Quattro anni senza Stefano Rodotà

Tutti
A tutti i nostri ospiti e a tutti i nostri ascoltatori
Oggi è trenta UPIM non è il ventitré giugno quali Desario della scomparsa di Stefano Rodotà credo ricorre il ventidue giugno
Motivi tecnici ci hanno portato a voi darei la Valle Giulia
Non è che
Voglio subito dal resoconto stenografico che abbiamo ricevuto parecchi come comunicazione il pre inviterei tutti quanti non sta parlando nelle spegnere i microfoni perché c'è una interferenza un punto d'arrivo
E alle varie edizioni una la voglio in particolare segnalare e quella dell'Ayrshire che il suo presidente Valdo Spini che partecipano con i viva motivazione a questo nostro pro incontro abbiamo intitolato L'incontro quattro anni senza Stefano Rodotà
Una riflessione confronto sul tema dei beni comuni
Quattro anni senza Stefano perché perché questo titolo il senza proprio per indicare il nome della produzione spesso che ci manca la sua presenza cordiale e accogliente la sua interlocuzione sembra stimolante che per decenni hanno è stata per noi un punto di riferimento importante
Ci manca non solo il nostro ex presidente che tanto ha dato alla Fondazione Basso
Ci manca il giurista innovatore lo studioso appassionato
Sempre curioso che riguardava in avanti e che ci ha fatto intravvedere i nuovi orizzonti del diritto con decenni di anticipo dalla tecnologia audio diritto alla bioetica
Ci manca anche il politico anche se devo confessare altrui o una certa esitazione usare questa espressione per il rischio di confonderlo con i canti che nella politica e di politica vivono ma non certo per la polis tra o per la democrazia come invece ha sempre vissuto Stefano Rodotà e ci manca
Quanto sarebbe utile averlo oggi la sua serena visione laica Maya escludente e lontana da pregiudiziali contrapposizioni
Tanti argomenti avremmo potuto mettere al centro dell'incontro beh abbiamo posti dei comuni perché hanno appassionata particolarmente Stefano
Per
Quasi un ventennio
Sia sul piano della riflessione
Sia sul piano dell'azione
Egli ha speso tante energie nell'una dimensione nell'altra dalla presidenza nella commissione ministeriale che nel due mila sette due mila otto fu incaricata di redigere uno schema di disegno di legge delega per la riforma del codice civile in materia di beni pubblici o il referendum sull'acqua del due mila undici gli interventi vari di sostegno al Teatro Valle e alla fondazione beni comuni
Come è noto uno dei maggiori liberi di successo non tanto editoriale quanto tecnico del giurista Rodotà si intitola il terribile diritto Suni sulla probità privata fu pubblicato nel due mille novecentottantuno dal Mulino bene nella terza edizione del libro
Nel due mila tredici lo nota non solo aggiunse una quinta parte dedicata a beni e diritti intitolata verso i beni comuni
Ma per Malcarne l'essenziale importanza che a questo tema assegnava modifico anche il sottotitolo del libro
Il titolo rimase
Il terribile il diritto ma il sottotitolo divenne studi sulla propria privata e in beni comuni
Aveva dedicato tutta la vita di studioso a costituzionalizzare in concreto il tema della proprietà privata
E ci indica la necessità di superare i vecchi schemi e riteneva obsoleti a cominciare dal tradizionale binomio proprietà pubblica proprietà privata
E aggiungeva parlare beni comuni oggi significa includere nella riflessione
Anche l'accesso alla conoscenza ai diritti alla democrazia
Agire nell'interesse delle giovani generazioni
Svincolarsi dalle logiche del mercato e del profitto ecco in quei sette righe credo ci sia tutta la pregnanza del contributo dato da Stefano Rodotà su questo tema
è questo aggiungeva
Implica una diversa concezione della stessa cittadinanza per rapporto che istituisce tra le persone i loro bisogni e indegni indegni che possono soddisfare in missioni e così tutto si modifica si modifica la configurazione stessa dei diritti
Appunto dallo definiti di cittadinanza
Non dimenticava diciotto negare che il tema della probità è stato sempre conflittuale cominciare dai litigi sulla proprietà terriera nel seicento nel Settecento quando in Inghilterra vennero confinanti i beni sottratti all'uso comune
Qui aggiungeva varate oggi il conflitto e ancor più generalizzate forte e non è solo questione di scarsità di beni se li prendo io diciotto ancorché inevitabilmente come accadeva da terra come accade per altri beni peregrino per l'acqua
Si tratta di beni che non ammettono uscì rivali
Qui non sono cioè qui sto ma c'è anche una questione di potere e di profitto basti pensare alla conoscenza e quindi a internet
Alle nuove sette sorelle che monopolizzano il mercato tecnologico alla proprietà intellettuale che tanto si è estesa su una ricerca sui suoi lussi basti pensare ai vaccini e ai conflitti che stanno qui sono scoppiati mi ancora scoppiano sui vaccini allibita
Della ipocrita apertura tutto il mondo a realtà che che i monopoli e gli oligopoli sono ben concentrati da un lato nell'Occidente egli all'altro nei due Stati autoritari e forti dell'Oriente che sono Cina e Russia
Si tratta per quanto riguarda i beni comuni aggiungeva prodotta di beni che hanno attitudine a soddisfare i bisogni collettivi e avvengano impossibile dà concreta attuazione di diritti fondamentali e l'esempio è ovvio in questi mesi da un lato ricerche i vaccini dall'altro un diritto fondamentale come quello della salute lo domandava disdegna titolarità diffusa che appartengono a tutti e a nessuno nel senso che tutti devono poter accedere ad essi e nessuno deve poter vantare pretese esclusive e vanno amministrati questi beni muovendo dal principio di solidarietà ecco un altro tema ricorrente negli ultimi anni della sua vita il libro sulla solidarietà edito dalla terza del due mila quattordici solidarietà anche in senso ideale intergenerazionale che comprende quindi una dimensione del futuro
E l'interesse delle generazioni gli verranno in questo senso davvero quei beni fanno parte di un patrimonio collettivo e globale
è
Parlando dell'acqua di tutta la battaglia sull'acqua Losanna spesso come esempio l'acqua che non può essere considerata una vera nasce quindi che va sottratta al profitto e non deve poter produrre profitto Maresca anche la conoscenza bene comune globale che non può essere oggetto di nuove chiusure non recinzioni come quelle fisiche nel Seicento ma recinzioni giuridiche e tecnologiche
I beni comuni vanno sottratti alla logica della provocazione perché vivono proprio nella logica della condivisione rafforzano i legami sociali e insieme al tema del futuro
Ripropongono anche in tema degli divide i diritti di tutti e quindi il tema della uguaglianza non solo formale ma anche della eguaglianza sostanziale e perciò diceva prodotta e qui chiudo
La sottrazione di questi beni al mercato e una questione capitale perché i beni comuni sono irriducibili alla logica nel mercato e indicando un limite e non solo quello posto dai rischi di un consumo scriteriato dei beni comuni e naturali tipo aria acqua ambiente ma pure
A quello legata alla necessità di contrastare la sottrazione alle persone delle opportunità
Offerte dalla innovazione scientifica e tecnologica
E in questo senso si collega direttamente non solo al grande tema dell'uguaglianza ma anche all'altrettanto grande tema delle libertà per tutti i noi oggi abbiano degli specialisti dei competenti coautore insieme a Rodotà della elaborazione di questi beni e man mano di sentiremo in ordine così come cantina ne abbiamo indicati in ordine alfabetico però voglio fare un'eccezione con il consenso di tutti perché ci sono due degli otto interlocutori giuristi come Stefano Rodotà che antenna hanno dedicato studia i lavori ebbe qualche volta anche magari qualche piccola polemica perché Pino avvio siamo laici pluralisti non abbiamo pensiero comune anche se tutti siamo orientati nella stazione direzione possiamo avere anche opinioni contrastanti perciò darei la parola a giuridici ferraioli e dopo a Ugo Mattei che sono tra i collaboratori alla costruzione di questa nuova categoria più rappresentativi nel campo degli
Grazie a voi la parola a Luigi ferraioli
Grazie grazie Franco
Sì io penso che siamo tutti d'accordo
Nel registrare la rilevanza ormai ineludibile nella categoria dei beni comuni dei beni fondamentali
Come categoria diciamo fondamentale essenziale del costituzionalismo del futuro gran parte del futuro
Anche se non ancora del presente
E cioè siamo tutti d'accordo con l'idea che non sono più sufficienti i diritti fondamentali e la loro logica individualistica
A fronteggiare le grandi sfide globali le devastazioni ambientali le minacce nucleare
Il finirà le candeline e quindi la necessità di apprestare vaccini cure in tutto il mondo non sono più sufficienti non è più sufficiente alla logica degli categoria dei beni comuni
Nei beni fondamentali in una galleria che va affiancata a quella dei diritti fondamentali ma ci sono per l'appunto delle differenze sulla con sul modo di concepire sull'adozione dei diritti fondamentali differenze che riguardano per l'appunto alla nozione teorica direi che si possono distinguere
Una nozione assai estesa è una lezione assai più ristretta secondo nei giorni più estesa e repressione beni comuni delinea una pluralità di valori benefici Cornolò molto eterogenei credo che l'esponente più illustre più noto di questo orientamento e precisamente Ugo Mattei che in quel suo libro di ormai dieci anni fa beni comuni manifesta parlava dei beni comuni come beni non oggetti Phil Kabili che non sono corre in cui il soggetto parte dell'oggetto secondo una concezione olistica che esclude esplicitamente la o anticipazione implicazioni identificazione come ho detto in piedi
Nei beni comuni
Al punto che identificava per i beni comuni identificate i beni comuni il lavoro il diritto con la ricerca universitaria
E analogamente Negri in quel volume il Comune purché il privato e il pubblico sempre del due mila dieci con il termine comune dice Negri
Non dipende tutto ciò che si ricava dalla produzione sociale che è necessario per l'interazione sociale e quindi non soltanto i beni naturali ma le conoscenze lingua i codici d'informazione gli appetiti codifiche Secondo l'adozione in cui il trenta io formulato più volte i beni comuni sono invece le classiche ex-comune Sonni ognuno elencate da Gaio
Naturali rumore ognuno comuni a sud per il a a proprio fermare e cioè una lunga lista di beni che peraltro sono beni naturali
La cui scarsità intervenuta per il capitalismo predatorio che ormai ci nove una ha trasformato ormai beni non più comuni ma venne in gran parte pensiamo all'acqua potabile letti dedicati privatizzati
