Vivere bene, una domanda politica. Cultura, ambiente, economia, politiche sociali

Lo Leone
Buongiorno buongiorno a tutti sono contento che stiamo per iniziare questa questa chiamiamo l'avventura questa due giorni di lavoro
Sono Giulioli presidente della cooperativa sociale la Fenice di cui poi dirò qualcosa
è una un giorno sono due giornate secondo noi ricche ricche di impegni Marie che speriamo ne siamo convinti di contenuti
Allora voglio iniziare subito
Salutando chi ci sta seguendo a distanza come sapete la prima sezione in una sezione esclusivamente on line mentre altre potranno essere seguite sia a distanza che in presenza qui alla
La convento monastero lamenta di Albino
Allora un grazie innanzitutto a chi sta rendendo possibile
Quello che vi proporremo in questi due giorni
Garrison possibile in modi diversi la Fondazione della Comunità Bergamasca ci ha dato un contributo importante che ha acconsentito ci sta dando un contributo che
Ci ha consentito di avviare questa questa progettualità come vedrete piuttosto impegnativa e la ringrazio anche perché non solo accettò a suo tempo la nostra proposta
Ma anche ci diede il tempo di realizzarla perché il pensiero che ci concretizza oggi è del due mila diciannove unanime che sembra oggi lontano quasi un'altra era geologica quindi erano qualcosa che avremmo voluto realizzare nel due mila diciannove
E che poi la la pandemia di fatto ha bloccato e ci porta oggi nel due mila ventuno a non riuscirà a proporre quindi un grazie alla Fondazione Comunità bergamasca un grazie alla Camera di Commercio questa iniziativa rientra in una serie di di proposte che Confcooperative Bergamo sottopone all'attenzione del contributo camerale sui temi della cooperazione e questo sarà un altro degli oggetti molto molto ricorrente all'interno di queste sessioni di lavoro
E un grazie ai ai promotori innanzitutto di questo di questo evento che tra poco andrò a presentarli entro due
Prima però darei la parola al sindaco di Albino che ci ospita che ospita i lavori che ospita questo convento e che invito a salire
Un grazie comune all'amministrazione di Albino perché ci hanno concesso il patrocinio patrocinio perché si stanno sostenendo in questi anni uno dirà coi la Presidente Associazione diaspora in una serie di iniziative perché in questo due giorni ci ha messo a disposizione gratuitamente il bell'auditorium per l'evento finale qui fin d'ora invito tutti invito tutti a partecipare
è un comune che sentiamo vicino che speriamo sia ancora più vicino nel prosieguo di un lavoro che di tipo culturale ma anche di recupero di un posto come monastero che ci sta ospitando e che ha il suo pregio la parola Fabio terzi che ringrazio ancora
Sì grazie
E Buongiorno a tutti
Per me è un piacere anche un onore dare l'avvio a questa due giorni di riflessioni di confronti di studi sulle vivere bene
Inquadrato declinato nelle molteplici prospettive della cultura dell'economia dell'ambiente e del sociale
Come chi mi ha preceduto viaggia anticipato ci troviamo in un posto speciale
Questo è un ex convento carmelitano detto della Ripa Desenzano al Serio di Albino
Il nucleo originario risale al mille quattrocento per secoli è stato importante centro culturale ed economico un crocevia di incontri di scambi di relazioni recentemente è stato restaurato e valorizzato grazie all'impegno
Alla volontario dire anche un pizzico di incoscienza da parte proprio dalla cooperativa sociale la Fenice che la principale promotrice di di questo di questo evento
E finalmente questo luogo si è riappropriato di questa centralità di questo ruolo e questa funzione originaria di macchina di fabbrica della cultura ritengo che sia davvero quindi stimolante partire da queste mura
Per aprire una stagione di confronto di studi su questo importante tema del vivere bene
C'è chi può investe non solo la nostra sfera personale individuale ma anche quell'orizzonte comune entro cui tutte le nostre individualità si inseriscono e si mettono in relazione sì monumenti stiamo vivendo un momento unico non solo come comunità di Albino dalla Val Seriana comitati ma come tutto il mondo siamo di fronte a una crisi ambientale climatica anche in una precedente a cui dobbiamo dare subito una risposta
E questa crisi si intreccia con una forte pandemia un'esperienza che pensavamo di aver consegnato i libri
Di storia al centro c'è sempre l'uomo c'è sempre la sua società protesa sempre desto il conseguimento di questo vivere Dini
Ci sono crisi problemi ma ci sono anche risposte opportunità chi visto che il parterre negli oratori e numeroso soprattutto autorevole in multidisciplinare quindi davvero auguro a tutti un buon lavoro e ringrazio in anticipo
Per quegli aiuti quei contributi preziosi che ciascuno ci saprà dare in queste in questi due giorni di di riflessione di incontri e di confronti
Io faccio i complimenti ai promotori di questa due giorni primis la cooperativa la Fenice Confcooperative Bergamo l'associazione culturale di ha forato è un po'l'anima di questo centro culturale che il monastero della Ripa e poi c'è un altro grande sostenitore che la Comunità montana dalla Val Seriana
Poi ci sono anche altri parte nati con lavoratori come il Mulino ed ai sostenitori importanti abbiamo citato la Fondazione Comunità bergamasca che è sempre presente per iniziative di questo tipo cui si impresa sociale e la Camera di Commercio Bergamo ancora un buon lavoro a tutti
Che grazie
Grazie grande sindaco
Ovviamente
Spero che
Come Socrate spiegava bene noi sappiamo distinguere tra l'incoscienza il coraggio e quindi che il de l'augurio che ci ha dato sia propedeutico appunto una ripresa di una progettualità molto importante
è già stato citato fra i promotori c'è la Comunità montana Valle Seriana chiamo Filippo serva Ali che l'assessore alle politiche sociali del lavoro famiglia istruzioni dalla Comunità montana mia mente comune abbiamo la Comunità montana credo che le riflessioni che faremo in questa due giorni lungamente interrogato chiamano un po'a a raccolta e sollecitano la politica le istituzioni locali a prendersi carico fu ancora di più di quello che ha sempre fatto Valle Seriana da questo punto di vista una storia molto importante che fosse che l'ha conosciuta solo per la pandemia non conosce
A riprendere in mano la storia e rilanciarla sul vivere bene Filippo osservare
Sì grazie grazie Lucio grazie a tutti i grassi a chi sta ascoltando in streaming
Parlo anche a nome del presidente Gianpiero Calegari e che e l'altro presidente appunto dalla Comunità montana
Sono già stati fatti ringraziamenti volevo solo fare un piccolo pensiero rispetto a quanto è importante per un territorio questo in con l'incontro di oggi e questo due giorni quanto importante proprio perché la riflessione
Sul futuro io quando con la cooperativa la Fenice Viafora abbiam discusso di questo percorso
Si è inserito all'interno di un percorso che come le comunità montane abbiam cercato di avviare rispetto a pensare il futuro di questo territorio
E pensare al futuro del territorio passa fondamentalmente proprio dal dal parlare del ragionare dalle riflettere su su sulle basi che costruiscono un futuro
La prima base che non è nel nelle scritte nelle nei messaggi di questo percorso che trovate nelle nei documenti preparatori
Giungere un concetto di avere a cuore la valle
Ecco la vera cuore qualche cosa è un elemento fondamentale per costruire per fare costruire relazioni che portano far ridere bene ecco noi credo come comunità montana qualcuno lo sapete parte da Ranica arriva a Valbondione quindi è un per i propri oltre centotrenta mila abitanti con oltre improprio municipalità sopra il proprio diciamo
A un tratto comune a un tratto comune che appunto è serio quindi questo essere in questo percorso in questa valle ecco che da questo punto di vista noi riteniamo che attraverso un percorso che parte oggi è partito diciamo già anche prima all'interno degli del pensiero della Comunità montana cioè quello di costruire un futuro un piano socio economico di questo territorio
Io sono un po'un vecchio della politica anche in questo territorio per e-mail mi si discuteva negli anni ottanta quando i temi dello sviluppo socio economico del territorio erano un po'pensati c'eran dei momenti di discussione per costruire il futuro ecco
Credo che il percorso che stiamo avviando tubi avviato con diciamo dopo la pandemia come comunità montana
L'incontro di oggi ci porta a sviluppare un pensiero per il la l'evoluzione di questo territorio
E fondamentalmente l'evoluzione da un po'di tempo si si parla di come deve essere un'evoluzione del territorio non voglio già da delle risposto da delle soluzioni ma
Delle riflessione e centrale secondo me è grazie anche a tutto l'evoluzione oggi dalla comunicazione del sapere della conoscenza
E questo sviluppo blocca le che è un po'messaggio che negli anni nota novanta nasce con questo concetto
Per poter costruire future bisogna avere delle basi delle dei radicamenti forti ed un pensiero altrettanto forte ecco che questa visione questo pensiero noi oggi possiamo possiamo portarla avanti
Abbiamo bisogno di riflessione per poter costruire un percorso e questi due giorni saranno momento di riflessione
E insieme dobbiamo mettere a a fattor comune due elementi giungo due elementi rispetto a quelli che verranno poi sollecitati evidenziati tra oggi e domani il primo il tema dello sviluppo
Lo sviluppo è diverso da crescita ce lo spiegano bene poi Zamagni il professor Zamagni su questo tema
Sviluppo e togliersi le catene sviluppo vuol dire liberarsi ecco che allora la dimensione di un territorio se si libera da dei vincoli e guarda oltre riesce a costruire il suo futuro e l'altro è la la perché il termine coesione
