L'intervista è stata registrata sabato 23 luglio 1994 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Economia, Governo, Informazione, Parlamento, Patto Segni, Politica, Radio Radicale.
Rubrica
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ECONOMISTA
PATTO SEGNI
Mi all'Università la Sapienza di Roma quindi economista esponente del Patto Segni responsabile per la precisione del programma colui naturalmente vogliamo parlare di economia infatti ieri il consiglio dei ministri ha cominciato a varare i provvedimenti in materie economiche in particolare ha varato il cosiddetto Documento di programmazione economica e finanziaria perverso poi il primo atto primo documento ufficiale del governo per quello su quello che il governo intende fare in materia appunto di politica economica e finanziaria allora professor Baldassarri qual è il suo giudizio innanzi tutto
Sul documento di programmazione economica e finanziaria cioè sulle cifre fornite dal governo e poi sui primi provvedimenti
Ecco innanzitutto bisogna sgombrare subito il campo da un equivoco il cosiddetto DPEF documenti beve Documento di programmazione economica e finanziaria
Deve contenere il quadro programmatico cioè gli obiettivi che il Governo si pone in particolare in termini di inflazione programmata
E quindi di riduzione nel nostro caso di infrazione e in termini di crescita economica occupazione
E soprattutto per il nostro caso Italia in termini di deficit pubblico e conti pubblici generali da questo punto di vista come tutti gli altri documenti dei governi precedenti anche questo soffre a mio parere di una grossa mistificazione
Perché in termini di deficit pubblico si parte da un numero magico che è chiamato num fabbisogno tendenziale per il mille novecentonovantacinque poi novantasei novantasette che cosa è inefficace tendenziale significa ciò che accadrebbe se nessuno intervenisse
Ma non è un numero vero è un ipotesi
Dopodiché tutti tutte le proposte di contenimento e di tagli sono riferiti a questo numero nel caso specifico il governo dice che nel mille novecentonovantacinque questo fabbisogno pubblico tendenziale sarà
Di centottantacinque mila miliardi tredici milioni centocinquantacinque percorre Metra manovre per il novantacinque perché inizia l'iter della Finanziaria novantacinque lo chiamano ascoltato esattamente a che serve documento e a tre anni ma riferiamoci all'anno prossimo
Allora da questi centottantacinque mila miliardi di tendenziale
Che è un concetto usato solo in Italia e nessun'altra parte del mondo nel resto del mondo si prende il consuntivo dell'anno prima e si decide se fare più deficit lo stesso deficit o meno deficit del rispetto all'anno prima cioè il valore effettivo che si realizza
Da questi centottantacinque mila miliardi il governo propone una manovra da fare successivamente con legge finanziaria o con disegni di legge o come nel caso del condono edilizio fatta il giorno dopo
Per riportare questo tendenziale ad un numero obiettivo dice di circa centoquaranta mila miliardi
Per cui si parla di una manovra di quarantacinque mila miliardi e la gente spesso spaventata perché numero gigantesco imponente e prefigura
Sangue sacrifici lacrime perché taglia quarantacinque mila miliardi in realtà poi che quest'anno nel novantaquattro il deficit pubblico il fabbisogno pubblico complessivo
Come dice lo stesso governo sarà attorno cinque centocinquantacinque mila miliardi allora tutta questa mega manovra
Sì e sintetizza invece in una riduzione di quindici mila miliardi cioè da centocinquantacinque mila a centoquaranta mila
Ha messo ovviamente che i provvedimenti che il governo farà saranno efficaci in questi termini cosa che non è mai successa nel passato nel senso che gli obiettivi sono stati quasi costantemente e abbondantemente supera quindi primo punto la mano non sono di quanto cinque cinquanta mila miliardi ma di quindici mila miliardi in termini effettivi ecco dire sulla carta rispetto alle ipotesi di quello che potrebbe succedere è di quarantacinque mila miliardi e così è sempre stato fatto da tutti i governi non è non è solo del Governo Berlusconi ma tutti gli altri anche precedenti
