Conferenza di Nessuno tocchi Caino - Spes contra Spem

Arrivare buongiorno che aspettiamo c'è ancora qualcuno che sta arrivando perché le due sedi non sono proprio e vicinissima stavo dicendo che prima emblematico ed è bellissimo togliere i nastri avere di nuovo poi in sala mostre non se l'Aula Magna non lo eravamo da tempo
E avere la capienza al cento per cento a poter ritornare a da fare questi incontri a ospitare a arrivederci a risentire sia a confrontarci come siamo abituati a fare in questa scuola oggi abbiamo un'occasione ecco iniziamo ricominciamo con attenzione speciale abbiamo degli ospiti che che verranno adesso presentati l'associazione Nessuno tocchi Caino credo che la conosciamo tutti
Che quindi è un tema abbastanza importante rientra nei percorsi che questa scuola comunque da tempo danni da sempre segue io vi auguro buon lavoro vorrei non togliere il proprio tempo neanche un minuto quest'incontro
Lasciò chiede la presenza di Miccichè ha organizzato presenti i lavori questa mattina presenti gli ospiti io sarò presente alternativamente con il mio lavoro che oggi è abbastanza impegnativo
Quindi ragazze ad essa passerelle a tanti misteri occupata e ne hanno lasciate qui non è l'interrogazione di potete mettere
Locale sta venendo a e
Allora saliti
Presentiamo questo incontro volava ci vediamo dopo grazie agli ospiti
Io
Io no ma sta recuperando dall'altro fratello sorella di benzina e gasolio inchiodarlo con la mascherina giustizia adesso
Allora aspettiamo giusto in tempo reale ferocemente però chiedo si accomodi no nelle poltrone libere
Quindi
Puglia mi devo astenere
Verso
Allora ragazzi accomodatevi scusate ragazzi dove trovate imposto
Accomodatevi vi prego
C'è risposta laziale già impostata
Bene altrimenti non non riusciamo a voi non riescono a sentire allora benvenuti buongiorno benvenuti a tutti a tutte benvenuto ai nostri ospiti avvenuto nella nostra scuola i nostri ospiti che tra poco vi presenterò grazie per accolto il nostro invito a detenere quest'incontro oggi abbiamo quindi noi Sergio D'Elia e Sergio dedicare il segretario nazionale di Nessuno tocchi Caino
Nadia non andiamo nel mondo moltissimo per prepararsi al meglio questo incontro dalla notizia diciamo Boy dell'associazione eravate qui a Lecce alla giorno dell'incontro c'è stato veramente poco tempo
Durante questi giorni abbiamo cercato insomma di fare del nostro meglio ogni fornire alcuni ragazzi molti di loro hanno avuto la possibilità di vedere il film incontra sperma io con la mia ignoranza ho avuto la possibilità perché avevo del tempo con loro in classe altri l'hanno visto autonomamente a casa e ieri devo dire io avevo già avuto modo di vederlo e e via dicendo quel documento è stato fornito loro anche del materiale il signor Elia mia passando smaglianti del convegno delibere il viaggio della speranza si chiama vero non abbiano avuto molto tempo ma non importa noi siamo qui oggi
Ed è importante questo
E importante perché questa associazione Nessuno tocchi Caino due dicevo Sergio D'Elia e il segretario ha un ruolo molto importante come sapete Archinà nel dare in questa società questa lega i cittadini ed i parlamentari ama la finalità di abolire la pena di morte nel mondo
E un'associazione ovviamente senza fini di lucro che coinvolge molte persone tra cui politici partito radicale esistono
Fa
Parte integrante credo di di questa associazione che ha fatto morde cugino affare molte battaglie in termini di lontani diciamo subcarpatica eclatanti ancora oggi nove zone che rischiano di subire la pena di morte come anche in passato manifesti convegni congressi marce internazionali ma soprattutto ma poi loro ne parleranno molto molto meglio ovviamente ma soprattutto grazie a Nessuno tocchi Caino
è stata accolta ratificata dall'assemblea generale delle Nazioni Unite la moratoria cioè l'iniziativa
Anche Chiellini ammonizione
E con una risoluzione dell'ONU l'abolizione della pena di morte nel due mila e sette
E questo e molto molto importante
Presenti anche gli altri ho accanto a me l'avvocato Giuseppe Napoli che fanno parte del consiglio direttivo di Nessuno tocchi Caino integrazione molto né ci conosciamo con Giuseppe siamo dello stesso
Paese e quindi abbiamo anche avuto modo di anche e a San Cesario di fare delle iniziative del genere e Rita Bernardini
Che il presidente dell'associazione Nessuno tocchi Caino Antonio Orlando consiglieri del Consiglio direttivo sono Sabrina legittima e io Antonio Buonfiglio dominano uomini con bene no benissimo
Solo per ragazzi già queste cose diciamo come dire lei sapeva che ma non è mai tempo sprecato ridirle
Questo fa parte di un percorso che noi facciamo è giovedì abbiamo un altro incontro parliamo di corruzione giovedì parleremo con una iniziativa e quando chiama la professoressa Pellegrino nella referente educazione civica dell'istituto che riguarda tutto l'istituto un collegamento di un incontro dibattito sull'abolizione di quelli che si e quelli che sono gli elementi della corruzione a a livello sociale e politico ed economico per dire che la nostra scuola
E questo incontro si inserisce in un percorso come diceva la presi e che la nostra scuola fa da tempo
E e che attraverso l'incontro con autori abbiamo avuto filosofi giornalisti e Marianna Aprile abbiamo avuto e il
Aiutate non ricordo che ha presentato il libro non sono sessista ma anche se lo ricorda di voi
Bravo Gasparri Finazzer il suggerimento e anche altri anche l'altro giornalista la vedi parlo seguendo boliviani eccoli e creare nostro obiettiva a cura di creare dei momenti di riflessione
Su temi che riguardano il nostro vivere civile
E quello della pena di morte ma anche la questione del carcere duro abbiamo visto nel filmato del no la la questione dell'ergastolo ostativo eccetera civico riguardano il nostro vivere civile sono questioni ancora aperte
Sono questioni molto dibattute nell'opinione pubblica e noi vogliamo fare un momento di riflessione
Perché a maggior ragione quest'anno l'educazione civica entra di diritto nel nei cunicoli scolastici
E quindi e la scuola è chiamata ad affrontare certi temi
è avendo sempre come punto di riferimento che cosa educazione civica qual è il punto di riferimento che dobbiamo avere periferici la nostra stella polare la nostra costituzione la nostra posizione è un lavoro che noi facciamo quotidianamente nelle nelle nostre classi e poi dicevamo prima con la brezza idee e perché soltanto riflettere no ma anche promuovere uno spirito critico che non vuol dire essere per forza d'accordo con ma quello che oggi è importante
Avere lo strumento gli strumenti per Leggere in maniera più consapevole la realtà che ci circonda
Bene io ho finito qui lascio la parola a Giuseppe Napoli
Grazie ancora
Grazie
Allora innanzitutto mi preme ringraziare la dirigente scolastica
La professoressa limiti e tutti gli insegnanti
Che ci hanno permesso di organizzare questo incontro e e cogliere l'occasione del fatto che Sergio D'Elia insieme a Rita insieme ad Antonio Coniglio e Sabrina Renna si trovavano qui a Lecce anzi in Puglia
