invece dell'atto unico
E comunque se noi prendiamo la parte conclusiva del ruolo di Craxi con il Presidente del Consiglio
Diciamoci la verità tra l'ottantacinque e l'ottantasei Craxi deve concentrare l'attenzione su altri temi che sono più impellenti anche più drammatici
Direttamente l'Achille lauro terrorismo lo scontro tra gli Stati Uniti della lite ai problemi dell'area del Mediterraneo e del Medio Oriente
Che però ci portano ad alcune considerazioni che Craxi fa proprio tra l'ottantasei e l'ottantasette e che si ritrovano ad esempio in alcuni colloqui che Grazia con Mitterrand
Perché commetterà ma perché alla fin dei conti la Francia checché ne dicano i francesi non è solo la potenza atlantica manca la potenza mediterranea e qualche interesse Mediterraneo ce l'ha quindi l'idea di
Di Craxi che l'Europa o almeno alcuni paesi europei potessero prendere iniziative nel risolvere alcune questioni nell'area del Mediterraneo di cui Craxi è particolarmente preoccupante
Tra l'altro l'instabilità sulla sponda sud del Mediterraneo la crescita del fondamentalismo islamico che Cassibile già nel mille novecentottantatré mila centottantasette di cui si preoccupa fortemente
Naturalmente vengo unto arditamente l'altri due fa quindi quella che va dall'ottantasette al novantadue e quella successiva
Ma debbo dire che Craxi interviene sull'Europa in una serie di discorsi gli interventi pubblici
Ad esempio rotto per ottantasette a Parigi in occasione di un incontro dei leader socialisti europei Craxi esordisce sostenendo che l'Europa del latte della sua polvere della carne del pomodoro non mi ha mai particolarmente affascinato
Devo dire ci dice tutto sulle spetti sull'interesse nei confronti degli aspetti tecnici
Della costruzione europea
Però devo dire caffè invece interessato a al futuro la costruzione europea
Quando dice
Ci stiamo dirigendo verso l'attuazione del mercato unico che creerà una condizione utile ricca di potenzialità purché non si trasformi in un campo aperto per un capitalismo senza regole e in una stessa senza principi
E Craxi poi aggiunge l'importanza che la comunità europea si occupi dei rapporti nord sud che pensi ai problemi sociali che pensi alla disoccupazione giovanile
All'immaginazione di parte della società della Società europea
Temi che Craxi riprende nel febbraio dell'ottantanove in un discorso tenuto a Bruxelles in vista delle elezioni
Delle elezioni europee e anche in questo caso in fondo Craxi è preoccupato
Perché una comunità che sta nascendo in qualche modo voi sarebbe completata con appunto gli accordi di Maastricht ma che la figlia dell'atto unico l'ipotesi del grande mercato unico delle quattro mobilità non sia fondamentalmente una comunità europea troppo troppo neoliberista
Queste sono cose che Craxi riprende ad esempio nel sebbene non va del minore centonovanta a Berlino in cui dice che cioè mette in guardia nei confronti di un repentino passaggio del capitalismo senza limiti
Perché sosteneva che la risposta sta nella democrazia occidentale arricchita dalle conquiste dello stato sociale che presidia con nuove proposte garanzie le libertà dei cittadini
Questo ci fa capire perché tutto sommato attacchi non sia così entusiasta nei confronti del Trattato di Maastricht e qua devo ringraziare tutto Carnovale che mia
Sottolineato un passo importante di un
Del discorso che Craxi fa appunto nel luglio del novantadue in Parlamento dove di solito viene ricordato per la questione relativa naturalmente a Tangentopoli e così via tocca perché questo che fa un discorso in vista dell'approvazione naturalmente del Governo
Del governo Amato
E Craxi per quanto riguarda l'Europa vi è diciamo soprattutto per quanto riguarda Maastricht abbastanza critico perché sottolinea il pericolo di un'Europa sottratta a ogni controllo dei poteri dei poteri democratici
ITC e chiede un'Europa che cioè temi come l'Europa che tenesse conto di politiche terminate solo sulla base di criteri macroeconomici indifferenti di fronte alle contrazione dei costi dei costi sociali
Cosa che i Craxi riprende nel settembre novantadue al diciannovesimo congresso dell'Internazionale socialista in cui devo dire alcune osservazioni sono non socio sono profeti Chievo sono comunque uguali sono comunque ugualmente interessanti quando afferma dice tutto è critico nei confronti della prospettiva di una Europa troppo neoliberista e afferma
Del pieno riconoscimento del valore dell'economia di mercato non si può giungere a desumere la necessità che lo Stato si assenti dall'economia notare che siamo alla vigilia dell'inizio delle privatizzazioni
La mano invisibile non porta risolvere ogni problema mentre concorrenza mercato aperto non possono essere considerati un dono di natura che non ha non ha bisogno né di aiuto né di controllo
E tra l'altro sottolinea come il Trattato di Maastricht sia molto preciso sulle questioni economiche monetarie ma trascuri altre materie economiche sociali politiche e scientifiche tecnologiche devo dire interessante questo riferimento
Agli aspetti scientifici
E tecnologici
E vengo ovvio che voglia essere niente pienamente vengo all'ultima all'ultima parte mi scuso per queste queste citazioni ma ritrovate particolarmente interessanti sicuramente più interessanti delle ciò che posso dire
In
Naturalmente dopo Dio centonovantadue trattamenti all'attenzione di Craxi si concentra su altre questioni totalmente difesa del suo ruolo
Il suo passato della sua della sua storia però interviene anche su alcuni aspetti di carattere più generale devo dire lo sa
Forse anche in misura attualmente più libera Gal fin dei conti non ha più responsabilità di governo una più responsabilità
Politiche precise quindi forse si sentì anche meno condizionato in ciò in ciò che dice in ciò che scrive per sono soprattutto del interviste quindi
Eccitarsi rilascia e appunto nel mille novecentonovantasei
Quando siamo in qualche modo alla vigilia del problema se l'Italia riuscirà o meno ad entrare nel gruppo dei primi Paesi che adotteranno la moneta unica
Craxi esprime queste considerazioni dice c'è da chiedersi se i parametri di Maastricht sono veramente ridotti essenziali intangibili
Non è mai stato così e non si capisce perché l'Italia non abbia mai sollevato seriamente questo problema come avrebbe potuto fare
C'è da chiedersi poi ancora perché si continua invece a magnificare l'entrata in Europa come una sorta di miraggio dietro il quale si delineano le delizie del paradiso terrestre non sarà così alle condizioni attuali dal quadro dei vincoli così come sono stati definiti ad aspettare l'Italia non ci ha fatto il paradiso terrestre
Senza una nuova trattativa senso la definizione di nuove condizioni l'Italia nelle migliori delle ipotesi
Finirà in un limbo ma nella peggiore andrà all'inferno e devo dire che questi queste considerazioni ovvia stanza pessimiste vengono ripetute da Craxi nel corso del mille novecentonovantasette è un anno importante perché quello in fondo in cui l'Italia riesce in qualche modo grazie al Governo Prodi a rientrare punto nell'ambito del gruppo che dei quiz dei paesi che per primi avrebbero adottare avrebbero adottato euro
Anche in questo caso devo dire dalla la visione Craxi abbastanza
Negativo femminista
Parla di una di un atteggiamento fideistico da parte della classe politica italiana la quale secondo Craxi avrebbe definito l'entrata in Europa come una favola incantata tra virgolette mentre invece dal suo punto di vista ci sarebbe avviati verso un'Europa in preda alla disoccupazione dalla conflittualità
Sociale e sostiene che in realtà Maastricht andrebbe rinegoziato perché in caso contrario sarebbe risultato un trattato obsoleto e financo
Pericoloso
Al parlando diciamo invitando poi la classe politica italiana
A evitare di fare una pura retorica europeista gatte operistica che sarebbe servita solo a preparare grandi delusioni
E vengo va be conclusioni ma diciamo che non è facile stabilire con esattezza quale fu il contributo di Craxi
Alla costruzione europea in particolare la posizione dell'Italia all'interno e la comunità credo che ci sia abilmente ancora da da studiare ancora da da indagare
Io credo che Craxi ebbe scarsa attenzione per gli aspetti tecnici le politiche europee ma come presidente del consiglio ebbe a che fare con un'Europa ancora tante raddrizzata da solo due politiche come ho ricordato mercato unico la pacca
La funzione politica e limitate e da una scarsa incisività sulle vite dei cittadini più apparente vorrei ricordarlo fino al fino agli anni Ottanta fino agli anni Novanta a
Sperimenta personale ha ben pochi devo dire la comunità europea interessato
A parte quelli che la studiano
Craxi rivendicò sempre una comunità che fosse anche un attore politico di rilievo possiede la interpreto spesso più come uno strumento che il confine
Un mezzo che avrebbe consentito di affrontare importanti questioni internazionali la cui per taxi spiccavano i problemi del Mediterraneo e del Medio Oriente ma un mezzo anche per riaffermare l'importanza del ruolo internazionale dell'Italia
In questo egli fu sempre sospettoso se non ostile alla coppia franco-tedesca
Pur cercando di avere buoni rapporti con tutti i maggiori partner europei in particolare con i leader socialisti nella speranza io ritengo in parte vana che si comprendesse desume argomentazioni
Centrale fu in Craxi l'importanza di un'Europa sociale ed è evidente il suo il timore per una costruzione europea economica imperniata su concetti neo liberisti che avrebbe avuto il suo pilastro nella moneta unica
Questa visione Loris è critico nei riguardi del Trattato di Maastricht per Foresto verso la retorica gli entusiasmi europeisti del periodo caratterizzato dall'obiettivo dell'ingresso in Europa
E li vedevano i parametri di Maastricht delle condizioni capestro che avrebbe ordinato all'Italia seri problemi
Anche se restava convinto che l'Italia fosse una nazione in grado di giocare una parte significativa dell'Unione europea e quindi di avanzare proposte concrete per la modifica del trattato
Sull'Unione può darsi che su questo suo atteggiamento influisce anche diceva anche delle ovvie ragioni rispetto alla sua situazione personale però se noi pensiamo a recenti critiche nei confronti di certe rigidità del Trattato di Maastricht e di ciò che poi ha fatto seguito al Trattato di Maastricht il fiscal compact e così via
Beh diciamo che le parole di grassi sono interessanti possiamo essere
In accordo comincia scomodo con quanto egli ha scritto a ma credo che queste parole siano pur sempre degli elementi di riflessione che vanno al di là diciamo degli anni novanta che si proiettano anche sulla situazione attuale tecniche in grazia ottanta
Grazie Antonio bensì
Centralizzati notiamo andata in vagina
Bene grazie grazie per questa relazione appunto abbiamo visto più da vicino questo quello che era un po'la sua idea d'Europa
Mentre ti ascoltavo ripensato anche in in questa sterilizzazione che hai fatto
Questa secondo momento diciamo ottantasette ottantanove nella sua politica estera questo momento di richiamo all'Europa sociale non non lo so risse in tv un po'un'eco in qualche dibattito di qualche pensiero anche diciamo dell'ordine quel tempo della commissione quindi interessante anche vedere quanto la lettura o quello lo abbia lo abbia anche spinto a lavorare più su questi temi di Europa sociale affrontare disoccupazione rapporto nord-sud insomma sono tutti temi e di quella Commissione bene adesso passo subito la parola a Eleonora guasconi nell'università di Genova che ci parlerà invece di Andreotti e l'Europa grazie
Grazie presidente anch'io mi unisco ai ringraziamenti alla Fondazione Craxi per l'invito inizia la mia il mio contributo riprendendo un po'quanto a
Diceva prima Antonio partorì in merito al fatto che
Giulio Andreotti si è trovato nel corso della sua lunga carriera politica rivestire dei ruoli cruciali in alcuni momenti di svolta del processo di integrazione europea
Basti pensare che al momento della della decisioni dell'Italia al Sistema monetario europeo nel mille novecentosettantotto era presidente del Consiglio
Ministro degli esteri è stato appena ricordato nel appunto nel governo per ditte penta partito guidato da Bettino Craxi che si trovò a gestire i lavori del vertice di Milano delle giugno mille novecentottantacinque che poi aprirono la strada alla Conferenza intergovernativa per la firma dell'atto unico europeo e poi nuovamente il presidente del Consiglio durante i negoziati commerciali
Per la firma del Trattato di Maastricht e tra il mille novecentonovanta e mille novecentonovantadue quindi una riflessione
Sulla quale visione avesse Andreotti del processo di integrazione europea a mio avviso appare decisamente opportuna mi scuserete se vorrei parlare partire proprio dalla metà degli anni settanta e perché a mio avviso l'adesione allo smembramento cruciale un momento fondamentale per come del comprendere appunto la visione che Andreotti arrivare il processo di integrazione europea per poi concentrati sostanzialmente sugli anni Ottanta
Sicuramente si deve far riferimento a quelli che erano gli orizzonti politici e culturali di Andreotti
Ma non solo di Andreotti divenne un'intera generazione di politici democristiani l'influenza di De Gasperi era fondamentale nella nella loro visione del processo di integrazione europea
Che non era concepito come una diciamo come semplicemente un processo che perseguiva obiettivi di natura politica giuridica ed economica
Nato per soddisfare perseguire interessi concreti mai era concepito piuttosto come un processo irreversibile il cui punto di arrivo era la progressiva integrazione
Tra gli stati europei per giungere presto tardi all'unità federale d'Europa questo non vuol dire ovviamente che Andreotti fosse un federalista anzi di questo poi appunto ogni mi parvero più tardi
Dobbiamo pensare che a un'intera generazioni di politici questa è una banalità ovviamente però fa riportato di politici italiani politici europei che hanno vissuto l'esperienza di totalitarismi hanno vissuto l'esperienza del fascismo del nazismo
La crisi economico-sociali dell'Europa tra le due guerre mondiali e ovviamente le atrocità che la seconda guerra mondiale quindi condivideva Andreotti come molti altri
Politici il il sogno di un'Europa senza guerre e quindi apprezzava il contributo che il processo di integrazione europea poteva o stava offrendo aveva offerto appunto alla pace
Questa visione del processo di integrazione europea che Andreotti l'abbiamo sentito
Molti altri interventi
Che mi hanno preceduto si collegate condivideva era strettamente connessa all'atlantismo
L'alleanza con gli Stati Uniti in edificata dalla partecipazione dell'Italia alla NATO insieme al processo di integrazione europea erano le due facce della stessa medaglia che identificava identificava l'appartenenza dell'Italia all'Occidente
Andreotti aveva ricoperto vuole molto importanti prima degli anni Settanta abbiamo sentito il suo ruolo come ministro della Difesa quindi la sua appunto i rapporti numerosi viaggi che aveva compiuto negli Stati Uniti la profonda conoscenza anche nel mondo politico americano tuttavia
Direi che la visioni di Andreotti terzo l'Europa inizia
A manifestarsi e svilupparsi dopo la seconda metà degli anni settanta e molto interessante un discorso che Andreotti pronuncia
Alla Camera dei deputati nell'agosto mille novecentosettantasei alla vigilia del governo della non sfiducia in cui definì la partecipazione al processo di integrazione europea dell'Italia come delle l'elemento qualificante della politica estera italiana
E ma Andreotti si trovò a dover gestire nel mille novecentosettantotto un anno terribile è stato appunto ricordato stamani mattina appunto il governo di solidarietà nazionale
Il drammatico appunto attacco da parte del terrorismo delle Brigate rosse l'apparato dello Stato con il sequestro e l'uccisione di Aldo Moro a dover gestire la questione dell'adesione italiana al Sistema monetario europeo
E perché ha fatto nel corso del mille novecentosettantotto che dopo l'iniziativa da parte del presidente della Commissione Roy Jenkins che la coppia che l'asse franco tedesco composto da Giscard agisca distende Helmut Schmidt inizia ad elaborare
Appunto questo Progetto di creare
Unioni Dini iniziare a pensare all'Unione economica e monetaria attraverso
Un tassi di cambio fisica le monete europee e soprattutto la creazione di questo paniere questo è Q che è una sorta di prima embrionale
