Tutti i volti della violenza

Semplicemente perché e anzi mi scuso se ho messo fretta i colleghi giornalisti ai quali poi lasceremo in particolare attento
Ti chiedo scusa ma semplicemente perché alle dodici entro le dodici dobbiamo chiudere
E già siamo in ritardo e dunque
Verrebbero poi penalizzati gli scopi Carra
E così ci accomodiamo chi vuole accomodarsi siete tutti al completo possiamo iniziare
Intanto da parte mia un benvenuto a tutti voi grazie d'essere qui
E gli altri di partecipare a tutti in molti della violenza e bellissima quest'antica immagine che è stata scelta questa immagine di di di donna con accanto un uomo qualcuno che urlava
L'incontro di oggi è dedicato alla tema della violenza contro le donne dobbiamo siamo costretti l'attualità ci costringe
A non abbassare i riflettori le luci su un fenomeno ancora troppo diffuso lo sarà senta e fin quando anche sono una donna pacchia la violenza di un uomo
Fin quando non avremo protetto anche l'ultima donna contro la violenza di un altro essere umano noi saremo ancora in una fase di battaglia contro questa Guerra io la chiamo una guerra devo dire che è veramente una guerra
Tra pochissimo tra due giorni al venticinque novembre in tutto il mondo verrà celebrata la Giornata internazionale contro la violenza delle donne ecco io la violenza sulle donne io vorrei che questa giornata fosse perso cancellata
Che non fosse più necessario
Ricordare questa giornata un evento che nasce lo ricordo dalla collaborazione tra la rete antiviolenza del Comune di Milano impilati assai
Una collaborazione che vede insieme il pubblico e il privato per supportare il verbo giusto da utilizzare questo supportare le donne vittime di violenza ad andare oltre per potersi reinserire nel contesto sociale lavorativo
Ed è un evento questo che ha il pieno sostegno delle istituzioni
Ed è solo attraverso una rete una collaborazione tra pubblico privato istituzioni
Che possiamo pensare sperare di risolvere e combattere e vincere contro questo fenomeno non voglio dire altro perché voglio lasciare la parola Gemma Saccomanni che è direttore della comunicazione di chi le ha sai si sa e poi è Diana De Marchi che è presidente della Commissione pari opportunità e diritti civili del Comune di Milano allora Gemma la parola a e e buon inizio
Grazie Raffaella scusatemi devo un attimo fa che faccio un po'fatica a parlare sono emozionata tutte nella super forza va bene mi terrone mozione con la mascherina
Sono molto emozionata perché
A bere l'opportunità di collaborare con degli enti così
Buoni inclusi attenti a quello che succede nostre comunità è per noi per noi che facciamo farmaci farmaci che servono no certamente lo sappiamo soprattutto in questo periodo ma essere aldilà guardarci intorno e guardare alle nostre comunità aldilà
Di quello che è stato il nostro passato no noi c'eravamo quando le persone morivano dirà se per esempio guardando al di là di questo guardare alle nostre comunità dove ci sono tante donne che soffrono emendare una mano
Ad aiutarlo e dare una mano a chi si occupa di loro a chi li protegge a chi li aiuta e li sostiene e ovviamente per noi come azienda un grande piacere ricordo quando abbiamo presentato questo Progetto a una platea mista di donne e uomini
Abbiamo raccolto il consenso di tutti sono stati tutti contentissimi carte
Un tema molto sentito come ha detto Raffaella e speriamo che sia sentito sempre e non soltanto quando si proclama una giornata nazionale per cui grazie grazie di cuore per tutto quello che fate per le donne
C'è troppa roba Diana tutto il piacere di conoscere oggi finalmente finalmente anche per me
Va bene puoi andare Diana e ha sottolineato già Mona Sperto fondamentale questa è una guerra si vince
Con gli uomini accanto alle donne profondi tempo è e comunque è per questo che questi eventi devono essere assolutamente supportati da tutti e se non l'unica soluzione marmotte
Sì intanto grazie io devo dire una cosa forse un po'impopolare con la quale vorrei partire e cioè che sono contenta che oggi non sia il venticinque novembre
Perché mi piacerebbe che noi lavorassimo come la rete antiviolenza del Comune di Milano fare come tutti i soggetti che la sostengono e che quindi supportano le donne in questi percorsi fanno quotidianamente proprio perché il venticinque una data simbolica importantissima
Tra i venticinque e la giornata per l'eliminazione della violenza sulle donne e noi non l'abbiamo ancora eliminato ed è per questo che tutti i giorni dobbiamo essere invece attenti vigili e trovare altri legami e altri supporti perché questo lavoro che la Rete
Fa da tanti anni con persone competenti con le risorse economiche che servono perché altrimenti non si riescono a fare i progetti in modo continuativo e quindi a essere capillarmente presenti sul territorio
Bene tutte queste realtà ogni giorno lavorano ogni giorno hanno bisogno del supporto di altri soggetti quindi questa è una bellissima occasione che vede proprio
Un'unione di intenti per contrastare la violenza
Non ho solo il venticinque novembre va tutti i giorni lavorando su quello che serve alle donne per uscire dai percorsi di violenza e quindi per ritrovare quell'autostima e quell'autonomia che è difficile recuperare
Ecco io credo che questo sia davvero un bellissimo esempio di come anche soggetti che non hanno le competenze che non lavorano su questi temi normalmente però trovano il modo di contribuire e a sostenere la rete e chi della Rete
Fa uso quindi davvero un modello che mi piacerebbe che altre realtà seguissero perché questo è l'obiettivo di oggi cioè dare un esempio virtuoso
Di una azienda che non solo ha contribuito economicamente ma che ha lavorato con una ricerca per capire anche come si può incidere sulla cultura perché il tema vero nostro
E che noi abbiamo ancora una cultura che a stereotipi e pregiudizi radicati nel tessuto sociale che non riusciamo a sradicare e che purtroppo anche il periodo che abbiamo vissuto
Ha fatto tornare indietro perché questo ci succede continuamente abbiamo leggi abbiamo diritti conquistati con grande fatica
E da donne e uomini ma qui diritti e quelle leggi facilmente purtroppo vengono non vengono rispettati non abbastanza o comunque si perdono proprio in fase di condizione economica difficile come quella che abbiamo vissuto e che le donne
Hanno sofferto sicuramente di più
E quindi questo è è importante che ci sia un'alleanza che ci sia un'alleanza con chi può contribuire appunto in vario modo e che ci sia un'alleanza con gli uomini perché sono gli uomini che ammazzano le donne o che li maltrattano quindi per forza bisogna allearsi bisogna allenarsi costantemente e trovare insieme le strade migliori per contrastare appunto quel modello
Di prevaricazione ancora patriarcale che non abbiamo sradicato dal nostro tessuto sociale io credo che il lavoro che noi facciamo
Anche nelle scuole adesso il venticinque novembre ci sarà una giornata dedicata a tutte le attività della rete antiviolenza partendo appunto dei progetti sul rispetto delle persone e delle persone
Diverse nella loro differenza che portano contributi importanti al modello di sviluppo della nostra società ma che spesso non riescono ad esprimersi soprattutto se sono donne russe sono appunto differenti dal modello che viene considerato quello tradizionale e quello giusto ecco allora su questo dobbiamo lavorare insieme per prevenire e fare in modo che quella giornata del venticinque come dicevi giustamente
Non abbia più necessità di essere ricordata perché la violenza sarà eliminata ma il percorso è ancora lungo e abbiamo bisogno di tutti e di tutte voi quindi grazie per questa occasione in questo luogo tra l'altro importante quindi a un'istituzione in un'altra istituzione
