"La Regione e gli Enti Locali nella prospettiva federalista"

The possiamo dare inizio
Intanto precisando che ci troviamo in questo salone si molto grande non per subito Lomaglio degli organizzatori ma per ragioni esclusivamente tecnico essendo questo l'unica sala oggi a disposizione Candreva presidenza di presidenti delle associazioni che insieme
Alla Regione Ranci che all'uno per anno coordinato organizzato questo incontro il Presidente dell'Uncem della Cispel della lega delle autonomie e deluderla
L'iniziativa che oggi e domani vede impegnati gli amministratori degli enti locali Dellai miglia Romagna e della regione
Prosegue il filo coerente di una originale e partecipata elaborazione progettuale sul tema delle Autonomie e della riorganizzazione istituzionale finanziaria dello Stato
Alla quale si è sempre accompagnato appunto tra evidente spesso oggettive contraddizioni la prassi di una coerente pratica di governo locale
E il filo di una elaborazione progettuale che vogliamo portare a sintesi
Nel momento in cui da un lato e da tutti ritenuto impellente del promesso imminente il riassetto dello Stato
E dall'altro sono da molti noi compresi guardate con preoccupazione una certa qual caduta di tensione una palese assenza di centralità del tema nel quadro della Collegiata azione governativa in ogni caso una chiara presenza di contraddizioni che caratterizzano in questo campo i primi atti o meglio i primi intendimenti espressi dal nuovo governo
E per questa somma di ragioni che vogliamo produrre una sintesi forte che nel merito precisi la nostra idea di federalismo cooperativo all'interno di uno Stato unitario con proposte in particolare di riassetto fiscale e di autonomia finanziaria per gli enti locali
E che nel metodo delinei caratteri di un'autoriforma frutto di un'intesa tra regione e coordinamento delle associazioni delle Autonomie locali e regionali
Fondato sul principio di sussidiarietà
Non facciano le Regioni ciò che meglio possono fare i Comuni e le Province così come non faccia lo Stato ciò che meglio possono fare le regioni per questo concluderemo
I nostri lavori votando un accordo quadro tra la Regione e l'ente locale dell'Emilia Romagna
E quindi sulle avremo la forza della nostra iniziativa perché non pretendiamo da altri ciò che non pratichiamo per noi ma al contrario vogliamo praticare nuovi ciò che pretendiamo dagli altri il massimo di autogoverno possibile
Già nel dicembre del novantuno di Santa Lucia
L'assemblea degli amministratori locali dell'Emilia Romagna approvò un documento che delineava in dieci punti una proposta di riforma nient'affatto chiusa in una visione localistica
Ma che al contrario individuava proprio nel fallimento della centralizzazione dei poteri e della finanza ma a causa del mancato perseguimento di obiettivi di interesse generale il riequilibrio tra il nord e il sud del Paese il risanamento della finanza plica
Il superamento del differenziale di efficienza nei servizi pubblici e della dotazione infrastrutturale tra l'Italia e gli altri paesi europei con il manifesto d'intenti di Reggio Emilia del settembre dello scorso anno abbiamo specificato le nostre proposte di riforma istituzionale per costruire lo stato delle regioni e delle Autonomie locali Kobe risposta razionale ai problemi di organizzazione dello Stato dell'economia della democrazia
Abbiamo proposto una coerente redistribuzione dei poteri della fiscalità per ciascuno dei livelli istituzionali sui quali si esercitano le sette le intenzioni e le aspettative dei cittadini
In particolare abbiamo rifiutato il principio secondo il quale ogni luogo trattiene quello che produce mentre abbiamo ritenuto prioritario un recupero consistente di quote di prelievo attraverso la definizione di imposta dicono Sibilia distinte per ciascun livello del potere pubblico costruendo un nuovo sistema fiscale fondato su tre principi fondamentali la visibilità nella destinazione la semplificazione la responsabilità nella determinazione delle aliquote da parte del soggetto pubblico che insieme titolare del tributo e investito della rappresentatività elettiva facciamo nostri i sei punti del documento che anzi UPI hanno proposto lo scorso maggio al Governo
Realizzare un forte sistema dell'autonomia nell'ambito di una Repubblica un indivisibile
Realizzare un sistema di Autonomie su tre livelli corrispondenti alle comunità comunale provinciale e regionale chiarendo i rispettivi ruoli e compiti istituzionali rafforzare nettamente l'autonomia legislativa regionale e valorizzare l'autonomia normativa degli enti locali
Ripartire le funzioni tra i livelli istituzionali applicando il principio di sussidiarietà il realizzando ordinamenti differenziati metropolitane montagne che superino la logica dell'uniformità
In particolare proseguire il discorso costitutivo delle città metropolitane secondo un itinerario che assicuri la partecipazione degli enti locali
E garantisca la necessaria differenziazione tra realtà metropolitane diverse tra loro nella convinzione che la ricerca di un'adeguata soluzione alle esigenze di governo metropolitano non non rappresenta sicuramente una limitazione dei poteri e delle responsabilità e delle funzioni delle Regioni ma anzi né delinea un positivo rafforzamento dare effettiva consistenza all'autonomia locale sul piano finanziario
Adeguare infine il sistema costituzionale nazionale all'assetto autonomistico dello Stato sia nella organizzazione del Parlamento che nell'accesso alla Corte costituzionale
Con l'accordo
Che concluderà i nostri lavori
Vogliamo conseguire una triplice obiettivo
Rappresentare con forza l'urgenza di un disegno organico di riforma delle regioni degli enti locali e della finanza concordare contenuti e metodi
Di un'autoriforma che evitando ogni rischio di centralismo e burocratismo regionale
Faccia della regione un elemento moltiplicatore cento ordinatore delle Autonomie infine rafforzare il coordinamento tale associazioni automobilistiche finalizzato ad una loro confederazione per dare più forza alla loro iniziativa i lavori di questo giornate articolate anche per gruppi di lavoro che si riuniranno oggi pomeriggio sono certo daranno forza e sostanza a questi nostri impegno
Da lei adesso la parola a Pier Luigi Bersani per la prima relazione di questo mostro incontro dal Manifesto degli intenti di Reggio Emilia alla federalismo per una nuova cooperazione tra regione ed enti locali
Aree cari colleghi con il manifesto greggio negli otto mesi fa
Noi abbiamo avanzato una proposta di regionalizzazione dello Stato ispirata abbiamo detto a modelli di federalismo cooperativo
Lo abbiamo fatto esprimendo il sì sull'assetto di potere sui meccanismi elettorali sulla fiscalità
Sui modelli di riequilibrio sul rapporto fra Regione ed Autonomie locali
L'abbiamo fatto quel giorno nella Sala del Tricolore cioè nel luogo più emblematico sia dell'autogoverno sia dell'unità nazionale
Io non riprendo il Merril Turi quelle proposte che assumo anzi come acquisiti
Oggi vogliamo compiere una seconda tappa di quel percorso e lo facciamo aprendosi immediatamente ad una dimensione nazionale è questo il senso della giornata di discussione che svolgeremo domani
Molte cose sono passate da quell'appuntamento di Reggio Emilia il sistema politico ha avuto una sua prima rivoluzione
Abbiamo un nuovo Parlamento eletto su nuove basi
Abbiamo un nuovo governo tuttavia credo si possa dire che ancora non è chiaro se il corso degli avvenimenti si porterà davvero ad una riforma istituzionale e cioè a nuovi assetti dell'organizzazione dello Stato e della democrazia
Lo dico con chiarezza noi non siamo affatto certi che ci siano intenzioni sincere sulla regionalizzazione dello Stato
Fra chi governa ci sono forze che non ci hanno mai creduto
Può esserci anche chi vedendo da vicino il centro romano
Lo troverà più confortevoli e meno ostile di quanto non apparisse visto da lontano
A dir la verità abbiamo sentito delle voci positive provenire da membri del governo del Parlamento
Ma ancora non si vede una direzione di marcia
Né il governo nelle forze parlamentari di maggioranza né quelle di opposizione
Hanno ad oggi ha avanzato proposte assunto iniziative tali da profilare questa legislatura come legislatura costituente dell'autogoverno regionale e locale
Non bastano nuovi meccanismi elettorali che pure sono assolutamente necessaria
Non bastano singole parziali misure di correzione del vero e proprio strangolamento degli enti locali
Non basterebbe nemmeno razionalizzare un po'la norme centralizzazione del prelievo
Andrebbero addirittura in senso regressivo delle soluzioni che nel proclamare a parole l'autonomismo
Producessero un rispecchiamento reciproco fra una neo centralizzazione è una frantumazione municipalismo
Tutto questo non inciderebbe sul punto di fondo che abbiamo posto nel manifesto di Reggio Emilia
Quello cioè di una razionale funzionale riorganizzazione dei poteri e del loro esercizio attraverso una forte responsabilizzazione della dimensione regionale e locale dunque un nuovo modello di Stato di organizzazione della democrazia
In particolare vogliamo oggi da Bologna sottolineare una necessità inderogabile ed indicare Inès il vero banco di prova per governo e Parlamento
La contestualità alloggi The sistemica fra regionalizzazione dello stato e nuova prospettiva autonomistica nella dimensione metropolitana provinciali e comunali
Se infatti una gamma di potere funzionali alle nuove esigenze dello sviluppo del governo del territorio dell'organizzazione della vita civile
Che oggi è centralizzata e che invece deve essere resa disponibile ad un circuito regionale e locale
Senza la regionalizzazione di linee fondamentali di governo dell'ambiente del territorio dell'istruzione del lavoro dell'economia delle infrastrutture dei servizi fondamentali alla persona
L'autonomia locale non avrà mai acqua in cui nuota resterà subalterni atomizzata di fronte a Roma d'altra parte senza una cinghia di trasmissione fra Regioni ed enti locali di poteri e funzioni gestionali essenza solidi meccanismi partecipativi avremo una regione sovraccariche burocratizzata
Nell'uno e nell'altro caso ci troveremo impotenti di fronte alle esigenze impellenti di una società moderni è per questo che vogliamo lavorare dall'Emilia Romagna per un progetto di riforma dello Stato che prenda le mosse da un'intesa fra Regione ed Autonomie locali
è un progetto di lunga lena che pretende una legislatura costituente sia a livello parlamentare sia nelle prospettive di lavoro del prossimo Consiglio regionale
Abbiamo delle basi propositive solide da cui partire
Basi propositive che hanno trovato di recente delle significative puntualizzazioni proprio attorno all'insediamento del nuovo Parlamento del nuovo governo
Mi riferisco alla piattaforma per un patto tono mistico definito danze Uppi a documenti di altre associazioni rappresentative del sistema d'autonomia
Mi riferisco al Manifesto dei Cento Giorni elaborato dalle regioni
Se ne riparlerà negli interventi relazione di questo convegno ma vale la pena di ricordare almeno un punto di fondo la richiesta che ribadiamo dell'immediato avvio in Parlamento della discussione sulla riforma costituzionale regionalista a partire dal lavoro della commissione bicamerale
L'azione immediata di Parlamento e Governo che chiediamo e per la quale solleciteremo l'iniziativa forte coerente delle forze politiche autonomistiche che ancora lo ripeto non si sono fatte abbastanza sentire si intreccia con le prospettive della scadenza del mandato amministrativo del novantacinque
A quella scadenza
Il sistema delle Autonomie riceverà la forza che il nuovo meccanismo elettorale in grado di conferirli
E correrà quindi d'altra parte il rischio di uno squilibrio rilevante e alla lunga insostenibile fra meccanismo di rappresentanza e responsabilità reale
Fra forma rappresentativa dell'autogoverno e sostanze dell'autogoverno
Che è fatta come si ricava dalle piattaforme di comuni e provenienze di nuova fiscalità di maggiore autonomia sulle decisioni strutturali dal dotazioni organiche dalle ruoli delle
Delle del delle strutture amministrative in particolare di quelli apicali che ha fatto di un superamento di una legislazione settoriale centralizzata
Che è fatta da leggi do quadro di disciplina organica dei suoli ad esempio che è fatta da superamento di forme dipendenza al ministero degli interni e così via dicendo
Per le regioni il passaggio di questi mesi è forse ancora più cruciale
Noi ribadiamo ancora che in linea di principio
Attribuire alle Regioni la specificazione di un proprio sistema elettorale di una propria forma di governo è corretto
Che non è accettabile che a questo proposito vi siano vincoli costituzionali sovrabbondanti e improprio
Che l'iter previsto per una riforma costituzionale e poi per autonomi e leggi elettorali regionali è con tutta evidenza non compatibile con i tempi di scadenza della legislatura regionale
Che occorre dunque assumere parallelamente al disegno di revisione costituzionale una riforma elettorale con lenze ordinati che tale legge deve ispirarsi ai principi di un maggiore prioritario ottemperato in modo da garantire pluralismo e logica regionale della rappresentanza e allo stesso tempo legittimazione di una maggioranza di governo e di una leadership
Voglio aggiungere e siamo in grado di offrire una proposta sulla quale discutere
Nelle forme che verificheremo più utili e produttive
Se ne ricaverà la traccia dell'intervento di domani dell'assessore Marius
Lavoreremo dunque perché l'intero sistema dell'autogoverno Regioni ed enti locali possa presentarsi alla scadenza del novantacinque
Con un nuovo meccanismo elettorale che di autorevolezza accresciuta tanto la dimensione regionale quanto quella locale
Ma lavoreremo altresì perché di fronte al Paese emerga a quella scadenza un patto fra Regioni e autonomie locali per la riforma dello Stato
Vogliamo costruire questo patto in Emilia Romagna lo proponiamo al resto del Paese
Già nel manifesto di Reggio Emilia abbiamo guardato in faccia il problema
La disarticolazione fra a livello regionale e locale
Dicemmo allora
Occorre a questo proposito parlare un linguaggio di verità
Mentre invochiamo una regione come centro di la Torre dell'autogoverno la vediamo via via ridotta ad Agenzia periferica dello Stato e di uno Stato che funziona sempre meno
Il centralismo il ministeriali Ismanova forzosamente modellato le regioni approfittando del disordine dei poteri usando fino al parossismo i vincoli burocratici e finanziari
Separando le regioni dal sistema delle Autonomie dall'utenza sociale inducendo una settorializzazione esasperate degli interventi aggiungendo o sottraendo incessantemente confusamente alle regioni funzioni che oscillano da minute gestioni a politiche generali e puramente indicativi
Le Regioni non hanno potuto o saputo reagire a questi con sufficiente forza anche a causa di un sistema politico elettorale che non ha consentito la formazione di un'autonoma classe dirigente regionali noi potremmo oggi ancora meglio specificare questo assunto
Ricordare come il vincolo di destinazione settorializzato per oltre il novanta per cento da fine finanza regionale inibiscono un rapporto diretto e diversificato con la dimensione territoriale
Denunciare ad esempio meccanismi di sovrattassa azione che hanno giustapposte non collegato i diversi livelli di decisione regionale locale
Elencare ulteriori leggi o decreti che hanno travolto la reciprocità dei ruoli tra Stato centrale Regione Enti locali
Ma non è più tempo di descrivere i problemi
è tempo di cominciare a risolverlo
Per questo il nostro progetto deve individuare il nuclei essenziali di quel nuovo patto che evochiamo
Il progetto di sì con sistema di autogoverno regionale locale deve trovare coerenza su tre punti fondamentali di raccordo fra Regione ed enti locali
Quell'istituzionale della rappresentanza quello programmatico quello strutturale
Sotto il profilo istituzionale della rappresentanza il discorso prende le mosse dalla riforma elettorale per le regioni della quale ho parlato
Che deve essere in grado di produrre una rappresentanza di una leadership di più accentuato significato regionale
Ciò è indispensabile sia per garantire il processo di unificazione l'identità regionale
Ma sia per valorizzare le leadership dei governi provinciali e comunali come espressione politica e istituzionale pienamente rappresentativa dei diversi luoghi della regione
Parimenti è necessario che all'accrescimento dei poteri regionali
Tali da comprendere una significativa funzione ordinatrice del sistema delle Autonomie e la gestione di un eventuale residuo di finanza trasferito
Corrisponda d'altra parte la garanzia dell'effettività del trasferimento di funzioni gestionali agli enti locali e la tutela dei fondamentali interessi del sistema delle Autonomie da parte della Regione
Per questo
Abbiamo avanzato l'idea di un Consiglio Camera delle Autonomie presso il Consiglio regionale che nella forma più snella e di più dirette espressione dei governi locali abbia la possibilità di incidere nel percorso decisionale del Consiglio regionale sui fondamentali atti d'interesse delle Autonomie con pareri facoltativi ed obbligatori e con eventuale aggravi o dei meccanismi deliberativi del consiglio regionale
Sotto il profilo programmatico
Occorre disegnare la prospettiva di una regione più forte più leggera in grado come dicevo di trasferire funzioni gestionali e di concentrarsi davvero su funzioni programmatiche legislative di responsabilità dei grandi sistemi di servizi
Più in particolare
Con il superamento di vincoli centralistici e di settore
Si dovranno allestire procedure programmatiche finanziarie che orientino l'azione regionale a logiche territoriali e dare a così come ormai avviene a livello comunitario secondo progetti di intervento differenziati e delegificato
Questo modello dovrà costituire una parte determinante dell'azione regionale
Il resto sarà costituito da un'azione orizzontale settoriale rivolta all'organizzazione dei grandi servizi delle infrastrutture strategiche
E ad un rapporto con il sistema economico che superi l'erogazione di contributi per via amministrativa
Ma si concentri sui servizi all'economia al lavoro e Dusi per il resto una volta acquisite la leva fiscale e del credito
è giusto immaginare questo profilo programmatico in una logica che sviluppi le differenziate possibilità di grandi aree subregionali con le loro vocazioni e le loro relazioni
Così come chiederemo nell'evoluzione del Piano territoriale regionale
E che fissi attorno all'area vasta
Di rango metropolitano di rango provinciale la regolazione dei fondamentali fattori programmatiche e gestionali per il territorio l'ambiente i servizi formative del lavoro sanitari e della mobilità
Sotto il profilo strutturale infine
Occorrerà mettere a regime diversi elementi
Un'ordinata fiscalità regionale locale organizzato su imposte riconoscibile distinte e di questo punto cruciale si occuperà la relazioni vitali il governo all'interno del circuito regionale locale degli eventuali residui di finanza trasferita la messa in comunicazione dei modelli organizzativi contrattuali e di dimensionamento e finanziamento delle piante organiche fra Regione ed enti locali
L'assenza di questa comunicazione della finanza degli organizzi rende oggi assolutamente difficoltoso superare in avanti il sistema delle deleghe che ha mostrato i suoi limiti per giungere ad un esteso trasferimento di funzioni
Per questo d'altra parte già da mesi abbiamo chiesto una norma attuativa dell'articolo tre della centoquarantadue
Che consenta la compensazione delle finanze delle piante organiche di regioni ed enti locali in presenza di leggi regionali che riorganizza il mio le funzioni decentrando
Se non si affrontano questi tre profili istituzionale programmatico è strutturale
Avremo il rischio di un ulteriore disarticolazione fa a livello regionale e locale
Avremo la riduzione dell'autogoverno ad un decentramento atomizzata
Avremo regioni sostanzialmente ricondotti a surrogare il sedicesimo il modello centralista
Come si può vedere
Non immaginiamo una regione come rappresentanza di un popolo nel come luogo essa stessa ma come snodo fra i luoghi e la dimensione nazionale e internazionale
Come livello ottimale di armonizzazione di rafforzamento delle potenzialità locali delle loro vocazioni delle loro relazioni all'interno e all'esterno del sistema regionale
Questi idea può prendere forma qui in Emilia Romagna
Dove abbiamo sperimentato più di altri
E dove abbiamo misurato si potrebbe forse dire dalla parte delle radici
La vicenda del rapporto Regione-Autonomie locali nella prima fase l'esperienza regionale
Qui la nascita della regione fu vista come un risultato della battaglia autonomistica
Nella fase che poi abbiamo definito di sviluppo diffusivo e che fu caratterizzata dall'estensione dei servizi sociali e civili e dalle politiche di equilibrio territoriale la Regione puntò a sostenere selezionando riorganizzando le diffondendo le ovunque
Le migliori intuizioni ed esperienze più innovative nate in ambito locale
E allargò gli spazi delle politiche territoriali sociali dell'impresa diffusa in un confronto serrato con la dimensione nazionale
Questa attitudine è rimasta
Ma si è misurato nel corso degli anni ottanta con due fondamentali novità
La prima fu quella dell'irruzione di una nuova fase dello sviluppo economico e sociale
Non più improntato la diffusione standardizzata dei servizi a ruolo fisico del territorio ai bisogni sedi attive dell'impresa e così via
Ma alla qualità di fattori strategici alla competizione tra territori alla differenziazione delle vocazioni e dei bisogni
In questa fase di passaggio
Da politiche diffusive a politiche di sistema lo abbiamo documentato più volte
Per affrontare i nuovi problemi occorreva ne occorrono anche strumenti oggi non disponibili al circuito dei poteri regionali e locali
Come era stato invece almeno in parte per tutto il corso degli anni settanta e di fronte ai problemi di allora
La seconda novità
Fu costituita da un impulso centralizza torre di forza straordinari
Che per tutti gli anni Ottanta via via stremato gli enti locali
Ha subordinato l'azione regionale a quella ministeriale ha ulteriormente disarticolato Regioni ed enti locali fra loro de mandandoli entrambi ad un rapporto diretto e separato con il Sen
Ha delegittimato i poteri regionali e locali elettive impoverendo li drammaticamente di risorse e consentendo che il sistema delle decisioni corresse per canali improprie parallele
Spesso con logiche in conoscibili non solo i cittadini in conoscibili anche alle amministrazioni eletti e poiché sto parlando da amministratori non ho certo bisogno di fare esempi di questo rapporto fra centralizzazione degenerazione della democrazia
Benché in questa fase difficile il dialogo in Emilia Romagna fra Regione Enti locali non si sia mai interrotto
Benché sia agli enti locali dell'Emilia Romagna sia la regione Emilia Romagna possono andare a testa alta di fronte al Paese
Essendo stati capaci comunque di riprodurre politiche di governo di migliore efficienza relativa noi non siamo soddisfatti dei nostri rapporti
E tanto meno di come le istituzioni regionali e locali si presentano al Paese come soggetti delle riforme sappiamo che tocca a noi non solo indicare strade nuove e nuovi progetti tocca a noi anche praticare per quanto ci è possibile qui in Emilia Romagna
Nello spirito dei primi anni settanta
Quando Regione associazione degli Enti locali assieme nel comitato d'intesa diedero spinta politica autonomistiche noi oggi in onda nuova forma di relazione di convergenza vogliamo dare spinta al processo di autogoverno
La responsabilità di una prima iniziativa deve essere assunta dalla Regione ne siamo consapevoli
Nell'ultimo anno abbiamo aperto il cantiere di una nuova stagione legislativa che ha come cardine logico l'impostazione che ho descritto per quanto è possibile praticarla nelle condizioni attuali
Abbiamo dato il via ad una legislazione sui grandi servizi la legge sul servizio sanitario regionale sulla mobilità nei centri urbani discuteremo qui contenuti di una legge sugli ambiti territoriali ottimali per i servizi Rizzo
In questo filone legislativo si rende eleggibile lo sforzo di assicurare una relazione con le Autonomie locali anche forzando margini di norme nazionali
E di insediare in una dimensione di area vasta subregionale il governo l'ottimizzazione delle risorse
Analoghi intenzioni si possono ritrovare nel filone di iniziativa legislativa che riguarda più direttamente ruolo e funzioni delle Autonomie locali
Mi riferisco ai progetti di legge approvati dalla giunta in discussione oggi in commissione sulla pianificazione territoriale urbanistica sull'area metropolitana di Bologna sulle circoscrizioni comunali i processi di unione fra i comuni questi progetti dei quali anche oggi si discuterà ovviamente in un quadro di grande apertura contributo propositivo delle Autonomie locali
Questi progetti segnalano più di altri una intenzione di fondo
L'autonomia non è una quantità data da suddividere
L'autonomia può essere moltiplicata in un rapporto corretto di reciprocità fra riforma regionalista è ripreso di ruolo dei governi locali
In una parola si può fare un passo avanti tutti assieme regione Città metropolitane Province e Comuni Comunità montane consorzi aziende di servizi
Così come si può tutti assieme fare un altro passo in direzione dei cittadini e delle esigenze di funzionalità e di efficienza delle amministrazioni
Per parte nostra abbiamo approvato una complesse radicale riforma dell'impiego dell'organizzazione regionale e saremo impegnati nei prossimi mesi una fase attuativa davvero complesse Coluccia
Abbiamo rissa gommato la tempistica delle nostre leggi finanziarie e approveremo Allulli in Consiglio regionale una legge sulla contabilità regionale
Che pur nei limiti di un inverecondo centralizzazione delle normative disperse della tesoreria si consenta tuttavia una semplificazione ed un'accelerazione delle procedure di erogazione
Faremo il punto proprio oggi assieme le autonomie locali sul miglioramento dei meccanismi organizzativi contabili e di comunicazione
è bene dire che in questo campo molti enti locali dell'Emilia Romagna hanno già prodotto risultati di grande rilievo è ancora troppo sottaciuto
Ho fatto cenno da alcune solo da alcune delle novità in campo mi è impossibile numerarle tutte
E in particolare mi è impossibile a riassumere anche solo per tratti le norme variegato sforzo di cambiamento di innovazione che sta interessando i Comuni le amministrazioni provinciali di aziende pubbliche locali
Un capitolo specifico potrebbe dovrebbe riguardare queste ultime le aziende pubbliche locale e singolare crocevia di temi che esse interpreta
Quello della riorganizzazione ottimale dei servizi quello della migliore strumentazione operativa degli enti locali quello del rapporto pubblico privato
Mi preme solo sottolineare ancora una volta che nelle operazioni che di riforma che faremo a questo proposito ritengo possibile proprio per la grande positiva esperienza che abbiamo alle spalle perseguire sia l'efficiente
Ricercando la seconda dei casi nel pubblico nel rapporto pubblico-privato nelle privatizzazioni
Sia in alcuni casi la padronanza padronanza democratica dei cittadini dell'Emilia Romagna nei confronti dei loro servizi fondamentale
C'è dunque molta carne al fuoco e occorre allora darsi il passo e assumere un metodo di lavoro
Con la giornata di oggi decidiamo di dare cadenza periodica al rapporto sullo stato delle Autonomie in Emilia Romagna in collaborazione fra Regione anzi uno
Il rapporto di quest'anno già elaborato potrà essere quello presentato nel corso di questo convegno e diventerà oggetto di ulteriore discussione e approfondimento
Decidiamo oggi di dar vita a due Commissioni permanenti fra Regione l'associazione delle Autonomie
Luna su un riassetto istituzionale leggi delega l'attuazione a centoquarantadue l'altra sull'innovazione dei servizi
Le commissioni si articoleranno in gruppi di lavoro specifici
Annualmente sino alla riforma e cioè la definizione istituzionale di un Consiglio delle Autonomie presso la Regione daremo vita a una giornata delle Autonomie come sede di proposte di verifica per il lavoro delle Commissioni permanenti
Al fine di promuovere e garantire questo percorso costituiremo presso la Regione un coordinamento permanente operativo fra Regione associazione dell'autonomia
Tale sottrazione hanno dichiarato la volontà in questo quadro di dare carattere permanente alla loro ultima unità di azione e di lavorare nella prospettiva di una confederazione l'associazione autonomistica a livello regionale e nazionale
Ecco dunque il nostro modo di procedere che cammina su due gambe il progetto di riforma dello Stato e la pratica di un nuovo rapporto fra gli enti dell'autogoverno in Emilia Romagna
Cari colleghi io concludo con una considerazione
Noi sappiamo lo sappiamo bene si potrebbe dire che lo sappiamo scientificamente
Che la nostra società regionale senza una possibilità vera di autogoverno non riuscirà a fare passi paragonabili con quelli del passato
L'auto-governo è quindi una questione fondamentale per il Paese ma per una regione fatta così come è fatta la nostra è una questione vitale
Non possiamo ritenere tuttavia che ciò sia compreso con immediatezza con facilità
Dall'insieme dei soggetti di questa Regione
Il fatto è che siamo amministratori ci hanno messo su uno sgabello e abbiamo la responsabilità di guardare un po'più lontani
Possiamo colmare questa contraddizione questo limite solo agendo nel pieno dei problemi del presente
E mostrando la capacità nostra di intervenire positivamente utilmente e di fare avanzare la riforma con la forza dei fatti
Mille fronti si aprono Mila difficoltà mille cose dobbiamo fare ogni giorno ma credo che ne percepiamo una principale che le riassume tutte
In Europa in modo peculiare originali in Italia si è evidenziato una disaffezione
Per i sistemi di regolazione per i sistemi di mediazione amministrativa per i sistemi di compromesso sociale e di welfare e così via
è emerso una confusa tendenza