E in questo senso più ristretto i beni sono cose e rientrano perfettamente le dottrine di beni che utilizzava dal nostro Codice civile articolo duecentodieci
Sono belli le cose che possono formare oggetto di infinite precisamente sono beni patrimoniali
I beni che sono oggetto di quel terribile edilizia Marcon con cui Stefano dedicato il suo velivolo sul terribile di sono per l'appunto nell'erogazione di getto di diritti patrimoniali sono beni fondamentali specificamente beni comuni indegni di tali che sono oggetto dei diritti fondamentali
Non soltanto i beni vitali naturali come l'acqua potabile l'aria dei ghiacciai le grandi foreste
Ma anche i beni d'Italia artificiali come i vaccini farmaci salvavita l'alimentazione di Bardelli internet cioè che sono per l'appunto avvenne artificiali
A io aggiungerei anche una terza categoria nei cui confronti occorre predisporre garanzie che quella dei beni inglesi non vitali ma micidiali promesso le armi nucleari le armi
Il generale i rifiuti tossici delle storie radioattive eccetera questi sono belle nei cui confronti occorre che il costituzionalismo attenersi garanzie di uno milione attraverso divieti liposuzione
Ecco lo dico subito per evitare Pilieci che nessuna di queste due concezioni può essere considerata vera o fa ci troviamo di fronte a dei concetti teorici che diversamente dei concerti dogmatici come per esempio il mutuo il comodato l'omicidio nel cui definizioni sono descrizioni dei sicari ancorate
Alla interpretazione del linguaggio legale sono costruzioni teoriche
Frutto di definizioni stipulati in rete
Che sono più o meno adeguate allena finalità esplicative per cui sono costruite e non per un anno scelte il decimo in funzione di queste finalità e soprattutto aggiungerei e in funzione delle garanzie che sono idonee a suggerire
E allora dobbiamo domandarci qual è la definizione teorica più utile di beni comuni
Più adeguata hanno lo scopo di garantire per i beni a me pare che sotto questo aspetto puramente pragmatico
E più utile una definizione rischia il difetto di una mozione troppo estesa
Compone infatti in un unico definendo un donne impegno civile lire sì violando quella che è una classica regola formulato dal karma secondo cui una definizione l'oggetto non può consistere illumini empirici diversi come per l'appunto le cose i diritti servizio perfino valori come il sapere la cultura questa indeterminatezza semantica rischia di rendere scarsamente utilizzabile
Questo concetto che si naturalmente può essere utile sul piano politico per
Confina sostanzialmente con l'idea di bene comune però è scarsamente utilizzabile a suggerire tecniche di garanzia
Come esplicitamente viceversa
Avviene per la maggior più ristretta che consente di formulare garanzie specifiche
In particolare per esempio
Il demanio il demanio costituzionalizzato non un domani per legge eccome scappiamo è stato violato attraverso la legislazione Dell'Aglio costituzionalizzato
Il demanio planetario che sottragga alla mercificazione all'appropriazione privata al mercato belli vitali naturali
Bene fondamentali come i farmaci salvavita ai vaccini che devono essere prodotti resi disponibili a tutti da parte della sfera pubblica cioè la nozione ristretta credo che faccia dell'adozione di beni comuni
Io direi beni fondamentali perché ci metterei anche lei socia insomma l'ex non voglio complicare il discorso beni comuni sono sicuramente la categoria più rilevante
Nei liquidità
Ecco in questo senso dobbiamo riconoscere che la categoria di beni comuni impone non il salto di qualità un salto di civiltà direi anche nella paradigma stesso melassa
Alla democrazia costituzionale perché dobbiamo riconoscere che il linguaggio dei diritti fondamentali è un neonato inadeguato ad affrontare le grandi sfide globali
Dalle quali dipende il futuro dell'umanità
E questo perché i diritti fondamentali compiuti diritti suddetti sì esprimono nordica individualistica e per un verso il singoli individui non sono certamente in grado per la loro impotenza
Di fronteggiare per esempio il problema della devastazione ambientale il riscaldamento climatico e per l'altro sesso gli stessi soggetti
Non avvertono come una minaccia ai loro diritti le devastazioni ambientali o per esempio ho perso la crescita degli armamenti nucleari non c'è una sensibilità legata alla percezione di essere privati di una proprietà comune
Il presenza per esempio
Di una cementificazione vederti fico azione deforestazione anzi le persone magari si illudono pensano di essere futuri beneficiari il future lottizzazione dunque è necessario associare
Alla categoria dei diritti fondamentali e la categoria dei beni comuni dei beni fondamentali come il non meno importanti
Perché oggi aggiungerei tutte le grandi sfide
Dalle quali dipende il futuro dell'umanità hanno a che fare con il bello
Come le devastazioni concordate
Dei beni vitali naturali da parte del mercato
Per il cambiamento climatico appunto deforestazione come insufficienze non distribuzione dei beni di tali atti ufficiali come i vaccini farmaci salvavita all'alimentazione di base
E come minaccia ad opera di beni illeciti non vitali ma al contrario micidiali come le armi nucleari le centrali nucleari le armi convenzionali la produzione dei rifiuti indisciplinato
E dunque l'espansione del paradigma costituzionale in direzione dei beni dei beni fondamentali ribelli di tali da un lato e contro il venti filiali dall'altra
E insieme un'espansione del primo costituzionale a livello sovranazionale nei confronti elicotteri che contano che ormai si sono portati fuori dei confini nazionali il costituzionalismo
Statale nazionale
Si è rivelato impotente a fronteggiare le grandi uscite che hanno a che fare con l'assenza di limiti e vincoli a potevi ormai di carattere globale non soltanto politico ma soprattutto economico-finanziaria
E dunque la grande facilità
Rispetto alla quale l'anno scorso abbiamo ipotizzato un movimento d'opinione dire
Diciamo a promuovere una costituzione della terra un'accusa della terra che stabilisca limiti e vincoli a livello sopra statale dovunque offrendomi una rifondazione del patto di convivenza stipulato con la casa dell'OLAF con le tante carte dei vetri di carattere internazionale che sono rimaste sulla carta
Tanto
Visto dall'ente lesi quanto Amati comunque effettive in assenza di istituzione di funzioni di garanzia la loro il problema oggi vitale
Necessario d'urgenza è praticamente il doppio salto di civiltà l'allargamento del paradigma costituzionale delle nostre democrazie ha il potere sovra statali
Nei confronti dei poteri privati a garanzia non soltanto di diritti fondamentali ma anche dei beni fondamentali
Controlli minacce rappresentate dei beni numero cinque naturalmente non ci facciamo illusioni siamo tutti ben consapevoli del carattere in apparenza utopistico di questa prospettiva per poter dire io credo che la vera utopia consiste nel ritenere che la realtà possa rimanere così come senza andare incontro a Catania
E che sotto questo aspetto e sono convinto che su questo siamo tutti d'accordo un compito della cultura giuridica dalla cultura politica e mostrare che una risposta razionale
Razionale realistica realistica nel senso veneziano comprò società selvaggia dei lupi artificiali oggi ben più potenti dell'Inquirer corali con procure OCSE teorizza il contratto sociale
è una risposta che con la cultura giuridica la cultura politica può formulare
Utilizzando precisamente le categorie del costituzionalismo su cui si sono fondate le democrazie nazionali al di là diciamo dei dissensi
Nel terminologia su un'estensione maggiore o minore della categoria dei beni comuni penso che questo sia un obiettivo sul quale tutti possiamo raccordo ma su questo
Per adesso di sentire appunto le diverse posizioni di Ugo Martelli molte grazie
Si attende vittima e passiamo subito la parola a Ugo Mattei
Bene grazie adulti grazie a curve naturalmente è un grande piacere essere stato invitato del momento per me è stata una settimana devo dire anche prima del del del
Venti del del ventitré è stata una settimana di di grande riflessione su Stefano
Non cambia mai smesso di pensarci perché devo dire mi manca moltissimo
Ma proprio perché immaginavo che insomma si sarebbe dovuta arrivare a un certo punto con la riflessione di che cosa è Stefano avrebbe potuto pensare in una situazione come quella che si è venuta a verificare
Che cosa possiamo imparare dalla sua lezione oggi
Che cosa i beni comuni ci hanno fatto vedere insomma sono tutte questioni molto molto delicata e molto importante naturalmente bisogna fare molta attenzione a non cercare di arruolare Stefano
Nell'uno o nell'altro campo della della discussione che è in corso nel Paese
è una discussione tutto sommato io credo su quelle che sono le condizioni del costituzionalismo liberale
In Italia non soltanto in Italia
Quali e quale ruolo i beni comuni hanno all'interno della ricostruzione di forme di democrazia che siano capaci in qualche modo di rappresentare i bisogni i bisogni della collettività
Io ho affidato scritto un lavoretto che ho affidato a una rivista che si chiama l'Italia libera edita da da Igor Staglianò lo messo on line prima che arrivi mando anche un link
E a oggi volevo appunto provare a entrare proprio un pochino più specificamente come mi è stato chiesto nella questione dei beni comuni
In questa diciamo contrapposizione che tra una visione restrittiva una visione espansiva della nozione di beni comuni se possiamo dire così io lo faccio da una posizione devo dire davvero privilegiata perché
Euro con Stefano nel due mila cinque quando abbiamo incominciato quando abbiamo all'Accademia dei Lincei è iniziata l'esperienza la vicenda italiana del diritto dei beni comuni
Poi sono stato il suo vice presidente nella Commissione Rodotà
Coi sempre diciamo fino all'ultimo siamo stati vicini insieme in questa battaglia anche non di rado imposizioni politicamente dialettica quindi non cioè come dire sebbene io lo considerasse lo consideri tuttora
Un mio maestro politico e ne abbia in qualche modo cercato di mantenere viva la la la memoria anche attraverso il lavoro che abbiamo fatto come Comitato Rodotà dal due mila diciotto per ripresentare per l'ennesima volta
Dopo dieci anni il disegno di legge che avevamo provato a che abbiamo consegnato al all'allora ministro allora ministro non era più una stella perché se n'era andato ma sono i tempi del Governo