Ed è davvero un momento
Di grande emozione ma perché sappiamo che stiamo lavorando bene insieme per una obiettivo che è un obiettivo importante che dovrebbe coinvolgere tutto e tutti quindi grazie davvero
No grazie a te Diana per tutto quello che fate
E perché riuscirà veramente ad aiutare a sostenere queste donne
Le stesse donne devono sapere dove andare a bussare a chi chiedere aiuto perché spesso molte donne restano tra le Mura infernali di casa
Sono stati semplicemente non sanno dove dove andare da chi andare da chi farsi aiutare nel vostro caso è il caso di dire è il posto giusto trovano dopo il posto giusto
Grazie stiamo attendendo la ministra Bonetti ministra per le pari opportunità la famiglia non appena arriverà so che è molto felice
Di essere qui di partecipare no Ilham raccoglieremo nel frattempo volevo leggere di sempre guardando le istituzioni un messaggio una lettera è questa
Che l'onorevole Fabiola Bologna segretario della decima Commissione affari sociali e sanità commissione bicamerale per l'infanzia e l'adolescenza ha voluto lasciare per questa giornata abbiamo detto oggi le istituzioni Cissé uno
Vengo
Buongiorno a tutti grazie a dire a Zhang Ziyi alle reti antiviolenza per il coinvolgimento alle ventuno tutti i volti della violenza che si tiene in questa settimana del venticinque novembre Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne
Anche se gli impegni istituzionali non mi hanno consentito di essere lì con voi ci teneva a portare i miei saluti perché si tratta di importanti occasioni di confronto e riflessione
Su una drammatica tematica che rappresenta una vera e propria emergenza sociale e su cui tutte le forze politiche appaiono unite proprio in questi giorni ha presentato una mozione al governo sulla violenza sulle donne con impegni che consentano di individuare soluzioni efficaci
A garantire la parità di genere il principio di autodeterminazione l'uguaglianza sostanziale il diritto alla vita e all'integrità psicofisica il principio di libertà personale e morale e la sicurezza
E potersi considerare finalmente raggiunta la piena emancipazione femminile
Difatti è evidente che a mancare non sia tanto l'attenzione al tema o le tutele sul piano formale
Quanto piuttosto tutele operative concrete sostanziali adottate sinergicamente a più livelli partendo dal territorio che coinvolgano scuola famiglia società istituzioni atteso che è necessario un cambiamento culturale e nessuna legge potrà mai essere da sola risolutiva esattamente quello che dicevi che dicevi tu Diana per cui questo è quanti lo ringraziamo
L'onorevole Fabiola Bologna
Oggi avremmo dovuto avere anche la presenza della senatrice Maria Rizzotti vicepresidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul femminicidio non penso ogni forma di violenza di genere ha avuto un piccolo infortunio e quindi non è quindi al suo posto ma stiamo ugualmente molto felice abbiamo l'onorevole Urania paterno che è membro della Commissione parlamentare d'inchiesta sul femminicidio nonché su ogni forma di violenza di genere
Grazie per essere qui grato e benvenuta mi sento un po'l'intruso perché come ho detto all'inizio sono siciliana invece di fargliela Rizzotti era di Torino
Però purtroppo la violenza diciamo non ha un ambito canale attitudini e già oggi Rudinì nord-sud invece la violenza ormai diciamo quotidiana per le donne sappiamo tutti i numeri
Il nostro lavoro è stato fatto fino a oggi sempre la forse diciamo concentrandoci più sull'aggressore che sulla vittima
La vittima invece è quella che oggi va protetta e Java settembre in occasione della Azzurro Donna che abbiamo fatto a Reggio Calabria la ministra Gelmini ha lanciato la proposta che è quella proprio di paragonare le donne
Ha detto il testimone di giustizia e questo è diciamo secondo me è la vera svolta è secondo me una vera proposta concreta che sia la nostra la ministra ma anche la la Carfagna con tutto il gruppo di Forza Italia naturalmente qua adesso
Anche in occasione di un altro convegno che c'è stato alla Camera sul femminicidio del titolo prospettiva normative anche la Morgese mi fa piacere che ha diciamo evidenziato questa lacuna cioè della dov'era appunto rivedere anche quelle che sono non sono le sei e le pene ma anche e il sistema di fermo per l'aggressore
La Bonetti ovviamente è stata per noi è un Compagna di viaggio con la testi con la sua testimonianza con la sua presenza e ci ha assicurato sempre in questa Commissione che malgrado la composizione politica si è diverso abbiamo visto e abbiamo dimostrato di essere forse già in tempi non sospetti il governo dei migliori perché tutte insieme senza colori politici abbiamo sempre lavorato congiuntamente perché il tema delle donne è un tema che ci deve vedere tutte unite
Allora noi adesso speriamo che questo sia diciamo il tema quello di dare subito pronta accoglimento con la carta beghe tra questa proposta sul tavolo
E perché venga esitata perché appunto le donne oggi purtroppo su numeri che ha detto la stessa Morgese
Gli undici femminicidi che ci sono stati ad agosto otto sono stata per mano del collegio di una persona legata alla vittima donazione affettiva
E in questo stesso periodo dall'inizio dell'anno allo scorso trentuno agosto ci sono stati settantacinque femminicidi su un totale di centottantadue e la cosa che ovviamente ancora più triste che da questi dati invece c'è la conferma che poi sarà ulteriormente evidenziate in occasione dei lavori che faremo e che presenteremo sono indagine che abbiamo fatto con la con nostra Commissione e capitanata dalla collega Valente e quelle che sono appunto coi veri motivi di questi omicidi c'è il Silenzio
La stragrande maggioranza di queste donne non ha denunciato e quindi si è ritrovata vittima ovviamente suo malgrado e con lei ovviamente poi ci sono i figli che sono vittime di quest'altro Braudel ricordiamo anche quale l'anno scorso
O un paio di anni fa abbiamo tramite la ministra Carfagna che satanista e le pari opportunità anche che Stano mento del fondo per gli orfani di questi diciamo delitti che sono poi le persone che purtroppo Pagano scusate malgrado l'età gli argomenti però da da parte diciamo anche bello perché secondo me riusciremo sfiorarsi ancora fa la differenza rispetto agli altri perché questo approccio ne resta un approccio che e di umanizzazione
Che deve essere rivolta a tutte noi
Per questo spero che questo provvedimento venga venga alla luce appunto perché veramente riusciremmo a dare a queste donne ovviamente nel loro consenso con tutto un procedimento che vede anche ai giudici coinvolti in prima persona una vita è una casa nuova
Voglio concludere dicendo che il lieto fine di questa storia di questa storia femminile la possiamo scrivere
Solo noi tenendoci per mano perché la sorellanza e vediamo qua sempre
E mi dispiace perché è un fatto che ho sempre stigmatizzato sempre una presenza maggiore di donne però va bene perché le donne sono la metà anzi forse più della metà degli uomini e forse noi possiamo fare la differenza aiutare chi sta peggio di noi perché noi
Francamente
Pensiamo di stare meglio di tante donne ed è questo diciamo il nostro sforzo in questa direzione dobbiamo tendere non soltanto con delle norme ma anche incentivando quelle che sono le accoglienze le case accoglienza e le associazioni che danno la pelliccia perché molte di queste donne scappano da casa senza avere niente addosso con i propri figli
Quindi tutto quello che poi diciamo ruotare attorno alle donne sicuramente ha fatto e fa tutt'oggi la differenza perché in tutte le sezioni compresa quella del femminicidio purtroppo la stragrande maggioranza degli uomini pur essendo generati da donna pure avendo figlia femmina contino evidentemente essere un po'distratti