Quindi non sono una questione della il governo Berlusconi neanche gli altri non far lo stesso meccanismo stesso dispositivo notizia sì quindi di fatto o la manovra
è di quindici mila miliardi cioè dai centocinquantacinque mila del novantaquattro all'obiettivo che ci si pone in centoquaranta mila nel mille novecento novantacinque mi lasci fare un esempio per far capire
E come se io quest'anno guadagnarsi
Tre milioni al mese
E
Ho una promessa di guadagnare cinque milioni al mese l'anno prossimo
Bene in corso d'anno mi si dice che quei cinque milioni al mese promessi come il mio stipendio l'anno prossimo dovranno essere ridotti e l'anno prossimo mi daranno quattro milioni al mese
Allora è chiaro che ci sono due interpretazioni io posso protestare dicendo che mi hanno tolto un milione al mese rispetto a quella promessa
Ma di fatto nella realtà economica io passo da tre milioni al mese quest'anno a quattro milioni al mese l'anno prossimo quindi ho avuto comunque un incremento un incremento inferiore a quello che mi sarei aspettato a quello che mi era stato promesso ecco sostanzialmente in termini di contenimenti di spesa pubblica questo si è sempre fatto e questo si continua a fare non tagli ma contenimenti degli aumenti
Ecco quindi lei come giudica però questa messa così questa manovra prospettata dal documento e programmazione finanziare quello che serve secondo lei alle Finanze pubblico ci vorrebbe qualcos'altro
Dunque innanzitutto compri petto questa non è la manovra il quadro programmatico la manovra dovrà essere contenuta nel legge finanziaria che sarebbe stato molto meglio quest'anno anticipare oggi a luglio date e date l'andamento dei mercati finanziari e quindi i rischi che stiamo correndo ma che comunque il Governo farà come ha detto a settembre
Da questo punto di vista hanno anticipato alcuni provvedimenti che sono quelli relativi al condono sia quello del contenzioso tributario che edilizia ecco ora sulla manovra specifica che si sta prefigurando distratto si parla di tagli alla spesa però questi quindici mila miliardi effettivi sono tutti di aumento di entrate
Perché questi quindici mila miliardi sono il gettito che il governo prevede dai condoni quindi in realtà la manovra e un aumento di entrate
Con una differenza rispetto al passato passato più recente per esempio
Il governo Amato il governo Ciampi e cioè che questo aumento di imposte è via condono quindi una tanto come come molti provvedimenti del governo Amato erano una grande ritorna sì
Alcuni però su una manovra di novanta mila miliardi dal governo Amato
In realtà diciamo oltre la metà erano effettivi questo forse la manovra strutturali ed effettivi nel senso che
Tutti sanno quanto sudore accostata Licci
Rocca tanto per indicare un'imposta che purtroppo tutti gli italiani han dovuto pagare ma era necessario perché altrimenti oggi non staremmo qui a parlare non con serenità ma certo concorso solo preoccupazione ma senza commentare tragedie finanziarie che sarebbero potute avvenire quindi questa manovra eh
Dall'atto dell'aumento delle imposte con provvedimento però di condono quindi una tantum per cui il problema è semplicemente spostato avanti di un anno
Al mille novecentonovantasei tant'è vero che in una tabella ufficiale prodotta dal Governo si indica si vede chiaramente che il governo Ciampi ha passato come testimoni al governo Amato al governo scusi al governo Berlusconi
Un deficit pubblico di circa centosessanta mila miliardi nel novantacinque il governo Berlusconi prevalentemente con i condoni
Abbassa questa cifra circa centoquaranta mila miliardi ma poi questa cifra rimbalza centosessanta mila miliardi nel novantasei novantasette questo è indicato nella stessa tabella ufficiale del governo tanto è vero che in quella stessa tabella il governo dice
Che ci sarà bisogno l'anno prossimo di un'ulteriore manovra di trentacinque mila miliardi se si volesse fermare il rapporto debito PIL
In conclusione