Del governo Prodi
Abbiamo provato a ripresentare abbiamo raccolto le firme che morì presentato il disegno di legge delega tale e quale il Comitato Rodotà ha sicuramente fatto ripartire la discussione sui beni comuni in Italia in questa fase tant'è che oggi ci sono ben tre disegni di legge in parlamento uno dei quali anche inquadrato incardinato adesso me la commissione Giustizia la Commissione ambiente insomma il travaglio di questo parto terribilmente faticoso dell'introduzione dello zio di beni comuni del Codice civile in qualche modo sta continuando
Intanto secondo me il il perché sia un travaglio così difficile perché ci voglia cui tanto tempo a sorpassare una riforma del Codice Civile che sarebbe davvero molto importante proprio dal punto di vista sistemico non dottor non soltanto per l'introduzione di un'emozione in più uno di un'evoluzione cuscinetto se vogliamo come quella di beni comuni fra l'idea che la proprietà privata l'idea della proprietà pubblica ma proprio dal punto di vista dell'introduzione della nozione di generazioni future
Che sta all'interno delle definizioni beni comuni
Che vanno ripeto collocati o ha rimarcato governati nell'interesse delle generazioni future
Questo asserito definitorio è molto importante perché introduce la dimensione del lungo periodo nella prospettiva civilistica
E soprattutto oggi che così tanti luoghi che è in corso un dibattito molto importante sui diritti delle generazioni future
Sulla loro soggetti Pizza azione sulla Jolly ottimizzazione della natura dei fiumi eccetera sarebbe punto estremamente avanzato quello una cultura giuridica come quelle italiane che riuscisse a introdurre nel cuore del cuore del diritto dei beni
L'idea delle generazioni future
Che sostanzialmente sposta il baricentro Rispetto al gioco a somma zero tradizionale della giuridicità occidentale no per cui lo ha ragione l'attore o ha ragione il convenuto
L'introduzione dell'Inter generazioni future del Codice civile consentirebbe di dire che alcune volte non ha né ragione l'attore nella zona del convenuto ma c'è una posizione terza nona posizione d'interesse generale d'interesse di che ancora non c'è
Che deve prevalere nell'interpretazione del diritto privato
E questi no guardate che un punto molto importante perché significa introdurre una sorta di innesto nella pianta del diritto civile
Un innesto penalistico perché il nostro diritto civile dalla modernità ad oggi essere sempre sviluppato con una mentalità con una logica del punto estrattiva
Con una logica per cui beni materiali la natura sono da porsi al servizio dell'umano in funzione produttiva
E questa è la visione estrattiva che era del tutto giustificata all'inizio della modernità date le condizioni economiche della produzione all'epoca neanche le date le condizioni dello sviluppo sociale
Oggi non ha più alcuna ragione di esistere per cui noi oggi che abbiamo bisogno di rammendare i nostri beni comuni
I tedeschi destinare capitale importante a quest'opera di rammendo ci troviamo invece con delle norme privatistiche che continuano ad avere ad assumere lo stesso rapporto fra beni comuni e capitale leggeva l'inizio della modernità
Quindi il passaggio di introdurre il medico del Codice civile a mio modo di vedere sarebbe molto importante perché da un lato costituirebbe un innesto benefico all'interno di un codice civile proprio poco riguardo innesti
Una una una pianta di di di ciliegio non è più lamentino porno e poi dopo avermi tutto l'impianto
Mentalmente incrementa la mente migliore ma dall'altra costituirebbe un contributo importante della cultura giuridica italiana
Al dibattito internazionale su queste materie su questa materia cioè sui limiti del diritto civile del diritto privato così come concepito oggi in una dimensione
Di Breme di breve periodo quando avevamo iniziato da golosi beni comuni da lontano due mila cinque il idea fondamentale era un'idea strettamente costituzionale
E questo è molto importante nel senso che noi avevamo osservato uno sbilanciamento insopportabile nel costituzionalismo liberale fra quelle che sono le tutele e le garanzie a favore della proprietà privata
La quale può essere espropriata soltanto seguito del rispetto della riserva di legge del pagamento dell'indennizzo
Rispetta la proprietà pubblica la quale può essere invece privatizzata al di fuori di qualsiasi situazione giusta di giustizia abilità in altre parole fa parte del potere inerente alla politica in particolare alla maggioranza che sta governando quella di privatizzare beni pubblici senza che i soggetti che vengono in questo modo espropriati pro-quota
Di quel valore che prima era il pubblico e poi diventa privato seguito in un processo di privatizzazione abbiano alcuna voce in capitolo e possono provare ottenere giustizia mettendo per esempio in discussione
La pubblica utilità di una privatizzazione o le forme attraverso le quali in questo è avvenuto
Quindi questa mancanza di giustiziabilità delle privatizzazioni aveva dato vita in realtà alla nascita della commissione rogo tra
Il al convegno di di di Roma del due mila cinque questa cosa era immersa molto chiaramente la cultura giuridica lì la raccolta all'epoca stiam parlando di personaggi rapportata c'era guarito non c'era
C'era pazza idea c'è una recinzione però parlando di di i personaggi di grande spessore
Giovanni Conso abbiamo tutti convenuto sul fatto che fosse necessario un qualche tipo di garanzia che consentisse la giustiziabilità delle privatizzazioni
Eravamo nella prima parte della critica le privatizzazioni degli anni Novanta eravamo di fronte a quel tentativo di liquidazione del patrimonio pubblico che andava sotto il nome di conto patrimoniale della pubblica amministrazione
E quindi in qualche modo li la cultura giuridica va detto due nel cercare di creare degli altri
Da cui era nata la commissione Rodotà che però era stata come dire aveva ricevuto dei limiti nel suo nel suo lavoro è una commissione è una commissione ministeriale che aveva un compito che era quello di formare il titolo secondo il Libro terzo del Codice civile e quindi avevamo un perimetro di azione molto circoscritto e impegni comuni nascono in quell'ambito dicendosi quando avevamo fatto il convegno del due mila cinque non avevamo pensato che sarebbero stati proprio i beni comuni
A diventare la categoria del giuridico potenzialmente capace di introdurre un controllo alle privatizzazioni quello è successo nel durante i lavori dalla commissione cioè durante la verità commissione la discussione che è venuto a fare noi ha portato a dire ma quindi serve una specie di categoria cuginetto
Non abbiamo naturalmente non eravamo in sede costituzionale il non abbiamo la possibilità di introdurre dei limiti costituzionali alla privatizzazione dei beni comuni
Ma possiamo introdurre dei limiti civilistici sperando che attraversa una riflessione tassonomica attraverso l'interpretazione cresca una consapevolezza giuridica dell'importanza di rendere giustiziabili questi consensi questa è un po'l'idea con cui sono entrati
I beni comuni nella Commissione Rodotà e ci sono entrati in un modo anche dal punto di vista definitorio piuttosto preciso riaperto nel ferraioli quando dice
Sono delle dei erano delle definizioni se vogliamo di tipo re Ping era restrittivo minimalisti con esteso l'avevamo mandato li abbiamo definiti in chiave funzionali mistica
Quindi beni funzionali all'esercizio dei diritti fondamentali della persona lilla la personalità di Stefano emersa potentemente perché poi dopo illegale diciamo beni comuni diritti fondamentali della persona
è stato e e la cifra del cosiddetto costituzionalismo dei bisogni no di cui parlava Stefano
In altre parole puoi avere dei diritti ma se non hai dei mezzi materiali per rendere questi diritti esercitabili
Ai semplicemente delle vespe sulla carta no e e i beni comuni dovrebbero essere in quella visione erano dal punto di vista diciamo generale quella aggregato di beni che ci appartengono
In quanto cittadini che ci appartengono in quanto consociati e sono naturalmente
Il il supporto antieconomico all'esercito dei nostri diritti costituzionali questa era l'idea Orte Distefano tant'è che poi successivamente nel dibattito di questi ultimi dieci anni ed dieci o quindici anni quasi ormai dopo la commissione Rodotà una delle cose che sono emerse Estado che la definizione di beni comuni di cui al commissione Rodotà
Trascurava la dimensione del dovere
E infatti è stata proposta da più parti l'introduzione anche della categoria dei doveri Quintet
Beni funzionali all'esercizio dei diritti fondamentali della persona uno e dei doveri sociali di partecipazione no in realtà anche l'apparato dei doveri che trova fondamento nella prima parte della Costituzione
Ha bisogno di una sua come dire di una sua materialità
Per poter essere esigibile perché se due deve essere cittadino deve avere come dire il tempo di potersi occupare di politica non può essere oggetto di costante sfruttamento di costante dove diresse da stress depressione per cui non è
Tempo fa pensare null'altro che alla produzione di beni comuni dovrebbero diventare anche non soltanto
Belli per l'esercizio dei diritti ma anche mezzi per l'adempimento di dovere in questo secondo me è un punto importante e la riflessione successiva
Suggestiva creato allora lingue quadro teorico lì noi avevamo fatto appunto la definizione era funzionali spiega e che comunque viveva diciamo accanto alla definizione di tango dei diritti delle delle della proprietà diciamo pubblica quella che noi chiamavamo bene da parte pensa pubblica necessaria che dei cosiddetti beni pubblici sociali non le altre due categorie e volevano restituire contenuto
Sulla base voglio dire di raccomandazione che già Giannini aveva portato avanti doveva decidere contenuta questa contrapposizione fra Demanio e patrimonio che è una contrapposizione come sapete non solo una vecchia
Ma anche nata senza dei connotati dei contorni che siano giuridicamente giustificabili cioè non si capisce se finalmente la differenza
Dove dove sia
Allora in quel quadro lì nascono per l'appunto i beni comuni che accogliendo così politicizzato
E questo secondo me Gwyneth forse il passaggio più importante che io vorrei stressare quest'oggi a quattro anni dalla morte di Stefano c'è in politicizzare o con il referendum sull'acqua
è stato con il referendum sull'acqua che la categoria dei beni comuni che smette di vivere un'esistenza puramente se vogliamo giuridico formale e giuridico tecnico giuridico e ad handicap ed inventa