Quindi voglio rivolgere agli uomini questo appello lo rivolgo naturalmente
Astrattamente a tutti
E che quello che noi possiamo fare appunto tutte le norme che vogliamo ma bisogna fare gli uomini e per fare questo occorrono uomini che diano l'esempio ai propri figli
Non sono nell'ambito della famiglia ma anche fuori quando assistono perché ci sono anche persone che assistono a violenze e questo non lo posso tollerare perché io da cittadina siciliana
Reputo queste o lo stesso reato di omertà mafiosa perché i vicini non posso non sapere le insegnanti non posso non sapere
E sarà questa la direzione che spero d'acqua a fine anno riusciremo a portare a casa
Perché l'urgenza ormai ce lo impone io spero che la sorellanza appunto CDA ancora una volta questa forza a tutte noi perché le donne oggi anche quelle che rappresenta al Governo la carta abbia la Bonetti la Gelmini Najaf Spagna
E oggi le donne che siamo qui possono veramente segna la differenza è veramente nell'ufficio l'unico che è quello che questa giornata venga cancellata per questo può occorre la cultura non enorme quindi invito gli uomini a fare gli uomini
Grazie grazie davvero onorevole per tutta l'emozione che ci ha trasmesso naturalmente per le cose importanti che ha detto
Oggi dare una fotografia di questo fenomeno
Entriamo proprio nel vivo dell'incontro con questa indagine che è stata condotta Dante Astra Ricerche riguarda gli uomini e le donne
Per cercare di capire come guardano a questo fenomeno anch'io ho la sensazione ma lo ascolteremo direttamente dalle parole del direttore di AstraRicerche Cosimo Finzi ho la sensazione che questo fenomeno sia sottovalutato sottostimato
Per cui la invito per il suo intervento che ascolteremo con grande interesse
Grazie benissimo buongiorno Buongiorno tutto quel giorno tutti
Mesi abbiamo svolto una ampia indagine naturalmente coinvolgendo sia gli uomini che le donne perché come è stato giustamente detto non stiamo parlando di un problema che riguarda solo solo le donne devo intervistato più di mille cittadini italiani è una ricerca recentissima conclusa con interviste a fine ottobre
Prendiamo una sintesi e partiamo da un punto che ci può sembrare positivo ovvero il fatto che per una grande parte italiani diciamo circa sessanta per cento la violenza in particolare la violenza fisica sulle donne
è una priorità dell'agenda possiamo polvere una priorità dell'agenda politica
Un pochino di meno cinquantotto per cento quando parliamo della coerenza psicologica in generale
Abbiamo inciso su questo è vero che in Italia circa l'ottanta per cento dei giovani delle donne pensano previdenza sulle donne sia sia fisica
Che psicologica Marie mani ancora un venti per cento che quando chiediamo di pensare al concetto di violenza pensa esclusivamente a quella fisicamente in questa ricerca
E in questa giornata di oggi lo cerchiamo di ragionare su entrambi i livelli
Quindi sembra effettivamente che sia ritenuto molto importante occuparsi di tutto ciò e farlo anche con urgenza questo vale per gli uomini vale ancor di più per le donne ma sotto quest'aspetto diciamo siamo soddisfatti
Situazione molto differente cambiamo nel concreto in questa ricerca abbiamo voluto proporre una serie di casi di studio cercando di capire se in quale misura vengono ritenuti effettivamente forme di violenza sulle donne
Il bicchiere onestamente penso vuoto forse perché dovrebbe essere un bicchiere pieno quello che stiamo per vedere perché quando parliamo ad esempio non rivedremo tutti ma almeno con i fondamentalisti
Di un uomo di una donna che a fronte di un'aderenza fisica subita da una donna o di uno stupro commentano dicendo che la violenza è meno grave perché la donna aveva atteggiamenti un abbigliamento aspetto provocanti che comunicavano in qualche modo che era disponibile
Beh è vero circa tre quarti nel nostro campione dice che violenza ma abbiamo una persona su quattro che non ritiene questa forma di violenza
Così come facciamo un piccolo salto avanti un uomo che ha rapporti sessuali con la partner e in alcuni casi quando lei non ha voglia la forza la spinge ad avere pare rapporto sessuale neanche qui abbiamo un terzo dalla popolazione che non considera questa una forma di violenza
Invece al di là di quello che dice la legge
Dobbiamo fare una riflessione sociale è una riflessione etica su tutto ciò
Facciamo un passo indietro perché è un altro altre un'altra affermazione secondo noi molto rilevante che dà l'idea di quanta strada dobbiamo ancora fare questo uomo che litigando con la sua partner l'amo schiaffo perché ha scoperto che la donna in qualche modo flirtato con un altro uomo
E anche qui un trenta per cento campione dice questa non è violenza
Quindi c'è molta strada da fare
E su tanti aspetti il la convinzione per quasi metà del campione che non sia una forma di violenza direi di violenza psicologica quella di costringere da parte dell'uomo la propria parte verrà d'aver accesso al suo cellulare al di lei cellulare per poterla controllare lì per lì sotto socio al network perché questo sarebbe una forma di rapporto basato sulla trasparenza l'onestà
E diamo ancora peggio su altri aspetti Forcoli c'è un aspetto molto interessante per la verità che l'aspetto generazionale in particolare si è parlato nell'ultimo negli ultimi anni alla fine
Del cosiddetto Caf Kolding cioè del rischiare fare i complimenti ad alta voce a una donna che magari di bell'aspetto per l'uomo che fischia o che appunto fa qualche complimento
E in qualche modo da notare allora sotto questo aspetto c'è tantissimo da fare perché per molti per moltissimi non è una forma di di violenza
Ma di giovani qui sono molto più sensibili cioè la considerano in misura molto maggiore rispetto ai loro genitori e nonni una forma di violenza interessante perché se ci pensate è proprio il tema di cui si è parlato maggiormente anche a livello propoli faccio ammettono che negli ultimi negli ultimi mesi negli ultimi anni
E questo vuol dire che parlare va bene perché parlare influenza perché diffondere queste informazioni questo riflessione condivisa o almeno tentare di condividerla
Ma farla sempre più oggetto di discussione fa bene alla popolazione perché la rende sempre più più sensibile
Vedete ci sono anche aspetti e ci torneremo fra pochissimo sugli aspetti lavorativi argomenti si aspetti lavorativo non una donna che ha fermato una donna è riuscito a fare che ha gli era probabilmente usato per bellezza il proprio atteggiamento per disponibilità sessuale per ottenere vantaggi per il cinquantacinque per cento affermare questo
Non è una forma di violenza la Provvidenza psicologica insomma
C'è veramente molto molto da da fare sotto questo aspetto e segnalo che è vero che gli uomini purtroppo e combattiamo aspettarci sono un passo indietro rispetto alle donne ma abbiamo che almeno su alcuni di queste affermazioni anche le donne non le considerano forme di violenza e come è stato detto dobbiamo andare avanti uomini e donne donne e uomini supportarci spingerci in una direzione corretta in entrambe le direzioni
Si è parlato di sottovalutazione
C'è un fenomeno che più facilmente misurabile anzi che storicamente misurato dall'Istat che la parte di violenza relativa alla violenza sessuale allo stupro tentato stupro ebbene gli ultimi dati Istat ci dicono che se pensiamo alle donne
Fra il sedici e il settanta anni età in Italia il cinque per cento circa ha subito uno stupro un tentativo di stupro abbiamo chiesto italiani indicare una loro stima e quello che potete vedere molto chiaro stiamo parlando di una quarantatré per cento degli italiani che ritiene che la percentuale invece delle donne che ha subito tutto ciò sia molto più bassa