A ritenere che le ricette del regolative il protagonismo individuale e di gruppo siano contrapposti alternativi
A politiche istituzioni che intendono intervenire nei fenomeni sociali e ricondurli ad esiti di equilibrio e di solidarietà
Sentiamo anche noi qui questo problema
E sentiamo che esso contiene una critica non immotivata al burocratismo al vincolo impropri all'inefficienza all'eccesso di mediazione della pubblica amministrazione
Noi siamo in Emilia Romagna e nessuno potrà insegnare agli emiliano-romagnoli il valore del far da sé
Ma quel che abbiamo fatto lo abbiamo fatto anche facendo assieme e in questo fare assieme le istituzioni locali hanno avuto un ruolo fondamentale dirimente di regolazione e di promozione di sassi individuali e collettivi
Oggi io credo lo si veda dà segni evidenti
I nostri cittadini i nostri concittadini sono ancora pronti a scommettere
Su questo equilibrio fra il far da sé e il fare assieme quindi suo ruolo la funzione delle istituzioni locali
Ma chiedono che questo equilibrio si dimostri più efficiente
Più capaci di rispondere efficacemente i problemi nuovi
Lo sottopongono sempre e comunque all'onere della Pro
Da questo deriva la percezione che abbiamo come istituzioni dell'Emilia Romagna che i risultati ottenuti non basta e non ci basta specchiarsi nei posti di rilievo delle graduatorie nazionali
Dobbiamo andare avanti cambiare noi stessi
E lo vogliamo fare sapendo che questa volta non possiamo limitarsi a ritagliare degli sparsi in un Paese così come ma che dobbiamo riformare l'istruzione di questo Paese
In discussione dunque non c'è per noi l'esigenza del cambiamento
Se la direzione di marzo del cambiamento
E l'appuntamento di questi giorni vuol dire che le istituzioni dell'Emilia-Romagna avranno sul progetto di cambiamento una loro voci e produrranno in pieni iniziative in piena autonomia una loro iniziativa
Ora la parola Walter vitali sindaco di Bologna sul tema proposto unitaria della Regione degli enti locali sul federalismo fiscale
Ho molto apprezzato sia l'introduzione di Lamberto Cotti che la relazione del presidente Bersani
E l'ho prestato e soprattutto perché mi pare vi siano ormai concetti largamente condivisi che attraversano i nostri pensieri e le nostre riflessioni indipendentemente dal ruolo e della funzione che ciascuno di noi amministratori chiamato a svolgere sia essa a livello comunale a livello provinciale e a livello regionale in questa regione
è il frutto di un percorso comune di un cammino che abbiamo iniziato a percorrere qualche anno fa stato ricordato
Giustamente dell'Assemblea di Santa Lucia nel mille novecentonovantuno che ha trovato una tappa importante nell'incontro dello scorso anno a Reggio Emilia nella Sala del Tricolore
E che oggi all'indomani della Costituzione di un governo che dice di voler introdurre una svolta nella organizzazione dello Stato in senso autonomista e federalista
Con l'incontro di oggi giunto ad una ulteriore tappa molto molto importante
Mi consentirete allora di fare considerazioni
Danno per acquisito lo scenario generale tracciato da Bersani Coppi e che entrano nella argomento che mi è stato affidato questo dell'organizzazione fiscale
Voglio prima però fare una premessa solo apparentemente
Solo in modo marginale se volete di carattere terminologico ma che credo abbia valore più complessivo prigioniera vedete di federalismo e di federalismo fiscale se ne parla moltissimo se ne fa un gran discorrere da un po'di tempo in questo Paese
Abbiamo questa maggioranza di governo che si è costituita adottando questa parola nei propri programmi
Forze che per me fanno parte come la lega nord che sono nate da una rivolta anticentralistica e antistatalista altre forze presenti
All'interno di questa maggioranza di governo faccio mistero se dico di riferirmi ad Alleanza Nazionale che hanno tutt'altra tradizione e tutt'altra ispirazione per quanto riguarda il modo di affrontare questi problemi
Di federalismo e di federalismo fiscale parliamo anche noi
In questo convegno e nelle tappe negli incontri che l'hanno preceduta
Voglio dirlo apertamente questo
Può essere visto viene a volte visto anche con diffidenza perché si pensa che stiamo accordandoci che stiamo inseguendo una tendenza ricorrente
Ho peggio che ci siano pericoli di cedimento rispetto a posizioni estreme
Di con federalismo di confederazione tra Stati sovrani o di separatismo nazionale che noi assolutamente come amministratore dell'Emilia Romagna non condivide
Per io credo che non si tratta affatto di questo l'uso di questi termini non è occultamento non è voler scimmiottare o volersi appropriare della parole di altri
Credo che abbia un valoroso concettuale un valore di ispirazione di valori di pensi perché credo siamo convinti che c'è effettivamente un inversione di tendenza
Da operare
Nell'ambito di una tradizione pur molto nobile di cui le nostre amministrazioni nostri governi sono stati grandi artefici di lotta per l'autonomia per il regionalismo in questo nostro Paese nei quarantott'anni che ci separano dalla Costituzione repubblicana e cioè il fatto che il pensiero autonomiste regionalista in questo nostro Paese quello che si è manifestato anche nella Costituzione quello migliore di migliore tradizioni ispirazione
Ha sempre però concepito sostanzialmente un decentramento di poteri dallo Stato verso le Regioni o verso le Autonomie
Mentre dobbiamo rovesciare i principi è stato chiamato principio di sussidiarietà a livello della costruzione dell'unione europea diciamo allora all'osso occorre concepire i poteri locali e le le comunità locali come poteri originarie non deriva quindi dire che tutti le competenze devono rimanere a livello più basso e più vicina ai cittadini tranne quelle che possano essere assegnata a livello superiore perché esso la quel livello possano essere meglio affrontate meglio gestiti non faccia la Regione
Ciò che meglio possano fare i Comuni le Province cioè le città e le comunità locali non faccia lo Stato
Ciò che meglio possono fare le regioni
Ma nel mentre diciamo questo sentiamo anche il bisogno
Di aggiungere qualche aggettivo come solida cooperativo democratico al termine di federalismo perché vogliamo riferirci alla tradizione migliore a utenti
Del federalismo che è nata per unire non per dividere vogliamo quindi dire che non condividiamo che ci distinguiamo da ogni altra idea che concepisca invece una costruzione
Una sorta di Stati fondati su mie suddivisioni territoriali che nel nostro Paese non avrebbero tra l'altro nessuna ragione di essere e vogliamo
Quindi ispirarsi a quel principio di unità nazionale di cui è necessario ricostruire il patto fondati a partire dall'idea che viviamo in uno stato nel quale pressione al suo interno
Le differenze maggiori che esistano a livello
Dell'Unione Europea alcune delle regioni più avanzate d'Europa e alcune delle regioni più arretrate d'Europa e che quindi unità
Non può che significare solidarietà non può che significare cooperazione non può che significare non condivisione resto al tema fiscale di ogni principio che sostenga che tutti il gettito fiscale
Prodotto in una determinata zone opache deve essere in quella zona era utilizzato perché questo ci porterebbe appunto in una direzione affatto diversa
Da quello del federalismo che unisce ci porterebbe ad una concessione con federativa che diritti
Questo tanto più in una situazione come l'attuale nella quale le grandi tragedie dell'ex Jugoslavia e la nascita in tutto l'Est europeo di stati fondati se differenze etniche sul nazionalismo esasperati si differenze religiose ci fanno capire come sia necessario un ulteriore salto verso una vera e propria costruzione di Stati Uniti d'Europa nei quali appunto questi principi fondativi di solidarietà di cooperazione siano affermati come principi costitutivi dell'Unione tra i popoli
E ha ragione Bersani quando dice che l'Emilia Romagna una delle regioni più forti d'Europa deve sapere nella sua proposta di una riorganizzazione federale regionale dello Stato italiane dello Stato nazionale fare diversi questo concetto di solidarietà con le zone più debole del Paese questo concetto di cooperazione in forme tutt'altro diverso dal tradizionale centrali
Io lo ripetuto più volte lo ripeto ancora oggi
Ritengo che vi sia una motivazione nobile nella centralismo del nostro Paese
E la motivazione è stata quella di garantire
Attraverso una gestione centralizzata del prelievo fiscale la riforma fiscale del mille novecento e settantatré una uguaglianza
Dei cittadini in qualunque parte del Paese Esseri sedessero fondata proprio sull'uguaglianza dei trasferimenti
Erariali pro-capite ed effettivamente cioè successi
E ad esempio gli enti locali emiliano-romagnoli sono stati fortemente penalizzati negli ultimi quindici anni dal mille novecentosettantotto in voi perché si è ritenuto che si dovesse dare in termini monetari di più a chi meno aveva e di meno atti più aveva poi su come questo più negli anni settanta in particolare se andata realizzando ovviamente la discussione si è fatta si è fatta sempre molto accesa la mia opinione e che sia stata anche il risultato di una ma maggior capacità degli enti locali i nostri dei comuni e della Regione delle Province
Positivamente questa nostra del pene costituisce uno degli elementi più forte e più europea
Ma tutto ciò ha fatto fallimento
Perché questo tentativo di perequare sulla base degli ammontare monetari non ha fatto altro che accentuare le differenze tra le zone forti e le zone deboli del Paese ci ritroviamo oggi con un Paese più diviso con un paese in cui la sperequazione è più forte ed è per questo che occorre rovesciare i criteri
Lo Stato non deve garantire il risultato finale ma deve garantire la leva dell'autonomia dando a tutti pari opportunità e dando a tutti indipendentemente dal reddito pro-capite delle varie zone del Paese anche attraverso manovre di cooperazione di perequazione la possibilità di raggiungere i medesimi risultati
Ma come diceva don Sturzo e anche Salvemini all'inizio di questo secolo iscritti molto belli e molto importante sul federalismo visto da esponenti della cultura meridionale
Mettete ICI in condizione di autogovernarsi questo sarà il principale autista otto contro le camorre contro le mafie
Discorso molto attuale perché sappiamo quanto i poteri illegali quanto il l'antistato si sia
Radicato in queste parti del Paese proprio in virtù di la mancanza dello Stato delle istituzioni e quindi in virtù anche di un meccanismo che ha sempre impedito l'effettiva formazione
Di autogoverno e l'effettiva formazione anche di classi dirigenti di classi politiche che non fossero direttamente legati col meccanismo dei trasferimenti assistenziali col meccanismo della spesa tutta affidata a al centro ai ministeri romani
Io sono convinto che questa idea di federalismo
Coerente con il principio di sussidiarietà sia perfettamente coerente
Con l'articolo cinque della nostra Costituzione repubblicana
E quindi la si possa perfettamente attuare nell'ambito della difesa dei principi costituzionali a cui anche don Dossetti recentemente c'era richiama per quanto riguarda le regole fondamentali della convivenza civile non c'è dubbio che il patto costituente non può essere modificato da una maggioranza le regole che riguardano i rapporti tra i diversi livelli dello Stato le regole che riguardano il rapporto tra magistratura ed esecutivo le regole tanto importanti in questa fase della vita
Del nostro Paese che riguardano la garanzia del pluralismo del mercato e della concorrenza
Sulle regole non sono possibili
E occorre anzi impedire
Ogni manomissione della Costituzione
Sono convinto che questa revisione in senso federalista e regionalista della nostra Costituzione sia perfettamente coerente col suo impianto unitario e faccia parte quindi di una difesa attiva dei suoi principi a cui anche Dossetti giustamente c'era richiama
Lo diceva anche Bersani lo voglio ripetere della maggioranza nella maggioranza di governo del Governo finora di tutto questo abbiamo visto ben poco
Dal ministro Speroni che mi auguro possiamo avere domani lì al nostro incontro abbiamo visto soprattutto una proposta relativa alla riforma elettorale delle regioni in cui Bersani ha già parlato sul quale non mi intrattengo
Dal ministro Tremonti che è molto importante visto che si parla di fiscalità di modi di finanziamento i comuni province e regioni dei servizi dello regate sappiamo che ha in mente una sorta di rivoluzione fiscale che passi dalla tassazione sulle persone alla tassazione sulle cose lo sappiamo anche avendo letto la sua produzione
Scientifica ma non sappiamo ancora come questo intende tradurre Hans abbiamo un esempio
Quanto mai negativo quando il governo ha fatto questo recente decreto sugli sgravi fiscali alle in prese anche il rapporto
Eventuali o possibili
Aumenti di occupazione non si è accorta accorto che facendo così andava anche a diminuire il gettito dei comuni per quanto riguarda i certi vizi altri
Imposte locali quindi assolutamente dimenticato quella che è una dovere di salvaguardia dell'autonomia anche in questo caso
Ministro Maroni l'ho incontrato insieme ai sindaci delle città metropolitane ieri a Catania devo dirlo visto sicuramente animato di una gran volontà di fare modificare di cambiare ma l'ho visto anche sospese tra due possibilità una può essere una strada che se imboccata può dare risultati importanti l'altra francamente la vedrei come una sorta di centralismo camuffato Comuna mediocre operazione di riaggregazione di competenze tra ministeri centrali
E credo e temo che sia questa la strada sulla quale si sta camminando perché vedete il ragionamento è un po'il seguente
Vi sono competenze diverse che riguardano le autonomie locali attualmente frantumate tra ministeri lavoriamo per unificarle costituiamo un ministero delle autonomie locali e poi successivamente quando ci sarà il nuovo federalismo il nuovo regionalismo quindi in un secondo tempo pensiamo anche acqua competenze si possono trasferire sul livello regionale
Io trovo questo modo di ragionare del tutto sbagliato proprio della Prima Repubblica che ci ha portato ad esiti sconfortanti per certi versi disastroso
Perché costituire un nuovo ministero significa affrontare il problema dell'autonomia dal lato sbagliato
Significa affrontare il problema dell'autonomia e dall'atto di un coordinamento e di una unificazione dei meccanismi che restano pur sempre centrali di gestione di governo dei comuni
E se
Questa sarà la impostazione prevalente io credo appunto cito Remo di fronte a un nuovo centralismo camuffato
Perché io non ho niente in contrario a che si vada ad individuare dentro il governo un ministro per l'autonomia è di fatto il ministro Maroni vicepresidente del Consiglio dove già in quanto è stato delegato a coordinare un comitato dei ministri che ha diverse competenze in questa materia il ministro per otto nomi va bene ma il ministero non va assolutamente bene il Ministro dell'autonomia allora lavori
Per individuare tutte queste competenze che attengono al governo dei comuni e che sono prevalentemente attribuite al ministro degli Interni e lavori per trasferirle subito alle regioni
Questa secondo me è l'unica impostazione coerentemente federalista e regionalista altrimenti ripeto ci troveremo di fronte ad una medio Chrissie ma operazione di riattribuzione relegazione centrale delle competenze che dimostrerà una ulteriore affermazione un'ulteriore vittoria delle burocrazie ministeriali centrali
C'era una battaglia molto molto importante da fra intanto perché questi tre ministri bisognerà che cominciano a parlare fra di loro e desidera che il governo presenti una sua posizioni TAR su questa materia
Pare invece che vadano in direzione tutte diverse Tremonti finanze da una parte Speroni riforme istituzionali dall'altra il Maroni da un'altra ancora
E in secondo luogo perché la chiave di volta per ottenere davvero un'inversione di tendenza rispetto a quanto è accaduto in questi anni
Unire il tema delle autonomie locali al tema regionali mentre ancora si lavora tentando di separare questi due aspetti
E io nella mia esperienza che dal sindaco da un anno da amministratore locale da molto più tempo ho sempre visto una sorta di parallelismo preoccupanti inquietante
Tra associazione delle autonomie e ministeri centrali sopra tutto ministero degli Interni il parallelismo era le Autonomie si salvaguardano meglio potendoli gestire da un punto solo il centro e quindi era un parallelismo fondato su un forte una forte diffidenza antiregionalisti
Nonché tutto questo non fosse fondata badate bene
Non c'è dubbio è stato detto che il modo in cui le regioni si sono costituite in questo nostro Paese
A largamente giustificato questa diffidenza che c'è anche qui nella nostra regione dove le regioni vengono vissute da Comuni e Province da comunità locali come una riproduzione su scala territoriale più ridotta degli stessi meccanismi del centralismo romano perché sono nate per giustapposizione
Sono nate molto in ritardo rispetto all'impianto costituzionale
E sono nate con meccanismi e vincoli talmente forti da essere agenzie decentrate distesa e di esecuzione di decisioni assunte centralmente e tutto questo ha pesato e pesa
Nel sentire comune nel sentire anche delle nostre amministrazioni credo sia molto importante però che questa nuova classe di sindaci che sta nascendo dalle elezioni dirette
E ne è una prova nell'ambito di questa conferenza in colloqui che abbiamo con questi miei colleghi che sono essi si eletti direttamente questa nuova classe di sindaci nasce con un'impronta diversa rinasce con l'idea l'unica percorribile l'unica giusta che una vera autonomia per i Comuni una vera autonomia per le città non si dà se non c'è un effettivo è forte
Modifica del rapporto tra Regioni e cento e quindi se non c'è un rafforzamento vero effettivo delle regioni appunto in senso come ho detto federalista
Ecco allora che il punto torna a diventare quale proposta noi avanziamo un nuovo intanto amministratori dell'Emilia Romagna quale proposta
Dal punto di vista dei cittadini e dal punto di vista di tutti coloro i quali lavoratori imprenditori guardano al problema che noi stiamo configurando spesso con l'idea che qui si stia parlando solo di formule istituzionale
Eh no perché parliamo allora delle questioni di fondo parliamo dell'economia parliamo dell'occupazione
E diciamo a Berlusconi come abbiamo detto noi sindaci le grandi città quando l'abbiamo incontrata che se in questi dieci anni non si sono fatte le infrastrutture che sono necessarie per adeguare nostre aree metropolitane alle altre aree urbane europea e perché c'è stato un meccanismo di legislazione speciale a destinazione vincolata tutto gestito dal centro e che
Allora la vera risorsa la vera leva
Per mettere in moto meccanismi economici per creare nuova occupazione ancora una volta la leva dell'autonomia
Dei meccanismi fiscali che possano consentirà le comunità locali di finanziare la realizzazione delle infrastrutture di cui hanno bisogno tirando un'aringa
Tra ciò che sono infrastrutture a carattere nazionale
Come le grandi reti del trasporto ferroviario autostradale che devono essere finanziate dallo Stato centrale e c'è possono invece infrastrutture a carattere regionale e locale che devo
Poter essere finanziate con meccanismi di fiscalità auto
E allora se lo concepiamo così
Questa problema questa discussione beh diventa allora il modo per rispondere a tutti coloro i quali dall'atto della società pensa no alla necessità di liberarsi di un sistema fiscale che vede ma miriade di balzelli profondamente ingiusto
E che cresce anche in termini di pressione e tutto con tutti coloro i quali ritengono che sia necessario e fondamentale una semplificazione che dia visibilità trasparenza credibilità
A un patto tra i cittadini e le istituzioni
E lo Stato
Lo abbiamo avanzato una proposta che io qui voglio riprendere leggendoli in controluce con quanto si sta elaborando
A livello ministeriale perché sono abbastanza convinto che i governi anche quelli che dicono di voler rinnovare poi in un qualche modo sono fortemente condizionati dalle loro burocrazie e quindi questi studi questi documenti non verranno messi nel cassetto ma riemerge e in particolare voglio confrontare la nostra proposta
Con un'ipotesi che riguarda la fiscalità regionale che è stata elaborata da una commissione presieduta dal professor Giarda che è stata consegnata poche settimane fa e che è stata commissionata dai ministri dell'epoca Paladini gli affari regionali e Gallo per le finali
Noi abbiamo proposto che Poteri e finanza cammino di pari passo per quanto riguarda questo discorso di riorganizzazione dello Stato su base autonomistica e regionalisti
E che a partire dalla distribuzione di competenze
Disegnata dei lavori della commissione Bicamerale ripresa dal documento dei presidenti di Regione che descrivono bene le poche ma fondamentale competenze dello Stato centrale
A parte le quali tutto il resto
Va trasferito a regioni e comunità locali circa il cinquanta per cento della spesa complessiva dello Stato deve essere finanziato autonomamente con meccanismi di fiscalità locale e regionale
Lo stesso professor Giarda calcolata per il mille novecentonovanta che l'ultimo anno per cui si hanno dati in materia che occorreva passare da circa il venti per cento della spesa allora gestito dalle Regioni sul complesso spero dello Stato al cinquanta per cento
Da cento mila miliardi a duecento mila miliardi appunto del mille e novecentonovantotto
Se questo è il problema
Ma non c'è alcun dubbio che procedere per aggiustamenti parziali non porta da nessuna parte
Occorre pensare ad una riorganizzazione complessiva del sistema fiscale che risponda questa grande esigenza
Di finanziare in modo visibile contributi identificati una mole di spesa pubblica così ampio
Io invece ritrovo nel documento dalla Commissione Giarda ancora i segni della vecchia impostazione le ritrovo ne sono molto dispiaciuto perché ora ma in questa materia punto passata molta acqua sotto i ponti ci sono alcuni principi che a parole si dice di condividere poi quando si va a vedere i meccanismi non li si condivide affatto
Perché qui si parla di una serie
Di tributi molto sparsi che verrebbero attribuite a Regioni che non hanno nessun significato l'imposta di registro sugli immobili imposte i consumi sui tabacchi proventi dell'otto l'imposta statale di consumo e su gas ed energia elettrica l'imposta statale sulle registrazioni di Pier reati più pimpante regione già abbiamo imposto sull'assicurazione
Un'accozzaglia
Di imposte di tributi scelti nell'ambito di quelli che mette a disposizione il sistema attuale
Dopodiché si parla di addizionali
E ancora di compartecipazione a tributi erariali facendo un'ipotesi per quanto riguarda l'imposta sul valore aggiunto l'Iva l'imposta sul consumo
Ma vi addizionale
E le compartecipazioni
Sono esattamente i meccanismi da evitare se si vuole costruire un sistema di fiscalità corrispondente a una diversa idea di Stato fondata su una chiara distinzione tra le competenze dei diversi dei diversi livelli
Perché la compartecipazione delle Regioni a tributi erariali sia essa la parte relativa ai consumi l'IVA possesso anche la parte relativa al reddito produce un sistema nell'ambito del quale le aliquote sono comunque decise centralmente e quindi non c'è nessuna autonomia per il livello regionale
La dizione Dante al contrario da
Una qualche parvenza di autonomia ma rende totalmente invisibile per il contribuente la destinazione del prelievo è quello che succede adesso con l'Emilia De di addizionali che abbiamo faccio un esempio per tutti quelli della rifiuti solidi urbani per cui c'è un'addizionale della Provincia alla fine il cittadino sa quanto paga
Ma non sa quanto di questo deve alla dizione della Provincia quanto di questo aveva invece ai costi per il servizio che sono determinati in quel Comune quindi un sistema completamente lo scoop
E allora bisogna fare piazza pulita di questi tentativi di aggiustare il sistema attuale piazza pulita
Bisogna stabilire con chiarezza i principi e su questa base a trovare le soluzioni tecniche che sono possibili occorre però vuole
I principi lo dice la Corte faccio molto in fretta sono sempre quei tre che abbiamo detto
Il primo è la visibilità della destinazione del prelievo
Cioè il contribuente deve sapere dove viene impiegato eccome viene impiegato ciò che lui versa direttamente all'istituzione in secondo luogo la semplificazione del sistema tributario quindi occorre radicalmente ridurre e semplificare un sistema che
Ha nella sua complessità uno degli aspetti fondamentali d'ingiustizia anche di possibilità di evasione e di elusione e in terzo luogo la responsabilità
Chiaramente imputata e attribuita nella determinazione delle aliquote
Cioè occorre che ci sia un soggetto sia esso il Comune e la Provincia la Regione con lo Stato centrale che sono responsabili nei confronti del cittadino di quanto siedono su quel determinato cespite e per quella determinata imposti
Naturalmente nell'ambito
Di un mantenimento di un'invarianza
Della pressione fiscale attuale verso la possibilità anche di riduzione se si metterà davvero mano in questo nostro Paese una seria riorganizzazione sburocratizzazione
Degli apparati pubblici pur mantenendo fermo il principio della solidarietà sociale il principio del welfare e della sua razionalizzazione
E allora se affrontiamo il discorso secondo questa ipotesi
A me pare evidente che la nostra proposta quella che abbiamo avanzato Reggio Emilia che abbiamo avanzato
In altre occasione che è recepita nei documenti dell'Ance gruppi nazionali dei presidenti di Regione e nei documenti della conferenza dei sindaci delle città metropolitane mantiene ancora intera la sua validità
A questa proposta non sono ancora state fatte serie obiezioni
Quindi io sono per riproporla
E sono perché su di questa davvero si apre un dibattito e se c'è qualcuno che non è d'accordo ministro Tremonti il ministro Speroni il ministro Maroni ce lo dicano perché così magari possiamo aprire un confronto noi comunque credo
Dobbiamo insistere su questa ipotesi
E dobbiamo proporla con tutta la forza delle nostre amministrazioni e di tutte le amministrazioni italiane che insieme con noi sono disponibili già da oggi a combattere questa battaglia nei confronti del Parlamento nei confronti del governo
La proposta la richiamo per sommi capi innanzitutto la proposta unitaria organi affronta tutti i livelli del tema finanziario fiscale non separa prigione da Comuni e Province stabilisce o ipotizza
Che per quanto riguarda i comuni si vada verso una patrimoniale di carattere generale rompendo le rigidità dell'imposta comunale sugli immobili dando ad esempio ai Comuni la possibilità di differenziare le aliquote a seconda dell'uso che si fa del bene
Per quanto riguarda soprattutto gli appartamenti sfitti
E andando ad una soppressione di tutta l'altra miriadi di tributi diversi che gravano prevalentemente sulle in prese dall'incerto alla tassa di occupazione del suolo pubblico a la imposta sulla pubblicità per introdurre una unica imposta che sia commisurata al volume le attività produttive al al via volumi da fare dell'impresa e non alla superficie come attualmente h
E poi
Già da questa Finanziaria
Una rigoroso rispetto del principio della certezza nei trasferimenti erariali che è stato clamorosamente calpestato dai governi precedenti
Su questo il ministro Maroni ha detto una cosa giusta ha detto che lui non consentirà
Che il governo proceda con ulteriori tagli ma ieri a Catania ci ha detto che il Governo predispone tali del novantacinque allora qui non ci siamo più perché quello che noi chiediamo è un meccanismo di certezza
E quello che noi chiediamo
è che sia data alle regioni la possibilità e il potere di deve distribuire i trasferimenti verso i Comuni e le Province che sia sottratta quindi questa competenza
Al ministero degli Interni altro che ministero dell'autonomie locali questa mi pare che sarebbe una vera sfida quanto riguarda le Province
Anche su questo è già stato detto praticamente tutto
Che i tributi che le imposte siano commisurate alle due fondamentali competenze in materia di organizzazione di trasporti e in materia ambientale per quanto riguarda le regioni
La trasformazione degli attuali contributi sanitari in
Un tributo imposta che serva un contributo che serva a finanziare il servizio sanitario può
La proposta fondamentale e quella che sul reddito sullo stesso cespite ci siano due tipi diversi di imposte una
Per le regioni che sia punto d'imposte di carattere progressiva pro pro pro proporzionale è una per lo Stato centrale di carattere
Progressivo e quindi sulla reddito la possibilità di avere non una compartecipazione come viene detto ancora nel documento Giarda
Ma dura imposte distinte corrispondenti circa il cinquanta per cento dell'attuale gettito in modo tale che il cittadino sa che quando paga un'imposta quella serve a finanziare servizi regionali e di questa imposta la Regione responsabile in tutto a partire dalla determinazione dell'aliquota quando sa che paga l'altra opposta questa serve a finanziare i servizi resi dallo Stato centrale oltre naturalmente
All'imposta sui consumi e contributi sociali che devono essere di competenza dello Stato centrale
Questa è una proposta
Che va nel senso di una riorganizzazione regionalista e federalista dello Stato che distingue con chiarezza i diversi livelli e che da questa grande possibilità di rendere visibile il sistema dal punto di vista del cittadino
E quelle a che si fondano sulla compartecipazione sugli addizionale non convincono per niente così come prendo atto che non si è riproposto nessuno ha riproposto ciò che era scritto nei programmi elettorali di alcune forze che cosa compongono questa maggioranza e cioè che tutto il gettito fiscale andava pagato al comune di appartenenza il quale poi provvedeva a versare una quota alla Regione e lo Stato centrale
Ci si è resi conto in questo meccanismo assolutamente inattuabile impraticabile una sorta di contrattualizzazione mo'tra comunità locali regionali e Stato centrale che tra l'altro non esiste pressoché in nessun Paese Alma
