Un bilancio della Conferenza Stato - Regioni alla presenza del Presidente del Consiglio Prodi org. dalla Conferenza delle Regioni

Allora
Anche se immagino che alla stampa interessa soprattutto l'aspetto folcloristico dell'incontro di oggi prima di quello no nel senso che se abbiamo rotto non abbiamo rotto se abbiamo accettato non abbiamo accettato al dalla dalla con Frezza Stato-città e compagnia bella io mi permetto di impostare la questione così come la Conferenza delle Regioni avrà deciso di impostarla nel l'incontro di oggi
Con il presidente Prodi nella conferenza stato città che era poi la prima occasione istituzionale di dialogo e di confronto fa proprio una pardon si stato regioni allora arrivò a fare dall'altra storica no molto semplicemente la nostra preoccupazione principale era
Quella di conoscere quale riforma dello Stato il governo intendeva portare avanti
Per quello che era il suo ruolo ovviamente rispetto e in sinergia con il Parlamento quale riforma dello Stato e con chi questa la domanda dalla quale siamo partiti questa la domanda alla quale devo dire c'è stata data una Posta molto ampia e sulla quale ci sono si sono verificate molte sintonie sintonia tra che cosa sintonia fra il documento che noi abbiamo consegnato al presidente del consiglio e che mi ha un po'possa essere anche nelle vostre mani in copia perché questo è il documento che noi abbiamo costruito ecco per fare dicevo quindi dal tra questo documento e il la relazione che il presidente Prodi ci ha fatto e che
Abbiamo anche in copia qualora non abbiate neanche voi se voi andate a confrontare i passaggi fondamentali del intervento del presidente Prodi con i passaggi fondamentali del nostro documento vi rendete conto di che quello che sto dicendo è esattamente la verità la qualcosa ovviamente ci ha confortato
Detto questo
C'è stato poi un passaggio su quelli che sono gli strumenti e le strategie più utili per poter arrivare a realizzare questo obiettivo e su questo punto ci sono state delle divergenze cioè ci sono state delle perplessità delle preoccupazioni delle
Fatiche che sono state espresse
Di fronte ad una decisione che rappresenta un passaggio immediato in una fase transitoria per avviare il processo di federalismo che c'è stato riferito dal Presidente del Co Silvio e rispetto al quale ripeto sono state espresse dalle regioni alcune perplessità di che cosa si tratta quindi il tutto va inquadrato in questo contesto e cioè nella
Strategia di attuazione di un processo di riforma federale dello Stato rispetto al quale è stata
Verificata una sintonia
Questo è la chiave di lettura che offre il presidente della conferenza delle regioni
Per quanto riguarda gli strumenti la perplessità come potete ben immaginare e relativa alla decisione che è stata comunque ribadita come decisione transitoria e
E comunque aperta anche alla presenza delle regioni
Di questo tavolo parallelo
Che dovrebbe essere definito in un decreto il cui testo ancora in fase di stesura e rispetto al quale ci auguriamo che il confronto di oggi possa portare delle riflessioni utili non soltanto a noi ma anche al governo
E quindi rispetto ad un decreto il cui testo non è ancora esteso non siamo in grado di esprimere una valutazione definitiva dice amo che quello che c'è stato oggi è stato un confronto sulla utilità ripeto di una strategia che le regioni ritengono pericolosa tra virgolette a rischio e qual è il rischio e il rischio è quello che si parta
Con due acceleratori uno indipendente dall'altro rispetto al quale la possibilità di divaricazioni è la e è lampante questa è la nostra preoccupazione di fondo non c'è nessuna volontà di porsi in competizione con il sistema delle Autonomie assolutamente anzi abbiamo espresso più volte al Presidente del Consiglio la volontà di continuare a lavorare insieme la parola insieme è stata usata molto spesso quest'oggi a lavorare in collaborazione anche questa è stata una parola usata molto nell'incontro di oggi collaborazione che fino adesso c'è stata e che si è tradotta merita del cosiddetto tavolo delle regole che ha prodotto dei documenti comuni che ha prodotto una posizione con non è e vorrei ricordare che tra queste posizioni comuni c'era da parte anche di ANCI e Ubi la volontà di arrivare in tempi