Categoria del politico
E qui nasce secondo me questa sorta di doppio binario e anche di fonte io credo di Careggi fraintendimenti tra molte delle persone che stavano
E che stanno all'interno della riflessione sui beni comuni relativa a quello che si stesse facendo perché sul ed è proprio sul piano della politica e questo peraltro non è una cosa
Che riguarda solo i beni comuni
Perché anche la problematica riflessione dedicandolo da questo punto di vista sono sempre magistrali
Anche la proprietà ha una sua tradizione Perini Goodwin dica diversa rispetto alla tradizione politico sociale no sono delle delle narrazioni differenti sono delle del del delle stratificazioni differenti derivabili differente che utilizzano sempre lo stesso tema proprietà
Ma consegnano dei significati che sono dentati dalla tradizione culturale all'interno del quale il dibattito il dibattito si svolge ecco anche i beni comuni hanno fatto un po'questo tipo di di di percorso c'è solo tabulato categorie del giuridico in quanto cale con delle sue necessità tecnica definitorio
Proprio l'altro giorno sabato scorso deve fare un bel convegno organizzato da Sogea la Società dei civilisti italiani proprio sui beni comuni
E abbiamo discusso con c'era Guido Alpa Gian Antonio Gambaro c'erano di Pavia Rosaria Marella recante oggi e tanti altri abbiamo discusso su proprio su questa questione dei pontili definitori di una categoria per poter funzionare tassonomia giuridica
Ma quella è una come dire una è una sotto tradizione problematica l'altra tradizione problematica per me è importante che voglio sulla quale voglio fare un paio di centri in chiusura i beni comuni come categoria del politico
Che poca a superare le contrapposizioni vetustà del costituzionalismo liberale
Cioè mista secondo me il nodo politico
Io ritengo e ho sempre ritenuto imposte vanno su questo abbiamo dibattuto a lungo e le posizioni di Stefano non erano affatto a sua volta mentre nessuno aveva la verità in tasca su questo era davvero un genuino di bandito
In corso se effettivamente quei ventisei milioni di persone che noi avevamo eravamo riusciti a far votare contro il disegno di un liberale
Voi ventisei milioni di persone non potevano essere più lette sulla farà saliva contra positiva centrodestra e centrosinistra
Cioè quella contrapposizione formale buona se vogliamo per una stagione di costituzionalismo liberale e si deve fondare e che si fonda su certi tipi di rapporti di forza tra pubblico e privato
Ossia con un settore pubblico capace di governare in qualche modo i processi privati decade nel senso proprio del termine utilizzato da Camila Vergara per esempio nel suo libro più recente ecco dedicate
Va al punto da diventare eppure ideologica
E la cui divenni comunismo mascherano in qualche misura la natura ideologica delle contrapposizioni
Fra centro destra e centro sinistra in un quadro costituzionale trasformato violentemente dal cambiamento dei rapporti importa generati dalla globalizzazione
E quindi dalla situazione dalla situazione attuale allora in cui secondo me che c'è la grande questione ed è inglese importante riprendere su cosa avrebbe pensato Stefano
Perché il costituzionalismo liberale che già mostrava evidenti ceneri cenni di cedimento nel due mila dodici del due mila tredici durante la vicenda della Presidenza della Repubblica e della candidatura Di Stefano portato dal Movimento cinque Stelle
E stagione nella quale Stefano a un certo punto ha lui a ribadito in modo molto chiaro la sua fedeltà ai vinti
Del costituzionalismo liberale quello era stato in qualche modo un momento di tensione sicuramente fra fra me e l'unico argomento no ecco quella stagione lirica è però andata avanti parecchio e quindi io mi domando come si porrebbe oggi è Stefano di fronte a una crisi del della politica
Liberale o neo liberale che sembra davvero oggi terminale
Cioè in altre parole di fronte quanto dai io vidi fondamentale
Quando delle categorie del giuridico liberali alle quali era affezionato Stefano avrebbe potuto rinunciare sull'altare della pandemia mettiamola così
Cioè in altre parole io credo ci sia stato ucciso sia in corso su questo naturalmente il mio per l'invidia parere e fortemente critico anche di quel governo
Giallorosso labile in qualche misura
Si pensava nel due mila tredici due mila quattordici avrebbe potuto essere l'orizzonte
Più avanzato della politica italiana e che sarebbe potuto essere il fronte che portava Stefano la presidenza repubblicana quindi da questo punto di vista un governo amico tant'è che noi pensavamo che si potesse rilanciare per esempio il disegno di legge a fino al nove gennaio
Del due mila diciannove ecco il degrado che è avvenuto suggestivamente io credo avrebbe portato forse a un ripensamento importante anche Stefano ossia di come in qualche modo sia necessario costruire oggi
Delle categorie che restituiscano alla democrazia una sua capacità di mordere organizza ed egoismi vado a conclusione sull'ultima parte del discorso di il discorso di di di li ferraioli che secondo me molto emblematica
Anche nella prassi se umori ricordi come poteva mandarlo sono andate differentemente le cose perché tutto sommato la proposta di ferraioli della Costituzione globale chiamiamola così
è una proposta comunque che dimostra credo nella capacità della politica nel senso del pubblico in qualche modo di imporre controlli ai processi privati
Ed è quindi una soluzione proposta che va dall'alto verso il basso cioè mettiamo una Costituzione economica globale di qualche tipo riusciremo a risolvere i problemi globali che ci affliggono
Noi del Comitato prodotta abbiamo invece percorso cercato di percorrere una prospettiva opposta
Cioè a dire non c'è spazio il recupero di una dimensione del pubblico che sia diventi capace di governare i processi economici quindi la democrazia rappresentativa non è da questo punto di vista riformabile
Perché catturata definitivamente dei quindi in decadenza da questo punto di vista
L'unico modo diciamo percorribile e quello di provare a costruire delle istituzioni
Giuridico politiche culturali nuove ed alternative che raccolgano
Quelle forze che erano i costituivano in qualche modo la base sociale
Di quello che era stato suo tempo referendum nel due mila undici cioè la prospettiva sostanzialmente dal basso della rigenerazione della ricostruzione
Di istituzioni che sono a questo punto istituzioni del Comune cioè non sono più istituzioni pubbliche non sono istituzioni private come le corporation ma sono istituzioni del Comune che provano a costruire una contro l'egemonia che dal
Solo produca delle trasformazioni delle capacità rispettivamente di controllare i processi economici io credo che qui siamo in fondo a una grande separazione di mondi
Tra coloro che ancora credono fondamentalmente nella forza della contrapposizione tradizionali centrodestra e centrosinistra
E di invece lamentano una decadenza della politica che diventa sempre più lo schieramento ideologico su contrapposizioni tutto sommato vuoto e trovano invece a costruire belle rinnovate categorie che siano capaci di cogliere la il la fase materiale del capitalismo che stiamo che stiamo vivendo
E queste vanno dal aveva scritto alla sua quelle pagine rileggere oggi sono impressionanti perché se uno legge elettorale le le pagine di Stefano sul diritto alla salute per esempio
Sulla dignità che non può in nessun caso essere calpestata
Sugli sul sulla solidarietà da quel punto di vista lì o leggere pagina in quella del settantadue sul capitalismo della sorveglianza ecco che questo si presta ovviamente come tutti i grandi pensatori
Ad interpretazioni molto diverse ma alle interpretazioni che richiedono come dire
Una capacità di mettere in discussione il le categorie portanti che troppo spesso sono diventati dopodiché non discutiamo più allora in questo senso io credo i beni comuni possano essere considerati non un tema
Ma una visione del mondo
Ecco vi ringrazio mi informava di qua
Grazie ovunque batterei non sappiamo altro che avrebbe oggi pensato e proposto Stefano però intanto abbiamo una dei massimi costituzionalisti gli italiani come Gaetano Azzariti che per ordine alfabetico
Adesso la parola cioè che hanno la sua opinione
Quindi volevo fare due premesse alla luce di quanto sentito sia da uomini da Luigi io sono come dire credo che tutte le persone che hanno lavorato con Stefano sono state da lui
Altamente influenzate che lo ricordiamo con affetto e
Si assiste si spiega e si chiedono sempre cosa avrebbe detto oggi Stefano Rodotà Rizzo
Ed è doveroso interrogarsi però non è lecito rispondere
Perché lo diceva Ugo perché se no non dibattito che vi avesse detto il rischio di strumentalizzazione la sicura strumentalizzazioni di Stefano perfetto non foss'altro perché Stefano Rodotà era un maestro sorprendente
Cioè che ci sorprendeva non banale spingendolo gara problematiche Amenta più che darci soluzione ci poneva problemi che era rigoroso anche nei suoi confronti
Quindi non credo che noi possiamo dare una risposta cioè tasse non la nostra risposta alla luce dell'insegnamento di stagione di quello che avrebbe possano valutare
Perché è stato votato DC avrebbe sorpreso che avrebbe detto qualche cosa diverso da quello che io Ugo grigio chiunque di noi
La pensa
Volevo farvi degli esempi buona chiarire di farcela siccome ho poco tempo tralascio questa sua grande capacità di riflettere
Cioè a Rho
Di ragionare sul reale un accenno però voglio fare ma insomma lui è stato oltre che il parere dei beni comuni anche un altro nobile padre quello della Carta di Nizza dopo che ha scritto la Gardini già fatto la lotta per la Carta di Nizza carte ritiro una mentalità europeo che tutti noi conosciamo beh nelle ultime schermaglie ultimi scritti dico a memoria ma queste sono le sue parole vi ricorderete diceva
Troppa tradito la carta rivoltato la carta criticando in qualche modo non la sua carta ma insomma sapendo come dire che la realtà Boy influenza molto le nostre ricostruzioni
Quindi aggiunge interrogarsi però non è giusto rispondere a quello che avrebbe detto voluta e anch'io come chi mi ha preceduto chi mi seguirà
Dirò il mio pensiero sui beni comuni la seconda osservazione non la volevo riprendere da Luigi sono d'accordo con con Luigi quando dice quando dice anche i beni comuni sono una definizione figurativa è vero devo dire anche questo che realtà il diritto tutte le categorie del diritto sono definizioni stipula dire la nostra è una scienza fatta di parole e che cosa che cos'è se non una definizione stipulate speculativa che so il negozio il contratto la personalità giuridica e via elencando
