Elezioni politiche 1994: manifestazione di apertura della campagna elettorale del PDS

Predisposta eccessivi perché c'è spazio anche per
Io
Ovviamente ringrazio tutti voi che siete qui stasera per questa
Manifestazione di apertura della campagna elettorale del partito democratico della sinistra un ringraziamento particolare a tutte le delegazioni delle altre forze della coalizione dei progressisti che sono in sala restano qui con noi
Perché condurremo insieme questa
Ma è importante battaglia nei prossimi giorni così come già stiamo facendo in tutti i collegi della nostra province della nostra regione è un grazie particolare a un impegno unitario che insieme stiamo conducendo
Io do Sul subito inizio alla nostra manifestazione dando la parola al compagno Giorgio Napolitano
Compagni e compagne cittadini di Napoli
Sono dunque
Ancora una volta qui per l'apertura di una campagna elettorale
Ci sarei stato lo stesso voi lo sapete
Ne potete esser certi anche se non fossi candidato
Comunque ho ritenuto nelle scorse settimane di non potere opporre le ragioni
Sia pur valide all'invito che mi era stato rivolto dal partito democratico della sinistra dal suo segretario tra i suoi dirigenti
E che mi era stato rivolto da tutte le formazioni politiche che sono confluite nell'alleanza dei protagonisti ad essere sia candidato comune in un collegio uninominale
Quello di Napoli Bagnoli Fuorigrotta
Sia di essere capolista per la proporzionale del Partito Democratico della Sinistra
Ho ritenuto di non potermi sottrarre alle mie responsabilità
In un momento così critico difficile incerto
Per il nostro Paese
Per la democrazia italiana
Ringrazio dunque il PDS
E l'intero schieramento progressista
Per la fiducia che mi hanno dimostrato e spero che riusciremo insieme a guadagnare il ventisette marzo la fiducia di un gran numero direttrici e direttori
Così come vi sono già riusciti dello scorso novembre e dicembre Antonio Bassolino e lo stesso arco
E lo spesso arco di forze progressiste che mi hanno sostenuto l'elezione a sindaco di Napoli io desidero svolgere questa sera in quest'occasione solo brevi considerazioni sono contento lo dico schiettamente che il peso politico di questa manifestazione di apertura se lo sia accollato Massimo D'Alema anche
Ma anche perché anche perché consentitemi di dirlo
Questo è il segno datare la chiamata di uomini e donne di generazioni più giovani alla piena responsabilità di direzione delle battaglie politiche e dell'opera di costruzione che si impongono all'ordine del giorno nel nostro Paese
Ho detto qualcosa ieri
Incontrandomi da un giornalisti stranieri e italiani dall'associazione della stampa estera mi avete fosse letto questa mattina
Su un po'di giornali le reazioni
Ma io se me lo consentite vorrei innanzitutto ribadire alcuni concetti che io Espresso
Io davvero vedo la Nuova Italia era questa la prima domanda dio mi aveva posto un giornalista io davvero vedo la Nuova Italia come qualcosa che ha già cominciato a nascere nel corso degli ultimi due anni
Che non sono stati soltanto due anni di eventi traumatici convulsi
Negli ultimi due anni non abbiamo visto soltanto l'emergere delle degenerazioni non abbiamo visto soltanto il crollare
I vecchi equilibri politici non abbiamo visto soltanto un'intera classe politica travolta Noè abbiamo visto anche una ripresa noi abbiamo visto anche mutare qualcosa e qualcosa di significativo qualcosa di importante qualcosa che può svilupparsi se essi porterà avanti il processo avviato tra il novantadue e il novantaquattro
Processo di risanamento e cambiamento incompiuto soltanto iniziato questa è la questione centrale su cui si dovrebbe richiamare l'attenzione degli elettori se cioè si intenda e si sappia da parte delle forze in campo da parte dei diversi schieramenti portare avanti quel processo incompiuto di Risanamento e cambiamento o se invece si voglia sfuggire agli impegni e ai vincoli che sono stati assunti nonostante le enormi difficoltà e tensioni dallo stesso Parlamento nella undicesima legislatura
Di impegni di più profonda riforma del sistema politico istituzionale perché non possono bastare le riforme elettorali per quanto indispensabili ed essenziali
Impegni di più conseguente moralizzazione
Della vita pubblica dal momento che i primi passi in quella direzione li abbiamo fatti
Li abbiamo fatti anche riformando l'immunità parlamentare
Li abbiamo fatti riformando il sistema degli appalti pubblici gli abbiamo fatto fatti in per la prima volta ponendo limiti e vincoli stringenti da far rispettare per le spese elettorali per la propaganda elettorale
Impegni
E vincoli di risanamento della finanza pubblica di ristrutturazione e rilancio dell'economia e proprio a questo proposito io ho voluto dire e intendo ripeterlo
E si è trattato di parole molto obiettive e pacate
Che dando un'occhiata
Al voluminoso programma di forza Italia
Mi è sembrato che non tutti ricordino gli impegni che sono stati sottoscritti con il trattato di Maastricht per l'unione europea
Non sono stati ricordati
In alcun modo credo dagli estensori di quel programma gli impegni che abbiamo con il Fondo monetario internazionale che molto di recente ha dedicato un rapporto impegnativo Allo stato della finanza pubblica e dell'economia italiana sollecitando uscì ad andare avanti in uno sforzo di risanamento
Mi è sembrato che non tutti ricordino
Gli obiettivi che il Parlamento stesso approvato di recente
A novembre e a dicembre
In occasione della ultima sessione di bilancio obiettivi per il mille novecentonovantaquattro e per il triennio novantaquattro novantasei scusate se uso un'espressione un po'tecnica ma è per intenderci comunque l'ho espresso lo va usata ieri questa espressione visto che di lire nato un certo polverone la ripeto
Un po'
Posto mano che si siano scaldati tanto ho detto ma insomma si volevano mantenere l'obiettivo di non fare crescere più di non far crescere ancora un debito pubblico che esiste pesa come una spada di Damocle sulla vita e sul futuro del nostro Paese soprattutto sul destino delle giovani generazioni
Si vuole o no mantenere l'impegno perlomeno di bloccarlo perlomeno di stabilizzare il rapporto tra questa montagna di debito pubblico accumulato sì
Nei decenni e in modo particolare negli anni ottanta ai tra Porto tra questo debito pubblico e la ricchezza che si produce ogni anno il reddito nazionale il prodotto lordo
Vogliamo continuare in uno sforzo di riduzione del deficit di bilancio che noi consideriamo una condizione per poter rilanciare anche lo sviluppo economico e sociale
Del paese e e ho detto che
E partendo di qui da tutto quel che rappresenta il testimone che il Parlamento dell'undicesima legislatura consegna al nuovo Parlamento che si porrà intere concreta e attendibile una nuova visione della crescita e dello sviluppo del Paese
