Città Rifugio per un nuovo modello di tutela dei diritti umani e di chi li difende

Ma nel montgomery Rizzo a tutto e tutti
Benvenuti a questo questa conferenza quest'incontro dedicato a lecita diffuso per un modello di tutela dei diritti di chi difende Io sono Francesco Caprini dell'associazione Ya Ku
E parlo a nome della rete indifesa di che organizza l'incontro
Lasciatemi dire che è un momento importante per questa rete che riunisce oltre quaranta organizzazioni che dal due mila sedici
Lavora notte e si impegna proprio per la concretizzazione della dichiarazione dei diritti umani del novantanove che individua proprio la difesa dei difensori e delle difensore come come priorità
Che è una una necessita un impegno che è rivolto non solo alle organizzazioni non solo agli Stati
Ma anche gli enti locali che vediamo essere vedremo essere fra i protagonisti di questo incontro
Le città rifugio Concita indifese di come piace chiamarla noi
Rappresentano dunque la concretizzazione di cinque anni di lavoro
Durante queste quasi dovere che passeremo assieme inizieremo a conoscerle
E così particolare saranno con noi quindi nere per le rappresentanti dei percorsi di protezione dei primi percorsi di protezione
Di di di persone difensore in Italia quindi le rappresentanti di Padova nella persona dell'assessore a Francesca Benciolini la rappresentante di Trento
E Chiara sigle del Centro per la cooperazione internazionale di Trento
E avremo un breve collegamento anche con Verona che è una neonata cita in difesa di quindi Trento e Padova e possono così condividere finalmente questo
Questo successo questo questo inizio somma di percorso questo cammino molto importante infatti con noi saranno anche i primi le prime persone difensore ospitate da dei programmi indifesa di Durante quest'incontro che tra l'altro viene organizzato grazie alla senatrice Loredana De Pretis che che ringraziamo che ci ospita in questa meravigliosa sala
Quindi ascolteremo appunto come lecita le prime città in difesa di si stanno preparando si stanno organizzando
Ascolteremo come detto soprattutto non resti mediante delle prime persone difensore a ascolteremo Alessandra me Cozzi che ci racconterà della Rete in difesa di perché nata quali sono gli obiettivi principali ma ascolteremo anche alcuni dei programmi
Che già erano in fieri in Italia nel mondo a livello a livello mondiale
E che sono nati anche né al nell'alveo delle degli incontri che abbiamo fatto in questi anni in particolare avremo dei rappresentanti di sardi scorrerà Prisca
Quindi la Rete mondiale delle università che si o comando della difesa degli studiosi e degli studiosi minacciati
E un programma neonato che vede in qualche maniera anche trenta Conservatorio Balcani Caucaso coinvolto coinvolta e chi è il programma di giornalisti e residenze per cui anche lì avremmo l'onore di ascoltare proprio un giornalista che in questo momento ospitato da questo Bra programma di difesa
E chiuderemmo con una riflessione collettiva somma della rete indifesa di quali sono le nostre prospettive quali sono i nostri
Nuovi le nostre sfide anche in una momento di pandemia e chiaramente da tutto e tutti noi va un saluto al nostro portavoce Francesco Martone che non può essere con noi
Neanche in maniera virtuale dall'Ecuador dove si trova perché non sta in perfetta salute ma insomma di mandiamo sicuramente il nostro il nostro più forte abbraccio
Allora la senatrice Loredana De Pretis dovrebbe fare un piccolo intervento ma non sa ancora raggiunto quindi io direi di passare la parola ad Alessandra Micozzi
In che parlerà a nome della rete indifesa di Alessandra Micozzi referente del gruppo geografico Medioriente Nordafrica della rete indifesa di e cultura e libertà quindi a te Alessandra la parola
Generalmente
Aspetta un po'ecco così
Io parlerò brevemente introdurrà brevemente il che corse la reti indifesa di di che cosa si occupa qual è appunto quali sono i suoi obiettivi qual è il suo diciamo la sua visione il suo programma
La rete indifesa di nasce in Italia nel due mila sedici
Era all'inizio una trentina ma adesso come diceva Francesca diventata composta da circa quaranta associazioni e due Nichi
Tutte molto diverse molto diverse per dimensione dalle più piccole come per esempio la mia cultura e libertà alle più grandi come Amnesty io come ARCI un libero e eccetera eccetera
Però l'obiettivo diciamo il terreno di iniziativa è un terreno comune appunto quello del difensori e dei diritti come difensori e difensore dei diritti umani
Come dicevo è nata nel due mila sedici tra l'altro due mila sedici uno degli anni in cui siesta raggiunto nel mondo il più uno dei più alti
Numeri di vittime difensori e difensore dei diritti umani duecentottanta bisogna dire però che nel l'anno scorso nel due mila e venti è ancora cresciuto questo numero ad oltre trecento per la metà tra l'altro queste vittime sono donne e uomini che difendono la loro terra che cercano di lottare e spesso anche di uscendo sì ma a spese molto grandi a volte appunto della vita
E cercano di lottare contro Brandis fra strutture che lei multinazionali vogliono portare che hanno un valore un carattere distruttivo
Per limatura per il territorio per l'ambiente per le vite stesse ricordiamo tanto per fare un esempio che tra l'altro di quel periodo proprio l'assassinio di Berta
Castel S. che appunto era riuscita
In Honduras a impedire la costruzione di una grande di dica
Il retroterra diciamo di questa rette di in difesa di diritti umani e dei loro difensori è la di rischiare azione delle Nazioni Unite che è del mille novecentonovantotto proprio sui difensori dei che diritti umani
Che tra l'altro avvenuta e questo è molto significativo venne cinquant'anni dopo la Dichiarazione universale dei diritti umani del mille novecento quarantotto
Due anni dopo le Nazioni Unite sempre hanno creato un altro strumento anche importante che è quello del relatore speciale o relatrice speciale come attualmente tra l'altro una donna nei loro per i difensori dei diritti umani
Che cosa fa la Rete chi sono i difensori dei diritti umani difensori diritti umani coprono una grande quantità e un grande arco di attivismo e di attività vi troviamo tra i difensori per esempio dei della propria terra come dicevo prima difensori del difensore dell'ambiente difensori e attivisti per i diritti LGBT punti le giornalisti che si battono ovviamente per la libertà di pensiero e di parola
Che talvolta vengono minacciati anche dalla criminalità organizzata
Li troviamo anche nel nostro Paese tra gli attivisti che difendono le vite dei migranti occhi raccolgono migranti che li difendono in mare o Aprilia colgono sulla terra
E che come abbiamo avuto casi nel nostro Paese
Vengono criminalizzati come addirittura trafficanti di persone o collaboratori diciamo di immigrazione clandestina
Quindi come vedete l'arco i terreni di intervento sono molti la Rete cerca di agire su molti terreni non solo qualcuno su molti terreni
Del terreno città rifugio se ne parlerà ulteriormente
E più approfonditamente e quindi ne saprete di più intervengono anche sul terreno diciamo rispetto alla società civile sul terreno della mobilitazione della pressione sulle istituzioni
Governo e ministero degli affari esteri ad esempio per l'applicazione delle linee guida che esistono a livello europeo per la difesa dei difensori
Tra l'altro se un articolo specifico del trattato di Roma del trattato sull'Europa di Roma dell'articolo due che riguarda questo
Pressioni e collaborazione con la cooperazione internazionale perché si possa sì occupi e sostenga
In loco nei rispettivi Paesi dove c'è la repressione e con gli enti locali appena accennato Francesca lungo un ruolo importante nelle città per le città rifugio
Ovviamente i paesi ne sono ce ne sono tantissimi si sono quei paesi dove avvengono queste questa repressione e queste ha criminalizzato Silone sono tantissimi
In almeno sessanta Paesi ci sono le leggi contro la società civile che difende i diritti umani ma in tantissimi Paesi e noi essendo nel Mediterraneo ne conosciamo proprio tanti
La repressione dei diritti umani è molto diffusa
Abbiamo conosciuto ancora in questi giorni si si parla del caso dell'Egitto come sappiamo abbiamo conosciuto il caso dell'assassinio della tortura di Giulio rigettare i geni dove le responsabilità proprio con i recentissimi risultati della Commissione d'indagine dove le responsabilità sono chiaramente e palesemente delle governo assieme ovviamente e a sostegno in qualche modo meglio copertura
Delle azioni dei servizi segreti
Abbiamo il caso della Palestina che questo nei giorni recenti si è molto parlato e tuttora un problema piuttosto drammatico della criminalizzazione proprio di sei organizzazioni di difesa dei diritti umani
Sia di difesa legale come alla questione di difesa dei prigionieri e sia di difesa dei diritti delle donne
