Presentazione del libro di Gianni Vernetti "Dissidenti" (ed. Rizzoli)

Gianni Vernetti dissidenti per i tipi di Rizzoli ed è un'occasione di dibattito preziosa devo dire che io sono indegno sostituto di Lia Quartapelle che ha un po'aiutato il favorito questa questa occasione qui alla Camera e che però no come come Combat ritenute non è non è presente perché dovuta a partire tra l'altro è fuori per le ragioni stesse diciamo del libro Vivarelli pro perché fuori era in Ucraina in una missione con parlamentari di vari paesi europei e non solo
Che la terra lì per qualche per qualche giorno per incontri istituzionali politici e anche per insomma farsi un'idea direttamente di quello che sta accadendo lì alla siamo qui con l'autore ovviamente Gianni Vernetti che conosco da qualche lustro
Come come si dice una persona mi ricordo quando facciamo piccolo inizio la data
Righi dal vecchio rimbambito e cioè mi ricordo andò Vernetti poneva a nei convegni della Margherita su gli esteri la presenza di un tale Antony Blinken
E come esperto di cose americane eccetera questo per dire che c'è un'antica fedeltà antica lealtà alle idee di cui il libro
Si compone e brilla accanto a Gianni Vernetti abbiamo ovviamente Sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova che anche segretario di più Europa
E con con con con l'autore dialogheranno Erasmo palazzotto che è un deputato del Partito democratico presidente la commissione Reggiani Paolo Formentini
Ten deputato della lega de anche vicepresidente della Delegazione l'Assemblea parlamentare alla NATO e Iolanda Di Stasio che hanno del deputato del Movimento cinque Stelle del presidente del Comitato diritti umani
Della della della Camera non non mi dilungo di più perché credo che danni concluderà questa occasione di incontro sui temi del suo libro che è un po'detta male un profili del coraggio per fare una citazione kennediana
E corre per reso contemporaneo quindi non soltanto uno
Una carrellata di persone storie esperienze di dissidenza di resistenza e di opposizione nei regimi autoritari ma non solo
Ma è anche uno uno strumento e anche un po'un Manifesto per un diciamo pacifismo robusto diciamo così
Che è quello te che quello che Gianni tutto sommato persegue Hamada da da tanti anni poi su questo ci possiamo ci possiamo ci possiamo intendere molto importante secondo me ed è questo che consegno mi taccio e lascia il posto di volta in volta ai colleghi deputati
Molto importanti sono e del libro in particolare oltre a questa serie di interviste di confronti di incontri e anche appunto di silhouette però tre di tridimensionalità della dissidenza e della della resistenza nei confronti di regimi autocratici
Autoritario e dittatoriali e quant'altro l'ultima parte il che fare in cui Gianni Vernetti mette un po'in infila una serie di azioni concrete e precise e puntuali che possiamo fare in Italia che sono chiamati a fare i decisori diciamo e non solo
Sui temi ovviamente dei diritti civili dei diritti umani della libertà di stampa e anche del confronto e del contrasto delle mire diciamo così espansionistiche di alcuni di questi regimi autocratici ne cito uno parte su cui particolarmente insiste Vernetti nelle sue conclusioni te la Cina io mi mi mi fermo qui e inviterei Erasmo Palazzotto a prendere il mio posto e ha
Raccontarci la sua lettura di questo libro grazie
Grazie Filippo grazie Gianni Vernetti per l'occasione
Per l'occasione
Che ci dà di aprire una riflessione che oggi proprio in questi giorni davanti a quello che il conflitto in Ucraina come davanti a noi diventa una riflessione ancora più attuale ma soprattutto urgente
Cioè il tema della sfida che oggi le democrazie occidentali hanno davanti a sé
La questione che riguarda la la grande questione il grande nodo politico dei diritti umani per la difesa della democrazia e della libertà
In quello che è un frangente storico un tornante della storia in cui ci troviamo davanti a un'inversione se vogliamo dirlo cioè se nel corso del secolo scorso noi abbiamo conosciuto costantemente dal secondo dopoguerra in poi
Una crescita una diffusione della democrazia della libertà sempre
Più popoli nel mondo con cui stavano spazi di libertà di democrazia nel primo ventennio di questo secolo invece siamo davanti a quella che l'altro nel libro che negata recessione democratica cioè un un inversione di tendenza in cui gli spazi di democrazia di libertà e rispetto dei diritti umani si vanno sempre di più stringendo entra in crisi il diritto internazionale dei popoli entrano in crisi le istituzioni internazionali fondate dopo la seconda guerra mondiale per tutelare i cui diritti universali che venivano riconosciute e di cui le nazioni libere si erano fatti garante del delle spese
Ecco questo tema è un è un appuntamento con la storia che ne abbiamo ma ci sottopone
E secondo me nel libro questa cosa emerge costantemente in tutte le storie che vengono raccontate ci sottopone davanti a una grande responsabilità che oggi sta sulle democrazie occidentali
Cioè
Come si riprende il cammino di costruzione di allargamento del campo democratico su scala globale questo è il nodo politico con cui noi oggi ci confrontiamo
Questo libro appunto ci dà uno spunto di riflessione importante e credo che
No io oggi
Viviamo il dramma della guerra proprio per la minaccia che è un'autocrazia come quella russa rappresenta per l'Europa in primo luogo ma per la democrazia
Pagando il prezzo degli errori che abbiamo commesso nel legittimare quel quelle autocrazie con le dittature cioè nel momento in cui abbiamo cominciato a immaginare che fosse accettabile in nome interessi economici di interessi commerciali di interessi strategici geopolitici sulla sicurezza
