L'attualità in Archivio - L'amministrazione della giustizia, la realtà carceraria, la pena, la Costituzione, il PR

L'odierno programma realizzato con documenti d'archivio che sotto i farà riascoltare registrazione dall'autunno due mila quattordici due mila diciotto due mila diciannove con le quali torneremo a parlare di amministrazione
Dalla giustizia e di realtà carceraria li ascolterete innanzitutto due interventi pronunciati dalla magistrato Carlo Renoldi indicato in quel signore dalla ministra della Giustizia Cartabia a guidare il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria indicazione contestata in particolare dagli esponenti grillini per le sue posizioni ritenute troppo garantiste li ascolterete dunque quanto le note disse a Firenze il ventuno settembre due mila e quattordici durante convegno intitolato delitti
E appena duecento cinquant'anni dopo Beccaria il fallimento del carcere quanto disse più le scientemente nove febbraio due mila diciannove durante un altro convegno svoltosi sempre nel capoluogo toscano intitolato il carcere giustizia di partire
Dalla Costituzione interventi in entrambi i casi contro il mito reazionario
Definito così della certezza della pena per il Rispetto comunque dei valori costituzionali
Al termine vi riproporremo invece un'ampia sintesi di un altro convegno svoltosi a Roma dal quindici maggio due mila diciotto organizzato dall'Unione delle camere penali intitolato pianeta carcere la riforma penitenziaria l'articolo ventisette della Costituzione
Il buonismo dei padri costituenti
E li ascolterete interventi tra gli altri dell'avvocato Beniamino Miyu cinque momento presidente dell'Unione delle camere penali di Santi Consolo che era il capo del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria di Rita Bernardini che ribadì
L'assenza dell'iniziativa del partito radicale di tutti questi anni contro l'anticostituzionale realtà
Della situazione carceraria italiana da tempo condannata anche in sede internazionale grazie allora
Sono persuaso
Come altri prima di me che appunto più che
Celebrare il il fallimento il nel carcere
O
Si debba come dire ragionare più sul fallimento del carcere o centrismo
I dati sono molto eloquenti li ha ricordati stamattina né molto bene mio Santoro e cinquantotto mi cinquantaquattro mila detenuti contro trenta persone trenta mila persone in esecuzione penale esterna
Un sistema che qui ancora si avvita sulla risorsa o sullo strumento carcere
Ma che e in questo ovviamente sta un elemento critico a fronte dei fallimenti che il carcere ha prodotto in termini di recidiva di esclusione sociale di come dire capacità di drenare solo rispetto a determinate categorie sociali ma che comunque realisticamente rappresenta una presenza della quale non possiamo fare a meno si parlava ancora stamattina della necessità di liberarci dal carcere ma mi pare una prospettiva senz'altro suggestiva sul piano culturale ma non realisticamente proponibile sul piano politico semplificativamente lo stesso professore Uselli ricordava la criminalità organizzata
Che è diciamo già mette a bilancio nel suo bilancio sociale la possibilità della di perdite economiche o anche di in termini di di detenzione rispetto a questi fenomeni certamente non possiamo
Percorrere scorciatoie come quelle appunto della incondizionata rinuncia al carcere o addirittura la pena come pure che questa mattina è stata perché è stato detto
I dati quindi sono sconfortanti denotano ancora una centralità del carcere nonostante l'inversione di tendenza che è stata evidenziata che sembra per la verità più il frutto di più che di un come dire ragionamento di una mutamento di paradigma di una sensibilità sul piano etico-politico finalmente mutata ma più che altro un un una fenomeno che commesso diciamo così a ragioni brutalmente economica e quindi al paura delle condanne in sede europea
Ora sono d'accordo con quanti hanno messo in relazione questa situazione che ancora in incentrata sulla sullo strumento carcere il declino del welfare non solo del welfare ma anche delle sue narrazioni
Che appunto ne costituivano come dire la legittimazione dal punto di vista sia ideologico che politico culturale mi pare che su quelle narrazioni che appunto abbiamo studiato praticato oggi sembrino pre valerne altre sono narrazioni fondate quanto meno in in molti ambiti che producono carcere su costruzioni sociali al contenuto vagamente ITC Zante pensiamo a il consumatore di stupefacenti
Che una legislazione ancora molto legata i paradigmi del passato ancora risucchiato nel nel gorgo del processo penale quale
Effetto collaterale di delle bombe non so se intelligenti o meno della al lavoro contro Angius
Costruzioni sociali che appunto rientra dopo l'intervento penale se verso una prospettiva che senza mente repressiva magari ammantata di di di nobili afflati nei confronti della vittima che poi il più delle volte lealtà viene strumentalizzata per legittimare davanti all'opinione pubblica il ricorso a delle forme sanzionatori di natura esemplare
Faccio un una esemplificazione brevissima tra l'altro con un esempio scomodo perché attiene ad un fenomeno particolarmente come dire esecrabile espressione molto spesso diciamo di una cultura patriarcale che ancora
Considera le donne come naturalmente votate diciamo la sottomissione in ambiente domestico cioè la legislazione in materia di violenza di genere
E qui abbiamo appunto delle carenze che rendono riconoscibile il discorso che tentavo di fare abbiamo la costruzione diciamo così del dell'autore del reato secondo un e di come dire una connotazione che anche di tipo etico in cui il disvalore viene via via enfatizzato da un proprio da una continua corsa ad ogni giro
Ad una rientri alzamento delle penne che sono sempre più esemplari appunto in un'ottica sempre ovviamente di simbolica di rassicurazione sociale abbiamo l'attribuzione è un fatto inedito alla vittima di poteri processuali anche importanti una possibilità di interloquire adesso che gli avvocati penalisti su questo molto si sono
Impegnati la positiva interloquire al momento addirittura al momento della revoca dell'applicazione della misura cautelare
Abbiamo poi il di fatto la la il rifiuto che a me pare come dire programmatico di forme di natura conciliativa
Attraverso una cattiva lettura della convenzione di Istanbul che come saprete non consente nell'ambito dei reati mediante reati di violenza di genere la mediazione obbligatoria legislatore due mila tredici traduce questa disciplina nel senso che appunto non definisce pur avendone avuto l'opportunità modalità normativamente date di che realizzazione di forme conciliative riparativa ci sono alcuni spunti la possibilità di farlo rizzare programmi di trattamento
E del l'autore di violenza di genere però e di valorizzarlo al momento nel momento cautelare pro si tratta di spunti che sono privi diciamo così di una guida normativa
Nel senso che il legislatore del due mila tredici ha rinunciato a definire appunto percorsi processuali attraverso cui realizzare questo
O pensiamo la sospensione del processo con messo alla prova che sarebbe stato come dire il terreno ideale per la realizzazione di un percorso di questo tipo mirante alla ricomposizione diciamo così della frattura realizzata si candito
Generalmente intrafamiliare qui la pena troppo breve che prevista fine quattro anni taglia fuori tutta una serie di fattispecie ai maltrattamenti in famiglia agli atti persecutori che sono appunto evidentemente tipica manifestazione della violenza di genere le considerazioni che ho fin qui confusamente sviluppate qui mi pare che induce inducano a a riaffermare comunque
Con forza la necessità che la la crisi del del welfare universalistico di cui ci parlava questa mattina Stefano nato Anastasia io preferisco parlare di attacco al welfare
E non debba comportare una regressione generalizzata del sistema penitenziario che tra l'altro oggi vive o una una curiosa distonia nel senso che abbiamo da un lato la corsa alla penalizzazione nel senso che a ogni piè sospinto abbiamo nuove fattispecie di reato abbiamo innalzamenti di pena con riferimento appunto alle ad alcune categorie individuate come i nuovi nemici sociali
Si è fatto riferimento stamattina alla legislazione in materia di immigrazione qui c'è tutto il tema importantissimo della normativa che stavate re del penale cioè la disciplina sul soggiorno che spinge evidentemente verso forme di marginalizzazione che poi sono spesso l'anticamera la commissione di reati e quindi per forme di cric di cancellazione però sul versante opposto abbiamo appunto sia pure per ragioni economica non certo nobili e politiche la a percezione delle insostenibilità di un sesto sistema centrato sulla pena carceraria visti appunto i costi sia sul versante dell'edilizia penitenziaria sul versante del personale ma anche appunto delle condanne oggi anche in sede europea
Quindi c'è questa questo strabismo da un lato sempre più pena
Soprattutto minacciata ma anche praticata e al tempo stesso però la percezione dalla necessità di spostare il controllo penale dal carcere all'esterno cui però non si accompagnano delle politiche sociali che siano realmente
In inclusive e quindi in grado di realizzare diciamo il disegno costituzionale
Declinato in termini appunto di recupero e di reinserimento questo
Per la povertà di risorse ministeriali oggi tra l'altro si parla appunto nell'assorbimento del del Dipartimento dell'esecuzione penale esterna nella giustizia minorile che potrà magari sortire anche esiti positivi ove la come dire si si vada effettivamente perso un dipartimento di Protection ma che al tempo stesso se come dire
Ciò non dovesse avvenire potrebbe significare un ulteriore ridimensionamento del ruolo dell'esecuzione penale esterna e accanto l'altra faccia ovviamente della contrazione delle risorse sul versante ministeriale nella l'assenza sul territorio diciamo di un tessuto in grado di appunto realizzare effettivamente questa questo perché questi percorsi di inclusione
Se questo è lo scenario io credo che comunque ci sia ancora uno spazio per gli uomini di buona volontà che intanto dovranno essere vigili perché diciamo l'ansia riformista che si respira in questi i tempi non porti alla rotta mozione dei principi costituzionali accanto alla rottamazione del vecchio ceto politico
Magari come dire frettolosamente liquidati come vecchiume che oggi non ci possiamo permettere uomini di buona volontà che poi dovranno essere capaci diciamo di mobilitare delle nuove alleanze dal punto di vista politico e culturale perché questi i principi oltre a rimanere
Poi non rimangano per altro verso una pura declamazione grazie
Era il ventuno settembre due mila e quattordici riascoltiamo adesso quanto Carlo Renoldi disse il nove febbraio due mila e diciannove durante un altro convegno svoltosi sempre a Firenze intitolato carcere giustizia di partire dalla Costituzione ora mi pare innegabile lo ricordava Stefano
Ma lo hanno messo in evidenza anche altri interventori nella giornata di ieri
Come si sia assistendo ad un ritorno nel nel discorso pubblico del mito reazionario così è stato giustamente definito nella certezza della pena che anzi diventa un punto qualificante fondamentale del programma politico culturale del Governo del cambiamento
Nell'ambito peraltro di una narrazione più generale che ispirata ai canoni anche questi reazionarie del law & Order
Un mito quello che la certezza della pena che in questa narrazione diventa una sorta di di evocazioni identitaria cioè che mira alla prova la costruzione dell'identità di un nuovo blocco politico sociale ma anche ovviamente una specifica direttrice di iniziativa di azione politica
Davanti a quelli che vengono rappresentati all'esterno come i lacciuoli costituiti dai diktat dell'Europa i vincoli di bilancio che almeno secondo controllarla vulgata la la rappresentazione
Mediatica rendono impossibile perseguire quegli obiettivi di rilancio a livello politico e sociale da parte del punto del governo del cambiamento
Le politiche governative in particolare la loro narrazione pubblica secondo diciamo uno schema ben collaudato si rivolgono da un lato appunto alla evocazione di nemici esterni e quindi tecnocrati dell'Europa alle lobbies del del grande quattrino internazionali i migranti
E dall'altro lato verso il contrasto attraverso il
Peraltro il consueto corredo di immagini truculenta
Attraverso il ricorso ad un lessico diciamo di tipo
Perché ricorre alle metafore belliche in maniera come dire molto consapevole di quelli che sono rappresentati Comisso fare titoli del dell'ordine interno cioè appunto emigranti
Le orde barbariche che mettono a rischio con le nuove invasioni la i pilastri della nostra civiltà e poi i criminali in primo luogo quelli da strada ma non solo ce qu'elemento di novità che secondo me importante per capire quello che sta succedendo e che deve farci riflettere anche per non lasciare certi temi appunto alla il responsabile e lavorazione dei nuovi governanti e cioè il riferimento alla criminalità cosiddetta dei colletti bianchi l'attenzione in particolare da parte del ferro del
Dei cinque Stelle al fenomeno della corruzione
Se con una prospettiva che apparentemente almeno nella sua rappresentazione che cosa diversa poi dalla contrattazione
Politica di impronta fortemente legalitaria
Perché forse
Questo attingere ad un come via d'un bisogno di legalità che nel corpo sociale fortemente diffuso altro discorso e fu il modo in cui viene interpretato e declinato
Cioè quindi alla fine una appunto una riedizione
Di quel manicheismo che abbiamo conosciuto nella stagione della ex Cirielli da un lato gli interventi normativi a favore dei galantuomini pensiamo alle annunciate riforme materia di legittima difesa
Intervento a tutela dei cittadini da bene che si vuole come dire aggrediti da una criminalità spietata e che si vorrebbe che che due volte fitti nizzardi non solo dalla criminalità ma anche dalla magistratura che poi appunto ingiustamente lì inquisiti esce magistratura che ritenuta politicamente inaffidabile è pronta a tutelare più appunto i criminali piuttosto che gli virgolette onesti cittadini ed all'altro punto la previsione di un diritto speciale
