"No alla violenza. Il grido delle donne" in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Fa ingresso in aula il presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati
Allora
Aveva
Sono
Che alla
Buongiorno benvenuti
Tutti dall'aula di Palazzo Madama per questo evento in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne fortemente voluto dal presidente del Senato
Maria Elisabetta Alberti Casellati e che che saluto e ringrazio in collaborazione con tutti i gruppi parlamentari abbiamo appena ascoltato l'inno d'Italia eseguito dalla Women orchestra diretta da Alessandra Pipitone
Con la solita Federica Amelia che ritroveremo dopo grazie grazie
Siamo oggi insieme anche grazie alla RAI che Rai Parlamento
Per lanciare con forza un messaggio a tutte le donne che ci stanno seguendo da casa scopriamo le insieme dalla voce del Presidente del Senato a cui ho l'onore di dare la parola
Questo
Buongiorno a tutti
Oggi è la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne
E anche l'auto l'aula di Palazzo Madama si è fermata a riflettere su quella che è la più tragica mattanza del mondo contemporaneo
Più di cento femminicidi sono stati consumati in Italia dall'inizio dell'anno
E per di più all'interno delle mura domestiche
E che questa è solo la punta dell'iceberg perché dietro le stime ufficiali e ci sono nel universo femminile anzi c'è una quotidianità di violenze non dette coperte da una subdola violenza ecologica ed economica
Violenze barattate come atti d'amore e coperte da silenzi zitti te da sensi di colpa per paura
Per la di impossibilità di uscire da una casa che è diventato un inferno una prigione
Per la difficoltà di trovare vie alternative erano nove allora noi dobbiamo oggi dice
Aiutare queste donne noi dobbiamo non lasciarle sole ad affrontare questo calvario di solitudine e di sofferenza noi siamo quella comunità che non ha paura di svelare e di squarciare questo velo di ignoranza
Siamo qui a sostenerle per dire no alla violenza per dire no al ricatto psicologico per dire no
Alla dipendenza da uomini tiranni questo è il grido delle donne e questo è il nostro grido di oggi
Un grido sostenuto da otto senatrici che fanno parte di tutti i gruppi parlamentari
A significare che la denuncia contro la violenza alle donne non ha colore politico un grido sostenuto anche dall'arte Attraverso
L'espressione il linguaggio universale della musica della letteratura della poesia
E recitata da donne che hanno scelto l'arte e la creatività per fare una denuncia forte contro la violenza io ringrazio la madrina di questa di questo evento Barbara De Rossi e insieme a tutte le nostre senatrici anch'che sono protagoniste di queste evento anche lei le attrici
Che oggi hanno voluto portare il qui la loro testimonianze e per questo li ringrazio e
Che sono la lui nell'orchestra che abbiamo appena ascoltato Claudia Gerini e Grazia Di Michele
E ringrazio anche la ciclista per la sua testimonianza che è arrivata da Portogruaro qui per dire con forza il suono alla violenza e ringrazio la RAI
Rai Parlamento perché attraverso la diretta ci dà la possibilità di portare il nostro messaggio in tutte le case perché questo guarda date non è una questione la violenza una questione che riguarda solo le donne riguarda tutti riguarda le donne e gli uomini la nostra società
E quindi io mi auguro davvero che questo grido
Contro la violenza alle donne diventi un messaggio di speranza perché noi dobbiamo reagire sempre perché sono certa che insieme ce la possiamo fare
E ringrazio
Grazie presidente grazie
Le sue parole ci consentono di entrare in un dramma che viene vissuto quotidianamente dalle donne
Che spesso sembrano non trovare una via d'uscita ed è difficile diventato veramente difficile sia per la loro condizione sociale e magari personale ma anche per paura del giudizio sociale
Vorrei
Salutare pure un salutare un saluto particolare alla senatrice Liliana Segre
Grazie
Abbiamo parlato della paura del giudizio sociale bene e quello che ci racconterà in musica un artista di straordinaria sensibilità che si è battuta
In prima persona contro la violenza sulle donne sto parlando di Grazia De Michele che ci regalerà il suo la gente che parla
Annessa alla velocità perché lo sorregge posso andare aveva varie macchine
Ha messo assieme preferì
Che l'uomo non venisse varata già sulla da resta finito
Va in insomma chiamare la ma
Cancellare la gente non bisogna rimanere debbono
Sepolti io andrei
Magari
Di vedo sembra alla nella storia unanimemente vent'anni
Proveniente nominativi quanto allora sarebbe esami lineare ninnananna una e nel lei no simile chi
Perché ci sono i figli da crescere ecco il rilanciando cresciuta
Sebbene guarda
La fede all'anulare catena calze sporche lui e mancanza l'aver
Rilievi Dida libri
Però a mio avviso che tutto ciò che voglio fondo nazisti la
Lui
Grazie a Milano immagini mio oggi
Che per pulire le macchine della verità nomina realizzare
Vivarelli
Libertà
Cina presso l'immobile in cucina