Abbiamo cominciato ad accettare che fossero derogabili quei principi e quei valori e quei diritti che avevamo codificato fosse la seconda guerra mondiale abbiamo cominciato a perdere terreno e oggi questa sfida è davanti a noi dispiegata tutta la sua difficoltà
Noi oggi ci troviamo a dover fare i conti con una crisi energetica legate rapporti che abbiamo costruito con la Russia ma ci troveremmo probabilmente a fare i conti domani con altre crisi legate da rapporti con altri Paesi dove diciamo il la la questione è esattamente la stessa adesso la dico così anche rispetto alle cose di cui mi sono occupato nel corso di questa legislatura
Ma non possiamo pensare di risolvere non semplice energetica smettendo di comprare il gas da Putin e comprando lo dal Sissi
C'è un un doppiopesismo nella valutazione che abbiamo rispetto a regimi autoritari o dittature sulla base dell'interesse diciamo particolare che noi nutriamo rispetto alcune aree del del globo è questo il punto
Cioè è insostenibile per noi l'incarcerazione di Navalny è insostenibile la violazione dei diritti umani in Cina da un congruo el e invece è sostenibile quella che vivono milioni di cittadini uomini donne ragazzi e ragazze in Egitto
O in Turchia o in Iran o in Arabia Saudita
Tolgo l'Iran non perché ma perché l'Iran diciamo non rientra tra i nostri partner strategici gli altri sono tutti i partner strategici con cui continuiamo ad avere rapporti
Molto floridi su tutti i campi tranne che sulla promozione dei diritti umani quello è un capitolo che nelle relazioni politiche con questi paesi noi mettiamo sempre in fondo che non affrontiamo
Io credo che continuando su questo percorso noi ci troveremo a dover fronteggiare nuove crisi
Penso che è l'Egitto di Al Sisi rappresenti una minaccia non solo per i suoi cittadini ma che nel breve e nel medio lungo periodo possa rappresentare una minaccia anche per la stabilità e l'area mediterranea
Perché nel frattempo mentre noi ignoriamo diciamo quello che l'approccio alla spinta egemonica il modello culturale che coi Paesi rappresentano è propagano nel
Nel mondo
Stiamo con contribuendo a rafforzare le normalmente per cui abbiamo rafforzato enormemente la potenza militare
In questi anni della Turchia dell'Egitto dell'Arabia Saudita creato facendole diventare dei dei player mondiali dal punto di vista della potenza non solo regionali
Li rapportiamo economicamente diciamo costruendo una dipendenza continua anche sul piano energetico e commerciale sono mercati che noi stiamo aggredendo
Presto o tardi quando gli interessi egemoni sì di quei dittatori complicheranno con i nostri ci troveremo a fronteggiare delle potenze di medio calibro regionale con conseguenze disastrose
Perché l'Egitto e Al Sisi non fanno mistero della loro spinta egemonica sul piano fa motivo politico sia nel nella regione mediorientale che sulla piega che sul Mediterraneo
E oggi la Turchia e l'Egitto sono due potenze che si contendono l'egemonia del Mediterraneo
Fin quando quella contesa non ci riguarda ma facciamo finta di niente nel momento in cui ci riguarderà ci troveremo come in Ucraina
E allora questo è il nodo o no io oggi approfittiamo di questa crisi per invertire la tendenza per per immaginare una conversione della politica estera delle democrazie occidentali
Che diminuisca la dipendenza economico-commerciale da questi Paesi entropia immaginare come invece si condizionino le relazioni politiche economiche e commerciali al progresso sul terreno dei diritti umani e della democrazia
Oppure noi ci troveremo ad vedere la democrazia ancora arretrare anche a casa nostra che è quello che purtroppo constatiamo quotidianamente con quello che accade dentro all'interno di Paesi europei che spesso accade nella quando vediamo la crescita di pavimenti nazionalisti nel cuore dell'Europa
Che mettono in discussione anche lo stesso principio della democrazia come forma di governo efficiente io credo che tutto questo nelle storie che vengono raccontate in questo libro sia abbastanza evidente e che ci richiama una grande responsabilità che poi
La l'apertura
Del libro se noi siamo in grado di usare la nostra libertà non solo per quella degli altri ma a questo punto direi anche per la nostra nel senso che se non affrontiamo questo nodo presto tardi
Saremo noi a dover pagare un prezzo troppo alto grazie Gianni per questa occasione
Grazie grazie era
Vorrei chiamare l'onorevole Formentini
Della lega a
Dare seguito alle suggestioni lanciate da da da palazzotto
Ingaggiare con con con con Vernetti sul sul suo libro ringrazio ovviamente anche alcuni ma l'onorevole porta scorrevole Anzaldi André armarono antico
Compagno di scorribande politiche per la presenza questa presentazione lascio all'onorevole Formenti capo segreteria del ministro Parisi e la difesa
Grazie grazie di cuore per l'invito recentemente abbiamo presentato l'ultimo libro insieme di Fiamma Nirenstein
E c'eravamo ripromessi appunto di tornare sui temi della libertà dei diritti umani
Il nuovo questo libro lo fa magistralmente
Un lungo dialogo con le persone che combattano per quanti diritti per quale libertà
Ma da qui io vorrei partire per una riflessione più profonda capire dove andiamo noi come Occidente che cos'è l'Occidente
Esiste ancora un orgoglio di appartenere al mondo libero siamo noi il mondo libero
Queste sono le domande che dovremmo porci proprio in questa in questo momento drammatico di una guerra nel cuore dell'Europa
Perché la nostra popolazione la popolazione italiana come tutta quella europea e quella dell'Occidente delle democrazie non è più contenta di appartenere al mondo delle democrazie
