Incontri. La Corte Costituzionale "incontra" i vari mondi della cultura - Simonetta Fiori e Francesco Viganò. Diritto d'amore e Costituzione

Ma le parole diritto e amore sono compatibili o appartengono a logiche conflittuali tanto che l'una e l'altra cercano reciprocamente di sopra farsi la domanda veniva posta da Stefano Rodotà all'inizio del suo saggio dedicato al diritto d'amore lo studioso ripercorreva il conflitto tra diritto e amore nel corso del Novecento
Riconoscendo la stagione delle riforme degli anni Settanta soprattutto alla riforma del diritto di famiglia e alla precedente legge sul divorzio
Un cambiamento profondo nel rapporto tra la libertà degli affetti e le chiusure gerarchiche della norma
A questo cammino all'allargamento del perimetro costituzionale entro il quale collocare l'amore
Ha dato un contributo fondamentale la Consulta
Con sentenze che tra gli anni sessanta e settanta del secolo scorso hanno cambiato il costume degli Italy Anna tra un passo in avanti nel rapporto tra diritto e amore
è rappresentato dalla conquista ottenuta dagli omosessuali di poter vivere liberamente una condizione di coppia ottenendone il riconoscimento giuridico
Le cosiddette unioni civili questo diritto è riconosciuto in una sentenza della Corte costituzionale che risale al due mila dieci ma in quella stessa sentenza
La Corte poneva dei limiti al riconoscimento giuridico dell'Unione tra persone dello stesso sesso ritenendo che non potesse essere equiparata al matrimonio tra eterosessuali nella motivazione la Corte faceva riferimento a una
Consolidata e ultra millenaria nozione di matrimonio secondo la quale la diversità sessuale dei coniugi è una condizione necessaria e faceva anche riferimento
Al silenzio dei nostri padri costituenti quali policy stendo anche all'epoca gli amori omosessuali non ne fecero menzione nell'articolo ventinove della carta costituzionale relativo al matrimonio
Per
In quella sua riflessione sul diritto d'amore Stefano Rodotà si domandava se il richiamo a una nozione consolidata e ultra millenaria della famiglia non tradisce una concezione ormai superata
Che non tiene conto della famiglia come costruzione storica soggette ai cambiamenti una costruzione sociale legata al vissuto delle persone
E aggiungeva che le argomentazioni della corte sembravano muovere dal congelamento del paradigma matrimoniale contenuto nelle norme del Codice civile del mille novecentoquarantadue
Norme del tutto estranee alla fondazione dei diritti della persona sulla dignità e l'eguaglianza
Impostazione che sarebbe stata messa in discussione dalla riforma del mille novecentosettantacinque
I giudici costituzionali avrebbero così commesso lo stesso errore di prospettiva in cui erano incorsi padri costituenti Piero Calamandrei
Francesco Saverio Nitti e Vittorio Emanuele Orlando
Quando tentarono di opporsi al principio dell'eguaglianza morale e giuridica dei coniugi contenuto nell'articolo ventinove della carta
Proprio il nome del contrasto tra quella norma e l'articolo del Codice Civile che sanciva la superiorità del marito
Il Codice veniva posto davanti alla costituzione senza tener conto che la Costituzione cambiava la gerarchia delle fonti giuridica e ponendo la carta al disopra di tutte le altre
Quanto al silenzio dei costituenti sulla coppia omosessuale la Regione potrebbe essere cercata nello stigma sociale che nel dopoguerra colpiva quell'amore che non osava dire il suo nome secondo la felice espressione di Oscar Wilde
Una liquidazione che avrebbe segnato la Società italiana per svariati decenni però negli ultimi anni la corte ha dato ascolto ad alcuni mutamenti sociali
Per esempio ha riconosciuto che l'attribuzione del cognome paterno e riflesso di una cultura patriarcale della famiglia oggi superata
C'è oggi la possibilità che la Corte costituzionale possa apparire a riconoscimento del matrimonio egualitario
Pur nel rispetto della discrezionalità del legislatore nazionale
Nel due mila e quindici la Corte europea dei diritti dell'uomo aggiudicato con un dovere positivo quello di garantire il matrimonio egualitario riconoscendo pari diritti a coppia eterosessuali
E coppie omosessuali
Oggi il matrimonio omosessuale riconosciute in ventotto Paesi nel mondo
In Europa le coppie gay possono unirsi in matrimonio in Austria Belgio Danimarca Finlandia
Francia Germania Irlanda Lussemburgo Malta Norvegia Portogallo Regno Unito Spagna Svezia
Sia e Paesi Bassi
Però
Sistiana le condizioni perché anche in Italia
Agli omosessuali venga riconosciuto il diritto di unirsi in matrimonio e vengano riconosciuti e i figli delle coppie gay pari diritti rispetta i figli delle coppie eterosessuali