E però e questo è il punto che siano definizioni SDI punitive non vuol dire soprattutto alla luce dell'insegnamento di Stefano Rodotà fatemi dire
Che siano definizioni astratte
Sono anzi tutte categorie che in qualche modo hanno una valenza questo mi ha insegnato Stefano il mio Stefano Rodotà però anche il vostro sono tutte definizioni si tu esplodesse stipulati
Anche quella sui beni comuni che hanno uno una valenza politica
Che dobbiamo considerare due una valenza teorica o forse l'inverso prima quella teorica e poi con la politica ora il rango i beni comuni fatte queste due seguono importanti premesse possiamo partire da un fatto e abbiamo implicitamente avete implicitamente ha detto che è un fatto che credo che si allega vile la categoria dei beni comuni è una novità
Rivoluzionaria sostanzialmente che è stata introdotta da Stefano dalla commissione da lui presieduta coniata sostanzialmente cognato nel due mila e sette irrompe nel dibattito politico che non la conosceva non sto a fare pure la dizione perché non potevo fare elaborata Siino anonime non creato dal nulla
Elaborato essenzialmente rispetto a Jarier Statunitensi gli economisti statunitensi ebbero la grande devoluzione che essa li beni comuni così come furono in agli inizialmente di formulati forniscono integrazioni chiare vittoria politica di azione politica editoria giuridica è una legge ditemi che a quella venne proposta
Io qui devo dire
Arrivando alla alla fine del mio e della mia riflessione ma poi tornando indietro quella che è la mia impressione anche qui credo di che alla mia impressione però se voi leggete le ultime cose che ha scritto Stefano Rota pensa al diritto deve rivendico anche al libro postumo
Vivere la democrazia
Bene durerà preoccupa piuttosto preoccupato su l'uso che ne era stato fatto
Del bene del della categoria della definizione stipulati Iva se vogliamo dirla così
Io ho l'impressione che si legga nelle strade sue righe tra esecutivo e preoccupazioni il timore che il dibattito fosse sfuggito di mano
Perché in qualche modo intendessi apriva le non indulge ovviamente in cui certamente noi molti di voi certamente non ma tendesse a prevalere nel senso veramente evocativo
Dei beni comuni rischiando di far venire meno la forza prescrittiva precettiva di rottura la capacità di trasformazione dei rapporti giuridici concreti
Dei beni comuni lo voglio fare poi lo voglio dire con delle semplificazioni anche qui per ragioni di tempo non mi sembrano molto chiare alcune sono già stati accennate il dibattito distinguendo un po'schematicamente perché spesso si sovrappongono il dibattito politico la discussione politica la discussione teorica bene Luigi lo diceva quando è stato affermato
Da impegnate dei dazi impegnati sindacati oltre che i dati eolici che lavoro un bene comune
Bene in qualche modo si è data una forma idealizzata del lavoro
E si è tradito lo spirito del bene comune perché il lavoro non è un bene comune un diritto soggettivo perfetto che deve essere in qualche modo tutelato sulla base di un diritto del lavoro che è stato sfasciato diciamo dagli anni ottanta il boy in qualche modo come dire l'attribuzione di una generico beni comunismo l'uso questa espressione in termini del tutto
A tecnici diciamo così in qualche modo far venir meno il senso del bene comune
è un attimo eleggerà quello che Ugo conosce bene la definizione che fu proposto nella Commissione delle comuni che molto lontana
Da questa di un bene che la un come dire una teoria buonista di un sistema produttivo che in qualche modo deve considerare il lavoro il lavoro bene comune ma quando mai e così ancora quando e si sta affermando in qualcosa di generico io devo dire dal punto di vista politico molto spesso slogan Italia bene comune slogan più di un partito politico come ricorderete rete quando si è presentato alle elezioni ma anche il fatto di affermare per esempio che lo spazio urbano genericamente che la città è un bene comune
Siamo sicuri cioè il bene comune
E anche quindi abitazione anche abitazioni private
Lo spazio privato rubano deve operare entro logiche dei beni voi contro le logiche privatistiche della funzione iniziazione della della proprietà privata in cui di cui all'articolo quarantuno sostituzione viene in casa
Anche perché come dire l'allargamento di questa categoria abili nemmeno quello che invece è lo spaccio in comune che non è la città sono gli orti urbani le piazze
I luoghi di ritrovo tutti coinvolti in qualche modo possono devono essere utilizzati in comune la mia abitazione la tua abitazione non è e nei comuni a è un'altra categoria giuridiche ed altre caratteristiche devo dire che anche il dibattito teorico acquistano veramente rapido per ragioni di tempo escluso
In qualche modo affatto crescere una contrapposizione un'interpretazione che partorisce come dire la il determinatezza e la sempre più sfumata determinatezza della categoria concettuale sfumando nel profilo accentuandone accentuandone il profilo polemico
Polemico
Ovvero quello etico a scapito del profilo più propriamente giuridico io qui non l'non voglio insistere molto anche perché riconoscere quanto quanto meno quanto quanto me non si può in qualche modo attribuire al bene comune come dire un una valenza di contrapposizione tra moderno e antimoderno
Perché in questo modo il diritto il bene comune diventa un un bene dei contestualizzato dance storici ha licenziato il bene comune non è una pratica non è l'unica pratica conflittuale
è una categoria giuridica che in qualche modo una sua valenza
Rivoluzionaria vorrei dire
Ma soltanto se viene considerata in quanto tale e non in qualche modo essere questa difesa altrimenti rischio di soggettivismo storico strumentale
Si fa si fa troppo incipiente fa venire meno quello che lo scopo anche politico oltre che giuridico del bene comune devo dire ma anche qui lo accenno soltanto che anche l'altro filone che collega dire il bene comune al paradigma della cura
Di una certa tradizione femminista secondo me mischia due aspetti Hans entrambi rilevanti ma che in qualche modo fanno sfumare la casa valenza politica
Teoricamente rivoluzione del bene comune il bene comune non è la necessità di curare il mondo non ha una dimensione puramente tattico esclusivamente in pratica non ha una dimensione duramente
Affettiva o emotiva non si tratta di contrapporre campi Aldo per quanto riguarda i beni comuni i beni comuni e una in una valenza giuridica specifica e allora vorrei ricordare perché lo accennava lungo e vorrei ricordarlo perché credo che da qui bisogna partire
Da quella che era dalla definizione che fu data allora nel due mila sette
Di Mary comune
Si diceva questo il bene comune esprimendo comuni esprimono l'utilità funzionale all'esercizio dei diritti fondamentali nonché al libero sviluppo della persona
Fatemelo dire in termini riduttivi che ovviamente non è vero che tutte qui però io voglio dire
Propriamente e tutto qui
E questa è colpa il collegamento costituzionale è stato più volte evocato richiamato giustamente la responsabilità del costituzionalismo ma Stefano Rodotà come voi sapete come voi mi insegnate
In qualche modo è stato il più costituzionalista forse direi didattico successi ma tra certamente troppi ciclisti
Del del del novecento i primi scritte negli anni Sessanta questo hanno in qualche modo affermato e da allora non si è mai immobilismo mosso contro come dire
La perdita dell'invenzione costituzionale costituzionalmente propria di tutti mi verrebbe da dire dei civilisti certamente ma mi verrebbe da dire anche dei costituzionalisti M della dimensione propriamente costituzionale perché qui è scritto chiaramente in quella definizione qual è l'aggancio costituzionale l'articolo due
La funzionalizzazione la rottura del sistema del dell'articolo quarantadue della nostra Costituzione dalle dicotomia pubblico privata è tutta in questa affermazione della prevalenza della personalità e dell'esercizio funzionale
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili uomo sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità non è la produzione di questo articolo
Qualcuno diceva giustamente perché così è stato rimproverato alla Commissione Rodan non c'è la dimensione dei doveri
Non c'è la dimensione doveri ma se l'aggancio all'articolo due e così netto evidente dove stanno i doveri nell'articolo due sono quei doveri inderogabili di solidarietà politica economica e sociale che sono scritti in Costituzione
E io ho l'impressione che questa dimensione propriamente costituzionale che si è venuta a sfumare che si sbatte intanto di sfumare ogni volta che sia affianca si aggiunge la come dire al bene comune qualche altra cosa
Qualche altra cosa
Il bene comune i beni comuni vorrei veniva ricordato ovviamente veniva ricorda
I beni comuni ha avuto una sua di la prima sua più importante prima più importante non vorrei dire unica ma forse si unica declinazione politica nel referendum sull'acqua bene comune sulla va bene comune
Appartengono alla categoria dei beni comuni poiché difficile la come dire il chiudere il cerchio chiudere il recinto
E però certamente all'interno del recinto dei beni comuni cioè l'aria l'acqua le foreste ghiacciai riserve naturali
Attenzione la grande rottura dei beni comuni fu data anche dal fatto che e questo in Costituzione non c'è perché questo nell'articolo nel che nel Codice civile non c'è anche il fatto che appartengono al al bene beni comuni
Attraggono i beni materiali
Appartengono al patrimonio culturale dell'umanità i beni archeologici beni culturali beni ambientali
Questa la categoria dei beni comuni che crea novità e rotture severa Jonas si mosse in un libro seguissimo a ragionare su queste categorie dicendo ma continuando a riflettere sulla chiusura dei produttori e dei beni comuni scollegata dalla titolarità del bene pubblico privato
L'articolo quarantadue
Per in qualche modo legati alla funzione che il bene esercita
In qualche modo credo che
Forse non faremo la rivoluzione
Nel codice civile perché non è riviste però in qualche modo realizzeremo introdurremo nel codice civile come dire la ragione le ragioni dei diritti fondamentali che non appartengono due soggetti allo schema proprietario manca il perché in modo possono in qualche modo che il che in qualche modo possono in qualche modo scusate la ripetizione come dire uscire
Dalla logica
Dominante dominante sono parole di Stefano Rota come sapete che quella della proprietà privata e in qualche modo andare a picco ricercare l'uso che non è più esclusivo in alcuni casi nel caso dei beni comuni
