Trattare la pace, trattare il futuro

Allora
Se non così sentite
Alla buona sera benvenuti all'Istituto affari internazionali per questa occasione di presentazione di un libro sulla governo Nitti il ruolo del Presidente Consiglio forniti negli anni cruciali dell'immediato Primo dopoguerra mondiale
Non siamo numerosi però vi segnalo che siamo registrati a radio radicale che trasmetterà in streaming questa questa occasione questa è la nostra conversazione io due parole sul libro prima di passare la parola ai relatori ringrazio per i tutto Stefano Rolando presidente dalla Fondazione matti per averci per avermi proposto quest'idea devo dire che poi lo tappezzata il ritiro per quale motivo ringrazio
Giuliano Amato vicepresidente della Corte costituzionale Pasquale Ferrara direttore degli affari politici della Farnesina
E naturalmente la professoressa canali Kama che l'autrice del libro che presentiamo Giorgio la Malfa speriamo che ci raggiunga altrimenti comunque intanto cominciamo
Due o tre osservazioni sul libro
E il motivo per cui ho trovato straordinariamente interessante perché si rivela un ruolo straordinariamente significativo ed anche innovativo
Dignity Presidente del Consiglio in una fase storica molto delicata molto difficile ma decisiva per quelli che sarebbero stati poi gli assetti futuri in Europa dopo la prima guerra mondiale
Nitti si insedia al Governo se ricordo bene nel giugno del diciannove la sua esperienza di governo è un'esperienza breve perché sul governo sia pure con la secondo la del Governo Nitti dura poco più di un anno ma sono è un anno molto importante molto decisivo
Assume immediatamente una linea molto critica del gli accordi di Versailles del Trattato di Versailles che era stato negoziato dal governo precedente
Dal governo Orlando Follini per intendersi
E soprattutto
Definisce la posizione dell'Italia del governo italiano molto critica di quelle conclusioni
E infondato Uta la sua attività diplomatica sulla base di alcuni principi ispiratori che in estrema sintesi mi permetterei di ricordare che in tutto
Una critica che lo mette in contrasto con Primo Ministro fresco presidente fece più un'isola francese di rosso
Ed una contestazione sistematica del revanscismo francese
Ed è la volontà francese di imporre la Germania sconfitta delle condizioni particolarmente punitive
In una visione degli accordi di pace che invece avrebbe dovuto essere fondata non tanto sulla punizione dei vinti quanto sulla ricostituzione in Europa di un tessuto che relazioni collaborative cooperative amichevoli fai i Paesi che usciva dal conflitto mondiale una visione che io considero particolarmente lungimirante dicevamo prima Presidente Amato quasi una visione Münnich piana dell'Europa in cui le interdipendenze dell'economia avrebbero dovuto favorire processi in tempi di pace di stabilizzazione quindi criticata Tato di Versailles da un lato critica alla linea imposta a versare dati e me lo sono che mirava a punire con condizioni particolarmente onerose la Germania sconfitta
Una visione invece un tipo collaborativo nei confronti dei Paesi sconfitti che si applicano solo nei confronti della Germania ma anche nei confronti della Turchia che emerge dalle ceneri dell'Impero ottomano
Una rapporto molto difficile con un che è nostro e con la Francia e per contrasto rapporto molto più collaborativo con il primo ministro britannico nove Giorgio a e con una straordinaria sintonia è sottolineata molto bene
Dall'autrice del libro con
Che insiste che all'epoca avevo dire quel quale all'epoca troverete straordinari elementi di convergenza su questa idea di un assetto di pace che miri
A ricostruire rapporti di amicizia e di collaborazione tra Petra vincitori che sconfina
Aggiunge aggiungo che ha anche su un altro fronte una visione molto innovativa che lo in qualche modo lo lo colloca in una posizione isolata rispetto agli altri paesi vincitori che quella che lo porta a sottolineare l'esigenza di una normalizzazione dei rapporti con l'Unione Sovietica
Il momento in cui si era creata attorno alla genetica una sorta di cordone sanitario che mirava ad isolarlo Nitti farà di tutto per riportare quell'Unione Sovietica nella nel nel nel gruppo dei Paesi vincitori e lui considera il ritorno dell'Unione Sovietica fondamentale non solo perché è un importante mercato di sbocco per le nostre merci un importante forniture di materie prime per l'Italia ma anche perché vede che sia necessario coinvolgere il governo del sovietica nonostante le difficoltà le differenze in questo concerto delle nazioni che emerge dal dopoguerra due ultime considerazioni e poi lascio la parola miti si trova ad operare in un contesto che è particolarmente difficile sul fronte esterno perché da un lato la situazione postbellica l'inizio del manifestarsi di tensioni economiche sociali enormi mette costantemente in difficoltà l'azione del governo sul piano dei rapporti Pallotta al Parlamento sul piano della gestione dell'ordine pubblico e poi la vicenda di Fiume
L'impresa di d'Annunzio che mette enormemente difficoltà alla sua azione diplomatica soprattutto per la soluzione di quella che giustamente viene definita nel libro la questione adriatica
La la la conquista manu militari di Fiume da parte di D'Annunzio lo mette in rotta di collisione
Con il Presidente americano in primis lo pone delle norme stesse difficoltà con gli altri due alleati europei Francia e Inghilterra rende molto più difficile la gestione del rapporto con il nuovo regno di Slovenia Croazia e Serbia ecco detto tutto questo però chiudo dicendo che emerge da questo libro e mi rallegro e faccio le mie congratulazioni alla professoressa che la ricava per questo lavoro emerge la figura di uno statista tutto tondo che quegli anni in cui era presidente del Consiglio si afferma come leader
Indiscusso sulla scena internazionale che gode del prestigio della stima e dell'apprezzamento dei suoi chi Ross come si dice in buon italiano
Come testimoniato coi anche dalla dal prestigio di cui gode sulla stampa internazionale ecco queste erano un po'le mie considerazioni preliminari ma a questo punto do la parola Stefania Orlando per questa serio De Fazio saluti
E poi dopo passiamo ai nostri partners
Grazie
Grazie a tutti gli intervenuti grazie anche qui presente fisicamente grazie a radio radicale che ci fate estensione di pubblico molto importante molto utile
E c'ha anche accompagnato in tanti momenti di questo circuito iniziative che abbiamo svolto soprattutto negli ultimi due anni sul tema dedicato al centenario del Governo Nitti veramente grazie a scegliere l'ambasciatore Nelli Feroci perché va be
L'amicizia che data da lontano parlarci è facile sulle cose che ci appassionano alcune di queste diventano facilmente piccoli cantieri dalla nostra vita attuale fatta