Moderni della mia che tutto ciò che vogliono
Non lui vera
Assaggiano immagini mio zio
Quanto hanno essere vent'anni linea rinata
Levare anomala lei no bisogno Killing no Volinia Killing della gente che entrare perché va
Be'la gente Marra e la gente a rianimare la gamba la
In Germania
La gente pare
Carlo
Benissimo e ci rivedremo dopo
Bene io
Volevo preparare un grande discorso per così presentarmi presentarmi per quello non che sono come attrice per quello che sono come essere umano il mio percorso
è iniziato nel novantotto assistendo le donne con l'associazione Salvamamme del di Maria Grazia Passeri ed è un percorso che faccio da più di vent'anni
è un'occasione meravigliosa per me incontrare le senatrici e le donne che si stanno battendo per questo ho detto bene prima il presidente la violenza non ha colore politico ed è importante per me oggi riportare quella voce di donne semplici
Che mi hanno chiesto di parlargli perché chi vive il maltrattamento e vide questo tipo di situazione
Ha bisogno di infinita comprensione dalle istituzione una grandissima comprensione noi continuiamo a vedere donne che muoiono
Abbiamo bisogno di sentirci protette queste quello che chiedono le donne
Protette dal momento della denuncia protette verdi anche per cercare di evitare la commissione del fatto presidente questa è una cosa molto importante io ascolto donne da tantissimi anni
Qualcuno di voi è stato anche in associazione e e quello che mi viene detto dalle donne e che si sentono una leggera forma di sfiducia
Perché ci sono dei tempi molto lenti non abbiamo delle ottime leggi ottime leggi sono state fatte grandissimi passi sono state fatte in avanti grazie al lavoro di persone come voi che compassione ed empatia
Portano avanti che questa questa battaglia però c'è bisogno di fare sempre di più e ancora di più le donne ha bisogno di sentirsi sostenute e protette sostenute psicologicamente e socialmente
Economicamente abitativa merce esiste proprio una situazione di grande difficoltà delle donne
Che una volta che vengono spinti a denunciare hanno bisogno di sentirsi protette quindi nessun posto poteva essere migliore di questo per chiederglielo dalla parte delle donne che ascolto tranne grazie
Iniziamo a conoscere le senatrici che in rappresentanza dei gruppi parlamentari vogliamo testimoniare
L'impegno di questa istituzione al contrasto della violenza del genere iniziamo con lei Presidente del Gruppo per le Autonomie senatrice Julia Unter Berger greco
Purtroppo il maschilismo è un principio fondativo delle nostre società
E non c'è da meravigliarsi che non facciamo grandi passi se pensiamo che solo nel mille novecentocinquantasei è stata sancita l'incostituzionalità dello Iusco vigenti
Nel mille novecentosessantotto quello del del trattamento differenziato dell'adulterio e appena nel mille novecentottantuno è stato cancellato dal codice penale l'attenuante per i degli delitti d'onore
Certo la parità formale l'abbiamo raggiunta negli anni novanta ma siamo ancora lontani dalla parità sostanziale
Questo comporta che tanti uomini credono di essere superiori alla donna se lei poi si ribella spesso reagiscono nell'unico modo che hanno a disposizione la violenza
Quindi dobbiamo eliminare i meccanismi invisibili di denigrazione delle donne che si nascondono ovunque
Anche nel linguaggio che conosce la forma femminile per le posizioni lavorative basse mentre per quelle di spicco esiste solo il maschile
Poi ci sono ancora lacune legislative che vanno colmate il Codice Rosso ha introdotto nuove stati spenti di reato come teme risponde
Quella riforma della procedura civile finalmente si è introduce una norma efficace contro la violenza economica
Ma il reato di istigazione all'odio non ha non ha ancora visto la luce
Ben venga allora iniziative delle ministre dirigere un pacchetto di norme per una tutela rafforzata nel diritto penale
Da misure di fermo più efficaci più agli autori delle violenze all'uso più frequente dei braccialetti elettronici alla scorta per i casi più gravi
Il loro impegno dimostra una volta in più l'importanza di donne in posizioni di comando che non dimenticano le altre donne
Gruppo Italia viva prego
Rifletto con voi sul senso della giornata internazionale contro la violenza sulle donne avendo negli occhi lo sguardo dei genitori delle sorelle dei fratelli dei figli delle donne che non ci sono più
è un dolore che si ripete ogni tre giorni una donna viene uccisa in modo efferato troppo spesso da un uomo che conosce da un uomo chiamato dal padre dei propri figli
Milioni di donne nel mondo subiscono violenze
Matrimoni forzati mutilazioni genitali violenze sessuali donne vendute per la prostituzione
Ma molestate sul lavoro maltrattate in famiglia minacciate è un fenomeno grave strutturale
Una violenza che vede attori uomini che agiscono violenza indipendentemente dalla loro formazione dal livello di reddito dal tipo di lavoro dal luogo geografico in cui vivono accade