I ad un tavolo di concertazione comune fai tre soggetti istituzionali locali e il Governo e quindi anche questo ci ha un po'sorpreso cioè sentire dire che ci sono delle tensioni interne da parte del sistema delle Autonomie nei confronti delle regioni che fino adesso hanno e sinceramente non si dice non ci risultavano tenendo conto che abbiamo lavorato fino all'altro ieri ad un tavolo delle regole tra sformato addirittura per volontà comune in una conferenza permanente di consultazione parlo di conferenza permanente delle consultazioni fra regioni province e comuni quindi di fronte a questa inversione di marcia improvvisa ad tu da parte di due soggetti del sistema delle Autonomie c'è sembrato quanto meno singolare che avvenisse questa inversione e abbiamo chiesto anche come mai c'era questa si doveva registrare questa frenata du da parte di due soggetti c'è stato riferito che questo non è colpa del Governo ne abbiamo preso atto cercheremo adesso almeno per quanto mi riguarda i finché avrò questo ruolo con pazienza certosina di riallacciare il dialogo con Comuni e Province perché riteniamo il conto diamo credo non solo io ma tutti a considerare vari dalla strada della collaborazione e quindi cercheremo di capire se come e perché abbiamo comunque preso atto da parte del Presidente del Consiglio della sua volontà di portare avanti questa decisione che è stata annunciata che dovrà essere tradotta in un decreto sia pure con il fatto che c'è stato ribadito dispetto a richiesta di chiarimenti eccetera eccetera di transitorietà e di conversione rapida di questo tavolo in un tavolo comune regioni province e come ogni c'è stata ribadita anche la intenzione di inserire nel testo
Del decreto che le Regioni saranno presenti a questo tavolo e questo ci aumenta le perplessità perché non riusciamo a capire allora se è prevista la presenza delle regioni perché deve sorgere un tavolo a parte rispetto al quale probabilmente i problemi da chiarire sono altri ne tiro fuori due tanto per capirci su quelle che a nostro giudizio sono no le difficoltà che sono sullo sfondo nello scenario per esempio il fatto che esista un ministero degli Affari regionali ma che il ministero degli regionali non è anche contemporaneamente il ministero delle autonomie locali cioè degli affari regionali e delle autonomie locali non è una battuta è un problema non è un fatto di dizioni è di dizione è un problema che legato ad una percorso che ancora ha bisogno di tanti chiarimenti prima di poter partire
Mi riferisco in particolare per esempio al fatto che le Autonomie locali hanno un rapporto prevalente col ministero dell'Interno mentre le Regioni hanno un rapporto totalizzante con questa novità con il Ministero degli Affari regionali allora proprio per ribadire la volontà in esce di marciare insieme abbiamo anche chiesto che venisse chiarito da parte del governo questo nodo perché le Autonomie locali devono continuare a dipende dal ministero dell'Interno e non invece essere collegate organicamente col ministero degli Affari regionali e autonomie locali è chiaro che dietro questo problema c'è il problema del ruolo dei prefetti per esempio tanto per chiarirci allora semmai quello che serve è un tavolo ministero dell'interno e autonomie locali al quale vorrei può essere anche noi presenti proprio per aiutare le Autonomie locali a chiarire questo problema dietro il quale c'è anche la große sa fatica di controlli che non riguardano come problema soltanto latomie locali ma anche l'intero sistema delle Autonomie
E controlli rispetto ai quali bisogna definire il ruolo dei prefetti il ruolo dei segretari comunali bisogna definire quello che è il ruolo tra l'altro stabilito per legge della Corte dei Conti dei Coreco eccetera è
Cioè tra eccetera perché di fatto si al sistema delle Autonomie che le Regioni sono messe nella impossibilità o quasi di operare per questo sistema perverso di degenerazione del sistema dei controlli incrociati
Rispetto al quale per esempio la Regione Lombardia esattamente due settimane fa a è stata diciamo così messa sotto accusa dalla Corte dei Conti che è entrata nel merito di una decisione rispetto alla quale doveva solo esprimere un giudizio di legittimità ma è soltanto soltanto un esempio l'ultimo di un disagio di un malessere che com'une e che quindi essendo comune impone sempre di più l'esigenza di marciare insieme anche rispetto a questo
Abbiamo preso atto che ci sono delle tensioni interne verificheremo se queste tensioni interne corrispondono a verità oppure sono state e invece artificiosamente gonfiate per giustificare una decisione che anche se transitoria continua a raccogliere la nostra perplessità
E e quindi credo che rispetto a questa decisione sarà
Quanto meno auspicabile da parte nostra che nel momento in cui si estende il testo del decreto ripeto auspicabile da parte nostra che nel momento in cui si estende il testo del decreto si possa nel conto anche di questo confronto che se ha avuto dei momenti aspri è comunque stato estremamente utile ribadisco che questo è una parte del discorso che è stata fatta rispetto a un problema più generale che era la l'azione della riforma è un confronto sull'attuazione della riforma dello Stato sulla quale c'è stata una convergenza da parte nei contenuti e nelle strategie da parte delle regioni e da parte del governo sono quelli veri oggi è fanno in quanto coordinato il lavoro che ha portato a questo documento
