Via Spalato cambia volto - Seminario di presentazione del progetto di ristrutturazione del carcere di Udine (1ª giornata)

Via Spalato Undine entra un merletto
Ma da quel velo possono cominciare a derivare frutti molto importanti purtroppo dopo quel trenta novembre di lì a poco
è cominciata la pandemia la crisi sanitaria e quello ha reso la vita peggiore per tutti noi ha reso più difficili le attività umane le relazioni
Ha reso più complicata la salute
Ha reso la vita
Peggiore perché
Ecco figuriamoci come la resa per i reclusi
In termini di isolamento di mancanza di relazioni quando già in condizioni normali le relazioni sono assai difficili e scarse in termini di sede sedentarietà fisica e mentale
In molte situazioni si è verificata una vera e propria mortificazione della vita e l'ossimoro direi che appropriato perché la vita diventa spesso Sillaro ossimoro rispetto alla alla realtà concreta
Ci fu un momento di paura dentro le carceri italiane e in quello scenario accaddero dei fatti molto gravi
A seguito del crollo del coefficiente di sostenibilità di una condizione
Mi riferisco in particolare a ciò che accade in occasione della cosiddetta rivolta dell'otto marzo due mila venti al carcere di Modena una strage delle cui circostanze ancora si attende
Chiarezza
E si attende verifica e poi orrendo massacro di Santa Maria Capua Vetere come lo ha definito la stessa Procura della Repubblica
La ministra Cartabia lo ha definito il tradimento della Costituzione
E un tradimento della Costituzione imporrebbe alla politica e alla società tutta un moto di urgenza assoluta per la riforma di carcere e giusti
A nostro parere cominciando dalle cose più semplici la più semplice mettere fine al sovraffollamento cosa che è possibile
La e sovraffollamento cioè centri a Spalato c'è in Friuli-Venezia Giulia oggi nella nostra regione ci sono circa seicentocinquanta detenuti a fronte di circa quattrocento posti ordinariamente disponibili
E la via più facile
Modificare le leggi sulle droghe
Rinunciando alla natura criminogena che riempie in buona parte le carceri a causa di reati connessi
All'utilizzo di droghe su questi temi in quest'ultimo decennio in particolare abbiamo cercato di tenere a Udine in Friuli un faro al centro
Presentando puntualmente i nostri libri bianchi organizzando convegni
Proprio in questa sala proprio in questa sala in un convegno del due mila e dodici fu un intervento di Luigi Saraceni a ispirare la campagna per la messa al bando della legge Fini-Giovanardi che poi fu dichiarata incostituzionale
Dalla corte
Ma c'è un convegno in particolare che oggi voglio ricordare perché ha molto a che fare con quello di cui andremo discutere che è un convegno che tenemmo San Vito al Tagliamento il diciannove aprile del due mila e quattordici
Lanciando un tema in chiave interrogativa un nuovo carcere o un carcere nuovo
Ci si riferiva a ciò che sembrava imminente costruzione
Di un nuovo grande carcere a San Vito al Tagliamento in sostituzione opportunità di quello vecchio fatiscente
Inimmaginabile di Pordenone ecco noi ritenevamo fondamentale in quell'occasione aprire una discussione su alcune questioni quelle che si definiscono dirimenti
Avere un approccio che privilegiasse l'architettura al posto dell'edilizia aprire un processo partecipativo con coloro che hanno voce in capitolo per la qualità della vita
All'interno delle carceri insomma discutere di un Progetto che già all'inizio si prospettava vecchio sovradimensionato ci ispirava l'idea il sogno di una carta della sperimentazione che portasse a ragionare non su una struttura nuova di separazione fra detenuti e il resto del mondo
Ma su spazi di vita di cultura di confronto di lavoro e non da ultimo anzi di affettività di relazione
Maurizio Batistuta che ho già citato allora garante a Udine interrogava in modo accorato su come fosse possibile accomodarsi
Su un progetto che era roba già bene
A pagina trecentosei dell'idrovia Spadotto alla fine del libro
Raffigurata un'immagine dei suoi appunti raccolti proprio durante quel convegno
Quel percorso di confronto Numb non ebbe mai inizia ma anche quel progetto oggi
è fermo e probabilmente il carcere di San Vittore un progetto
Definitivamente sepolto
Fine dell'illusione edilizia permane un carcere a Pordenone assolutamente improponibile
è vergognoso e quindi permane l'urgenza di una soluzione ragionevole che a nostro parere dovrebbe andare nella direzione di una struttura piccola non sovradimensionata al massimo per un centinaio di persone magari con una piccola sezione femminile visto che qui c'è solamente a Trieste e possibilmente dentro la città perché in un mondo normale
Le case delle case circondariali si fanno dove ci sono i tribunali non da un'altra parte
Ieri l'assessore ci corrotto l'assessore del Comune di Udine in conferenza stampa ha parlato di presidio di civiltà e questo concetto nel tessuto molto in realtà in Friuli sulle questioni dei diritti
Spesso i friulani sono stati un presidio di civiltà con le menti migliori e con i propri esempi migliori ecco noi speriamo di poter continua anche con la tappa odierna a dare un contributo a questo presidio che oggi si manifesta a Udine fiduciosi che in via Spalato con ciò che sta accadendo possa riprendere vita quella carta della sperimentazione
Vuoi mai vedere che da un melo in via Spalato prende davvero colpo un carcere nuovo del nuovo carcere hanno bisogno Pordenone hanno potrà andare bene questa un lavoro
Sì è
L'introduzione ai nostri lavori
Il massimo premesse della società della ragione la parola adesso alla presidente dell'associazione Icaro Roberta casco
Grazie buongiorno a tutti rinnovo un saluto e ringraziamento a tutti voi presenti in questa splendida sala a tutti i relatori e agli ospiti all'amministrazione penitenziaria e a e tutti quelli che ci stanno seguendo da casa
Unità che è un ringraziamento particolare va a Franco Corleone a Massimo Pianese a tutti gli gli amici della società della ragione
All'amministrazione comunale di Udine per aver reso possibile questo seminario una tappa importante di questo percorso che tutti noi dell'associazione Icaro abbiamo da tempo da sempre si può dire desiderato e sperato
Un percorso che è nato l'anno scorso assieme ai docenti alle dottoranda della facoltà di architettura dell'Università di Udine che Ciano accompagnati durante i sopralluoghi assieme all'architetto etero Barletta
Domani avremo con noi anche una persona in rappresentanza della popolazione detenuta e attraverso il Consiglio dei detenuti recentemente istituito grazie al garante coloro che vivono al carcere ventiquattro ore su ventiquattro verranno attivamente coinvolti nei prossimi giorni in questo progetto
Mi sento onorata di poter partecipare a questo a questo tavolo in rappresentanza di quel volontariato che da oltre trent'anni ascolta compagna e agisce per rendere concreti i principi dettati dalla nostra costituzione sulla rieducazione del condannato il suo ritorno alla società
Con cui si è creata una frattura
Vorrei condividere con voi una riflessione sul titolo di questo evento perché a mio parere in poche parole gli era chiuso il significato più profondo di questa iniziativa
Gli ha sparato cambia volto presentazione del progetto di ristrutturazione del carcere di Udine
Volto questa parola richiama una peculiarità dell'essere umano e costituisce la parte che noi esponiamo per prima l'altra e che in qualche modo riflette le nostre mozioni il nostro sentire la nostra essenza
Il volto nella sua duplice valenza di soggetto e oggetto di sguardi è uno dei simboli più importanti della vita umana
Forse il simbolo per eccellenza
Anche se i volti si possono somigliare ciascuno irripetibile e allora questo titolo ci porta a riconoscere il carcere non solo come un edificio ma come ora un luogo transitorio in cui vivono e lavorano degli esseri umani
Ciascuno con il proprio volto con la propria storia ai quali deve essere riconoscente corre riconosciuta la propria dignità
Il volto di via Spalato il nome di una via della Città di Udine che ormai si identifica con l'istituto penitenziario che ci ricorda che il carcere non è situato ai margini mai parte di questa città
Allo stesso modo quindi non deve essere messa ai margini delle discussioni dall'agenda politica
Alla luce di queste considerazioni un progetto di ristrutturazione non può essere visto come una semplice modifica edilizia ma deve essere teso a cambiare in profondità allo sguardo che vogliamo rivolgere a questo luogo
Ed è esprimere il modo in cui il carcere stesso vuole posizionarsi nei confronti della società
Nel volume via Spalato già citato curato assieme a Franco Corleone che raccoglie riscritte dal nostro storico presidente Maurizio Batistuta appunto ci sono numerose segnalazioni denunce sulle criticità che oggi avremo modo di sentire durante questo seminario grazie alle testimonianze agli autorevoli relatori oltre trent'anni di lotte denuncia che speriamo possano vedere delle risposte grazie a questo percorso che stiamo condividendo il ruolo del volontariato assunto negli anni il giusto rilievo che non solo l'ordinamento penitenziario ma la storia sociale del nostro sistema voluto imposto non propone un atteggiamento assistenziale o una posizione assolutoria per comportamento delittuoso
Ma svolge una funzione sociale in quanto esercita il ruolo di chi vuole che il detenuto possa realmente diventare responsabile dei propri atti passati e futuri
Affinché l'errore dell'atto commesso segna il punto di partenza per adottare in seguito comportamenti positivi
Che la funzione dell'appena ossia di ricostruzione di riparazione non di ulteriore frattura con il resto della società
L'atteggiamento pertanto diventa impegno civile partecipazione denuncia riflessione autocritica condivisione di risultati ma anche di fatica
E la ricerca costante di attenzione al soggetto umano
Un volontariato che mentre incontra la fragilità ne riconosce anche il suo potenziale
Un volontariato ha forse a volte anche scomodo perché propone ma restituisce anche la responsabilità e che vuole essere un ponte tra tutti i soggetti del fuori e del dentro ed è per questo che abbiamo accettato di affiancare il garante in questa in questa avventura possiamo chiamarlo
Cercando di riunire assieme tutta quella rete di soggetti che investono lavoro e speranze per una visione diversa del carcere che passa gradualmente portare ad allontanarsi anche dal bisogno del carcere stesso rivolgendosi sempre più a misure alternative
Più tardi nel corso della tavola rotonda marinato folletti per Icaro assieme a tutti gli altri ospiti qui presenti presenteranno il punto di vista sugli ostacoli che quotidianamente non incontriamo e su cosa ci aspettiamo da questa ristrutturazione
La recente riforma del terzo settore in particolare nell'articolo cinquantacinque ci invita a fare nostre i concetti di sussidiarietà orizzontale di coprogettazione dicono Dipro coprogrammazione
Di partecipazione della comunità alla progettazione degli interventi di prossimità territoriale
Oggi vediamo quelli uniche amministratori dirigenti e operatori terzo settore cittadini e quindi ritengo che questo percorso possa essere un ottimo esempio in questa direzione soprattutto tenendo conto della situazione sociale che tutti ormai ben conosciamo
Causata dall'emergenza sanitaria
Dopo la pandemia assistiamo sempre più a fragilità solitudini di stanziamenti atteggiamenti di non far Vernita
Diventa importante tessere nuovamente un tessuto di attenzione di Peglia reciproca
Un lavoro dirette di squadra e l'ampia adesione a questa iniziativa ne è la prova tangibile per farlo però sentiamo la la necessità di ricostruire luoghi di connessione
Che possono essere punti di appoggio per nuovi cammini per nuovi viaggi fatti insieme luoghi appunto
Luoghi che riguardano tutti i detenuti l'amministrazione penitenziaria gli agenti gli operatori tutti gli enti pubblici servizi i soggetti che portano in carcere lavoro istruzione formazione bellezza solidarietà ma anche la società tutta che entrando a CIA partecipando al futuro dei detenuti può comprendere abbracciare un concetto diverso di sicurezza
In un ambiente come quello penitenziario la solitudine si acutizza e dopo il Corbetta il silenzio ha già ben conosciuta diventato assordante
Parole terribili come il distanziamento sociale si sono viste concretizzate nella rottura di quel fragili ma tenaci ponti costruiti con fatica e con pazienza nel tempo
E crediamo che ragionamenti che oggi andremo a fare potrebbero rappresentare i primi mattoni per ricostruirli ma che possano servire anche ad abbattere gli ostacoli di natura architettonica sistemica che andremo a punta ad ascoltare più tardi
Un tempo che a Spalato ospitava anche nella redazione di una di un giornale
La voce del silenzio che pure se che pur senza alcuna pretesa voleva portare fuori le voci di dentro
Oggi in attesa di poter recuperare una un'esperienza altrettanto preziosa esista un premio letterario dedicato Maurizio Batistuta
Che seppure attraverso un'altra modalità ambisce ad accorciare le distanze tra chi il carcere lo vive e chi anche se non per noncuranza ma magari solo per carenza di informazioni ne dimentica l'esistenza
Icaro chiede di volare ancora e di fare in modo che quelle porte si riaprono
Però per noi aprire non significa rinchiudere il cancelli dietro alle spalle di chi per lavoro per volontariato decide di trascorrere una parte del tempo affianco i detenuti
Ma significa portare fuori i detenuti responsabilmente e progressivamente con l'aiuto di tutti
Ma soprattutto con la consapevolezza di un territorio in grado di produrre accoglienza
A questo proposito mi sembra doveroso doveroso condividere che nella giornata di domani purtroppo in sovrapposizione con i nostri lavori
Insegnanti delle scuole superiori di Udine e volontari saranno impegnate nella giornata della legalità una giornata inserita all'interno di un progetto che da anni fa incontrare il carcere la scuola portando il carcere a scuola e nei limiti del possibile i ragazzi a conoscere il carcere
I giovani sono il nostro futuro esserlo se diamo loro la possibilità di guardare il volto dell'altro ascoltare la sua storia confronta rivissuti e costruire un percorso di legalità
Possiamo dire di aver messo un mattone nella costruzione di una nuova comunità quindi questo progetto servirà anche a loro per farli entrare
E concludo citando il merletto di quel Massimo ha già parlato quest'anno quella piccola pianta ci ha regalato addirittura sei succose mele che speriamo possano essere un simbolo estremamente potente i primi frutti di tanti altri che potremmo condividere insieme quindi auspichiamo che queste giornate con il contributo di tutti
Possano dare dei preziosi risultati oltre a quelli già ottenuti dal Garante in questi mesi
Per ritrovarci ancora per misurarli e valutarne insieme per ricaduta
Grazie
Nel programma previsto anche
Mio intervento Massaro telegrafico perché ci saranno altri momenti nel corso dei nostri lavori per intervenire ho già detto molte cose anche ieri presentando il
Il seminario di oggi
E quindi sono esonerato da fare un intervento voglio solo dovrei ringraziare tutte e tutti i presenti perché questi sei mesi di esperienza a Udine con una scelta unanime
Del consiglio comunale con un una presentazione
Al voto da parte del sindaco forse il rituale
è stato un momento per me
Importante ed emozionante in questi sei mesi molte cose sono accadute dentro il il carcere e il l'appuntamento di oggi testimonial che vogliamo proseguire in questa in questo percorso
Che
Può portare Udine a essere un modello
A dire che le strutture anche vecchie possono essere avvia abilitate
E da rispettare
La legge penitenziaria il Regolamento e possono quindi costruire le condizioni
Di relazioni interna con la prospettiva della reintegrazione sociale
Quindi non posso ringraziare tutte le amiche e gli amici che sono qui presenti io ringrazio solo
Tre persone
Uno è Stefano Anastasia che è stato riconfermato portavoce della Conferenza dei garanti regionali comunali e provinciali
Ringrazio l'architetto Daniela Di Croce che
Porta oggi un risultato che si dovrà tradurre col nuovo anno in lavori
Il presidente Dino Petralia
Capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria che è qui presente a questo inizio dei lavori
Dando un significato appunto di esempio di quello che si può fare
Nel mille novecentoquarantanove
Piero Calamandrei pubblico un numero speciale della sua rivista Firenze il ponte dedicato alla riforma del carcere e alla tortura mille novecentoquarantanove aveva già individuato il tema e il suo editoriale era intitolato bisogna aver visto e in quella raccolta di voci che erano fra gli antifascisti che avevano sconosciuto le galere del regime o il confino
C'erano tutte le proposte di quello che bisognava fare
E purtroppo abbiamo dovuto aspettare decenni perché ci fosse
La riforma del settantacinque
E poi aspettare il due mila verrà per il Regolamento questa è uno strano Paese per cui fino al due mila abbiamo avuto il Regolamento penitenziario di Alfredo Rocco
Oggi la Repubblica ancora il Codice Penale Rocco che festeggia i novanta anni
E non abbiamo un codice repubblicano ma insomma sono le stranezze della Repubblica
Bene io penso che ho scelto queste tre personalità per da ringraziare per ringraziare tutti di questa occasione perché noi dobbiamo pensare al carcere dopo Copeland
Ma anche al fatto per noi di avere dei luoghi in cui ci si rivede anche se mascherati e Cisi confronta meglio che con le piattaforme tecnologiche
Il due sole parole
Sempre su questo che bisogna per pista abbisogna conoscere io quando ho scritto una volta non so se una relazione
Per qualche altro incarico commesso un titolo
Si sa tutto non si fa nulla
Ecco la tendenza in Italia è quella di fare commissioni per ridire quello che già si sa ecco oggi vogliamo rovesciasse qualcosa e di sappiamo e vogliamo fare e cambiare
Il
Sul sovraffollamento una parola
Oggi stanotte sono entrati tre quattro nuovi detenuti e quindi le presenze non so se sono centotrentasei centotrentotto centotrentanove perché il problema è che finisce il coprite e la bulimia carceraria ricomincia no
Bisognerà bisognerebbe dire un poco
Magistratura finti
Stare calma ma
I posti regolamentari sono novanta
E la situazione pesante
Però io ho fatto i conti io ogni volta che parte in istituto mi faccio dare la l'elenco dei presenti e cioè il fine pena
Per fortuna qui non c'è la presenza del fine pena mai
C'è una cosa però più paradossale
Nove detenuti finiranno l'appena entro fine anno cioè due mesi
E staranno fino all'ultimo giorno
Nel due mila ventidue il fine pena nel due mila ventidue di ventiquattro persone e nel due mila ventitré diventi fanno cinquantatré persone
Ora le nostre leggi hanno una modulazione
Forse eccessiva ma per cui si vada alla detenzione domiciliare speciale alla all'affidamento in prova in controprova sì la semilibertà poi non parliamo di altre semi semplice che poco eccetera uno
Che facciamo con queste cinquantatré
Io ovviamente abbiamo fatto incontri col Presidente Pavarin che domani dovrebbe essere presente però se queste persone avessero misure alternative noi saremmo sotto la capienza regolamentare
Si dice ma ci vuole un progetto credibile
Il credibile colpire che sia pieno di prescrizioni
Io dico forse eccessive
Rispetto al rischio della libertà
La libertà e la rischio
Dice ma se fallisce se fallisce vuol dire che l'avremmo conosciuto
E sapremo come comportarci
Se resta in carcere sì certa non avrà fallimento come si dice ma avremmo una persona che uscirà incattivita a dispetto delle leggi che prevedono che fino a tre anni e dico poi potrebbe essere anche di più
Potrebbe fare un'esperienza di reinserimento ecco questo un problema perché noi col i lavori che faremo e dovremmo avere un carcere che rispetti la capienza regolamentare se no tutto sarà inutile
L'ultimissima questione e di questi giorni
E finisco su questo
La Costituzione italiana
Ha dei principi straordinario
L'articolo trentadue
Proprio sulle questioni che ci riguardano cioè i trattamenti sanitari scritto da Aldo Moro
Abbiamo l'articolo ventisette
Che nell'ultimo comma dice che non è ammessa la pena di morte
E nel comma precedente dice
Che le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità
E devono tendere alla rieducazione del condannato
Ora c'era una vicenda che è quella della Corte costituzionale che ha dichiarato che l'ergastolo ostativo
E contro la Costituzione
Allora in uno strano Paese che potrebbe essere l'Italia
Si dice nomina cambiamo affitti sette viola la Costituzione ma in questi giorni si dice cambiamo la Costituzione e cambiamo l'articolo ventisette e diciamo che invece le pene devono spendere farà sosta Pennetta e quindi l'ergastolo ostativo non è più contro la Costituzione
Io penso che
Come garante nei prossimi mesi d'accordo anche con
Garante regionale professor Pittaro potremmo organizzare un confronto su questa questione
Che della difesa dell'articolo ventisette della Costituzione che non può essere usato come bandiera strumentale per
Polemica politica di livello non non eccelso ecco io penso quindi che questo nostro incontro di cui la ringrazio tante presenze quelle anche collegate
Ci posso acconsentire un progetto partecipato
Per costruire una comunità che veda l'impegno degli educatori che oggi mancano e che domani ci dovranno essere della polizia penitenziaria dei volontari
Di tutto il personale e dei detenuti che vogliono giocare la carta
Di una nuova vita che con questo io ringrazio ancora tutti buon lavoro a noi
Do la parola al sindaco di Udine Pietro Fontanini
Potere anzitutto a tutti voi il benvenuto in questa sala del Comune di Udine in particolare un saluto a Bernardo Petralia che ci onora della sua presenza
In questa sede qui nella nostra città in cui abbiamo un carcere proprio all'interno della città perché vi ha sparato non è una via periferica di Udine ma Navigli al centro della città e quindi la presenza di questo istituto e ormai una cosa assodata da tanti anni prima l'amico Corleone ha citato Calamandrei che dice bisogna conoscere
Anch'io nel mio piccolo ho conosciuto da parlamentare sono entrato nel carcere di a Spalato
E ha avuto una terribile impressione
A vedere questi locali Medioevale il perché per me ne ha dato l'impressione è un po'di quei filmini si vedono al Medioevo quando sì hanno che fare con le carceri di quegli anni di quei tempi vedere tante persone vedere la vetustà
Di questi edifici
E allora io veramente devo ringraziare onorevole Corleone che in sei mesi è riuscito a mettere in moto non solo questo incontro importante perché qui si confrontano
Gli operatori volontari coloro che sono portatori
Di sensibilità diverse rispetto anche alla media
Ed è riuscito a soprattutto muovere
Affinché questo carcere diventi qualcosa di diverso rispetto alla situazione attuale con dei lavori
Che rendano in pratica questo luogo
Più umano
Che si permetta di dare attuazione al principio costituzionale della rieducazione di queste persone il quale possono fare questo percorso se hanno locali
Dignitosi per quella che è la condizione umana che permetta loro di poter esplicitare tutte le cose che in base alla legge si possono fare in un carcere certo c'è il sovraffollamento
C'è una propensione a delinquere ce sta crescendo
Non sta calando e questa non è una bella cosa su cui dobbiamo anche a riflettere perché c'è anche queste queste realtà ci sono dei reati
Sentivo sempre scorrevole che vinceva ma forse ci potrebbero essere gli arresti domiciliari le cose l'alternativa insomma che si possono fare
Però ricordiamo che c'è un'opinione pubblica anche che chiede
La certezza della pena perché qualche volta dà fastidio sentire una persona già commesso un grave reato che poi non lo spazio temporale abbastanza ristretto torna in pratica dal consesso civile
Magari sbeffeggia andò chi lo ha condannato occhi anche perché ci sono anche queste realtà
Poi c'è anche tanta sofferenza c'è tanto
Bisogno di aiuto ma nel nostro piccolo qualcosa abbiamo fatto
Per cui ringrazio l'assessore ci collottola solo personale perché noi abbiamo assunto una rispetto molto
Perché siamo convinti che queste persone meritano un recepimento anche da parte di un'istituzione pubblica come il Comune
Ma tornando al convegno
Questo luogo di detenzione
Può rinascere diventare qualcosa di più funzionale quelli che sono gli scopi che la legge la Costituzione prevede io so che non è solo una questione di detenuti cialda la questione del personale qui ringrazio il comandante che presente oggi qui a questo convegno perché anche per guardie che devono tenere l'ordine all'interno del carcere anche loro soffrono per le condizioni insomma di questi locali
Quindi ben venga questa novità
Questi fondi importante questo denaro importante per rimettere a nuovo il carcere via Spalato per farlo diventare qualcosa di diverso si presto la situazione attuale quindi grazie
A Corleone grazie alla sottrazione e spero anche che le mele che abbiamo dal fronte del della pianta del melo che aveva piantato
Forse hanno dato proprio oltre ai sei flotte anche questa bella novità che insomma si sta facendo un passo in avanti importante per migliorare le condizioni dei detenuti per quanto riguarda proprio il loro spazio fisico dove devono vivere dove devono essere educati
Dove possono intraprendere un percorso nuovo diverso dei verrà vero reinserimento sociale
Ringrazio ancora per la vostra presenza per l'aiuto che state dando anche all'amministrazione comunale per recuperare questo luogo importante che ripeto cento dal nostro circa che sono nel carcere di aspetto
Avere Espresso
Opinioni con cui confronto
Essere sempre
Sincero e
E andare alla radice delle delle cose sono sicuro che
L'opinione pubblica
Ma esiste esistono le suggestioni
Un sindaco
La politica di partiti hanno il compito anche di educare
Io penso e questo Trento sia il compito importante per perché la società
Non non coltivati odio mani invece
Appartenenza
Anche di solidarietà
La parola
Piero Mauro Zani che Presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia
Con cui
Condividiamo
Cose assai stravaganti come la restituzione dell'onore ai fucilati della prima guerra mondiale le altre con tra le altre cose no grazie grazie
Franco la garante
Previti ritenuti Franco Corleone il Comune di Udine
Sono molto contento purtroppo non potrò trattenermi molto perché altri impegni mi chiamano al dovere istituzionale però ci tenevo ad essere oggi qui con con voi un ringraziamento al massimo milanesi le ossa della ragione
Ma Roberta casco dell'associazione Icaro che hanno organizzato ecco questo incontro a tutti intervenuti al signor Sindaco del comune di Udine onorevole Pietro Fontanini
Al massimo rappresentante Bernardo Petralia del Dipartimento dell'Istruzione Pinzi aria è un onore per la nostra regione coglierla qui
Caro caro dottore a tutti tutti gli intervenuti ma
In questo questa riflessione insomma che già gli interventi di presentazione c'hanno in qualche modo introdotto rispetto a questa nuova concezione
Del carcere
Mi ha stimolato a
Come uno strumento
Può interpretare
Il momento storico in cui in cui viviamo
Via Spalato per chi non lo sa ma insomma e sicuramente come ha ricordato il signor Sindaco il luogo all'interno della città quali esiste un un penitenziario
E e quel penitenziario quel luogo ha rappresentato sicuramente un simbolo
E rappresenta ancora un singolo
E allora quanta strada è stata fatto almeno centosettantotto
Quando il maresciallo Antonio Santoro venne ucciso
In quelle vie barbaramente
Da un terrorista che sia Cesare Battisti
Ma perché venne ucciso lì perché lì c'era il simbolo
Di quello che Battisti
In maniera non condivisa dalla democrazia
Riteniamo andasse colpito abbattuto distrutto
E di insomma fu l'inizio di una stagione
Che
Nella quale
Sembrava ci fosse
La richiesta di più democrazia
Non era sufficiente quella democrazia
Ci voleva di più
E questa dovrà essere perseguite attraverso l'uso delle armi
Perché chi vuole di più
Cerca di portarlo a casa in ogni modo
Quella era via Spalato il mio centosettantotto
Oggi sono molto contento di vedere una via spalle due mila ventuno
Questo mi dà fiducia caro Franco perché insomma
Ci vuole tempo e vero ci abbia messo cento e passa anni
A ricordare con una legge che abbia avuto il coraggio in una regione rispetto a uno stato di dire che erano stati fucilati giustamente ridare l'onore
Cento più di cento anni ci abbiamo messo ridare l'onore fucilati Cercivento uccisi per l'esempio durante la prima guerra mondiale anche lì da uno Stato che era più stato
E una classe dirigente che non si assume una responsabilità la scaricava sul gli ultimi
La famosa i famosi
I diritti di del generale Cadorna che appunto per cento anni e ancora oggi l'ha fatto una regione l'ha fatto un'altra il Veneto lo Stato mi sembra che il balbettio ancora qualcosa sta facendo però segna questo progresso allora oggi siamo a un nuovo spero che siamo nuova uno va
Valutazione di questo simbolo che è stato che è stato per la Città di Udine
Ingenerata nostra regione via Spalato e devo dire che sono contento perché
Perché mi sembra che dagli interventi o stati fatti poi dal lavoro che che tu fra cosa e portando avanti insieme anche insomma saluto anche il Garante regionale più sul Pittaro per quale insomma con la consiglio regionale stiamo lavorando anche su questi temi credo che a quel luogo sia stata consegnata o si stia per consegnare un concetto che trasformi un edificio in un genio si Locci
Nel senso che scriveva Christian Nord Schools
Cioè