Di cose che hanno radici lontane una era questa
L'idea era dove abbiamo abbiamo presentato questo libro a Melfi nel castello di Melfi non nella nostra sede del Centro culturale ma nel castello dandosi un rilievo federiciana certo senso
Hotel del tracciato che significava un po'la la storia anche diritti legare la la sua politica internazionale ha una visione euromediterranea e poi abbiamo detto Roma abbiamo detto Roma anche se all'origine questo tema aveva una
Indicazione di percorso che doveva portarci a Parigi
Qui grazie per tutto questo tema del percorso del centenario del lavoro di raccordo che è stato fatto con ambienti diversi universitari politici professionali studiosi di vario genere
Attorno al centenario del Governo Nitti io lo devo
Esprimere a al presidente Giuliano Amato
Che ha accettato la presidenza di questo centenario
Con Riserve di iniziativa che hanno i nostri esponenti della corte costituzionale ma anche con un'adesione sincera alla all'idea diritti rivalutazione storica
E di pensiero via di riguarda una figura che del corso di tutto questo i nostri interventi abbiamo continuamente sentito evocare anche dagli storici come una figura ingiustamente in ombra
Ma certe limiti e a capo di un governo che al culmine di una sua importante vita politica di parlamentare ministro di fronte a due grandissimi insorgenza è quella della trasformazione massimalista della sinistra che ha la sua riepilogo nella fondazione del partito comunista e il ventuno a Livorno e dall'altra parte nell'insorgenza
Prima danno tutto prima legata le condizioni sociali e dei reduci poi dannunziane sino e che poi si esprimerà col fascismo tenere la barra di un governo riformatore fatto da Luís radicale con i liberali popolari i riformisti del tempo immaginando un'Italia trasformarla industrializzata progettata per il futuro
Capace di risolvere anche disuguaglianze era un'impresa titanica più volte Giuliano Amato in questi nostri incontri si è soffermato su questa idea del ponte interrotto
E questa idea ci ha un po'ho fatto capire il con facilmente del perché di di una figura in ombra tant'è vero che non lo troviamo sempre nella negli studi con abbiamo parlato più volte con Francesca
Pubblicato nell'età giolittiana e siamo arrivati alla determinazione di dire che se la storia fosse andata diversamente si sarebbe giustamente parlato di un e tanti anni nel nostro Paese Mennitti rimane
Fermato nel suo Progetto e sostanzialmente anche privato di dare a sua volta dell'eredità in questo quadro al di là del lavoro che la Fondazione fa sulla cerca sul territorio in questo momento anche uno sforzo di essere nell'attualità lavorare sul Mezzogiorno e sulle prove del Mezzogiorno oggi
Che ci sembra un po'una cosa giusta da fare in quella continuità la rivalutazione di questo di questo Eataly grande italiano in ombra
Una cosa che è appassionato tanti affatto ritrovare in Basilicata e nelle città e nei luoghi diciamo gli impianti sono Melfi la sua città di nascita Maratea per villa Nitti dove lui ha scritto le sue opere più importanti fra l'altro le opere dedicate all'Europa
Ma è stata anche un po'il riconoscimento di un di una classe dirigente del nostro Paese che su questa progetta e parlo per primo del Presidente della Repubblica
Che su questo progetto e su questo percorso ha dato un sincero appoggio insieme a questo il patrocinio dalla Presidenza del Consiglio dei ministri
Era formale la la richiesta Giuliano Amato in quanto e sì Presidente due volte del consiglio dei ministri ex ministro dell'Interno ex ministro del Tesoro come
Forse era una cosa che serviva raccontava ai giornalisti perché in realtà chi sulle cose che piacciono i genetisti locale queste queste piccoli éscamotage per raccogliere la loro attenzione in realtà l'interpretazione che è stata data in più di un'occasione dalla sensibilità storico-politica di Giuliano Amato a questa vicenda è stato un pezzo della come si vede l'adesione che andava al di là del percorso personale
Noi dovevamo fare un tragitto del diciannove e del venti
Fantasia un po'garibaldina ma di partire da Melfi arrivare a Parigi risalire all'Italia in questo senso e tematizzare qui è presente
Il professor Luigi facili Migliorini presidente del comitato scientifico della Fondazione che ha naturalmente ha avuto il compito di costruire questa tematizzazione noi dovevamo cominciare la questione meridionale e risalendo dei l'Italia con la Roma compresa per la lunga esperienza di ministro e di presidente del Consiglio fino a Parigi che era cuore di tre temi
Uno il Carrefour dell'antifascismo italiano di cui Nitti era particolare figura di particolare eminenza e che dura al agli occhi di quella generazione doveva dure son qui presenti le due nipoti diritti che hanno vissuto in quella casa io va bene e hanno percepito
Tutto sia pure l'ultimo tratto di quella lunga esperienza
Nitido come tutta quella classe dirigente pensava che l'esilio fosse espressione di qualche mese in poco tempo
Non erano attrezzati per un una lunga marcia di ventitré a e così fu e quindi miti divenne in quella in quella sede il il punto di riferimento per la sua esposizione internazionale sua reputazione internazionale divenne
Un una una un punto di riferimento di tutte le aree politiche che al di cui lui era stato anche espressione come Quadrio cornice di un governo che ebbe poi fine
E secondo il tema della trattativa della pace e terzo il tema dei rapporti e dei grandi Paesi europei sulla ricostruzione dell'Europa pensavamo di fare questi tre ragionamenti a Parigi
Alla fine del nostro percorso
Non c'è stata la la la tappa di Parigi perché la tappa di Parigi è stata spostate in avanti dalla pandemia e mi è sembrato giusto sembra ritornare su Roma e parlare con il presidente dell'Istituto Affari Internazionali per dire
Ci spostiamo troppo a in Lazio e diciamo che ci sono degli elementi allusivi in quella vicenda che non avevamo ritrovato così ben raccontata nel libro di Francesca
Riscoprendo cosa che mi che anche la Fondazione non non conosceva
Abbiamo tutti semplificato la la la pace diverse di versare la trattativa di Parigi d'Europa
La questione tedesca il conflitto con la Francia
E poi dal libro ne abbiamo capito che la trama era molto più ampia le sedi delle conferenze non ho avuto numerose le località italiane che coinvolte in questa questa frenetica voglia dei paesi di ritrovare un punto di equilibrio dopo la guerra grande ebbene e infiniti primeggiava in questa in questa sforzo di far ritornare l'Italia otto autorevole
Ecco in questa cosa c'è sembrato che numerosi ore fosse legittima averla sull'Italia vanno del G venti che ritrova una sua autorevolezza internazionale