è un territorio la Valle Seriana è battutista gli abitanti e come territorio decisamente molto più grande della città di Bergamo e dal punto di vista delle sistema lavorativo organizzativo territorio qualità della vita oggi
Non ha niente da invidiare rispetto a tanti altri territori della nostra provincia ma anche di tutta Italia quindi ecco che la coesione territoriale diventa elemento importante abbiam risolvere montani abbiam bisogno del fondovalle abbia bisogno
Di un percorso che ci consente di costruire un futuro
Ecco credo che queste due giorni c'era un po'la base per costruire questo percorso di futuro avremo dei relatori importanti presidente nazionale dell'Uncem piuttosto che direttore del Centro studi di gridi di Banca Impresa quindi con uno sguardo anche verso il futuro e guardato anche da fuori credo sia importante per costruire il nostro percorso grazie
Grazie grazie osservarli sono parole si orienta Roma colto subito l'occasione per segnalare perché chi magari è collegato l'imposta
Tenerlo nota purtroppo abbiamo un cambiamento di programma
Per cui il presidente nazionale delle comunità l'Unione delle comunità montane interverrà non è l'inizio della sessione pomeridiana come avevamo previsto ma per un impegno istituzionale è costretto a anticipare il proprio intervento quindi l'invito fin d'ora a seguire tutta la mattinata e mettere in conto un piccolo ritardo diciamo così del partner all'ora del pranzo in modo che possiate seguirà che questo intervento
La parola adesso a Giuseppe Guerini presidente di Confcooperative Bergamo uno tra i promotori che naturalmente come cooperativa sociale lo sentiamo innanzitutto vicinissima al Consorzio solco del Serio che qui il l'organizzazione che consente alla cooperazione sociale di agire in maniera coordinata Confcooperative Bergamo e la nostra organizzazione di rappresentanza di riferimento è la sentiamo sempre vicina poi Giuseppe Guerini anche un legame suo come Rizzoli quindi naturalmente è una vicinanza ancora più vicina la parola e e grazie si può
Grazie prima dell'uso grazie tutti davvero un'occasione molto importante questa che avete organizzato che noi ci siamo onorati di diminuire gli dico rumore in quanto operative
Noi da tempo sosteniamo che una delle caratteristiche delle cooperative di essere imprese residenti molta letteratura dall'impresa inglesi gli enti a un piace fare imprese residenti cioè imprese che abitano i vuoti
Il culture l'attenzione luoghi e oggi di di sì ma rilevanza per cui anche simbolicamente il fatto di trovarci in Val Seriana
Di trovarsi all'interno di un mostro Monastir orchestratore riqualificato in restituito al territorio e ci dice
Dell'importanza riavere nei luoghi siano buoni propulsivi quando questo bastone nei monasteri ha questa caratteristica è di essere sempre stato buoni
Di
Promozione dello sviluppo sostanzialmente nuovi che corsi di cultura di pensiero poi ciascuno secondo le proprie vocazioni omissioni orientato più da una parte e dall'altra una cena sempre anche una dimensione fondamentale alle cooperative che la divisione del lavoro e pensiamo colto lavoro caratterizzanti l'identità della Valseriana il tutto questo territorio ma e quindi lavoro come dei motori interpretare la cultura qui oggi la cultura l'importante è che questa due giorni abbia queste queste parole cultura ambiente economia e sociale
La cultura e sempre più un settore trasformazione economica
Perché oggi non si fa economia si rivolge un pensiero culturale ma voi anche l'economia se volessimo andare in fondo più come dire speculativa a dietro un bensì è una cultura quello che noi vogliamo proporre anche io oggetto di questa riflessione che il cultura degli uomini come punti di partenza per costruire uno dimissioni di sviluppo
E cosa ad esempio lo sviluppo locale sennò una criticità che ha dentro l'inclusione e l'inclusione sociale ovviamente è una delle missioni importanti cioè le cooperative particolari per le cooperative di Bergamo che sono in larga parte cooperative sociali ma del resto la missione sociale delle cooperative una missione che riguarda tutto intero movimento cooperativo
E poi c'è questa verrà questo grande tema che il tema dell'ambiente oggi lì aspettative maggiori di crescita economica che arrivano anche da dall'Unione Europea riguardo alla capacità di trasformare la nostra capacità di fare economia in alleanza con l'ambiente gli della sostenibilità della transizione
Un'attenzione vera resurrezione energetica simbolo oggi guardate non solo con una difficoltà uno un obiettivo indispensabile dare sostenibilità al futuro ma sono anche grande occasione
Di crescita economica e però l'ambiente inglesi senza un'attenzione illusione dei nuovo
E nel sociale rischia di essere sostanzialmente solo operazioni di facciata perché non è possibile immaginare una sostenibilità ambientale in un ripensamento degli ambienti senza immaginare un pensiero sui sulle persone che abitano i luoghi ieri sera Cina fatta un palloncino questa riflessione dei degli esponenti di un rappresentante del che ha provveda
Forse tardi
Di Pontedera chiaro in che modo di vedere in queste serate e diceva la qualità di una piazza non è dato da quanti soldi si investono a strutturare lavorò Huapi glielo pulita anche ma dipende dalla qualità delle relazioni che su quella piazza su quel luogo si possono istaurare con le cooperative vogliono essere sostanzialmente una parte della costruzione
Di questa qualità dei luoghi che questa occasione di riflessione così importante cubano dei partner di altissimo livello ovviamente vorrei citare l'importanza della presenza della casa editrice il Mulino chiede uno di riferimenti della cultura italiane dal punto di vista la cultura della circa scientifica in campo sociale in campo economico in campo diritto pubblica amministrazione bene
Non ho favorito abbiamo occasione poi ritornare su questi temi nei prossimi cinque giorni uno una un piccolo riferimento ancora proprio a quello che stiamo vivendo in questo momento una connessione cioè la dimensione dei vuoti e dall'emissione del digitale questa possibilità di utilizzare le tecnologie per gli significare anche i luoghi il modo in cui noi portiamo i voti grazie quindi per questa occasione ovvero Putin buon lavoro e ci vediamo certamente fa questo pomeriggio e domani ancora craxismo
Benissimo grazie grazie per la vicinanza anche Confcooperative Beppe Guerini
Beh è un'iniziativa come questa ovviamente cammina sulle gambe i tanti soggetti
Mi piace pensare riflettevo questa mattina al fatto che la ricchezza dei contenuti espressione della ricchezza di un pensiero devo dire con un termine antico ma anche molto nuovi così sistemico
Vedete dai promotori istituzioni organizzazione del privato sociale
Ma c'è anche un'associazione è un'associazione culturale che per definizione è una unione di persone e questa due giorni che abbiamo
Deve molto alle persone dell'associazione dia forate le molto la sua Presidente Alessandra Pozzi che invito a a raggiungerci deve molto ai suoi soci
Ringrazio subito qui Lucca Blumer che ci sta dedicando un supporto organizzativo che insieme al nostro regista Simone dell'associazione di anfora ma ormai lo sentiamo Micco quasi quanto loro Giovanni Collinetti
Ci rende possibile la gestione organizzativa ma non è solo questo perché l'associazione di anfora lo dimostrano i programmi
Le proposte che in questi anni ha fatto un'altra un po'anche su sollecitazione su spunto sul sostegno della cooperativa la Fenice
è un po'il nostro punto di riferimento come cooperativa di tipo culturale di pensiero
Non è sempre facile trovare il tempo in chi gestisce servizi per pensare avere a fianco un associazione che invece come mission a questo l'elaborazione culturale il pensiero è fondamentale anche perché un'impresa sociale come la nostra
Grazie alle Sandra che in questi giorni ma forse potremmo dire in questi mesi hai lavorato a tempo pieno per questo progetto naturalmente
Senza remunerazione
Grazie Alessandro
Chi ci ascolta ci sta ascoltando anche da lontano allora è cominciato tutto da da un convento convento che era nato sulla base di un miracolo mille quattrocentoquaranta mila quattrocentosessanta
Più o meno e questo miracolo in fin dei conti va avanti se questo commenta sta un pochino riprendendo riprendendo a ridere insomma non si è ancora stancata di fare i frutti
Ed è la prima dimostrazione secondo me di quanto sia lungimirante e parlo naturalmente con i signori della finanza investi mento sui beni che la cultura sui luoghi della cultura
L'associazione di ancora è partita proprio da qui da andando a questo luogo ed è partita da da Edison in una cooperativa dei bisogni concreti dei bisogni
Legati al fare ci è sempre sembrata che il fare avesse bisogno di un pensiero che il pensiero però da solo
Poco potesse senza il fare che illuminava anche alcuni obiettivi per cambiare un pochino il mondo
è l'associazione che ha fatta entità da un manipolo di di poche persone si era nella nel due mila dieci tra cui professor Carlo Sini che tra poco avremo il piacere di ascoltare e tra cui il professor Fabrizio persi con ed è sempre stato l'anima
E anche se ci ha lasciati il tre maggio del del due mila e venti a casa del Codice io posso tranquillamente sostenere che e proprio qua è nel nostro lavoro in questo gesto che stiamo accennati avevamo cominciato insieme a lui nel due mila diciannove
Abbiamo detto già farà la differenza siamo partiti a fare la differenza dalla gestione del passato