Perché la Regione Emilia Romagna con
Ordina l'aria istituzionale della conferenza io direi così per essere chiari anche nella comunicazione oggi sono avvenute due cose in questa prima stato del giorni con il governo Prodi la prima è un fatto positivo la seconda è un fatto negativo che ci vede in una posizione critica
Il fatto positivo
Consiste anzitutto
Nel fatto che
Tutte le regioni italiane tutte le regioni italiane hanno trovato un accordo pieno su sul testo di un documento di proposte al governo
Voi avete questo testo lì è detto molto chiaramente quali sono i principi e contenuti di fondo della riforma costituzionale
E quali sono le cose da fare subito che si possono fare subito dal tema fiscale alla questione del federalismo amministrativo e organizzativo bene su questi con tenuti delle iniziativa di riforma ci sono state alcune significative assonanze con le dichiarazioni del preside The Prodi voi potete confrontare i testi
E si può verificare che ad esempio su un punto molto importante questa impegno del Governo a chiedere al Parlamento una legge delega per affrontare da subito le questioni fiscali e le questioni del rafforzamento dei poteri e delle competenze delle Regioni delle auto l'io locali su questo c'è una convergenza
Qual è il punto che ci vede critici
Vedete le regioni italiane siccome hanno la responsabilità di portare avanti una posizione comune che rappresenta l'insieme dei le comunità regionali da questo governo vogliono che alle dichiarazioni corrispondono finalmente i fatti
E allora diventa essenziale anche la questione del match Toldo noi abbiamo detto perché il processo di riforma in senso federalista si muova davvero
Occorre una alleanza forte un patto per la riforma fra le Regioni e il sistema delle Autonomie locali la nostra proposta e quindi quella della istituzione di una sede unità aria di confronto e di concertazione fa il Governo le regioni e il sistema delle Autonomie locali perché questo serve non serve moltiplicare i tavoli i livelli ST serve parlarsi e discutere assieme delle questioni di fondo il Governo invece c'è a annunciato la sua intenzione
Di procedere
Al ma istituzione con un decreto del Presidente del Consiglio
Di una cosiddetta conferenza stato città le autonomie locali nella quale i modi che ancora non sono chiari verrebbero inserite in qualche modo le regioni
Noi abbiamo detto al presidente Prodi
Che se vuole essere coerente con quanto ha dichiarato oggi Prodi si è pronunciato apertamente per un modello di federalismo alla tedesca è allora se una cosa ci viene dalla Germania è il fatto di mantenere la coesione del sistema dei poteri regionali e locali
E quindi la pericolosità di una sede separata consiste in questo consiste nel alimentare conflittualità difficoltà di comunicazione e questo il rischio più grave consiste nel favorire un ritorno centralista
Perché se il sistema dei poteri regionali e locali non trova una coesione naturalmente vincono i ministeri centrali vincono i prefetti e non è con i ministeri cent'
Da lì i prefetti che si fa la riforma federalista io voglio
Aggiungere la mia voce presto richiedendo una convenienza quanto riguarda lo schieramento politico delle
Giunte regionali che presiedono alle venti regioni italiane
In ordine all'incontro di oggi noi oggi abbiamo presentato un documento unitario bene ha detto Mario Ucci nel sottolineare
La forza questo documento unitario delle venti regioni diverse per schieramento politico per collocazione geografica per estensione per statuto ordinario speciale venti regioni che si ritrovano nel chiedere con forza al governo
Che il Governo stesso abbracciati l'ipotesi di una riforma dello Stato in senso federale questo è il senso della nostra richiesta
Che coincide con le parole usate dal presidente Prodi oggi glielo ricordato nel discorso al Senato in replica al dibattito sulla fiducia quando Prodi disse di voler andare verso una riforma dello Stato in senso pienamente federale