E dei bambini in modo particolare Defence for Children International Wallenstein
E quindi questa criminalizzazione ad opera di Straelle che vuol dire praticamente mettere fuorilegge e mettere a rischio di chiusura
E sicuramente di Caio dei fondi queste associazione chiaramente un tema di cui ci stiamo occupando
Per non dire di quelli film di cui se siamo già occupato in passato ad esempio avvocati e avvocati in Turchia
Sappiamo del caso molto tragico di quell'avvocatessa turca appunto che si lasciata morire in carcere
Per lo sciopero della fame morta per lo sciopero della fame perché perché l'ottava la sua lotta era la lotta perché ci fosse un giusto processo con la Turchia l'Egitto la Palestina
Sono Teresa esempi diciamo che ci sono ci stanno un po'anche molto vicini ci stanno anche molto a cuore
E su cui ovviamente l'iniziativa di denuncia di pressione di sostegno delle degli attivisti deve essere deve svilupparsi sempre maggiormente
Credo che adesso avendo avuto cinque minuti ma forse ne ho presi anche otto credo che posso chiuse sì ma potrebbe ha mosso tantissimi va bene non ho pazienza ma è una materia come potete capire di su cui si può parlare tantissimo
E naturalmente quello che ci interessa è che cerchiamo di fare e spero che la senatrice Loredana De Petris e si raggiunga
è al massimo avere contatti appunto e interlocuzione positiva con le istituzioni parlamentari consiglio e la in Commissione dei diritti umani nel mondo e così via
Per il lavoro che possono svolgere senza dimenticare e questo è la base diciamo della rete indifesa di senza dimenticare che la base e la forza di una rete di questo tipo come di tutte le iniziative e le attività riguardano la difesa dei diritti umani l'attivismo in generale anche la difesa di appunto dei dell'i principi fondamentali di quei diritti fondamentali sanciti già nel quarantotto
E che fanno molta fatica ad affermarsi però appunto il corpo centrale di questa battaglia di questo pressione è sicuramente la società civile sicuramente la capacità della società civile di interloquire con le istituzioni laddove esiste
Una possibilità un potere delle facoltà di
Non dico risolvere ma sicuramente di lavorare in direzione di una estensione dei diritti umani vuol dire anche della democrazia
Nei vari Paesi e questo è un po'il compito diciamo che ci diamo e di cui oggi diciamo celebriamo una puntata
Va bene grazie grazie mille Alessandra in affetti il inizio dei percorsi delle città in difesa di a Trento e Padova anche a Padova e Trento hanno effettivamente questo nucleo insomma un dialogo assolutamente virtuoso fra astrazione società civile istituzione che riescono costruendo i nodi in difesa di a a portare a concretizzare insomma i primi percorsi di gli accoglimenti a proposito di queste o abbiamo proprio l'assessore alla cooperazione internazionale del Comune di Padova Francisca Brinzio Dini e appunto che era sigla del sito cooperazione internazionale di Trento
Che si spiegheranno Colletti sono sì degli obiettivi dei primi percorsi per questi due enti locali allora Padova Francesca vedo che è già on line con noi
è una città particolarmente importante per ciò che riguarda i diritti umani non solo perché è diventata città in difesa di seconda livello nazionale proprio il dieci dicembre del due mila diciotto quindi insomma il giorno della dichiarazione universale dei diritti umani ma anche perché esce da un anno particolare proprio insomma
Dedicato ai diritti umani è anche sede dell'Università Antonio Papisca
Unico università dei diritti umani
Che è sicuramente una costola un punto di riferimento importantissimo con professor Marco Mascia di di questo percorso quindi lascerei la parola a Francesca Minzolini assessore della cooperazione il Comune di Padova
Grazie Francesca buongiorno a tutti tutte sparami sentiate
Ok grazie e sono molto contenta di essere qui con voi anche se a distanza è sono dispiaciuto di non essere riuscita a scendere però una serie di impegni istituzionali nelle immediatamente prima intorno periscono di essere di essere a Roma e ringraziamo la tecnologia che ci assiste in queste occasioni
Sì come come è stato detto Padova è stata dopo dopo la provincia di Trento Paola la la la città che nel agli eccidi i dicembre del due mila diciotto ha votato in consiglio comunale
La partecipazione alla rete indifesa di e si è proclamata con appunto la il voto favorevole di tutto il Consiglio e questo devo dirlo perché è importante
Quindi sia maggioranza che minoranza ha votato per diventare una scelta City una città rinchiuso il rifugio una una città in difesa di il percorso che aveva preceduto questo momento ci tengo a dirlo è stato un percorso lungo articolato che ha coinvolto in realtà non soltanto il Comune ma tutto il territorio insieme come di Padova infatti aderiscono a questa rete anche al altri Comuni della cintura urbana
Come Montegrotto Terme Noventa Padovana aveva aderito
In questo momento abbiamo l'adesione di Ponte San Nicolò di rubano e anche del comune di Abano Terme quindi alcuni dei comuni della cintura urbana
E l'Università di Padova attraverso il centro di ateneo periti nei diritti umani intestato appunto a al professor Papisca con l'adesione di tutto il centro
E l'ordine degli avvocati e poi una ventina di altre associazioni del territorio Orio che vanno da giuristi democratici ad una serie di di associazioni attive nel nostro territorio nell'ambito dei diritti umani piuttosto che della cooperazione internazionale
Piuttosto che dell'accoglienza come
L'Operazione Colomba e la Comunità Papa a Giovanni ventitré
Sono quindi un ampio un'ampia Rete un ampio nodo come lo chiamiamo all'interno della rete difesa di un'ampia nodo che si è trovato nei nelle due anni precedenti un anno e mezzo insomma precedente
Per cominciare a capire di che cosa si tratta quando si parla di città e difesa di che cosa significa che impegnò comporti questa questa denominazione che cosa significhi una temporale lì per lì a quei Sean all'interno di un territorio che ha le caratteristiche del territorio padovano
è stato fondamentale nel prepararci a questo a questo momento ha questa temporali Rillo Passion
Il tema della Rete la rete nazionale quindi l'essere in collegamento con Trento che aveva avviato una un percorso s'simile prima Dinoi e quindi agganciarci a quello che era il percorso fatto da Trento aderendo partecipando ad alcune giornate di formazione in cui avevamo avuto già la possibilità di incontrare
La Rete dei Paesi Baschi e la pari e la rete dei dei paesi passi con delle esperienze dirette raccontate da chi appunto si occupa in questi altri ambiti europei della della difesa
Quindi difensori dei diritti umani del della dell'accoglienza dei difensori dei diritti umani successivamente abbiamo preparavi ha partecipato a un un momento di verifica in Olanda
Dove abbiamo incontrato le esperienze di tanti Paesi sia nelle città
Olandese sì anche di tanti Paesi anche in altri continenti quindi in Africa in America latina in Asia impegnati
Sempre a fianco dei difensori dritti dritti umani con progetti simili a quello della reti spese
Questo lungo periodo di preparazione accetta dato due possibilità da una parte quella di consolidare questa rete territoriale che è una rete che già di per sé è attiva su altri ambiti della cooperazione internazionale dei diritti umani
Ma che sia diciamo consolidata intorno a questo specifico Progetto
Dall'altra dissentire nutrirci diciamo quelle che sono state le altre esperienze già attive o che si stavano Romano costruendo come ovviamente la la più vicina a noi l'esperienza di Trento
E in questo percorso che c'ha interrogato sul nostro oste su ruolo insomma che ha un territorio nel difendere i diritti umani
è è stato importante il confronto con gli altri perché abbiamo capito innanzitutto la grande differenza che c'è tra esperienze simili che già aveva fatto il nostro territorio e questa specifica esperienza
Normalmente nel nostro territorio ospitiamo spesso difensore dei diritti umani però più con l'obiettivo che loro abbiano qua dei momenti d'incontro col territorio e anzi di solito quando vengono quasi parla di per esempio produttori del commercio equo e solidale o piuttosto che attivisti presenti all'interno dei progetti della cooperazione internazionale
Che è partner delle delle associazioni padovane
Ecco di Santo in queste occasioni in questi altri appuntamenti diciamo che l'agenda degli attivisti era piuttosto fitta perché tesa tutta a far sì che permette che che queste persone potessero raccontare la loro esperienza territorio e quindi spesso era quasi un tour de force
Abbiamo capito soprattutto nel confronto con le città olandesi che l'obiettivo della Temporary location in realtà è un altro cioè non è solo quello
è che pure c'è anche di incontrare il territorio a raccontare queste esperienze di difesa dei diritti umani per in territori particolarmente diciamo minacciosi nei confronti dei dei difensori