è questo il dato di spaesamento che continuamente si rileva se abbiamo vinto confronto contro l'Unione Sovietica perché anche a livello popolare c'era la consapevolezza di appartenere al mondo libero
Oggi non ne siamo più consapevoli abbiamo visto quanti rischi accorso negli ultimi anni la nostra Italia per fortuna quasi sempre sventati
Trarre conclusioni amare difficili complicate l'appello a tutte le forze politiche lanciato da Vernetti
Né in quelle cosa fare alla fine del libro c'è anche l'idea di riconsiderare l'accordo sulla via Della Seta
è un qualcosa di pesante importante sul quale però a mio avviso serve veramente una riflessione
Perché noi abbiamo sottoscritto unico fra le potenze del G7 quell'accordo
E ecco non è stato in fondo interiorizzato dal nostro Parlamento
Non è stato un qualcosa di percepisse nella sua gravità nella sua importanza sino in fondo
Per fortuna tante di quelle conseguenze che temevamo producesse non le ha prodotte ma anche perché è contemporaneamente c'è stato un risveglio in tutte le forze politiche un risveglio che però va alimentato sostenuto e deve essere con la consapevolezza che distingue noi
Uomini delle democrazie da chi vive nelle autocrazie ma soprattutto e che merita la nostra solidarietà ma soprattutto da chi le governa e che invece chiede il nostro massimo impegno per proporre quel modello diverso
Che noi viviamo ma non siamo più orgogliosi di vivere
E allora quando abbiamo rischiato di installare cinque giri cinese di Huawei ZTE dovevamo sapere che queste figure i dissidenti urlavano
Un urlo drammatico perché noi stavamo svendendo la nostra libertà senza rendercene conto
Ed ecco perché l'esempio di Nathan Hello tra gli altri un giovane ragazzo per con Giorgio Wong e i ragazzi della rivoluzione degli ombrelli
Continua a combattere ha dovuto lasciare Conca vive in Inghilterra ecco non deve lasciarci indifferenti io con lui mi sono trovato a manifestare qui a Roma
Fuori dall'ambasciata cinese è stato un momento toccante molto forte avevamo una riproduzione di quel monumento rimosso dalla dall'università di un concreto dal cortile che celebrava i martiri di piazza Tienanmen si vuole cancellare la storia cancellare il passato questo Fanny regimi fanno le autocrazie
Lo si dice molto bene nel libro chi controlla il passato controllano solo il presente morbidamente anche il futuro
Ed è per questo che noi dobbiamo stare vicini al popolo cinese che non può conoscere non può perché i motori di ricerca non glielo consentano
Cosa è successo a Tienanmen e non potrà più celebrarlo nemmeno in quell'unica isola di democrazia era un conto
E quindi il quattro giugno quest'anno nemmeno ad un comunque si potrà ricordare il martedì di piazza Tienanmen
Questo per dire che la battaglia non è affatto conclusa e io qui ci sono ci sono pienamente
In commissione esteri con il grande Di Stasio abbiamo fatto tante battaglie condivise da tutte le forze politiche a questo ci tengo molto
Per far sì che i diritti umani non siano negati siano ignorati ma anche per ricostruire pezzo a pezzo quella memoria quell'identità perduta di noi occidentali
C'è un'identità che si basa sulla capacità critica sulla libertà
Sulla capacità di saper apprezzare cosa fanno queste figure questi martiri dei nostri tempi
E sta per promuovere il loro pensiero le loro azioni noi non dobbiamo farci ridurre al silenzio questo non dobbiamo mai accettarlo
Ho letto tra l'altro anche del arcivescovo caldeo ad Erbil Bashar Varda
Con orgoglio anche qui questo per dare una speranza qualcosa si può fare
Siamo riusciti come Parlamento era una mia proposta ma poi raccolta da tutti a far sì che fosse istituito un fondo per i cristiani perseguitati
Un fondo che sta operando e dalla Siria ad altre realtà dove davvero
La religione cristiana viene cancellata si sta cercando di far sì che questi esuli questi profughi possano tornare alle proprie case alle proprie chiese ricostruendo le fisicamente
Prendi stiamo uniti questa il mio contro invito perché la battaglia è iniziata vediamo cosa sta succedendo in Ucraina minuto dopo minuto ma non scordiamoci mai
Che il futuro del mondo libero si deciderà a Taiwan
Taiwan non deve cadere Taiwan non deve essere riunificata perché così vuole sì Jinping Taiwan è una democrazia ha dato lezioni Alitalia stessa di libertà
E noi italiani avremmo dovuto comportarsi in altro modo perché è stata una vergogna quando il nostro governo
Di fatto chiuso i folli per la Cina includendo anche Taiwan questo è un messaggio terribile che abbiamo dato di fatto riconoscendo Taiwan provincia della del regime comunista di Pechino
E ancora dobbiamo aiutare Taiwan a tornare all'Organizzazione mondiale della sanità a partecipare alle riunioni perché Taiwan è stata l'emblema nella gestione in tutta quell'area della pandemia
Eppure non può partecipare alle riunioni dell'Organizzazione mondiale della sanità perché così ha deciso Pechino
Torniamo ad essere liberi e consapevoli di essere librerie questo credo sia il modo migliore di leggere l'opera di Vernetti grazie
Grazie ringrazio molto l'onorevole Formentini che non non le ha mandate a dire come come si dice che e che però ci ricorda anche di una peculiarità di questa occasione cioè che invitati a parlare sollecitati sul tema dei diritti umani sul tema della democrazia poi ci sono esponenti di diversi partiti di diverse sensibilità con diverse sensibilità anche all'interno dei partiti e questo è evidentemente un merito di di questo libro del quale invitò l'onorevole Iolanda Di Stasio a parlare ringrazio