Dei briganti così definimmo in un vecchio documento di Magistratura democratica elaborato all'indomani della ex Cirielli qui non sconti di pena no alla prescrizione
Rappresentata come uno strumento che appunto consente ai delinquenti di sottrarsi alla giusta sanzione e poi in materia di ordinamento penitenziario
L'impegno a fare sì che chi sbaglia torni a pagare questa è la locuzione utilizzata appunto al richiamo alla certezza della pena e la certezza della pena detentiva
O più correttamente ville richiamo alla certezza dei contenuti nella sentenza cioè ciò che il giudice ha deciso con la sentenza poi deve essere scontato
Sul presupposto che come dire
Immanente implicito nella formula
Che si torni finalmente a pagare che ovviamente fino a questo punto il il crimine ha pagato i delinquenti non pagano e perché non pagano proprio perché grazie alle misure alternative benefici penitenziari si sottraggono alla giusta punizione cioè il carcere cioè è a un una costruzione che ha una sua logica chiaramente perversa
Ora e va be a introdurre il l'elemento di forse solo apparente
Distonia rispetto all'analisi di Stefano ora io certamente condivido ovviamente il il riferimento al valore della certezza del diritto citando il maestro Bobbio si dice la certezza è un elemento intrinseco del diritto sì che il diritto o è certo o non è neppure diritto così scrive Stefano nella sua relazione prevedibilità che poi come dire
Ordinamento ancora democratico e liberale soprattutto nella materia penale un valore evidentemente non negoziabile tuttavia l'elemento di forse lieve cesura rispetto all'impostazione di Stefano e che a mio
Sommesso avviso
Accanto al valore
Della certezza del diritto c'è anche il favore della certezza della prevedibilità della sanzione
Che è un elemento anch'esso
Essenziale
Altrettanto essenziale rispetto la prevedibilità del comportamento che la regola intende incoraggiare o scoraggiare ovviamente
Lo dico anche perché ho visto qualcuno
In platea sussultare ma il ruolo del disc assalto ripeto è anche quello di introdurre qualche elemento diciamo di riflessione non del tutto ortodossa o
La sanzione ancora una volta non fa
Declinata in maniera rozza e semplificatoria con la pena detentiva ma come appunto il richiamo alla forza che necessariamente deve essere cogente
Della decisione
Giudiziaria come capacità quindi di regolare in termini di effettività il rapporto sociale che la norma intende disciplinare
Mi sembra che così declinata la sanzione sia diciamo un elemento altrettanto essenziale
Rispetto alla alla certezza del diritto
E inutile prevedere norme che puniscono il caporalato o che
Intendono impedire licenziamento ingiusto che intendono tutelare determinate situazioni di vulnerabilità sia fisica che sociale che economica perché siamo appunto alle vicende
Dell'aggressione al risparmio da parte di personaggi rilievi avventurieri bancarottieri
Se poi alla previsione della regola non si accompagna evidentemente la presenza non solo simbolicamente elettiva di una sanzione
è stato fatto riferimento al principio di obbligatorietà dell'azione penale che corrisponde diciamo così a questo paradigma e che la giurisprudenza costituzionale non dimentichiamo lo individua come individua come
Declinazione del principio di uguaglianza ora non è discutibile ricorda Nastasia che ci sono tanti possibili e piglio odia la vicenda penale la pena non è che uno di questi
Cioè l'irrilevanza penale la messa alla prova cioè la mediazione c'è anche accanto alla soluzione che evidentemente una eventualità
Ben presenti
Anche la prescrizione che
Va ribadito ancora una volta è un elemento di garanzia del cittadino rispetto ad una giustizia che è in coma in maniera perpetua sul su quello che e comunque
Finché non modificano la Costituzione lo diciamo sottovoce si intende
Un presunto non colpevole
Tuttavia mi pare evidente che non si possa parlare di un diritto penale senza appena o meglio senza sanzione attribuendo ripeto al ha la parola sanzioni significato di dispositivo che garantisce le condizioni per l'osservanza
Della regola giuridica
Ciò che va quindi
Come dire stigmatizzato
Quel corto circuito quella scorciatoia logica che identifica
La certezza del diritto con la certezza della pena
Detentiva ieri Susanna rollino
Ci ricordava di come
La sanzione
Possano essere la sanzione diciamo di comunità la misura alternativa possa avere contenuti
Sul piano o risocializzazione ben più pregnante rispetto dalla penale alla pena detentiva di come la pena detentiva nelle nostre nei nostri istituti penitenziari venga spesso declinata in termini di
Come dire tentativo di sottrarsi alla
A quel processo di infantili donazione
Caratterizza molto spesso la vita quotidiana all'interno degli istituti di pena laddove la misura alternativa
Presuppone uno sforzo e quindi un impegno di chi vi è sottoposto in un processo di responsabilizzazione che richiede
Una forma di partecipazione attiva
Una posizione quella che identifica invece i due momenti appena con la pena detentiva che ricorda bene Stefano corrisponde proprio ad un una specifica concezione di
Politica criminale a sua volta funzionale ad un uno specifico modello di governo della società
Un modello fondato su dispositivi di natura incapacità ante che si caratterizzano diciamo per la costruzione di un diritto penale d'Autore sia nella fase del della costruzione della norma incriminatrice ma anche in quello dell'applicazione giurisprudenziale perché inutile
Come dire negarlo
Ma anche la l'applicazione giurisprudenziale e spesso come dire incline a questo tipo di
Subisce questo tipo di Catto caratterizzazione ideologica
Sia nella fase dell'esecuzione penale attraverso quel
La previsione di meccanismi di preclusione all'accesso alle misure alternative il sistema del mandato risente Dancing del del Tristan Tzara auto del doppio binario della legge ex Cirielli che ben conosciamo
Ora Stefano fa una in in secondo me interessante notazione quando dice che appunto questo modello trova poi il suo punto di crisi nel diciamo nei limiti di sostenibilità finanziaria che dopo la crisi del due mila otto hanno reso non più come dire
Prospettabile almeno nella nostra realtà alla prospettiva di una del modello che lei l'incarcerazione di massa
è anche vero però che forse in maniera non del tutto consapevole la
Prospettiva di politica criminale che viene perseguita attraverso l'attacco alla flessibilità della pena può in realtà portare concretamente a questo scenario a mio avviso l'espressione deve essere espiata la pena che è stata inflitta in sentenza a questo significato cioè il la negazione del principio della flessibilità della pena l'intenzione di negare la flessibilità la pena che bisogna Rip
Ribadirlo oggi ricordiamo
Mare gara era uno dei suoi cavalli di battaglia la flessibilità De la Pena è un principio che è stato costituzionalizzato la Corte costituzionale
Con la sentenza del settantaquattro sulla liberazione condizionale ha affermato espressamente secondo l'opinione diciamo
Ormai consolidata del e tutti i commentatori il principio della flessibilità della pena
Ora
A fronte di questa di questi concreti pericoli che lucidamente Stefano descrive a mio giudizio l'unica l'unico strumento più che quello appunto della disobbedienza che un concetto che
Trovo difficile declinare nel momento attuale
Vi è quello della dell'obbedienza costituzionale che si può e deve realizzare
A mio sommesso avviso facendo rette
Ieri lo ricordava con riferimento alle reti sociali sia Patrizia Milingo che Giancarlo papà lo stesso Corrado Marchetti
Una rete
Degli operatori
Giudiziari
Magistrati ed avvocati che oggi credo
Siano chiamati ad un nuovo protagonismo per la difesa di quella giurisprudenza Ugo umanitaria che
Fortemente minacciata
Questo secondo me chiederà una grande saggezza è una grande lungimiranza anche perché c'è un pericolo e qui lancio un'ulteriore provocazione da di scarsa non non ortodosso
Quello che si assiste io io vengo da un ufficio che come dire a una una produzione alluvionale di pronunce
Legate ovviamente ad una domanda di tutela che assolutamente esplosa ed elefantiaca mi dicono i colleghi in particolare degli uffici di sorveglianza con i quali ovviamente sono ancora in contatto
Che l'introduzione dei mi al di alcuni meccanismi di tutela
Penso trentacinque bis e a trentacinque terra determinato in concreto una difficoltà estrema sta determinando in molte realtà
Fuori dei casi diciamo così di uffici che lavorano male neghittosi eccetera ma né i colleghi che al contrario hanno a cuore
La tutela dei diritti una estrema difficoltà di gestire appunto una domanda
Di giustizia che
Soprattutto con un centoundici che poi
A questo vale soprattutto per la Cassazione consente il ricorso per Cassazione rispetto a qualunque diritto rispetto a qualunque lesione rispetto a qualunque violazioni di legge
Rischia di determinare
Delle difficoltà
Ovviamente ogni riflessione di riforma del centoundici soprattutto in in nel contesto politico attuale semplicemente improponibile così come improponibile ogni proposta diciamo di di mettere mano la Costituzione che evidentemente
Potrebbe portare a esiti
Imprevedibili e tuttavia
L'idea probabilmente di una sinistra che ha a cuore l'effettività dei diritti dovrebbe essere domani anche quella di riuscire a declinare
In termini di effettività una tutela giudiziaria che se accordata indiscriminatamente a tutte le posizioni si traduce di fatto in una non tutela
In definitiva credo ci aspetti un un cammino estremamente difficile la navigazione in mare aperto nella quale sicuramente il pensiero di di Malgara ci potrà essere di aiuto nel suo continuo richiamo ai valori della costituzione
Per gli operatori oggi continuano ad essere il vero e unico argine contro l'ingiustizia grazie grazie
Così dunque Carlo Renoldi aiutano a febbraio due mila diciannove durante un convegno svoltosi a Firenze ricordava tra l'altro anche Alessandro Margana Calia escutiamo adesso invece come annunciato
In apertura un'ampia sintesi del convegno svoltosi
A Roma il quindici maggio due mila e diciotto organizzato dall'Unione delle camere penali e intitolato pienamente carcere alla riforma penitenziaria l'articolo ventisette della Costituzione da buonismo
Dei padri costituenti e rinviamo il tutto a partire da quanto disse apertura l'avvocato Beniamino Micucci presidente dell'Unione delle camere penali a seguire li ascolterete tra gli altri interventi di Santi Consolo
Capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria e di Rita Bernardini figli il titolo di un titolo importante la riforma penitenziaria l'articolo ventisette
Della costituzione il buonismo dei padri costituenti l'articolo ventisette poca subito dopo il principio della presunzione di innocenza e l'altra la risocializzazione per stamattina abbiamo parlato
Anche il di separazione delle carriere del giudice di imparzialità della decisione
Tra gli antidoti agli errori perché gli errori giudiziari non è che Calamo dal cielo gli errori giudiziari esistono e probabilmente esisteranno sempre ma è necessario cercare di ridurre e uno dei metodi è quello di rispettare l'articolo centoundici della Costituzione il contraddittorio in tutte le scienze quello che più avvicina la visita quindi i monologhi
Un processo inquisitorio un processo che non valorizzi la parità delle parti e che non tenda l'imparzialità della decisione
Perché non abbia in sé l'antidoto anche dell'appello
Lo ricordiamo spesso Enzo Tortora sarebbe stato sarebbe morto condannato se non ci fosse stato l'appello credo che questi siano gli elementi per evitare gli errori che sono che fanno parte dell'abito
Per quanto riguarda il secondo aspetto che sarò brevissimo perché gli ospiti son tanti volevo sentire da loro noi possiamo parlare forse ahimè
Anche se ci sarà un ultimo consiglio dei ministri otto di riforma terabyte
Nel senso che questa riforma dell'ordinamento penitenziario in perfetta sintonia con l'articolo ventisette della Costituzione voleva aggiornare la legge Gozzini scritta nel settantacinque una legge che contrariamente a quello che viene spesso raccontato sulla stampa e sui media ha dato buona prova di sé nel tempo
Nel senso che sono riuniti
I fatti gli omicidi in carcere sono diminuiti le rivolte in carcere dare la speranza un detenuto è molto importante non vengono mai dati e offerti dei con dei corretti elementi di valutazione dell'opinione pubblica per cui da dati ministeriali non quindi raccolti dall'Unione delle camere penali il settanta per cento di coloro che fanno carcere per carcere tendenzialmente ricco mettono altri reati comunque otto per la società evidentemente maggiore
Circa il trenta per cento di quelli ammessi alle pene alternative chiamiamole così per non dare un'alternativa impressione all'opinione pubblica che pensa che l'affidamento in prova o la semilibertà siano come delle vacanze
Dei benefici dati così leggermente dalla magistratura di sorveglianza
Immaginiamo che coloro i quali imparano un lavoro poi in magistrati di sorveglianza ci diranno anche il direttore generale CD del dipartimento ci diranno conferma di questi dati chi apprende un lavoro e lo mantiene addirittura una percentuale di recidiva vicino al due per cento uno per cento
Non si racconta mai che a fronte di una persona che in permesso magari commette un reato
E naturalmente c'è l'attenzione dell'opinione pubblica come è giusto che sia con relativi attacchi alla magistratura di sorveglianza che magari ha ritenuto scorretto dare un permesso o una pena alternativa
Non si si rammenta che ci sono cerco circa quarantacinque mila persone che sono ammesse alle pene alternative che non commettono reati e che si comportano bene
Questo è un messaggio che non è passato addirittura colpevolmente il precedente governo ha lasciato anche transitare l'idea che questa riforma facesse mettesse in libertà ladri terroristi mafiosi il che chiaramente non era vero perché c'erano rimanevano delle preclusioni