Un luogo nel quale ci sia un'interazione tra spazio e identità
C'è uniti un luogo che non è solo l'insicura e difficili ma un luogo nel quale ci sia interazione tra lo spazio che luogo rappresenta e l'identità che è rappresentata quindi dalla finalità che non può che essere la finalità così così la nostra Costituzione del recupero
E non della damnatio memoriae del condannato
Perché se così fosse
Cioè
La pena sarebbe intollerabile
Cioè per una per un essere umano se non ci alle se non avesse l'obiettivo del recupero
Cioè sarebbe mostruosa non so come dire una pena fine a se stessa un ego un atto di egoismo nei confronti di pur chi ha sbagliato al quale ci rendiamo partecipi di quello sbaglio se non immaginiamo un suo recupero
E allora di intesa va non solo su chi se il luogo è diciamo così l'unione tra territorio identità all'interno di quel luogo dobbiamo immaginare che c'è un'interazione dei detenuti di chi ci lavora di chi cd chi fa il volontariato di un sistema di un ecosistema oserei dire
Che deve avere le condizioni per poter lavorare
Ora è chiaro che
Anch'io ho visitato nella mia funzione del consiglio
Sono stato a visitare il carcere di ha sparato molto è stato fatto uno ore devo dire a chi ci ha lavorato lo sanno perché alcuni passaggi alcune attenzioni
Uno sforzo anche con poche armi rispetto a quell'obiettivo io l'ho letto e l'ho visto
E ma adesso sono più contento perché mi sembra che si stia andando avanti verso una progettazione di un genio USL OC che tenga insieme il territorio il luogo con l'identità allora su questo insomma ringrazio tutti quelli dall'amministrazione penitenziaria alla Città di Udine a chi ci ha messo la testa perché mis mi sembra giocosi rispetto a cui il a quel mille novecentosettantotto
Che la nostra società friulana ma dico la nostra umanità oserei dire ne ha fatti passi avanti
E quindi non possiamo essere che voglio dire contenti orgogliosi e ringraziare tutti coloro che hanno spinto verso questo nuova concezione del carcere come genio si Locci
Lo dico anche perché devo dire e forse siamo tutti un po'più coscienti di cosa vuol dire aprirsi una libertà
Perché abbiamo vissuto tempi recenti
Del quale siamo stati anche noi nel nostro piccolo rinchiusi
Dentro casa di invitati cioè e non so a me e pesata non so a voi
A me è pesato cioè proprio il concetto di non essere completamente libero quindi mi sono anche un po'immedesimato all'ennesima potenza rispetto a cosa quella istituzione nell'attività di recupero rappresenta per chi ci vive come i temi di occasione di speranza
E dico mi faceva ridere cioè se l'ho pensato di quelli che chiusi da questa stessa libertà non trovavano trovano le possibilità di scappare no emiro lavora quello che correva sulla spiaggia con il più col collega dei col carabiniere che lo inseguiva c'era roba
Cioè a me c'è dico che che ha dato il senso plastico di cosa vuol dire teste in sé una libertà e necessità di dover far rispettare la legge rincorrendo sono quel poveraccio lungo
Ha ricorso bene
Credo che insomma ecco rispetto a questo e rispetto
Noi siamo un po'più coscienti
Sì a un più umani con questo progetto caro Franco l'obiettivo deve essere in qualche modo di essere
Degni di quell'articolo della Costituzione degni perché facile cambiale in base a quelle che sono le esigenze del momento pur comprensibili perché è chiaro
Che va mantenuto vado evitato l'allarme sociale e rischia di essere dannoso ma ecco rispetto a quello la sfida è quella di essere così così più in linea rispetto all'obiettivo difficile a raggiungere rispetto la scorciatoia credo perché le scorciatoie ho paura che ci riporti O mila centosettantotto invece ne dobbiamo guardare a Piero Calamandrei
Grazie per questo intervento
Come avete visto non sono saluti formale
Si va al fondo e adesso io
Ha fatto bene Zaminga ricorda
Quell'omicidio
Incredibile
Assieme mi pare che dobbiamo tenere assieme quando
Noi ci siamo occupati dei fucilati della cui Prima guerra mondiale abbiamo detto dobbiamo tenere assieme gli eroi e i disobbedienti
Cioè quelli che andavano
Anche a morire sapendo perché e le ragioni dei contadini
Del sud d'Italia
Che furono mandati nelle montagne della Carnia a morire senza sapere perché
Sono e dobbiamo tenerne assieme e così in questa vicenda noi dobbiamo tenere assieme quella vicenda di quegli anni crudeli
Ma anche quello che ci ricorda la lapide che sulla di via Spalato di terreni
Persone uccise dai nazifascisti il nove aprile
Del quarantacinque
Probabilmente con il sindaco Fontanini
In quella data ricorderemo ricorderemo
Quella strage
Assieme agli omicidi degli anni Corbelli ecco perché dobbiamo tenere assieme tutto perché altrimenti la Repubblica crolla
Tenendo assieme il faro della Costituzione
Ecco mi pare che questo inizio
Straordinario e allora è il momento
Dei saluti non so se presidente Petralia o attendere ma allora
Sta ancora con noi e quindi allora
Darei la parola Maria Milano che la prove di trincee del
Dell'amministrazione penitenziaria del Triveneto grazie
Un saluto e un ringraziamento a tutte le autorità e a tutti voi in particolare al capo del dipartimento che ci onora con la sua presenza
Ho accolto con particolare interesse l'invito del garante delle persone private della libertà personale Franco Corleone a questo seminario ricco di tante voci competenze sul progetto di ristrutturazione del carcere di utile
Giustamente il titolone via Spalato cambia volto
Perché riqualificare lo spazio fisico di un istituto di pena è ripensare la vita delle persone detenute e di quelle che ci lavorano
Eh appunto cambiare volto è rendere visibile e trasparente quale idea sia della funzione sociale del carcere
C'è e lo sappiamo tutti un'erogazione immediata indiretta tra la fatiscenza degli edifici
E la negazione dei diritti come tra la vivibilità dei luoghi e l'attenzione a una giustizia riparativa e non soltanto distributiva capace di assicurare reinserimento sociale
Dobbiamo essere sempre di più capaci ognuno di noi in base ai troppi ruoli professionali istituzionali di educati educativi e di volontariato di andare oltre all'emergenza o peggio
Dividere l'emergenza come la normalità
Costruire il suo essere una comunità per quanto dolorosa e rinchiusa all'interno della più ampia comunità della città
In questo senso mi piace citare una persona che avete già citato voi e che io non ho conosciuto c'è un volontario che ha fatto la storia di via Spallato i cui scritti sono stati tra l'altro raccolti da il da Franco Corleone che sembrò che credo che sia importante leggere cioè Maurizio Batistuta che avete già rinominato
D a Spalato è stata aperta quasi cent'anni fa
Con la chiusura del vecchio carcere che si dia che si trovava in via troppo nella sua lunga storia e anche questo è già stato ricordato ma mi piace ricordarlo anche perché mi ha colpito molto le date di nascita delle persone che sono state trucidate perché mi ha colpito perché hanno l'età dei miei figli
Che sono state condannate a morte tu citate c'è una lapide sul muore star no e ci sono anche due croci nel cortile quest'oggi le ho potute vedere anzi ripetere
Ecco se pensiamo ai criteri su cui si fondava l'edilizia accorcerà li abbiamo tutta la percezione della diversa visione della pena
E di che sconta la condanna per un reato che CIPAG separa da quel tempo così come quella lapide su quel muro ci ricorda i dettati costituzionali
E il dovere che non ci sia nessun luogo distante dalla Costituzione dai diritti ed ai doveri di cittadinanza che sancisce per questo credo che sia davvero doveroso parlare di architettura penitenziaria perché già dalla qualità della progettazione che ha inizio per la persona la possibilità del risentimento nel tessuto sociale
Migliorare le condizioni detentive oggi è un tema non più procrastinabile il carcere deve garantire spazi per le attività trattamentali cioè per il lavoro per lo studio per lo sport per il culto
Per i rapporti con le star no non inteso come famiglia affetti che è bene ricordare non devono scontare nessuna colpa ma per l'intera città
Tanto più il carcere Sas sarà assunto come parte della città
Tanto più tutti noi lavoreremo mai Livio e saremo che saranno più forti le possibilità che la fine della pena non coincida col trovarsi davanti a muri ancora più alti anche se invisibili
E poi il carcere lo ricordo perché mi sta molto a cuore è un luogo di lavoro troppo spesso ancora socialmente invisibile per la polizia
Per i medici per gli educatori per i contabili per gli insegnanti per i sanitari per i mediatori culturali per i direttori
La cui dignità non può e non deve essere avvilita da condizioni degradate inadeguate
Perché lì viene svolto un portanti Simo lavoro concludo con ultimissima considerazione cambiare volto abbia Spallato è un contributo a cambiare in meglio la città urbanisticamente e umanamente
Ed è importante ancora una volta sottolineare come sia importante questa relazione tra il dentro e fuori che crediamo e non in modo retorico dei che deve davvero diventare la nostra normalità vi ringrazio per l'attenzione e buon lavoro
Mila no veramente intenso il suo intervento alla parola
Massimo Parisi che direttore generale del personale e delle risorse del dipartimento e Cresto
Conto delle risorse per noi è stato fondamentale perché credo che siamo qui oggi è perché il dottor Parisi approvato le risorse per questo Progetto a lui la parola
Grazie
Veramente un ringraziamento a tutti voi dal garante Corleone in primis perché è stato il costante pungolo rispetto a questo a questo progetto io partirei dal mi ha colpito molto il titolo come dalla dottoressa casco per via Spalato cambia volto perché il il riferimento al volto mi colpisce sempre rispetto al mondo dell'intimo
Il volto dei detenuti l'aspetto che più cerco di decifrare all'interno enti in cui entro in un contesto appunto detentivo Jo fatto nel giro all'interno dell'istituto
Mi ha molto colpito che nonostante appunto Lentini deficit strutturali attualmente esistenti su cui ci andrà a lavorare ho visto un popolazione detenuta
Esso dei poteva dire serena forse eccessivo però comunque propositiva con un approccio relazionale
Diciamo che si che lo distingueva dalle situazioni in cui normalmente c'è una conflittualità quindi mi mi piace partire da questo perché credo che ci servono le condizioni per poter mettere in campo i progetti di cui oggi parliamo
Ci sono le condizioni anche perché quel volto l'ho visto anche dal personale abbiamo fatto l'incontro con il personale con il persona di polizia della riduca attiva ho visto un personale molto propositivo personale pro attivo con che non si diciamo trincera dietro l'alibi classici della mancanza pure esistenti di personale perché dico questo perché credo che ci siano tutte le condizioni per realizzare questa programmazione che triennale per rispetto alla cambiamento appunto dell'istituto alla modifica struttura dell'istituto e questo cambiamento si intreccia con quella che è proprio una politica dell'amministrazione in questo periodo
La politica di individuare nuovi spazi per le attività trattamentali abbinarla nuove risorse che possano poi consentire l'utilizzo concreto di questi spazi io posso posso darmi la mascherina così magari con sé sente anche meglio
Io volevo sottolineare come in una fase in cui no abbiamo programmato su tutto il territorio nazionale provate sulla falsariga
Di quello che è stato lo spunto che Udine ci ha dato comunque il conforto che Udine ci ha dato abbiamo programmato interventi a tutto tondo per realizzare nuovi spazi per le attività abbiamo investito comunque programmato investimenti pari a diciotto milioni di euro su tutto il territorio proprio perché rare campi palestre
Luoghi in cui si svolgono attività lavorative condizioni per riuscire a migliorare quelle che sono le condizioni le diciamo la situazione detentiva
Credo che però questo non basti cioè io credo che è molto importante la progettazione che stiamo facendo perché è una progettazione quindi una programmazione alla formazione che ha degli step e che prevede varie fasi fra cui anche interventi sull'efficientamento energetico interventi
Che tendono appunto a una a liberare a migliorare le condizioni detentive credo che però questo non basti chiaro che va abbinato con la politica del personale che dia poi la possibilità di riempire questi spazi c'è la sfida quale è certamente quello di creare lo stiamo facendo in quella che è la ex sezione femminile no tutto un polo legate alle attività però è anche importante che poi questi luoghi vengano riempiti cioè di Tiziano vivi che siano connotati da attività oggettivamente finalizzata all'inclusione sociale
Qui mi riferisco alla necessità di avere operatori che puntino sempre più sulla relazione due detenuti io credo che questo sia un aspetto molto importante noi stiamo immettendo in metteremo da qui all'anno prossimo
Diverse figure che hanno proprio il compito di lavorare sulla relazione penso agli educatori parliamo di più di duecento educatori penso e mediatori culturali una sessantina anzi sessantatré per la precisione che verranno assunti entro l'anno
Ma pensa che la stessa polizia penitenziaria ovviamente
Ecco tutte figure che insieme in maniera sinergica possono contribuire a riempire quegli spazi a far sì che quegli spazi siano vivi e che consente non può quei percorsi io quello che noto in questo con il capo dipartimento c'è sempre una una condivisione che no e molti eventi critici l'abbiamo proprio perché la popolazione detenuta eterogenea difficile spesso appunto proveniente da situazioni marginali pone delle criticità che noi fatichiamo a gestire poco intermini relazionale e quindi è molto importante che poi la diciamo pluralità di personale insieme no persona di polizia educatori mediatori pezzi mettere anche i contabili affronti questi criticità e consenta poi concretamente di rivedo fa
Sì che quelle quegli spazi Nunzio degli spazi in poi solo simbolici ma siano veramente degli spazi in cui poi si crei quel percorso di accompagnamento io credo che non è soltanto una questione di risorse quindi di numero di risorse ma anche nel modo in cui poi impieghiamo le risorse non soltanto economiche ma anche soprattutto umane faceva riferimento prima addio di Muti con fine pena molto brevi
Il garante Corleone
Credo che ci sia appunto la necessità di lavorare proprio su progetti di dimissione dei detenuti
Cioè che già dall'interno con figure appunto di trattamento quali sono gli educatori non solo si accompagni detenuti sull'uscita e quindi poi ci sia un percorso di diciamo inclusione che sia già dall'interno collegate con il territorio
Ecco credo che tutte queste condizioni e in questo caso ringrazio tutti gli operatori ringrazio l'architetto di Croce ma prima ancora l'architetto Barletta che aveva già iniziare a lavorare su questo progetto ecco credo che ci siano tutte le condizioni perché quel volto nuovo dell'istituto muti effettivamente quindi che i volti dei detenuti siano ancora più diciamo propensi i alla dispetto ancora meglio che Checco quei volti dei voti credo nell'amministrazione credo nell'istituzione che condizione fondamentale per qualsiasi inclusione grazie
Grazie
Le
Potremmo già prendere l'impegno di arrivederci quando quella ex sezione femminile sarà piena di attività grazie al ricco tessuto di associazioni del terzo settore che a Udine in Friuli è presente a la parola al capo del dipartimento
Consiglio presidente Petralia
Ci siamo rivisti dopo molti anni
Qualche hanno fa un paio d'anni fa credo
Ci siamo riconosciuti
Il bello delle relazioni vere e che senza logiche di scambio ma per sintonia culturale siamo qui oggi grazie presidente
Allora io ringrazio non sono capace di discorsi formali non prendo appunti ma di appunti li tengo dentro quindi attingo da quello che sento da voi e da quello che sento dentro di me ascoltando e vi dico subito che oggi sono contento di essere qua una terra bellissima ringrazio
Per la terra ringrazio il sindaco ringrazio il presidente della Regione
E dico però e mi sono chiesto c'è un po'strano che tutto sommato ci sia un convegno per una ristrutturazione che ancora non ha messo il suo primo mattone ecco diciamoci pure
Certo può essere anche un modo furbo attraverso il quale vederci consacrare e celebrare un momento così importante per poter mettere come dire ipotecare anche quello che il Dipartimento sta facendo e farà
Ma mi sono anche dato una spiegazione la spiegazione consiste secondo mentre motivi principali il primo
E sono tre considerazioni che fondano la ragione di un convegno di un convegno come questo il primo è senz'altro quello che Spalato via Spalato il carcere di Udine l'istituto penitenziario di Udine è un carcere cittadino e allora io sono d'accordo con Franco Corleone
Il carcere secondo me deve essere cittadino perché deve essere un quartiere della città senza enfasi e senza retorica
Ma deve far parte della città perché si possa guardare il carcere e dal carcere si possa guardare la città io sono favorevole agli istituti dentro in fra città i chiesti tutti i cittadini questo è più di un carcere cittadino perché un carcere centrale all'interno di una città come Udine dove tra l'altro già stato signor sindaco avevo già apprezzato ce lo siamo già scambiati con quelle due parole di presentazione
E questa è una ragione la seconda ragione è quello che un poco hanno accennato il presidente Zanin il lo stesso sindaco l'avvocato sta Stefanini Fontanini
E cioè che non è una ristrutturazione
Ma è una interversione e una conversione di un istituto
Se fosse una ristrutturazione non ne facciamo tante in questo momento Massimo Parisi sa il nostro direttore generale quante ristrutturazioni sono in cantiere in questo momento in Italia però questa non è solo una ristrutturazione ma è una conversione di un volto infatti azzeccatissima il titolo è una interversione funzionale cioè quello che cambia come ha detto il presidente Zanini
E una mutazione concettuale
Speriamo di riuscirci
Questo è l'obiettivo non è confezionare delle pietre distribuendoli in maniera diversa con spazi se fare e quant'altro mai rifare un concetto di carcere secondo aspetti filosofie Progetti prospettive idee che sono contemporanee e che sono diverse da quelle quando cent'anni fa è stato costruito il carcere che da allora a ore è rimasto tale e quale
Terza ragione che fonda questa convergenza del molteplice per utilizzare un linguaggio molto Judi dicesse che mi appartiene ai me perché vengono da quel mondo
E il fatto che
Il Friuli-Venezia Giulia ma anche e soprattutto il Triveneto in generale una terra che ci seduce
E non forse perché si abbandonata ma perché c'ha interessato moltissimo e ci ha
Costretto e imposto un'attenzione particolare e mi riferisco al fatto che qui nel Triveneto abbiamo mandato uno dei nostri migliori funzionari a fare il provveditore produttore San Vito
E nel Triveneto abbiamo un carcere
Questa volta funzionale dove ci sono direttori e comandanti che funzionano
Ne abbiamo avuto una prova io adesso ci siamo distribuiti come Dipartimento di avuto una riunione con i magistrati di sorveglianza e il dottore Parisi direttore generale del personale e delle risorse anzi è invece andata a visitare anche a nome mio l'istituto
Il rapporto è positivo non sapevamo sulla carta che era positivo oggi sappiamo in concreto che fra il porto appositi
Questa convergenza di tre fattori fonda la ragione di questo convegno secondo me ma se ne aggiunge un'altra che potrei dire un tre più uno per non dire quattro e questa volta una dimensione un po'umana se mi consentite forse più semplice ma forse ancora più importante
Ed è quella che nella vita nel mondo nelle relazioni interpersonali in famiglia nella strada che altrove si usano le parole giuste le cose funzionano
E su questo io devo ringraziare Franco Corleone
Con cui c'eravamo formalmente e ufficialmente conosciuti in occasione di qualche grande pro cesso che era da celebrare e che ha fatto un po'da tramite per alcune organizzazioni che avevamo bisogno
Nelle zone difficili del Paese parlo di criminalità organizzata ci siamo rivisti Franco Corleo l'onorevole Corleone
Ha utilizzato le parole giuste io su questo devo darle atto devo darti atto
Che ci ha convinti cioè c'ha aperto una finestra interessante convincendo ci della necessità non solo di intervenire su Udine e a Udine che tutto sommato andava bene l'abbiamo detto
Ma mi costruire attraverso un Tine un modello esportabile qualcosa che ci possa dire
Badate apre un trattino lo chiudo subito io ho tanti inviti per ristrutturazioni per ma non possa andare ovunque ovviamente perché poi io non sono amante dell'ufficialità per ogni tanto a qualche incontro ufficiale deve andare non riesca a inseguire tutti coloro che mi vorrebbero un po'perché rappresenta che mi chiamo Cosima perché rappresento
L'amministrazione penitenziaria che oggi è sotto i riflettori
Però a questo ci siamo detti con Massimo Parisi noi dobbiamo andare perché ci teniamo particolarmente
Crediamo fermamente in questo progetto
Quindi anche il monito barra minaccia che fa Franco Corleone a Massimo Parisi dopo aver l'ascoltato
Rifaremo un nuovo convegno quando il che l'ex femminile si riempirà ha degli spazi che noi stiamo che abbiamo concepito e che stiamo costruendo
Si vorrà fare si farà ma non c'è bisogno non siamo qua ci siamo già impegnati l'architetto Barletta prima e la bravissima che tenta di Croce sta facendo tutto ciò che occorre noi
Credo ammessi metteremo la prima pietra se così si può dire che non è la prima pietra ma simbolicamente ci intendiamo e questo deve essere la garanzia non tanto per la popolazione degli con senso civico per la città per il Veneto per l'Italia tutta ma anche e soprattutto per noi
Perché vedete io vengo dalla magistratura sono qua da neanche due anni
Tornerò non alla magistratura ma in pensione come uso dire io in famiglia con un plaid sulle sulle ginocchia dei drop pulito lindo sul ciglio della strada delle otto essere le macchine ricordano qualcosa magari qualche agente penitenziario mi saluterà
Mi ricorderà qualcosa chissà magari potrei non ricordarlo più però io ottengo oggi a costruire dei ricordi per me ma dei ricordi importanti dell'anima non dei ricordi questo è uno di quelli acqua io Po e quando dico io dico il dipartimento grazie
Grazie presidente Petralia devo dire che questo accenno al valore del ricordo e della memoria
Particolarmente delicato credo che sia stato colto nel suo valore da tutti
Passiamo alla fase seconda in continuità
Sul tema previsto che è la scommessa della riforma del carcere e la parola Stefano Anastasia
Che è garante
Dei diritti delle persone private della libertà della regione Lazio ed è portavoce della Conferenza dei garanti territoriali che nei giorni scorsi
Si è riunita ha confermato Anastasia come portavoce ha approvato un documento e è alla base di un confronto
Per i prossimi
Giorni settimane e mezzi la parola Stefano Anastasia
Grazie grazie e Franco grazie alla società della Regione al all'associazione Icaro e al Comune di di Udine che ci ospita per questa occasione credo molto importante già è stato detto diciamo così tantissimo e tanto altro sentiremo nel merito dell'importanza di questo di questo progetto ricordo quando iniziamo a
Confrontarci su queste cose con Franco
Non avevamo lui non faceva il garante di Udine io non faccio il garante del Lazio pianoforte
Discutevamo appunto delle forme e degli spazi della pena abbiamo fatto anche qualche piccola produzione bibliografica insieme con lui e con l'architetto Zevi che poi è stato nominato recentemente anche è alla presidenza della Commissione ministeriale che si occupa esattamente di queste di queste cose ci siamo posti appunto sin dall'inizio il problema della corrispondenza tra le gli spazi e le forme della pena essendo la pena innanzitutto un istituto giuridico è un istituto giuridico innanzitutto è una forma giuridica
E la forma giuridica deve trovare una espressione dentro dentro la vita reale e quindi pensare gli spazi di un istituto significa pensare come del resto non appena non si può sono pensare gli spazi dell'istituto senza sapere lo diceva benissimo anche le prove di Trichet prima senza avere un'idea di che cosa debba essere cosa debba essere da pene quindi diciamo questo motiva questo
Mio spero Brevi intervento su la scommessa delle riforme prima di ascoltare la le relazioni di merito sul progetto sul progetto di via Spalato perché le cose stanno insieme
E io credo che sia importante che di queste cose si discuta anche in questi tempi dopo che la la ministra della Giustizia ha dato un nuovo impulso
Allora un progetto di riforma del carcere istituendo una Commissione ministeriale presieduta
Dal professor Ruotolo che domani sarà sarà con noi e che appunto è finalizzata addirittura nel titolo alla innovazione nel sistema penitenziario quindi dando il segno di una riforma diciamo contingente ma una riforma che vuole andare avanti
E allora importante appunto quando discutiamo di queste cose riflettere a pieno titolo sul sul contesto e lo dobbiamo fare consapevoli delle difficoltà da cui veniamo che non sono difficoltà di poco conto
Perché veniamo innanzitutto anzi non veniamo siamo siamo ancora siamo tuttora io ora mi sono permesso licenze levarmi la mascherina ma siamo tuttora dentro
Una mia che assegnato e segna la vita e di tutti noi e dell'intera e dell'intera umanità e che ovviamente ha fissato appestato tantissimo sul do penitenziario
E vero come diceva prima il presidente Zanin che fuori abbiamo imparato qualcosa di come si vive dentro
No
Con queste con le costrizioni che abbiamo dovuto un po'che abbiamo avuto subire che ci siamo imposti diciamo sì per sacrificio per tutela della salute e della della salute di tutti
E ma dentro quelle costruzioni sono stati costruzioni ancora più pesanti
Perché quelle costrizioni in quella
Condizione di privazione della libertà si è aggiunta con la privazione delle relazioni vere possibilità degli scambi degli incontri
I timori amplificati ovviamente dalla separazione rispetto i timori che tutti noi abbiamo ed io io ho un figlio che segue le informazioni sul virus tutti i giorni con una un'apprensione diciamo così che e ne ne fa ormai è un un mezzo scienziato dalla materia pur non avendo mai fatto studi di questo genere ecco voi immaginate tutto questo in carcere di persone che le cui informazioni passano dal compagno di stanza qualche volta da un telegiornale e poco più insomma ecco
Tutto questo l'abbiamo vissuto e quindi noi dobbiamo pensare diciamo sia alla riforma carcere partendo dalla situazione in cui siamo sapendo che siamo ancora dentro la pandemia ancora con delle restrizioni molto importanti e con un'attenzione molto importante da tenere dobbiamo ricordarci che veniamo da un periodo precedente la pandemia non facile non positivo un periodo in cui si sono molto diffuse
Retoriche e politiche anche consentitemi di dire carcere o centri che cioè retoriche che hanno confuso l'aggiusta giusta idea della certezza della pena perché il diritto senza certezze non esiste o almeno senza pretese certe
La retorica del che alcun frutto solo la certezza della pena con la certezza del carcere che tutto dovesse essere carcere Sempre dovesse essere il carcere l'abbiamo vissuto questo ed è una cosa che ammesso ha messo in crisi il nostro il nostro sistema e quindi dobbiamo ripartire da qui sapendo che invece bisogna andare avanti cioè bisogna pensare il carcere dopo la pandemia ma senza pensare che possa essere il carcere di prima della pandemia
Non solo per questo ma anche perché il carcere di primavera pandemie era un carcere che era già in difficoltà in grave difficoltà
Perché ne veniamo da trent'anni in cui ci si è affascinati rispetto all'idea che il carcere potesse fare tanto potesse fare tutto invece il carcere non può fare
E il carcere è stato costretto a diventare un grande contenitore della marginalità sociale che non trova spazio che non trova sostegno che non trova condizioni di vita altrove e finisce là dentro
Mettendo in crisi invece un sistema che ha una sua ragione una sua funzionalità sia orientato alle persone che possono starci e su cui evidentemente il sistema può lavorare
Quindi ne dobbiamo pensare diciamo sia appunto un carcere che venga dopo la pandemia e che vada oltre anche l'esperienza l'esperienza del recente passato
In carcere
Fondato sulla pienezza di diritti delle persone private della libertà che sono all'interno degli istituti penitenziari
Pienezza dei diritti compatibili con la loro condizione di persone private della libertà questo lo dice benissimo il professor Ruotolo in una recente relazione che ha tenuto per l'associazione italiana dei costituzioni visti dove distingue appunto la limitazione della libertà personale
Che diciamo sì il contenuto della pena detentiva o dei provvedimenti cautelari che vengono assunti diciamo sì in fase in fase processuale
Dalla invece libertà della persona dove nella persona umana c'è la sua dignità che in qualche modo è indiscutibili inscalfibile che va sempre tutelata
Anche se per un periodo di tempo può essere necessario dimettiti imitare la libertà personali intesa come la libertà di movimento dopo libertà di poter tornare a casa chef no
E questo appunto e quello e e ciò che deve muovere come dire la nostra idea rispetto alla pena eccome possa essere possano essere struttura
Dice appunto il professor Ruotolo l'applicazione di una condanna alla pena detentiva dovrebbe tradursi esclusivamente i limitazione della libertà personale con conseguenti restrizioni alla possibilità di libera locomozione non già il limitazione della libertà della persona concetto senz'altro più ampio che si lega a quello di dignità e di libero sviluppo della personalità