E attenzione grazie o Gianni ovviamente ringrazio anche lì a terra per questa opportunità e per aver organizzato questo importante momento di riflessione
Io quando mi sono diciamo approcciata libero letto subito il suo preambolo usate la vostra libertà per promuovere la nostra un preambolo molto significativo perché sicuramente diciamo come come lettrice ha avuto un effetto ma leggerlo anche come legislatore di una commissione che si occupa anche della promozione
E tutela dei diritti umani assume anche un altro aspetto questo Linda immagino più Gianni lo abbia scritto anche nel corso del tempo eppure a un'attualità più che mai diciamo disarmante
Questo perché quando fai anche una correlazione tra la pandemia
Tra quello che è una la la questione relativa anche al conflitto mettendo per l'appunto il luce anche quelle che sono state tutte le le varie violazioni diritti umani in Russia penso per esempio a prigionieri a tutti quei manifestanti ancora ad oggi
Diciamo è più attuale che mai anche l'approccio che c'è stato durante il periodo della pandemia
Quella differenziazione che c'è stata tra un approccio su diciamo restrizioni che ancora ad oggi fanno appunto allarmare quello che sta per avvenendo presente in Cina
Tutte quelle restrizioni che appunto sono state di diverso approccio tra quelle che sono delle autocrazia e quelli che sono delle democrazie nonostante comunque si parli appunto sempre di restrizioni
A me ha colpito particolarmente un passaggio del tuo libro Mater una sensibilità appunto personale che riguarda per l'appunto uno degli attivisti del clima di guerriero del clima che Mohammed Nasheed
Mi ha toccato particolarmente perché credo che quella che sia la sfida ambientale di di quest'ultimo periodo sia più che mai attuale e che vi sia una correlazione tra diritti umani dei diritti ambientali questo più che mai attuale perché oggi è per l'appunto anche il collega palazzotto ne parlava anche in ottica di approvvigionamento si aprì per l'appunto un dibattito si apre un tema cioè quello che lo sfruttamento eccessivo del suolo di unito anche alla necessità appunto della della richiesta di approvvigionamento energetico alla globalizzazione
Ma anche quello che ne deriva vero appunto la ricerca spasmodica anche di alcune materie prime penso per esempio alcol Tana che per l'appunto e molto presente nella regione del Congo è una roccia nera perché non lo conoscesse che impiegata nella produzione della maggior parte dei cellulari che appunto ma leggiamo
Quotidianamente e anche soprattutto in chiave delle elezioni rinnovabili oggi si parla molto di transizione ecologica
Però ignoriamo che il settanta per cento per esempio di quei materiali del fotovoltaico e prodotto in Cina
Ne diamo per esempio che il settanta per cento delle batterie a litio e prodotto in Cina per l'appunto come riusciamo a conciliare quella che la necessità di approvvigionamento di materie prime con anche la tutela dei diritti umani questo credo che sia un importante spunto di dibattito e discussione che tu hai comunque lanciato nella fase finale del libro in cui parli per l'appunto
Delle delle nuove sfide che ci attenderanno
Credo sia molto importante anche valutare una nuova agenda politica in tema di diritti umani in ambito europeo
è stato parlato più volte è stato parlato più volte di dare un anno può segnale a livello europeo e ecco l'occasione del confitto credo che ci pone proprio di fronte questo dibattito cioè lanciare una nuova agenda dei diritti umani che non sia solamente un'agenda di tipo nazionale ma che sia appunto un'agenda politica in ambito europeo
E tu hai fatto diversi diciamo riferimenti anche a quelle che possono essere delle strutture in ambito di diritti umani che possono essere effettivamente murate e credo sia molto utile più che mai con un conflitto alle porte dell'Europa
Lanciare un manifesto simile credo che l'Europa se ne debba assolutamente far carico
Ultima questione che credo che sia anche un importante diciamo argomento discusso riguarda l'accesso libero e di internet
Tu hai fatto un passaggio molto bello di questa di questo tema per l'appunto e pensare che oggi ci accesso libero ad internet ancora molto limitato in alcuni Paesi
Ma grazie a quell'accesso libero oggi assistiamo a manifestazioni assistiamo per l'appunto a violazioni di diritti umani che magari prima ignoravamo del tutto
La l'Europa in questo senso ha già lanciato quella che poteva potrebbe essere per l'appunto
Una dichiarazione sul futuro dei internet che ben si concilia poi con l'auspicio finale che ne ha fatto del libro vero libera scelta può far cadere gli ultimi tiranni io credo sia assolutamente così una consapevolezza maggiore di tutte quelle che sono le violazioni dei diritti umani che sono perpetuata in in questi anni che grazie anche ad internet
Si può avere una consapevolezza diciamo diversa anche a quella diffusione grazie anche il coinvolgimento dei giovani stessi credo che possa fare avere un approccio del tutto nuovo su questa dinamiche che possa far nascere una consapevolezza diversa perché non ci fosse diamo per scontato diversi tipi di diritti Kennan vi sembrano scontati semplicemente perché noi abbiamo guadagnati col tempo e con gli anni Provenzano che dall'altra parte del mondo alcuni di questi diritti non sono ancora entrati nemmeno una carta costituzionale
E credo che questo sia assolutamente importante che grazie anche a questa discussione messo tutto al fatto che sia Inter partitica
Si possa veramente auspicare a a delle sensibilizzazioni e a delle programmazioni anche politiche su questo tema che possono essere ora più che mai incisive grazie
Ringrazio molto onorevole Iolanda Di Stasio lascio la parola
