Alta Sostenibilità - Come ripensare alla cultura dell'abitare questa terra, dopo pandemia e con una guerra in corso?

Radio radicale appuntamento con alta sostenibilità quindi sulla nostra emittente in collaborazione con altri se l'alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile cioè come e come di consueto per
E aprisse Ruggero pagina buongiorno buongiorno Valeria buongiorno a chi ci ascolta
E abbiamo molte ospiti ospiti come va Paola Dubini a cui diamo il pervenuto coordinatrice del gruppo di lavoro altrui se cultura dello sviluppo sostenibile professoressa di management all'Università Bocconi di Milano ben trovata
Buongiorno buongiorno a tutti grazie per essere buono e Nicola Gori Sassari responsabile né delle relazioni con i media dentro con l'altro sesso seriale esservi avente buongiorno un giorno buongiorno a tutti e Bongiorno Matteo omessi chiari scrittore professore associato di geografia antropologia all'Università di Palermo buon giorno e grazie
Buongiorno tutte è inferiore al tema importante Ruggiero perché parliamo di come ripensare alla cultura dell'abitare questa terra che siete
Ha fatti abitare abitare questo pianeta forse il momento di ripensare a molte cose perché il momento che stiamo attraversando il nome esattamente da ora è uno dei più difficili che la nostra generazione conosca posso citare alcune cose che sono sotto gli occhi di tutti gli eventi atmosferici
Che si fanno sempre più estremi
Dopo l'estate che quella del due mila e uno che per noi è stata del due mila ventuno chiedo scusa e per noi sarà tra le estati più calde di sempre con le temperature che ricordiamo ancora in Sicilia l'estate scorsa
Sì qui non comincia a piovere subito ci troviamo alla vigilia di una siccità
Drammatica
Stiamo uscendo ancora e spero che sia vero da una pandemia che ha messo alla prova la nostra capacità di tenuta individuale e collettiva e ora di fronte alla guerra in Ucraina e ai nuovi assetti geopolitici
Il rischio concreto che questo massiccio impegno economico che è stato messo in campo dall'Unione europea e dei singoli paesi possano venire dirottato su questioni che sono ritenute a torto o a ragione più urgente e poi esce che per la crisi timore che per la crisi dell'approvvigionamento energetico
Si possa decidere quel passo da gambero che in molti temiamo della riaccensione
Delle centrali a carbone e quindi oggi è di fronte a questi scenari che ci chiediamo lo chiediamo soprattutto ai nostri ospiti se vada promossa una nuova cultura sull'abitare questo pianeta dal momento che come dice il fortunato slogan dei fratelli fortiori Geores che stanno tornando tra l'altro ed è un benvenuto il nostro un pianeta di riserva non l'abbiamo Niccolò Galli Sassoli Aso dice io direi di cominciare Conte per aiutarci meglio a inquadrare quale la situazione e a che cosa
Dobbiamo pensare
Ma per la situazione fine quello dal punto di vista probabile ventenne ce n'è uno solo secondo dire come come altezza che che apriamo una un programma di lavoro che la trentadue mila trenta che è stata escluderli da tutte le nazioni tutto il mondo
Sono attualmente principale infrastruttura organizzativa con cui L'Unità noi governiamo questa questa struttura offre ogni accadimento come adesso la parola ma come si sta decidendo di affrontare la questione ambientale
Dimostra la diciamo della spesso credibilità allora tornando all'abitare così come sentiamo un po'i padroni della terra in realtà sappiamo
Sappiamo di essere
L'assalto
L'assedio
No
Conta
La può ecco abbiamo qualche problema sentirti speravo fosse solo il mio mentore mi confermi non proprio quale disattivare cortesemente invidio perché così Fonzetti sentiamo meglio prego lo chiedono anche l'altro
Prego continua pure Nicola
C'è un problema credo anche di volume quindi
Sì magari nel frattempo in corso passare anche lei nota logori