Perché esiste un rapporto sperequato tra donne e uomini in cui le donne sono trattate come subalterne
Trattate come oggetti eppure la violenza non è ineluttabile
La convenzione di Istanbul che è legge in Italia da dieci anni ci indica in modo chiaro la via punire in modo fermo tutti gli uomini che commettono tali reati proteggere sempre più e sempre meglio le vittime donne i figli
Prevenire formando tutta la società al rispetto specializzando professionisti giudici forze dell'ordine che sappiano distinguere il conflitto dalla violenza
Medici che sappiano leggere i segni della violenza giornalistiche la sappiano raccontare
Noi vogliamo cancellare la violenza dalla vita delle donne
E per fare questo è inevitabile prendere in carico gli uomini perché ogni donna vittima a un uomo che l'ha uccisa ogni donna picchiata
A un uomo che l'ha maltrattata
Noi non possiamo davvero proteggere le donne senza rieducare gli uomini
Desidero pensare a questo venticinque novembre
Come un momento di ricordo
Ma anche come un momento concreto in cui ci diciamo tutti assieme cosa ancora dobbiamo fare per eliminare la violenza dalla vita delle donne
Una giornata che ci richiami al senso di responsabilità quotidiano per costruire un'Italia in cui le relazioni siano libere dalle violenze
E dove la condanna sociale verso ogni tipo di violenza sia unanime
Grazie
Ora vogliamo far riscoprire la storia di una poetessa messicana Susanna certezza uccisa e mutilata all'età di trentasei anni
Che con il suo motto di una mo'Hertha mass è diventato uno dei grandi emblemi dell'attivismo contro la violenza di genere
Ce la farà riscoprire Claudia Gerini che leggerà un frammento del libro mi una massa arte attivismo contro il femminicidio di Francesca Guerisoli prego Claudia
è il mille novecentonovantatré
L'anno in cui cominciano a volatilizzarsi dallo spazio pubblico ragazze studentesse lavoratrici ritrovate poi prive di vita nel deserto
O i lotti abbandonati o persino in aree centrali della città
Da allora con una spietata ingiustificata aggressione su decine e poi centinaia di donne si compiono crimini che si ripetono con la stessa atroce modalità rapimento stupro tortura mutilazioni e uccisione
Ancora oggi non conosciamo il volto dei responsabili di questi orrendi delitti
Che continuano a muoversi liberamente in una realtà in cui l'impunità regna sovrana
Mi una massima
Grido liberatorio che unisce Lehman Tressa e gli attivisti contro il femminicidio
E ripreso dal motto mio un amo Hertha massimo della poetessa Susanna Chavez
Con la passione di chi sente dentro di sé la spinta ad agire per affermare un diritto negato
Susanna aveva avviato un lavoro incessante di denuncia delle ingiustizie contro le donne
Le sue Poesie venivano recitate alle manifestazioni in onore delle vittime
Aveva la mia età quando nel due mila undici la sua vita venne spezzata il suo corpo fu ritrovato seminudo per strada
Il suo non era solo l'omicidio di una donna
A tutti tranne che il alle autorità la forza e la lucidità con le quali Susana manifestava la propria opposizione ad un potere radicato il padrone sono parse la causa del suo verdetto di morte
Recidere la vita di una donna assi dato fare adesso uscire anche reprimere un pensiero soffocare una parola annullare un'identità e manipolare con la paura la manifestazione dell'esserci femminile
Come l'attivismo
Anche fare arte può costare la vita
è successo a Susan nasce ad est
è un rischio per tante documentarista e fotografie e artiste continuamente minacciate per impedire che la ribellione che alimenta la loro spinta creatrice possa sfondare il muro di omertà
Che avvolge i crimini contro le donne
Cattolico
Veramente
Che cosa pensi della paura del giudizio sociale
Voglio ecco chiederselo perché
Noi viviamo in un mondo dove ormai il web è diventato veramente
Complicato dove il giudizio è sempre molto fatto facile e molte di queste donne hanno paura a denunciare perché hanno paura del giudizio della gente che cos'è per te il giudizio della gente
è un macigno che si sicuramente tutte noi da quando siamo studentesse a quando iniziano i primi lavori
Dobbiamo sempre affermare di essere più brave di essere dobbiamo sempre dimostrare qualcosa in più
E e ce l'abbiamo una marcia in più ma sempre delle possibilità in meno il giudizio sociale quello che impedisce
A volte la denuncia alle denunce vengono impedite spesso anche dalla paura di quello che succede dopo
Per questo va creata una rete di tutele di protezione proprio per non lasciare per il sole le donne che denunciano le donne che parlano e che hanno coraggio di non colpevolezza sì per questo che culturalmente dobbiamo agire anche dalle bambine e bambini
Falchi e da lì Lanze nell'infanzia nel periodo formativo dal Periodo Formentera ingovernabile lo dicevi non è colpa quindi nessuno ma semplicemente non deve mi una ma spendere più una a scadere e vogliamo eliminare violenza contro le donne attendenti ringrazia grazie al colpo grazie