Io penso che i caratteri fondamentali dell'ipotesi ci siano che l'occasione sia molto ravvicinata è la finanziaria del mille novecentonovantacinque che il Governo si sta predisponendo a varare che quindi la possibilità di una discussione di una battaglia molto ampio molto forte per affermare questi principi ci siano e naturalmente il requisito
è che continuiamo a procedere con questa forte unità di intenti
Tra regioni e comunità locali che ha caratterizzato il nostro lavoro in questi anni e che ritengo anche dal punto di vista costitutivo l'ipotesi di una proposta di riorganizzazione autonomistica dello Stato sia oggi l'elemento determinante
Grassi vitali
Ecco adesso
è aperto il il dibattito ovviamente comprendendo come già ricordava
Il sindaco vitali che trattiamo temi ampiamente trattati ma se sono appunto ampiamente trattati e da tempo trattate perché fino ad ora
Su nessuno di questi temi ci sono state risposte concrete
Coerente
Marchi sindaco di Castenaso
Ma io non avevo intenzione di di intervenire ma considerato anche che la relazione due relazioni tutto quello che ne ha trovati interpreterà molto stimolante e tenuto conto
Che comunque stesse oggi dovremmo votare questo documento
Quindi prendo l'occasione per dire alcune cose per formulare la mia
Mio consenso al documento
Che è stato presentato illustrato dal dal sindaco di tali che era presente in
L'iniziativa di oggi ritengo che sia un'iniziativa utile corrette che serve per inquadrare meglio quelle che saranno le prospettive per gli Enti locali da qui al prossimo futuro
Debbo rilevare che come amministratore di un comune
Che ha quasi quindici mila abitanti e che si trova
Vicino a Bologna nella zona della conurbazione con cosiddetta quindi nell'area metropolitana
Sono piuttosto preoccupato
Del novantacinque se la situazione rimarrà quella che adesso comma sette o contabile
Amministrativo
Sono preoccupato perché
Ed è per questa ragione che ritengo che occorre
Fare lievitare un anestetico politica più ampia
Sono preoccupato perché con l'avvento dell'ICI
Si è in qualche misura
Fatto sedimentare nell'opinione pubblica
Che i Comuni adesso sono ricchi nel senso che hanno a disposizione
Tanti soldi
Invece poi i dati contabili dimostrano che non è così
Parte il fatto che io ero molto soddisfatto quando fu emanato il decreto legislativo cinquecentoquattro
Anche perché ritenevo che finalmente i comuni come il mio che erano in crescita demografica potevano avere quella perequazione che da anni andavamo a sostenere
Vi erano tutti quei bello Grittini dei conti di reciproci del reddito tutti lo che riprende i vari numeri
La sostanza mi pare che sia un'altra lezione
Hanno fatto il conto per ogni comune grosso modo di quello che poteva essere il gettito dell'ICI al quattro per mille
E hanno detratto di pare insomma i trasferimenti statali questo almeno per quello che ho potuto vedere sia nel mio comune che in altri vicino al nostro
Per cui ci siamo stati costretti la fascia dei comuni intorno a Bologna più o meno tutti hanno hanno queste esigenza ad andare ad aliquote dell'ICI superiore al quattro per mille per consentire di gestire una situazione certamente preoccupante talché su circa quattordici miliardi di spese correnti
Io a un trasferimento statale che non supera il miliardo
Quindi siamo preoccupati perché credo che anche gli altri Comuni abbiano la stessa realtà nella stessa situazione siamo preoccupati per il futuro
Perché dobbiamo fare fronte a una serie di servizi che sono sempre più stringenti e sempre meno
Diciamo in linea con la domanda sociale che c'è nel nostro faccio solo un esempio
E sono gli asili nido
Come asilo nido noi avevamo costituito nel settantacinque
Di quarantaquattro posti quell'abbiamo aumentato fino a cinquantaquattro poi ci siamo fermati
Perché aumentare ancora di più significava andare a scapito della della qualità di quel servizio
Il baby boom
Venuto maturando nello novantadue
A questo proposito vorrei ringraziare la Regione perché quegli opuscoli che il i vari servizi studi fanno se venissero forse lette anche dei più sarebbero estremamente utili fatti ci siamo resi conto dell'aumento demografico leggendo anche quell'opuscolo del novantadue sulla popolazione
I nati nel nostro Comune sono aumentati da una media di novanta negli anni ottanta ha una media di centoventi centotrenta negli ultimi anni la pressione verso questo servizio
Estremamente grave e così anche per gli altri comuni per quello che so io
Per cui le domande inevase sono state
Quasi cinquanta
Con dei drammi familiari di grande preoccupazione
Quindi per far fronte a questo abbiamo in un anno ha fatto una cosa che non sempre si riesce a fare
Con i tempi dovuti all'ente pubblico ma riusciamo ad aprire per primo dito di ottobre prossimo un servizio di asilo nido per venticinque posti quindici a tempo pieno e diversi a tempo parziale
Per riuscire a dare incontra quello che questa domanda crede esorbitante e questo è un piccolo esempio ma potrei anche farne delle altre democratico anche l'apertura di nuovi di due nuove sezioni di scuola materna proprio perché c'è questa pressione
E dobbiamo fare fronte solo scaricando tutto sull'ICI
Allora io mi chiedo se rimarrà l'assetto finanziario e amministrativo così come fra qualche anno noi arriveremo a davvero unici al sei per mille e dopo dopo che cosa facciamo
Diciamo che non possiamo fare altro
Quindi credo che sia opportuno rispondere a queste esigenze con un iniziativa di questo tipo come stamattina per quello che sono d'accordo
Perché pone il problema in maniera diversa porre il problema di una seppur duraturo amministrativo istituzionale e contabile della gestione degli enti locali e delle Autonomie il genere
Ho qualche perplessità sul discorso che viene riservato agli enti locali nel documento per quanto attiene alla patrimoniale perché vuole capire meglio che che cos'è anche se ritengo che sia giusto
Che la assetto definitivo è preponderante di autonomia fiscale agli Enti locali sia la casa perché il bene che meglio si confà a questo sistema perché anche da quello che so io
E anche il venne che in tutte vuol poi viene tassato per finanziare di enti locali e quindi credo che abbia una sua ragione anche perché i piani regolatori
Nel lì idea mono non è che li facciamo noi perché poi dobbiamo discutere con la Provincia e con la Regione quindi il piano adottate sempre diverso da quello che poi viene informalmente approvato perché siamo noi che sappiamo esattamente come viene gestite le varie case San siamo noi che gestiamo le aree il resto è solo un problema
Perché se la patrimoniali e pago non solo coloro che hanno quindi il patrimonio e quindi il possesso il titolo di porchetta degli immobili
E se lì ci serve come imposta per finanziare anche i i servizi comunali
Io mi chiedo perché non debbano pagare tutti coloro che in qualche misura utilizzano gli immobili e quindi usano i vari servizi questo è un punto sul quale non ho capito bene l'ICI perché è rimasta così come non riesco a capire quindi lo pongo come discussione con me come proposta anche per capire meglio
Anche se sostanzialmente son d'accordo sul documento e quindi la mia proposta la mia
Il mio sarà un voto favorevole affinché affinché si vada avanti
Credo comunque che tenuto conto anche della mobilitazione credo che dobbiamo fare di più oltre ad approvarla qui quel documento
Vogliamo prenderci l'impegno a discuterlo quanto prima dei nostri consigli comunali
Per avere anche dalle rappresentanze dei nostri cittadini un vaglio un suggerimento è un'approvazione per andare avanti ne fanno una strategia politica di grande respiro
Tenuto anche conto che ci serve questa iniziativa per il prossimo autunno in quanto penso se Kakà che si sentono sui vari giornali saranno confermate anche per la Finanziaria novantacinque il governo in linea con gli altri governi precedenti andrà dei tagli sulla previdenza sanità Enti locali questa almeno è quello che si sente in qualche misura anche perché è la strategia più semplice per loro perché tagliare ad altri è più facile che tagliare a se stessi quindi tagliando i trasferimenti nocivi
Non si generano dei grandi delle grandi come si può dire resi resistenze
Ma sui taglio dei trasferimenti ci fa e stranezze presto
Quindi
Tra queste poche parole che sono solo alcune resti qui riflessione io termino qui mio intervento ringrazio ancora
D'iniziativa che ritengo che sia doveroso utile da approfondire ancora
Grazie marchi
Altri desiderano intervenire prego
Olandesi ma ecco che al Senato
Ma io condivido tutto quello che è stato detto da relatore quindi rinnovo
Non entro nel merito di tutte le questioni
Voglio però rimarcare che
A mio avviso mi pare che stiamo vivendo un po'una situazione paradossale
Nel senso che si è formato un governo
Di forze che hanno riempito le loro promessa elettorale di federalismo dei autonomia o quant'altro
Oramai questi sono temi
Più o meno vado tutti condividono nelle nostre discussioni all'interno dell'autonomia locale in abbiamo alle spalle appuntamenti importanti tra cui venivano richiamati documento è ancora più importante però di fatto quello che si fa quello che si vede mi pare che si più o meno con riproposizione di quello che si è sempre fatto giallo richiamava vitale nel suo intervento
Permane una vecchia logica centralista più o meno camuffata
Io sono convinto che se il dibattito rimane così come è adesso probabilmente
Le cose andranno come non è difficile intuire
E quindi una situazione ripeto paradossale ma io credo estremamente estremamente preoccupante del perché se questa è la prospettiva credo che bisogna anche
Capire perché sta succedendo tutto questo almeno io mi chiedo per quale ragione non alla situazione in cui tutti parlano di federalismo
Agli atti che come dicevo si vedono da parte del governo déco del Parlamento perché ancora il Parlamento non ha ha potuto fare niente hanno con notati estremamente diverse
Non c'è una reazione adeguata
Io credo che probabilmente ancora si sottovaluta in questa discussione i problemi di potere enormi che pone la questione del federalismo
Portare avanti un progetto federalista vuol dire rimettere in discussione una seppur di potere che ma ha una forza io credo nel nostro Paese impressionante e su questo versante probabilmente il dibattito fino adesso cose non ha approfondito bene le questione mi pare che al di là di tutte le valutazioni che si possono dar sul personaggio però credo che
Miglio su queste questioni abbia detto delle cose importanti interessanti
Dico allora che noi su questo versante non possiamo limitarci a fare ogni tanto un bel documento un bel convegno una bella discussione che come veniva detto anche prima e poi di fatto rimangono tutte
Petizioni di principio che riproponiamo perché
Non
A vengono attuate
Allora io credo che bisogna introdurre qualcosa di diverso anche nella nostra iniziativa
Prima questione il federalismo io credo che noi dovremmo abbandonare questa discussione che quando parliamo di federalismo se non aggiungiamo qualche aggettivo abbiamo qualche senso di colpa non l'abbiamo dei re solidaristico per federalismo solidale federalismo parametrate che accetta la giada perché magari abbiamo alla paura che qualcuno si può salire ma voi volete la separazione del Paese eccetera eccetera tutta la discussione che in questo senso conosceva quindi chiediamo uno Stato federale senza aggettivi credo che non ci sia bisogno al livello del dibattito che vive adesso di insistere su questo versante perché ripeto si ha l'impressione cose che poi alla fine non siamo più incombente oppure vogliamo quando vogliamo cambiare qualcosina di quello che c'è però di fatto non vogliamo quei cambiamenti radicali che mi pare siano anche stamattina nelle relazioni di Crotti personale vitali siano stati
Di nuovo richiesto
Quindi la mia opinione è che noi dovremo introdurre un maggior radicalismo nella nostra iniziativa
Concentrato su alcuni fatti emblematici io sono del parere che se noi andiamo a fare una a analisi di ciò che ha prodotto nell'attività degli enti locali la produzione legislativa degli ultimi anni chiedeva sotto diversi nomi eccetera spacciati per riforma trasparenza eccetera
A abbiamo fatto delle robe che abbiamo complicato la vita ai cittadini essere si continua andare avanti di questo passo noi continueremo e saremo complici dei chi vuole conto complicare la vita alla gente
Riempiendo il Comune di regolamenti assurdi è inapplicabile
Inventando delle nove perché qualche funzionario che probabilmente non è niente di meglio da fare a livello ministeriale inventa qualche roba che poi dopo diventa un una questione di dibattito nazionale in cui si riempiono i giornali articoli studiosi eccetera io credo che su certe questioni è ora di dire basta giustamente diceva vitali anche un certo tipo di dibattito bisogna rifiutarsi di farlo perché è continuare per esempio sul questione del fisco
In una discussione assurde allucinante che poi alla fine e produce il risultato che l'abbiamo farse il Regolamento
Dei rifiuti sulla base d'un decreto legislativo che è una roba terrificante il Regolamento da al a
Del tutto un'altra America delle tasse otto assegni perché
Alla fine ripeto il risultato sarà complicare la vita ai cittadini aprire contenziosi ricco tutti con impresa cittadini eccetera e quindi sicuramente aveva in una direzione completamente opposta quella che poi ci troviamo qui a dire quindi io credo che su certe questioni anche non avevamo abbiamo bisogno reperto di dire che quando siamo di fronte a provvedimenti che hanno un connotato a a che l'esatto contrario di ciò che anche i vari ministri vanno aderire ci si rifiuta di applicano comunque si apre un contenzioso affinché su queste questioni si possono tenere dei risultati concreti altrimenti io credo che poi alla fine hanno discuteremo l'altro popolare torniamo al vecchio tram tram si riaprirà tutta la questione che si era del passato la ricerche hanno di qualche potere raggio politico e ognuno fa a a fondare la sua campagna
Concludo
Dicendo che io credo che su queste questioni come a Regione-Autonomie locali associazione eccetera avremo bisogno di investire di più sul versante dell'informazione io credo che proprio perché
Abbiamo un governo che è un atto su questi temi che ha ricevuto il consenso dei cittadini su questi temi credo che se loro se lo sono dimenticato sì si son dimenticati ciò che hanno promesso ma non per ricordarle promesse dal governo ma perché io credo che vi è la disponibilità dell'opinione pubblica su queste questioni e dovremo fare in modo di usare tutti gli strumenti che ci sono compresi quelle importantissimi dell'informazione quindi usare le televisioni eccetera investendo in maniera inconsistente
Per sostenere questa nostra iniziativa per sostenere le proposte che anche stamattina abbiamo cui ripresentato grazie
Grazie
Sembra così azzerato
Prego sindaco di Imola
Condivido il la proposta d accordo
Che deriva dalla manifesto che abbiamo votato Reggio Emilia sul set
Io credo che
Dobbiamo cercare di tirare fino in fondo questo filo in questa regione
Per aprire una nuova stagione dell'autogoverno oltre il localismo
Oltre la cultura localistica che è stata
Diciamo presente che è patrimonio di questa regione cioè noi credo che dobbiamo sottolineare come l'autogoverno federalista Serra
Non solo
Per promuovere l'autonomia di ciascuno livello istituzionale
Ma l'autogoverno federalista serre per fare un salto di qualità
Nella messa in Rete
Dei livelli istituzionali
Nella creazione di un vero e proprio sistema
Dell'autogoverno
In una realtà sempre più interdipendenti
Cioè il federalismo
Non è fine a se stesso
Il federalismo
Serve
Perché la Rete istituzionale
Una rete che coopera al suo interno
Serra
Per competere in quella che appunto una competizione fra sistemi urbani
Dove avvio
Salto di qualità dal punto di vista della programmazione della pianificazione
Dobbiamo uscire da una fase nella quale abbiamo fatto libri di sogno
Dove ai nostri libri quasi mai dire accompagnata una effettiva fattibilità per quanto riguardava le risorse gli strumenti l'assetto dei poteri
Credo che la chiave del federalismo serva per affrontare al di là di ogni demonizzazione
Quello che è sarà
Inevitabilmente necessariamente un processo di modernizzazione che questo Paese ha bisogno che questo Stato questa pubblica amministrazione ha bisogno c'è una modernizzazione di destra
Che certamente fa fatica ad emergere nei suoi tratti fondamentali
E che comunque a me pare
Sia connotata
Da un carattere di concentrazione di poteri
E quindi dal carattere di un neo centralismo e da una visione delle istituzioni una chiave plebiscitaria
Io quindi non credo che sono d'accordo nelle sottolineature che sono state fatte pure
Nella contraddizione delle ambiguità di questo o quest'altro ministero ma credo che al fondo dell'impostazione di questo governo pur con le sue diversità ci sia l'idea che è un processo di modernizzazione di questo Paese debba passare ancora attraverso una fase di concentrazione di potere
E quindi il nostro federalismo
Deve contrastare quello che anche un disegno politico
Perché la frase detta da Bersani cioè che sono arrivati a Roma e quindi chissà in questo momento possono pensare di poter Meglio da Roma raggiungere con una politica centralistica gli obiettivi di modernizzazione con il segno della destra e quindi anche sociale che tutti conosciamo
A chi giova il federalismo in questo momento
Io ho fatto un ragionamento anche politico ed istituzionale
è evidente che le regioni
Come l'Emilia Romagna ma come da toscana come l'Umbria come altre realtà
Anche alcune realtà del Nord indubbiamente ma c'è un segno politico in questa battaglia
E io credo che non ci sia nessuna follia
Di conferire
Nuovi Poteri all'interno di un autentico federalismo a realtà istituzionali come appunto possono essere quelle di alcune regioni
Perché attraverso il federalismo
Noi dobbiamo avere pienamente la consapevolezza che nella ripresa dell'economia che è in corso
Si determina il segno sociale e politico del processo di modernizzazione che è necessario
Ed è evidente che noi dobbiamo così come avviene nel mondo eccome avverrà sempre di più nel mondo
Uscire da visioni se è Uto solidaristiche
Che non colgono il fatto che i processi di modernizzazione dentro la ripresa saranno a diverse velocità
E dobbiamo confrontarci fino in fondo nell'ipotesi Fever federalista
Con il mercato
Con i processi di privatizzazione con la sfida che il processo di modernizzazione di privatizzazione pone anche a Regioni come la nostra
Se noi continuiamo ad attardarci in questa regione per esempio sullo Stato sociale
A pensare
Che con settecento ottocento miliardi all'anno di deficit rispetto al fabbisogno dispensa sanitaria sociale di questa Regione che possiamo continuare in eterno in uno Splendido isolamento
Perché l'Emilia Romagna è isolata da questo punto di vista
E a non affrontare invece il tema
Che è un sistema al novantacinque per cento pubblico come c'è in questa regione
Non una possibilità di essere autofinanziate non si può contemporaneamente sostenere che dobbiamo mantenere le prestazioni livelli qualitativi del sistema e poi contemporaneamente continuare a tagliare
Decine di miliardi
Dai bilanci
E credo che anche la Regione farà fatica a mantenere
Poi diciamo questo questo tre di deficit annuale dobbiamo affrontare anche in questa regione il tema
Del mercato il tema della privatizzazione non possiamo chiuderci gli occhi di fronte a questo processo
Il problema secondo me è un'auto e cercare invece
Con la la leva del federalismo
Vincere gare di inserire questo Processo dentro una progettualità
Dentro una strategia
Dentro un processo di programmazione
E non invece chiudere gli occhi e addirittura nemmeno conoscere quelli che sono i processi dinamismi attuali anche dentro dentro il sistema
Socio sanitario in questa in questa regione
La leva del federalismo fiscale
Appunto va intesa in questo senso
Dobbiamo avere un'autonomia fiscale positiva non dei palliativi
Per questo coro una proposta radicale che semplifichi che accorpi che dia flessibilità che dia possibilità di fare corrispondere lo strumento in termini di responsabilità allo scopo all'obiettivo
Al fatto che appunto nessuna fiscalità può mancare di responsabilità politica ed istituzionale
Quindi non so se le proposte fatte siano le uniche possibili
Certe noi dobbiamo stare molto attenti
Sulla casa e sulle imprese
Perché è evidente che dobbiamo anche da questo punto di vista capire
A che cosa serve
Questo federalismo fiscale che non può essere solo quello di avere delle entrate noi dobbiamo rapportare il federalismo fiscale quelli che sono gli obiettivi
E il senso che vogliamo dare il processo di modernizzazione anche di razionalizzazione in certi casi della spesa dentro lo Stato la pubblica amministrazione
E quindi capire che tipo di relazione o se esiste fra le proposte concrete anche tecniche di federalismo fiscale e gli obiettivi
Di programmazione di sviluppo
Di qualità della vita e che vogliamo
Migliorare nella nostra realtà senta quindi penalizzare
Ma cercando di promuovere
Contemporaneamente lo sviluppo le forze del mercato e contemporaneamente pensare che lo sviluppo debba essere sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale
Che debba esserci in questa regione una crescita culturale e civile democratica
Ed è una sfida grande quella che in questa regione con il federalismo possiamo e dobbiamo giocare
Che non è quella della polarizzazione fra la libertà e la solidarietà fra la tecnologia e l'occupazione fa il mercato il piano
Fra l'ambiente e lo sviluppo perché a questo
Si vorrebbe portare diciamo anche le forze di progresso
Nello scontro noi dobbiamo invece pensare ad una sfida molto più alta che in questa Regione sembra abbiamo tentato diciamo con alterne fortune con luci e con ombre certamente
Dobbiamo con il federalismo
Pensare ad un'idea di sviluppo di questa Regione il federalismo serio
Per una nuova idea di sviluppo di questa Regione
Il federalismo serve per produrre un processo di aziendalizzazione
Dentro la pubblica amministrazione che non significa scimmiottare ma significa l'impresa privata ma significa pensare in termini di funzionalità di efficienza di organizzazione
Di imprenditorialità di managerialità di controllo di gestione di economicità nella gestione delle risorse
Tirando fino in fondo il filo anche dell'organizzazione autonoma della pubblica amministrazione spesso vedo che fino in fondo anche noi non ti richiamo questo filo del federalismo spesso continuiamo in una logica ambigua di chi dice vogliamo il federalismo però continuiamo a pensare che lo Stato debba comunque fare certe cose anche in sostituzione certe logiche contrattualistiche vecchia maniera continuiamo ad averne
Quindi pensiamo ad un Progetto globale di un federalismo che serva anche effettivamente autenticamente a produrre questo processo di aziendalizzazione di un'impresa complessa che ha varie varie facce di quella ecologica quella sociale e quella economica e quella culturale ma che comunque deve produrre in questa regione perché in questa regione c'è un distacco crescente
Delle istituzioni dei cittadini delle istituzioni dei processi reali
Di trasformazione di innovazione di questa Regione ci sono queste queste c'è questo divario e lo dobbiamo colmarlo questo divario
Anche interni dal punto di vista dei tempi della risposta
Non dobbiamo avere strumenti flessibili dobbiamo avere strumenti in grado di certa pianificare programmare ma contemporaneamente anche una capacità di avere strumenti flessibili che ci permettono di governare le trasformazioni di questa società oltre il vecchio localismo oltre il vecchio statalismo
E per quanto riguarda i finisco il rapporto fra Comuni Regioni e Province
Anche qui credo che dobbiamo stare molto attenti da una parte
Abbiamo bisogno di nuovi livelli di una nuova qualità della programmazione della pianificazione ma sento anche una tentazione
E cioè di ricondurre in dal punto di vista della gestione
Ad una certa omologazione fa passiamo la
Attraverso il concetto di armonizzazione che è un concetto che in Europa si è anche di cui si anche abusato
Stiamo attenti
Nel le competenze
Io non dico che la Regione le Province o la città metropolitana non debbono vere compiti di alta amministrazione o in alcuni casi anche di gestione
Però stiamo attenti o vento una certa propensione
Invece di nuovo a sovrapporre alcune di queste dimensioni
Io credo che la gestione il modo di gestire il territorio i servizi
Devono essere messi in capo a quelle istituzioni come appunto i comuni che volontariamente possono certamente mettersi in rete per gestire meglio le cose per ottimizzare le risorse ma il rapporto con il cittadino anche se saremo eletti tutti indirettamente coloro che saranno candidati
Prossimamente o quelli che se lo sono già state
Perché sarei saremo eletti amministratori tutti dagli stessi cittadini ma avremo competenze e potere diverso io l'ho io continuo a vedere una propensione Adda ad assumere diciamo ad a ad andare verso ipotesi di concentrazione
Gestionale che io ritengo profondamente sbagliato perché noi nella gestione del Governo del Territorio devo avere una capacità di Presa Diretta
Su quelle che sono realtà anche diverse
Dobbiamo semmai concentrare potere a livello della pianificazione su area vasta perché dobbiamo integrare queste autonomie dentro la prospettiva del federalismo e le due scelte che noi abbiamo di fronte e mi pare che il documento faccio una scelta mi pare convincente
E quella
Che se saremo eletti tutti direttamente la presenteremo tutti gli stessi cittadini
Il rischio è o noi invochiamo decisamente la strada della cooperazione fra realtà istituzionale diverso
O altrimenti il rischio di una conflittualità istituzionale crescente ci sarà
E credo che è una riflessione vada fatta da questo punto di vista anche perché temo che di indugi sia può una sovrapposizione cioè il federalismo che avrà nelle regioni un punto cardine di snodo
Cioè non ricolloca il dibattito sulle Province
E sulle città metropolitane cioè noi praticamente siccome abbiamo avviato certi processi abbiamo una legge centoquarantadue ho quasi l'impressione che si dica praticamente che limoni la modificazione dello stato a vedere un azionario mutamento dell'assetto dei poteri la regionalizzazione dentro lo Stato federativo
Non cambia di una virgola la nostra discussione sul ruolo e le funzioni delle Province delle città metropolitane dei comuni
E questo è ben strana
E credo che io non ci credo che questa discussione possa sovrapporre la discussione l'assetto precedente anche legislativo con questa modifica di fondo che vogliamo creare a livello generale questo non significa ripeto chiedere che le Province devono essere abolite o che la città metropolitana sia una costruzione
Come posso dire supera che sarà superata dallo Stato regionale non arrivo a dire questo ma certamente una riflessione a fondo io credo che debba essere fatto faccio un esempio
Su quello che intendevo dire
Per esempio perdiamo la legge Galli
Vedo
Cioè vedo in questo una conferma di come si intenda gestire questo processo così come in parte l'abbiamo sentito anche per quanto riguarda la sanità poi vedremo i risultati concreti non è che voglio fare affermazioni
Superficiali o anticipatoria
Però quella discussione c'è stata e cioè nel pensare
Che per esempio sulla legge Galli e leggo dal testo appunto che è stato che ci è stato fornito io condivido questo aspetto
E cioè che da una parte ci sia l'esigenza di individuare un bacino ottimale per quanto riguarda la programmazione la direzione d'ambito ma che poi non debba significare che l'erogazione dei servizi debba per forza di cose essere unica
Faccio l'esempio la mia realtà
Ho sentito o letto che Franco Carinci
Ha fatto un'affermazione veramente singolare ha detto la consegna delle armi si fondono ecco abbiamo l'unica abbiamo l'azienda metropolitana
è una frase buttata lì però noi siamo molto sensibili a questo tipo di ragionamento perché si dà il caso che nell'area metropolitana ci siano due aziende
Una si chiama azienda municipalizzata di Mona che esista consorzi hanno con ventun comuni che son tutti quasi tutti localizzati una gran parte dell'area ravennate
E ci troveremo una situazione un po'paradossale e cioè che con una visione rigida dirigistica
E gestionale e non di programmazione di pianificazione che fa i conti con la realtà diciamo dei processi di quello che già esiste delle dinamiche che esistono e sono anche dinamiche di mercato pubblico di mercato pubblico
Avemmo una situazione paradossale di volere per forza di cose a vere
Un bacino ottimale Provinciale con un'unica azienda provincia so benissimo che questo io trama Tizio chiaramente questo perché so che molti non la pensano così sia chiaro ma siccome sento diciamo posizioni
Che vanno anche in questo senso vorrei dire che appunto non immaginiamo un neo centralismo regionale o metropolitano provinciale dal lato della gestione
Cerchiamo di pensare che ci possono essere
Esigenze gestionali da mettere in Rete valide per certi comuni per certi altri Comuni certe altre aree no
Ecco cerchiamo di avere cioè un approccio flessibile perché in questo modo credo che il federalismo riuscirà a ad a Daverio un senso che è un senso che riguarda la modernizzazione del Paese che riguardano in via di sviluppo che abbiamo di questa regione che riguarda anche la prospettiva democratica di questa Emilia Romagna ma anche io credo con il contributo che questa Regione potrà dare a livello nazionale
Grazie sindaco di Imola
Prego
Baraldi il sindaco di Anzola
Ma io come gli altri credo
Anzi condivido il documento e gli interventi che si sono svolti questa mattina
Anche e soprattutto le puntualizzazioni e precisazioni che faceva il sindaco di immigrati Imola ultimamente
All'infuori magari dell'ultima parte sul Consorzio della corrente però sulle altre cose le condivido in pieno e io vorrei comunque cercare di metterle a fuoco in modo più
Dettagliato diciamo così
Il problema che noi riscontriamo con enti locali come comuni
Ci sono
Credo due cose che vanno evidenziate
Noi partiamo dal fatto che in questa legislatura abbiamo provato ognuno di noi ha approvato gli statuti comunali
