Presentazione del "Portale Ugo La Malfa. Scritti, discorsi, epistolario, multimedia"

E anche della Repubblica
Ma scusa
Signor Presidente della Repubblica signora Presidente del Senato signor Presidente della Camera signora silente consiglio nelle ultime ore Piero Craveri stato riparato in ospedale
Per accertamenti abbastanza vigenti naturalmente
I facciamo tutti i nostri auguri perché possano quanto prima tornare a dare il grande contributo di storico dell'età contemporanea che ben conosciamo
Ricordo soltanto che che lo tra le innumerevoli opere ha scritto anche una splendida biografia di De Gasperi
Che in qualche modo
Che in qualche modo ci riporta all'atmosfera di questo incontro di stamane
Io sostituisco in quanto membro del comitato scientifico dalla fondazione Ugo la Malfa
Al quale si deve questa iniziativa che verrà illustrata stamane che è un modo per consegnare alle giovani generazioni utilizzando tutti gli strumenti della tecnologia
La memoria storica di questo Paese e ovviamente in particolare la memoria storica di una di figure centrali della storia del Novecento
Una figura quella di Ugo la Malfa
Che si stagliano gli campeggia e non è certo retorica
Io vorrei ricordare il riferimento costante di Ugo la Malfa all'altri italiani
L'espressione
Dove spesso usata che fu anche il titolo di un libro della metà degli anni Settanta
Un'espressione che costituisce una sorta di ideale filo conduttore
Della vita politica
Intellettuale di questa grandi figure del Novecento
L'altra Italia significa esprimere un intenso patriottismo
E anche un amaro realismo significa guardare da un lato con ammirazione ai grandi traguardi raggiunti dal paese nella sua storia post unitaria
Realizzando alcuni non tutti ma alcuni degli obiettivi dell'epopea risorgimentale significa anche riconoscere gli ulteriori grandi traguardi di sviluppo che sono stati ottenuti dall'Italia repubblicana dopo la catastrofe del della dittatura e della guerra ma significa anche vedere i limiti gli squilibri le zone d'ombra di questo sviluppo gli scompensi anche politici della nostra democrazia furono una costante dell'opera
Di politico e di statista di Ugo la Malfa anche in un dialogo costante con con le forze dell'opposizione di sinistra con le forze del Partito comunista da portare sul terreno del confronto sui temi di sviluppo di una democrazia occidentale Giovanni Amendola uno dei massimi ispiratori
Di del giovane Ugo La Malfa uno si può dire sensato forse il principale dei suoi maestri politici aveva espresso negli anni Venti la stessa ansia parlando di un'Italia che non è come avremmo voluto che fosse questo era il nucleo del pensiero nel filone laico e democratico in quella Malta si riconobbe sempre nella sua vita politica e nella sua attività di uomo di Stato
Memoria storica e passione civile che si uniscono a servizio dell'istituzione richiamare le grandi forze popolari all'esigenza di modernizzare il Paese la sua struttura restare aggrappati all'Europa
Colmare le differenze tra Nord e Sud dal centrismo centrosinistra la solidarietà nazionale Malta è stato un anticipatore
Dalla nota aggiuntiva al sessantadue la politica dei redditi fino alla battaglia del settantotto la sua ultima battaglia per l'adesione dell'Italia a sistema visionario europeo ma visto non come un vincolo esterno ma come il prodotto Melevisione marziana di una rigorosa e costante attenzione alle politiche di bilancio oggi quindi rendiamo omaggio al a Ugo la Malfa presentando a cura della Fondazione il portale che rende disponibile on line tutta l'opera dello statista gli scritti discorsi parlamentari
I politici l'epistolario una nuova cronologia della sua vita questo progetto pluriennale che si integra con gli scritti e discorsi parlamentari già pubblicati su carta configurano quasi un unicum
Lo si deve al lavoro molto complesso sotto l'occhio del comitato scientifico della Fondazione lavora affidato alla professoressa Claudia La Malfa che ha guidate coordinato questo lavoro
Una studiosa
Molto apprezzata di storia dell'arte della vita di Raffaello De la Pena rinascimentale e qui prendo l'osservazione di di Piero Craveri e faccio mie rinnovabili degli auguri di pronta guarigione una pensiero una persona Claudio La Malfa in cui al di là della preparazione sul tema di storia dell'arte