Che guarda al quadro euromediterranea insomma c'è sembrato non tirata per i capelli di riprendere questo tema
E e parlarne con figure così significative non tanto per andare a fondo di allusioni che sono poi anche difficili da misurare ma per capire che quella storia appartiene anche a un processo di rivalutazione del ruolo italiano una politica internazionale che merita di essere la il libro di Francesca è stato pubblicato dalla nella collana di Fondazione venti presso Rubbettino e siamo molto felici di questa opportunità
Lei ci ha lavorato sopra quattro cinque anni non quattro cinque giorni ha tirato fuori carte anche nonna anche ignote chart aperto una piccola porta di
Angelo tutti assenti lucano
Interessato a questa materia questa non lo sapevi nemmeno tu ma abbiamo scoperto il il marito sentiment europeo attorno alla velocità con la quale i miti presiedeva questi incontri a Sanremo a Genova la paura
Di una candidatura su alcuno
Che nasceva dal Nobel per la pace tende in cui non si trovano nulla e che naturalmente stroncata poi dal dal dall'avvento del fascismo stroncata poi dal fatto che dal venti al ventiquattro il Nobel non fu cui poi assegnato era un episodio sia pure come dire di una storia indeterminata e poi non attuata che però fa capire che la riconquista di reputazione di quella italiana a livello europeo era un fatto con argomentazioni cito questo perché se volete una nota di colore nel libro ma il lavoro sulle carte è stato molto importante ecco quello che avremmo voluto dire a Parigi forse era diverso Lecce non abbiamo rinunciato e forse faremo una questa tappa alla fine dei nostri mari concludere mettendo insieme gli atti di questo percorso ma certo questo momento di Roma
Una autorevole e sostituzione di questo evento l'ambiente giusto per farlo gli interlocutori assolutamente importanti grazie
Bene grazie grazie Stefano a questo punto io
Femminile
Esordisce intitolato se l'affare
Alla fine esposto contro
Inviare incappano ma anche qualcosa persone ultimo Stefano
Ha segnato qua a no all'
Ti dirò
La cosa che a me più mi interessa e che credo alla fine di questa avventura di due anni avremmo realizzato e far recuperare a Francesco Saverio Nitti il ruolo che gli spetta nella storia d'Italia
Perché è verissimo coinvolti ha detto Stefano
Risulta in qualche modo sommerso entro l'età giolittiana
Non ci sta proprio dentro l'età giolittiana non soltanto per le differenze tra lui e Giolitti
Ma perché la sua e la visione di un uomo che va al di là di quel tempo in politica interna in politica internazionale e l'Italia gli enti i bit riscendi molto più di quanto non sappia perché il primo costruttore dello Stato italiano
E della managerialità necessari atti gestire le vicende che il nuovo secolo il diciannovesimo secolo
Pone sotto la responsabilità dello Stato costruttori dello Stato capace di educhi
E lui che porta indagine dentro
è lui che crea una cultura pubblica che fatta di conoscenze e di esperienze tecniche e manageriali e non soltanto di tipo giuridico formale
E io ci sono tanti istituti e tanta la
Materia che occorre la storia di Nitti da questo punto di vista anche a che fare con l'industria come ha a che fare con l'agricoltura come ha a che fare col commercio come che fare con le istituzioni sociali
E poi ecco quello che emerge dal libro Francesca canale calma
Queste visione
Del mondo che ci circonda e del ruolo che noi responsabilmente dobbiamo esercitare nel mondo che ci circonda che va bene all'ala del racimolare anche il nostro si spezza pezzetto
Nella spartizione che il cosiddetto imperialismo colonialista di quegli anni opera nei confronti del mondo che raggiunge insomma è lontanissimo tutto qui
Ed è il primo italiana
Con responsabilità chi fa valere
Una
Visione e non solo del mondo ma degli interessi dell'Italia nel mondo che sono diversi da quelli di averne un pezzettino
Alla stregua dei rimpianti
è un vero
Cambio di passione
Quello che si realizzava avversario il nel passaggio da Orlando Sonnino a Nitti Tittoni proprio è completamente diverso
Come ci dice il libro di Francesca se ne accorge peggiori geologiche
Esordisce in modo esplicito un passaggio che scrive nel libro
Non apparteneva alla scuola di pensiero dell'Italia imperialista
Erano politicamente opposti alle ambizioni di Crispi essi erano concentrati soprattutto sul prospettiva commerciale delli per l'Italia non erano innamorati dell'idea di creare in vero Italia dottor o ed è su questo terreno che almeno nei confronti della Germania poi fu diverso sul Mediterraneo
Il la posizione italiana è una posizione che oggi ci rende orgogliosi
E e che noi abbiamo cercato di far conoscere e nella convinzione nella speranza che a seguito del nostro lavoro entrando il nostro lavoro nella storiografia futura
Sui primi decenni del secolo l'apposizione di Nittis tenti convinti spetta
Perché lui al esattamente
Gli stessi meriti e che ha che insieme che legge il Trattato di Versailles allo stesso modo il cui libro a un successo clamoroso nel mondo già a quel tempo
E Nitti scrivere le stesse cose
E ai coraggio nello scrivere le stesse cose leggo Luigi di dire
Che la Francia a troppo dichiarato perché l'odio cessi e i trattati sono nati nel rancore e sono stati applicati condor violenza
La civiltà consiste nel determinare nelle condizioni che rendono la vittoria meno brutale è la sconfitta più tollerabile
E questo il personaggio
Ed è questo personaggio che fra l'altro spiega
Che per potermi pagare le indennità la Germania è costretta produrrei va ai più bassi costi possibili
Mai scortare a cui i bassi costi danneggia altri Paesi io allora questi altri Paesi reagiscono con i dazi e allora la Germania non può più pagare nessuno indennità e questo il pasticcio
In cui l'odio
L'idea della punizione
A portato il futuro che conseguire i trattati di pace
E poi fatemelo dire
Riflessione che Giorgio non verrà Giorgio doveva coprire la parte Germania io potevo limitarmi alla parte mediterraneo ma insomma non c'è solo questo capiti e lui
Della Germania
Ha il coraggio di dire in quegli anni che molte delle più grandi e nobili opere dello spirito umano si devono alla Germania
Che è la pura e sacrosanta verità
Ma che era una cosa che non si doveva dire negli anni in cui la Germania doveva essere punito aperto prima guerra mondiale
E che non doveva essere messa sul piatto perché questo avrebbe comportato un ripristino
Del resto il ruolo tedesco
E si diverte anche uomo colto tra ignoranti cosa che capita di frequente
Bisogna leggere i libri del periodo napoleonico per vedere con quanta disistima si parlava della Germania pacifista Paese di contadini di camerieri che di filosofi e se ne parlava in Francia
E se ne è tornato in Francia
E quindi ecco questa idea che i vincitori