Ci si è ben guardati dal diretti addirittura le pene alternative sarebbero state sì si può ancor più uso una parola greca attenzionate nel senso che il magistrato di sorveglianza avrebbe avuto il potere di verificare il percorso trattamentali individuale di una persona ancor più a fondo verificarlo medio vedere di dare delle misure più appropriate quindi garantire di più anche quel giudizio quella valutazione
Insomma io credo che sia un'occasione persa ne abbiamo fatto di tutto
Anche per spiegare che i costituenti quando avevano immaginato l'articolo ventisette perché molti pensano che la Costituzione in realtà in parte lo è stata ma sia stato una sorta di compromesso tra una tradizione cattolica entra una tradizione di diverso avviso che quindi ci fosse questa l'idea per cui la rieducazione del reo forse qualcosa di molto vicino al buonismo perciò l'abbiamo chiamato in realtà non era così costituenti avevano ben chiaro che un uomo senza speranza di un uomo che più portato al delitto che per la società un uomo che commette altri reati ha un costo sociale che per la società un uomo che ritorna in carcere costa ancor di più lo Stato quindi se volessimo che non lo dobbiamo mai fare
Perdere di vista la persona l'individuo anche sotto un aspetto di cinismo puro potremmo dire che e e totalmente irragionevole non consentire di aggiornare delle pene alternative un ordinamento penitenziario che aveva dato buona prova di sé e che dopo tanti anni aveva necessita di un adeguamento ultima battuta e poi passo la parola agli ospiti mi piace anche dire che questa riforma non era stata scritta dal capo lo dico spesso era stata scritta da accademici da magistrati ed avvocati ai quando sfuggiva l'esigenza di salvaguardare eventualmente la collettività da alcuni pericoli e quindi io ripeto continua a dire che molti hanno criticato questa riforma non l'hanno letta e chi l'ha letta forse non l'ha capita per quindi passo subito la parola alla Presidente trattati ringraziandola per aver accolto l'invito
Funziona
Io ringrazio tutti per questa mia questa occasione di la mia prima volta intanto mi presento perché nessuno mi conosce ancora qui a Roma la mia
Una vittima precisa di di relazione neghi indicare o affrontare grandi temi effettivamente esperienza di workshop dirò
Quelle che sono quello che è il mio pensiero che si è sedimentato nel corso di lunghi anni di magistratura e di magistratura di sorveglianza
E quelle che sono le esperienze che hanno segnato
Il mio cammino di magistrato e che mi hanno condotto dopo anni di esercizio di giurisdizione civile e penali ordinarie ritornare alla magistratura di sorveglianza
Io da ultimo ho letto bellissimo articolo di Franco Maisto collega e anche ottimo amico trattava della questione carceraria come questione sociale quindi a fronte del carcere
Non la libertà selvaggia ma misure alternative per una detenzione sociale detenzione sociale che significa
Contenuti precisi con orientamento alla legalità e quindi responsabilizzazione ai diritti e ai doveri in funzione di prevenzione generale perché
In previsione di una tutela anche di libertà del non regole
E della vittima in una strategia diversificata diciamo di contrasto alla criminalità organizzata
Il finalismo ultimo doveva essere quello di assicurare di dare una maggiori percezione di sicurezza sociale quindi non si è mai trattato di riduzionismo penali o penitenziario per
Ma piuttosto rilancia in difesa di una cultura della pena così come impressa dalla nostra Costituzione tanto oggi noi siamo dinanzi ad una crisi generale che innanzitutto la crisi
Nella nostra società civile che non avverte sicurezza
Ma per creare sicurezza naturalmente non sicuri su ricorrere solo ed essenzialmente il carcere
Creazione di sicurezza significa prevenzione della violenza dell'annessione di diritti
In questo punto non solo un riferimento generico lo faccio quelle che sono le statistiche in materia di recidiva
A questo punto devo ricordare allestì chissà che l'articolo ventisette d'altra parte non parla di carcere ma di pena
Perché il carcere lo dice il cardinale Martini non lo dico io e luogo irreale snaturato un rimedio temporaneo anche se necessario per arginare una violenza ma anche per educare alla responsabilità
Papa Francesco Cellini c'ha c'ha invitato quando fra ricevuto in occasione del Giubileo dei detenuti
Oltre all'amnistia
Anche per il rispetto della dignità umana di soggetti che si trovano in restituzione
Questo punto devo ricordare quello che diceva Igino Gattelli
Padre del nuovo ordinamento penitenziario
Che è stato innanzitutto mi amico oltre che mio maestro orientale faccio una giusta resa brillanza con lui negli anni ottanta al l'ufficio all'epoca Ufficio di Sorveglianza di Napoli
E nel mille novecentosettantasette cioè appena due anni dopo la riforma dell'ordinamento penitenziario
Igino articolo interessante chiamato l'altro carcere e si riferiva però all'istituzione del carcere speciale infatti ha scritto questo articolo mentre si recava in visita all'Asinara
Riguardava come si assisteva ancora nel mille novecentosettantasette ad una assimilazione della politica penitenziaria alla politica dell'ordine pubblico
E e lì rifletteva su quelli che erano i margini illegalità offerti da quello nazista riforma
Monca quella del settantacinque contraddittoria non voluta rinnegata rifletteva sul carcere sulle condizioni detentive rifletteva sull'oppio IG così come era
E si chiedeva leggo
Chi lotta e vuole continuare a lottare contro una società che continua a rimarginare segregare e reprimere chi è già perdente in partenza disegnati dalla condizioni economiche della diversità culturale
Punto ecco il discorso si sposta inevitabilmente fuori dal carcere
Cioè questo ci dice che nel mille novecentosettantasette a due anni dalla riforma il modello di carceri in cui si aspirava non era disgiunto dal modello di città io direi Paolisso nell'accezione migliore
Da costruire una città ostile oppure una città solidale in concreto io ricorro ancora al peggio al pensiero di Gino Gattelli
Specialmente nei momenti bui della mia attività di magistrato di sorveglianza perché io non mi considero presidenti niente e di nessuno non sono magistrato di sorveglianza
O all'esercizio di questa giurisdizione posso in una certa misura organizzare dirigere forse poco ma
Igino ci cresceva
Poi aver perso il senso di ogni motivazione interiore
Ma finché la speranza o la disperazione di un uomo incarni Brussa ti chiama il tuo mestiere non ti è permesso abbandonare
E io ci penso intanto se non si diceva Gino quindi noi dobbiamo tenere presente l'uomo non il Leo
Non il reattore l'umanità dell'individuo che si espande in tutti i suoi diritti
Oltre il muro del carcere i diritti essenziali inviolabili i diritti che residuano al carcere
I diritti che nascono dalla detenzione e che sono ancora più importanti ed ancor più inviolabili perché la sua speranza o la sua disperazione
Se negati
Rendono il carcere assolutamente iniquo ed inutile
Quindi la centralità del detenuto nella sua
Personalità nel suo essere un uomo che si contrappone diceva ancora e Gino Capelli nell'altro carcere
Altro articolo alle chiusure repressive io alla maggiore comodità di una gestione custodia linguistica
Poneva l'accento sulle carenze di volontà politica e d'altra parte in tanti anni abbiamo sperimentato che c'è stato un altalenarsi di produzione normativa tra spinte securitaria eh esigenza di riaprire ma principalmente c'è stato una
Modificazione io direi una modificazione ingegneri genetica delle misure alternative che dapprima ipotizzate con me strumento per
Il la rieducazione e il reinserimento sociale del condannato nel tempo sono diventati
Diventate poco più che è strumento di diffrazione del sovraffollamento carcerario
Oggi bisognerebbe più che mai individuare questa attitudine culturale a vedere il carcere come un problema sociale
D'altra parte però ancora oggi c'è chi come Sandro Bonvissuto che ha scritto quel bellissimo
Dentro ridotto il piacere di vivere esentare di presentare a a
A Salerno
Incoraggi Sandro Bonvissuto dicendo che il carcere e la Galilea sono vuote lavandino che quindi trattiene lo sporco gli avanzi di giustizia di Gino Capelli forse
è un non luogo non ci riguardano uno del carcere e la forma architettonica del male
è uno strumento di violenza per chi si alza contro l'umanità il Giardino degli aranci amari di tutti sanno che esistono ma che non interessano a nessuno proprio perché sono amare
Per questa amarezza
Il carcere e purtroppo ancora oggi un nuovo estraneo occorre trasformarlo come i detenuti
Si sentono vittime in balia delle istituzioni quando non hanno
Quel trattamento
Gli spazi vogliamo ridurci a parlare degli spazi qua parliamo pure di trattamento maltrattamento una parola troppo bella troppo importante per ridurla tre parole dobbiamo fare tre convegni per parlare di trattamento sino
Nella nel carcere allora all'INPS si infantile Zanola domandina la preghiera Lina queste bella la qualcuno lo slancio ha detto questo mi piace dirlo anche a me
E una volta che si sentono in balia di condizioni detentive non adeguate
Ricreano la loro innocenza
Non si sentono più colpevoli perché lamiera afflizione non produce comprensione della cultura né della pena allora
La prima fase della rieducazione prima ancora del trattamento
Deve consistere nella nel riconoscere e nel tutelare la persona detenuta e i suoi diritti cui devono corrispondere anche doveri di e responsabilità
Bisogna iniziare quindi dalla formazione di una coscienza
Del problema del carcere che ci consenta con iniziative condivise anche coinvolgendo la società civile di fare breccia nel muro della paura dell'indifferenza e di quella insopportabile delega
Di responsabilità che costantemente è periodicamente viene fatta alla magistratura per la gestione del problema dell'esecuzione penale della pena e di conseguenza non carcere
E come come nel caso del sovraffollamento quelli son problemi sistemici che trovavano origine intanto in un sistema che va rivisto ma che trovano origine nella società e la società li deve risolvere come in un momento in cuori l'articolo ventisette è in crisi
L'articolo ventisette in crisi accredito il suo mandato un articolo ventisette perché ci sta questa opzione il Progetto costruttivo dell'articolo ventisette non corrisponde al mandato
Questa operazione al carcere o centrismo con ricadute negative in termini di recidiva pochi fondi per le strutture
E poi il tema della certezza della pena qualcuno già sentito dire questa cosa e è una cosa alla quale credo il tema della certezza della pena che certa in quanto definitiva ma è anche flessibile quindi necessariamente non è carcere
D'altra parte le pene devono tendere dice l'articolo ventisette
E quindi noi siamo dinanzi ad un progetto dinamico della articolo ventisette della Costituzione ad un percorso che prevede naturalmente uno se musicali dentro
Di Sandro vissuto e il fuori di tutti noi
Che operiamo
No questa cosa veramente
Come dobbiamo fare dobbiamo organizzarci dobbiamo comunicare dobbiamo comunicare innanzitutto noi magistratura di sorveglianza chi siamo cosa facciamo
Quali sono i nostri problemi quelli concreti di mancanza di strutture in mancanza di organico di mancanza di personale amministrativo in altri posti come Sassari come Salerno ho pubblicato una carta dei servizi un bilancio sociale ho fatto una customer satisfaction che mai mai mi permetterei di fare qui a Roma
Fischi dando chissà che cosa
Però la mia visione resta sempre la stessa la stessa all'importanza della magistratura di sorveglianza per realizzare finalmente una dignitosa detenzione
Che sia soggettivamente e socialmente utile insicure che chi ha un significato al senso della pena oltre di ridurre il rischio di recidiva
Quindi superare quell'assimilazione tra politica penitenziaria e politica dell'ordine pubblico evitare ingresso ad ipotesi di e di lavoro con una vera e propria pedagogia penitenziaria con una responsabilizzazione del reo
Fino a strumento dinamico
Questo lo vogliamo fare perché noi vogliamo comunicare quell'altra certezza che ci sta a cuore che la certezza che si può effettuare un trattamento perché il trattamento che è l'unico mondo per riportare in società a soggetti che non ricadono nel reato
D'altra parte tutto questo si può fare solo in estrema libertà detenuto può anche non accettare l'offerta trent'trattamentale
Può anche rifiutare però la comunicazione ritengo che sia essenziali per coinvolgere anche la società civile in azioni positivi a sostegno di questo progetto
Per una giustizia che sia sollecita verso la vittima ipotesi di giustizia riparativa costruttiva nei confronti del reo e attenta quell'obiettivo di difesa sociale
Finisco e se dico troppo bloccati mi per favore
La società civile nel momento in cui si vede coinvolta in questo in questo circuito di recupero del soggetto
Si vede resti si riappropria come dire di quella capacità di operare un controllo su quegli eventi che hanno rotto l'equilibrio nel sociale
E solo in questo modo può cominciare a percepire il maggiore sicurezza e concorrere a ristabilire anche il ricucire gli strappi derivanti da dalla commissione del reato quindi come avevamo detto agli stati generali far conoscere il mondo dell'esecuzione penale in tutta la sua complicità
E fare rete e al comunicare gli esiti positivi delle misure quando ci s'uno
Facendo così costruendo una società spin una città senziente che accogliere inserisce depauperata in questo modo il capitale sociale della criminalità che è attento e pronto all'uscita del carcere e opera finalmente quella azione di trasformazione sociale riattivando però un circuito di responsabilità individuali
Oltre che sociale e collettiva non tutti sanno infatti che le misure alternative non sono Grazia non sono piacere
Ma che sì è vero sono meno affinché vengono meno afflittiva latente però varie in più i contenuti costituzionalmente orientati rendendo perché il tempo della pena
Non sono certa
Nella sua durata in relazione però al verificarsi di presupposti che realizzano la finalità di rieducazione o meglio dire di responsabilizzazione del soggetto