Quando quando bisogna
Sviluppare la persona quando bisogna garantire il libero sviluppo della persona mandate che nella categoria dei beni comuni lo abbiamo dico mio nonno lo sento più molto spesso eppure nel
Due mila e cinque due mila e sette grammi se quei pochi anni seguenti di questo si è parlato ci sono alcuni alla lavori anche i soldi Alberto Lucarelli per parlare di un nostro amico compagno
Che sottolineano molto come dire il fatto che bisogna dirlo distinguere tra possesso accesso
Guardate ricorda ricordate si fa per dire certo che ricordate l'articolo quarantadue
La la nostra costituzione in qualche modo garantisce l'accesso alla proprietà
Ora è evidente che nel quarantotto grazie nella Codice civile ancor prima come dire
L'accesso con l'accesso si voleva alludere al possesso effettivo del bene tutti possono essere totale di un bene tutti devono essere proprietarie
E però la funzionalizzazione della proprietà private in qualche modo su questo bisogna lavorare credo che possa dire dare un'interpretazione corretta del testo costituzionale legata a un accesso scollegata la proprietà è stata una volta ce l'ha detto
Quando lui ha parlato di accesso ad internet e voi sapete che ha proposto una modifica
Dell'articolo ventuno nostra costituzione
In cui si garantiva che cosa la proprietà via internet da un piccolo o o sciocchezze di questo tipo no ha garantito in qualche modo l'accesso perché bene da tutelare il bene comune tutelare non accetto la proprietaria di Libero non certo il sostituirsi al signor luogo lo signor
Facebook ma invece la garanzia fondamentale legata al diritto fondamentale quello di garantire l'accesso e poi la proprietà del aveva le sue dinamiche avere sue dinamiche non so dire a voi quanta riflessione a far ha proposto s'è rotta su come dire dai funzioni sociali della proprietà cioè ma in qualche modo i beni comuni sono qualche cosa che va che sappiamo anche che non si contrappone che va oltre qualcuno potrebbe dire rispetto alla dimensione
Propriamente proprietaria dei beni
Questa dimensione a me sembra
A me sembra che è sbagliata
Che sia sfumata che sia che sia che si sia ridotta io ricordo bene vi ricordiamo tutti i beni ma ricordo bene il referendum sulla un bene comune
La dico in sintesi forse tanto non siamo persone che abbiamo partecipato a quell'esperienza mi potrete capire anche per il non detto diciamo così
Lì era evidente che c'era una valenza politica anche propositiva
Cioè che l'acqua appresa insegne
Perché era un bene comune per antonomasia ma anche in qualche modo in funzione propulsiva non si parlava solo di acqua massiva parlava di un uso dei bei dei beni comuni che poteva in qualche modo svilupparsi però era anche abbastanza evidente come dire la problemi sul problematicità del tutto non tutto può essere accolta bene comune come invece a volte è stato detto
Io voglio dire e concludo perché credo che di solito il mio tempo voglio concludere con due osservazioni
Anche qui per rispettare la premessa che ho fatto nella mia lettura delle
Di quello che che pensava Stefano da io credo che avesse molta consapevolezza di alcuni aspetti problematici
Penso per esempio al i nostri discorsi al teatro ma la esperienza molto significativa anche quindi di utilizzazione di un bene
Comune
Bene Ugo ricorderà perché eravamo insieme le nostre discussioni su come dire di rischi di individuazione delle comunità di riferimento
Perché non ne esistono comunità omogenee i confini i confini sono determinanti e il bene comune deve garantire non solo i diretti interessati diciamo virgolette gli occupanti occupò senza virgolette gli occupanti ma deve in qualche modo comprendere gli interessi della generalità come è stato detto più volte anche deve accendere l'età dei consociati il bene comune ma anche delle generazioni ma addirittura delle generazioni future bene
Anche questa definizione questa riflessione sulla comunità sul bene comune riferito alla comunità molto spesso viene meno qui sono stati citati citate come dire la le teorizzazioni
Come li vogliamo chiamare comunità liste quelle che in qualche modo fanno della categoria della comunità
Dimensione comunitaria come dire una categoria generalizzata che in qualche modo superano superano che cosa il problema
I problemi interni guardate che sono sin dall'origine non sto a dire a voi quelle che sono le due ricezioni economiche dei beni comuni Laterrenia dei beni comuni che più volte è stata tocca evocata e poi fatemi dire un'ultima cosa qui duramente chiudo Stefano Rodotà abbiamo conosciuto certamente aveva una è stato definito un giurista impegnato ovviamente civilmente ma è stato anche definito da Guido Alpa se non ricordo male come un giurista che ci ha sempre invitato a riflettere non soltanto sull'impegno civile
Ma sull'impegno civile all'interno delle istituzioni
Perché in qualche modo
Stefano certamente aveva questa lenta
Percezione per cui ogni tanto venne accusato che in qualche modo c'era una dimensione sociale che dovrà essere collegata alla dimensione istituzionale io se mi permettete siamo tra amici in questa dicotomia che da ultimo Ugo affatto alto basso sostenendo se beninteso ma l'abbiamo sentito tutti sicché mentre il costituzionalismo Cosimo politico di Luigi Ferrajoli sarebbe un costituzionalismo dall'alto voi sarete quello che lui sostiene sarebbe un costituzionalismo dal basso
Io parlo per me
Interpretando Stefano ma parlo per me io per esempio credo che le catene di alto e basso superbia spiace siamo tra amici non so mi permetto di dire che sotto questo profilo non sull'accordo né col mio amico vigile col mio amico Ugo
Perché io penso per esempio che i rapporti non siano un'iride
Unidirezionali e abbiamo sempre sbagliato quando abbiamo pensato che il diritto Morris dovesse in qualche modo crescere dalla dal basso verso l'alto perché poi Erika è rimasto movimento lo Stato puro
Movimento allo stato puro queste moltitudine che in qualche modo si contrappongono ha un potere istituzionalizzato lontano da sé in qualche modo ha condannato i momenti stessi alla perdita del proprio orizzonte politico
E così come io credo che certamente indiscutibilmente come dire un ostruzionismo dall'alto dall'alto non abbia non abbia avuto senso nel Settecento non avrà mai non avranno ma nel senso nel secolo nostro perché allora qui arrivo al punto il vero problema è la dimensione direzionale tra alto basso
La vera il vero problema della dimensione costituzionale oggi è che si è perduta la dimensione conflittuale
E in qualche modo ha lasciato il vuoto se in alto e in basso
Perché ditemi voi se oggi noi abbiamo una classe dirigente e per classe dirigente impoverita andrà anche una classe dirigente rivoluzionaria sociale non so che cosa in grado di rappresentare qualche cosa di rappresentare un poco informato
Ossia bianca ai medici
Popolo che in qualche modo formato giustappunto e allora la prospettiva politica
Non può che essere non dall'alto dal basso non ma non può che essere quella bidirezionale per la creazione di una classe politica CONSAP classe politica anche qui la intendo il servizio termine molto generali una classe politica
Consapevole che sappia rappresentare un popolo altrettanto consapevole questo io non dico quello ha detto Stefano Rodotà lo dico io ma questo fatemi dire e l'insegnamento istituzionale la l'attenzione attenzione istituzionale dista valuta che non era sostiene un sovversivo
Né un rivoluzionario sovversivo un illuminista astratto e mi fermo qua grazie
Grazie Gaetano dopo aver sentito finora solo giuristi chiamo la parola una economista Elena Lagalia
Allora grazie grazie mille per quest'invito che devo dire
Va be'sotto due profili mi fa veramente molto piacere il primo e che a differenza di gran parte penso di coloro che partecipano oggi a questo seminario
Questo ricordo di Stefano Rodotà le regalo non posso dire di conoscere gli volevo affinché concordi fino ad un po'questo tutto quello che posso fare non risultò migliore ok va bene apotropaico
Volevo dire che volevo ringraziare molto perché a differenza di tutti voi che siete lì oggi e io non posso dire di aver conosciuto Rodotà
Posso semplicemente dire che Tardini arrivato il regalo di confrontarmi direttamente con lui su alcune questioni a ovviamente primato leggevo l'avevo visto in alcune sedute di laurea
Alla Sapienza perché ovviamente noi ricercatori nonché ricercatrici non potevamo fare e sarebbe parte del consiglio di facoltà quindi non avevo mai avuto modo di conoscerlo in quell'occasione
Però quelle conversazioni che negli ultimi tre quattro anni prima che lui morisse abbiamo avuto ora hanno lasciato fortissimo il segno e quindi vi ringrazio moltissimo per avermi invitato oggi fra voi che avete l'avete riconosciuto molto meglio di me
Seconda diciamo accanto a questo grazie che però un grazie veramente di cuore
L'mi spiace anche un poco interrompere questa discussione così bella fra costituzionalisti dalla quale io ho imparato molto e quindi trovato assolutamente chi mi ha preceduto ha fatto degli interventi è assolutamente ci faranno pensare che anche loro come dire necessario nelle prossime settimane ritornarci sopra
E in questo mio intervento invece lasciando il terreno della discussione giuridica con via mentre non è il mio terreno io vorrei fare una breve incursione da stampo più applicato nel campo Calusco meglio che in quello del welfare
E più precisamente vorrei portare l'attenzione su quello che secondo me la prospettiva dei beni comuni ai cd aiutato a e oppure contribuisce a ripensare il welfare dei servizi oggi a me sembra che le un'implicazione importante a prescindere dalle definizioni siamo per quel che conta Biserna son più vicino alle definizioni più specifica però a prescindere dalle definizioni a me sembra che una eredità importanti di quella tradizione
Sia quella di portare l'attenzione sul fatto che non basta a reclamare l'associazione fra di riti fondamentali e garanzia di servizi che sapendo esibirli quei diritti pur con tutte le lacune di questa connessione che ferraioli avvenne sottolineato nei suoi lavori non basta cioè dire vogliamo un welfare dei servizi
Colpe
Diciamo è una espressione che al meglio aleggia sinistra oggi
Quindi non basta dire welfare dei servizi perché imponente dei servizi potrebbe essere assolutamente compatibile con una organizzazione dei servizi in lingua inglese del tutto individualistica e di mercato ciascuno c'ha diritto a delle prestazioni individuali da consumare