Non debbono operare per un futuro fondato sulla punizione nel caso della Germania perché questo e citerà reazioni che provocheranno nuovi conflitti
Non fondata sulla spartizione per quanto riguarda l'Impero ottomano e quindi mediterranea ed ecco una visione di un futuro nel quale lui vede il rischio delle masse musulmane in agitazione contro di noi come nel massimo tedesche in agitazione contro di noi
Il
Responsabilità dei vincitori è fare in modo che questo non accada fare in modo mediterranea di certo
Colpire l'Impero ottomano
Che
In un futuro pacificato proprio in quanto impero non avrebbe più senso ma non colpire il cuore della Turchia
Questo è il punto chiave
Su cui
Lui ha qualche problema che gli deriva dall'Italia
Perché l'Italia
Col fatto che aveva le sue truppe in Anatolia
E quindi insomma bellissima spiaggia bellissima fra l'altro sembrava un pezzo d'Italia rete li avevamo tanta dei nostri soldati
La pressione perché noi mantenessimo qualcosa lì tutti sanno che lui aveva appena andato al Governo immediatamente ritirato le truppe dalla Georgia
Lasciamolo fare a Putin andando a Georgia ma insomma vicino all'Ucraina non
Francamente
Era una delle cose più dissennate che la nostra storia chiama il prodotto che noi avessimo l'idea di prenderci la Georgia
Però aveva un problema con l'Anatolia ma ciò non di meno
Ecco lui dice con chiarezza attenzione a quello che facciamo la Turchia non la possiamo toccare
Anche perché perbacco insomma la Turchia delle dopo nel mille novecentodiciannove e la Turchia di Ataturk
è una Turchia che non è più quella del vecchio potere è una Turchia che sta cercando di darsi una cultura secolare
Come tale più occidentale
Ai suoi musulmani che vanno rispettati e lì c'è un bellissimo passaggio che Francesca
Riporta nel libro cresce ma
Il nostro Califfo il Papa nessuno penserebbe di toglierlo da Roma perché
Infatti neanche i piemontesi pensarono idiota diede gli fecero una Roma stretta stretta intorno Marcello lasciarono non lo trasferirono
E dice
Mettiamoci dalla testa di togliere il Califfo dei musulmani da Costantino eppure Costantinopoli significava qualcosa
Prima che venisse conquistata
Verso il tramonto Baur guarire rombo amorose
E qui si determina ecco un questa questa è una parte interessante perché mentre per quanto riguarda l'Europa in futuro europeo
La unità di intenti Italia e Regno Unito elevatissima contro la Francia
Per quanto riguarda il Mediterraneo
Il Regno Unito che si era lasciato andare a promesse nei confronti dei greci ed lo ricorda bene nel libro
Si trova in difficoltà fare macchina indietro e quindi tanto per cominciare appoggia allora occupazione di Smirne da parte dei greci che vorrebbero anche molto di più fino in realtà e vorrebbero
Allargare si fare dell'Egeo proprio il loro mare
Con le sponde greche
Lei e abbastanza propenso alloggio
Ad accettare queste posizioni e quindi i diritti si trova più solo
Nel sostenere la intangibilità della Turchia in quanto tale anche nei confronti dei greci resiste
Alla proposta che gli viene fatta di un'alleanza terrene nel Mediterraneo Italia Grecia
Gran Bretagna e che poi si si dividessero quello che rimaneva
Tiene l'Italia fuori posizione particolarmente coraggiosa
E che certo ha contribuito a renderlo non particolarmente popolare all'interno dove il nazionalismo si nutriva anche di queste cose
E più grande il pezzetto Cherubini agli altri più sei bravo sostenitore degli interessi
Del tua nazione questo Louise si rifiuta di farlo
Il libro va letto questo libro perché anche uno come me che aveva imparato a frequentare il meeting da tempo ha imparato da questo libro molte cose e bello il passaggio tra le tre conferenze Versailles Londra Sanremo dove si tengono asciugando ma anche complicando i problemi e dove fra l'altro
C'è un passaggio Dini Chini che merita di essere ricordato la Palestina è troppo piccola
Metterci tutti gli ebrei che li andranno a cercare la loro patria sarà una fonte di conflitti sarà una fonte di antisemitismo
Ecco noi tutti oggi difendiamo is come si suol dire il suo diritto di esistere però si fosse più o meno saggia la decisione britannica che pretese dia vere il mandato su quel pezzo di ex Impero ottomano in vista
Tengo a
Ritorno
Degli ebrei del mondo unite ecco questo lo dirà la storia alla fine si altre non avrebbero potuto essere le soluzioni l'indice
Ampia materia di riflessione
Per questo libero sul non soltanto sul
Politica internazionale italiana Massimo gli esiti commentare della prima guerra mondiale di ciò che questo esiti ci hanno lasciato e non c'è dubbio che la Palestina importante come importante l'Armenia andavamo tutti se lo ricordano che nasce appunto lo stato armeno
Partecipe di problemi che ogni giorno ci ritroviamo ancora oggi davanti soprattutto esce resta grande figura
Che io occhiuto ho studiato più siamo convinto che è davvero un grande personaggio insomma chi entrava dentro
Aveva la capacità di dire le cose
Il motto anche non convenzionale per questo particolarmente efficace c'è un passaggio sempre
Sull'Europa lui dice cosa deve fare l'Europa l'Europa deve sorridere
Bellissima queste cose l'Europa deve sorridere celebrare insieme senso di forza e di fiducia che Channel sorride anziché nelle digrignare i denti controviale
Credo che speriamo che tra dieci venti trent'anni quest'uomo venga riconosciuto per quello che le sto
C'è il privato la modernità straordinaria modernità
Sono almeno tre i fronti virtù tutto tratteggiare quello che non emerge dal libro ma che giudice degli Stati Uniti
L'idea di costruire un apparato di governo l'amministrazione per l'Italia
Che poi sarà essenziale per gli anni in cui anche il fascino alcunché idem quell'apparato di governo garantiranno una continuità
Nella gestione del Paese
L'impegno in seguito il primo affronta come presidente del consiglio la modernità ai limiti nella sua immagine del futuro il Mediterraneo nel periodo siamo nell'epoca del dunque l'Impero ottomano
Con tutte le problematicità emergono i versetti ma anche con l'esigenza oltre non uniti eccessivamente una Turchia
Nuova che emergeva dalle conflitto che
Resta ecco una Turchia laica la Turchia uccidete
E terzo punto che tu hai appena evocato che seppure molto importante questo suo dovere continuamente fare i conti con i limiti del nazionali tu citi a proposito D'Amico Mario dimenticando che dicevo prima che purtroppo mi è costretto a fare i conti sul fronte interno Collazzo come in particolare cosa
Con la con l'episodio di fiume son convinti che che limita moltissimo immagine di manovra
Nella definizione della questione adriatica a questo punto io do la parola Pasquale Ferrara calciatore Ferrara direttore degli affari politici amico carissimo