Sul libro Sully prudenza sul libro di un ex sottosegretario agli affari esteri all'attuale sottosegretario agli Affari Esteri Benedetto Della Vedova
Grazie grazie Filippo ringrazia Gianni Gianni Vernetti parto dal titolo dissidenti che ha un sapore
Vinta
Il de riporta è un è un riporta alla stagione particolare negli anni settanta e poi degli anni settanta dove chi
Si muoveva in ambiti politici lo seguivano politica
Sul fronte della libertà il tema era il dissidente della dissidenti
Verrà prevalentemente dall'Unione Sovietica oggi Cuba o o magari i dissidenti
Cileni
E nemmeno inutilmente questa cosa di interesse esattamente come con un linguaggio Pinter cioè
Appartenente a ripreso da una stagione passata
Esattamente come vinta giro definito l'esordio di Mario Draghi per quel che riguarda la politica
Internazionale da chi si è presentato giallo fece colloqui prima del Governo e poi alle Camere dicendo
Il mio sarà un governo europeista e atlantista la cosa che non si sentiva più in questo vi interessa cioè Designs design'vintage per un prodotto decisamente atto detti innovativo che evergreen nei tempi cioè perché noi ci siamo ci ci ritroviamo ci ritroviamo in una stagione in cui dire europeista e atlantista
Torna ad essere il discrimine e operistica europeista e atlantista e da una parte gli altri dall'altra
E in cui parlare di dissidenti no non è il passato e il futuro
Il presente
Il presidente il futuro io voglio partire
Dalla dalla vicenda dalla vicenda russa e bielorussa
Tra i pochi devo ti faccio i miei complimenti io ho conosco direttamente poche sono le persone che in
Che di Quetta laccetto questo profilo oltre al Dalai lama sicuramente la Vaticano Scalia
Perché perché dico parto da lei perché è una delle cose che non si dice di quello che sta accadendo drammaticamente in questi mesi
Che
Putin in modo brutale sia di se ripreso la Bielorussia
E la Bielorussia era uno di quei posti
Assieme alla a a sulla scia se vogliamo dell'Ucraina
In cui si stava manifestando un rivolta pacifica non violenta di tipo democratico
Che addirittura non chiedeva molto chiedeva Vaticano aste stipulare incontrata
Lei chiedeva chiede chiedeva anche dei tempi più recenti e chiedeva la possibilità per il proprio Paese semplicemente di fare delle lezioni Firenze cioè di poter sfidare Luca scenico nella condizione di batterlo in elezioni
Libere
Terreno di gioco piano
E poi c'è stata la vicenda dell'aereo dirottato e poi c'è stata la vicenda delle rivolte
Soppresse con l'invio da parte di Putin di forze speciali della polizia
E poi c'è stata la riforma costituzionale fatta da Luca Schenck e poi c'è stato il referendum farsa che ha trasformato la Bielorussia che era un Paese neutrale denuclearizzato in un paese
Non più neutrale e non più denuclearizzato per cui mentre noi stiamo a discutere del ruolo della NATO che si espande adespoti a ricco ha ha ha creato le condizioni per mettere bombe atomiche anche in in in Bielorussia e a evitato che in Bielorussia potesse accadere come era presumibile potesse accadere nella Ciaccia lasciato libero il Paese
Accadesse quello che era accaduto in Ucraina c'è una euro mai danno una rivolta semplifico e una rivolta
Popolare
Ampiamente maggioritaria come la storia sta dimostrando
Per un sistema che guardasse
Ai valori dalla democrazia europea dello stato di diritto della libertà del Gay Pride cito il Gay Pride perché la bestia nera del del del patriarca della della Chiesa ortodossa di Mosca che dovendo spiegare
Dovendo spiegare
Il senso re etico religioso dalla guerra di Putin contro l'Ucraina riuscito a dire anche per esempio era quello e perché tra i tanti dissidenti in Russia ci sono gli omosessuali
I cui diritti sono violati non non parlo solo della Cecenia
Dove c'è il rischio di di morire parlo di tutta la Russia delle leggi omofobe
Da qui
Navalny ecco
Chiudo su primo punto sulla Russia
Oggi molti ci dicono ma
Il popolo russo sostiene tutti se c'è una cosa
Che non può essere messo in dubbio è che oggi anche un sondaggio fatto con tutti i crismi non non no bias
Darebbe che popolo russo sostiene tutti io non ho dubbi su questo e poi ci sono i dissidenti ci sono gli oligarchi che muoiono se appena casualmente probabilmente ci spiegherebbe l'altro no se tu gli chiedi alla Roma com'è che sono morti sette
Managers legati Agazzi rom nel giro di di un so di un mese alcuni morti con le proprie famiglie si direbbe una coincidenza una fatalità
Però è è vero che il popolo russo sostiene Putin la prendo se semplifico ma noi ricordiamoci che i nostri genitori o nonni nel periodo più infame dal fascismo nel trentotto delle leggi razziali avevamo un sostegno pressoché plebiscitario
Ma la stessa cosa succederà in Germania
Probabilmente il il decolla e era De Gaulle e poi c'era la Francia e tennista maggioritaria perché dico questo perché non dobbiamo smettere un solo secondo di occuparci dai Navalny e dei dissidenti russi di sostenere ritardi v m per poter bypassare la censura su internet come dice Gianni in questo splendido libro nel nelle conclusioni alla ricerca di operatività politica
Perché noi dobbiamo ricordarci dei nostri lidi Perrotti per il nostro figlio Ernesto Rossi
Ed e di tutti i dissidenti ma che stavano in galera che sembravano destinati a un ruolo di totale marginalità
E minoranza eccentrica eroica e che poi si sono ritrovati a diventare classe dirigente di un Paese che si è scoperto piazzale Venezia piazzale Loreto molto velocemente si ha però scoperto libero attento alla libertà e alla democrazia e alla e alla Repubblica quindi questo è il primo punto importante su sulla Russia e non solo