In occasione di una loro diciamo visita negli istituti penitenziari ieri sono stati a Taranto domani saranno legge perché diciamo modelle
Principali e
Preoccupazioni dell'attività di
Nessuno tocchi Caino è quella di
Monitorare continuamente la situazione delle carceri di nel nostro Paese
Noi organizziamo quest'incontro a pochi giorni da quella che è stata di il dieci ottobre scorso appunto la giornata europea e mondiale contro la pena di morte
E dobbiamo dire la verità abbiamo l'impressione che il ricorso alla pena di morte a livello mondiale sia in progressivo declino ma nonostante ciò poi magari Sergio ci dirà qual è lo stato dell'arte anche su questa sulla pena di morte a livello mondiale non significa che nonostante ciò noi no dobbiamo abbassare la guardia anche perché proprio proprio qualche giorno fa sul giornale riformista Sergio si è occupato dimettere un focus su sulla pena di morte che sicché noi abbiamo all'interno dell'Europa
Vale a dire in Bielorussia dove c'è ancora il ricorso alla pena di morte quindi apposti
Diciamo chilometri di distanza dalla dall'Europa e dalla civiltà europea
Con riferimento alla pena di morte alla pena in generale
Io direi che
Negli anni Settanta giustamente del secolo scorso un filosofo francese Michel Foucault
Nel suo libro sorvegliare e punire evidenzio una circostanza e studiando storicamente il problema della pena e del carcere e fece notare come
Nel momento del passaggio tra l'antico regime alla civiltà moderna si ebbe un cambiamento
Nella come dire nell'erogazione della pena si passò da una spettacolarizzazione della pena prima le diciamo la pena di morte era uno spettacolo che veniva diciamo come dire evidenziato sulle piazze principali dei paesi e così anche le torture tutto ad evidenza pubblica
Con il passaggio
Al diciamo tra virgolette all'età moderna noi abbiamo come dire un fenomeno contrario si intende il potere lo Stato tempio ad occultare andaste fondere il momento della punizione
Quasi che
Un po'se ne vergognasse
Ed è quello che succede in Bielorussia dove noi abbiamo la sicurezza che c'è la pena di morte ma non si sa con precisione non lo sanno neanche loro
Se effettivamente queste esecuzioni sono state fatte quando sono state fatte come sono state fatte
Ma naturalmente il nessuno tocchi Caino non si occupa anche se di pena di morte solamente anche se diciamo a Nessuno tocchi Caino bardata e con questa questo principio
Fondamentale è quello di aver intuito che
Non bastava essere contro e per l'abolizione della pena di morte perché ormai diciamo che quasi tutto il mondo civile
E per l'abolizione della mera di morte però in realtà poi arrivare all'abolizione totale della pena di morte comportava il passaggio
Attraverso quella che appunto è stata l'intuizione di nessuno può la moratoria vale a dire l'impegno assunto all'interno dell'ONU
Con un lavoro diciamo fatto da Nessuno tocchi Caino appunto che una una voi mezzi riconosciuta a livello dell'ONU e c'è stato un lavoro molto forte
Di Sergio divinità eccetera che hanno diciamo ha portato alla all'impegno formale dell'assemblea generale dell'ONU
Che impone questo impegno morale di fermarsi davanti abolite perché Abu arrivare all'abolizione sarà un passo successivo magari diciamo auspicabile in realtà l'importante arrivare alla moratoria cioè a un impegno di fermare per il momento il boia questa è stata l'intuizione fondamentale ma dicevo non solo pena di morte
Ci parleranno magari Rita Sergio ci pagheranno anche di morte perpetra
E il problema della morte per pena e molto più vicino a noi
Un problema che riguarda le nostre istituzioni che riguarda il nostro ordinamento penale e in special modo
Il problema dell'ergastolo ostativo
Tra le altre iniziative
Diciamo di di di Nessuno tocchi Caino che nell'ultimo congresso di operativi ormai due anni fa
A diciamo aggiunto alla sua
Denominazione Nessuno tocchi Caino trattino spesso contrasti che
Già Nessuno tocchi Caino voi non saprete senz'altro è una citazione della Genesi
Spesso contrasta che significa
Nomina avere speranza ma incarnare essere la speranza ognuno di noi non deve avere speranza che succeda qualche ma deve darsi da fare perché la speranza
Con la sua azione quotidiana di venti si trasformi in realtà quindi c'è questo passaggio stessi contrasti che un'altra situazione
Diciamo come dire
Della della del di di un passo della lettera che era
Di San Paolo
Dicevo nel
Nel nel congresso di Nessuno tocchi Caino di opera di due anni fa c'è stato questo
La presentazione anche di un docufilm che il viaggio della speranza di Ambrogio Crespi che è stato presentato anche al Festival divenne del cinema di Venezia nel quale e documentato
Uno dei lavoratori
Che di cui sono tocchi Caino il protagonista si rende protagonista nei principali
Istituti di pena o alcuni istituti di pena e di un po'in giro per l'Italia e quindi anche
E e nello specifico in quello di Opera che è un carcere che si prova alla periferia di Milano e nell'acqua e nel quale la maggior parte se non quasi tutti i detenuti tirato i detenuti che sono detenuti leader gravissimi reati di mafia molti dei quali se non erro con l'ergastolo statico poi magari Sergio azione
Si è si diluirà sequestro
Cosa volevo dire questo e sarà un incontro naturalmente informale io passo subito e non voglio dilungarmi oltrepasso subito la parola
A Rita Bernardini
E magari coi o asse Sergio pagare sette o nove devo Riva che si era alzata quindi
A perfetto
Passo la parola Sergio D'Elia e naturalmente con l'auspicio che dopo diciamo l'interventi poi voi studenti farebbe delle domande si apra una discussione in modo tale che come dire questo nostro incontro abbia un senso compiuto nel senso di un arricchimento reciproco per questa giornata
Grazie ancora all'Istituto grazie alla preside grazie agli insegnanti passo la parola Sergio D'Elia
Però intanto volevo ringraziare
La preside di questo istituto per averci raccolto oggi
Soprattutto al professore saliti
Miti per per averci introdotti alla alle classi che sono qui
Che sono qui riunite intanto volevo
Io non so se voi avete letto qualche passaggio di questo libro che
Io avevo fornito perché vi venisse inviato formato elettronico o qualche immagine del docu-film
Spesi contrasti
Il docu-film
è stato girato durante un congresso di Nessuno tocchi Caino che si è svolto nel carcere di Opera
Nel dicembre del due mila diciannove il diciassette e diciotto dicembre di quest'anno
Sì riparare di nuovo il Congresso sempre nel carcere di Opera
Perché biennale la cadenza delle nostre della nostra assemblea e durante quel congresso del regista Ambrogio Crespi
Decise di dedicare la sua arte la sua la sua opera
Ad una questione importante
Che riguarda l'amministrazione della giustizia nel nostro nel nostro Paese l'amministrazione della giustizia un po'lo specchio della qualcuno avrebbe detto del della civiltà di un paese e soprattutto la sua appendice carceraria
Il carcere come appendice dell'amministrazione della giustizia
Quelle docu-film vengono raccontate le storie
Lì
Nove persone