Ora con la testimonianza di altre due senatrici sono lieta di dare la parola alla senatrice Isabella Rauti vicepresidente del gruppo Fratelli d'Italia
Sì grazie presidente per questa giornata un saluto le colleghe a tutti le violenze di genere sono un fenomeno ancora sommerso un mondo che attraversa il mondo
Le donne le subiscono tra le mura domestiche nei luoghi di lavoro
In tempi di pace ed in tempi di guerra a tutte le latitudini geografiche in tutte le Geometria economiche ovunque accada si calpestano parole come fiducia amore
Libertà ci sono alcuni uomini ma trattanti seriali recidivi si conosce il profilo dell'autore della violenza ci sono poi quelli che uccidono
Le donne solo perché sono donne o perché hanno detto un no
E non è un raptus ma è il culmine di una catena ripetuta di violenza
E poi ci sono anche quelli che le donne le sfruttano sessualmente se ne parla troppo poco ma il fenomeno della tratta è carta Zico ed è imponente ci sono organizzazioni criminali internazionali che riducono le donne in schiavitù
Nei giorni scorsi l'autorità giudiziaria ha smantellato una rete criminale nigeriana ramificata in tutto il Nord in tutta Italia
Commerciava ragazze giovanissime imponeva loro riti macabri le costringeva a prostituirsi le costringeva all'accattonaggio
Rubando identità e passaporti
Queste donne sono state liberate da una spirale di violenza e di maltrattamenti che annienta
Ma noi non sappiamo quante restano ancora prigioniere dei loro aguzzini donne invisibili che difficilmente riescono a denunciare e bisogna fare emergere il sommerso che li circonda
Perseguire i trafficanti di esseri umani percorrere le stesse strade da loro utilizzate per Ibra righe reclutamento riconoscendo i cosiddetti indicatori dei casi di tratta
Senza mai sottovalutare nessun segnale
La violenza sulle donne non è mai un fatto privato che riguarda solo le vittime
Ma una malattia sociale da sradicare con un impegno collettivo che riguarda tutti con una rivoluzione culturale di di costume di mentalità combattere le violenze di genere è una sfida che coinvolge tutti ed affida ad ognuno un compito dobbiamo rendere giustizia
Alle vittime di violenza punire gli autori dei reati con pene certe senza sconti dobbiamo aiutare le donne che subiscono violenza affinché non si senta non sole
Le dobbiamo sostenere anche dopo che sono uscite dalla tunnel e dall'incubo e devono ricostruire pezzo pezzo la loro vita la loro esistenza e tornare a fare Progetti
E guardare al futuro e speriamo anche che riescano a tornare a sorridere a sognare ad innamorarsi di nuovo speriamo che il pretore donne diventi una canzone
Inizierà interviene RAI in rappresentanza del gruppo Partito Democratico la presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul femminicidio nonché suo ogni forma di violenza di genere Valeria Valente
Grazie grazie presidente
è stato detto la violenza maschile contro le donne ripeto la violenza maschile contro le donne
Non è un fatto privato un fatto pubblico non è un fenomeno emergenziale è un fenomeno strutturale delle nostre società
Per onorare questo venticinque novembre in maniera non rituale credo che abbiamo tutti quanti noi il dovere di chiederci in questa sala per onorare il nostro impegno le istituzioni che rappresentiamo dobbiamo chiederci che cos'è che ancora non va
Perché come è stato detto leggi importanti sono state fatte scelte del legislatore significative sono state fatti tanti sforzi vengono quotidianamente fatti nel sistema giudiziario e non solo ma le donne continuano a morire
Continuano a essere violentate a subire tante forme di abusi e scultura della sopraffazione dove stiamo sbagliando abbiamo il dovere di chiedercelo con rigore serietà chiedendo a tutti quanti noi un passo in più un salto di qualità
Io mi sento di dire dall'osservatorio privilegiato che ho l'onore di corvi presiedere da diversi anni con la Commissione parlamentare d'inchiesta sul femminicidio quel salto di qualità che dobbiamo fare è innanzitutto uno
Credere alle donne
Credere alle donne credere alle donne quando denunciano credere alle donne quando chiedono aiuto uscire da stereotipi che vedono quelle donne
Succubi di una cultura che facciamo fatica a debellare ma soprattutto vittima di una società quelle in gabbia indolori predefiniti
E perché non crede che fa fatica a credere a quelle donne nello soltanto abbiamo presentato ieri abbiamo visto che il settantacinque per cento delle donne non chiede aiuto nemmeno ad un'amica
Restano chiuse per anni nel silenzio
Perché si sentono giudicate condannate non creduta è a loro che dobbiamo tendere una mano innanzitutto con questo salto di qualità
Lo dobbiamo chiederanno i stessi verso le donne ma anche verso gli uomini da questa società parole più nette nel condannare il comportamento degli uomini nel caricare del giusto disvalore sociale quel comportamento è accaduto in altri Paesi si può fare la Spagna da questo punto di vista ci insegna qualcosa