Perché non abbiamo voluto restituire e quando dico abbiamo naturalmente intendo innanzitutto alla cooperativa sociale finisce ma poi anche le istituzioni che in questi anni ci hanno dato un po'di ossigeno e naturalmente anche l'Associazione mia farà dicevo abbiamo voluto a fare la differenza perché noi non ci interessa fare di questo luogo un bel monumento piacere vuole un'operazione di restauro elegante no non è questo che ci interessa
Vogliamo davvero che questo luogo torni ad essere uno spazio di confronto di dialogo di pensiero torni ad essere quello che stiamo facendo adesso perché se c'è un senso è proprio questo
è e deve essere di nuovo la casa di persone che si confrontano che trovano esercita la ragione ci sta ancora molto a cuore la ragione che ha bisogno di tempo di spazio di un luogo di una casa
Una ragione che ne abbiamo sempre creduto essere un'area giovane a pensionata perché senza la passione e mi sembra che questo luogo messi a dimostrazione non si va proprio da nessuna parte
Il che non vuole dire che siamo dei folli così sognatori e basta perché anche questo non basta per cui è chiaro che vorremmo che questo fosse il numero zero di futuri
Come dire ampiamente di questo percorso e fortemente abbiamo bisogno da qui in avanti di trovare qualcuno che ci dia una mano a proseguire questi mattoni che abbiamo S uno per uno bisogna arrivare al tetto questa innanzitutto il primo e più urgente messaggio che la mia associazione vuole fare allora questo percorso questo percorso è iniziata nel due mila diciannove quando il professor Marzano che un amico dell'associazione diaspora
Ci ha presentato il Mulino Antonella Sarandrea è venuta qua agguato questo luogo
Ha abbracciato la nostra idea di voler fare qualcosa di concreto per il territorio e così è nato appunto il il Progetto eviterebbe in una domanda una domanda politica
Allora la differenza la differenza più grande per mesi fa ancora con la cultura la cultura che è la cultura che la coltivazione di questo giardino che ha il mondo e cioè tantissimo c'è tantissimo da fare
C'è tantissimo da fare anche per far capire che la cultura serve serve alle pratiche acculturati interessante e piacevole lì capire affascinante
Ecco io penso che la selezione che l'abbiamo fatto di persone che provengono questa volta più propriamente nei campi della cultura questa mattina poi Lucio appunto ci guiderà e poi nel pomeriggio di sabato è stata fatta proprio immaginando qualcuno che ci possa far capire no quante interessanti sia capire perché pensa che siamo qui un pochino anche per anche per questo quindi grazie a tutti grazie a chi c'è ai vicini e lontani e grazie a tutti i volontari che hanno lavorato tantissimo per arrivare a questa
Grazie grazie Alessandra
Ascolto le parole mi risuonano tante cose dicevi siamo arrivati al tetto quindi effetti siamo un po'della parte più alta di questa struttura e a proposito di miracoli ve ne dico uno che a un certo punto ci ha messo in crisi
Voi sapete quanto è difficile in questo periodo
Troverei cose molto semplici su apparentemente come impresa che portano avanti dei lavori ecco dopo quattro cinque mesi che stavamo con i nostri col supporto dei nostri architetti cercando qualcuno che facesse ancora un segmento molto importante
Nel chiostro che abbiamo a fianco ieri ci telefona di tanto mani veniamo cioè quindi oggi ammontare poi il ponteggi quindi ve l'ho detto grazie siamo felicissimi ma Fini interventi perché altrimenti avremmo avuto in contemporanea il suono è vero che i bergamaschi sono famosi per essere dei muratori
Ma questo sottofondo ci avrebbe dato il senso del lavoro in corso Mazzi avrebbe disturbato però non voglio prendere come come posso dire un auspicio perché da lunedì in avanti questo convegno ha rilanciato anche l'attività di base
è già stato detto
Casa editrice il Mulino non sta certo a Berio la molto sesso che rappresenta rappresenti perché tutti noi la conosciamo i giardini mi ha richiamato l'importanza è molto chiaro dalle parole di chi mi ha preceduto che noi siamo innamorati dei luoghi siamo innamorati del nostro luogo ma non abbiamo un approccio localista
E questo ci consente di guardare
Oltre connettere una valle che non è uno a valle separata dal mondo anzi una valle immersa influssi globali
Che vanno pensati e allora io sono molto contento che sono molto grato alla casa editrice il Mulino il professor Marzano che ci ha aiutato ad entrare in relazione perché comunque è stato presenza noi riusciamo a dare visione il contenuto questa connessione la parola ad Antonella Sambre che era responsabile della comunicazione degli eventi dalla casa Editrice il Mulino che porta il suo saluto grazie
Per
Deve accendere il microfono
Vediamo su ma Platnick che al così automatica ecco una buona giornata da da Bologna come sapete il Mulino avrà sede a Bologna una buona giornata
Che abbiamo atteso da tempo è già stato ricordato ma lo ricordo anche da parte nostra una programmazione che parte appunto oltre due anni fa ricordo gli incontri a Bologna per Gamo ci siamo trovati a metà strada Milano insomma
Veramente credo che tutti quanti abbiamo messo tanta energia e tanto entusiasmo e credo che questa sia la parola giusta per molti di noi
Per per poter arrivare a questa a questa giornata
Una giornata che avvia dei lavori e credo che l'augurio più importante che almeno da dal nostro punto di vista si possa fare a questi lavori sia che questo venerdì e sabato e domenica non terminino sabato sera ma che diventino diciamo come dire un forieri di di di prospettive future che siano quei giornate ricche di di suggestioni che servano davvero a costruire un percorso per vivere bene e oserei dire anche per vivere meglio e quindi è un impegno di di tutti voi
Noi saremo un po'ancelle in questo in queste giornate appunto a questo proposito ascolto le le prime relazioni poi prendo l'auto nell'intervallo di pranzo vi raggiungo con davvero piacere gioia insieme
A a Valentina posti con la quale abbiamo lavorato a questa avventura come diceva luce mi piace molto questo termine e quindi e diciamo approfondimenti e altre riflessioni crespelle potremo fare magari nel domani nel pomeriggio dopo aver ascoltato le relazioni che saranno certamente appunto Corriere di di novità per vivere meglio per vivere e per vivere bene
Buon lavoro intanto grazie
Grazie mille Antonella buon viaggio che aspettiamo quindi lungo la giornata naturalmente tra i promotori c'è la Fenice
La Fenice di cui io sono presidente
Da da un anno quindi di cui non raccolgo i meriti storici di questo territorio una cooperativa sociale che nato nell'ottantanove
Si occupa storicamente di vari settori come cooperativa sociale di tipo A dell'infanzia gestiamo dei nidi nostri in collaborazione con i Comuni
Su incarico dei comuni abbiamo una grossa esperienza nel campo della disabilità dell'inclusione a tutti i livelli dalla scuola
Fino alla dimensione residenziale da qualche anno siamo impegnati sul fronte dell'accoglienza di richiedenti protezione internazionale e molte altre cose è chiaro che se la cooperativa sociale oggi è tra i promotori riesce a fare questa iniziativa insieme ai partner che avete conosciuto e perché poggia sulle gambe dei suoi soci e quindi permettetemi anche in questo caso di ringraziare il consiglio d'amministrazione il direttore
Tutti i collaboratori i soci che nel loro quotidiano non solo fanno stare in piedi questa cooperativa ma anche producono quel tessuto di pensieri che poi a un certo punto la cooperativa ha sentito il bisogno di trasformare in un'elaborazione anche di natura culturale e su questo si è innestato quel progetto di di anfora di cui la presidente Alessandra Pozzi viaggia viaggia parlato quindi la Fenice contenta
Ed è l'ultimo promotore di cui vi volevo parlare in prima persona adesso entriamo un po'nel vivo della della mattinata chiedo conferma si vedo subito che c'è il professor Carlo Sini che già già collegato da noi già collegato con noi allora è stato accennato questa per noi è un'edizione zero
Di qualcosa che vuole avere una sua continuità nel tempo non vuole essere un'iniziativa estemporanea la le sessanta dicevo non vuole essere una ricostruzione di un monumento
Vuole vuole avere uno sguardo che si riprodurrà noi abbiamo da questo punto di vista immaginato un'articolazione di due giornate che si muove un po'cavallo da una parte all'obiettivo di farci comprendere questo questa visione generale che abbiamo provato racchiudere nella nel titolo vi sarebbe in una domanda politica dall'altra proverà
Proverà invece a
Mettere a fuoco uno dei punti di vista che noi vogliamo vogliamo approfondire quello appunto del luogo dello sviluppo di un luogo di uno sviluppo di un territorio nella sua connessione col contesta
è tempo però di a questo punto entrare nel merito e chi meglio del professor Carlo Sini un filosofo che abbiamo già ricordato ci è stato vicino da tanti anni
Veda da un certo punto si guardiamoli biografie da da decenni perché
Ho avuto il piacere di di ascoltarne le elezioni quando ero ero iscritto a Filosofia a Milano e il Presidente
Che purtroppo abbiamo perso l'anno scorso è stato avuto molte occasioni di contatto di lavoro comune anche Carlo Sini non ha molto bisogno
Di essere presentato è stato professore di filosofia teoretica all'Università Statale di Milano e membro dell'Accademia dei Lincei
Studioso sappiamo del pragmatismo americano Fenomenologia e negli ultimi decenni nell'ultimo decennio ha sempre approfondito un approccio teoretico
Tra scrittura filosofia filosofia delle pratiche non è certo
Non è certo compito mio sintetizzando il pensiero ultimamente Cello per un'operazione di
In Cyclopaedia del sapere filosofico che davvero molto interessante nella quale si vede la scienza litica la politica e l'economia dialogare