Sono persone che hanno compiuto delitti orribili
Che
Quando sono state raccontare le loro storie
Mediamente avevano già
E spigliato
Ventiquattro venticinque anni difesa
Venticinque anni di pena
Sono lunghi noi calcoliamo le le generazioni al ritmo di venticinque anni alla volta
Quindi dopo che
Dopo venticinque anni
Scosso dalla dopo venticinque anni in realtà c'è un mutamento anche nella vita biologica di una
Di una di una persona è come se le cellule
Sì rigenerarsi zero e quindi noi viviamo ognuno di noi un cambiamento
Seria il tempo della nostra
Ci sono
Persone che sono in carcere
Quelli del naturalisti del film da venticinque anni mediamente ma alcuni di loro
Tenendo conto che dal due mila quindici oggi sono passati sei anni hanno ormai raggiunto di trent'anni di carcerazione di espiazione
Di estrazione della
Quindi
Come Nessuno tocchi Caino nasciamo per porre fine
O interrompere quanto meno la pratica della pena di morte
Nel mondo
Poi decidiamo ed è stata una battaglia soprattutto italiana
Il nostro paese ha portato convincendo molti Paesi non soltanto dell'Unione europea ma anche
Di varie aree geografiche a condivide allora nella massima Assemblea mondiale che quella delle nazioni le Nazioni Unite
A un certo punto ci siamo posti la domanda va bene l'Italia abolito la pena di morte addirittura si è fatta promotrice
Di una battaglia per la moratoria delle esecuzioni capitali a livello universale però ci siamo chiesti ma in Italia cosa accade rispetto alle non c'è più la pena di morte però c'è
Una forma di pena
Possiamo dire perpetua che non finisce mai
Di solito si dice è un fine pena mai che quella dell'ergastolo cioè
Stare in carcere
Finché fino vita natural durante finché il lungo iter
Certo per integrali gravi fatti
Ma anche
Tenendo conto delle generazioni che passano anche all'interno della propria della propria esistenza per fatti che rischiano di colpire una persona che non è più la stessa rispetto al momento del del reato
Ripeto i reati sono molto sono molto gravi
Bisogna però chiedersi quanto tempo e necessario perché quel reato sia compensato
Da una pena
Paragonata paragonabile commisurata alla gravità di quel di guerra
Se è vero che dopo venticinque anni ognuno di noi rinasce a una nuova vita una nuova generazione dopo venticinque anni
Bisogna chiedersi se la pena che stiamo ancora infliggendo colpisce sempre la stessa persona o una persona diversa da quella del reato da quella del
Del delitto per quindi ci siamo posti l'obiettivo anche dopo aver
Fermato a livello universale delle esecuzioni tramite una moratoria
Di anche
Porre una moratoria anche sulla pena fino alla morte
L'ergastolo soprattutto come per come è conosciuta in Italia
Viene chiamato ostativo ostativo significa che osta che impedisce che non consente
Di queste Castoro Estrela rivisto nel corso della respirazione della pena per considerare se in questo corso vitale esistenziale la persona che sta spiando quella pena
E ancora la stessa e ancora merita l'esecuzione di quella di quella pena
Quindi a un certo punto era proprio nel congresso
Cui
Lo slogan ma spesso con trasparente la speranza contrordine speranza era il titolo di quelle di quel congresso lì parte una campagna
Che poi nel due mila diciannove ottiene un risultato paragonabile a quello della moratoria delle Nazioni Unite sulla pena di morte però questa volta a livello europeo
Attraverso una risoluzione della una sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo che dice che l'ergastolo fino alla fine dei propri giorni fino alla morte
In contraddizione aperta in violazione evidente con i principi della Corte europea e della Convenzione europea
In particolare con l'articolo tre della Convenzione che dice delle pene non devono essere inumane e degradanti all'ergastolo ostativo
Significa appunto violare questo diritto alla speranza
Che connaturato alla natura umana tante che certo punto Pannella decidere che
Il la questione
Dell'ergastolo andava affrontata proprio secondo principio Criterium diritto alla speranza Marco non c'era più nel due mila diciannove perché è morto nel due mila sedici
Ma è stato un po'il suo successo postumo quello della sentenza della Corte europea che affermava per la prima volta al di Belloni continentale europeo il diritto alla speranza con diritto fondamentale della
Della della persona
Concludo
Affrontando l'ultimo aspetto della nostra iniziativa su cui ci stiamo concentrando da
Dal due mila diciannove ad oggi
Due mila sette moratoria universale delle esecuzioni capitali la pena di morte due mila diciannove diritto alla speranza quindi superamento del fine pena mai dell'ergastolo
Soprattutto nella sua variante ostativa chiederò quella dominante in Italia perché su mille settecento ergastolani
Mi subito del Settecento quelli ostativi sono mille trecento
La stragrande maggioranza degli Asgard degli ergastolani italiani non hanno diritto ai benefici alberi rivalutata la propria personalità
Dopo moltissimo
Del due mila diciannove apriamo un nuovo fronte
Una nuova frontiera
Della nostra iniziativa e ci occupiamo ricordava Giuseppe
Quindi non più pena di morte non più pena fino alla morte ma la morte
Per prima cosa significa
Significa noi lo possiamo documentare attraverso le visite che ogni
Direi quasi ogni giorno soprattutto Rita Bernardini fa nelle carceri italiane siamo stati Taranto ieri domani saremo in carcere carcere di legge ma quest'estate abbiamo girato carcere della Sicilia della Calabria
E abbiamo potuto constatare che la pena ormai è diventata una dimensione dell'amministrazione della giustizia mortifero
Che genera morte provoca malattia ormai la popolazione detenuta
è costituita da persone che entrate sane si sono ammalate nel corso della detenzione
Tenete conto che lo stiamo parlando soltanto di
Esecuzioni di pene già definite passate in giudicato
Circa il quaranta per cento della popolazione penitente carceraria italiano è costituito da persone in attesa di giudizio quindi sono lì a scontare una pena non pena nel senso che non è stata ancora decisa da un magistrato giudice
Pensa che quella pena vi sia comminate in maniera ultimativa in maniera
Però vivono le condizioni del carcere e il carcere un luogo dove ci si ammala
Noi incontriamo persone che in carcere
Ormai sono diventate sorde
Ma perché sono diventate sorte perché non sono abituate a un significativo contatto umano
Sicché l'ascolto sia esercitato a corrispondere alla parola che uno riesce
So nelle carceri i dialoghi sono tra i detenuti che fanno sempre gli stessi discorsi
Parlano del processo parlano della propria pena oppure a dell'attesa del giudizio della propria innocenza
Del fatto che sono lì ingiustamente
Non c'è un significativo contatto umano che possono esercitare
La facoltà il senso umano della del dell'udito
E quindi accade che proprio diventano solleviamo sorta di barriera la sordità che loro pongono rispetto a discorsi che non tollerano che gli annoiano
La vista
Sempre più noi incontriamo persone che sono entrate in carcere che ci vedevano bene e poi sono diventate
Non
