Festa nazionale de l'Unità 2021 - "Le nostre prigioni. Storie di dissidenti nelle carceri fasciste". Presentazione del libro di Giovanni Turasi (Mimesis)

No no sorridere
Condivisa dalla sua voce migliorarsi
Non lasciare l'auto triglie parlando troppi morti uno strumenti
Tutta la gente addirittura capite
Per bambini non Corviglia strage dobbiamo riversarsi undici ma anche
Ogni volta che colpisce una il
Chiudendo io
Nel convincere Sonia
Chiudere gli occhi comincerà una
Legga Ballerinas allora sono morti fino ai
Ad organi ovvero varia fissa Mussolini Ascrizzi durante dove si
E pure estremamente realtà
Ogni volta che parlano un altro
Giorgio manovre ragazzo tutto tranquillo
La materia legge ognuno dei giornali è contento di avere se lei suo figlio è una nave di Roma
E sua figlia per una veri birra
E anche la rimasta un ascritta Negro sopralluogo Rosalba mantengano stranieri
Dirigente del movimento
C'è una oggi i nuovi chiavi hanno pagine serve
Entrava
Intonati alla Carmina
Va bene Gotti si è affermato
Sia storpiato di seguire linee nell'ordine
Sia seduto Ranieri domani
Guarda si guarda il ma
Guarda
Che si guarda
Guardandolo residua
Quale miglior modo per iniziare la presentazione di un libro che riguarda l'antifascismo che riguarda la storia dell'antifascismo nel nostro Paese l'asta del più nobile
Del nostro Paese della storia moderna del nostro Paese quindi
Iniziamo così iniziamo con ringraziamenti come si fa di solito intanto per ringraziare la festa dell'Unità nazionale che c'ha ospitato che ci ha dato la possibilità di presentare il libro i giovani Taurasi le nostre prigioni le storie di dissidenti delega Arcieri
Fasciste che ringraziamo appunto la festa l'organizzazione ringraziamo ovviamente l'ampia nazionale l'ampia di Bologna
Che vedo presente qui a alla festa
Stasera ovviamente ringraziamo Giovanni Taurasi per il lavoro che ha fatto ringraziamo Cristello Christer Antonazzo che in collegamento video con noi e ringraziamo il gruppo dei Tupamaros che nel corso della presentazione
Come avete visto ci darà modo un po'di alleggerire di accompagnare diciamo un po'il racconto di questo bel libro di Giovanni questo lavoro che Giovanni affatto che l'ampia a
Ha voluto ha voluto diciamo mettere mettere in campo e che fa parte l'iniziativa più lunga più estesa che l'ampia sta facendo in questi anni di presentazioni di libri di ricerche e non solo di libri poi diremo
E un'attività che ovviamente in questo periodo è molto importante determinante probabilmente a al fine di ricostruire un po'la storia la narrazione dell'antifascismo e dei motivi che hanno indotto
Pezzo importante del Paese a mettere in campo quella che poi è diventata la storia nobile del Paese quindi mettere in campo quella che ha dato vita poi alla resistenza perché replica la narrazione di quello che è successo importante in un'opera in in un momento storico in cui la recrudescenza fascista
Rialzati di nuovo la testa anche con meccanismi inediti nuovi con meccanismi che come avete visto così infiltrano anche nelle recenti proteste
Dei dei Nova s'abbiamo visto che alla guida di molte di queste proteste ci sono esponenti della destra estrema Roma tutti i sabati
Abbiamo un capo di Forza Nuova che organizza tafferugli in piazza del Popolo tutti i sabati pomeriggio puntuali
Pluripregiudicato quindi c'è una narrazione che che che che però deve in qualche modo contrastare perché poi quando la narrazione sbaglia i tempi e il racconto si infiltra la la la la la la quella che è la riscrittura della storia
E e libero di di Giovanni invece ci aiuta a ricostruirla bene quella storia
A spiegare che il fascismo
Non è mai stato buono per esempio
Che il fascismo è stato subito spietato
Dalla marcia su Roma
è stato spietato stato spietato non come si racconta iniziato ad essere sbagliato appunto la canzone di De Gregori che veniva prima fatta dai dai Tupamaros si dice un certo punto era unicamente non sono in vista scriveva anche voi Sire
Mussolini era un dittatore spietato
Era un dittatore spietato non nel trentotto quando ha fatto le leggi razziali o quando ha proclamato
Lo stato di guerra no è stato spietato subito prima
E il libro di Giovanni fa giustizia di questa narrazione
Spiega quanto è stato importante l'antifascismo prima della Resistenza
Con l'antifascismo che ha reso possibile la resistenza
L'antifascismo di una generazione che peraltro per certi versi giovanissima
Che sia legata a una generazione più esperta ma che come leggerete poi nel nel nel nelle nelle storie che nel libro vengono raccontate da Giovanni
Una generazione di giovanissimi che far conto col carcere con la persecuzione con la tortura quindi d'una Rispescia che fa subito i conti con non fascismo che si mostra subito spietato
E quindi l'importanza del di Black da giustizia di questo che racconta
Anche diciamo sovvertendo un po'la narrazione che c'è stata fatta in questi anni in cui apre il dominatore epica della Resistenza
No in quindi della fase finale diciamo dell'antifascismo e che ha penalizzato invece racconto che inizia subito
E che grazie a quella a quel sacrificio che nasce dentro lavoro fatto addirittura nelle carceri libro lo spiega bene quanto importante quello il lavoro
Di costruzione di una classe dirigente fatta dentro al carcere
In cui c'è un livello di solidarietà nazionale che con i mezzi a disposizione debolissimi immaginatevi
Com'era il livello di comunicazione tra gli antifascisti tra i comunisti socialisti popolari gli anarchici che vengono reclusi in queste carceri mandati al confine pure organizzano una Rete che addirittura dentro al carcere si parla organizza le letture organizza le biblioteche
Organizza momenti di scambio di libri e di informazioni utilizzando anche i parenti
Gli affetti