E quindi questa riforma che oggi non veniamo decollare
Al di là di tutti gli automatismi delle preclusioni di tutto il resto presso
Io direi che valga la pena invece comunicare il contenuto
Di valorizzazione delle prescrizioni che vengono imposte perché quello al momento importante per far conoscere alla società civile che non è frutto dentro un presupposto anche ancora una volta buonismo dei padri costituenti
Si creeranno percorsi sanzionatorie di educativi capace capaci oltre che presi gli di sicurezza basati sull'assunzione di responsabilità
Al potere discrezionale della magistratura di sorveglianza che è notevolmente aumentato vero bisogna affiancare adeguate risorse necessario per questo superamento
Di delle esigenze di di di maggiore celerità di maggiore prontezza perché quelle professionalità che sono che convergono nel con loro agire nel giudizio della magistratura di sorveglianza di un'agile naturalmente in sinergia
Innanzitutto bisognerà potenziare l'organico
Dei magistrati di sorveglianza stessi oltre che del personale amministrativo perché sono organici ambedue Tarantini alle esigenze
Di una magistratura di sorveglianza che esercitano la giurisdizione quanti anni fa facciamoci il punto
Non sono stati mai più adeguati alle esigenze attuale nell'ipotizzare i percorsi di responsabilizzazione si potrebbe sviluppare l'idea del patto con
Tra il soggetto le istituzioni sottoscrivendo intento sottoscrivendo
Partecipando in in sé in in un'ottica riparativa anche a all'interno di istituti scolastici nella divulgazione di un'idea di legalità che e la base per voltare pagina
Il momento
L'attività lavorativa è in atto l'attività lavorativa ma deve essere garantita al detenuto
Ed era essere così come come dicevo deve essere professionalizzante perché il momento più critico forse il più doloroso
E quello dell'uscita dal carcere è il momento della fine pena quando non c'è nessuno al di fuori che ti accoglie quando non hai da spendere antiche quando trovi lì fuori l'antistato che interviene a supporto che coinvolge innanzi azioni di accoglienza criminale chi si trova allo sbando
Anche giù anche la la la giustizia riparativa può rispondere a queste necessità
In conclusione che cosa voglio dire io che quando andiamo ad ipotizzare questi percorsi
E quando vogliamo che la magistratura di sorveglianza sia più attenta il più veloce dobbiamo considerare che ci deve essere una maggiore sinergia
Tra le concorrenti professionalità che agiscono accanto della magistratura di sorveglianza
Il rischio qual è
A parte che non passi la riforma il rischio è che la scarsezza
Il rischio è che la ristrettezza la scarsezza di lì risorse investite possa non consentire quel radicale mutamento delle modalità di trattamento penitenziario che esso tesa alla riforma stessa ad onta del maggiore impegno
Chi si profonde era Outis era precluso o che profuso dalla magistratura di sorveglianza la magistratura ordinaria
E dalla personale amministrativo io vi ringrazio
Adesso al che esigenze al dottor Santi Consolo che direttore del dipartimento penitenziaria del ministero della Giustizia l'abbiamo sentito l'intervento della Presidente per tali che apposto diversi temi mia sono annotato l'articolo ventisette ha tradito la sua funzione
Io immagino più che la politica abbia tradito l'articolo ventisei prevede che premiato l'ha detto premesse un congresso alla Costituzione dimenticata forse non siamo più in grado di leggerla bene
Questa Costituzione abbiamo il trentaquattro per cento di presunti innocenti nelle carceri
Ancora richiesta hanno
In quelle condizioni di metri di cella perché poi esistono alcune situazioni carcerarie Bollate
Viene è per le quali ci riempiamo no io invece credo che l'Europa abbia buona ragione di ricordarci ogni tanto come invece non sarebbe corretto e giusto che ci siano delle celle dove si mangia
Si fanno i bisogni e si dorme insieme dovremmo ricordarci di essere più un paese civile ecco volevo sentire il tuo parere
Sul tema in generale su quello che vuoi dire su questa riforma su quello che penso in generale dell'Harbour
Bene io
Intanto ringrazio Beniamino Michelucci il presidente dell'Unione delle camere penali italiane
Sì essere Placanica il presidente della camera penale di Roma
Per avermi coinvolto in questo tavolo rotondo sicuramente interessante e ricca di stimoli
Ma accanto a me c'è Rita Bernardini con la quale ci confrontiamo con tanto affetto e tanto rispetto reciproco
Perché come giustamente osservava Cesare Placanica
Non è importante essere omologhi chi deve importante sapersi confrontare nelle diversità di opinioni
E sapere rispettare punto di vista degli altri perché
Questo che è di fondamentale importanza per migliorare tutt'sì
Lo dico anche Riccardo Polidoro da tempo ci confrontiamo che con il quale abbiamo trovato tutti di contatti collaborativi molto importante
Giustamente si parla di esecuzione penale e non caso oggi anche coinvolto Lucia Castellano e
A Maria Antonia nei tardi che ho ascoltato nella sua adottare elaborata relazione
Voglio dire che
La speranza sembra qualcosa di lontano noti teorico deve essere mantenuta viva ad onta il qualsivoglia difficoltà
Tu hai fatto l'esempio della Rancia me
Pesante ecco vissuto e allora sì ma tu l'hai mai ma tu l'hai richiamato facendolo protagonista
Che allora io ti dico che
Non costituiscono alcuna eccezione intanto in quanto io raccolgono Francia ma
E le arance amare non sono sfruttate soltanto per quella buonissima marmellate ma vengono candite che si pongono al centro
Della cassata cassata siciliana costituendo il boccone più ambito
E allora
Se così è la forza di tutti di tutti soprattutto in questo particolare momento di cambiamento e di transizione
La forza di tutti deve essere quella di trasformare le difficoltà in opportunità
Lo dico a me stesso
Non lamentarsi
Per l'assenza di risorse dimessasi ma impegnarsi ancor più
Affinché si creino le opportunità
Perché l'articolo ventisette
Parla
Di un principio sacrosanto che poi sottende il rispetto pieno della dignità della persona in qualsivoglia condizione la stessa si vada a trovare
Minacci da un messaggio anche sotto il profilo storico
Del cattivo uso che ne abbia
Perché non basta dire c'è una Costituzione
Antesignana rispetto a tante altre
Rispetto a tante altre pronunce anche internazionale rispetto
Ma quando l'Italia
Ah inverato quel principio in un ordinamento penitenziario
Dopo trent'anni nel settantacinque
E ci dimentichiamo che fino a poco tempo fa
L'ordinamento penitenziario del settantacinque
Veniva sempre denominato il nuovo ordinamento penitenziario
Negli operatori
Quanto di quell'ordinamento
E stato realmente
E quanto invece
Non è stato propagandato a mo'di alibi
L'inganno
A livello europeo
è stato sventato
E per qui sto abbiamo pagato
Con le condanne a livello europeo
Perché era veramente irritante provocatorio
Dire ma no in base alla nostre norme rispettiamo queste rispettiamo quello
E corretto essere sostanzialistica non è un limite
Bisogna vedere concretamente
Come si attua
Un principio
Ed è lì che non l'abbia ma ovvio
E allora io non non nascondo che l'amministrazione penitenziaria oggi conta centonovantatré istituti e quindi è verissimo che noi possiamo raccontare qualunque verità
Conterà bah andandola come quell'effettivo
Perché io scelgo un istituto
E in base a quell'istituto io vi racconto di Sant'Angelo dei Lombardi dolo dove tutti tutte le persone ristrette lavora
Ma quello è stato frutto di un direttore che purtroppo non abbiamo più illuminato
Che non dormiva la notte lo ha voluto come mio diretto collaboratore Massimiliano Forgione
Perché era uno veramente eroico che ci credeva
Era
Proprio pieno di bontà verso il prossimo e sapeva conciliare tutte le anime
Ma quando mai c'è stato conflittualità Sant'Angelo Lombardi tra agenti di polizia penitenziaria altro personale amministrativo e detenuti
Tutti che collaborava
E meno nessuna critica che è venuta dai sindacati
Allora
Tutti fossimo capace di essere Massimiliano Forgione Sant'Angelo dei Lombardi staremmo qui a discutere
Appena deve tendere all'umanità e l'ambiente e l'ambiente che si va a creare e siamo noi
Non possiamo dire che sono gli altri
E non possiamo sempre dire
Mi manca questua mi manca quello dobbiamo riconvertire CIR rimodulare ci adeguarci
Qualcuno ha detto che l'intelligenza e qui sta la capacità dell'adeguamento
Che poi crea la sopravvenne la sopravvivenza
Delle nostre speranze delle nostre anime del nostro rapporto utile e proficuo anche con le persone che soffrono
E allora se se così è io vedete voglio chiarire un punto
Ci sono state parecchie comunicazioni in questo ultimo periodo e non vi nascondo che misurano affaticato anche parecchio
Cercando in tutti i modi nuovi iniziative
Per dare
Questi messaggi all'e sterno
Credetemi non è trionfalismo
Non è un volere rappresentare all'amministrazione penitenziaria molto meglio di quella che effettivamente non è
Ma è l'intento bilanciare messaggi
Messaggi a trecentosessanta gradi
Per cercare di coinvolgere tutta la società in questa ecco
Noi dobbiamo saperci coordinati poco fa Rita Bernardini mi diceva
Mi pare che tu ma i corsi si fanno sono retribuiti
C'è i corsi professionali di avviamento professionale alla loro
Ma c'è di tutto che le Regioni hanno fondi e hanno mezzi
E hanno il dovere di spenderli
E hanno il dovere di spenderli bene
E noi il dovere di controllare come vengono spesi questi fondi
Perché siamo stanchi di corsi professionali che servono per incentivarle sprinter lirismo e non per insegnare delle abilità delle capacità alle persone
Affinché abbiano in ruolo alternativo nella società civile
Ecco perché sto correndo
E mi sto relazionando con tutte le istituzioni per fare quei famosi protocolli tutela dell'ambiente
Pulizia del
Raccolta differenziata
Il messaggio deve fare riflettere
Da un anno e mezzo abbiamo avviato queste iniziative
E le persone in esecuzione penale ci hanno dato seguito
Ci hanno dato ascolto nel collaborare nella raccolta differenziata
Molto di più di quanto non faccia la società civile
Molto di più
Ecco perché ci sono le premesse
Per ulteriori opportunità di lavoro
Nel inserire in questo ciclo produttivo lavorativo le persone in esecuzione penale
Affinché ci sia un corretto il riutilizzo
Di quelli che tra virgolette si chiamano rifiuti ma sono risorse
Il protocollo della settimana scorsa
Con la città metropolitana di Palermo e quindi col sindaco Leoluca Orlando oltre al recupero del femore contempla proprio questo il compostaggio degli umili presso l'istituto di Pagliarelli
Perché quando noi ai rifiuti abbiamo svolto il lunedì
Abbiamo tolto alla possibilità che tutto il resto degradati inquini l'ambiente
Si può stoccare anche in grande quantità
E non c'è nessun allarme per la collettività
Ed eliminiamo ecco dove la sicurezza
Quando si dice che l'utilità dell'esecuzione penale
Si coniuga con la sicurezza
Si coniuga con la sicurezza perché noi eliminiamo
Tutto quello che c'è attorno a a speculazioni sporche criminali
Discariche costi per trasportare altrove il rifiuto
Ma si ribella il buonsenso comune
Sono delle follie
In un Paese povero
Che deve stare attento
Alle economie che riesce a realizzare
Ecco perché
Al di là di quelli che possono sembrare trionfalismi
Tutte queste iniziative vogliono essere semplicemente
Delle piccole cose utili che aggiunte a tutte le altre e che siano di messaggio per tutta la società
In una collaborazione il carcere verso l'esterno e cioè le istituzioni queste alla collaborazione con le regioni queste la collaborazione con i Comuni
Questo lo vogliono non soltanto i nostri direttori Nocentini educatori nostra assistenti sociali
Perché proprio in forza di questo confronto ci siamo rimodulati
Con i sindacati
La custodia aperta
Eminente hanno ragione i sindacati quando dicono che se la custodia perché è un bivacco
Diventa un fax un fattore di rischio all'interno delle nostre strutture
Però è pure evidente che noi come Amministrazione penitenziaria
Abbiamo il dovere
Di creare benessere
Nei luoghi di comunità
Attraverso sistemi di videosorveglianza automatismo
E siccome abbiamo dato prova che tutto questo si può realizzare anche in amministrazione dirette con lavoro detenuti
è questo che bisogna incentivare
I duecentosettanta Progetti che il primo anno fatta approvare con cassa ammende
E non un esempio un avvio di quanto potenzialmente si potesse si può si potrà essi idee per fare nonostante la stasi di oltre due anni dovuta al nuovo Statuto dalla cassa
Perché non si può parlare della circostanza che non abbiamo risorse quando in cassa ammende ci sono ottanta milioni
E quell'ottanta milioni
Così come vuole lo statuto
Devono andare a beneficio
Di chi è in esecuzione penale
Vuoi in esecuzione penale nell'ambito degli istituti voi l'articolo ventuno vuole in esecuzione penale se
Quindi quando si parla di mancanza dei mezzi
Io oggi sono andata alle prove per l'anniversario
Della della della festa del Corpus
Mi ha fatto piacere vedere un corpo che ringiovanito
Perché ci sono state migliaia di nuove assunzioni
Mi fa piacere sapere che interlocutori sono persone di livello culturale molto elevato perché sono diplomati laureati
Ma non soltanto per la capacità di dialogo che si riesce a realizzare
Ma perché dobbiamo essere consapevoli che queste professionalità
Possono dare contributo
Nell'accompagnamento e nella Juve
Quando sono andata al Gianicolo a vedere alla pulizia dei giardini
E si è importante quello che materialmente si fa c'è anche un valore Singh simbolico
Perché c'è la persona che si sente utile in quel momento perché sta facendo qualcosa secco
Onorando un patto di cittadinanza pur essendo in esecuzione penale
E c'è pure l'agente di polizia penitenziaria
Che è orgoglioso di essere lì in questa attività di accompagnamento di sostegni
Questa deve essere la nuova cultura
Del rispetto di tutti di chi si sacrifica e rischia
E di chi ha questa bolgia volontà
Aneri
Di cambiare di migliorare
Ne parlavamo poco fa
Vero è una è un'anticipazione ma mi piace
Di farla a Radio Radicale a breve ci sarà anche un protocollo con Autostrade S.p.A.