Direi quasi sulla soglia della cecità hanno perso grandi gravi di vista ma perché
Perché le dimensioni di una struttura carceraria sono quelle per cui tu non eserciti
La facoltà di vedere allunga distanza all'orizzonte perché l'orizzonte del loro vissuto e quello che al massimo nei casi più
Favorevole
A esercitare ora la facoltà della lista riguarda il muro di cinta ma a volte molti non lo vedono vedono soltanto il muro della propria cella che quindi riguarda guardare da qui a tre metri
Oppure del passeggio dove si fa allora Daria li possono diventare sei sette dieci metri al massimo ma se tu non riesce a vedere a guardare il cielo il mare avremmo il la moto il paesaggio
Un orizzonte che sia dicendo Tinaia di metti tu hai come dire penalizzato ai ridotto lusso di questo e quindi c'hai i i ciechi o quasi ciechi
Cioè di quelli che hanno perso le facoltà mentali
Perché sono impazziti
C'è un'alta incidenza nelle carceri italiane di detenuti
Che soffrono di malattie mentali ma non perché sono entrati da malati perché lo sono diventati
Stando stando in carcere non dovrebbero stare in carcere perché una riforma di qualche anno fa ha stabilito che devono stare nelle cosiddette Renzo che sono delle residenze
Per coloro i quali
Non possono scontare la pena in quanto non sono in possesso delle proprie facoltà sta ma siccome nella Renzo di posti non ci sono rimangono entra ci manca il indipendente mentre dal fatto che sia riconosciuto o meno
La il proprio deficit
Le proprie facoltà mentali delle proprie facoltà mentali comunque in carcere abbiamo i malati di mente
E poi ci sono quelli malati di cuore
Ci sono quelli che hanno si sono presi il cancro in carcere
E non vengono curati oppure vengono curati quando ormai è troppo tardi perché le diagnosi sulla propria malattia arrivano in ritardo
Quindi il calcio è diventato con direi quasi un campo di concentramento di tutte di tutti i malati di tutte le forme di di malattia noi abbiamo abolito i manicomi ma recarci sono diventati dei manicomi
No
La tortura è stata interdetta ma in carcere si assistono ancora trattamenti disumani inumane e degradanti che secondo l'articolo tre della Convenzione europea sui diritti dell'uomo sono tortura in carcere abbiamo persone che non vengono curati i denti ma cioè
Diventata una
Li vedi Vieri a Taranto non c'era uno che avesse un sorriso splendente perché comunque ma perché perché dentisti sento però mentono ma non ci sono le attrezzature per poter per poterli curare quindi è diventato un luogo ecco la morte
Si arriva fino ad ammalarsi fino al punto di morire perché
Concludo dicendo questa cosa
Noi il prossimo congresso lo affronteremo
Facendo soprattutto una riflessione sul fatto che noi dobbiamo cominciare a ragionare non in termini di miglioramento di condizioni che strutturalmente sono
Generatrici di dolore e di sofferenza di malattia di morte
Dobbiamo cominciare a ragionare se
Nel terzo millennio in cui siamo siano ancora tollerabile no sì ancora tollerabile l'esistenza di un luogo che viene chiamato di pena di istituti che vengono chiamati i penitenziari
Cioè volti a infliggere sofferenza dolore non è che il carcere c'è sempre stato
No è una creazione ottocentesca
Ci siamo liberati di tanti istituti perché erano contrari alla alla dignità umana al diritto alla vita e alla speranza eccetera
è il momento di cominciare a ragionare se sia il caso di ancora mantenere in piedi edifici istituti strutture dove si applica non la pena di morte
Magari non più la pena fino al nostro ma la morte
Siamo in Puglia a due passi da qui c'è maglie del luogo di origine di Aldo Moro no
Aldo Moro e quello che ha concepito nel nella sua filosofia del diritto che è stato un insegnante di diritto della
Ecco una visione che mi diceva
Volta a cercare non diritto penale migliore ci vado ma qualcosa di meglio del diritto penale e noi con lui oggi pensiamo che noi dobbiamo muoverci
Questa emissione alla ricerca non di un carcere migliore ma di qualcosa di meglio
Carceriere
Sarà il tema portante dominante del congresso di Nessuno tocchi Caino che faremo diciassette diciotto dicembre a opere grazie
Grazie Sergio D'Elia
E io vorrei fare una riflessione su questo è l'aspetto Sergio richiamando
è quanto diceva la professoressa liti sulla rispetto della Costituzione
Dicendo che io sono sicuro sono certo che l'ergastolo ostativo
Alle ore contate nel nostro ordinamento non fosse altro
Perché in netto contrasto con quanto prevede l'articolo ventisette della nostra Costituzione
Nel quale si dice che la pena deve tendere al recupero è come dire alla rieducazione del
Condannato
Una pena che prevede invece
Che il condannato rimanga a morire in carcere non so quali
Come dire come si possano conciliare con il dettato della nostra Costituzione
Ora vorrei fare intervenire Rita Bernardini Rita Bernardini è stata nel tempo parlamentare
Del partito radicale attraverso le varie diciamo così che lei con il quale i radicali si sono presentati alle varie lezioni e da sempre
Come dire
Si è la sua attività politica
Si è incentrata sulla sul carcere
Ma non così attraverso una visione come dire filosofica ma proprio
Calandosi nella realtà quotidiana del carcere e delle singole necessità direi quasi di ogni singolo detenuto o quanto meno di di tutti i detenuti che giornalmente si rivolgono a lei
Passo la parola ci dirà lei intanto presidente di Nessuno tocchi Caino quindi
Voglio dire anche da questo punto di vista ci potrà dare un contributo importante
Allora ragazzi e ragazze
Una cosa che ci ha colpito venendo in questo istituto America Sabrina è la scritta che c'è fuori che poi è il titolo anche di un quadro di Gauguin
Cioè da dove veniamo ci siamo e dove stiamo andando
E qui c'è un po'tutta la vita di un essere umano però notato che voi che chi ha fatto quel murales
Ha scritto sul chi siamo l'unica frase sia il punto interrogativo
Cioè la cosa che dovrebbe essere più facile no cioè da dove veniamo bisogna studiare tutta la storiaccia da quindi bisogna applicarsi chi siamo dovremmo saperlo
Dove andiamo è il Progetto della vita e invece secondo me giustamente sul chi siamo
C'è questo punto interrogativo perché io credo che e sto lavorando noi stessi attraverso la conoscenza degli altri in realtà diamo più possibilità al nostro futuro così come siamo più capaci di percepire la storia del passato
Quindi mi è sembrato molto intelligente quel punto interrogativo messo sul chi siamo
Ho ritrovato anche una una battaglia recente magari molti di voi non conoscono Marco Pannella
Quanti lo conoscono qui Marco Pannella sale la mano nessuno no uno due ecco però Marco Pannella che è morto nel due mila e sedici
Che era il leader del partito radicale prima di morire ci ha lasciato una battaglia che lui voleva che fosse riconosciuto ancora non l'abbiamo vinta che fosse riconosciuto all'ONU
Franco diritti fondamentali della persona il diritto umano alla conoscenze
Perché e la conoscenza
Di ciascuno di noi
è praticamente quella che si può opporre