Scorre nelle vene
Il sangue della sua famiglia e non sanno tutto di passione civile e politica
E quindi su queste basi c'è la possibilità oggi di dare un esempio ex materiale di studio alle giovani generazioni quindi prego
Carriera un'altra di prendere la parola seguirà poi l'intervento del professor Draghi presidente del consiglio
Così si accende
Signor Presidente della Repubblica signora Presidente del Senato signor presidente della Camera signor Presidente del Consiglio
Autorità
Signore e signori
Settanta anni fa e di questi giorni il primo novembre mille novecentocinquantuno il Presidente della Repubblica Luigi Einaudi firmava un decreto presidenziale predisposto dal ministro del Commercio con l'Estero Ugo la Malfa
Con il quale veniva disposta la liberalizzazione degli scambi
Il provvedimento che Guido Carli
Di filiera
Fu una scelta storica forse il contributo più importante e duraturo di la Malfa al Paese il suo coraggio fu proporzionale alle opposizioni che quel provvedimento incontro
Tutti contro industriali gridavano una bizzarria suicida i terzi che soprattutto a screditare uno ma anche valletta protesto
La Malfa ebbe contro anche la burocrazia del ministero che inventò di boicottare il provvedimento
Si tratta di una distrazione innovativa anche a livello europeo
L'operazione rese possibile la grande esplosione produttiva della fine degli anni Cinquanta
La cosiddetta liberalizzazione degli scambi voluta da la Malfa e oggi considerata l'origine del boom economico italiano che nel Paese afflitto dal peso della seconda guerra mondiale
Negli anni Cinquanta e Sessanta portava benessere una parte significativa della popolazione italiana
Nell'Intervista sul non governo rilasciata nel mille duecentosettantasette ad Alberto Ronchey la massa spiegherà le ragioni che lo portarono al convincimento della necessità di proporre la liberalizzazione degli scambi disse la Malfa
Fu rimosso da due convincimenti la visione meridionalista ossia l'idea di stimolare con la concorrenza del sistema economico
Secondo la visione di Giustino Fortunato De viti De Marco Salvemini e altri e una certa intuizione della capacità nazionale di andare sui mercati
Della possibilità di dare finalmente respiro
Sprigionare energie compresse dall'autarchia fascista
Secondo la Malfa due erano i grandi compiti che la Repubblica doveva realizzare che ancora in parte sono da realizzare
Il primo compito era di collocare l'Italia saldamente in Europa come ricordava folli ora usando quell'espressione bisogna aggrapparsi alle ampie non cc volare nel Mediterraneo diceva
Ugo la Malfa il secondo era di dare all'Italia l'integrazione piena in Europa Attraverso lo sviluppo economico sia del Nord
Sia del Mezzogiorno
Che diceva
Era un Occidente impoverito
Era Occidente per i suoi valori culturali artistici e storici come tutti sentiamo profondamente ma con un grado di sviluppo economico e sociale digradante e degradato
Opera Massara nato in Sicilia a Palermo nel mille novecentotrenta è una famiglia di condizioni economiche molto modeste
Il padre era puntato di pubblica sicurezza aveva fatto scuole tecniche ma subito dopo aver preso alla licenza liceale classica per potersi iscrivere all'università
Grazie al sostegno economico di una zia materna si era iscritta a Venezia Regio Istituto superiore di scienze economiche e commerciali di Ca'Foscari dove si era laureato nel mille novecentoventicinque con una tesi di diritto
Del lavoro con il grande giorno giurista Francesco Carnelutti
Questi era rimasto colpito delle qualità intellettuali di la Malfa e gli aveva suggerito di iscriversi alla facoltà di legge di Padova prospettando io una carriera accademica sotto la sua ala era nato disse un genio del diritto
E tuttavia nel frattempo la Malfa finiti gli studi e prima della laurea avrà vissuto a Roma ed aveva incontrato presentatori da Silvio Trentin un altro suo maestro di Venezia aveva incontrato Giovanni Amendola
Nel maggio Milano centoventicinque Roma la Malfa prende parte al congresso dell'Unione Democratica Nazionale il raggruppamento politico con cui Amendola aveva affrontato le lezioni di quell'anno