Sì si organizza passo la parola a Matteo mischiare i che come ricordiamo professore associato di geografia e Antropologia all'università di Palermo e dall'UIC chiedo una valutazione su che cosa sia più urgente ripensare per per potere continuare ad abitare questo pianeta
Sì credo che la cosa la vera urgenza sia praticamente ripensare tutto
Nel senso che ci troviamo in una situazione in cui forse fiaccati come diceva dalla pandemia impauriti
Dal ritorno della guerre la saltano in realtà in una in uno stato di negazione di negazione del trauma e la negazione del trauma è qualche cosa di molto pericoloso perché
Ci impedisce di vedere la realtà come come la realtà che sta arrivando cambiamenti climatici collasso
Collasso di ogni tipo quindi molto probabilmente bisogna provare a lavorare su un livello come dire doppio tanto pratico quanto come dire psicologico collettivo
E non lo so ma a me viene un esempio intorno alle due mila e sedici due mila diciassette credo due territori svedesi
Hanno lavorato sono arrivati a perfezionare un rubinetto che permette di risparmiare fino al novantotto per cento da quando noi teniamo mobiletto Alberto normalmente
In un minuto se ne vanno dai dieci ai dodici litri di acqua
E questo nei prossimi tempi già verso il due mila e venticinque sappiamo che ci saranno delle grosse difficoltà ma intorno al due mila trenta sappiamo che avremo problemi di approvvigionamento quindi un aumento del quaranta per cento rispetto a quello che
La situazione quella che è la situazione attuale ora
A me la cosa che amo molto interessato oltre il fatto che si è creato un rubinetto cioè abbiamo un'invenzione concreta
Che permette di contenere il problema è quella che i due inventori chiamano la marea del cambiamento climatico
è in realtà come è nato questo progetto è tornato i due inventori hanno immaginato un futuro peggiore
Peggiore di quello che potessimo anche immaginare quindi si sono collocati in una sorta di prospettiva distopica
E tuttavia al contrario di quello che sta accadendo dove le narrazioni distopica sembrano ormai la narrazione è unica
Hanno reagito e hanno voluto inventare qualche cosa per non arrivare alla di sdoppia che ci attende e secondo me in questo meccanismo psicologico che si può trovare una formula per lì abitare la terra cioè vedere il la tempesta che sta arrivando ma non rassegnarsi al male della tempesta
Tanto Nicolò voli Sassoli ritroviamo apparare vediamo un sei tornarono
Vediamo se in un bel volume migliorato la la qualità è migliorata se la dobbiamo passare oltre prego Nicolò
Credo che credo che sia suo marito totalmente questo mi dispiace molto
Il problema portato questi hanno Pacifico io se se Nicolò ci ascolta gli consiglio di riavviare suo esso Devices e magari di controllare il microfono
Assolutamente no intanto continuiamo perché e c'è anche la professoressa di coordinatrice del gruppo di lavoro Astiz cultura per lo sviluppo sostenibile professionista di management dell'università
Ogni gira non so se ha ascoltato anche ovviamente i nostri ospiti nonostante per quanto riguarda i con locali Sassari
Poi le problemi
Gerardo sono qua sono qua ecco no basta un programma nel senso convivente in tema di abitare in questa guerra è un tema a ampio ora dopo due anni punto consiste simili volevamo sapere anche il suo commento penso Margherita
Di cui si è io se mi permetti Valeria vorrei chiedere a Paola Dubini che a il Olsson su quello che le nostre istituzioni culturali fanno vorrei chiedere
Quale valuta sia di impegno venisse valuta che questo impegno sia sufficiente da parte delle nostre reti tutte le istituzioni quelle ma maggiormente preposte sto pensando a ma ai musei sto pensando alle scuole
Sì intanto grazie buongiorno a tutti
Una prima osservazione quando noi parliamo di organizzazioni culturali che è un po'la prospettiva del gruppo trasversale che coordino noi parliamo di tantissime realtà pubbliche private e non profit che diciamo costruiscono immaginari