Al al potere quando il potere di tiene violento quando non rispetta le sue scuse regole se uno non conosce difficilmente si può è impossibile che sia in grado di contrapporsi di vigilare di controllare
Ma anche di
A evolversi no di cambiare attraverso la conoscenza di di scoperte di quello che stanno facendo gli altri esseri umani
Delle conoscenze condivise messe a disposizione voi direte ma che c'entra tutto questo con
L'ergastolo ostativo con la pena di morte con è il carcere
Che in Italia è un po'quello che gli ha descritto prima Sergio D'Elia e c'entra moltissimo perché si può dire che la nostra opera più importante è quella di far conoscere all'esterno quello che il potere vorrebbe Tevere nascosto non far loro conoscere non perché un passi vergogna di quello che si fa
Ma soprattutto quello che fa è contrario
è contrario a regole fondamentali
Prima è stata citata giustamente la costituzione
Sta fagocitato l'articolo ventisette quando parliamo di costituzione parliamo anche di quei diritti fondamentali per i quali i nostri padri costituenti hanno lottato qualcuno
Sapete
Ciampi ci ha rimesso la vita ha lottato fino alla morte per sconfiggere il tutto agli interisti mi il nazifascismo
Ebbene questi padri costituenti nel momento in cui venivano da questa storia tremenda che ha visto lo sterminio il sei milioni di ebrei
Degli omosessuali vero nome insomma di universi
Questi padri costituenti anziché scegliere la vendetta
Hanno avuto la saggezza di scrivere la nostra Costituzione
Lì Kelley non possono essere contrarie alza insulti umanità
Quell'umanità che non avevano avuto coloro che avevano fatto lo sterminio la guerra cioè dei pesi e non possono essere contraria al senso di umanità
E devono attendere alla rieducazione del condannato
Ebbene qual è la nostra opera ieri siamo stati nel carcere di Taranto
Che cosa abbiamo visto
Che lo Stato non rispetta le sue leggi e non dobbiamo dire ve lo dobbiamo riferire lo dobbiamo dire nelle sedi internazionali lo dobbiamo dire al Comitato europeo per la prevenzione della tortura proposito oggi non c'è qui Elisabetta Zamparutti che l'attesa gara di Nessuno tocchi Caino perché lei fa parte proprio di questo Comitato si chiama CPP Comitato europeo per la prevenzione della tortura e in questo momento è in missione a Strasburgo
Dobbiamo dirlo che ieri abbiamo visto a parte el la situazione fatiscente delle celle no
Ciò i né nove metri quadrati avevano sistemato tre persone tre letti alcuni in alcuni casi erano tre letti a castello in altri casi erano letti spesso uno orizzontale e poi a due piani praticamente non si poteva circolare in quella scena ma c'è di più queste persone fondamentalmente ed è questa la cosa
Forse più grave tutto il giorno non hanno niente da fare
Non gli danno la possibilità di lavorare non gli danno la possibilità di studiare e in più tutto questo è anche l'amato dal fatto e che molti di loro sono malati alcuni vengono da un passato di tossicodipendenza quindi avrebbero bisogno magari di incontrare uno psicologo
Qualcuno del SerT ma non si vede proprio gli altri
Avrebbero bisogno di incontrare un educatore previsto dall'ordinamento penitenziario ma gli educatori non ci sono
E non ci sono gli psichiatri per i tantissimi casi non siamo stati all'isolamento e veramente c'è da inorridire per quello che abbiamo visto non solo le condizioni materiali ma proprio le condizioni di isolamento umano
E allora cioè se c'è una cosa che abbiamo scoperto in tutti questi anni
Quale che forse l'opera più importante che pur fare il cittadino che crede
Nella democrazia nello Stato di diritto
Chi crede nel diritto alla conoscenza è quella proprio di rieducare questo nostro Stato
Che poiché gli altri non sanno la maggior parte delle persone non sa si permette di violare regole fondamentali e ed è questa l'opera che dobbiamo fare e a me che ho cominciato la militanza
Radicale da giovanissima che cosa mi colpiva una delle prime col cose era il diritto a manifestare
Anche questo secondo la nostra Costituzione è un diritto sacrosanto
Certo non devi ledere i diritti degli altri ma il diritto a a manifestare il proprio pensiero è qualcosa è un diritto umano irrinunciabile
E allora quando facevamo i referendum
Forse qualcuno sa come è stato ottenuto il divorzio l'aborto l'obiezione di coscienza al servizio militare
è io che cosa vedevo che c'erano le forze di polizia che ti impedivano per esempio di fare un tavolo dei referendum
Cioè di tv boicottata non su un articolo della nostra Costituzione che l'articolo settantacinque che dice cinquecento mila elettori promuovono il referendum abrogativo e quelli volevano bloccare che il mio tavolo dove raccoglievo le firme
E allora è venuta via via dentro di me
Ma perché mi è stata trasmessa
Da Marco Pannella ed altri padri nobili del partito radicale
Che io dovevo difendermi
Proprio se volevo cambiare
La società che era intorno a Mestre volevo che per esempio il popolo italiano potesse esprimersi come prefisso dalla Costituzione su problemi fondamentali
Come l'apporto come il divorzio Phoebe e l'obiezione di coscienza
Come il finanziamento pubblico dei partiti su tutti questi temi ed è un diritto che ci siamo dovuti conquistare con il tempo come sapete adesso ci sono altri referendum
E anche lui bisogna lottare perché il popolo italiano abbia il diritto di con o uccidere Einaudi diceva conoscere per deliberare
Perché se si tu conosci se è in grado di scegliere se tu non sai niente dei problemi che ti vengono sottoposti non sei in grado di fare una scelta ponderata e quindi dovremo lottare
Ed è per questo che credo sia la cosa più bella e più importante della nostra vita fatti non foste per viver come bruti ma perseguire virtute e conoscenza
Sì certo
Prego prego può avvicinarsi
Sì sì può avvicinarsi per
Va bene
Prego prego
Ognuno
Stiamo registrando guerra di radicali e quindi praticamente questa andrà a voi su radio radicale
Grazie
Sì
Salda io sono serio Petrocelli
Volevo dare un esempio di quello che
L'ha detto lei verità Rita
Che di recente con il referendum cannabis
è stato avviato verso la diritto che lei ha ha citato il diritto di manifestare perché mille quattrocento Boccea
è stato messo in discussione questo diritto diciamo perché mille quattrocento comuni si sono diciamo hanno ha deciso di non consegnare i certificati elettorali i certificati elettorali dei firmatari entro il tempo limite previsto del
è stata chiesta una
Una proroga dal
Dal comitato per sì
Non lo diversi no io sono naturalmente tra l'altro non so cosa hanno fatto diverse disobbedienza civile sulla legalizzazione ma questa è un'altra storia
Però questa
Però la cosa ecco pittura e il volto in pieno quello che io volevo dire cioè lo Stato
Che non risparmiano la sua legalità perché la legge lo sa che cosa dice che i certificati elettorali comuni devono consegnarli entro quarantotto ore
E lì erano passati quindici giorni trenta settembre ottenne non e non erano stati consegnati e quella firma di quel cittadino che aveva voluto firmare il referendum
Da sottoporre agli italiani se era favorevole o meno alla legalizzazione della cannabis quella firma sì non ha il certificato elettorale sarà dichiarata nulla