E che quindi ricostruisce quindi consentire antifascista anche dal carcere l'importanza strategica di quegli anni è determinante per il dopo
Si crea una classe dirigente di giovani
Che si mette in gioco che prepara il terreno per la resistenza pagando un prezzo già subito
E che solidarizza in qualche modo a trecentosessanta gradi anche con chi con chi antifascista non era perché all'inizio fu dura
Contrapporsi
Eppure eppure eppure quel pezzo di storia un pezzo di storia determinante che consente nella lettura giusta che fa Giovanni nel libro di di di di di di di di di raccontare quell'etica della Resistenza nel modo migliore
Perché i protagonisti di questa storia prede esistenza
Sono quelli che poi hanno creato di ieri insomma la celebrazione europea anche a Ventotene le basi per quello che è stata non solo la riscossa dell'Italia e quindi la Repubblica nata dall'insistenza la Costituzione nata dalla Resistenza ma anche l'Europa
Ecco il gruppo dirigente nelle carceri Gabba subito in conflitto che difende subito il Paese
Dalla marcia su Roma in poi che paga un prezzo altissimo l'abbiamo avuto dirigenti nazionali del dell'ampia che ci hanno raccontato direttamente quegli anni a me piace sempre ricorda per conto che cioè amiamo
Mi ha formato quello di i giù lo Spallone che che mi racconta che lui giovanissimo barba va in galera l'horror restano per un volantinaggio
E lui va in galera giovanissimo se non ricordo male prima dei vent'anni
E e con brutalità viene arrestato il nonno ai genitori non viene permesso di andarlo a trovare
E e la mamma usa un tra uno stratagemma racconta
La mamma di di Giulio Spallone che che che che per per andare a trovare in carcere va parla bar parlare col col col questore che gli dice guarda signorino l'autorizzato andare a trovare suo figlio Marco l'idea de lo deve convincere a a pentirsi a ritrattare a fare una dichiarazione
E e la mamma accetta dice va bene vado vado con questo compito la mamma di Giulio va in carcere incontra Giulio gli dice bar del questore ha detto che se tutti i denti
Se tu fai una dichiarazione di pentimento ti fa uscire io te lo dico Giulio se lo fai io ti sputo in faccia e tu a casa non ci torni più per dire che c'era un elemento di solidarietà tra i giovani e la vecchia classe dirigente comunista socialista anarchica popolare che organizza questo in queste condizioni
In questo livello di di difficoltà a volte anche di solitudine all'inizio ma che crea questa grande Rete che poi la vita
Tutto il resto la bellezza del del libro di di Giovanni che fa questo percorso
Che la racconta bene
E c'è anche un altro merito che a me piace molto del libro che piace ricordare che Giovanni illustra
Gli antifascisti uno per uno quelli che riesce di cui riesce a ricostruire la storia parla di molti che conosciamo
In molti che sono conosciuti ma anche di di quelli più a nord di cui si sanno poche notizie
E che spesso con una bassa scolarizzazione
Hanno seguito un istinto antifascista
Puro vero
Storicamente genuino
E che hanno e che hanno dato un contributo anche loro nel loro nel loro piccolo insieme a questi grandi leader che poi hanno incontrato in carcere che li hanno informati che hanno recuperato il loro una capacità anche di elaborazione con lo studio
Quindi con quelle biblioteche con quell'organizzazione di solidarietà quando arrivavano i pacchi in carcere non era il pacco del singolo candidato di viveri che arrivavano così come i libri venivano poi distribuiti
E questo ha creato anche una classe dirigente capace di sola di di solidarizzare di di di di essere di essere poi capace di spiegarla durante la Resistenza come si sta in campo insieme per difendere i Paesi
E il merito del libro di di di di di Giovanni è sostanzialmente questo
Rendere giustizia a una fase che storicamente lasciata
Un po'ai margini
Negli ultimi negli ultimi anni e che invece e che invece è importante ricostruire perché appunto l'esempio lo facevamo ordigni si infilano poi le revisioni storiche
C'è stato un fascismo buono c'è stato un fascismo più positivo che faceva i quartieri popolari le bonifiche ferrovie e poi c'è stato un fascismo che ha perso la testa e che ha fatto le leggi razziali no i tribunali speciali li hanno fatti subito
Migliaia e migliaia i perseguitati politici sono passati attraverso cui
Giovanni cita i numeri con nel dettaglio di quanti sono stati quelli che sono passati attraverso i tribunali speciali
Di quanti sono stati torturati di quanti sono stati mandati alcun fine di quanti sono stati fucilati prima
Prima della Resistenza ecco io penso che noi abbiamo il dovere storico come ampia
E voglio ringraziare il gruppo dirigente nazionale Spartaco Geppetto il presidente vedo qui Massimo Moriconi Serena colonne gli altri che hanno accompagnato questa attività didattica anche nelle scuole i luoghi delle istituzioni
Nei comuni una cosa secondo me fondamentale importante che insieme alle mobilitazioni
Dà forza a una ricostruzione storica che si rivolge per lo più alle giovani generazioni abbiamo bisogno che siano informate per perbene
E quindi diciamo è con questo che voglio
Dare insomma un ringraziamento a Giovanni presentare il libro come stiamo facendo da molte parti Giovanni devo dire si sta spendendo cattivissimo in prima persona non non lo fa per lui ma lo fa per questa verità storica che abbiamo bisogno di ricostruire e il libro devo dire sta andando bene
Mi pare che stiamo terminando anche la seconda edizione quindi probabilmente dovremmo fare una terza
Il libro è andato anche con diciamo in poche caste cornetto né con il con i vari capitoli che sono stati che si possono trovare su sul sulle pagine dell'ampia nazionale sul canale YouTube
Dell'ampia
E che stiamo tutti diffondendo perché è un modo per far arrivare anche in modo più semplice anche i ragazzi un modo per ascoltare