E quindi mettiamoci dentro da un Disney al Teatro alla alle biblioteche ai libri al cinema e che diciamo ci mettono in relazione con il tempo con lo spazio con le altre persone pensiamo in musei pensano le istituzioni di conservazione
Quindi
La prima cosa che mi sento di dire è che le organizzazioni che che si occupano di cultura a su hanno come compito quello di tenere sotto controllo la distanza di sicurezza fra le persone no perché tutto sommato ci aiutano a mettersi in relazione con il tempo con lo spazio e con gli altri
E quindi in una prospettiva come questa cioè nella dopo due anni di pandemia una crisi climatica in corso la guerra la loro funzionerà una funzione di consapevolezza di militanza e di
Diciamo
Evidenza di comportamenti virtuosi se io devo devo sottolineare che cosa che cosa sono le direzioni di lavoro
Mi vengono in mente queste come prima come prima cosa e poi un'altra cosa interessante
è che se noi guardiamo l'Agenda venti trenta e andiamo a cercare un po'più pragmaticamente che cosa vuol dire come si traducono queste cose ci sono una serie di obiettivi che davvero sono
Molto vicini all'agire alle pratiche alle missioni di queste di queste organizzazioni
Sto pensando all'Obiettivo quattro colori larga Lella relativo alla conoscenza
Sto pensando all'obiettivo dieci con l'inclusione sto pensando all'obiettivo undici quello delle città sostenibili e naturalmente l'obiettivo sedici che è la relazione fra soggetti di natura diversa
Sì vediamo riproviamo cosmico logori Sassoli Valeria ecco un buon giorno ministro mi volevano finalmente localmente
Facciamo il tuo intervento era quello introduttivo quindi ti prego di dei cinque ore inquadrare la situazione che stiamo discutendo per poi poterci dare maggiori spunti di riflessione a
Diciamo che quello che che significa il concetto di ieri abitare la terra non deve essere solo inteso come al una cosa lontana dall'origami pari con noi ci siamo sentiti negli ultimi decenni ma poi ha diciamo forse anche degli ultimi dilemmi da quando siamo diventati tali soprattutto padroni Indira terra perché abbiamo la capacità di manipolare la in maniera molto molto forte tanto che ora oggi ne vediamo agli affetti ma in realtà noi siamo ospiti di questo di questo mondo siamo di passaggio no per un'epoca anche abbastanza ristretta tempo sul piano del tempo allora questo nostro
Questa nostra visione e noi sappiamo di essere di passaggio e abbiamo anche rispetto ad altre forme di vita una visione d'insieme no di quello che e accade dalla dall'atomo a alle galassie
La scienza ci dice questo la ragione ce lo dice
Io poi quando dobbiamo prendere le decisioni il nostro arbitrio Lusi amori in maniera spesso contraddittori allora assumiamo la il paradosso della nostra cultura anche noi della della nostra capacità di vedere le cose e forse anche con un po'più di umiltà torniamo a essere umani anche anche nel rapporto un poco la natura no Ricci sappiamo staccati ma li stiamo la natura
Ora poi ci sono ci sono tanti ragionamenti magari a fare su questo parliamo per esempio del fatto che qualcuno adesso recentemente qualche mese fa il ministro Cingolani
Ha detto sarà un bagno di sangue la transizione ecologica e adesso in questo periodo c'è la guerra qualcun altro Enrico Giovannini fondatore della Svizzera a ha detto no non sarà un pranzo di gala allora meglio non fa è un caso di sale Galati fare un paio di Savona forse non la narrazione che dobbiamo dirci che cosa sarà questa transizione forse per me potrebbe essere un picnic realizzato bene
Teniamolo anche ai ai giovani no perché sono loro poiché e sono nati in questo in questo periodo in cui la prospettiva non è più quella di cinquant'anni fa
Questo è un po'quello un preposto io volevo toccare un tema un po'più diciamo così seguente geopolitico perché
Apparentemente e tragicamente in questi giorni l'attualità è molto spostata ovviamente su e anche tutta l'analisi no anche nella transizione energetica è spostata sull'emergenza della guerra in Ucraina e l'immagine l'Ucraina