Magari soltanto l'uno per cento e il soltanto permettetemi di sottolineare che sarebbe comunque gravissima
O comunque una percentuale intorno a questa un due tre per cento
Quindi c'è molta
Idea sbagliata e questo è invece sì particolarmente frequente presso gli uomini che sottostima no il fenomeno di cui diciamo la loro categoria protagonista in in negativo
Le idee sono forse ma chi verrà dopo di me potrà essere più chiaro sotto questo aspetto sono forse più chiare per quanto riguarda le persone i tipi di soggetti che compiono violenza nelle varie forme contro contro le donne psicologico fisica che sia e gli italiani pensano che purtroppo accada spesso e che siano appunto variegate le sicure che fanno questo sia in ambito personale
In ambito familiare il partner capita spesso secondo il quarantuno quattro per cento ma anche altri uomini della famiglia al ventitré per cento
Sia in ambito lavorativo anzi la figura lavorativa viene ritenuta quella dove più spesso
Che più spesso è artefice di violenza e superiori capi ma anche i colleghi e le colleghe ambito lavorativo e poi in mezzo togliamo la risposta che direi fondamentale cioè quella degli sconosciuti poco sotto rispetto alla percentuale rispetto a quella della del partner e poco sopra rispetto agli altri familiari
Cioè l'idea insomma clemenza sia quasi nella stessa misura da varie fonti diverse sappiamo invece che spesso proprio fra le mura domestiche
Si consumano le cose peggiori per quanto riguarda tutto ciò aggiungo però una cosa secondo italiani anche le donne ai singoli conoscenti amiche donne con una risposta relativa al spesso al tredici per cento possono essere fonte di violenza fisico in particolare psicologica
E quindi l'impressione di questa ricerca è che ci sia davvero tantissimo da fare per andare in un'ottica condivisa
Perché al di là di quello che dice la legge probabilmente l'aspetto fondamentale condividere che alcune di queste cose di cui ha parlato sono una vera e propria forma di di violenza e quindi Sanza mente
Parlare della completa inaccettabilità di tutto quello che stiamo vedendo concludiamo proprio non con uno sguardo un attimo più positivo perché abbiamo proposto quattro idee per cercare di di andare nella giusta direzione
Le azioni più efficaci per combattere ogni forma di disparità di genere in particolare Clemente anche temi che poi danno origine alla violenza abbiamo chiesto italiani di metterle in ordine qual era primati importante parco nella seconda ebbene aspetto culturale è fondamentale promuovere la conoscenza e il rispetto per la figura femminile nelle scuole di ogni ordine e grado e quindi iniziare presto iniziare quando si forma
Il bambino nel ragazzo l'idea che cos'è la figura femminile di che tipo di rapporti giusti ci devono esser fra le varie parti la società fra i vari componenti in una piccola grande comunità
E questa è la più indicata al secondo posto troviamo favorire la condizione femminile con la riforma del welfare entrato sensori vi lanciamo un pochino il tutto quindi un'azione possiamo definire più di tipo governativo
Interventi ad esempio sugli orari di lavoro e l'offerta di servizi di cura di sussidi per l'acquisto di fusione e gratuita degli asili nido ma anche riconoscimento del lavoro domestico e tutti gli altri aspetti che possono favorire la concitazione della vita lavoro in generale l'esistenza delle donne
C'è quindi molto da fare c'è prima di tutto da fare molto a livello culturale vi ringrazio per l'attenzione
Grazie a lei direttore per questa fotografia che riguarda la percezione del fenomeno da parte degli italiani potrà ci sono i dati relativi a quello che accade veramente
Cioè cosa
Succede effettivamente e quindi quanta corrispondenza c'è tra il percepito degli italiani che abbiamo visto in questa fotografia quella realtà della violenza dei maltrattamenti di genere ed è per queste ci aiutano a capire proprio questa parte molto pratica molto reale le dottoresse Miriam Pasqui e Sabrina orpelli del Comune di Milano Miriam Pasqui dell'area diritti inclusione Progetti eretta antiviolenza del comune di Mila benvenuta grazie
Vedo se riesco eccolo qua
Allora si adesso ci caliamo sui territori
Io lavoro per il Comune di Milano e mi occupo appunto anche dire tanti violenza vorrei brevissimamente cercare di sedare perché gli enti locali devono sui territori costruire le reti
Noi abbiamo nove centri antiviolenza nove case rifugio quindi abbiamo una ricchezza un'articolazione della Rete dei soggetti che si occupano di supportare di sostenere le donne vittime di violenza molto articolata
Ecco il Comune di Milano è arrivato un po'dopo diciamo così la rete esisteva prima che le istituzioni pubbliche
Prendessero part time al progetto e definissero il loro ruolo di regia istituzionale
Quindi con molto rispetto apprezziamo il lavoro dei centri antiviolenza delle case rifugio perché sono stati la prima grande iniziativa di autorganizzazione del mondo delle donne che ha determinato anche il fatto che la politica e le istituzioni decidessero di trasformarla in una politica pubblica e di investire risorse ed energie
Quindi noi abbiamo una rete che ha all'interno soggetti con identità con tradizioni culturali con provvidenze pubblico-privato enti del terzo settore Hillary che dire ospedali molto differenziata
E crediamo che la diversità sia una delle forze più importanti della nostra mente perché le differenze sono in grado di intercettare bisogni differenti di donne che hanno identità storie percorsi diversi
La cosa importante è che ci riconosciamo in alcuni elementi essenziali innanzitutto le cose ciccia sono state dette cioè la violenza è trasversale la violenza e materiale la violenza è strutturale ed è legata alla disparità di potere fra i generi nella nostra società per cui il percorso da fare un percorso di empowerment che restituisca dignità e il potere alle donne sostanzialmente come funzionano le reti territoriali innanzitutto come una grande alleanza istituzionale con le forze dell'ordine con il sistema sanitario con la magistratura con le scuole e con le istituzioni questo perché la violenza un fenomeno complesso
Multidimensionale che ha bisogno di approcci fortemente integrati sia dal punto di vista professionale che dal punto di vista culturale
Terzo elemento ma anche qui mi ripeto i dati della ricerca sono abbastanza eloquenti non si può prescindere da una dimensione profondamente culturale gli stereotipi di genere sono così intimamente
Diciamo così introiettato anche nelle donne nella nostra società
Che molti dei discorsi che sono stati riportati come normali sono evidenti forme di violenza e di sottovalutazione del ruolo della dimensione della dignità della donna per cui lavoro culturale non forme ed è da fare in tutte le direzioni dalle scuole fino ai bambini
Ma anche nella società ma anche nelle società sportive nel quest'anno abbiamo lavorato molto anche sulla dimensione dello sport e sugli stereotipi nello sport
Che cosa serve innanzitutto la capacità di fare chiaramente Rete di intessere relazioni sul territorio di formarsi e di informarsi
Di dare la possibilità alle donne di trovare un accesso alla alla Rete e di dare una speranza cioè attraverso la la la richiesta di di supporti di sostegno c'è la possibilità di fare percorsi di autonomia e di libertà
E quindi noi riteniamo che servano un po'di risorse nazionali sicuramente ma anche gli enti locali devono fare la loro parte il Comune di Milano lo fa
Non ci mettiamo tante tante tante risorse economiche e un po'anche di entusiasmo di energia e di passione che però è e determinante diciamo così e riteniamo che stia bene dentro nell'area dei diritti la Rete anti violenza perché riteniamo che sia una questione di diritti