Tranquillamente il racconto del libro Viggiù annunciamo anche altri mezzi lo dico perché ci fa piacere presentarlo anche un fumetto che parla del confino di Ventotene
Ribelli al confino e con la presentazione di di di di di di di Kunming e con con con me con contante con tante storie raccontate Colli con i disegni di Maurizio di bikini con la consulenza storica di Antony Santilli
Insomma
Un un fumetto straordinario anche questo un modo per arrivare ai più giovani
Tutte e due sia il libro di Giovanni che il fumetto lo potete poi trovare quindi previa la festa nazionale de L'Unità e quindi con l'auspicio che questi mezzi di comunicazione
Che si modernizza non possano arrivare sempre di più ai più giovani do la parola non so se di nuovo ai Tupamaros per uno stacco e poi via Kristel a Giovanni però credo atto a Giovanni Baggio annulla tutto ai tuoi lotti accompagnano il fumo fa
Grazie ringrazio Marco Miccoli il vicepresidente nazionale dell'ampia per questa introduzione ringrazio ovviamente il Partito Democratico per questo invito a presentare la nuova edizione di le nostre prigioni nella sua festa nazionale abbiamo pensato questa sera di presentarlo non modo un po'diverso cioè provando a intrecciare appunto alla presentazione più o meno classica e tradizionale
Con Marco con questa con i brani dell'ultimo album ma dei Tupamaros che sono un gruppo con cui ho un rapporto ormai da tanti anni intenso di collaborazione di
E chi lavora e naturalmente anche di amicizia soprattutto di amicizia quindi proveremo a raccontare a spiegare
Cos'è questo libro attraverso anche i loro i loro brani musicali e devo dire da subito che il libro
Non è nato ieri non è nato un anno fa non è nato due anni fa
Libro di fatto in atto oltre vent'anni fa quasi vent'anni fa in atto nella tarda primavera del due mila e due perché dovete sapere che
All'epoca io ricevetti una telefonata che mi colpì molto mi sorprese veramente e nel due mila e due avevo dato alle stampe da pochi mesi per cui il mio primo libro era un un giovane storico all'epoca era un libro che raccontava la storia anche qui di un carcere durante il fascismo del carcere di Castelfranco Emilia questo libro è arrivato nelle mani di una persona che si è preso la briga come si dice dalle nostre parti
Di cercarmi di telefonarmi all'epoca lavoravo in provincia ero in ufficio sento squillare il telefono rispondo e della pace dalla parte del
La cornetta c'era una voce che io avevo già sentito che riconoscevo perché è un timbro inconfondibile perché l'avevo sentita in tanti documentari era una voce per me molto nota
E quando si è presentato avuto la conferma che mi ha lasciato ammutolito perché dall'altra parte
Questa persona si è presentata dicendo sono Vittorio Foa con questo accento un po'piemontese ma non del tutto perché Foà ha vissuto in giro
Per l'Italia e cercava di me e io sorpreso chiesto naturalmente poco per quale ragione una persona che io stimavo così tanto sì appunto divisa cercare a me per telefono e lui l'ha fatto marito per ringraziare perché aveva ricevuto questo libro in questo libro si raccontava anche la sua detenzione nel carcere di Castelfranco Emilia e alcuni aspetti non noti di quella vicenda sua personale e mi aveva cercato era uscito trovarmi mi aveva chiamato per ringraziarlo Vittorio Foa che ringrazia un ragazzo di trent'anni alle prime armi con la storia con il potete immaginare
Come posso aver reagito sono ammutolito e quel ricordo lo sento ancora vivo è rimasto vivo per tanti anni lo è ancora oggi era rimasto per vent'anni
Ed è stato lì che ho pensato che quella storia la storia degli antifascisti passati per il caccia di Castelfranco Emilia dovesse avere un respiro nazionali certi occorresse raccontare la storia
Non dico di tutti antifascisti ma lo spaccato diciamo dell'antifascismo in carcere in tutti carceri d'Italia
Sono passati vent'anni
Nel frattempo fatto altri libri altri studi altri lavori
Figli soprattutto che sono cose più importanti sono ne ho fatte tante naturalmente perso anche i pochi capelli che mi erano rimasti sembra una vita fa però quel ricordo quella telefonata mi è sempre rimasta nel cuore
E quando qualche anno fa ho avuto il piacere la fortuna di contrarre l'Anpi l'Associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti cioè l'associazione fondata da Umberto Terracini che a livello nazionale si occupava appunto della memoria degli antifascisti
Ecco gli è nata l'idea di questo progetto
E devo ringraziare la anche perché ha finanziato sostenuto questa ricerche anche questa pubblicazione che è stata anche fortunate in questo produce sfortunato per tutto il mondo perché è uscita a settembre dell'anno scorso abbiamo presentata alla festa nazionale detti dire l'anno scorso a Modena si teneva e nel giro di pochi mesi in data appunto esaurita perché poi gli italiani
Ahi noi chiusi in casa si sono messi molto a leggere quindi il libretto esaurito l'abbiamo ripubblicato in una seconda edizione che quella che presentiamo qui questa sera con Mimesis appena tre mesi fa
Il libro come diceva Marco appunto anche un podcast si chiama le nostre prigioni che potete trovare sulle principali piattaforme per podcast certo Sprite era su Spotify fai su e sua Apple
Insomma volevo raccontare una storia che riguardava
Tanti antifascisti che riguardava tante dei tanti carcere in Italia perché degli anni del fascismo si racconta da un po'di tempo a questa parte troppo spesso le piazze piene
E ci si dimentica che erano piene anche le carceri soprattutto le carceri speciali e il titolo di un brano dei Tupamaros soprattutto le carceri speciali dedicate agli antifascisti
Sono carceriere speciale
Sono norme tratta
Non si sa
L'ottimo
Sono carceri sospensiva
Centri fondo gomma