Ebbene però
E bastato che aprissi bocca sui temi del confronto elettorale in atto perché qualcuno affermasse grossolanamente che abuso del mio ruolo
Non l'abuso proprio di niente
I compiti che ancora mi spettano a Parlamento sciolto come presidente della Camera dei deputati continua ad assolverli con assoluta imparzialità
Ma avendo a accettato di chiedere ai cittadini di reggere mi deputato e innaturale che parli da candidato
E tuttavia esito io ho evitato anche ieri polemiche personali
E ristretto devo esasperate polemiche di parte debito proprio in considerazione del ruolo istituzionale da me svolto ma cittadini di Napoli
Io considero addirittura Miliotto o vere richiamare alla serietà
Degli impegni e dei vincoli che l'Italia assunto e deve rispettare se vuole davvero risolvere i suoi problemi costruirsi un futuro
Guadagnare e non perdere posizioni in Europa e nel mondo è una questione di credibilità e di affidabilità per il Paese se spesso e per tutte le forze politiche che si confronto in questa campagna elettorale
Certo o come occorre compiere ogni sforzo per rilanciare l'economia per farlo uscire dalla recessione per far crescere l'occupazione è una necessità che noi qui
A questa tribù ora
Sentiamo più e non meno di altri è una necessità che sentiamo soprattutto è drammaticamente al Napoli
Ma se non portassimo avanti con misure praticabili è come coerenti gli impegni per il risanamento della finanza pubblica
Prenderemo una strada illusoria e perdente costruire in Mossul la sabbia la stessa ripresa economica e anche per quel che riguarda l'occupazione
Si possono solo seminare illusioni se non ci si misura
Con la complessità e targhetta delle politiche da perseguire in Italia e in Europa per creare lavoro
E sul punto i crociati come questi che si misura la credibilità di governo la capacità di governo dei diversi schieramenti e poi qualcuno vorrebbe
Dare hanno vivere elezioni
E vorrebbe far credere che noi non siamo in grado di governare ebbene anche se di prove in questo senso ne abbiamo già date tante e non da ieri voglio dire qui molto semplicemente che sono pronto
E disponibile a un pacato confronto pubblico con i capilista sia del Partito popolare
Sia di Forza Italia nella circoscrizione di Napoli onorevole Russo Jervolino e dottor Berlusconi non siamo
Non siamo noi non siamo noi
Grazie ma
La politica richiede di essere pronti a tutto
Sul piano del confronto e inesperti
E in effetti non siamo è in effetti non siamo noi non siamo noi che abbiamo da temere
Da un serio civile pacato confronto sui problemi e sulle proposte tanto meno sul problema dell'occupazione ma insomma
Il mondo del lavoro
La questione del lavoro
Hanno sempre costituito il cuore del nostro impegno non ci stiamo occupati d'altro da decenni a questa parte innanzitutto permettetemi di dirlo come Comunisti italiani non ci siamo occupati
Di questo del mondo del lavoro la questione del lavoro nell'interesse generale terra democrazia e che lo squillo del nostro Paese
Siamo
Siamo sempre stati da quella parte
Non abbiamo mai parlato dei disoccupati
Con paterna benevolenza
Per fare vaghe promesse
Le vostre preoccupazioni finiranno
E chiedere una cambiale in bianco tantomeno lo facciamo ora in unitaria e in un'Europa
Che sono alle prese con questo problema in tutti i suoi aspetti e in tutta la sua tremenda difficoltà io vorrei che allora ragionassimo anche con i nostri avversari in questa campagna elettorale partendo ad esempio da quello che ancora pochi giorni fa a Roma ha detto non un candidato dell'alleanza dei progressisti da un candidato del PDS ma il presidente della Commissione delle Comunità Europee
Jacques dello e lui che ci ha ricordato che ci sono in Europa diciassette milioni di disoccupati
E Lillo voi che ci ha detto
Che dovunque in Europa nell'insieme
La questione del lavoro è passata in secondo piano
E passata in secondo piano e c'è chi vorrebbe ancora tenerla in secondo piano perché quando si dice lasciate che provvediamo noi non si sa bene come
A rilanciare l'economia e poi si risolverà ha anche il problema della disoccupazione questo significa precisamente ancora una volta non impegnarsi su tutte le politiche che bisogna fare
Per reagire a questa situazione disoccupazione cronica e crescente perché negare davvero nuove possibilità di occupazione e bisogna fare delle politiche europee bisogna fare delle politiche qui in Italia
Bisogna fare certamente delle politiche di rilancio dell'economia di ristrutturazione dell'industria
Di sostegno delle piccole e medie imprese bisogna fare delle politiche di ricerca scientifica e tecnologica degne dell'Europa e dell'Italia
Bisogna fare delle politiche serie avanzate di formazione bisogna profondamente rinnovare e potenziare il sistema educativo e formativo nel nostro Paese
E bisogna fare delle politiche attive del lavoro
Che riguardino la stessa organizzazione del lavoro che riguardino l'orario di lavoro che riguardino possibilità di lavori socialmente utili
Bisogna sa per
Progredire su tutti questi terreni intervenire con tutti questi strumenti
Tenacemente e decisamente per avviare davvero la situazione occupazionale verso un sostanziale miglioramento
Noi non vogliamo seminare illusioni ma noi vogliamo sì esprimere speranza esprimere fiducia che lungo questa strada dei risultati davvero si possano ottenere noi vogliamo suscitare volontà
Volontà di reagire di operare di cercare e di sperimentare soluzioni
In modo particolare
Qui a Napoli
Io sono candidato nel collegio
Di Fuorigrotta e Bagnoli e direi che è un'area nella quale noi possiamo constatare quanto sono terribili difficoltà e quanto grandi sono anche le risorse e le potenzialità non sfruttate non esplorate non valorizzate non valorizzate
Terribile difficoltà perché c'è stata in quella parte della città come altrove la provincia di Napoli una ferita grandi industrie
Che sono rovinate nella crisi che hanno chiuso i battenti migliaia di lavoratori che sono rimasti
Senza il loro posto anche anche se hanno potuto godere di sostegni al reddito e di forme di compensazione sociale che rappresentano grandi conquiste grandi conquiste da non sottovalutare
E da salvaguardare
Difficoltà tremende ma nello stesso tempo grandi risorse e potenzialità innanzitutto grazie a quello stesso patrimonio
Di forza lavoro intelligenza operaia di cultura operaia
Di capacità di riscatto di ripresa potenzialità che sono rappresentate da giovani oggi
Condannati all'inerzia che non riescono a trovare un'occupazione che non riescono a veder premiata e valorizzata la loro qualificazione scolastica
Ma che sono disponibili per un'opera di costruzione e poi risorse anche qui c'è straordinarie della nostra natura
Risorse di carattere storico di carattere culturale si può costruire si si può costruire si può progredire