Quanto il fatto di mettere al centro i bisogni di questi difensori e che questo periodo si andasse
A delineare per loro come Periodo rigenerante quindi non fece commenti tenda fitta ma con un'agenda capace di dar loro anche la serenità di giornate
E ricche anche di incontri informali piuttosto che di attività non stressanti in una anche in boutique o i di riposo
E con la possibilità inoltre di vedere in questo periodo un momento di empowerment e quindi la possibilità di avere dei momenti i corsi e di formazione
Tesi a dare loro degli strumenti in più
Per tornare alla loro battaglia rinforzati rinforzati da una rete che hanno costruito nel momento in cui sono presenti all'interno di un territorio Orio appunto in una città altra come può essere in questo momento a Padova
All'interno di un contesto che difende i diritti umani e quindi i difensori e appunto da un mese e mezzo stiamo ospitando hanno partecipato e sono qua presenti e li saluto anche a degli incontri internazionali per per essere diciamo coinvolti all'interno di queste reti anche di protezione in qualche modo della loro delle loro persone della loro battaglia
E ma anche appunto con la con l'obiettivo di di permettere quindi allora da una parte di essere di avere dei i momenti di un paura mentre dall'altra chi coltivare una Rete ma soprattutto di avere dei momento di pausa rispetto allo stress
Dentro cui dicono nella nella loro nella loro quotidianità a casa loro ecco pone le loro battaglie quotidiane
Questo sfasamento rispetto a quello a cui eravamo abituati ci sta costringendo ora che che i nostri due difensori sono presenti nel nostro territorio ci sta costringendo un po'atte ad attirare anche noi un po'il freno il freno rispetto a quello che ci attenderemo da questa esperienza
E accogliere questo loro bisogno
I ritmi più lenti e di attività che non siano che non siano così impegnative per loro su questo ci stiamo misurando come Rete tra l'altro in un periodo che ha sicuramente un periodo Complesso perché già soltanto il fatto che abbiano tutto passare una quarantina e si siano dovuti dotare di Green passa e quant'altro ha reso anche tutto l'aspetto burocratico di qui ci parlerà poi Chiara
Piuttosto piuttosto complessa ecco però credo di poter dire che anche questa è un'esperienza e e che per la nostra città
è un arricchimento anche se dal vuol dire che per il protocollo di sicurezza non abbia un po'tutto dare un'ampia diffusione della presenza di queste persone e anche i prossimi passaggi che saranno quelli di un incontro ricco dovranno essere in qualche modo
Diciamo coperti da da questo protocollo sulla sicurezza della loro vita ecco per garantire loro tutta quella privacy che è necessaria
Che appunto non ci permette di sbandierare il Progetto ma ancora una volta mettendo loro al centro ci richiede veramente un'attenzione ai loro bisogni
Anche di sicurezza che a cui non eravamo abituati e quindi credo che in questo contesto la città di Padova sia o felice ed orgoglioso di aver ospitato di stare aspettando questa questa di location e anche di di trovarsi nelle condizioni di poter in qualche modo
Arricchirsi dalla presenza di queste persone però anche con un atteggiamento che non è solo di sbandierare un progetto riuscito ma anche di rispettare un ritmo e un bisogno che di queste persone
Ringrazio in tutto questo tutti i partner della della rete indifesa di perché credo che veramente la delicatezza di questo tipo di progetto
Riesca ad essere ad essere supportata solo attraverso un lavoro dirette che che stiamo facendo anche nella complessità insomma che questo che questo richiede e che ci fa sentire questo momento e questo supporto veramente essenziale e parte integrante del progetto che stiamo stiamo facendo assieme grazie
Grazie mille grazie mille Francesca Minzolini grazie al nodo di Padova che come hai ben illustrato tra è un nodo estremamente composito fra comuni grandi e piccoli organizzazioni e via dicendo quindi grazie davvero e
Dopo Padova appunto Trento allora Trento io poi sono di Trento possono dire con orgoglio che è stata la prima città a attraverso una mozione prima ancora dirittura tutto il territorio provinciale attraverso la mozione centonovanta poi quella comunale con la seicentocinquantotto a accogliere con entusiasmo
La proposta di di far partire questo programma di di accoglienza e di difesa verso le persone difensore dei diritti umani e ambientali
Una delle degli snodi centrali sicuramente della della nostra rete territoriale il centro per la cooperazione internazionale di Trento che un organismo pubblico e però anche ONLUS Nyman però anche organismo di solidarietà insomma una ha un DNA estremamente particolari composito al suo interno se anche Osservatorio Balcani Caucaso quindi veramente ci ha permesso di essere molto trasversale insomma nel né i nostri movimenti quindi lascio la parola a Chiara si che le che lo rappresenta
Grazie Francesca è un piacere per me essere qui con voi questa sera essere accompagnata e aver accompagnato i nostri i nostri ospiti nostri difensori
Come centro per la cooperazione internazionale questa sera in realtà interveniamo sì per il ruolo che il nostro ente sta svolgendo dentro a questa esperienza di protezione temporaneo perché siamo formalmente l'ente ospitante quello che gestisce i rapporti con il donatore cioè quella realtà anche a una fondazione tedesca ha un programma di dell'Istituto per le relazioni internazionali
E in particolare il programma Elisa aperta travertini certi che finanzia Libor sei tutto appunto il programma di accoglienza dei nostri due difensori
Quindi noi come dire come soggetto abbiamo questo ruolo un po'di raccordo ma tutto questo lavoro lo facciamo
Per conto di rappresentanza ed insieme al nodo trentino al nodo padovano e alla Rete in difesa di a livello nazionale mi preme riprendere il tema che anche Francesca Benciolini come assessore al Comune di Padova ha posto proprio come inizio ovvero il tema della Rete
Perché davvero se io anche penso a come nel concreti siamo quel mio intervento vorrebbe fare un pomo zoomata su cosa sta accadendo e su cosa questo programma che per noi è una prima esperienza
Però appunto se io riguardo da dove parte da dove nasce anche questa esperienza compresa come concreta nasce davvero da un mettersi in moto di tante tessere i tanti nodi di una Rete che poi hanno passato il movimento ci hanno portato fin qui
Come giustamente chi mi ha preceduta
Ha ricordato la Rete nazionali in difesa di ha cominciato a ragionare e a porre all'attenzione pubblica delle istituzioni e della società civile italiana il tema della protezione dei difensori e e del ruolo che le città quindi un un ente locale molto vicino ai cittadini comuni e basso in questo senso Po potevano avere in questa cornice già cinque anni fa
è vero che il Trentino al fatto uno dei primi territori ad approvare prima a livello provinciale la mozione a pari livello comunale certo anche poi anche con il cambio che c'è stato a livello politico provinciale
Con con passaggio dopo tanti anni di centrosinistra d'un governo di centrodestra
In come dire è stato un contraccolpo per il nostro territorio e e quindi questo è un po'anche rallentato alcune cose alcune dinamiche il tutto ha preso un'accelerazione davvero chi ci ha presi un po'di sorpresa c'è anche un po'spiazzati ma che abbiamo voluto cogliere a metà dell'estate scorsa
E e cos'è accaduto che sostanzialmente due delle anzi le uniche due realtà italiane che fanno parte le della società civile italiana che fanno parte della piattaforma per le protezioni temporanee europea della UCAMP fratello che son Platt sono povero un ponte per e Giacomo sono state contattate dai coordinatori della piattaforma che hanno come dire ricevuto una richiesta di una segnalazione di due difensore che vanno punto bisogno di una Renault che Jean temporanea urgente
E questi difensori avevano ottenuto il supporto di un altro membro della piattaforma europea di Ortensia temporaneo appunto alla fondazione tedesca fra avevano bisogno di un ente ospitante meglio se in Italia perché c'erano alcune attività formative e universitarie diciamo che questi difensori intendevano svolgerà proprio in Italia è nata così questa nostra esperienza dal passaggio di parola e di corresponsabilità che a partire da un ponte per
Che essendo uno degli animatori della rete nazionale in difesa di ha detto proviamo a prendere questo momento di bisogno come l'esperienza di lancio per mettersi alla prova e testare fare un passo ancora ulteriore come rette nel avviare davvero un programma di protezione
Qui come dire il centro per la cooperazione internazionale un po'anche sentendo noi siamo un'associazione quindi è un soggetto di diritto privato ma è vero che nei nostri soci ci sono due città le due città più grandi a livello trentino Trento Rovereto la provincia di Trento