A mio parere è una toppa sul novantacinque che sposta il problema novantasei e quindi non raggiunge nell'azzeramento del deficit corrente né tanto meno l'inversione di tendenza del rapporto debito PIL debito prodotto interno esattamente ora al di là diciamo delle dei tecnicismi da economisti questo sostanze adesive questi due parametri
De Biasi corrente zero inversione rapporto debito PIL sono quelli per i quali i mercati finanziari internazionali giudicherà ebbero la finanza pubblica italiana
Premesso che Risanamento se noi non raggiungeremo questi mercati continuano a pensare che la finanza pubblica italiana è fuori controllo ne traggono le conseguenze
Cioè nell'immediato vogliono tassi d'interesse più alti per sottoscrivere titoli del debito pubblico italiano ma
Nel medio termine e più o meno all'improvviso potremmo correre il rischio del rifiuto del debito pubblico e questa sarebbe la crisi finanziaria ecco
Un suo collega economista il professor Nino Andreatta che fa il politico anche lui han detto facendo dei calcoli lei recenti situazioni finanziarie
Andò sono una responsabilità un un costo di venticinque mila miliardi ulteriore al deficit pubblico perché l'aumento dei tassi comporta ovviamente lamento
Del
I servizi del debito pubblico e vino questa cifra secondo lei non è inverosimile oppure esagerando no questo è un pool semplice conto aritmetico che chiunque abbia fatto la seconda o terza elementare può fare tranquillamente perché basta fare l'operazione del perno e quindi non non è complicato non è non è ovvero la moltiplicazione complicatissima all'inizio di aprile
Noi avevamo raggiunto il livello minimo di differenziale dei tassi d'interesse tra Italia e Germania Italia cioè pagava tassi d'interesse più alti della Germania ma questa differenza si era ridotta moltissimo
Da aprile ad oggi cioè circa tre mesi
Questa differenza è aumentata del tour per cento
Vuol dire che per convincere i sottoscrittori di titoli del debito pubblico italiano in particolare i titoli a dieci anni ha continuare a comprare questi titoli italiani abbiamo dovuto aumentare due punti in più
Rispetto a quello che già c'era prima rispetto ai titoli se la Germania il rischio Italia questo si chiama poté CRI che avete il rischio Italia
Ora il due per cento sequestro due per cento in più si dovesse mantenere nel tempo e consolidarsi è facile fare i conti perché perché i titoli lo stock di debito pubblico in Italia sta
Atto ormai sta attorno a un milione ottocento mila milioni di miliardi
Tali Vando a fine anno a due milioni di miliardi ovviamente questo maggior tasso di interesse non interessa l'intero debito pubblico ma sicuramente ne interessa quantomeno la metà o poco più della metà e quindi basta moltiplicare il due per cento su un milione di miliardi
Che sarebbe solo la metà del debito pubblico sono venti mila miliardi
Quindi diciamo è facile immaginare che se questa tendenza si consolidasse
Questo implicherebbe un maggior onere per interessi di venti trenta mila miliardi pari alla esatta non pari mai tre quarti della manovra
Di contenimento di cui si sta parlando che ancora deve essere realizzati questo si mostra una cosa che i governi tutti i governi devono stare molto attenti
Perché i mercati reagiscono anche in termini di aspettative
Quindi giudicano il Paese
è un po'come il vecchio film mi pare di De Sica I bambini ci guardano ecco
In questi anni novanta solo i mercati ci guardano e ci giudicano non è un po'una tirannia dei mercati finanziari sulle singole sovranità nazionale io non la chiamerei una tirannia sulla sovranità nazionali ma un a
Controllo serio e severo e indipendente cioè contro l'abuso del principe
Lo Stato nazionale che nascondendosi dietro la sovranità nazionale in realtà vuol fare quel che gli pare nel senso spendere e spandere senza poi risponderà nessuno bene c'è qualcuno al quale bisogna rispondere sono i mercati internazionali
Ora
Lo potremmo anche chiudere l'economia
Nella storia ci sono casi di muraglie cinesi o di autarchiche
Nel caso nostro dell'Italia voglio dire facile riferimento all'autarchia del del Ventennio va bene ma si dimostra in termini teoria economica ma soprattutto ciò che conta interviene speriamo sa della gente che un'economia più è aperta più cresce più si sviluppa più Consolo la consolidati