Questo e per avviare ad attività professionale
Le persone in esecuzione
Verranno di materiali ci daranno gli strumenti ci daranno il know how
Ci crederanno le professionalità nel nostro ambito
Affinché si potranno riparare le buche delle strade
Questo è costruire sicurezza
Perché si recuperano le persone
In un ruolo nuovo nell'ambito della società
Ma si creano delle utilità
Che tre vengono
Fatti brutti a livello di circolazione stradale
Anche queste sicurezza
Ecco perché io
Ritengo di potere lanciare la sfida a qualsivoglia forza politica in questo momento
Perché su queste cose ci dobbiamo confrontare
Su queste cose dobbiamo dire
Se utilitarie sicurezza non si copiosa
E vedete
Si parla tanto del costo
Del sistema penitenziario
Ma perché in passato è costato al TAR
In e costato tante continua a costare tanto
Forse forse ma è una mia opinione
Non abbiamo capito
Le Pont tendenziali ITA produttive che abbia
Tenere chiusi in una stanza delle persone
Significa in cattivi
E renderli inutili
Ma se i detenuti oggi sono purtroppo cinquantotto mila e cinquecento
E se
Con tutte le riserve con tutte le critiche che giustamente mi fa Rita Bernardini
Noi riusciamo a farle lavorare
A scavalco scartamento ridotto tutto quello che vogliamo circa diciannove mila questo numero non lo possiamo raddoppiare
Non lo possiamo portare a quaranta mila
E con quaranta mila persone che lavorano
L'amministrazione penitenziaria
Non diventa la più importante impresa del nostro Paese
Come si può fare
Abbiamo cercato di coinvolgere
Impresa che hanno
Che hanno un'immagine anche a livello internazionale accattivante Ermenegildo Zegna
Marinella
Cucinelli
Tante altre se ne possono
In questo ciclo produttivo che parte dalle non solo sul
Abbiamo dimostrato tramite un progetto proprio di cassa ammende approvato nel due mila quindici
Che possiamo anche realizzare le calzature per il nostro corpo di polizia penitenziaria ma si possono fare rete stiamo tentando di fare le divise le cravatte le mani
E questa offerta di produzione
Non si può estendere a tutte le altre forze di polizia
Non si può estendere alle forze dell'esercito
Quanto si risparmia in termini di contratti di pubbliche forniture
Le potenzialità della legge Smuraglia
Facciamo il monitoraggio
Dobbiamo sfruttare in pieno
Perché osmosi tra interno ed esterno significa questo fare entrare dentro le nostre strutture l'impresa
E a offrirci proiettando le persone che sono in esecuzione penale alle stelle
Quando si dice il carcere che si deve aprire
Mi dispiace
Ma non è spesso i nostri discorsi li riempiamo di tante frasi fatte che poi non hanno un contenuto
Non hanno un risvolto concreto
E lo devono avere
E lo devo alla vera ogni affermazione che mai facciamo
De a ad ogni affermazione deve conseguire un'azione
Cento per fare questo
Bisogna ragionare su tante altre cose su tante altre razionalità
Ci sono tante ingorghi incongruenze
Io per esempio per per cercare di di continuare in questa amministrazione diretta cioè dando direttamente al lavoro i detenuti perché io voglio vedere che i soldi
Quando si paga una giornata lavorativa vadano direttamente i detenuti
E che si faccia un'opera che sia veramente utile che crea benessere all'interno delle caserme della polizia penitenziaria all'interno delle nostre sezioni chi che elimini le le infiltrazioni d'acqua e dei tetti
Lo voglio vedere
E cerco di farlo attraverso la manutenzione ordinaria
Ma è evidente che il capitolo della manutenzione ordinaria deve essere implementato perché ci sono tanti altri capitoli
E la cosa difficilissima bisogna coinvolgerli in mezzo e bisogna essere d'accordo più ministeri
Ma perché tenere delle somme in capitoli che non si possono spendere
Ed e doverci accontentare del poco nel capitolo manutenzione ordinaria
Nel capitolo compensa i detenuti per il loro lavoro
Basta un minimo di razionalità
In tutto questo
Basta un minimo di razionalità per esempio nel semplificare le procedure contabili
Perché tanti direttori sono atterriti dalla contabilità che devono attuare
Per realizzare una qualche attività produttive se mai avessimo una contabilità più semplificata
E forse anche scusatemi al di là degli che sono sicuramente utile necessari gli educatori gli assistenti sociali e tutte queste figure professionale ma forse dovremmo avere anche qualche contabile in più qualche contabile in più
Non saremo capaci in tutti gli istituti di pena d'Italia
Di aprire dei ristoranti
Come quelli di Bollate che o in qualche altro però quello di Bollate non è in amministrazione dire
Ed è la cooperativa
Ma bisogna anche riuscirà realizzale in amministrazione diretta perché ecco aggiungo un'altra cosa
Il brand del carcere
Tira
Silente ripido
Si vende di più con i prodotti che sono anche spiritosi e vedete che quei prodotti quelle etichette le hanno inventate le persone in esecuzione penale
Dolce evasioni e quant'altro o fresco di galera per il vino
Quelle sono etichette inventata dalle persone in esecuzione penale
Che si lasciano ben coinvolgere in questa con tantissime entusiasmo in questa attività produttive
Perché è scettico io dico sempre andata a vedere in un bagno ristrutturato dalle persone in esecuzione penale
Certo con la collaborazione della nostra polizia penitenziaria
Che la accanto
Alle persone in esecuzione penale
Ma non c'è una mattonella fuori posto non c'è una mattonella che si stacca non c'è una perdita d'acqua
Altrettanto non si può dire per opere che vengono eseguite vi ringrazio
D'accordo marcare la parola accisa ne che presenterà poi gli altri ospiti faremo concludere credo alla nostra Rita Bernardini e Riccardo Poulidor prima dalla però Alberto Matano comprendere il discorso sull'esecuzione esterna volevo dire produrre parole su questo
Quello che hai vinto mi piace molto di più corre tutto il predetto il garante dei detenuti all'ultimo nostro incontro parlando di alcuni tipi di lavori non remunerati
Faceva presente
Come questo di piazza Po perché comunque il detenuto in una posizione di soggezione quindi non ritorniamo i lavori forzati nel senso che adesso faccio una nel senso che la produttività va bene deve essere accompagnata da uno sforzo che sempre riguarda edito dirittura politica perché non si può dar vita a uno sfruttamento dei detenuti
Quindi è chiaro che se ci sono ottanta milioni devono essere destinati deve essere incoraggiato il lavoro
Ma non si può immaginare in questo sono d'accordo con quello che ha detto il garante dei detenuti perché comunque il detenuto si trova in una situazione di soggezione che debba essere impiegato a fare un lavoro soltanto perché detenuto e anche sotto il profilo dell'impegno mi trovi assolutamente d'accordo nel senso che tutti quanti dobbiamo fare di più e lamentarci di me
Però dobbiamo anche stare attenti che c'è un problema di diseguaglianza nell'esecuzione della pena una violazione costante dell'articolo tre della Costituzione
Noi non possiamo dire che chi sconta la pena a Bollate come la sconta Regina Coeli questa sarebbe una cosa sarebbe un infingimento imperdonabile cioè noi dobbiamo partire da delle condizioni che possano essere sigilli se non uguali per tutti e su queste lavorare
Poi mi trovi assolutamente d'accordo sul fatto che ci debba essere una semplificazione ho visto vale per il nostro Paese chi e anzianotto come mi ricorda che hanno fatto i ministeri per la semplificazione
In Italia e aderite senso di tale che le cose siano ancora più complicate no
Avevamo soltanto le persone dopo le elezioni che andavano a chiedere i moduli per il reddito di cittadinanza perché occorreva anche quello voglio dire ma dobbiamo ogni volta a compilare completare qualche cosa tu facevi riferimento alle alle dei rettori atterriti dalla contabilità e delle difficoltà di utilizzare certe poste non ricordiamo che addirittura nella pubblica amministrazione
Quando si fa qualche cosa del genere c'è il rischio di essere incriminati per abuso d'ufficio perché magari utilizzi una somma per una cosa allora su questo evidentemente ci trovino accordi trovi d'accordo anche sul fatto che utilizzati bene potrebbero produrre naturalmente dovrebbero essere garantiti anche i loro diritti e poi credo che sia anche giusto quello che diceva la Presidente
Che si tratta sempre anche di scelte no perché vivi
Aveva questo percorso deve essere anche un percorso che è un percorso libero più un percorso che il detenuto desiderati intraprendere ecco darei la parola no io chiedo scusa no sul testo appunto
Io ho riportato un solo ma no no diritti ha mai io non ci siano delle io volgare ante siamo tutti e due
No no siamo io il Garante nazionale Mauro Palma siamo entrambi seriamente preoccupati perché ogni volta che ci confrontiamo
Ci ritroviamo quasi sempre
Totalmente d'accordo di questo quindi noi siamo preoccupati perché c'è opposto peggiorando io sto e peggiorando Thomas che ha visto ma scherziamo forse stiamo migliorando tutte e due ora il punto che avete toccato è verissimo nel senso che ebbene che il lavoro anche alla in diciamo in ossequio alle regole europee il lavoro debba essere equamente retribuito
Io comunque voglio aggiungere una cosa
Voglio aggiungere che
Il tutto si può realizzare
Sulla base delle risorse che noi abbiamo disponibile
E allora bisogna tenere chiare alcune alcune alcuni fatti che sono importante salì il nostro ministro ha ottenuto per il triennio che inizia che è già iniziato per un triennio ha ottenuto un'implementazione
Del capitolo delle dei compensi per lavoro ai detenuti di cinquanta milioni all'anno
Però contemporaneamente è stato fatto l'aggiornamento del retribuzioni
Secondo quei parametri che sono propri dell'ordinamento del settantacinque cioè i due terzi
Della paga sindacale secondo gli accordi sindacali in atto
Questi aggiornamenti non si facevano dall'inizio degli anni Novanta che hanno comportato uno aumento dei compensi credo dell'ottantatré per cento
E allora
Se le risorse sono limitare
Io non posso
Restringere Moffat
Perché l'Offerta
Del lavoro e un dove dell'amministrazione
Ma non posso nemmeno sono d'accordo con il garante imporlo
Secondo un rapporto di soggezione detenuto amministrazione
E allora quell'offerta di cui noi parliamo sui lavori socialmente utili è un'offerta
Che si fa su base volontaria
Volontaria
Quindi non è una qualche cosa che viene imposta si fa su base con ma io mi sono reso conto della difficoltà di questo profilo
E non avendo mezzi per retribuire lì
Ho fatto una proposta che asiatico mandato al ministro che è stata valutata sia nel in sede di stati generali sia in sede di riforma dell'ordinamento penitenziario
Non avendo soldi
Si può offrire
Per un certo numero di giorni
Di lavoro in articolo ventuno un giorno di liberazione anticipata
E allora anche su questa cosa mi voglio confrontare
Perché dire quattro giorni di lavoro in articolo ventuno noi l'abbiamo ci siamo confrontati Maria Antonia mossa
Ci siamo confrontati con tutti i magistrati di sorveglianza che io ho avuto la pressoché unanimità del consenso da parte dei magistrati di sorveglianza su questa proposta
Ma ci possiamo confrontare
Perché vedete noi dobbiamo ragionare sui fatti
Ma non si tratta di svuotare le carceri o di e rischiare con persone pericolose
Ma se io sto sostenimento
Per due anni
L'attività di una persona che Silente affidabile uscendo ogni giorno dall'istituto e svolgendo correttamente in maniera disciplinata in un lavoro socialmente utile
Che danno faccio la collettività
Se rispetto alla fine pena prossima
Anticipo disse immensi
La liberazione del suo
Visto questo decreto legislativo ecco no questo io la voglio dire come argomento di riflessione per tutti questa è stata la mia proposta
Senza su questa su questo profilo io invito tutte le forze politiche confrontarsi
Tutte le forze politiche a confrontarsi perché perché perché la quello che va sperimentato in articolo ventuno non si Sheva
Per una discrezionalità del direttore il tutto passa al vaglio della magistratura di sorveglianza che che essa che è abbastanza attenta nel fare le selezioni
Ed è anche abbastanza attenta nel nel valutare come si eseguono le pene questo questo io a questo la voglio dire perché
Non passi il messaggio
Che si inventano lavori forzati non è questo non è questo noi vogliamo una collaborazione con la società civile
Per attività utili per l'intera collettività secondo un patto di cittadinanza che passa dall'amministrazione penitenziaria
Alle persone in esecuzione penali alla società
Libera al bene chiarirlo una parte della propria compreso nell'riforme adesso darei la parola consona prima da soli
Ma giusto bene premio Strega è una piccolissima definizione FAS
Non sono stata felice nella nella mia esposizione io intanto quando dico che il carcere il sito di aprile all'esterno una cosa del genere non mi ricordo bene così ho detto non riteniamo di usare una frase fatta perché noi continuamente quando di così di aprire mi riferisco a quella sinergia che continuamente viene posto in essere tra amministrazione penitenziaria
Magistratura di sorveglianza in relazione a quelle iniziative di apertura del carcere va detto pure che molto spesso le sintesi tardano anarchica
Che i programmi di trattamento probabilmente non arrivano che per mettere fuori altri detenuti in articolo ventuno noi abbiamo bisogno di programmi di trattamento che rimane approvati dal magistrato di sorveglianza e che l'articolo ventuno va autorizzato undici
Il collega Santi Consolo dal magistrato di sorveglianza quando io dico mancano i mezzi signori dico che a Roma mancano quattro magistrati
Che il personale amministrativo e di fatto ridotto
Ad esempio perché il tratto insegnamenti tra persone centoquattro in ambiente diciamo sempre le stesse nostre personale non ce ne non riesco a fare non docenti
Niente di riferimento la l'avvocatura e quotidianamente viene per raccogliere notizie che servono e dunque da qui tutto poi un ingranaggio perverso che coinvolge e travolge tutta l'attività
Quando dico che mancano i mezzi mi riferisco alle risorse umane necessari i mezzi volendo si trovano senza legge specialmente quando si lavora in sinergia ci
Beh no ma perché che il carcere debba essere aperto lo diciamo anche noi nel senso che sarebbe molto importante che molti andassero a farci una visita in tanti fatti Rita Bernardini diceva spesso poi ci racconterà qualche cosa in qualche Colannino ma che le sequestrati sì ma che il nostro Paese dedichi poche risorse all'organizzazione
Alla giustizia in generale quindi all'esecuzione un fatto notorio il ministro della Giustizia Orlando quando ha voluto indicare che si dovevano allungare i termini di prescrizione
