Critica e militanti

Buongiorno da critica e militanti Nino De vita poeta Marsa lese che ha da poco compiuto settanta anni
Pubblica per le edizioni del palindromo una breve autobiografia a pannelli solo un giro di chiave la spiegazione del titolo
Viene dopo alcune pagine de vita
Dice che si è poetico prosa attori ma poi si propone come eccezione io scrittore Diversi scrivendo non respiro del prosatore al prosatore manca
La possibilità di risolvere di chiudere dando un solo giro di chiave e tuttavia aggiunge
Cerco con i versi di avvicinarmi quanto più possibile al fatto narrativo al racconto
Insomma lirico ma non troppo prosatore ma non troppo centro
Di queste memorie luogo di formazione di questa poesia prose contusivo luogo citiamo con un poco di case sparse o raccolte in varie prospiciente il mare salato chiuso dello Stagnone
Siamo accanto a Mozia si vedono le gobbe delle Egadi
Contusivo è la contrada di Marsala dove da enormi ottocenteschi De vita ha preso la sua prima lingua il dialetto puro ha cominciato da poeta in italiano e non pensava affatto al dialetto ci racconta qui
Però un giorno del mille novecentottanta nel liceo scientifico di Trapani dove insegnava sia corto che ragazzi in fondo non molto più giovani diminuì non capivano più quel dialetto ed ecco allora che è nato il desiderio di conservarlo desiderio che si è concretizzato presto negli apologhi nei racconti in versi pieni di animali
E di personaggi di Contrada perché sono nati anche dalle fiabe raccontate alla figlia e questo solo un giro di chiave anche un libro familiare infatti a partire
Dai bei ritratti del padre della madre dell'autore il padre contadino diffidente delle cose scritte dunque della strada del figlio Nino la madre che al rifiuto del bimbo di mangiare un cibo lo chiude nello stipo lo prende per fame
Ma che poi quando il bambino è diventato un giovane che tornano a Palermo dove studia
Perde tutto suo autoritarismo gli chiede che cosa puoi trovare Cluj da parte sua ha perso tutta la capricciosità e lei risponde quello che vuoi
Grande del salto tra questo luogo dell'infanzia questa contrada dove la luce è arrivata nei tardi anni Sessanta
Scrive De vita mio padre aveva fatto installare sul gol sul colmo del tetto un mulino a vento che girando le sue grandi pale di legno alimentava una piccola lampadina ecco grande
è la distanza tra questa contrade la scoperta di Palermo fatta da De vita studente intorno al Sessantotto al nelle grandi librerie di allora la Dante Lafranconi degli antiquari
E nel mille novecentosessantanove in una galleria
De vita conosce Enzo Sellerio che torna a trovare nel suo studio
Dove trova un uomo che fuma e passeggia è Leonardo Sciascia
Proprio in quei mesi li stava nascendo la casa editrice Sellerio il giovane De vita comincia subito a fare da autista Sciascia che non ha la macchina e non guida
A quello che chiamerà sempre il professore con un termine curioso per designare un autore così lontano dai professionisti che
Ed è esilarante nel racconto del rapporto come Sciascia la descrizione della
Iniziale la comicità con cui lo scrittore risponde ai tentativi di conversazione del giovane Nino così come commovente l'aneddoto dell'ultima visita di Sciascia conclusivo
Quando guardando le i volumi raccolti nella libreria dell'amico si mette a parlare del poeta siciliano lesse di Giovanni di cui Nino non è mai riuscito a trovare un libro
Giorni dopo Palermo Sciascia glielo dagli da proprio quel libro dicendo che ne ha due copie glielo regala
Dopo la morte dello scrittore sbirciando sui suoi scaffali dedita scopre che del poeta di Giovanni ci sono tutti i libri eccetto uno proprio quel pulire due Amoruso che la lo scrittore così generico generosamente
Gli aveva dato privando se ne
Si parla anche in questo libro degli altri scrittori che hanno fatto corona intorno all'autore del Giorno della civetta in particolare di Vincenzo Consolo col suo carattere ombroso ma anche col suo piacere sensuale per le forme del paesaggio della lingua
E e si riporta una battuta terribile molto siciliana invece di Bufalino che dopo avere litigato con Consolo dice a De vita a Consolo cancellato dal novero dei miei amici e dei miei nemici
Questa biografia pannelli si dice una scarna le sue successioni di frase in cui la sintassi e spesso modulata sul dialetto
Sembrano assomigliare attratti a quelle sculture ricorderà di fili che si muovono a un soffio di vento e restituiscono queste frasi soprattutto lo stupore da cui sono a volte un po'tutti i dialoghi racconti gli accadimenti più varie anche quelli che rappresentano l'umiliazione l'ostilità di cose e persone per l'io dell'autore tutto sembra stranamente casuale ed enigmatico riferito senza commenti c'è anche qui insomma quel lieve saporita ogni stati Emanuele Trevi aveva visto nei versi di De Vita e c'è il senso
Anche dire che qualunque cosa succeda ci si trovi calmi dentro a un destino a qualcosa di più grande che non tradisce
Questa cosa è poi sempre l'appartenenza al c.t. usi io principio infinite
Proprio lì in proprio nella sua contrada conclude de vita sarà costruito il nuovo cimitero di Marsala su un terreno che fu dei suoi avi a risentirci venerdì prossimo