In Università di Trento oltre che una fondazione la Fondazione Campana dei Caduti di Rovereto quindi pure essendo quindi siamo un soggetto che un pochino rappresenta nostro territorio pur essendo una realtà privata indipendente
Sentivamo però anche un po'la responsabilità di dire serviamo al nostro territorio e al nostro modo territoriale perché siamo comunque una struttura che di lavoro questo fa anche il nostro nodo pur essendo meno articolato
E meno ricco di quello di Padova comunque fatto di realtà molto diverse cioè che non tutte appunto si occupano di questi temi a livello professionale con uno staff quindi sentivamo questa responsabilità e ci siamo lanciati inni in questa in questa esperienza che adesso insomma un un poco più di un mese che siamo riusciti finalmente a importare
Questi questi due difensori del Corno d'Africa qui e che quindi è partita è una come dire in questo quando riguardo un po'all'Estate anche se mi sembra una vita fa
Mi colpisce comunque come abbia funzionato bene questo passaggio di testimone a questo passaggio io lo vedo un po'come un'onda positiva
Di appunto il passaggio di un messaggio che ha fatto sì che la richiesta d'aiuto della coalizione dei difensori nel Paese africano da cui provengono i nostri ospiti abbia trovato una risposta a livello europeo in Germania qualcuno in Italia e in Italia poi abbia trovato una realtà come un ponte perché aveva i contatti con una realtà comunque della Rete io mi sento di dire questo che questa esperienza che stiamo vivendo un'esperienza molto ambiziosa e ed è un inizia sicuramente stiamo già raccogliendo i frutti di cinque anni dietro di noi
Però stiamo seminando e stiamo seminando spuntando d'un raccolto davvero
Ambizioso nel senso che l'idea di una rete di creare anche in Italia una rete di città
E quando diciamo città diciamo sì la città a un suo Inter locale quindi una un'istituzione politica che rappresenta quella città però città è un territorio è un insieme di cose quindi intrinseco al nostro disegno politico c'è proprio quello di creare massa critica
Attorno al lavoro di organizzazioni della società civile che questo fanno di mestiere di passione di vocazione che però non si vogliono fermare lì
Che come dire capiscono capiamo che per andare avanti abbiamo bisogno di ricreare attorno a noi un tessuto
Non ostile non indifferente ma un tessuto alleato
E questo è un obiettivo di cui abbiamo io credo un qualcosa di cui abbiamo estremo bisogno che ci manca tanto
E che però facciamo bene a cercare quindi parte del lavoro che stiamo facendo e che credo che descriveva prima anche Franziska penso linee proprio questo quello di aggira un po'come del teste d'ariete che fanno le cose come organizzazioni della società civile in insieme ad alcune istituzioni amministrazioni locali sensibili e preparate o quanto meno disponibili
A
Affrontare anche qualcosa che non stai bene come strana come andrà a Somma anche questa esperienza dire location è stata un imprevisto dietro l'altro in continuo cedere la cifra è stato fatto il continuo io immagino sia così
In generale però un continuo adattarsi all'imprevisto c'è il volo che deve essere posticipato perché c'è un problema con il riconoscimento del visto
Dei tempi che si dilatano per via della pandemia naturalmente e delle confermo delle come dire dei testi ulteriori che occorre fare
E quindi come dire sì siamo alcuni un po'un piccolo osso come dire una un insieme di realtà che possono fare da lievito e devono fare da lievito per un intorno perché ci serve Sissi appunto un tessuto attorno a noi che capisce
E che ha si rende disponibile a un'idea di relazioni tra territori e quindi ad un'idea di cooperazione internazionale di terza
Diversa da quella tradizionale che possiamo avere in mente dove non necessarie dove diciamo il cuore e essere solidali e corresponsabili con le persone che nei loro contesti si attivano si mobilitano per le ragioni più varie e poi alcune le sentiremo dei nostri ospiti
Per difendere i diritti umani a casa insomma a casa propria nelle proprie comunità e che per questo vengono appunto minacciati vivono per il DT grande stress difficoltà o o affrontano somma piccole grandi tragedie e devo dire che in questo percorso
Gian vizioso di per sé e una cosa molto importante è quello di continuare a coltivare il dialogo e il e a farla crescere la relazione anche con le relazioni nazionali perché giustamente ne qui ci stiamo concentrando sul creare una rete di città in difesa di però è chiaro che per alcune cose
C'è bisogno di avere un Ministero Affari esteri un corpo diplomatico una rete consolare che sia
Consapevole forte formata su tutta una serie di strumenti Carnevale internazionali esistono macchine alcune volte ancora non sono materialmente pronti preparati io penso per esempio alla questione del visto
Riuscire ad ottenere il visto come dire non abbiamo avuto grandi difficoltà però di fatto ci siamo dovuti incanalare in una procedura di visto che potevamo e che onestamente abbiamo perseguito perché appunto per motivi culturali e di studio però non c'era l'opzione in questo per esempio il confronto e la relazione con il donatore tedesco ci ha mostrato come da parte loro
Le cose funzionano e diversamente per esempio perché per loro la strada più semplice era quella del dire ma perché non chiedete un visto per una protezione temporanea semplice perché per da noi non c'è
Però potrebbe e dovrebbe esserci
Allo stesso tempo e quindi come dire questo questa prima esperienza speriamo sì ma che sia finto una prima di altre comunque già ci fa vedere come è importante inno e diciamo è impossibile ragionare anche solo a livello locale c'è davvero dobbiamo imparare a fare
Politica advocacy multilivello tenendo insieme tutti questi vari passaggi
E ovviamente questa è molto complessa richiede tanta fatica e serve seminare in tante direzioni
Un'altra un altro aspetto che stiamo sperimentando diciamo appunto l'importanza dei protocolli di sicurezza
E e come anche questo sia un qualcosa che richiede una disponibilità continua al cambiamento nel senso che innanzitutto il programma di protezione temporanea
Come dire come ricordava bene Francesca parte e mette al centro i bisogni delle persone che stiamo aspettando
Il bisogno di riposare di riprendersi di formarsi
Di creare delle nuove relazioni che possono proteggere una volta che rientrano ma anche quello di crescere in alcuni strumenti e consapevolezze che vi sono utili per analizzare i livelli di minaccia a cui sono esposti
E poi noi come realtà ospitanti
Anche dobbiamo adeguarci a questo a questa analisi del rischio all'esito dell'analisi del rischio quindi prende una serie di misure chiaramente anche questo in parte è un qualcosa di nuovo pertanto delle nostre realtà
E soprattutto non è una cosa che fa una volta all'inizio l'ho fatta e sono a posto no le cose possono cambiare
E quindi bisogna mantenere un po'anche questa disponibilità a a rivalutare ed adattarsi Mammano
Senza naturalmente farsi schiacciare da dalla paranoia
Un'ultima un'ultima riflessione io credo che parte dell'originalità di questa esperienza sia proprio anche questa proprio l'essenza stessa di questo tipo di programmi c'è il fatto che sono temporanei
E tempo e allora idealmente c'è per esempio in questo caso ne siamo ospitando delle persone
Che vengono da da un'area da una regione con cui nessuna delle nostre organizzazioni aveva già delle relazioni consolidate e questo può rappresentare un un ostacolo a volte
Allo stesso tempo sono persone che lavorano nel settore del giornalismo dell'informazione rispetto al quale magari appunto anche dentro il centro per la cooperazione internazionale con l'esperienza di osservatorio balcanica o così e poi con il programma
Dei giornalisti RAI si desti Milano abbiamo un po'più di familiarità
Questo come dire sta per cioè come dire il pensiero mia partita il discorso del temporaneo il temporaneo hai poco tempo durante i quali gli ospiti e non è detto che tu abbia delle relazioni prima devi veramente avere una capacità di mobilitare
Tutte le tue risorse le competenze che ai o tematiche o di relazioni affinché questo periodo temporanea ti consento da un altro di creare una relazione con loro
E dall'altro porre le basi per i poi perché appunto questo è un passaggio e quindi anche questo mi sembra un un livello di
Di di complessità perché non voglio dire difficoltà di complessità comunque
Non banale e con il quale ci stiamo misurando
Come dire adesso insomma speriamo che che vada tutto bene io penso che per il percorso che abbiamo fatto fin qui
Già con i resti abbastanza sorprendente
E speriamo che sia una
Come dire un un percorso che da gambe imbraccia a tante altre
Esperienze o comunque a tanti altri semi ecco perché abbiamo davvero bisogno di crescere in questa direzione mi fermo qui magari se la morte di atto
Grazie