Purché ci sia uno sforzo congiunto del governo della città di Napoli
E ci siamo incamminati in questo senso per fortuna e del Governo nazionale occorrono politiche di governo per Napoli per il Mezzogiorno per uno sviluppo unitario per un progresso generale del Paese
E lasciatemi concludere
Dicendo che in questi due anni io sono stato molte volte a Napoli in una veste diversa da quella in cui ero qui nel passato sono stato qui come rappresentante di quella istituzione parlamentare che in questi anni anche io insieme con tanti altri ho cercato di difendere senza difendere nessuna delle persone
Che rappresentavano il Paese nell'undicesima legislatura tante persone e gregge
E persone messo in discussione persone contestate
Persone gravemente indiziato per abuso di potere o per corruzione ma bisogna sempre ricordare guai a dimenticarlo che al di là delle persone conta l'istituzione
Conta il Parlamento come suprema espressione del principio dalla volontà popolare come suprema espressione democratica del Paese guai se si pensasse domani di poter governare senza il Parlamento o contro il Parlamento sono venuto in quella veste io
Io ho visto che
Via Napoli tanti comprendevano e cercavano precisamente anche nel crollo di tanti punti di riferimento del passato un punto di riferimento valido nelle istituzioni democratiche in quanto tali
Perché a quelle istituzioni spettava garantire la continuità democratica la transizione verso il nuovo il necessario indispensabile cambiamento
Io colto tantissimi di un risveglio già Ina top ho cercato non dimenticando la faccia
Più buia e drammatica della realtà napoletana di contribuire a mettere in evidenza la faccia più luminosa di questa realtà e di questa e di questa comunità mi sono incontrato con tante forze
Del mondo del lavoro e del mondo dell'impresa del mondo della produzione
E la ricerca scientifica della scuola del volontariato forze impegnate in quella straordinaria opera che sta portando avanti ora la nuova amministrazione comunale
Non solo di valorizzazione ma i pubblico e comune il godimento del patrimonio dei temi storici artistici e culturali
Della città ho visto tante manifestazioni di sensibilità e di iniziativa che testimoniano la volontà di contrastare il degrado la possibilità
Di aprire la strada a uno autentica rinascita della nostra città dobbiamo riuscirci possiamo farcela
Ringraziamo compagno Napolitano
Che come sapete capolista della lista del Partito Democratico oltre che il candidato nel collegio di Bagnoli Fuorigrotta per i progressisti capolista della lista proporzionale per la circoscrizione Campania uno del partito democratico della sinistra
Do ora la parola al numero due della nostra lista proporzionale la compagna Franca Chiaromonte
Allora
Dunque prima di tutto voglio ringraziare le donne e gli uomini del PDS napoletano
Per avermi offerto la possibilità di partecipare da protagonista a Napoli la città in cui sono nata a questa campagna elettorale così decisiva per le sorti del Paese
E spero anch'io come Giorgio Napolitano che il ventinove marzo
Potremo ritrovare quella gioia quell'emozione che tutte e tutti
Abbiamo approvato nel dicembre scorso quando Napoli eletto Sindaco Antonio Bassolino decidendo così di voltare pagina rispetto al malgoverno all'assenza di governo al malaffare al degrado della politica
è la prima volta che mi capita di essere candidata in una lista elettorale finora la politica che con altre ma anche spesso con altri ho prodotto dentro e fuori il partito prima PC poi PDS
Non mi aveva condotto a candidarmi alle elezioni
Faccio politica più o meno da quando ha raggiunto l'età della ragione
Da quando cioè ho imparato a riconoscere il desiderio di vivere la mia vita padroneggia andò nel senso la direzione e lo scopo ecco cos'è per me la politica un modo per dare senso a ciò che si fa e ciò che si è e sono stata molto fortunata ho conosciuto sperimentato la possibilità di una politica fatta in prima persona da tante donne e tanti uomini ciascuna ciascuno nel luogo scuola fabbrica Casa Famiglia ospedale
Quartiere nel quale si trovava a vivere a lavorare per questo per la passione politica di quelle tante donne e tanti uomini le scuole le fabbriche le case diventavano luoghi umani luoghi di socialità Lodi di cambiamento
Ho conosciuto una politica disinteressata onesta lontana nella sua logica prima che ne infatti da quell'intreccio tra affari malaffare e gestione del potere della cosa pubblica oggi noto come Tangentopoli
Una politica al cui centro non erano e non sono la lotta e la spartizione del potere ma il governo il bene comune la necessità di risolvere problemi come il lavoro con la salute
Spesso negli anni passati c'è stata più capacità di governo in un consiglio di fabbrica o in una famiglia impegnata a far quadrare il bilancio familiare che a Palazzo Chigi
Oggi quella politica quella capacità di governo si candidano anche a Palazzo Chigi si candidano realisticamente a governare il Paese
Certo non è facile fare emergere questa concezione della politica in questa campagna elettorale com'è difficile parlare dei programmi
Da parte degli altri dei nostri avversari si preferisce l'aggressione ideologica
O il gioco delle previsioni su eventuali nuove elezioni e Berlusconi non perde occasione di tuonare contro i partiti e contro l'invadenza della politica
Perfino la difficoltà a raccogliere le firme necessarie alla presentazione delle liste diventa occasione per prendersela con chi il PDS per esempio
Le firme riuscito a raccoglierle tutte accusandolo di aver tenuto in piedi una struttura organizzata e di massa
Certo l'attacco alla politica ai politici ai partiti trova può trovare un terreno fertile nel modo in cui negli anni ottanta è stata trattata la politica
Mi riferisco naturalmente a Tangentopoli e al modo destra di quel sistema di potere cui tu lo Sco Berlusconi deve pure qualcosa imperniato sull'accordo dici PSI
La politica negli anni ottanta è diventata nel senso comune oggi una cosa sporca
Di qui la sfiducia e rassegnazione idea che deve aver guidato quelle trecento mila persone che non hanno votato per le elezioni per il sindaco di Napoli che una cosa vale l'altra che uno schieramento vale l'altro che un partito vale l'altro
Tocca a noi al PDS proprio quella strutturata organizzata e di massa alla sinistra allo schieramento progressista entrare in rapporto con questa sfiducia tocca a noi cioè mostrare rendere visibile che no uno schieramento non vale l'altro
Tocca a noi mostrare da che parte sta la svolta la fuoriuscita da Tangentopoli gli anni ottanta hanno fatto scempio della politica
Insieme di quei valori che fanno parte devono far parte del patrimonio genetico di un paese civile