In questi statuti abbiamo cercato di inserire le cose che ognuno di noi ha ritenuto più giusto e più con fattibile con i problemi del compatibili con i problemi locali
E
Abbiamo anche cercato di aprire un rapporto un dialogo con i cittadini con la gente
Cercando di
Creare un interresse una partecipazione attorno a questi statuti poi abbiamo visto che sono intervenuti i decreti ritenute delle scelte a livello nazionale che hanno poi in parte impedito comunque ostacolato
Il dispiegarsi di questi di queste proposte di queste nostre intese intenzioni inserite nei nostri statuti
Quello che voglio poi
Rischi partire io non mio discorso
E soprattutto questo
Il rischio che abbiamo oggi e che abbiamo già denunciato in diverse occasioni e che
Queste nostre scelte che facciamo che abbiamo fatto con l'area metropolitana che abbiamo fatto con la riforma del sistema sanitario
Che stiamo discutendo anche oggi
Rischiano di non creare quel rapporto di avvicinamento istituzionale ai cittadini
Noi abbiamo bisogno invece di Averroè
Degli strumenti o comunque di fare delle scelte che ci consentono di avvicinare di portare più vicino di far cono o se ne di far toccare con mano quelle che sono le nostre possibilità i nostri strumenti al cittadino cioè evitare che ci siano dei tempi troppo lunghi per le richieste per rispondere alle esigenze e i bisogni del CIP vino questo credo che sia uno dei problemi che almeno da parte mia sento con maggiore intensità
Sia da un punto di vista della efficienza dell'amministrazione pubblica quando non si riesce a dare delle risposte pronte precise con un certo limite di tempo ai cittadini si creino sicuramente delle disaffezione e oltre questo si creano anche poi le premesse perché qualcuno dall'alta dall'alto queste scelte le le le possa fare abbiamo visto ultimamente con la vediamo adesso non so con il decreto che praticamente liberalizzato il settore del commercio
Noi ci stiamo battendo stiamo cercando di creare i nastri chiave al commercio per cercare di organizzare programmare nostri si attiva le nostre attività a livello commerciale
Poi arrivò fuori un decreto che libanese tutto e quindi ognuno può fare quello che vuole può aprire supermercati
Eccetera tanto la legge
Statale glielo consente allora noi ci abbiamo bisogno di a vere di darsi dei programmi di darsi gli strumenti però come è stato detto in precedenza abbiamo i bisogni e che questi strumenti siano strumenti che siano rispetti hanno la volontà all'esigenza dei cittadini e soprattutto che siano dell'East sì che accorsi hanno o comunque ci che diano la possibilità di avere dei tempi reali non dei tempi infiniti io un altro settore quello dell'urbanistica anche qui noi cerchiamo di darsi degli strumenti per programmare per gestire il territorio nostro
Però quando non riusciamo a dare delle risposte o comunque per avere una risposta di un piano territoriale passano dei mesi degli anni certamente questo non sono delle soluzioni che ci consentono di avere un rapporto giusto con con i cittadini ecco il problema che io ritengo importante è proprio questo di avere degli strumenti che siano concordati gestite semi cittadine ma che abbiano anche i tempi reali per la sua attuazione perché altrimenti noia
Il rischio che abbiamo oggi quello di là della disaffezione dei cittadini verso le istituzioni diventerà ancora più forte in futuro tanto
Ormai credo che la politica che si sta impostando Oliva nazionale
Sì sì e in parte anche capita
Non si fanno le stangate ma si fanno i tagli agli trasferimenti si fanno Italia Investimenti quindi da questo punto di vista credo che ci rendiamo conto tutti dove si può andare a finire dove si andrà a finire la nostra situazione sarà sempre più difficile la nostra situazione di governi locali sarà sempre meno efficiente dal punto di vista delle risorse economiche e quindi abbiamo bisogno appunto di a vere però dall'altra parte questo rapporto di informazione da una parte e di collaborazione con i cittadini che ci consentano appunto di dare quelle risposte o chiarire quei problemi che purtroppo non riusciamo in molti casi a risolvere per questo io dico che le nostre proposte le proposte che vengono avanzate anche qui sono sicuramente giuste importanti però bisogna anche che noi riusciamo queste proposte andarle discutere andare a verificare con una i nostri cittadini per poterli coinvolgere ma soprattutto per poterli dimostrare che la il Governo delle della nostra regione
Delle nostre città dei nostri comuni sono una cosa diversa la partecipazione e l'impegno che ne abbiamo noi a livello locale non deve essere demoralizzato o così non tenuto nella dovuta considerazione con me noi riteniamo perché questo credo che sia l'elemento che ci consente non solo di governare meglio ma di garantire la democrazia nel nostro Paese
Grazie
Allora mi pare l'ultimo intervento
Sindaco di Crespellano
Per il primo è un ospite su questa iniziativa nasce sotto il coordinamento di varie missive l'auspicio è che questo coordinamento diventi una sigla unica
Io credo che sia sarebbe uno dei primi
Provvedimenti cominciare il nuovo dato che stiamo discutendo del nuovo federalismo del nuovo della nostra regione dei nostri Enti locali questo potrebbe essere una delle prime cose che rappresenta il nuovo l'unica sigla perché rappresenta naturalmente tutto l'insieme delle opinioni locale
L'altro intervento che faccio è soprattutto per sottolineare un aspetto che è venuto soprattutto dai sindaci di comuni medio grandi o medi o piccoli
Ed è una cosa che sentiamo sulla pelle tutte
Noi abbiamo bisogno di parlare di nuovo di fare il di federalismo di fare l'arrivismo fiscale sono anch'io d'accordo con le proposte fatte sono d'accordo sul documento sull'accordo tra Regione otto nel mio locale che ci ha presentato a questo accordo importanti e darci le gambe
Noi abbiamo oltre all'innovazione che spendiamo oltre alle nuove proposte che facciamo abbiamo bisogno anche noi di otto informarci
Perché oggi e per un amministratore la cosa più così se faticosa non è quel di prendere dei provvedimenti e di rispondere i cittadini con delle regole e in quali tempi
Va be se è stato sollevato il problema dell'ICI noi abbiamo dovuto applicarle certamente se andiamo avanti di questo passo passo lì ci sarà uno di quegli strumenti così avremo sempre di più
Però il problema più drammatico è utilizzare il vizio sempre di più e non corrispondere alla gente i cittadini delle cose per cui motiviamo
L'utilizzo dei vizi
E faccio un piccolo esempio il Comune di Crespellano quest'anno ha deliberato di circa cinque virgola due motivando zero due il più persone due ragioni una per un'apertura di una mezza stazione l'asilo nido l'altro per l'allargamento dell'assistenza domiciliare
Nel mio comune o confrontato questa proposta questo
Con varie
Associazione che ci sono sono andato al decentramento abbiamo votato tutti all'unanimità nessuno assesta si è detto contrario
Il problema quale sarà che andare alla fine dell'anno per tutti i meccanismi che sono sorti per i decreti che sono usciti non riuscirò ad aprire la mezza stazione e non riceva ad assumere per le nuove assistenti domiciliari questo è il dramma
Quello di dire alla gente delle cose e non poter far fronte le cose
Ecco allora secondo me dove cc delle lavorare soprattutto incidere nel nuovo perché si deve corrispondere a quello che si prende per impedire purtroppo oggi le regole impegna i decreti i vari regolamenti IMI
Che saltano fuori tutti i giorni che ci impegna non solo e non ha grande burocrazia e mai nel concreto ci mettono in ginocchio e questo io credo che sia infatti fondamentali importante
L'altro per esempio servizi sull'ICI i comuni stanno riproducendo le stesse cose che facevo lo Stato
Facciamo pagare i vizi ai più furbi non la padrona
Hai meno forme più dinastica padroni
E noi prendendo i dati da dove li abbiamo presi ripercorriamo o rispettiamo la stessa strada del vecchio sistema
Io credo che dobbiamo dotarci di strumenti perché questo non campata
Facendo uno studio attento sull'ICI abbiamo un'evasione nei nostri Comuni del trenta per cento cosa che fatta Demme si potrebbe abbassare di sì noi oggi stiamo riproducendo lo stesso schema che facciamo lo Stato ai furbi lasciamo non pagare ai gli onesti di facciamo pagare due volte
E questo io credo sia un fatto importante anche qui di darci degli strumenti e vedere quali strumenti e se sono compatibili non fidarsi del catasto perché non è cosa affidabile pertanto anche qua un elemento l'andare in questa direzione
Ecco il disagio dei degli amministratori oggi è la burocrazia
Quello che stiamo studiando dei lottare contro questa bestia nera che abbiamo è una bestia nera non è compatibile che per la concessione edilizia io ci deve mettere otto metri sei mese per darla fuori perché ci sono venti enti che mi devono dare il parere
Per una variante specifica il piano regolatore deve sfatare un anno che la regione nella quale questo non è possibile perché la Regione a un un pregio in questo non è il cittadino
Se adesso il cittadino che viene su con il manganello probabilmente i tempi avremmo studiato prima l'autoriforma di queste cose
E io credo che questo sia un elemento fonte fonda fondato fondante questa burocrazia ci sta ammazzando e purtroppo non è solo una robot grazie che c'ha fatto lo Stato centrale
Ce la siamo fatta anche voi allora prima di tutto deve passare questa autoriforma della regione delle autonomie locali certamente che insieme il testo possiamo rivendicare con più forza
Anche
Riforme
Nuove dallo Stato centrale diversamente avremmo grande difficoltà a insistere
A riprova a a ripresentare una novità che la Regione Emilia-Romagna la dobbiamo ribadire però dobbiamo prima di tutto guardare c'è anche in caso di cambiare alcune regole proprio perché quelle regole quella burocrazia ci sta ammassando tutti
Il cittadino i tempi non più la possibilità di aspettare Nesi
Possiamo innovare tutto però se alla fine delle innovazioni i tempi sono sempre quelli noi abbiamo fatto poco quasi niente
Posso fare anche l'auto prodotta secondo la tele per l'operazione traversa dedicata ma se il risultato alla fine mi dice che per avere la visita ci devo andare fra nove mesi noi abbiamo lavorato sull'innovazione abbiamo fatto un bel giochino ma alla gente non l'abbiamo dato risposta che vuole andarci fra quindici giorni questo il problema perché i tempi sono quelli noi dobbiamo lavorare in quella direzione perché diversamente così incide morali siamo tanto che alla fine contiene anche scappare
Grazie
Sindaco dei Crespellano
Allora se non ci sono altri
Interventi
Faremmo come presidenza una proposta
Anche in considerazione del fatto che il dibattito che si è svolto in questa mattinata
Ha messo in evidenza un sostanziale accordo sull'accordo che è stato proposto
Tra la regione dell'autonomia e locali delle miglia e Romagna
Accordo che e contenuto nella carpetta che vi è stata distribuita e che ovviamente avete avuto modo di esaminare appunto al punto che tutti gli interventi che si sono svolte hanno sottolineato il consenso rispetto all'accordo spesso ecco considerando che
Domani saranno giornata
Particolarmente intensa la proposta è quella di
Approva l'accordo oggi se non ci sono obiezioni
Da parte da parte vostra appunto anche in considerazione del fatto che essendo la giornata di domani intensa immagino non ci saranno le condizioni per svolgere un ulteriore dibattito su questo accordo
Arrivare quindi alla conclusione con la votazione se siete d'accordo quindi su questa proposta io concluderei questa mattinata con la votazione dell'accordo che come appunto sottolineava proprio adesso il sindaco di Crespellano a questo diciamo così preso di fondo e cioè da un lato ribadisse proposte unanimi nostre su una nuova riforma
Dello Stato e la nuova riforma della fiscalità ma nella seconda parte assume anche l'impegno nel raccordo tra enti locali e regione di una autoriforma a livello
Regionale
Allora io metterei ai voti
L'accordo chi è favorevole
Chi è contrario
Chi si astiene l'accordo approvato alla unanimità
Arrivederci e grazie oggi pomeriggio ricordo che si riuniscono i gruppi di lavoro previsti nel programma
Sì ma introduzione del tema
Pare che il senso di di questo convegno sia quello di
Diciamo affermare una
Precisa concezione dei rapporti fra la Regione e il sistema delle autonomie locali
Nel senso che come più volte abbiamo detto non ha proprio alcuna credibilità una concezione della regione come una sorta di ente sub statuale che costituisce un ennesimo filtro centralistico per il sistema delle Autonomie
La Regione nuova di cui parliamo desse come dire all'apice di un sistema integrato e coordinato di governi locali quindi diciamo più un cento voti in attore delle autonomia e che è un centro di regolazione del sistema delle Autonomie
Questa è la chiave politica del convegno che abbiamo organizzato dove appunto abbiamo inteso presentare una proposta complessiva di riforma istituzionale
Che domani confronteremo con i ministri
E al tempo stesso appunto stipulare questo patto con le Autonomie
Che dà il segno della della della fisionomia da questo punto di vista dell'identità della della Regione che noi che noi intendiamo
Questo quadro il lavoro dei gruppi serve ad approfondire le singole aree tematiche
E costituisce come dire penso una sorta di prefigurazione di quegli organismi permanenti di monitoraggio sulle attività della regioni in questa materia che sono previsti dallo stesso patto che domani si stipula fa la Regione le Autonomie abbiamo approvato all'Atac per approvato bene
Qui oggi abbiamo raggruppato tra i temi il la questione delle opinioni effusioni dei comuni
Il problema delle comunità montane della chiave anche del riordino necessarie a seguito della legge sulla montagna e il tema Area metropolitana di Bologna sono tutti temi sui quali diciamo si muove una iniziativa legislativa della Regione
E se diciamo a questi tre temi colleghiamo l'altro di cui si occupa un altro gruppo di lavoro che è quella della revisione della legge in materia di programmazione e pianificazione territoriale direi che togliamo il filo comune insomma di questa progettazione legislativa
Che idea di utilizzare intensamente diciamo questo scorcio della legislatura regionale
Per favorire il tuo cessi di definizione su scala ottimale dei livelli del governo locale
Sul tema dell'area metropolitana di RAI particolare Luciano Vandelli quando quando arriva sulle comunità montagna
Introdurrà Alberto Giannini io mi limito a qualche battuta
In particolare diciamo per quello che riguarda il all'iniziativa che abbiamo assunto in materia di
Legge regionale sugli incentivi alle unioni alle fusioni e Progetto di legge sull'area metropolitana
Unioni e fusioni ora qui credo che ci sia un primo punto da chiarire
E mi piacerebbe che su questo ci fosse poi un confronto in sede di dibattito con i rappresentanti degli enti locali
Ora è in nessun modo la regione Emilia Romagna intende come dire promuovere una campagna bonapartista
Che in materia di costituzione di Marco comuni
Cioè non intendiamo diciamo fare su scala regionale quello che rifiutiamo su scala nazionale quando si parla di macroregione da disegnare a tavolino
Quello che vogliamo fare e invece favorire e stimolare tu accessi reali
Di carattere volontario da parte delle delle comunità locali e dei Comuni Gianrico
Nella consapevolezza diciamo che dietro a questo tema c'è una grande questione insomma no il comune in Italia rappresentano una grande ricchezza sul piano storico e del pluralismo istituzionale sono come dire un po'troppi
Se consideriamo che in Italia ci sono otto mila cento comuni e tre mila e seicento dei quali su sono al di sotto dei due mila abitanti la nostra regione non è quella in cui la mappa territoriale comunale rappresenti diciamo e le i dati di dimensioni quantitative previste e se a anche noi abbiamo i nostri trecentoquarantuno comuni molti dei quali di piccoli di piccole dimensioni è inutile che vi trattenga sul fatto che nelle piccole dimensioni
Si crea un problema insomma grosso sul piano della qualità dei servizi da offrire ai cittadini quindi il senso diciamo di questa nostra iniziativa
Abbiamo qui recuperato un progetto di legge abbiamo recuperato come giunto a un progetto di legge che era stato a suo tempo presentato da coppie quando era capogruppo del PDS Progetto di legge su quale comunque intendiamo di mettere le mani in sede di l'iter consigliarle
L'idea è quella insomma di introdurre degli degli incentivi
Di ordine economico-finanziario
Per quanto ci potrà nei limiti del bilancio regionale e anche di ordine reale insomma mettere a disposizione quelle risorse da parte della regione che appunto possono favorire l'avvio di questi processi di accorpamento fra i comuni abbiamo in corso una prima sperimentazione ci stiamo apprestando a stipulare un protocollo di intesa su un progetto di fusione dei Comuni della Valle del Santerno
Così sentiremo i sindaci di questi di questi comuni quindi incentivi regionali sul piano finanziario e alle i quali diciamo creino le condizioni
Per fare intendere ai cittadini di questo Comune di questi comuni che il problema diciamo della identità delle comunità locali può essere combinato in maniera soddisfacente con le esigenze di accorpamento mirate ad accrescere la funzionalità dei servizi ai cittadini
A centoquarantadue ci offre degli strumenti al riguardo penso alla questione dei municipi al modo in cui all'interno dei Comuni
Fuse accorpati si possono di dislocare territorialmente i vari servizi saremo attualmente attentissimi a regolare tutta quella parte del procedimento che va verso la Coppa Ventura fusione che consiste nella partecipazione dei cittadini
I meccanismi di tipo di fare indagini sia che si tratti appunto di un vero e proprio referendum regionali sia che si tratti di referendum indetti
Dagli stessi comuni comuni interessati
C'è qui una connessione con il tema Città metropolitana di Bologna
Anche perché
L'idea della costituzione di questo nuovo ente di governo su scala metropolitane su area vasta implica naturalmente una revisione delle dimensioni comunali
Disaggregazione del grande comune di Bologna anche processi di accorpamento degli altri degli altri Comuni
Sul Città metropolitana di Bologna su tutte le iniziative che si stanno muovendo attorno anche alla attivismo che in questa materia assunto la Giunta comunale bolognese dirà meglio Vandelli io qui mi limito diciamo a richiamare la chiave l'atteggiamento metodologico con cui non ci siamo approcciati a questa questione insomma come sapete
Sul tema varie città metropolitane dopo una prima fase di grandi dibattiti vedo piuttosto Anderlini che è stato uno dei protagonisti di questa fase per quello che riguarda la questione insomma del della definizione delle dimensioni ottimali di prestare e caduta di fatto una coltre di silenzio legata alle quantità di difficoltà che si sono incontrati su questa materia
Mi riferisco tanto sulla l'Emilia Romagna quanto al situazione che si è verificata anche nelle altre nelle altre regioni insomma le difficoltà di una delimitazione territoriale fatta a tavolino
Le incertezze per quello che riguarda i sistemi finanziari
Gli schiavi sostanze di mettere in piedi tutta una macchina istituzionale che non aveva pulito elegante siti sui quali nazionale a suo tempo anche la questione del meccanismo del sistema elettorale
Ci sono stati dei fatti nuovi questa materia negli ultimi tempi legati al fatto che è intervenuta una modifica della legge centoquarantadue
Che toglie quel carattere come dire un'obbligatoria che aveva prima la norma nazionale e facoltizza le regioni a istituire anime le aree metropolitane
E al tempo stesso si è mossa un'iniziativa del Comune della Provincia di Bologna di molti comuni della provincia bolognese che hanno dato vita a questo diciamo più corso volontario di costruzione di una dimensione di governo su scala metropolitana
La Regione ha seguito fin dall'inizio con grande interesse questa questa iniziativa perché appunto le cose vanno fatte così insomma non è che le nuove realtà di governo appunto si stabiliscono centralmente per decreto
Sul piano regionale noi possiamo favorire determinati processi che però si muovono anzitutto sulla base del iniziativa volontaria dei soggetti interessati
Quindi il senso di un progetto di legge regionale sull'area metropolitana
Che deve essere approvato dal Consiglio regionale entro la scadenza prevista voluta dalla centoquarantadue dentro prossimo mese di novembre il senso di questo progetto di legge quello come dire di fu
Dovrà fare accompagnare il seguire un percorso che nella realtà è già cominciato
Quindi noi abbiamo lavorato a diciamo costruire in questo senso un progetto di legge leggero il quale consenta intanto di avviare il meccanismo partendo da quelle
Definizioni normative che sono necessarie al riguardo particolare sulla delimitazione territoriale fino a diciamo all'individuazione delle funzioni che fin da adesso vanno definite per quanto riguarda questo nuovo ente di governo e mentre per delle altre funzioni si è immaginato una diciamo un meccanismo di tipo processuale perché quello che conta oggi non è
Siamo definire a tutto tondo
Le funzioni e le caratteristiche il potere di questo nuovo ente in relazione alla regione a ciò che era che dovrebbe diventare la vecchia provincia di Bologna e le realtà comunali
Quello che conta oggi diciamo è stabilire una un asse diciamo molto chiaro sul piano dell'assetto istituzionale che poi procede nella realtà anche in relazione alle sperimentazioni
Ora naturalmente su questo progetto di legge sono già cominciate le discussioni io penso che adeguato potremo utilizzare la giornata di oggi anche come una sede di concertazione di fatto penso per esempio ai problemi che al riguardo sono stati posti dall'Assemblea dei comuni di Imola che ha ci ha già fatto pervenire una serie di ipotesi di emendamento rispetto alla al progetto di legge
Bene io mi fermo qui do la parola a chi mi segue a Giannini vicepresidente dell'Uncem
Delle discussioni sono già iniziate perché la legge del riordino delle Comunità montane è la numero uno del novantatré e credo che la presenza
Molto numerosa delle comunità montane di tutta la regione Emilia Romagna anche in questo gruppo di lavoro testimoni l'interesse
Che la gente dalla montagna ancora nei confronti di quello che consigliere il governo dalla montagna Baluardo perché e il residente posso ancora rimanere sul posto
Noi prendiamo atto che la Regione abbia e voglio esprimere questa volontà di di di attualizzare questo sistema integrato di un governo locale
E gli amministratori dalla montagna come obiettivo si pongono quello appunto di creare le condizioni minime di vita tali da consentire la permanenza della gente nelle sedi di montagna siccome le comunità montane
Fanno concorrono perlomeno al processo di pianificazione integrata dal basso noi crediamo che le comunità montane devono svolgere una funzione che secondo noi è ben delineata dalla legge centoquarantadue
E che comunque secondo anche alcune osservazioni già fatte in sede di approvazione la legge regionale numero uno
Non ci trovavano completamente d'accordo come comunità montane eccome Uncem successione nazionale degli enti montani io
Quindi di di così in indicherò alcuni temi che devono essere motivo ancora di discussione e soprattutto richiamo i principi per i quali noi intendiamo il ruolo della comunità montane sul quale pensiamo si debba anche aggiornare la regione con la legge che dovrà adeguare il discorso dall'attuazione dalla legge novantasette nazionale
Quindi il mio tema della funzionalità dell'attuale assetto delle comunità montane parte
Dalla legge quadro nazionale che la centoquarantadue
L'articolo ventotto
Stabilisce definitivamente credo che abbia riconosciuto lo lo status di ente locale
Della Comunità Montana al pari di Comuni e Province purtroppo il discorso che noi siamo enti di secondo grado non ci permette di arrivare a quelle
Volontà diciamo così come o meglio a quelle possibilità di
Programmazione che sono proprie degli enti invece province e comune che cosa che che sovrintendono direttamente con elezioni diretto dei propri rappresentanti
Il primo corno dall'articolo ventinove apposto l'importante principio che spetta una comunità montana le funzioni attribuite dalla legge e gli interventi speciali per la montagna stabiliti da comunità montane
Dalla nazione Italia e dalle leggi regionali
Tale articolo ha individuato quindi nelle comunità montane il soggetto unico titolare della politica di interventi per la montagna ecco questo era una dei temi di discussione che ci hanno portato a fare anche delle critiche alla proposta di legge regionale abbiamo fatto anche delle proposte di emendamenti attraverso maggioranze e minoranze dei rappresentanti dei Consigli regionali non sono stati accolti comunque credo che questo principio
Che la Comunità montana dev'essere i titolato come status giuridico
Come soggetto unico dell'attuazione degli interventi per la montagna
Al quarto comma dell'articolo ventinove previsto poiché le comunità montane concorrono alla programmazione territoriale attraverso le indicazioni urbanistiche contenute nel piano di sviluppo socio economico al piano e territoriale di coordinamento di competenza della Provincia
Tra l'altro mi sembra che molti di voi abbiano
Preso dal dal tavolo il uno punto che il riordino delle Comunità montane che deve essere fatto dall'ufficio di promozione Ufficio Montagna della regione
Che in gran parte riprende temi che noi discutiamo insieme con l'ufficio e che grosso modo diciamo potrebbero anche per quanto riguarda la parte
Che interesse l'adeguamento della normativa regionale la legge novantasette ci trova abbastanza vicini
E passiamo direttamente all'esame dalla legge regionale numero uno
La legge regionale che attuate rione delle comunità montane nel territorio regionale ai sensi della centoquarantadue non ha chiaramente ribaditi ruolo di soggetto titolare degli interventi speciali per la montagna che io prima o incisi Tito
Trovavamo nel primo comma dall'articolo ventinove
La legge regionale apporto vorrei dire particolare attenzione ad adattare le comunità montane alla figura dell'unione dei Comuni
Senza peraltro prevedere contro i benefici che ci diceva adesso l'assessore hanno in animo di rivedere con la legge speciale per dare particolari sovvenzioni devo dire per la verità che nell'articolo otto della legge uno
Il discorso era stato combattuto essenzialmente da noi perché se si parla di unioni di Comuni quindici milioni di piccoli comuni il discorso non doveva prevedere solo un discorso riferito novant'anni prevedere un discorso riferito all'intero territorio regionale perché differentemente
Aveva il sapore di una trasformazione sic et simpliciter delle comunità montane in unione e fusione di Comuni cose che secondo quello che è lo spirito centoquarantadue non dovrebbe venire perché la la montagna e poi tra l'altro io credo che sia
A
Come devo dire non è propedeutica perché sarebbe un discorso forse esagerate però comunque il discorsi dalla montagne di sconsiderati metropolitana ci devono integrare perché secondo me sono tutti e due
Per se stessi necessario uno all'altro
Per lo meno hanno bisogno uno dell'altro per certi quali servizi
Voglio dire che finora dalle cinque dodici novantadue quando lo si è visto insediato un gruppo di lavoro sulle Comunità montane di cui faceva parte anche il docente di un'università qua il dottor professor Luciano Vandelli già allora l'Uncem
Disse nel documento fece mettere chiaramente
Che
Materie di fu di unioni e quindi di fusione di comuni montani l'Uncem non ritiene che esistano nella montagna Emilia-Romagna alla casi concreti per i quali si possedevo il mente procedere la fusione
Ritiene peraltro che la nuova Comunità montana qualora solo effettivamente al ruolo di ente gestore di servizi sostituzioni su delega dei piccoli comuni montani possono automaticamente risolvere le disfunzioni e le inefficienze che ha indotto il legislatore a prevedere e incentivare le fusioni di Comuni cioè noi riteniamo che la gestione associata di stilisti posso benissimo arrivare alla garanzia della efficienza mantenendo quello che è il concetto diciamo culturale dell'autonomia del campanile tra virgolette non nel senso dispregiativo
Ma che potrebbe poi portare nella sua
Realtà temporale perché certamente nel tempo queste cose potrebbero avvenire però non dimentichiamo che la Francia otto invece gli otto mila comuni mi sembra che l'Abi dodici mila e il discorso trentasei mila e va bene del mi sembra che vada bene dal punto di vista amministrativo
Io sono stato stimato scorsi in Germania il Comune germanico non svolge quasi pochissime fusione per esempio il costo dell'urbanistica c'è un ufficio decentrati in provincia che provvede a tutto
Sono situazioni particolari dove per esempio su Tatone lascia quindi è una donna molto pianeggiante lo sanno dove
Le comunicazioni sono normali le scuole per esempio o i centri di formazione sono tutti in province e quindi praticamente hanno una situazione
Di servizi molto differente dalla nostra quindi comune la il borgomastro ha le chiavi di tutti gli uffici sono tra persone
Anche con un comune di sincerità quindi le realtà noi riteniamo questo lo continuiamo ad non abbiamo non siamo maturati dal novanta siamo ancora su quei livelli riteniamo che si possa procedere l'efficienza facendo l'integrazione
Contro tale previsione contenuta rete regionale si scontrano attrici concrete situazioni di carattere storico economica e sociale che impediscono oggettivamente l'avverarsi tale previsione io credo che comunque dico se gli incentivi non vuol dire quello che aveva fatto il nostro conterraneo di preda insomma mi faceva dei decreti e l'unione dei Comuni nel mille novecentoventotto trent'fatte tante specialmente nel Montefeltro vicino a noi
Qui mi sembra che la legge regionale il concetto sia molto differente quindi da questo punto di vista è certamente è è un discorso che deve essere condiviso
E compito della Regione dunque di recuperare alle Comunità montane il ruolo loro destinato dal centoquarantadue di enti intermedio di programmazione progettuale