Monica o pubblica
E ovviamente Andreotti nella prima fase dei negoziati non sto ad entrare nel dettaglio sarà fortemente condizionato dal da quelli che sono i gravissimi problemi interni all'Italia
E mantiene un atteggiamento appunto cauto nei confronti soprattutto delle pressioni che gli vengono esercitate da parte in particolar modo del cancelliere Schmidt sono molto interessanti le le carte di Schmitt che riportano appunto gli incontri
Che mantiene con Andreotti un viaggio di antidoti ad Amburgo l'incontro appunto a Siena nel mille novecentosettantotto in cui Schmitt tra l'altro esercita forti pressioni su Andreotti perché teme che se non venga reali non viene realizzato un sistema monetario europeo tutto il processo di integrazione europea Currie un grave rischio appunto di appunto di involuzione e e Andreotti chiede a Schmitt di esercitare pressioni sul Partito Socialista su Craxi che aveva nei confronti dello SME il Partito socialista lo riporto poi Azzi sarebbe astenuto al momento del del del voto appunto in merito al l'adesione italiana appunto allo SME
Non spaventare ovviamente nei dettagli del
E del negoziato è molto interessante
Nelle carte di Andreotti una nota di rena di Renato Ruggiero che era allora consigliere diplomatico di Andreotti che è del dicembre del mille novecentosettantotto quindi qualche giorno prima del vertice di Bruxelles in cui esprime chiaramente la necessità soprattutto politica di aderire allo SME
Perché Ruggiero afferma che il rischio più grosso per l'Italia sarebbe quello di non partecipare
Pienamente al sistema dall'inizio perché diminuirebbe
Fortemente la capacità italiana di influenzare lo sviluppo del sistema monetario europeo anche nei confronti del dollaro e degli utenti diminuirebbe la capacità italiana poi di richiedere all'interno della comunità le adozioni di tutta una serie di
Politiche strumenti atti a venire incontro alla grave situazione economica del paese
Com'è noto Andreotti
L'idea dodici di dicembre del mille novecentosettantotto dopo alcuni giorni di riflessione conferma la volontà italiana
Di aderire immediatamente al Sistema monetario europeo era riuscito ad ottenere una banda di oscillazione della lira l'ampia rispetto alle altre munite e e la definisce un atto di fiducia in noi stessi
Anche se Sacchi questa decisioni
Porrà dei seri problemi al governo di solidarietà nazionale che sta guidando in particolar modo come noto appunto il Partito comunista poi decide di votare il punto è questo a tal punto un esito estremamente importante appunto Pepe
Perché il per il governo
E di fatto la volontà
Del governo italiano di aderire allo SME
Corrispondeva alla volontà di far convergere l'economia del Paese agli standard più avanzati soprattutto dell'economia tedesca
Inizia ad emergere l'immagine della comunità come un vincolo esterno cioè la comunità appunto l'adesione allo SME permette al all'Italia di riuscire ad avviare una serie di riforme economiche metta il del paese particolarmente urgenti appunto pr
La recessione appunto di quella di quel periodo e soprattutto via ovviamente anche una componente politica perché l'Italia in una fase particolarmente delicata che la propria storia rimane agganciata agli altri paesi europei
Ricordo inoltre che anche il governatore della Banca d'Italia Paolo Baffi aveva espresso forti riserve nei confronti della divisione italiana lo SME
Passò alla fase successiva passa alla fase in cui Andreotti ricopre il ruolo di ministro degli Esteri nelle governo guidato da Craxi è stato ripetuto più volte oggi che questa questa copia dal di questi due politici così diversi come temperamento come formazione
Avviato una collaborazione che particolarmente efficace sul piano internazionale
Ne abbiamo sia abbiamo sentito parlare della appunto della sua dimensione atlantica della dimensione mediterranea della dimensione verso il Medioriente e sicuramente però ideato europeo è uno dei diciamo dei degli ambiti in cui quella
Questa politica questa collaborazione risulta più efficace e vorrei sottolineare che Andreotti all'interno di questo governo rappresenta la continuità della politica estera italiana
E un aspetto anche che vorrei ricordare è l'assistenza che diano Offerta ministro degli esteri da uno staff di di diplomatici particolarmente esperti
Ho ricordato appunto Renato Ruggiero ma occorre riportare anche Pietro Calà miniato del tu inizi l'Umberto Vattani staccata per alla Farnesina
Particolarmente attivo particolarmente esperto Caponi gestire i dossier europea
Si è parlato del rilancio dell'ottantaquattro del vertice di fonte breve i vertici in cui si celebra l'asse franco-tedesco rappresentato da quelle da Mitterand è molto interessante
Indicare che Andreotti nel corso del mille novecentottantaquattro invece inizia Andreotti il Governo italiano un dialogo molto serrato con il Parlamento europeo
Perché all'interno del Parlamento europeo viene appunto
Approvato il progetto di Trattato sull'Unione europea che è stato di di impianto chiaramente federalista che è stato promosso da Altiero Spinelli e da
E dal club del coccodrillo ed è appunto un progetto che pensava ad una riforma del dei Trattati di Roma appunto in chiave federalista
E voglio sottolineare che il progetto aveva goduto del sostegno di molti partiti all'interno dell'arco politico italiano dal PLI alticci basti pensare appunto Spinelli
Era stato eletto appunto all'interno del Parlamento europeo come indipendente all'interno del
Nelle file appunto del Partito Comunista e lo stesso Andreotti appunto appoggia appoggia il
A oggetto oggetto di Spinelli
E occorre chiedersi le motivazioni da una parte certamente questo sostegno al Progetto di spine gliela tradizioni fedele federalista rientrava nella tradizione europeista della diplomazia italiana Andreotti sottolinea fermamente come che il sostegno a questo procedimento
Possa evitare la formazione di direttori la formazioni di appunto del di coppie come quella franco-tedesca che dominano la comunità
Questo non vuol dire che Andreotti fosse un federalista anzi nascondeva anche molte riserve nei confronti
Del progetto di Altiero Spinelli era pragmatico ovviamente
Per esempio non condivideva la modalità proposta per riformare i trattati cioè l'attribuzione al parlamento europeo di un potere costituente
Immaginava più efficaci contare appunto a progressi graduali costanti assegnando magari al Parlamento europeo un potere di codecisione all'interno del processo dis decisionale comunitario
Il rilancio del appunto del mille nove a partire dall'ottantaquattro soprattutto nel mille novecentottantacinque cui incide ogni semestre di presidenza italiana alla comunità
E qui devo dire che la coppia Craxi Andreotti è veramente molto attiva nel dossier i dossier europei
Si è parlato appunto della conclusioni che i negoziati per l'allargamento alla Spagna e Portogallo molto efficaci appunto i ruoli italiano vorrei ricordare il ruolo anche del commissario Natali Lorenzo Natali un commissario
Di straordinaria pronto importanza per la conclusione di questi di questi negoziati vuole ricordare la visita compiuta da Craxi a Mosca nel maggio dell'ottantacinque il primo
Appunto politico europeo che incontra compasso ed è una visita anche questa di grande interesse proprio anche deve per perché stimola l'interesse di Gore passo verso il processo di integrazione europea e ma sicuramente il lattice del il semestre di presidenza italiana è rappresentato dal vertice di Milano
E qui le carte Andreotti devo dire che sono ricchissime perché testimoniano Pakula curati sarà da parte di Andreotti della preparazione del vertice
In particolar modo la missione in di Mauro Ferri che era sottosegretario agli Esteri
In tutte le capitali europee per cercare di capire quali fossero gli equilibri gli spazi di manovra a disposizione del governo italiano
E è interessante a mio avviso una chiave di lettura che proviene da studiosi che hanno lavorato a fondo sulle carte francesi del tentativo da parte di Andreotti di
Rafforzare di creare un asse in vista di Milano col Mitterand con la Francia
Cercando di approfittare di de di sfruttare la volontà francese di migliorare i rapporti con l'Italia siamo un certo interesse
Da parte di Mitterand Anna e occulte la Francia ovviamente di creare un fronte italo franco tedesco e sarà quello che poi ora non impropriamente nei dettagli del vertice di Milano che sono conosciutissimi ma sarà proprio questa intesa tra Italia Francia Germania che poi porterà ma alle colpo di mano da parte di Craxi al vertice di Milano
La decisione appunto di portare la maggioranza per l'organizzazione di una conferenza
Intergovernativa che sarebbe iniziata nel settembre ottantacinque il Lussemburgo pietra revisione dei trattati di Roma quella che poi avrebbe portato all'Atto unico europeo
A mio avviso ecco nonostante Antonio tu dicesti che la storiografia estera non dà importanza a Milano
A mio avviso è alcuna visione se vogliamo gerarchica no del processo di integrazione ma europea cui si tende a non dare importanza magari a parte migliore
Di minore importanza come in Italia Alitalia a nel mille novecentottantacinque a una centralità
All'interno del processo di integrazione europea
Una centralità che tuttavia diminuisce e si marginali iniziati durante i lavori della Conferenza intergovernativa perché qui Andreotti mantiene una posizione ricita dogmatica
Tesa abolirlo promuovere il rafforzamento istituzionale dedica della comunità attraverso appunto affidando concedendo al Parlamento europeo il potere di codecisione
Che nun che tenta di isolare l'Italia italiano non all'appoggio in questo dalla parte della Francia e della Germania
Che ovviamente non vogliono mi tranne Pollack non vogliono creare un braccio di ferro con la Gran Bretagna non vogliono ritornare al braccio di ferro che era stato vissuto all'inizio degli anni ottanta e quindi sono disposti a c'è nona su questo punto pur di arrivare alla firma dell'atto unico europeo pur di arrivare la realizzazione appunto del del mercato e questa irrigidita nella posizioni candelotti prosegue anche dopo la fine dei negoziati con la firma dell'atto unico europeo
Perché appunto Andreotti si definisce particolarmente scontento del risultato appunto del processo negoziale
E
Firmerà proprio d'Italia firmerà tra gli ultimi Paesi l'Atto unico europeo addirittura aspettando il referendum dal danese
Su perché le motivazioni appunto di questa posizione così firma da parte di Andreotti su questo punto penso su questo ancora ci sia
La FIAT chiarezza nota penso il dibattito sia ancora aperto no perché da una parte sicuramente è stata soggetta a diverse interpretazioni da una parte
Riflette il dibattito politico interno al Paese il Parlamento italiano
Aveva richiesto che il Governo dovesse firmare dopo tutti gli altri governi europei proprio in appoggio alla a all'influenza svolta tal da Spinelli quindi allegami no di molti politici alcune spine
Il sostegno di Andreotti si può spiegare anche in chiave più pragmatica el Porzio questa riflette non la sua visione sostanzialmente anche delle delle dinamiche europee
Perché all'interno del Parlamento europeo l'Italia poteva sicuramente puntare molto di più rispetto ad altre istituzioni europee come il Consiglio europeo dove la coppia franco-tedesca tendeva a marginalizzare
E arrivo veramente alla alle conclusioni
Appunto c'è una domanda di fondo Andreotti il mondo politico italiano aveva realmente compreso
Quelle che erano le conseguenze le potenzialità dell'Atto unico europeo perché cambiano Aldo Poli
Dopo che l'Atto unico europeo viene firmato e viene creato il mercato unico cambia veramente il rapporto tra la comunità e i Paesi mentre si rafforzano i poteri delle istituzioni aumentano gli ambiti di intervento della comunità
Semplicemente chiedere i fondi comunitari è molto più complesso e a quel punto si richiede delle politiche efficienti si rischia una amministrazione pubblica veramente efficiente
E questa questo cambiamento di passo nel processo di integrazione europea fa venire a galla quelle che sono le debolezze strutturali del Paese perché proprio appunto alla fine degli anni Ottanta l'Italia
Incapaci di utilizzare i fondi comunitari messi a disposizioni da Bruxelles ad iniziativa Nathan celare nell'ottantotto
Delle somme del fondo sociale europeo soprattutto cioè è molto lenta le ricette la di recepimento delle direttive europee nell'ordinamento italiano
Addirittura di trecento direttive aspettavano appunto di essere di essere recepite e
Andreotti in un discorso nel appunto il discorso del gennaio ottantasei sembra a percepire notte sembra percepire questa difficoltà perché non discorso al Senato
Chiede al Paese e al Parlamento una maggiore coerenza rispetto a quattro europeismo arrivando a ad affermare siamo clienti molto presente nella Corte di giustizia della Comunità
Facciamo molta fatica introdurre il sistema normativo interno le norme comunitarie
Quindi senza eccepire però opportuna mio avviso chiedersi se poi ci fosse realmente nulla per l'acqua già si comprende seriamente quello che voleva dire la realizzazione del mercato unico per il Paese
Certo è che proprio intorno alla fine degli anni ottanta che c'ha un Ciccion gruppo no di tecnocrati Guido Carli Carlo Azeglio Ciampi
Tommaso Padoa Schioppa che comprendono chiaramente prendono coscienza
Delle trasformazioni in corso all'interno della comunità dei pericoli che l'economia italiana rischiava di correre se non si fosse adeguata al salto di qualità compiuto dalle politiche comunitarie e si inizia a promuovere il concetto di vincolo esterno
Come strumento per permettere la realizzazione di quelle riforme economiche necessari ma dolorose per il Paese è un concetto che si sarebbe concretizzato al Papa in occasione della firma del Trattato di Maastricht nel febbraio novantadue e Mila decisioni italiane di aderire
Alla Wembley
Giusto due parole ho finito c'è normalmente la visioni che sia di Julian Carron Andreotti è quella di un politico pragmatico realista è stato definito stamani disincantato
A mio avviso la sua visione del processo di integrazione europea ci offre un ritratto diverso di Andreotti in cui gli ideali europei influenzati sicuramente da Alcide De Gasperi rinascono
A temperare questo realismo tratto caratteristico della sua politica e questo si vede chiaramente per esempio nell'interesse verso il progetto di Spinelli nell'interesse verso un rafforzamento dei poteri del Parlamento europeo
Verso appunto rafforzamento anche politico un delle della comunità grazie mille
Grazie grazie meglio ancora per la sua per la tua relazione
Ecco in questa
Le emerge appunto questa questa incertezza sul significato che da l'atto unico io credo che poi nella fase successiva quella del vincolo esterno a quella di Maastricht invece forse sia anche
Più più chiaro per Andreotti quanto questo potesse avere un significato anche in politica interna cioè la ricaduta perché sembra mancare nella tua relazione anche in quella di Antonio nel significato da attribuire al
L'atto unico secondo me forse viene percepita diciamo un po'un po'in ritardo rispetto a quello che era con il significato anche in una fase diversa poi di implosione del sistema politico italiano appunto questi sono temi
Da dibattere ancora su cui è necessario fare ancora appunto ricerca passiamo au all'ultima relazione di questa sessione io do subito
La parola Lucia popolare o della università di Padova che ci parlerà dell'Italia e del commercio internazionale grazie grazie allora innanzitutto io mi Visco ai ringraziamenti
Agli organizzatori di questo convegno è un piacere aver partecipato a questa giornata
Densa ma sicuramente molto interessante
Allora la mia relazione è appunto dedicata all'Italia al commercio internazionale o in modo generico forse all'Italia alla globalizzazione economica degli anni ottanta e degli anni novanta
Teniamo presente che la globalizzazione viene spesso considerata come un fenomeno naturale come qualcosa di inevitabile che quasi all'improvviso investe le economie nazionali soprattutto dagli anni novanta in poi
Ora in verità non è così perché se da un lato la globalizzazione è sicuramente il risultato delle innovazioni tecnologiche
Che hanno drammaticamente diminuito il tempo e il costo per muovere per spostare i fattori produttivi e le informazioni dall'altro lato però la globalizzazione anche il risultato di scelte politiche che hanno diminuito l'in alcuni casi addirittura smantellato le barriere alla circolazione dei fattori produttivi