Ma nell'olio Giovanni Amendola viene brutalmente aggredito e ridotto in fin di vita da una squadra già fascista
Morirà calma il dodici da aprile a Milano centoventisei
Questi incontri quella morte brutale segneranno la vita di la Malfa
Da allora il suo obiettivo diventa la costruzione di una forza politica che possa sconfiggere il fascismo abbattere la monarchia ereditare la visione austera e moderna dell'Italia democratica che era stato di Giovanni Amendola
All'inizio degli anni Quaranta La Malfa fonda con altri intellettuali antifascisti il Partito d'Azione dopo il venticinque luglio e dopo l'occupazione tedesca dell'otto settembre nel Comitato di liberazione nazionale in rappresentanza del Partito d'Azione
Nel referendum del due giugno Milano centoquarantasei si batte per la Repubblica e viene eletto nell'Assemblea costituente prendendo parte la creazione della Costituzione italiana
Il senso politico della battaglia condotta da Ugo la Malfa fino a suo modo il ventisei marzo mille novecentosettantanove in quella scelta di vita
Caduto il fascismo creata la democrazia in Italia emergono all'e la sua attività politica i due grandi obiettivi che costituiscono il leit motiv della sua enorme produzione intellettuale
La soluzione dello storico problema del mezzogiorno e la collocazione dell'Italia in Europa
E in Occidente tutte le sue scelte politiche del dopoguerra il centrismo che ricordavi
Il centrosinistra la società le Italie prime nazionale sono il tentativo di costruire le condizioni politiche per conseguire questi due obiettivi di fondo
La battaglia di Ugo la Malfa e testimoniata da una produzione vastissima di discorsi parlamentari discorsi politici articoli di giornali italiani stranieri corrispondenza e scambi e notte
Nella primavera del due mila venti nei mesi più duri del corridore la Fondazione Ugo la Malfa che ha una chiede una biblioteca il cui catalogo
Di fondi librari messi BN include volumi rari sulla storia politica dell'Italia delle due guerre sull'economia
Riflettendo sul proprio futuro ha deciso di raccogliere riordinare il vasto repertorio di scritti e documenti di Ugo la Malfa di metterlo a disposizione dell'un più ampio pubblico attraverso la moderna tecnologia digitale
Come contributo alla storia della Repubblica e come memento e guida per il cammino che rimane da percorrere
Si tratta di uno sforzo imponente grazie al quale speriamo di rendere pubblico su questo portale on line l'opera omnia di Ugo la Malfa
Sì è quella pubblicata sia quello ancora da raccogliere attivando collaborazioni con lo Stato né con i privati
E per questo sono grata agli enti che ci hanno già sostenuto in questa prima fase che spero vorranno continuare a sostenerci
E ad altre istituzioni dello Stato con cui stiamo attivando una collaborazione dall'Archivio centrale dello Stato col cui col soprintendente Andrea De Pasquale
Stiamo già lavorando sul fondo delle carte Ugo la Malfa già depositato in archivio dalla famiglia la scomparsa dello statista alle Regioni cui la Mafai allegato la Sicilia dove nacque alla quale rimase sempre profondamente legato per tutta la vita l'Emilia Romagna
Che fu per trent'anni il suo collegio elettorale e che amava profondamente e il Lazio dove ha vissuto e ha svolto la sua attività di parlamentare
Grazie al prezioso contributo dei membri del comitato scientifico del portale stiamo costruendo percorsi didattici tirocini e corsi di formazione con le università per lo studio del vasto repertorio di metadata che abbiamo raccolto e raccoglieremo
Speriamo anche di costruire una rete di rapporti con le altre Fondazione storico politiche rappresentate dalle associazioni delle istituzioni di cultura italiana cioè laici e con le altre biblioteche
Sia pubbliche che private che parteciperanno alla vita in sé partecipano alla vita intellettuale del Paese mettendo a disposizioni i loro fondi e le loro Energia
Questo impegno coi abbiamo dato l'avvio negli scorsi mesi che oggi siamo onorati di pubblicare on line alla presidente presenza del Presidente della Repubblica
E delle più alte cariche dello Stato degli amici delle nuove generazioni c'è qui una classe del liceo Visconti di Roma che voglio salutare ci sembra che possano istituire la figura di Ugo la Malfa nella sua complessità