Sono ogni erba Sintonia S.p.A. sei miliardi
Rinunciare
Euro
Ci sono nemici nel s'
Missili sbagliata supportare ieri nei
Grazie grazie
Sì ci sono ancora che Eluard avremmo sente senza averne denuncia
Settembre allestire la seconda
Ma comunque
Giorgio era stufa senza
Andò male nel due
Destinazione
Sì era
Presidente
Scrive ma
Sono sospesa
Donne
Grazie grazie informarlo spesso brano
Vorrei anche sapere quali sono le motivazioni che mi hanno spinto ulteriormente a scrivere questo libro perché da un po'di tempo a questa parte si sente sempre più spesso sostenere che il fascismo abbia fatto anche cose buone
E che le sue colpe al massimo sono cominciate che so con le leggi razziali del mille novecentotrentotto Bure con quaranta con l'ingresso in guerra l'alleanza con la Germania oppure
Solo dopo l'otto settembre quarantatré con l'occupazione tedesca la Repubblica sociale italiana
Insomma si tende a ridurre diciamo nel tempo quelli che sono stati le responsabilità del fascismo come se prima del quarantatré prima del quaranta prima del trentotto
In Italia fosse in un regime diciamo conservatore tutt'al più conservatore e non invece in una dittatura totalitaria spietata si tende a dimenticare che il fascismo ha conquistato il potere con la forza e la violenza e l'ha mantenuto
Con la forza e la violenza e con la repressione come dimostra la storia dei condannati dal tribunale speciale di cui potete anche vedere perché queste sono le foto segnaletiche scattate dall'Ovra o dal ministero degli Interni o dalla polizia politica insomma
Nel momento dell'arresto gli ho trovate in Archivio centrale di Stato ecco guardate quei volti sono giovani come diceva Marco prima giovani fra i venti e i trent'anni
Noi oggi giustamente ci battiamo ricordiamo la figura di Patrick Zacchi e di altri che fin sono finiti nelle galere di regimi e in giro per il mondo
Magari perché hanno fatto un post su Facebook o una dichiarazione non conforme a regime di quel Paese e tendiamo a dimenticare che cent'anni fa novant'anni fa ottant'anni fa
C'erano giovani della stessa età che si beccavano cinque dieci quindici vent'anni di carcere perché era un un volantino
Vietato perché si trovavano in tre a parlare di politica perché erano iscritti a un partito clandestino perché i partiti erano tutti clandestini
Ecco giusto battersi per chi oggi nel mondo
Subisce questo ma e altrettanto necessarie non dimenticare che questo è accaduto anche da noi per capire qual è stata la natura del del fascismo e questa è stata l'altra motivazione che mi ha spinto a scrivere
Questo libro perché la storia degli antifascisti negli anni venti e trenta
Come dire andata un po'nel dimenticatoio
Per tante ragioni perché c'è un'amnesia collettiva insomma spesso ma anche perché forse questo è anche comprensibile ma perché quella memoria è stata sepolta anche dalla memoria
Diciamo della fase più antica della lotta contro il fascismo della Resistenza è normale che sia così però a quegli antifascisti gli anni Venti e Trenta molti hanno fatto i partigiani ma non tutti hanno fatto i partigiani cechi è morto prima c'è chi non era nell'Italia occupata
C'è chi era troppo anziano
Insomma quegli antifascisti gli anni venti trenta accaduto quello che è accaduto ai primi protagonisti dei moti del Risorgimento italiano in tutt'Italia ci sono piazze targhe dedicate a Garibaldi si ricordano le guerre indipendenza nella fase diciamo più Etica
Della conquista dell'unità d'Italia si tende a dimenticare i moti del trenta trentuno o altro eppure come diceva Marco prima senza quella storia non ci sarebbe stata dopo
Nemmeno la partecipazione così di massa alla resistenza italiane questa è stata la l'altra ragione che l'ha spinta riscoprire questa storia una storia
Che insomma è stata un po'dimenticata per fortuna ci sono associazioni come l'ampia
Che raccontano sostengono le iniziative volte appunto a trasmettere la memoria di di quelle di quelle vicende
Dicevo non tutti fecero la resistenza partigiani furono molti di più degli antifascisti ma anche per questo forse giusto ricordarle perché era una era una minoranza certo era una minoranza la minoranza però eroi che alcune di loro
Come loro molti altri italiani dopo l'otto settembre invece capirlo no così era stato il il fascismo e presero
Perciò delle scelte scelte individuali che però non diciamo erano quelle scelte di un popolo
Quando sembrava che la guerra fosse finita l'otto settembre
E invece la guerra non era finita Italia si preparava entrare dei prodotti più buio tragico della sua storia la fine della guerra è un altro brano dei Tupamaros che vorrei farvi ascoltare
Qua
Da verbale
L'ordine capace e adesso rischia il colera grazie
Non sbagliare
Invece valore banalmente
Ritmo antico avvertono dolore
Sappiamo noi spendiamo
Mandato morire
E non importa dove
Maledetti abbandonando
Concordanza tornavano già
E non ci saranno assicurare nel nessuno
No
Nella
In
Erbario ecco a voi
Vadano calpestando Kerpymon era bella padronanza passando più allora
Imparando
Ma eletta annuale durante
è uno scherzo grande corale
Il Abate cioè strength valore grazie continuano a sparare
Marantelli abbandonando Congedo buon valorizzando arrivata ora
E non ci sono fare nel piede
A
Diceva Marco prima che ho ripreso i dati che riguardano le condanne perché è importante ricordare certi numeri dal ventisei al quarantatré furono condannati oltre cinque mila
Ragazzi e ragazze donne e uomini si beccarono oltre ventisette mila anni di carcere ci furono anche sette
Ergastoli poi bisogna ricordare oltre cinque mila che finirono in caccia ma anche dodici mila che finirono al confino politico o i centodieci mila fascicoli aggiornati al ministero dell'interno
Che contante misure diciamo repressive
Colpiva di antifascisti Hay dissidenti