E delle informazioni
Effettivamente è l'integrazione economica nazionale
E anche il risultato di scelte politiche compiute negli anni ottanta e negli anni Novanta
Che hanno liberalizzato appunto la circolazione dei fattori produttivi e tra queste scelte possiamo sicuramente menzionare a liberalizzazione commerciale avvenuta nell'ambito del Gazzo del genero agreement contare senza il tre
Ma anche le liberalizzazioni avvenute a livello regionale nell'ambito appunto dell'atto unico che abbiamo appena ricordato
Dobbiamo a questo proposito menzionare anche l'Unione economica e monetaria che ha promosso l'integrazione delle economie dei suoi Stati membri
Ora questo vuol dire che la globalizzazione è anche il frutto di scelte che di decisioni della comunità europea poiché mi ero appena
Che hanno appunto favorito l'integrazione delle economie nazionali e a cui l'Italia ha partecipato in quanto membro della Comunità europea
Ma questo vuol dire che la globalizzazione anche risultato di scelte compiute ai governi dei due protagonisti della nostra giornata di studi Bettino Craxi e Giulio Andreotti
Che appunto furono responsabili negli anni ottanta e degli anni all'inizio degli anni Novanta di decisioni che favorirono l'integrazione economica nazionale
E una maggiore esposizione dell'economia italiana alla competizione internazionale in ambito regionale e in ambito multilaterale
Ora al fine di analizzare il ruolo dei governi italiani nel promuovere nel concepire la globalizzazione gli anni Ottanta
Nella mia relazione mi concentro sul negoziato commerciale dell'Uruguay Round organizzato sotto l'egida del cartone d'accordo generale suddetta disse il commercio
Ovviamente non è mia intenzione fare la sede del round per lei per fare soltanto presentare alcuni dettagli al fine poi di inquadrare il ruolo dei governi italiani e in particolar modo il ruolo di Giulio Andreotti
Lady Uruguay Round inizia nell'ottantasei su ministri su iniziativa di dell'amministrazione Reagan è negoziato dall'Amministrazione Bush è concluso dall'amministrazione Clinton termina infatti nel novantaquattro
L'amministrazione Reagan propone di includere nella disciplina del gatto non solo il commercio dei beni ma anche nuove pari ovvero servizi proprietà intellettuale e investimenti
E inoltre settori che fino a quel momento erano sfuggiti alla disciplina del gatto l'agricoltura che il tessile
Alla fine Reagan propone uno scambio tra economie avanzate e Paesi emergenti o in via di sviluppo
I primi addizionando tessile e agricoltura al fine di ottenere in cambio tra Paesi emergenti dall'idealizzazione dei servizi e una migliore protezione degli investimenti e della proprietà intellettuale
Dilagano offre di liberalizzare settori a basso valore aggiunto allegro intensi come si dice al fine di ottenere la liberalizzazione dei servizi
E la protezione della polizia intellettuale degli Investimenti i settori in cui appunto che fonemi avanzate hanno il loro vantaggio comparato
Effettivamente era ovvio si conclude nel novantaquattro ed è proprio si concluda secondo lo schema proposto da Reagan e porterà tra le altre cose anche all'istituzione dell'Organizzazione mondiale del commercio nel novantaquattro
Con l'istituzione tra l'altro di un meccanismo vincolante per la risoluzione delle controversie
Per i temi trattati quindi servizi investimenti proprietà intellettuale errando può essere veramente definito concepito come un atto unico a livello multilaterale
Ed è interessante notare come del periodo compreso tra marzo e giugno ottantacinque lire
La comunità europea decide non soltanto di partecipare al round ma allo stesso tempo di iniziali per i negoziati che poi porteranno all'atto unico quasi volere a segnalare un cambio di paradigma economico
Cambio di paradigma che tra l'altro già stato segnalato da Falck nel quaranta il settantanove come ci ha ricordato stamattina Mauro Campus
Teniamo presente poi che il racconto si svolge con la Cina alle porte perché nell'ottantacinque la focaccina chiede di riattivare
La il suo status di parte contraente affine di poter accedere in modo più stabile e prevedibile alle ai mercati dell'economia avanzate
E questo negoziato con la Cina
Per gran parte parallelo al round e termina nel due mila uno quando lasciò diventa membro del WTO
Quindi l'Italia partecipa Ramundo in quanto membro della Comunità europea
Per analizzare la posizione che i governi italiani assumono verso la proposta americana il ruolo che poi l'Italia svolgerà in questi negoziati
Vorrei partire da uno studio di Renato Brunetta scritto per il ministero del lavoro per il ministro del lavoro dal titolo
La politica occupazionale per il prossimo decennio uno schema per l'Europa
Quello che a me ha colpito è che questo documento ed ha fatto novembre mille novecentottantacinque dall'altro disponibile presso gli archivi della Fondazione Craxi nel documento Brunetta si occupa di politiche dell'occupazione
E illustra come l'esigenza di promuovere la creazione di un mercato interno europea rilievo nasce dall'impossibilità di risolvere all'interno dei singoli Stati il problema del rilancio produttivo e l'occupazione poche occupazionale del continente
Secondo Brunetta la riforma del mercato del lavoro deve essere inserita in un quadro europee può che ti sono motivi di ordine politico economico e sociale che giustificano tale necessità a e per quanto riguarda i motivi economici Brunetta indica come le relazioni internazionali stiano cambiando e si stia passando e cinico
Da una realtà in cui alla dialettica contrapposta delle due grandi superpotenze ruolo subalterno avuto dalle altre nazioni del periodo postbellico si sostituiscono nuovi equilibri legati a una crescita
Dell'economia dell'anno ed Estremo Oriente del Pacifico quindi con il linguaggio di oggi quello che Brunetta sta dicendo nell'ottantacinque
E che si stappa stabilendo una transizione a un mondo multipolare Lunetta fa anche riferimento poi al processo di transizione che interessi perché interessa i sistemi economici delle economie più avanzate
La stessa che tra l'altro Duomo ricordava Mauro stamattina
Modificandone i legami strutturali e coinvolgendo l'intero apparato produttivo di un tumultuoso processo di innovazione e ristrutturazioni
Che se non assecondate governato lisca di portare al collasso intere aria economiche scriveva così Brunetta
Quindi il rapporto Brunetta dell'ottantacinque ripeto quindi prima del crollo dell'Unione Sovietica e la fine della guerra fredda mostra che vi sia una consapevolezza delle trasformazioni economiche in atto e anche delle trasformazioni delle relazioni internazionali ora questo stia di Brunetta credo sia utile nei giorni se non altro documento sempre disponibile negli archivi della Fondazione uno studio del ministro degli esteri del ministero degli esteri dell'ottantuno o
In cui si analizza il Commercio Estero italiano
E si nota una tendenza definita preoccupante ovvero dal settantanove si è accentuata la concentrazione delle esportazioni italiane nei settori cosiddetti immaturi
Cioè quelli con il più modesto contenuto tecnologico ovvero il tessile l'abbigliamento il mobile articoli da viaggio di pelli e cuoio eccetera eccetera
E al ministero degli Esteri notano come sia i responsabili nazionali che organizzazioni economiche internazionali hanno sottolineato i pericoli insiti Imac tale evoluzione
Che ci potrebbe portare indiretta diretta concorrenza a Napoli più evoluti tra i paesi in via di sviluppo dove i costi di produzione sono notoriamente più contenuti di quelli italiani
Ora allo studio sottolinea anche che l'Italia deve
Rafforzare la sua presenza non soltanto sui mercati asiatici dovesse dove praticamente assente ma anche in altri Paesi emergenti l'Argentina l'India il Brasile il Messico come sappiamo questi non sono gli unici problemi dell'economia italiana degli anni
Ottanta a
Coco come sappiamo perché vi è comunque un'ampia letteratura in mezzo già dagli anni ottanta l'Italia inizia a mostrare segni di debolezza economica se è vero che gli anni Ottanta sono comunque un periodo buono in termini di crescita economica e di discesa del tasso di disoccupazione
Le ombre non mancano e in particolar modo le ombre su tre l'inflazione scende troppo poco
E continua comunque a essere superiore a quella di parte né europeo i e questo Rodez alla e ruote fra l'altro la la competitività delle imprese italiane la seconda questione riguarda la virulenta dinamica del debito
E poi vi è una terza questione che ha e no siamo agli economisti è nata la Banca d'Italia ma che viene sempre lasciato sotto traccia ed è quella della produttività
La produttività italiana misurata in termini di Tolfa faccio tutti i ciclisti dei diritti effetti entra in stagnazione degli anni ottanta
Poi negli anni Novanta addirittura inizia a calare ma già negli anni ottanta smette di foolish di crescere e questo soprattutto nel settore dei servizi ora è in questo può questo appunto il contesto in cui l'Italia membro della Comunità europea si appresta a partecipare al negoziato promosso terreni e piante
Craxi e Andreotti concordano nell'affidare la responsabilità di formulare la posizione italiana rispetto appunto alla round
A Renato Ruggero che aveva appunto lettura appena menzionato ora la scelta di Ruggiero non è industriale nessuna scelta lo è mai nel caso di Ruggero Renato Ruggiero me che mai
Perché Renato Ruggiero è stato appunto dall'ottantaquattro ottantacinque ricopre la carica di direttore generale degli affari economici al ministero degli affari esteri dall'ottantacinque all'ottantasette è segretaria generale del ministro degli esteri dall'ottantasette al novantuno e poi ministro del Commercio con l'estero nei governi De Mita curiale Andreotti
Ha un rapporto privilegiato con Andreotti fu un Andreotti anche se ha comunque un rapporto di stima e di fiducia con con Craxi
Ora qual è il punto che Ruggiero è un esperto di commercio internazionale tra l'altro sarà il segretario del tutti o dal novantacinque al novantanove
Ha un ottimo l'ASP bere spossata un attimo rapporto con molti responsabili degli altri governi a
Responsabili previa telefonata per il round e in particolar modo con i responsabili del Foreign Office e del ministero del commercio in Inghilterra al freno fisse scrivano scrivono Ruggero esponenti poche sagge scrisse impressi
Ed effettivamente durante tutto il round Ruggiero ha un rapporto privilegiato con il Governo neoliberista di Margaret Thatcher con il quale fra l'altro condivide gli obiettivi che lascia che la comunità europea deve perseguire nel round
E il punto è proprio questo che Ruggiero notoriamente è un liberista
Liberista intendo Fritz credo Rienza giovedì niente a che vedere con il neoliberismo anche se non è un né ideologico e comunque scende a patti con il professionismo quando è necessario
Quindi la scelta di Andreotti e Craxi di affidare la direzione di un negoziato così importante Ruggiero mostra che il Governo non ha intenzione di assumere posizioni protezioniste che invece avevano caratterizzato la posizione italiana ai negoziati commerciali in sede Gatt negli anni sessanta che negli anni settanta
Effettivamente Ruggero definisce la posizione italiana nei seguenti termini
Ridurre le barriere non tariffarie allargare la disciplina del gatto ai servizi che alla proprietà intellettuale estendere le regole dello i dissidi ai Paesi emergenti apprendo i mercati delle economie avanzate a Paesi emergenti e in via di sviluppo
Ridurre il protezionismo agricolo e quindi gli effetti distorsivi dovuti alla politica agricola comunitaria
Era un due tra l'altro viene considerato come un'opportunità per l'Italia
E per le sue imprese l'Italia comunque è un'altra potenza commerciale e quindi viene è considerato come uno strumento per rafforzare la presenza delle imprese italiane su i mercati internazionali
Ora questa posizione italiana meno protezionista di quanto ci si potrebbe aspettare un po'comunque meno collezionista di quanto io mi aspettavo da quando ho iniziato a studiare
è bene evidente poi nelle posizioni che l'Italia assume durante il round soprattutto le questioni quelle più problematiche quindi il tessile i servizi
E l'agricoltura ripeto non è mia intenzione fare la storia di questi negoziati pure soltanto però mette in evidenza tre aspetti per quanto riguarda il contenuto
Per quanto riguarda il tessile all'interno della Comunità europea vi è un generale accordo per rivitalizzare questo settore al fine di ottenere la liberalizzazione dei servizi
Ora l'italiano a un'industria tessile grande e quella rara che comunque privilegia il mercato europeo ma Ruggero con il supporto di Andreotti resiste alle pressioni dell'industria tessile italiana e invece chiede protezione
Riesce a resistere a queste persone grazie anche al fatto che il tessile comunque sarebbe stato liberalizzato in dieci anni e comunque applicando tutta una serie di clausole di salvaguardia del piatta
Per quanto riguarda i servizi il Naga il negoziato rappresenta comunque un primo passo e anche qui una piena liberalizzazione sarebbe arrivata dopo dieci anni
E invece per quanto riguarda l'agricoltura è questo forse l'aspetto più interessante l'Italia non si mostra per niente in opposizione a a ridurre gli aspetti protezionistici della politica agricola comunitaria
L'Italia all'altro a meno interessi in gioco rispetto ai francesi ai tedeschi
Perché i prodotti che poi verranno o su cui svizzera a ridurre il protezionismo sono soprattutto il grano quindi per un prodotto che alla fine non interessa all'Italia
Da quello che è interessante notare che a Bruxelles Andreotti in momenti chiave fa mancare il supporto italiano alle richieste richieste protezioniste francesi nel passato il governo francese aveva spesso contato sul supporto italiano per mantenere una pacca protezionista
In questo caso invece Andreotti fa mancare questo supporto
Italiano tra l'altro Andreotti era anche convinto che gli eccessi protezionisti della pacca dovessero essere moderati anche perché comunque visti negoziati interessano soprattutto riguardano gli interessi francesi fino a quelle italiani ora Andreotti questo altro aspetto interessante condivide anche la visione di Ruggiero circa la necessità di rafforzare le istituzioni che governano il commercio internazionale
E quindi di trasformare il gatto in una vera e propria organizzazione internazionale dotata di un sistema vincolante per la risoluzione delle controversie
La logica e che una maggiore liberalizzazione avrebbe reso necessario il rafforzamento delle istituzioni che poi governano il commercio internazionale
E infatti fin dal mille novecentottantanove Ruggero insiste con in parte della Comunità europea
Affinché la comunità europea si faccia promotrice della riforma del gatto a Ginevra invece di perder tempo con l'agricoltura messo sopra con le parole di di Ruggiero
Ruggiero fa presente parte europei che la Commissione europea sta tentando troppo tempo negoziare sull'agricoltura
Bisogna rassegnarci ridurre il protezionismo e poi trattare cose importanti le missioni importati sono le riforme
Delle istituzioni dette in regola nel come che governano il commercio effettivamente poi l'insistenza italiana sulle riforme istituzionali sarà accolta dalla Commissione europea
E innescherà quel processo di riforma del Gatt che porterà all'istituzione dell'OMC
Quindi a differenza dei round precedente che il Governo italiano ha un ruolo più assertivo maggiormente Freeze d'Oriente liberista se volesse dire ma niente a che fare con il neoliberismo sottolineo
Al punto che su alcuni temi come appunto la necessità di ridurre il protezionismo agricolo l'importanza di liberalizzare il servizio di liberalizzare il tessile
E la e la necessità di riformare il gatte le posizioni italiane non sempre si distinguono da quelle di Margaret Thatcher
Vittima del premier britannico ora vi è da chiedersi che qui prova conclude riprendendo le conclusioni della professoressa guasconi cioè dopo la domanda anche sentendo le relazione di stamattina e comunque mentre studiamo nella posizione italiana nel ghiaccio la domanda quello che ci si può chiedere dopo aver promosso l'alibi la globalizzazione favorendo quindi la Perla la riduzione delle barriere alla mobilità dei fattori produttivi
Questo sia a livello multilaterale ma anche a livello regionale con l'atto unico
Dopo aver fatto questo commenta e facciamo questo come secondo i quali si mettersi italiani