E viene da pensare che indubitabilmente anche se al momento non è quella proprio la chiave di lettura maggioritaria
Che laurenziano energetica importante in questo momento genericamente accelerata su alcuni assenti o comunque una diversificazione energetica accelerata su altri per l'Europa e per l'Italia
Proprio qui come dire scosse anche in altre parti del mondo soprattutto quelle parti del mondo che sono legate indissolubilmente hanno legato il loro destino le loro polemiche proprio a ma le vecchie fonti energetiche fossili e il petrolio e il gas e penso a tutto il mondo una gran larga parte del mondo mediorientale del
Del del Nordafrica ma anch'io pubblicamente a quando faccio riferimento alla Russia insomma
Possiamo prevedere però che ad accompagnare anche questa transizione ci saranno per varie ragioni un'autobotte immediatamente comprensibili anche delle scosse appunto
Geo politiche importanti come quelle che stiamo vivendo delle vere e proprie tragedie perché ci sono Paesi che al di là
Di quel modello di sviluppo basato sulle fonti fossili pesato anche su una contrattazione importante sui mercati internazionali sul prezzo del dia diciamo hanno molto poco altro immaginare per quei Paesi in pochi anni una rivoluzione è una revisione fondi tutto loro sistema sistema paese da ogni punto di vista è poco poco e poco un principio perché mentre in Europa in Occidente ovviamente abbiamo i pesi e contrappesi per come dire transitare per transitare verso un'economia più Brin in altri posti diciamo
Non è proprio così cosa ci possiamo aspettare vende ricomincio da Nicola corista sogni paure sentire da professionista Dubini emette come schiavi
Ci possiamo aspettare
Quello che sembra sono due direzioni no che in questi in questi giorni in queste settimane che si deve decidere se investire tornare comunque alla grande ha sulla sulle fonti più sicure che conosciamo oppure
Cambiare il proprio punto di vista e e anche ripensare al nostro rapporto con l'energia perché forse se noi negli ultimi diciamo due-tre questo puntando ma io parlo del nostro come specie non del nostro Occidente in Occidente chiaramente abbastanza chiaro che noi lo standard di tre virgola cinque kW che tutti consideriamo base
Forse troppo non lo so o forse no alcuni sostengono che possiamo arrivare impresso a costruire ad avere due incontri quasi illimitate però nel frattempo allora nel nella transizione continuiamo a consumare così tanto poi pian piano almeno lui almeno siamo provare a a ripensare
Questo è un po'un tema e ci riguarda come Occidente no perché poi abbiamo l'ha avuto la responsabilità abbiamo ruolo ci lo sentiamo ancora ma sta forse finendo mi di essere la guida di aver guidato un certo modello di chi sviluppo
Ecco però i sessantottini che cosa ne pensa perché appunto c'è una responsabilità collettiva però come dire che si divide in infetti diverse e anche prospettive riverse cioè ci sono Paesi che oggi per RAI ragioni sono anche i più attrezzati perché economicamente più forti o con una società più attenta o comunque meglio formata su questi temi
E anche forse meno dipendenti strutturalmente da un'economia interamente basata su su sulla vendita di Energia fondamentalmente e altri che invece lo sono talmente pensiamo alla Russia pensare paesi mediorientali pensiamo appunto alcuni blocchi a i cani ma non solo questo come dire confortanti a un mondo non solo a due velocità nella prassi del cambiamento ma anche mondo a più velocità nella percezione di quanto questo cambiamento possa essere buono
E non ridurre alcuni popoli virgolette alla fame con delle conseguenze che magari al Giro immaginiamo ma insomma e speriamo l'entità di guerra il Cortina di ferro insomma
Non è difficile pensare che anche questo tema