E invece a me sembra che la prospettiva dei beni comuni
Sì spinga a a riflettere sulla necessità che le modalità di erogazione dei servizi sociali siano coerenti con la natura comune di cui servizi sociali che sono associati appunto i diritti fondamentali
A Trapattoni dall'inizio a ricordato Valdo Spini ed era un seminario con Valdo Spini poco pochi giorni fa in ricordo dei fratelli Rosselli il che mi ha portato a rileggere Socialismo liberale
E il socialismo liberale c'era una frase che a me ha colpito moltissimo e con quando Carlo Rosselli dice che è necessario che nelle politica il fine pene metri i mezzi e giocano socialista liberale vuol dire assicurare il più possibile l'autogoverno
Allora
Questa idea che il fine Tenet immensi e che quindi i le modalità e gli assetti di erogazione dei servizi non siano o neutrali o indifferenti rispetto al fine mi sembra che sia un momento che non abbiano troppo spesso dimenticato
Cioè dire se questi servizi contano
Perché hanno sono legati ai nostri diritti fondamentali perché il welfare e ha i nostri dei nostri diritti fondamentali
Allora lei no almeno questo è una indicazione che a me sembra importante allora alle modalità di erogazione del welfare del mondo
Devono riflettere quelli fine fondante
Alcuni esempi
Il dovremmo innanzitutto se i servizi sociali ci sono servizi inguaribile in generale sono o importanti perché sono il modo di garantire i diritti fondamentali allora l'erogazione di questi servizi
Dovrà essere ora vietata alla promozione del valore intrinseco connessa all'importanza di queste audizioni per garantire appunto diritti dovremmo poi fare leva nell'erogazione di quei servizi su modalità relazionali ritorna rospi penetrate
Da che cosa dalla da comportamenti da relazioni dove non c'era portiamo agli altri con uguali perché rapportarsi agli altri come uguali e appunto senza di essere parte di una
Dovremo ancora dare a l'opportunità a di partecipazione l'autogoverno di partecipazione
Dei soggetti che sono coinvolti nell'erogazione di questi diritti alla gestione dei diritti stessi de dei servizi stessi
Ecco queste indicazioni potrebbero sembrare banale in realtà a me non sembra che banali siano assolutamente pensiamo soltanto anche se in termini molto generici ad alcune caratteristiche del welfare che noi conosciamo
Allora già pensare che i servizi di welfare debbano essere erogati avendo a mente al valore intrinseco di quello che ci devono dare il servizio sanitario ci devono dare cura di salute istruzione diseducativo istruzione e così via sembra banale
Ma noi negli ultimi quindici anni abbiamo invece assistito alla totale dipendenza o addirittura peggio alla totale trascuratezza ignoranza di queste finalità intrinseca perché tutto quello che contava ed essenzialmente rispettare i vincoli di bilancio
E noi abbiamo messo sotto controllo la spesa sanitaria perché sostanzialmente tutti i deficit pregressi su sono abbastanza stati molto contenuti ma questo è stato il grande trionfo dell'SSN negli ultimi vent'anni
E si è a abbandona verso ed è chiaro che ci sono stati i singoli siamo siamo testimoni di una miriade di ampi di medici bravissimi infermieri e così via
Ma la gestione complessiva dei servizi le modalità di remunerazione dei soggetti che devono praticare la sanità ad esempio erano orientate non certo la produzione di valore intrinseco ma sulla base di quasi mercati portati quindi alla con l'obiettivo principe di contenere essenzialmente la spesa questo era guardiamo le remunerazioni dei DC ed esattamente questo
Similmente se noi guardiamo alla modalità digestione di questi beni
Vediamo proliferare anche nell'ambito appunto dei servizi sociali di logica del tutto meno forse un po'eccessiva del tutto ma fortemente in sempre di più
Fortemente individualistica da parte dei beneficiari stessi
Quando noi ci approcciamo quando tanti di noi si approcciano guai farà invalsa non è più quella cosa che è di tutti per cui le nostre pretese devono essere confrontate con gli altri che potremmo essere confrontandoci relazionando cioè gli altri come uguali
Ma quali sono le pretese io voglio questo io ho diritto questo farmaco io voglio questa agevolazione fiscale
Abbiamo visto uno esplodere di logiche privatistiche sostanzialmente mi manchi il mercato lo voglio i miei finiscono in questi contabili quando invece la erogazione dei beni e dei servizi che sono importanti perché sono legati sono il modo per garantire i diritti fondamentali tutti dovrebbe essere definita sulla base degli altri che potremmo essere re scegliendo che cosa assicurare a tutti tenendo conto appunto nell'altro che potremmo essere e questo sempre di meno è stato il secondo me non so se sono un po'troppo semplicistica o se vedo cose lo dico secondo me quindi cioè vedo cose che non ci sono ma una contributo importante della prospettiva dei beni comuni quale io l'ho letta
è proprio quella di invece porre attenzione a prescindere dal titolo della proprietà per la natura della proprietà a modalità di gestione di rapporti reciproci che siano orientate su una paziente uguaglianza morale razionale cioè gli altri con uguali
Degli esempi la simili stazione del lavoro de de de diciamo di in generale di welfare di erogazione di servizi personali anche questo mi sembra abbastanza in contrasto allo stesso modo così come ho fatto riferimento a limiti di una diciamo di servizi sociali sempre più orientati a modalità interattive che mimano mercati e quasi mercati a abbiamo comunque tanta anche esperienza di tipiche carenze nel pubblico dove i beneficiari dei servizi sono trattati come sudditi oppure come inferiori un esempio classico sono almeno secondo me tante richieste di condizionalità
Che sono associate al reddito di cittadinanza anche questo se ci si rapporta gli uni e gli altri come uguali è insensato andare a chiedere a degli sono obblighi lavorativi a chi si trova in condizioni di di assenza di risorse perché dove ha il diritto a un reddito esattamente perché sei senza risorse e quindi se se tutti dobbiamo contribuire a me può andare benissimo
Che anzi sono abbastanza d'accordo a un servizio civile universale
Ah ma allora deve essere di tutti non deve essere soltanto la contropartita per ricevere il diritto dei cittadini il reddito di cittadinanza perché di nuovo una simile richiesta non è compatibile con il trattare gli altri Como quali
Quindi questa logica che io vedo dei beni comuni diciamo la la logica di se noi immettiamo nella modalità gestionali dei servizi sociali
Ho un approccio del divo beni comuni
A me sembra che discendano queste implicazioni importanti
Più attenzione al valore intrinseco
Perché i beni comuni servono esattamente a garantire i diritti fondamentali attenzione anche le relazioni sia fra si beneficia delle prestazioni e chi le Roma e sia anche le relazioni fra diciamo il meglio e il Spalletti già chiarito chi ha maggiori responsabilità direzionali e gli altri lavoratori siano improntate sulla base di relazioni come uguali
Al tempo stesso un'altra imbuti e su questo diciamo su questo aspetto qua finisco politico solo più due cose un altro in contributo mi sembra importante e quello molto più di oggi
Ma di garantire spazi di partecipazione diretta alle scelte coproduzione
Pacchi educativi contro le povertà educativa e così via e anche questa parte anche questa
In richiesta di partecipazione più diretta nell'erogazione dei servizi sociali mi sembra sia un'indicazione che deriva dalla prospettiva dei ben Coppi
Nelle tiene re e si diciamo quando veniamo a vedere la ammissione insomma la a la quinta e la sesta essenzialmente quindi quelle carte manca qua composti istruzione quindi quelle che hanno più a che fare con il comparto del welfare molto e
Ancora non definito
Anche se come tutti abbiamo letto molto spazio viene dato modalità assolutamente tradizionali di rapporto pubblico-privato dove in realtà la modalità tipico sempre il pubblico come pubblico o o che abbiamo conosciuto privato come privati quindi c'è molta poca attenzione acquisto però al tempo stesso se noi avremo effettivamente le seicento e passa case della salute degli ospedali di comunità e così via
Penso che ci possano essere ci possa essere un'occasione per pensare che al monitoraggio del politicamente
A introdurre queste contributi che vengono dalla prospettiva dei beni comunque
E vorrei finire con un unico con un'ultima riflessione che connette un po'questa riflessione sul Welfare ridisegnato prendendo alcuni lezioni che ci derivano dalla prospettiva dei beni comuni
Con un'altra importante riflessione di Stefano Rodotà cui ha accennato cargo impaurito all'inizio cioè quella su una solidarietà Rodotà ci offre una visione di solidarietà che oltre a essere l'altra faccia dei diritti
Appunto riflettendo il dovere collettivo di garantire i diritti fondamentali e anche qualche cos'altro e sentimento nell'ethos democratico ed è anche pratica democratica
Caratterizzando si trova un'attenzione agli altri su un piano di parità nei termini di Rodotà come individui uniti nella pari dignità umana e sociale e nella dignità sociale
Ebbene atteggiamenti a capire non nascono nel vuoto
Vanno favoriti attraverso un disegno istituzionale adeguato non a caso lo costituì il gruppo o no potente di relazioni mercantili anche in ambito pubblico
O la e si esternalizzazioni la cultura di nel mondo del lavoro ce lo vuol di quello che è capitato negli ultimi vent'anni ha sicuramente a ridotto gli spazi per praticare la solidarietà allora una un ripensamento guancia
Che abbracci
Queste indicazioni in termini di una gestione più attenta allora connessione con l'essere un welfare
L'altro aspetto dei diritti fondamentali e quindi essere del dover essere erogato nel rispetto della pari dignità umana della uguaglianza morale in cui faccio riferimento prima ecco il un ridisegno di welfare di questo tipo con spazi anche per la partecipazione democratica è un welfare che o meglio il suo mestiere ma al tempo stesso ci aiuta anche a creare dei terreni dei contesti dove atteggiamenti e pratiche di solidarietà possano essere più sviluppate quindi uguale come bene comune è uguale perché favorisce la solidarietà
Ok evidentemente l'attualità e la totale importanza del pensiero di Stefano Rodotà per quanto riguarda la revisione della distribuzione del reddito e quindi di sbilanciamento i nell'accezione siamo nel nel modo in cui diritti di proprietà nel mercato si sono sviluppati in questi anni e assolutamente centrale non potevo parlare di tutto mi sembrava utile richiamare per una persona che si occupa di welfare quello che mi porto dentro che mi sembra assolutamente utile fertile per il futuro del pensiero triste francamente grazie