E si finiva dietro le sbarre veramente per molto poco oggi dicevo prima può essere un posto su Facebook allora poteva bastare anche una barzelletta raccontata in un'osteria pensate che i primi due condannati al tribunale speciale erano due anarchici definire uno in carcere perché la NATO del pozzo si beccarono tre anni perché varato del puzzone per sempre con Vargas propagato del puzzone a Mussolini privato del cornuto pianificati sottolineato scusate e si beccarono tre anni di carcere solo per questo ma si vive in carcere per nulla bastava appende un drappo rosso per non so a ricordare la Rivoluzione d'ottobre o festeggiare il primo maggio perché era vietato
Festeggiare il primo maggio e finì così in carcere appunto ragazzi che vi erano consapevoli di correre questo rischio che si scambiavano documenti clandestini pronti a beccarsi cinque dieci e quindici
Vent'anni e a volte anche di più
Di carcere e mi piaceva l'idea di raccontare le loro storie appunto come diceva Marco abbiamo selezionati un centinaio fra quelli più famosi a quelli un po'meno note cercati raccontare loro storie intrecciando diverse fonti quelle
De della detenzione quindi fascicoli dei detenuti politici ma anche loro di aree loro memorie le loro lettere insomma dargli una voce oltre che dagli un volto attraverso le loro foto segnaletiche provare varie anche una voce raccontando storie anche da punti di vista diversi anche gli antifascisti più famosi
Non le posso raccontare tutto intanto non c'è il tempo e poi comunque dopo magari non vi viene voglia di leggere il libro però alcune le voglio citare ad esempio c'è la storia fra Sandro Pertini più famoso direi degli antifascisti
E Matilde Ferrari la sua fidanzata del tempo gli piaceva raccontare questa storia sconosciuta perché Matilde Ferrari aspetta Sandro per diciott'anni fra l'espatrio in carcere il confino e quando Sandro esce siamo già ormai nell'estate del quarantatré
è ormai di tedeschi si stanno occupando l'Italia arrivano gli impegni romantiche romani bissando poi si dovrà buttare la resistenza i due si incontrano per un attimo
E si dicono che quella storia doveva finire lei ha aspettato per diciott'anni gli ha mandato libri di Asti mandati medicinale tenuti i rapporti con la madre
E però poi quella storia finisce quando lui le esce poi dopo
La la compagna di Sandro Pertini per come la conosciamo diventerà Carla Voltolina che incontro durante la Resistenza e che sposa nel quarantasei di Matilde Ferrari nessuno saprà niente si beccò anche le un anno di una scusate un mese di carcere
Per questa sua relazione con Sandro pure non era proprio antifascista cioè lo era nella misura in cui diciamo era legata Sandro Pertini
E però di lei non si parla né sulla parte ci fu un film con Crozza e la signora scritte prestavano Pertini e Matilde Ferrari lo trovate ancora su Rai Play che non venne mai trasmesso in tv patite Ferrari morì alla fine degli anni ottanta
Nobile non raccontò mai la sua storia nelle lettere che Sandro scrive a Matilde lettere intensi chiede amore
Al massimo in quelle pubblicate in è scritto a m f se non si dice chi è a volte erano lettere scritta la mamma che c'erano scritte a Matilde sono lettere bellissimi intensi con la storia andava raccontata è un pezzo della vita di Sandro Pertini sconosciuto
è la vita di Matilde Ferrari l'ho voluto metterla perché bisognava raccontare anche queste storie oppure non so che disse prestare sia antifascisti famose Altiero Spinelli visto che abbiamo ricordato Ventotene
Ho cercato di raccontare questa storia incredibile questo questo triangolo anche sentimentale che c'è fra il tiro Spinelli Tina pizzardone una bellissima donna antifascista una delle prime laureati in matematica Italia del venticinque che è cresciuto in una famiglia completamente religiosa
Aveva fratelli sorelle sono preti suore
Aveva perfino uno zio che era cardinale il cardinale pizzardone trentasette diventa cardinale Muller figure più importanti della Chiesa cattolica
E però che tira incontra Altiero si innamorano aderisce al Partito Comunista all'epoca clandestino forma sulla storia d'amore al tiro viene condannato a sedici anni lei perse anni continua scrive lì poi conosce altri altre relazioni finisce in carcere anche lei anche nella sua vita di una giovane ragazza emancipata conosce Cesare Pavese che perde la testa per lei diventa anche la protagonista di un
Dei suoi racconti dei suoi scritti la donna dalla voce rauca qualcuno dice anche succede di Pavese sia legata a quel Brusone d'amore perché lei diciamo non dà corso a questo sentimento fortissimo di Pavese che chiede anche di sposarsi decade il confino pavese per tra virgolette colpa della pizzardoni
E neppure come tante altre pavesi delusioni d'amore quindi e questa alimentato un po'la sua misoginia ma questo ci porterebbe diciamo a discutere di altro ho provato a contare questa storia questo triangolo che poi vede un quarto protagonista un comunista polacco prese RAI di cui
S'innamora pizzardone a tutti questi quattro finiscono in carcere un quattro antifascisti
E dopo Corrèze avrà un figlio quello diventerà l'uomo della sua vita anche questo è un modo di raccontare la storia di Altiero Spinelli un po'anche deciso nel Pavese e molto di Tina
Il saldo quattro giovani che finiscono in carcere appunto su cui si potrebbe costruire un romanzo
E ce ne sono altri fratelli Mellone che muoiono entrambi in carcere in perito di Diversity insomma non sono possa contare tutte queste sale una però la voglio raccontare Anita Pusterla e Natale Premoli
Due giovani antifascisti comunisti sanità e anche una delle fondatrici il Partito comunista
Si innamorano condividono la fede politica ma anche hanno una relazione sentimentale