Il benessere e soprattutto più consolida la democrazia e pluralismo quando si chiude e fa l'autarchica
Il segno è sempre molto pericoloso a mio giudizio molto negativo quindi è vero che abbiamo questo giudice che sono i mercati internazionali ma è anche vero che questo è il prezzo da pagare
Ma direi anche il vantaggio di avere un giudice sterno non in pergolato a Montecitorio e quindi che non falsifica messaggi ma comunque il prezzo da pagare per avere l'Italia legata fusa integrata sull'economia internazionale questo ci ha dato una spinta di crescita imponente
Ecco ma passiamo ai provvedimenti proprio che io l'altro giorno il governo ha cominciato a deliberare con il condono edilizio e poi prima ancora
Quello che impropriamente secondo il ministro delle Finanze si chiama il condono tributario è secondo lei questi provvedimenti porteranno il volume di soldi ministri dicono
E poi i presepio sul condono edilizio molti criticano il fatto che così come sistemato il condono potrebbe anche portare in realtà un aumento ulteriore delle spese per le questioni di urbanizzazione un se non è il rischio che poi sì sì a un un aumento del disavanzo
Guardi stimare il gettito dal condono è come vincere la lotteria di Capodanno
E indovinare il biglietto della lotteria quindi è molto difficile definire con certezza quale potrà essere il gentil
Io credo che ci sia una regola molto semplice
Più del condono è favorevole
Al cittadino nel caso di quello fiscale evasore e nel caso di quello edilizio
Che al fatto abusi più porta gettito purtroppo è così quindi più si agevola e si sana
Situazioni illecite e più si ottiene getti vedi bisogna
Ottenere un certo equilibrio fa limiti di sanatoria e necessità di gettito
Ma l'aspetto criticabile a mio parere un altro cioè io sono dell'avviso che i condoni di qualunque genere possono anche avvenire ma dopo che si sia data una riforma strutturale
Per il futuro
Nel caso del fisco la riforma fiscale seria che contenga in se stesse vincoli di contenimento non dico di azzeramento ma di contenimento forte all'evasione fiscale
E nel caso del cotone edilizio stessa cosa bellica del condono edilizio ciel di finire genere galiziano pazzi esattamente ma è un disegno di legge delega e non so
Quando verrà approvato né come verrà approvato in linea di principio il condono può venire alla fine di un processo di riforma
Perché con la Nuovo sistema si può sanare il passato che era basato su altre regole in questo caso mi pare che si sia preso un po'il gatto per la coda
Non volendo ammettere che il risanamento dei conti pubblici può implicare anche un aumento di imposte
Ma dovendolo comunque fare questo governo ha fatto un aumento di imposte via Condotti
Che peraltro ai fini Risanamento pubblico non dice assolutamente nulla perché essendo una tantum in realtà a mio parere neanche dovrebbe essere contabilizzato nel bilancio pubblico ma portato semplicemente a deduzione del debito pubblico
Che però essendo due milioni di miliardi quei dieci quindici mila miliardi di gettito dal condono rappresenterebbero poca cosa
Ma non rappresentano un una riduzione di fabbisogno
Perché l'ora per faziosi riduce nel in un anno nel novantacinque al problema pari pari si ripropone l'anno dopo la ringraziamo il professor Mario Baldassarri
Radio radicale abbiamo RAI i nostri microfoni Carla Mazzuca deputata del Patto Segni con le vogliamo parlare innanzitutto della situazione politica la proposta politica del movimento diretto da Mario Segni e poi di radio radicale in onorevole Mazzocchi Patti e membro della Commissione cultura della Camera dei deputati e martedì prossimo alla Camera i deputati affronterà il tema del decreto salva RAI cosiddetto decreto salva RAI all'interno del quale c'è l'articolo nove nove che riguarda appunto le convenzioni per i servizi d'informazione istituzionale del parlamento allora innanzitutto le prospettive politiche volete costruire il nuovo partito dei liberal democratici però il Polo delle libertà il polo liberaldemocratico già c'è