Su questa sul sul su questo elemento noi dobbiamo dobbiamo lavorare no voglio solo dire una cosa a palazzotto monsignor senza nessuna polemica stiamo attenti quando diciamo però anche l'Egitto anche il catara anche all'Algeria anche il Mozambico anche all'angolo non sono specchiata democrazie ovviamente è così
Ma il senso dell'operazione che il Governo sta facendo in termini di diversificazione non ha a che fare con la redenzione diritti di altri regimi o di altri Paesi
Problematici ognuno in modo diverso nata è l'idea che noi siamo finiti a prendere troppo da uno e invece dobbiamo prendere poco da tanti perché questo è un tema e è un tema di di diritti in questo caso di sicurezza nazionale e questo lo leggo all'ultimo punto che voglio fare che è quello sulla perché quello sulla Cina noi chi ha come me
Una formazione una scuola politica una tradizione politica radicale
è cresciuto con l'immagine del Dalai Lama ed è cresciuto dagli anni cresciuto non ero già cresciuto
Ma ha cominciato a alla
A sentire il racconto e poi a incontrare i leader Uiguri
Venticinque anni fa
Che Marco aveva portava i congressi del partito radicale transnazionale la la leadership la leadership cultura e a capire quello che stava succedendo però io sulla Cina quotando tutto quello che tu dici su Hong Kong sul rischio di Taiwan eccetera voglio però in conclusione girarlo all'incontrario
Cosa possiamo fare noi per
Rispetto alla Cina e rispetto alla
Per rendere sempre più competitive le democrazie e quindi la libertà rispetto al Litta il regime autocratici eccetera eccetera
Qui ed ora in Europa dobbiamo sostenere la resistenza Ucraina a me spiace che proprio in queste ore da parte delle forze di governo si cominci a mollare
A mollare il colpo troppo facilmente perché magari qualcuno ha visto qualche sondaggio eccetera eccetera per cui proprio adesso se non c'è il rischio che anche forze della maggioranza
Comincino a dire va be'lasciamogliela prendere strutture vicine e quindi non sosteniamo più resistenze tra i ma il il punto vero secondo me è che noi dobbiamo rendere sempre più competitiva la la democrazia quello che è successo in questa fase che è la vera paura di Xi Jinping secondo me
Di vedere un un fronte delle democrazie
Perché sceglie di scendere in campo unito in modo efficace mettendo in atto mettendo in campo innanzitutto la cosa più forte che non abbiamo cioè la la nostra capacità economica correndo dei rischi come sul come sul come sulle sanzioni nei correndo dei rischi pagando dei costi come sulle sanzioni
E da questo punto di vista
Questa partita geopolitica sui diritti sulla libertà sarà tanto più forte quanto noi saremo uniti e soprattutto quanto noi saremo qualificati
Perché
Una democrazia non voglio buttarla troppo però
Se Trump avesse avuto successo assaltando il TAR Parlamento capitoli non so oggi che storia staremmo raccontando
Se dentro l'Europa dovesse prevalere e prendere piede la democrazia illiberale teorizzata da Orban
Non so quale credibilità noi potremmo continuare a vedere
Nella difesa
Dissidenti quindi io credo che dobbiamo dobbiamo essere molto attenti anche su questo c'è alla manutenzione
Di quello che accade da nuovi e in particolare dentro l'Unione europea
Per quel che ci riguarda io credo che il ruolo decisivo nella difesa dei diritti umani nella difesa della libertà dei dissidenti oggi sia il ruolo che può giocare l'Unione europea prima ancora
Altre forze altre altri paesi rafforzando la propria capacità militare io ci metto anche questo in chiave di Unione europea
Per essere non l'alternativa agli Stati Uniti non mi ha mai non mi passerebbe neanche per l'anticamera del cervello ma per essere dentro la NATO un
Un attore anche nelle decisioni
Non gli Stati Uniti e altri ci sono ventinove o quelli che sono che seguono
E poi nel rafforzare
I nostri principi perché sui diritti e le libertà e chiudo su questo non so se Gianni è d'accordo o meno l'abbiamo da ultimo vediamo in Bielorussia non si sta Bossi va da una parte posseduta dalla questo vale per gli stessi Stati Uniti vale sicuramente per l'Europa e l'Italia non c'è modo migliore di stare vicino a chi si batte per i diritti umani fondamentali delle libertà
Nei Paesi dalle autocrazie che fare
Buona manutenzione e continuare a fare progressi sui diritti umani nei nostri Paesi e in particolare nell'Unione Europea
Grazio al sottosegretario Della Vedova lascio la Gianni Vernetti le conclusioni di questo incontro raccomandando mi perché alle ore diciassette
Il nostro tempo scade o o lavoro
Dando voglio veramente ringraziare tutti i colleghi parlamentare che sono ritenuti che credo che abbiano dato tutto un contributo estremamente interessante e diciamo anche così non non retorico no cioè non semplicemente una diciamo usuale diciamo riflessione sulla presentazione di un libro
Volevo quindi vorrei provare a riprendere i vostri stimoli deposte riflessione poi aggiungere qualche mia considerazione conclusiva io penso che loro il palazzotto abbia anche ce l'ho derivata dal suo egregio importantissimo lavoro
Nell'avere presieduto sulla Commissione regia in una storia tragica ha detto il nostro tempo di oggi
Beh colto bene un tema che escono a me diciamo bene si colloca quando noi rigettiamo dal rapporto fra democrazia e autocrazia no
Se vediamo al mondo islamico c'è stato una parte di Occidente una parte fino in fondo anche chi si è illusa che l'alternativa al jihadismo
Fossero le dittature secolari arabe no cioè diciamo che c'era un pericolo jihadista cioè degli Stati islamici
Che che una cultura jihadista che portava fino all'insorgenza dell'ISI se pensiamo alle tragedie tra Iraq e Siria