Mi riferisco alla solidarietà tra le generazioni di cui il sistema pensionistico pubblico rappresenta un cardine ora certezza del diritto alla salute qui credo che sia inutile o fare il nome di De Lorenzo
Oppure ancora alla solidarietà nazionale la tradurre oltre che in concrete politiche per il Mezzogiorno nella convinzione che se nelle regioni meridionali una persona su tre senza lavoro questo è un problema nazionale
Così come nazionale il problema della criminalità organizzata
Invece usciamo da un decennio in cui ha prevalso da parte di chi stava al governo
La logica dell'interesse privato e dell'egoismo esaltato ricercato teorizzato come leva di uno sviluppo di un mercato ne vediamo oggi le conseguenze insofferente a qualsiasi regolazione
Come stupirsi dell'egoismo leghista nordista dopo un decennio in cui l'unico messaggio che veniva dai governanti e delle imprese che li sostenevano era arricchite di mentre chi come Enrico Berlinguer parlava di questione morale veniva deriso
Bisogna porre fine al decennio craxiano
Negli anni Ottanta però anche negli anni ottanta esistita un'altra politica
Una politica la cui l'igiene non era non è la lotta per il potere ma la conquista continua di condizioni di vita più umane
Più aderenti a quel valore di umanità irriducibile alla pura logica quantitativa del mercato di cui ciascuno e ciascuna è portatore è portatrice
Protagonista di quest'altra politica sono state quelle donne che in relazione tra loro dentro ma soprattutto fuori dai partiti
E dalle strutture tradizionali della politica hanno talmente cambiato il senso il significato della differenza femminile che oggi dire solo una donna significa nominare l'appartenenza a un sesso al quale la società attribuisce un enorme valore
E non più come in passato denunciare ciò che ci manca ciò che manca alle donne a causa del fatto che non siamo non sono uomini oggi grazie al lavoro politiche di molte dire sono una donna è un atto un gesto di forza e non più di debolezza ma protagoniste protagonisti di quest'altra politica sono state sono tutte quelle associazioni fatte di volontari e volontari
Le uniche spesso ad affrontare governando il quelle contraddizioni e quei problemi l'immigrazione la droga e razzismo lasciati fuori dall'agenda delle compatibilità di una governabilità di craxiana memoria
Oppure quelle operaie quegli operai che è la logica d'impresa e dieci anni più indietro delle loro concorrenti straniere la FIAT tanto per dirne una
Che li vuole ridotti a numeri ai superiori oppongono certo la loro sofferenza ma anche il loro sapere la loro intelligenza la loro professionalità
Un patrimonio che incivile oltre che immorale sprecare ecco candidarsi al governo del Paese significa dichiarare la volontà di avvalersi di quel patrimonio per questo oggi si gioca una decisiva battaglia di civiltà oggi diciamo nel programma del PDS si tratta di ricostruire ricostruire a che fare con la capacità di tenere insieme mediare tra interessi diversi spesso incompatibili se si resta nella logica egoistica privatistica
Miope secondo cui ci si muove solo secondo il proprio tornaconto personale
La sinistra lo schieramento progressista hanno già dimostrato di avere le carte in regola per governare il per ricostruire
Napolitano ricordava per esempio l'esperienza della passata legislatura
Non solo perché già governa no importanti città Napoli per esempio e nemmeno solo perché la K per la capacità di assumersi responsabilità generali generali dimostrata nella legislatura che abbiamo alle spalle e nemmeno solo sul terreno dei programmi o su quello dell'onestà
La sinistra lo schieramento progressista anche già dimostrato di saper stare insieme nelle differenze
Non rinunciando alle cifre al di alle differenti posizioni ma mettendo nelle condizioni di dialogare confrontarsi tra loro
Nella possibilità cioè per ciascuna posizione di cogliere il nocciolo di verità contenuto nella posizione di chi la pensa diversamente
Questo patrimonio questa abitudine alla civiltà la sinistra lo ha certo imparato in questi vent'anni di confronto serrato conflittuale di tale con il movimento delle donne
A me interessa lavorare perché questo patrimonio di civiltà e di realismo informi le scelte del futuro governo
Consentitemi infine una notazione di carattere più personale sono consapevole di portare un cognome importante significativo per Napoli del per il Mezzogiorno per me naturalmente è motivo di orgoglio di commozione di gratitudine nei confronti di chi mi ha messo nelle
Credo
Però di essere all'altezza e per questo chiedo il vostro aiuto
Di una tradizione che ha saputo fare della sinistra meridionale un punto di riferimento di tante di tanti oltre che una forza di governo una classe dirigente nazionale
Ringraziamo Franca
Così come permettetemi di ringraziare anche il nostro numero tre della lista proporzionale il professor Eugenio M. il leader sempre come come schivo non è voluto salire sulla presidenza però è qui da qui con noi stasera
Così come a nome vostro saluto il compagno amico Raffaele Bertoni tempi che candidato per i progressisti il collegio senatoriale di nella zona occidentale della città
Ecco prima di dare la parola al compagno D'Alema per pochi pochi minuti pochi pochissimo tempo perché abbiamo iniziato con un certo ritardo do la parola a un rappresentante dell'organizzazione dei palestinesi a Napoli
Che noi salutiamo
Io credo ecco a nome di tutti
Che credo voglia comunicarci
La data di un'iniziativa che si terrà qui a Napoli nei prossimi giorni a cui ovviamente noi come partito abbiamo già aderito e così vedremo la massima partecipazione
Compagni e compagne alla luce delle ultime massacri a Veneto in Palestina
Noi abbiamo
E vi invitiamo a partecipare a una fiaccolata per la pace in Palestina
Quella pace che si può costruire in Cisgiordania e Striscia di Gaza costruendo le Stato palestinese indipendente riconoscendo i diritti del popolo palestinese all'autodeterminazione
Riconoscendo al popolo palestinese
Ha una vita
Lontana dai
Dalle bande nazifascisti dei coloni israeliani nei territori occupati
Così le ha usate a definire le il ministro delle Esteri israeliano Peres come li abbiamo definiti da sempre
Noi
Chiediamo alla comunità internazionale
Di assicurare tutte le misure che assicura la sicurezza della nostra popolazione dei nostri luoghi sacri e dei nostri diritti per una pace giusta in Medioriente
E alla fine non vorrei fare un intervento vi auguro al liste de progressisti
La fiaccolata sarà leoni disse era da piazza degli sua piazza villini evitiamo ad anticipare
Ore sette alle ore diciannove Bengasi od Otello nella vostra campagna elettorale
Crediamo
Assicureremo la partecipazione e l'impegno di tutto il partito do ora la parola per l'ultimo intervento al compagno Massimo D'Alema
Carissime compagne e compagni