Pur lasciando al legislatore nazionale il compito di intervenire
E immaginabili a che la corte nella linea tracciata dalla corte di Strasburgo parli di un dovere positivo e quindi della necessità e garantire il matrimonio egualitario nel rispetto della dignità delle persone e infine per tornare alla domanda da cui siamo partiti le parole amore e Costituzione sono compatibili o
Ciò che dà significato alla vita è l'amore il diritto che ci rende umani è il diritto all'amore con questo pensiero di La sette prima donna a divenire Chief Justice un'Alta Corte statale in India nonché madre di Vikram Seth
Scrittore di successo e dichiaratamente omosessuale si apre una delle più incisive opinionisti un caso del due mila diciotto col quale la Corte Suprema federale indiana ha dichiarato incompatibile con la Costituzione
La criminalizzazione dei rapporti omosessuali fino ad allora prevista dal Codice penale di quel Paese
Quella storica sentenza ha dedotto da una serie di principi fondamentali tra cui in particolare il diritto alla vita privata l'esistenza di un diritto fondamentale ai rapporti affettivi che comprende anche il diritto all'intimità sessuale
Un diritto che con le parole del giudice statunitense Black pure citata in quella sentenza forma parte essenziale dell'esistenza umana
Il diritto alla vita privata ci appare qui non tanto come il diritto a essere lasciati soli dallo Stato secondo la celebre definizione fornita da una risalente giurisprudenza della Corte suprema americana
Ma piuttosto come il diritto a coltivare e sviluppare le proprie relazioni affettive a riparo da ingerenze indebite dello Stato e della comunità
Ebbene questa prospettiva non è affatto estranea alla costituzione italiana che pure non menziona da nessuna parte un diritto all'amore
L'articolo due della Costituzione riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità
L'articolo due pone dunque l'accento sulla dimensione relazionale dei diritti fondamentali
Nella prospettiva dei costituenti il singolo sviluppa liberamente la propria personalità
Attraverso i rapporti con gli altri nell'ambito delle più varie formazioni sociali a famiglia la comunità lavorativa la scuola le associazioni politiche sindacali culturali sportive
Questa concezione ponendo l'accento sui diritti innati della persona si poneva agli antipodi del totalitarismo nazi fascista che collocava gli interessi della comunità organizzata nello Stato al di sopra dei diritti della persona
Ma al tempo stesso marcata una profonda distanza ideologica rispetto all'individualismo liberale rifiutando di considerare l'uomo come monete
E guardava piuttosto la persona nella sua dimensione di essere sociale
Che vive e si sviluppa spiritualmente proprio nella continua relazione con le altre persone nell'ambito di formazioni sociali che il diritto ha il dovere di tutelare fra queste formazioni sociali
La sentenza centotrentotto del due mila dieci della Corte costituzionale che lei ha citato dottoressa fiori annovera anche l'unione omosessuale intesa cito letteralmente come stabile convivenza tra persone dello stesso sesso
Cui spetta il diritto fondamentale di vivere liberamente una condizione di coppia ottenendone il riconoscimento giuridico con i connessi diritti e doveri
Anche una tale unione costituisce aggiunge la Corte una comunità idonea a consentire il libero sviluppo della persona nella vita di relazione nel contesto di una valorizzazione del modello pluralistico
C'è dunque anche per la nostra Costituzione
Un diritto fondamentale a sviluppare la propria persona nell'ambito di relazioni affettive
Senza che la legge possa indicare un unico modello di relazione cui la persona debba attenersi
Il che corrisponde d'altronde a quanto si desume dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo il cui articolo otto tutela
Il diritto di ciascuno la propria vita privata e familiare
Un diritto che è stato inteso dalla giurisprudenza della Corte di Strasburgo come comprendente il diritto di stabilire sviluppare liberamente secondo le proprie inclinazioni relazioni affettive con altri esseri umani
In una parola proprio quel diritto di amare di cui ha parlato in termini ancora più espliciti la Corte Suprema indiana
Un po'più complessa è la questione che lei pone sul riconoscimento sul piano costituzionale di un diritto a contrarre matrimonio tra persone dello stesso sesso
Come lei certamente sa varie corti supreme costituzionali nel mondo hanno ricavato l'esistenza di un simile diritto
La Carte costituzionali che pure non lo menziona espressamente