Eliminare la violenza di genere e che sia una questione di diritti fornire pari opportunità ai generi nella nostra società e fondamentalmente le donne hanno diritto prima di tutto di vivere e poi di vivere libere
E poi di autodeterminarsi e di scegliere e in questa direzione credo che le istituzioni anche territoriali proprio facendo regia istituzionale possano svolgere un ruolo importante per promuovere cultura e per offrire servizi di qualità
Grazie
Grazie a lei dottoressa fa
Sabrina Ottelli la dottoressa Ortelli della direzione Politiche Sociali recanti violenza sempre del Comune di Milano Rete antiviolenza Milano benvenuta grazie
Allora io presento invece alcuni dati proprio della Rete anti violenza tenete presente che la rete antiviolenza raccoglie dati annualmente li analizza poi due volte all'anno quindi verso qua possiamo vedere i casi rispetto ai primi sei mesi
Vediamo come novecento settanta donne si sono rivolte ai centri antiviolenza questo per dargli un'indicazione generale vuol dire che ogni settimana o circa quaranta donne si rivolgono a un centro antiviolenza
E di queste in particolare il venti sono nuove quindi arrivano per la prima volta
Anche qua possiamo vedere come sempre da questi dati cinquanta di queste donne sono stati invece poi ospitate all'interno delle case rifugio cinquanta donne ventisette bambini
E tenete presente che cinquanta sono solo all'interno della Rete antiviolenza del Comune di Milano ma non abbiamo avuto la necessità di ospitare donne fuori dalla Rete e in totale sono settantasette le donne che sono state inserite all'interno delle case rifugio comparando i dati rispetto a livello
Rispetto agli altri anni
Notiamo come dissi a un calo rispetto alle donne che si rivolgono ai centri antiviolenza questo ci tengo bene a precisarlo non significa che si sta riducendo il fenomeno perché quando non diamo un dato rispetto alla grandezza del fenomeno ma stiamo indicando quante sono le donne che si rivolgono ai centri antiviolenza il motivo per cui sono in parte diminuite in questo anno è anche nell'anno precedente
Perché naturalmente con il copy d'le donne hanno avuto meno possibilità di accedere e i centri antiviolenza hanno avuto meno possibilità di fare attività di sensibilizzazione e prevenzione e questo è fondamentale
Ne sappiamo che la violenza si può lavorare sia sulla prevenzione che sulla protezione sicuramente oggi si investono molte risorse sulla protezione e già sarebbe un grande successo se un domani fossero più gli atti le le risorse diciamo utilizzate per la prevenzione e meno per la protezione perché vorrebbe dire che è sufficiente il lavoro iniziale
Cosa può in questo caso vediamo anche un altro aspetto che ci tengo anche acqua precisare
In realtà s'sono ridotti i numeri delle donne che si sono rivolte ai centri
Ma vediamo come invece il carico di lavoro dei centri antiviolenza è notevolmente aumentato questo perché le situazioni sono più complesse e le donne hanno bisogno di differenti tipologie di interventi quindi se prima era circa uno virgola sette il tipo la tipologia di intervento rivolta la donna adesso arriviamo a circa due e mezzo quasi trent'quindi questo è un altro aspetto penso molto importante
Da tenere presente come se ci sono le donne che si rivolgono ai centri antiviolenza del Comune di Milano
Il sessantaquattro per cento sono italiane
Il trentasei per cento sono straniere anche qua non significa ad esempio nel nostro caso il il centro-sud America è quello più rappresentato anche quando non significa che il fenomeno della violenza sia più diffuso in gonna nelle comunità
Nel centro America ma significa che in quelle comunità che mi ha fatto un grosso lavoro di prevenzione e quindi le donne poi si rivolgono più facilmente tenete presente che a Milano la comunità più rappresentata
La comunità filippina quindi in questo caso noi sappiamo come Rete che sicuramente dovremo lavorare molto con le altre comunità che sono quelle meno evidenti
Abbiamo parlato prima l'abbiamo visto anche rispetto alla violenza psicologica se guardate qua le donne che si rivolgono ai centri antiviolenza per fortuna si rivolgono anche solo per la violenza psicologica e non soltanto quella fisica
E forse un dato interessante da sottolineare e che oggi viene riconosciuta che rilevata la violenza assistita quindi la violenza che i bambini possono osservare apparentemente sembra ridotta rispetto agli altri ma naturalmente dipende perché qua abbiamo un campione in cui vi sono le donne
Che hanno figli sono il quarantadue per cento poi vi è una piccola parte che laddove le violenze non sono all'interno della relazione familiare
All'interno della casa diciamo e quindi non tutti i bambini per fortuna vivono questa situazione ma una volta che c'è una situazione di violenza all'interno della casa e ci sono dei bambini la violenza assistita è sempre presidente chi è il mal trattante è un aspetto molto interessante lo vediamo qua
Sicuramente marito convivente e ex marito ex convivente in generale si possono vedere il dato distinte sì possiamo vedere come l'ottantanove per cento dei maltrattamenti
Avviene all'interno delle relazioni familiari e in particolare il settantaquattro per cento sono proprio all'interno della relazione col partner o ex partner
Ultimo dato che voglio sottolineare invece che il sessantotto per cento degli uomini
Maltratta antichi sono stranieri sono italiani scusate quindi se sessantaquattro per cento erano donne in questo caso ci sono delle situazioni miste e sono Matteoli
Questa è l'ultima slide che invii mostro e un aspetto è legato invece ai ricoveri socialisti è un tempo parlate nel due mila e diciannove
Noi avevamo settanta donne che venivano protette anche ne ricoprì sociale attraverso gli ospedali ospedali fanno un grande lavoro da questo punto di vista naturalmente questo è cambiato completamente perché con il compito non è più possibile e quindi la Rete ha dovuto cercare di riorganizzarsi per poter offrire protezione alle donne anche in caso di emergenza vi ringrazio
Questo grazie alla dottoressa un Ortelle anta per il suo ma intervento dunque abbiamo analizzato in maniera molto chiara la percezione abbiamo visto ma i dati ora però abbiamo il compito di no rassegnarci a tutto quello che abbiamo ascoltato perché non è proprio questo il motivo per il quale siamo qui proprio reagire alla rassegnazione lo possono fare attraverso delle misure di contrasto quindi studiando qualcosa che possa contrastare questo
Fenomeno e quando il privato incontra realtà come la Rete di Mila no ecco che nascono per le opportunità grandiose ecco perché c'è da dire grazie di Riad chi esce dai propri a come dire scopi precisi l'abbiamo sentito anche l'introduzione della dottoressa Saccomanni
Per appoggiare dei progetti delle iniziative che sono un po'Autoscoop come si dice no
E alcuni esempi loro vediamo un caso quello di alle negli anni si della cooperativa Lotta contro l'emarginazione è una realtà del Milanese
Chi è impegnata contro diverse forme di allergie matti emarginazione discriminazione sociale tra cui anche i maltrattamenti e le violenze contro le donne benvenuta
Elena yemeniti grazie mille Buongiorno sfitti abbandonati
Allora sta appunto negli anni si e sono qua oggi insieme ovviamente al Milan fa spesso di Martelli
Un po'a raccontarvi questa collaborazione che è nata e si è così costruito il suo essere costruito nel corso degli ultimi mesi
Con di Linate volevo prima fare una premessa che è stata richiamata in molti dei vostri interventi che mi vede assolutamente d'accordo da questo punto di vista che la premessa riguarda un po'anche il modo che l'ariete antiviolenza del Comune di Milano che ecco appunto composta sia da centri antiviolenza oltre al Comune di Milano ovviamente centri antiviolenza che case rifugio