Carissime compagne e compagni
Abbiamo iniziato la nostra campagna elettorale in tutto il Paese
In un clima di grande passione
Di forte partecipazione
Testimonianza che la politica può tornare ad essere
Patrimonio di grandi masse di cittadini
Terreno di confronto di idee e di programmi
Motivo di passione
E non soltanto ciò che purtroppo abbiamo conosciute do
Ciò che la politica è apparsa
Almeno in parte in questi anni
Lotta di potere o peggio affarismo
La grande spinta che sentiamo
Nasce da due ragioni
Innanzitutto
Dalla passione che viene dall'Unità
Dal fatto che dopo tanti anni di divisioni
Di litigi
Di meschinità talora a sinistra
Oggi ci ritroviamo spalla Spal in una battaglia comune
Fra donne e uomini che vengono da diverse storie della sinistra italiana
Ed insieme con noi
Vediamo una parte importante e viva del mondo cattolico
Personalità importanti del mondo laico democratico gli ambientalisti
Insomma
Ci sentiamo parte di una grande alleanza
Nella quale finalmente convergono le forze migliori del nostro Paese
E l'unità incoraggia
Appassionante
è uno dei motivi dello slancio con cui siamo impegnati in questa battaglia
La seconda ragione
è che tutti noi
Siamo ben consapevoli
E questa volta la posta in giuoco è molto alta
Per cinquant'anni questa posta
Non c'era
Potevano cambiare i rapporti di forza
Si poteva ma dare maggior peso all'opposizione
Si potevano mutare gli equilibri all'interno della maggioranza
Ma in buona sostanza alle elezioni si andava nella consapevolezza che dopo
Avrebbe continuato a governare
La vecchia Democrazia cristiana
Oggi non è così
Oggi sappiamo che la scelta è veramente nelle nostre mani nelle mani del popolo italiano
Oggi noi siamo per la prima volta noi sinistra alleanza democratica e progressista mondo del lavoro
Noi siamo in campo per governare questo Paese
Per questo ci siamo uniti
Questo fa la differenza
La destra si è unita
In odio contro la sinistra
Noi ci siamo uniti per governare l'Italia
Ed è anche per questo lasciatemelo dire
Che in questa battaglia non poteva essere assente un uomo come Giorgio Napolitano
Un dirigente che ci ha sempre spronati
Non solo al rigore e alla serietà ma anche e soprattutto alla assunzione di una responsabilità di governo
Un uomo politico
Alla cui forza il cui prestigio il cui equilibrio
Si beve in questi due difficili appassionanti ma anche drammatici anni che abbiamo vissuto
La tenuta
Della istituzione parlamentare
Che ha rischiato di essere travolta
Dall'esplodere di una crisi politica e morale
Chi ha investito un numero così alto dei membri del Parlamento
Questo patrimonio di forza di prestigio di serietà
Non poteva non essere nella battaglia dei progressisti per il Governo del nostro Paese
Ecco perché abbiamo insistito
Perché questa presenza di forse
E non solo come candidatura in unitari in un collegio
Ma anche a capo della lista del PDS
Cosa che consideriamo un onore per il nostro partito
Ha ragione Napolitano in questa campagna elettorale noi non ci faremo trascinare
In una confusa rissa ideologica
Non ci faremo provocare dalla calunnia
Dall'asprezza degli altri
Anche perché
Sul terreno del confronto delle idee dei programmi ed anche della credibilità delle persone
Siamo ben convinti di potere vincere la sfida
Anche se io ve lo dico subito sarò avendo anche minori vincoli istituzionali
Un po'meno pacato nella polemica nella risposta
Ma il tema centrale è questo noi vogliamo voltare pagina
Noi vogliamo ricostruire il Paese
Noi vogliamo uscire dalle macerie di Tangentopoli
Vogliamo misurarci sulle proposte sulle scelte
Sui programmi ed anche sui grandi valori
Intorno ai quali ritessere un patto di solidarietà fra gli italiani le ragioni della unità del nostro Paese
Io sento che in questo momento
Noi abbiamo una grande responsabilità
Una grande responsabilità verso cui gli italiani
Che già hanno scelto
Nelle forze progressiste
Le uniche forze in grado
Di tenere insieme questo Paese
Che già nel momento in cui si poteva temere
Che è un sistema elettorale maggioritario favorisse la frantumazione dell'Italia
Hanno trovato invece nell'alleanza dei progressisti
La forza in grado di parlare lo stesso linguaggio
Nel Nord industriale come nel Mezzogiorno
La forza in grado di fermare la lega antimeridionale
E di batterla a Torino a Genova Venezia
Ed insieme la forza in grado di assumere in tante città del Mezzogiorno a Napoli ma Palermo Catania Salerno
Caserta un elenco infinito
In grado di assumere nelle sue mani
Una funzione di guida nel Mezzogiorno
Certo noi sappiamo che oggi la sfida
è una sfida più difficile
Che la stessa avanzata delle forze progressiste
Ha suscitato timori
Ha spinto gruppi e interessi a venire in campo
Per cercare di sbarrare la strada ad una svolta di governo
Nel governo nazionale
Sappiamo che questi gruppi questi interessi queste forze
Hanno messo in campo sono scesi in campo
Con uno straordinario dispiegamento di mezzi
Con il potere della ricchezza della tecnologia
Con un muso spregiudicato
Del potere televisivo
Al quale il nostro Paese non era preparato né attrezzato dal punto di vista delle regole e delle leggi
Poi abbiamo pure ha approvato una legge importante di regolamentazione delle campagne elettorali
Ah dobbiamo prendere atto che la vera illimitato quei vincoli agli ultimi trenta giorni
Ha lasciato campo libero
Ad un tale bombardamento elementi delle conoscenze
Che il tetto per le spese elettorali che scatta ora per il candidato Berlusconi appare scherno dopo che miliardi e miliardi di sfottò valore commerciale
Sono entrati e lo hanno portato nelle nostre case
Cose che non sarebbero consentite in nessun grande Paese democratico del mondo occidentale perché questo sia chiaro
Cosa che appartengono ad un modello di democrazia di tipo sudamericano
E non proprio
Di un grande Paese dell'Europa occidentale
Noi abbiamo visto sorgere questo fenomeno televisivo
Abbiamo anche visto
I segni di un'organizzazione sofisticata
Di una preparazione tecnicamente raffinata
Poi io non so quanto questo
Potrà sedurre il popolo italiano è assai più smaliziato di quanto non si possa pensare
Quanti fra di noi
Non so quanti
Non abbiamo avuto la stessa mia impressione diciamo
Quando la prima volta in una di quelle platee televisive fra tante persone normali
Abbiamo visto sorgere un signore con gli occhi sbarrati
Con un abito grigio
Che recitava sono un agricoltore veneto che ha fiducia nel Cavaliere Berlusconi
L'impressione di un vecchio film di fantascienza diciamo del centro per il fagiolo ogni
Fare replicanti che diventavano
Immagini umane ma vuote di carne e di sangue
Ma la forza della destra non sta solo qui
Stamane la chiamata a raccolta
Di tutte le forze che vogliono bloccare un processo di rinnovamento del Paese
Della chiamata a raccolta di tutti gli interessi più retriva