Si sarebbe collocata l'economia italiana in un contesto economico maggiormente globalizzato e competitivo cioè come ha provato a mostrare nella mia relazione all'inizio mo'i problemi economici italiani sono Giannotti alla metà degli anni ottanta
Inoltre all'inizio degli anni Novanta via scetticismo in seno alla Commissione circa la capacità italiana di rispettare quelli che poi saranno i criteri di Maastricht
La questione e questo è un tema che come abbiamo appena detto andrebbe fosse studiato di più dibattuto i più investigatori piume
Come le scelte internazionali vengono poi declinate recepisce adattate a livello nazionale
Questo perché se da un lato i policy makers italiani partecipano a quelle scelte che favoriscano la globalizzazione
Poi non sembrano essere capaci di attuare quelle riforme strutturali necessarie per rimanere alla frontiera tecnologica direbbero gli economisti
E quindi per permettere all'economia italiana di crescere e competere in un'economia globale
Per questo ho ascoltato con molto interesse le relazione di questa mattina dedicate papà la difficoltà di attuare riforme istituzionale io strutturali e che siano e non vi è dubbio che che questa difficoltà abbia poi anche forse sminuito
Indebolito l'impatto positivo di scelte internazionali scelte internazionali prese a livello europeo a livello multilaterale che sono state sicuramente coraggiose scelte infatti appunto dai governi degli anni ottanta come se poi fosse mancato
Il declinare delle a livello in ambito nazionale bio terminò quale mia relazione e spero di essere stata puntuale di rendere
Grazie grazie Castellucci attestata puntualissima quindi chiudiamo in tempo per iniziare adesso la la tavola la tavola rotonda e
Bene l'unica cosa che mi veniva in mente a cioè non una delle cose che mi è venuto in mente anche qui sono dibattito che non possiamo fare adesso ma sono dei temi aperti
Mi aspettavo in continuità appunto con gli anni sessanta e gli anni Settanta come dicevi tu sulle posizioni italiane una maggiore
Anche una maggiore forza delle lobbies soprattutto agricole che invece mi sembra di capire no non c'è e questo è un dato insomma interessante
E innovativo vi ringrazio no ringrazio tutti per insomma per la precisione per la puntualità e appunto chiudiamo qui grazie
Voglio fare prendere posto con calma i relatori compreso alla coordinatore della tavola rotonda sta arrivando De Angelis aspettiamo cinque minuti se arrivando anche
Massimo Franco aspettiamo cinque minuti esatti senza cioè un po'spostarci iniziamo immediatamente i lavori
Giovanni
Abbiamo posto iniziamo con una
Con inusuale anticipo
Non è uso e costume iniziare in anticipo le iniziative e convegni come non è uso e costume che diciamo gli interventi anche i dibattiti scientifici si concludono con una perfezione
Diciamo che rasenta l'inverosimile perché insomma avevo immaginato l'inizio di questa ultima sessione di lavori per le diciotto e trenta ma siamo siamo tutti presenti e credo sia opportuno iniziare sia per avere qualche eventuale minuto in più sia per eventualmente finire con lieve anticipo rispetto a quanto pronosticato
Io ringrazio vivamente tutti i relatori prima di dare la parola al coordinatore Alessandro De Angelis che da buon provocatore credo che proverà anche ad animare questa sessione a provare ad attualizzare
Una riflessione che in un certo qual modo anche gli ultimi interventi penso a quello della professoressa guasconi piuttosto che l'intervento il professor va al sorriso sulle questioni sulle tematiche della costruzione europea le questioni comunitarie un po'hanno già iniziato a fare no
Consegnando le loro riflessioni a al presente e proiettandolo un po'quello che era il futuro del tempo
La tavola rotonda nasce con due suggestioni sostanziali la prima e raccogliere delle testimonianze quindi coinvolgere sostanzialmente coloro che hanno conosciuto se non altro per ragioni familiari e quindi vicino
I due protagonisti a quei dedicata a questa e questa praticato questo convegno di studi e allorché ci siamo interne ci siamo anche un po'come dire interrogati insieme al professor Rossi Lina gli altri membri che hanno collaborato alla creazione di questa giornata di studio succhi potessero essere dei testimoni Valenti per poter arricchire e anche al di fuori diciamo dello scenario accademico questa riflessione
Senonché ci siamo resi conto che il panorama politica attuale ci offriva una scarsità
Diciamo di possibilità e ci siamo resi conto di come i giornalisti e anche qui una lince una ristrette cerchie di giornalisti rappresenti oggi la memoria storica di questo Paese e non solo rappresenta anche una fonte utile di per riflessioni e analisi anche in contesti storico accademici
Questo
Di questo siamo lieti ma questo credo siano anche un elemento di riflessione complessiva sullo stato
Del paese sulla condizioni delle nostre istituzioni a trecentosessanta gradi e sulla qualità del nostro sistema democratico su cui anche in questo caso forse sarebbe utile interrogarsi ecco perché Massimo Franco ecco perché Marcello Sorgi siccome poi abbiamo immaginato
Di creare questo momento di confronto all'insegna di quello che è stato un po'il leit motiv di tutta l'iniziativa cioè uscendo fuori diciamo dal provincialismo che spesso accomuna le riflessioni e le analisi nel nostro Paese
Provincialismo che ci vede molto spesso a guardare rompe il nostro ombelico ma non guardare che cosa succede al di là dei nostri confini non solo in Europa ma anche al di là nello scenario internazionale globale abbiamo immaginato un po'di coinvolgere coloro che proprio nella stesura diciamo delle linee politiche internazionali sono stati vicino a Craxi e Andreotti non siamo riusciti per due diverse ragioni a contattare ne l'ambasciatore Badini che all'estero e non siamo riuscite a vedere l'ambasciatore Visconti in ottone che erano il consigliere diplomatico il vice consigliere diplomatico di Craxi
Ai tempi di Palazzo Chigi quindi dal governo trentatré ottantasette abbiamo però con noi l'ambasciatore Sessa che una valente diciamo memoria storica anche ai fini della delle vicende diplomatiche e delle dinamiche internazionali della Farnesina che credo oltre ad essere il consigliere diplomatico di Giulio Andreotti credo che ci darà conto essere stato possibile trovarlo Giulio Andreotti ci racconta un po'anche di questa vicenda queste l'arazzo con cui abbiamo compilato questa tavola rotonda e con cui abbiamo tentato un po'con un approccio un po'più globale di dare visione a questi due leader che voglio sottolineare è emerso in maniera chiara in tutto il dibattito lo dico per i nostri ospiti che sono appena arrivati sono dell'idea che comunque avevano una rappresentatività avevano nel proscenio internazionale un punto di diciamo di riferimenti un punto di affermazione della loro visione della loro azione politica e istituzionale detto ciò io do subito la parola ad Alessandro De Angelis che coordinerà questi lavori e e ringrazio tutti ringrazio nuovamente gli accademici
Per lo sforzo per il valente contributo che ci hanno offerto e ancor più per la puntualità e chiedo scusa io a nome di tutti i moderatori che hanno come dire svolto il ruolo dei cattivi nelle varie tale con le rotonde comprimendo il dibattito ma sappiano che i moderatori erano al mio a loro volta come dire tanti nati da me che ho insistito perché tutto andarsene tenti rinviamo la pubblicazione degli atti che speriamo di fare in un tempo congruo rispetto a quello che la necessità Académica richiede la la il proseguo della discussione e soprattutto anche il prosieguo di questa di un'iniziativa pubblica che comunque come abbiamo evidenziato in tutti gli interventi necessiterà di ulteriori momenti di studio di approfondimento grazie
Grazie buonasera a tutti
Mi ha già presentato come un agitatore più che come un moderatore no meritano non dico oggi tale nulla innanzitutto ringrazio prima di dare una dico due parole per ridare la parola Margherita Boniver per l'introduzione
Queste iniziative sono molto belle per tutta una serie di ragioni più perché finalmente ci si ritorna evito di imprese diciamo dopo anni di alienazione il contatto ma l'importante scambio eccetera
Secondo perché sono e qua da fatto una lode un plauso secondo me al lavoro della Fondazione Craxi sono un antidoto ai due mali diciamo del del presente che ci diceva
Che Nicola Carnevale nella nelle sue parole che sono il provincialismo il presenti Isma'cioè l'idea di analizzare la politica italiana senza mai andare oltre
I confini e questo eterno presente diciamo che accompagna sempre la discussione pubblica per cui il passato diventa sempre un ferro vecchio e e poi senza passato e futuro sempre incognita dicendo un come un buco nero in fondo al tram diceva Jannacci Carlos dice Jannacci ecco
E quindi
E è utile è importante importante lavoro e fa la fondazione di riflessione e di ricerca di di di di di documentazione
E e e di stimolo io darei subito la vola ma che evita Boniver come si dice in questi casi parte non ha bisogno di presentazioni tirare la volata a Margherita Boniver così poi entriamo nella
Discussione
Capitano e Sandro io non devo fare un intervento questa sera perché
Poi questo panel verrà concluso naturalmente da Stefania Craxi
Ma credo che abbiamo fatto una cosa estremamente ambiziosa che questa nostra ambizione abbia avuto fino adesso uno straordinario successo volevo ringraziare anche tutti coloro che ci stanno seguendo da questa mattina alle nove e mezzo
L'impresa di questo convegno di studi credo che abbia cioè vale la pena di avere ascoltato tutti questi eminenti studiosi su molti degli aspetti della politica
Di due giganti Craxi Andreotti sono stati due giganti della politica italiana con due personalità che non avrebbero potuto essere diverse con dei curriculum delle vedove diciamo
Degli exploit politici assolutamente diversi fra di loro le contrapposizioni fra di loro non sono mancate sono state anche evidentemente elencate batti
Pensare per esempio a contrapposizione
Craxi e Andreotti sulla questione e ripeto niente oppure sulla rapimento di Aldo Moro oppure alla fine diciamo della prima repubblica sul che alcune personalità vicine Andreotti avevano ingaggiato quasi apertamente con Di Pietro ma queste sono contrapposizioni che poi abbiamo visto dello scorrere delle relazioni questa mattina adesso
Sono state estremamente attenuate e i due statisti al governo insieme il governo Craxi è stato il più longevo della Prima Repubblica ricordiamolo avendo hanno trovato un sistema di collaborazione assolutamente straordinario dimostrando oltre che una forte intelligenza politica anche una sana dose di pragmatismo
Sono stati evocati ricordati con dovizia di particolari di di episodi che hanno riguardato Sigonella che hanno riguardato il bombardamento
Americano di Tripoli i due Craxi soprattutto ma anche Andreotti hanno saputo dimostrare che un solido atlantismo non deve necessariamente cede il passo a certe posizioni estremamente arroganti che sono state punto che conosciamo benissimo dei nostri alleati americani e che quindi atlantismo che rimane un cioè morti della nostra politica internazionale praticamente da sempre dalla nascita la Repubblica può essere perfettamente coniugato con una posizione di grande dignità e indipendenza del nostro paese
Detto questo io aggiungerei semplicemente che la vicenda politica dei due statisti ha avuto anche delle terribili Analogie io non potrò mai scordare il giorno in cui in Senato
Senatore a vita Giulio Andreotti costretto da un crudele vuoto palese Samp ramo già diciamo all'inizio di Tangentopoli eccetera
Ha portato a favore della sua messa sotto accusa dello suo cioè del del Brescia sotto processo
Era stato Violante all'epoca presidente della Commissione antimafia che aveva investito tutta una lunga appassionata tela di accuse nei confronti di Andreotti quale sostanzialmente veniva accusato di essere il capo della mafia
Poi Andreotti ha trovato giustizia moltissimi anni dopo ma ancora oggi c'è un certo fanatismo
Politico giudiziario e giornalistico che nega che l'assoluzione di Andreotti fosse completa non parliamo poi del percorso
Giudiziario del Werder proprio macelleria giudiziaria di cui è stata vittima Bettino Craxi il quale nei lunghi anni del figlio non ha avuto mai una sola volta la visita di un magistrato nessun magistrato italiano ha mai andato ad Hammamet per ascoltare
Sua ragioni e che è stato come sappiamo vittima anche di teorema assolutamente aberrante quello poteva non sapere eccetera eccetera
Ma sarebbe talmente lungo e forse anche estremamente doloroso per molti di noi
Ricordare quello che è stato
Un vero e proprio assalto non soltanto a politici eletti ricordiamo che assieme Andreotti e grazie sono stati messi sotto processo anche altri presidenti del Consiglio come Giovanni Goria come come
Come il Forlanini per non parlare poi quello che è successo anche a Berlusconi molti anni dopo
E quindi la loro storia la loro vicenda politica umana
Deve secondo me rimanere
Un punto un punto assolutamente importantissimo nella dalla ricostruzione di quello che è stata una stagione estremamente complicata estremamente pericolosa ricordiamo anche l'ultimi episodi anche di terrorismo in Italia lunga stagione del terrorismo che era stata osteggiata
Proprio da una solidità democratica che aveva impedito il passaggio di leggi emergenziali
L'Italia era uscita diciamo grosso modo la lunga stagione del terrorismo
Mantenendo ancora abbastanza solide intatte le sue istituzioni democratiche
Oggi siamo qui naturalmente
Bettino Craxi è morto da ventidue anni Andreotti è morto anche lui da molti anni però guarda caso non solo non ci sono più loro ma curiosamente non c'è più quella politica internazionale che secondo me dovrebbe essere assolutamente indispensabile quale una politica estera
Mediterranea che loro avevano a lungo coltivato in lungo praticato così come non mi sembra che ci sia all'orizzonte
Lo cito perché è stato citato da molti relatori questo pomeriggio alcun tipo di Progetto per dare finalmente soluzione alla questione palestinese quindi la scomparsa di due grandi politici
Uno col quale ho avuto una lunga vicenda politica personale in amichevole che è durata tutta la mia vita e l'altro invece il presidente Andreotti sono stata
Per la prima volta al governo Governo Andreotti settimo come ministro di immigrazione debbo dire lo dicevo già Stefano a suo figlio che aveva sempre trovato delle soluzioni ottimali anche per vivere questioni più complesse e quindi diciamo il mio è un ricordo assolutamente riconoscente nei confronti ovviamente di Bettino Craxi ma anche di Giulio Andreotti
Grazie
Grazie Margherita Boniver beh direi che i temi la squadernati praticamente tutti diciamo poi l'argomento Craxi Andreotti la solita debbono per proseguire il seminario di per per i prossimi tre giorni e Massimo Franco diciamo inquadratura la questione due personalità
Molto diverse
Per formazione per approccio politico no diverse quanto lo sono ad esempio diciamo come Mila no
Romani il poteva il palazzo il Pata no Milano fosse una città che Ciampi una dimensione diciamo europea eccetera
Con delle dei tratti che ricordava la Boniver però possono portarci a a tirare dei di fiducia no
E e fosse innanzitutto perché entrambi sono si dice una volta fattore K due figli diciamo del fattore K
Cresciuti in quella visione del mondo di cui ognuno dei due ha una una sua visione il superamento con la sfida di grazia Piccini diciamocelo
E fosse sulla politica estera c'è il contatto maggiore no sedimentato dalla dall'esperienza del governo ladro dell'ottanta
Per ottantatré ne in mente mentre parlava la Boniver una cosa che precipita sull'attualità che è inquadrato secondo me perfettamente qual è il tema della questione sulla politica estera cioè noi oggi sentiamo in un dibattito politico fatto mi sarebbe piaciuto vedere Craxi Andreotti davanti uno di qualunque dei talk show di oggi diciamo le le facce
Esatta
Tornati e no che sentiamo non siamo mai stati così allineati diciamo no ecco invece che non è vero invece ha ricordato appunto qual è il tema la questione cioè stare in un'alleanza che non è mai stata messa in discussione
E nell'ambito di quella alleanza esercitare diciamo un ruolo che il ruolo che c'ha una vocazione storica la posizione geografica legatissimo e politica in Italia le attribuiscono qui in questo c'è una continuità ma semmai la discontinuità discontinuità sta nel pezzo che uno esercita diciamo in quell'alleanza