Qual è diciamo così l'approccio principale che utilizzano il lavoro con le donne che si rivolgono ai centri antiviolenza che magari poi vengono ospitate nelle case rifugio
La prima cosa che già emersa in tanti percorsi infantili dei vostri interventi tra molto importante sottolineare è che la Rete
Tutta tutta lavora proprio per altro promuovere percorsi di empowerment Miriam Pasqui diceva molto bene prima ma anche in altri interventi
Cioè percorsi che vadano verso l'autonomia e l'indipendenza che rappresentano a nostro avviso la vera strada per sconfiggere la violenza
Sia per la fuoriuscita e la violenza ma anche come dire per sconfiggerla insieme a tutti quegli interventi che avete citato anche nella ricerca insomma come diceva anche il sessantaquattro per cento degli intervistati delle intervistate
Se non mi ricordo male insieme agli interventi di prevenzione e di sensibilizzazione contro gli stereotipi di genere fin dalla più giovane età quindi questo è per noi importante difendere l'identità la libertà delle donne all'interno della famiglia nel lavoro e in ogni ambito proprio perché a questo promuove permette di supportarli nella ricerca proprio di autostima autonomia
Ma anche di tipo economico perché un'altra violenza molto importante di cui oggi vi è un fatto forse un po'meno che è citata all'interno delle violenze che sono subito e poi dalla dalle donne che anche la replica incidenza di Milano
Incontrare la violenza economica che sicuramente un altro tema importante rispetto al quale anche la collaborazione con il privato come lo è stata la preparazione con gilet ad può sicuramente fare la differenza e per questo che comunque la Rete anti violenza ringrazia sicuramente di lei ha detto che c'ha dato l'opportunità di supportare in questi percorsi di autonomia le donne
Di racconto e questo un po'il mio al compito di oggi alcune storie non farò riferimenti chiaramente a nomi che non non ci interessa non sono significativi però alcune storie di alcune donne che attraverso propri fondi di Lea da abbiamo supportato in questi percorsi di autonomia di autodeterminazione e di empowerment parliamo presenti e di M la chiamiamo M è una giovane donna con un bimbo piccolo a Coulthard colta in questo momento in una casa rifugio e che ha sempre lavorato è sempre stata indipendente economicamente ma chiaramente con lo scostamento entra nella casa rifugio ha dovuto troncare
Ogni diciamo così attività comunque relazione con le reti esternamente per una questione di protezione di sicurezza
E quindi questa la resa ovviamente dal punto di vista economico più vulnerabile a un bimbo un bimbo molto dinamico molto di pace
C'è un bimbo che però come dire alcuni fatti che probabilmente anche dettate come dire dalla situazione che poi era di tutto
E quello che per lei e per il suo bimbo era fondamentale era porterà attivare un inattesa della del nido comunale che arriverà l'anno prossimo uno spazio uno spazio mentale di un di uno spazio ricreativo insomma per bambini e bambine per potergli permettere di frequentare altri pari e di poter avere a che fare anche con figure adulte ovviamente sicure significative adulte e con una competenze pedagogiche al di fuori della della famiglia questo presente è stato una delle cose che da un potuto supportare uno per dare al bambino a una possibilità proprio di confrontarsi con altri pare con altre figure adulte due cabaret alla mamma la possibilità di avere del tempo per sei anni
Perché anche questo è un elemento importante sia del tempo per fare per ragionare e comunque fare dei percorsi no anche rispetto a quello che ha vissuto di rielaborazione ma anche per trovare lavoro per esempio né un altro tema che sicuramente fondamentale per l'autonomia
Prendiamo il caso di N per esempio non vi dico mia mente i nomi che lavora come in questo momento come San chiamarla addetta alle pulizie in case private e che però ha sempre avuto il sogno
Di formarsi come operatrice socio sanitarie per lavorare con gli anziani perché questo non so ma la ha difficoltà economiche non glielo permetteva per esempio con i fondi di lealtà abbiamo potuto farle iniziare un corso per operatrice sociosanitaria
Che ha già iniziato insomma a novembre quindi adesso e che le permetterà proprio di completare la sua formazione e e quindi anche di raggiungere un obiettivo professionale di autonomia per lei molto importante parliamo presenti e di F che invece ha una è riuscita ad ottenere non hanno né passo dalle case rifugio perché è riuscito ad ottenere attraverso anche la rete che la supportata una una casa un alloggio e in questo caso dell'Aler ma l'abitazione era vuota
Non c'erano i mobili anche qua è stata molto brava in realtà anche lei e insieme ovviamente a supporto della Rete a trovare i mobili ma può essere un problema molto pratico che era quella di smontarle trasporta ieri Montali e questo era un posto che in questo momento
Lei non non poteva diciamo così sopportare per cui anche in queste venuto incontro ovviamente il il fondo chili ad questo tra l'altro un tema molto importante perché la questione per esempio dei mobili cioè di che poi rappresentano lo step finale per il ragionamento di raggiungimento datato autonomia e dell'indipendenza sono generalmente gli interventi che le istituzioni fanno un po'più fatica no a fare perché come dire e più complesse da questo punto di vista e quindi ben vengano insomma le collaborazioni di questo tipo che ci permettano di farle arrivare anche a questo pezzo altro tema relativo per esempio sempre a garanzia economica
è questa spesso incontriamo donne faccio questa premessa che però importante che proprio perché è la violenza e con lampade maltratta ante e anche comiche significativa di altri punti di vista che cosa che fanno di solito in testa non tutte le utenze per esempio non a se stessi ma le donne perché in casa non si potessero pagare ovviamente cinema poi di mezzo e la donna
In questo caso è presente ed hanno sopportato una
Delle donne ospiti della ma di una casa rifugio entrano nella Rete a pagare delle bollette arretrate per delle utenze che ormai cominciavano ad essere come dire importanti e che poi avrebbero consentito avrebbero dato una serie di di problemi
Altro tema sul quale abbiamo sì le chiedo di essere bene perché abbiamo pochissimi minuti ancora per familiare finisco col parliamo per l'amichevole anche questo purtroppo siamo in una sede istituzionale abbiamo una ragione ragiona
Finisco altra cosa importante per esempio è la questione dell'affitto perché le donne per poi poter andare autonomia devono poter contrarre sono fare in un contratto di affitto e spesso oltre al all'affitto mensile viene chiesto l'anticipo i tre mesi di distanza di caparra e anche questo è un posto che una donna
Che cita un percorso di questo tipo fa un po'fatica piuttosto che l'università presente ci sono alcune donne che volevano studiare ce n'è una in particolare che voleva fare la facoltà di fisica e che non poteva permettersi di di farlo e quindi questo ci aiuterà a pagare per esempio la prima ecco queste sono come dire alcune delle storie che vi abbiamo voluto da buon la raccontare che vanno proprio in questa direzione cioè supportarle in percorsi di autonomia ed autodeterminazione
La ringrazio moltissimo perché poi casi pratici si sono quelli che più interessa regalare ascoltata per un'altra ora ma purtroppo dobbiamo avviarci alle conclusioni
A questo proposito voglio farvi ascoltare il videomessaggio che ci ha lasciati là presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul femminicidio nonché su ogni forma di violenza di genere Valeria a Valente è un videomessaggio lei