Finiscono in carcere entrambi prima Anita Bice Natale e spaccava in Francia si scrivono lettere
Anche l'intesa naturalmente non possono scrive di politica perché c'è la censura
Lettere bellissime Anita diventa un po'gelosa perché Natale in Francia in questione per Cimoli per gelosia statale in Francia cosa fa fra l'emissario del Partito Comunista ogni tanto di Minitalia clandestinamente porta i documenti
Però non può scriverlo quindi descritto perché sa che la censura legge sì la ditta qua va abbastanza bene la situazione del commercio internazionale buona fa finta di essere come subito pare ma l'opera lo sa lattine sott'occhio quando viene in Italia viene arrestato anche lui clandestinamente
Finisco quindi tutte e due i caccia anche lui va in carcere come lei si sono beh chi si beccano nove anni nove anni a testa
Si incontrano solo una volta un giorno per sposarsi nel carcere di Turi poi vengono di nuovo separati le due caccia arriva il trentadue amnistia del fascismo anche qui l'amnistia perché amica perché il fascismo era buono perché le cacce ero troppo più e dove vanno due comunisti antifascisti condannati a alla moschea provano a ricostruire gli alla loro vita una bambina si chiama Minerva Minelli
Vegetano contrari Lanning
Perché questo era naturalmente la loro storia loro fede politica Natale va in Spagna a combattere contro Franco viene ferito torna a Mosca
E due dicono allora qua adesso costruiamo nostra vitalità lavora per Radio Barcellona Radio Mosca lui lavora in una fabbrica però arriva il trentotto le purghe staliniane si sente bussare alla porta
E lei che vede quello che poi tra che che vera polizia politica siamo nel pieno dello stalinismo vanno a prendere Natale e lo portano via perché dicono che è una spia
Anita scrive una lettera Stalin incredibile
Compagno Stalin come puoi pensare che Natale Premoli sì una spia quantità fare una spia anticomunista fascista ha combattuto contro il fascismo in Italia in Spagna è stato ferito
Ma non viene a sapere niente di lui non sa più niente
Scoprirà solo dopo che Natale è morto in un gulag sovietico
Torna in Italia vuole riabilitare quella storia rimane legata a quella che è la sua storia i suoi valori rimane una funzionale del Partito Comunista Italiano morirà negli anni settanta in pensione
Dopo avere lavorato sempre del Partito comunista in Italia
C'era una lettera siano scritti quando lei era in carcere mi Francia dove diceva un giorno l'avvenire sarà nostre sul lago di Como perché quelle erano le loro origini noi costruiremo il nostro futuro
Bene durante lo che da una mentre scrivevo il libro promettere Minerva come lei ma al contrario tremo lì su Google scopro che c'è un bed and breakfast che si chiama la casa Dini nel chiamo tutto chiuso perché
C'era lo dama comunque non già chiusi mi risponde la voce di una ragazza quindici si Manila era mia nonna cioè anitre Natale erano suoi bisnonni
Fini racconta la nostra rimanda le loro foto insomma lì effettivamente dopo tutto questo dopo che è Natale morto in un gulag dopo che Anita è stata perseguitata prima dal fascismo e poi da Stalin
La vita di quell'amore di quella corte continuata col mio amico i due figli che ha avuto i nipoti che adesso stanno sul lago di Como
E si erano lasciati così
Da un momento all'altro quando vennero a prendere Natale senza nemmeno un saluto
Giorni dentro la va bene per la FIAT
Ci sono giorni in cui sei nemmeno loro Teldec canzoni pianeggiante
Mi disse guardandomi allo specchio una pièce edilizio
Così disse guardandosi negli occhi
Senza trovarli vi
Sono oggi senza
Al lettera una sponda
Sono pezzi quindi
Insomma non tu
Poi sorprendendo svolga l'altro punto guardi senza guardare prefettura
Andavano transnazionale
Chilometri gentilmente grazie si trovano il meglio così
Al si disse
Sto
Se
Grazie Tupamaros ecco la storia è fatta anche di tante storie storie personali so
Che un'altra nostra mite che qui a questa presentazione collegati in video
Che si occupa di un progetto molto importante il Treno della memoria Kristel Antonazzo su questo penso che abbia molto da dirci raccontando la sua esperienza e poi se vuole spendere anche due parole sul libro che mi pare che tu abbia avuto modo di leggere grazie a questa
Sì grazie e che buonasera la zona buonasera copre maschi perenti
Sono e dice di esserci nonostante il vivi all'intermediazione delle videocassette mille chilometri di distanza tra lezione e Polonia
E sono felice di esserci per azione di questa presentazione perché leggendo il libro ho ritrovato un ponte il nostro percorso associativo
Sono presidente di un'associazione che ha sede qui a Lecce che si chiama Terra del Fuoco mediterraneo e all'ormai più di quindici anni quindi ci avviamo verso la maggiore età
E che era anni segue il progetto Treno della memoria fino a quando nel due mila e il sedici abbiamo deciso di costituire un'associazione nazionale sia appunto associazione Treno della memoria che ha il compito di coordinare tutti tutte le associazioni che si occupano della del progetto a livello nazionale ed è un progetto che negli anni accompagnato migliaia di ragazzi in un percorso di di formazione impegno un percorso che guarda al passato
E per raccontare una delle pagine più più buie della storia europea e che racconta il passato ma guarda al futuro perché siamo
Convinti che è una cittadinanza una generazione attenta al tema dei diritti umani attenta ai principi democratici debba necessariamente conoscere Guenda quel pezzo di storia dei money giustamente conoscere
Queste queste pagine
Ed è un progetto che ogni anno si interrogano danno prova a rinnovarsi
E proprio negli anni passati prima che diciamo il codice da ci bloccano assevera
Per due anni abbiamo iniziato anche a riflettere sul ruolo da riconoscere il territorio italiano perché troppo spesso portiamo i ragazzi in Polonia spesso fermiamo diamoci se irachena