Dei privilegi delle rendite
Che non appartenevano soltanto ad un ristretto ceto politico
Ma che costituivano il collante di un blocco sociale di consensi
Questa è la forza della destra
Ed è anche evidente
La forza della sua ambiguità
Al Nord la lega parla il linguaggio di una borghesia aggressiva che non vuole le tasse che non vuole lo Stato
Che pensa di potere fare da sola lasciando il Mezzogiorno alla deriva andandosene in Europa per conto loro diciamo
E nel Mezzogiorno il movimento sociale invece parla un linguaggio tutt'affatto diverso
Che è quello della difesa del pubblico dipendente che non che non ha voglia di lavorare che teme uno Stato più efficiente
Che quello della difesa della falsa pensione di invalidità
Statalismo esasperato da una parte liberismo selvaggio dall'altra ma c'è un tratto comune
è la difesa di un sistema di privilegi di rendite di interessi
Che contrastano con l'interesse generale del nostro Paese
Non c'è una proposta di governo
Lega Miss
Non abbiamo neppure capito bene se sono alleati
Circa no alle versioni più contrastanti
Io alla televisione chiesi a Fini ma se tu sei alleato di Berlusconi sì Berlusconi alleato di Bossi sì allora tu sei alleato di Bossi dice no
Noi siamo contro
Così
Noi siamo contro il movimento sociale fa la campagna elettorale contro la lirica
E la lega
Fa con la disinvoltura un po'grottesca di Bossi la campagna elettorale nel nome dei partigiani
Salvo poi prepararsi a sostenere insieme
Berlusconi capo del governo
Che enorme pasticcio
Che confusione e che rischia
E diciamolo questo che rischio per il Paese avessimo di fronte una destra vera europea
Sarebbe una sfida difficile
Ma utile alla crescita democratica del nostro Paese
Noi abbiamo di fronte questa destra
Questo pasticcio
Noi abbiamo di fronte una lega nord
E una lega Sud qualunquista questo tende ormai ad essere il movimento sociale Alleanza Nazionale
Che se dovessero occupare l'Italia nord-sud
Segni e vennero nel momento spesso di un loro successo elettorale la spaccatura del nostro Paese
Senza bisogno
Di federalismi alla Miglio
Spaccatura di fatto del nostro Paese
E Berlusconi è sceso in campo
Alla maniera di certi signori dell'Italia antica
Che dovendo fare la guerra
Ingaggiava hanno eserciti mercenari uno per presidiare il nord è uno per presidiare il suo
E lui cerca di tenere tutto insieme
Con la demagogia
Altro che miracolo italiano
Nuovo miracolo italiano a me questo Berlusconi che dice
Meno tasse soldi alla scuola privata non si capisce poi quattordici
Un milione di posti di lavoro me ricorda non il miracolo italiano ma quelli bellissimo film Miracolo a Milano dove c'era uno che diceva più uno e noi potremmo fare così la campagna elettorale con Berlusconi lo ricordate
Nella straordinaria scena noi potremmo rispondere al Cavaliere quando lui dice io creerò un milione di posti lavoro più uno Cavaliere abbiamo vinto noi
La realtà e più complessa
E bisogna diffidare
Di queste parole d'ordine ambigue vedete che che fascino alla parola d'ordine meno tasse
Perché
Ha fascino per il lavoratore dipendente che vede metà del suo stipendio lordo
Essere requisito dalle
O per l'imprenditore che fa il suo dovere
E ce ne sono
Che subisce mille vessazioni
Ma nello stesso tempo questa parola d'ordine
Non spaventa affatto l'evasore fiscale
Che anzi può a buona ragione ritenersi una avanguardia del partito meno tasse di Berlusconi
E può persino pensare nella vaghezza dei programmi che se vince Berlusconi a lui che non paga nulla porteranno un tanto a casa
Vedete come più ostico ma più vero dire la verità cioè equità fiscale
Lotta all'evasione
E quindi certo possibilità
Di ridurre il peso sulle categorie più tartassate
Senza ridurre il gettito le entrate per lo Stato
Cosa che oggi non è possibile
Se non vogliamo smantellare essenziali conquiste sociali
E se vogliamo nello stesso tempo mantenere una linea di rigore e di risanamento
Ecco anche in sosta alla pericolosità di questa destra
La sua inattendibilità
Il suo essere un grande fenomeno di illusionismo televisivo una specie di Marco
Che io paragono
Per divertirci un po'diciamo ve lo ricordate il cacao meraviglia
Cioè
Una grande campagna pubblicitaria
Straordinaria
Che sedusse tutti gli italiani
Al punto che tanti cittadini andavano nel negozio dicevo non me lo dà e non esisteva così come non esiste il
Prodi
Non esiste
è una grande illusione
Dietro c'è soltanto come ha detto straordinariamente Umberto Eco dietro ci sono soltanto le lobby che vogliono impadronirsi del potere
Dietro c'è l'idea venete se il male italiano di questi anni
è stato un intreccio perverso tra gli affari e la politica
Che correva lungo il filo delle tangenti con le quali gli affari
Si intrecciavano la politica
Ecco Berlusconi è il modo più semplice di tagliare questo nodo sono gli affari che si impadroniscono direttamente del potere politico
Senza più bisogno neanche di pagare la tangente diciamo al politico amico gestione diretta dei propri interessi
E non è un caso
Che ci parli di tutto
Meno che delle degli affari suoi cioè per esempio di come riordinare il sistema dell'informazione nel nostro Paese che pure non è piccola cosa per una forza che voglia governare
Io considero questa destra pericoloso
E non credo proprio
Che abbia la forza per arginare questa destra
L'esangue centro del senatore Martinazzoli
Uno schieramento politico che nasce dalla mancanza del coraggio
Dalla mancanza del coraggio di scegliere
Dalla illusione di potere sopravvivere
Ancora all'insegna della paura degli opposti estremismi
Quando dovrebbero aver visto
Roma Napoli
Che gli elettori in questo Paese che abbiano ragione o che abbiano torto ma comunque se hanno una grandissima paura
Non è negli un estremismo né dell'altro hanno il terrore che continuano a comandare quelli di prima diciamo di questo c'è c'è diffusa
Diffuso terrore
Eppure
Hanno cercato di rimettere insieme
I resti di quello che fu un grande esercito pentapartito
Governato l'Italia
Una DC si chiama Partito popolare tutta più in piccolo
Un pezzettino del partito repubblicano
Io spero che l'onorevole la Malfa non non voglia espellere dal partito repubblicano la la grande maggioranza dei suoi membri dice
Pare che sia un'iniziativa
Il autodistruttiva
Due o tre liberali sopravvissuti alla vergogna di De Lorenzo
Sono un paio di socialdemocratici
E qualche
Socialista che non ha avuto il coraggio di voltare pagina insieme a Del Turco e di scegliere di stare a sinistra
Insomma
I resti
Di quella maggioranza che ha governato l'Italia
Una fragilità
Che ebbe in singole Giata dal premier che si sono scelti
Diciamo da
Dall'incerto Mario Segni
Un uomo che è riuscito a consumare in pochi mesi gran parte del prestigio che aveva accumulato
Girovagando da un capo all'altro dello schieramento politico italiano