E argento sia precondizione per l'esercizio di tutti i diritti la libertà della persona è un bene che non può essere messo in discussione nemmeno nelle situazioni di privazione della libertà personale
Nelle quali deve essere sempre consentita l'espressione e l'espansione della personalità individuale questi sono i parametri che ci dà la nostra carta costituzionale non solo l'articolo ventisette
Ma gli articoli due tre tredici l'intera concezione personalista che della nostra della nostra Costituzione questo significa che noi dobbiamo pensare veramente
Un carcere riesca attenere la pienezza di diritti chi sono praticabili in quella pur necessaria condizione di privazione della libertà
Della libertà personale e questo deve essere lo sforzo lo sforzo che deve essere fatto
E allora perché questo sforzo Possa possano essere fatto
Bisogna come si diceva prima lo diceva il il dottor Parisi bisogna liberare il carcere dalle tenebre no
Dalle pene Breivik che impediscono alla stessa amministrazione penitenziaria di assolvere a quella a quell'obbligo che viene dall'articolo ventisette della Costituzione perché non è possibile costruire percorsi di reinserimento
Di una persona percorsi di sostegno appunto per persone come diceva
Diceva Franco prima che poi vengono essere scarcerati e nel giro di due ministri
Si dice ci vuole un programma che non fallisca ma io lo dico sempre diciamo nessuno studente convinto il fallimento e anche semplicemente nel tenere una persona fino all'ultimo giorno della sua pena in carcere quell'un fallimento
Quando la nostra Costituzione dice
Le pene devono tendere alla rieducazione del condannato noi sappiamo tutti come dice Franco son le cose che tutti sappiamo no ne sappiamo tutti che un percorso di accompagnamento
Non della persona condannata che progressivamente la porti le inserisca dentro il contesto sociale attraverso azioni di sostegno e quant'altro garantisce una capacità di reinserimento nella legalità e nella sicurezza per tutta la comunità infinitamente maggiore
Di quanto invece produca la pena che finisce con il sacco scusate l'immagine ma è quella l'immagine il sacco dell'immondizia
Dentro cui ci sono tutte le cose di detenuti con cui i detenuti escono l'ultimo giorno della loro pena
Allora il detenuto che esce l'ultimo giorno della sua pena dal portone del carcere col sacco dell'immondizia e il fallimento dello Stato
Non c'è bisogno di fare il fallimento del programma
E già fallimento dello Stato ogni pena che finisce in carcere è un fallimento dello Stato e allora mi scusi bisogna invertire il percorso bisogna fare in modo che non i migliori come purtroppo ancora oggi spesso capita ma tutti i detenuti siano accompagnati progressivamente verso
Verso la libertà e questo si può fare solo a una condizione
Che non siamo in tanti ma non per una ragione di sovraffollamento potremmo anche moltiplicare all'infinito le carceri se ne avessimo i soldi
Potremmo moltiplicare ovviamente dovremmo anche moltiplicare all'infinito il personale perché in quelle carceri vano anche aperte gestite non è disposto ma semplicemente no fare costruire e poi lasciarli
Potremmo fare tutto questo ma il problema è se siamo capaci di fare
Quel percorso di accompagnamento per ogni percorsa con Peres persona condannata qui e la sfida diciamo così che in qualche modo si pone
Al al nostro al nostro paese e al nostro programma e alla stessa capacità appunto di corrispondere a quella finalità a quella finalità ti educative dunque inevitabile dobbiamo pensare a un carcere che sia riservato alle pene medio-lunghi
Tonali pelli di tre anni a lettere medio lungo il quale su cui si può lavorare su cui si può costruire un percorso intanto ovviamente quelle su cui c'è una ragione di più stringente anche di un'esecuzione penale detentiva no perché le pene medio-lunghi e corrispondono mediamente reati più gravi
E allora ci sono reati più gravi su cui si può costruire un percorso quello è il carcere che a diciamo sì una sua possibilità di produrre i suoi risultati allora lì poi per quelle persone che in quelle condizioni
Possono restare all'interno del carcere allora dobbiamo discutere di come diciamo si sia possibile cambiare la vita in carcere
Investendo in modalità diverse di essere del carcere a partire dagli spazi ma per pensare alle funzionalità del carcere
E anche la tecnologia del carcere varate la pandemia ha cambiato qui ci sono ovviamente tanti detti lavori che lo sanno perfettamente
Ha cambiato la scena del carcere
Più o meno diciamo così accidentalmente più o meno obbligatoriamente eccetera improvvisamente nel carcere e caduto il tabù del digitale
Perché noi fino al due mila venti diciamo le cose come stanno il carcere un'istituzione analogica
L'ultima istituzione del Novecento dentro il nuovo secolo in cui salvo diciamo sì gli uffici della direzione dell'istituto e pochi altri diciamo il resto funziona tutto a carta carta penna scrivi fine eccetera eccetera eccetera
Immaginate cosa questo significhi diciamo sì nelle nelle possibilità di costruire percorsi di reinserimento di persone che devono andar fuori nel mondo digitale
Cioè già quello diciamo vale a dire che non si riesce a costruire un percorso di reinserimento nel mondo digitale
Invece la pandemia detto ci ha costretto a fare i conti con la svolta digitale e quindi ci ha costretto alle videochiamate alla possibilità a scoprire che alcune cose si possono fare diciamo il digitale può entrare in carcere il carcere può entrare nell'era digitale
E allora questo va consolidato ma consolidati in tempi momenti spazi strumenti accesso alla Rete accesso agli strumenti di comunicazioni digitali questo è possibile farlo pensarlo insomma dei
La svolta di cui abbiamo abbiamo bisogno
Nella vita in carcere e ovviamente io penso anche che
Bisogna come dimostra questo convegno l'iniziativa di di Franco Corleone la la presenza del sindaco l'intervento del presidente del consiglio regionale
E questa sala tutto questo diciamo a farlo anche pensando a quell'articolo ventisette comma tre della Costituzione non come un obbligo o un'imposizione nei confronti dell'amministrazione penitenziaria
Ma come un Indirizzo che riguarda l'intera Repubblica l'intera repubbliche significano tutte le istituzioni repubblicane
Le amministrazioni centrali dello Stato evidentemente quella della giustizia ma non solo pensate a quanto è importante l'istruzione in carcere che dipende da un'altra amministrazione dello Stato
E che la la più diffusa attività di trattamento dentro le istituzioni penitenziarie
Allora e c'è quello ma poi ci sono le regioni gli enti locali per le competenze che hanno ci sono le associazioni c'è il volontariato c'è il privato sociale
L'articolo ventisette comma tre della Costituzione non lo può perseguire l'amministrazione della giustizia da solo
Questo il punto
Noi dobbiamo prendere consapevolezza di questa cosa qui dobbiamo pensare che se la pena vuole tendere alla rieducazione del condannato deve essere un impegno della comunità il di tutte le istituzioni
A partire dagli enti territoriali che hanno competenze fondamentali evidentemente sull'organizzazione ovviamente degli spazi e degli ambienti
E e degli ambienti di vita e la collocazione urbanistica degli istituti penitenziari e sappiamo quanto è importante ma anche sulle le politiche sociali del politiche di di orientamento di formazione di inserimento lavorativo per non dire ovviamente delle responsabilità lo sappiamo tutti perché è stata la materia che più ci ha coinvolto in questi mesi
Le responsabilità delle delle Regioni nell'assistenza nell'assistenza sanitaria depressioni allora o noi prendiamo questa responsabilità ce la prendiamo
Collettivamente
Lasciando come è giusto che sia al ministero della Giustizia all'amministrazione penitenziaria il compito e la responsabilità di una rigida
In qualche modo anche se mi consentite di una responsabilità ultima ma sapendo che siamo tutti coinvolti e tutti corresponsabili
O altrimenti rischiamo appunto di lasciare la pena a quel gioco di chiavistelli di apertura e di chiusura delle porte di immagazzinamento delle persone com'è stata
Guardate che appunto la pena del sovraffollamento quell'estate non è che è stato l'affidamento la il sovraffollamento né che è caduto dal cielo
Era discussi il risultato di una politica che pensava che il proprio nel carcere fosse tenere chiuse più persone possibili per il tempo più lungo possibile in modo tale che non dessero fastidio
Ma questa politica qui non produce i risultati non produce sicurezza
Produce semplicemente appunto dolore sofferenza rancore e nuovi e nuova criminalità viceversa appunto quello che ne possiamo imparare anche dalla dalla vicenda dall'esperienza della pandemia esattamente questo cambiamento un cambiamento che va nell'attuazione dell'articolo ventisette comma tre della Costituzione con la corresponsabilità di tutti
Grazie
Stefano questo riferimento alla comunità
Alla al problema
Diventa centrale
Del diritto alla salute
Diritto alla vita il diritto alla salute questo proprio in
Durante la pandemia le relazioni si fanno più difficile anche dal punto di vista di quello che
Evocato continuamente la situazione della salute mentale in carcere anche fuori non si scherza
Ma in carcere in una situazione di privazione della libertà lo stato di benessere psicofisico è fondamentale e quindi noi dobbiamo immaginare che le persone
Che hanno dei disturbi di questo genere devono trovare collocazione diversa che Chiusi
Venti ore al giorno in una cella bene
Finalmente il clou la parola sta all'architetto Daniela Di Croce che presenta il
Progetto
Venti carri facilmente ricostruzione c'è stato detto che non è ristrutturazione ma ricostruzione dello spazio di via spalla
Allora buonasera a tutti
E se non architetto del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria
Mi sto occupando del di questa diciamo venga in grande prova progettazione che riguarda vari interventi questi interventi sono stati già proposti scusate anche un ritorno
Sono stati
Ma no no va bene tanto
Mi serve come traccia per commentare uno delle Sly da supporto per farvi capire meglio di che si tratta questo progetto
E illa diciamo il questo programma di interventi già dall'anno scorso in cui sono stati fatti numerosi sopralluoghi incontri dibattiti congiunti con funzionari con con anche senatore Corleone
è stato già predisposto un programma di interventi che dopo aver avuto l'approvazione da
Niente artici direttore generale il capo del dipartimento si è concretizzato poi in una relazione che è stata messa a base per la programmazione edilizia del triennio due mila ventuno due mila ventitré
Nei lavori pubblici come sapete noi dobbiamo procedere
Per passi forzati dobbiamo prima cosa prevedere la programmazione degli interventi
Naturalmente l'intervento gli interventi da fare sono tanti e non non non è possibile farli contemporaneamente perché come capirete
L'istituto penitenziario non può essere chiuso e non cioè deve continuare ad a vere il suo corso ad avere le sue attività nato a continuare ad avere tutta la sua funzione
Per cui la programmazione temporale degli interventi è stata pensata proprio per cercare di mantenere il flusso continuo
In condizioni estreme di sicurezza dei
E di garantire tutte le attività dell'istituto
Allora andiamo
Nell'istituto come vedete la immagine dall'alto è un istituto tra quelli che furono inseriti nel primo finanziamento
Della prima legge nazionale relativa all'edilizia penitenziaria del mille ottocentottantanove l'istituto poi fu realizzato negli anni successivi e nel mille novecentoventicinque circa Profumo fu aperto
Questo istituto diciamo conformato secondo quella che era all'epoca la tipologia costruttiva che si che si era data a questa serie di
Carceri ed è formata cioè prevalentemente da un una piccola area perché se vediamo lariani attuale e molto più due
Più grande come vedete c'è una parte antica e una parte più nuova realizzata in un terreno concesso dal Comune successivamente dove furono realizzate le caserme per il personale di polizia penitenziaria
La palestra di gli uffici della direzione le abitazioni
Sotto in quello spazio che vediamo adibito a parcheggio Agnellini nel seminterrato c'è un pool poligono di tiro
Mentre invece la parte detentiva vera e propria e tenuto a tutta nella parte perimetrata dal muro di cinta originario gli spazi sono quelli che sono come già si può vedere se andiamo avanti di un'altra
Gli spazi sono limitati gli spazi esterni rispetto a quello che
L'orientamento attuale del trattamento penitenziario sono veramente contenuti
Per cui la difficoltà è quella di operare in un ecco come vedete abbiamo una serie di spazi esterni che un grande cortile utilizzato per la permanenza all'aperto dei detenuti
E altri due cortili di cui uno dove diciamo si gioca a calcetto
Attualmente del proprio adibito al giù quando il calcetto mentre l'altro è un cortile che è stato nel corso del tempo
Impegnato da un edificio non so se si vede
Io non non ho neanche qualcosa per puntare da un edificio successivo che fu realizzato proprio per creare degli spazi per la didattica che mancavano all'interno dell'istituto
In questa tipologia di istituti qui nel del Triveneto abbiamo con questo stesso finanziamento abbiamo l'istituto di Belluno
E di Santa Maria Maggiore a Venezia sono i carceri che sono stati inseriti in quel finanziamento
Abbiamo una carenza di spazi per cui nel corso del tempo sono stati realizzati dei volumi
Delle superfetazioni ma proprio per l'esigenza di creare quello che serve appunto spazi trattamentali spazi aggiuntivi
Andiamo avanti
Allora la diciamo l'esigenza principale e quella soprattutto di creazione di spazi per
Per il trattamento dei detenuti per il trattamento organizzato dei detenuti è gestito
Dilata lì diciamo che che la cosa importante che abbiamo fatto e cercare di recuperare gli spazi abbandonati che sono relativamente diciamo il con
Idee evidenziati in due punti principali che sono l'edificio prospiciente subì a Spalato
Che ha al piano primo un una alloggio era un alloggio del riservato alla al personale dell'amministrazione
Che attualmente e completamente abbandonato perché è interessato dai fenomeni di degrado molto elevati ci sono state delle infiltrazioni dal tetto
Ci sono anche c'è del delle una situazione
Strutturale molto precaria mentre invece al piano terra e utilizzato correntemente ed è stato anche rimaneggiato da poco con una piccola ristrutturazione diciamo accoglie gli spazi destinati alla corali l'ingresso dei detenuti dei familiari in ingresso del del personale esterno noi
Cercheremo di recuperare lo spazio superiore
E faremo anche interventi se andiamo avanti
Di miglioramento per diciamo
Assicurare la la sezione di semilibertà ma questo lo vediamo allora diciamo che le esigenze principali che sono scaturite sia dalle visite pregresse fatte da da da tutti gli operatori sia dal
Nel rapporto che c'è stato con la direzione perché durante questi questi mesi abbiamo fatto vari incontri quindi anche la direzione
Anche intraprendente ha manifestato tutte le esigenze e tutte le difficoltà
Operative le cose principali sono la la necessità di prevedere un settore per i detenuti semiliberi che attualmente sono collocati all'interno dell'istituto
è dovrebbero invece stare all'esterno e avere un ingresso riservato per non i detenuti semiliberi Eva sono detenuti che escono la mattina per andare a lavorare e tornano la SMA Berlino non lo voglio precisare perché
Non so se se sapete la il regime di semilibertà
Consente al detenuto di andare al lavoro e di tornare e quindi il detenuto in genere la detenzione di semilibertà e prevista all'IST all'esterno del muro di cinta per evitare qualsiasi contatto col detenuto presente in istituto
E quindi si è rilevata la opportunità di di utilizzare questo primo piano per collocare i detenuti semiliberi
Che avrebbero un ingresso indipendente dall'esterno quindi potrebbero è veramente ideale per per la sezione di semilibertà
Poi un'altra necessità e quella di dare spazi per le attività trattamentali come è già stato detto e per quello si è pensato di riconvertire
In questa attività
L'edificio ex femminile è un edificio che è stato risulta abbandonato anche quella in condizioni strutturali abbastanza precarie quindi questo io edificio va riconvertito in questa nuova
Funzione
Poi a venire ecco queste storie la cosa un po'più delicata in questo sempre nell'ambito di questo diciamo delimitazione di questi edifici di creare
Uno spazio per le attività polivalenti un anno una sala polivalente
Di una capienza adeguata anche potrebbe essere quella di oggi per esempio fino anche a un centinaio di persone siamo si potrebbe pensare
Per avere la possibilità di fare delle attività aperte anche all'esterno
Alla comunità esterna attività per i detenuti attività Barbetta e poi lo che lo vedremo dopo per la sala polivalente quello che si è pensato
Poi va be un'altra cosa importante detenere tutti gli spazi esterni aveva cioè cercare di tenere la ma nella migliore maniera possibile
Il spazi per la permanenza all'esterno visto che sono pochi cercheremo di tenere fede gli spazi che ci sono e di organizzarli ad adeguarli
Dire Ender e poi di perline nell'ambito di questi progetti naturalmente si avrà
Cura della di garantire l'accessibilità ai portatori di handicap perché questi istituti penitenziari di questa generazione non erano assolutamente adeguati quindi
Cercheremo di avere attenzione in quello
E in tutto questo tutte le
Gli interventi che faremo saranno sempre puntati all'adeguamento sismico delle strutture
Perché la la norma lo impone quindi impianti dell'adeguamento sismico l'efficientamento energetico saranno
Fondamenti di tutti questi interventi di ristrutturazione
Siamo
Allora questa
In previsione di interventi
Sì è stata diciamo organizzata in questa maniera un primo intervento Point magari passiamo anche avanti che se si vede un'altra ecco una Platinum non lo so se si capisce
Vi sono indicate le varie zone dell'istituto dove
Sì dove vediamo ecco
Allora in una prima fase sempre per tenere le attività dell'istituto garantite noi lavoreremo sulla parte del
Della semilibertà che l'edificio in rosa in basso che vedete e sulla parte in blu querelle ex femminile questi saranno i primi due interventi che non comporteranno la
La chiusura di sezioni attualmente attive e ci consentiranno successivamente quando verranno
Programmati
E realizzati gli altri interventi di avere un polmone per spostare le attività e per lavorare sugli spazi che si renderanno liberi per cui la prima il primo intervento che verrà fatto sarà ed è una
Un progetto che è attualmente in corso di realizzazione
Gli interventi di che sto citando adesso sono dei lavori che sono già stati in qualche modo iniziati
Tutti quanti sono stati messi in procura Amma ognuno di questi a una annualità di di programma
Il primo intervento che è già stato avviato
C'è già un progetto di fattibilità approvato è stata già affidata la progettazione esecutiva a una società esterna di cui qui c'è una rappresentante dell'ingegner fatto fuso che se servono domande specifiche
Può anche rispondere è in cui c'è questo il primo intervento quindi è già a questo punto su gli altri interventi che vi illustrerò sono in qualche modo già avviati
Sia come fattibilità che come progettazione per cui quelli che vedremo adesso sono del dei temi che sono già in in corso di esecuzione
Allora poi a seguire nell'ambito di questo primo intervento verrà riqualificato una cortile esterno
Mentre invece successivamente
Sì passerà alla realizzazione della sala polivalente
Per la quale c'è un'ipotesi che mi è stata prospettata ma dovrà essere poi concretizzata in uno studio di fattibilità
Inseguito per l'anno succede prossimo e di una progettazione esecutiva e di una nuova gara
Diamo
Allora successivamente a questo ci sarà la ristrutturazione della dell'area colloqui che poi vedremo nel dettaglio
Andiamo un po'prima perché l'ho l'ho saltata
Ecco e dopo vedete l'aria blu che l'ex femminile immediatamente dopo c'è un'altra aria evidenziata
Che l'attuale diciamo spazio dove vengono svolti colloqui per questa ci sarà la previsione di ristrutturarla
Ripensarla
Prevedendo anche una ludoteca prevedendo anche una Area di colloqui
Riservati
Per
Una eventuale futura utilizzazione come affettività come stanza dell'affettività con li l'uscita verso l'esterno
Di uno spazio per fare quello che si può ricavare nell'Inter cinta Perrelli colloqui con i bambini con i familiari perché attualmente l'istituto non ha arresti
Associati ai colloqui
A per finire nell'ambito della ristrutturazione generale dell'istituto c'è una una destinazione di risorse per l'efficientamento energetico come diceva il direttore generale
Che prevede
La sostituzione di tutti gli infissi dell'istituto l'istituto è un istituto penitenziario che a per la maggior parte infissi risalenti alla data di costruzione dell'istituto che non hanno nessuna tipo di tenuta che non hanno nessuna caratteristica di efficienza
Per cui questo è è un grosso sforzo anche economico
Di sostituire tutti quanti gli istituti pensate Eating infissi pensate che nella detenzione gli infissi adesso sono in ferro con un vetro singolo
Per cui il miglioramento delle condizioni che
Si apporteranno proprio alla media ambienti di vita dei detenuti che che stanno lì né vivono vicini e delle delle gli ambienti di lavoro di tutto il personale che
Che ora opera nel carcere
Poi oltre a questo si faranno degli interventi mirati alla sostituzione di tutti i corpi illuminanti con lampade a led ad alta efficienza e le aree realizzazione di un nella parte del
Che riguarda la caserma
E di un campo fotovoltaico sulle sulle pensiline di protezione dei mezzi dell'amministrazione perché l'amministrazione ma a una serie di mezzi d'amministrazione anche mezzi degli operatori dell'amministrazione
Quest'anno diciamo questo intervento ci consentirà alla fine di a vere uno una efficientamento energetico un recupero di energie anzi per cui si punta a a dei rally in un istituto che funzionalmente
E nella e autonomo ecco questo sarebbe proprio la la nostra diciamo il nostro obiettivo ma questo va be sono tutti interventi programmati e che andranno fatti a a passi successivi davanti andiamo avanti anche la successiva che coperture allora il primo intervento riguarda adesso vi faccio vedere solo una piccola organizzazione perché il progetto è ancora in corso di realizzazione l'intervento sulla l'edificio portineria per la creazione di semiliberi
Allora avventisti
Organizzerà tutta la parte della del primo piano creando delle cambieremo
Dice
Delle camere
A due o a quattro posti con un soggiorno comune è con nonna angolo cottura le ecco dotate di servizio igienico interno va be insomma questa cosa adesso e semplice perché ricaveremo delle delle stanze
Naturalmente poi lo vedremo quando i lavori saranno poco conclusi ci sono delle immagini possiamo andare avanti che ci fanno vedere come adesso lo Stato di alcuni dei locali del primo piano
Per esempio dice sta c'è una grossa
Basta così per tanto tempo perché insomma come diceva il direttore generale le risorse economiche
Corsi tali da consentire realizzare questa questi progetti e li si può vedere insomma un'ombra restituzione non va bene no
Ah ecco non si sente più sì ok
Andiamo avanti
Ecco questa è una simulazione di quello che potrebbe essere la sala comune con l'angolo cottura andiamo avanti
Ora passiamo invece la parte del dell'ex sezione femminile che verrà consta di due due piani due piani tutti e due i piani saranno destinati ad attività
Che poi come dicevate tutti saranno gestite da le associazioni e dal personale uccelli che poi bisognerà noi creeremo i locali
Milhaud oca locali utili poiché dopo a fare qualsiasi tipo di attività questa cosa va andrà vista anche successivamente magari commi in sintonia con le associazioni che questa sera sono presenti che potrebbero anche dare dei suggerimenti durante il corso dei lavori andiamo avanti
Quindi per questo è così prevede di di ristrutturare tutto il piano terra
Naturalmente facendo di interventi di adeguamento sismico
Interventi strutturali anche importanti
E e di riqualificare quello che era l'ex cortile di passeggio della sezione femminile e pura angolo da strutture divisoria perché attualmente sono state divise con dei muri dei muri ci sono stati creati delle
Separazioni e cercare di rendere la parte usufruibile anche per le attività all'esterno eventuale di di trattamento
Una parte verrà riservata la parte superiore a magazzini per
A locali di deposito perché la direzione a Lecce ha manifestato questa necessità
Di avere detti locali a disposizione tutto questo insieme di funzioni e naturalmente e questa occasione di recuperare questi spazi
è un un buon motivo di dare all'istituto che ha
Non solo carenza di spazi trattamentali ma anche carenza di spazi
Di magazzini di depositi di diciamo uffici per il personale che ci lavora
Io diciamo visto che per esempio il personale della manutenzione del fabbricato il personale della cosiddetta Moffa
Che è fondamentale nella realizzazione di questo tipo di lavori e gestisce tutto quello che riguarda nell'impresa ne la conoscenza degli impianti anche diciamo lavorare con i detenuti seguono i detenuti che fanno la manutenzione ordinaria
No hanno degli spazi veramente invivibili perché sono costretti in un seminterrato
Per cui diciamo che tutto insieme come diceva anche il provveditore deve servire per dare un una una condizione di
Di di adeguatezza non solo ai ai detenuti che possono usufruire di spazi trattamentali ma anche a tutto il personale che in quegli spazi deve andare a lavorare
In questo caso anche di operatorie sterminio degli operatori interni avranno ecco senza marzo sono previsti degli spazi dedicati come una sala docenti e formatori
Attività varie questo poi si vedrà con nell'organizzazione e nella realizzazione dei lavori andiamo avanti
Naturalmente sono previsti servizi igienici
Previsto allora nell'AMBLAT proposta e quella di realizzare un ascensore adesso dobbiamo diciamo verificare urbanisticamente un ascensore Esterno perché l'interno sarebbe più abusa sprecare spazio
E poi strutturalmente sarebbe un po'difficoltoso adesso vediamo se riusciamo a fare un ascensore vetrato Esterno che può consentire anche al personale in in carrozzina di
Andare al piano superiore andiamo avanti ecco questo no quel questa no siamo andati indietro
E questa è il corridoio della della sezione dice un'immagine di come potrebbe venire ecco questa un'immagine di altri locali che poi dovrebbero essere adibiti a stalla docenti sala formatori
Insomma sono sono
Proposte ma vedremo i lavori e questa è la riqualificazione del cortile esterno
Che in tempi insomma era diventato quasi un deposito adesso poi l'amministrazione lo stava liberando trascritti questi questi risultati mentre invece potrebbe essere
Potrebbe essere uno spazio che poi andrà organizzato secondo le esigenze della direzione anche
Se la direzione volesse impiantare un'attività di
Non lo so ma
Di colture di piante medicinali ecco questo dipende poi da tutti gli operatori esterni RAI alle proposte che faranno e andiamo avanti
Questo il piano superiore piano superiore sempre destinato a formazione avanti tanto insomma anche al piano superiore abbiamo dei corridoi molto ampie abbiamo delle
Delle sale
Niente insomma è recupereremo tutti gli spazi che attualmente si trovano in quelle condizioni
Poi qui c'è la riqualificazione di questi due spazi esterni di cui uno allora la direzione a la preferenza manifestata dalla direzione
E temere
Lo spazio più piccolo per il gioco del calcetto per il gioco del pallone diciamo più che calcetto perché
Attualmente utilizzato dai detenuti proprio per quello quindi quello sarà esclusivamente
Per per questo cosa che è importantissima perché a quanto pare
I detenuti chiedono tanto di di fare questa attività mentre l'altro cortile verrà organizzato in qualche maniera però senza delimitare esattamente le funzioni proprio per dare la possibilità ai detenuti di di avere ognuno un proprio ambito non si è cercato di qualificarli molto e di
Individuare delle arie ben precise perché per quello che rappresentava la dite già direzione la pluralità di esigenze tra i vari detenuti impone che ognuno possa
Cioè
C'è chi vuole passeggiare c'è chi vuole stare a parlare c'è chi vuole cioè ci sono vari tipi di attività che ogni gruppo fa per cui di lasciarli in quella cioè in quel ambiente liberi di organizzarsi senza decidere quel quella permanenza all'aperto come deve essere fatta
Poi siamo avanti
Allora per quanto riguarda la realizzazione della sala polivalente
Si è pensato di utilizzare una parte questa è una proposta è un
Poi si vedrà come come svilupparla di utilizzare una parte del di un edificio che è stato realizzato in età successiva al uno al complesso penitenziario che non ha particolari caratteristiche
Architettoniche completamente avulso da tutto quello che il contesto è un edificio mono piano in pilastri è un solaio e che poi interessato attualmente da infiltrazioni e di acque piovane insomma
è un edificio che non ha particolarmente va valore dove attualmente e collocata una biblioteca e delle aule didattiche
Quindi cogliendo questo questo aspetto si pensa che potrebbe essere demolita una parte ampliata per un piccolo volume ecco Rick riqualificato tutto l'ambiente creando una sala mono piano
Magari con una Konko per turare adesso io dico faccio delle proposte così ma poi andrà valutata meglio legno lamellare molto leggera