E però non raccontiamo quello che è stato il ruolo dell'Italia non raggiungiamo stanza non raggiungiamo Fossoli
E in questo modo non superiamo quello che il mito degli italiani buona gente Mussolini che scriverà anche anche quel sia invece necessaria a raccontare quel pezzo di storia italiana perché sono in questo modo si può pensare di fare finalmente i conti con con quelle pagine
E ed è per questo che i vigili
Trovo che questo libro sia siamo molto utile
Che debba essere detto dei ragazzi di oggi e come dice lui il ruolo delle storie un ruolo fondamentale e dobbiamo anche nuove da Morando negli anni da un con l'associazione abbiamo deciso di recuperare le storie italiane non non di chi si è opposto a tredici
Ad esempio negli ultimi anni abbiamo raccontato la storia della rosa bianca di Hans e Sophie Scholl
Avere anziché avremmo vent'anni e Gianni su questo movimento
Credo uno dei pochi di movimenti di resistenza Mina antinazista che ancora oggi si ricordino
E composto da ragazzi poco più che maggiorenni che a un certo punto decidono di essere resistenti sia di parte non ricorrendo alla violenza
Ma ricorrendo alla forza delle parole ricorrendo alla stampa di volantini è proprio così come
Alcuni antifascisti vennero vennero arrestati Bernanke sono una barzelletta
Lo si sono dolore invece vennero arrestati e poi condannati condannati a morte per la stampa di questi guanti in USA dimostrare quanto la forza delle parole sia importante
Ed è importante contare i ragazzi ne abbiamo mediamente portiamo con il progetto dall'Arma riaccompagnarlo circa cinque mila ragazzi da tutta Italia
Ed è importante valutare l'ordine
Anche se i giovani sì sono chiamati ad una scelta così come anche quindi di settant'anni fa agli antifascisti furono chiamati a una scelta così come Hans e Sophie ci sono fummo chiamati in una scelta scelsero di stare dalla parte dei diritti da parte del dalla parte delle libertà nella parte di opposizione
Anna arpeggi
E quindi continuando in questo percorso ad esempio nell'ultimo anno grazie a voi la Regione Puglia abbiano presentato una mostra che si chiama questo è il fiore
E abbiamo deciso di coinvolgere degli illustratori quindi non
Per raccontare essere di resistenza da tutte le parti da diverse parti della del mondo a raccontare ancora quanto sia necessario recuperare il valore dell'esempio recuperare il valore della coerenza
E e io direi che coerenza si respira leggendo le pagine torni libero come dicevamo prima devono essere carceri speciali cerchi non abbassava la testa
E e da quelli esenti dovremmo di partire quegli esempi dovremmo per raccontare ai ragazzi per questo ti ringrazio per il lavoro che estorte ringrazio ora via per aver scommesso su questo lavoro e ha deciso di utilizzare non non consenso ONU
Un canale narrativo non soltanto il però perché quello che rischiamo e di perderci ma tenta di generazioni per aver sbagliato i canali di comunicazione novanta cittadini
Organizzare una presentazione così come quella di questa sera che coniugare le parole al insita la scelta di utilizzare il canale dei Pooh casta
E il è sintomo di una volontà quella di raggiungere da un maggior numero di destinatari possibili e visto che
Siamo in un una fase storica particolare in cui talvolta restituiamo e quasi un po'di il passato allora in questa è importante utilizzare tutti gli strumenti a nostra disposizione
E quindi io ti ringrazio ringrazio tutti per averci voluto in questa considerata
Grazie grazie al per Crist grazie
Per queste parole per questa riflessione devo dire che nelle storie
Questo che mi hanno colpito di più sono le storie di donne e antifasciste e che andrebbero ricordate con un approfondimento particolare perché furono cento ventiquattro le donne condannate dal Tribunale speciale centoquarantacinque furono quelle invece mandate al confino centoventiquattro vanno mandati in carcere
Che sono storie incredibile perché spesso il fascismo cercava di ridurre quello che era stato il loro ruolo il il giudici dei tribunali speciale cercano di sottolineare un ruolo ancillare ma invece queste donne erano state protagoniste
Antifasciste dov'erano state consapevolmente con e con forza tenendo conto che per una donna essere antifascista comportare implicava
Problemi ulteriori spettacolo degli uomini e rischia di finire in carcere implicava
Altri problemi intatto in carcere carceri non erano a certamente nuovi salubri le donne non avevano per dire neanche la possibilità di del durante le mestruazioni di di di di coprirsi perché non avevano dei mutandoni che non
Non erano diciamo funzionali peraltro moltissime donne raccontano di come ci si bloccasse il ciclo subito dopo
L'ingresso in carcere ma a parte questo ma pensate alla donna al suo ruolo anche come madre alla rinuncia della maternità da parte di molte antifasciste per dedicarsi alla lotta
Al fatto che spesso dovevano lasciare anche i loro figli come naturalmente anche gli uomini apre la donna questo aveva come dire implicava una una scelta molto più più più forte un sacrificio molto più forte allora visto che siamo a Bologna una di queste cento storie lo devo assolutamente ricordare perché riguardava due
Bolognesi due antifascisti bolognesi Paolo Betti e lei ha già Calia due comunisti bolognesi che vengono condannati entrambi dal tribunale speciale per uno due bambini
Un maschio e una femmina di tre e nove di tre e sei anni
Vero e luci anche i cui nomi naturalmente richiamo non sente la tradizione socialista e antifascista
E visto che sanno che si devono dare la clandestinità prima di essere arrestati mettono diciamo assicura i loro figli e cosa fanno il bambino più piccolo lo danno ai nonni