Quindi non star non non mi metto neanche citare i suoi libri
Che sono studiati e tradotti un po'in tutte le parti del mondo per noi è anche un amico Segni se mi posso permettere una parola un po'un po'forte ma quando uno sperimenta una vicinanza vera è difficile non usare questa parola quindi o sono molto riconoscente per quello che ha fatto per quello che sta continuando a fare nella nell'ascoltare i nostri inviti alle nostre richieste di portare la sua riflessione
Del resto la Fenice la cooperativa un po'anomala da un certo punto di vista perché se uno statisticamente con tassi laureati di filosofia
Che sono che hanno attraversato la sua organizzazione si potrebbe pensare che la statistica non sempre non sempre Bosco Emanuele
A partire dal presidente Fabrizio per sito che purtroppo abbiamo perso l'anno scorso e che appunto era laureato in Filosofia e ha trasmesso questi era insegnante di filosofia e ha trasmesso tutto questo interesse questa e questa volontà di interpretare il lavoro sociale
Non in chiave esclusivamente sociale allora non mi dilungo molto sappiamo che il professor Sini alla dote rara di prenderci per mano dall'inizio di un problema e condurci avanti anche a dare punti di arrivo che non sempre ci aspettiamo
Sono sentieri di pensiero e di pratiche forse qui la parola e anche fuori posto
Il titolo che gli abbiamo proposto che poi il titolo della nostra rassegna gronda possiamo dire di Filosofia perché vivere bene domanda politica sono tre come posso dire a loro volta Croci della filosofia quindi io ringrazio ancora
E passo la parola al professor Sini per il suo intervento al termine dell'intervento
Mo'vediamo se riusciamo anche a raccogliere qualche osservazione qualche domanda presso chi ci sta ascoltando che gestiremo con quello che ci consente la tecnologia confesso Sini a lei la parola grazie ancora
Grazie a parte ci davamo del tu
Ci sente la mia voce normale molto bene si sente molto bene allora cominciamo senz'altro cominciamo
Appunto dall'adozione di vita buona
Di vita buona ma io prenderei questa nozione alla luce non della nostra abitudine sociale della nostra struttura sociale ma alla luce di come hanno pensato la vita buona
Quelle che si sogliono chiamare le pulsioni originaria cioè le popolazioni predica vitalistica ecco diciamo così partirei da una citazione molto bella
Di cosa pollo di in un libro pubblicato dalla Jaca Book dal futuro indigeno la sfida delle Americhe che dice così le popolazioni originarie
Oltre ad avere in comune l'elevato livello di povertà certo sono povere ma non miserabili questo è da sottolineare
La povertà è una cosa l'essere invece in una situazione miserabile come sono condotti in vari luoghi del mondo tante popolazioni sono tutt'altra circolazione le popolazioni originario andrà davvero in comune l'elevato livello di povertà agli alti tassi di mortalità e di emarginazione sociale si distinguono però per la loro antica cultura solidaristica comunitaria
Per il rapporto privilegiato che hanno avuto da sempre con la natura
Con la terra la Madre Terra la pace la mamma
E proprio per questo lottano per evitare lo sfruttamento senza regole dei loro territori
Da parte delle grandi imprese multinazionali del mondo cosiddette emancipato sviluppato dove lo sviluppo Isma'quantitativo e consumi visto del capitale la fa da padrone
Il capitalismo ha dato vita al consumismo sfrenato alla distruzione dell'ambiente e della vita mi ha favorito stragi nelle varie forme di vita e nello sviluppo
Della biodiversità beh questo è una dichiarazione di guerra abbiamo già del tutto quello che fondamentalmente appartiene al messaggio che ora io cerco di trasmettere ecco a questo stato di cose naturalmente ci sono movimenti di lotta in varie parti del mondo in Brasile nel nel Messico in Indonesia in India
Nel continente sudamericano dove sono in espansione movimenti che si sono definiti incentrati sul concetto di buen vivir ecco che il tema della mia conversazione
Buen vivir dice ancora Vasapollo è un paradigma
Che raccoglie in sé conoscenze e tradizioni del mondo Dino e del mondo occidentale e uniscono per adattarle al contesto della società moderna cioè non è una visione con la lo sguardo rivolto all'indietro non è un brutto utopistico tentativo di tornare a mitiche radici diciamo così solidaristiche no è un tentativo di mettere insieme questa tradizione del buen vivir
Con la vita in contemporanea con le esigenze del mondo capitalistico del mondo industriale sono certamente esigenza assolutamente comprensibili nove e utili e importanti
Laddove non producono danno laddove non producono devastazione
Paladino che raccoglie in sé conoscenze tra visioni del mondo antidoto e del mondo occidentale e definiscono le uniscono per adattarle al contesto di una società moderna
La società moderna che ancora non c'è diciamo così in cammino forse no
Quindi l'arricchimento senza limiti per esempio è incompatibile con il buen vivir io lo direi a modo mio
Gli scambi del commercio appunto la logica del mercato che allo scopo di produrre il capitale finanziario punto e basta
Cioè conta solo ciò che si può tradurre in capitale finanziario queste il veleno di questa società nella quale viviamo
L'orrore la trasformazione negativa il che non significa condannare né il mercato né la produzione industriale su perché sono cose buonissime se liberate da questa sorta di veleno
Che le infetta dall'interno
Chi volevi dire quindi è un paradigma che raccoglie conoscenze e tradizioni del mondo andine occidentale ma l'arricchimento senza limite è incompatibile con il buen vivir non vedremo mai bene sequestro il modello di sviluppo
E oggi stiamo vivendo una situazione nella quale essendo questo il modello di sviluppo
I tentativi li propositi di risanamento dell'ambiente mondiale gravemente minacciato risultano allenatori o utopistici cioè se non si cambia il modello non si trova modo di frenare di fermare la devastazione
E lì ma tenga eccetera eccetera bisogna sempre come dire
Ricordare che il mercato ma avremo modo di tornarci mercato tante virtù certamente ha portato la ricchezza in giro per il pianeta certamente ma non produce né anche una boccia da qua neanche una
Allora
Questa arricchimento senza limite incompatibile con il Guerrieri rei quindi il mercato che è uno degli strumenti per l'arricchimento deve trasformarsi radicalmente
Deve convertirsi in un'attività economica subordinata rispetto delle persone e allo sviluppo socio solidale in armonia con la natura e i concerti sono molto semplice non sono sono finalità precise
Rispetto alle quali la struttura diciamo così industriale capitalistica neo capitalistica la struttura delle istituzioni politiche comunitarie sopra comunitarie
Corsano in maniera evidente o sono inutili
Cioè sono retoriche ma poi non si possono applicare ore non solo non si possono applicare quando rivolgono diciamo così un lavoro contrario
Il paradigma del buen vivir difende il concetto che il punto di arrivo non è l'accumulazione ma la distribuzione e qua
E solidale diceva Vasapollo
Inviterei direi che è semplicissimo sciopero che la difficoltà di far loro cioè di girare le cose viste bici stravolgere questo sistema modificandolo profondamente anzitutto nella testa nel cuore delle persone
Cosa naturalmente non facile ecco io io proverò a dare un esempio
L'esempio concreto questi sono propositi molto generali molto belli
Che per carità che userebbe mettendo in dubbio
Per facile dire ma hanno ragione costoro ci si così il mercato non è per per rendere i vecchi ancora più ricchi il mercato e per distribuire i beni sulla faccia della terra in maniera maniera equa e solidale
è difficile negare che questo sia un proposito un saggio in proposito che non crea conflitti anziché
Contribuisce
Diciamo al ad alleggerirsi ma come come si può fare dove sta il nodo della situazione precaria e allora io farò un esempio che l esempio della nozione di bene comune
E come favolose Vasapollo come fanno altri scrittori che pure sono stati pubblicati da Jaca Book
L'opposizione ha in mente secca tra bene comune merci
Il bene comune quella cosa che non potrà mai diventare merce o che non dovrebbe mai diventare merci
Ecco quindi ritorni riferiva un libro di Giovanna ricoveri
Del quale riassumono i temi principali diciamo così
Agli inizi del terzo millennio scrive l'autrice le frontiere del profitto si sono spostate sui beni comuni sui beni pubblici ecco questo importantissimo
è importantissimo cioè agli inizi del terzo millennio
Gli interessi economici volti al profitto quindi volti alla mercificazione di tutto ciò che c'è tutto è merce
Ci sono rivolti proprio si sono spostati sui beni pubblici su quelli che sono beni comuni e collettivi si tratta di un patrimonio consolidato di beni naturali
Di infrastrutture di servizi il cui valore è aumentato via via grazie al lavoro
All'ingegno al risparmio delle popolazioni locali
Una ricchezza collettiva molto appetibile per le grandi multinazionali e per la finanza
Una riprova del fatto che i beni comuni non sono un retaggio del passato né una realtà che riguarda solo i poveri nei Paesi in ritardo di sviluppo nel Sud ma una realtà ambita dal capitale
E dalla finanza ecco bisogna ricordarsi
Solitamente di come è nata l'adozione di bene comune
Common law
Che è un'espressione anglosassone è un organismo ordinamento giuridico
Basato sulla legge consuetudinaria che si riferiva anzitutto quella parte del territorio che giaceva al di fuori dei confini della proprietà
Cioè c'è una parte del territorio che non è di nessuno e che quindi è di tutti e che oggetto diciamo così è soggetto del Comune della common law della legge comune
