L'intervista è stata registrata lunedì 18 luglio 1994 alle ore 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Appalti, Camera, Cultura, Governo, Informazione, Parlamento, Radio, Radio Radicale, Rai, Servizi Pubblici.
Rubrica
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RIFORMATORI
Domani in Commissione cultura riprende il lavoro sulla decreto salva RAI e che contiene l'emendamento e l'articolo su Radio Parlamento l'informazione parlamentare a mezzo lo di convenzioni con emittenti radiofoniche private
Volevo sottolineare a questo proposito un aspetto il
Nessuna forza politica ha mai eccepito le centinaia di miliardi che vengono conferita la Rai e sono state conferite
Virtù di un decreto legge non ancora convertito mentre si eccepisce sul fatto che
Il servizio pubblico reso per ormai quasi vent'anni da radio radicale venga
Finanziato con un importo di dieci miliardi che sono meno di un
Easy modi quanto incassa la RAI nell'arco di un anno e che in qualche modo si tenti di ostacolare la realizzazione di questo servizio perché si tratta di un'emittente di parte perché
Non ci sono altre emittenti a a voler realizzare questo servizio perché questo servizio dovrebbe essere fatto dalla RAI
Quello che noi abbiamo sempre sostenuto e soprattutto la realtà dei fatti eh completamente diverso la RAI non ha voluto realizzare questo
Servizio nell'all'atto della stipula della convenzione non sia dovuta far carico del onere
Minimo per questa azienda colossale della redazione di questo servizio pubblico onere minimo che però pare in sormontabili
E per la RAI perché allo stadio attuale la la e dispone di tre reti non posso giudicarne una questo scopo il quindi a degli ostacoli concreti cioè dare
Di azione del piano di assegnazione delle frequenze cioè l'attuazione della legge Mammì
Che le consentirà tra qualche anno deve disporre di una quarta rete
Si pretende invece che sia la RAI da subito a realizzare questo servizio per toglierlo radio radicale e quindi si pretende che questo servizio non venga più svolto nell'immediato questa è la prima obiezione che si seconda obiezione punto quella degli importi o importi troppo onerosi cosa assolutamente falsa perché punto questo fissato dalla convenzione dalla legge è il stesso lo stesso importo che aveva richiesto la RAI come puro e semplice costo tecnico quindi un costo insignificante rispetto al bilancio della RAI rispetto esotiche vengono conferiti oggi
Di fatto c'è proprio la volontà di evitare che un servizio pubblico di trasparenza
I trasparente effettivamente rivolto a tutte le forze politiche venga siculo si continua ad attuare e anzi lo si potenziano le si rafforza in questa fase
Ecco Paolo ricordo che nella giornata di venerabili ancor prima Marco Pannella ai criticato soprattutto l'atteggiamento del governo ovvio che i decreti legge abbiano forza di legge ma quello che è accaduto per la Rai diciamo in modo istantaneo dall'approvazione del primo decreto non è accaduto nonostante le reiterazioni del decreto stesso per quanto concerne l'articolo nove quindi per quanto riguarda radio radicale
Risulta dagli atti parlamentari
Giunta dalla resoconto della seduta pubblicato sul Bollettino le commissioni che il Governo in Commissione ha detto ha dichiarato che si riservava l'attuazione e la concreta attuazione del decreto inattesa del
Motivi
Finché parlamentari e anche della modifica dei vertici RAI per vedere il nuovo atteggiamento dei vertici RAI rispetto a questo problema sappiamo che questo problema nell'immediato da parte delle norme risolvibile quindi l'atteggiamento del governo illegale perché e al di fuori della legge quanto meno perché di una legge si tratta quell'articolo nove quella legge andava applicata come è stato fatto per la RAI
Nei confronti di radio radicale non è stata applicata quindi un governo un po'del ministro non può mandare a dire in Commissione che attendono la tua l'applicazione di quella lady applicare quella legge attendono o per questo la conversione ne e in legge del decreto è un comportamento assolutamente inqualificabile quando invece il governo dovrebbe semmai fare di tutto per la conversione che per l'attuazione cioè porlo come proprio obiettivo perché era uno degli obiettivi del governo Ciampi che rispondeva a richieste unanimi del Parlamento tentare oggi di crearsi di questi alibi è un comportamento assolutamente inqualificabile quando invece dovrebbe essere un punto di forza quello di attuare un di far vivere un servizio che deve essere e deve servire di mode
Lo al comportamento della concessionaria
Ecco palo cioè a una questione che riguarda anche i tempi in fondo ne abbiamo parlato anche affrontando quest'ultima questione
Ci sarà domani ancora l'esame in commissione cultura ci deve essere un vaglio in aula e poi ci dovrà essere la decisione del Senato ecco tutto questo mentre radio radicale in qualche mi la continua a vivere ad assicurare il suo servizio come dire facendo crescere il proprio debitore proprio c'è lezione presso le banche radio radicale ha una situazione debitoria gravissima
Un po'con il mese di la fine di luglio finire alle proprie risorse finanziarie e quindi si crea una situazione di crisi mestamente grave ma non è tanto la crisi radio radicale in questo caso era che i Radio Parlamento radio radicale assicurato dall'inizio legislatura una quota percentuale di trasmissioni di sedute parlamentari pari mi sembra l'ottanta ottantacinque per cento do del numero di ore complessivamente trasmesse dalla delle numero di ore di seduta di a Hula della Camera e del Senato
Che si sono tenute fino ad oggi quindi
Compiendo al massimo al meglio come sempre il proprio servizio indipendentemente dalla attuazione o meno di questa legge altrettanta correttezza settanta senso di responsabilità di senso dello Stato il senso della legalità dovrebbe essere da parte dimostrato da parte del governo che questo non fa e continuano a fare
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