Abbiamo condiviso insieme alcune avventure passato maggiori consensi dogmatico e anche uno scienziato della politica un politologo ha scritto moltissimi messaggi molto importanti che è stato particolare piacere che mi è venuto in mente di coinvolgerlo questa occasione Pasquale alte
Grazie Antonio esterne è stata una scoperta diciamo la figura di Nicchi perché diciamo Dusty orografia prevalente ce l'ha consegnato come medico meridionalista la nonna
Come una figura che ha pensato in modo profondo riassetto delle stesse relazioni internazionale dopo la fine della prima guerra mondiale che è stata un tornante
Fondamentale nella storia dell'umanità forse anche più della seconda guerra mondiale perché per la prima volta veniva inserito nella alla politica internazionale o quella che poi sarebbe divenuta nel negli anni la politica di di potenza ecco il primo elemento che mi pare che emerga dalla figura di Dini chi è questo suo tentativo di contrastare l'emergere di questa cultura di una politica di potenza con la politica della coesistenza
E la stessa critica diciamo profonda è stato già evocata al Trattato di Versailles si basa essenzialmente su questo su questo elemento
Ricordiamoci anche qual era come è stato già detto il il clima politico il clima politico del dopoguerra l'Italia era quella della vittoria mutilata quindi non era proprio in ambiente favorevole a quello che possiamo chiamare che è stato chiamato il il pacifismo riformista nordiche di Nitti quindi la difficoltà di fare avanzare queste idee non solo a livello dell'amministrazione ma anche a livello di consenso dell'opinione pubblica
Erano veramente molto accentuate
E io direi che l'altra grande scoperta diciamo che emerge dal dal libero e e che questo Periodo cioè la la la per file dalla prima guerra mondiale e l'avvento del fascismo in Italia è tutto fuorché che un interregno
è una periodo della storia che andrebbe rivisitato dalla da radicalmente perché premio di percorsi che poi sfoceranno in una direzione piuttosto che in un'altra mediche si forgiano alcune forze le cosiddette forze profonde non le pormi daranno anche la politica italiana degli anni di decenni successivi
Quindi non è una parentesi quindi i miti mi pare che colga molto bene questa l'importanza di quella temperie storica
Io penso che il punto di snodo come ho detto anche del suo pensiero anche leggendo diciamo libro sia proprio quello dalla Conferenza diversa no della quello che sostanzialmente che in sé è stato ricordato chiamava la conferenza di pace sì ma la pace cartaginese diceva che e e ed emerge in modo molto chiaro qual era la visione
Dell'interesse nazionale e oggi si parla moltissimo interessi e valori nella politica esterno e l'interesse nazionale rispetto all'interesse della comunità internazionale e e miti non vedeva diciamo una contrapposizione tra questi due tra questi due elementi no in un passaggio è molto importante
Scrive che e sostanzialmente la durante la conferenza di Parigi rappresentanti dell'Italia Cindy si interessarono
Di quasi tutti i problemi che riguardavano la pace dell'Europa la situazione dei popoli vinti
La distribuzione delle materie prime l'ordinamento dei nuovi Stati e i loro rapporti col vincitore per concentrare lo sforzo nella questione di fiume cioè su un punto in cui l'azione dell'Italia né un fu una fondamentale debolezza in quanto liberi di entrare in guerra e diventare condizioni all'intesa non aveva nemmeno richiesto fiume nel suo trattato di guerra
E aveva termine spiegabile Rovetta Sciuto del trattato agli Stati Uniti d'America
L'idea che ci fosse una concentrazione su un punto che era considerato nodale per l'interesse nazionale aveva fatto perdere di vista l'assetto globale del dopoguerra
E per una media potenza come l'Italia che vive molto ancora oggi della configurazione del contesto internazionale si parla oggi di multilateralismo multilateralismo efficace
Piuttosto che di una punti dica di possesso di obiettivi oggi status è è una visione strategica fondamentale che ha una grandissima attualità ancora oggi spiega anche perché l'Italia sceglie la strada alla fine della seguendo seconda guerra mondiale del dell'europeismo che non è un discorso legato alla cosiddetto vincolo Esterno abbiamo bisogno di un tutore Esterno Ricci costringa in qualche modo a mantenere la politica l'economia italiana sui giusti sui giusti binari e anche la consapevolezza del fatto che il multilateralismo è il nostro ambiente
Naturale diciamo nel sì nel nel sistema internazionale
E
Leader della pace quindi per per niente non è tanto l'idea della pace come assetto ex di in termini di stabilità o di riassetto dell'Europa per proprio l'idea di una pace giusta pace giusta non è semplicemente un'esperienza le spiegazioni idealistica la sua visione è giustamente fondata sul fatto che se la pace non è percepito come giusta come poi la storia purtroppo a dimostrato viene messo in discussione e nasce un revisionismo che non è pacifista ma è un revisionismo di il riequilibrio di di potenze
L'altra visione di diritti che mi sembra importante attuale anche per lui questa percezione di quanto sia centrale in il Mediterraneo
E tra le varie conferenze di pace e che si sono sul succedute dopo la fine della prima guerra mondiale io credo che quella forse più rilevante la conferenza di Sanremo
La Conferenza di Sanremo
E che tenta di sistemare dice quello che rimaneva della dell'Impero ottomano stabilendo alcuni principi fondamentali io leggendo diciamo quale posizione posizione diritti pensiamo pensavo che forse noi non ci rendiamo conto che anche noi abbiamo avuto il nostro Wilson alla fine della prima guerra mondiale ed era proprio di l'idea diciamo di una un riassetto che tenesse conto degli interessi e dei popoli degli stati che non penalizzata se neanche diciamo l'Impero ottomano che era stato per per per decenni il grande malato d'Europa e sulle cui spogli si stavano avventando le potenze particolare
Francia e Gran Bretagna è veramente de straordinario e in termini di visione
Che non ha neanche tanto a che fare con il discorso del color del colonialismo dell'imperialismo perché io credo che c'è un elemento di modernità e l'approccio di miti che oggi si chiamerebbe post coloniale
Cioè la Ri la purificazione del pensiero strategico non non solamente la la revisione del pensiero strategico in in una come dire in una prospettiva inclusiva no per tener conto degli interessi diciamo relativi di tutti di tutti gli attori
Molte delle sue intuizioni
Poi sappiamo che non si sono tradotte in realtà non la sua influenza è stata importante in quegli anni ma poi hanno prevalso come sappiamo bene purtroppo
Le le forze della del della potenza la politica dei trasporti potenza o della politica dette della prepotenza
Ma io pensavo venendo qui a un a dei degli studi recenti che riguardano proprio il il negoziato internazionale