Ho ricordato a Prodi che allora ebbe l'applauso unanime delle venti regioni italiane così come tre giorni prima aveva avuto invece l'espressione della delusione una minime delle venti regioni italiane quando nel discorso di presentazione al Governo si era limitato a parlare di decentramento e di delega di funzioni noi dunque vogliamo la riforma federale dello Stato abbiamo scritto al nostro commento e per fare chiarezza nel dibattito assai confuso di oggi abbiamo anche voluto scrivere che cosa si intende per federalismo c'è nel secondo capoverso seconda pagina sia federalismo quando la sovranità non RIS diede nel solo governo centrale ma viene direttamente attribuita dal popolo a due distinte sfere di potere ciascuna subordinata solo al popolo e alla costituzione le due sfere di potere sono il Governo centrale e i venni degli stati ove Gioni federali membri dell'Unione qui sta forse il punto assai grave di differenza che si è registrato oggi perché il federalismo è questo il solo questo che si sto uno Stato centrale
E che esistono degli Stati e delle regioni federali
Ecco perché noi rivendichiamo non pro domo nostra ma perché vogliamo il federalismo il ruolo essenziale delle regioni
Che non può essere cavalcato marginalizzato ignorato appaiato da nessun'altra riconoscimento di autonomia locale noi non siamo coloro che fanno guerra ai Comuni fosse qualcuno vi racconterà chiederei John italiani hanno cotto perché non vogliono associare i comuni nel processo federalista non è vero ma noi vogliamo fare un federalismo utenti con e federalismo autentico si fonda sul ruolo delle regioni federali o degli Stati federali
Dentro i quali Stati federali o prigioni federali c'è un posto di protagonismo anche per i comuni e per altre autonomie locali ma non possiamo
Accettare una confusione sul termine così come nel documento abbiamo detto con chiarezza che autonomia e decentramento non sono due sinonimi ma sono l'espressione di un'alternativa o si fa del pur decentramento c'è uno Stato centrale che graziosamente decentra qualcosa le Autonomie noi non siamo su questa linea o si riconosce l'autonomia cioè il potere sopra non solo il Gico delle comunità locali e delle comunità socialista la differenza e l'interruzione della seduta perché oggi a un certo punto abbiamo preso atto delle dichiarazioni del governo che su questi punti
Hanno distanti dalle nostre quindi l'opinione si è interrotta è avvenuta su questo punto
Fosse oggi in Italia c'è chi parla di federalismo ma in realtà vuole semplicemente del decentramento un vuole uno volevi conoscere appunto la sovranità delle comunità locali delle comunità sociale ancora nel documento unitario nostro
Abbiamo dichiarato con forza che le regioni al fine di realizzare la prospettiva federalista assumerà no nel prossime settimane nei prossimi mesi ogni iniziativa utile per l'affermazione in questa prospettiva esercita do pienamente i propri poteri legislativi amministrativi di iniziativa ivi compreso il diritto di iniziativa referendaria che è sancito dall'articolo settantacinque della Costituzione la possibilità cioè che le Regioni promuovano deve essere Dumas poco cattivi nazionali o la possibilità di indire referendum consultivi e di Indirizzo regionali possibilità che è prevista in numerosi statuti delle nostre regioni
A me sembra che debba notare quindi come la nostra proposta di una alle sa con le il sistema delle Autonomie locali e dei Comuni vada nell'ordine di dover garantire un federalismo utenti quel parliamo di alleanza non vogliamo affatto eliminare il contributo di Comuni Autonomie locali ma ci sembra che la Pro la la la la la decisione che è stata assunta dal Consiglio dei ministri di quattro giorni fa e che ci è stata confermata oggi anzi ripetutamente confermata vada in una direzione opposta dirottano portano semplici senta la nostra direzione ma la direzione della costruzione di un corretto federalismo ecco che non abbiamo potuto che prendere atto dolorosamente di questa distanza e rimetterci alle decisioni del governo comunque aspettiamo dicono
Il testo definitivo e Cristo perché ci auguriamo il confronto di oggi possano essere anche
Di chiarimento su questi punti
Ribadendo anche è questione anche di come si legge quando un bicchiere a metà in una fase delicata e difficile di avvio del federalismo ribadendo anche come auspicio che quella transitorietà quella conversione rapida dei due tavoli quella presenza delle regioni che è stata ribadita possa essere me essa nero su bianco e definita meglio in un testo che potrà essere letto e sul quale si potrà esprimere definitivamente l'opinione ci sono domande
Preso
Manuela oggi nella
Insieme ANCI e regioni avevano avuto una
Un incontro con all'allora presidente designato Maccanico rispetto al quale no sera avanzata l'opportunità di un allargamento del del della Conferenza Stato Regioni ma era un colloquio con un presidente designato che poi dopo purtroppo non ha o purtroppo o non lo so insomma il filo ciascuno è libero di aggiungere gli avverbi che vuole che comunque non ha avuto esito
Rispetto al quale d'altronde vorrei anche ribadire un altro passaggio importante che se nel novantatré c'è stata una novità