Senza avere il coraggio di scegliere come pure poteva
L'alleanza con i progressisti
E poi cercando
Anche con infortuni veramente devastanti per un leader politico insomma io penso che l'immagine di segni che la sera si presente in televisione con quel foglietto firmato da Maroni
E che ci spiega è una svolta storica e il giorno dopo viene sul Niger dato spernacchiato da Bossi
è veramente un'immagine di una fragilità di una fragilità
Ma perché Martinazzoli indichi segni tutto sommato lui Martinazzoli nella sua tristezza
Immagine ben più solida e seria
Questo segni ci ha raccontato tre mesi fa che ora raccoglieva un milione di firme o si ritirava dalla politica italiana
Dopodiché in otto regioni non ne ha messe insieme Duemila per presentare la lista
Consente in
Non vedo lì la forza per fermare la destra e per governare l'Italia
è per questo che noi continueremo ad incalzare il mondo cattolico democratico
Perché i abbiamo bisogno
Di quel mondo
Per affermare la destra
Ne abbiamo bisogno anche in prospettiva
Per costruire uno schieramento progressista ancora più vasto di quello che oggi si è unito
Io sono convinto che
Intorno al Partito popolare ci sono forze importanti per la democrazia italiana
E quanto più noi i progressisti usciremo forti da questa prova elettorale
Tanto più sapremo legare ad una prospettiva comune anche forze democratiche cattoliche che ancora si trattengono in questo centro che non ha più futuro nel nostro Paese
Ma vedete
Oggi
Ciò che è essenziale
E dare forza
A chi può ragionevolmente puntare
A costruire una maggioranza di governo che garantisca voglio dirlo rubando un vecchio e fortunato slogan della DC che garantisca all'Italia progresso rinnovamento senza avventure
E io non vedo francamente
Se non nell'alleanza dei progressisti
Quel punto di riferimento forte
Quell'elemento di garanzia
Che oggi necessario
Per superare una crisi così drammatica e così difficile
E questo vale in misura ancora maggiore
Se noi guardiamo la realtà del Mezzogiorno
Io sono preoccupato
Perché di questo grande tema decisivo tema per l'avvenire del Paese
Rischia di essere
Marginale oscurato
Nel confronto elettorale che è in corso
La destra
Parla soltanto al nord
Il meno tasse di Berlusconi quando poi siamo andati a vedere di che cosa si trattava significa meno tasse per i più ricchi
Meno tasse per i redditi medio alti meno tasse e quindi per soprattutto per il Nord del nostro Paese
Il meno Stato della destra
Parla soprattutto a quella parte del Paese
Che certamente ha meno bisogno
Di una funzione dirigente di guida di Indirizzo di una solidarietà
Parla al nord
Questa destra checché ne dicano gli ascari di Alleanza Nazionale
E nordista
E contro di noi
E d'altro canto non ci vuole molto a capirlo
Basta pensare che cosa accadrebbe se al governo del Paese andasse quella platea che abbaiava contro il sindaco di Bologna solo per avere ricordato
La parola solidarietà solo per aver detto che siamo un Paese unito
E noi paghiamo noi come meridionali
Il crollo della vecchia DC
Del partito che è stato sulla scena politica la forza di tutela del Mezzogiorno
Una tutela che abbiamo pagato cara
Perché quel sistema assistenziale e clientelare
L'abbiamo pagato due volte
Innanzitutto perché non ha colmato il divario economico né civile tra nord e sud allo ha mantenuto nel corso di questi cinquant'anni
Anche incoraggiando fenomeni di disgregazione di criminalità di corruzione e in secondo luogo perché clientelismo e assistenzialismo
Sono stati il terreno fertile
Nel quale al nord hanno potuto impiantare la mala pianta del razzismo antimeridionale
Quella politica è fallita
Ci lascia un Paese diviso ci lascia un Mezzogiorno indifeso
E io penso che noi qui
Abbiamo una grande responsabilità verso il Mezzogiorno
Noi quei progressisti
Ai quali prevalentemente il popolo del Mezzogiorno guarda come uno come ad una forza guida come ad una forza garante di una politica di riscatto e di sviluppo
Certo noi non ci proponiamo con una forza guida del Mezzogiorno alla vecchia maniera della Democrazia Cristiana
Io lo vedo io faccio la mia campagna elettorale in un estremo lembo nel del basso Salento
Per vedere se riusciamo anche la giù dove la democrazia cristiana aveva davvero tantissimi voti
Ad imprimere una svolta radicale
C'è una società inquieta
C'è una ricerca di punti di riferimento
C'è un mondo che si sente indifeso abbandonato
Che guarda anche a noi magari per vedere se anche noi come prima
Può esserci
Il deputato della sinistra che si sostituisce all'onorevole Leccisi
Nel garantire no
Alla vecchia maniera
Non si può andare avanti
Noi possiamo vincere
Se mettiamo al centro una politica
Che non sia più quella nelle forme clientelari del sostegno ai redditi
Ma che sia una politica di sostegno allo sviluppo del Mezzogiorno
Una politica che punti a mettere il Sud nelle condizioni di camminare sulle sue gambe
Di valorizzare lei sua e straordinarie risorse
Il che comporta una responsabilità dello Stato nazionale
Che sciocchezza cosa c'è di moderno nell'idea che lo sviluppo si faccia senza una responsabilità del potere pubblico
Come se in Germania i conservatori dicessero il governo tedesco dicesse dell'Est non ce ne frega nulla meno Stato no
C'è un grande piano di sviluppo
Che sposta risorse e che punta a creare le condizioni perché anche Lestat Possa
Crescere come Lovers
E io penso che questo significa innanzitutto
Contrastare questa idea sciocca
Punto come se il problema del nostro Paese fosse un eccesso di Stato
Noi dobbiamo intenderci su che cosa
Vogliamo significare con questa parola
Noi lo Stato
Inteso come autorità prestigio dello Stato
Come garanzia della legalità
Contro la criminalità organizzata
Garanzia per un imprenditore di poter vincere una gara d'appalto senza pagare la mazzetta
Garanzia per un giovane di poter fare un concorso pubblico e vincerlo sei bravo senza che ci sia raccomandato che gli passa davanti
Lo Stato in questo senso
Per il Mezzogiorno è rimasto per molti anni una realtà sconosciute
Io mi vergognerei di andare in certe zone del Mezzogiorno dove aspettano che arrivi carabinieri diciamo contro il racket degli meno Stato
Non aveva avuto un ceto politico che si è sostituito allo Stato
Che ha gestito in modo privatistico discriminatorio clientelare le risorse che ha fatto vivere il mercato politico al posto dello Stato e del mercato
Ecco perché non c'è una politica verso il Mezzogiorno
Senza dare forza prestigio alle istituzioni alla capacità di governo di Indirizzo
Di uno stato autorevole e credibile
Il che non significa
La gestione
Anzi quei vecchi carrozzoni li abbiamo combattuti noi senza aspettare che venisse cavalier Berlusconi
Abbiamo raccolto noi le firme per il referendum contro l'intervento straordinario nel Mezzogiorno le forme di quello statalismo deteriore li abbiamo combattute Nori