Dipende poi dalla forza politica diciamo che che che un governo già io diciamo valido un po'così correggimi se sbaglio prego
No no no Monti correggo assolutamente e anzi ti ringrazio per questa impostazione
E vorrei anche prima di tutto ringraziare la senatrice Monica Stefania Craxi per quest'invito
Perché
Queste cose servono sempre un pochino a riflettere su quella che è stata l'Italia e su quello che adesso fare le debite proporzioni
Anche se devo dire quando il dottor Cannavale prima parlava di giornalisti memoria storica
L'idea di essere una memoria storica mi fa sentire ancora più vecchio quindi questa è una cosa mi sconcerta un po'però prendo atto che gli anni passano quindi cerchiamo un attimo di capire innanzitutto io
Quello che questi due grandi personaggi sono stati perché devo dire che di primo acchito la sensazione che Bettino Craxi e Giulio Andreotti fossero due persone inconciliabili
Uno era un garibaldino l'alter un papà Lino e quindi già questo faceva capire che rappresentavano due Italie agli antipodi
In realtà è vero che sono stati a lungo agli antipodi perché in fondo
Andreotti era un romano
Papalino
Organico al governo non è mai stato un capo partito non è mai voluto essere il suo vero partita era l'elettorato
Ed ha sempre avuto un'esperienza che era quella di governo
Di rappresentante storico questo è veramente si può dire del partito Stato in tutte o quasi le coalizioni che si sono succedute nel dopoguerra in Italia
E per paradosso
Loro si sono incontrati su quello che li aveva divisi più ferocemente e cioè l'anticomunismo
Perché in fondo Craxi che invece era un politico puro nel senso di grande leader di partito
Aveva percepito all'inizio Andreotti come appunto il contrario del partito socialista e del riformismo
Cosa che in parte era vera perché Andreotti era una persona di una grande ironia di una grande abilità di una grande spregiudicatezza era un conservatore che osservava tutte le riforme con una punta di diffidenza perché ne aveva viste troppe che erano fallite quindi aveva questo atteggiamento molto disincantato
Mentre Andreotti riteneva nel riformismo oltre che una necessità per modernizzare l'Italia anche un'esigenza per sviluppare appieno le potenzialità del Partito socialista che erano sempre state frustrate
Anche dal sistema elettorale ma non soltanto
Quindi per paradosso questi due partiti questi due uomini politici sono stati avvicinati proprio dall'anticomunismo
Andreotti era considerato da Craxi con diffidenza perché era stato il presidente del Consiglio nel governo di solidarietà nazionale
E in fondo Lissi erano Richet inventati dei vecchi rapporti che venivano dai tempi della sinistra cristiana nei tempi
In cui Andreotti aveva avuto ruoli parlamentari
E c'era secondo me anche
Un equivoco di fondo perché infondo Andreotti nel mille novecentosettantasei fu scelto da Moro
Perché era il più contrario all'alleanza con i comunisti
Moro disse
Il governo lo deve guidare Andreotti se no
La DC si spacca ma in realtà un era la DC che si spaccano si spaccava il Paese
Venivano messi in tensioni rapporti con la NATO e con il Vaticano si metteva intenso in rapporto con un grande elettorato moderato perché la cosa che può e spesso io tendo a dimenticare e che certamente l'avversario
Elettorale della democrazia cristiana era il Partito comunista e più in generale la sinistra
Ma il vero nemico nella DC era la destra
Il grande incubo della democrazia cristiana è sempre stato quello di un rinculo a destra di un elettorato moderato che in qualche modo grazie all'aiuto anche della Chiesa
è stato portato negli anni verso la democrazia
Con una parziale esenzione che era quella dell'unità politica dei cattolici
Finzione che non appena è finita la guerra fredda e quindi motivi fondanti di questa scissione tra virgolette non a caso non sono andati come pensava l'allora Partito comunista del PDS
In massa verso la sinistra liberati dal giogo democristiano e della chiesa
Ma sono svuotati in gran parte verso Berlusconi questo vuol dire che l'analisi in realtà di un personaggio come Andreotti seppure gli perché auto agli occhi della sinistra rifletteva una paura che poi si è concretizzata
Per quanto riguarda Craxi Craxi aveva un'altra visione del comunismo nel senso che per lui l'anticomunismo è un fatto di sopravvivenza
Come aveva vissuto l'odio dei comunisti verso qualunque forma di riformismo
E la vedeva soprattutto in chiave di compressione dello spazio del del Partito socialista
Ma lo vedeva anche in chiave di
Impedimento ad un'evoluzione del sistema politico verso quello che Craxi sperava diventasse
Naturalmente
Andreotti osservava il Partito socialista come un partito trasgressivo io ricordo sempre la metafora di Andreotti e diceva che il il partito socialista era come la minigonna
Ma che poi col tempo gli italiani sarebbero tornati ad attrezzare la gonna della misura giusta
Ecco lì c'era una un mondo e una cultura
E quindi in realtà quale è stato poi il dramma sia
Di Andreotti che di Craxi
Che di fatto mentre c'era questa discussione apparentemente sulla moda
Sulle gonne la lunghezza delle gonne perché poi Craxi era un uomo più moderno era un uomo
Che guarda molto ai diritti guardava molto anche e diritti delle donne quindi è un'altra impostazione in realtà piano piano
Questi due mondi questi due italie così sideralmente diverse sono stati avvicinate dall'esigenza di primo opporsi
All'Unione Sovietica e ad una regressione del partito comunista dopo la fine dei governi di unità nazionale
Secondo cosa molto più esistenziale
Di salvaguardare la stabilità di un sistema che verso la fine della guerra fredda cominciano ad essere messo in tensione e quindi faceva capire chiaramente di essere sul punto di crollare
Quindi la loro alleanza molto spuria molto singolare a chi poi in realtà ha dato vita governi che hanno detto qualcosa a questo Paese soprattutto perché sapevano qual era la posizione dell'Italia nel mondo
Dicevo si è basato su due fronti
Quell'interno che era quello di consolidare una stabilità in chiave anticomunista
E garantire un sistema e quello esterno era quello di rassicurare gli alleati internazionali premono con gli Stati Uniti sull'affidabilità dell'Italia
In un momento in cui il confronto con l'Unione Sovietica stava diventando qualcosa di definitivo
In realtà in questa loro grande capacità di aderire ad una politica estera ad una politica interna fortemente connotate e che naturalmente hanno trovato feroci resistenze
Hanno dimostrato di essere uomini plasmati assettati su e per la guerra fredda
Quindi erano due figli della guerra fredda
I quali a mio avviso si sono resi conto che fa conto tra i primi
Di quanto l'entrata in crisi di quel sistema
Avrebbe provocato uno sconquasso
In Italia che era la marca di confine più delicata con l'Est europeo e in tutta Europa
E credo che da questo punto di vista abbia pesato molto in negativo sui rapporti con gli Stati Uniti quello che è successo credo ne abbiate parlato nel cenava la senatrice Boniver
Quello che era successo durante la crisi di Sigonella
Nel mille novecentottantacinque ottobre l'assassinio di Leon Klinghoffer cittadino americano su una sedia a rotelle ucciso dai dirottatori
Di questo gruppo terroristico legato all'OLP in mano gli Enti circa abile con le pinze e quello che successe dopo in termini di forzature negli Stati Uniti
Che in quel caso rivelarono un Craxi e dietro le quinte un Andreotti molto decisi a difendere la sovranità del territorio italiano
Ma con tripli e quadrupli giochi da parte di strani mediatori con il Maccabi Dina o come
Alcuni capi di Stato di nazioni nordafricane le quali a mio avviso hanno inserito un elemento di diffidenza tra il nostro alleato statunitense
E Craxi Andreotti più ancora che con i loro partiti
Le quali diffidenze quando poi finita la guerra fredda si sono rivelate in tutta la loro forza che che alla fine credo che nonostante questi due politici fossero molto consapevoli di quello che stava succedendo
Non sono stati in grado pur avendolo percepito di evitare di essere travolti da quello che è successo
Credo che anche su questo è stato accennato in modo a mio avviso molto pertinente anche su questo l'epilogo del loro due esistenze entrambi messi sotto processo
Restituisce un destino comune e insieme molto diverso
Con Craxi che vuole in Tunisia per difendersi da processi
Che riteneva ingiusti convinto pessimistica mente che una magistratura politicizzata non l'avrebbe mai assolto
E Andreotti che si difendeva non da ma Ina processi
Che pure ritenere ugualmente ingiusti ma che riuscì a evitare che diventassero processi politici anche se in realtà poi lo furono al di là della volontà sia dell'imputato sia di chi lo processato
Era un modo diverso di concepire apporti con lo Stato la magistratura
Il proprio ruolo e forse quale azzardo l'idea della giustizia terrena perché Andreotti in fondo con la sua cultura cattolica aveva un'idea quasi millenari Istica di quello che poteva succedere ma sono credo due facce di una stessa medaglia lo sono stati e sono a mio avviso il monito di un rapporto irrisolto i rapporti tra potere giudiziario potere politico che si prolunga fino ai nostri giorni
Devo dire che la loro parabola il loro dramma
E anche
In modo controverso la loro grandezza non sono paragonabili a quello che vediamo oggi
Ma c'è comunque credo un elemento
Che permette di parenti riprendere da loro dalla loro esperienza un insegnamento per quanto riguarda l'Italia di oggi
Il primo e che da quando è finita la loro Italia tanto bistrattata perfino demonizzata
Il nostro paese non è mai riuscito a ritrovare un baricentro dal punto di vista geopolitico
Cioè ci sono stati tentativi di stabilizzazione c'ha provato Berlusconi
Ci ha provato Prodi
Adesso forse con Draghi si pensava si potesse ricominciare a pensare ad un'impostazione di stabilizzazione di ritrovamento del ruolo italiano del consenso esterno nel consesso internazionale ma mi pare che siano operazioni tutte molto a rischio e le altre abbiamo visto non sono riuscite comunque non come si pensava quindi questo è il primo elemento e credo che la distruzione o l'autodistruzione di una classe politica di governo non ha prodotto una classe politica alternativa in grado di restituire all'Italia non dico il ruolo che le spetta ma semplicemente un ruolo che faccia capire dove sta e dove vuole andare
Il secondo elemento è che
Mai come forse la loro esperienza ci dice che senso un ancoraggio fortissimo
Alle alleanze europee e occidentali
L'Italia sbanda
Italia sbanda ed è alla mercé di tutti i suoi nemici
Anche occidentali che tendono a rassicurarla come un Paese inaffidabile
E questo credo sia un rischio che abbiamo corso enormemente
Nel due mila e diciotto
E del quale ancora adesso abbiamo degli elementi quindi credo che la cosa per la quale oggi ci sia tra virgolette Nostalgia di Andreotti e di Craxi
Non sia tanto
Mi perdonerete sui due personaggi ma su un'idea dell'Italia che sapeva dove stanno e dove voleva andare mentre adesso sembrerebbe piuttosto senza bussola grazie
Grazie grazie Massimo Franco vive che a
Fatto un un quadro che più condivido personalmente nelle virgole e sentiti libero tra l'altro diciamo quando mi scuso se non seguirò tutto l'anno quando vuoi chiedo scusa in anticipo dei rischi perché voi capite che il vantaggio di dischi on line e che non ha la tagliola né del tempo né dello spazio mica male diciamo esatto
Mentre lì c'è un problema di di tempo e di spazio per gli articoli tradizionali poi torniamo anche sul diciamo sul nell'ottantanove e e e sull'oggi Stefano Andreotti diceva un elemento Franco che a me per esempio ha sempre colpito molto
Che che in sostanza Andreotti piacere comunisti più di Craxi la metto nemmeno della mette in maniera un po'un po'tranchant e fosse perché c'erano parte durante la stagione berlingueriano elemento biografico forse perché Bufalini ossicini Rodano avevano tutti avuto rapporti giovanili nel liceo eccetera e poi c'era un elemento passate in una semplificazione
Conservatore diciamo tra virgolette no ecco
Di cui era anche impegnato diciamo il il partito il Partito comunista italiano Craxi mi diceva l'elemento di rottura la modernità
Anche nello stile basta rileggersi il carteggio inchiodano con Berlinguer dove viene descritto come un personaggio Duchess con Mussolini Sco sostanzialmente pericoloso d'arginare
Eccetera e certamente Andreotti pur essendo diciamo più conservatori Spina come dire a destra democristiani insomma sostanzialmente lei e legato al
Degli atti accettato e ogni interlocutore fondamentalmente anticipa sì sì diamo diciamo nella era un interlocutore diciamo ecco
Prego
Così una suggestione
Ma innanzitutto permettetemi di ringraziare davvero di cuore Stefania Craxi la Fondazione Craxi tutti i professori che hanno oggi parlato con Stefania Craxi avevamo parlato di questa possibilità poggia da un po'di anni poi purtroppo il Comitato impedito la realizzazione finalmente oggi siamo arrivati a questa giornata credo aggiorna importante perché forse si comincia a parlare di quello che è accaduto
Più di trent'anni fa non più o non solo sotto l'effetto della cronaca ma si comincia davvero a ricostruirlo con
Agli occhi della storia e i professori sicuramente sono maestri non è poteva leggere i documenti e quindi dare un'immagine di quello che è accaduto un po'più aderente forse a quello che è stato venendo alla domanda i rapporti con certamente se oggi si è parlato in tutto e di più uno dei il delle differenze
Credo che di base caratteriali nostra due persone si è stato detto e verremo a questa a parte che c'era anche una differenza di etanolo Craxi era comunque più giovane però c'è anche questa grande
Differenza nostra Milano Romano Craxi è l'esponente vero penso del Milanese e mio padre e l'esponente avevo dirlo di uno che viene dal popolano romano come veniva appunto il mio padre e c'è questa contrapposizione uno aveva un carattere molto forte
Anche diciamo nelle espressioni mio padre era magari me magari forte ugualmente ma era più tranquillo più morbido anche nel modo di di esporsi certamente nei primi anni quando Craxi divenne no segretario del partito
Coincisa cono con il momento della del governo Teramo sfiducia e poi del compromesso storico e questo certamente non credo facesse molto piacere come è stato più volte sottolineato a a tante persone in particolare al Partito socialista di Craxi no perché vedevano probabilmente nel partito comunista
Questa
Diciamo possibilità di
Essere magari completamente scavalcati ammessi in subordine certamente l'Italia pagano e appagato penso
Fortemente questa riconosciuto credo da tutti il fatto che nella dopoguerra contrariamente a quello che è avvenuto negli altri paesi europei il Partito Comunista avuto una una un numero di voti molto più alti no di quello che è stato il partito senza quindi un partito comunista comunque legatissimo all'Unione Sovietica
Ha impedito probabilmente no alla nascita che dire di una vera socialdemocrazia cosa che è avvenuta poi magari un un po'molto più lentamente con le aperture fatte all'epoca di Berlinguer presso il sesto credo sia stata certamente mio padre aveva con tanti giovani comunisti comunisti cattolici che poi l'hanno aderito al Partito Comunista dei rapporti di grande amicizia però l'amicizia è un qualcosa che mio padre credo abbia avuto come avevano tanti politici di allora
Anche con gli esponenti di altri partiti nel Partito Comunista sicuramente mio padre ha avuto un rapporto privilegiato ad esempio con paglietta notte era uno dei comunisti più più violenti più vivace oppure aveva un rapporto che lo comportava spessissimo a pranzo e a cena dialogare non di amicizia
Per andare in vacanza assieme però di condividere tantissimi aspetti e questo è avvenuto un poco con tanti esponenti di tanti partiti e quindi io penso che il motivo del diciamo il di questa miglior intendimento di mio padre con epatite pensa sia un qualcosa invece legato essenzialmente al momento in cui per una serie di motivi che sono stati più o meno
Spiegati in gran parte le condivido la scelta diciamo anche di modo di chiedere a mio padre di portare diciamo di guidare il primo governo quello che l'hanno scritto cosiddette operano sfiduciato dalla Società nazionale insomma come come preferite e poi il governo del compromesso storico e
Da questo però cosa viene che intanto ed in questione sono testimone