Nelle differenze tra i due concetti o concezione liberal democrazia ed persino differenze soprattutto sul tema dell'azione politica
A livello teorico tipo possono anche essere confusi ma livello pratico concreto e si vedono le differenze vedendo per esempio alcuni tipi di provvedimenti a adesso per non voglio insistere sul decreto salva corrotti ma quello già la diceva lunga sulla differenza fra il dire e il fare a livello politico
E poi penso a tanti altri tipi di provvedimenti anche questo condono questo condono questo sistema di condoni di sanatoria certamente non sono il la parte più lucida e più Lante di quello che deve essere l'azione di un governo che si faccia veramente ai principi liberali dello stato di diritto lo Stato di diritto e fondato su regole sul regole che devono valere per tutti e che devono essere comunque sempre rispettate e supportate soprattutto dal governo se si vuole uno stato fatto da cittadini tutti uguali di fronte alla legge e che poi raggiungano veramente livello di democrazia e di
Come dire di uguaglianza vissuta partecipata e non soltanto conclamata qual è la sua opinione sul governo Berlusconi
Beh intanto il governo Berlusconi non lo so mi sembra più che altro un un non governo io l'altro giorno in aula o ero Faris e trattori stupefatti e direi anche un po'angosciati per la gazzarra avvenuta all'interno proprio dei partiti di due grandi forze di questo governo mettendo Forza Italia la lega è uno scontro continuo anche in Commissione cultura ciò avviene e credo che avvenga in tutte in tutte i luoghi dove dove si palesa no e differenze troppo tempo stazioni per non parlare poi di Alleanza Nazionale io credo che questo governo sia il risultato o il risultato di una come dire di una scommessa di una specie di invito il loro impegno legato a questa maggioranza molto eterogenea che hanno costituito affini di vincere le elezioni che ha mentre da questa maggioranza doveva scaturire un governo lo hanno fatto scaturire ma io mi chiedo sono molto preoccupata sulla tenuta di questo governo
Non è che io ne sia contenta perché questo Paese l'Italia ha bisogno di un governo quindi non non mi fa affatto piacere ma è evidente che delle impostazioni politiche
Così diverse sul proprio sul piano di quelle che sono le risposte da dare all'economia risposta da dare ai tagli nel alle questioni sociali risposte da dare anche alle necessità
Ma di una informazione democratica confliggono in continuazione e quindi questa cosa io non so quanto potrò durare questo governo io lo sto guardare lo guardiamo come Patto Segni
Siamo diciamo spettatori attivi nel senso che
Continuamente noi facciamo le nostre proposte non sito erogazioni lo stesso le citazioni però insomma siamo qui corre in un'opposizione vigile ma molto molto perplessa
Insomma quali sono allora che cosa volete costruire quali sono le vostre prospettive le vostre proposte si può parlare di un tentativo di enti nuovamente di aggregare il cosiddetto centro
Beh io credo che il centro non esista cento tra politica non esiste esiste invece una amplissima area moderata ma or tre di contenuti davvero riferiti a uno Stato liberale e che vede il diritto al centro dei suoi interventi
E naturalmente il risanamento e il lo sviluppo e il il rilancio dell'Italia cento interventi dell'economia e quindi condivide la definizione di Braque cristiano che è stata data ieri no non la condivido l'ho già detto ho detto che i liberal cristiano mettere in una
Diciamo nel logo di uno o di un partito nuovo un qualcosa che si riferisce a quanto di più intimo è nelle persone cioè l'aderenza o meno a una fede religiosa e quanto veramente sa di vecchio e di stenti io in modo totale quando si dice Christian e subito penso per associazioni del musulmano cioè perché non liberal musulmano cioè voglio dire so c'è una battuta ma diciamo che il lo spirito che mi diciamo che il senso immediato mio polemico che mi fa dire questo e anche perché è chiaro che la forte componente cattolica e cristiana che è nell'aria di della in quest'area moderata ampia chiaramente poi è supportata e deve essere collegata anche dall'ampissima area laica