Ma che le dittature arabe per quanto secolari potessero essere invece una garanzia di stabilità non lo è stato con Saddam Hussein in passato
Che si è rivelato essere un grande fattore di instabilità globale del Medioriente e non lo sarà con Assisi ha ragione Benedetto Della Vedova quando dice oggi l'esigenza che drammatiche urgentissima del governo Draghi e quelli dire bene voglio ridurre una clamorosa dipendenza energetica con il con il gas col petrolio russo non scegliere un altro ma cedendone tanti altri quindi intanto come un con qualunque azienda seria fa differenza un rischio no riduco distribuisco il mio rischio tra tanti clienti diversi del caso se finisce qui chi chi fa acquisti deve fare questa cosa ma naturalmente però non possiamo dimenticare diciamo che il governo algerino è ad altissimo rischio e tenuta democratica la rabbia serviti a un Paese che in modo imbarazzante ha minacciato
Lo stato di diritto la vicenda che ha sciolto i io la ritengo ancora un gravissimo vulnus
Dei rapporti internazionali o quanto oggi soffre la minoranza copta cristiani in Egitto e semplicemente sindacati giovani donne forze politiche le minime regali democrazia violati il caso Regene e chiaramente una una tragedia che che per fortuna non ripetibile ma pensiamo quanti oggi torturati morti uccisi in Egitto di semplici cittadini che non hanno diciamo la nessun nemico nessun e questa razza quindi questo è un tema è un tema cruciale quindi la divisione oggi il confronto fra democrazie e autocrazie pone una nuova faglia geopolitica
Diverso dal passato non è più confronto ideologico tra blocco comunista e quello capitalista
Non è più diciamo oggi un confronto post-ideologico per alcuni versi ma che si fonda alla fine su valori fondamentali oggi nel mondo arabo non è più usciti i sunniti mai innovazione con vs conservazione
E la conservazione può essere una variante islamica ma anche nella variante diciamo delle delle dittature si Colari come quella ben descritta dal palazzotto sull'Egitto
Formentini impone un tema io nella mia parte conclusiva di questa riflessione i tanti io ho fatto un racconto e ho cercato di raccontare i dissidenti Crodo avere incontrato e conosciuto
è un per non è un instant book come giustamente rilevava la la l'onorevole Di Staso me un percorso anche da alcuni anni di lavoro e l'impegno di riflessione
Ho cercato riproporre tentare qualche proposta per sollecitare confronto e apprezzo naturalmente moltissimo la presenza veramente by partisan come è giusto che sia naturalmente su questo tema
Ve il tema della via della seta io non penso che diciamo il progetto della via della seta sia una semplice diciamo così cooperazione oppure come come ama dire Jinping un regalo al mondo della società civile della sua della saggezza cinese non è così
Guardate oggi se analizzati i rapporti di accordi economici siglati in Africa nel ma all'interno della cornice della via della seta sono un'esportazione di un modello autoritario
Insostenibile dal punto di vista ambientale insostenibile da un punto di vista dei diritti insostenibile dal punto di vista finanziario
Tant'è che i Paesi cadono nella trappola del debito come scrive anche mal direi che son costretti a cedere il territorio anche perché quando il Fondo monetario internazionale o l'Unione Europea propone una cooperazione economica con l'Africa pretende diritti ambientali pretende che il territorio non venga devastato pretende diritti sindacali
Che lavoro minorile non venga considerato lei citava citavi scusami il col tram in Congo
Ecco la cooperazione cinese tutto ciò diciamo e perché attrattiva persino per alcuni Paesi poco democratici perché va per le spicce sommari e risolve i problemi
Bypassa le le le perciò che per loro sul sono liturgia ma che per noi mondo democratico comunità della democrazia sono i fondamenti dello Stato di diritto i fondamenti della tutela dei valori fondamentali
Per quanto riguarda io penso sia veramente io ho provato anche a cerca di raccontare un'agiografia del dissenso vedi tema ne parlo molto Matteo guardate
è stata una conquista la democrazia interrogante ma nasce sessanta anni fa come uno Stato militare due milioni di soldati dell'esercito di Chiang Kai Shek in fuga sconfitti da Mao Tze Tung era una dittatura militare degli anni cinquanta degli anni sessanta
Ha fatto un grande percorso e oggi quella libertà politiche l'ha fatto diventare diciannove paese il diciannovesimo paese al mondo per sviluppo per prodotto interno lordo
Il sessanta per cento dei CIPE dei semiconduttori sono prodotte a Taiwan che il cuore di quasi tutto ciò che noi facciamo sesso e stupri dal computer al all'Internet delle cose nostre cellulare alla comunicazione a tutto quanto quindi
Diciamo c'è un valore aggiunto nel modello di Taiwan che noi dobbiamo sostenere con molto molto molto più coraggio la Lituania avuto questo coraggio semplicemente cambiando il nome dell'ufficio di rappresentanza e la reazione cinese nei confronti della Lituania Stati di un bullismo per Pispico internazionale gravissimo quindi io io condivido molto anche quest'ulteriore riflessione la Iolanda Di Stasio a a sottolineato un tema che a me naturalmente sta molto a cuore ma che si lega anche con le riflessioni di oggi quando parliamo di dipendenza energetica quindi tema vero il cuore
La riflessione vera eccome non sentirlo in una fase probabilmente come dice Benedetto Della Vedova di transizione non c'è dubbio dobbiamo differenziare rischio comprare gas
Da da più di un portatore ma la prospettiva la sfida vera e la riconversione ecologica sono le rinnovabili alla nostra portata alla no la Danimarca con molto meno sole forse con un po'più divento ha raggiunto il centodieci per cento di produzione