Per accordarsi con la programmazione provinciale al servizio dei comuni membri con compiti da non considerarsi secondarie di gestione di servizi e funzioni comunali ad esse delegate
In tale direzione e da individuarsi ruolo principale delle comunità montane
Altro limite che si riscontra una legge regionale di conseguenza limite il funzionamento delle comunità montane è da considerarsi quello relativo alle deleghe di funzioni
Su questo abbiamo fatto lunghe discussioni e riteniamo che ci ci si debba veramente porre rimedio pensiamo che la legge possa essere rivista proprio in relazione le funzioni delegate in materia di agricoltura e forestazione occorre dire
L'attuale sistema è fonte di particolare difficoltà credo che questo sia alla portata di tutti dalla discussione potrete anche delucidare meglio la situazioni e cerca di buttare dei flash per la discussione Medeski
E comunità montane dovendoci avvalere dei servizi tecnici regionali in materia di agricoltura e forestazione si limitano nell'espletamento delle funzioni delegate a recitare un ruolo passivo
Non potendo incidere sulla funzionalità e tempi dei servizi regionali una situazione come quella attuale e di sicura fonte di non ottimale efficienza amministrativa a tutto svantaggio dei cittadini interessati ai provvedimenti si chiede pertanto che conseguentemente alla delega di funzioni la Regione comandi proprio personale presso le comunità montane delega credo che in fondo il personale del dei servizi potrebbe benissimo
Fare servizio presso le comunità montane quindi ovviare questo forse di corso è abbastanza difficile perché ci si dovrebbe scontrare con il personale invece
Altro esempio da farsi circa la mancanza di decisione della Regione nell'attribuire un preciso ruolo le comunità montane
Riscontrabile nelle indecisione della medesima ad affidare loro la gestione del patrimonio e Giarda
Questo discorso noi lo stiamo portando avanti da un anno e mezzo da un anno e mezzo la Regione ha abolito l'azienda regionale foreste la proposta di legge regionale parlava di gestione dei territori e zar nelle province dell'altra dell'alta Emilia il discorso si è arenato per situazioni particolari della Romagna noi riteniamo che se una politiche per i territori Elisa deve essere fatta deve essere fatta sia folli come Piacenza perché altrimenti non avrebbe significato
L'altro discorso è la delega per la bonifica montana
è un discorso nel quale noi abbiamo preso ha preso con soddisfazione una comunicazione di studio da parte dell'assessorato alla programmazione
Che è stata detta dall'assessore Cocchi nell'incontro avvenuto a Reggio Emilia
Concludendo si può affermare che a fronte di una decise dichiarazione di volontà da parte del legislatore nazionale
Che ha affermato con la legge mille centodue era poi la centoquarantadue la peculiarità e la rilevanza del territorio montano e di conseguenza delle comunità montane
Non si riscontra un analogo atteggiamento da parte del legislatore regionale
Alla luce della recente legge numero novantasette nazionale
Si ritiene che la legislazione regionale si adegui e dia corpo alle norme statali in modo da garantire un preciso ruolo funzionamento delle comunità montane io ho finito credo però che su quest'ultimo paragrafo
Quello che vi accennavo prima il discorso di riordino delle comunità montane con l'ultima parte che riguarda l'adeguamento della normativa regionale porti delle luci ha delle domande che noi c'eravamo sempre porti e noi ritentare chiediamo alla Regione
Quello che abbiamo chiesto l'altra volta e che non ci è stato dato cioè di poter collaborare come Uncem avevamo proposto avevamo costituito un comitato dei segretari delle comunità montane per una proposta di legge regionale che poi è stato completamente disatteso dico sulle nuove deroghe che le Regioni intende o allo studio di volere dare le comunità montane ecco chiede questa questa collaborazione io devo dire che tra l'altro
Per tutti quelli che sono invece le cose di normale gestione quindi rapporti anche sul contributo leggi particolari la Regione ha istituito un ufficio montagne col quale noi collaboriamo e ci troviamo bene grazie
Grazie Giannini Luciano Vandelli
Le cose dette
Mi stimolano non parlare
Soltanto giusta metro Politano
Il fondo faccio sempre fatica a distinguere il ruolo di assessore non so se riconosce uscirò dal mio ruolo d'assessore diciamo che posso parlare come membro della commissione legislativa sia pure in sonno dunque è stato momento
Diciamo che il tema dei piccoli comuni mi
Sollecita fortemente perché è un tema che certamente a una lunghissima storia
Accompagnata da un in mobilità complessiva
Impressionante voi pensate soltanto un dato
Che rispetto alle misure cioè nello novanta in tutto il dibattito sulla
Previa fusione o previo riordino dell'ordinamento dei comuni quindi prima le dimensioni o prima l'ordinamento si decise prima l'ordinamento per avviare il processo di fusione
E la centoquarantadue previde una serie di misure bene a a quattro anni di distanza il numero dei comuni non solo non è diminuito ma è aumentato
Siamo non di molto ma l'incremento è costante
E quindi c'è un segnale decisamente
Significativo in su cui ci urla spazio su quello che è il risultato concreto a risultato concreto però si contrappongono alcuni dati in un senso diverso ad esempio la legislazione regionale ha cominciato a muoversi soltanto in tempi recente c'è un nuovo interesse per questo per questo tema
Con varietà però di posizioni sci mi pare siano quattro le leve regioni ordinarie che hanno legiferata
Più una quinta una regione speciale Trentino Alto Adige
Delle quattro regioni ordinarie che fino ad ora hanno legiferato talvolta anche con previsioni
Interessanti hanno tuttavia sorretto finanziariamente con somme del tutto irrisorie se non
Proprio inesistenti c'è qualche legge regionale non ha previsto fondi qualche altra idea previsti solo Trentino Alto Adige è invece intervenuto con dieci miliardi all'anno su queste sono su questa legge il surf
Dieci però non
Però attende è vero quelle però la situazione tre dall'Alto Adige del tutto anomala rispetto alle situazioni deleghe regioni come la nostra perché la nostra regione non è né il Piemonte
Con i suoi mille duecento comuni grosso modo nella Lombardia con i suoi mille ottocento
Da noi non è un problema
Generalizzato
è un problema che riguarda che può riguardare che può interessare alcune situazioni specific
Da qui credo l'interesse di un
L'intervento su questa direzione e l'interesse per l'esperimento Valle Santerno per alcune altre situazioni che possono essere sperimentali
E proprio con me
Avvio di una procedura concordata
Che può essere fortemente
Incentivata spinta coordinata dal regione
Tenendo conto del di tutta la gamma delle possibilità
Ma quale gamma può prevedere
Forme di partendo da forme di collaborazione
L'utilizzazione dell'Unione
L'utilizzazione della Comunità montana io credo che la l'accendo quarantadue quando considera la Comunità montana abbia tenuto conto correttamente di una diversità fondamentale che esiste nella realtà cioè in semplifico
Le comunità montane sono state nelle varie regioni talvolta delle cose enormi con delle assemblee immense che si riunivano una volta all'anno e parlavano di cose molto generiche talvolta invece la concentrazione di l'associazione di alcuni pochi comuni e accompagnate da un peso anche gestionale
Se ci sono delle visioni molto diverso e che stanno alla base di scelte legislative di questo tipo
E credo che questa di felicità incida anche nella frase laddove la centoquarantadue prevede la possibilità di trasferire il ruolo del unioni nella comunità montana
Se ci può essere qualche comunità montana che si presta a svolgere un ruolo robusto di coordinamento anche pensando Mammano di incentive la fusione qui credo che più che ragionamenti generali sul ruolo stesso delle comunità montane
Occorreva muoversi caso per caso verificare le singole situazioni perché credo che anche nella nostra stessa regione dove ripeto c'è più omogeneità che in altre
Questo diversità di interpretare il proprio ruolo ci sia stato e questa diverso sensazione del rapporto tra comunità montane comuni ci sia stata
Questa varietà
Da situazione situazioni
Vengo alla
Alla aree metropolitane ricollegandomi proprio a questo riferimento alla flessibilità ecco ricattava
Prima socio del Marinucci
Adesso ci troviamo di fronte ad una scelta legislativa che di demandare ogni opzione alle lì ai livelli locali livello regionale
Anzitutto il quale facoltizzato ma non obbligato a istituire una città metropolitana
E qui io credo che il discorso abbia molto a che vedere con il ruolo di governo del del sistema locale che la Regione può assumere in un sistema federale
Nel senso che se ci muoviamo in questa prospettiva non è più necessario e probabilmente non è più nemmeno corretto che il legislatore statale disegni il modellino
A quel punto
Occorrerà che le Regioni stesse valorizzino tutta la
Gamma
Di queste delle possibilità per governare le grandi aree urbane
Perché questo credo sia l'unico dato comune ecco di recente abbiamo fatto una riunione con le grandi le situazioni considerate Città metropolitana dall'area metropolitana la centoquarantadue
Ed è emerso un elementi importanti
L'interesse per questo tema non è affatto caduto
L'interesse per le problematiche di area vasta esiste anche laddove non si pensa minimamente a un'istituzione della città metropolitana ai sensi della centoquarantadue si sta aprendo una divaricazione
Tra un nucleo di cinque città che
Puntano
Alla realizzazione della città metropolitana ai sensi della centoquarantadue che hanno la possibilità o perché la Regione sta muovendosi per delimitare
O perché dal basso sta nascendo questi aumentando quest'l'iniziativa
E altre citati non considero soltanto le nove considerata centoquarantadue all'interno delle regioni ordinarie ma anche complessivamente quelle speciali quindi con riferimento in particolare Palermo Catania Cagliari e c'è un interesse anche di Trieste
Dicevo al di là
Quindi delle formule rigide ciò che accomuna queste situazioni è il tentativo di trovare delle risposte nuove a politiche che ormai non possono Sergio più gestite dagli assetti esistente
E allora ho l'impressione che si vada in questa fase a una panoramica divisa da un lato tra coloro che puntano a darsi una struttura solida la città metropolitane istituzione quindi ente territoriale dall'altro lato coloro che puntano ad accordi simile a quello che si è messo in atto nel territorio bolognese ma le due vie sono loro a volta fortemente diversificate
Perché c'è chi sta lavorando su accordi estremamente flessibili
Ad esempio mentre nel caso bolognese già musa di contenuti amministrativi minuti c'è chi pensa semplicemente ad accordi che prevedono la conferenza dei sindaci quindi soltanto un luogo di coordinamento
E e viceversa dalla anche da chi punta alla città metropolitana c'è una gamma
Di possibilità molto varia non solo sull'antico problema del delimitazione territoriale ma anche e soprattutto proprio nella concezione nel irrobustimento o meno dei poteri che si collocano in campo al livello metropolitano
Ecco io ho l'impressione quindi che su questo il ruolo della Regione sia determinante
Per giocare oggi e ancor più nella prospettiva federalista una gamma di possibilità
Tra le aree di flessibilità di differenziazione tra le aree metropolitane ognuna delle quali alle proprie esigenze e non a caso in tutti i Paesi d'Europa
Ogni Area metropolitana delle sue peculiarità ordinamentale rispetto alle altre aree dello stesso papa il Paese Madrid ha una disciplina molto diversa da quella di Barcellona Parigi alla disciplina molto diversa da quella
Di milioni o di bordo
Ma anche flessibilità all'interno delle aree metropolitane
Nel senso che la opzione il problema territoriale non può più ridursi soltanto al stiamo sull'area stretta o sull'area vasta
Perché anche ha fatta la scelta di delimitazione
Non c'è dubbio che possono verificarsi e sono emersi un po'in tutte le situazioni di cui si è parlato nel riunione
Dati di di intrinseca diversità quindi l'esigenza di dare risposte articolate
L'esigenza di tenere conto delle peculiarità di zone montane ad esempio o di tenere conto delle peculiarità di zone che hanno propri polli amministrativi propri pollici sostanziali
Ecco su tutti questi versanti mi pare che il progetto rappresentato dalla giunta del regione Emilia Romagna abbia punti di grande interesse e dunque mi pare rifletta benissimo lo spirito
Con cui si è mossa
Dal basso la nostra iniziativa e dunque da parte nostra ci sarà la massima attenzione in ogni passaggio al fine di potere pienamente riflettere nel questo assetto
Le concrete esigenze delle varie
Del della nostra realtà
Probabilmente lei questi grazie Luciano bene
L'idea di dare i nostri lavori un carattere così molto informale come si addice a me
I gruppi di lavoro
L'invito più ad intervenire a prendere senz'altro la parola credo la soluzione più opportuna sia chiunque viene si siede sia questo tavolo
Chi vuole cominciare prego finalmente chi interviene si presenta da solo perché ho alcune riconosco e altri no
Ma forse è meglio è meglio qui al Paolo
Mi presento sono mi chiamo Biandronni Giancarlo sono il presidente della comunità montana dell'Appennino forlivese intervengo su due temi sul ruolo delle comunità montane come possono incidere superare alcune difficoltà che sono presenti nei piccoli comuni dell'area montana e quindi anche in questo discorso di integrazione che però è un discorso diverso rispetto a quello dell'unione della fusione
Anche come indicazioni tenendo conto anche dei ragionamenti fatti dall'assessore anche dal professor Vandelli
In modo da da vedere se è possibile poi di rendere operanti alcune cose che sono già presenti anche nella legge novantatré
E cioè dare le gambe ha già quello che la legislazione attuale prevede perché in realtà c'è uno scollamento tra quelle che sono le cose che noi andiamo a fare e le possibilità concrete per poi poter realizzare alcuni obiettivi quindi parlo anche di esperienze concrete
Molto sì in maniera molto rapida e sintetica le comunità montane oggi hanno almeno due deleghe da parte della Regione Emilia-Romagna in maniera netta e chiara che sono quelle della forestazione dell'agricoltura
Però anche per quanto riguarda la gestione delle deleghe le comunità montane fanno utilizzazione di personale non proprio primo elemento da chiarire quindi di dotare le comunità montane del personale
Che fra l'altro può essere riutilizzato attraverso la mobilità di organismi che vengono sciolte vedi l'ex azienda regionale delle Foreste attraverso i quali la gestione delle delle delle deleghe può diventare un fatto permanente in maniera netta e chiara rispetto ad una situazione di disagio attuale che vede una collaborazione tra le comunità montane gli uffici periferici della Regione
Che in ogni caso ecco possono essere superati attraverso questo rapporto organico tra le comunità montane e d'un personale che può essere in questo modo decentrato
L'altro aspetto delle funzioni delle comunità montane che va incontro a questo problema dei servizi dei piccoli comuni quindi che si muove nella direzione di di di alcuni fatti a livello progettuale per quanto riguarda le strutture dimensione sovracomunale che possono essere realizzate nel territorio dall'altro per quanto riguarda i servizi
Allora noi rileviamo un fatto che per quanto riguarda una serie di servizi io ritengo che non soltanto per quanto riguarda la Comunità Montana dell'Appennino forlivese ma le comunità montane in genere che sono presenti in Emilia Romagna in un gran numero di servizio ormai sono stati già organizzati su scala comprensoriale tenendo conto delle grandi città che sono presenti sull'asse della via Emilia e con un progetto organico attraverso il quale una serie di servizi che vanno dalla nettezza urbana
Ai Consorzi gas acqua e così via sono già stati realizzati i servizi di cui noi sostanza abbiamo bisogno di va a rendere più efficace più efficienti sono di altra natura il cui ci stiamo già muovendo in questa direzione
A livello sperimentale poi chiederemo che su questi fatti però ci sia in concreto da parte della Regione un capitolo di bilancio che prevede delle risorse che rendono operante questa possibilità
Una riguarda un servizio che vogliamo dare come comunità montana per quanto riguarda un Servillo un ufficio tecnico
Associato sul quale noi abbiamo già operato dove attraverso la conferenza dei sindaci che appartengono alla Comunità montana hanno già dato la loro adesione quindi di andare costituire un ufficio tecnico a livello di Comunità montane che diventa supporto essenziale sia per quanto riguarda la progettazione per la direzione lavori e per la realizzazione di un Dio nel piano regolatore di vallata un piano regolatore di vallata
L'altro elemento sempre su questo esperimento che presenteremo poi il Progetto io mi auguro sul sul sul Obiettivo cinque b della Comunità economica europea è quello di informatizzare poi il tutto in modo che questo ufficio posso essere collegati con i singoli uffici comunali dei singoli Comuni
L'altro aspetto de una richiesta che emerge da alcuni sindaci che della quale partiremo in un momento successivo qualora qualora la cosa vada avanti
Ed è un'esigenza che nasce anche dei ragionamenti che venivano effettuati questa mattina noi riteniamo che in un tempo sufficientemente rapidi e si andrà ad una riforma della fiscalità
E che quindi in qualche maniera l'autonomia fiscale da parte degli enti locali anche di quelli piccoli diventerà superiore anche se già oggi Boy la capacità impositiva di questi comuni già si muove in alcune direzioni
E quindi se queste esigenze di mettere in piedi un ufficio
Che si muove in questa direzione a livello di Comunità montane che può essere di ausilio per tutti i comuni che sono nel territorio quindi in sostanza l'il problema che noi ci stiamo ponendo non è tanto quello di andare al superamento dei Comuni in termini di unione o di fusione ma è quello come comunità montana di dotarsi di alcune strutture altamente qualificate per andare a far sì che alcuni servizi di cui i piccoli Comuni ebbe bisogno di Nintendo operanti su questo ecco noi ci stiamo abbiamo già il Progetto pronto e realizzato non troviamo però alcuna risorsa da parte della Regione almeno al momento anche se so che c'è un capitolo di bilancio apposito
Attraverso il quale dare il via a questo tipo di operazione per poter supportare l'operazione almeno dei primi anni in modo che in quest'operazione sulla quale poi i i piccoli Comuni son d'accordo ad accollarsi l'onere in gran parte del costo di questo tipo di servizio che ritengono indispensabile
Possa essere realizzato attraverso l'integrazione di finanziamenti che possono arrivare
Da parte della Regione
Vegetariana
No io siccome se lo stesso mi chiamo Marchignoli sono presidente della comunità montana padre Sante
E il sindaco anche di uno dei quattro Comuni lo dico perché siccome sono stati portati ad esempio come una delle Tosi per la realtà in cui andare dalla fusione dei Comuni
Credo che sia importante fare qualche riflessione in questo senso
La prima è questa io ho condiviso
Il taglio della legge regionale uno
Che dava la facoltà e cerca di regolamentare anche alle comunità montane di trasformarsi in Unione dei Comuni
Considerando questo appunto per quello che è cioè una facoltà che va calibrata caso per caso
Io sono perfettamente consapevole che vi sono realtà in cui ha assolutamente velleitario realtà montane
In cui è assolutamente velleitario è improponibile e pensare ad una Unione ad una fusione di Comuni
è vero però che possono essere altre realtà
Che queste condizioni possono averle
Che possono cioè a trovare nella fusione dei Comuni uno strumento istituzionali più idoneo
Al governo dal loro territorio e alle risposte dei cittadini
è per questo che ho considerato utile da parte della Regione prevedere quell'articolo all'interno dalla legge uno
Tra l'altro presentato anche insufficiente per quello che stato un dibattito dentro luce unico tra coloro che ritenevo dovesse essere ancora più forte da un punto di vista poi di rosso monopolista della regolamentazione delle costa prevederne insomma tant'è che io credo che vada corretto
Comunità montana è
Formato da quattro comuni che tutti insieme
Informano sette mila novecento abitanti
Lungo un'unica asta fluviale che è quella del Santerno
Sono circa duecento chilometri quadrati in tutto il territorio
E è nata ormai da tempo una consapevolezza tra i vari amministratori che si sono succeduti
E tra le varie generazioni di ministro le soluzioni in questi anni
Per cercare di andare ad una gestione associata dei servizi
Tant'è che se siamo arrivati oggi e se c'è un dibattito anche teorico perché badate io non sono qui a dire che tutti coloro che hanno responsabilità politico istituzionale in quel territorio siano schierati su questa posizione si va d'accordo c'è un dibattito chiaramente io sono tra coloro che sostengono che io
è giunto il momento di tentare un ispirare un esperimento su un di fare una simulazione
Cioè in questi anni noi abbiamo cosa abbiamo fatto
Con la consapevolezza che raggiunti i proverbi andar razionalizzare questi servizi per renderli più efficienti ridurne i costi farne qualcuno in più
Abbiamo unificato Jacko che gestendole come comunità montana presso la delega dei Comuni hanno fatto diversi servisse degli elenco che sono assistenza agli anziani tutto il ciclo sia delle case di riposo si entrasse domiciliare cioè di quelle economiche
I comuni non si occupano i Comuni in quanto tali non si occupano più per nulla da tre anni dell'assistenza agli anziani in tutte le dalla Comunità montana
Lo fa la Comunità montana coi propri organismi con la propria convinzione che ha fatto con la usura in cui in modo tale che utilizza sistemi sociale per fare le graduatorie per seguire il casi particolari eccetera
Con tariffe unificate
Di accesso e comunque con regolamenti unificati per cui non esiste più come era prima che l'anziano del comune di Castel del Rio a un trattamento diverso rispetto con il Comune di Fontanelice di Casalfiumanese
Con una quota di partecipazione a queste spese che deriva dai trasferimenti comunali a secondo bilancio preventivo che i singoli perché la Comunità montana fa e da il Bilancio diretto della Comunità montana
Questo è uno dei servizi l'altro il trasporto scolastico
Noi siamo andati attraverso una discussione politica un orientamento preso all'interno dalla Comunità montana che tra l'altro apro una parentesi abbiamo cercato di formare nei propri organismi istituzionali
Beh ipotizzando la già come un ente di governo sovracomunale reale nel senso che l'aggiunto della comunità montane formata dai quattro sindaci
Dei quattro comuni perché abbiamo queste condizioni puramente chiara con la Comunità montana che ha dieci Comuni quindici comune potesse diversa per cui questo non è possibile ma abbiamo fatto una giunta in cui il presidente un sindacato gli altri assessori sono i sindaci
E tutte le settimane se mi se la Giunta e discute non solo delle questioni inerenti al ruolo istituzionale specifico delle comunità montane ma del governo complessivo del territorio
Per cui servizio scolastico stessa cosa
Abbiamo deciso in Giunta in quanto sindaci per cui che andavano poi nelle proprie giunte nel proprio consiglio a discutere di queste cose ma l'orientamento assunto l'origine lì
Abbiamo deciso in Giunta di non di andare gradualmente ma mano che si liberavano i posti per il pensionamento alla non copertura dei posti per gli autisti dello scuolabus
Abbiamo appaltato il servizio ho chiesto un contributo alla Regione
Per sul diritto allo studio
E gestiamo oggi il servizio di trasporto scolastico in tutti e quattro i Comuni prima c'erano solo tra i Comuni con un servizio in cui non l'aveva
Dava dei contributi alle famiglie
Anche qui piano con disparità di trattamento
Oggi da due anni a questa parte gestiamo noi come comunità montana decidiamo le tariffe gestiamo con un appalto a una un privato il trasporto utilizzando i mezzi di proprietà comunale trattano cercato anche di non sprecare risorse in questo insomma
è chiaro che qui è stato utilizzato di decisivo il contributo regionale perché senza contributo regionale non si riusciva a mettere a regime questa cosa per questo poi dirò una cosa che i supporter di legge che ha del novantuno che mi pare un po'vecchio ma di uccidere parlarci un po'meglio secondo me va be
E terza cosa polizia municipale
Noi abbiamo
Abbiamo
Fatto una convenzione tra il Comune e la Comunità montana per la gestione associata dei vigili urbani dei singoli Comuni
In modo tale di avere almeno è chiaro che questa era una cosa risolutiva tutti problematiche ci possono essere intorno a questa questione perché sappiamo che ogni Comune avendo uno due vicino al massimo sappiamo noi retta quante cosa devono fare però almeno nei periodi estivi nei periodi nelle domeniche più in cui c'è un flusso turistico maggiore nelle stazioni diciamo di emergenza oggi siamo in grado di poter avere quando c'è bisogno una pattuglia di vigili
Cosa che prima non era possibile perché ogni comuni dice rispondeva risponde al proprio territorio con questa convenzione il vigile di Castel del Rio può andare a fare il suo servizio nel comunicato a firma Nese
E viceversa naturalmente
Facendo anche le multe certamente certo certamente che facendo le modalità è chiaro a casa a più mani abbiamo gestiamo la politica degli appalti sui servisse ad esempio trasporti il la raccolta di rifiuti solidi urbani
è la comunità voi mi fermo anche se non mi annoio è la Comunità montana che da tre anni a questa parte
Appalta per conto dei Comuni la raccolta dei rifiuti e in questo modo che ha abbassato i costi
Perché un conto è fare quattro appalti per venti cassonetti un discorso farne uno per trecento quattrocento cassonetti sono abbiamo passato i costi quindi su questa strada noi ci siamo incamminati da qualche anno questi sono diciamo i risultati alcuni vi sono alcuni figli dettagliato diciamo così più importante
E ora però ci siamo trovati di fronte a un problema pragmatico pratico di questa natura
E cioè discutendo
Tra di noi della uniformità ad esempio di trattamento tariffario dispetto tutti i cittadini del nostro territorio
Finché siamo di fronte alle diciamo alle tariffe che non sono tributi allora riusciamo a concordare perché abbiamo trasferiamo alla Comunità montana ripeto queste
Queste queste cui tra la stessa di anziani stesure ciliare la panchina se Sonia sulla delibera della Comunità montana il trasporto scolastico pure ma a ma porto un esempio l'Rsu è un tributo
Che la Comunità montana rimanendo tale così come
Non riesce a avocare a sé evocare asse
Perché non ha le condizioni giuridiche per poterlo fare
Allora noi cerchiamo di uniformare le tariffe attraverso un confronto politico poi ci troviamo a dover fare i conti ognuno nel proprio comune con le proprie differenze strutturali
Questo ho detto l'ho detto la residua potrei dire la cosa potrei dire altre questioni insomma
Quindi
Seconda questione gestione del territorio piano regolatore generale ora è vero che è possibile
Già oggi attraverso una delega a fare un piano regolatore di vallata
Ma poi rimanendo così il quadro istituzionale va gestito per forza
Da quattro amministrazioni diverse una volta fatto glielo dico al e quindi mentre potremmo avere una sorta di una situazione di avere un po'un vero e proprio pc o di piano uniformando le piante organiche
E avere in modo tale il in questo modo un ufficio di piano che è formato da cinque a sei geometri da un architetto da un ingegnere
Quindi avendo avere un un pool una squadra che chiaramente può andare verso la specializzazione
E può quindi a fornire un servizio migliore e un controllo è un governo migliore del territorio oggettivamente perché oggi sappiamo che ogni singolo comune a un geometra Massimo due si occupano di tutto di tutto
Dalla recupero delle salme nei cimiteri perché devono seguire loro le pratiche burocratiche alla progettazione delle opere più importanti di carattere comunale
Al rilascio dell'abitabilità eccetera è chiaro che questo è un problema che ne vogliamo cercare superare e ciò farà strutturalmente soltanto se sì
Sui se è possibile unificare le piante organiche e quindi superare la frantumazione di carattere istituzionale
Allora questo è diciamo il quadro che ci ha fatto ragionare per dire
Cerchiamo di impostare una soluzione di fusione
Ora è chiaro che questo non è una cosa fatta
Non è garantita che andrà a finire così
E non è quindi certo che andrà a finire così perché sappiamo che vi sono delle resistenze che vanno superate in che modo già tentati sicuramente morto
Io dico facendo una simulazione progettuale
Da sottoporre ai cittadini attraverso un voto referendario
Di che cosa significa avere un comune solo invece di quattro con la comunità montane
Solo così
E questo mi pare l'approccio serio
Si può arrivare a un esito di questa soap di questa situazione e sono in quel momento si deciderà
Noi siamo io mi sto battendo in modo forte contro coloro che vogliono fare subito questo referendum senso con un progetto di fronte senza avere una diciamo questa simulazione perché mi pare che non ci sarebbe il termine di confronto su non non non tanto tra me sindaco e il capogruppo della consigliare che è contrario ma tra i cittadini interessati naturalmente a questa cosa quindi voglio fornire loro un progetto si motivo di quello che significa
Poi naturalmente io dirò la mia gli atti diranno la loro coniughino dirà la propria e cittadini decideranno andando esprimendosi con con un voto referendario
Questo quindi al percorso che noi intendiamo il fango vista metodologico
So già che c'è una resistenza anche in casa nostra sono visto le reazioni anche gli articoli appare sul giornale
Quando la Giunta regionale ha presentato i tre progetti di legge sosta ora però su quella di legge voglio dire una cosa due cose anzi primo
Le comunità montane che dovessero essere superate dalla fusione di Comuni