Ma al posto di quello non può esserci nulla l'abbandono
Deve esserci una riforma e una politica
Deve esserci una garanzia
Che una parte della spesa ordinaria dello Stato vada verso le regioni più deboli
Mentre per molti anni l'intervento straordinario ha fatto da schermo
Ad una dismissione di responsabilità del governo insomma noi litigavamo per qualche progetto speciale
Per qualche opera pubblica inutile
Ma le grandi scelte degli investimenti pubblici al massimo arrivano a Napoli cioè se si fa l'alta velocità in Italia si parte da Napoli e poi
Tutto il Nord sotto e Africa
Dove si litiga punto per avere qualche soldo si è litigato qualche soldo di intervento straordinario
Se noi andiamo a vedere le grandi leggi di spesa anche quelle più efficaci della per l'innovazione industriale per esempio
O i grandi investimenti pubblici quelle delle aziende municipalizzate
L'ottantasei per cento al novantadue per cento è andato al centro nord
Quindi una riforma delle politiche verso il Mezzogiorno
Comporta un'assunzione di responsabilità da parte del governo centrale
E una quota della spesa ordinaria e delle grandi scelte che vada verso il Sud
La seconda questione riguarda
Il sistema dell'impresa meridionali
Un impegno per fare crescere le capacità produttive
Il che significa affrontare i temi di un sistema creditizio che penalizza l'imprenditore meridionale rispetto a quello del Centro Nord si paga un rischio subito quando si va in banca
Oltre a pagare i rischi che le grandi banche hanno con certe grandi imprese del Nord
Non so quanti imprenditori sanno che
Quando Anna e chiedere i soldi pagano anche un rischio Berlusconi diciamo senso delle grandi banche
Che hanno quelle migliaia di miliardi di sofferenze diciamo così di denaro dato a prestito politico anche questo fa un po'sorridere diciamo
Questo grande esaltare il liberismo il mercato ma in quale società di mercato
Un imprenditore
Vai in una grande banca pubblica e dice scusate mi dà dei soldi perché voglio fare delle reti televisive dette dei dei panni commerciante va in banca riciclati Soldera primo supermercato dice ma lei ce l'ha la licenza dice no
Buttano dalle scale
Circa io e Berlusconi ha avuto i soldi per costruire un impero televisivo per il quale non aveva le concessioni pubbliche
E
Come unica garanzia reale
Poteva dire sia di io sono amico di Craxi
Questo francamente lascia un po'a desiderare diciamo
Ma io penso siamo noi la sinistra che fa la scelta di un'alleanza con quel mondo imprenditoriale del Mezzogiorno che vuole liberarsi
Dalle vecchie protezioni
E che vuole essere messo in condizione di crescere
E infine io dico voglio dirlo qui da Napoli
Non ci spaventa
La sfida dell'autogoverno
Della rottura del vecchio Stato centralistico
Che è la sfida della responsabilità delle classi dirigenti
Siamo noi che vogliamo voltare pagina con un vecchio Mezzogiorno piagnone in cui chi governava le regioni i comuni alla fine poteva dire la colpa e di Roma
Vogliamo Poteri e risorse
Per assumerci le nostre responsabilità
Le responsabilità di una nuova classe dirigente meridionale
Che non teme la sfida neppure nel federalismo certo di un federalismo democratico solidale per unire e non per dividere il Paese
Io penso che spetta a noi prendere questa bandiera
E nel Mezzogiorno che si decide la sfida elettorale qui
Non nel centro nord
Ed è qui che si decide anche la grande sfida perché l'Italia esca da questo confronto elettorale come un Paese più unito
E capace di ricostruire il suo sistema democratico la sua economia la sua convivenza civile
Spetta a voi cari compagni
Dare
Una mano decisiva a vincere questa battaglia
Vedete
Quando abbiamo deciso di dare vita al partito democratico dalla sinistra fatemi parlare anche del nostro partito non solo di quell'alleanza progressista
Noi dicemmo che volevamo fondare una nuova forza a sinistra
Per unire
Diverse storie diverse culture diverse tradizioni in una prospettiva di governo per l'Italia
Sembrava un sogno
Qualcuno ci diceva
Da destra
Macché voi dovete solo cambiare perché siete sconfitti
Dovete archiviare la vostra storia dovete tra vestirmi dovete nascondervi
Noi siamo i vincitori
Stendiamo un velo su che fine abbiano fatto quei vincitori
O da sinistra qualcun altro ci diceva no voi state soltanto distruggendo un patrimonio
Una storia una grande forza il PC
E sognate ma chi verrà
Ambientalisti cattolici resterete sogni più deboli e soli
Noi non ci siamo arresi
Siamo andati avanti su questa strada
Con tenacia
E oggi noi possiamo misurare quanto quella scelta sia stata secondo
Quanto cioè quel disegno
Non fosse infondato
Una nuova formazione a sinistra democratica
Europea
Capace di essere non da sola ma come parte essenziale di uno schieramento nuovo che si candida a governare il Paese per questo poi più piccolo inciso quando io ho visto a quel tavolo dei progressisti
I compagni di Rifondazione
Non solo non mi sono sentito offeso
Ma ho pensato po'maligno tra me e me che dicevano che non sarebbe venuto nessuno invece qui siamo in tanti son dovuti venire pure loro
Oggi
Oggi questa sfida riaperta
Non la deciderà la televisione
E dette a volte persino dalle cose cattive derivano degli effetti positivi
Per esempio il fatto che in Italia ci siano troppi parlamentari è una cosa cattiva
E tuttavia in questo momento significa che ci sono settecento collegi uninominali
E quelli della Camera hanno intorno ai cento mila elettori
E lì la sfida è un corpo a corpo
Cento mila persone si possono vedere e toccare ci si può parlare
Non basta la televisione
E di fronte alla gente
Devono venire
Con le loro idee coi loro argomenti a confronto non possono mandare una cassetta
Ed è qui che noi aspettiamo qui la politica vecchia o nuova che sia
Senza di voi senza le persone non si può fare
Per se no si finisce che appunto che non si presentano neanche le liste
A politica
Vince se passione intelligenza
Di tante migliaia di donne e di uomini
Per cui
Non si illuda diciamo quel generale che pianifica e un generale che pianifica la campagna elettorale del cavalier Berlusconi
La storia è piena di guerre che Eserciti molto potenti
Che avevano aerei radar missili hanno perduto perché non avevano sul Tirreno chi avesse la passione e la capacità di combattere
Ecco
Noi i progressisti abbiamo soprattutto questa forza
La forza dello slancio e della volontà di vincere di centinaia e centinaia di migliaia di donne e di uomini
Siamo uniti
Andiamo al dialogo con i cittadini con le nostre idee con animo aperto aiutateci a vincere perché questa volta davvero si volta pagina
Arriviamo qui allora una manifestazione pone il veto a Bubbico bagnina invece a riprendere immediatamente il lavoro per la campagna elettorale avreste alle prossimi appuntamenti