Insieme passa provocare esigevano il miele molto molto importanti anche molto importante di quelle viviamo in queste ore non sono molto d'accordo con se secondo me in questo momento c'è
Un bisogno di un livello e una qualità di consapevolezza molto diversa soprattutto farà le persone diciamo fra l'economia fra le le società più fortunate
Che in che in qualche modo riconoscano la necessità di una
Di una dimensione solidaristica che che molte volte non c'è cioè mai questo a livello di comportamenti anche individuali
Cioè questa idea dell'economia circolare deve essere anche orientata su una società circolare questa idea dell'economia di prossimità a che fare con una prossimità che è anche relazionale
Quindi nulla un lavoro importantissimo che abbiamo bisogno di fare in questo momento
S condomini di una a attenzione al alla posture individuale
E quindi poi collettiva incredibile questo passa dalla dall'uso delle parole che facciamo questo passa da dalla scelta diciamo da dal dal modo di orientare lo sguardo ma a livello proprio
Basico a livello individuale poi c'è la questione che era stata sollevata da Niccolò prima
Che riguarda il livello di consumi io su questo tema quindi vivono il conflitto di interesse cioè a dire io penso che a fronte di una transizione che inevitabilmente si deve realizzare serva un passo molto grosso con coraggio molto forte
Nella direzione di un'innovazione dei comportamenti e mentre però siccome il cambiamento
Non è a a costo energetico zero cioè non è che ad oggi le quelle che noi chiamiamo energie pulite siano davvero un interno questa fase di transizione
Sono anzi aggiunge generano esternalità negative da tutte le parti se non di natura economie di ambientale di natura sociale
Quindi in questo momento mentre aspettiamo
Diciamo la tecnologia sia Fini che
Le condizioni per passare a sostituzioni siano messe in in in atto
La soluzione meno peggiore quella di consumare di meno e questo è un problema molto delicato perché a fronte di minori consumi non facilmente risolvibili però facilmente risolvibile però è chiaro che se ciascuno di noi che alle valvole del riscaldamento in casa a cominciare a pensare che anziché avere diciotto gradi in estate ventiquattro in inverno
Bisognerebbe averne ventiquattro innestate diciotto in inverno
Faremo grandi grandi cose no
Certo io vorrei ritornare poi più o meno siamo verso la conclusione al professor Matteo Meskhi Ari a proposito di risparmi Luigi parlava di questa invenzione del rubinetto risparmioso insomma quello del due mila sedici cui però pare che non sia stato dato molto seguito si diceva dobbiamo anticipare prima bevendo questa realtà di stop dica
Dobbiamo anticipare quello che potrà succedere e allora io volevo chiedere un discorso secondo me molto importante io volevo chiedere quindi a questo punto al professor mischiare i sì lui ritenga che lo choc che arriverà inevitabilmente con l'aumento dei prezzi del carburante dell'Energia
E quindi questa inevitabile riduzione dei consumi perché semplicemente ci ci mancherà il denaro per poter ripagare
Ci possa aiutare in un qualche modo in questa sfida poi noi abbiamo perso le state siamo disposti a lasciare che per esempio i condizionatori limosino le attività industriali commerciali
E noi a caso tornare a quei ventiquattro estivi che citava
La professoressa tubini professore Mortara
Sì io credo come dicevo prima che oltre al problema del dell'elaborazione del trauma ci sia proprio un grossissimo problema nella manipolazione della complessità preme siamo in pieno collasso cognitivo
Stiamo rinunciando al pensiero complesso e soprattutto non abbiamo questa capacità del pensiero paradossale che secondo me caratteristico della dopo cena che proprio lei era del paradosso voglio fare questo esempio quando nel due mila cinque c'è stato l'uragano Katrina
Chi si ricorda un Maria di sfollati e sono andati nella superando un ma dove a un certo punto si sono stenti generatori di energia elettrica e questo ha innescato una serie di di violenze atroci appunto da da