Che Roberto Bobbio differente
Essere in quella di un personaggio eccezionale
La cui dote più si ritiene in clinica scusate significativa fu quella di sapere unire
Nella sua persona il politico accorto dell'uomo di grande cultura la mansarda intellettuale un economista uno storico iniziamo un uomo di Stato
Mi consenta signor presidente del Consiglio di chiudere il mio intervento con due citazioni
Che nel lavoro svolto in questi mesi mi hanno colpito per l'allusività della visione storica economica politica e sociale di Ugo la Malfa e tre Comense permettono tramite il passato di poter pensare al futuro
La prima risale al dicembre mille no ai centoquarantaquattro
Durante la seconda guerra mondiale certo si iniziano a vedere la fine per cui egli aveva combattuto la Malfa osserva che bisogna associare la Germania allo sforzo per la costruzione di un'ora o ma incapace di fronteggiare il futuro
Scrive se loro deve avere una funzione in questa sarà funzione di mediazione funzione di cui si è netta fra le potenze vincitrici della guerra
Un'ora dopo articolata su tre paesi Germania i Franza e Italia è un Oropa che ha assorbito il sogno egemonico tedesco
La seconda citazione tratta da un discorso che mio nonno tenne il diciassette giugno mille novecentosettantotto al congresso di Roma poco prima di morire
Precisando la sua posizione rispetto a quella dell'onorevole Berlinguer che in quel momento voleva per il Paese l'austerità ma che intendeva come critica al capitalismo Ugo la Malfa con una visione di grande attualità disse
Noi non ponemmo mai l'austerità come infine noi abbiamo pronte non abbiamo vocazione Ancona la vita monacale l'austerità la intendiamo come mezzo per raggiungere certi fini come sforzo di un Paese
Delle sue classi sociali per sottrarci a quello che ci distingue ancora nel mondo europeo per diventare occidentali a pieno titolo e non occidentali per metà del Paese e mediterranei per l'altra metà grandezza
Grazie a Claudia lavata per questa bellissima bensì l'intervento che ha dato il senso pieno di queste iniziative e adesso la parola al Presidente del Consiglio
Signor Presidente della Repubblica presidente del senato Presidente della Camera
Famiglia Lamalfa grazie Claudia
Citazione bellissima
Sono molto felice di essere qui oggi per rendere omaggio a Ugo la Malfa voglio prima di tutto ringraziare coloro che han contribuito a questa importante iniziativa a partire dal figlio Giorgio ed alla nipote Claudia dove Giorgio
L'archivio digitale degli scritti politici di la Malfa dei suoi discorsi del suo epistolario non è solo un viaggio nella nostra memoria collettiva è un tesoro nazionale da preservare se incerto per voi per le generazioni future
Ma scusate anche per noi ore
La Malfa è stato uno dei principali costruttori della Repubblica antifascista la sua opposizione al regime come ricordava Claudia di costo a un arresto la e la degradazione militare prima dell'espatrio in Svizzera
La Malfa portò i valori liberali e democratici del Partito d'Azione nel Comitato di liberazione nazionale e in una nuova casa quella che fu la sua casa il Partito Repubblicano Italiano in politica estera Agila convinto atlantista e europeista
Nel dopoguerra
La madre è stato uno dei padri del miracolo economico ministro del Commercio estero nel governo De Gasperi ha guidato la liberalizzazione degli scambi
Del cinquantuno abbasso i dazi del dieci per cento e aprì le frontiere al libero commercio a fronte di accuse di voler distruggere l'economia italiana e di esporre l'industria la concorrenza sregolata
A motivarlo era la convinzione che fosse necessario stimolare l'economia del Paese con la concorrenza soprattutto al Sud
Puntare come ebbe modo di dire sulla capacità nazionale di andare sui mercati
Sull'iniziativa sullo spirito imprenditoriale degli italiani
Con audacia senza complessi di inferiorità
La storia gli ha dato ragione
Le esportazioni dall'Italia aumentarono rapidamente per tutti gli anni cinquanta e il deficit commerciale in rapporto ai volumi totali di scambio diminuì
Grazie a la Malfa l'Italia divenne un modello per l'Europa
Altri Paesi come Francia e Inghilterra rinunciarono poco dopo le barriere doganali