O era si riferiva a quegli appezzamenti di terra che impoverì potevano coltivare senza esserne proprietà
Infine ai diritti d'uso sulle risorse naturali quindi su quello che è comune perché ed di fatto comunella terra la colpa solo la foresta
Protetti appunto da questa legge che dice ci sono alcune zone che sono di proprietà privata e va bene vengono dalla tradizione anche se da una storia
Ci penso di violenze ma comunque sia no
Esisteva una proprietà privata ma ci sono molte cose che non sono proprietà privata appezzamenti di terreno dove tutti possono andare a fare legna
Dove tutti possono coltivare alcuni prodotti
E che non sono proprietà di nessuno diciamo così e che non non sono messi a a cultura per farci dei soldi sono utilizzati dai poveri sostanzialmente dal dalla dalla gente comune che non è proprietario di nulla ma
Oltre a questo diritto d'uso delle risorse naturali ci sono le risorse naturali stesse
Cioè il diritto da una parte di terra il diritto da parte di pascolano abbia diritto a una parte di foresta nel diritto a una parte di acqua come beni indispensabili alla vita collettiva però da tempo scrive la nostra ricoveri
Non scarto non svolge più la funzione di terzietà rispetto all'impresa i cittadini questo è il punto lo Stato si è questo marzo l'aveva capito perfettamente Brusca lo stato borghese si è e assimilato i proprietari sia assimilato
Ai agli industriali che sono proprietari delle loro aziende eccetera fatto logica comune cioè non ha svolto più quella funzione intermedia mediatrice che
Come dire tiene conto contemporaneamente dei diritti dei cittadini e dei diritti di coloro che sono proprietari che hanno delle proprietà
Che hanno dei dei fondi che hanno dei capitali
Lo Stato svolgeva una funzione moderatrice no cioè alcune cose vanno rispettate riconosciute ma anche altre cose vanno rispettate
Se lo Stato non svolge più la funzione di terzietà rispetto alle imprese e cittadini essendosi discostato dalla parte delle multinazionali del profitto monopolistico della finanza del capitale finanziario
Constatare questo è indiscutibile dato di fatto è l'importanza decisiva per comprendere come sia oggi difficile riproporre la nozione di bene comune nonostante le continue crisi del sistema capitalistico in Generali disastri
Che quel sistema provoca sull'ambiente adesso è diventato di un'attualità queste cose dette dieci anni fa sembravano ancora esagerate o ci sono al centro dell'attenzione e al centro degli incontri internazionali eccetera eccetera eccetera
Differenti modi di pensare e di operare rimangono del tutto obsoleti in favore di quelle che Vandana Shiva definisce mono culture della mente
Incapace anche solo di concepire diversità e alternative rispetto alla direzione globalizzata
Al mercato globalizzato la mercificazione globalizzata eccetera eccetera da qui la necessità di una nuova concezione della politica
è se si parte dal con dal concetto di beni comuni se si pensa che il bene comune è l'aria che so respirando che il bene comune il silenzio che dovrebbe esserci e che spesso nelle città non c'è
Dove c'è addirittura l'obbrobrio di interi quartieri
Che non si sa per quale mai motivo valido rendono la vita impossibile agli abitanti ho visto io una signora piangere e dire io non non posso più dormire la sera qua era in una zona di nolo di Mila io qui prima delle tre del mattino se va bene non riesco a dormire ma non ho i soldi per cambiare casa per andare altrove una violenza inaudita no
Che viene spacciata per attenzione ai diritti sociali ai diritti dei giovani a queste fandonie no
Che devastano la città in ogni in ogni luogo e in ogni in ogni punto che chissà perché per alcune combinazioni diventano meta
Di alloggiamento notturno nove lasciamo Sacco
Quindi di qui la necessità di una nuova concezione della politica
Cioè dal modo di amministrare le cose pubbliche
Bisogna infatti riconoscere che nella globalizzazione la globalizzazione la democrazia rappresentativa non è più in grado di assolvere da sola la funzione di una scelte quindi Beatrice ecco cioè quello che chiamiamo democrazia
Purtroppo si arrende arreso e catturato e invaso diciamo così la gli interessi puramente come dire economici
Dagli interessi del mercato dagli interessi dell'imposizione dei dei prodotti del consumo del consumo di cose di inaudite no quelle cose inaudite da cui si assiste delle università o fuori dalle città i cori
Di un volgarità di una stupidità con questi giovinotti giovinotto che si mettono in testa credono di essere così spiritosi né che in realtà stanno scimmiottando idiozie dottore c'erano
E di fronte a queste cose da democrazie ed io sento i rettori colleghi tutti desolati che dicono
Ma perché dobbiamo a cogliere comando dobbiamo tollerare questi cori vergognosi vergognosamente idioti ma anche volgari e stupidi che sono ancora contino di ore di ore nella notte
Di turbe di giovani che hanno fatto più
Hanno hanno preso dal la laurea triennale
Tra l'altro
Altro luogo di vergogna delle facoltà umanistiche ma perché dove dove stava un la saggezza democratica la la forza democratica di imporre il buongusto di imporre la la la logica delle cose
La logica diciamo così dei valori delle cose che hanno valore no
No no c'è c'è l'interesse del del commercio e l'interesse del del mercato
I poveri giovani che ne sono catturati totalmente no che non hanno gli strumenti per difendersi dovrebbero trovarli nelle università e nelle scuole beh questo è lecito per esagerare un pochino per carità
Quindi si pone si impone l'esigenza di una nuova ecologia politica ecco questo è l'espressione chiusa la ricoveri che mi trova molto d'accordo la le la politica deve diventare ecologica
Cioè prendersi cura del territorio del luogo della nicchia
Dell'Arca come dice la Russa all'Arca documenti gli esseri umani vivono che è questa terranno con tutti i suoi beni e tutte le sue ricchezze
Una nuova ecologia politica che sappia calcolare in partenza ai i costi e i limiti naturali dai quali dipende la ricchezza vera
Delle nazioni
Prevedendo gli effetti ecologici e sociali delle scelte fatte cioè una visione delle cose che in linea di principio sembra
Prossima quella che noi chiamiamo politica ed economia delle conseguenze politica ed economia delle conserve su questo io stesso un molto insistito bari luoghi non interessano più tantissimo quanto meno insomma non sono più in prime evidenze i principi vince la difesa dei principi democratici la quindici la difesa dei diritti
Che sono cose importantissime per carità ma da sole non bastano perché sono solo cose scritte sulla carta
Se noi avessimo la minima idea di di una società esili ispira realmente ai nostri principi costituzionali saremo il Paese più felice della terra dal la sento
Ma appunto queste sono chiacchiere sono parole sono
Ipotesi ed è importante che ci siano certo ma il la vera con la vera causa veri referenti si giocano nelle conseguenze
Libertà di pensiero un principio assolutamente sacrosanto per le nostre società democratiche ma se la libertà di pensiero vuol dire la possibilità di dire qualunque cosa e con gli strumenti che oggi sono possibili di insultare chiunque restando nascosto dietro lo capite che allora c'è questa è la conseguenza quel principio così come è stato attuato non va e guardando le conseguenze dobbiamo prendere dei provvedimenti dobbiamo prendere i provvedimenti che è una politica ed un economia delle conseguenze dobbiamo farci carico delle conseguenze non rimanere
Come dire di fronte a queste conseguenze disarmati di Rena Democrazia Cisal quelle scemenze vere il peggiore dei governi purtroppo non ce n'è un altro mio l'ho sempre trovato questa frase che piaceva a Churchill idiota
Assolutamente gli oggetti ed era un criminale di guerra non dimentichiamocelo ha distrutto gratuitamente le città d'arte della Germania per vendicarci
E si è vendicato sull'umanità invece che il vendicarsi sui nazisti naturalmente non
Non ha colpito i nazisti ha colpito tutti
Ora non essendo merci i beni comuni non sono oggetti di scambio un punto cioè cioè noi stabiliamo che alcune cose nel sono beni comuni
Ed è facile immaginare che alcune cose sono beni comuni allora non si tratta di di non non si possono commercializzare non si possono come dire mettere in mano a qualcheduno che dal privato se ne occupa
Certo sappiamo bene tutti i problemi che riguardano la conduzione pubblica
Ma il fatto che questa conduzione sia difettosa non si non come dire non giustifica il fatto che diventi delinquenziale
Perché messe in mano al privato che non se ne deve occupare
In quanto privato non sono lì per fare il suo interesse no non sono una negoziazione di scambio io amministro bene allora però mi prendo la mia parte di gruppi le non questo non è il concetto di bene comune occupa
E non funziona non funziona per niente di rotto i beni comuni i beni comuni non sono oggetto di scambio ma evocano piuttosto le relazioni sociali fondate sulla cooperazione e sulla dipendenza reciproca
Un assetto sociale che è l'esatto contrario di quello creato dal mercato fondato sulla comunque concorrenza sullo scambio impersonale tra soggetti che non hanno rapporto tra di loro che non si conoscono
Lo scambio del mercato
Il scambia degli interessi ma chi sei tu
Come vivi nella comunità in che modo ti fai parte della comunità questo
Altra pura merce non interessa e tutto questo accertamento è stato un volano
Kerry ha ha commentato l'arricchimento globale non concedo che su questo ci sono molti meriti nella trasformazione moderna del mercato dello scambio del dell'arco del dell'uso del della merce denaro che preziosissima no sì ma c'è un limite a tutto questo tutto questo va benissimo ma non puoi evadere quella zona lì comunità e di corresponsabilità