Uno di questi studi
E dirgli Olivieri foro che si occupa dei dei trattati che non perché trattati non funziona no perché i trattati internazionali non funzionano o funzionano perché è sbagliato
L'ordine del del delle tematiche che sono messe sul tavolo di perché i processi non sono adeguati perché gli attori non hanno la volontà giusta per arrivare a un accordo ma anche nel caso in cui gli i negoziati internazionali falliscono rimane una traccia
Rimane una traccia di conoscenza del tema rimane una traccia della familiarità che gli attori hanno acquisito nel trattare insieme le cose
E anche il fallimento di un'iniziativa diplomatica non lascia affatto le cose allo stesso punto in cui
Era iniziato il il negoziato
E e quindi è ed è molto importante questa sua diciamo insistenza io direi proprio sul processo l'importanza del processo nel nelle relazioni internazionali e in varie parti lui
Nitti Bossa molto chiaramente come le considerazione dissestato Ussa lo interessino poco quello che invece è fondamentale e come si procede in che modo verso diciamo una una se un riassetto delle relazioni internazionali
Più giusto
C'è un punto che mi ha molto interessato che riguarda in particolare
La Libia tema di grandissima attualità
E una delle diciamo idee che Nitti aveva cercato di sviluppare anche perché la politica coloniale italiana in Libia non stava dando sicuramente i frutti sperati
Fu quella di elaborare degli statuti
Degli statuti sia con la Cirenaica anche con la Tripolitania degli statuti che sono molto avanzati concedevano una sorta di autonomia una rappresentanza parlamentare
Delle libertà diciamo di di associazione e che in qualche modo facevano sì che l'Italia diventasse non più una potenza coloniale ma assumesse un popolo che nel dopo la conferenza di Versailles ha il ruolo delle Potenza mandataria no relativamente alla alla Libia
E forse l'errore della della classe dirigente di quegli anni di indio non aver insistito su questa linea di oggi si direbbe di empowerment no del dei dei referenti locali perché questo avrebbe costituito anzitempo a fare quello che ancora oggi lamentiamo mancare in in Libia il tema dell'Institution building cioè delle istituzioni forti e una cultura politica
Che possa in qualche modo portare verso verso la stabilità quindi una serie di intuizioni che ho trovato anche fonte di ispirazione per l'attualità con la quale noi ci dobbiamo confrontare ed è un'opera che sicuramente costituisce un un punto di riferimento negli studi sulla figura di vittima direi anche più in generale un'opera che si colloca sicuramente con un grandissimo peso dissi ma dignità in tutti gli studi sulla politica essere italiana
Tra tra le due guerre particolare dopo la la la prima Guerra mondiale un'ultima annotazione per dire come Nitti a mio avviso aveva anche intuito qual era la direzione qual erano queste la direzione in cui in realtà la la comunità internazionale alla fine
Sarebbe andata perché anche dopo la seconda guerra mondiale abbiamo visto che sono nate
In preda del processo d'integrazione europea ma anche le istituzioni multilaterali e nelle azioni delle istituzioni finanziarie internazionali cioè tutto il brutto in realtà il multilateralismo basato però sulle sulle istituzioni
E e è un contesto in cui
Diciamo maturano alcune iniziative importanti che però falliscono per Lampedusa perché le istituzioni non erano sufficientemente forti la stessa Società delle nazioni fallisce per questa ragione parte per la mancata ratifica a americana ma l'altro grande tentativo che oggi di di finiremmo un po'utopico ma che aveva un suo senza o in Europa
Che si stava già di Armando dopo la fine del primo conflitto mondiale e il patto bianche loco del mille novecentoventotto che addirittura aspirava a il limitare la guerra comunque strumento plausibile legittimo ammessi con visibile per la risoluzione delle controversie internazionali credo che finiti nella sua sensibilità di intellettuale di euro prevista di osservatore delle cose
Mondiali abbia intuito che e questo erano le forze che si sarebbero poi affermate nonostante che tutto intorno sembrava suggerire che il mondo andasse in una direzione opposto
Monte
Adesso
Riassume tracciato dal tracciato importante che poi è stata valorizzata molti anni dopo pure di queste realtà limitiamoci tu hai ricordato
Il processo di integrazione europea forma embrionale mi aveva avuto un'intuizione di un'Europa
Costituita su base collaborativo nel futuro assetto stabile fondato su una maggiore interdipendenza delle economie a questo punto la parola è all'autrice del libro io come ho detto all'inizio l'ho letto con enorme interesse posso per congratularmi
Con lei per il lavoro straordinario lei ha raccolto tutti gli spunti che sono emersi da questa conversazione a lei il compito di
Fare una sintesi conclusiva grazie
C'è Skip
Grazie presidente nell'intero ciclo ospita Anita anche
Per per le parole introduttive grazie ovviamente al presidente Amato le cui osservazioni già in occasione del del del convegno sul centenario sono state un po'il faro guida della chiave in cui ho interpretato Nitti grazie alle alle parole del direttore Ferrara perché ci ritornerò tra breve
Anzi mi ha dato alcuni spunti molto interessanti per rimettere insieme
Le fila del discorso io per farlo vorrei ritornare sul ruolo del Mediterraneo perché è dal Mediterraneo che ritengo sia ampio graficamente che scientificamente nel senso che non sono propriamente una studiosa di Nitti
Marsano una studiosa di il Mediterraneo e soprattutto di Prima guerra mondiale perché sono arrivata mitizzo ma arrivata Nitti proprio per l'interrogativo che si cela dietro
Un po'il tema della serata che trattare la pace trattare il futuro uno dei grandi problemi
Anche dell'epoca attuale e da dove viene l'ordinamento mediterraneo che ci troviamo di fronte ebbene viene da quella circostanza di di pace
Di elaborazione della pace anzi dire di processo di pace globale che segue la prima guerra mondiale perché lì che nasce in Medioriente dal grosso spazio vuoto
Che segue alla distruzione dell'Impero ottomano cosa centrali e cosa c'entra l'Italia
La sorte del grande spazio vuoto naturalmente è una sorte imperialista dieta imperialista e che
Il il primo grande scoglio su cui si argina il processo di pace nel senza che questo trattato con la Turchia famoso trattato di sempre
Viene fatto solo nell'agosto del mille novecentoventi dobbiamo quindi già immaginare una situazione che va da gennaio mille novecentodiciannove quando si apre Versailles
Di cui parlano tutti i libri di storia e lì ci fermiamo progressivamente Anna trattato che risolve la questione mediterranea che enti un anno e mezzo dopo cosa succede in questo anno e mezzo dopo