Ha detto che che Lara la irragionevole durata dei processi
E che la prescrizione era dovuta sostanzialmente a mancanza di risorse e a mancanza di organizzazione nel osservammo che la mancanza di risorse la mancanza di organizzazione non può ricadere sui cittadini
C'era un bel libro di Massimo Pavarini quando io studiavo carcere fabbrica tanto che lei ha evocato la questione sociale che ricordava come nei momenti di crisi
Ci si dimentichi spesso degli ultimi cioè delle persone che sono in carcere chiudere velocemente la parola alla dottoressa Castellano e poi al dottor Matano che ci ha fatto il piacere di essere a quest'incontro
Dottoressa partiti altrimenti si svolgono dalle no scusi no medaglia spermatozoi salutare
Mentre lo scusare con il presidente perché Maurizio chiaramente
Buonasera a tutti e grazie mille terrà per quest'invito grazie alle Camere penali con cui lavoriamo proficuamente allo sportello
Per per la messa alla prova questa è la mio l'abbia primo convegno pubblico a Roma io sono da Roma da poco da una realtà no tanto poco da due anni e quindi eh sì è la mia prima volta
A Roma e ringrazio davvero tutti
Io volevo riprendere anche quello mi ha colpito una frase di quello che diceva prima il presidente Consolo
Che si agganciava anche a quello che diceva la presidente del tribunale di sorveglianza di Roma c'è vorrei provare a fare una riflessione sull'utilità dell'esecuzione penale per la sicurezza pubblica quindi vorrei trovare oggi
Rispetto a quello che ho fatto per venti anni io per dal dal due mila e dal novantuno al due mila undici sono stata direttore penitenziario spot su un po'all'interno delle carceri oggi sono nel secondo tempo della mia vita professionale sulle misure alternative però
Credo che entrambe le le fasce di questa medaglia dell'esecuzione penale debba debbano mirare
A una zolla ha un solo obiettivo la sicurezza sociale e la sicurezza sociale
Deve essere perseguita
Tutti quanti insieme ognuno per il proprio ruolo quindi proverei che oggi a superare quella dicotomia che si dice sempre che poi anche foriera di tante
Di tanti inutili polemiche tra sicurezza e trattamento apro o chiudo sono per la sicurezza o sono per il trattamento nessuno di noi è per l'insicurezza
Io credo che l'intero sistema di pene lo diceva bene la Presidente del tribunale di sorveglianza di Roma
Non la Costituzione non parla di pena detentiva non parla di carcere di una parte di carcere più o altro parla di pene quindi proviamo a immaginare un sistema che produca sicurezza sociale garantendo
Un obiettivo
La definitiva libertà di dei suoi utenti che siano dentro il carcere occupino ci auguriamo siano fuori mercato
Allora se ne partiamo da questo da questo presupposto questo assunto che guida chi sta dentro ma guida anche l'assicuro chi sta fuori noi abbiamo un duplice compito una duplice responsabilità dell'intramoenia quella di provare a immaginare non è immaginare concretizzare quello che ci dice la Costituzione cioè che le pene detentive consistevano nella mancanza di libertà e basta direi gli occhi
Tutto quello che è di più della privazione della libertà cioè dal del fatto che non si può uscire o non si può uscire subito poi si può uscire gradatamente da quel muro di cinta
è un regalo che noi facciamo i nostri utenti un regalo maligno un regalo cattivo un regalo prepotente che non c'è scritto né Inez su una sentenza di condanna né tanto meno in nessuna circolare allora
Io credo che il dibattito sulla sicurezza statica o la sicurezza dinamica sull'apertura delle celle alla chiusura delle celle per fortuna adesso la corte
Europea dei diritti dell'uomo ci impone di aprire le celle ma già nel mille novecentosettantacinque le il legislatore CRI descrive il raro locali di pernottamento quando uno scrive in italiano locali pernottamento io capisco che in quel locale ci si per notti
Non ci si divida non ci si mangi non ci si faccia si vada in bagno non città e quindi già diciamo la CEDU non ha fatto che ricordarci quello che noi dal duo dal mille novecentosettantacinque abbiamo abbiamo scritto allora cosa dovrebbe essere il carcere
Oggi a oggi ma dal settantacinque non oggi dovrebbe essere un carcere dove si garantisce l'esercizio di tutti quei diritti compatibili con l'al fatto
De che labbro che non c'è la libertà e alcuni diritti
Va sono travolti dalla mancanza di libertà altri no altri sono travolti dalla nostra azione
E quindi quello che io chiamo il carcere dei diritti vuol dire proprio questo e guardate che non è questo un carcere dove si sta bene perché nel carcere si sta sempre male perché non si è liberi
Io non ho mai conosciuto lo dico sempre un detenuto che mi dicesse come sono stato bene a Bollate
Quasi quasi che stare calma altra settimana mannaggia che è venuto il mio fine pena non è così
Perché la mancanza di libertà basta
A essere una pena durissima
E allora e questo è il secondo ragionamento che voglio fare oggi con voi se è una pena durissima quale che sia il reale Sant'Angelo dei Lombardi Bollate la gabbia dorata quello che vogliamo e durissimo
Il secondo ragionamento a valle che non può esistere carcere o zero a fronte di un ventaglio di infrazioni del patto sociale che ha una che che che una ventaglio molto diversificato vada al piccolo furto all'omicidio
Non possiamo immaginare che c'è o il carcere o la sospensione condizionale della pena fino a quando commetti un altro reato questo inimmaginabile perché è contro la Costituzione la pena deve essere Steve mediatamente irrogata credibile efficace commisurata al disvalore
Noi continuiamo stamattina a radio alla la rassegna stampa di prima pagina sentivo che i giallorossi ingaggiarlo verdi Gialloverdi
Che devo fare il nuovo scusate giallorossi era l'altra Roma il giallo verrà a trovare il nuovo governo sanno prevedendo il carcere per l'evasione fiscale allora questa frase ad effetto ce la dice lunga perché significa far far leva sull'emozione della gente che non sa immaginare altro dal carcere allora a me non piace l'evasione fiscale la vorrei vedere punita
Ma non vorrei vedere le persone in carcere per evasione fiscale perché questo non produce sicurezza sociale io ne sono convinta
Non perché lo voglio depenalizzare
Allora tra il carcere e la depenalizzazione c'è una ci deve essere un ventaglio di risposta ed è quello che noi cerchiamo oggi di fare al Dipartimento della giustizia minorile
E di comunità di implementare quelle misure che l'Europa chiama con un termine molto in esatto di comunità
Community sanzione mese URSS significa che vogliamo provare a
Far crescere
Delle sanzioni che il legislatore non ultimo nel due mila quattordici con la messa alla prova che è una forma particolare
Di sanzione che adesso ve ne parlo perché mi sembra importante di far crescere un sistema punitivo che resta punitivo che non è lo diceva bene
La presidente
Non è un beneficio non è un premio non è una cosa un qualcosa che ti dò perché ti sei comportato bene quindi non è una conseguenza di un trattamento ma è una forma sanzionatoria
Allora per essere credibili noi che stiamo fuori e che facciamo
Crescere dovremmo far crescere delle misure di comunità che nascono all'interno del contesto sociale le dobbiamo riempire di contenuti
In modo che l'opinione pubblica nulle scambi per depenalizzazione e non invochi il carcere
E questo è il nostro compito che fa tremare le vene ai polsi che a me mi fa sentire male perché però mi rendo conto che sto qui da due anni rispetto a quello che avrei voluto realizzare ecco questa è un'altra che in carcere se vuoi le cose poi le puoi realizzare fuori è veramente molto molto più complicata la presidente mi può dare né mi può dare atto e allora che cosa succede succede che c'è
Una popolazione detenuta così si chiama in gergo di circa cinquantotto mila hotel correggetemi se sbaglio
Oggi cinquantotto mila duecento Euro quante persone che sono di cui trentotto mila condannati gli altri sono in attesa di giudizio duecentotrentacinque e quindi diciamo rotto per primo il vuoto per pieno sono trentotto mila le persone condannate che scontano una pena all'interno del carcere e sono invece cinque che cinquantuno mila seicento settantasei le persone che ho scontano una pena sul sul territorio oppure sonno intercettate prima
Della sentenza di condanna e questo è un momento importante della risposta punitiva sono intercettate prima ecco il loro consenso viene loro offerto un lavoro di pubblica utilità
Gratuito questo che in qualche modo è sostitutivo non solo della pena ma anche del processo
è un istituto quello della messa alla prova che e nato con i minori nel mille novecentottantotto che ora è stato esteso da quattro anni al settore degli adulti questo che cosa ci dice e ci dice che anche noi degli adulti
Non aspettiamo più
Che il cumulo di reati sia tale da meritare il carcere nel frattempo non succede niente ma cerchiamo di intercettare in prima persona
Conoscere la sua storia immaginare per lui un progetto alternativo questa è una rivoluzione che ancora non si è ben compresa perché molto spesso gli avvocati non possono insegnare molto spesso sono reati bagatellari ma molto spesso siamo per esempio di fronte a giovani che stanno al loro primo spaccio allora devo aspettare il decimo per poi metterlo in galera no provo a intercettarlo prima questo sì e questo significa però che anche i giudici ordinari
Cambiano un po'il loro DNA eccome i magistrati minorili come i magistrati di sorveglianza si spostano dal fatto reato dall'esame del fatto reato all'esame della storia personale del soggetto
E il mio e quindi è problematico e quindi io che vengo sempre de sono sono di un ottimismo quasi patologico se non ho forse non avrei potuto fare questo mestiere
Credo che indipendentemente dalla riforma che io non vedo l'ora che sia approvata Est continua a sperare non sarà provava io continuo a sperare gli lo fa non scambiate per una persona che non la tubo lei lavora moltissimo però io credo che a normativa invariata
Noi possiamo lavorare molto
Credo che
A normativa invariata noi possiamo addirittura prendere non voglio dire la Costituzione ma la legge del settantacinque applicarla la legge dell'ottantasei e applicarla perché sono inapplicate io direi per un buon sessanta settanta per cento
Al e oggi queste misure di comunità stanno crescendo e stanno crescendo nel territorio non più come esecuzione penale esterna perché l'esterno implica un interno che prevale ma non vogliamo che l'interno prevalga allora ve le racconto in due parole poi davvero finisco perché se no
Prendo troppo tempo quali sono queste misure alternative alla detenzione abbiamo parlato della messa alla prova li gli imputati messi alla prova sono dodici mila seicentoquarantanove
Ma se ci sono diciassette mila persone ancora che aspettano di essere messi alla prova
E in questi diciassette mila persone tra queste diciassette mila persone che aspettano gli uffici di esecuzione penale esterna devono essere talmente bravi da capire
Le storie personali e da metter su dei programmi significativi con dei contenuti e non è vero che non si può fare si può fare soprattutto perché sono misure quasi a costo zero
Non ci sono quindici mila settecentoquarantotto persone affidate ai servizi sociali c'è affidate al nostro i nostri uffici queste quattro queste quindici mila persone sono quelle che hanno la misura più garantista diciamo quelle che quelle che poi hanno la libertà di movimento maggiore ed è anche la misura più delicata e in una caso il Sud è molto meno usata un po'perché non c'è lavoro un po'perché c'è un tipo di criminalità per cui i giudici e posso aggiungere a giusta ragione faccio un autogol clamoroso se lo dico ma lo dico a giusta ragione perché i nostri programmi non sono così pieni di contenuti
Da essere alle volte credibili questo è un vulnus enorme così come il vulnus del carcere è quello di tenere dentro a fare nulla le persone il nostro Ulmus quella di avere un prestampati in opponendosi alla tale ora deve entrare dalle ore
Allora il mio sforzo il nostro sforzo è quello di creare delle pene perché altrimenti arriva il Gialloverde di turno mi dice ma tu però le star lo stai mettendo fuori e basta e io non li vorrei mai dare ragione Porcella detenzione domiciliare son dieci mila novecentosettanta persone che stanno a casa loro
E che quindi questo numero insegue quello degli affidamenti in prova al servizio sociale e al sud lo supera
Delle volte in maniera molto inquietante questo che significa significa che queste dieci mila novecentosettanta prossimi che stanno a casa loro a scontare la pena non possono uscire sono persone che in qualche modo rassicurato i nostri uffici perché stanno chiusi a casa
Sono persone molto abbandonate a se stesse
Alcune di qua totalmente alcune di queste addirittura al quale di questi addirittura preferirebbe però paradossalmente la dice lunga un carcere dove fare delle cose piuttosto che stare dentro da soli è questo
Anche qui faccio un altro Uto Ugone e lo dico perché sono responsabile di tutto questo
Più ma non è tanto la moglie americana regolamentate no no no no non è tanto la moglie e e anche no e allora e allora provare provare a e no no ma per carità no ma dico non è tanto il familiare che pure è presa dimostrare mai stare e che l'esercizio dei diritti primari a fare la spesa e andarsi a curare delle Authority azioni che devi chiedere e allora tutto questo ci fa pensare anche a un altro nostro compito sia quello di avere una rete territoriale tale per cui non è più solo l'assistente sociale fisica siamo pochissimi che deve andare ma è il mediatore culturale per gli stranieri e il volontario
E lo psicologo il criminologo tutto una rete che noi dobbiamo cominciare a costruire per essere un sistema di proibisce di stampo europeo
Poi c'è ci sono i semiliberi ancora ancora vi do un dato ancora più inquietante ancora esistono questi sconosciuti disegni libri sono quelli che dormono in carcere
E la mattina vanno a lavorare fuori sapete quanti sono in tutto in tutta Italia le novecentoundici cioè una un
Residua a fronte dei novecentododici ci sono cinque mila persone ristretta nelle nostre galere che devono scontare solo un anno
Allora noi vogliamo dire che stiamo parlando di un sistema che funziona no
Perché sui cinque mila persone cinque mila persone che stanno che devono scontare un anno almeno non voglio dire almeno
Tre quarti almeno due mila potrebbero andare non voglio dire di affidamenti potrebbero andare in semilibertà potrebbe dare se