Diciamo come dice qui la recovery rinnovo il fatto che ci ci siano degli interessi comuni che vanno trattati da interessi comuni e non dare interessi collettivi
Perché se c'è un chiasso infernale io ne sono colpito come tutti gli altri no
Ho voglia di essere ricco certi ricchi poi scappano
Vanno nelle grandi case sale silenziose ma questo è profondamente ingiusto
Questo però non vuol dire che incrementa
I beni di abitabilità chili di grande valore questo sembra che non possiamo vivere se non ci sono questi beni abitativi di grande valore dei ricconi che scatteranno dal dal casino dal dal dal dal rumore
Dall'insensata
Il mare dall'insensato in mare insensate invasione del luogo pubblico per cui non si cammina per strada perché da tutte le parti
Ci sono interessi privati nazione
I beni comuni sarebbe invece quei beni che non si trasformano mai merci
E che perciò non si possono non si dovrebbero poter alienare ma dei quali si possono usufruire
Non possono essere alienati
Con la scusa che però sono amministrati meglio no non c'è non ci posso allenare perché a questo punto non abbiamo più nessun bene comune su un buon vivere sicuramente beni che sono di tutti e dei quali la comunità dai villaggi allora dallo stato di Eno dovrebbero essere i custodi custodi le comunità in relazione a questi beni dice Giovanna ricoveri ricorda
Quando anche un passaggio del terzo libro del Capitale di Marx la proprietà privata è sicuramente un culto
Il furto dell'acqua il furto dell'aria il furto del silenzio in fondo della quiete pubblica il furto della Buona vita cittadina il furto del
Transitabilità
E non degli ingorghi assurdi
Ora sebbene i Comuni sono quelli essenziali alla sussistenza e sì però mutano ecco il punto
Non è non sono più quelli dell'ottocento inglese
La cui decisione diede una grande spinta alla all'inizio del capitalismo cioè i poveri
Non potevano più sopravvivere in campagna e nei villaggi della campagna perché non avevamo più terra comune da della quale usufruire perso per sostentarsi
Per sostentarsi allora la come sapete la logica fu molto semplici ci unisce
Coloro che non hanno possibilità di vivere in un luogo preciso non hanno più possibilità di avere una casa in un villaggio una diciamo così precisa
L'occasione
Una delle due o vanno in galera o vanno a lavorare nelle fabbriche che cosa avreste scelto voi di andare a lavorare nelle fabbriche e in questo modo si creano la manodopera per il filatoio per le prime grandi imprese
Di natura capitalistica industriali Sica e naturalmente commerciale mercificata
è così che è nato ma ecco alcune adesso noi non l'abbiamo più a che fare con non è che risolveremmo il problema noi che siamo tanto avanzati economicamente cerco rispetto alla situazione la metà dell'Ottocento
Non è che risolveremo il problema restituendo al popolo no pezzi di terra dice Lina come coltivate ci cavolini di Bruxelles no non ha non è questa la l'altro circolazione la situazione che la logica
Dei beni collettivi si è estesa si è giuridicamente e moralmente e politicamente estesa
E tutte le costituzioni o le migliori costituzioni infatti proteggono queste cose quali sono i beni comuni di noi italiani alla luce della nostra Costituzione
Dovremo saper le a memoria tutti noi dovremmo i segnali nelle scuole in maniera precisa e puntuale cose che purtroppo non sempre avviene
Quali sono questi beni comuni è certamente la libertà il diritto cioè nessuno può mettermi in galera
Senza che ci siano delle precise ragioni secondo un ordinamento giuridico molto attento molto prudente no quindi diritto di libertà di parola libertà di scelta ma l'inversione di lavoro
E opportunità di lavoro perché la nostra Costituzione dice che tutti i cittadini hanno diritto
Diritto al lavoro non soltanto diritto al lavoro ma anche diritto ad avere dallo Stato dalla comunità i mezzi per come dire favorire e sviluppare le loro come dire potenze creative la loro creatività
Io ci sono
Attratto dalla musica classica come mio caso sicuramente così che
Da giovane avrei dovuto avere a disposizione i mezzi per studiarla
Si è dimostrato appunto all'aria
Alla scuola pubblica di avere questi talenti io ricordo quando insegnavo educazione musicale in una scuola media
Vicino a Legnano
Che alla fine dell'anno dovevo segnalare i giovani di maggiore talento che segnalava ogni tanto giovani che avevano un reale talento musicale che io avevo scoperto assieme a loro nei tre anni in cui ero stato loro confessore
Di educazione musicale
E mi dissero
Un grande industriale del luogo
Che aveva grandi filande
Mi disse sostanzialmente professore la pianti
Perché lei sa maturando lei come dire delle speranze delle immagini immaginazioni dei delle fantasie da parte di persone che non potranno mai
Sviluppare queste loro attitudini perché qui se vogliono mangiare devono venire nella mia fabbrica essendo molti di loro di questi ragazzi venuti dal Sud con famiglie poverissime quindi io dovevo dire che avevano una forte attitudine al lavoro di industria secondo questo bel tipo
Io gli dissi naturalmente guardi io faccio il professor e continuerò a fare il professore quindi continua a dire che tizio dovrebbe studiare musica perché a tutti i talenti e la Costituzione dice che ha diritto
Essere favorito ecco
Questo è un esempio clamoroso uno di come i beni comuni si sono spostati sono diventati attraverso il mutare storico sociale altri beni ma è il fatto è che nella cultura occidentale ormai da gran tempo
E il mercato fornire questi beni per esempio la casa i servizi io ho il diritto alla casa certo caro il diritto alla casa ma nella forma ma nella fornisce l'industria nella cornice il capitalismo vero cornice
Una visione puramente economico privatistica
E se nei rari casi in cui invece accade questo che c'è una intervento pubblico lo sappiamo come va allora sono messi in luoghi
Come dire di devastazioni luoghi di degenerazione
Il mercato deve fornire questi beni per esempio la casa i servizi eccetera dice la ricoveri trascurando il fatto che il mercato non sa produrre nell'aria nell'acqua e non è capace neanche di salvare il mondo
Questo importante
Le grandi virtù del mercato che nessuno intende negare
Ma quindi fatto c'è una sua come dire
Corruzione interna fanno sì che per noi non riusciamo nemmeno a sua madre in modo che in questo momento stanno moment mormora morendo bambini
Ma bambini e bambine
In tutte le parti di questo pianeta
Quando noi buttiamo via il cibo nelle nostre
Ci Tariq buttiamo via tutti i giorni Cirini cinque quintali di cibo adesso si sta tentando di recuperare l'idea iniziative ma c'erano gocce gocce d'acqua
Nel nel deserto
La delega al mercato produce infatti effetti perversi
Perché il mercato non sa scelte non sa fare scelte efficienti riallocazione
Delle risorse naturali e tutti i tentativi di correggere questo limite del mercato non hanno evitato nel degrado nello spreco delle risorse nell'ingiustizia sociale quanto all'accesso
Delle medesime
Quindi la concezione del bene comune in realtà uno schiaffo in faccia la cultura moderna scritto Paolo Grossi
Secondo la quale ogni punto del globo è semplicemente un noto del nodo della rete globale degli Stati e dei mercati terreno uniforme
Un terreno uniforme per cui non importa in quale luogo storico geografico della Terra tu sei ma lì
Per gli interessi globalizzati delle multinazionali devi produrre quelle cose che producono un effetto di merce e di merce
Fruttuosa sul piano del capitale finanziario
E allora noi non servono a niente capri cavolini di Bruxelles ma quelli vanno tanto bene sul mercato
E noi che cosa mangeremo quindi cavolini di Bruxelles la nostra dieta sana esclusivamente fatta così
Ma gli investimenti dei capitali cinesi arabi e naturalmente anche europei statunitense eccetera dei vari luoghi della terra
Sono volti a mettere a coltura quei luoghi per i fini del mercato globale e dell'interesse capitalistico del capitale finanziario e ovvio prego e poi riprese persone
Che lì vivono
Tradizionalmente da millenni né che vivevano come abbiamo letto in una maniera di povertà ma non di miseria cioè riuscendo a sopravvivere in maniera efficace talvolta anche in maniera molto come dire efficiente
E non hanno più di che fare che mangiar civile Monicelli i miei meravigliate che si spostino
A parte che si sono sempre sforzati Madrid meravigliate che cerchino di andare altrove lì non c'è più da mangiare
Perché quello che è stato prodotto e merce per il mondo e per il mercato globale non perché venga consumata da coloro che li abitano e che hanno lì i loro beni comuni l'aria la per il cibo eccetera eccetera
Quindi quel giorno
Non significa i isolarsi i beni tradizionali sono venuti meno con la rivoluzione industriale con la privatizzazione delle terre comuni sono queste le le ragioni che hanno storicamente determinato la situazione in cui
Ci troviamo ma
C'è già volgiamo ora molto rapidamente alcune considerazioni di natura generale che a me sembrano incontestabili insomma la verità e che tutti dipendiamo dalla natura
Scrive la ricoveri non solo i poveri i poveri popoli poveri badate
Quelli cioè che vivono di sussistenza
Ancora un terzo della popolazione mondiale ma anche le società industrializzate e anche quelle anche quelli ormai dipendono dalla natura in maniera clamorosa
Ricordo a tutti come faccio sempre che noi viviamo sulla terra in rosso
Perché ogni anno da un po'di anni in qua ogni anno da un po'di anni in qua alla fine dell'anno abbiamo consumato prodotti della natura che non sono in grado di riprodursi nell'anno successivo