Comunque una grandissima stima al di là delle battute e delle cose anche al veleno rotte si sono scambiati soprattutto in quegli anni non da parte di detrarsi regia lo abbiamo fatto nella famosa empito di Belzebù no separati che si è portata si porta ancora presso magari oggi o non sale battute primo poi le volpi felice finiscono in pellicceria tutte e da parte di mio padre
Grazie
Quindi non serve tenute li ha ricambiati alacre che mio padre ancora va in questa diciamo prego prende prevale predisposizione magari a casa chiude le tante volte discorsi con una battuta però c'è sempre stata io ricordo ad esempio una volta a casa io ancora vivo con lui un'intervista di un Craxi appena eletto
Segretario del partito con a fianco la moglie a piazza Navona che mio padre ascoltò con grandissimo interesse in televisione e commentò già allora con una grandissima stima una stima che poi si è manifestato già nell'ottanta quindi appena finito il
Diciamo
Piccola parentesi con mia sorella Serena io ho fatto nella vita tutt'altro ha lavorato in un'azienda da più di quarant'anni mia sorella lavorava all'Enciclopedia
Italiana ci stiamo dedicando una volta terminato il nostro il nostro la nostra vita lavorativa professionale ci stiamo dedicando alla memoria dei di nostro padre e nella valanga di documenti che ha lasciato piano piano cerchiamo di pubblicare qualcosa e troviamo chiaramente tanti documenti tra le tante carte ce ne sono molti ad esempio che ha lasciato fatto Vangelisti no lo storico collaboratore c'è una un racconto di un colloquio nell'ottanta quindi appena terminato il diciamo governo del compromesso storico con Presidente del Consiglio Cossiga e Craxi non dimentichiamo era stato comunque
Aveva avuto l'incarico poi non riuscito da parte di partiti
C'è un un in quella diciamo chiacchierata che Evangelisti riferisce a mio padre c'è senti ho parlato con Bettino Craxi di me ha detto ma se io dovessi divenire
Presidente del Consiglio tu lo faresti il ministro degli Esteri
Andreotti farebbe il ministro degli esteri come e già questo detto già nell'ottanta e Evangelisti gli risponde io penso proprio di sì tra l'altro io ti posso dire che mentre io ero contrarissimo a
Tu riuscissi a fare il Presidente del Consiglio nell'ottanta Andreotti invece ti vedeva come una soluzione ideale
Poi ci sono stati ancora qualche scambio di battuta non so il comizio di Orte in cui si sono mandati può poche fiamme ora ce ne sono tanti di risaltava ovviamente poi si è iniziato no con l'ottantatré questo periodo
Che è stato poi un periodo lungo
Di collaborazione lì degnamente c'è una una serie enorme di testimonianze
Della rapporto sempre più intenso e di unità di Dini dovuta soprattutto ed è stato sottolineato in politica estera magari nella politica italiana non è in una diversa visione dell'organizzazione dello Stato sicuramente ci sono tante differenze però c'è stato questo rapporto che poi è continuato anche mio padre rimasto al ministero degli esteri anche nei governi successivi quindi con Goria con bene Fanfani con coi de Mita e poi diventò presente però ha mantenuto sempre questo rapporto soprattutto legato a questa visione della politica estera adesso sì si può dire indubbiamente che quello che è accaduto poi no con la caduta del muro di Berlino ha creato questo sconquasso però è anche vero che diciamo la politica di di di mio padre di Craxi era una politica io credo
Che voleva ritagliare un ruolo importante dell'Italia
Nella mondo ma un ruolo importante
Per la pace nel mondo ce ne sono talmente tanti e di questo me ne se ne parla molto meno gli attestati di quello che è avvenuto in quegli anni si si parla tanto di Mediterraneo del il problema d'Israele ma tutto quello che sono stati gli interventi nel Sud America nell'America centrale in Asia in Africa don quel mondo ci potesse essere
Un un dissidio un qualcosa comunque
Andreotti e Craxi cercavano la mediazione
Poi è stato raccontato tutto il resto è queste chiaro notava c'è stato anche
Anche di questo non nel periodo Cristiano dei processi dell'uno e dell'altro finiti come sono finiti è inutile adesso sta alla Libreria c'è stato comunque anche da mio padre questa difficoltà ad accettare anche il destino umano di Craxi e abbiamo delle delle referenze della teste gli attestati in quello che ha cercato anche nella tragica fine no quando non permisero a attuo papabili ritornava in italiano come mio padre cercò nei limiti non erano anni straordinari per lui perché ricordiamo stava nel pieno dei processi però accettò nei limiti del del possibile di trova una soluzione umanitaria premesse che permettesse poi a Bettino Craxi di venire a essere curato in Italia magari di poter allungare la sua vita
Grazie
Allora ambasciatore dunque diciamo che il il punto di di di maggiore sintonia abbiamo sentito
Stefano Andreotti e oggettivamente fu la politica estera del governo del Governo
No
E
Che arriva peraltro la fase molto complicata no anche a livello internazionale
Forse momento di recrudescenza diciamo anche della guerra fredda discorso duo di Reagan su parlo quasi di di di di di impero del male una cosa del genere riferito c'era tutta la vicenda all'URSS c'era tutta la vicenda degli euromissili e forse l'Italia percepita e una sua certa fragilità nel consesso internazionale
Dopo il il vertice di Portorico non della fine degli anni settanta è stato questo che mi scuso e diventa un punto fermo di Craxi quello di riacquistare alcun prestigio un peso leggendolo diciamo il passato in relazione all'oggi io vedo una cosa due cose fondamentalmente la prima è qua sì tutti d'accordo e quella di stare diciamo nell'Alleanza atlantica ma con un punto di vista un peso incentivato
E la seconda è il ruolo sostanzialmente nel mediterraneo e nel Medio Oriente no io per esempio quando si parla
Attualmente diciamo della politica la politica estera dell'Italia che diciamo ormai siamo complementi scomparsi dalla Libia per esempio non non ci occupiamo più dell'Africa perché poi nel pensiamo che la sfida di Putin sia solo il Don bassa diciamo occupò l'Ucraina mentre mi pare un po'più complesse determinano dalla Siria Centrafrica dove scorrazzano diciamo il contrasto della banca no
Francesi sono andati via dal Mali nella Russia cioè insomma con tutto quello che poi comporta diciamo dal punto di vista delle conseguenze sull'Energia
Abbiamo fatto diciamo questo accordo con l'Algeria
Speriamo che duri diciamo così considerando anche i rapporti che alla giuria con la Russia sin dalla guerra di liberazione coloniale eccetera in termini di ricaduta
Sull'immigrazione che di sicurezza quello secondo me è il punto vero in rapporto a certi in Medio Oriente nata ne
Penso a Craxi con Arafat ad Andreotti collo rotondo vanno litiga con gli americani sulla questione di Gheddafi sbaglio
Ma guardi non non non sbaglia
Però devo
Onestamente
Ricordare un po'qualche cosa perché non vorrei che si pensasse qui non lo dico per il mestiere che ho fatto o perché ho cominciato a collaborare con il presidente Andreotti nelle governo della non sfiducia nel l'agosto del mille novecento settanta sei ma l'Italia ha una sua posizione in politica estera l'aveva cui questo tengo ci tengo moltissimo a a ricordarlo
Giulio Andreotti quando andava all'estero dato ministro degli esteri o dal presidente del Consiglio
Era solito ricordare ai nostri interlocutori stranieri che ci guardavano sempre così con un occhio
Un po'di traverso perché purtroppo lui abbiamo questo peccato originale per cui all'estero io l'ho vissuto sulla mia pelle
Facendo per quattro volte l'ambasciatore ogni volta io dovevo privo passato ai raggi secondi facevano la la la la TAC poi mi facevano pure bello al Bot incompleto perché dovevano capire che ero e chi soprattutto chi avevo dietro
Andreotti ricordava sempre che in realtà noi anche negli anni settanta Carafa avevamo frequenti cambi di governo ma c'era un tema sul quale c'era una grande un grande consenso che era quello che la politica estera è che buona politica estera che in realtà poi ci aveva fatto apprezzare in vari consessi internazionali
E ricordava al la vorrei ricordarlo soprattutto a anche agli studiosi che hanno guardato le carte con tantissima attenzione ai quali esprimo tutto il mio la mia ammirazione nel
Governo successivo a quello del settantasei quello della solidarietà nazionale del mille novecentosettantotto
Del quale è stato parlato citato come Andreotti avesse come ministro degli esteri non uno sprovveduto un signore Arnaldo Forlani che che aveva un un suo passato una sua storia non suo storia con
Anche con il Medio Oriente e quindi voglio dire nessuno ha inventato niente noi abbiamo in Italia l'orgoglio di poter essere stati fino a qualche anno fa
Lei ha sicuramente ragione nel dire che poi siamo scomparsi dai radar ma un tempo non succedeva niente nel Medio Oriente e nel Mediterraneo se non ci venivamo interrogati prima nove
Certamente e quindi dico di chi in tutti quegli anni i governi che si sono succeduti che hanno preceduto quello di Andreotti e poi quelli che hanno seguito fino poi al agosto del mille novecentottantatré con Andreotti che diventa ministro degli esteri del governo Craxi insomma l'Italia era un paese che conta
Non non lei citava Portorico certo ma il Portorico nel mille novecentosettantacinque
Presidente del Consiglio si chiamava Aldo Moro
Personaggio secondario no gigante anche luglio
Noi eravamo stati esclusi la Farnesina m'ha fatto piacere che non mi ricordo se era la professoressa guasconi abbia citato alcuni miei eminenti colleghi a più anziani di me in quegli anni dalla Farnesina
Non non la devo assolutamente difendere ma insomma svolse un lavoro straordinario perché l'allora segretario generale della Farnesina ministro degli esteri era Mariano Rumor altro ex presidente del Consiglio si mise in viaggio fece il giro delle capitali e spiegò che non era era impensabile che si facesse un vertice G sei senza all'Italia e così noi da allora venimmo a inseriti ma c'è un punto ritorno rapidamente perché questo può è spiegata naturalmente Craxi Andreotti sono ha detto l'ha detto Margherita Boniver due giganti è fuori discussione
Nel mille novecento settantanove
La prima la Camera dei deputati e poi il Senato della Repubblica provano due risoluzioni in un testo identico
Che non viene purtroppo mai ricordato
Fortemente voluto dal governo Andreotti nelle quali si afferma i testi in entrambi i rami del Parlamento appare firmati da tutti i partiti politici delle quali si afferma che la scelta atlantica e la scelta europea sono i due punti fondamentali di riferimento della politica estera italiana
E allora c'è alla continuità lo dico anche all'amico Massimo Franco con i giorni nostri perché voi ricorderete che Mario Draghi
Nel momento in cui Sean se la riserva
Uscendo dal Quirinale disse proprio questo
Difficile Landella la scelta atlantica e quella europea sono i punti rimangono i punti di riferimento dell'Italia veniamo rapidamente a qualche considerazione su su Craxi e Andreotti io posso
Aggiungere alcune cose una alloggiasse segnalata prima la professione alla professoressa guasconi ma mi serve per riferire su una particolare attenzione che Andreotti ha sempre avuto e questo è una caratteristica sui che sua che non spesso viene dimenticata
In linea peraltro con una tradizione dei governi precedenti ma con Andreotti in modo particolare l'attenzione e rispetto nei confronti del Parlamento
E lo sottolineo perché in più di una circostanza in politica estera
Noi ci siamo abbiamo segnato volte un rallentamento in modo particolare nella la firma dell'atto unico
Nella firma dell'atto unico Andreotti aveva delle perplessità perché Andreotti aveva le orecchie come le antenne paraboliche lui sentiva i pareri di tutti
Bastava che tre quattro cinque parlamentari di forze diverse cominciassero a manifestarsi delle perplessità come fu il caso
Io all'epoca ero ritornato con di nuovo con Andreotti e mi occupavo dei rapporti con il Parlamento
Vengo ora alla favola noi organizzammo le forze parlamentari organizzarono io dovremmo ovviamente di cose il presidente dovette accettare un dibattito che ci impose
Una pausa di riflessione sulla firma dell'atto unico europeo del motivo per il quale noi poi abbiamo ritardato la firma
Il rapporto con gli americani
Andreotti a noi che lavoravamo con lui ci ha sempre insegnato un principio estremamente chiaro
Fedeltà al Patto Atlantico
E ovviamente la scelta europea ma soprattutto una chiave di comportamento
Con gli alleati non ci sta mai sull'attenti ma sempre sul riposo
Andreotti è stato probabilmente insieme ad altri uomini di governo democristiani peraltro uno dei più filo atlantici
Non dimentichiamoci che quando Andreotti ridiventa presidente del consiglio già nel settantasei e poi nel settantotto ma quando poi ridiventa presidente del Consiglio
Nel ottantanove quando poi né di dopo diventa per la prima volta al ministro degli Esteri nell'ottantatré con Craxi
Alle spalle una carriera da membro del Governo da guinness dei primati perché non c'era nessun'altro
Sì qualche altro uomo politico democristiano che aveva fatto poi ovviamente il presidente del Consiglio parlo di Rho Borodin rumor di Forlani
Avevano fatto più esperienze ma sono Andreotti vi aveva accumulato un'infinità tra le quali per due volte se ricordo bene ministro dalla difesa e il ministro della difesa ha come interlocutore numero uno il ministro dalla difesa il segretario alla Difesa americano e quindi una frequentazione con gli Stati Uniti da cui un rapporto particolare con gli Stati Uniti
Rapporto che proprio per il concetto di Andreotti non è mai stato sull'attenti perché questo non era proprio nella natura di Andreotti di essere sull'attenti davanti a nessuno
Rapporto so che sto se ne è parlato mai probabilmente proprio nel momento in cui ancora non ero arrivato mentre si parlava oggi pomeriggio
Il dell'attenzione dell'Italia nei confronti del Mediterraneo e io parlo anche avendo fatto il direttore generale del Mediterraneo e del Medio Oriente alla Farnesina
Un tema sul quale sicuramente Andreotti e gli americani non quasi mai sono stati d'accordo e la Libia non è un segreto
C'è chi sostiene che l'atteggiamento di Andreotti nei confronti della Libia possa aver poi ispirato anche qui
Certi atteggiamenti americani che hanno poi portato a rapporti strani fra pentiti eccetera
Sicuramente sicuramente Andreotti in linea con una politica italiana che torno a ripetere risale ecco io ho citato record ex Presidente del Consiglio o ex ministri degli Esteri poi qua e perché tutti si scambiavano facevo il Presidente del Consiglio con il ministro degli Esteri
Non ho citato farfallina Pantani eccetera Fanfani darne mi anche mi quindi anche Nenni non dimentichiamolo anche membri cioè
C'è un atteggiamento propongo la notte di Stalin quella fase della guerra fece
Ora poi naturalmente Craxi Andreotti essendo non solo due giganti ma che due personaggi fuori del normale dal punto di vista politico
Con Craxi sicuramente più più animale Andreotti più studioso più più gestore delle carte
Beh sposo il ruolo dell'Italia nel mondo
Piccolo dettaglio così tanto per dare un tocco di di di di ricordi e di memorie io ero al gabinetto
Vengo richiamato ero in Brasile vengono i granata gabinetto di Andrea del di Andreotti
Quando si forma di governo e mi trovo a essere l'unico dei vecchi di Andreotti quando bisognava partire a ottobre per il primo viaggio di Craxi negli Stati Uniti
Viaggio estremamente importante dove devo dire la verità io ricordo
Un bossolo padre di Stefania
Che si muoveva per la prima volta sul piano internazionale
E già nell'aereo nel viaggio di andata a Washington ricordo queste lunghe chiacchierate con Andreotti temi aveva fuori di dubbio una esperienza in campo internazionale dieci volte superiore a quella di vostro padre che poi non è stato sufficientemente ricordato panzerotti alle spalle tra le tante cose che aveva fatto era stato presidente della unione prima italiani e poi mondiale interna parlamentare
E quindi me lo ricordo questo Craxi che faceva parlare nei negli incontri anche alla Casa Bianca dove lui ovviamente era il il primo a dover parlare ma dava spesso la parola da Andreotti
Andreotti che svolgeva il ruolo di secondo con quella modestia qui dei dei ruoli che lo ha sempre contraddistinto io ricordo lo stesso atteggiamento di Andreotti quando nel mille novecentottantasette fallita e qui gli storici dovrebbero ricordare un momento perché quella famosa staffetta perché nel mille novecentottantasette