E anzi in questo anno e mezzo di processo di pace succede che il trattato con la Turchia viene continuamente rimandato perché c'è un accordo imperialista che dovrebbe spartire nelle vestigia quindi con l'ingombrante presenza di Wilson durante il processo di pace invece è per l'autodeterminazione questo trattato non a non si riesce a a congegnato non progressivamente
E allora e e lì che viene imbarcato Francesco Saverio Nitti e viene imbarcato nelle trattative di pace dal re Giorgio perché lui Giorgio conosce il suo riformismo e il revisionismo democratico
Dobbiamo considerare che immette anche il il presidente del Consiglio di una potenza vincitrice la prima guerra mondiale il classico errore che fanno i miei studenti Carlo di Cosima vitaliano avvinta l'avversaria verranno ingaggiati non l'ha persa
Pensiamo all'auto percezione che c'è dietro a questa risposta noi italiani a vincere e come potenza vincitrice si siede
Al tavolo di pace nella versione che ha ricordato il presidente Amato in un primo momento molto concentrata sulla sulla gestione dei problemi nazionali e che riduce in effetti questo grande discorso sul Mediterraneo a una questione di poca contezza secondo Nitti che succede Orlando come presidente adriatica e poi addirittura incentrata sullo sul problema di Fiume il Mediterraneo scompare proprio dall'orizzonte della politica italiana
Manifesti fortemente anticipatore perché in questo rito in questa idea che i trattati siano in iniziando già all'inizio del mille novecentoventi a seguire una strada ingiusta che per esempio la persecuzione della Germania
La l'isolamento della della Russia bolscevica ancora in piena guerra civile ci mette anche questo tassello mediterranea e dice attenzione all'EUR intanto l'Italia è un ponte perché è una nazione mediterranea insieme e che e che ha per questo motivo un un ruolo nel Mediterraneo e poi
Di il modo in cui ci affermiamo nel nel Mediterraneo è anche una questione di identità nazionale
Che non passa attraverso appunto se il fiume
Faccia parte o no dell'Italia ma cosa l'Italia può rappresentare in termini di visione
Democratica per quello che oggi chiameremmo tra molte virgolette il sud del mondo dunque e queste in questo di Nitti profondamente rivoluzionario
Perché il compito gli viene affidato darlo in Giorgio e di fare una conferenza in cui si discuta no conferenza in Italia
E questa conferenza capitana primavera del venti cioè quando ormai la questione di Fiume andato molto avanti
Nello i giorni dice organizza una conferenza Italia in cui si svolgono in voti del trattato con la Turchia quali sono questi non gliela tra del trattato con la Turchia sono inutili di oggi
Chi ha le vecchia
Quale anziché in Medioriente sotto quale zona d'influenza deve stare che cos'è il Medio Oriente e che cosa succederà in Palestina sono essenzialmente questi tre minuti che restano irrisolti
E soprattutto che cosa si fa della Turchia che è una potenza sconfitta e che però non può essere trattata e che deve essere trattata come le altre potenze sconfitte ma che non deve essere trattata
Con una diminutio perché ottomana e non europea
Nitti prende il pacchetto di queste questioni l sbrogliare a Sanremo è per questo che in effetti io ho conosciuto Nitti per la misconosciuta conferenza di Sanremo che punto cruciale dell'ordine Mediterraneo praticamente del Novecento
Noi sappiamo che i risultati di dell'ordinamento del Mediterraneo sono seguono in qualche modo una via imperialista perché sappiamo che si formano nazioni che non si dovevano formare di queste nazioni sono mandati quindi non sono indipendenti ma sono affidate
A potenze a potenze europee che li rappresentano sul piano internazionale e che il Mediterraneo sconfessa
Proprio perché in questo anno e mezzo piede rivoluzioni vede nazionalismi che si oppongono come quello greco e quello turco sconfessa gli schemi europei
Euro atlantici come farà molte volte nel corso del secolo cioè io voglio dare noi avversario pensiamo di dare questa impostazione la aria alla pace nel Mediterraneo vedete piano risponde questa impostazione qui non ci può stare
Tra guerre e rivoluzioni perché ricordiamo che c'è la guerra greco turca immediatamente dopo anzi durante il processo di pace c'è una guerra attraverso cui si sta si impone Mustafa Kemal
E la Turchia diventa
Nazione indipendente e in pratica viene a si avvia sulla sulla strada la posizione del sultanato del califfato
In questa enorme temperie del Mediterraneo Nitti cerca di applicare i principi del revisionismo democratico alla zona in fiamme
A dalla parte da a contro di lui una una grande tallone di Achille e cioè il fatto che tutto il resto del delle potenze che sono presenti alla conferenza di Sanremo possano ricattarlo sulla questione di Fiume
Non fornire vero nel caso lui andasse troppo avanti in questo revisionismo democratico non fornì è libero il loro appoggio ad una risoluzione favorevole all'Italia della questione di fiume di cui assolutamente bisogno per far reggere il governo
Ed è su questo che sì improntare il famoso fallimento di cui si parlava poc'anzi perché Progetto di tutti è molto diverso da quello del reato delle grandi potenze
Endine misto in minoranza anzi viene decisamente suonato durante la conferenza di Sanremo ed è innanzitutto la questione palestinese non si risolve con
La convivenza di due popoli e e interessante anch'io ho visto al disc
Nell'ambito dei centenari diciamo alla conferenza di Sanremo alcuni festeggiamenti a associati alla fondazione dello Stato di Israele c'è questione
Conferenza di Sanremo prelude alla Fondazione lo Stato di Israele e niente di più sbagliato perché in itinere dice esattamente questo anzi dice attenzione
Noi non stiamo parlando di fondazioni delle nazioni perché questo è impossibile ne stiamo parlando della dignità e della
Della del diritto degli ebrei cadavere un alloro fuori in Palestina foglie che poi che invita italiana viene introdotto focolaio in inglese National vuol dire
Aggregato culturale Centro culturale questo che pensa Nitti parte dell'identità del popolo ebraico in Palestina è giusto che loro abbiano questa forma questa forma di presenza mille futuro Stato arabo che poi non era neanche la Palestina Manara Grande Siria come come miti ben prende in considerazione di cui la Palestina doveva essere una parte e dice quindi no Caroli Giorgio gli ebrei in Palestina vanno in in modo contingentato e soprattutto ci vanno per ritrovare una propria identità culturale ed è questo il punto su cui
Effettivamente miti viene messo in completo isolamento a cui sto e la critica dei mandati
La critica dei mandati che intanto si sta imponendo e sarebbe quella
Diciamo arzigogolato giuridico permettetemi il termine poco tecnico per cui questi Stati dovrebbero sì avere l'autodeterminazione come quelli vanity mai attaccato un protettore