L'Europa tutta si avviò verso un regime di liberalizzazione del commercio che sarebbe culminato nel Trattato di Roma e nella Comunità economica europea
Queste scelte valsero a la Malfa l'ammirazione dell'Organizzazione per la cooperazione economica europea e della Germania
Lunedì era carne duro durante la visita in Italia elogiò con un certo stupore il suo coraggio e la sua tenacia
Quell'Italia aperta e coraggiosa sempre sorprendere il ministro tedesco dell'economia sociale di mercato e colui l'Europa intera
Da questo passaggio storico si evince un tratto distintivo di Ugo la Malfa
La grande apertura mentale accompagnata la profondità di riflessione sull'economia
Conoscenze e convinzioni sviluppate direi soprattutto con la lettura di Kenzo e degli economisti americani
Una scoperta avvenuta in un grande luogo della cultura italiana l'ufficio studi della Banca commerciale
Fu Raffaele Mattioli al trentatré a volere l'Iva Malfa nonostante fosse stato da poco liberato dopo un arresto politico e sorvegliato dalla polizia
Mattioli aprì la sua casa i giovani dell'ufficio studi dove poterono incontrare intellettuali scrittori poeti da Bacchelli a Montale
E in quegli uffici della Banca commerciale come ricorda lo stesso la Malfa si svolse la battaglia clandestina contro il fascismo
Da uomo di governo la Malfa continua a circondarsi di giovani studiosi
Le sessantadue anni da ministro del Bilancio
Lavorò insieme a Paolo Sylos Labini a Francesco Forte a Giorgio foie a Pasquale Saraceno alla nota aggiuntiva il suo maggiore lascito intellettuale
Nella nota La Malfa cercò di dare risposta a una questione centrale per la ricostruzione
Come trasformare il periodo eccezionale che il Paese stava vivendo in una stagione di crescita di lungo termine
La Malfa ci ricorda l'importanza di una politica di programmazione necessaria per uno sviluppo equilibrato
E ci invita ad affrontare le situazioni settoriali regionali e sociali che non riescono attrarre sufficiente che son parole sue sufficiente beneficio dalla generale espansione del sistema
Di nuovo parole sue soltanto in una fase di grande dinamismo scriveva la Malfa è possibile attuare le necessarie modificazioni del meccanismo economico senza incontrare costi elevati
L'alternativa è quella che la Malfa chiamò successivamente il non governo
Una definizione fulminante per sottolineare l'incapacità di affrontare i problemi di dare continuità alla modernizzazione del Paese
Al non governo ma contrapposto il coraggio delle riforme economiche e sociali quel coraggio che Luís sempre dimostrò
Insieme a una visione
Direi profondamente pessimista della politica ma mai sfiduciata
Una visione in cui
La quella che tecnico caffè chiamò la solitudine del riformatore
Non ha non diminuì mai il suo entusiasmo riformatore
Al non governa speculazione paziente ma decisa che eviti gli sterili drammi degli scontri ideologici
Per dare all'Italia una prospettiva di sviluppo coesione convergenza
Oggi ricordiamo la Malfa come grande statista appassionato riformatore
Uno degli artefici del boom economico sempre attento a bilanciare crescita eguaglianza
Un onesto rigoroso che non dimenticava quando da giovane studente a Ca'Foscari per risparmiare si nutriva di fichi secchi
Un protagonista della vita civile dell'Italia che non ha mai perso di vista i valori morali dell'attività clandestina della Resistenza e l'importanza di trasmetterle la memoria
Nella lettera a Donato Menichella all'annuncio delle sue dimissioni da governatore della Banca d'Italia
La Malfa si preoccupa che i più giovani non conoscano mai su parole sue di nuovo quello che noi abbiamo sofferto e quello per cui tutta la vita abbiamo combattuto
Sono certo che l'archivio che inauguriamo oggi contribuirà a diffondere la lezione riformatrice di la Malfa il suo coraggio la sua passione civile grazie
E dopo questo intervento vedere Presidente del Consiglio ha la parola va a Giorgio la Malfa
Che concluderà questo incontro
Silvio presidente della Repubblica autorità signore e signori
Amiche e amici
Ringrazio presidente del pubblico per la sua presenza preziosa e affettuosa
Ringrazio la Presidente del Senato
Presidente della Camera per la loro presenza del presidente della Camera anche per via di certi tata di questa in questa sala