Cioè salutiamo in maniera sistematica la natura e non le diamo il tempo e il modo e la possibilità di rigenerare questi beni comuni quindi tutti gli anni noi perdiamo qualche cosa ma qualche cosa di irreparabile
Perché dove abbiamo perso l'acqua non non siamo in grado di portare l'acqua dove intere specie viventi sono venute meno non siamo in grado di portare la biodiversità
E così via quindi la situazione non riguarda soltanto i poveracci che scappano dalle loro terre perché le multinazionali hanno reso invivibile la situazione lì perché li hanno fatti loro interessi eccetera eccetera
Non non trascura di ricordare che una delle tecniche
Mi mi molte
Nazioni cosiddetti civili e quella di indebitare queste popolazioni dicendo noi veniamo di costruiamo ferrovieri costruiamo strade che voi non avete
Naturalmente voi vi indebitate la pagherete con comodo nel
Quindi questo debito che lui ci non lo pagheranno mai non riusciranno mai a equilibrarsi questo vuol dire che Carlo cadono in totale soggezione di questi prestatori d'opera nel prestatori di fondi di capitali
Apparentemente disinteressati questa è la cosa più vergognosa cioè apparentemente pieni
Socievole
Preoccupazione per i beni degli altri no ma in realtà fanno i loro interessi ne rendono poi la situazione invivibile quindi la questione però ormai ed è chiara a tutti ormai non si può più negarla e come quelli che negavano che invece c'era una riscaldamento globale quante volte abbiamo sentito l'imbecille di turno che con argomentazioni scientifiche dimostrava che non era vero
Adesso non osano più dirlo perché vediamo nel ghiacciaio che muoiono vediamo il mare che sale vediamo gli oceaniche
Ci innalzano nella temperature fanno un morire specie
Animali di ogni genere questo non si può che negare diciamo così ma allora la dipendenza dalla natura non è soltanto delle società punto arretrate quelle che vivevano direttamente dello sfruttamento della terra
Senza nessuna come dire strumentazione tecnologica avanzata no no adesso anche noi che siamo così avanzati dipendiamo dalla natura in maniera drammatica
Anche le società industrializzate noi tendiamo a non rendercene conto diceva ricoveri ma tutti i nostri innumerevoli beni la sterminata e crescenza quantità di servizi dei quali disponiamo verrebbero meno senso allo sfruttamento di quelle risorse naturali il cui volume è grande certo Byron è illimitato come ormai c'è chiarissimo
Considerare la natura come un fondo di energie disponibile i nostri usi e consumi e quella visione perversa delle cose che Martin Cai righe ha mirabilmente denuncia
La natura non è un deposito di Energia nel mondo e la vita non sono deducibili ai concetti fisico io fisiologici biologici di energie ci sono costruzioni intellettuali
Ma che si fondano sulla vita reale del rapporto tra le persone del rapporto tra le persone il mondo ambiente che circonda
La natura non è un deposito potenziale di materiali per il ciclo produttivo del mercato invece questa è la logica
E sembra così ovvia attutire diventa la mentalità dominante non saper fare vuol dire saper fare bene queste cose qua
Tradurre la natura immergendo in materia in energia e consumarla Shōnen altamente per aumentare il il capitale di partenza non
Questa visione analitica da ingegnere diceva Jean-Paul Sartre contrasta con la natura sintetica della vita
Le risorse rinnovabili scriveva ricoveri gli alimenti vegetali e animali le foreste l'acqua la biodiversità l'aria
Le biomasse vegetali e animali sono capace di rigenerarsi egli autorganizzarsi perché utilizzano Energia do somatica o metabolica
E risorse interne sulla base di un proprio progetto autonomo di vita in natura in biologia lo sviluppo non è mai un processo guidato dall'esterno
E questo è il fondamento della sostenibilità ecologica in economia invece tutti i sistemi viventi e a maggior ragione la società e le culture sono dipendenti dalla dalla Energia ed altri input esterni
E sono perciò ad alta complessità ma fragili
Perché dipendenti la capacità di autorganizzarsi degli enti naturali che sono alla base dei beni comuni ne accresce la rilevanza
E sì non solo insistono su risorse determinanti nella creazione della vita sulla Terra la favoriscono la formazione di una cultura di autonomia dove tutte le specie svolgono un ruolo nel ciclo della vita
Dove le comunità locali possono decidere su ciò che reputano essere il loro vero sviluppo
Visto che il vero sviluppo esiste solo quando il popolo esercita i suoi diritti
Cioè decide lui sulla base dei suoi interessi che sulla base della
Rinnovabilità delle forze della natura della vita e quindi non non fu non non utilizzare una come dire
Un'economia di sperpero ero ero con mia di debito non come se noi nella nostra privata situazione tutti gli anni spendessimo molto più di quello che guadagna
Questa non è una buona economica evidentemente e non porta
Tutto risultati beh apprezzabili no ogni luogo ogni punto della Terra non è quella quella connessione diciamo così globalizzata di interessi che è diventata nella logica capitalistica e neo
Liederistica no ogni luogo della terra la sua
Locazione e la sua Arca come diceva l'URSS non larga dove noi viviamo in un rapporto tolemaico con la questo non significa che i copernicane esimono c'è una verità ma è una verità scientifica una verità di corpi astronomici
Ma colui che parla di core persona vicina anzitutto e su questa terra in questo luogo mance dorme la mattina e la sera del no a secondo di come può
E di come dire sulla sua organizzazione appunto terrena c'è storicamente voluta manifestata questo che Bush chiama di principio tolemaico non ci portiamo dietro la terra dovunque andiamo
Perché siamo terreni perché siamo nati dalla terra perché la terra e la vostra madre Pacha Mama
E se non abbiamo cura della della nostra madre cioè del nostro luogo siamo perduti per quante in prese straordinarie strumenti e mezzi meccanici e tecnologici
Come dire
Straordinari certamente sì
Ma anche devono fare i conti con una logica diversa da quella della pura efficienza dello strumento
Le culture fondate sulla sosta un'emivita ecologica concepiscono la terra come terra madre
La pace la mamma degli indios mentre le culture fedi infondate sul mercato hanno una concessione colonialista della terra colonizzata Walter vista come elemento passivo
E come cosa di nessuno oscurando così l'importanza dei suoi processi degenerativi e negando il ruolo dei diritti delle popolazioni native indigene ma ormai siamo tutti popolazione nativa indigene citando siamo invasi
Dal consumo dal rumore dal fracasso ecco continuamente da una in come dire
Da una ripartizione dei beni che alla logica della merce non la logica del prodotto necessario alla vita diciamo così quindi la proprietà collettiva della terra e la forma ora originaria di appropriazione del suolo
In cui la dimensione collettiva prevale su quelle individuale già queste fondamentale la cultura occidentale ha privilegiato in maniera talvolta grandiose raro con esiti di grande valore spirituale
L'individuo ma poi via fondato anche un'economia individualistica che invece una corruzione
Sì una corruzione della comunità
Quello che manca nella cultura occidentale e l'idea che anche la natura e titolare di diritti
Che questi diritti sono da proteggere per evitare che i diritti umani siano vanificati dal venir meno della base materiale
Su cui insistono la terra l'acqua l'aria e il fuoco Energia
Cioè le caratteristiche radicali ordine o gli elementi Empedocle si potrebbe dire no quelli fondamentali per la vita su questo pianeta
La proprietà collettiva dei beni che sono appunto comuni attenzione la proprietà collettiva dei beni perché l'aria e di Totti il silenzio e la quiete pubblica e di tutti
E così via il cibo fondamentale è di tutti o no
O noi abbiamo il diritto di stabilire che alcuni possono tranquillamente morire di fame
Ciò possono morire perché non ai confini ci sono le mitragliette come sta succedendo
Come sta succedendo nella civile Europa
Ecco la proprietà collettiva dei vini che sono appunto comuni esige un ripensamento
Della nozione di comunità
è molto semplice questa è la seconda parte del titolo che mi è stato affidato no
Cioè il vivere bene certo
Come problema politico
Cioè come problema di ricostituzione di una umanità quindi una comunità sensate
Cesate non pericolosamente avviata la catastrofe perché ormai c'è poco da fare gli spiritosi non è una questione ideologica io sono comunista tu non c'è il comunismo marxista luce liberista e chi se ne frega
Qui ci sono dei problemi imminenti contingenti esplosivi
E se non vengono frenati intento produrranno catastrofi mondiali popolazioni che non hanno più l'acqua che si entra in ingorghi in conflitto perché l'acqua è al di là del confine io non te la do
Perché poi non ce ne e così via quindi scenari ci sono stati varie volte no come dire ricostruiti e proposti all'attenzione pubblica
Ecco di fronte a tutto questo evidentemente come dire
La il modo di vivere insieme dei vivere bene il ben vivere diventando il problema politico fondamentale e
E purtroppo tutti assistiamo
Ci si buttano le monetine
Dentro la Fontana di Trevi ma non facciamoci ridere
Hanno ragione i ragazzi quando dicono queste sono chiacchiere
Ma che cosa avete deciso si comincia a dire ma entro il due mila settantanove come se noi potessimo permetterci dire entro il due mila settanta
Quindi la comunità in beni comuni vengono prima dell'individuo che è una costruzione moderna
Nel Rinascimento del Seicento europeo
Va ricordato questo legata alla libertà individuale all'individualismo dei proprietari