Da romanzo distopico
Da serie Netflix per certi versi e la dimensione paradossale che venuta a mancare l'energia elettrica perché si era esaurito
Il gasolio che la produceva dei generatori che la produceva cioè quello stesso gasolio che consumato
Come combustibile fossile all'origine poi di quei cambiamenti climatici che hanno generato Caterina stessa quindi una specie di circolarità difficilissima da spezzare paradossale per cui siamo comunque legati e ancora purtroppo stabilmente ai combustibili fossili e nonostante ci sia il discorso del dell'aumento dei prezzi e della come dire di una riduzione conseguente bisogna comunque pensare che tutta l'economia occidentale e non la sulla vita quotidiana
Degli individui ma tutte le economia occidentale si regge su questo tipo di di consumo per cui parlavamo dell'acqua ok
In realtà poi quel quel rubinetto è stato prodotto
Il brevetto è stato comperato da Ikea costa quattro euro la guarnizione che permette di modificare a casa lo rubinetto è chiaro che poi esiste una come dire una resistenza al cambiamento
Che impedisce anche di informarsi su quelle che sarebbero soluzioni private ma il pubblico il problema sulle grandi infrastrutture nell'acqua ma pompata all'acqua parte asportata
Che il discorso dei del della corruzione tipica dell'Occidente
Che
è chiaro che noi possiamo a livello individuale provare a contenere però ci sono anche come dire dei Marco fenomeni economici che sono quelli per me i grandi centri di assorbimento
Di Energia molto più che i comportamenti privati delle persone
è chiaro ognuno di noi può fare molto può fare tanto ma il problema strutturale l'impostazione economica dei paesi industrializzati
Un'ultimissima cosa prima di salutarci Valeria per me io vorrei chiedere alla professoressa Dubini che si occupa appunto dell'istituzione culturale vorrei portare attenzione sui musei delle sia della scienza sulle tante visite che i ragazzi i bambini delle elementari ragazzi delle medie fanno in questi musei che ruolo
Potrebbero a vere oltre quello che fanno adesso per per educare acquisti discorsi a questi ragionamenti che stiamo facendo
Musei della scienza sono in questo momento degli alleati preziosissimi per orientare i comportamenti soprattutto nei più giovani perché abbiamo in genere e soprattutto se sono organizzati come Science Centre
Hanno una vocazione alla divulgazione all'ingaggio e alla partecipazione attiva da parte di pubblici hanno volumi di visitatori spesso molto significativi quindi diciamo fanno un lavoro molto prezioso sia di sensibilizzazione alle tematiche in generale dell'assenza della sostenibilità ma nello specifico per mettere in relazioni quei quei legami quelle relazioni di causa-effetto che sono così difficili e importanti da modificare che è quello che è l'oggetto di della della nostra conversazione questa questa mattina
Devo devo dire che sia nelle nello sviluppo di progetti specifici sia in generale nell'attività di Owen messa attorno alla all'Agenda venti trenta i musei della scienza stanno stanno facendo un lavoro veramente molto molto indirizzo oltretutto oltretutto tipicamente si tratta di musei che sono che nascono in Rete
E e quindi hanno una capacità di sviluppare progetti che poi vengono diffusi in in in territori diversi e
Diciamo di compartecipazione alla produzione di contenuti in una prospettiva di divulgazione molto molto significativa
Ci salutiamo qui Valerio offre fermarci qui io ringrazio i nostri ospiti per essere stati con noi venti continueremo a interrogati arrivare questo pianeta o
Agricolo antica locali paradigma di questa tutto ad ampio raggio e purtroppo anche a seguire quella che è una
Oggi arriva fa ecco
Parleremo
Latte
A
Ci stiamo riprendendo se mi sentite io vi saluto vi ringrazio tutti qui grazie
Ma
E altri
Ai nostri occhi
Chiavi
Grazie arrivederci
Ciao ciao a tutti