Con delle vetrate verso la parte del cortile che attualmente non viene utilizzato
Delle vetrate che potrebbero essere anche apribili per cui la sala potrebbe diventare un ambiente interno esterno con quando le le occasioni lo lo richiederebbero e che potrebbe essere una sala riservata o a delle proiezioni cinematografiche PRI detenuti o a delle conferenze adesso quindi ci sono varie collocazioni discende delle dei posti
La biblioteca potrebbe essere permanente cioè noi potremmo avere sul fondo e su un eventuale stop parte superiore al soppalco tutta l'esposizione dei libri
Magari con protetta da armadi
Con le sale lettura i tavolini per la lettura potrebbe essere utilizzata come pienamente dai detenuti anche fuori dalle manifestazioni pubbliche
Che consente un una sala messa in un punto dove adesso non so se qui si vede sulla sinistra nel muro di cinta esiste un un parco
Un passaggio questo passaggio da all'Inter cinta in occasione di manifestazioni giornate celebrative feste aperte anche all'esterno aperte sia ai familiari aperte a alle associazioni a tutta la comunità cittadina
Potrebbe avvenire un ingresso dedicato dal giardino ed è dalla parte dell'Inter cinta naturalmente opportunamente
Controllato con le misure di sicurezza è un altro ingresso dagli operatori dai detenuti dalla parte del corridoio di collegamento questa è un'ipotesi che non eccessivamente invasiva per cui è uno spazio che si potrebbero senza diciamo grossi
Grosse difficoltà a poter ottenere e sarebbe fondamentale anche perché questo spazio nel momento che cioè ci serve anche come polmone per la realizzazione della ristrutturazione dell'area colloqui quando naturalmente realizzeremo l'aria colloqui l'aria colloqui dovrà essere chiusa
Quindi per non bloccare l'attività dei colloqui
Con i familiari questa sala potrebbe essere nell'in quell'occasione utilizzata anche per i colloqui quindi familiari avrebbero l'ingresso dall'esterno i detenuti dal dall'interno
E va avanti
Ecco questa voi l'ultima diciamo parte da ristrutturare da rivedere coevi e riorganizzare è proprio il settore colloqui come abbiamo detto che andrà una volta liberati quei locali andrà ripensato e ristrutturato ora questa questa sequenza
E già collegata con la sequenza dei lavori che verranno eseguiti per cui i lavori verranno eseguiti in queste fasi in modo da avere sempre l'istituto che ha garantito e tutte le sue funzioni andiamo avanti
Ho allora un'altra gran fase che ecco diciamo contestualmente potrebbe anche spartire sta già partendo è quella dell'efficientamento energetico e della riqualificazione energetica dell'istituto
Perché in questo momento è stata affidata già la il servizio di diagnosi energetica ai attestato di prestazione energetica e stanno s'già svolgendo questo servizio
In con contestualmente ci sono questi progetti che prevedono la realizzazione di queste pensiline con pannelli fotovoltaici
è con la previsione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici
Naturalmente il futuro lo sappiamo in tutto impostato acquisto Heaven diciamo in futuro
L'elettrico sarà quello che diciamo dieci consentirà di andare avanti anche i mezzi dell'atto dell'amministrazione saranno in previsione mezzi elettrici
Per cui con questa accumulo poté potrebbe essere anche voi utilizzata il tetto della palestra che è stato di recente ristrutturato
Questa possibilità di accumulare energia elettrica consiglio di consentirebbe di aprire una autonomia dell'istituto anche per quanto riguarda i consumi
Per tutti per quanto riguarda l'impiantistica generale tutti questi interventi
Pian piano comporteranno la bonifica dei vecchi impianti l'istituto a impianti idrici che sono risalenti all'epoca di costruzione dell'istituto con un enorme spreco di di acqua per esempio
Impianti idrici impianti termici che sono vetusti per cui Mammano che faremo questi lavori noi procederemo a rinnovare l'impiantistica e quindi a migliorare tutto il sistema questo miglioramento è un bel miglioramento generale come avete avete visto
Comporterà la consentirà un benessere generale non solo del personale non solo dei detenuti
Non solo delle associazioni degli operatori e ma un benessere generale di tutta la comunità
Che potrà accogliere l'e sterno avrà spazi adeguati diciamo si spera che si potrà realizzare tutto
Allora gli interventi come indicato sono solo quelli che sono già stati avviati concretamente cioè concretamente avendo io spero di rivederci quando quando saranno realizzati e di fare un giro nell'istituto quanto questi interventi saranno realizzati e mentre invece poi ci sono anche altri interventi che riguardano il miglioramento delle sezioni detentive il riutilizzo dei dei sottotetti noi abbiamo dei sottotetti nell'istituto che sono degli spazi molto basti dei quali una parte può essere utilizzata sempre nell'ambito di quello che è consentito dalle dal regolamento edilizio
E quindi anche per questi o di utilizzo di questi spazi
Vedremo di proseguire e poi tutte le facciate il muro di cinta cioè queste saranno così avvenire l'importante e che lì ci sia una programmazione la cosa importante
Che io vedo come diceva il direttore generale non è di Hristo o il capo del dipartimento le ristrutturazioni si fanno sempre noi ne facciamo tante
Ma questa importante perché c'è una programmazione definita che naturalmente può essere integrata non è ferma lì può essere integrata una prova programmazione in un istituto
Che deve continuare a funzionare questa è la grande sfida deve continuare a funzionare
E questo adesso sarà un impegno per la direzione per gli operatori della direzione per il personale perché avvenire dei cantieri contemporanei lavorare in sicurezza lavorare diciamo mantenendo tutti tutte le garantendo tutte le funzioni non è cosa semplice quindi dovremo comunque essere tutti insieme per mandare avanti questi questi progetti
Questo è quello che che si sta facendo poi per il resto le idee ci saranno come diceva Corleone anche le cose verranno fuori Mammano anche con le associazioni esterne che daranno suggerimenti sulle attività e questa cosa noi accoglieremo volentieri per inserirla nel programma
Va bene ritornare il sole arriva
Daniela Di Croce che con estremo garbo ha presentato un progetto che come vedete è molto impegnativo le luci possono tornare per non aumentare il carico di depressione
Qualcuno
Volevo
Approfittare di questa presentazione per dire che ci sono ancora altri spazi nel carcere che non si sa che utilizzo possano avere ad esempio il ci sono gli edifici per gli alloggi del della direzione del comando che non sono attualmente o da alcuni anni utilizzati che si fa lì si fa deperire
E quindi insomma credo che anche questo nel quadro della economia dei lavori occorrerà pensare anche a quella situazione voglio dire che un sottotetto
è stato già attivato per metta luogo di culto di meditazione di e permetta luogo di incontro e l'abbiamo inaugurato qualche settimana fa per la prima riunione del Consiglio dei detenuti
Il ventidue avremo la seconda riunione e in quell'occasione presenteremo ai alla rappresentanza dei detenuti queste slide se questo lavoro non credo lo faremo male perché non ci sarà all'architetto di Croce ma insomma lo presenteremo
Per testimoniare il lavoro che inizia e avere anche da loro
Suggerimenti questo deve essere un progetto partecipato e
Tutto riempire tutti gli spazi dell'ex femminile richiede fantasia insomma quindi
Laboratori di cultura di teatro di musica
Locali per scrittura creativa per laboratori per ceramica per il legno boh bisognerà esercitare la fantasia e credo che
Dopo gli interventi degli architetti
Ci saranno degli interventi dei rappresentanti delle associazioni del terzo settore del volontariato che oggi potranno cominciare a dare suggerimenti in realtà da gennaio bisognerà poi intensificare questo rapporto fra la progettazione e l'idea dell'utilizzo in modo che non ci siano spazi vuoti fra il il nuovo e il l'utilizzo
Allora secondo mi pare che non so per quale miracolo abbiamo ripreso il il tempo prevista dal programma
No anche anche Anastasia è stato più breve perché l'Ulisse se affidata al fatto che nella cartellina c'è ritocco Benito della conferenza e quindi lo affida alla lettura nomina allora e i ci sono gli interventi di quattro architetti che hanno partecipato all'inizio di questa
Idea
L'architetto Barletta era al responsabile della
Dell'ufficio del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria e nonostante fosse già con un piede verso l'uscita per la pensione si si impegnò molto per questo questo progetto
Con lui inizio questa per idea e oggi non poteva mancare lo ringrazio di essere venuto per vedere come il lavoro è proseguito e poi ci saranno gli interventi che aveva detto pur tese che
E malato
Di corso di architettura
Penitenziaria e ha fatto Progetti affatto Progetti e ha partecipato a tante commissioni e quindi una voce
Importante l'architetto la barca e docente
Nell'unire nella facoltà di Architettura della Università di Udine
A è stato coinvolto all'inizio di questo progettazione nella coinvolgere anche auspicabilmente
Studenti dottor rendez facemmo un lavoro con un seminario avviso con relazioni di approfondimento sul tema
Oggi
Si riprende il figlio del ragionamento e Leonardo Scarcella che è stato
Ho avuto anche
Il lo la possibilità di lavorare con lui
In altri in tempi passati per progettazioni varie in giro per l'Italia
Lui è autore proprio con l'architetto Daniela Di Croce di un repertorio ormai introvabile in tre volumi di tutte le
Le planimetrie delle degli istituti penitenziari italiani di
Ha una memoria storica anche lui ha partecipato alle varie commissioni e quindi anche lui interverrà ovviamente
Gli interventi dovranno essere contenuti perché lo dico
Abbiamo già detto molto in passato gli architetti oggi intervengono per che vedono a distanza di alcuni mesi come se andate avanti
L'interessante e che offrano
Immediatamente suggerimenti e idee su come si deve proseguire
La mia idea credo anche quella del dipartimento
Del Provveditorato è quello di mantenere lunga
Un contatto con tutte le professionalità che possono aiutare nei prossimi nei prossimi mesi quindi oggi ovviamente non abbiamo tempo per fare
A bere un approfondimento definitivo ma è un una forma di testimonianza e di impegno a condividere il proseguimento del lavoro io partirei e l'ordine alfabetico ma cade bene e quindi Ettore Barletta
Va bene mi sempre non balzato per Barletta alto su oppure può sedersi Packard sì no
Allora
Sul finire proprio della mia esperienza lavorativa al dipartimento
Abbiamo avuto questo incontro questo nuovo incontro col senatore vorrei perché c'eravamo conosciuti a Favignana nel nel due mila quando a moralizzare analoga cederne portammo per la ristrutturazione fu sua da tra l'altro l'idea del reparto lavorazioni sbloccando una situazione che era ormai impelagato danni
E realizzando vuoi un un Progetto insomma anche abbastanza problematico dal punto di vista tecnico ma insomma riuscì a risolvere il problema
Cioè anche Leonardo Scarcella li ricorderanno andammo sembra
Quindi ci siamo rincontrati c'era un cuore rincontrati avvolta era per la famosa questione del teatro della compagnia fortezza ecco lo riusciamo in qualche modo a bloccare ma dobbiamo avere costanza e perseveranza perché alla fine in Italia le cose si fanno ci vuole magari dieci volte il tempo che la Francia però alla fine ci si riesce
E uso Udine jump una parte del lavoro era stata fatta la ristrutturazione io
Venivano inferiori
Apportare insieme al collega il progetto la Sovrintendenza perché curato quindicenne beni culturali prima di entrare nell'amministrazione penitenziaria circa venticinque anni fa proprio a novembre
E e quindi questo di Udine rappresenta in realtà una occasione anche dal punto di vista metodologico perché quest'istituto fa parte delle idee trentotto istituti che furono ideati dal servizio tecnico
Della direzione generale legarci le mie stare all'interno
Creato dalla fine del mille ottocento dal direttore Gebel tranne Scalia con quattro ingegneri
E disegnatori addirittura detenuti che si occupavano del riproduzioni dei disegni dell'ufficio godere una sala disegnatori a Regina Coeli
Quindi un'istituzione estremamente efficaci perché in quarant'anni Ideo progetto tutta una serie di su tipologie fisse
Che si possono riscontrare in tutti Italia ben trentotto istituti con efficienza spaventosa anche per i tempi di oggi pensate con la società
Questa competenza passò qua nel mille novecentotrentuno ma anche al ministero dell'amore dei lavori pubblici e nel mio centotrentadue in un decreto in una notte fu sciolto questo servizio tecnico l'ingegnere Andrea amministrare la via italiana
Un altro ingegnere andò domani in Germania e rimase soltanto un ingegnere sia Carlo Vittorio Varetti
Che non è reale relazione cinquantacinque fa il punto e la situazione e dice abbiamo fatto molte casa circondariale abbiamo fatto molte case circondariali ci mancano le case di reclusione bene sessantacinque anni dopo la situazione è sempre la stessa
Per cui obiettivamente qual è il grande problema degli stili evidenziati dagli anni la mancanza di spazi delle attività trattamentale
Nanni caso bisogna tener conto che questi istituti ci sono rappresentano
Necessariamente l'occasione del parte dell'ammodernamento prevista anche per legge ma bisogna sicuramente
Con garantire una continuità anche perché farne dei nuovi purtroppo l'abbiamo visto estremamente difficile
Ci sono istituti le costruzioni sono durati quarant'anni cinquant'anni insomma alla fine l'istituto è vecchio al momento della consegna
E allora qui bisogna attuare le strategie strategie che partono tanto dal decongestionamento degli istituti perché hanno sofferto molto anche dal punto di vista siccome l'affollamento
E di valorizzazioni di tutti gli spazi possibili e immaginabili reperibili abbiamo parlato presenta dei sottotetti ci sono dei sottotetti a volte che sono le vere e proprie cattedrali io sto vivendo un'esperienza in parallelo con l'Università di Roma la Sapienza
Per un piano di riqualificazione di Regina Coeli stiamo studiando questo con dieci laureanda tutte donne devo dire e cinque docenti universitari ottomane anche il mondo architettura verso col o diciamo nelle direzioni degli istituti ai comandanti gli si evidenzia di diventato donna tutti gli aspetti e quindi Salierno queste due esperienze in parallelo io ho dato voi insomma non prima impronta questo progetto che per fortuna è passato a Daniela Di Croce sono contento di questo perché insomma un'ottima collega sarà portare avanti questa
Diciamo impostazione una cosa che magari direi forse dobbiamo pensare anche a un verde perché quello che è ma anche molti istituti soprattutto a partire dagli anni Settanta e furono gli anni estremamente tragici nel settantotto fu ucciso a Udine il maresciallo Santoro a Roma fu ucciso il capo dell'ufficio tecnico edilizia penitenziaria giudice Palma che era il capufficio di mio padre metà del suo primo collaboratore di gatto
E ancora ricordo esattamente il momento in cui venne conoscenze la notizia salutato Bossi tornando all'università ho diciott'anni
Un signore con la radiolina disse hanno ucciso un magistrato quel magistrato del capufficio di mio padre
Cita le Brigate Rosse avvolta incontro tra l'altro supermercato guarda del mondo quanto Raimondo Etro non so se avete seguito Giletti quel il terrorista che lo spione sostanzialmente Palma poi non se la sentì di fare il delitto lo fecero Prospero Gallinari non contro il supermercato avrete anta voglia di chiedergli come sono andate le cose
Qui fans
E in ogni caso quello che dico io e che del carcere forse non sempre chiesto anche più di una volta
Nell'eremo chiama anche Amber ha addirittura anche il titolo perché se no continuiamo a rimanere nella percezione di di un recinto mentre invece il dettato costituzionale finire questo debba essere quella giudiziaria sicuramente un il sito di conservazione salvaguardia della vita umana insomma per quanto riguarda le case di reclusione vorrebbe avere l'obiettiva la riabilitazione addirittura io credo che il nostro dipartimento scusate se uso nostrano ancora mi sento l'amministrazione in serie
Dovrebbe fosse emersi più propriamente dipartimento e la riabilitazione sociale perché quello l'effettivo obiettivo della dell'attività insomma dell'amministrazione penitenziaria nella semplice reclusione da semplice
Custodia per l'espiazione della pena
Ecco perché a questo punto tutta l'attività di progettazione del di riprogettazione anche di questi spazi deve volgere perso questi questi nuovi obiettivi che l'alta sono relativamente nuovi perché voglio dire la ricetta lavora cultura una ricetta del il film mille seicento i i modelli diciamo che sono modelli tipologici primi al mondo nella dell'amministrazione delle Cascine Nuove sono la casa di correzione del Fontana per i minori al San Michele e carcere femminile de di Fermignano voga
Sempre a San Michele in cui veniva accoppiato proprio la reclusione alla al lavoro alla riabilitazione all'istruzione
Non a caso noi abbiamo problemi di delinquenza di aumento dal gol delinque soprattutto minatoria dove c'è l'abbandono scolastico insomma
Quindi è molto importante lavorare ritornare a lavorare su queste situazioni e realtà erano state già auspicata dalla riforma il settantacinque
Che purtroppo si è bloccata proprio per la recrudescenza del terrorismo della criminalità organizzata e questo mi è stato detto dal centro insomma che ha partecipato ancorché la riforma per cui a un certo punto
Ed uno forse da stare Pincella che altrove non è per questo che molti istituti sono nati volta anche i casi di reclusione monche dal punto di vista di quelle che dona estrattiva di lavoro di scuola
A per la religione lo sport certe cellule
Quindi questo in nodo di ripartire che credo appunto dovrà risultare
Diciamo quindi sono d'orologio trovo particolarmente importante la ricostruzione del del rapporto Daniel Zidane
E parlo di ricostruzione perché io provengo da una nella migrazione beni culturali in cui di dirigenti generali soprintendenti erano anche professori universitari e questo è fondamentale
Perché insegnando questi funzionari nelle migliori scuole d'architettura padroni anche del restauro Cesare Brandi era un professore universitario oltre che fondatore sito centrale del restauro
Creavano comunque un
Già il serbatoio sostanzialmente di approvvigionamento dei migliori funzionari che poi diventavano venivano immessi amministrazione che venivano selezionati di fatto già da studenti
E questo lo dico anche alla luce di alcune esperienze personali nel settore dei concorsi
Purtroppo io devo dire che assistiamo a una caduta della qualità dell'insegnamento perché altrimenti non mi posso spiegare certi risultati al momento pure andiamo a correggere i compiti di gente che addirittura oltre la laurea magari già l'abitazione anche professionale e allora avere invece una formazione sul campo anche degli studenti come stiamo facendo per esempio anche per il caso di Regina Coeli a Roma credo
Torni utile sia loro che l'amministrazione avere nuove energie avere non ridere e avere delle motivazioni e quindi e migliorare sicuramente la qualità della vita con le idee che hanno loro perché hanno anche delle splendide idee lo devo riconoscere
E nel contempo portarli sul Campo Reale confrontarsi giaccone
Le realtà sia del cantiere che delle istituzioni e dei procedimenti
Io auspico che naturalmente che il tutto posso andare avanti
Ne parlammo oggi quindi il sassolino ormai però diventerà valanga insomma in poco tempo e a questo punto ci diamo appuntamento a per per le per quando sarà pronto pronto questo questo primo nucleo insomma il terzetto Abbagnale ma dà garanzia un malore le cose le fai eccetera quindi
Vi ringrazio la vostra attenzione continuerò a impegnarmi Dada pensionata da Libero ascoltati in questo settore
Grazie architetto Barletta
Che ha ricordato punto alcune conquiste
Perché
Il carcere di Favignana
Che era sotto terra
Era una cosa che faceva una certa impressione andare
Quando andai a fare quella visite trovate un carcere
Appunto sotto di livello
E così cominciammo a dire come come si fa
A chiuderlo cosa fa che poi alla fine venne fuori una soluzione che è stata
Adottata
Non essendo io l'architetto ma avevo
Individuato una possibilità
Insomma nel passato molte cose belle le abbiamo fatte per esempio il Giardino degli incontri a Firenze
Quest'opera unica che è uno spazio per i colloqui
Fatto Progetto dell'architetto Michelucci
Che è stato uno dei più grandi se non il più grande architetto del Novecento dito del Novecento perché vissuto cento anni giusti morto il giorno prima del compleanno per i cento anni insomma
Ed erano
Si ricorda molto
Questa
Questione del degli anni bui
Però quegli anni bui nel carcere sono stati anni in cui l'amministrazione penitenziaria aveva l'intelligenza di affrontare quelle
Quei drammi
E per esempio Nicolò Amato che era il capo del DAP pensò alle aree omogenee per coloro che appartenenti alle formazioni della lotta armata
Si dissocia vano e quindi creare degli spazia
A a Firenze proprio lì e
Molti intellettuali tutte le carceri italiane cioè andavano in tutte le carceri italiane a dialogare apportare a confrontarsi
E così a Firenze Michelucci che era
Così che scrisse che mai avrebbe progettato un carcere però aveva invece questa idea della città
Dentro la città
Come un i detenuti
Immagino del progetto il Giardino degli incontri il progetto rimase quindici anni chiuso nei cassetti quando avevo la possibilità di far aprire un cassetto mi fu detto che c'era quel progetto
Lo tirammo fuori lo realizzano
E oggi mi Giardino degli incontri è una cosa unica in Italia e forse in Europa un'opera d'arte per i colloqui dei detenuti
Adesso sui abbiamo anche il problema del teatro di Volterra chissà perché non ce la si faccia anche a fare quello beh allora
Con queste reminiscenze do la parola Cesare cortese
Che
A cui non ho bisogno di dire di rispettare i tempi perché cui ha il dono della sintesi
Beh intanto tu mi hai già bruciato prendo presentando già indumento intanto tu mi hai già bruciato perché una buona parte perché aveva dovuto tessere l'elogio della determinazione della passione di Franco che io conosco da trent'anni e che ho visto all'opera quindi è sicuro che l'osso non lo molla qua a perché l'ho visto sulle cose che lui ha citato ma potrei citarvene altre di cui ho anch'io sostato grazie all'urto agonista per cui la garanzia assoluta quindi Franco da questo punto di vista
Hai solo sbagliato il titolo perché dove mettere un sottotitolo
Franco Corleone non molla voglio dire c'è Franco Corleone in questa cosa quindi cavoli vostri
A Udine dunque io vengo al dunque
Sintetizzo perché ed è giusto farlo ma è anche doveroso
C'è solo più uno dei tre reduci dell'ultima Commissione per la cute Tura penitenziaria
Che ha finito i suoi lavori il trentuno di luglio
Voluta dal ministro buona fede ereditata con una gioia nel senso comune con consenso dall'attuale ministra il dottor Parisi il dottor Petralia il terzo reduce è un piemontese architetto scoprite voi chi è
Allora lì non l'abbiamo fatto noi in Commissione ed è importantissimo questo questo un passaggio che visto
Per raccontare perché si collega assolutamente ed è assolutamente funzionale al grosso lavoro che l'amministrazione penitenziaria con l'ufficio tecnico preposto con tutto l'universo Udinese compreso Franco
Dovrà considerare come supporto a un'azione che sia utile e che disegni e che realizzi il carcere della Costituzione che deve essere un carcere umano
Ok sappiamo tutti che cosa vuol dire umano e possiamo anche immaginare che cosa voglia dire un carcere romano ma in termini molto generici generici e vaghi
Se io vi dovessi dire quello che dico agli studenti delle facoltà di dittatura che cos'è un ambiente umani in termini architettonici CAE qui non è che sono tutti pronti a dare delle risposte nette e chiare precise tanto più se si tratta di carcere
Allora che cosa abbiamo fatto noi in Commissione c'era stato chiesto di disegnare un cosiddetto format il carcere modello il modello architettonico delle prossime realizzazioni a partire dagli ampliamenti
Queste cose che vi sto per dire visto dicendo le avete tutte documentate e scritte quindi sintetizzo e vengo al dunque
Questo è il contributo che io ho dato l'ho intitolato appunto carcere di Udine
Umanità verso disumanità una ne fa ho visitato un carcere disumano
Quello che oggi è il carcere di Udine un carcere fuori della storia dal punto di vista architettonico fuori della storia perché è del mille novecentoventicinque
Sapete voi che cos'era la pena nel mille novecento venticinque quindi c'è già un una contraddizione tra la pena di oggi e il muro di ieri che però continua a essere usato
Obtorto collo sia chi lo USA come un luogo di lavoro sia chi lo usa come luogo di detenzione
Che cosa abbiamo detto in Commissione e attenzione fino a prova contraria adesso aspettiamo al varco le persone che dovranno farsi carico di un documento ministeriale
Io sono come Franco Corleone l'osso Nommo lo
Che cosa abbiamo convenuto e abbiamo anche disegnato quindi per la prima volta una commissione di Auditel di per l'architettura penitenziale ancorché per la prima volta una commissione per l'architettura penitenziaria per la prima volta una commissione beh l'architettura penitenziaria diede un prodotto disegnato rete
Un disegno architettonico
è fondamentale per capire l'idea trasformata in disegno e quindi poi il muro
L'abbiamo detto Franco
Intanto e questo vale assolutamente per qualsiasi progetto per quasi sei persone tanto più per Udine
Umanizzare l'ambiente umanizzare l'ambiente non vuol solo dire dotarlo in termini quantitativi di luoghi per avere una vita giustamente
Finalizzata una vita detentiva a un riscatto a un recupero date voi il termine che meglio per edificare
Significa avere degli spazi che rispondano
Ai bisogni dell'utente cioè ai bisogni di chi in carcere lavora e chi è in carcere detenuto e quali sono quei bisogni
I disagi sono materiali ma anche psicologici irrazionali
Allora non basta dire facciamo al progetto ristrutturiamo o Udine e faccia amori i luoghi per gli incontri e facciamo il faccia a faccia un elenco di luoghi
Sì ma come li facciamo coinvolti
Devono essere umani
Allora trasformiamo le parole in edificato in spazi abbiamo tanti esempi
Purtroppo non in Italia
All'estero sicuramente noi abbiamo visitato continuiamo a visitare i luoghi architettonicamente risolti è coerente con le finalità e quindi umanizzati
Non posso adesso fargli la lezione però io ho dato lo spunto trasformare i concetti e i principi della Costituzione dell'ordinamento penitenziario peraltro un ordinamento che ha quasi cinquant'anni e ancora non è stato realizzato di fatto
Un altro aspetto importante
E superare il concetto di perimetrazione della sezione attenzione quando noi parliamo di sezione detentiva normalmente intendiamo
La Camera di pernottamento che dal settantacinque e definita tale Marcella non diciamo cella ma possiamo anche dirlo per praticità opera avevano detto il luogo
Dove da sempre si connota il carcere il carcere e la cella o intona ma ci sono altri spazi più o meno utilizzabili o poco utilizzati ma di fatto la cella cosa c'è dopo la cella c'è subito il corridoio e allora se non sto in cella sto nel corridoio è un po'poco viveva una quotidianità detentiva nella cella e nel corridoio
Negli anni Novanta forse Franco forse Franco del suo ormai tutto quello che c'è di buono sicuramente viene da Franco forse Franco che disse facciamo dei piccoli soggiorno in sezioni cominciamo buttiamo giù un muro ampliamo facciamo quelli che chiamano il soggiorno indiano pedonale su John ripiano beh è un luogo dove se i nostri cella se non sto del corridoio attenzione starà nel corridoio
Provate a pensare che cosa vuol dire stare nel corridoio per adesso diretta nel corridoio aperto al proprio sino a un metro dal collo in piedi
Facoltà
A cosa col problema che se apro la cella poi niente al vicino che va a rubarmi la roba dinamiche che potete immaginare
Allora il soggiorno di piangono essere un luogo
Diciamo di socialità
Va bene è diventato putiferio si stende che chi entra in casa sa benissimo che cosa si è ridotto quel corridoio
E poi
Ventiquattro ore al giorno io dove sto
Allora la la carne cornetta pernottamento che dovrebbe dovrebbe essere per il riposo il sonno diventa la mia casa Giusto vado in corridoio è giusto e a giro quando mi approvazione
Ah no ma poi dovrei andare Alpa ai colloqui con l'avvocato dovrei andare in tutte altre parti per le le le mie attività legate alla mia condizione
Rispetto al processo abbia con il suo destino ha poi dovrei anche andare in luoghi dove svolgere attività ora qui c'è tutta una problematica di questi luoghi tanto commessi sconnessi intanto che ci siano come li raggiungo ma li raggiungo da solo o accompagnato scortato poco di nuovo dentro sta struttura storie titoli a a Udine come si muove i detenuti lo sappiamo come Simone sedute a seconda della loro condizione
Rispetto la cultura giuridica no
E così via allora noi che cosa abbiamo pensato abbiamo pensato che intanto superiamo la perimetrazione del corridoio cella soggiorno primo secondo non di storia come l'abbiamo risolta ma l'abbiamo risolta addirittura è stato pubblicato uno schema progettuale che è stato elaborato dalla dalla commissione
Attenzione un tema importantissimo