Condannare comportamenti chiederà agli uomini una chiara è netta assunzione di responsabilità
Soltanto combattendo stereotipi e pregiudizi di questo tipo e chiedendo a tutti quanto è un salto di qualità a ciascuno di noi e in modo particolare in primis a tutti quegli operatori che della Rete antiviolenza sono protagonisti a partire ovviamente da
Forze dell'ordine e magistrati avvocati
Noi potremo davvero
Fare il cambio di passo necessario e riuscire così a debellare un fenomeno che sembra davvero senza fine ricordiamolo anni stessi è inutile piangere il giorno dopo una donna ammazzata chiediamoci oggi ogni giorno
Dove stiamo sbagliando e tu cosa possiamo fare per fare quel salto di qualità davvero oggi necessario e non più rinviabile
Il contratto fino adesso Rio
Io vorrei leggervi
Alcuni versi del scrittrice attivista statunitense Mark tra essi
E la sua poesia sullo stupro ammesso Ullate sono veramente un atto di denuncia
Non c'è differenza tra l'essere stuprata e scaraventata giù da una rampa di scale tranne che le ferite sanguinano anche dentro
Non c'è differenza tra l'essere stuprate ad essere investita da un camion tranne che dopo gli uomini ti chiedono se ti è piaciuto
Non c'è differenza tra l'essere stuprata e perdere una mano in una falce attrice se non che i dottori non vogliono essere coinvolti la polizia sfoggia un Chignolo d'intesa e nei piccoli centri diventi una put annata attentati
Non c'è differenza tra l'essere stuprata ed essere morsa da un serpente a sonagli se non che la gente domanda se la tolgo nera corte e perché tu comunque eri fuori
Non c'è senza ad essere stuprate andare a sbattere dritta contro il parabrezza tranne il fatto che dopo tu non hai paura delle auto ma di metà del genere umano
Procurate lo stupore un vento scritto che su ininterrotto sulla schiena incurvata di una donna
Mai girare da sola in una strada sabbiose in mezzo a una trinità
Salire su un sentiero che attraversa una montagna brulla senza qui l'alluminio nella bocca vedendo un uomo arrampicarmi sì vicino
Mai aprire la porta a chi bussa senza un rasoio che scorie appena la culla
La paura del lato in ombra delle siepi del sedile posteriore dell'auto della casa vuota che fa tintinnare le chiavi come un avvertimento di serpente
La paura dell'uomo che sono finite
Con un coltello
Tale
Atto dell'uomo con tignoso nel cui pugno Cejas Gino su Torchia
Emozionante passare da questo a questa per me perché sono versi veramente molto forti e molto a commoventi laceranti
Dopo esserci immersi in questo
Vi è un messaggio di speranza che vogliamo condividere con voi e che viene dal mondo dello sport pensata io do il benvenuto a Orietta Casoni della Sagitta bike
Di Portogruaro che ha nel corso
Pensate in solitaria nome centocinquanta chilometri in bici fino a Roma dov'è arrivata ieri per un progetto che ha un bellissimo titolo una corsa per amica
In una battuta Orietta qual è il messaggio che vuole lanciare con questa impresa il messaggio che io ho portato con me attraverso gli italiani pedalando in bicicletta
E rivolto a tutte quelle persone che si sentono in pericolo che si sentano vittime è rivolto a loro in maniera molto semplice
Invitando le a denunciare invitando le ad avvicinarsi ai centri di ascolto ai centri antiviolenza più vicine a loro perché lì troveranno altre amiche
Che li aiuteranno in qualche modo in maniera corretta semplice amorevole
Verso la guarigione da questo tumore chiamato violenza il mio messaggio anche rivolto a tutte quelle persone che sanno di avere un'amica in pericolo
Un'amica una sorella una cugina ma anche semplicemente una conoscente o semplicemente anche la vicina di casa la circa fatte la questa corsa cercate di aiutarle non voltate di dall'altra parte ma l'ho fatta commerciare Daccò fa quello che nelle vostre possibilità per aiutare queste donne
Io ringrazio la presidente
Ringrazio tutte le senatrici che sono presenti in sala perché mi stanno dando la possibilità di fare arrivare questo messaggio anche all'interno delle nostre case perché la violenza parte molte volte proprio dagli grazie infinitamente grazie
Era rivolta Casagrande spinta una grande forza grazie
Ora proseguiamo con la musica con un'orchestra siciliana tutto al femminile la Women Orchestra diretta da Alessandra Pipitone con Federica negli assoli sta
Che ritorna per un momento molto suggestivo sulle note indimenticabile te il grandissimo maestro Ennio Morricone prego
Lo
Ma
Tutto al femminile ferratissimo
E commovente
Sempre Enea Moricone sempre commovente grazie per questo Medole grazie
Grazie all'orchestra ritorniamo alle nostre il senatrici prende la parola la senatrice Loredana De Petris Presidente del gruppo misto prego
Sì grazie voglio ringraziare del presidente Casellati che oggi ha voluto
Organizzare e dare la possibilità instaura di poter parlare alle tante donne che ci stanno sentendo ma voglio ringraziare il lavoro della commissione parlamentare