Grazie grazie mille chiara ma penso che tu abbia toccato tanti dei punti vibranti che alla fine di questo di questo incontro negli interventi finale delle conclusioni cercheremo un po'di di esplicitare insieme anche alla orda la Hrabal destare che serraggio cultore del centro interamericana Xi interamericana nel settembre
Decido interministeriale dei diritti umani
E che chiaramente se accompagnata insomma in tutto questo percorso della rete indifesa di Chiara sigle decente per la cooperazione internazionale di Trento ha già mi sei moto tutta una serie di di concetti e di complessità come come dice bene
Sul che che sono fondamentali perché comunque questi programmi come anche è stato detto precedentemente di di di collocazione temporanea sono Brady perché si inseriscono chiaramente in un ragionamento
Ampio e complessivo che come rete indifesa di abbiamo cercato di abbracciare con coraggio
In questo in questi anni che che abbiamo lavorato insieme
Che hanno molto a che fare chiaramente con la responsabilità politica dei territori la corresponsabilità come dicevi Barnetta
E riguardo ai sistemi economici il che provoca no le minacce che provocano le dimissioni di violenza
Che si scatenano contro le persone difensore e dentro questo questo panorama noi cerchiamo di muoverci con tutte le difficoltà dal burocratico
Al diplomatico che che stiamo mano a mano incontrando ma adesso siamo credo nel momento forse più importante di quest'incontro perché finalmente lasciamo la parola ai due alle due tessere difensore che che stiamo ospitando a Trento e Padova che staranno con noi nei prossimi mesi sono d'agire
E che abbia fatto sono nomi che si sono voluti dare perché per questioni di sicurezza chiaramente non andiamo a rivelare i loro nomi
Vieri e i lasso di tempo cui loro parleranno che sono circa una quarantina di minuti
Non sarà possibile avere la diretta video non sarà purtroppo possibile ascoltare la loro voce però potremo ascoltare la traduzione dei loro interventi quindi grazie moltissima a loro che hanno voluto partecipare al nostro incontro
Sì nel senso
Vedere ad agire ci racconta che è cresciuto in un paese in cui la guerra civile base del governo centrale di tutte le istituzioni sono crollate
Un paese in cui tutti i libri di diritto di abusi dei diritti umani sono avvenuti sotto il suo sguardo abusi sistematici senza nessun governo in grado di reagire avvenuti nella più totale impunità
Ed è questo che lo lo ha portato chiamato ad assumere un ruolo nell'attivismo per i diritti umani per contribuire alla ricostruzione di un Paese migliore a partire dalle comunità
Ha cominciato a lavorare così come giornaliste reporter
Per poi nel due mila quattordici inizierà a lavorare per l'agenzia di stampa per i diritti umani del Corno d'Africa
In seguito ha cominciato a dedicarsi più strettamente al lavoro di Argo casi documentando le violazioni e riportando le e facciamo un lavoro di pressione caso per caso
Si è concentrato soprattutto su gruppi minoritari donne e minori disabili perché per loro è l'attivismo è significativo se dà voce a chi non c'era
In questo scenario politico
In continuo cambiamento la cui stabilità determinata da tre attori principali un governo federale debitorie che si confronta con l'insurrezione armata del gruppo terroristico al sabato
E dei signori della guerra molto presenti
Privilegiati dall'impunità che sfruttano i loro ruoli politici nell'autorità regionali del nuovo sistema federale e hanno mano libera nell'abuso e non permettono alcuna forma di espressione e di attivismo
Dice potete immaginare in questo contesto le minacce non sono un'eccezione perché difende i diritti umani e per questo ho dovuto lasciare il mio Paese in un momento in cui la situazione era uscita fuori controllo per cercare un ricollocamento temporaneo
Questo
Ho cominciato a lavorare in quanto danno e difensore dei diritti umani nel due mila quattordici presso l'agenzia di stampa per i diritti umani del Corno d'Africa
Ho cominciato a lavorare come donna difensore dopo aver assistito al matrimonio forzato di una giovane di sedici anni mia vicina di casa con un uomo anziano e dopo aver visto che aveva vissuto un trauma tale da diventare varata
Lo hanno inseguito divorzio a causa della sua malattia
è un contrasto in cui
Sono diffusi matrimoni forzati di bambine di sei e otto anni
Io le le violazioni delle donne i rapimenti sono numerosi sono stati io stessa vittima di matrimonio forzato è testimoniato gli abusi dei diritti umani perpetrati contro le donne abusi quali lo stupro il appunto i matrimoni forzati e altri legati alla situazione di conflitto armato vissuta nel nostro Paese
Sono dovute a fuggire dalla Regione per garantirmi protezioni ha lavorato per portare alla luce questi casi di abuso confrontando anche dinamiche di scontri tra clan maggiori tra minori
Nel mio Paese inoltre esiste il problema del pratica dell'infibulazione contro le donne e questo il motivo Sonate all'insieme di motivi per cui ha deciso di difendere i diritti umani nel mio Paese
Ho cominciato quindi come volontarie sono stata assunta ufficialmente nel due mila diciotto e ora lavora come manager di programma presso l'agenzia di stampa per i diritti umani
Il mio lavoro e per i diritti umani ha comportato però all'emergere di crescenti minacce Violante nei miei confronti e per questo sono venute alla ricerca di un ricollocamento temporaneo
Bene grazie davvero perché ci segue da casa nella dirette della tribù del Senato probabilmente l'emozione sarà arrivata in maniera sicuramente minore perché
Non ha potuto sentire le loro voci
E anche le lingue d'origine però veramente siamo molto emozionati contenti di aver ascoltato gas di aver ascoltato la loro storia
Vi ringraziamo davvero ancora molto e speriamo che nel tempo che passeranno nelle nostre città potremo stringere
Le nostre storie le nostre amicizie
Noi continuiamo a raccontarsi e raccontare
I vari spicchi della rete indifesa di a raccontare
Insomma le le le tante anime di questa di questa piattaforma le tante
I tanti rivoli di lotta che si stanno ha rotto dando attorno al cuore di questa rete e quindi passo la parola con molto piacere ad Ester Gallo che rappresenta sarda cioè Scola Ratti rischia
E Aster Gallo
Prego
Anzi Verona scusate
Allora adesso facciamo invece un Sweets con Verona con l'intervento del consigliere Tommaso Ferrari
Ed è la città di Verona che appunto estratta da pochi giorni insignita insomma deciso di aderire al programma della rete difesa di e quindi la parola a Tommaso Ferrari
Sì buona sera a tutti a tutti spero mi sentiate correttamente
In il mio intervento sarà ovviamente darete devo dire intervenire dopo le testimonianze sempre difficile volevo solo portare quello che e si parlava prima di semi che possono essere diciamo possono fiorire o comunque possono portare best-practice beh credo che quello che è successo a Verona
Che diciamo è una città che notoriamente non passa le cronache esattamente per essere una città così fortemente aperta ebbene grazie a un lavoro di squadra condotto con la Rete in difesa di territoriale si è riusciti a fare un percorso che ha portato prima l'ascolto nella Commissione consiliare dopodiché presentando una mozione in consiglio comunale e nonostante fosse proposta dall'opposizione
è stata recentemente approvata per cui il consiglio comunale a sostanzialmente deciso di intraprendere questo percorso un percorso che iscriverà anche Verona le città italiane gli avete difesa di e soprattutto sui temi di ha svolto e si sui diritti umani e sul tema delle Red Passion devo dire questo spero e auspico sia anche
Diciamo niente
Lo spunto di speranza affinché si allarghi sempre di più
Allacciati sul più la partecipazione delle città i prossimi passi saranno quelli evidentemente di farsi dichiarare una cabina di regia che veda la rete territoriale e il Comune attivi
Nell'ambito della rete e per cui stiamo in strada Ando
Questo e tipo di azioni ripeto in un contesto che all'esterno potrebbe sembrare difficile e cioè proporlo dall'opposizione proporlo forse la città che da questo punto di vista non ha avanzato troppo sensibilità in realtà con il lavoro di squadra con un lavoro anche di concertazione e diplomazia se vogliamo che politica si riescono a ottenere buoni risultati il dato migliore chiaramente sarà quello di poter ospitare poter aiutare i difensori difensore diritti umani nel mondo e fare attività in ambiti diritti umani ecco questa è la mia brevissima
Esperienza che volevo portare che spero sia ripeto anche possa anche dare la ad altre città nel territorio italiano di muoversi in questo senso non vuole dire se ce l'ha fatta vero marcia posso far tutti questo la battuta che mi lascio dire ma
Comunque credo un un bell'assegno di speranza insomma spero che tanti territori poi finiscano a questa verità grazie mille