Evitare la du nazione dei luoghi comuni che cosa vuol dire vita l'atto notorio comune vuol dire che io dalla sezione nuovamente scendo eh sì ma non posso andare in quella sala in quell'aula dove dovrei ritrovarmi per svolgere le attività oppure alla mensa no mo'posto perché altri di altre sezioni che non possono incontrarmi ci vanno loro e poi a turno la usiamo terribile fra la deleteria va a finire che poi alla fine nessuno farà la sua parte
Allora non abbiamo superato affermando con forza il progetto di evitare di creare soluzioni spaziali e l'abbiamo risolta e si risolve facilissima mente
Voglio che si evita la turnazione che cosa succede che la sezione detentiva e Udine dovrebbe rappresentare secondo me ma non tanto secondo me come Cesare Burdese architetto che lamenta un certo modo secondo un prodotto di una commissione ministeriale e lì bisogna poi verificare le cose mettersi gli occhiali della commissione ovvero del documento ministeriale se no c'è uno scollamento totale si fanno in Commissione e poi ci dice che la Commissione ha funzionato
Così ha funzionato eccome te le fai funzionare se non le fai funzionare le commissioni non funziona allora da una parte si viaggia
Non sto criticando
Anche perché io protetto dalla detonazione e dello staff non l'ho visto non l'ho letto lo leggerò sicuramente scriverò di quel progetto quindi state pur certi che le mie deduzioni logiche oggettive niente di personale le farò sulla base del documento ministeriale se no la Commissione veramente è una cosa che una perdita di tempo lascia il tempo che trova allora siamo arrivati al discorso della zona Nord zona giorno una sezione così concepita
Vuol dire che il detenuto a un'area dove a seconda della sua situazione e più o meno libero di muoversi e temendo una notte
Paul Shearer dalla cella può andare in un soggiorno che non è uno sta in Vittorio perché lo scrittoio sezione glielo facciamo ma glielo facciamo come sta in Vittorio può esserci una Palestrina dove nelle ore che in quella sezione nessuna zona notte Luís può stare perché all'Est alle cinque del pomeriggio e già zona notte
Ma la zona giorno e guardate che questi esempi qui ritroviamo nelle carceri spagnole per esempio entranti altre carceri nel mondo non è che abbiamo in Vettabbia avevano scoperto l'acqua calda devo sorpreso quello che c'è di meglio abbia provato mettono insieme qua
La zona giorno che cos'è
La zona giorno quel porto cultura mattina ti alzi fai le tue cose nel soggiorno c'è un angolo cottura tra parentesi
Possibilmente non cucini più in cella
Ma così nel soggiorno comune su sezioni da quattordici persone tredici persone quindi so soggiorni che abbiamo definito in termini anche di superficie adeguati ci sono anche delle logge dove tu puoi fumarsi la sigaretta sentire l'odore del fieno se vai fuori chi ha aperto la porta e non è di far per aprire battiti
ITIS custodisce crescente Lisa azione e anche un tema dominante nel nel carcerario e l'architetto deve capirlo alla consapevolezza che l'infante ideazione
E l'accusa più terribile che tu possa avere non si applichi valutiamo d'apertura porta a fare più niente tutti tua spontanea volontà assedio davanti alla cella ti faccio una loggetta come ci a Sollicciano mal usata magari lasciato andare eccetera
Tutti apre la porta un detenuto mi mi mi disse che a Sollicciano quando erano in tre in cella andavano a mangiare insalata nella loggetta dice Libè era come assaporare la libertà
Giorno giorno dicevo sotto faccio colazione
Se devo andata l'avvocato l'avvocato se devo andare dai parenti vada i parenti si devo andare a fare attività vado a fare tentasse non niente da fare perché non ero ancora inserito nessun programma eccetera sto in questo giorno mia apro la porta
E vado fuori in uno spazio che il famoso spazio per l'aria il cortile no non è un cortile
è un'area prospiciente come abbiamo visto in tante carceri al mondo è un'area prospiciente mi aprire la porta
Vado fuori entro dentro vado dentro entro fuori e così via ma quel cortile non è uno scatolone di cemento senza coperchio
E un luogo dove si può fare l'orto cultura che anche l'orto terapia con una piccola serra eccetera guardate che sono code e e menta gli diamo concretezza ai concetti alle parole
Costruiamo degli spazi adeguati
C'è un altro aspetto e ho chiuso
Guardate che i muri a seconda di come sono disegnati possono esasperare o ridurre i conflitti fra le persone presenti che sono di relazioni tra di loro e mi è piaciuto molto sentire chi è che ha parlato di il problema dello spazio problema di relazioni la conflittualità fra guardie e ladri couscous permettetemi questo termine questa espressione proprio da me che sono molto rigoroso ma mi mi fa comodo in questo momento
Quando nel settantacinque ci furono le le rivolte a ad attica in America
Si posero il problema di affrontare il tema anche attraverso configurazioni spaziali adeguate
E giunsero alla conclusione che
Se il personale di custodia sta insieme ai alle persone detenute intanto previene e qui entriamo nel campo poteva sorveglianza dinamica per farla breve
Arrivano apertura col contributo della NASA per studiare soluzioni perché gli astronauti gli astronauti all'inizio non avevano finestrature poi gli astronauti hanno reclamato nelle loro navicelle spaziali le finestrature
E quindi gli erano fatte di la NATO si è fatto un'esperienza in ambienti costrette circoscritti per cui vanno poi applicate queste cose ero in America c'è tutto il contrario di tutto
Comunque la conflittualità questo tema ma se noi dobbiamo applicare la circolare sulla sorveglianza dinamica la circolare sul Circuit de dobbiamo renderci conto di qual è la ricaduta spaziale di queste circolari maschere circolari
Bisogna avere luoghi adatti
Condannati non sono quelli che abbiamo
Perché quelli erano andati nemmeno centoventicinque c'è qualche piccolo accorgimento nel corso degli anni allora voi avete capito lo spirito popoli un architetto malato come dice Franco non so se sono malato di una malattia contagiosa perché io ho tanti contati non ancora visti intorno a me
Forse è una malattia endemica che me la porto io e me la portano via però io racconto testimoni dichiarati architetti su questi temi Michelucci e compagnia bella
Quindi avete capito qual è lo spirito con cui bisogna affrontare una riqualificazione spaziale io la chiamo così poi chiamata con la rete perno dar corpo concreto alle stanze costituzionali
Alle istanze ordinamentali e a tutte le parole fiumi fatti in questi ultimi cinquant'anni perché io son trentacinque anni che ascolto parole
Qualche cosina l'abbiamo fatta ho detto prima che grazie a Franco
Perché Franco e ho finito davvero quando era sottosegretario i ricordi il Ferrante Aporti
La riorganizzazione spaziale del Ferrante Aporti disegnata
Secondo questi criteri siamo nel due mila e uno il lettore gemelle le torri gemelle
Rettore del due mila uno
Quel progetto che possa potatura mente messo nel cassetto li Franco non non ce l'ha fatta a tirarlo fuori anche per le forze politiche sottosegretario anticipato quello che è stato l'ordinamento minorile del due mila e diciotto eravamo nel due mila e uno le torri gemelle quindi vedete che le cose lei sappiamo fare
Non ci sono le condizioni di uno stato io parto dallo Stato non attribuisco responsabilità a nessuno non posso permetterlo e e stare un po'non sarei Clarence correttissimo io Parodi stato così nessuno si offende
Do non abbiamo uno Stato che si fa carico sapremmo farle le cose perché dobbiamo far andare all'estero a farle
Questo credo che sia uno uno spunto
Grazie
Ettore
Per questa
Ricordo di tante tante cose devo dire che questa discussione su
La vigilanza diventino ammicca i circuit ti questa probabilmente una discussione che andrà fatta io sono sempre più convinto che noi rischiamo di vivere un grande paradosso
Cioè abbiamo
L'esplosione
Della mappa della messa alla prova
Addirittura appunto con la cancellazione del processo se il programma va in porto
E per all'utilizzo l'impegno delle persone degli uffici due
Concentrati sulla mappa abbiamo sempre più il rischio che chi invece entra in carcere ci stia fino appunto lo dicevamo già all'ultimo giorno
Perché se vediamo i numeri dell'Ama tra
E della semilibertà dispetti grammo un
Lo Zoncolan da una parte e una pianura piatta dall'altra e quindi questo per dire che in realtà più che
Fotografare la realtà del carcere pensate Circuiti fra quelli quelli più bravi quelli più buoni quelli più cattivi eccetera dobbiamo pensare a come fare uscire le persone che vadano nel posto giusto per a vere una prospettiva diversa questo mi pare al di là di tutto le discussione sulle circolare il problema è al fondo se noi immaginiamo e qui allora ha ragione Stefano Anastasia
L'articolo ventisette non è che vale per il carcere vale per tutti perché se noi abbiamo i fondi di cassa ammende e non vengono spesi perché i fra il rapporto fra le Regioni Comuni porta non utilizzata in quei sogni holding per l'abitazione il lavoro che le prospettive eccetera allora certo ecco allora dobbiamo reggere
Una difficoltà di gestione interna e si pensa alla circolare sui Circuiti
Senza invece appunto e torniamo sempre al dite alla luna che è una metafora che ci fa capire sempre molto
La parte fra
L'architetto Giovanni da Padova
Quella sera
Noi siamo stati coinvolti come un minuto un po'all'inizio del processo e confermiamo la disponibilità per dare sia concretezza che visione forse a un progetto soprattutto qui a Udine
La mia la mia la mia percezione diciamo cioè c'è un nuovo scenario evidentemente finché la città si espandeva nel Novecento si costruirono carcere nuovi lontano dalla città il tema della rigenerazione urbana che sarà il tema del del prossimo secolo di questo secolo è un tema di recupero preoccupa una parola
Carceraria diciamo così è un tema di recupero della città di tutto quello che abbiamo costruito in più che oggi non ci sarà perché dobbiamo recuperare e quindi la lo scenario del ventunesimo secolo sarà evidentemente un tema di ripensamento delle Calcio inesistente questo
è un è un principio in questo senso credo che tutto una modellistica tutto un pensare il carcere modello tutto un pensare delle strutture diciamo pure determinate
Possa essere poco capace di intercettare la realtà perché se dobbiamo lavorare su ogni carcere così come sul lavoriamo sui quartieri da recuperare ogni volta diciamo non ripartiamo da zero ma non possiamo tanto usare dei modelli
Dobbiamo in qualche modo accettare anche con le superfetazioni rivedere criticamente capire com'è andata
E trattare che sarà più complicato ancora ogni carcere come un po'un caso a sé anche perché lacci tanto uno si è costituita come un casus
Quindi diciamo se c'è modo credo che l'unico è stato imposto da una mia mano un dialogo troviamo la formula la formula giusta e ne siamo disponibili mi sembra appunto che però non dobbiamo smettere di asse ambiziosi come l'architettura e le carceri italiane hanno cercato di fare nella stagione degli anni Cinquanta esattamente perché quei politici che hanno in parlamento erano stati in galera cioè perché cerca la manderei che diceva che stavano bene di cosa stanno parlando abbiamo avuto una breve e con pochi casi ma interessante stagione negli anni cinquanta settanta in cui molti guai chi tetti sono stati chiamati a ragionare in termini come dire sperimentali a provare a studiare tecniche sistemi costruttivi sistemi spaziali che potessero come dire indagare gli estremi dello spazio del carcere
E quindi diciamo vorrei sperare che ci sia questa ambizione che ci sia un tema che ovviamente deve sistemare l'infisso di raggiungere l'ascensore ma deve anche chiederci che tipo di spazi che tipo di relazione deve in qualche modo costruire col calcio della Fci la scena fissa di un sistema di relazioni
Aperti atto aperto che è una parola non carceraria ma insomma invece in termini di relazione la parola che ha un valore
La questione la questione invece che Chievo che è un po'riprendere su cui non sono tanto d'accordo è l'idea che il carcere diciamo che sia così legato alla città
Un po'perché rifacendo alcuni caccia in prossima né ci troveremo in condizioni molto suburbane delle te acacie milanesi che sono quelle che conosco meglio due sono molto lontana città non si può dire che siano intorno alla città e una invece nel cuore della città ma secondo me in questa idea di centro c'è un'idea un po'novecentesca perché che pensare che il centro sia ancora la città e non sia un sistema di relazioni territoriali è un po'un'affezione novecentesca un po'una inerzia che abbiamo nella testa
Questa estate a Udine c'è un sacco di ciclisti tedeschi con le loro borse che attraversavano la città cosa vuol dire questa cosa è solo un indizio l'indizio di gente che prendeva dalla Germania attraversava la Carnia si fermava a Cividale si fermava a Udine si sommava Palmanova
Insomma che il territorio può essere un centro di qualche cosa se ci pensate bene nel territorio succede nei fenomeni che invece dovrebbero preoccuparci va a fuoco la Sardegna
Crolla una montagna Sarno
Ci sono diciamo in ogni parte del Paese su questo siamo veramente un Paese democratico un Paese fragile con problemi di volgere lo dice no mi e in cui diciamo questa è la zona una delle zone di Vaia non dimentichiamocelo
Allora mi chiedo perché è questo territorio fragile da un lato un problema un po'un territorio che si spopola e in un'ottica di biodiversità delle carceri non si posso pensare che il calcio posso andare anche sul territorio rinunciare a questa presunta ripeto presunta centralità della città
Di pensare che se in città sei al centro delle cose emettersi invece a inaugurare o a consolidare nuovi centri territoriali luoghi dove il turismo dove l'emergenza del Doge logica dove la valenza ambientale che c'era è invece un Valle vero valore centrale
Allora perché non usare i bordi abbandonati come carcere alternativa abbiamo centinaia di corpi abbandonati in Italia
Abbiamo un territorio che è stato presidiato da due mila anni ogni millimetro d'Italia è frutto della volontà dell'uomo Italia su quei cinquecento metri si sta spopolando
Questo sarà un problema di tutti perché l'acqua alta in piazza De Ferrari a Genova
Perché gli incendi arrivano nelle città perché cinghiali arrivano le città c'è anche questo anche questo è un tema allora perché non pensare in un ottica di biodiversità di di fare le carceri esistenti ma anche di usare questi satelliti che non necessariamente sono alternativi sono integrativi
Quando la l'architetto diceva dobbiamo spostare i carcerati e dobbiamo spostare dentro quegli spazi costringe lì per un periodo di cantiere perché non spostarli in zone che sono a trenta quaranta chilometri a quanto Bresso un pezzo di carcere delegato al territorio
Allora c'è un po'di inerzia in questo nella fosse nella cultura della dello spazio carcerario ma c'è anche la prospettiva che oggi non possiamo più salvo un poco alla volta dobbiamo esser così bravi così
Capp capacità risalgono i due in una volta sola abbiamo i borghi abbandonati abbiamo al calcio sovraffollate provate a pensare cosa mi viene in mente
E infine questa è una politica che non è più solo gestibile da ministro della Giustizia evidentemente
Possiamo convogliare quali sorse la cultura possiamo convogliare il suo se l'ambiente possiamo convoglia le energie di volontariato che non sono solo legate al sociale ma sono legate all'ambiente sono a letto tante altre cose
Insomma se vogliamo le mele andiamo a piantarli si pentono nemmeno questo grazie grazie
Dovresti titolare l'intervento di lavarla direi corsi e ricorsi
Perché viene in mente perché c'è una riproposizione di quelle che si chiamavano le case mandamentale noi abbiamo avuto questa struttura molto diffusa
In Italia delle case mandamentale
Che erano anche dei luoghi diffusi nei piccoli centri piccolissimi
Perché sono state chiuse forse ce lo dobbiamo domandare perché c'era l'idea che siccome erano destinate a persone con pene Brevind
Dovevano non potevano no state più in carcere quindi neppure nella casa mandamentale in cui c'era il vigile urbano che apriva e chiudeva la basta della il luogo insomma
Il paradosso è che abbiamo chiuso le caserme andamentali perché erano destinate a pene brevi per persone che secondo leggi e codici e non ne avrebbero dovuto più ma entrare
In una struttura contenitiva e invece abbiamo oggi un problema l'abbiamo visto lo denuncia Mauro Palma nella sua relazione abbiamo non solo persone che stanno in carcere con pene fino all'ultimo giorno con pene brevi ma addirittura che entrano in carcere
Con sentenze dipende molto Borrelli
E allora l'idea
Dei bordi misti per riproporre una condizione forse dobbiamo andare avanti rispetto alle case mandamentale a questo e pensare che per le misure alternative occorre un territorio accogliente
E il territorio accogliente può essere quello anche dei piccoli comuni in cui ci sia una forma di integrazione più facile da tutti i punti di vista comunque mi pare uno spunto che ci fa ringiovanire perché permette nelle discussioni
Ultimo intervento
Di Leonardo Scarcella
Non il tuo ultimo intervento l'ultimo intervento stasera
Allora
Non leggiamo niente
Intendiamo timbrato
Per chi dopo trent'anni raggiungendo il plenipotenziario
Sa questo tremava
Sì sono più basso
Perché a seguito in questi ultimi trent'anni le vicende del mondo penitenziario
Questa serata uno serata molto importante perché
Per molti aspetti specie per quanto riguarda la politica sulle scelte di edilizia e quindi anche di ubicazione urbanistica
Le carceri questa sera abbiamo ascoltato qualcosa di
Ed è importante perché il presidente cioè il capo del dipartimento
Ha espresso un una sua come dire posizione in merito
Questo tipo o modello
Di di architettura penitenziaria istituto penitenziario e più in generale e questo è molto importante sul rapporto Percassi degli articoli con la città ecco il tessuto urbano con i cittadini
Mi ha fatto molto piacere ascoltare questo anche perché quello che stasera attuale legno
Da un grande significato a questo incontro e che partendo dal dibattito anche astro che ci fu una del novantasette tra il novantasei novantasette con il ministro Flick sottosegretario Corleone io
Ebbi modo di partecipare lavorare su quel quadro politico con quel quadro politico
Sì dar ragione del per molti aspetti a quella che era la punizione messe dopo un'accurata indagine sullo stato delle carceri italiane sul loro intatto edilizio e su come erano utilizzate tutte le parti questi istituti e quante parte di questi istituti erano vuoti lo utilizzava atipici da ristrutturare da recuperare
Facemmo la somma scoprimmo che la quantità di e posti disponibili recuperando negli istituti potrà soddisfare bene le esigenze dell'amministrazione
Fu la stagione del repertorio realizzato
Con grande sforzo fisico anche con Daniela che diede poi la possibilità di avviare questo dibattito sul recupero di questo tipo di istituti ed il mantenimento all'interno della città delle strutture penitenziarie
Questo naturalmente oggi ha un gran valore se si considera quello che è stato il dibattito intorno alla scelta delle ubicazioni cioè avvenuto in quest'ultimo quindicennio
Basta pensare tutto il dibattito sul piani sui su i piani carcerarie cioè feriti di piani
Niente impianti dicono i piani italica Serafino il piano di piano-carceri piano carceri il piano carceri si la scelta dell'amministrazione scritta era molto chiara tutto all'e sterno
Oggi invece
Si verifica che
Il lavoro dire sapiente iniziato dall'architetto Barletta
Completato invia passi diciamo definitiva dall'architetto dico cioè dimostra che questo tipo di istituto fossero recuperato
E può essere adeguato adattato alle esigenze non solo diciamo penitenziaria atti in generale può essere utilizzato come servizio diciamo appena sotto anche al rapporto con la città con
Con il resto dell'altro istituzionale cosa che in treno discutevamo con Daniela di Croce che poi importantissimo qualsiasi tipo di intervento che può compiere un architetto
E parziale
Intervento che rientra e come dire a fa parte di un team di un gruppo di lavoro che deve vedere le altre figure che devono comunque compartecipare anche nella fase di progettazione perché si tratta di definire le funzioni
Quelle specifiche necessarie perché il carcere sia diverso possa essere diverso e possano soddisfare le esigenze o i principi della nostra Costituzione ma anche del nostro ordinamento del nostro Regolamento Regolamento
Qui Franco insomma
Il Regolamento ultimo del due mila che
Contribuì fortemente Corleone a far uscire io
Vi sono giudicato anche a lavorarci
Allora
Il caso di Udine apre uno spiraglio
Si vuole in realtà cambiare le cose
Mantenendo quello che sono le esigenze del settore penitenziario
Perché quelle esigenze si dica la verità
Dobbiamo liberarli sparse all'interno del carcere disturbiamo realizzare il nuovo Egitto divino con tutti gli strumenti ma giusta uomo conosciuti sui
Però è anche vero che all'interno del carcere si vivono momenti anche difficili e quindi bisogna vedere condizioni anche spaziali che consentano all'occorrenza di poter intervenire e mantenere
Un equilibrio per poter convivere e a realizzare quelle funzioni previste dalla Costituzione previste dalle norme
Anche dal buon senso
Umanitario
Detto questo
Il nostro Paese Senna un problema molto serio
Uno
Settimana dette ecco
Voglio di petto sull'inflazione
Disse che la nostra è una del cosmo Croazia diciamo in imperfetta
Tra gli elementi che include per valutare se la democrazia è perfetta o Imperfect
Sono da poco
Include anche lo stato del detenuto lo stato delle carceri quindi se la nostra democrazia però ecco bisogna essere anche onesti non è solo il settore penitenziario
Ma contribuisce con tanti altri settori pubblici e privati arrendere forse
Come dire non
Vado alla conclusione non non perfetta l'altra democrazia quindi a questo punto occorre lavorare perché Sira Drissi questo tipo per fare questo però l'amministrazione penitenziaria questo mi dico in ordinai gli anni vissuti lavorato al ministero della giustizia anche oggi in veste di architetto che rappresento
Tra l'ordine degli architetti di Roma il CN ha nei consigli di disciplina nel doveroso dirlo
Il nostro la nostra amministrazione dovrebbe riflettere un tantino in più su come valorizzare
Ho qui valorizzare il ruolo la presenza
Dei tecnici c'è un architetto di ingegneri geometri capita il principe Licci
Formarli
Dargli la possibilità di conoscere col tracce oltre nel nostro Paese
Avere rapporti con enti e organismi culturali tecnici che producono normalmente come le università
Gli enti di ricerca è io credo che questo sia molto più
Voglio anche dire
Che
Mi dà un po'fastidio mi mi fa pensare che vada rivista anche la scelta di destinare per il futuro dirigenti
Tecnici a settori diversi
Con tutto
Gara a
Diversi da quelli di stile attualmente
Scusa
Grazie
Nicola i
Se è stato messo in luce questo problema mai risolto fra nel rapporto fra il ministero della giustizia e il ministero del lavori pubblici e conservato strutture il problema che le opere vengono fatte da un altro ministero e questo negli anni ha ha sempre costituito un un problema e poi l'altro aspetto la valorizzazione del patrimonio di intelligenze che ci sono e devono essere valorizzate
Bene siamo arrivati alla fine di questa sessione do la parola alla direttrice Tiziana Paolini e poi alla comandante dottoressa Monica Seles Sales per chiudere questa sessione
Buona sera a tutti
In qualità di direttore della casa circondariale di Udine non posso che esprime il più sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno ritenuto di intervenire ad un evento così significativo per l'istituto e per l'intera città
Come si è potuto comprendere dagli interventi di chi mi ha preceduto l'amministrazione penitenziaria ha saputo cogliere di interpretare nel modo giusto le potenzialità strutturali della casa circondariale di Udine
Siamo nei fatti parlando di un complesso di non recente realizzazione risalente agli anni Venti ma anche di una struttura che si adeguatamente valorizzata e certamente in grado di offrire importanti e nuove opportunità di utilizzo
In linea con le più moderne esigenze trattamentali e di gestione della popolazione detenuta
Gli ultimi interventi di ristrutturazione l'istituto si sono avuti nel biennio due mila due due mila quattro ed hanno interessato la sezione maschile dell'epoca
L'ottima resa e significativi risultati in termini di ammodernamento hanno concorso a determinare l'amministrazione il convincimento che si potesse e dovesse continuare su questa strada
Si è giunti pertanto all'attuale programma di interventi così ma io descritte dagli architetti che hanno esposto poc'anzi la loro relazione
Come primo steppa oggetto di finanziamento per l'esercizio finanziario due mila ventuno il piano prevede in particolare il rifacimento e la ricollocazione della sezione semiliberi
La ristrutturazione l'impiego del reparto che in passato ospitava la sezione femminile oggi non più esistente nonché la riqualificazione di un cortile passeggi soprattutto dal punto di vista delle possibilità di pratica sportiva
Sono previsti inoltre una serie di altri interventi così come hanno già avuto modo di precisare gli architetti
Ma ritengo a questo punto più utile analizzare nel dettaglio le opere di prossima realizzazione che incideranno in maniera significativa sull'assetto trattamentale
Ebbene l'attuale sezione semiliberi verrà fisicamente spostata all'esterno del corpo detentivo dell'istituto
E andrà a occupare un'aria attivo adesso un'aria cioè defilata e distaccata dalla zona centrale e quindi certamente più confacente alle condizioni del tutto peculiare del detenuto semilibero
Il cortile passeggi verrà poi reso più idoneo all'espletamento dell'attività ludico-ricreative polivalente senza però dimenticare un adeguato potenziamento delle misure di sicurezza
Si procederà anche alla ristrutturazione del cosiddetto reparto ex femminile che attualmente non viene utilizzatori di cui locali verranno adibiti a spazi deputati allo svolgimento di attività di natura culturale informativa ludica e lavorativa
Attualmente non esiste in questo istituto un'area con queste caratteristiche e possiamo contare solo su salette ricreative presenti su alcuni piani detentivi della sezione
Su di un piccolo reparto riservato all'attività scolastiche nessuno cale sistemato di recente sito all'ultimo piano
Che attualmente viene utilizzato per la celebrazione delle funzioni religiose e per gli incontri culturali su tematiche specifiche organizzati dal sempre attivo garante dottore Corleone
Si sentiva però il bisogno di creare anche dal punto di vista della percezione esteriore una realtà che consentisse davvero e ristretti di allontanarsi fisicamente dall'aria delle Camere detentive
Ed entrare quindi una dimensione psicologica diversa e più adatta recepimento delle funzioni trattamentali della pena che rivestono un ruolo centrale e strategico sia per noi operatori sia a maggior ragione per la popolazione detenuta
Ebbene
Questo nuovo piano di interventi ha tutte le caratteristiche in termini di adeguatezza tecnica e di funzionalità per assolvere in pieno a questa fondamentale esigenza ed è stato pensato nell'ottica di una valida quanto opportuna puntuale compenetrazione
Tra equilibrio degli asset edilizia attuali ed efficacia dell'azione amministrativa
Che proprio da quell'equilibrio terra i benefici maggiori ciò premesso seppi che la scelta dell'amministrazione sia particolarmente indovinata e lungimirante
Dal momento che si è ritenuto di ampliare e migliorare la struttura già presente sul territorio comunale senza alterare le sue caratteristiche estetiche ed architettoniche di base in quanto le stesse non risultano slegate dal contesto di cittadino in cui sorge
Si tratta a ben vedere di una scelta che si dimostra vincente andò sul piano urbanistico tout court
Poiché è sempre preferibile e quindi riscosso dal pensiero del nostro architetto specie quando ci riferiamo a istituti di pena a far leva se cioè perché mente possibile sul patrimonio esistente
Piuttosto che creare ex novo delle strutture che per forza di cose tendono ad assumere connotati diversi da quelli usualmente presente i nostri centri urbani
E non posso che trovare allocazione in aree periferiche e distanti dal settore nevralgico della città dal suo cuore pulsante
E si badi l'impostazione sottesa a questo progetto è un'impostazione assolutamente appropriata sia per il carcere in sé per sé considerato che per l'intera collettività
Va infatti sottolineato come la casa circondare di Udine abbia l'indubitabile vantaggio di trovarsi all'interno del contrasto cittadino
Di essere calata nella realtà del territorio circostante di non essere un corpo estraneo luogo di emarginazione di presentarsi al contrario specie se adeguatamente utilizzata è sfruttata in ogni sua potenzialità come luogo ideale
Deputato ad adempiere delicate funzioni dissi già inseguito ed evidenziati ha chiamato a soddisfare l'istituto una volta portato a termine i lavori di ristrutturazione
Continuerà a mantenere un legale fattivo anche visivamente con l'ambiente che lo circonda e con il quale continuerà a rapportarsi trovandosi però nel contempo in condizione di aumentare quantitativamente e qualitativamente
I propri tratti distintivi specie per ciò che concerne le rinnovate che ha cresciuto e possibilità logistiche sul piano soprattutto dell'offerta trattamentale