La comunità esprime il bisogno insopprimibile di relazione sociale dell'individuo che vive sviluppa appieno le sue potenzialità di vita biologica e sociale sono nel rapporto con l'altro e con gli altri
La natura fondamentalmente sociale diceva Aristotele
Gli esseri che non possono vivere separati
Pur essendo separati da natura per il cognome del corpo suo no che è nato nella contingenza della sua nascita
Ma non può da solo non può nulla da solo e già morto
E quindi questa necessità visto dedica non possono vivere separati nelle ma allora come vivono insieme
Facendosi la guerra distruggendo la possibilità per alcuni per favorire la possibilità per altri continuando questo conflitto demenziale
Che nel mondo antico aveva come dire delle anche dei fondamenti etici a suo modo Marche oggi è soltanto un orrore soltanto violenza pura soltanto follia
Follia
Si vede bene allora che la comunità e l'esatto contrario del mercato
Che con ripeto di mercato i suoi e i suoi valori e i suoi vantaggi Martucci da tempo immemorabile il mercante il mercante la sua attività va protetta deve poter attraversare anticamente da le terre protetto dagli anni dalle aggressioni dei dei banditi guai a toccare il mercante perché era quello che univa costoro che sono separati e portava al di là quello che là non c'era portava di qua quello che lì quando non c'era
Rendendo la vita sicuramente più alta più piacevole più umana
E quindi creando una base materiale fondamentale perché ci fosse anche una crema una crescita spirituale
Rimanesse il tempo per pensare
E per fare cose bellissime come i prodotti dell'arte eccetera eccetera dell'artigianato e così via e delle tecniche micio puntamento della Terra ragionevole
Non in non invasiva rovina
Ecco la comunità è l'esatto contrario del mercato su due un maggior qui nella nostra testa che la comunità e l'esatto contrario del mercato
Il che non significa che noi abbandoniamo il mercato ci mettiamo a vivere lì di miserie
Ma il mercato deve essere sottoposto all'idea di comunità
E questo è un fondamentale problema politico del nostro tempo là dove non si affronta questo politico non c'è politica
C'è soltanto amministrazione demenziale dell'esistente demenziale perché non può riuscire
Demenziale perché non può dar luogo ai prodotti veri che dovrebbe poter utilizzare lo mette in movimento
Cioè politica solo se il mercato è sottoposto sottomesso dalla comunità alle esigenze del vivere insieme e del vivere bene insieme naturalmente
Nella comunità non vale la dimensione astratta delle relazioni mercantili mediate dalle merci ma la dimensione concreta delle relazioni interpersonali certo per quello che il mercato
Per quello che il mercato non non mi interessa se mi compra
Che so io
Un cinese un giapponese un vietnamita egli se ne frega ma sa che l'interesse sia rispettato che
Che ci sia stato un utile scambio di merci
Ma nella comunità non è così nella comunità non è indifferente chi chi amministra
Chi
Ha il diritto di parola chi e autorevole e perché
E autorevole in base a che cosa è diventato autorevole e quindi politicamente efficiente politiche almeno apparentemente efficiente per i suoi interessi
Ma i periti per gli interessi della comunità
A parole parole ma si scontra continuamente anche se intenzioni sono buonissime si scontra con una realtà che intende la comunità come sottomessa alle merci risottomessa mercato e luogo di sfruttamento per le merci per il mercato
Una delle cose più scandalose ai giovani
Lo sfruttamento che il mercato fa dei giovani diffondendo dappertutto cattive musica cattiva immagini cartine la cosa desolante
Creando ignoranza totale in capacità di giudizio critico
Bisogno di comunità troppo poveretti anche bisogno di comunità
Quindi
Nel mercato non capitalistico invece esistono la reciprocità e anche l'azione gratuita certo anche l'azione che si fa per
Il bene collettivo per l'amore della cosa in quanto cosa quindi tutto ciò esige quella che si potrebbe definire che alcuni hanno definito credo faccio mia una democrazia
Orizzontale
Non è la democrazia in verticale i principi e le conseguenze
Anche se abbiamo detto che sarebbe saggio con
Capovolgere nuovi principi sono tutti validi validi e sono i i eventualmente invalidanti dalle conseguenze
E sono le conseguenze che devono guidarci per ristabilire quali sono i buoni principi dobbiamo vedere cosa smentirmi deriva e se tutto diventa merce non ne deriva una gran cosa vedevano situazioni per
Per lo scrittore
Come capita a me di essere che vivevano con il corpo nelle condizioni in cui come mi è stato detto una volta da un grande editore
Pare proponeva un libro un libro molto bello di un giovane studioso
Questo invito che mi ha detto caro professore
Questo libro è troppo bello perché io posso permettermi di comunicarlo
Che come dire l'ammissione dell'inizio insensatezza totale dell'editoria da questo punto cioè siccome sconosciuto e siccome anche molto bello quindi esige un'attenzione cioè non è che si pone
Quella robaccia che si pubblica che si trova che riempie le le librerie eccetera eccetera no io non mi posso per meglio che sono un grande editore
Per i giudici copiano no pubblicano le stesse cose
Con parte
Se non c'è dietro un qualche scandalizzo sessuale non va ecco questo è appunto la gratuità la reciprocità è una sorta di democrazia orizzontale che non si basa sul principio del profitto ma che si basa sul principio
Della bontà dei beni
E della fruibilità costruttiva e non semplicemente consumistica diciamo così
Poiché nella globalizzazione delle multinazionali la democrazia delegata non basta più
E questo è uno dei nostri grandi problemi
La democrazia delegata non ha la potenza di come dire misurarsi con la globalizzazione delle il fatto che ci siano dei deputati e dei senatori che il popolo ha votato eletto
Non funzioni
Cosa si deve fare non lo so nella maniera più assoluta e non è certo la mia è una critica al principio democratico
Ma nella Democrazia appunto rappresentativa
Delegata
Personaggi che hanno la delega di rappresentarmi e di rappresentarci
Vediamo tutti quello che succede che con queste persone devono pensare i loro interessi per essere rieletti per essere in qualche modo giustifica che nella loro azione devono avere dietro le spalle con la stessa cosa che dovrebbero combattere
Devono avere l'appoggio di quelle stesse forze negative dei costruttive che dovrebbero studiarsi di modificare nella sostanza
Ma allora come si deve fare una democrazia non rappresentativa come quella che pensava russo
Ma inefficiente anche questo è impossibile
Quindi nella globalizzazione delle multinazionali l'emozione una democrazia delegata non basta più e deve essere integrata con nuove forme di democrazia diretta ecco questo è il bello da lire
E anche dentro la nostra Costituzione costituzione è stato anche come dire portata avanti questo pensiero
In vari modi come dire ammirevole apprezzabili Ripa senza grandi
Perfetti
Ed è evidente che il clima di disgregazione sociale che oggi prevalente non favorisce questi minuti sui gruppi
Questa situazione in cui tutti combattono contro tutti dove tutti ci insultano tutti
Dove addirittura anche l'autorità del sapere della scienza eccetera
Viene messa in discussione dalle gaglioffi privi di qualunque cultura basta
Però sostiene Michele
Fino a quando la ringrazio se riesco diciamo a se riesce a darsi la conclusione perché Moro questa
Il clima di disgregazione sociale oggi prepotente non favorisce quelli sviluppi
Democrazia orizzontale come dicevo prima che sarebbero necessari ecco vi ringrazio verso pensavo di avere un'ora non mi avevano desto quanto meno H vengano siamo dentro l'ora e la ringraziamo molto poi
Siamo ben consapevoli che insomma i temi che noi gli abbiamo chiesto di di toccare sono davvero ampi sia come ci aspettavamo condotto anche con molta forza e molto chiarezza non nascondendo contraddizioni scovò delle contraddizioni anche forti
Con cui i soggetti che oggi sono qui presenti
E che sono collegati soggetti che hanno responsabilità politiche soggetti che hanno responsabilità economiche soggetti che hanno
A cuore come loro obiettivo provare introdurre questi cambiamenti siamo consapevoli che c'è molto da cambiare siamo consapevoli che c'è molto da lavorare
Ringraziamo per le sue parole purtroppo ho visto che ci sono alcuni commenti che incominciate che richiamerebbe l'attenzione su alcuni temi per esempio quello tecnologico
Sicuramente oggi è una colonna è un altro aspetto di grandissima criticità
Stiamo andando un pochino lunghissimi tempi quindi proviamo a magari a raccogliere queste domande cercheremo in qualche modo di interagire con lei anche in futuro anzi con temi visto che giustamente mi ricorda Avi
Che ci diamo del tu ma
In questa situazione coin viene orario torno subito
E magari possiamo sperare di potere darsi un altro momento di confronto in cui riprendere questo tipo di problematiche problematiche di ampio raggio che toccano la dimensione filosofica ci ricordava il professor Sini quello che Heidegger già molti decenni fa
Si parli del ci diceva a proposito di una natura che non può essere fondo ci ha richiamato le grandi contraddizioni del del del che storicamente stanno caratterizzando il nostro Occidente Moro mai la la globalità del del mondo quindi purtroppo io credo che dobbiamo proseguire nella nostra mattinata molto ricco di interventi quindi Carlo Sini noti saluto se tu potrai seguirci
Nella mattinata ne saremo contenti ma siamo sicuri che potremo avere
Altre occasioni di lavoro e di il pensiero comune grazie come esempio del rilevamento e della disponibilità con lavoro convoca una clausola virtuale perché è uno
Grazie ancora
Ma
Ho voluto