Ci doveva essere la staffetta tra Craxi Andreotti a Palazzo Chigi che il giorno prima gliel'soglia nella riserva i socialisti lanciarono la buccia di banana del nucleare quindi Andreotti fu costretto a rinunciare
Diventò il ministro degli esteri del giovanissimo Goria e mi ricordo che due giorni dopo c'era una grande riunione interna al signor accuse
A che facemmo alla villa Doria Pamphilj
E Goria che chiede la parola ad Andreotti perché non sapeva cosa dire del mi mi mi fermo perché ho già Dior quando dicevo del del parlamento credetemi è stato sempre una cosa estremamente fondamentale per andrò che in modo particolari il ruolo del Parlamento europeo all'interno dalla costruzione europea
Andreotti sin dal Governo nel settantasei
Prese l'abitudine di convocare periodicamente tutti i parlamentari italiani membri dei del Parlamento europeo e per rioni e delle riunioni di coordinamento
Questo questa conferma quindi che c'era un'attenzione molto particolare nei confronti del processo dalla costituzione europea ma in modo particolare del ruolo che doveva svolgevi il Parlamento nel processo di costituzione europea
Pure il vibrato silenzio
Bene grazie
Sentiva Stefania per portare diciamo
Ecco o sull'oltre
Aiutami chiacchierammo Lippoli Berlino
Quanti sono i movimenti di liberazione diciamo che Craxi ha perché abbiamo passato in questo Paese sta o settantotto giorni
Del contenuto dibattito su su una sola cosa è giusto calendario dare a è giusto è giusto dare isola è giusto o non è giusto dare aiuti mi cinque i movimenti beh allora facciamo prima di lui anche nona intanto
La prima cosa che voglio dire grazie a tutti quelli che hanno consentito che si svolgesse oggi questa giornata perché io considero quindi grazie presidente Margherita Boniver grazie a Giovanni Orsina presidente del comitato scientifico grazie Nicola Carnovale
Segretario generale della Fondazione e a tutti gli accademici intervenuti perché guardate
Successo oggi una cosa secondo importante non è successo tante volte in questi anni che depositante Lecce le polveri della furia giacobina che si è potuto parlare di un pezzo della storia repubblicana con metodo storiografico lo spirito di verità anche diciamo non tifoso
E soprattutto Suma dire è importante anche opporre alla mistificazione che è stata tentata in questi anni che e che atteso raccontare la strada Prima Repubblica primo romanzo criminale opporre appunto un metodo che sia molto diverso quindi adesso ti rispondo però io ci tenevo a ringraziare tutti per questo e dire che oggi è una giornata
Importante allora
Craxi che aveva una grande esperienza internazionale perché se ne parliamo di istituzioni sono d'accordo con l'ambasciatore ma tutta la formazione politica di Craxi
Avviene girando il lungo e largo per il mondo con le organizzazioni universitarie quindi l'uno uno di prima Lugi dopo dove conobbe molti di questi leader internazionale ragazzi
E molti di questi ridere il mezzo internazionali furono poi quelli che dei loro Paesi sì ribellavano a sistemi non democratici che lottavano per la privazione della loro libertà grazie agli Stati
Sì aiutato in Europa gli spagnoli portoghesi greci lotta in lotta contro colonnelli
A intatto nei Paesi dell'Est russi cecoslovacchi polacchi ungheresi nei paesi dell'Ovest www Guagliani cileni e argentini dai tetti tutti delimitati politicamente e aiutati finanziariamente e mi dispiace per le anime belle i finanziamenti non passavano per la Banca d'Italia chi aiutati tutti e oggi ho sentito una professoressa che diceva Mitterrand Mitterand niente Mitterrand ha chiuso le porte dell'Eliseo in faccia a chiunque non fosse in ortodossia dispetto all'Unione Sovietica non parliamo dei Comunisti Italiani giri Pelikan era un comunista cecoslovacco gli venne chiusa la porta in faccia Craxi lo porta a fare il parlamentare europeo eletto sotto riflesso chavista a quello è stato una parte importantissima dell'azione in politica estera di Craxi
Purtroppo le fonti di tutto questo lavoro un po'si sono perse un po'erano fonti come dire che viaggiavano anche su canali non ufficiali però ricordo che per esempio Consales solare cioè Papandreou quando erano inglesi sarebbero tutti un ufficio uno stipendio in via del Corso quindi quello è stato un parte importantissima nel lavoro di Tina
Anche il famoso discorso
Parlamento sulla legittimità della lotta armata no del
Va fatto nome complesso lamenta e ritornò Craxi e Andreotti che avevano rispetto alla questione palestinese a una stessa visione entrambi lavoravano affinché Arafat this mettesse la lotta armata quindi diventasse interlocutore dell'Occidente cosa che poi è avvenuta una in questi anni il processo di pace è stato totalmente fermo tant'è che oggi c'è una recrudescenza delle violenze da una parte e dall'altra
Perché di fatto mancano con gli interlocutori manca un interlocutore credibile tra le forze palestinesi però diciamo che anche americani non si sono molto spesi sulla questione in questi anni
Quindi si lui dice un popolo di lotta popolo occupato che lotta per la sua libertà
Allergiche legittimato utilizzare la forza armata in quell'occasione siccome era Spadolini che aveva creato la questione dimettendosi dal Governo
Lui un po'che era un po'dispettoso Craxi criticità Mazzini dicendo Mazzini un uomo così religioso così idealista
Però per Bach combattere per unità d'Italia nonna rinuncia a organizzare gli assassini politici successe quel giorno al Cervino nell'aula
Studiato il dalla destra venne giù il MOL
Marcello ma allora quando diciamo
Vorrei un attimo quando tutto nasce quando tutto finisce no
A quando tutto nasce ricordavamo prima Andreotti non era al governo da alcuni anni no
Dopo dopodiché la questione di nuovo eccetera mi sembra che fosse presidente
Presidente che non ha Barbero
Allora sbaglia presidente della commissione Esteri no e con Craxi poi sostanzialmente ritorna al governo no e la scatta il
Una sintonia
Mentre dall'altro cioè una profonda sintonia del PC con la sinistra democristiana diciamo no e questo segna no il fondamentalmente il il decennio il decennio successivo
No
No anch'io ovviamente ringrazio di questi invito e della considerazione e si fa di noi giornalisti con qualche a hanno avvilito
Esperienza alle spalle perché è vero che la nostra generazione nella mia quella in Massimo Franco e dei dei pochi che sono ancora in servizio ha avuto la la la fortuna
Di di vivere questa questo periodo
Finale della prima repubblica e anche questo periodo finale del secolo scorso uno e e e di livello a stretto contatto con questi personaggi enormi come Craxi e Andreotti i quali avevano nei nostri confronti un atteggiamento un po'pedagogico no siccome non eravamo giovani
Ragazzi che ovviamente rito aumentava amo perché stavamo sempre lì
Ad aspettarli chiede io fargli delle domande a volte anche ingenua per cui ricevevamo del o non ricevevamo risposto nel caso di Craxi ricevevamo delle risposte che ci facevano volare
Proprio per questo aveva un atteggiamento pedagogico appunto io
Per dire ricordo gli viaggio fatto con Craxi quando non non era più Presidente del Consiglio ed era vice segretario dell'ONU e andavamo in Cile
Ricco perché lì finiva in regime di Pinochet
E fu straordinario assistere al fatto che in quel momento in un Paese in cui c'era una grandissima confusione alla fine di una dittatura c'erano tredici partiti comunisti cinque partiti socialisti insomma
Non si riusciva a trovare un equilibrio politico Craxi andò lei disse
Poche storie dovete votare il presidente della Repubblica democristiano sono qui salta tutto
E poi poi vedremo poi più bravo verrà dopo aver ed era straordinario assistere al fatto che
Tutti gli obbedivano cioè tutti capirono che quella era la soluzione politica più ragionevole ancorché non fossero più la quella più conveniente per tutti insomma fare politica a livello di grandi leader era
Era queste di quel viaggio ricordo anche che una sera in albergo siccome c'era uno che aveva fondato una specie di partito radicale io dico una specie di partito radicale perché il nostro partito radicale
Una volta bisogna fare con un convegno sul partito radicale nostro partito radicale peraltro molto vicino ai soci a quello socialista è un'eccezione della storia ma
Aveva fondato una specie di partito radicale che l'aveva modificato gli equilibri elettorali
E in tutto il Paese e allora Craxi una sera disse
Mi sa che attorno ai torna in Italia cambio tutto si chiamava Peppe questo partito
Cambio tutto faccio io un prete italiano così voi giornalisti vi potete votare perché era convinto che nessuno dei giornalistico avesse in simpatia allora
è stato detto molto è stato detto quasi tutto credo
Perché tutti il contributo verso di questo seminario sono del più alto livello quasi tutti conoscevano
Craxi da da vicino quindi io mi limito cercare di approfondire alcuni aspetti diversi modi diversissimi
Craxi che va al Quirinale quando riceve l'incarico per la prima volta settantanove Valtellina venne jeans tanto per Pertini lo rimanda indietro gli dice che si deve presentare con l'abito grigio
E Andreotti che era sempre avvolto in queste grisaglia ministeriale anche quando non era al governo io credo nel non si possa ricordare una volta in cui Andreotti fosse non so con una camicia senza la giacca
Cosa aveva questi abiti cuciti addosso da un salto molto sapiente che riusciva a camuffare anche quella caratteristica incurvatura per della schiena anche gli era valso col soprannome che io qui non ricordo ma che insomma egli portava molta molta fortuna poi Craxi con questa passione per il segreto appunto cioè lui aveva un rapporto tutto sommato positivo con i giornalisti però non voleva che i giornalisti ficcanaso del naso nelle cose del suo partito
E e questo naturalmente non era possibile per cui una volta che si accorse che
Una finestra di un bagno della sede del partito socialista
Era confinante con la sala dalla direzione per cui qualcuno di noi si arrampicava mi soprattutto Minzolini devo dire si arrampicava veri e faceva il verbale della direzione fece murare la finestra ecco grazie era fatta mente Andreotti
Le le le riunioni degli andreottiani uno talmente aperte che quando nel mille novecentottantaquattro Andreotti fu fatto fuori dalla maggioranza democristiana
Ed era un guaio esser fatti fuori dalla maggioranza democristiana perché che andava in minoranza della DC per carità era rispettato però ministeri pochi sottosegretaria tipo insomma peso specifico scendeva e immediatamente vi pronunciò quel famoso discorso che a me parve molto spiritoso
Da trent'anni mi descrivono sul viale del tramonto è un viale lungo è bello io ma lo conservino e siccome dall'ottantaquattro qualche è durato altri vent'anni
E abbondanti in ruoli di primo piano con tutte le difficoltà
Che ma sesto
E se se si potrebbero fare tante altre differenze Manson sono già state fatte una lamina ne sarò tra Paperino certo li univa la politica estera
Anche con esperienze diverse è vero però Craxi prima di fare il vice segretario
E poi il segretario del partito socialista aveva avuto un'esperienza lo ricordava qui Stefania
Un'esperienza internazionale di grandissimo livello è un'esperienza internazionale sia a livello di leader socialisti di partiti amici sia a livello di leader di movimenti
Rivoluzionario palla rivoluzionari che poi il partito socialista continuo a a finanziare con con con i soldi del del partito
E questo qui ovviamente fatto capire che se i capisaldi della politica estera l'atlantismo ed europeismo erano comuni
A alcuni
O addentellati erano diversi per i rischi per intenderci erano uniti su Arafat non erano uniti su su altre cose d'altra parte non erano non erano luogo uguali ma certo questo rapporto con gli arabi della costa nordorientale Nord africana in mostri dirimpettai è un rapporto molto forte e allora si ricorda sempre Sigonella
E secondo me Sigonella tra tutte le altre cose
Sigonella è l'esempio di una prova di realtà che Andreotti ha nei confronti di Craxi perché Sigonella
Una prova di grande autonomia di Craxi
Una prova di come sia reati ma si è anche indipendenti però poteva essere uno scivolone mica male no perché schierare i carabinieri contro i marine rifiutarsi di consegnare un capo terrorista che aveva sequestrato una nave
Nella quale nave era poi stato ammazzato un un turista americano
Paralitico di origine ebrea beh insomma ci voleva
Effettua ecco in quei giorni lo dicono i documenti peraltro pubblicati dalla Fondazione Craxi in quei giorni
Andreotti assolutamente solidale con Craxi e quando c'è una
Intavolatura io la chiamo così ma è molto di più diciamo una crisi anche con l'ambasciata americana a Roma in particolare con l'ambasciatore
Americano a un certo punto l'ambasciatore americano si sfogano Andreotti
E dice ma insomma io qui chiamo il presidente Craxi nomine al telefono e chiamo al capo alla segreteria nomina telefono e chiamo sottosegretaria Maddaloni meno al telefono ma è mai possibile che l'ambasciatore americano in un frangente così delicato non posso parlare con nessuno del governo almeno mi parli lei che il ministro degli Esteri Andreotti diceva bene lo riceverò domani mattina
A riprova di una certa prudenza telefonica li caratterizzava comunque la Prima Repubblica venga domattina nel mio ufficio mi aveva questo ufficio ala sono Renzo in Lucina dove andava alle sei di mattina e dove se tutto per fare le sei di mattina Andreotti ti rispondeva non ti diceva assolutamente niente pensano la stessa cosa
Ed è fatta con Craxi quale al contrario certo che leggeva otto articoletti telefonava al giornale e ti dice non hai capito niente code poi insomma ti diceva tanta altre cose a un certo punto aveva una caratteristica non diceva mai pronto quando cominciava la telefonata
E non chiudeva mai la telefonata come facciamo tutti tipo va be'ci sentiamo oppure arrivederci cosa improvvisamente la telefonata si interrompe la cominciava senza pronto e si interrompeva senza saluti cioè e questa era una caratteristica che secondo me contribuiva a dare una certa stortura o personaggio con cui parlare ti faceva capire
E che aveva impiegato alcuni minuti preziosi della sua giornata parlarti al telefono ma che quei minuti dovevano finire nel modo più rapido possibile del
Andreotti riceve l'ambasciatore americano ambasciatore americano si lamenta appunto di queste cose Andreotti dice guardi
Io le consiglio di aspettare DS del paziente
Perché Craxi in questi giorni è nervoso e quando è nervoso incontri non si sa come possono andare a finire quindi stia calmo ora naturalmente in una circostanza di quel genere con la sapienza politica è è con le sfumature di Andreotti avrebbe potuto tranquillamente far capire all'ambasciatore americano che
L'unione era perfettamente d'accordo fino in fondo con quello che a Craxi aveva fatto invece non d'accordo perché questo era Andreotti Andreotti in questo pena era come Craxi qual era la vera differenza politica tra i due
Allora è stato ricordato la differenza d'età quindici anni fanno due generazioni fanno anche tre generazioni se vogliamo
Andreotti ha ventisei anni e era deputato alla Costituente Craxi quando c'era la costituente aveva tredici quattordici anni e Andreotti era era collaboratore più stretto di De Gasperi
Craxi Degasperi credo un po'avesse mai conosciuto De Gasperi muore nel cinquantatré cinquantaquattro adesso non ricordo l'ha fatta esatta insomma Craxi
Si accingeva ad entrare in politica ma
Al livello comunale a livello insomma di partito
Locale queste questo qua fa sicuramente la differenza perché questa differenza importante secondo me perché Andreotti era un uomo del Governo dell'esistente cioè Andreotti pensa era innanzitutto un uomo di governo l'unico partito c'è una a che fare perché poi era fondamentale non finire in minoranza partite fondamentale essere considerato Andreotti come fu considerato Andreotti per settant'anni
Ma insomma mi del partito se ne occupava poco e e Iran in un grande uomo di governo a un uomo dell'amministrazione del presente cioè riteneva che il presente fosse già pieno di tanti problemi che c'era di più di quello che si poteva risolvere noi che quindi e la meglio occuparsi del presente Craxi era un uomo rivolto al futuro
Questa sua passione per la modernità questa sua passione per il cambiamento e ovviamente con rendeva completamente diverso da da e questa secondo me è la diversità più importante