In quei territori necessarie per il Comune che esce fuso dalle contati dalla
Dagli altri avrà sulla fusione con gli altri deve mantenere in capo a sé le funzioni che le comunità montane oggi hanno sulle leggi speciali
Questo se no è un handicap voglio dire sull'agricoltura
Sulla forestazione
Bisogna che vi sia un presidente un provvedimento legislativo regionale che preveda questo
Perché altrimenti è chiaro che il mondo Grigolo giustamente ad esempio
Non potrebbe seguire questo tipo di progetto perché si che interessano i progetti sulla scuola sulla sulla viabilità
Sulla sugli episodi urbani sugli anziani eccetera sul PRG però sommario di questo una questione che e qui non è previsto né sulla parte per cui occorre che la Regione recepisca questo dato
Seconda questione incentivi economici va bene poi chiaramente non possono essere quelli previsti
Dal progetto di legge che in cartella stamattina sono devoto novantuno poggia l'avevo visto
Sì insomma sono somme ridicole ma sopra loro bisogna puntare chiaramente ad accordi di programma
Tra la Regione e quelle territori in quei territori che simile che cercano di perseguire questa strada
Accordi di programma che prevedono un programma di potenziamento di quali di sviluppo qualitativo e quantitativo dei service finanziato con contributi regionali rendendolo esplicito questo
Perché altrimenti se voglia puntare potrebbe poi va quintale questo obiettivo per poi portarlo a regime queste un dati o da pagare c'è poco da fare
Quindi non possiamo pensare di risparmiare i duecento e i trecento milioni
Per poi perché questo significherebbe mantenere lo status quo
Mantenere lo status quo
Quindi io sono d'accordo che entro dieci anni va dall'esaurimento questo perché dieci anni servono per andare a regime con la nuova situazione
Ma devono essere concreti e venti milioni a Castel del Rio
Non me ne faccio nulla divinitus detta così insomma da di assoluta va chiaramente poi messa così Ventimila l'abitante non me ne faccio niente non mi serve
Allora è chiaro che la regione del deve risolvere questi due problemi
Questi due problemi
Terza questione più si può parlare di sola comunità montane della
Delle delega delle funzioni da un
Però Mental numericamente sono d'accordo
è chiaro che ci vuole il personale
Lo dice il precedente la Comunità Montana la propria anima
è evidente questo personale però va
Va pagato non possiamo pagarlo quel bilancio delle comunità montane voglio dire se ci viene detto comandato o distaccato a carico dei nostri bilanci
Noè meglio che le deleghe che abbiamo ci manchi incentiviamo quelle noi chiediamo di più
Perché sappiamo benissimo come sono messi i bilanci correnti le nostre comunità montane noi abbiamo dovuto
Come dire mettere insieme il non andare ad assumere il segretario titolare anche se la se previsto la legge uno
Nel novantatré per cercare di risparmiare quei settanta ottanta milioni che costava segretario
Abbiamo quindi fatto un diciamo un contratto col segretario di un comune dei quattro comuni tra l'altro il Santerno che Pasquetta alla Comunità montana
Questa la situazione che
Mi pare che sia complessiva sui bilanci correnti dalle otto e comunità montane non è che possiamo applicare Licia etnici
Aumentandolo dello zero cinque e l'uno per mille l'aliquota insomma ignoti Bilancio totalmente derivati
Per cui è vero che ci può chiediamo nuove funzioni chiediamo nuovo personale fa queste funzioni però accanto a questo corre questo personale non venne caricato pubblicato al grande reputa montare che altrimenti il giochino nonché
L'ultima cosa la legge novantasette
Ci sono delle la risonanza sette trasferisce alle Regioni competenze dalle regioni delle competenze per attivare questa legge su diversissimi campi io chiedo che la Regione
Si dia una mossa su questo
Perché ha creato delle aspettative prese novantasette probabilmente anche esagerate ma comunque su alcuni punti strame interessanti su cui ha competenza la Regione penso alla residenza penso agli incentivi ai commercianti penso a queste cose è la Regione che beffa degli atti per indicare i luoghi eccetera
E quindi mi pare che sia giusto il bene che la Regione queste cose le fa grazie
Fino a fare che qui abbiamo avuto un punto di vista
Precedente quello che conta
L'esperienza faccio solo un'osservazione
Richiamo diciamo alla debolezza degli incentivi finanziari che sono previsti nel progetto di legge che abbiamo assunto dicevo prima che quel progetto di legge è un progetto di legge di iniziativa Consiliare che a questo punto la la Giunta assume come suo è chi ha fatto che vuole inglesi allora l'onere condizione se non di fare diciamo su questo versante delle operazioni di carattere di carattere simbolico anche se poi
Che prima quindi
Questa mattina non sono andati poi molto
Molto al di là io penso che sì su questo tema diciamo
In mezzo
Venne così risulta da una serie di elementi in varie aree territoriali della Regione un interesse effettivo una chiave appunto che si dice si suppone delle reazioni emotive problemi di identità si dà il senso di un guadagna per il cittadino credo che aiuto regionale debba fare una una riflessione senza veline che sulla materia finanziaria
Siamo tutti insomma no sul sul sull'orlo di un abisso
Io ho sentito qui diciamo le prime flash
Gli studi delle audizioni d'ordine rimasta previsioni
Guardi erano i primi accenni alla relazione della legge finanziaria fossimo
Non c'è molta differenza come quello che sentiva prima
Prego gli aumenti dell'intelletto tenuta
Sì io sono tedeschi della Comunità montana nove Valsamoggia
La Comunità montana nove e nuova accennata dal riordino ed ha cominciato a funzionare diciamo se costituita gennaio di quest'anno
E ha cominciato a funzionare un voto nemesi dopo nuovo sono anche uno inseriscono ma in seguito politica amministrativa per cui probabilmente molte delle cose che dirò saranno anche fuori luogo ma è il problema più stati posti non meramente stimolante soprattutto con l'introduzione ecco la Comunità montana nove Valsamoggia di Bologna se è e dentro il quadro prospettato prima da dall'assessore Vandelli nel senso che non abbiamo il doppio problema dell'area del collegamento con l'area metropolitana e con l'unione dei comuni e mi spiego in fretta aree metropolitane hanno e abbiamo tutta la questione eserciti anche all'interno della della Conferenza metropolitana inserì nostri tecnici per discussione al tutta la questione aperta relativa alla suburbana las l'asse valuta mese eccetera non entro nel merito dei temi su questa questione abbiamo avuto posizioni comuni con almeno due enti locali che non fanno parte della Comunità montana che sono Bazzano e Crespellano
Con questi due enti locali tra l'altro era già in corso un'ipotesi precedente alla costituzione dello della Comunità montana di unione dei servizi per cui la Val Samoggia sarebbe andata scusa di unione dei Comuni
Per cui la Valsamoggia si presentava con una proposta di unione dei comuni che erano Crespellano Bazzano Monteveglio Castel di Serravalle e Savigno
Contrapposizioni Savini essendo di amministrazione diverso non ancora definita ma non definite neanche nell'area metropolitana tra l'altro
La Comunità montana uno costituite invece a allargato l'area della Comunità montana a Monte San Pietro quindi Valle del vino e a tre comuni ogni Della Valle del Samoggia Castel di Serravalle Savigno e Monteveglio lasciando fuori due comuni balzano e Crespellano che invece facevano parte o quanto meno e non già intenzionati a lavorare sull'ipotesi di unione dei Comuni
Ora se per tutte le attività che abbiamo programmato come comunità montane in un modo o nell'altro poi entrano nel merito in questo modo perché ha creato dei problemi non da poco all'interno dell'area siamo riusciti comunque a lavorare insieme certamente l'ipotesi futura che quella da domani noi possiamo già ipotizzare l'unione dei Comuni nella nostra vallata ci apre un piccolo problema che mi sembrava una proposta di legge se l'unione è anche con Monte San Pietro che supera i cinque mila abitanti balzano e Crespellano che supera i cinque mila abitanti dove li mettiamo
O troviamo una scappatoia oppure un'unione che di fatto poteva Zanasi rischia di non nascere di spostarsi su una vallata che non era originariamente quella prevista anche se possiamo quel lavorare insieme
Ecco questo è un problema che io pongo perché ritengo che questa comunità montana nuova nata è una comunità di cerniera punisce
Tutta la diciamo la pianura l'asse balza danese diciamo con la montagna nelle due direzioni sicuramente la parte di Zocca modenese e la parte di Vergato eccetera e quindi deve avere questi due tipi di riferimenti ecco detto questo noi proprio perché partivamo da zero nel senso che eravamo nuove comunità non avevamo niente come tipo di riferimento abbiamo ritenuto che la Comunità montana non deve essere un altro ente e qui è già stato detto mi sembra chiarissimo che non sto a ripetere cioè non l'esponente locale che fa delle cose da proporsi poi deve essere un ente in pratica è che si assolse comunicò le visite dei comuni per poter lavorare insieme
Da questo punto di vista prima ancora di parlare di unione dei dei comuni
Meritavamo di andare di rituale quand'era quali erano le necessità dei comuni diciamo infuso Ceccato individuare su quali cose i Comuni potevano mettersi insieme subito perché questa è la proposta iniziale
Ecco allora che immediatamente è nato il problema già citato da qualcuno dei carichi della normativa sui tributi per esempio
Quattro Comuni associati dalla Comunità montana hanno previsto una normativa comune per cui quattro Comuni hanno normativa comune
Ecco il problema che citavo prima però
Per esempio i quattro comuni da comunità montane hanno usufruito d'un intervento finanziario anche della comunità montane che abbassato i costi per questo tipo di attività
Gli altri due comuni che hanno lavorato con noi Bazzano Crespellano non hanno usufruito di questo per cui faccio un esempio Savini ha pagato
Due milioni per questo studio perché integrato e due milioni della Comunità Montana Val d'hanno però dovuto pagare quattro milioni cioè cittadini o comunque enti locali viaria simile
Pagano quote diverse a seconda che la Comunità montana posso intervenire o non possa intervenire in quanto non fa parte del suo territorio
Quindi il problema di rivedere quest'area diventa un problema importante
L'altra questione è la questione dei carichi di lavoro
Noi credevamo che crediamo ancora
Che la questione dei carichi di lavoro così come era venuta fuori dalla normativa Cassese fosse l'elemento fondamentale sul quale rilevare le necessità del territorio intermedio organizzi e di programmazione
Su questo i Comuni si sono associati stanno studiando insieme attraverso il discorso del attraverso lo studio intervenuto incorre in cui intervenuta anche la lega come consulenza stiamo stavano studiando gli elementi da questo punto di vista ecco recavamo che questi obblighi dico ritenevamo perché poi la normativa Maroni ha un po'sconclusionato la questione comunque credevamo che queste potessero essere elementi importanti
Su questi elementi importanti però ancora i contributi e non tutti interni cioè comunità montane e comuni non c'era apparso e non ci è sembrato che ci fossero possibilità di interventi esterni per abbassare anche i costi di questo tipo di studio
L'ultima questione non entro il carico degli uffici tecnici perché Cuanza tolto dagli altri presidenti è uguale a quello che stiamo tentando Nori vorrei citare invece la questione della formazione della formazione dei ragazzi del dalla scuola proprio da questo punto di vista ritengo che è un settore nuovo ne abbiamo cercato anche nei progetti libero eccetera se c'è un dei riferimenti e non per noi non ce n'erano può darsi che ci saranno probabilmente è il discorso è quattro Comuni associati protetta un insieme in questo caso laboratori informatici per la formazione da costituire sul territorio Progetto di impatto unitariamente le scuole aderiscono tutto il potere infatti mi pare provate eccetera
L'unica forma di finanziamento però la legge regionale sei sul diritto allo studio
Cioè a livello di riferimento cioè come gli con me
A livello di riferimento come Comunità montana come rapporto come associazione di Comuni non abbiamo altro riferimento che la legge sei
Che era partita carica dei soldi che adesso sappiamo che gira attorno ai sessanta milioni a livello provinciale quindi non crediamo che posso darsi molto da questo punto di vista come aiuto
Crediamo che atterrò a questi tipi di iniziative di proposte che vengono coordinati in questo modo siano l'elemento che introduce l'Unione
E quindi che dovrebbero essere o trovare una forma una qualche forma di finanziamento proprio per potere poi avvicinare questo tipo di iniziative stessa cosa per il consorzio
L'ultima due questioni perché non vorrei entrare poi molto in particolare la questione che mi interessava era quella dell'asta dei dei torrenti
Per esempio l'asta viale del Samoggia della vino su queste aste
Già da gennaio per esempio lo dico qui lo dichiara apertamente i nostri tecnici ma tutti i Comuni hanno rilevato dei problemi dei problemi nel letto del fiume
E i nostri tecnici e non cerco penso tecnici dal balcone non cercato assieme ai Comuni di individuare le forme per poter intervenire per sistemare il letto dei fiumi che non ci sembra dei due torrenti che non ci saprà sicuramente adeguato
Da allora ad
A giugno alla fine di giugno c'è stato un rimpallo tra Difesa suolo tra genio civile eccetera fino al fatto che sono arrivate quella specie di alluvione che ha sfondato gli argini per cui mette strade sonda rifare per cui abbiamo sulla nostra zona calcolato attorno ai dieci quindici miliardi di danni
Noi crediamo che una comunità montane che già aveva individuato tutto erano segnalati punti che poi sono crollati era stato individuato dove c'erano problemi erano stati segnalati gli uffici competenti non può fermarsi a questa situazione
Deve poter intervenire in un qualche modo perché il segnalare il dire che si rileva il problema e poi fermarsi lì è qualcosa che limita di fatto una situazione e una possibilità di intervento che è fondamentale
Da questo punto di vista son d'accordo sul discorso che veniva fatto
Prima sui più poteri per foreste forestazione agricoltura presente su delle delle che le funzioni ma occorre anche rivedere le funzioni proprie del poeta montane
Se la Comunità montana funzione di difesa del territorio del potere intervenire con le strutture con gli interventi
In questo caso troveremmo di finanziare comunque strutture con interventi necessari per poter reperire non è possibile pensare mi rifaccio anche al discorso di stamattina dei due sindaci brianzoli di Crespellano presente
Non è pensabile che di fronte a un problema conclamato visto verificato continuiamo a rimandare per anni l'intervento perché i cittadini non sono in grado di capirlo
Se noi andiamo unioni di Comuni a comunità montane che coordino più interventi finora siamo stati in grado almeno sentito quelle prime quello che stiamo facendo noi di fornire dei servizi migliori
Cioè di rispondere in modo diverso a problemi che un singolo comune non può fare dobbiamo però essere in grado di garantire questo tipo di servizio se no corriamo il rischio di creare delle strutture sopra delle altre strutture che però ritardano e non hanno funzione bisognerà trovare questo tipo di funzionalità
Simone
Dunque sono il presidente della comunità montana dell'Appennino cesenate
Intervengo stimolato dalle relazioni oltre che dagli interventi
Sin qui succedutesi proprio perché mi pare di capire che siamo oggi un gruppo di lavoro no e quindi per cercare di darci un contributo reciproco alla conoscenza delle situazioni prima che all'individuazione che subito per lasciare appresso
Secondo me delle soluzioni da apportare
Per cui
Per esempio il mio collega Marchignoli ha svolto un'interessantissima relazione sulla fattibilità
Dell'operazione mi par di capire nella sua comunità montane
Quindi in sintesi nella Valle del Santerno verso l'unione dei Comuni citando i dati che show appunto
Esatti dal punto di vista della vicinanza dal punto di vista di cui di questi quattro Comuni subito che si succedono da parte di questo fiume che complessivamente fanno del nove mila abitanti o giù di lì mi pare di aver capito eccetera eccetera duecento chilometri quadrati con anche problematiche di viabilità problematiche di servizi sociali e quant'altro del tutto simili se non se non addirittura come dire consequenziali l'uno all'altro
Io cito un caso del tutto diverso per dire che
Vedi che le filosofie delle volte latte le ha gli accapigliamo un pochino complessivamente che però non possono andare bene uguali per tutti per esempio per quanto riguarda la comunità montane che rappresento tranne che del resto anche il collega Gianni mi conosce benissimo per lavorarvi ci hanno sottoscritto è tutto l'incontrario di questo dato abbiamo i dati
E che ma si presta la filosofia dell'unione dei Comuni se non va per qualche spirito particolarmente illuminista che probabilmente qualche definirebbe anche un po'troppo fantasioso PT illuminista e vado subito eccitanti
Noi abbiamo la Comunità montana quella nuova terapeutici Sonate dataci dalla legge di riordino dell'Emilia Romagna numero uno novantatré che si compone di sette comuni
Con un'asta territoriale che va dall'estremo d'estremo di più di novanta chilometri con più di mille lire mille chilometri quadrati di
L'interesse del dell'intera area con ventitré mila abitanti conserve sì dal punto di vista dell'acqua della nettezza urbana e di quelle del gas luce e quant'altro già esperiti
Da precedenti aggregazioni dei singoli comuni attorno a determinati centri propulsore di questi servizi basti citare per tutti il consorzio dei tracolli che credo abbia fama oltre
La stesso nostro territorio e anche oltre la stessa Romagna parla potenza e per la capacità di soddisfare le esigenze i perché di tutta la Romagna e quindi
Anzi forse dove i posti dove non prendiamo racconti di Brancoli sempre quelli a che costituiscono la foce la fonte
Del Mibac del Bracco Bagno di Romagna Ticciati tre quarti dello specchio d'acqua che non prende accodare i trattori ma si sarebbe diversamente
Così gli incassi per esempio per la nettezza urbana dove abbiamo
La discarica di Gina stretto in Comuni sognando che è una discarica che serve anche qui Mezzaroma anche per non dire mezza Italia
Che si che negli ultimi anni si è trovata in difficoltà persino Firenze persino peso non so quanti altri e poi si è franata la cosa perché sono era già ripicca pur essendo una discarica di prima categoria attuata quattro anni or sono con tutti i canoni e criteri
Dei più moderni sul quale l'unica possibilità che abbiamo avuto non per volontà cattiva di nessuno ma perché così è la cosa voglio dire lasciando il Comune di Sogliano in Comune membro abbiamo stabilito convenzionalmente fra comunità montane comuni sognando che tutti coloro intendendosi comuni alcuni tramontana si trovassero nella condizione o si trovano attualmente si trova su domanda aggregata situazioni di averne bisogno
Possono accedervi a tariffe del tutto similare a quella dello stesso Comune che che ascende della discarica e che quindi la ministra come tale larga che diceva con dice dicemmo qualcheduno appunto il centro propulsore della via Emilia
La municipalizzata di Cesena che sta prendendo le reti un po'dappertutto nella baracca del Savio per cui questi dati per non farla troppo lunga prefigurano certamente una cosa istituzionalmente aggregante che tutto l'opposto idee comuni voglio dire
Io al mio caro collega Marchignoli posso dire auguri e figli maschi dovute vista perché si la si trova nella situazione l'ha detto anche lui delle più felici da questo punto di vista per identificarla in uno dei Comuni però anche qui cioè vuol dire si diceva
è necessario un altro passo che riguarda il referente Agata quindi la postura la la reale volontà esperita non solo degli amministratori
Ma anche dei dei singoli cittadini poniamo un alto esempio ne parlavamo stamattina anzi a pranzo con rappresentante della Comunità montana nuova quella nuovissima del riminese che duo comuni Torriana Verucchio che erano precedentemente affiliati alla cesenate se ne sono andati dal ventitré ottobre scorso qui nonostante che sia la la situazione più ottimale per fare dei comuni mi pare che l'undici lui stesso diceva che avrebbero delle grosse difficoltà a Santa sono a proporre a Torriana che gli abitanti di Torriana di Verucchio questo tipo di impostazione più diciamo all'estremo da un altro lato voglio dire però per dire il tutto che bisogna stare anche attenti ai quattro secondo si fanno le disposizioni per tutti o si organizzano le filosofie Petrobras vale per tutti de dobbiamo partire dal territorio dato dalle situazioni tattiche
Non essere illuministi al punto da non essere compresi perché di questo illuministiche evidentemente anche son piene anche le strade di certi fallimenti politici evidentemente quindi andarci coi piedi per terra questo non vuol dire che la Regione Emilia Romagna non ha fatto bene a fare
A mettere nella filosofia della legge uno novantatré del riordino un incentivo quanto ben una predisposizione
Di carattere estetico di carattere strutturale dal punto di vista tecnico giuridico nella legge tale per favore queste cose poi si vede che poi manca
Quella successiva di cui anche Marchignoli Biandronni hanno parlato anche dell'incentivo corrispondente finanziario che la porta una cosa non indifferente
Se tutti lo sappiamo tendine che ci tre amministrare con poca roba
Dalla miseria da quando da qualche anno che sta parlando tanto gli sforzi che facciamo a tutti i livelli
Per cui la situazione di sono anche differenti come tale vanno visti padrone francamente ma dalla seconda parte del mio intervento cercando di fare presto risulta anche un po'strana
Questa filosofia creato unità Motown non deve essere un ente locale chi l'ha detto intanto al mille la centoquarantadue novanta prevede quattro livelli di enti locali no fino a prova contrari ci sta scritto sul mercato l'articolo ma mai ne siamo ormai ci faceva precedere attestato utile c'è c'è scritto a chiare lettere di cui uno dei il quarto livello
è la Comunità montana casomai sono le leggi successive vale a dire quella dell'elezione diretta dei sindaci che interessa i sindaci non interessa e comunità montane prossima a prove incontrovertibili la comunità montane di fatto e di diritto
Un ente locale tanto è vero che può Aust che può attirare investimenti finanziamenti agire anche nei settori che non sono strettamente collegati diciamo un esempio nel nostro piccolo negli ultimi anni abbiamo dato da bere
Ai nostri comuni per quanto riguarda attivando dei
Dei finanziamenti straordinari per la Protezione civile non per fare i più bravi perché probabilmente i Comuni persino cinque non ci arrivavano attivare gli interventi della Protezione civile col sociale stiamo conducendo a livello territoriale
Un intervento la ricerca intervento per quanto riguarda il disagio giovanile molto anche
Da vista vede con protagonisti i giovani di tutta la vallata e che diciamo alla pace culminante del progetto sul turismo
Del quale la Regione non ci ha voluto delegare niente o poco meno a quanto se ne sa nella legge di riordino del turismo sono comportamenti
A prescindere dalle Comunità montane dopato delle robe io definisco bellissime definito solo io perché voglio dire se c'è un centro parla tenendo che funziona
L'abbiamo creato noi approfittando il PIL ma noi ciò quindi noi moderna sono quattrocento e voglio dirlo
Non c'è solo l'ortofrutta e un quattro che funzionano e che spero che gli sia data vita anche con l'Obiettivo cinque b questo in più delle gare d'ordinare che sulla forestazione sull'agricoltura sull'assetto idrogeologico perché il territorio e arrivo l'ultimo punto che corrompono dolente sul quale assessore Marinucci non bisogna nascondercelo c'è una corrente
Il piede con la regione Emilia Romagna perché la legge numero mille novecentonovantatré al di là di tutto in contrada incontrovertibilmente e altri e altrettanto chiaramente definisce che le deleghe in capo alle Comunità montane nel loro territorio dato sono forestazione a Sesto idrogeologico del
Del del territorio
Foto ho detto forse esagero agricoltura
Anche bonifica montana
Che è venuta da ultimo non a parte la legge numero novantatré ma nelle dichiarazioni programmatiche fatte a nome della giunta dall'assessore Colozzi il quattordici aprile non a Reggio ma in quel di Parma durante quota seicento verso non ce l'ho dietro ma c'è stata anche inviata letteralmente l'avete vista tutti c'è l'apertura una grossa apertura a fare della bonifica a mettere in capo in territorio montano e comunità montane il fattore della bonifica e questo anche attendendo una cosa del tutto popolare
All'incontrario di come sono visti i consorzi di bonifica e montagna che sovrasta la mente impopolari perché
Anche per loro stessa ammissione incassano cinque miliardi e non riescono a spendere neanche uno neanche un mezzo per interventi di retti dalla politica ma perché debbono a un tuo
Più automantiene assira struttura evidentemente non utili non lo dico io lo dicono loro dicevano in giunta a questo punto ci si è accorti probabilmente finalmente di cuoio anche la parte la Regione che permette almeno in montagna ebbene accorpare certe cose
Rispetto stralciando le da certe
Sovrastrutture perché non capisco perché si è sciolta l'arco a questo punto e forse
Frammentate fonologica sciogliere l'arte verso lire Larissa eccetera e i consorzi di bonifica montani rimangono così compì dove quando dei quali cittadini pagano non trovano di converso nessuna risposta quindi a questo punto ci si è accorti ride da questo problema e spero che si vada fino in fondo
Va fino in fondo col dire che appunto Andrea queste quattro delle che vanno messe in carico alle Comunità montane in ventotto e per far questo è certamente qui i finisco rivolgendomi un'altra volta all'assessore richiamando la sua pazienza
E la sua attenzione il fatto che comunque quanto c'era bene che bisogna avere anche gli strumenti per attuarla per cui quello quelli che hanno parlato prima di me che parlavo
Sì come comunità montane abbiamo delle piccole strutture dal punto di vista tecnico e burocratico abbiamo necessità oltre che vengono dati in capo il risolvere le risposte quindi per la forestazione l'ossequio gioco l'iter dei dei territori da attivare parlava
Agricoltura eccetera citate da ci venga dato anche il personale o col comando o attraverso e il meccanismo dell'accordo di programma vedete anche voi ma se volete far sì che l'assunto
Reali sia di una regione più leggera dal punto di vista gestionali e sia
Invece il più attenta come mi pare il caso alla programmazione e quindi anche qui ritorna il discorso dell'auto di un discorso di autonomia portato all'epoca alle proprio positive logiche conseguenti la sapete qual è la strada voglio dire
Non c'è bisogno di fare sovrastrutture di caricarci ancora che ne so di consorzi aggiuntivi per gestire il perito a realizzare fra che da noi hanno un'importanza capitale dal punto di vista agro silvo pastorale ma anche dal punto di vista edilizio rurale l'abbiamo avuto queste esperienze non abbiamo gestito ci stiamo ancora per dieci anni
Tre località che si chiama Rio Salso capi Barone Sasso di territorio di patrimonio regionale che però per ristrutturarle
Anche con i soldi del salire per la voce avuto bisogno della comunità montane che abbia attuato tutti i passaggi di tipo tecnico amministrativo del caso sono stati fatti sono stati esperiti sono andati a buon fine fino a prova contraria ecco la strada è tracciata un centro di fa dei consorzi di fare delle sopra posizione una volta che ci sono i soldi delle strutture perché era un vero sovrastruttura giudicate c'è bisogno dell'incontrare c'è bisogno di un accordo di programma che deve di appunto dal queste questioni gestionali alle Comunità montane si espropri un po'
Un po'di un la parte di questo di questa attività
Simoni come
Si è almeno un punto devo dire tipica la questione
Marco senza vittime ora ci sono come le nozze coi fichi secchi pur sappiamo bene che tutto è concesso veri che trasferimenti si è bloccato su questo il recluso la questione del personale
Questo è uno di quei temi
Sui quali io credo che al di là del grande scenario delle riforme costituzionali di cui parleremo domani
Diciamo dei segnali di innovazione dal punto di vista diciamo di una liberazione delle regioni dei sistemi regionali dedico ricettari sia possibile dare fin da adesso
Cioè non è assolutamente possibile che non riusciamo a fare questo operazioni nelle dediche dei trasferimenti della mobilità del personale che su quello che voi Novate cervicale si bloccano le cose senza avere in mano degli strumenti normativi
Ora si sa bene quanto è difficile nel pubblico impiego e anche nell'impiego regionale locale attivare i processi di mobilità
Diretto di impossibili questi processi si è che realizzare una mobilità io devo passare da un ente ha un alto da un elicottero dico a un altro da un trattamento da un altro e così via ora quando si usa questa espressione furti di lamentare il domicilio le sue lenzuola pesante Valdata Wachovia spiegate dichiara su questo versante significa
Sono di quelli che col perché
Altra materia ma non è di minore interesse dal punto di vista dei rapporti Regioni e autonomie sono di quelli che sperano ci muoviamo in questo senso
Sul fatto che il contratto se quando compatto regioni lo
Sui moderati
Ci diede gli strumenti
Andiamo bene
Comando oneroso virtù
Non è arrivino
Chiusa la palese dottor faccio io o altri voce interventi
Son guida franchismo consulente esterno della Regione
Seguire questo progetto di fusione che interessi comuni del Della Valle Santerno sarà velocissimo solo per dire che questi ultimi tra interventi dei presidenti delle tre comunità montane hanno giustamente segnalato come le problematiche che le interessano sono estremamente distinte