E questo protettore naturalmente un giorno diventerà pronti per l'indipendenza il problema di questi mandati che ricordiamo sono la Siria Libano
L'Iraq
E la anch'la Transgiordania è il problema di questi mandati che non hanno scadenza e che questa questione della protezione della
Via che porta all'indipendenza eterna in poche parole e che è proprio qui che che Nitti
Si dichiara in completo disaccordo il mandato deve aprire un inizio e una fine il mandato deve avere non deve seguire una logica di spartizione bensì di di affidamento noi oggi che hanno chiameremo incubatore d'impresa di una nazione informazione ad una nazione già formata ma punto su cui si si diciamo batte moltissimo e che questi mandati debbano avere una termini una scadenza su questi due punti ovviamente alla conferenza dis di Sanremo che non a casa misconosciuta
Non è riportata nei libri di storia e poco conosciuta dagli addetti ai lavori anche tutto sommato dagli studiosi di storia del Mediterraneo si arena il Progetto del revisionismo democratico
Che Nitti vuole in
Vuole
Applicare all'Europa e congiuntamente al Mediterraneo in un'opera di generale rivisitazione della dei principi sui quali si basa la la pace globale dopo la prima guerra mondiale
E l'Italia avendo questo doppio sentimento da questa doppia faccia da una parte europea e da una parte mediterranea
è per Nitti fino a un certo punto anche Pirlo in Georgia
Che il primo ministro inglese è certamente il punto dove questa soluzione può nascere e dove effettivamente sta nascendo
Perché questa storia finisce in un fallimento e perché dico che attraverso questa storia incontrato anche un pezzo di nostra storia nazionale anche storia della nostra identità nazionale
è perché Miché schiacciato dal fatto di essere in un'Italia che ci si auto percepisce come interregno tra guerra e forze di piazza per così dire e nella fattispecie fascismo emergente non solo e percepita e da un certo punto di poi questa percezione Nitti riesce anche a farla cambiare ma si auto percepisce come in un interregno come senza possibilità come senza futuro se non il futuro
Di quelle che mi ti chiama le ho la lotta tra le opposte fa passioni e lui mette fascismo e comunismo come due forze trainanti della piazza che sono
Effettivamente poco razionali e che sembrano al momento non ha vere soluzioni
Soluzioni riformiste per un ordine globale
Nitti in effetti chiuso in questo interregno sul Mediterraneo subisce il grossissimo ricatto della questione di Fiume che per lui non è che un'inezia che dovrebbe essere risolte nel nelle
Nella più generare l'assoluzione della del del problema Group globale del rifonda della rifondazione pacifica dell'ordine internazionale anche con un evidente passi indietro l'utilità per l'Italia
E per inciso questa soluzione lui arriva quasi a portarla a casa il giorno prima che il suo governo cada per la crisi del tant'
E dall'altra parte per una i per una quasi immediata
Lotta personale discredito alla sua figura personale che parte un portato
Dannunziano ricordiamo che Nicky famoso Kaguya se se se qualche libro di storia lo registrano registra come il cargo voglia di
Dannunziana memoria e poi si guadagna ovviamente per una serie di motivi anche spiego nel libro si guadagna la disapprovazione di Mussolini
Personale anche personale
E finendo ovviamente anche ai margini della della memoria nazionale
Nitti sparisce dalla storia dell'Italia e quindi anche dalla possibilità di di avete il ruolo che il presidente Amato auspicava nei prossimi venti trent'anni
Perché in effetti l'opera diciamo di mistificazione del suo progetto politico così come la sua persona iniziato se stessi coevi
Mussolini praticamente lo spinge all'autoesilio prima in al sud Italia che come ha anni gli anni Venti e come andare
In Africa per così dire e poi a al definitivo esilio prima in Svizzera
Maratea beve non
Egli è intriso del fermato ad Eboli quindi ma prima in Svizzera e poi a Parigi dove per tanto per
Per dire quello che poi invece ho scoperto sulla figura di Nitti ebbe dove in Francia Nitti è considerato un prigioniero di guerra in Italia non ha lo status di prigioniero di guerra del nazifascismo ad esempio
Questo da una ricerca congiunta tramite colleghi francese si insomma
Si è scoperta questa questa discrepanza tecnica del per i francesi Nitti entro il genero di guerra subisce persecuzioni nazifasciste per gli italiani no mai assolutamente
Il discredito e la progressiva marginalizzazione della figura limiti quindi iniziano in età fascista
Per esempio si può leggere quello che la Treccani dice di Mittel mille novecentotrentasette durante l'era fascista molto interessante adesso non ricordo citazioni a mia memoria però sostanzialmente
La voce vittime privo mi fu il primo ministro dopo la prima guerra mondiale colui che diede inizio al disfattismo italiana non so cos'altro insomma però è facilmente reperibile
Dunque questa questione che è una questione di pace globale che è una questione mediterranea che è una questione di cosa i attraverso la pace si costruisce per il futuro per noi anche una altra interesse soprattutto nel prossimo centenario
Perché siamo ormai alle porte del ventidue quindi dell'inizio dei centenari sul fascismo ed è un interesse nazionale
Di identità nazionale l'Italia del primo dopoguerra non è direttamente l'Italia fascista e gli italiani anziana e questo nell'aula nostra auto percezioni nazionale
Accettando da quegli avvenimenti può fare assolutamente una bella differenza grazie
Del Mediterraneo dopo il crollo dell'impero ottomano e anche soprattutto per averci ricordato un questione che dovremmo tutti ricordarci che fondamentale di quanto contino le mi dispiace usare un termine inglese le consenso di politica interna nella gestione della politica estera
In questo senso la vicenda di Fiume emblematica Niki ha avuto le mani legate non solo a Sanremo ma su tante altre vicende relative agli assetti post bellici per questa situazione creatasi
Al fiume che lui non poteva risolvere evidentemente con la prova di forza ma che lo ha messo in un'enorme difficoltà non solo con gli alleati europei ma anche con il presidente Wilson non dimentichiamo che presente qui ce l'aveva delle idee molto come dire consolidate su certi argomenti è che sul fiume ha giocato un ruolo direi quasi determinante questo mi porta chiudere questa nostra conversazione ringraziare tutti voi che avete ha citato il nostro invito ad essere presenti in presenza di amici che ci seguiranno
In streaming su radio radicale in particolare Pasquale Ferrara e la professoressa canale Kama e naturalmente l'amico Stefano Rolando che è all'origine di questa iniziativa grazie ancora buona serata a tutti