Per concludere appare evidente come questo progetto di ristrutturazione e riqualificazione sia nato e si sia sviluppato proprio nella convinzione di trovarsi di fronte ad una struttura si bisognosa di interventi ma non di una rivoluzione architettonica e con il chiaro intento quindi di richiamare evidenziare valorizzare ulteriormente gli attuali caratteristiche positive dell'istituto
Affinché il carcere venga percepito anche qui a Udine e da ogni angolazione Sempre più più come luogo di incontro e non c'è scontro come luogo di interscambio e noti segretazione
Gli avendo sempre ben presente l'antico insediamento di Fyodor Dostoevskij il grado di civilizzazione di una società si misura dalle sue prigioni
Grazie a tutti
Grazie
Grazie
Dottoressa Paolini per questo puntualizzazione su scoprire progressione
Allora do la parola alla dottoressa Monica Seles alle sette la comandante
Del
Polizia penitenziaria
Dandole la parola dico anche un saluto a Santino Caldarelli ricche con l'attività della Moffa contribuisce al miglioramento quotidiano delle condizioni dell'istituto
Prego dottoressa Sensale
Buonasera a tutti i presenti ebbe tutti rivolgo un saluto un mia quello della polizia penitenziaria di Udine
Lavora ormai nella realtà carceraria di di Udine da ormai quindici anni e da quando sono arrivata a tanti sono stati i lavori di miglioramento strutturale fatti
Ma quelle che oggi vengono presentati sono probabilmente i più significativi perché interessa nel trattamento ritenuti consentendo la piena realizzazione del principio costituzionale della funzione rieducativa della pena
La nostra casa circondariale quindi tende ad ospitare persone poveri stranieri emarginati persone sostanzialmente in difficoltà prive di punti di riferimento incertezze persone che violano la legge spesso per sopravvivere
Ebbene compito del carcere è proprio quello di rieducare queste persone di analizzare le singole situazioni di disagio di fare emergere capacità che ciascuna di esse animo insieme e per restituirle coi alla collettività libere
Libere di continuare a vivere secondo quelli che sono i principi della società una società che si fonda su famiglia istruzione lavoro
L'ampliamento della zona ed è trattamentale offre maggiori possibilità di raggiungere questo obiettivo
Consente infatti l'organizzazione di un maggior numero di attività trattamentali e quindi il coinvolgimento di un maggior numero di ristretti in corsi scolastici professionali
Di incontro e di confronto e discussione su specifici argomenti necessarie anche questi per crescere per maturare liberarsi dei fantasmi del passato per ritrovare la gioia di vivere per ritrovare fiducia in se stessi
Per meglio comprendere l'enorme significato che per un detenuto può rappresentare la possibilità di uscire ogni giorno dalla Camera e svolge una qualunque attività vi riporto alcuni aneddoti
Recentemente sono stati terminati i lavori di rifacimento dell'infermeria dell'istituto infermeria uno spazio antistante il mio ufficio
Quindi ogni mattina mi recavo in questo spazio per vedere come procedevano i lavori e quindi ogni mattina incontrava i due detenuti che sono stati impegnati nei lavori di ristrutturazione
E beni
L'entusiasmo con cui mi illustrava noi piccoli lavori fatti ogni giorno quelli che avrebbero fatto qua il giorno seguente
L'accorato grazie riferito a parole ma ancor più toccante perché era chiaramente leggibile negli occhi di queste persone di questi detenuti che brillavano di gioia e di orgoglio quale conseguenza alle mie parole di compiacimento di quanto realizzato mi davano una particolare forte soddisfazioni che mi facevano affrontare la giornata con maggiore serenità
Stesse emozioni gli ho colto in colori i quali hanno curato la manutenzione delle portineria
Migliorando il primo approccio con il carcere di ristretti dei loro familiari di tutti i visitatori dei detenuti che hanno abbellito la sala colloqui luogo di incontro con i familiari ma soprattutto con i propri bambini
E di tutti coloro i quali hanno contribuito a un piccolo miglioramento avvenimento di una realtà di per sé grigia donando in qualche modo una nota di colore anche consistenti in un semplice piccolo mosaico appeso sulle pareti interne ed esterne dell'istituto
Sono tanti i detenuti che vorrebbero essere impegnate partecipare una qualche attività per dare un senso nel tempo e sperare in un in un futuro migliore
Spesso mi chiedono di poter essere impegnati e impiegati anche senza ricevere nulla in cambio al solo scopo di non aiuta annoiarsi e di dare quindi un senso alla giornata
Ebbene la realizzazione di questi nuovi spazi ci consente finalmente di dare una risposta positiva
A un maggior numero di queste persone coinvolgendoli in quell'opera di trattamento che altro non è che la realizzazione dei valori della persona e della dignità dell'uomo
Dei diritti umani dei principi di libertà eguaglianza democrazia verità giustizia come metodo di convivenza civile
E alla domanda che anch'io spesso mi sono posta è possibile la riabilitazioni in carcere a mio avviso sì
Indubbiamente per coloro che hanno compiuto reati anche molto gravi e violenti ma col quale conseguenza di situazioni ben circoscritte di limitate e riferimento a queste persone la riabilitazione è pressoché totale
Ma è possibile anche per la rissa e il restante popolazione detenuta tipologia ritenuti se l'offerta trattamentale completa è costante
Concludo evidenziando quale comandante di reparto
Che laddove vi è trattamento educazione di ordine e sicurezza uno stretto connubio tra i due binomi connubio su questo in cui su cui si poggia tutta l'attività della polizia penitenziaria
Da ultimo rivolgo un sentito ringraziamento al dottor Corleone
Che ha acceso un faro sul carcere di Udine e di conseguenza sulla stessa Città di Udine
Una città di confine ma che oggi è al centro dell'attenzione quale protagonista di un importante seminario che tratta proprio del carcere un luogo che solitamente emerge solo per evidenziare i lati negativi
Ma che oggi invece si pone in una prospettiva propositiva e costruttiva grazie
Spetterà vere messo in luce che c'è una comunità che nelle difficoltà però un lavoro perché file lavori che vengono fatti per a disposizione poi di tutti degli operatori dei detenuti ha ricordato questo dell'Infermeria che oggi offre ai medici ai sanitari delle condizioni di lavoro buone e i pazienti delle condizioni di privacy che prima non c'erano sono possono apparire piccole cose non sono molto nella vita quotidiana e il fatto che questi lavori siano fatti da un una squadra che vede assieme
Va LaBoeuf mitica e gruppi di detenuti un segno da valorizzare grazie
Abbiamo finito questa sessione e adesso la voce
Alle associazioni di volontariato del terzo settore degli enti di formazione perché
Inizino il percorso di impegno
Per questa progettazione partecipata atto io stiamo che si deve costruire nei nei mesi prossimi la direzione di questa fase di questa sessione affidata Roberta casco
Si ringrazia anche a tutti i relatori fino che avevano sentito fino adesso otarie
Importanti contributi che sicuramente faranno crescere questa progetta questa sera avrebbe dovuto a presiedere questa sezione Pierluigi Di Piazza che purtroppo non può essere con noi questa sera però ci ha mandato un salsa nota scritta che leggeremo alla fine della tavola rotonda
Perché per chiudere in bellezza questa questa sera
Allora io adesso chiamerai
Diciamo nell'ordine del programma gli enti di formazione e gli enti del terzo settore nonché il centro di formazione per adulti per sentire il loro contributo
Perché queste sono le realtà che quotidianamente portano in carcere il lavoro e la formazione l'istruzione e tutti i laboratori e le attività culturali che vengono fatte all'interno della Casa circondariale di Udine ha quindi riteniamo importante poter sentire
Tutte le loro forze
Iniziamo con Massimo Marino assieme emergeva ancora
Che trascorrano l'avevo vista
Dell'ente ce l'ha fatta
Buona sera
Grazie per l'invito io sono Massimo Marino direttore del CEPS fatta certo per un ente di formazione che alla specificità di operare in ambito agricolo agroambientale delle lavorazioni alimentari
E quando la dottoressa casco memi mi coinvolse in una periodo di coprire ma in un in un incontro a distanza
Io le dissi ma
Sì sicuri siamo sicuri di coinvolgere cioè fatto su questa cosa e stasera ho capito molte cose molte cose stasera ho capito molte cose perché lì si questo perché vista la nostra particolarità la nostra attività formativa chiaramente
Si esplica dove ci sono degli spazi a disposizione e quindi dicevo noi la nostra esperienza
Il nostro contributo dal punto di vista formativo e quindi la formazione di retta a alla popolazione presente in carcere non l'abbiamo svolto soprattutto in quel di Tolmezzo che ha degli spazi a disposizione audire abbiamo fatto da piccole esperienza molti anni fa che era legata più ad attività di manutenzioni interno e arredo verde
Dopodiché appunto gli spazi non ci consentivano di poter fare nostro i nostri interventi formativi quindi passiamo il testimone eh per le parti edili a a all'ente che di questo si occupa stasera e e l'avevo capito chiaramente anche dal contributo che era stato dato quella in occasione di quell'incontro
E stasera ancor di più ho capito che qui le possibilità di possono essere sono possibilità importanti perché
La formazione la formazione e è uno strumento uno strumento che Po o essere a supporto
Diversi ambiti io dico sente come a supporto per l'aggiornamento delle imprese per far crescere l'impresa è a supporto per chi deve cercare un lavoro e crescere proprie competenze in questo caso riesce a coniugare queste ulteriori aspetti perché è un'occasione l'abbiamo sentito dal comandante un attimo fa mi ricollego pro che diceva un'occasione
Importante di e e su questo nei confronti fatti anche appunto con gli educatori no nel carcere nel carcere di Tolmezzo l'occasione importante di occupazione del tempo ma in maniera proficua no perché poi comunque si vedono crescere le proprie competenze l'esperienza di Tolmezzo è stata ancora esperienza che a mio avviso può trovare in spazi come questi
Possibilità di sviluppo perché ad esempio mi piace citare questo come appunto spunto di di di riflessione le faccio un progetto chiamato la sera delle opportunità
Cioè le l'esperienza diciamo del del c'è fa per in ambito formativo ripeto nel nostro settore
Per quanto riguarda l'ambito sociale insomma un'esperienza ormai pluridecennale molto ampi abbiamo fotogrammetrico assertività attività
Da partendo dal da una progettualità insieme agli operatori pubblici privati e alle cooperative è arrivato poi appunto alla formazione di raramente
Con quella che viene definita un'utenza svantaggiata brutto termine no ma sul quale si cerca di dare supporto
L'esperienza fatta questa sera dell'opportunità era quella di far sì che ci fosse la possibilità anche di un riscatto sociale attraverso la formazione perché perché la produzione fatta Traverso
è una produzione Orticola fatta attraverso interventi formativi quindi si imparava a coltivare si imparava a curare l'orto si imparavano a fare gli interventi di potatura ma poi queste produzioni e sono state distribuite sul territorio quel particolare caso ci fu una convenzione sul territorio del triestino per le famiglie indigenti e quindi anche la come dire per la parte per queste persone essere partecipi di questa formazione di poter avere anche questo impatto dal punto di vista no
Sociale
Per dare a bisognosi è stato molto importante da lì poi nacque l'ulteriore collaborazione
Vedo qui interverrà dopo Paolo magari in altra veste ma con il coso non con il quale abbiamo cercato di realizzare dei progetti
Di formazione integrata appunto assieme alla cooperative sociali attivando delle borse lavoro attivano dei lavori intra murari dando continuità quindi anche alla possibilità di
Continuare ad occuparsi di quello che attraverso la formazione stavamo realizzando all'interno del carcere
Ma soprattutto dando l'opportunità anche appunto di lavorativa un'esperienza di di questo tipo
Realizzando diverse diverse attività questo per dire che ciò che è importante che queste e e le dimostrazione quello che questo convegno l'attività che viene fatta il coinvolgimento di dei diversi attori
Che questo lavoro venga fatto in rete c'è questa assolutamente è fondamentale
Perché perché altrimenti ISAF la formazione rischia di essere un pezzettino per carità importante passo dovete portate ma fine solamente a se stessa rispetto a quella pezzo di lavoro che può fare invece integrata con lavori in Rete con la cooperazione sociale
Ci possono essere dei risultati veramente importanti
E quindi quello che posso dire nel ringraziarvi ancora della del del dell'invito e che c'è la massima disponibilità c'è c'è stato l'invito viene da gennaio bisogna no al ragionare progettare assieme c'è la massima disponibilità a fare questo perché ritengo che
Consentitemi la battuta no non realizzate troppo l'interno fateci fare delle cose all'interno sicuramente faremo delle cose per poi mantenere magari quello che verrà realizzato ma questo paniere somma a mio avviso questo può essere veramente
Una un aspetto importante odio che poi su questo sito
Grazie ma velocemente ero ero in chiusura ma
Quello che volevo dire appunto che attraverso punto i percorsi di formazione si potrà si possono realizzare
Assieme anche delle delle dei momenti di di di realizzazione costruttivo all'interno del carcere dopo interventi erano netti prioritarie fondamentale che erano fatti
Visto con quello che sta accadendo anche l'evoluzione che c'è nel mondo l'agricoltura cioè rispetto spazio e che chiaramente non non non non non ci sono dei campi ma orti verticali giardini verticali
Dipende chiaramente ovvio che serve il bisogno di risorse finanziare ma si può parlare di acqua poni che si possono pagare code tutte sto tutti attività formative
Che poi possono essere utilizzate da queste persone fuori chiudo con con una cosa credo una io sono direttore c'ha fatto da una decina d'anni secondo anno crociata per mi piace ricordare questo ricevemmo una e-mail da un ragazzo nordafricano che era ritornato sul Paese
E che aveva avviato una piccola impresa agricola
Dopo l'attività formativa fatta da noi beh magari e uno su centinaia di persone che le ho coinvolto ma è importante che ci sia questo persone grazie buona sera
Grazie nella Massimo Marino abbiamo iniziato con con uno dei termini
Forse più difficili a Udine il verde e l'agricoltura degli spazi per poter coltivare prendersi cura della natura
Verticale esattamente e comunque ha detto una cosa importante no che siamo tutti parte di un di un puzzle la parte di una di una stessa catena quindi ci sono buone fondamentali contributi da parte dei tratti anche di chi in questo momento non può per ragioni di distanti appunto poteva portare il proprio lavoro in carcere
La resteranno arabe lentezza se purtroppo non può esserci questa sera però tutti i contributi dei vari niente verranno ha pubblicato i suoi cittadini caro e della stessa età della ragione in modo che possano essere anche legge approfonditi in futuro
Passo la parola Raffaella cavallo del Centro Solidarietà Giovani Giovanni Gentile
Qui perché la
Ha una buona sera a voi io sono Raffaella cavallo e all'interno del Centro Solidarietà Giovani Giovanni Cese di Udine
Mi occupo di coordinare l'attività formativa proprio all'interno delle case circondariali sulle Calle circondariali di Udine Tolmezzo e Trieste
Brevemente il certo solidarietà giovani o la struttura che nasce nei primi anni Settanta
Proprio per rispondere alla necessità di voler favorire il reinserimento sociale di persone in condizioni di svantaggio inizialmente persone legate a problemi di tossicodipendenza
è stata creata una filiera che va già dagli anni Settanta andava dall'accoglienza della persona al sostegno psicologico sociale sanitario per poi passare alla formazione e all'inserimento lavorativo
Tutto questo dalla consapevolezza che per ridare dignità alla persona bisogna favorire le condizioni di lavoro
Sulla base di questo ovviamente le attività del centro poi si sono evolute fino arrivare all'attività contemporanea che si sviluppa principalmente lungo tre assi oggi nel due mila ventuno e sono alla formazione
Che porta all'interno delle case circondariali a seconda poi dell'arte pop della tipologia di pene che devono essere scontate percorsi formativi differenziati
Si tratta di percorsi altamente professionalizzanti come quelli che proponiamo
Alle realtà dove le pene detentive sono Brevi anche per rispondere a quanto no ci diceva inizialmente il dottor Corleone sulla necessità di intervenire sulle persone che si trovano a fine pena
Che potrebbero quindi trovare modalità di reinserimento sociale in modo da svuotare anche no alle il le carceri e gestire in modo diverso il problema del sovraffollamento
E Esseno corsi che vanno diciamo così dalla risposta alle nuove esigenze tecnologico come veniva richiamato prima anche da Anastasia no il il provincia insegnato un po'ad abbattere il tabù
Della delle possibilità di avere una svolta digitale anche all'interno delle case circondariali allora offrire una formazione
Che sia in linea anche con quelli che sono i bisogni di un mercato lavorativo né all'interno delle case circondariali anche in quella di Udine nello scorso anno formativo abbiamo proposto corsi di multimedialità e grafica
Con la possibilità di creare siti web ovviamente lavorando in una condizione di difficoltà perché ancora non in tutte le case circondariali c'è la possibilità di avere accesso a internet anche se ci sono realtà dove questo è possibile quindi stiamo cercando di fare delle proposte formative che vadano nella direzione della sicurezza ma che garantiscano
La possibilità di avere approcci che siano in linea
Con quello che è il mondo in cui viviamo oggi allo stesso tempo però ci sono corsi che rispondono ad altre esigenze formative che sono i corsi di gestione magazzino qualificazione Pasticceria
Gestione della biblioteca come uno dei luoghi coi che possono diventare luogo di socialità all'interno delle case circondariali
E poi tenendo comunque sempre presente la necessità di sviluppare anche quelle che sono le competenze trasversali delle persone che si trovano in condizioni ristrette
Proprio perché questo garantisce effettivamente che poi il percorso dia alle persone la possibilità anche di mettersi in gioco dal punto di vista sociale relazionale quindi temi come
Il problem solving il lavoro di gruppo ma anche la capacità di sapersi presentare di scrivere un curriculum sono tutte bisogni che cerchiamo di espletare all'interno dei nostri percorsi formativi
Abbiamo poi una un filone che riguarda i tirocini inclusivi in particolare che con un progetto che è parzialmente finanziato dalla Cassa ammende dalla Regione Friuli Venezia Giulia
Che si chiama favorire l'empowerment l'inclusione sociale delle persone in esecuzione penale e promuovere interventi di giustizia riparativa in atti con Caritas e la cooperativa sociale Artelibro
Questo percorso in particolare richiama il ci SG per quella che è la parte in cui insieme servizi insieme all'amministrazione penitenziaria e agli educatori si cerca di favorire quei percorsi di avvio al mondo del lavoro in situazioni protette dove c'è una rete di soggetti del privato che si mette in gioco e favorisce quindi la messa alla prova delle proprie delle competenze acquisite nei percorsi formativi ma anche dando una possibilità di sperimentare le proprie abilità lavorative
L'ultimo dei Progetti che in questo momento stiamo proponendo alle case circondariali è un Progetto Regionale che si chiama progetto Sissi che in realtà viene proposto all'esterno delle delle alle circondariali all'interno della nostra società è un l'acronimo sta per Sistema integrato
Di servizi per lo sviluppo imprenditoriale che appunto l'obiettivo di favorire le capacità di auto in termini più di auto imprenditorialità delle persone
Soprattutto persone in condizioni di svantaggio e abbiamo allora immaginato di poter fare questa proposta formativa anche all'interno delle case circondariali ovviamente
Tarando il Progetto su quella che è la caratteristica della popolazione di riferimento
E quindi si fanno attività che vanno da un orientamento del singolo alla proposta
Di un'idea progettuale che può essere realizzata fino all'accompagnamento poi nella realizzazione di quello che può essere Progetto più concreto questo lo facciamo in Rete con altre associazioni del territorio come ad esempio il costo di cui c'è cui anche la rappresentanza proprio perché crediamo che solo in questo modo cioè lavorando in Rete ognuno mettendo a servizio le proprie competenza si possa poi ottenere quello che è il risultato che tutti noi gradiamo ottenere che è quello della possibilità del reinserimento sociale favorendo le abilità e le competenze delle persone
Grazie mille Raffaella
Chiamare adesso Paola Stuparich sosterrà all'ENAIP Friuli-Venezia Giulia
Nel frattempo salotto anche gli amici della facciata sia nell'insistenza
è bella faccia anziane
Aiuta redazione detenuti ai liberi di Chienti che si stanno seguendo da casa perché mentre noi siamo qui abbiamo dal pubblico che ce sta seguendo in web mette in guardia NARS insomma
Bene grazie buonasera io sono Paola stupori cessano la direttrice dell'ENAC Friuli-Venezia Giulia che è un'agenzia formativa presente sul territorio da moltissimi decenni importante e significativa
E con una brutta parola de sono generalista nel senso che interviene su tutta la filiera in tutti i settori merceologici a favore comunque dalla peacekeeping per screening delle persone di questo territorio
Io ringrazio moltissimo Roberta perché porta avanti e l'associazione Icaro perché portano avanti il pensiero l'opera di Maurizio Batistuta che è stato un collega un mio collega
Un collega per tanti anni che ha sempre lottato contro le diseguaglianze a favore dei diritti contro i privilegi e con un'attenzione particolare sempre comunque nei confronti delle persone con minori possibilità oggi lui è qui penso che comunque con il suo spirito critico oggi un buon giorno per Maurizio Batistuta e quindi questo per me è motivo diciamo veramente principale per cui io mi trovo a testimoniare oggi a nome dell'ENAIP il suo lavoro
Detto questo volevo solo velocemente fare prendere qualche spunto è e e fare noi non lavoriamo tanto nel carcere abbiamo un'esperienza come Ynet Friuli-Venezia Giulia più nelle carceri di Trieste Gorizia negli ultimi cinque anni per darvi un un indicatore abbiamo sviluppato circa dieci mila ore di formazione nei confronti di circa cinquecento persone qui siamo intervenuti in tutti i settori
Da da in tutti i settori dalla ristorazione alla meccanica l'impiantistica la femmina demeriti alla tappezzeria comunque sempre con un taglio molto professionalizzante
E quello che mi interessa rappresentare qui sono alcuni aspetti di metodo per fare una buona formazione in carcere
E alcuni alcune necessità in termini di strumenti formativi che dobbiamo avere per un successo formativo reale perché altrimenti poi adesso si sente spesso insomma rischiamo di fare bla bla bla di non portare a casa i risultati che vogliamo
In termini di metodo l'ha già detto prima di me Massimo e l'ha ripetuto alla collega
è importantissimo il ruolo dell'ente formativo quando entriamo in carcere non lente non deve porsi calare un progetto formativo e consegnarlo al carcere deve analizzare il contesto deve capire quel contesto deve costo deve essere più un facilitatore più un accompagnatore affinché il Carcere diritti effettivamente luogo di emancipazione e luogo primario di formazione questo significa che bisogna mettere insieme ai docenti soggetti Esterni creare veramente una rete dove tutti sono corresponsabili del successo formativo
Non solo l'ente di formazione con un operatore del carcere deve essere un rapporto continuativo che coinvolge veramente soggetti interni esterni
Poi c'è un tema della costruzione del Progetto anche qui in termini di metodo il progetto va costruito insieme va costruito a fronte di una consapevolezza forte di dove si sta operando con chi si sta operando
Non è il classico Progetto fatto di moduli e poi calato giù perché spesso non funziona
E quindi la Currie il momento della costruzione significa individuare i docenti giusti i soggetti esteri aggiunti riunirsi e conti condividere no che cosa veramente si vuol fare dove si vuole arrivare
E poi c'è un tema sempre restando sul metodo relativo allo sviluppo del percorso formativo
Dove effettivamente noi abbiamo come agenzia formativo l'obbligo di porre l'attenzione particolare l'accoglienza delle persone che spesso non sono molto disponibili a fare formazione o non hanno una fortissima motivazione a farla
C'è un tema relativo all'attenzione alle metodologie perché non si applicano le stesse metodologie didattiche
In un luogo piuttosto che in un altro e in carcere devi trovare quelle giuste
E c'è un tema anche relativo all'attenzione al linguaggio
Perché effettivamente dobbiamo usare un linguaggio corretta corretto che metta nelle condizioni così tante differenze come troviamo nelle aule no del o nei gruppi di cosiddetti classe che va veramente posizionata con attenzione
Anche su quel sul fronte del linguaggio
Bellucci sicuramente in termini di strumenti formativi
Beh siccome la formazione non può mai essere un parcheggio ma deve servire poi a qualcosa perché se no io se no l'abbiamo senso di esistere quindi vado a fare un altro mestiere
E quindi non deve essere semplicemente un contenimento non so cosa fare di queste persone facciamo formazione
Beh allora dobbiamo essere molto attenti a fare in modo che veramente ci siano e e esperienze formative
Condivise forti e anche con la possibilità in termini di strumenti formativi di avere la possibilità di attivare dei tirocini e dei momenti anche all'esterno
Che portino alle persone nel mercato li mettano nelle condizioni veramente di vivere nell'abbiamo fatto con fatica attraverso una collaborazione molto forte comunque con la casa circondariale ma con una forte volontà perché il carcere è un luogo di emancipazione io sono una cittadina italiana e voglio credere che in carcere sia un luogo di emancipazione
Il secondo il secondo strumento che mi è venuta in mente insomma che comunque dobbiamo tenere in considerazione
E che veramente è sempre più necessario accanto alle competenze tecnico-professionali che noi siamo tenuti ovviamente a mettere in gioco
Pensare promuovere percorsi per l'acquisizione di competenze trasversali le cosiddette sospinge senza in modo in impartite cioè e veramente che non solo non sto pensando solo all'italiano che è molto spesso è una o a o ha elementi di informatica o elementi di diciamo educazione civica visti cittadinanza insomma ma sto pensando veramente a momenti formativi che sviluppino che sviluppino attraverso anche percorsi previ l'acquisizione di una consapevolezza del sei quindi del del proprio ruolo
E e che mettano le persone anche nelle condizioni veramente di quando poi concludono no la la la loro pena di essere un po'più forti no non solo dal punto di vista tecnico-professionale che forse la parte più semplice l'abbiamo già detto e lo sentito veramente chiudo c'è un tema sul quale non si può più ritardare un tema legato all'il Ermelinda ormai ormai la formazione a distanza è diventata causa Covito forme no un elemento
Che ci ha messo nelle condizioni di cambiare insomma siamo cambiati tutti quindi anche questo è stato un grandissimo cambiamento io credo che uni learning di qualità vada garantito anche nelle case circondariali
Perché deve essere l'app per perché ci deve essere la possibilità per ciascuno
E per ciascuna di trovarsi in una condizione in cui effettivamente può mettersi in gioco può imparare può migliorare
E ci sono moltissime azioni e moltissimi prodotti anche di learning che si possono adattare a quel contesto sempre in un'attenzione particolare al contesto che potrebbero effettivamente giocare a favore delle persone
C'è poi di il tema degli spazi ma insomma su questo non entro perché ne abbiamo parlato tantissimo gli Stati sono fondamentali dico sempre che poi alla fine INAIL per la cura degli spazi ieri millimetrica direi quasi ossessionante perché già imparare difficile imparare il luogo frutto è quasi impossibile e quindi davvero ecco io non sono insieme a Maurizio che seduto qui felicissima di questo Progetto
E poi c'è e poi ci sono gli strumenti finanziari la Regione deve mettere nelle condizioni effettivamente con un'offerta formativa continua a sportello la possibilità di intervenire perché non c'è peggiore
Peggiore cosa che una discontinuità è un'improvvisazione anche nei tempi dell'offerta formativa
Chiudo veramente con un ultimo il concetto che lascio a chi mi seguirà il tema dell'orientamento
Io penso che tutti quanti siamo titolari di talenti Diversity capacità diverse
E bisogna ascoltarsi io credo con lo sportello dell'orientamento in cui anche il sistema della formazione che un sistema virtuoso in questa regione
Potrebbe veramente mettersi mettere a disposizione non abbiamo moltissime Oriente attori psicologi abbiamo abbiamo queste figure professionali al nostro interno e davvero credo con uno sportello di orientamento continuativo che ascolti le persone che comprenda cosa le persone effettivamente si sentono più vicine più adatte a affare potrebbe essere un un buon modo insomma modificare anche dare maggiore spazio di vita a tutti grazie
Grazie mille anche per questi spunti di riflessione che si parta una propria a voler crescere con con le persone a volerla guardare infanzia riconoscere effettivamente chi sono qual è il loro potenziale affinché lo possano esprimere nel migliore dei modi