Natiche poche esperienze precedenti moralmente molti sanno ma insomma non tutti che tra non molto ancora porto poco nota
E io vengo dal partito repubblicano e però su una credente sono eccedente che però ha sempre operato nel Partito repubblicano o facendo una fra divisione molto netta fra quelle che sono le responsabilità del legislatore quello che i compiti dello Stato e quelle che sono invece le e come dire le appartenenze personali individuali intime rispetta la propria fede
Ecco quindi vorrei dire che questo lo spazio politico che vi è molto grande ed è proprio deriva da questa la totale diciamo come dire immagine immagine virtuale di questa maggioranza che di fatto non esiste resiste esiste perché ancora politicamente deve esistere ma di fatto non esiste quindi e insiste invece una grande necessità di costruire un un un popolo
Un po'notti veramente liberale veramente democratico con un apporto cristiano con un apporto laico con l'apporto di tanti di tutti coloro che veramente credo nello Stato di diritto e che diresse non il terzo polo deve diventare il primo polo deve essere riconosciuto
Dagli elettori al di fuori di quella che è stata la campagna pubblicitaria degli spot che hanno fatto hanno venduto Berlusconi e e con Berlusconi qualsiasi candidato perché abbiamo visto che
E qualsiasi candidato in Forza Italia sia presentato è stato letto non in virtù della sua
Diciamo presenza del suo lavoro della sua del suo impegno sociale ma spesso qualcuno senz'altro anche per questo anche ma spessissimo soltanto perché collegato alle mai chi ne vincente di Berlusconi ecco se riusciamo attraverso una azione politica seria ma anche che che riguarda anche l'ambito dell'informazione
Togliere questa chance che chiatte le televisioni ha avuto e non dovrà dire mai più io credo veramente che gli italiani saranno davvero liberi poi di scegliere e di scegliere nell'ambito di una settore moderato ma
Moderno a una realmente libero realmente che guarda all'Europa realmente che può portar fuori d'Italia Italia passa in cui si trova quali rapporti entrare il Patto Segni e la Lista Pannella il movimento per i formatori secondo me
Ma io credo che abbiamo moltissimi punti di contatto abbiamo molti punti di contatto proprio nel campo dei diritti perché
è un campo che dove non esistono appartenenza esiste soltanto una onestà intellettuale ossi aderisce alla come dire alla grande valore della persona del cittadino con tutti i suoi diritti ossia affini Italia definire ecco noi sicuramente siamo come Patto Segni e immagino anche come Club Pannella fra quelli che aderiscono profondamente a questa filosofia dire no e quindi credo che sono questi grandi punti di contatto poi voglio dire ci stanno anche i grandi punti di contatto dell'Europa la dimensione internazionale non provincialismo rispetto a quell'
Che sono i nostri problemi che però vanno collocati anche perché solo lì trovano soluzione in un ambito più ampio in ambito internazionale
E quindi credo che questi due elementi sono elementi fondanti molto forti di collegamento fra noi crepa nell'accesso al Patto Segni e Club Pannella
Questione della di radio radicale martedì prossimo andrà in discussione il decreto salva RAI all'interno di questo di all'articolo nove che permettere convenzioni stabilisce le convenzioni per i servizi d'informazione istituzionale con lei cosa ne pensa
Ma io credo che voi abbiate anche trasmesso le il dibattito in Commissione quindi propriamente agli ascoltatori di radio radicale già sanno
Che io ho mi sono un po'come dire mi sono battuta perché questo articolo nove assumesse una come dire una dimensione diversa da quella che attualmente attualmente e questa è una cosa che confligge proprio col mio senso dello Stato e senso delle istituzioni