Nella sua Presidente le componenti perché in questi anni sia dato una spinta in più per lavorare e i dati presentati ieri sono dati che fanno riflettere tutti io vorrei ripartire da qua
Dal silenzio e dalla solitudine
Dal silenzio e dalla solitudine delle donne che subiscono che proprio mentre oggi siamo qui
Stanno vivendo e continuano a vivere questo già dramma i dati presentati ieri cosa ci dicono e sono sconcertanti
Più del sessantatré per cento delle donne uccise nel biennio precedente non penso che potranno campi stanno cambiando sei esaminiamo i dati del venti e del ventuno
Non hanno parlato mai con nessuno non si sono confidate con nessuno
Non hanno parlato con la propria mica non hanno parlato con la propria madre non hanno cercato aiuto
Rassegnate per paura per paura del giudizio
Perché si vergognavano magari delle volte perché si sentivano si colpevolizzava hanno
Perché magari avevano ancora fiducia che il proprio compagno il proprio aguzzino potesse cambiare
Perché non sapevano a chi rivolgersi
Magari in un avevano alcuna notizia di un centro antiviolenza di un servizio che potesse dargli un supporto
Perché avevano paura di quello che poteva succedere dopo dopo la denuncia
E l'altro quindici per cento anche questo un dato incredibile
Ha denunciato ha denunciato ha denunciato anche più volte
Ma purtroppo non la rete di protezione non ha funzionato e le donne che avevano denunciato proprio aguzzino al proprio compagno il problema tre sono comunque stati uccisi
Ha ragione la presidente dove sbagliamo
E allora giornate come oggi ma io penso che serve molto di più noi abbiamo la necessità irrompere quelle silenzi il silenzio e la solitudine di quelle donne e badate solitudine creata ad hoc creata apposta
Il meccanismo è sempre quello di Solar probe
Di far rompere tutti i legami anche la possibilità appunto di uscire con le amiche le possibilità di vedere di vedere altre persone e allora noi come possiamo intervenire serve il salto di qualità è indubbio
In dieci in questi dieci anni dalla convenzioni dall'approvazione della ratifica della convenzione di Istanbul
Indubbiamente sono stati fatti dei passi in avanti
Mentire in mosse diremmo il contrario nell'apparato normativo tante cose le campagne di comunicazione le iniziative son cresciuti i centri antiviolenza
Ma ma evidentemente è necessario fare di più perché non stiamo affrontando un emergenza questa non è un'emergenza quindi non serve l'approccio emergenziali perché il dato della violenza di genere il dato del femminicidio è un dato strutturale figlio di una cultura della sopraffazione noir cultura maschilista una una cultura dell'odio dell'odio di generi della discriminazione contro le donne questo il punto e allora sempre di più sempre di più al primo posto
Una grande battaglia culturale che deve iniziare nelle scuole nelle scuole
Nelle nell'educare nel contrastare la cultura dell'odio della sopraffazione nello smontare tutti gli stereotipi sulle donne noi dobbiamo affidarci molto al lavoro delle scuole all'EUR l'educazione
Ma serve anche qui e il nostro impegno un salto di qualità nel piano triennale serve che le risorse che stanziamo uno solo
Servono più soldi più risorse ma serve che arrivino presto serve che scientifica antiviolenza abbiamo subito a disposizione le risorse serve che si possa allargare la rete di protezione serve che quelle donne che sono in solitudine in ansia che hanno paura possono intravedere la possibilità di poter chiedere aiuto di potersi affidare e serve anche qui un impegno forte delle istituzioni
Perché non ci sia solo il venticinque novembre ma perché ogni giorno noi possiamo fare un salto di qualità in avanti e soprattutto però lanciare un messaggio e dire alle donne
Le altre donne noi donne delle istituzioni in prima persona siamo qui siamo con voi e possiamo insieme farcela grazie
E
Fino alla senatrice fa parte perché avverrà in rappresentanza del gruppo Forza Italia prego senatore
Se c'è una cosa che il Coni De Censi degnato tutti che i problemi non guardano in faccia nessuno
Però alcuni problemi
Ti squadra no si ferma e ti guardano da capo a piedi sono le discriminazioni
E se qualcuno può diciamo in questo senso pensare di avere una vita anche se ha problemi perfetta più delle altre altri invece a questo livello di perfezione non lo potranno raggiungere mai a causa di queste discriminazioni discriminazioni che riguardano il colore della pelle se se n'era in una società o razzista se sei e lei spiega transgender in una società omofoba
Se sei povera in una società classista
E così via e anche se sei donna ovviamente non le società sessista
Bene questo significa che chi non ha queste discriminazioni a dei privilegi
E questo privilegio io cielo perché sono bianca perché sono è etero perché un corpo conforme o solo una discriminazione quella di essere donna e la vivo tutti i giorni la discriminazione quindi di non essere uomo in una società ancora profondamente sessista
E se io ho la fortuna di potere diciamo lottare solo contro questa discriminazione