E questo ci pone di fronte ad un dato senz'altro chiaro mi sembra fosse stato già adeguatamente segnalato dall'intervento dell'assessore Mariuccia cioè il fatto che la Regione intende in un qualche modo assecondare partecipare dei progetti che possano eventualmente giungere all'Unione hanno favola fusione dei Comuni a seconda delle specificità che connotano le singole esperienze le singole comunità in questo senso mi limito semplici capire che il caso del dalla Comunità montana Santerno è un caso piuttosto complessa perché coinvolge non solo i rapporti fra i comuni della Comunità montana
Ma coinvolge di lettura anche Lara Città metropolitane in questo caso ci tengo anche a dire che la tutto sommato voglio dire fra gli incentivi di carattere penale
Che la Regione si dimostra
Pronta erogare a queste esperienze c'è proprio anche questa disponibilità
A partecipare alla formazione di questa simulazione a cui accennava sindaco Marchignoli il che già di per sé non è una cosa così secondaria proprio nella possibilità di poter poi prospettare alla popolazioni costi e benefici di questa operazione
Ora io credo presso così interpretando un po'il pensiero che la Regione in particolare tra Assessore Marinucci che anche questo sia un punto che possa essere messo nel piatto e vada adeguatamente valutato la Regione nella io così finisco per dire nel delle degli incontri ma ho avuto al CN fra l'altro a considerare questo progetto con un'esperienza pilota che posso non solo eventualmente risolvere il problema specifico di quei comuni ma che possa eventualmente andando in ad individuare esattamente in maniera specifica tutte nodi problematici e le soluzioni di risposta
Sì sì si incontra l'esperienza concreta posso eventualmente costituire poi il parametro sul quale valutare tutte le altre esperienze a tutte le altre diciamo volontà che stanno progressivamente emergendo a livello regionale
Finisco per dire che non c'è solo un problema comunque di incentivi di carattere finanziario da parte regionale perché la legge fra l'altro parla anche di incentivi finanziari da parte statale
E se questi progetti verranno calibrati solo su un'aspettativa di incentivi di carattere finanziario da parte del giornale io credo che abbiano le gambe corte cioè non potranno più di tanto
Avere successo anche perché ovviamente la Regione dovrà calibrarla lei in una dimensione regionale di tante esperienze per quella cosa è più complessa indubbiamente e in questo senso però c'è una partecipazione un'intenzione molto serie da parte della Regione di mette a disposizione uno spazio per andare a collaborare con gli operatori di quei comuni per verificare specificatamente quali potranno essere le soluzioni per ottenere quanto ci
Se lo fa anche io oltre Fabio quattro cinque anzi
Cosa confusissima
Che secondo me il problema della che riguardavano
L'organizzazione della maglia comunale no
Sì si riconosce un problema questo inerisce al fatto naturalmente che si reputa che questa maglia sia attualmente irrazionale
No non solo per questioni diciamo così amministrative o di economia legati alla gestione dei servizi eccetera no
Ma per questioni che attengono ai mutamenti enormi giganteschi avvenuti nelle nelle distribuzioni socio demografiche sul territorio no
Cioè abbiamo una maglia comunale che ha
Quasi due secoli di storia no
Fu ritagliata non sulla base delle identità locali no ma Fury tagliato dai riformatori Napoleoni di all'inizio dell'Ottocento che si avvalsero di metodi no statistici e quantitativi per ordinare amministrativamente un territorio in cui vigevano determinata caratterizzazione delle distribuzioni socio demografico
No
E dopo duecento anni noi abbiamo ancora questa vecchia maglia essendo però che tutto il resto è cambiato radicalmente ma nel caso della montagna quello più più radicale
No come la montagna sono quelli più palesemente irrazionali perché appunto duecento anni fa furono pensati con distribuzione antropiche che erano dislocati severamente sui crinali
No
E si usavano i fiumi e le vallate come linea di demarcazione fra i Comuni perché ovviamente zone fluviali erano quelle più malsana integrati in paludate la gente rideva perché si stava meglio ma sul cucuzzolo di nuovo sui crinali
E sotto non viveva nessuno per cui le divisioni si facevano così
Mentre oggi ne sappiamo è la montagna la realtà è totalmente rovesciata rispetto allora sui crinali non ci abita più nessuno o ci sono poche sopravvivenze la gente abita
Sui fondovalle stessi fondovalle sono stati teatro di piccoli fenomeni di comunicazione per cui abbiamo ad esempio numerosissimi centri no centri ce n'Troili urbani per quanto piccoli dislocati nelle vallate che sono spesso divisi fra due o tre realtà amministrative
Nel caso i bolognesi un caso emblematico l'esempio dell'Alto Reno no c'è un'unica conurbazione che un unico grosso centro uno di Porretta assilla Ponte della Venturina rabbia Santina in quel di Castel di Casio che coinvolge quattro comuni quattro realtà amministrative un unico centro urbano diviso ossessionato fra quattro comuni
Lo stesso vale per vergato vedermi ricchi Europa insomma ma ci sono tantissimi piccoli esempi di questa natura Montagnani piena no
Così come ai piccole frazioni di piccoli centri di criminali piccole realtà frazionali
Che hanno radici stime di gravitazione totalmente centri si no Edisu morti si rispetto ai centralini che struttura hanno amministrativamente territorialmente in comune
Sono convinto che se si facesse tanti piccoli referendum non suoi compiuta popolazione dei Comuni globalmente considerata ma sui singoli pezzetti di popolazione che insistono su queste piccole realtà
Frazionali che poi sono una struttura reale dell'insegnamento della popolazione sul territorio che sul territorio non esistono i comuni i suoni simili centri di frazioni di nuclei
Ognuno dei quali e legato arresto alla Rete secondo peculiari rapporti secondo particolare gravità azioni consuetudini
Tre quinta azioni per cui si fa sesso dei sensi di censimenti mirati anzi meglio dei referendum mirati su queste piccole porzioni di territorio siccome risposte
Verrebbero tranquillissima mente su su un sulla base di valutazioni puramente razionali senza nessun riferimento a problemi identitari
No
Cioè ogni Comune normalmente il nostro Appennino e non sono strapieni di viso fra tre quattro piccoli centri no
Le identità diciamo così primazia Ali si formarono rispetto al comune bensì si formano sì esistono a livello di questi piccoli centri cioè si avvita Brusa nella Viggo
A Santa Maria di la Banti non non si è città non l'appartenenza non scatta rispetto ai comuni scatta rispetto a queste realtà frazionali
Allora del detto questo
Si desume che il nel il metodo della fusione dell'unione dei Comuni no nella misura in cui non toccano Amalia dei Comuni ma semplicemente somma
Dei delle realtà quali sono i comuni che già sono irrazionali c'è scrivono considerato no se si mettono insieme a due o tre non è che si risolve il problema si sommano spesso questi questi di suo figlio unico si sommano
O comunque a mio parere se si vuole andare a a risolvere il nodo posto dall'irrazionalità della maglia comunali bisogna porsi contemporaneamente
Ai processi di sommatoria di unioni e fusioni comuni anche i problemi di ridefinizione della maglia
No
Ad esempio la legge regionale sulle Comunità montane era buono io avevo ipotizzato anche un modo per affrontare questo problema spinoso sono che poteva essere questo
Poteva essere
Che questa legge fosse accolta per ciò che effettivamente aveva di forte di innovativo al proprio interno e cioè di usare le la ridefinizione delle comunità montane come strumento appunto per spingere in direzione dell'unione della fusione di Comuni quindi si sarebbero dovute fare comunità montane molto piccole
No molto piccole che unissero due tre e quattro comuni al massimo seguendo come io pensavo fosse naturale
Le relazioni di parlata principalmente no
Dopodiché queste comunità unioni di Comuni potevano relazionarsi attraverso rapporti appunto bimbo trilaterali a seconda dei casi per risolvere i problemi di sistemazione dei confini
Delle zone ai margini delle rispettive realtà territoriale no
E poi se io ti dò questo territorio a te tu dai l'altro territorio me precisa si potevano fare piccoli referendum fare dei sondaggi non so che cosa con le popolazioni singolarmente interessati a questi stress trasferimenti no
Di attribuzione rispetto a un comune e avviare contemporaneamente all'unione dei comuni anche la ridefinizione della maglia comunale purtroppo ovviamente una procedura si fatto non si seguita perché nella questione della vita delle comunità montane per quanto Erminio potuto seguire la vicenda ha prevalso non già lasciano s'di potere appunto sfruttare
Le comunità come sia per risolve i problemi della maglia comunale bensì ha prevalso la filosofia che procedeva dal principio secondo il quale più le comunità sono vaste onnicomprensive in termini territoriali più diventano centri di destinazione di risorse avvantaggiati no quindi più del modo in cui le comunità restano ampie e vaste Lorraine rovescio più sono piccoli più uno per il verbale però Antonello seguì allora mi sembrava che questo fosse il principio questa ha spiegato il fatto che ad esempio nella realtà bolognese si sono fatti due microcomunità in effetti quella della vallata del Santerno che si è mossa con questi nel rendimento ventisei sì sì è rimasta come quella di prima quella del Samoggia comunque si è fatta piccolina perché intendeva comunque due piccole comunità che si sono poste ci sono strutturati in funzione del problema dell'una e dell'Unione dei Comuni e due altre comunità che invece sono comunità più vaste che sono strutturate proprio a prescindere la questa eventualità anzi negando la la radice ponendosi un'altra un'altra ottica
Comunque a mio parere questo problema si può risolve solo se qualora alla Regione fosse conferito no un potere ordinamentale reale
Su questa materia non dico che bisogna che la Regione diventi un nuovo riformatore Napoleone ed è anche l'uno però perché ci sono molte possibilità di potere poi fare corrispondere certe decisioni a processi che ovviamente tengano in considerazione gli interessi locali e quant'altro
Comunque usare a mio parere la ciò che prefigura la centoquarantadue a mio parere profondamente improprio
E lo dimostrano i risultati che sono tenuti in sede regionale perché la centoquarantadue andava bene perciò per cui era stata pensata in fondo secondo me loro il legislatore pensava realtà come quelli appunto del Piemonte no c'è realtà dove ci sono queste realtà montane con miriadi di piccoli Comuni coriandoli che tanto quello non c'è mica un problema di maglia sono talmente piccoli lillipuziani solo dei punti sostanzialmente non metti insieme più punti e qualcosa di buono tieni sempre
Quindi per quella realtà andava bene la centoquarantadue ma per altre realtà dove invece che non sono così puntiformi come il caso piemontese
Lombardo e in parte anche Veneto mamma dove la maglia comunale è più più larga come la Toscana l'Emilia l'Umbria da tutta l'Italia centrale più o meno così no
Oppure anche il caso del Meridione ma dove la maglia comunale anche lì e molto lari il caso della Sicilia emblematico ma segue quei bizzarri disegni che derivano dalla storia che qui addirittura comunque sono contenuti in altri Comuni circondati da comunichino
Il fenomeno delle isole no comunali che diffusissimo ad esempio nella nella Sicilia l'Italia meridionale interi pezzi di comuni che sono sparsi per il territorio regionale no
Lì il problema è radicalmente diverso non può essere toccato con i meccanismi del centoquarantadue per una legge che va bene insomma per il Piemonte non per il resto d'Italia
Altrove c'è il problema di definire la maglia comunale voi qui si aprirebbe devo dibattito come riarticolare la maglia comunale no cioè l'unica cosa su cui noi possiamo convenire che primo quell'attuale irrazionale no
Secondo che bisogna Stroke are dei meccanismi legislativi che permettano di toccare in modo efficace questa problematica
Però il terzo problema che quello dirimente cioè il quale in realtà il modello di maglia comunale che intendiamo disegnare no rispetto a quali problematiche questo è un problema
Per nulla toccato dove ci sono diverse scuole che hanno messo sul tavolo delle proposte no però sostanzialmente questo è un dibattito che è rimasto di una sede ancora prepolitica
No non mi risulta che in sede politica queste tematiche peraltro abbastanza rarefatte noi puntiformi Sica interessano solo piccole schiere di eruditi o di interessati al problema
Non più di tanto cioè l'unico che ha studiato la maglia comunale su se l'è stato cambi poi non mi risulta che ci siano stati grandi altri lavori in materia di rovere nostre parti
Questa roba qui non è mai arrivata ancora in sede politica
Venti mesi questo sarebbe secondo me la parte la pars construens vero del discorso da svolgere
Ha fatto
Siamo al
Nella quale
Dicevo quindi sono in sostanza come i militari non esistono potremmo fare qualche sondaggio germanico
Mi è venuto in mente che sarebbe può più
No situazioni noi sappiamo sono i promotori sono
Grafico
Dove lo spirito nazionale
Garantito
Organica comunista
Libardo storico assessore dicevo il maestro sollevare lentamente
I testi
Ingresso insieme interni
Disordine infine no delinquenti albanesi Barbato a Castel San Pietro cerca
Da un gruppo di imprese grazie Oriente animatore del municipalismo Costantin no verso allora smettete perché lui parla in maniera provocatoria che dopo dagli rispondiamo davvero perché non è così ho mai togliere il condensatore ogni io con lui vi sono già scontrato del nella nell'udienza conoscitiva a livello delle comunità diciamo il color grigio delle cose sì o no io non ripetersi ava tra l'altro avevo presenti ma lei dove abito esclusi che e lo accusò vuol sapere l'esito del vibratore vediamolo però scusate il mio nervosismo ecco voi ben io sono portandosi via l'acqua il sole la luce e l'ossigeno lo spiccato vuole non è anche un equilibrio che c'è voglia e anche determinare il modo di vivere non è giusto io devo dire che l'esperienza che ho fatto in Regione scrivendone spigoloso che è più facile ma questa volta mi porta a essere d'accordo con la mia testa
Nel senso che non è un caso se ancora la Regione Emilia Romagna non ha attuato la norma statutaria che riguarda la materia referendaria
Perché non è solo quella dei referendum abrogativi e consultivi è quella quello strumento che consente di modificare circoscrizioni comunali o riaccompagnare giurisdizione perché appunto fin qui l'idea che mi sembra che abbia prevalso normale dentro questa istituzione che queste materie scotta
Ufficialmente non suona come un anziano del raggio ma non io penso che invece del punto sia un veda lei ma questa materia fino a quando avremmo fatto quale sperimentazione tra l'altro credo che quei discorsi occupazionali saranno sei
Tu c'ho perso un po'l'ordine degli interventi qua
Ricercatori nella storia della cultura del folklore tutti
Abbiamo mantenuto la libertà
In quel frangente
Ma sono vertigine sono segretario provinciale del sisma demone
Ho inteso partecipare questi lavori perché c'è una forte tensione su problematiche di questo genere da parte di organizzazioni sindacali c'è un'attenzione di due tipi due tipi diversi una che diciamo il più confederale quella che riguarda i lavoratori nel loro complesso
E che tiene pidocchio lo sviluppo l'occupazione servizi che siano appropriati le tariffe o le rette che si paragona per questi servizi un'efficienza complessiva della opera della pubblica amministrazione che possano in una qualche misura
Anche in situazioni di più forte disagio come sono gli enti di piccole dimensioni garantire comunque qualche cosa che possa funzionare bene
Poi ci sono c'è il sindacato di categoria quello che deve andare tutelare assioma proprio per competenza proprie quelle che sono i dipendenti
Degli enti locali e tutti gli enti locali e quindi comprese le Comunità montane e crea dei problemi dei problemi differente sono problemi di tutela del lavoratore quindi problemi
Che quando si affrontano certi riorganizzazione il tipo fra virgolette istituzionale o territoriale comunque devono tenere conto di quelli che sono i problemi del singolo quindi anche il problema della mobilità il problema del disagio problemi che sono legati a cose di questo genere
Ecco io in principio è un attimo preoccupato e un attimo preoccupato perché pareva quasi che fosse una parata delle comunità montane che passavano quasi a dire chi era stato più bravo meno bravo a correre su un determinate strade di risposta dei servizi mentre mi pareva di avere partecipato a un gruppo di lavoro che doveva andare a vedere come era possibile
Procedere alla fusione o comunque a un meccanismo di riorganizzazione dei comuni di piccole dimensioni che potessero dare risposte ai problemi che dicevo prima
Ecco da questo punto di vista voglio dire che per quello che riguarda tutta la zona della montagna chiaramente alla Comunità montana può essere uno strumento serio
Per fare della strada rispetto rispetto a questo obiettivo finale ma può anche non essere uno strumento lo strumento solo l'unico strumento che opera da questo punto di vista perché se l'obiettivo finale deve essere comunque quello di andare a considerare nella fusione dei Comuni
La possibilità di attivare quelle sinergie che consentono di fornire servizi adeguati con costi sopportabili per la comunità
E con anche un decentramento di questo servizio sul territorio ecco mi pare che la fusione dei Comuni che passi attraverso una con le valorizzazione poi forte dei municipi cosa che mi pare che lei in un po'dimenticata questa possibilità comunque di andare a mantenere seriamente le radici
Del del del comune che va accorpando sia aggregandosi facendo un percorso diverso questo dovrebbe essere l'obiettivo finale
Beh nel secondo me ci sono degli strumenti che sono strumenti che sono stati forniti dall'accento quarantadue che possono dare una forte mano su questo percorso anche senza dei passaggi di tipo istituzionale
Bene ci sono cinque modi di organizzarsi
Per i Comuni ma ci sono dei modi che possono passare attraverso delle società che vendono servizi
Agli enti locali che sono istitutore di queste società per cui c'è un'operazione di questo genere vanta su un'operazione gestite proposta delle comunità montane per quello che riguarda i territori montani
Ma per associazione diverse di comune per quei territori che Montani non sono quelli che non hanno né interne un punto intermedio istituzionale
Già si potrebbero risolvere tanti problemi quindi il problema dei finanziamenti il problema del personale problemi che paiono che sono seri ma che parrebbero in altro modo non facilmente sormontabili
Si fa una società i Comuni asseriscono a questa società un patrimonio che può essere anche un patrimonio
Di risorse umane e non solo di risorse economiche e nomine i servizi da loro prodotti a ai singoli ai singoli enti e questo potrebbe essere uno dei passaggi che consentono alla gente pian piano
Di capire che si può arrivare ad avere servizi migliori pagando di comuni senza perdere quella che le individualità che è sempre molto forte a questi interni non lo so io ho sentito qui come esperienze proposte alcune comunità montane
Di servizi che già vengono date in questo modo perché ce ne sono tantissimi altri ce ne sono tantissimi altri
Che vanno dalla gestione del personale che sempre abbastanza difficoltosa per i singoli enti e che potrebbe essere fatte in modo che vanno dall'informatizzazione dei Comuni perché non è possibile tramite un centro che si istituito presso una comunità montano presso una di queste società che l'accento quarantadue consente istituire di andare a collocare a collocare in Rete
I vari strumenti informatici dei comuni per avere cose di questo genere
Ci sono dei servizi di pronto intervento che solitamente la singola ministra azione comunale non riesce mai a mettere almeno a mettere in piedi ad attivare da sola non si riesce proprio perché dovrebbe aver dei numeri di personale tale da
Queste cose sono cose che possono essere fatte uno studio su una viabilità che sia una viabilità intermedia tra quella che viene garantita dalle Province quella che ha teso a garantire invece il Comune
Che posso andare ammirare appoggiare su qualcosa ma queste sono cose che sono stati come infatti deve andare a organizzare la vocazione delle singole zone dove si vanno a istituire quelli che sono i punti di concentrazione piccolo industriale o artigianale dove sono quelli che vengono riservate alla vocazione turistica
Perché attenzione che andando avanti incerti in certi modi esempi già ce ne sono andiamo a creare un ulteriore dissesto che dato da micro inurbamento i che sono similari nuovamente che già sono avvenuti precedentemente non più tutti concentrati sul capoluogo di provincia ma concentrati supponi
Che attirano un po'di più rispetto a queste a queste zone periferiche ottenendo moltiplicato per più posti anche se con dimensioni minore la negatività degli stessi fenomeni rispetta i quali con gruppi di lavoro di questo genere vorremmo anche andare a dire che è possibile trovarlo sviluppo di tipo diverso grazie
Grazie
Direi che la parola signor superficie a aveva
No
Ma se il tema è quello di quale disegno vogliamo costruire
E quali politiche di riassetto istituzionale riferito i piccoli comuni quindi fusione ai piccoli comuni
Venete la mia esperienza è quella di Montani piccole comunità montane e ruolo delle comunità montane in questo è fuori discussione se in generale parliamo per il tipo di ruolo carico unito Mota i Comuni in Italia che sono troppi che dobbiamo ridurli
Certa un discorso che parte da lontano probabilmente arriverà anche molto lontano
Ma una questione che non ho condiviso almeno ho partecipato al dibattito anche accesa che vi è stato nella fase di discussione di predisposizione alla già uno
Su quale ruolo delle comunità montane sia un ruolo tutto calibrato verso la fusione dei Comuni quindi piccole comunità montane che dovevano assolvere nel giro di poco tempo questa fusione o se invece comunità montane che erano in grave svolgono il loro ruolo
Che non necessariamente doveva portare alla fusione piccole con è stato un dibattito sicuramente non risolto con la legge uno e che a quanto pare rimane ancora tutto quanto in piedi
Secondo me credo che l'ho detto io vado un attimo spostato l'interesse che abbiamo commesso fuori pubblici che alla Regione
E quello di ridurre il numero dei Comuni in Emilia Romagna che pone un problema che esiste o invece è quello prioritario di qualificare i servizi che forniamo i cittadini qualificare questi aumentare questi servizi e ridurne se possibile i costi ecco credo che la ragione primaria debba essere questa
Io non credo anche se aumentiamo raddoppiamo de complichiamo quegli incentivi ci sono scritti nel progetto di legge perché i Comuni che scelgono di unificarsi
Riusciamo a raggiungere questo obiettivo per diverse ragioni perché nel municipio Rita le identità attorno ai campanili sono radicate hanno ragione storiche culturale che crede in qualche modo vadano anche salvaguardate
Io credo che invece dobbiamo recuperare e anche nel dibattito di oggi e questo mi pare che non sia venuto fuori fino in fondo c'erano ognuno può portare la sua esperienza alle cose che sta facendo ma il fatto stesso che tutte le comunità montane che sono intervenuti in modo massiccio averlo portato testimonianze esempi che già concreti di attuazione di politiche di gestione associata dei servizi è vuol dire che questa è la strada da battere e questa è la strada che porta a recuperare da attuare con l'obiettivo credo sia all'origine
E questa discussione questo dibattito sulla fusione dei Comuni
E credo che tutto sommato la Regione fino dal sequestro sicuramente una critica che muovo anche alla Regione si è stato sicuramente quello di cercare di favorire di più
La fusione dei Comuni e non premiare più di tanto anche forme di vero asse che non sia semplice fusione dei Comuni per la gestione associata dei servizi
Che ripeto all'obiettivo generale principale
Vediamo non so quante Comunità montane che già si sono attrezzato si stanno tassando di quanto stiamo facendo per gestire a secondo diverse esigenze dei servizi in forma associata rispetto centro direttivo di qualificarne l'attività ridurne i costi e quant'altro ebbene da questo punto di vista i incentivi da parte del regione credo che siano stati non vi siano stati o anche adesso siano molto al di là da venire o comunque non siano previsti ecco perché io chiedo e credo che anche impugnabili in tempi medio-lunghi
Sì posso arrivare a talune fusione fra Comuni però nel frattempo occorre che vi sia un incentivo forte andare in questa direzione la gestione associata dei servizi notato servizi di gestione economica credo perché quelli non servono
Un un ente un ente locale qui sorgeva la costruire delle strutture di servizio aziende o quelle che sono che gestiscono in modo parziale Savi siano acquedotti RSV quelle che sono ma credo che l'Emilia Romagna esperienza di questo genere sì va bene radicata ecco perché chiedo la Regione di non privilegiare il modo deciso come pare abbia fatto fino adesso quella della fusione dei Comuni che pur se ci sono realtà singolarmente che hanno già queste cose condizioni come mi pare deportato stesse Maniacs prima
E un presidente cui tramutata dare questa impressione questo bene lo facciamo opportuno chiamare incentivato però non guardiamo come elemento esclusi
Quindi volto la Comunità montana in questa logica ma ruota comunità montane che sono in grado anche di attuare fino in fondo politiche di sviluppo politiche De Caro di coordinamento lo sviluppo socio economico del proprio territorio
Che parte ovviamente dal particolarità delle specificità del singolo The del territorio montano in generale ma anche del singolo territorio in questo significa dare deleghe complete
Quelli che hanno perso in agricoltura
In difesa del suolo superando che nel suo discorso il Confort sei di bonifica chiaramente
Una cosa ormai direi
Ho usato il termine forte scandalosa altra
Conseguenze più o meno alte o comunque contribuenza che vengono pagate invece per il la montagna senza che per queste vi sia nessun tipo di ritorno di quelle contro eguaglianza a questo non è assolutamente possibile credo che sia al di fuori così e non si norma
Mi pare che anche l'area riunione dell'Uncem di lunedì mattina mi ha posto con forza questa esigenza chiedendo un incontro ufficiale
Ai due assessori competenti quelli veri coltura e dell'ambiente per affrontare in un modo più stringente di quanto si stia si stia facendo questo discorso quindi io aggiungo altro credo che in questo debba essere risolto anche nel all'interno e questo politica il ruolo meglio definito della comunità montane io confesso una sensazione punisce solo mia tanto meglio
Di chi presidente io cui tramontata la cometa montana che in qualche caso viene visto un poco uno sforzo di anomalia istituzionale
Parco
C'è solo sensazione meglio meglio così
Però credo che un ruolo per quanto riguarda ovviamente i territori montani le comunità montane possono svolgere in questa logica in questo linea che dicevo prima
Ma
Io sono un presidente di Comunità montana zero a Modena Est non credo che sia opportuno che vi racconti tutto quello che facciamo perché più o meno facciamo tutti le stesse cose
La riflessione però che secondo me è importante fare questa sera
è proprio relativa così all'impostazione della legge regionale e a quelli che saranno gli indirizzi che questa legge andrà a dare io sì sono d'accordo come diceva Pasini prima di me che laddove ci sono le condizioni per la fusione dei comuni sia certamente una strada per la quale bisogna creare le condizioni perché questo avvenga
Però dal momento che mi pare di capire che la nostra situazione regionale non è di emergenza rispetto al numero dei comuni alle dimensioni degli stessi
Mi pare che dovrebbe esserci una un'indicazione più leggero cioè una vera autonomia data alle Comunità montane perché ciascuna possa ritagliarsi all'interno delle opportunità offerte lo spazio e il tipo di di di così di ruolo e di funzione che è più consona alle esigenze del suo territorio
La gestione dei servizi associati e certamente su una strada che non si può non percorrere di fronte a Comuni piccoli senza forse incentivata
Anche da parte regionale lo in qualche incentivo per la verità devo confessare l'abbiamo avuto abbiamo presentato una domanda del PRG è stata finanziata però voglio dire questi sono possibilità che se incentivate vengono percorse più facilmente e fanno sì anche che negli amministratori prime nella gente dopo cresca la consapevolezza e la voglia di andare magari verso un'unione auditor una fusione bisogna però cercare difficile a mio parere di far sì che lo strumento che avremo di fronte sia il più possibile flessibile
E il più possibile uno strumento che si adatti a tutte le situazioni non escludendo né qualcuno e non tenendo conto magari che in realtà i miei comuni sono quattro siamo quindici mila abitanti
Non c'è così forte questa questo l'attenzione alla fusione c'è però fortissima l'attenzione alla gestione associata se incentivati a può essere che nel prossimo giro di amministratori comincino a crescere anche nella direzione della fusione e lo stesso i nostri cittadini
Perciò credo che questo sia non importa antichissimo c'è un'altra riflessione che ha fatto il signore nel quale purtroppo mi sfugge il nome che si è seduto adesso e che ha perfettamente ragione
è il nemico delle comunità montane abbiamo litigato anche lui però quanta anch'io lui però quando dice delle cose che condivido glielo riconosco
No ogni tanto ci prende esame
Ecco il problema è quello e quello della maglia comunale la mia comunità montane è una comunità montana di confine confiniamo con per tutta la nostra estensione con la Provincia di Bologna la no il nostro è un problema di ma anche provinciale cioè noi abbiamo un sacco di affinità
E moltissime collaborazioni già in essere con lei i comuni della provincia bolognese addirittura c'era stata da parte di uno di questi Comuni la richiesta di aderire alla nostra comunità montana ma i confini provinciali sono una sorta di Murri