Così bella
E infine sono grato al Presidente del Consiglio per aveva accolto il nostro invito a prendere la parola in quest'occasione per l'importante per la Fondazione la banca
Per ciò che ha detto per quello che sta facendo in questi mesi
Il riferimento che presidente Draghi ha fatto alla nota aggiuntiva del sessantadue
Hanno una mi portano a rimarcare una singolare analogia
Tra la situazione economica di oggi e le considerazioni con le quali prendeva avvio la nota aggiuntiva nel mille novecentosessantadue quella che mio padre ritrasse come ministro del Bilancio
Si legge nella premessa di quel documento
Cito
L'economia italiana è stata caratterizzata anche nel sessantuno dal permanere di un elevatissimo ricco dissi accrescimento
Con un saggio fino anche superiore a quello degli anni scorsi
E tuttavia sempre tra virgolette le pur notevoli capacità di crescita dimostrate dall'economia italiana non ci consentono di raffigurare
Il vostro ulteriore sviluppo economico come un movimento automatico destinato a continuare
Senza contratto contraccolpi che possono mettere in pericolo anche i risultati recentemente conseguiti
La politica economica diceva deve perciò Danzi canonico della predisposizione dei tutti i mezzi attivamente stabile il processo di sviluppo questo è il tema a questo fine
Non indispensabili profondi processi di trasformazione produttiva ricreare nuovi ordini di convenienza per l'investimento privato
E bisognava accompagnare tutto questo con la crescita della disponibilità di beni pubblici e di servizi collettivi fino allora molto carenti
Potremmo dire anche fino a oggi per certi aspetti molto cari
Si trattava in fila di
Spinge riequilibrio fra le zone avanzate e le zone depresse del Paese
L'alternativa a quella politica consapevole diceva la nota aggiuntiva affidarsi al mercato
Sapendo però che le condizioni contraddizioni non risolte avrebbero bloccato quel processo di sviluppo
Quello che è accaduto a partire dagli anni Sessanta all'economia italiana
è perché non si usciva allora e non si è riusciti tal Luca
A creare le condizioni che vende consentissero di rendere stabile quel processo di sviluppo
Ora non è questa la sede certamente per soffermarsi sulle cause politiche di quell'insuccesso
Quello che voglio sottolineare che è che la situazione economica odierna azione porta una presente una forte analogia con quel momento
Noi oggi stiamo attraversando una fase formidabile di ripresa dell'economia per molti aspetti inaspettata
è una situazione del tutto nuova rispetto al passato vincente
E meno recente tratta tra dagli anni sessanta noi non l'abbiamo sperimentato tassi di crescita dell'ordine del sei per cento o del quattro come si prevede per l'anno prossimo
I critici sottolineano
Che si tratta solo di un recupero rispetto ai livelli di reddito del due mila diciannove
E più ancora il nostro reddito pro-capite è sotto i livelli del due mila sette
Questo è esatto ma io osservo che anche negli anni Cinquanta si incominciò con recuperare i livelli dell'attività produttiva del trentotto trentanove cioè dell'immediato per prima della guerra
Fu la continuità di quel ritmo di sviluppo della fine degli anni Cinquanta e dell'inizio degli anni sessanta oltre ai livelli pre belli oltre che costituì il miracolo economico
Il problema di oggi
è esattamente eguale a quello di allora
Esattamente lo stesso
Dare forza e continentale nel tempo alla ripresa che stiamo sperimentando
E non possiamo affidarci alla speranza che si sia messo in moto un meccanismo che spontaneamente continuerà a generare lo sappiamo
Che non può essere così servono sembra politiche tali da assicurare questi risultati investimenti nelle infrastrutture investimenti della provvista di beni collettivi asili scuole e università sanità
E nello stesso tempo bisogna procedere alla trasformazione ecologica l'informatica del sistema produttivo privato e pubblico
Per fare tutto questo bisogna mobilitare gli investimenti pubblici molto oltre i livelli
Toccati negli anni recenti
E bisogna tenerne che ad essi si affianchino gli investimenti privati una notevole mormone di investimenti privati con capitali italiani capitali stranieri