Molte di noi invece devono lottare compiuti discriminazioni perché se sei nero e sei donna se sei disabile sei donna vivi questa discriminazione concentrandosi su tutti i problemi
Ed è questo forse il tema che più mi ha appassionato in questa legislatura che quello di dare voce a donne che oggi sono marginalizzate donne che di fatto vivono questa condizione particolare
Le persone che abbiamo conosciuto anche ieri in occasione di un altro commenta abbiamo ospitato le persone cieche ipovedenti le persone disabili ebbene queste donne vivono una su tre pensando che quella sia la condizione di normalità
Allora io da decisore politico noi tutti qua
Rischiamo da vittime di diventare carnefici perché ognuno di noi delle sforzarsi per cercare di aiutare
Chi non ha questo privilegio di avere una sola discriminazione ma aiutare invece chi di questa discriminazione ne ha tante
E soprattutto i disabili sono le persone che oggi tristemente denunciano diresti dalla statistica ovviamente che anche le loro violenze sono in crescita
Questo ci deve responsabilizzare ma ci deve anche
E invogliare diciamo tutti indistintamente a fare il nostro compito per non diventare noi stessi diciamo carnefici di queste vittime
E voglio concludere dicendo sottolineando che è la forza delle donne che oggi ha permesso alle altre donne di arrivare a questi risultati
De la metà della popolazione quindi possiamo veramente fare un balzo in avanti ma consentitemi anche di dire a tutti quelli che oggi sono presenti che sicuramente sono stati protagonisti con no in questo cambiamento che c'è stata a favore delle donne
Che è più che norme dobbiamo fare Ugolini perché solo se facciamo uomini riusciremo ad abbattere questa cultura e non fare più norme che Deborah ancora oggi proteggere queste donne e spero e mi auguro che questa giornata finisca Besta perché veramente una giornata
Brutta
Che segna un ogni anno le nostre pagine di storia Grazia
Grazie
Sì perché attrice immortale coraggiosa e rivoluzionaria che ha saputo svelare fino in fondo la lacerazione della violenza al femminile sto parlando di Alda Merini
Che nel suo il primo trafugamento di madre ci parla di un dramma nel dramma quello dei figli sottratte alle donne vittime di stupro
Aree citarla sarà Claudia Gerini che invito al centro dell'emiciclo revocate
Il mio primo trafugamento di madre
Avvenne in una notte d'estate
Quando un pazzo mi prese mia da già sull'erba e mi fece concepire un figlio
Ho mai la luna gridò così tanto
Contro le stelle offese
E mai gridarono tanto i miei visceri
Ne il Signore vol semmai il capo all'indietro
Come in quell'istante preciso vedendo la mia verginità di madre offesa dentro a un ludibrio
Il mio primo trafugamento di donna avvenne in un angolo oscuro
Sotto il calore impetuoso del sesso
Ma nacque una bimba Gentile
Con un sorriso dolcissimo
E tutto fu perdonato
Ma io non perdonerà mai
E quel bimbo mi fu tolto dal grembo
E affidato a mani più Sante
Ma fui io ad essere oltraggiata
Io che sta lì sopra i cieli
Per avere concepito una genesi
Mentre sappiamo Claudia Gerini che ringrazio per questo momento così intenso
Per così importante grazie grazie quaranta ore grazie tantissimo io mi avvicinò alle nostre senatrice degli ultimi due interventi di scalette il primo e della senatrice Erica Rivolta in rappresentanza del gruppo lega prego senatrice
Diciassette luglio del due mila diciannove in quest'aula abbiamo approvato definitivamente il Codice rosso
Noi senatrice insieme senatore è stato un un passo molto importante
E insieme senatrici e senatori hanno il dovere di continuare nel progresso verso una società più giusta verso tutte le persone e in questo caso verso le donne
Donne che finiscono non solo perdono la la vita ma finiscono in labirinti infernali
Che hanno ferite sulla pelle cicatrici nell'anima
Con la considerazione che queste violenze sono dei moltiplicatori di ulteriori sofferenze non finiscono mai invadono la famiglia contagiano figli
Parenti e vicini la propria comunità
Io volevo con voi fare una riflessione
Sui dati che emergono dal rapporto Unicef del due mila diciannove rispetto ai giovani del quindici ai diciannove anni
Innanzitutto la la seconda causa di morte dopo gli incidenti sono i suicidi
Questi ragazzi sono incredibilmente fanatici
Ma soprattutto una percentuale impressionante il diciannove per cento dei ragazzi e sedici per cento delle ragazze hanno problemi di salute mentale
Quindi voi immaginate la progressione di questi problemi a cosa può portare ma veniamo in Italia perché anche in Italia appunto i dati sono davvero allarmanti sempre nel diciannove nel due mila diciannove
Il sedici per cento dei ragazzi hanno appunto problemi di sofferenza psicologica psichiatrica
Più le ragazze diciassette virgola due per cento rispetto al sedici virgola uno per cento e e ragazze diciassette virgola due e sedici virgola una delle ragazze ma i numeri sono novecentocinquantasei mila