Attualmente il decreto dell'articolo nove viene inteso e finezza è stato affermato e detto in commissione più o meno da tutti come il decreto radio il il l'articolo nove articolo radio radicale ora io credo che occorra veramente non non consentire più una cosa del genere nel senso che non è possibile che poi che questo articolo nove e parla di una gara da espletarsi come si può come può uniti un'istituzione dire prima ancora che la gara sia espletata già dare il resto è stata espletata ma non è stato assegnato cioè voglio dire prima ancora dire il vince
Tore c'è un solo concorrente anche sul fatto che ci sia un solo concorrente io sono molto molto dubbiosa perché per me una qualsiasi gara pubblica con un solo concorrente non dovrebbe aver luogo dovrebbero essere riaperti i termini dovrebbe avere almeno un minimo di concorrenti dopodiché e solo allora trovare un vincitore ecco che quindi vuol dire che è una questione proprio di come dire di quadro e di principio se ne vogliamo davvero innovare il modo di far politica e la corretta
E se in questo Paese non possiamo poi fare figli e figliastri cioè va tutto bene spari ma zero su tutto però questo siccome ci fa comodo lasciamolo così ecco io credo che che stia proprio dire interesse del partito radicate le Pannella di rifiutare una simile soluzione e di cercare di aprire un discorso più serio anche in rapporto a qualcosa che tocca così da vicino qual è l'articolo nove del decreto salva RAI
Detto questo io però in commissione ho sostenuto enorme chiaramente lo voglio sostenere anche qui che questo servizio pubblico che il
Radio radicale ha svolto in modo molto eccetera davvero eccellente per tanti anni pro proprio per la come dire per la pubblicità che ha per il lo spessore che ha così forte cioè di di pubblico di essere un servizio davvero fondamentale per la conoscenza e quindi per l'informazione e quindi per la crescita individuale e soprattutto per la come dire lo stato della democrazia nel nostro Paese sarebbe opportuno che lo facesse la concessionaria pubblica se e allora voglio dire se non è in grado di farla secondo me sempre senza nessuna eppure dell'io non ce l'ho con radio radicale ma proprio in via di principio secondo me questa concessionaria pubblica nel momento che gli si danno un sacco di miliardi
Per ripianare i suoi debiti e nel momento che si sa che è stata gonfiata da tanti assunzioni da tante assunzioni di persone che poi magari lavorano non al massimo io credo che debba essere messa nelle condizioni di poterlo fare
E più breve tempo possibile cioè la legge Mammì sappiamo che che obbligati da in carico alla concessione fu l'idea di fare questo però attraverso una apposita Rete fatta su diverse frequenze da quelle che sono le attuali reti radiofoniche
Della nostra Rai a un certo punto quando poi sarà possibile ecco io credo che tutto questo sia frutto l'ho detto in Commissione l'idea di creare una diversa Rete
Con dei costi che il sottosegretario Marano c'ha detto piuttosto elevati siccome quasi il doppio mi sembra da quello dei dieci miliardi che adesso l'articolo nove stabilisce per la radio privata che andrebbe aspettare il servizio ecco io credo che tutto questo sia
Tutto di un momento particolare che è stato il momento in cui è stata approvata la legge Mammì e che non era credo il momento più fulgido più trasparente
Più esaltante della nostra vita politica quindi probabilmente anche questa soluzione ha risentito di quel momento non proprio così positivo
Quindi io dico mettiamo c'è un tavolino e vediamo certamente non è che da oggi la RAI può farlo ma probabilmente si potrà farlo senza fare una Rete apposita non tra tre quattro cinque anni come ci ha prospettato il sottosegretario visto che il piano delle fra se ha detto Marano sottosegretario alle Poste ancora sta in un armadio sigillato chiuso e non lo possono ancora neanche metterci mano e rifarlo ecco probabilmente se vogliamo essere davvero seri si può affrontare questo problema
Con grande onestà intellettuale ma anche con grande coerenza rispetto ai principi che poi tutti quanti andiamo affermando bene difensore pensiamo che il pensiero l'onorevole il caravan tutte sia molto chiaro la ringraziamo moltissimo l'ascolto la radio radicale
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