Tale cioè se devono fare un anno tant'allora però però perché come dice scarsamente Rita Bernardini tanto ecco allora nel progetto di riforma hanno elevato si era ha ammesso era stato inserito che non soltanto per lavorare ma anche per cercare lavoro allora all'ultimo anno di pena te lo fai cercando lavoro e tornando a dormire in carcere
Era una norma svuota carceri era una norma salva ladri o era una norma disc che fa sicurezza sociale civiltà e questo non l'abbiamo mai saputo
E questo anche un po'con colpa nostra
Non l'abbiamo mai saputo raccontare mi rivolgo ai Mondiali vista non l'abbiamo pubblica non lo so però è un atto era sarebbe stata potrebbe essere una misura ecco che costruisce sicurezza sociale invece di farli uscire questi cinque mila come diciamo in gergo a tappo di champagne cioè fuori con la prospettiva che chi sa che vado a fare poi
Novanta su cento Ricato surreale
Allora quello che io volevo dire e davvero mi taccio e che la giustizia la risposta alla al reato
è un sistema
Un sistema che ho cercato di dirlo in tre parole funziona zoppicante ma un sistema che ha davvero tutti gli ingredienti per poter funzionare il loro ripeto a normativa invariata oggi forse la riforma sarebbe ancora meglio
Allora qual è il MIR la mia responsabilità di direttore generale sono io che coordino tutti gli uffici di esecuzione penale esterna d'Italia
E vi devo dire che anche una una responsabilità enorme e anche un senso delle volte di frustrazione
Ma c'è una convinzione di non poter farcela da soli allora io credo che il sistema giustizia nel sistema dell'esecuzione penale della debba prima di tutto superare la propria autoreferenzialità
Cioè norme essere più convinto di potercela fare né dentro né fuori e lavorare con il territorio con un principio che io chiamo di vasi comunicanti c'è porsi come risorsa e avere l'aria e a vere delle risorse altrimenti non possiamo non possiamo starci siamo operatori di welfare privato operatori di giustizia
E un'altra e un'altra cosa che dovremmo imparare a fare e questo veramente si accontenta di che c'è il giornalista con lui imparare a raccontarci
Non è tanto il bellissimo e il bellissimo teatro che facciamo la bellissima cosa che noi facciamo sport ma imparare a raccontare le nostre fatiche imparare a raccontare i nostri insuccessi e soprattutto imparare a raccontare le nostre i nostri gol
Perché queste cinquantuno mila seicentosettantasei persone sono in esecuzione penale ma sono fuori
E non mi sembra che la la minino la nostra sensazione dissi insicurezza quindi ecco quindi provare a vedere a a capire che fa davvero più rumore l'albero che cade che la foresta che cresce soprattutto che in questa foresta che cresce è una foresta che fa sicurezza sociale grazie
Adesso interviene il dottor Matano e vi devo confessare io non guardo mai trasmissioni che hanno a che fare sedi televisive di camorre
Neanche un giorno in pretura lombardo perché siccome viviamo tutti i giorni figuriamoci se la sera spaccaossa M. guardo pure questo
C'è anche la
Mi sento la legge la riga restrizione ho sentito ho visto una volta il il la trasmissione dottor Vaudano che non so se una mia sensazione quello che ma colpito l'empatia cioè la vere Occhiuto questa sezione avere percepito lo stato di sofferenza di Tivoli di Chicco delle persone con cui parlava dico questo perché dovete sapere che un dramma degli avvocati
Io faccio sempre l'esempio della mia famiglia e gli amici magistrati sono figlio di due medici di rianimazione
E ho sempre detto che io vedevo
Sul dei miei genitori las come si si scaricava la sofferenza dei malati e dei parenti dei malati cioè loro si rendevano conto del loro lavoro dei loro clienti dei loro utenti quanta sofferenza c'era i magistrati i giovedì un grosso problema sempre perché voi lo fissiamo noi quel dolore non lo percepiamo ma voi necessariamente per forza
Tante volte quasi sempre non non lo toccate non ve ne rendete conto non so se era la mia sensazione dottor Motta
Buonasera a tutti e grazie di questa occasione devo dire che mi fa molto piacere essere qui e parlare del tema delle carceri con persone che di carceri si occupano quindi autorevoli esponenti le camere penali che ringrazio Rita Bernardini che ho seguito per ragioni professionali in questi anni
E quindi riconosco l'onore e il merito della battaglia dei radicali per il sovraffollamento e le condizioni delle carceri e poi due persone qui come le dottoresse castellane del tal di che abbiamo capito
Si occupano di queste fa sempre piacere quand'uno dei dibattiti
Riconosce le persone che sanno di che cosa stanno parlando perché spesso noi parliamo diamo voce a cose di cui qui invece si ha la sensazione che sono persone che sono sporcate le mani e mi hanno fatto anche l'impegno della vita
Rispondo subito la sua domanda e così nel senso che è chiaro che le storie che ho raccontato in questi due anni su Rai tre
Sono storie molto drammatiche di persone che hanno vissuto il carcere da innocenti sono vite segnate da questa profonda ingiustizia
E quindi o come persona prime per come giornalista o ha colpito il loro dramma non avrei potuto fare altrimenti
E non avrei scritto un libro come questo se non fosse stato così
L'abbiamo se voglio dire e che io non sono innocente ma io sono colpevole sono colpevole perché prima di questa esperienza di questo viaggio incredibile due anni fa che Daria Bignardi mi ha proposto di fare che ho accettato
Io e un cittadino giornalista come tanti che non si soffermava assolutamente su quella che è la realtà del carcere di cui non importa nulla nessuno questo dobbiamo dirlo perché per la Società il carcere un luogo che non esiste è in carcere e chi se ne frega
E poi la giornalista devo dire anche che sono colpevole perché prima di questa esperienza di fronte alla notizia di reato io non non avevo il dubbio che oggi o quel dubbio che deve albergare in ognuno di noi quando una persona viene raggiunta viene indagata
Ricevo un avviso di garanzia viene semplicemente sfiorata da un'inchiesta e qui veniamo a quello che stavo dicendo fino a questo momento che è stato detto prima di me cioè alla crisi dell'articolo ventisette della Costituzione su due su due fronti importanti che io tocco con mano perché guarda più le storie che racconto che ho incontrato qui ce ne sono dodici
Sono quaranta quelle che abbiamo affrontato quindi che abbiamo davvero vivisezionato in due anni di programma in prima serata Mastro centinaia quelle che ci hanno raggiunto quelle delle persone che ci hanno scritto perché volevano raccontare volevano illuminare questa realtà
Tutte queste storie fotografano esattamente quello che è stato detto qui a cioè che la presunzione Innocenzi a questo Paese è un principio che non esiste più perché siamo diventati una il popolo di colpevolisti puntiamo subito l'indice contro gli altri giudichiamo a prima vista non c'è mai non c'è mai in dubbio che quella persona che finisce indagata possa essere innocente e questa è una cosa su cui dobbiamo riflettere in questa epoca
Che viviamo
è sempre colpa di qualcuno è stato lui e fine va in carcere e chi se ne fa e questa è la prima cosa e guardate che non riguarda solo le persone accusate di reati ma riguarda i nostri figli a scuola riguarda il nostro mondo del lavoro e proprio un'attitudine l'atteggiamento che oramai fa parte del nostro modo di vivere
Il che lo dobbiamo veramente
Scardinare perché siamo comunque una comunità di persone
E poi vengo invece alla cosa che mi sta più a cuore che la realtà del carcere perché le storie che raccontiamo chiaramente illuminando il carcere
E fanno molta impressione ecco perché ho scritto questo libro perché volevo lasciare traccia volevo denunciare tutto questo fa impressione perché perché parliamo di innocenti e quindi le persone dicono
Povera innocente ha vissuto quell'esperienza
Ed era un innocente ma per esperienza agli anche un colpevole
Che comunque viene privato della sua libertà e allora quello che il reato la dottoressa esattamente la verità cioè una persona che finisce in carcere viene privata della libertà e in quel momento sta scontando la sua pena perché ha sbagliato deve pagare
Ma il come è fondamentale perché quella persona di di di vivere in pochi metri quadrati condivisi magari con altri sei
Perché per avere una cosa essenziale deve fare la domandina che poi romantica ma fa impressione perché
Dove ha la possibilità di un incontro intimo con la persona cara perché questi incontri devono avvenire nell'affollata con il secondino che ti guarda a vista non puoi neanche avvicinarci a quella persona che sono settimane che tu aspetti di vedere che è un tuo familiare caro
Perché dobbiamo dirlo in carcere spesso vengono riprodotte le dinamiche criminali che ci sono fuori dal carcere
In carcere ci sono regole scritte le regole del calcio ma ci sono anche le regole astratte che sono quelle che fanno poi le cose perché gli innocenti di cui io parlo hanno vissuto in carcere la violenza il bullismo le minacce
Perché se gli innocenti non avevano quell'attitudine criminale che gli altri hanno nel braccio delle donne c'è sempre chi comanda anche questo va detto
E quindi non raccontiamo che il carcere un luogo da cui si esce migliorati spesso si esce molto inquinati molto più di come si è entrati lì dentro
In carcere si passano venti ore in una cella perché venti ore chiusi in una cella condividere lo spazio quando in quelle leggere si possono fare moltissime cose per rieducare la persona per farle qualche maniera rinascere
Qui dentro si racconta che in carcere
Siccome la cella viene condivisa con delle detenute tossicodipendenti per fare il caffè loro bruciano degli stracci con l'altro con rischia di far scoppiare un incendio perché è vietato fare il caffè in cella
In questo libro si racconta poi anche l'altra faccia del carcere nelle storie che io ho potute ha avuto devo dire la fortuna di di poter incontrare perché
Diciamo che quello che io ho imparato e che
Se non giornalista di prima serata di RAI uno
Che parla mister a milioni di persone questo viaggio che ho fatto in questi due anni un modo di restituire per me è questo grande privilegio che ha avuto di essere così popolare e di avere la possibilità di parlare un pubblico così s'così basso di restituire di illuminare la realtà di chi questa voce non ce l'avrebbe avuta e allora il carcere non è soltanto queste cose che abbiamo raccontato che sono non degna di uno Stato civile come il nostro
Però c'è risvolto della medaglia nelle storie che ho raccolto e che la vera sorpresa il carcere anche umanità
Solidarietà molti degli innocenti che sono disperati perché sono lì dentro non vedono la luce e rischia d'impazzire vengono salvati dei compagni di cella
Un ergastolano Loriga solare in questa è una di queste storie salva la vita a un imprenditore del Nord-Est che adesso l'naturalmente e innocente ha chiarito la sua vicenda
Tutte le volte che l'ergastolano hai permesso lo va a prendere lo accompagna e sta tentando di fargli avere un lavoro quindi sono storie straordinarie una ragazza accusato di un crimine assurdo leva su Intesa Universitaria di Palermo che viene accusata di una rapina a Catania
Grazie
Alla
Non al direttore ma all'ispettore del carcere quando esce conosce il suo futuro marito quindi sono storie e intrecci incredibili però certo il carcere quello che raccontiamo perciò realtà incredibili come Bollate sono stato per esempio
A Padova dove i detenuti possono studiare si laureano quindi fanno settimanale io ho partecipato a questa riunione quindi devo dire sono rimasto molto colpito favorevolmente ma sono delle realtà pace Rebibbia c'è Sollicciano ci sono insomma invece
Altre e altre realtà di cui noi parliamo
L'altra cosa che va detta non è solo il carcere ma che cosa succede quando si esce dal carcere
E qui ancora ci colpisce perché sono innocenti ma poverina ma come è uscito dal carcere da innocente e nessuno l'ha aiutata no innocente o colpevole che sia esce dal carcere con un sacco della spazzatura da sola non è neanche i soldi per telefonare
Non parliamo poi di risarcimento di chi ha vissuto il carcere come sapete gli è un'altra lotta che bisogna fare e non sempre si riesce ad avere ragione io vi vorrei prima di salutarvi di scusarmi perché non posso ascoltare Rita Bernardini perché devo andare a puntare i tre a una riunione tra mezz'ora
Però poi li ascolterò radio radicale vorrei si vi fa piacere leggere una pagina di questo libro in cui questo signora che si chiama Diego Livieri che un imprenditore finito in carcere per un anno per un'accusa di traffico ti faccia di droga ma lui non c'entrava nulla pronuncia in un'intercettazione la parola pacchetto si pensa che il pacchetto sia droga in realtà è un orologio ma non è una favola e la verità certificato perché poi si è pronunciata naturalmente la Cassazione allora lui racconta
In una pagina vi rubo un minuto
Appunto la sua esperienza del carcere dice così
Ho imparato a camminare al bordo di muri con le mani dietro la schiena e non intasca come prescrive il regolamento da galeotto modello mi sono rasato a zero una scelta obbligata qui non ci sono sistemi per asciugarsi i capelli dopo la doccia
C'è un detenuto che funge da barbiere per tutto il braccio di sessantacinque uomini prende servizio ogni mercoledì mattina con rasoio elettrico regolabile a due altezze
Forbice rasoi sono vietati perché considerati pericolosi
Ora mi sono ambientato ho dovuto inserirmi in questo sistema dove tutti siamo uguali ma esistono regole ben definite e un codice interno di comportamento inflessibile tra detenuti
Passo venti ore in cella e sporca squallida illuminata da una luce fioca e la mente spesso viaggia mi porta verso desideri proibiti un bicchiere di prosecco fresco un dolce alla crema gli affetti lontani
Poi torno qui dove tutto è tetro
Spento triste siamo fortunati quattro ore d'aria mentre Regolamento ne prescrive solo due sorvegli altissimi rifà il carcere quello duro perché le accuse di mafia con microfoni direzionali che ascoltano fino a trecento metri
E bisogna rigare dritti le guardie per un nonnulla fanno rapporto due telefonate al mese dieci minuti l'una non secondo in più ascoltate registrate
Quattro ore di colloquio al mese solo per i familiari stretti sotto l'occhio di una telecamera ascoltati da microspie ambientali
Anche la posta è controllata da appositi sistemi in entrata e in uscita o violino e monitorato da un agente di custodia che poi compila una sintesi sui comportamenti individuali irascibile tranquillo non socievole o altro ancora
I secondi che aprono e chiudono le porte passano ogni due ore anche di notte più che altro per controllare che non ti ammazzi i tentativi di suicidio sono all'ordine del giorno e chi viene interrotto sul più bello riprende a gridare disperato