Per la componente pubblica parte dei Magi provenire dall'Europa con il Next Generation Review
Ma per assicurarsi agli dobbiamo fare le riforme realizzarle nei tempi previsti
E accanto ai fondi europei servono fondi recuperati dal bilancio dello Stato
Ma questo richiede una grande severità nella spesa corrente serve un'austerità
Della spesa
Nel bilancio in quest'anno di palazzi senza la quale il disegno diventa insostenibile
Bisogna sapere infine che servono investimenti dell'impresa privata italiana e dei capitali stranieri
Essi possono essere richiamati ma per questo è indispensabile un quadro politico stabile affidabile e duratura
Questo è ciò di cui ha bisogno l'Italia oggi
Non si tratta di cose da assicurare una tantum serve continuità politica di politica economica per il tempo necessario per non si misura nei giorni dei mesi fa i danni siamo quindi a un tornante della nostra storia volti spenti simile a quello del gol sessantadue allora la classe dirigente fallì
Ma in quel momento avevano accumulato dei vari giri che è un i margini della della gli serve valutare i canadesi insieme Donato Menichella e avevamo il margine che non avevamo il problema del debito pubblico perché l'inflazione bellica aveva spazzato via
Oggi abbiamo molto dure seguì fare Egidio rispetto ad allora il debito pubblico che allora impazzava pesa può diventare in qualunque momento se pagassimo le mosse un problema
Amici a chi affidare questi compiti
E se l'Ulivo il cavo di finire in mani dobbiamo almeno dirli assai assai impegnativi
Nel giugno del mille novecentoquarantaquattro
Viaggiando per nave verso gli Stati Uniti dove si sarebbe svolta la conferenza di Bretton Woods
Giorni fa in agenzie
Lesse un libro appena uscito Inghilterra degli Stati Uniti il libro di agli di Friedrich von Hayek
Intitolata la strada verso la schiavitù che nel manifesto dell'individualismo liberale che vedeva e vede tuttora nel settore pubblico il rischio della perdita della libertà
è lì in un certo senso la risposta polemica la teoria generale di Ken scade invece fornito la giustificazione economica per l'intervento pubblico
La relazione di Chiesa la lettura del libro di rivali sul sorprendente
Non polemizzò Cornovaglia chi li manda una lettera dicendo di essere totalmente d'accordo con lui
Anzi li sa di essersi commosso alla lettura del libro aggiusta però che come lo stesso ma c'è più conosceva alcune cose lo Stato come la giustizia e la difesa spetta ora agli Stati
Io diceva che il suo penso che lo Stato abbia oggi compiti assolutamente irrilevanti dal svolge debba fare molto di più di quello che fa oggi
Ma la garanzia della libertà diceva eh affidare questo compito a qualcuno che abbia chiaro il senso della necessità ma anche dei pericoli di questa impostazione
Cioè l'intervento pubblico è necessario mani come nelle attese
Noi diremmo oggi la capacità di distinguere fra debito buono il debito cattivo per così dire per usare l'espressione ecco il figlio presidente
Della repubblica figlio Presidente del Consiglio
A conclusione di questa nostra riunione l'Italia vive oggi
Per la prima volta dopo i mesi angosciosi del comico e dopo anni di crescita stentata
Una fase di ripresa economica vigorosa
Si può nutrire la speranza di riprendere un cammino di sviluppo economico e sociale interrotto troppo tinto
E la cui interfunzionale marcatore povertà
Ha aumentato le diseguaglianze orientato il malessere sociale che vediamo tutti intorno possono questa è la domanda possono integrarsi oggi quelle condizioni che invece non si vede materializzare un sessantadue
Permetteteci permettete che a conclusione di questa giornata di un governo a tutti noi soprattutto all'Italia
Che agli artefici di questa condizione
Agli artefici di questa svolta
Venga dato tutto il tempo necessario ad assicurare che davvero questa ripresa sia non una fiaba passeggera va all'inizio di un possibile secondo miracolo del nostro paese grazie
Questo punto si conclude con queste parole ieri giornata si conclude questo incontro corre alle Grazie mento particolare senta Repubblica presidente del senato e della Camera grazie presidente del Consiglio per le sue parole auguri Claudia La Malfa all'archivio portale della Fondazione delicato con la madre grazie