Grazie grazie a te Tommaso in effetti insomma si sta delineando veramente una rete di città che siamo la rete di resistenza sicuramente è una rete di proposizione
Adesso la parola veramente a esser Gallo
Docente all'Università di Trento a una delega per la solidarietà cadendo i campi
E soprattutto la rappresentante di scorrere afferisca internazionale ma soprattutto la Coop coordinatrice di scordare atte rischia italiano ah tester la parola
Grazie Francesca mi sentite bene
Grazie
Grazie grazie attinte a tutti gli organizzatori terrà per avermi coinvolto e per aver dato un po'di spazio a Ascoli assente lisca io ne ne parlo brevemente per introdurlo a chi non non lo conosce Scola sette rischia un ariete
Di università nata nel mille novecentonovantanove all'Università di Chicago terra
Portare avanti tre tipi di di Progetti
Quello di protezione degli studiosi studiosi che a causa di conflitti e regimi autoritari e persecuzioni devono lasciare
Il loro Paese e e quindi offrendo delle delle borse di ricerca che vanno da una durata di dodici via quarantotto mezzi
In università prevalentemente in Europa e negli Stati Uniti
Porta avanti come seconda attività livelli attività di A Bocca si in supporto di studiose e studiosi studentesse e studenti in prigione o perseguitati nel loro Paese
E attività di formazione sul tema della libertà accademica e dei diritti umani
E conta oggi Sun International quasi seicento a università nel mondo e all'interno di questo o quel testo che è scomparsa triste Italia
E di cui parlo brevemente per poi passare anche alla realtà di Trento nasce sanitaria nel due mila il diciannove
Grazie al coordinamento dell'Università di Padova e dell'Università di Trento e ha avuto una crescita enorme da otto membri nel due mila e diciannove siamo oggi al trentuno membri tra università istituti di ricerca in società scientifica
E in termini di protezione sono otto sono sei gli atenei che sono hanno hanno iniziato dei dei programmi di protezione
Trento Padova avere l'Università di Verona due mila ventidue
La Scuola Normale superiore alla Sapienza la Scuola Sant'Anna di Pisa dell'Università di Milano
E un nell'ultimo negli ultimi due anni abbiamo appunto avuto esperienze e di protezione con studiosi e studiosi otto in totale da diverse realtà che vanno dalla Turchia dalla Siria dallo Yemen in Egitto egli era una ed è un un un percorso difficile in cui appunto con le e ci ha parlato prima di me l'assessora Benciolini e Chiara sigle hanno giustamente notato è un percorso che
E deve rispettare la sicurezza la sicurezza di chi ha coinvolto la sicurezza dei familiari di chi non non viene in Italia
E nel caso dei degli studiosi e degli studiosi che sono in protezione da noi anche la sicurezza dei colleghi e degli studenti che lasciano nel Paese di origine per cui essere unita essere troppo esposto una volta che sia di protezione da noi in Italia può avere delle ricadute molto gravi anche nella comunità universitaria di di origine e
Con lei e realtà di Trento mi mi termini mi preme dire che la possibilità di far partire questo progetto attento è stata il frutto di una sinergia molto molto bella con con il territorio io ho proposto all'Università di Trento di aderire alla rete di sfaldarsi accanisca da persona che appena arrivata attento e che quindi non conosceva nell'università nel territorio ma ho trovato un in tutti nel centro per la cooperazione internazionale nella rete indifesa di in tutta la rete delle nel forum per la pace in tutta la rete delle e le associazioni della società civile un un appoggio enorme sin da subito
In parte appunto la mia proposta all'Università di Trento ha coinciso con la la mozione Lalla con con la la mozione per Trento come come Shelter sinti e quindi è stata da illumina in qualche modo sviluppare dei canali in parallelo ma anche i critici sono intrecciati e o molti degli studiosi che che vengono in prescrizione rientro in Italia solo a loro volta degli attivisti per la difesa dei diritti umani e quindi attaccare il mondo universitario vuol dire attaccare quel pensiero qui critico quella voce critica che viene trasmessa agli studenti alle nuove generazioni
E e non è un caso che negli ultimi cinque anni scolastici Risk International abbia riportato più di quattrocento casi di attacchi nel mondo in soli sei mesi non solo attacchi individuali ma attacchi proprio al mondo al mondo accademico in in Generali e un un aspetto che che mi preme che mi preme sottolineare è la complessità derivanti dall'istituzione della protezione gli studiosi che è una partizione
Che include
Che che che viene in qualche modo un pari all'inclusione scientifica
E non è soltanto soltanto tra virgolette rimuovere il rischio immediato spetta agli studiosi e agli studiosi che vengono da noi ma essere capaci di includendo ieri all'interno della comunità accademica all'interno del territorio della città evitando questo è almeno quello che che viene dalla nostra esperienza
Diritti indirizzare troppo il coloro che sono che sono in e e in qualche modo valorizzare quello che il contributo per quanto riguarda l'esperienza di Trento gli studiosi che sono da noi hanno non solo beneficiato del programma di protezione ma hanno restituito e stanno restituendo molto all'università alla città
Attraverso le loro ricerche attraverso la il contributo che danno al dibattito pubblico sui diritti umani come come Francesca Chiara sanno bene gli studiosi e gli studiosi che sono da noi partecipano attivamente a molte altre occasioni e quindi per concludere il messaggio che che come sarda mi sento di dare che la protezione una una relazione bidirezionali uniti siamo siamo noia Atari qualcosa ma ma in cambio riceviamo molto in termini di esperienza e di conoscenza e di di Expert in su
Mi mi fermo eri ringrazio Ternate questa possibilità
Grazie grazie mille estera non possiamo che
Effettivamente confermare
Quanto in questo momento i i docenti dei presenti che l'università
Di Trento in particolare
Sta aspettando veramente arricchiscano abbiano arricchito numerosi incontri
Il nostro percorso e Easy il prossimo sedici di dicembre faremo proprio l'evento insieme e all'Università di Trento in cui
Cercheremo insomma ancora una volta di intrecciare le nostre voci di raccontare l'esperienza delle difese difensore dei difensori
Che in questo momento siamo accompagnato e che ci stanno accompagnando e per rafforzare ancora di più quel legame col territorio e fra territori istituzioni di cui di cui tre parlare
Stiamo giungendo alla fine del nostro incontro purtroppo il referente di di giornalisti nel residence non potrà essere con noi per un insomma problema di forza maggiore
Però con molto piacere dà la parola alla ora Baldassarre che appunto del centro interministeriale dei diritti umani che è stato una un punto di riferimento importantissimo per le reti in particolare per ciò che riguarda proprio la formazione degli enti locali
Che sono appunto un anello fondamentale di questo percorso quindi alle dottoressa
Sì grazie buon pomeriggio a tutti tutti grazie per l'invito
E con meno comitato interministeriale sui diritti umani noi appunto fin dall'inizio siamo stati a fianco della Rete e quindi siamo diciamo
A chi lo anche a nome insomma delle altre persone che lavorano in questo contesto molto biglietti insomma di di questo ulteriore incontro come sempre sono degli incontri realmente di lavoro dal quale apprendiamo soprattutto diciamo facciamo un po'il punto
E io mi son permessa
Diciamo un po'di segnare alcune
Suggestioni insomma partirà da quella dichiara che diceva
Un incrociamo amministrazioni locali sensibile preparate o per lo meno disponibili
Ma colpito perché diciamo si può partire anche da una semplice disponibilità quindi e quindi veramente ringrazio insomma diciamo i rappresentanti degli enti locali che stava anche oggi qui presenti l'assessore ha giustamente ricordava l'importanza di quel voto all'unanimità no sappiamo quanto sia importante
Finalmente unire le forze per i rom Murn approcci inclusivo anche nel metodo insomma per per fare la la differenza e ci ricordava anche sezione ben compreso il fatto di quanto l'aver ascoltato abbia portato poi a cambiare i ritmi e quindi l'ascolto come modalità permanenti si porta poi anche magari a diciamo cambiare anche il ritmo spesso delle masse progettualità e delle nostre intenzioni iniziale
Alessandra negozi all'inizio diceva no all'importanza dell'interlocuzione con la società civile qui lo dico perché veramente da tutte le esperienze e ovunque nel mondo abbiamo imparato come
La qualità delle istituzioni poi è direttamente connessa alla qualità di la società civile organizzata e quindi questo secondo me ci richiama ognuno di noi qualunque caschetto insomma morti famose questo momento anche una forte responsabilità individuati e poi i difensori grazie
E grazie insomma per la nostra testimonianza anche in questa sede perché poi ogni uscita un'esposizione insomma quindi veramente