Però non è colpa del comitato promotore comune mai colmare comune che non ha adempiuto alto ricordo
Benissimo
Allora
C'è qualcun'altro che voleva intervenire
Va be'magari successivamente noi abbiamo qui anche con noi
I curatori di questo di questo libro io sono Antonio Coniglio e Sabrina Renna
Sempre di Nessuno tocchi Caino magari e sentiamo Sabrina così ci pare era un po'di questo lavoro che ha fatto
Grazie ragazzini tanto per essere oggi cui presenti mi rinfranca davvero molto poter parlare a tutti voi noi io e Antonio siamo più più o meno
Ce lo consentirete vostri coetanei e quindi abbiamo certamente piacere a poter interloquire con voi
Voi avete visto questi sto docu-film stai scontra sembra liberi dentro e avrete certamente notato che questi uomini sono stati scolpiti dal tempo
Molti di loro hanno dato il loro contributo mettendosi al nudo dinnanzi alla società civile per poter parlare al poiché alle nuove generazioni infatti uno fra loro dice il tribunale peggiore e il tribunale della propria coscienza noi voi che avrete certamente studiato Eraclito saprete che gli uomini l'uomo non si sbaglia mai nella stessa acqua perché né lui nelle acque nelle quali si immerge saranno più gli stessi questi sono uomini erano Giovanni
Come noi come voi
Giovani che però sono finiti imbrigliati nelle maglie della criminalità organizzata nelle maglie delle associazioni
Mafiosa
E che ovviamente hanno avuto un percorso tortuoso un percorso difficile ma anche un percorso di revisione ma come Nessuno tocchi Caino già diceva prima bene l'avvocato Giuseppe Napoli lasciamo contro la pena di morte siamo riusciti a scalfire il muro dell'ostativi da con la pena fino alla morte e la nuova frontiera di Nessuno tocchi Caino è superare la morte per pena
Quando parliamo di scalfire l'ostatività
Ecco io vorrei fare un piccolo passo indietro mai abbiamo avuto due sentenze epocali la sentenza Cannizzaro la sentenza viola che hanno sancito di fatto l'incompatibilità dell'ergastolo ostativo con quanto previsto dall'articolo ventisette della alla nostra Costituzione nonché che con la convenzione dediche universale dei diritti umani
Perché dico questo perché uomini che voi avete disse che vi abbiamo in qualche modo cercato di raccontare spero bene in questo in questo libro bambini che voi avete visto erano già Liberi dentro ancora prima delle sentenze Cannizzaro ancora prima della sentenza viola quindi ancor prima che le più alte corti
Sì esprimessero sul tema dell'ostatività
Sono uomini che hanno convissuto travagliato ma questi uomini ci insegnano che non esistono divisioni maniche non esistono uomini buoni e uomini cattivi
Un nessuno di noi nasce dissi in occasione del congresso di Nessuno tocchi Caino ad opera con una pistola in mano
E allora noi oggi siamo qui perché insieme a voi che rappresentate il futuro abbiamo bisogno di immaginare di riprogrammare di riprogettare una vita al di fuori delle sbarre
Perché il carcere non può essere una monade isolata dall'esterno con una cortina di ferro il carcere deve essere pronto ed Alberto all'incontro con la società civile anche all'incontro con le scuole e sarebbe bello se anche questa scuola potesse partecipare è accaduto nel due mila diciannove sono arrivate diverse scolaresche proprio al carcere di Opera per partecipare a quel
Questo congresso di Nessuno tocchi Caino ecco noi vogliamo compartecipare questo processo di cambiamento che deve essere innanzitutto un cambiamento culturale
Noi non abbiamo bisogno di quegli slogan ma che tanto male hanno fatto al nostro Paese buttiamo via le chiavi las lasciamoli marcire in galera non è quella la risposta Sergio prima diceva dobbiamo superare la missione cancerosa intricate quale può essere un modo per superare quest'abitazione secondo tour secondo la quale tutto può essere riparato col carcere e la giustizia riparativa
La giustizia riconcilia attiva c'è un bellissimo libro che l'incontro che vi consiglio vi suggerisco di di leggere che appunto
Affonda la sua esperienza su questa nuovo modo di rimettere al centro della ragionamento las riconciliazione lari pare azione ovviamente questo può avvenire solo su base volontaria ed è un incontro che avviene ovviamente monitorato dagli assistenti tra vittima e Carmack liscia
Ma ci chiamiamo Nessuno tocchi Caino molti di voi si saranno chiesti il perché
Ma ci chiamiamo Nessuno tocchi Caino perché lo Stato nel difendere le giuste ragioni di Abele
Non diventi è esso stesso Caino
è stato contrastarlo è che questa nuova denominazione raggiunta nel due mila diciannove dalla lettera di San Paolo egli ebbe fede sperando contro ogni speranza ecco oggi ne stiamo cui insieme a voi per applaudire la speranza
Tara tutti il diritto dei diritti il diritto alla speranza ogni essere umano ha il diritto adattare un orizzonte di senso alla propria vita
Sono storie quelle che abbiamo raccontato sono possiamo definirlo così un groviglio dirò che che però non ha perso la propria piegatura di dolcezza
Per usare uno stimolarono voi sapete che le cornacchie sono nere sono ancora in macchine che hanno riacquisito il proprio candore
Quando si entra in carcere purtroppo oltre a perdere la libertà personale molto spesso si perde la dignità pensate che c'è un ufficio e l'ufficio matricola si diventa numeri di matricola protocolli si diventa domandina richieste inevase che non trovano risposta
Si diventa
Non domani si diventa disumani perché manca il senso di umanità
E ciò nonostante però ma che abbiamo girato diverse carceri mai siamo abbiamo una Breve storia cominciata da appena due anni all'interno del partito radicale di Nessuno tocchi Caino ma abbiamo già girato molte carceri e vi assicuriamo che nel carcere cioè
Il profondo senso di umanità
Sono persone segnate dalla sofferenza ma sono persone che riescono a daranno il senso affare a far sì che ne possiamo incarnare il senso di una speranza che che non sia affetta disperazione quindi la speranza come soggetto non la speranza come oggetto e vediamo che purtroppo all'interno delle carceri ci sono troppi suicidi tentativi riusciti
Troviamo penuria di educatori di psicologi ma anche delle condizioni minimali che possano garantire all'essere umano di poter espiare la propria pena senza perdere mai la dignità ecco io credo che oggi sia importante essere cui desideri quindi interrogarsi
Interrogarsi su cosa poste a voler dire per degli uomini restare incattivita fino alla fine dei propri giorni diciamo che è una pena di morte mascherata
Ecco noi siamo riusciti in questo percorso
A mettere in discussione alcuni alcuni diritti che venivano Wilhelm vilipesi all'interno delle delle strutture penitenziari siamo riusciti soprattutto a mettere al centro del ragionamento la questione giustizia perché la questione giustizia e la questione delle questioni del nostro del nostro tempo scelgo io spero che questo mio modo breve intervento posta essere stato voi per aiuto per comprendere che molto spesso bisogna ripartire da questi incontri bisogna partire dalla dalla scuola bisogna partire ad alcun pronto