Qui gridano tutti di continuo per l'angoscia per protesta per minacciato per dare un ordine ho imparato a cucinare a fare le pulizie allegare le lenzuola d'estremità così restano ben tese per tutta la settimana
Ecco qua questo il mio contributo e la mia testimonianza di cittadino di giornalista giornalista del servizio pubblico che rivendico perché penso che il servizio pubblico debba davvero illuminare questa realtà e dare voce a chi non ne ha avuta
Rimango colpevole anche se ora sto anch'io scontando la pena perché da questo momento in poi il dubbio ce l'ho
Così come la volontà di continuare a occuparmi di questa realtà aggirare fare girare questo libro andare nelle carceri incontra le persone solo soltanto per confrontarmi con loro
Dico però che questa situazione è lo specchio di un Paese di momento storico evidentemente come la giornata di oggi non proprio illuminato dico che dobbiamo recuperare quel senso di comunità perché queste persone che prima o dopo speriamo usciranno dal carcere
Sono come noi sono in mezzo a noi e quindi devono essere trattati come cittadini di questo Paese vi ringrazio
Non serve i vecchietti presente nel kit di via degli argomenti come quando l'allenatore del Napoli c'aveva Maradona finita quando parla del carcere saggia diceva vai scende in campo fa quello che vuole eccellente le indicazioni sul no
Devo dire che ho pensato diversi modi per iniziare questo intervento ma dopo le parole
Di Alberto Matano preferisco iniziare con
Alcune parole scritte in un'e-mail che mia ma quindi e l'abilità alla realtà che mi ha mandato la moglie di un detenuto
Che mi ha scritto questo deve sapere che facevo parte di quella categoria di persone delle buttate via la chiave
E questo perché in Italia c'è molta disinformazione e molto anche disinteresse circa il mondo della detenzione
Se uno non ci sbatte la faccia come nel mio caso
Non può capire
E Dio
O se non giornalmente quasi discussioni con colleghi amici e parenti sul mondo del carcere in quanto la gente
Pensa che i detenuti debbano stare chiusi o peggio ancora i lavori forzati dormire per terra perché non meritano neppure il materasso secondo alcuni cioè sono le stesse persone che frequenta la moglie di questo contenuto che di questa persona che è finita in carcere
Mio marito è detenuto odiava da un anno quindi in custodia cautelare
In questo campo le sue giornate le passa così ventidue ore chiuso in cella perché ci sono anche quelli che accedono gli istituti penitenziari
Nonostante le sue domandine continue non gli è stata data la possibilità di iscriversi a scuola
Ai corsi anche se mi sembra di capire che non ci siano chissà quali corsi o forse sono solo per pochi eletti
Nemmeno gli è stata data la possibilità questa persona di iscriversi al catechismo nemmeno al catechismo o altro allora siccome io questo carcere lo conosco
Sono pronta a sottoscrivere le cose che scrive questa signora questa signora la moglie di questo detenuto che come Enzo Tortora perché Enzo Tortora diceva la stessa cosa non si poteva immaginare
è scomparso fra l'altro trent'anni fa e quindi ricorre l'anniversario il trentesimo anniversario della sua morte il diciotto di maggio e saremo al Senato con Francesca Scopelliti
Per ricordarlo che cosa diceva Enzo Tortora che sicuramente non si sarebbe potuti immaginare quello che poi è capitato alla sua vita e diceva una cosa se dove molto grave è bene ricordare
Sono radicate sono liberale perché ho studiato
Sono radicale perché ho capito solo che per capirlo è dovuto passare attraverso questa questa vera perché non è stato solamente il carcere
è stata una un vero e proprio calvario una vera e propria tribolazione perché il fatto di essere un uomo pubblico contro di di quell'amore chi riceveva dal Pubblico che lo seguiva insomma
Era conosciutissimo Amato limato per e il fatto di essere una persona irreprensibile di grande cultura ecco all'improvviso ammanettato
In un maxiprocesso
Vedete
Io mi ricordo che all'epoca a proposito di errori giudiziari
All'epoca
Cessato il pericolo che Enzo Tortora
Si arrendesse
Nel senso che si sentisse di fronte a una giustizia
Che metteva in moto una macchina così potente così capace di schiacciare che lui non ce la potesse fare
E mi ricordo che Pannella fatti coppie sino successivamente a convincerlo a candidarsi alle elezioni
E e fu importante perché divenne un simbolo proprio della giustizia giusta
Però vedete
Noi approfittando di quella campagna per indire il re il referendum sulla responsabilità civile dei magistrati
Quando però capita che un Paese
Distrugge annulla annienta la volontà che si espresse da parte dei cittadini degli elettori in quel referendum con una legge
Che ne tradisce lo spirito la volontà popolare
Ma diventa assente più faticoso riprendere ricominciare
E noi adesso ci troviamo lo dico qui perché
Si tratta soprattutto per gli amici dell'Unione delle camere penali
Quanto abbiamo lottato per questa che sapevamo che non sarebbe stata la riforma di chissà che cosa ma comunque che avrebbe fatto fare un
Un passo avanti un un cambio di passo rispetto alla all'indifferenza che abbiamo dovuto registrare e ce l'abbiamo messa tutta veramente tutta ciascuno con il suo modo di saper lottare io ho fatto gli scioperi della fame e ma venti mila detenuti decine di migliaia di detenuti
Che decidono di fare lo sciopero della fame o di rinunciare all'imputato io spero di potere nelle prossime ore portare a papa Francesco questo librone che abbiamo fatto
Di queste firme perché inascoltato il Papa Francesco esatto cioè papa Francesco e qui vengo Alberto perché secondo me tu sei innocente il problema è che il servizio pubblico radiotelevisivo non lo è altrettanto
Quando io vedo i telegiornali per come sono fatte pur essendo uscì giornalisti sì ma bellissimi
Basta per quanto mi riguarda Valter Vecellio non ha mai nascosto di essere radicale di avere la tessera del Partito Radicale però quando in telegiornali
Sono esclusivamente puntati sui fatti di cronaca sugli arresti
E su e parlano di giustizia solamente per parlare quando c'è stato tutto il Periodo Berlusconi accelera non un per parlare della giustizia per i cittadini
Tu non hai poi tu nelle due trasmissioni Alberto hai parlato della giustizia che è difficile cioè che riguarda la vita
Densità di nel loro parlano della giustizia che riguarda
Questi dopo quel potente adesso tutti i telegiornali che parleranno e che parlano del dell'arrestato vicepresidente della Confindustria siciliana è giusto che se ne parli però non può essere solo quello e allora papa Francesco quando devo dire sostenendo una campagna storica di Pannella parlava di Amnistia
E poi papa Francesco è stato censurato
Sì perché arriviamo a questi livelli cioè noi radicali siamo abituati a che sia censurato il partito radicale
Pannella andava imbavagliato per denunciare questa cosa neppure papa Francesco addirittura Papa Francesco all'interno della chiesa Pinna
Ha fatto la dichiarazione a favore dell'amnistia
Ha avuto subito quelli interni alla Chiesa che l'atroce no ma lui parlava di cose spirituali e Luigi dovuti intervenire per dire no no io parlavo proprio nel di quell'amministrativa quella prevista dalle leggi
Allora è chiaro che noi dobbiamo capire in questi giorni come ci si deve organizzare cioè come riusciamo ad organizzare ma dobbiamo essere bravi più bravi di loro perché loro sono bravissimi
Nel mistificare
Basti guardare le cose sulla recidiva sono espertissimi nullo mistifica no sulla recidiva mettiamo tutti in carcere così stiamo più sicuri e non è così
Oggi giustamente veniva fatto rilevare ciò a quelli che stanno al quarantuno bis
Perrone otto anni e poi finita la pena escono allora fino pensate l'ipocrisia di questo regime
Fino a al giorno prima non possono toccare
I propri familiari parla attraverso il vetro non possono cucinare non possono e non possono fare niente sono isolati il giorno dopo finita la prima sono completamente liberi
Allora gli dico anche
Tra un minimo di ragionamento è irrazionale essi sono un sistema di vendetta tu vediamo quanto resiste prima o Toy
Parlerai
Questa
E poi voi ricordare anche la volgarità col quale tratto trattato nel lo ricordava il dottor Matano il tema dell'affettività si come si è anche la soggettività non più non c'è non si eliminano il vento
Di recupero e poi come se la prima dovessero scontare anche le famiglie certa ma certo perché poi quando si parla di affettività
E si parla solamente il riferimento è solo al sesso
Nessuno pensa che ci sono i rapporti con i figli con i minori eccetera ma anche se fosse solo sesso ma il sesso fa parte o no
Della essere del praticare il sesso fa parte anno del essere umano allora quando tu
Costringe
Alla mancanza di questo tipo di rapporti per anni che cosa gli fai a quella persona
La distruggi la fai diventare pazza la fai diventare una squilibrata che pure è finita la sua pena tre immetti nella società la povera Lucia Castellano si deve occupare di quello che rientra
Nella società ridotto in quelle condizioni dal sistema penitenziario allora come ci organizziamo perché giustamente hai detto
Beniamino bene
C'è da dubitare anche se noi speriamo fino all'ultimo istante che il prossimo Consiglio dei Ministri l'ultimo queste si svegliano abbiamo un armistizio dall'estero il ministro e insistente
Sì all'improvviso che la la riforma si farà
La riforma si farà noi abbiamo buongusto di credere a tutti noi crediamo fino all'ultimo però insomma io ricordo anche un'altra sua dichiarazione e la la richiamo più di una però questa
Da un certo punto di vista fu clamorosa perché fu una dichiarazione fatta davanti all'Europa no allora lui è andato lì il venti febbraio quindi prima delle elezioni
Ha rassicurato riguardi scusami e del Consiglio dei ministri che poi non approvò la riforma
Direi de la riforma come approvata
E disse
Era un impegno che avevamo assunto ossia con il Consiglio d'Europa che con la Corte di Strasburgo e adesso mi sembrava giusto dice sottolinearlo di dire
Che avete fatto bene a darci fiducia perché de approvata cioè
Allora il problema è anche questo è ricostituire quando io
Vorrei che questa opposizione venisse maggioranze fosse trasversale occorre costituire qualcosa che si è veramente trasversale fra le forze politiche che si occupi di stato di diritto perché sembra che è diventata un'opzione
E dei diritti umani fondamentali che poi le due cose sono strettamente collegati ma veramente trasversale
Mi rifaccio alla mia esperienza al partito radicale dove troviamo iscritti di tutti i tipi
Da fascisti straniere prima reale delle camere penali cioè trasversale perché perché il filo conduttore e questo
Diritti umani fondamentali Stato di diritto perché se perdiamo queste due cose
Io mi chiedo che cosa ci rimane
In che cosa possiamo alberi fiducia nel momento in cui sentiamo il rappresentante di un'istituzione che dice qualcosa
E concludo con questo e mi rivolgo in questo caso ai magistrati di sorveglianza
C'erano qui facciamo in modo perché noi chiaramente proseguiremo con le denunce delle violazioni dei diritti umani fondamentali
Facciamo in modo molto in modo che non si ripeta quella condanna veramente umiliante per il nostro Stato
Trattamenti inumani e degradanti sistematici nelle nostre carceri io cui sott'occhio e poi scelti di condanna non è così importante il sovraffollamento ma insomma ma se nel carcere di Como
Ci stanno che può attenere duecentotrentuno detenuti Cheney ha quattrocentosessantuno
Allora questo quaestor no aspetta aspetta aspetta vi rispondo scusami se ce ne sono più del doppio quel dubbio che cosa vuol dire che tutto il carcere non può fare quello che è chiamato a fare
Perché si rompano ritiro un po'le tubature non ci sta il personale non si possono fare attività salta tutto quindi il sovraffollamento né tanto che stanno stretti ma che non si può fare più niente
Questo è il discorso però qui perché chiami in causa i magistrati di sorveglianza
Perché io credo che se
Fossero stati più fermi
Nei esatto in termini di vigilanza
E nei poteri che pure hanno
Suma non saremmo arrivati a quel punto perché se avessero girato le carceri io credo che le giravano non posso pensare che non lo facessero si sarebbero accorti che c'era gente che dormiva per terra
E c'erano condizioni igieniche
Di un certo tipo
Malattie non curate mancanza di luce pioggia materassi schifosi ci sono ancora oggi allora siccome l'ordinamento penitenziario prevede che i magistrati di sorveglianza debbano offre debbano
Frequentare
Molto i luoghi di detenzione addirittura dice l'ordinamento per dare la possibilità al detenuto di porre questioni orali
Ma se il magistrato di sorveglianza non ci va mai in carcere e a chi lo pongono spie domande i detenuti non dico che sei tu diffonde dico è chi è qualcosa di molto molto diffuso
E quando io sento dire sì perché vi ho conosciuto devo dire anche magistrati di un certo spessore di una certa onestà che
Che ha duro diciamo per quanto sono bravi e sono stati bravi però quando sento dire Emma io poiché Poteri José quelli non fanno le cose io lo segnalo datata e quelli non lo fanno al nuovo
Perché addirittura
Il magistrato di sorveglianza si possono sostituirli all'amministrazione nel momento in cui si rende conto che sono più amati diritti umani fondamentali
E allora io mi chiedo quindi non si possono pure nemmeno problemi di tipo economico
Allora io mi chiedo questo l'ha detto anche la Corte di cassazione
E chiedo perché non sono intervenuti prima di fronte al fatto che si vedeva che erano violati i diritti umani fondamentali io non voglio accusare nessuno
Voglio che questo sia chiaro
Però vorrei Kennedy il futuro
Non ci dobbiamo trovare nelle stesse condizioni dell'umani umiliante veramente uno stato che pratica
Sistematicamente negli istituti penitenziari trattamenti inumani e degradanti non devi più a cadere
E la preoccupazione che purtroppo la ci stiamo velocemente riavviando i già adesso ci sono molte situazioni diffusa in cui i diritti umani fondamentali sono violati facciamo in modo che non accada più ma sappiamo tutto che dobbiamo lavorare tantissimo
E se mi consentite perché paio sono sfacciata medico eccetera iscrivere al partito radicale
Grazie
Era una registrazione delle quindici maggio due mila e diciotto e con questo intervento di Rita Bernardini pronunciato nel corso di un convegno organizzato dall'Unione delle Camere penali è intitolato pienamente al carcere
La riforma penitenziaria all'articolo ventisette dalla Costituzione il buonismo dei padri costituenti concludiamo qui l'odierno programma realizzato con documenti d'archivio