Da rinnovabili c'è una vera transizione ecologica è anche un modo per affrancarsi dai Petroli Tartori c'è oggi sarà un caso
Che le dittature riescono solo più diciamo al quale l'AIOM a a basarsi a fondarsi su una lo sfruttamento delle risorse punto non c'è libertà scientifica non c'è libertà d'impresa e quindi è difficile poi che che nascano le le piccole e medie imprese innovative che fanno la ricchezza di vita dell'Europa no
La la Russa c'è una fuga di scienziati perché spesso la dice la libertà di ricerca scientifica
Va di pari passo con la libertà con la libertà politica quindi questo è un tema è un tema cruciale
E quindi il rapporto fra diritti umani diritti ambientali Mohamed Nasheed è forse un caso eclatante nord lui riesce prima sconfigge la dittatura del piccolo Stato delle Maldive
Poi costretto alla fuga da da un ulteriore colpo di Stato era era colui che vi ricordate aveva dodici anni fa anni prima di di Parigi della conferenza di Parigi
Riunito il governo dieci a cinque metri sott'acqua con dando questo fortissimo segnale e poi avuto subito ancora un attentato jihadista è sicuramente un simbolo un simbolo importante di questa battaglia ma seppe l'onorevole Di Staso tocca il tema di interna
Guardate quando nel tema del confronto tra autocrazia democrazia c'è una battaglia in corso alle Nazioni Unite poco nota ma estremamente importante la Cina ed alcuni anni che sta cercando di far passare in sede di Nazione Unite il concetto della sovranità degli Inter cioè il fatto che la gestione della rete debba diciamo essere regolata all'interno di una prevalente concetto di sovranità nazionale cioè sostanzialmente io a casa mia faccio qualche volta c'è se voglio vietare per un mese
L'accesso al nome cognome temi foyer la tennista numero due al mondo che aveva denunciato lo stupro da parte dell'ex vice primo ministro e addirittura per una settimana pure la parola tennis nell'internet cinese l'inaccessibile queste la sovranità di Caccia accanto i invece resta un ballo la libertà di accesso alla rete la libertà di circolazione dell'informazione per noi
Mondo democratico e naturalmente una priorità una priorità fondamentale
Benedetto pone il tema e poco noto dalla Bielorussia ma esattamente un po'questo mondo alla rovescia che ogni tanto siamo costretti ad ascoltare in prima serata no quasi quasi che sembra che la follia di pubbliche sia effetto della della del dell'allargamento sconsiderato della NATO e tanto forse qualche Paese che faceva parte del Patto di Varsavia ricordiamolo il patto di Varsavia e l'unica alleanza militare della storia
Che ha usato la forza solo contro propri paesi membri
C'è il patto di Varsavia assolo usati che verbali nel minacciano cinquantasei contro il movimento il socialismo dal volto umano del di di Budapest
è nel mille novecentosessantotto contro Jan Palach abbatte la Babele e il movimento diciamo di rinnovamento anche qui socialdemocratico intelligente libertario del mondo di una parte del mondo comunista cecoslovacco
Non è un caso che appena è caduto il muro c'è stata la corsa delle cioè quindi Laratta un'alleanza di di di di eguali liberi cioè ed è un'alleanza difensiva e oggetto ben evidenti
Il fatto che oggi diciamo il il vero vero Shift dal punto di vista militare al di là dell'inefficienza del disastro dell'esercito russo che per fortuna abbiamo visto essere siamo poco capace di di aggredire fino in fondo come avrebbe voluto l'Ucraina è stato il fatto che oggi la Bielorussia un mese fa era un Paese nucleare e denuclearizzato
Con questo referendum farsa è diventato un Paese alleato dell'orbita neo sovietico come vogliamo chiamarla no diciamo dell'orbita della federazione russa eccolo un Paese che oggi può non ancora accolte ma che domani potrebbe accogliere costituzionalmente delle testate nucleari parliamo di un Paese di di da cui capitale centocinquanta chilometri dalla SARS saprà di un Paese ancor più dell'Ucraina veramente del nel cuore nel cuore dell'Europa concludo siamo veramente alle diciassette
Io credo che che il il tema della promozione della democrazia e del prime della promozione del cose elementari diritti umani
Possa essere diciamo una delle vere stelle polari di una politica estera intelligente eccetera
Lo possa veramente
Ma non soltanto perché ce lo chiedono naturalmente ce lo chiedono quei milioni di cittadini miliardi che vivono che vivono in Paesi dittatoriale però e concludo non ci siamo illusi raccolte in questi vent'anni sulla Cina mi pare paradigmatico abbiamo creduto che globalizzato le merci da un lato abbiamo aiutato qualche migliori cinese uscì dalla povertà e questo un bel cioè altri seicentodieci degli siano usciti alla povertà estrema ho fatto io giudico positivo e anche ben fatto quel governo
Ecco ma l'idea che la semplice globalizzazione delle merci avrebbe in qualche modo come dire condotto alla libertà all'integrazione all'interdipendenza è stato velleitario
Oggi dobbiamo globalizzare i diritti non chiamiamola più esportazione la democrazia perché diciamo avuto un del marketing mostruoso
Dalla dalla seconda amministrazione Bush che aveva interpretato come lo uso l'invasione dell'Iraq con l'uso della forza per imporre chissà quali valori strani non autoctoni ma la globalizzazione i diritti è un tema vero
è un tema che ha una sua forza diciamo così semantiche politica insomma quindi o questo credo che sia il tema su quale e ancora una volta ringrazio veramente i colleghi parlamentari che hanno deciso di partecipare a questa presentazione peraltro