Chiamata essa voi da fratello anche Carlo e Diana Friuli Venezia Giulia
Buonasera a tutti anch'io ringrazio per questo per quest'invito a nome di tutto lo viale i all'è un ente di formazione
Come lei nel perché ci ha preceduto
Molto presente in tutto il territorio regionale il carattere formativo professionale molto ampio quindi
Porta molta offerta formativa
A livello di inclusione sociale anche lì è molto attivo perché collabora con un sacco di associazioni gli enti con l'azienda sanitaria con le carceri di tutta la regione
Da poco anche assorbito un altro ente di formazione che era Lars App venti di Pordenone che era anche quello molto presente nel carcere di Udine e pertanto aumentato questo know how questa esperienza
In ambito penitenziario per cui insomma la le attività da svolgere abbia sappiamo tra sappiamo che sono molte
Abbiamo l'esempio della mostra quindi attività lavorative
Di manutenzione di tinteggiatura abbiamo attività legate alla ristorazione quindi la cucina ci sono le attività principe se vogliamo perché poi trovano un immediato anche impegno delle persone che partecipano a questi corsi all'interno anche della struttura
A volte i corsi che mi presentiamo
Solo lasciatemi passare il termine fini a se stessi nella misura in cui iniziamo un corso lo concludiamo e poi la persona che l'ha frequentato non ha più per possibilità di sperimentarlo
Non voglio dire che nella sua vita non era non è stato arricchito o non potrà sperimentarlo fuori
Però quello che manca ad oggi è una continuità di lavoro all'interno o una possibilità
Maggiorata se vogliamo di di poter uscire potersi sperimentare in cui in questo quindi una sinergia una uno progettazione compartecipata
Traenti tra associazioni
Poche Paola prima stufe diceva appunto il Progetto deve essere con costruito insieme al carcere ma deve avere tutta una serie di agganci fuori
Così che possiamo dare un vero valore a questa attività
Io mi ero segnato anche una serie di criticità perché Paolantoni se preparazione ha detto di segnala un po'di felicità
Riscontrate negli ultimi anni
Semplicemente c'è un anni c'è stata anche un'instabilità se vogliamo soprattutto nel nel carcere di di Udine continua reggente direzioni
Se pensiamo agli educatori
Negli ultimi tre anni abbiamo tre educatrici tre truccatori che sono andati in pensione quindi c'è anche una difficoltà loro sicuramente interna nel nel gestire da affrontare nel passato in un passaggio delle consegne
Ma anche da parte nostra come attori esterni che entriamo e portiamo dei Progetti a ricostruire sempre delle delle sinergie delle procedure che sono basate anche su
Su fiducie costruite negli anni perché dopo anni di collaborazioni
Diventa più più difficile
Ci piace un sacco vere la possibilità di avere dei
Degli spazi molto molto più ampi rispetto le Aule che abbiamo adesso le stanze dei che abbiamo adesso per poter fare delle attività ma poi devono essere riempite
Ci devono essere dei bandi effettivamente quindi dovremmo sollecitare se non gli enti di formazione sia le stesse amministrazioni ad avere una stabilità in questo in questo cammino di di e qui in questi probanti che possono uscire da parte della Regione
Perché ci sono varie tipologie di finanziamenti se ricordiamo sia la cassa ammende sia magari il Fondo sociale europeo il bando classico che la Regione mette però hanno sempre un po'
Delle criticità
Dare invece continuità è un valore aggiunto che possiamo che possiamo avere
Soprattutto perché quando quando ne creiamo una una sinergia tra è una continuità di di di di lavoro abbiamo anche la possibilità di allestire dei lavoratori che possono dare del lavoro anche internamente volendo
Molti enti di formazione noi primi se utilizziamo dei professionisti come docenti che hanno delle loro attività
Hanno la volontà di formare bene le persone e buttarci anche un occhio se magari
Trovano qualche persona che può essere utile al di fuori e di torna un sacco utile tutta lavoro sinergico che vengono fornite fatto anche con le cooperative
Che molto spesso assorbono le persone che hanno le misure alternative sappiamo magari nelle attività più belli però danno torno un'occasione di di di inclusione sociale su oltre a tutto l'aspetto poi o quasi ho finito oltre tutto l'aspetto di di corsi professionalizzanti dove sappiamo bene che il lavoro e la prima prima attività che riqualifica
E la persona quando esce dal carcere ha bisogno di un lavoro serio
Rischia di tornare a delinquere
Abbiamo questo dobbiamo ringraziare anche la Regione delle possibilità alternative di percorsi di prima sosta dicendo DT citati tirocini inclusivi ma abbiamo anche dei percorsi di di inclusione sociale di piccoli fra creazione di orientamento o di sviluppo di competenze trasversali
Che sono anche molto utili network nell'aiutare la persona
Ad affrontare la propria condizione e magari quando uscirà anche a sapersi relazionare in maniera diversa
Con il mondo con la società ma anche semplicemente anche con i propri familiari
Dico l'ultima cosa che mi piacerebbe potrà sviluppare progetti come quello che abbiamo chiuso da poco con Roberta della vostra
Tramitano sia Tarcento dove
Quattro ragazzi sono stati condannati chimici invece che alla reclusione
Sono stati affidati al l'Ufficio esecuzione penale esterna ma sono stati condannati a svolgerà degli un'attività bella cioè l'allestimento di una mostra la gestione di una mostra
E all'interno del Progetto come ER abbiamo curato
Punto dei percorsi di competenze trasversali questo
A quattro mani diciamo tra Icaro il Comune di trecento lingue per enormi
Ringrazio
Grazie Guido diamo la parola Tania Agnola della dell'IRES Friuli Venezia Giulia
Ecco buonasera a tutti ringrazio l'associazione Icaro per averci invitato a questo convegno
In genere nel presentare l'IRES non lo dico mai ma questa sera sembra opportuno lire Senato nell'ottantaquattro da un gruppo di amici tutti laureati in architettura
Che non ha mai fatta gli architetti Manno
Creato questo istituto di ricerche economiche e sociali che come dice il nome stesso si occupava principalmente di ricerca e consulenza
Negli anni l'Istituto è cresciuto e ora un ente di di formazione che si occupa principalmente di formazione professionale
Anche lì resta una sommaria che si dedica agli alla progettazione agli interventi soprattutto tante arrivare all'aria dell'inclusione sociale
Ire sa iniziato a collaborare con la casa circondariale di Udine dieci anni fa
Dopo l'incontro con il dottor fra Ticino educatore dell'area educativa della casa circondariale di Udine anche per noi esatto un importante punto di riferimento
E con loro e che dieci anni fa abbiamo ideato individuato i primi corsi formativi che abbiamo svolto all'interno del carcere di Udine
Corsi di tecniche di legatoria e all'inizio al tecnico il Corso di tecniche di pulizia e sanificazione
Chiaramente dopo aver individuato il tema dire si è posto il problema di chi coinvolgere nell'Area Alice azioni di questi corsi
Chiaramente per dare una continuità all'attività formativa sì deciso di coinvolgere due cooperative che lavoravano sul territorio la cooperativa non cello per quanto riguarda
In corso di tecniche di pulizie cooperativa che poi si occupa di inserimento lavorativo che già era operativa all'interno della casa circondariale
E per il Corso di tecniche di polisti e di legatoria è stata coinvolta la cooperativa Artelibro
Anche questa sera rappresentata Siena progettazione perché il corso era nuovo anche nella realizzazione questa avventura iniziata insieme e diciamo il primo anno è stato abbastanza impegnativo
Impegnativo anche per lo spazio che ci è stato dato
Lo spazio era le celle dell'ex infermeria che aveva ancora il bagno al suo interno
Chiaramente per realizzare il corso di legatoria ne abbiamo necessità di attrezzare l'aula a a laboratorio quindi non ci bastano i banchi e le sedie dobbiamo insomma portare attrezzature abbastanza pesanti
Adesso questo si ripete anche nel corso di quindi tecniche di tappezzeria che abbiam fatto negli ultimi anni
Quindi questo spazio che già aveva ridotto c'era il bagno c'era l'attrezzatura era veramente ristretto lo spazio per realizzare manufatti che venivano richiesti insomma la l'attività di legatoria
Negli anni ci sono stati dei miglioramenti che sono stati apportati proprio da dei corsi stessi corso di piccole manutenzione è stato tolto il bagno
è stata ridipinta la le Aule sicuramente si son parata del migliori assi estetiche inserendo
Dai mosaici realizzati all'interno del corso di in mosaico
Piccole manutenzioni in terra tinteggiatura e quindi già lo spazio diventava più più piacevole
Chiaramente negli anni la al problema dello spazio è rimasto per le attività che prevedono un laboratorio in macchina Ari
Per tutto macchinari ma c'è anche un problema di voltaggio una bella quindi non si possono usare più di uno o due macchinari contemporaneamente quindi questo comporta un po'rallentamento anche dell'attività formativa
Il corsi di formazione così molto pratici come sono quelli che di restare al tatto negli ultimi anni
Temono
C'è il detenuto ha bisogno di muoversi di muoversi di fare di essere impegnato i gli allievi iniziano un corso compilando le schede di iscrizione che tutti gli enti son poco adatte al contesto però c'è una voce in cui dice il motivo per cui ti sei iscritto al corso
Agli al nella fase di iscrizione per tal per passare il tempo per come la dicitura corretta
Ho del tempo libero
Però ne sappia e e forse lo iniziano per questo per fare qualcosa per per avere un motivo per uscire dalla cella
A fine corso però alla loro loro loro approcci e molto più attivo non sono più persone passive faccio questo corso così almeno escono dalla dalla mia cella
Fanno questo corso con una motivazione scoprono di avere delle competenze o oppure di poterle acquisire e hanno degli obiettivi
Cioè riempie la giornata ma in modo in modo positivo
E noia meno anche grazie ai gruppi Dotti ai gruppi docenti che riescono a creare questo clima Silvio nonostante la lezione sia in una cella
Quando siamo lì non ci sentiamo più
Sono in carcere con dei detenuti ne siamo in classe con i nostri allievi
Sì ridendo ci sono dei momenti molto sereni poi qualche giornata è un po'più
Un po'più diciamo malinconica però veramente si vede un'evoluzione nella persona e quindi questo è importante avere spazi anche per poter offrire maggiori possibilità
Formativo anche di altre attività
Perché questa è importante per sia per il reinserimento sociale in quanto noi in classe in in aula abbiamo degli allievi e le dinamiche sono quelle di una normale classe
Quindi escono un po'dalle dinamiche che sono detti Piquet nel carcere o o quelle che possono essere nelle sezioni che vedete voi
Noi abbiamo una classe veramente non c'è
Non c'è una differenza questo vuol dire che la la formazione è una una prima parte
Una un piccolo aspetto ma che deve essere garantita all'interno delle carceri in spazi adeguati anche perché alcune attività formative possono diventare dei laboratori permanenti
E quindi anche per favorire una una possibile attività lavorativa all'interno del carcere però per far questo ci ha veramente bisogno di avere uno spazio adeguato
Grazie Tania anche per aver ricordato quanto sia necessario a normalizzare il tempo all'interno del carcere e quanto effettivamente forse ci sia bisogno anche di spazi e per per coordinarsi tutti insieme perché effettivamente si conosciamo tutti qui questa sera
E siamo abituati a parlarsi nei contesti più disparati però forse questo percorso si può portare a lavorare finalmente tutti insieme tutti contemporaneamente e fare tesoro di queste testimonianze
Chiedere questa carrellata degli enti di formazione con Fabio Dubolino nella foto forma
Allora buona sera a tutti
Se il contributo penso quello inviato come so forma lo lascio l'on line e vi spiego il perché perché credo che quello che abbiamo scritto come contributo debba essere lavorato rispetto a quello che è stato discusso oggi che ho trovato molto interessante e stimolante
Nello specifico vorrei legarmi a due temi che ritengo fondamentali quello degli spazi per un ente formativo
E quello della tecnologia non tanto perché gli altri temi dibattuti in questo momento non siano d'importanza o anticipati dei miei colleghi ma un proprio per evitare di ripetere cose già dette sulle quali concordo e concordiamo anche che penso come tavolo degli enti formativi
Mi rivolgo gli spazi in un concetto di criticità criticità
Ma date bene non di critica quindi non di cercare un qualcosa che non va ma nel cercare proprio davanti a un gruppo di architetti a un ripensamento come questo progetto di lanciare degli stimoli
Nello specifico la collega dell'IRES e penso anche prima la collega dell'ENEL chiuso tre sta stupendo si passi si menzionava come ci si ritrova le volte a doversi misurare con una formazione da applicare in spazi non idonei
Certo questa una sfida una sfida che poi porta i docenti stessi gli organizzatori del corso penso anche alle persone che lavorano in carcere che si agevolano nella nell'attività a dover immaginarsi qualcosa e quindi a dover uscire con la testa rispetto a quel luogo vero però che ci sono dei limiti strutturali che ritengo possano essere con le tecnologie moderne con ripensamento ben superati attraverso quelli che in ambiti penso ambiti comunali o altro si definiscono spazi polifunzionali
Questi permetterebbero la gestione delle docenze con delle modalità più semplici nel caso di ingresso di macchinari o di potenza di macchinari
Più semplici faccio un esempio prova a fare un esempio del mondo che mi appartiene io appartengo al mondo della cooperazione come sua forma perché espressione nello specifico sono primo presidente una cooperativa culturale riporta un esempio La sette che è una televisione a due studi sono modulari
Solo due con quello von intero palinsesto ecco quello che invito e provare a pensare e qui lancio una sfida agli architetti provare a pensare come anche il carcere possa essere non soltanto un luogo dove si differenziano le attività ma si possono rimodulare credo che questo poi possa essere un ulteriore vantaggio per tutta quella parte di corsi Istica che va intervenire rispetto a i detenuti sulla piccola manutenzione e sull'utilizzo di quegli spazi
Chiaro io non non mi occupo specificatamente di detenzione però entrando nei carceri cosa che fino a un po'di tempo fa alle dell'ente formativo lo presiedo da tre anni quindi fino a tre anni fa mi occupavo di gestione eventi e produzione multimediale che un po'tutt'altro
Quello che ho notato però che ci sono veramente tante potenzialità veramente tante persone lì dentro
Di tutte le estrazioni ribadisco dalla polizia al agli operatori ai detenuti che hanno margini di operatività congiunte insieme
Gli spazi sono coloro e la gestione degli spazi ripensati e di ripensamento gli spazi s'è ciò che agevola e fa crescere questo tipo di sinergia e che quindi permette a noi enti formativi poi di essere maggiormente di aiuto
Secondo tema tecnologia quest'anno anzi negli ultimi anni e mezzo credo che tutti quanti a livello familiare lavorativo siamo stati costretti ad impattare con la tecnologia fino ad averne fin sopra i capelli penso che nessuno di noi abbia voglia seriamente in questa mentre di fa e un'altra con il non so voi ma io l'assenza ormai con una pesantezza
Vero però che la didattica a distanza che sia in modalità sincrona sincrona
Un aggiunta all'offerta formativa che non può essere trascurata dal carcere mi spiego anche qui non come critica ma come slancio costruttivo si diceva prima dobbiamo riuscire a lavorare nell'orientamento dobbiamo riuscire a lavorare nelle competenze trasversali dobbiamo riuscire a fare sentire chi è in carcere non costretto dentro un qualcosa ma in una fase di rilancio
Benissimo ci sono tanti strumenti che il digitale può mettere a disposizione attraverso gli enti formativi dobbiamo trovare il modo anche assieme alla Regione per far sì che questo non sia piccola nota di demerito per la Regione che ha abbassato i fondi sulla didattica a distanza invece di alzarli che non sia un elemento negativo ma che sia un elemento propulsivo che sia un'offerta in più spesso nell'ambito mio lavorativo puro quindi il primo quello di produzione multimediale faccio un è un altro esempio
Quando è nata la radio di punte e quando è nata la televisione di punto in bianco tutti hanno detto è morta la radio perché si pensava che un meccanismo una piattaforma sostituisse l'altra
Quando è nato l'e-learning inizialmente anima completamente bocciato perché non ha ritenuto non adatto rispetto all'educazione alla formazione frontale poi si è scoperto pian pianino che non può né sostituirla
In toto quindi non può essere l'esatto opposto ma può integrarla può essere uno strumento penso alla sincrona ho altrimenti dei cani ismi che devono intersecare e aumentano l'impatto sulla formazione aumentano l'impatto sul personale sulle persone che vogliono fare formazione che si ritrovano a fare formazione quindi tutto quello che l'asse tecnologico nel due mila ventuno non può essere trascurato perché come diceva prima adesso non mi ricordo che mi pare un architetto il mondo fuori
Già dialoga con quei binari se noi dobbiamo ripensare come riuscire a portare queste persone alla fine del loro percorso
Nelle reinserirsi in quel mondo non possiamo trascurare quello che il mondo fuori sta facendo e che sta facendo una velocità impressionante perché il gaffe tecnologico che si crea penso anche soltanto acqua Nale strumentazione nell'arco di tre tre anni quattro anni
Un materiale tecnico può diventare obsoleto pensate la vita media di un computer pressata la vita media di alcuni processori piuttosto che di software stessi
Questa attenzione alla velocità del mondo fuori non può più essere trascurata nel mondo dentro il carcere perché se non si crea un gatto e Kent con la formazione o con qualsiasi agendi altro intervento non riusciremo mai a colmare definitivamente o almeno ad avvicinarlo
E quel gatto se lo ritroverà
Lei detenuto una volta diventato ex detenuto non appena esce se non appena esce non avrà gli strumenti acquisiti durante il percorso
Non sono uno specialista ma ho come idea che probabilmente sarà più facile che ricada in quello che è il suo storico il suo passato
Quindi questi due temi noi io e noi come suo forme li riteniamo fondamentali nello specifico nell'esperienza di Udine devo dire che ci siamo trovati benissimo quella mezza criticità legata agli spazi che ne ripensamento degli spazi ma per il resto devo dire su Udine siamo compatti principalmente di sanificazione pulizia e devo dire che sessantuno atti sempre sempre molto molto bene
Lascio con una provocazione rispetto all'intervento dell'architetto di non ricordo il nome prima ma lo faccio pensando a quello che era un ragionamento cooperativistico che da qualche anno sulle aree interne sullo spopolamento montano
è abbastanza per presente frequente e cioè il ragionamento di comunità eccolo lì ripopolare tutta quella aree montane ora interna che in spopolamento
Non so se possa essere il ragionamento provocatoria che faceva prima la soluzione reale perché effettivamente un carcere comunque ha una sua logica all'interno del centro urbano
Non mi fraintenda
Però la provocazione interessante io raccolgo e mi piacerebbe riuscire a capire quindi provare a spingere su un elemento di ricerca se effettivamente non possono esserci degli esempi o delle modalità che permettano di creare degli uni comma intanto per sperimentare un'ottima operazione del genere concordo pienamente che noi abbiamo uno spot uno spopolamento delle aree montane penso qua in Regione da noi
Senza andare tanto fuori dove c'è un totale abbandono se uno ha un minimo di cognizione di causa sulla la Pedemontana Montanari interni sia sull'Udinese piuttosto che sull'Alta Carnia piuttosto che sul pordenonese
Penso saranno un po'quindici vent'anni che se ne discute non si arriva un quid ecco in questo caso nel ragionamento che faceva lei prima prendere due problemi prendere due criticità provare a capire se possono unirsi a diventare con unico un'unica soluzione ho motivo di crescita e di sviluppo
La cooperazione spinge sulla cooperazione di comunità quindi sulla di attivarsi all'interno della interne e livore che abbandonati ormai da un po'ci sono addirittura degli strumenti penso che a livello regionale sono legge dedicata perché no invito tutti quanti a riflettere e penso che di parlare a nome anche di e del collega Paolo felice noi col mondo di cooperazione che sia ACI che sia qualsiasi tipo di sigla si voglia dare ci siamo e perché no ragionare anche sull'ambito di magari non la detenzione a lungo ma trovare dei modelli che permettono di riattivare queste persone attraverso meccanismi di impresa di creazione d'impresa di ripopolamento perché no
è un tema su cui si può lavorare e il modello cooperativo forse anche quello che riesce a fare poi una parte di orientamento di azione trasversale e quindi di rischi molare quello che è una socialità perché modello cooperativo a questo nel suo modello d'impresa
Detto questo vi ringrazio grazie soprattutto ai Caro per averci ospitato da tutti i relatori al trotto veramente tutto molto stimolante interessante piazza
Grazie Fabio siamo costrette a a richiamare un attimino a settembre perché purtroppo il tempo corre si sta facendo tardi
Con questo intervento a cavallo tra il mondo della formazione e della cooperazione chiamo Paolo felice per Legacoop
Iniziamo a cambiare punto di vista ma sicuramente troveremo il un obiettivo comune che ha legato all'attenzione alla persona perché e questo che tutti noi facciamo in quel contesto
Allora grazie Roberta graffe Franco Corleone sarò telegrafico visti visto l'orario
Allora questo questo evento quali stasera si collega al all'evento di alcune settimane fa che riguardava la giustizia riparativa la giustizia di comunità un evento che ha visto la partecipazione on line di quattrocento persone
Perché dico questo perché finalmente e soprattutto in Regione Friuli-Venezia Giulia e a Udine il tema del carcere non viene affrontato con la la classica Alia negativa che si ritrova purtroppo Dosso
E quindi ragionare sul tema Carcere ragionare su un tema messa alla prova detenzione in un'ottica culturale
E secondo me l'elemento propedeutico a fare effettivamente qualcosa quindi fare cultura sul tema Carcere è cruciale ed è fondamentale
E cruciale e fondamentale dando però continuità dando però continui tale progettualità giustamente gli architetti prima l'ha mostrato una progettazione pluriennale Franco Corleone parlava e sentirlo parlare in questi termini era molto interessante di progettazione partecipata ok ora questo fa la differenza sei progetti del mondo della cooperazione del terzo settore in generale
Vengono sviluppati come accade adesso in tutta Italia in maniera molto segmentata
Periodicamente interrotti a seconda che ci siano fondi o meno evidentemente l'intervento anche del terzo settore in carcere e quindi anche i benefici per i beneficiari degli interventi vengono meno
Quindi qua un appello diretto ma sono convinto di di puntare l'obiettivo giusto
Sul fatto che ci sia una continuità così come il piano nazionale il piano sociale nazionale redatto dal ministero a luglio dice ci deve essere una pluriennale età degli interventi altrimenti ci sarà la frammentarietà degli interventi ancora due cose molto veloci il tema spazi non nuovi spazi dove ci sono le relazioni prima era molto interessante quello che diceva il collega del cioè Fabio Massimo Marino perché l'esperienza di Tolmezzo salve molto interessante che venisse in qualche maniera riattivata ripensata anche nei nuovi spazi di Udine
A Tolmezzo cosa succedeva sempre per problemi di purtroppo contributi e di finanziamenti succedeva che il cioè fatto formava le persone
Ok in ambito agricolo poi interveniva un consorzio di cooperative che assumeva alcuno di questa persona
Assumeva con la mitica legge Smuraglia che in Friuli Venezia Giulia a dei numeri da sempre tre motivi anche architettonici ok ha dei numeri se da sempre imbarazzanti assolutamente imbarazzanti
Detto ciò rigenerazione urbana ultimo tema
Ecco sale è un tema cruciale sul quale il terzo settore può avere un ruolo ed è interessanti sono questa contaminazione col mondo dell'università e con Mondo da Pubblica amministrazione in un'ottica di progettazione partecipata razze
Grazie Paolo e sottolineavamo quanto la progettazione partecipata sia fondamentale per soprattutto per tematiche come queste per ripartire con il piede giusto
Chiamiamo adesso alla cooperativa Artelibro
Con Virginia Di Lazzaro e Sandra cisterna ecco le grazie
Grazie a tutti grazie Roberta per per questo invito da prima di tutto porto i saluti di Bruna cover
Che ha iniziato i lavori che hanno portato poi a questo convegno e porto i saluti di Katia Mignogna attuale presidente la cooperativa Artelibro non mi dilungherò sulle attività che Artelibro fa in collaborazione con IRES ENAIP e molti centri formativi con con Caritas e con vari progetti o noi oggi siamo qui
A portare a testimonianza come operatori all'interno delle carceri io e Sandra cisterne a
Infatti ci occupiamo direttamente dell'attività di laboratorio tanto a Tolmezzo come a Udine come nelle carceri di Gorizia per cui conosciamo molto bene l'ambiente carcerario
Mi è sembrato molto interessante nell'affermazione diciamo il tema
Sulla forma
Di cui ha parlato Stefano Anastasia
Perché credo che
Beh io provengo da una formazione
Di Belle Arti ho fatto l'Accademia di Belle Arti e mi occupo anche d'arte e credo profondamente che la forma cambi la sostanza delle cose
Spazi adeguati all'interno delle carceri sono fondamentali per rendere l'attività di laboratorio qualcosa di del il più simile possibile al mondo reale
Perché gli spazi in carcere ma per la stessa dignità degli spazi esterni
Per cui uno spettacolo deve essere visto tanto come al giovane era ordina un'attività di laboratorio deve per mettere da vere La tre ottanta per attaccare le macchine utili a una vera formazione lavorativa
Dicono gli spazi devono avere porte adeguate
Per fare in modo che tutte le volte stand erano state mi sbaglio che si deve entrare la taglierina che è molto grande da non si debba smontare macchine tutte le volte per poi passarle attraverso le porte rimandarle
Molte volte in tanto a Pordenone come a Gorizia come a Udine ci sentono atti
Con le difficoltà di dover caricare a spalle tutta l'attrezzatura e portare il al piano in cui si svolgono i laboratori insomma
A parer mio insomma il carcere deve essere il volto anche dello Stato
E credo che
Io come operatrice devo riuscire a difenderlo nel miglior modo possibile
Non so che altro aggiungere Sandro
Se voi chiedeste qualcosa che ho dimenticato qualcosa in più io nati un po'niente di più di quello che avete già detto tutti l'unica cosa che mi viene da dire ed ebbe perché noi passiamo tante ore vedete lavorando in aula
Li conosciamo sono persone come tutti noi
Soprattutto questo vorrei dire a un non so uno degli interventi dell'anche i tetti no i loro ci dicono dentro e quindi quello l'unica cosa che mi viene da dire che forse sarebbe da sentire anche la voce loro cosa dicono
Visto che sono gli spazi dove i loro vivo no
Sulla pasta
Se gli spazi le ore tutto il personale che quotidianamente detto il lo abita questo spazio
Grazie
Basta saremo velocissimi
Grazie anche alla Vergine Sandra adesso sto stiamo ulteriormente lo sguardo con Alberto Bevilacqua del CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli-Venezia Giulia
Grazie al
Buona sera grazie a tutti grazie allora atti organizzato l'incontro vado rapido
Al punto perché è tardi anche siamo tutti stanchi
Molto brevemente beh io ho ho scritto un un un breve intervento che verrà pubblicato quindi non non lo leggo non mi dilungo
Allora c'era il presidente del Csi S
Una cooperativa un teatro di innovazione
Ho riconosciuto dal Ministero la Regione quindi diciamo che apparteniamo all'ambito proprio della professionalità ne ne specifica nell'arte applicata
La nostra relazione con
Le carceri passatemi questo termine che fu sempre un po'crudo
Nasce nel mille novecentottantatré quando il direttore Francesco Macrì ci telefona dicendo
Il periodo natalizio sotto le feste è sempre un periodo difficile venite a a se potete venire a sostenerci e noi andammo e dietro quella porta che si chiuse fragorosamente alle nostre spalle si schiuse
In senso dell'essere produttori di cultura e di farla
E di rivolgerci
E di comprendere che la cultura Marra una volta in più che la cultura è uno strumento deve essere uno strumento e che noi all'inizio abbiamo in inteso come strumento come dire per
Facilitare dei periodi difficili di vita all'interno della casa circondariale del carcere
Ma che poi piano piano abbiamo scoperto essere invece non invece anche un valore aggiunto di straordinaria importanza
Rispetto a la ricerca
Che
Al processo meglio più che la ricerca un processo rigenerativo
Rispetto al della di una persona
Che ha sbagliato nei confronti della società e che come dire per pensare credere immaginare che questa persona possa effettivamente reinserirsi
Deve fare deve trovare delle motivazioni
Delle nuove motivazioni per impostare un rapporto sociale
Beh perché e venti evidentemente l'istruzione importante
Ma è uno strumento la formazione importante ma è uno strumento se effettivamente abbiamo in mano un cacciavite ma non capiamo che il cacciavite serve per avvitare una vite