La bambina aveva sei anni quindi poteva raccontare le loro relazioni le loro conoscenze mettere in difficoltà
La rete clandestina antifascista allora la bambina lucente viene affidata a due comunisti bolognesi
Giuseppe Dozza che diventerà sindaco nel dopoguerra Bologna e alla moglie che stavano per andare a Mosca espatriare a Mosca la bambina va a Mosca a seguito di Dozza e sua moglie loro vengono arrestati
E però la bambina a Mosca si ammala e muore
E nessuno ha il coraggio di dirlo sono entrambi in carcere due carceri separati ma nessuno vuole aumentare le loro sofferenze raccontandogli dicendogli questa verità tremenda
Dopo Paolo scopre casualmente anche lui non lo vuole dire alla moglie in un altro carcere non glielo scrive finché Lea non si sospetti dice perché ormai non arrivano notizie della piccola a a Mosca gli anni fecero un funerale solenne perché era il simbolo diciamo dell'antifascismo delle sofferenze degli antifascisti italiani ma la notizia non arrivò
Alle ah che però comincia appunto insospettirsi finché Paolo non le scrisse una lettera lancinante veramente dove via racconta della morte della bambina lei ha sia male in carcere anche per questo naturalmente non solo per questo si ammala esce dal carcere e poche settimane dopo muore ecco la storia tragica incredibile che anche qui di sofferenza di cosa è stato veramente il fascismo e diciamo soprattutto per le donne perché le donne all'epoca non solo all'epoca dovevano stare al loro posto anche diciamo adesso purtroppo per qualcuno devono stare al loro posto allora c'è anche qui un brano dell'ultimo album dei Tupamaros che riguarda invece una donna che stava qua vicino a Castelfranco e mille che si chiamava al fossato Rosa Maria Morini ma che prese il cognome del marito Alfonsa Alfonsina strada sembra un nome d'arte Alfonsina Strada perché era una ciclista Alfonsina fu la prima donna ciclista che partecipo al giro d'Italia nessuno la voleva far scorrere perché era una donna e andare in bicicletta era roba da uomini ecco come raccontano e la canta di tutto a marzo
Dominava tattici tutti
Il tre campi di grano a quei tempi per
Altri oppure senza sette sottilmente
Ho capito
Dozza tanti
Pertanto i cioè qui gas
Tante tante volte
Niente nessuna
L'unica ragazza sorpassato
Tenta vengano trasmessi prudenziale del documento Zambelli per giustamente dunque sì fermato rinuncio alla mia straordinari
Torino vicina un fallimento Martena imponente interno dopo da una bozza cambiare torri bambina
No pavimenti da fare
Intanto
Tanto eccetera entrare per l'Italia sembra passate presente no tampona
Salvo datato durante
Beh
Ma e artista Fassa che avanti senza Tanganica no va be'entra no Howard va
Ma sono rimasti normalmente
Tra
Dovuto mostrarsi anche altri problemi parti
No no
Grazie Tupamaros
Il tempo stringe il tempo è tiranno molto più di Mussolini si stanno anche avvicinando
Coloro che presenteranno alle ventuno e trenta la prossima iniziativa
Poi io questa flemma così sembra tutto a posto perché ci sta seguendone diretto chi verrà vedrà il video o anche Cristello dale Che non so che tempo faccia a Lecce ma volevo raccontare applica ma si vedranno questo video che intorno a noi c'è il diluvio universale
C'è un temporale incredibile stanno saltando sta saltando la luce numerosi stende proviamo a vedere se riusciamo quindi arrivare alla fine diciamo finiremo un po'prima però vorrei provare a concludere diciamo questo racconto con una riflessione dicevo che bisognava dare voce e volto a chi fascismo aveva tolto alla voce agli antifascisti attraverso le loro foto segnaletica attraverso le loro lettere attraverso le loro storia
Perché se ci pensate bene la nostra libertà le nostra democrazia la nostra Costituzione di fatto nasce proprio nelle carceri e nei luoghi di persecuzione del fascismo poi a passata attraverso le ferite la resistenza la guerra
Però nasce lì non a caso
Umberto Terracini firma la carta costituzionale uno degli antifascisti subì una delle condanne più pesanti dal tribunale speciale ventidue anni di carcere
La nostra storia democratica di fatto la nostra idea che di democrazia comincia appunto nelle carceri comincia in quelle discussioni che ricordava Marco all'inizio che si cominciano a fare tra
Dissidenti su cosa doveva succedere dopo il fascismo nel nostro
Paese noi non possiamo dimenticarci quei volti quelle storie un dovere da parte
Da parte nostra perché la democrazia per come l'abbiamo conosciuta e perché come si è sostanziata nella Costituzione nata lì e c'è un brano questo questo non è nell'album dei Tupamaros questa di un grandissimo cantautore questo lo dedichiamo abbiam parlato delle donne antifasciste lo dedichiamo proprio le donne perché ha un nome di donna ma e dedicata anche a una grande signora che la nostra costituzione vibrano e di Rino Gaetano che si chiama Aida con questo io vi saluto ringrazio Marco Miccoli resterà Antonazzo e Tupamaros grazie
Lei risponde ma
No ritardi
Dovesse andare
Solidago
Verso il governo Badaloni
Dove
Guilmant
Allora
E noi
Il
L'impianto iniziale
International
Bene oggi è un giorno
Il grave nocumento
E il reclamano
Ma cioè sta
No qua
Buoni però
Pare Izzo
Più o meno insomma
Ricordo
No
Può bastare la
Don Roberto no così così l'orchestra
Ma
Dovere
Quindi Elisa dalla struttura grazie
Nascerà tortile
Quadrato
Troppi no a prodotti sul silenzio
Tutta la gente addirittura capito
Dal ponte non Cortina sta giocando
Io passassi cioè ma
Ogni volta che don riesce Unasca nella
Chiude indicano
Ecco mi diceva
Chiudere gli altri comincerà una
Nega Ballerinas Alonso ordinarie
A giudicare ovvero varia fissa
Mussolini Ascrizzi domande
E o estrarle creatura
Ogni volta che poi a
Un atto
Giorgio manovre ragazzo durante il
La mattina leggendo dei giornali
Contento
Suo figlio è una abili vera
Sua figlia è un abile vera