E tra tra i due però Andreotti era in grado di apprezzare alcune delle proposte di che per esempio sulla proposta di riforma istituzionale
Che ce n'era uno alla democrazia cristiana una del partito socialista ovverosia il partito socialista propose una grande riforma istituzionale disse facciamo come si fa in Francia
Eleggiamo direttamente il Presidente della Repubblica la Democrazia Cristiana corse ai ripari allora c'era la segreteria De Mita
E De Mita si fece fare da un gruppo devo dire di costituzionalisti anche bravi uno fu ammazzato le Brigate Rosse Roberto Ruffilli
Si fece fare una proposta che prevedeva invece facciamo come in Germania cioè mettiamo il cancelliere eleggiamo il cancelliere però lasciamo che tutto sia eletto proporzionalmente non non facciamo un sistema maggioritario come centro anzi a cosa che allora
Era considerato in Italia possa inaccettabile
Ne
Andreotti condivideva di più la proposta socialista che quella democristiana
E Craxi portava avanti la sua proposta di riforma pur sapendo che se si fosse realizzata la prima volta si sarebbero trovati Andreotti contro Craxi e probabilmente avrebbe vinto Andreotti perché comunque la Democrazia Cristiana vola più voti
E perché metà del partito comunista avrebbe votato per Andreotti in odio a Craxi
E qui veniamo al pulp al punto poi chiudo insomma
Craxi entra nella politica italiana come leader nazionale
Quando c'è la solidarietà nazionale che cosa la solidarietà nazionale forse bisognerebbe suggerire a un politologo di studiarla sotto questo aspetto va solidarietà nazionale e
Il riconoscimento che in Italia è una Polonia metà americane metà vaticana e che l'amministrazione di questi due aspetti coloniali è molto difficile no e quindi per fare in modo che questo si tenti di di di di risolverlo si mettano insieme i due grandi partiti la DC e il Partito comunista no e tutto quello che fino a quel momento è stato come dire
Praticato ma non dichiarato cioè il consociativismo fra questi due grandi partiti la la Repubblica è andata avanti cioè Degasperi tra gli atti va bene fecero a quarantotto ma dopo il quarantotto trovarla DC trovò un sacco di momenti
Egli unità penso sovrapressione di Gronchi come Presidente della Repubblica ma ma non solo quattro solo ad esempio che che che il primo esempio che mi viene alla memoria
Allora quello che era stato praticato ma non dichiarato e cioè il fatto che l'Italia doveva fare i conti con gli americani e con il Vaticano e dovrà fare i conti con la DC e con i comunisti i due grandi partiti di massa nella solita da nazionale
Viene istituzionalizzato
Cioè si fa prima il governo non si riduce ricordava l'ambasciatore Sessa poi si fa il Governo de della della fiducia diciamo in cui ci sono i comunisti che votano il governo dopo il sequestro di Moro
Ma votano il governo ma non votano
Non non entrano nel governo perché i democristiani non vi fanno entrare
E il passo successivo sarebbero stati i ministri comunisti se non fosse che veneziani del mille novecentosettantanove i comunisti prendono una batosta perdono quattro punti e Berlinguer sbagliando ovviamente cambia linea
Esce dal governo interrompe attenzione rompe sull'Europa quindi rompe su un tema importantissimo perché abbiamo detto che l'europeismo e atlantismo erano i due capisaldi della politica estera rompere sull'Europa a un una rottura
Di quelle irrecuperabili no rompe sull'Europa torna a fare i comunisti vecchia maniera cioè l'alternativa anche se non a laureati per farlo
La DC era un coacervo di corruzione di mafia e non ha ancora preso di mira Craxi perché Craxi
Nel mille novecentosettantanove c'è stato Moro è vero e Craxi è stato il solo a premere per
Una soluzione umanitaria per fare liberale e e Moro Berlinguer via appresso le misure ma non immagina che questo conflitto sarà quello che caratterizza dagli anni ottanta e che il governo dichiararsi
E sarà un governo essenzialmente di contrasto non confronto attenzione
Con il Partito comunista fino al referendum del mille novecentottantacinque sulla scala mobile che rappresenta con il mio modo di vedere
Il punto di coraggio più forte di Craxi dai documenti che sono stati pubblicati ricorda anche che qualche giorno se ne sia pentito prima del voto cioè che sa ma mano che il voto si avvicinava pensava
Faceva non lo diceva così attenzione ma faceva il classico ragionamento da chi me l'ha fatto fare qua se vincono i comunisti è finita per sempre invece Fini che vinse luce gli americani votavano per Craxi anziché per Berlinguer e Berlinguer anzi morì
Prima del referendum pur avendolo dichiarato nel mille novecentottantaquattro morì in quel modo che che ritroviamo conclude concludendo
Erano diversi si trovano insieme a governare si scambiano una straordinaria ottavo mentre governavano governavano bene perché quello fu un governo di quelli che è entrato nella storia perché era un governo forte modernizzatore di di crescita economica per il Paese
Si separarono quando Andreotti torno governo tornò a Palazzo Chigi e Craxi invece sappiamo che Craxi non voleva fare il ministro
Non è detto che Andreotti non gli abbia scambiato lo ha proposto che lui fece nel settantanove viene a farmi il ministro
Degli esseri adesso non è detto non risulta ma ma è possibile è possibile però però sappiamo che Craxi non voleva fare il ministro per si aspettava il suo turno per fondare la seconda volta
Ultimissima cosa è stato ricordato che ebbero due atteggiamenti opposti rispetto ai processi che mi tormentavano nella fase finale della loro esistenza politica ed è vero
Craxi
Attacco la magistratura politicizzata definì processi contro di lui come processi politici è un certo punto quando in esilio ad Hammamet
Come come forma estrema di allontanamento da un Paese che ero che lo aveva mania compensato così di quello che
Era stato il suo Andreotti invece si difese dal processo fu assolto poi fu assolto è prescritto su questa cosa dello soluzione della prescrizione c'è stato un lunghissimo dibattito che è inutile
Approfondire però nel due mila sei fu candidato del centro destra alla presidenza del Senato e perse per un voto
Ora
A proposito delle domande che ci facciamo che cosa sarebbe successo se che cosa sarebbe successo se il centrosinistra avesse votato per Andreotti nel due mila e sei come presidente del Senato innanzitutto il presidente del Senato sarebbe stato eletto da tutti
Come sarebbe sempre bene per un presidente di assemblea ma soprattutto siccome in quella legislatura in cui Franco Marini fu eletto presidente del Senato per un vuoto e dopo una sede di votazione hanno andate a vuoto Romano Prodi che aveva vinto le elezioni ed è da un lato alla guida del Governo per la seconda volta che sarebbe durato solo due anni due anni di tormento indicibile perché la maggioranza di centrosinistra nel frattempo si era completamente sfarina tra pensante milioni Formica
E e e
Romano Prodi abbia fatto la sua legislatura tranquillamente
Se se avesse letto Andreotti presidente
Del Senato con i voti del centrosinistra e del centrodestra il problema che si pose allora e che non si è più risolto del fatto che al Senato non c'è mai maggioranza per qualsiasi governo non ci sarebbe stato perché Andreotti avrebbe messo le cose in modo che il Governo andasse avanti perché Andreotti
L'unica cosa su cui non sono d'accordo di cui avete sentito perché Andreotti apparteneva alla destra democristiana no Andreotti apparteneva al centro democristiano Andreotti era stato giovanissimo un giovanissimo politicamente Ministro della Difesa
Sì dei primi governi del centrosinistra perché si diceva che dovesse bilanciare perdiamo garantire agli americani che non vedevano bene i governi coi socialisti ma lui garantiva volentieri gli americani ma dalla sua posizione e di centro
Finisco
Nel loro diversità politica nell'affrontare i processi appunto Andreotti finì così cioè non fece il Presidente del Senato ma fu la candidatura alla presidenza del Senato fu la sua completa riabilitazione no
Craxi andò in esilio ad Hammamet e siccome Craxi era un uomo che guardava al futuro Craxi andò in esilio ad Hammamet
Non pensando di restarci secondo me
Ma pensando che sarebbe successo qualcosa per cui anche lui sarebbe stato riabilitato è anche la questione dei processi politici della sulla corruzione sarebbe stata risolta del resto Amato ci provò ma non ci riuscì
Non si non si sa bene con quanto volontà ci provò insomma diciamo che ci fu un tentativo che anche che creando dopo il famoso colpo di spugna come lo chiamavano i giornali non si poté non si poté
Realizzare questo fece sì che Craxi restasse a ad Hammamet e che morisse come morto voi io sono segnalare una differenza
Che si può apprezzare in questi anni che in questo Paese Provenzano che era uno dei due super capi della mafia ha usufruito della sospensione della pena ed è morto nel suo letto d'ospedale
Craxi che era stato presidente del consiglio non ha potuto usufruire dello stesso tipo abitualmente
Allora Stefania che hai facoltà diciamo di fare tutte tutte le conclusioni che fine io però introduco solo un elemento finale saluto e poi con con il tu
Nelle mento diciamo Ciao Marcello descrive pure tu lassù tutti io scappo perché da quando non lavora ed è dilagata stava lì invece mi terrò qua eccetera fino a esattamente o e non la la fine diciamo della però
Non è secondo me la nota critica che faccio io rispetto ad alcune considerazioni fatte non è solo una fine giudiziaria dovuta alla magistratura secondo me cioè quel tipo di sistema entra in crisi cambia e quindi si aprono spazi uno squilibrio di poteri su questo non c'è dubbio perché arriva che politicamente Sorgi Cicala Formica diciamo la sua spinta propulsiva fin troppe si era ampiamente ampiamente esaurita e c'è una sbagliata il suo lettura di entrambi dell'ottantanove
Che hanno imbragato tuttora ancora
Sono d'accordo sul fatto il sistema arriva in ritardo all'appuntamento dell'ottantanove vero
Ma dice è stata un'aggressione con aggressione vera e io non ritengo come l'aggressione della magistratura dei comunisti quelli sono stati strumenti ci polemico come una grande aggressione della finanza nel nuovo potere che avanza con la globalizzazione che il potere e la finanza contro il primato della politica oggi chi comanda non in Italia nel mondo poi in Italia il sistema non reagisce non regge l'urto perché come dici tu era fatiscente bene Ina però questo scontro avvenuto in tutto il mondo e in tutto il mondo la politica basta vedere i leader che stanno governando in questo momento la maggior parte del mondo occidentale quindi quello è il vero scontro che c'è sottende a Tangentopoli
Tant'è che gli l'aggressione giudiziaria ma molto mediatica e le invidia a chi appartenevano
Ai grandi poteri forti della finanza e un po'dell'imprenditoria
No detto questi volevo dire una cosa sostanziale tra i due scelte diverse fatte da grazie Andreotti non dimentichiamo che Andreotti era senatore a vita
Cioè grazie non solo temeva di essere messo in galera chiedeva anche di essere ucciso in galera esso questo la scelta naturalmente era anche come dovuta caratteri che abbiamo visto diversissimi ma c'era anche una ragione molto molto pratica poi interessante vedere che come anche dei nostri lavori di oggi si evince che i due caratteri erano diversissimi
Uno era tutto intuizione visione l'altro era pragmatismo e capacità di gestione
Io ho avuto la fortuna di vederli entrambi
Di fedeli anche insieme
Di percepire anche il loro diverso modo di lavorare perché era diversissimo e anche i giudizi e reciproci perché entrambi con le stesse parole in momenti diversi mi hanno testimoniato la totale lealtà del rapporto durante gli anni di governo rapporto che nasce sulla base di una diffidenza reciproca dove appunto poi non si risparmiano neanche colpi eccetera ma entrambi quasi con le stesse parole mi dicono questo mi mi hanno detto questa cosa
Sono testimoni del loro modo diverse lavorare io faccio questi viaggi internazionali nei quali mi imboccavo regolarmente perché volevo stare con mio padre e però spesso il mio compagno di viaggio nel senso che il chi sedeva di fianco a me ieratico papà Stefano che passava tutto il viaggio senza mai rivolgervi la parola giustamente a studiare le carte e a proposito di questo ho trovato una una una di un appunto di tuo padre ti dice la morale contratti non era facile specialmente avendo un carattere completamente opposto e un metodo di lavoro opposto
Io sono sostanzialmente un burocrate
Craxi se volevi veramente che legge nessun appunto non doveva andare oltre una sola pagina però egli aveva una grande virtù e la grande capacità di IMI due individuare adesso parlo dei temi del lavoro comune
Di individuare il centro dei problemi divisa per poi trasmettere quelle che erano le sue le sue posizioni l'altra cosa che volevo visto che questa tavola rotonda si chiama testimonianze
L'altra cosa che volevo dire tratti seguì seguiti con grande partecipazione tutta la vicenda che riguarda i processi di Andreotti
Però la mia sensazione è che quando Andreozzi viene assolto Craxi è naturalmente molto contento che Andreotti
Avvenga risolto però Craxi in quel momento si dice
Rimango io l'unico criminale nel Paese
Ti dico la dichiarazione che anche questa l'ho trovato sulla sulla soluzione tuo padre
Lui scrive questa tragica farsa trascinante anzi incredibilmente per anni ha conosciuto finalmente il suo atto finale
Un atto di giustizia che passerà alla storia un processo politico costruito sulla base di falsità di menzogne e gli avventurismi veri e propri
Bisognava dimostrare che Andreotti era un criminale che il sistema politico che Andreotti aveva in più occasioni impersonato non era altro che un sistema criminale
Per combatterlo ogni azione ogni mezzo erano così giustificati
Alla pari della grande maggioranza degli italiani sono felice per questa decisione
Che chiude un capitolo infame e auguro una vita lunga e finalmente serena al senatore Andreotti e alla sua famiglia Luís lì in quel momento comincia a morire
Io
Rifà il modo di incontrare Andreotti dopo la morte di mio padre
Io
La prima volta che lo incontro fu durante la la
Un momento difficile della malattia di mio padre io ero come una falena che sbatteva contro i vetri non sapevo cosa fare ero sola
Troppo cerco delle strade a un certo punto incontro mio amico che mi dice ma se vuoi ti porto di Andreotti e una con quel commento neanche come i telefoni nessuno mi porta Andreotti
Andreotti mi dice guarda quello che posso provare a fare subito è farà vere a tuo padre un passaporto diplomatico dell'ordine militare di Malta con quello che si potrebbe muovere Torno a dama metta e racconto questa o possibilità che si era qualche nella mia visione si era aperta
Mi prendo una delle consueti cassettoni mio padre mio padre fece una scenata dicendomi primo per lui era italiano l'unico passaporto che con cui voleva essere muoversi da da uomo libero era quello italiano secondo mi disse non ti permettere mai più di mancare di rispetto ai tunisini
Stanno facendo tutto quello che possono per salvarmi dopo quando mio padre muore e io intra prendo questa battaglia anche questo un po'tentoni facendo quello che mi veniva in mente di fare in quel momento e io Giulio Andreotti me lo trovo sempre a fianco viene alla prima mostra che io faccio con litografie di mio padre intitolata I becchini agli extraterrestri lui viene inaugurato la viene quando io faccio un libro dedicato alle donne di Tangentopoli che si chiamava nella buona e nella cattiva sorte tuo padre viene presentare i libri non sono sempre trovato
Trovato a fianco a questo era quello che volevo testimoniare l'ultima volta che lo che lo vidi
Io ero appena stato nominata sottosegretario agli Affari Esteri
Nomina che accolgo con un grande senso di navi di inadeguatezza io non avevo mai avuto a che fare con un'amministrazione pubblica una volta non si diventava sottosegretari alla prima legislatura perché c'erano delle regole in quei partiti quindi un senso di grande inadeguatezza che mi fece accettare ma non dormire diverse notti
Il primo giorno che come dal sottosegretario vado in Commissione veri guarda davanti a me e scende a destra vidi
Tuo padre il presidente Andreotti
Allora mi tremano i polsi
Comunque fra queste sono alcune cose ho avuto il grande privilegio appunto vedendo insieme Craxi Andreotti dissentire grande respiro dalla storia
Motivo per cui oggi il corto respiro della cronaca non importa se ne