Diciamo hanno fatto sulla base di un'interpretazione evolutiva del concetto di matrimonio alla luce della mutata sensibilità sociale sul tema che ha già visto il superamento di una tradizione patriarcale millenaria
Imperniata sulla subordinazione della moglie rispetto al marito
In particolare la Corte suprema americana nel caso o perché SEL affermato nel due mila e quattordici che la Costituzione federale impone agli Stati di riconoscere il matrimonio tra due persone dello stesso sesso
Completando così un percorso che aveva visto quella stessa corte affermare per la prima volta appena una decina d'anni prima
La contrarietà alla costituzione americana delle norme che in alcuni Stati ancora criminalizzata no i rapporti omosessuale
Nella Costituzione italiana nella corte un roteare diritti dell'uomo hanno sinora ritenuto di compiere un passo analogo
La sentenza centotrentotto del due mila dieci di cui abbiamo parlato pur riconoscendo che le stabili relazioni omosessuali rientrano tra le formazioni sociali protette dell'articolo due ha concluso di non poter estendere
A queste unioni la tutela assicurata al matrimonio dall'articolo ventinove
E ciò essenzialmente sulla base dell'argomento storico che fa leva sulla volontà dei padri e delle madri costituenti quali negli anni Quaranta pensavano certamente al matrimonio come
All'unione tra un uomo e una donna
Tuttavia in un'altra importante sentenza successiva la centosettanta del due mila quattordici la corte ha dichiarato illegittimo l'automatico scioglimento del matrimonio
In caso di cambiamento di sesso di uno dei coniugi ritenendo che l'articolo due impone allo stato di consentire di mantenere in vita quando entrambi i coniugi lo richiedano
Un rapporto di coppia giuridicamente regolato attraverso una altra forma di convivenza registrata
Quanto la corte europea essa affermato nel due mila e dieci nel caso Schalken Cox contro l'Austria
Che l'articolo dodici della convenzione che sancisce il diritto al matrimonio non impone agli Stati di riconoscere il matrimonio omosessuale
E tuttavia in un caso successivo concernente proprio il nostro Paese il caso Ogliari del due mila e quindici la corte europea ha precisato che dal diritto alla vita privata e familiare di cui l'articolo otto
Discende il dovere per lo stato di regolare tutelare per legge le unioni omosessuali
I diritti chiedesse dicendo
A queste indicazioni il legislatore italiano ha fatto seguito con la legge sulle unioni civili del due mila sedici che si richiama proprio al suo primo articolo
All'idea secondo cui l'unione civile costituisce una specifica formazione sociale ai sensi degli articoli due e tre della Costituzione
La situazione attuale in Italia e dunque caratterizzata dall'esistenza di un quadro giuridico chiaro che riconosce disciplina le unioni civili tra persone dello stesso sesso
Stabilendo che da queste unioni deriva in linea di principio
La gran parte dei diritti e dei doveri reciproci che nascono dal matrimonio
Evoluzioni future di questo quadro giurisprudenziale normativo nel senso di un riconoscimento di un vero e proprio matrimonio tra persone dello stesso sesso
Non possono essere escluse ma certo non spetterebbe a me in questa sede formulare previsioni né apprezzamenti in proposito
Non voglio però sottrarmi alla sua domanda relativa alla sorte dei minori che crescono accuditi da una coppia omosessuale sia perché i figli naturali di uno dei partner sia perché concepiti attraverso la surrogazione di maternità
La legge sulle unioni civili del due mila e sedici si è limitata a regolare i rapporti reciproci tra le parti e non ha dettato alcune disposizioni sui loro rapporti con gli eventuali minori che tifano con la coppia
Ma questo non significa che questi rapporti non abbiano rilievo giuridico anche dal punto di vista del diritto costituzionale
Questo tema è stato recentissimamente affrontato dalla corte in due sentenze per così dire gemelle la trentadue la trentatré del due mila ci
Sentenze trentadue concerneva due bambine nate attraverso fecondazione assistita da una donna che aveva condiviso con un'altra donna con lei convivente il progetto genitoriale e che con lei si era presa cura per oltre cinque anni delle bimbe
In seguito alla crisi della coppia la madre biologica si era rifiutata di prestare il proprio assenso all'adozione delle bambine da parte della propria ex partner sì che quest'ultima aveva chiesto al Tribunale di potere riconosce come proprie le bambine stesse
Lacorte investita della questione da parte del tribunale ha dichiarato Allo stato inammissibile la questione
Dal momento che un suo intervento puntuale avrebbe rischiato di generare disarmonie nel sistema ma al contempo ha lanciato un forte monito al legislatore richiamandolo alla propria responsabilità