I bambini tutti hanno diritto ha un'infanzia felice e quindi noi cosa dobbiamo fare dobbiamo cercare di tutelare i bambini perché possano crescere equilibrati dobbiamo continuare la lotta al bullismo dobbiamo prevedere dei programmi di generalità lì genitorialità positiva
Perché le persone possano sentirsi tutte sostenute uomini donne perché possano decido di fare famiglie solite di essere un contenitore importante per individui equilibrati
Finisco con una frase di un amico importante che non c'è più che diceva
Le persone felici si assomigliano tutte le altre soffrono diversamente lavoriamo insieme per migliorare questo mondo
E ora
Ecco Movimento cinque Stelle interviene la senatrice Cinzia leone
Grazie in più circostanze parlo dell'importanza della prevenzione tramite strumenti culturali sia informativi che formativi
Per riuscire ad arginare un fenomeno che trova le sue radici e la sua ragion d'essere in un sistema patriarcale e culturale quindi è un fenomeno strutturale come è stato detto in più circostanze oggi in questa o no non è un'emergenza
Questo oggi però voglio soffermarmi ad un numero preoccupante emerso dall'ultima relazione approvata in Commissione Femminicidio
Risposta giudiziaria dei femminicidi in Italia del mille diciassette diciotto ed è il numero degli orfani di femminicidio che sono centosessantanove in due anni
Un numero che merita un'attenta riflessione ed interventi concreti Loro si definiscono orfani speciali oggi qui in aula ne abbiamo una
Florentia
La quale per fare sugli solidarietà per lette con gli altri organi speciali ha creato una pagina Facebook Florentia figlia D'Antona Antonia Bianco uccisa nel due mila e dodici dal suo ex compagno che ha privato tre figli dalla sua mamma concludo questo mio intervento con parte della lettera eletti ho ricevuto da Florentia
Mia madre aveva denunciato più di una volta l'uomo che poi si è rivelato il suo assassino dalle ore ventuno e dodici di quel maledetto lunedì la mia vita perso tutti colori che aveva sono rimasta sola con me stessa abbandonata dallo Stato sono diventata una nomade che ha girato il mondo alla ricerca di un posto da chiamare casa tutto ciò a nemmeno di dieci anni di età
Non si trovano le parole giuste senatrice molto facilmente soprattutto dopo che per lo Stato noi siamo praticamente morti insieme alla nostra è stato veramente difficile e continuerà a esserlo sono tante le difficoltà a cui siamo sottoposti una volta che la nostra mamma viene uccisa
C'è chi è presente al momento del femminicidio cioè che ne ritrova il corpo sono drammi abilità c'è chi si sente diverso se chi non ce la fa più si isola si procura del male sia dunque la necessità di uno psicologo di un mai di cui trovare casa in
Se di trovare lavoro di concludere gli studi o addirittura proprio di iniziarli anche se in realtà vorremmo soltanto riavere indietro la nostra mamma
Ogni volta che racconta di una e dei miei simili mi fa male vedere negli occhi della gente appena pietà e tristezza noi orfani speciali esistiamo e abbiamo bisogno di aiuto ma quell'aiuto concreto
Auspico che questa giornata possano essere l'inizio di un percorso costruttivo effettivo per gli orfani di femminicidio
Grazie
Ringrazio tutte le senatrici per questi contributi molto ricchi e importanti che concludono quest'evento io ringrazio la nostra padrona di casa il presidente Casellati
Per questo straordinario programma abbiamo vissuto dei momenti intensi fatte di passione ed impegno
Di di di speranza di speranza e PIL spero che le do anche alle donne a casa sia arrivato tutto questo c'è un grande impegno da parte di queste donne che sono preposte a a proteggersi e a far passare i messaggi dove devono passare e quindi abbiamo ascoltato tante testimonianze di speranze all'ora nel nome della speranza io vi lascio con Grazia Di Michele
Che ora ci del regalerà un vero inno alla bellezza e alla femminilità un saluto a tutto il pubblico a casa a tutte voi
Le ragazze dico che grazie
Niente
Di
Ballerine civile
Gli altri propone
Studi prego lire
Senatrice
Era etilico centro agli oggi andrà al suo garantita da che
Cleland noi siamo niente
Senatore Tei per le nell'oscurità talmente tibetane donne siamo l'amore le perdonismo dando Emma mentre non è che il suo fino fino ad oggi il tampone nove cambierà
Per il momento
I ragazzi per Fertilia sono esca prego bis
Per leggere memoria
Le ragazze venne però non smarrire onta di chili valiamo era inattesa bene l'oscurità no non c'hanno niente donne che proprio donne dinamo premieranno ore lettere tornerà primo a me ma repliche donne dalla genesi tutte
Le cambierà
E nove incompiuto
Che si sono esibiti per una fotografia naturalmente tutto indossiamo
Quello che doveva essere ingrossato indossato Beppe per una foto tutte insieme senatrice
Liliana Trento senatrice
Ecco perché
C'era una foto tutte insieme
Ecco
Cioè calci
Pappi
Età
No viene Claudia di
Aspettiamo psicosi
No a risolverlo
E attacca
Grazie grazie a tutti grazie
Grazie