E giustamente il primo Di Fonzo re diceva questa importanza di di dare voce a chi non ce la l'attenzione insomma che che ha avuto sta avendo alle donne e bambini alle persone con disabilità oggi ricordo soltanto che in tutto il mondo viene ricordata la convenzione ONU
Sui diritti delle persone con disabilità e quindi diciamo questa attenzione
A chi a meno voce penso sia un messaggio perché noi importante
Invece la difensore diceva da da questa mi ha colpito che da da
Da questa esperienza della vicina di casa dell'adolescente vicino di casa
Diciamo a un momento insomma di di consapevolezza che qua cambiato tutta la sua vita ecco questo anche quanto la nostra capacità realmente di di ascoltare saper leggere incrociare le storie anche di altri essere trasformati dalle storie che incrociamo
Diciamo la portata qui oggi penso sia un esempio di di di come poi andrebbero praticati i diritti umani
Il consigliare
Ferrari diceva questo lavoro di squadra poi riceve il risultato poteva ospitare ecco Daloui recupero questi importanza dell'attenzione a reale impatto nome siamo abituati magari a valutare più le nostre azioni come percorsi no quindi si parla di
Indicatori di risultato abbiamo fatto abbiamo fatta con recupero sull'importanza di capire tutti i nostri sforzi parecchi impatto hanno realmente
Sulla vita delle persone no è sulle nostre
Esser Gallo diceva ma molto colpito questo discorso del percorso difficile l'importanza di di lavorare in sicurezza no e e soprattutto e la compagna con la complessità delle della protezione degli studiosi ecco non sono percorsi semplici questi noi allora facendo un discorso più in generale io oggi a parliamo anche oggi molto di Rete e
E le aree e
Io penso sempre che non abbia in mente il web in realtà queste nostre reti fa un po'più come le reti dei pescatori che hanno bisogno di essere costruite di essere manutenute passò tutta la bisogno di uno scopo preciso no e quindi questo penso che
Si rimandi all'importanza di una vera un'attenzione alta tensione permanente un ascolto dare una pari dignità tutti gli aspetti del tempo e dell'importanza delle persone
E come comitato interministeriale schieramenti siamo
Espressione del governo lavoriamo dobbiamo ogni hanno abbiamo più influenti siamo i membri sono Focal Point di diversi ministeri poi ci sono anche uccelli Istat
Certo non è il cioè il Comitato Italiano per l'Unicef l'UNESCO alcuni rappresentanti dell'Accademia presente comitato di sì sì dal settantotto quindi l'Italia diciamo su questo ha una buona prassi
E noi ogni anno appunto dobbiamo o mandare una relazione al Parlamento che quindi è pubblica
E lo dico in questa sede perché stiamo cercando di capire come possiamo far meglio il nostro lavoro accudire così diciamo dopo quello che è stato fatto il il mandato è quello di lavorare sul reporting
Quindi su fare un'analisi e poi quindi inviare i rapporti dovuti alle Nazioni Unite e le altre organizzazioni regionali per sulla situazione dei diritti umani in Italia
Ma c'è una parte di seguito il cosiddetto follow up e quindi stiamo lavorando sempre di più proprio per la la redazione di di piani in particolare non ci occupiamo del piano
Subisca SDO Marrai s'e voi sapete che c'era un tema importante sui difensori
E per i diritti umani e anche in questo contesto reati degli atti internazionali recenti molto significativi se ne è parlato pochi giorni fa al Forum internazionale delle Nazioni Unite sul business Human Rights
E se e poi c'è ancora ruolo quindi anche nella risoluzioni tredici venticinque che lavora su pace e donne sicurezza
E vivere da Clare di quell'esempio perché lì non abbiamo un gruppo di lavoro aperto quindi scriviamo questo piano nazionale insieme alle organizzazioni non governative
è un'esperienza diciamo abbastanza innovativa anche sul piano internazionale
Soprattutto realizziamo poi monitoraggio per permanente a quell'esperienza anche italiana dimostra come era importante non soltanto redigere dei piani ma poi monitorati
E quindi per questo siamo sempre dando più attenzione a questo aspetto
Stiamo cercando quindi un pub di di cambiare marcia perché sappiamo che
Abbiamo bisogno di leggi per attuare i diritti umani abbiamo bisogno di politiche abbiamo bisogno poi di prassi operative notti parliamo di questo e e per parlare di questo
Abbiamo pensato che fosse importante lavorare più della sulla formazione ad esempio quindi siamo innovando proprio in questi a partire da quest'anno per la prima volta pensate l'Italia se ne parlava prima ma inserito nell'attività di formazione permanente del ministero degli affari esteri della cooperazione internazionale organizzata insieme alla scuola
Nazionale dell'amministrazione un modulo sui diritti umani per chi inizia la carriera diplomatica questa borsa molto denso ragionamento
Che veniva anche fatto poi su come favorire questo tipo di percorsi a livello mobili di di
E personale diplomatico italiano presente in altri Paesi e poi in tutto il mondo
E questa per me ogni volta un'innovazione importante soprattutto stiamo cercando di fare in modo che queste attività siano delle attività permanenti
Perché abbiamo in Italia tantissime esperienze che poi però rimangono unite invece un'attività permanente sui diritti umani di tutto il personale diplomatico quindi rendete conto anche per i temi affrontati insieme in questo incontro quanto possa essere importanti l'altro aspetto di sulla formazione sulla quale stiamo lavorando e sono molto felici oggi castrista perché e abbiamo coinvolto last Lanzi che l'Associazione nazionale dei comuni d'Italia
In una un primo
Un corso di formazione sui diritti umani quindi la prima esperienza abbiamo chiamato primo perché anche questo vorremmo che fossero collaborazione permanente
Iniziamo il prossimo tredici dicembre con un primo incontro che sarà proprio dedicato all'impegno
Delle Nazioni Unite per i diritti umani sul difensori dei diritti e le reti delle città impegnate quindi iniziamo portano Caf abbiamo affrontato anche qui oggi Prato perché pensiamo che questa sia e questa esperienza sia un come sta una esperienza estremamente significativo di come lo possiamo coniugare la dimensione internazionale a quella locale
E nel fare questo come diciamo tutti voi che state lavorando in questo ambito da diversi anni sapete
Noi possiamo realmente realizzare che ragionare in termini di diritti umani l'approccio olistico che di solito lo mettiamo all'inizio dei nostri documenti o delle nostre indicazioni
Invece viene realmente realizzato a livello concreto sul sui territori quindi
Insomma continuiamo diciamo sicuramente a a voler sostenere realtà come le vostre dalle quali impariamo capiamo anche meglio come possiamo essere noi utili sul cammino dei diritti umani grazie
Grazie grazie davvero lo stressato avversario grazie speriamo di continuare insomma
Come dice lei a fare questo questo percorso di di dialogo e di reciprocità anche che è fondamentale indagare insomma che sa che assieme non riusciamo anche a portarsi a casa questo visto per difensore difensore che sarebbe necessario
E fondamentale sono per poterci muovere con più facilità sono quando dobbiamo dobbiamo attivarsi
Bene
Questa interessantissima lunga carrellata di testimonianze di interventi e di esperienze giunta al alla fine per lui è stato ed è un momento davvero importante perché insomma
Non speravamo il Cira partire così in fretta con con il racconto di una sita in difesa di già attiva invece lo stiamo facendo grazie insomma l'impegno di tutto e tutti
Come rete indifesa di quindi
Sicuramente possiamo raccontare come detentori reo crescevano siano
Meccanismi estremamente complessa e l'abbiamo sentito
Dalle varie testimonianze anche dalle dalle differenti esperienze insomma che sanno dietro o insieme a fianco a una città in difesa di
E come rette noi abbiamo sempre pensato comunque l'accoglienza delle dei difensori come extrema ratio perché come Rete ci siamo sempre posti degli obiettivi in primis politici abbiamo sempre pensato e continuiamo a pensare che e dobbiamo muoverci in tutte le maniere in vari livelli per
Difendere i per stare a fianco alle persone che nel mondo difendere i nostri diritti per questo sono minacciate
E lo facciamo e lo continuiamo a fare su diversi piani lo facciamo
Partecipando o animando campagne internazionali lo facciamo attraverso le nostre firme lo facciamo denunciando lo facciamo traducendo
Lo facciamo attivandoci in tutte le maniere possibili immaginabili facendo pressione sulle nostre istituzioni continuando a raccontare quali sono
E le cause intrinseche che provocano le morti che provano con le minacce che provano provocano tutta quella dimensione di violenza e di sfinimento che a volte portano lei e i difensori
A ad allontanarsi dalla loro attività e dei loro territori e cerchiamo di farlo come si è detto tenendo insieme i vari livelli di questa rotta quindi le istituzioni gli enti locali