E e spero che sarebbe in molti a poter intervenire chiudo con una massima che secondo me tiene insieme ecco nel senso proprio più religioso per tornare alle alle alle dimore oggi a delle delle parole ecco soltanto quando il podere dell'amore riuscirà a superare l'amore per il potere quindi per le divisioni e per tutto ciò che ogni giorno investe attanaglia le nostre vite reggono diceva John Lennon soltanto allora potrà esistere un mondo di pace grazie
Grazie a Sabrina Renna
Io vorrei che
Non so se c'è qualcuno in qualche
Qualcuno che vuole intervenire
Se no vorrei che venisse
Se
Vorremmo
Volevo chiamare Antonio Coniglio
Allora
E
Vediamo se se vediamo se c'è qualche
Intanto
Intanto Vastola Roland Antonio Coniglio e se mi permette siccome verso diciamo che una delle obiezioni che viene fatta a Nessuno tocchi Caino e voi vi occupate di Caino etica belle faccio questa provocazione ad Antonio Polito perché sono esasperati mi scuso perché magari si era preparato alto però voglio dire su questa obiezione est e in merito alla quale c'è un bell'intervento su questo libro di ed è il sindaco di Palmi di Montichiari che Palma Del Monte Baldo di Montichiari si se
Che si chiama Stefano Castellino e che una vittima della macchina mafioso e quindi da un certo punto di vista una belle che ha dato una risposta molto importante Liviantoni la parola
Grazie grazie Giuseppe no io per la verità non avevo preparato nulla ma ascoltato e se la ride è stata colpita da
Da quell'affresco di Gauguin e il io invece sono stato colpito da Alfredo perché mi sono intrattenuto all'ingresso di di questa scuola a rileggere queste favole forse perché da bambino mi appassionavano molto
E ne manca una che Sergio dovremmo riprendere con Nessuno tocchi Caino perché poi in fondo queste la fattura
E l'esistenza e il sugo della storia
Credo ad un certo punto racconta la storia di questo lupo e di questo carne e c'è un lupo che si trova in pessime condizioni fisiche
Dimagrito uno mangia incontra questo cane che invece vile splendidamente almeno dal punto di vista fisico
I due si confondono e ad un certo punto il cane convince il lupo ad andare con sé vieni da me andiamo dal mio padrone
Perché Luigi darà da mangiare e dalla mangiare pure atte e tu riuscirai ad essere quello che oggi sono io
Ecco nel tragitto nel percorso
Mentre il il lupo segue il cane si accorge che il cane a una ferita sul collo
E a quel punto si ferma e dice ma ma com'è una ferita sul collo ma come mai perché dice il cane il pezzo che io pago
Pensare così bene almeno apparentemente dal punto di vista artistico è la perdita della libertà
A quel punto il lupo dice preferisco io restare così come sono anche fisicamente dimagrito ma non perdere la libertà perché qui stalla massima difendo la libertà e dulce
E solare noi diciamo la nostra Costituzione e inviolabile
Ma se la libertà Giuseppe e dulce
Qui il punto non sono le ragioni di Abele o le ragioni di Caino e ci arriverò un Antimo dopo è innanzitutto riflettere sulla libertà
Diceva la vostra professoressa all'inizio che voi avete fatto un percorso intorno a Beccaria avete letto Dei delitti e delle pene ora voi vi vi ricorderete che al capitolo ventesimo ad un certo punto Beccaria dice che non c'è libertà laddove la legge negli eventi tratta gli uomini come covasse
Lire nei efficace questa è la grande questione che va molto oltre la questione si è colpevoli ossia innocenti abbiamo noi il diritto di trattare
Una persona come cosa abbiamo noi diritto dire Ifi Carla lo Stato che è il titolare del monopolio legittimo alla forza può trattare anche un incolpevole come una cosa
Questa è la grande questione e su questo punto si gioca la riflessione
Un plurale ma io dico antropologica umana di Nessuno tocchi Caino l'uomo
Noi non possiamo perdere l'umanità ecco perché ieri sera Sergio D'Elia mentre eravamo a cena io gli dicevo ma com'è andata la visita in carcere
E lui non mi rispondeva ad un certo punto mi ha detto come sempre sono nauseato perché se poi ed da vaste in un carcere
E c'entrerebbe e Aldo Moro che è nato e vissuto a un passo da qui portava i suoi studenti in carcere
Vi renderete conto che che è vero quello che dice Sergio che un lazzaretto
E lo stato e diventato ha sostituito i monarchi dei Promessi Sposi del periodo e la pestilenza dei Moratti portavano i malati
Ecco l'ossalato ha deciso con queste carceri sovraffollate con queste carceri inumane e degradanti dove si perde la libertà ma si perde la dignità di sostituire i monarchi dei Promessi Sposi
è incerto si sbaglia nella vita
Hanno sbagliato anche i protagonisti di questo libro
Vado a quello che diceva Giuseppe qual è la soluzione
La soluzione e al male rispondo col male la soluzione è la legge del taglione occhio per occhio dente per dente anche cosa porterebbe un circuito simile
E ce lo insegna la storia di Caino
La storia dell'uomo si è evoluta perché Caino ad un certo punto che ed è stato l'autore del delitto più grave cioè ammazzato il fratello Caiello ad un certo punto
E li chiede il perdono nel segno che nel senso che di opporre il suo di Luigi un segno affinché nessuno lo possa toccare lo possa colpire
E Caino che va viaggia paga diventa nomade ad un certo punto si ritrova davanti
La tomba del fratello Abele e ci sono un gruppo di persone che stanno pregando c'è un disagio che si chiama malattia e Caino non si vuole avvicinare perché dice ma come faccio ad avvicinarmi mi mi Massa che verranno e invece malattia dice il stavamo aspettando
Il delitto è stato dimenticato e questa è la ragione
Per la quale poi carino diventa costruttore di città è la storia dell'uomo va avanti altrimenti la storia dell'uomo se non ci fosse stato questo
Se non ci fosse stata questa grande forma di giustizia riparativa che vale nella storia di Caino ma vale anche nelle comunità nel Mezzogiorno
Non andrebbe avanti sarebbe soltanto un coacervo dipendente
E questa è la questione questa è la grande questione intorno alla quale noi ci dobbiamo interrogare e abbiamo certo bisogno per farlo di conoscenza
Che è un'esperienza diffuso un'esperienza
Collettiva io concludo dicendo che da quando ho iniziato questa esperienza con Nessuno tocchi Caino col Partito radicale
Anche e soprattutto grazie a Sergio e riascoltando su radio radicale Marco Pannella avendo molto più cura delle parole
Noi diciamo sempre che non bisogna vincere ma bisogna convincere cioè bisogna vincere con insieme Pannella lo ascoltava qualche settimana fa quando ieri diritto a conoscenza parla di sua madre che era francese è utilizzato quella espressione francese di di conoscenza che nella sua radice alla conoscenza come esperienza collettiva come esperienza diffusa come esperienza di incontro
Solo se noi facciamo le cose insieme con siamo capaci di commuoverci di muoverci insieme e di capire davvero come diceva Fabrizio De André
Che dai diamanti non nasce niente ma che dalle Tambay nascono i fiori