Ma lo usiamo come corpo contundente evidentemente
I insegnare l'utilizzo del cacciavite non serve
E la pratica dell'arte serve e può servire a questo allora abbiamo scoperto in tutti questi anni
E la cosa più interessante il gol diciamo tra virgolette quando c'è capitato è stato osservare lo sguardo di queste persone che
Attraverso la pratica della del del fare arte
Scoprono di avere dentro di sé dei lati degli aspetti assolutamente ignoti
Come esattamente dico come un cercatore d'oro che scopre una nuova vena come un texano che scopre il pozzo di petrolio esattamente
La stessa cosa
Leggo che amiamo quindi perché non credo che siamo in un corsa esso dove dobbiamo effettivamente dimostrare ne quanto siamo bravi né che la cultura come la formazione sono elementi fondamentali per l'obiettivo che è un obiettivo comune quello di dire ci sono dei Soggetti questi soggetti hanno sbagliato quindi come dire si trovano in questo luogo
Il grande un vescovo Battisti
Mi ricordo disse il carcere è un po'come l'ospedale deve essere cioè gli si curano in malati cui dobbiamo trovare il modo per trattare queste persone fare in modo che queste persone
Ricostruiscano la loro il loro essere sociale la loro socialità il loro sapere vivere nella socialità
Chiudo quindi questo argomento perché sentite le parole che ho sentito
Da voi non credo che ci sia ulteriore necessità per capire che la cultura come la formazione come tante altre cose messe vicino non sono elementi sostanziali per cui per raggiungere questo gol che un gol di squadra
Ok
è un gol di squadra allora ne viene da pensare forse lo dirò ingenuamente perché sono al di fuori di una dinamica di
Burocrazia interna o di modalità di come poi si è arrivati si è giunti
Alla alla costruzione del
Di un possibile potenza cioè non vi posso di un progetto che è già in parte attivo però a me viene da pensare e dire questo anche rispetto all'esperienza i problemi che abbiamo avuto noi che in realtà erano problemi da una parte di spazi
Di luoghi dall'altra di coordinamento dell'offerta
Nel senso che si sono nel nei corso degli anni abbiamo visto che l'offerta formativa da parte di arte dall'altra si è moltiplicata allora
Mi domando le faccia la provocazione chiudo così
Lasciando people uno il piccolo pensiero
Mi domando ma è pensabile come dire immaginare una volumetria uno una necessità di spazio delle attività
Trattamentali
Rispetto all'unità di persone ospitate
Mi spiego meglio
Vedo il
Il progetto Progetto vedo alcuni numeri e dico
Sedici mila metri quadri
La sala dedicata alla alla cultura diciamo così sono centonovanta metri quadri
Che rapporto c'è in in tutto ciò
No perché allora se dobbiamo rendere concrete le parole e diciamo tutti c'era la cultura importante perfetto
La cultura si può fare anche come la facevamo nel mille novecentottantatré in terza comune al terzo piano la cultura si può fare dappertutto per carità di Dio però se stiamo pensando che
Abbiamo una nuova opportunità e la opportunità determinata da una nuova ristrutturazione allora forse dovremmo capire quali sono effettivamente i gli ingredienti che noi desideriamo applicare come come dire come trattamento per fare in modo che il disse a un percorso e capire in funzione di questo le necessità
Di spazio perché io sto in questo momento mi sembra di capire che sto parlando innanzitutto ad una platea di architetti
E siccome il stiamo parlando di spazi spazi e questo è l'elemento fondamentale perché da lì poi al contrario capiremo che
Per fare il m'carcere modello chiudo il per fare carcere modello nella volumetria che noi abbiamo potremmo ospitare
Cinquanta settantatré
Novanta persone
E oppure al contrario
Se l'esigenza e ospitare Cento persone aveva una disponibilità di cento posti
E dobbiamo garantire un certo tipo di servizi vuol dire che lo spazio non deve essere di sedici mila o è sufficiente non lo so bisogna
Verificarlo o
O sì o no insomma voglio dire
Il il tema estremamente affascinante la questione della del poter riprogettare uno spazio noi siamo disponibili ovviamente a dare il nostro contributo nel rispetto Della professionalità e della competenza di ciascuno noi possiamo dare la nostra competenza
Tutto qui finisco dicendo solo non so se corressero e commosso
Pensando a quel luogo per quante volte abbiamo frequentato
Quell'uomo che come dire
Sì mi sento di dire questo che in cui l'architettura di quel luogo faceva tutto per togliere alla dignità delle persone ma il cuore delle persone che erano lì mi rivolgo
A
Alle guardie che c'erano
E al la direzione che c'era contrastava e cercava di dare quell'umanità in quel luogo che l'architettura non consentiva adesso io spero veramente che l'architettura possa rispondere al desiderio di dignità e di umanità
Che tutti quanti siamo
Cercando di volere grazie
Grazie Alberto per averci ricordato l'enorme potere anche terapeutico dell'arte e della cultura e a fronte di tutte queste sollecitazioni mi chiedo se magari non fosse possibile in un futuro creare davvero un tavolo di lavoro stabile tra tutti questi soggetti presenti in in questa sala e anche quelli che ci stanno seguendo da casa perché collegate con noi ci sono delle associazioni importanti che si occupano di temi
Che riguardano ad esempio l'abitare sociale un altro tema che sicuramente tratteremo nel nelle prossime puntate e credo che forse questo potrebbe essere l'inizio di un nuovo di un nuovo periodo di lavoro coordinato tra tutti noi
Purtroppo nemmeno il cappellano don Giuseppe Marano non si non si può raggiungere questa sera però è doveroso ricordare che grazie al contributo dell'arcivescovo è stata realizzata uno spazio che alla sala di cui si parlava prima che speriamo possa ospitare che io attualmente ospita la è un luogo di culto e vengono fatte le prime attività culturali ma speriamo che possa essere uno degli spazi aperti anche ad altre attività
Chiamo quindi per la Caritas Paolo Zennaro con la grazie
Buonasera a tutti
Penso che abbiamo guadagnato il diritto ad avere spazio per i progetti di Risi rientro no stasera
Con questa tenacia stare qui su questi temi
Io dico soltanto due cose la prima è questa anche prima alla la direttrice
E anche le responsabili del del personale diceva del tipo di umanità che c'è all'interno del carcere di Udine
Mi vien da dire che sono persone che tutte le opportunità di cui parlavamo parlavate prima non le hanno avute prima per evitare di entrare in carcere e ha mestamente devo dire che un po'di amarezza c'è nel pensare che uno debba finire
Ristretto per avere certe opportunità
Noi per una serie di ragioni collegate con l'attività che svolgiamo in città da all'unità di strada che incontra le persone che vivono per strada ai centri di ascolto alla mensa dei poveri vediamo quante sono le persone che entrano escono dal carcere
E l'alternativa al carcere la casa abbandonata
Allora
Chiudo sulla questione del ristrutturazione semplicemente dicendo così consentito ma non è una battuta critica però
Finalmente no finalmente
Con il direttore Macrì venticinque anni fa facemmo un corso di formazione per volontari carcerare il titolo era Carcere e comunità
Significare tutto questa questione del carcere in relazione con la città
Ci furono più di cento persone che parteciparono un'attenzione e una sensibilità il mondo è completamente cambiato chi lo sa se ormai c'è del volontariato così no
Si fa fatica a trovare volontari oggi come oggi voluto anche questo benedetto terzo settore in modi che non sarebbero stati immaginabili e il carcere ancora lì com'era venticinque anni fa ecco quindi ben venga
Spero che chi ha sta lavorando del fatto un buon lavoro e l'indicazione che ha ricevuto siano corrette per poter fare qualche cosa che onestamente penso che sia un minimo di restituzione a queste persone se non altro di ciò che avrebbero avuto diritto dovere prima di finire in carcere perché noi anche da un po'di tempo stiamo attivando stiamo cercando di sperimentare questo sportello di ascolto questo centro di ascolto interno al carcere
E le storie che vengono raccontate sono storie prima di tutto di emarginazione
Quindi sono gli emarginati fuori che finiscono in un luogo di emarginazione
E quando escono tornano a ai luoghi dell'emarginazione
Allora è necessario che riprendiamo questo tema grosso al di là adesso o forse in occasione proprio di questa ristrutturazione del carcere proprio del rapporto tra carcere e società carcere città carcere e capacità di inclusione
In termini preventivi prima di tutto ci sono persone che arrivano dal mondo della della migrazione
E finiscono in carcere perché fallito loro progetto migratorio
Perché quelle cose che gli sarebbero servite prima per poter superare la fatica dell'integrazione
Gli vengono offerte troppo tardi quando ormai magari dal punto di vista giuridico si prendono il loro attestato del corso fatto se lo riportano a casa perché non hanno più titolo per stare nel nostro Paese
Allora
Chiudo dicendo questo credo che sia fondamentale immaginare di riprenderà la presenza di volontari all'interno del carcere intesi come presenze di cittadini che incontrano le persone che lì dentro vivono perché non li vogliono far sentire emarginati
Non solo operatori non solo persone che hanno un titolo è una missione specifica ma gente che va dentro perché vuole incontrare delle persone come persona
Secondo penso che
Alla base di qualsiasi progettualità poi sono d'accordo su fare reti c'era necessità di ascoltare noi facciamo tanti progetti però credo che prima di tutto sia necessario ascoltare quali sono gli obiettivi le speranze i sogni delle persone che lì dentro sono finite
Probabilmente perché i loro sogni sono infranti
Magari era riuscire a mandare qualche soldo a casa che li ha portati a fare il pusher
E magari non si sono mai immaginate di poter fare rendono digital device gli basterebbe avere qualche soldo per tornare a casa impiantare una piccola attività commerciale no fare i taxi visti con una macchina comprata di seconda mano io credo che dobbiamo riconnettersi con le storie delle persone
E dalle storie delle persone possiamo ricominciare a fare progettazione sì è questo
è un momento drammatico no quello in cui una persona viene ristretta
Per entrare in relazione con lei il primo passo è come ricostruire questa relazione
Sapendo che forse questa relazione avremmo potuto realizzarla prima ma che in ogni caso siamo chiamati a a cercare costruirla almeno in quel momento lì
Tutto quello che favorirà questo gli spazi la dotazione del personale
Lo sul grado di adempimenti burocratici che delle volte rendono veramente complessa la possibilità del dialogo tra il dentro e il fuori credo che tutto questo non farà altro che aiutare le persone onestamente io non sono affezionato al carcere
Io penso alle persone che in carcere ci devono stare e penso che per quanto un carcere sia fatto con principi si architettonici che trattamentali
Avanzati
Sarebbe stato meglio non darci dentro e quindi credo che questo su cui dovremo lavorare grazie
Grazie davvero Paolo siamo siamo quasi alla fine
E chiamo Marina Toffoletto che per Icaro
E con buona sera a tutti e a tutte e un grazie ai relatori che hanno che mi hanno preceduta perché le cose dette sono decisamente significative possono essere di base per Nuovi Progetti M lanciare nuove cose
Faccio parte dell'associazione Icaro associazione che dal novantaquattro entrata con i volontari all'interno del carcere con naturalmente il nostro la nostra anima al nostro fondatore che ma Maurizio Batistuta le finalità della nostra associazione sono direi quella dell'applicare e l'ordinamento penitenziario per quanto riguarda il reinserimento nella società delle persone che sono precluse attualmente noi abbiamo una grossa ambizione l'ambizione di dare significato al tempo che vivono queste persone perché come già è stato detto l'ozio davvero è uno dei problemi più grossi all'interno di quella realtà
Direi che siamo profondamente convinti che il nostro agire
Diventa del tutto privo di valori se non viene inserito in un contesto educativo e un contesto programmato e condiviso
E lo diciamo perché
Le interrare e non significa semplicemente l'ascolto dei problemi di una realtà di una persona e così via ma significa costruire insieme un processo per aiutarlo a costruirsi un suo domani una sua realtà più solida
Le attività che noi facciamo all'interno dell'associazione a scusate
Collegato a questo naturalmente CD è è giusto anche sottolinearlo che in particolare in quest'ultimo momento la difficoltà del fatto che non ci sia una figura educativa costante all'interno ci porta ad essere o non essere quindi a costruire a non costruire e e questo in parte ci crea dei dei disagi
La nostra associazione e fa delle proposte
In particolare a livello culturale ma anche all'obiettivo dell'ascolto delle persone di risolvere alcuni problemi di ordine pratico burocratico un sostegno morale
Abbiamo un po'analizzato quale quale attività facciamo collegando la è strettamente anche alla realtà degli spazi
Sicuramente colloqui sono uno dei momenti più significativi si conosce la persona e con lui si costruisce e si capiscono quali sono i suoi problemi e e si cerca di trovare soluzioni di portare avanti un rapporto e così via
Questi colloqui avvengono in una sala dove spesso è chiusa quindi a volte diventa così un un ripostiglio per altre cose e quindi non sempre è un ambiente accogliente anche per quanto a volte riguarda l'arredo con sedie che cadono stanno se non stanno sul perché ci mancano le rotelle e così via ecco l'importante dalla guerra colori sui muri arredi adeguati regolare pulizia diventa sicuramente un un momento importante per un incontro accogliente facciamo anche un servizio di distribuzione i libri
Per sollecitare le persone alla lettura occupare il loro tempo in modo un poco più adeguato
C'è una biblioteca che abbiamo realizzato all'interno con arredi portati montati dai volontari e spazio che è comune a quello dei colloqui
Per noi è importante questo tipo di attività per che se non troviamo liberi li andiamo a recuperarli anche la biblioteca civica e questo diventa significativo per che diamo avvio a un impegno nell'utilizzo del del bene pubblico e quindi a un modalità nuove che spesso non sono riconosciute all'Inter per per certe persone
C'è anche attenzione per i molti stranieri e quindi la ricerca di libri in lingue
Del delle loro lingue e anche un avvio per la conoscenza e l'approfondimento della lingua italiana
Collegato a questo questa attivi più volte sviluppati gruppi di lettura laboratori di scrittura creativa
Una delle attività significative che dal nostro punto di vista è sicuramente quella degli Incontri con l'Autore incontri che si e stanno a significare la presentazione di scrittori locali artisti musicisti
I quali presentano le loro attività i loro i loro lavori e questo è un modo per collegare il dentro e il fuori portare le realtà della della nostra città all'interno del carcere
Naturalmente anche qui il fattore spazio un fattore estremamente delicato nel senso che questa attività viene fatta nelle aule delle scuole che sono decisamente piccoli quindi è lo spazio è limitato a poche persone
E e farà arrivare degli Autori per duettare detenuti non sempre è una cosa piacevolissima
Un altro dei problemi sicuramente collegato a Allo spazio anche a volte euro certi problemi di ordine organizzativo che non permettono una significativo fluire di questo tipo di di impegno ecco questa attività che riservata a una piccola a un piccolo numero di persone è una di quelle che dal nostro punto di vista potrebbe essere una di quella aperta all'intera cittadinanza la uno dei sogni che che che si possono così a vere in modo da poter collegare il dentro e il fuori in un modo più più più significativo
Un'altra delle attività s'che come associazione abbiamo deciso di fare e gli incontri con gli studenti perché ci siamo resi conto che non è sufficiente essere all'interno del carcere ma far conoscere anche questa realtà anche all'esterno per cui da alcuni anni con il coordinamento delle CTA e affiancati ad altre associazioni entriamo nelle scuole
Per affrontare con gli studenti i temi come la legalità il valore e il rispetto delle regole e i principi della costituzione
Nel passato è stato possibile fare entrare alcuni studenti all'interno del carcere naturalmente il
Il problema degli spazi a a sospeso questo tipo di attività
Il premio Batistuta dal due mila due e diciotto è stata avviata la prima edizione del Premio nazionale Batistuta credi però osa Poesia grafica aperto a tutti ristretti di tutte le carceri italiane
E attraverso questo premio si vuole stimolare le persone a riflettere un attimo su se stessi
A così ora vedere se se attraverso la produzione di un un testo di un disegno di una pittura e possibile approfondire temi significativi e rivedere anche la sua realtà
Infatti moltissime degli scritti che ci vengono inoltrati riguardano il proprio percorso di vita
Nelle due edizioni precedenti di questo premio la premiazione avvenuta all'interno un'altra volta di questa sala in altre stalle cittadine
E ci affascina l'idea di essere un ponte tra il carcere di Udine e tutti carceri d'Italia e tutte le realtà che ci lavorano fuori quindi in questo caso no chiediamo che la citava i Degas dentro ma fino a voi entriamo all'interno di questa realtà carceraria
Ecco un altro dei quali ci facemmo anche portavoce dei problemi di alcune padri detenuti perché gli spazi per i colloqui specialmente padri con finiti
Non sono sempre adatti e alla a all'incontro a livello affettivo con con i propri figli
Alcuni accettano di di farli entrare nel carcere per altri una sofferenza quest'idea in ogni caso dal nostro punto di vista se ci fossero dei di delle realtà in cui è possibile
Mettersi in gioco con il proprio figlio poter a occupare il proprio tempo del non solamente con con le parole ma anche attraverso la lettura di un libro un gioco da tavolo e così via
Potrebbe dal nostro punto di vista mantenere un rapporto affettivo un po'più significativo è stabile con questa con i propri figli
Ecco queste sono un po'le nostre attività
Probabilmente ho messo in luce le criticità ma ci rendiamo conto che
Ci deve essere un
Un equilibrio un profondo equilibrio tra l'aspetto funzionale ma anche l'aspetto organizzativo progettuale e umano
E ci rendiamo conto che è importante dare dignità lo spazio ma anche dare dignità al rapporto che noi andiamo a costruire con queste persone
Quindi sicuramente lo spazio non vuole essere un capriccio per di un'associazione per rendere la vita più semplice a certe persone piuttosto un modo per migliorare le condizioni dei ristretti in modo che quel luogo lì non sia un luogo di rancore
Un luogo di dove si creano situazioni solo di giudizio ma piuttosto un luogo dove si impara a costruire qualcosa per il proprio futuro
Grazie Marina
Chiediamo questa serata abbiamo alla fine il centro provinciale per istituzioni per adulti e non ultimo per importanza visto che è l'ente che porta alla scuola in carcere quindi ascoltiamo compiacere Flavia De Virgilio
Buonasera a tutti cercherò di essere breve perché veramente pensa che
Abbiamo ascoltata tante cose e tante sollecitazioni e quindici anche compatti stanchezza quest'appunto
Allora innanzitutto io voglio ringraziare Roberta il dottor Corleone perché al iniziato il suo mandato come garante della Città di Udine
Con l'ascolto di chi lavora in carcere ma anche con la capacità di mettere in dialogo le diverse realtà e credo che questi avevamo convegno questi due giorni siano un esempio proprio di questa capacità di
Mettere insieme mondi Diversi Fabio ascoltare ad interagire farli anche lavorare insieme
Non mi dilungo su che cosa il centro provinciale per l'istruzione degli adulti
E dico solo due parole sul centro provinciale in carcere che raccoglie la realtà storica delle scuole carcerarie e la convoglio nuovo contenitore dal due mila e quindici
Che ha SEG mento dell'istruzione quindi del ministero dell'Istruzione che si occupa specificamente dell'istruzione degli adulti
Quindi noi nel carcere di Udine di Tolmezzo portiamo l'istruzione per il segmento dell'istruzione obbligatoria
Quindi i corsi che preparano alla tra virgolette terza media e al biennio della scuola secondaria di secondo grado
E quindi Cocche concludono l'obbligo scolastico attualmente inteso con una attenzione a anche a quello che il tema della dell'insegnamento della lingua italiana per gli stranieri crescono numerosissime in particolare nel carcere di Udine
Diciamo Caio ci sono tante criticità che sono già state
Enumerate e che sottoscrivo e che quindi non non riprende dopo e non Rihanna Lizzola perché credo che se non già stati messi molti elementi
Sulla sul piatto del lavoro del lavoro futuro
Mi fermo solo sul due su due elementi il primo è l'importanza delle sinergie che sono ossidi sinergie organizzative come appena detto Marilena Di Caro
Ma sono anche sinergie divisioni devono essere anche sinergie divisioni quindi in questo senso un tavolo comune di lavoro
Può contribuire non solo organizzare meglio l'efficacia degli interventi ma soprattutto a costruire una visione di quello che vogliamo fare insieme che dobbiamo fare insieme
E questo è importante anche a livello proprio di condivisione dei linguaggi qualche volta non ci capiamo su quello che vogliamo dire anche se il pensiamo di dire le stesse cose no
Quindi questo il tema della Rete a cui tengo tantissimo molti l'hanno richiamato ma credo che sia veramente centrale non solo per percorso abbiamo fatto cui fino qui ma soprattutto per il percorso futuro
Il secondo elemento su cui diciamo perché riprendo è il tema degli spazi il tema degli spazi che
Non sono solo luoghi ma sono soprattutto relazioni allora un po'un nella scuola tra virgolette normale
Tutti parlano di ambienti di apprendimento penso che sia giusto parlare di ambienti di apprendimento anche quando ragioniamo sugli spazi della scuola e dell'istruzione in carcere
Gli ambienti di apprendimento devono essere ambienti che condusse intorno non solo di erogare istruzione ma anche di costruire relazioni significative
In cui le persone vengono
Colte e costruiscono dei percorsi insieme agli insegnanti ma insieme anche ai tanti soggetti che si come dire si relazionano intorno alle aule intorno agli spazi quindi a vere
Spazi angusti sedia che entrata all'anno
Tavoli che insomma non sono contrastanti confortevoli
Il riscaldamento che non funziona o funziona qualche giorno si è qualche giorno no non è solo un disguido però Chicco è proprio una condizione che a tappezzare su le possibilità di costruire percorsi significativi con le persone che gli insegnanti incontrano ogni giorno cinque giorni alla settimana per nove mesi all'anno come in tutte le scuole
Del regno dice nuova ecco quest'anno abbiamo avuto la fortuna di ieri
Poter lavorare anche d'estate abbiamo dedicato una piccola diciamo attività però siccome ritengo significativa sia per noi che per le persone che hanno partecipato del piano estate al carcere di Udine
E e quindi sono tempi molto lunghi che gli studenti passano con noi ma anche che gli insegnanti passano dentro gli ambienti della scuola
Quindi il quello che abbiamo visto oggi in particolare nei rendering diciamo ci apre il cuore sulle prospettive future si fa come dire ben sperare per il futuro
Speriamo di arrivare a questo futuro
Con attivi del diciamo così perché le condizioni di lavoro in questo periodo sono particolarmente impegnative sotto tutti i punti di vista
Il compito e non ha fatto che aggravarle mettere in luce tutte quelle che erano le criticità che magari già esistevano ma venivano in qualche modo compensate attraverso la buona volontà o somma delle misure anche temporanea di sistemazione delle criticità stesse torno su un tema che è stato ripreso da molti ma su cui anche noi
Vogliamo diciamo insistere che il tema delle tecnologie che non sono appunto solo uno strumento didattico
Ma sono una modalità di costruire gli apprendimenti e anche di costruire quelle relazioni tra il dentro e il fuori di qui tanti hanno parlato hanno parlato Gino abbiamo pesa sperimentato tutti durante il Loch da un come le chiesi di o chiamate ci consentivano di stare in contatto con il mondo esterno
Ed è una possibilità che dobbiamo proprio su cui dobbiamo almeno provare a ragionare anche anche adesso per la scuola in carcere ma per tutte le altre attività di cui abbiamo parlato
In attesa di vedere realizzati quei rendering scherzi attorno al cuore ma che non arriveranno domani penso credo almeno mi pare che se non interpreto male l'architetto De Felice ci fu ci diciamo questi ecco allora conclude dicendo che la scuola in carcere un ponte un ponte verso l'esterno verso opportunità di vita diverso semmai un ponte anche diciamo esistenziale tra per persone che dovrebbero cambiare vita e che devono ripensare tra per progetti l'istruzione può essere
Un tassello per costruire questa nuova vita e per poter affrontare
Il mondo esterno con altri altri occhi altri volti per tornare al titolo del nostro incontro di oggi grazie a tutti soprattutto per la resistenza
E la pazienza
Grazie davvero siamo giunti veramente alla fine gli ultimi due minuti per i saluti di Pierluigi Di Piazza e scusate davvero s'abbiamo sforato così tanto è grave ringrazia profeta anche per ringraziare Leonardo fiorentini per la regia tecnica la sua immensa pazienza
Mariah colano per le norme pazienta tutto il lavoro fatto per realizzare questo convegno
Care amiche
E amici di Icaro il mio saluto amichevole e cordiale ed estendere naturalmente a tutte le persone presenti a Franco Corleone
Care amiche e mi si dica no sì
Il mio saluto amichevole cordiale da estendere naturalmente a tutte le persone presenti a Franco Corleone in particolare
Sono dispiaciuto di non poter essere presente ad un convegno così importante
Preparato con impegno e cure speciali
Davvero mi complimento dal profondo con voi senza nessuna enfasi e retorica
Il titolo di per sé per me è già uno spunto di riflessione perché mi richiamo al volto
Certo riguarda la ristrutturazione del carcere di via Spalato a Udine ma immediatamente richiama in stretta corrispondenza i volti delle persone detenute i loro nomi le loro storie tre Bollate
Nella mia vita di uomo e di Prete la situazione delle carceri è sempre stata presente certo con i miei limiti e nelle qualche ipse
Abbiamo ripetuto più volte ma non deve diventare una frase fatta che la civiltà di un Paese si connota da come vengono trattati i detenuti
Certo ci sono esperienze positive
Ma lo sguardo generale porta giudizi severi inappellabili
Abbiamo vissuto con la guida verde sensibilità e l'impegno straordinario di Maurizio Batistuta diverse esperienze per diffondere e la cultura e la pratica della pena rieducativa
Di pene alternativa al carcere di una presenza propositiva all'istituzione penitenziaria
Nel centro Balducci tanti momenti culturali compresenze speciali
Ricordo una fra fra tutte l'affidabile profondo e competente dottor Marega
Ricordo che Maurizio Fazio non sempre è possibile per accompagnare un detenuto perché lo stesso potesse esprimere i suoi tessuti
Quando ho saputo di questo progetto di ristrutturazione ho pensato al libro con gli scritti di Maurizio a cura di Roberta casco e Franco favole Corleone per il quale ho avuto l'onore di scrivere qualche pensiero di presentazione
Via Spalato
Il titolo storie sogni dal carcere di Udine
Questo progetto mi pare un sogno che sta per realizzarsi
Il progetto di ristrutturare un carcere significa attenzione chi vi abita
In una città visse dice in una città ci sono continue ristrutturazioni ma quella del carcere si pone come segno di speranza e per una parte anche di contraddizione
I luoghi parlano e ce ne segnala in modo appropriato gli architetti
Che appunto con i loro progetti comunicano una visione del mondo della realtà della vita delle relazioni dei luoghi in cui sono vissute
La ristrutturazione del carcere segno di civiltà di umanità per tutta la città
E prima di tutto per le persone detenute
Ricordo che il giorno conclusivo
Domenica venti settembre due mila nove nel convegno del centro Balducci a cui al cui progetto aveva collaborato all'Ordine degli assistenti sociali del Friuli Venezia Giulia
Siamo partiti in pellegrinaggio laico della piazza di Zugliano da sotto Company campanile per recarci prima nell'ex ospedale psichiatrico di Sant'Osvaldo poi nel carcere di via Spalato
Con noi c'è anche l'amico don Luigi Ciotti
Il tema generale
Diritti umani uguaglianza giustizia sociale verso faro planetaria
Si cercava di evidenziare che nell'ex ospedale psichiatrico con la profezia di Franco Basaglia la liberazione avvenuta appunto con le prevedibili difficoltà
Con la sua intuizione e pratica di ricondurre la sofferenza nella relazione alle persone e che nel carcere di via Spalato non è avvenuto quello che si attendeva pur considerando la disponibilità e l'impegno di tante persone
Dopo i diversi passaggi comprensibili riguardante permessi i numerosi per Tecce tanti hanno riempito la palestra del carcere
Sentivamo dividono momento significativo alla cui profondità e ricchezza hanno contribuito diversi interventi a cominciare da quelli dei detenuti
Ho desiderato condividere questi frammenti di riflessione per dire perché
Anche se non fisicamente sono presente e sono in attesa di leggere le vaste esperienze e competenze i contenuti di questo convegno molto molto importante
Con cordialità Pier Luigi
Grazie alle nuove aggiunte parla per la resistenza per la partecipazione e ci vediamo domani mattina alle nove per contro eseguire i lavori