Purtroppo è in missione per il Senato a Catania su invito della direzione centrale anticrimine ma il messaggio che ci nasce questo
Intanto buongiorno a tutti e per trovati i grazie per questo invito grazie soprattutto per aver richiesto la voce della nostra Commissione d'inchiesta rispetto a una riflessione
Che oggi fatta da tanti in occasione del venticinque novembre ma che noi ci augureremo fosse una riflessione che proseguirà anche dei prossimi giorni nei prossimi mesi nelle prossime settimane
Il dato della violenza maschile contro le donne purtroppo è un dato di continua ad essere inquietante continuano a essere tante troppe le violenze che si consumano i danni delle donne
Continuano ad essere troppo le donne che muoiono per mano degli uomini che avrebbero dovuto amarle
E che avrebbero dovuto rispettarle e ricordiamo che purtroppo il numero delle donne ammazzate soltanto la punta di un iceberg
Che invece molto molto più grande e che c'è la ogni giorno abusi violenze ultrà della sopraffazione tanti altri tipi di violenze da quella economica quella psicologica quella sessuali che si consuma molto spesso
Nel silenzio e nella solitudine di tante
Il fenomeno maschile della violenza contro le donne è un fenomeno fino a voi Cini affanniamo antico ormai da tanto tempo non è purtroppo fenomeni emergenziale un fenomeno strutturale legato al modello sociale delle nostre comunità una legato alla struttura sociale della nostra comunità che viene da lontano
E che è soprattutto il portato ancora di quella costruzioni delle Società di carattere patriarcale che mi crediamo di avere abbandonato e lasciato alle nostre spalle e che invece purtroppo continua a resistere nel tempo
La la commissione d'inchiesta che io ho l'onore e l'onere di presiedere è una Commissione parlamentare contaminare del Senato
Che continua da anni ormai lavorare su questo terreno per tentare innanzitutto di capire quali sono le criticità del sistema che cos'è che ancora in Italia non funziona
Per cui questo fenomeno continua a resistere nel tempo ricordiamolo chiaramente che tutti gli atti violenti
Che si consuma nel nostro Paese conoscono oggi una battuta d'arresto grazie al prezioso lavoro delle forze dell'ordine e che gli unici invece gli atti violenti che continuano ad esistere non conosce
Nessuna battuta d'arresto e che anzi riescono in tali casi addirittura a conoscere i numeri in crescita
Sono proprio i reati che si consuma ai danni delle donne reati di violenza deve nei confronti delle donne
Questo ce lo dicono i numeri ce lo dicono i dati ce lo dicono i nostri studi ed è qui che si Nesta il nostro lavoro il lavoro della commissione d'inchiesta le cerchiamo di capire che cos'è che non funziona nel sistema con le nostre indagini con le nostre richieste
Lo facciamo consapevoli però di una grande verità che qui mi sento oggi dovete ritrasmettere con assoluta chiarezza e determinazione
L'Italia si è dotata in questi anni a partire dagli anni ottanta di un quadro normativo decisamente robusto e soddisfacente un quadro normativo che non ha nulla da invidiare
Ad altri Stati
E ad altri impianti normativi
Il tema vero e che oggi purtroppo leggi da sole non bastano non sono necessarie cioè sono necessarie ma non sono sufficienti da sole
Ad aggredire il fenomeno sono necessarie a far piantare leggi evoluzioni di carattere culturale che invece l'Italia fa fatica a registrare il tema vero oggi leggere correttamente la violenza per quello che la violenza maschile contro le donne continua ad essere l'espressione di una profonda sperequazione di potere che esiste ancora nella dinamica della relazione uomo-donna
Oggi gli uomini di questo paese detengono il potere e sostanzialmente le donne non riescono ad eguagliare questo potere non riescono corsi in una stessa condizione in una condizione di effettiva e sostanziale parità la parità oggi è raggiunto da tanti punti di vista soltanto sulla carta in maniera formale
E invece manca da la la parità effettiva Annie fatichi aiuti sostanzialmente idonea a capire veramente un rapporto egualitaria paritario nella relazione con i gruppi dentro questa simmetria cosiddetta appunto asimmetrie di potere
Si cresce e si alimenta il seme della violenza vuol dire che tutti gli uomini sono violenti assolutamente no vuol dire che però dentro questa simmetria alcuni uomini che non riescono a maturate
Anche un nuovo tipo in modo di stare al mondo e che non riescono a non sentire su se stessi quell'aspettativa sociali chi gli chiede di essere anche maschi attraverso una come dire risulta no virilità che va dimostrata anche nell'esercizio nell'uso della forza e che una forza che si consuma molto spesso nell'arte del rapporto di coppia non riescono a sottrarsi a questa dinamica e quindi costruiscono un pezzo della loro identità dentro questa dinamica e delle cliniche noi dobbiamo agire esattamente su questo doppio fronte
Lo voglio dire noi abbiamo lavorato in questi anni cambiando il quadro normativo soprattutto inasprendo le pene istituendo nuove fattispecie di reato pensate soltanto negli anni Ottanta esisteva ancora
In delitto d'onore negli anni novantasei arrivava a Firenze la legge sulla violenza sessuale che finalmente considera le donne
Persone e quindi il reato di violenza sessuale reato contro la persona e non più contro la morale sintesi in questo lungo il mio messaggio voluto dirgli
Costruiamo una società che garantisca effettivamente eguaglianza di potere nell'accezione più positiva del nel senso di poter fare tra uomini e donne elimini questa sperequazione di potere ma che soprattutto combatta stereotipi e pregiudizi
E letture sbagliate
Non solo della violenza ma soprattutto di ruolo che gli uomini e le donne non indifferenza possono avere nella società e nel mondo
Buon lavoro e grazie per questo invito
Grazie anche alla presidente Valente per questo video messaggio ci avviamo alla conclusione
La violenza di genere non è un fenomeno di oggi ma affonda le proprie radici anche nel mito
La prima donna denunciare un abuso potremmo dire il primo caso di Nettuno è stata Lucrezia matrona romana violentata dal figlio di Tarquinio il superbo l'ultimo re di Roma ed è lei che Elisabetta Vergani attrice drammaturga e regista dedicato lo spettacolo teatrale Lucrezia le altre dal mito l'origine della violenza di genere oggi per chiudere proprio questo nostro incontro un Breve estratto per questo ne ringraziamo Elisabetta Vergani
Roma cinge d'assedio la minicar dea e la battaglia impazza
Ma nelle tende nei momenti di quiete la meglio gioventù romana passa il tempo fra bevute scherzi sfide
E citati dal vino i discorsi vanno a parare sulle donne ciascuno esalta la propria si accende una disputa quale la donna migliore chi più fortunato a possedere quella più virtuosa
In un attimo gli uomini si alzano rovesciano il vino abbandonano il campo di battaglia e a spron battuto volano a Roma verso la dimora di Collatino invalido di Lucrezia
E l'altro Vanoli Lucrezia sola nell'atrio sedute nel cono di luce di una lanterna sola senz'altra compagnia se non il pensiero dello sposo partito per la guerra sola a filare la lana mentre attende il suo ritorno
Con Latino è il vincitore nessuno neppure le nuove BR possono rivaleggiare con Lucrezia su Candido pudore un banchetto viene allestito in fretta e furia per gli ospiti
E mentre Lucrezia fa gli onori di casa
Senza saperlo viene guardata
Scruta profanata dagli occhi di Sesto Tarquinio il figlio dell'ultimo re di Roma
Lui brama il corpo di lei la pelle bianca e capelli la voce la grazia priva di qualunque artificio è una scintilla un pensiero l'ombra di un desiderio
Qualche giorno dopo all'insaputa dei suoi Sesto Tarquinio torna a Roma e bussa di nuovo alla porta della casa di Lucrezia gli viene aperto il figlio del re merita l'accoglienza più bella anche se la casa è deserta di uomini