Che non hanno consentito il concretizzarsi di questa di questa richiesta
Allora quesito non tanto per estendere la nostra comunità montana quanto perché è l'affinità con il Comune di Castel d'Aiano che il Comune di cui sta parlando
Era tale è talmente forte che indubbiamente la la la risposta che avremmo potuto dare ai cittadini
E agli amministratori di quel comune sarebbe stata più più vicina a loro quella data dalla nostra comunità montana di fatto facciamo continuamente accordi sulle cose però un matrimonio vero non riusciamo a farlo perché c'è di mezzo questo confine
Un altro aspetto e finisco quello della unitarietà della gestione del territorio tutti noi ci troviamo in una difficoltà e non l'abbiam parlato molto di consorzio di bonifica ma non non ne abbiamo parlato molto completa molto grosso
Noi ci troviamo a gestire lo stesso pezzetto di territorio in molti gli enti diversi fra di loro molto spesso anche collocati molto diversamente anche proprio logisticamente per cui con una qualche difficoltà
Di confronto ci ritroviamo anche a vedere i nostri cittadini pagare delle contribuenza e che vengono è vero speso in pianura allora senza vuole fare della demagogia senza dire inviteremo tutti a non pagare prima o poi però ci arriveremo comunque ancora siamo in una fase più costruttivo
Io credo che la delega per la bonifica montana debba tornare la comunità debba tornare andare alla Comunità montana perché solo in questa maniera andando a dare concretezza e pienezza vedete che già così sulla carta attribuite poi capisco tutti le difficoltà che l'assessore evidenziava prima però bisogna superarle
E o comunque lavorare perché questo avvenga e andando ad attribuire la la bonifica montana alla Comunità montana probabilmente diamo a tutti
Gli strumenti per lavorare per tre sere in caso contrario abbiamo un territorio di amianto
Dove si litiga sul fatto che una tratto di Fossato sia pubblico o privato
Allora il Consorzio di bonifica non interviene perché è pubblico avrebbe però i soldi invece il genio civile o comunque Servizio provinciale difesa del suolo poi vorrebbe intervenire perché ne ha la competenza ma non ha i soldi e van giù le briglie allora
Io credo che sia necessario cominciare a riflettere su queste cose
E date ma proprio così molta semplicità all'azione amministrativa e il tutta l'autonomia possibile per quella di muoversi su un territorio vasto sapendo di averne fino in fondo la competenza
Grazie
Io tra interventi se non sbaglio quindi
Cerchiamo di rimane diciamo così assi per il
Proprio due minuti che sono il sintomo di un comune di quattro mila abitanti e non di montagna
Di pianura
No i suo stato coinvolto dal
Alcuni mesi diciamo così una riflessione che la lega delle Autonomie locali avviato in Emilia Romagna ma anche in Liguria e in Lombardia in modo particolare sulle scettico lì compiono riunioni fusioni di piccoli cominciando dalla macchina
E dalle primi discussioni anche da una serie di dati
Messo subito chiaramente che non è che ci sia più una grossa convinzione su su questa possibilità offerta dal centoquarantadue
Messo un po'il ragionamento che poi faceva ultimamente il Presidente Comunità montana che ha parlato di per ultimo di una di valorizzare altre forme momenti di gradualità
Tanto dico primi dati che per esempio in Emilia Romagna dimostra dimostrano che non c'è questa enorme on per lo meno diffuse convinzione sull'Unione o funzione il dato sugli statuti
Cento tanto al quattro posto a tutti dei comuni
Sotto i cinque mila abitanti
Cento e uno se non ricordo male prevedono in modo chiaro la possibilità dell'unione delle fusioni poi non abbiamo fatto una verifica molto approfondita
Così proprio sfogliando appena di statuti e se si toglie a queste diciamo così si può giungere un di riferimento di alcuni comuni del Ferrarese che fanno chiaro il ferimento di valorizzare l'esperienza dell'Assemblea dei comuni
Però diciamo qui da questa nostre discussioni che a livello regionale e confrontandosi con altre esperienze esperienza all'interno delle delle diverse province oltre alla la discussione su dei comuni della valle
Del Sant'Ferno sono immerse altre tre realtà rete nel Ferrarese nel Modenese nel Piacentino dove la discussione sta andando avanti dire in modo anche contro sì in modo concreto su queste su questa ipotesi i pozzi che comunque ripeto come sassi evidenzia una l'esigenza di una gradualità
Si è guardata la proposta
Di legge
Fatta da alcuni consiglieri regionali c'è sicuramente un un elemento che secondo me andrebbe inserito come oltre tutto come forzatura della Regione Emilia Romagna rispetto alla centoquarantadue
Potrà secondo me potrebbe farla questa forse pure inserire in modo chiaro
Incentivi concreti
Per le forme associate di gestione dei servizi
Perché sono l'elemento più concreto
Esistenti avviato anche prima dal centoquarantadue è già una forma di collaborazione di unioni di Comuni per molto su molti aspetti da gestioni di determinati determinati servizi
L'elemento centrale e dare risposte
Concrete efficienti funzionali alle proprie comunità queste quello che ha fatto ha ha avviato queste esperienze di forme associate dei servizi e qua è quello l'elemento di gravità che popola stare in prospettiva se conviene al fusione e all'Unione quindi credo che la legge potrebbe essere potrebbe contenere questo elemento concreto di gradualità con incentivi con incentivi anche o al ai con piccoli comuni che gestiscono in forma associato alcuni alcuni servizi
C'è un altro elemento che però non può credo non posso dare risposta alla Regione
è comunque un freno animata la discussione
L'ipotesi qui diciamo così tre comuni
Tra i piccoli comuni che hanno partecipato questa discussione interna dalla Lega delle Autonomie locali è emerso chiaramente anche dove si voleva avviare esperienze di forme associate al di fuori diciamo così
Dall'ipotesi più diffusi
E il problema del personale
In alcune realtà
Non sono non si sono concretizzati ipotesi di gestione associata e determinati servizi per diciamo così la resistenza di dei dipendenti da un certo punto di vista è comprensibile da per altri aspetti no
Però la prospettiva è quella in una ma i posti di gestione sociale atto ancora il più in un'ipotesi di unioni di Comuni per quale motivo un capufficio tecnico al sesto livello non comune di mille abitanti deve porsi problema intanto Sala capacità e la professionalità per farlo
Di gestire con lo stesso stipendio
Una dimensione molto più vasta con so sei sette mila
Abitanti
è un problema cioè questo è già dimostrato poi non so se sia quello l'elemento principali di resistenza da parte del del personale credo che comunque all'interno del rinnovo del contratto se si vuole essere coerenti con la centoquarantadue nel momento in cui seguirono ipotesi di unioni dei comuni deve essere c'è anche una norma credo che i funzionari di piccoli comuni che poi diventano i coordinatori di quest'unione di comuni per determinati servizi possono a vere e riconosciuto una qualifica maggiore
O cose del genere perché in caso incontra o perlomeno prevedeva la possibilità
Va be'di
Di Vanni Mingardo verso lo faccio volentieri no perché lo spagnolo darcelo guadagni come chiesto dalla funzione non ho mai fatto e detto che i no
Ho detto che non è una cosa che compete al
La legge regionale allora premesso questo
Credo vada comunque precisato meglio accentuato questo questo aspetto qui dal punto di vista
è l'altro elemento credo comunque sia
Quello delle province
La Regione sta discutendo di tele che alle Province fra le altre cose credo che in nella nostra regione possa essere previsto poi ragionarci un attimo anche alcuni elementi di ulteriore di coordinamento
Nelle realtà dove sono particolarmente presenti
Numero i piccoli comuni
Per i lo svolgimento di determinati servizi perché poi va be'in alcuni casi sono le le comunità montane però saper dire nel Ferrarese le comunità montane non ci sono deve dire o nel pianura modenese ora Vernate gareggiare quindi credo che da questo punto e le esigenze comunque i piccoli Comuni ce l'hanno anche in pianura le difficoltà rammento modo stessi non sono gli stessi del collo Collina ma difficoltà di affrontare alcuni aspetti di servizio e non sempre sono stati si risolvono con la forma associata i servizi o come i consorzi poco eccetera
Sì io vorrei tentare molto sinteticamente di fare il punto
Su dove siamo arrivati
Sostanzialmente concretamente con il riordino si è parlato di legge uno si è parlato di legge novantasette non si è parlato bontà vostra di ritardi della Regione redatti talmente a denti menti in pratica decreti successori effettivamente c'è un ritardo molto
Grande
Ecco ci sono tutti gli argomenti di di di cui si è parlato oggi quindi fanno riferimento da una parte allo alla necessità di completare riordina quindi praticamente applicare fino in fondo la legge uno
Dall'altra a alla necessità di apportare credo con molta urgenza alcuni adeguamenti alla stessa legge uno perché si è diciamo visto nell'apparati che che ci sono alcune cose che probabilmente non funzionano
Piccolo riferimento i consiglieri di i consiglieri il venti di consigli di comunità montane che si sono dimessi per qualsiasi ragione che non possono essere sostituiti rappresentano un problema soprattutto nelle comunità montane dove i consigli sono poco numerosi e se non ci sono più uno due o tre consiglieri
Prove mentre il Consiglio rischia di non poter più funzionante
Ecco quindi c'è un'urgenza a cui CED intenzione
Di rispondere adeguatamente di intervenire con alcuni adeguamenti alla legge uno
E questi sono appunto consiglieri sostituzione consigliere da una parte e durata
Dei consigli cinque anni quattro anni
E alcune altre piccole forse ancora datata da individuare correttivi
C'è poi il grosso problema della legge novantasette cioè qui all'atto poi naturalmente c'è tutta la questione delle deleghe la coesione delle tele che si sa che deve essere risolta con leggi settoriali e
Cissé sta lavorando ci stanno lavorando gli assessorati competente
Il grosso
Naturalmente molto importante
Tema della bonifica montana molto importante le comunità montane è stato affrontato subito diciamo dopo la la la la la conferenza sulla montagna di Parma
Ci sono stati alcuni incontri sono state ovviamente
Attivati da assessori due assessorati competenti che ci sono stati incontri con l'unione delle bonifiche
Non è una materia facilissima e non è non è così semplice non è cioè non sono in realtà cinque miliardi sembra che siano dieci o più miliardi pagati dai proprietari di immobili residenti in montagna
Questi dieci miliardi non sono solamente dieci miliardi trasferiti in pianura per interventi da fare in pianura sono dieci miliardi che regionale finanze hanno le spese per il personale ma solo dieci miliardi anche che e so che vanno in parte si tratta di capire quanto ad ammortizzare mutui contratti per interventi fatti effettivamente montagna comunque è una materia che va studiata la stanno studiando l'intenzione di risolverla i tempi probabilmente non saranno immediati
Sulla legge novantasette
Questa Regione Sissi attivata
Il dodici luglio c'è un primo incontro di un gruppo informale ristretto che che deve cominciare a guardarci dentro la Regione lavora duro è presente all'interno di un Gruppo interregionale presso che praticamente deve dare indicazioni
Alla conferenza dei presidenti
Nessun'altra Regione e più avanti di questa centrati che ci sono alcune tre quattro regioni che si stanno muovendo però sulla legge novantasette c'è un minimo di ritardato si è detto necessità DTT intervenire da subito su quelle misure che sarebbero già attivabili e che richiedono individuazione da parte della Regione dei centri in cui si possono appunto pre vedere misure TTT TTT esenzioni fiscali e simili
Ci sono invece tutta una serie di misure che per essere applicate devono passare attraverso una legge di recepimento
Probabilmente c'è una qualche distanza che forse la stessa distanza che c'era a quando
è nata la legge uno c'è una certa distanza tra alla posizione dell'Uncem e quindi delle comunità montane che vedono leggono legge novantasette con una legge che ha perfezionato la centoquarantadue che in qualche modo a sancito la titolarità delle comunità montane su tutta una serie di materia che poi sono gli interventi speciali che già prevedeva la centoquarantadue
E poi la materia del del piano dalla pianificazione
Quorum per l'Agenzia tra posizione denuncia imposizione della regione dibattito delle regioni il dibattito
Attivato si è parlato di necessita di incentivare la gestione associata come momento di gradualità come primo passo verso la la la possibilità di di di di arrivare a a possibili unioni
C'è da ricordare che la legge uno effettivamente prevede incentivi per le unioni ma incentivi anche per la gestione associata il c'è un capitolo di bilancio che
Capitolo del bilancio regionale attualmente in realtà non non finanziato
Che prevede l'erogazione dei contributi per incentivare la gestione associata ecco si sta andando molto concretamente verso quella quest'ipotesi perché l'intenzione è quella di attivare il fondo regionale per la montagna proprio in questa direzione cioè in pratica fondo regionale per la montagna finanziato solo con risorse regionali perché fondo nazionale non è attualmente
Finanziato fondo regionale per la montagna insieme a una delle misure del programma cinque di intende proprio cofinanziare progetti pilota che vadano nella che siano primi e prime esperienze di gestione associata di servizi dove sta dove ci stanno dentro i gli uffici tecnici intercomunali dove ci possono stare dentro reti telematiche
Informatizzare i comuni della Comunità montana e e esperienze di questo tipo
C'è un notevole ritardo notevole ritardo di cui che che che che di cui è responsabile non a parte una certa incapacità del ministero dell'interno di di muoversi in modo un pochino meno meno rigido su questo grande problema meno visto da da da tanta la nostra parte del riordino delle Comunità montane ministero dell'interno si aspettava che nessuna re regione andasse ad aumentare il numero delle comunità montane addirittura Anderlini diceva una una de uno degli esiti possibili poteva essere quello della moltiplicazione delle comunità montane in questa regione si è scelto di fare una un qualcosa a metà comunque le due comunità montane in più perché due erano obbligate in quanto c'erano comunità montane interprovinciali credo comunità montane in più sono sono uscite fuori il ministero dell'interno ha fatto una fatica bestia a a rendersene conto e quindi a riconoscere finanziamenti eccetera
Non abbiamo perso molto tempo per rincorrere il ministero dell'Interno e in pratica recuperare quel miliardo e mezzo che era saltato e non sono pochi fondi rispetto a quelli che erano quelli che sono i trasferimenti
Del ministero le comunità montane siamo arrivati in fondo il decreto è arrivato eccetera eccetera Ora si tratta di di cominciare a lavorare su questi altri aspetto
Boldi
Davvero cantare eventualmente non solo presidente ancora da insomma consulente della consultare piccoli comuni
Che sta cominciando una ricerca sulla
Diciamo la geografia dei piccoli comuni in Italia prima ho sentito dire poter patologie sono localizzate in Piemonte
Ne abbiamo fatto un intanto un tentativo di visualizzare il problema perché ho visto che spesso si parla di politica ma non si all'immagine territoriale della politica
E poi è un tentativo di definizione l'abbiamo estratto dalla ricerca alcune slide perché ci rendiamo conto dell'ora e non volevamo
Hanno gli atti
Intanto descrizione delle statistiche ma mi devi dire anche i numeri perché io non non c'è l'eco delle
Sono comuni assegnati e tranquilla signor Chiesa ritenute significative ritardatari altri malinconico e fino al due mila
Ed è assai conservatrice soldi gliela definire posizioni
Allora l'apparato comunale cinquantacinque virgola due per cento di comunque tre mila seicento comunitaria che governo ventisette per cento in base a un terzo del territorio nazionale ordinando
Solo virgola tre per cento ecco io prima parlavo con un amico che ho appena conosciuto
Il cita una ricerca della regione Liguria che forse dice una cosa relativamente banale ma comunque che ha dimostrato che una soglia critica sotto la quale la patologia in termini di efficienza dei servizi evidentissima e i tre mila abitanti
Due mila abitanti che il Governo comuni di questa di questa soli governo il il ventisette per cento del Paese questa mi sembra una primo flash
Interessante se potessimo avere un'immagine
No territorio territorio locale che il dato sopra ed è stato
Ecco questa è l'immagine della del del territorio
Governato da comuni sotto i quindici mila abitanti se non sbaglio
Che abbiamo assunto intanto la soglia diciamo delle elezioni soglia elettorale i colori vi era presente no in un caso i comuni tra virgolette rurali altro che alcuni urbani intendendo per Comuni lombardi una ricostruzione sulla base dei il prolisso Meehan
Di quelle che sono le aree più marcatamente urbane con un con un criterio abbastanza estensiva abbastanza generoso quindi diciamo che il verde rappresenta il rurale
Con soglie dimensionali
Feriali quindici mila abitanti guardiamo la sequenza la stessa Italia sotto i dieci mila
Non cambia molto andiamo ai cinque mila
è più marcata che andiamo ai due mila che
Per i più è ritenuta come la soglia critica ora rivediamo insieme le regioni le regioni che ospitano presto se vogliamo dire problema questo fenomeno sono la Sardegna sono il Cilento se vedete in basso tra la Lucania e la Campania
Sono l'Abruzzo marcatamente sì la provincia di Rieti
Nel Lazio poi il l'ascolano poi salendo su
Il Piemonte particolare tutta la parte collinare e Montana la Liguria tutto l'arco alpino
Ma notate che c'è ad esempio questo fenomeno nel Cremonese cioè c'è una ampia zona della Pianura Padana degli rivierasca di poche a questa caratterizza esatto
Va quindi queste una prima immagine geografia di questo
Questo abbiamo estratto sempre sulla soglia dei quindici mila euro se non sbaglio purtroppo io leggo malissimo da lontano i comuni che con quella soglia appartengono più strettamente a problematiche urbane
E sappiamo che prima c'è un c'è un problema non solo di dire comuni piccoli ma di tipizzabile perché le politiche riferite a ciascun tipo sono relativamente diverso con le politiche da corrono rubando a Como Bazzi ione che possiamo riscontrare già in questo sotto insieme sono estremamente diversificate tenete conto in comune piccoli del di due mila abitanti che e abitato da Omnitel trasse che è uscito dalla città per andare a costruirsi delle case spostandoli reddito e quindi eventualmente
E la prospettiva dell'auto tirate d'autonomia tributaria no garantendo ottime performances quel comune lo stesso Comune due mila abitanti c'è una montagna vede nell'autonomia tribù Daria immagino un un rischio clamoroso di essere abbandonato eccetera eccetera sempre velocemente per non ecco questo è un tentativo di le stesse aree urbane che dicevo primari costruiti sui poli somme propri progettate da noi sui poli somme
Divise a secondo del trenta Lupo versione la dimensione allora il i colori sono io il rosso sono il politico in
Con oltre cinquecento mila abitanti sostanzialmente sono le are metropolitane strane Cagliari no credo che resti fuori da questa classificazione poi abbiamo quell'età cinquanta detto cinque riceve cento mila cioè il nerbo delle città medie che poi abbiamo le cifre le città più piccole che comunque sono
Come si dice centri erogazione di servizi i servizi rare
Sulle stesse aggregazioni gli andamenti
Di popolazione in blu vedete
Gli andamenti credo decrescenti rete che quasi tutti i sistemi metropolitane che mia con Urbani nel di rango del nord stanno decrescente
Non questo non accade nelle nelle metropoli meridionali non in tutte eccetera eccetera
Possiede di qualcosa Lupo il integra tutto spine dopo
Ecco questo è invece un discorso sulla dimensione dei comuni dimensione economica ecco condiviso
Qualcuno ieri è stato parametrato comune di due mila abitanti al reddito medio comunitario e questi sono tutti i comuni Dida erano reddito complessivo inferiore a quella chiarissimo dove mi
Non
So
Dallo storico grazie alle nuove
Queste sono cose dovete desumere voi noi qui quello che viene fuori è una parte di questi hanno effettivamente meno di due mila abitanti un'altra parte a diciamo
Collega l'accusa lo strano molto marcato esattamente viene fuori un disegno del Meridione non non compatto ma comunque dai cinque mila unità esattamente tra le notizie tema Quintet tentiamo una mappa delle povertà adesso per fare un
Per semplificare sul densità nei comuni
Più due mila ecco perché il terzo parametro che volevamo usare in modo molto brutale
La densità e noi sappiamo che comunichi con bassa densità hanno strutturalmente un maggiore costo nei servizi
Da impiantare e quindi questo ci sembrava il terzo parando piccoli poveri radio
Una primissima immagine da offrire
Con le tecnologie che abbiamo alle
Assumere un ruolo
Non ci riuscirà
Scusate tra
Inverso incomprensibile tanti in azzurri rossi conviviale tanti ma l'autonomia di cinquanta quindi Simone Murgia procurare in Inghilterra promosso da cinquanta a cento ritratti
Sicuramente per ciascuna di queste tre tipologie si ponga un arco di politiche molto differenziate
Questi mi sorprende
Tipologie sommate per esclusione no prima i piccoli i Verdi predette la caratterizzazione poi poveri gialli che sono prevalentemente collocati nel Meridione e poi i reati e arancioni che sono prevalentemente non meno tosco emiliano un brocco eccetera eccetera poi non solo poi Sicilia macerie appare qui a nel non siamo ancorati a studiare la storia i fenomeni ha proprio cercato di prendere subito queste parti
Con
Questo e altro ancora parallela cestini Sasso
Grazie
Cambia sì sì c'è una certa coincidenza scusa l'accessibilità generale non avevamo prima quella ti dispiace che perché poi così tipizzati abbiamo detto il campo allora
Per per discutere poveri gradi eccetera poi andiamo a vedere la loro collocazione in termini di accessibilità perché sappiamo che a seconda del campo in cui sono collocati la loro tipizzazione proprio ricambia notevolmente cioè un Comune arato povero che in un'area accessibile a un milione di abitanti è un è un è un fatto un'anomalia stranissima andare avete se invece messe in un'area accessibile venti mila abitanti in in mezz'ora è veramente una delle condizioni limite noti visibilità queste una carta che ci dovrebbe disegnare in forma molto sintetica ma con una base analitica fondata la accessibilità dalla popolazione territorio questa Inter in trenta primi al novantuno no
Dicevo analitica perché alla base di questa carta c'è un grafo del una modellizzazione del del sistema territoriale fatto dal scadono duecento mila avendo come noti del sistema i centri di frazione geografica al censimento del mille novecentosettantuno quindi con la capacità descrittiva del territorio estremamente addirittura esasperata cerca pace di essere significativa scale provinciali
Quello che mi risulta nei colori rossi sono i
Sono può richiamare i sistemi metropolitani ma diciamo che è densamente di popolazioni sopra soglia che giustificano l'esistenza di servizi rari di notevole Ranco se vedete sarà e poi interessante
Confrontare queste con le politiche per le aree metropolitane con tante altre politiche vedete come l'Emilia tenda ad essere poi non abbiamo ancora completata da parte settentrionale ma tende a essere una rette di sistemi urbani vedete la Valdarno come ha un connotato fortemente legato non al all'asse Livorno Lucca Firenze Prato come viene fuori napoletano come emerge la Puglia ormai come un sistema che si confronta per caratteri sicché demografico con la con la Valle Padana eccetera eccetera ha una carta ancora più interessante per certi aspetti che il bilancio dell'accessibilità in quarant'anni
Detto in parole povere di Rossi sono le le gli acquisti di centralità delle aree il blu sulle perdite di centralità in quarant'anni quindi ci dice che
I fenomeni che conosciamo Lalla costi redazione la piano l'ideazione eccetera e la conferma di come questi territori poi le stesse anali sì non abbiamo tempo per far vedere ma sui decenni ad esempio ci confermano quali di queste aree poi hanno avuto questa questa perdita questo deficit negli ultimi negli ultimi e alquanto convincendo il deficit si è prodotto nell'immediato dopoguerra eccetera ed è di nuovo la Puglia che si conferma come area forte l'Emilia che viene fuori non considerate degli atti al contorno perché sono scorretti per una questione di funzionamento del mo'Bello però vedete come l'esemplare a Napoli Roma tende a saldarsi no l'area interessate questo momento dalla dall'alta velocità ferroviaria eccetera
Ecco detto questa se questa è uno scenario nazionale lo stesso che ha riportato solo al sotto insieme dei piccoli comuni così come definiti in precedenza ci dà la possibilità di
Ipotizzare ulteriormente i Comuni che abbiamo prima selezionati in quelle e tre categorie e quindi capire quali di quelli sono accessibili in quanti primi al sistema metropolitano a quali hanno valori invece da sistema rurale quali di quest'i valori sono ormai una costante quarantennale per cui il dato ormai non voglio dire strutturale ma comunque richiede politiche speciali ad esempio Suhrkamp
L'offerta di servizi ambientali eccetera eccetera Castillo Grant sono stati molto sintetico ma volevo solo darvi un'idea della
Potenziale di di informazioni
Presentazioni sulla variazione accessibilità
Nei piccoli comuni Prete sistematicamente i valori blu cioè il bilancio negativo quei piccoli Comuni
Che hanno le caratteristiche che abbiamo visto
Come reale Grasso Grasso reale
Ma siamo intervenuti
Il riguarda
TV inaugurazioni e incontri normalmente
Arrivare
Banalmente
La valutazione che fa un un una nonché fanno normalmente le grandi società che localizzano i centri commerciali periodico a quel territorio è accessibili e
Abbiamo utilizzato modello molto banale perché abbiamo
Prima lo accennava abbiamo ricostruito i i centri del comunali centri trazioni geografica che hanno a a a attribuito il valore di popolazione o altri valori no
Vogliamo abbiamo ricostruito la rete stradale modernizzato la rete stradale attribuendo a ciascun arco una velocità in base alle caratteristiche funzionari della della strada e quindi abbiamo modernizzato esatto abbiamo modernizzato la rete e ho detto quella è una strada da venti chilometri all'ora quello una strada da sessanta quelle un'autostrada ottanta velocità di esercizi dice
Poi esiste un software che mette insieme
Questi questi valori e costruisce delle simulazioni
Sì
Se
Tanti
Entro certi limiti senza certe ansie
A Bologna o in
Dei circa sicuramente certamente tiene conto sia ecco che Conte è un è un modello relativi grazie è un lavoro di due anni si
Tavolacci alla alla un bel lavoro
A inizia un lavoro di dove si editori guardi che non è finito e non è finita sì
Va be'questo è comunque era proprio dei flash non volevamo togliere
Abbiamo finito no cioè ecco naturalmente poi queste cose qua possiamo associare a tante altre cose ma so che ha portato delle slide di riserva perché non pensavo di arrivarci nobili ma di essere ricacciati prime ma
Questa ad esempio è il
Sotto insieme sempre tinte i comuni problema diciamo definiti come prima riferiti alle politiche
Per il territorio rurale allora abbiamo vin marrone i piccoli comuni investiti se non sbaglio no dalle politiche
De cinque vinti settori quindi che in qualche modo ospitano politiche di sviluppo per il territorio rurale
Abbiamo iter comuni piccoli verdi che non che non ha hanno queste il provvedimenti e spesso sono fuori da comunità montane
In alcuni casi sono in interessati dall'Obiettivo due che però non è tipicamente un un obiettivo da politiche di sviluppo rurale e poi tutti quelli rossi sotto che sono invece interessate all'obiettivo uno esattamente
E poi descrive la teste ha speso piccoli comuni
E questi soldi
Allora
Pulizia dei parchi nazionali sì dei comuni italiani interessati alla politica dei parchi nazionali il settanta per caso cinquecento sono piccoli comuni
E
Poi poveri Ciani
Questa è stata noto ancora nei e allora condizione avrà
Condizione geografica consente dicono i comuni quinquies
Per il risata di nuovo quello che si diceva guardate nel
Padana nella Padania quanti piccoli comuni ci sono che non sono attribuibili
E classicamente dalle la definizioni comuni collinari e montani ma sono presenti nella zona della bassa lombarda sotto immediatamente sopra il Po le basse provincia di
Vicino
Doveroso comuni delle comunità montane e non piccole
Così come li ha definiti e invece in giallo
Con venticinque minuti fuori dalle Comunità montane ecco ottimamente il processo civile istituzionale
Cina
Nascerà
Non siamo riusciti per questa per questa riunione strettamente azione
Salvatore non
Lo andiamo a casa dalla doverosamente
Per
Il Montepaschi nonostante l'esiguità subito l'ordine voglio dire non avviene iconografiche sopravvissuti
Va
Articolo grazie e con questa
Con questa interessante comunicazione di cui avremo poi credo facce scritte
Il futuro diamo i nostri lavori noi faremo un verbale questa in questa discussione maniaco ha lasciato tracce comunque abbiamo memorizzato
Le cose che sono state dette i punti di vista abbiamo discusso molto oltre due milioni cattedrale delusioni di comunità montane poco viale Rita perché no perché perché non ci siano no perché credo in giù vedono show no perché lo aspetteranno alcun appuntamento ad hoc ma comunque abile devo io sono consapevole però che le comunità montane sono hanno partecipato e lo vuol dire che sono sono preoccupati del problema
è ora di cominciare a parlare numero centonove al secondo biennio complessa parlato su consiglio del mio gruppo manterrei normale trattenuti proprio sul liberamente
Io spero che non ce l'ho detto non vincolante
Quando si dice pro rinvio Province Comuni capoluoghi il consigliere di vederci scritto così come del difensore no Guido quello acustico il suo