E soprattutto la correlazione con i paesi con cui nel collaboriamo di territori con cui nei lavoriamo quindi le comunità in particolare le comunità di base le comunità
Dove leader comunitari
Sono in prima linea
Dove le donne dove le organizzazioni di base sono il corpo più esposto contro le violenze e e contro le minacce
E chiudiamo questa carrellata non a caso facendo una appello una riflessione su uno dei paesi che da questo punto di vista è tristemente
Metaforico cioè la Colombia è anche uno dei paesi dove la rete indifesa di lavora fin dall'inizio anche l'associazione che rappresenta l'associazione Jacur lavora proprio in Colombia i purtroppo si parla di Colombia troppo spesso per quanto riguarda la minaccia difensore difensori
Perché sempre in cima i più tristi dei degli indici si anche quest'anno Global Witness parla della Colombia insieme a Messico e Filippine però sommano Colombi enzima
E per omicidi mirati in particolare verso persone difensore dell'ambiente questo
Ci permette si parla appunto di duecentoventisette omicidi però chiaramente sono stime basse
E comunque metà di questi omicidi che sono avvenuti su Lotus durante l'anno scorso
Sì più di più della metà cinquantatré per cento sono venuti in Colombia e questo ci permette di fare un ragionamento necessario sul perché anche siamo qua tutti insieme
E le persone difensore dell'ambiente
E vengono sempre più ammazzata nel mondo perché se un circolo vizioso che unisce questi omicidi alla crisi ambientale di cui e abbiamo sentito molto parlare negli ultimi mesi a e l'impunità che Corporation multinazionali continuano a vantare nella distruzione delle della biodiversità
Nel a sistema estratti vista nell'animare il sistema e trustee distratti vista che di fatto
Gerente corti vedente territori i è decisamente il nemico quindi se vogliamo fare la nostra parte maniera
Coraggiose funzionale per la difesa dei difensori dobbiamo in primis stare al loro fianco per sovvertire questo sistema
E questo sistema economico abbiamo sentito molte parole molti bla bla bla in questi ultimi mesi ecco non vogliamo stare dietro questi bla bla bla
Questo indice di morti e di di di vittime fra le persone difensore di cui parla Global Witness a subito
Un'ennesima
Impennata durante il tema della pandemia anche questo è un tema ante ma forte la pandemia
Da come diciannove a messo in atto tre dinamiche mortali nei confronti di queste persone ha peggiorato la loro situazione perché la pandemia ha costretto le persone difensore
A stare più a casa quindi sono diventate soggetti obiettivi più individuabili ha permesso ai governi conniventi spesso dittatoriali ma se parliamo di Colombia
Non possiamo che denunciare il Governo dunque per l'inefficienza per l'impunità contro queste morti e anche per non aver rispettato il trattato di ska su
Che è stato promosse in aprile quindi è una denuncia forte quella che ne facciamo verso il governo di Cantù che in ogni caso ha permesso a questi governi e tanti governi di abbassare le difese
E di per di Dino accompagnare insomma anche le poche protezioni che a livello governativo mettevano in campo per le persone minacciate e infine si fa la cartina tornasole di purtroppo mondo a due velocità socialmente quando abbiamo dovuto subire i nostri confina menti
Chi di noi ha potuto ha goduto della digitalizzazione ha potuto dell'accesso a internet dell'accesso a ai computer tante persone difensore minacciate questo non hanno potuto fare
E questo chiaramente un altro tema di cui di cui ci dobbiamo occupare quindi parlavo di questo circolo vizioso che
Di fatto mette l'ambiente la difesa dell'ambiente la difesa dei beni comuni naturali delle risorse preziose come la quella terra al centro del ragionamento al centro delle nostre azioni al centro delle nostre
Riflessioni politiche dei nostri appelli
Più la crisi ambientale avanza più persone difensore difensori vengono ammazzate
All'interno di e anche un indice che viene viene spiegato molto bene con l'avanzare di disboscamento per esempio dell'Amazzonia c'è proprio una correlazione
Matematica fra questi tre acquisti indizi all'interno di queste di queste o di queste persone
Minacciate quindi vengono spesso purtroppo a mazzate ma stiamo parlando di un panorama complesse in cui ci sono le intimidazioni Pedi i pedinamenti
Le minacce ai parenti per quello che poi anche prima si parlava di di persone che a un certo punto devono andarsene via del loro territorio perché sono sfinite questo è quello che succede fin troppo spesso e che succede
Troppo spesso in Colombia all'interno appunto di queste di questo panorama sono gli indizi in ancora una volta a pagare il prezzo un prezzo troppo alto e sono le donne a pagare
Un prezzo altissimo donne difensore che devono
Affrontare non solo una dimensione di minaccia ma anche diciamo il percorso di emancipazione di prova protagonismo che comunque le sta vedendo in prima linea in quasi tutti i territori del mondo proprio per difendere la vita per cercare di costruire e un un sistema economico diverso anticapitalista il quello che loro fanno
Parlando di Colombia e parlando di questo non possiamo che
Mettersi insieme all'accorato appello per in particolare una difensore apre ne conosciamo anche molto bene che cani Silva per cui sono stati raccolti oltre cinquecento mila firme in Colombia e tantissimo in tutto il mondo allora Canis Silva è una difensore che difende gli acquiferi della regione del Putumayo quindi parliamo del nord est della Colombia
E noi l'abbiamo incontrata svariate volte e proprio durante la pandemia le minacce contro questa persona stanno mentalmente in maniera esponenziale deve continuare a spostarsi e
Anche in questo caso cerchiamo veramente di fare quello che possiamo anche dal punto di vista internazionale tra l'altro somma drammatiche sono le notizie
Che sia arrivata in questi giorni dei nostri compagni e delle nostre compagni in Colombia per cui
Proprio stamattina se arrivato il video dell'ennesimo sfollamento sfo forzato di una comunità indigena che la comunità dei non ha però sono sappiamo che le la Colombia il secondo Paese al mondo personalmente i forzati interni insomma dal due mila sedici dagli accordi di tazze
L'aumento delle violenze dei territori purtroppo è schizzato invece che rispettare i punti d'accordo delle pazze della tasse insomma sta aumentando il livello della violenza
Ecco questo si pone di fronte a un tema forte e vibrante scottante che proprio la responsabilità delle imprese
E e delle multinazionali e quindi ancora una volta come rete difesa di che si occupa fin dall'inizio di questo di questa tematica chiediamo di nuovo la necessità di una regolamentazione la necessità di una responsabilizzazione
E e di
Sono spaccare questo muro dell'impunità che permette
A trotto multinazionali di
Essere più o meno le mandante insomma di queste morti
Quindi insomma sono andata abbastanza nel nocciolo della questione perché quello che la rete fa
E chiudo con degli ospizi insomma o comunque dei dei punti di
Che speriamo di raggiungere sicuramente i programmi di Temporary dello cash Onna noi auspichiamo che siano sempre più diffusi ma che non debbano necessariamente arrivare allo spostamento delle persone dalla casa
Dal loro territorio dal zona geografica dove comunque parlano una lingua comunque hanno degli usi e costumi che gli permettano di fare una vita degna per loro è durissimo spostarsi lo abbiamo visto tante volte
Stiamo sperando e sperimentando di poter agire in loco attraversano la statua protezione internazionale attraverso l'accompagnamento dell'istituzione che sarà fondamentale dei nostri governi
E di eventualmente costruire dei programmi che permettano queste persone di essere spostate
Diciamo nella zona geografica dello dove loro abitano e di costruire delle forme di protezione in loco importantissimo sarà sarà un po'la nostra sfida come città delle re delle città in difesa di
Il il dopo quando queste persone torneranno nei loro Paesi d'origine quindi sono ancora una volta il reticolo politico e e sarà sempre più importante
Ultimo credo che questo sarà non questo periodo ma insomma continuerà
Sarà un'occasione importantissima deve essere un'occasione importantissima per noi per ragionare anche sui meccanismi di colonialismo di neocolonialismo che in qualche maniera continuiamo a vivere ci portiamo sulle spalle
Anche né i rapporti intrinseche che avremo che abbiamo con queste persone insomma dobbiamo dicono dei colonizzare anche il nostro agire il nostro immaginario e questo sarà un'educazione un otto educazione politica e umana fondamentale per tutto e tutti
Con questo ho finito io ringrazio moltissimo tutti partecipanti tutte le partecipanti ovviamente in primis i nostri difensori che sono somma hanno voluto arricchire partecipare il nostro incontro speriamo che la nostra lotta continua insieme grazie a tutti