Di introdurre le indispensabili modifiche normative in grado di assicurare piena tutela agli interessi dei minori in situazioni come queste la Corte ha qui ricordato come la propria giurisprudenza abbia da tempo riconosciuto rilievo giuridico alla genitorialità sociale
Ove non coincidente con quella biologica e ciò in piena consonanza
Con gli approdi cui è pervenuta la Corte europea dei diritti dell'uomo
Che ha ritenuto compreso dal diritto la vita privata e familiare cito letteralmente la garanzia di legami affettivi stabili con chi indipendentemente dal vincolo biologico abbia in concreto svolto una funzione genitoriale
Prendendosi cura del minore
La sentenza trentatré aveva invece ad oggetto un bimbo nato in Canada attraverso surrogazione di maternità progettata e attuata congiuntamente da una coppia di uomini sposati in Canada e legati da unioni civile in Italia
I due uomini che si prendono cura ininterrottamente del bambino ormai da sei anni avevano chiesto che fosse riconosciuto in Italia il provvedimento del giudice canadese con cui entrambi venivano indicati quali i genitori del bambino
La corte anche in questo caso ritenuto inammissibile la questione
Affermando che la ricerca della soluzione ottimale per l'interesse del minore spetta in prima battuta legislatore e ciò anche tenendo conto della legittima finalità di disincentivare il ricorso alla pratica della maternità surrogata
Che gli è stata dalla legge italiana in quanto ritenuta contrastante con la dignità della donna
E tuttavia anche in questo caso la corte non ha mancato di sottolineare come il bambino in una situazione del genere abbia un chiaro interesse ad ottenere un riconoscimento anche giuridico dei legami
Che nella realtà fattuale già lo uniscono entrambi componenti la coppia
Ovviamente senza che ciò abbia implicazioni quanto agli eventuali rapporti giuridici che si potrebbero instaurare con la stessa madre surrogata
I legami del bimbo con la copia che se ne prende cura ha osservato la corte sono parte integrante della stessa identità del bambino che vide cresce nell'ambito di una determinata comunità di affetti
E questo a prescindere dall'orientamento sessuale della coppia che non incide di teste ha sottolineato la corte sull'idoneità all'assunzione di responsabilità genitoriale
E d'altra parte il bambino ha un evidente interesse a che si è affermata in capo a chi ora se ne prende cura la titolarità dei doveri che l'ordinamento considera legati all'esercizio di responsabilità genitoriale
Lacorte osserva che tutto questo richiede soluzioni legislative equilibrate rispettosi della complessità degli interessi in gioco
Il riconoscimento del provvedimento giudiziario straniero che indica quali genitori entrambi componenti della coppia non è una soluzione costituzionalmente obbligata ma ove manchi questo riconoscimento
Occorrerà quantomeno garantire al bambino come affermato anche dalla costoro Thea
La possibilità di un procedimento di adozione effettivo e celere in grado di riconosce la pienezza del legame di filiazione tra adottante e adottato e i legami tra il bambino la famiglia della dotta ante ogni qual volta si accertata in concreto la corrispondenza di questa adozione agli interessi del bambino e la cosiddetta adozione in casi particolari alla quale i giudici oggi ricorrono in casi di questo genere in mancanza di alternative praticabili
Non è oggi in grado di garantire questo risultato perché è una forma attenuata di adozione
Che non attribuisce la vera e propria qualità di genitore alla persona che addotta e che almeno finora è stata considerata non idonea a creare i vincoli di parentela tra il bambino e gli altri componenti della famiglia Della d'ottanta e come in ogni gli zii
Gli stessi eventuali fratelli sorelle con i quali pure il bimbo ha rapporti concreti e reali che la legge non può non ricordo
In definitiva i vincoli di affetto e di amore reciproci tra le persone si collocano in primo piano nella giurisprudenza recente della nostra corte
Diritto è amore non si muovono lungo logiche conflittuali nei cercano reciprocamente di sopra farsi come affermava sconsolatamente Rodotà qualche anno fa
Spero piuttosto di avere mostrato come la nostra Corte costituzionale così come altre corti nel mondo
Si stia facendo sempre più carico della tutela della persona nella sua poliedrica e complessa dimensione relazionale
Una dimensione che a sua volta fondata sulla libertà e nella quale i rapporti di amore nella concretezza del loro vissuto hanno un ruolo centrale che il diritto è chiamato a riconoscere e a tutela