E la storia di Nessuno tocchi Caino la storia di questi detenuti e la storia di persone che hanno sparigliato ma che soltanto se noi abbiamo la capacità di coglierne l'umanità possono diventare loro costruttori di città e possiamo fare in modo che questo mondo non sia un mondo di vendetta ma sia un mondo di speranza grazie
Grazie ad Antonio Coniglio radio vorrei davvero che qualcuno intervenisse facesse qualche domanda perché per rendere un po'meno
E non e non sembri un un monologo ecco
Una
No
Non ha porta
No
Giorno sono giovani non ha niente
La domanda che volevo porre
Quanto gode potrebbe essere va considerato credibile il cambiamento di una persona dopo un'esperienza in carcere
Il dato
Sedere
Premetto che i ragazzi della della mia classe della quarta hanno visto ascoltato le testimonianze del film spesso contrattempi
Allora ci sono due risposta possono essere date a questa domanda una risposta
E quella burocratica
Come la diciamo istituzionale
Per uscire dal carcere dopo un'esperienza che può anche segnare una parte importante della turritano
Persone
I protagonisti di quel prime sono persone che hanno oggi dai cinquanta ai sessanta e sono entrati in carcere che ne avevano dai venti ai venticinque quindi la valutazione che va fatta
Su cosa
Quelle persone hanno fatto nel corso di attenzione e come sono mutati come sono cambia ci sono degli organismi preposti a valutare la nuova persona la nuova personalità
In termini di pericolo che questa persona se uscisse dopo vent'anni venticinque o trenta maggio chiarisce anche di cinquant'anni di persone che sono in carcere possano arrecare pericolo possono arrecare alla società
Sono gli educatori sono gli psicologi sono anche gli organi di polizia soprattutto quella siccome stiamo parlando perché che reati così gravi pene così lunga di reati di criminalità organizzata quindi ci sono gli organismi preposti alla conoscenza all'informazione all'investigazione sul percorso di questa persona ma soprattutto sono i tribunali di sorveglianza
Sono i magistrati di sorveglianza che devono valutare se quella persona è una diventata una persona diversa da quella che era al momento del reato
E quindi non merita di essere messa alla prova uscendo dal carcere la prima volta magari per due ore con un permesso poi interrotto poi per due giorni
Poi uscire la mattina per andare a lavorare rientrare la sera e così sono le cosiddette benefici o misure alternative che possono durare a lungo nel tempo
Questa è la risposta istituzionale o burocrati esercita quindi c'è non c'è mai la certezza assoluta sulla credibilità o meno del qua cambiamento c'è come in ogni cosa umana il rischio d'impresa e l'impresa consiste nel fare ora dare fiducia ad una persona perché d'autore
Del male posso diventare costruttore di bene
Di pace di non violenza c'è un investimento che il magistrato di sorveglianza falso quella persona
Tu Cry distrutto la vita
Non solo del prossimo maestri della tua famiglia perché il reato colpisce anche il figlio che si lasci ti si abbandonasse la sua l'autore
Lascia solo la famiglia la moglie e il padre eccetera eccetera
E questa è una è una risposta ci sono gli organi preposti a valutare la credibilità o meno del cambiamento
Ma
L'altra risposta
La conoscenza mi parlava
Conoscere la persona
Capire se quella persona ma da quello che dice se voi avete visto il film
Non avete bisogno di un magistrato di sorveglianza o di un tribunale di sorveglianza
Per quello che loro manifestano
Con il visto con gli occhi con la parola lo ricordava Sabrina quando diceva che
Un protagonista del quel primissimi hanno condannato i tribunali di questo Paese mi hanno considerato mafioso assassino mi hanno dato l'ergastolo eccetera
Ma quei tribunali sono niente rispetto al tribunale interiore che è quello della propria coscienza con il quale io ogni giorno faccio i conti e del tribunale spietato fin troppo fronteggiare può avere ebbene quella persona non è un caso fosse di credibilità che sui nove protagonisti del film oggi è a sei anni da quando è stato girato sette sono in situazioni direi quasi di libertà piena perché oltreché liberi dentro e sono diventati liberi fuori nel senso che escono
Per andare in permesso escono per lavorare o addirittura sono usciti del tutto dal carcere genitori proprio perché hanno avuto la condizionale
De questa loro libertà loro l'hanno conquistata soprattutto attraverso l'esperienza personale la libertà interiore che loro hanno maturato stando prigionieri per molto tempo prima che poi il magistrato diciamo burocraticamente luogo istituzionalmente abbia dato
Grazie comunque per la domanda
Trent'no
L'altra diciamo
Dicevo all'altra
Questo è già veramente invincibile la prima quindi confronto disfatto
Cosa che a livello parlamentare si usa la formula non ci sono né interrogazioni parlamentari oppure le interpellanze il ministro competente sulla materia su questo la posta di interrogazione
Dopo che è stata esposta alla facoltà di anzi il deputato dopo aver ascoltato il ministro competente alla facoltà di dire mi dichiaro insoddisfatto mi dichiaro insoddisfatto
Insomma tu io non sono un ministro tu non sei un parlamentare ma abbiamo fatto questo giochino anche parlamentare momento di educazione civica
Da questo punto di vista se ci sono altri che volevo fare delle domande
Altrimenti li consideriamo tutti soddisfatti non so se rimborsati di queste due ore che avete passato con noi non so se professoressa lei vuole concludere Enzo
Per una valutazione complessiva anche di dice
No sì sì
Allora io penso poiché qualcuno si era anche preparato qualche domanda però vinto dalla timidezza dalla magari era abbia rinunciato
Nonché dire mi date la le conclusioni da fare
è un po'guardo il vissuto la la materia vista anche l'importanza la qualità dei contenuti che che sono emersi per cui io davvero vi ringrazio di questo momento di di scambio di confronto e di conoscenza perché veramente anche per me
Devo dire che tante cose che sono state dette onestamente non ebbene anche dichiarato la propria ignoranza
Non non le conoscevo quindi conoscere e davvero lasciamoci con questo conoscere pensa che sicuramente questa mattina qualcosa di più
L'abbiamo conosciuta conoscere dev'essere un nostro diritto non un dovere ragazzi allo di consentire agli alunni non il dovere di studiare il diritto di studiare diritto di conoscere per essere liberi a proposito di libertà perché di libertà si è parlato di scegliere di scegliere per il bene nostro e per il bene della comunità detta anche degli altri io non so se possiamo davvero ritenerci soddisfatti almeno io lo sono spero anche i ragazzi con cui comunque si continuerà ovviamente lavoro cominciato grazie ancora grazie a tutti voi buona permanenza quindi nel Salento so che tu hai un'indagine anche a Lecce
Va bene grazie ancora facciamo un applauso
Scusate naturalmente e io ringrazio di nuovo la preside
Ringrazio l'insegnanti la professoressa liti e naturalmente tutti coloro tutti i ragazzi che sono intervenuti e spero che abbiano passato una mattinata che possa essere proficua per il loro percorso
Formativo ed educativo grazie ancora buona giornata