E quando scende la notte
Quando le ancelle hanno spento ormai anche l'ultimo lune
Tarquinio con il favore delle ombre entra nella camera di Lucrezia le prende forte una mano sul seno Tabacci Lucrezia o sei morta lei dice
E in mano a una spada taxi e accetta i miei baci non sottratti alle mie carezze taxi o ti troveranno morta accanto uno schiavo sgozzato ti crederanno adultere allora aperte
Peggio della morte sarà al disonore
Lucrezia si arrende
Si arrende al figlio del re al ricatto alla violenza alla vergogna
E alla notte
O notte
Assassina dell'Aquila
Immagine dell'inferno registro Fosco dove scritta all'impotente vergogna che io provo odiosa notte raduna tutte le tue nebbie non espormi alla luce in discreta del giorno
Come Cogne non fissa
Obbrobrio invisibile ferita segreta all'onore con Latino il tuo onore risiede in mente e ora da me con un assalto feroci è stato strappato via
Disperso e il mio miele io ha più simile a un fuoco ho perduto tutti i tesori della mia è stata mia è la colpa del naufragio del tuo onore eppure proprio in tuo onore io l'avevo accolto
Contento tempo informe compagno della l'hai da notte
Divoratore della giovinezza a cavallo di fatica del peccato afflitti la fuga di Tarquinio con qualche sventura turba le sue ore di quiete con inquieti fantasmi fa che si abbattono su di lui i più sinistri malanni
E che le donne più gentili perdono a causa sua ogni gentilezza e divengano nella loro tuta ferocia più feroce dell'etica col tempo insegna mi ha mai di dirlo
E fatti colpevole della mia morte dal momento che non sei stato del mio delitto
L'unico rimedio che davvero possa guarire mi è quello di versare il mio stesso sangue ormai contaminato porterà a mano
Perché i treni a questo decreto onorati nel liberarmi da questa vergogna perché se io muoio
P tenta il mio onore ma se io vivo
Pd ancor tu nella mia infanzia
Sorge l'alba illumina livida
Il letto profanato di Lucrezia i suoi occhi
Occhi stanchi la virtus fatto se il corpo ancora si arrende alla notte
La volontà invece ed è in testa
Lucrezia manda a chiamare il padre il marito che vengano con dei testimoni dice e quando si ritrova accanto
Padre marito
Io ora muoio ma dentro sono già morte
Perché nel cuore della notte Sesto Tarquinio Miano usato violenza spetta a voi decidere quali piena egli meriti quanto da me
Benché io mi assolva dalla cultura
Non mi sottraggo il castigo d'ora in poi nessuna donna prendendo esempio da Lucrezia vivrà senza il suo onore
Ciò detto si immerge nel cuore un coltello che teneva nascosto sotto la veste ricade morta
Che da mesi sulla ferita
Dunque c'abbiamo le conclusioni come avete visto la ministra Bonetti non è venuta ma c'ha inviato un messaggio che vado a leggervi
Sopraggiunti impegni istituzionali non mi consentono di essere con voi in questo appuntamento che ha l'obiettivo scrive la ministra di portare alla luce il tema della violenza contro le donne nei suoi diversi aspetti
Ma tengo a ringraziare di apportare il mio saluto agli organizzatori e ai partecipanti i dati testimoniano un fenomeno di proporzioni drammatiche che chiede strategie visioni d'insieme al tempo stesso un impegno trasversale per essere accanto alle vittime di violenza
Lo ha ribadito con chiarezza il presidente del Consiglio Mario Draghi nella giornata di ieri la tutela delle donne è una priorità assoluta del governo che intende affrontare l'odioso problema della violenza di genere in tutti i suoi spetti
Dalla prevenzione al sostegno delle vittime con il piano strategico nazionale contro la violenza maschile sulle donne venti ventuno venti ventitré ieri abbiamo presentato il governo ha compiuto un significativo passo in avanti
Sceglie la stabilità e la strutturalità delle attività di contrasto
E anche dell'investimento dello Stato nel sostenere la rete dei centri antiviolenza che svolge un lavoro straordinario in tutto il Paese
è un investimento importante crediamo strutturali legge di Bilancio
Con trenta milioni di euro cui si aggiungono ulteriori e cinque altri milioni di euro per l'attuazione del piano e altrettanti per l'attuazione del piano parità oggi siamo chiamati tutti insieme
A mettere in campo azioni sinergiche e trasversali come state facendo anche voi per aiutare le donne e consentire a ciascuna di uscire dalla violenza e ricominciare una nuova vita in autonomia e libertà
Mi sono quindi profondamente grata per questa iniziativa e per l'impegno che state portando avanti per le donne
Così dunque la ministra nel suo messaggio
Che vi ho letto siamo in conclusione abbiamo sforato di alcuni minuti un ultimo intervento è quello dell'assessore al Welfare di Milano Giorgio Bertone
Che non ha potuto essere con una che ci manda questo messaggio
Buona mattinata tutela tutti mi spiace molto non essere con voi
Al Senato per assolutamente no così importante a due giorni dalla giornata mondiale contro la violenza sulle donne
La città di Milano nostro comune da molto tempo impegnato su queste questioni su questi temi
Insieme alla straordinaria rete di centri antiviolenza delle molte associazioni e realtà impegnate sul territorio abbiamo creato un sistema un sistema che ha come obiettività parte attenzione
Dall'altra la capacità di intervenire nel tempo più rapido tempestivo e opportuno possibile ovviamente la costruzione di percorsi di la liberazione delle persone dal dalla violenza di accompagnamento autonomia e dire acquisizioni irachena tiene a disputare la propria vita del suo futuro
Siamo convinti che ovviamente se avremo tanti sforzi in tante direzioni una cosa molto importante è ovviamente quello voluto orzo interculturale estremamente attivo io penso sempre che la violenza di genere
Sì innanzitutto a queste maschile
Nessuna questione per fare con le donne per regolarità delle donne ovviamente le tocca nel vivo nella loro vita
E noi uomini ho messo in discussione perché un tema maschile il tema del rapporto nostro nella relazioni personali col potere Pol Pot che esercitiamo è un tema cruciale su cui biometrici in discussione fra un grande lavoro
Non sto facendo filosofia penso che sia davvero una questione centrale per affrontare nel modo più efficace possibile
Questo tema è questo il problema ovviamente dobbiamo fare tanto è sempre di più per dare risposte immediate
Alle persone che hanno bisogno di un intervento rapido e di risposte efficaci per la tutela rende ma questo come dire è la risposta a un bisogno estremo veloci ad andare molto prima quindi ogni iniziativa di sensibilizzazione di promozione di una cultura i chiede contrasse avvezza alle donne è molto importante questo progetto che oggi raccontiamo queste risorse che sono state donate per i progetti gravitanti pensa milanese
è una bella occasione per fare ancora meglio ancora di più quando è fatto in questi anni mi permetto di dire che questo venticinque novembre cade in un momento particolare
Che la città di Milano ha scelto di dedicarlo in parte alle donne dell'Afghanistan e il venticinque sparsi Marino mettere uno striscione ieri racconterà questo che in queste giornate importanti di pensiero di sensibilizzazione per far conoscere a tutti
Le molte realtà esistenti e anche le opportunità esistenti noi questo giorno dedicheremo con appunto uno striscione quindici Milano quel donne afgane a tutte le donne dell'Afghanistan che in questo momento Virno condizione così così difficili Milano
Si chiude in se stessa ma per gli occhi riguarda anche lontano
Bene come avete visto abbiamo ha sparato un pochino con i tempi e chiediamo velocissimamente ringrazio tutti voi per aver partecipato e rete antiviolenza del Comune di Milano e dire al fine si spera vermi voluto affianco a voi in questa giornata grazie