Graziella Granata via voglio rassicurare Elena che non rimarrà economista isolata in questo nostro confronto perché già un con Pagano mia segnalato
Che vuole intervenire per Olbia abbiamo prima la parola a agli interventi già programmati e quindi tocca di nuovo per ordine alfabetico ad una giurista che Maria Rosaria Marella
Grazie presidente vi ringrazio molto per questo invito
In
Che forse merito poco essendo una giurista residuale non non però io centrale in questo dibattito per cui mi limiterò a dire pochissime
Colse inserendomi in punta di piedi in un dibattito tra giuristi uomini
A non pretendo assolutamente anch'io di sa interpretare il pensiero di Stefano prodotta tanto meno a attualizzando il loro ma ma quello che io o o ha preso dalla frequentazione col professor Rodotà
E dal dallo studio del del sud del suo lavoro
Sono no queste poche cose giovane sembra che i beni comuni nel discorso prodotti hanno costituiscano l'approdo di una elaborazione critica della Proprietà letta in modo come nodo problematico rispetto ad un'equa distribuzione delle risorse a progetti di giustizia sociale
Una visione conflittuale della proprietà
Che i miei beni comuni viene coniugata ad un'idea non pacificata dei diritti fondamentali
E quello che risulta a mio avviso è un raffinato congegno istituzionale quello dei vini comunicai giuridicamente fondato e coerente ma che serve andare in forma anche ai conflitti intorno alle risorse vitali intorno alle risorse della riproduzione sociale nella sua accezione più ampia e complessa ne ne faceva nel mostrava degli esenti ora Elena granaglie
Stefano Rodotà è stato anche di recente da per Pellegrin sull'articolo definito un pensatore del futuro tutti noi riconosciamo una grande lungimiranza
E io penso che in relazione ai beni comuni la la sua lungimiranza sia proprio nel dare da giurista
Voce e gambe cioè il titolo alle pretese dedica nozze dei non proprietari
E non ha pretese pure non ancora diciamo o non necessariamente di gestire e di governare
Queste le risorse vitali armadi contare
Nell'uso nell'accesso alle risorse vitali e insomma la crisi climatica nell'ottica ambientali cui assistiamo ci dicono vestono
Ci dicono della dell'importanza di del dell'avere voce e parlare di
Spazio urbano bene comune o di territorio bene comune a una forza persuasiva
Enorme in questo senso
E io qui non non non non farei un una distinzione netta fra mi valore politico e il la tradizione giuridica nel senso che anche lo stesso Ugo Martello aveva più volte detto il diritto e volte che la categoria di beni comuni in sé Derain
Abbia un suo una sola sostanza teoriche importante ancora e comunque fondata giuridicamente e come dicevo mio avviso assolutamente
A coerente
Ecco proprio da questo punto di vista l'elaborazione Stefano Rodotà partire dai beni comuni intorno al al principio della funzione sociale della proprietà che cosa fa sostanzialmente
Conferisce un fondamento costituzionale ad un potere di interferenza rispetto all'esercizio delle facoltà proprietarie che non sono ovviamente sono quelle del piccolo proprietario ma
Sono le facoltà proprietarie
Su risorse che sono quelle oggi investite dai grandi conflitti e conflitti ambientali per esempio
Per cui mi sembra anche anche quella che oggi ricorre la preoccupazione di alcuni giuristi per a per la per congegni istituzionali che consentono una gestione dei commozione Zani Renica che che rinvia piuttosto uno in via di beni comuni che hanno molto a che fare con le proprietà
Collettive ecco a me pare che non sempre Collini con una visione realistica e quindi conflittuale dell'accesso alle risorse vitali quali è quella che
Esprime e a a mio avviso se fanno Rodotà non è un caso che appunto uno dei passaggi più importanti della nozione
Regalata ci di beni comuni regate ci dalla commissione
Rotta faccio proprio riferimento a beni che non sono che possono essere di appartenenza pubblica o privata dove la titolarità e tutto sommato indifferente cosa vuol dire questo vuol dire che non si tratta di beni adespoti rispetto ai quali si ponga un problema di gestione vacante ma molto più spesso cioè quindi il problema è quello di garantire un potere di accesso e gli direi di interferenza
Rispetto ai poteri del proprietario rispetto alla facoltà dei proprietari di terminare
La destinazione in uso
Mi questi beni quindi non a caso l'accento di Rodotà soprattutto negli ultimi interventi anche in quelli ai convegni ricordo per esempio un segnale al due mila sedici actions Pocorobba l'ex la rissa Cazzola
è su due punti specifici
Una linea opportunità di riferire ai beni comuni una natura predefinita
Uno specifico che qualità intrinseche potendo ogni bene di venire comune in considerazione degli interessi dei miei collettivi diffusi dei diritti fondamentali che si appuntano su di esse l'altra
è quella di essere benino necessariamente come diceva mi sembra che il camion prima non necessariamente conviventi Bay Street
Cioè non necessariamente i beni comuni hanno una comunità di riferimento
Individuata è individuabile
Motivo per il quale un autentico problema di istituzionalizzare la gestione non sempre emerge ecco io penso per concludere che da una parte i beni comuni siano assolutamente nella diciamo volendo mio farei propongo due percorsi geologici da una parte i beni comuni si scrivono appieno dentro la storia della proprietà moderna cioè della proprietà
E hanno della diciamo anche assolvono al dunque ad un ruolo istituzionale cioè quello di misurare
Il la flessibilità alla come dire l'associazionismo l'abilità della nella forma proprietaria
Ma dall'altra parte quindi non sono eccezionali non sono marginali i beni comuni sono una dispositivo Higuchi istituzionale e che si contende diciamo il terreni no
Coni da proprietari rispetto a quelle che sono le relazioni fra cose e persone
Ma d'altra parte sono anche cedenti Rispetto alla proprietà e io penso anche rispetto alla teoria dei beni lo dico come come privatista e quindi
Mi rinvii io ad un altro filone di studi che sempre vede delle sortite fondamentali di Stefano Rodotà
E cioè
Agli interessi collettivi e diffusi nel diritto privato o meglio nel diritto pubblico e nel diritto privato come un categoria di cui oggi non si parla
Ma chi rinviano a la necessità di riconoscere un potere di controllo sulla gestione delle risorse proprio in nome di quegli interessi e io penso che partendo da da queste da queste eccedenza rispetto alla proprietà
Che effettivamente si possano trascorreva a parlare di beni
Comuni quando parliamo della riproduzione sociale delle istituzioni del welfare
E quindi ad un controllo ad una partecipazione che non può essere un dovere a mio avviso che
Talora la partecipazione in me anche una prerogativa dei privilegiati
Quindi non credo che possano essere un dovere ma parlando proprio di diritti fondamentali invece mi sembra che appunto un riferimento alla
La dimensione collettiva degli interessi quindi ha un potere di di controllo rispetta la gestione delle risorse sia intrinseca nella erogazione di beni comuni
Vi ringrazio
Grazie
Adesso interviene un filosofo
Sì sono sono della politica in particolare che certamente ci darà un punto di vista
Complementare probabilmente ma certo diverso da quello dei giuristi Giacomo Marramao
Intanto grazie i per la cronaca sollecitato
Uno che ha guidato la fondazione
Per un decennio insieme a Stefano quand'era presidente dell'all'inizio degli anni novanta fino alla fine degli anni Novanta lui era presidente della Fondazione Lelio
Ero direttore scientifico e quindi è stato un modo anche di collaborare ci conoscevamo
Dalla Mirò rientro dalla Germania o il trasferimento da Firenze a Roma perché la mia arma master unione gli universitari di Roma mi sono formato altrove
Tra Firenze e Francoforte
Subito abbiamo discusso del questioni
Della rivoluzione tecnologica relative alla rivoluzione tecnologica ricorda il primo incontro con Stefano ci mille novecentosettantacinque era appena uscito il rapporto la informatizzazione della sussiste
E mi disse subito ognuno di noi che si occupi di politica di diretto deve deve riflettere su quello che sta succedendo
All'inizio praticamente nella grande rivoluzione digitale
Poi abbiamo fatto insieme solo delle tappe importanti abbiamo organizzato insieme al mille novecentosettantanove
Grosso conveniente ragionare a Torino trasformazioni crisi del Welfare State
Con economisti sociologi e i politologi e per tutto il mondo
C'era Nicolas Woman c'era Sandro Pizzorno c'era soprannomi nomi molto importanti
C'era Klaus offre cioè nessun'altra cioè per ingenuità in qualche modo che poi è stata centrale del dibattito gli anni successivi
Fino grosso convegno internazionale del dicembre due mila sulla carta dei diritti di Nizza anche lui con mezzo mondo che era venuto a parlare questo di giorni ove la e la cronistoria diciamo minimo del mio incontro con Stefano Bini lo ha messo in barese
Le ragioni del nostro incontro dei dei nostri incroci
Anche se si vuole anche gli alcune divergenze ma è stato per me un fraterno amico innanzitutto Pepe Stefano la definizione di beni comuni non era soltanto una definizione giuridica
Ha ragione ferraioli quando parla inadeguatezza del linguaggio di diritti fondamentali per esprimere le questioni nuove
O stella all'espressione beni comuni cioè fa Stefano si rendeva conto
Ma quello già diciamo all'inizio degli anni ottanta si rendeva conto che la questione dei beni comuni
Era una questione che poneva seriamente in crisi le in via Dei
Fondamentale dello Stato moderno era lei in via di pubblico-privato
Fuggiva
Per altro verso lo sapeva e il tema che Maria Rosaria prima aveva aveva indicato
Sapeva anche un'altra cosa che questa vicenda del Comune Aldo Ghilardi pubblico e il privato
è una vicenda che va ricostruita genero giustamente non dimentichiamo Stefano è è un era e umiltà pensatore
Un giurista aldilà dei confini del diritto molto moderno modernissimo ma per lui è stato sempre essenziale
Il dialogo il confronto con uno storico del diritto come Paolo Grossi dico è stato sempre il fratello amico e quindi tutta questa genealogia del Comune non era affatto un comunitari sono ovviamente ma la genealogia del Comune dal medico e vale il salmone ma in qualche modo unica iscritta
Per un significato fondamentale
E andiamo a vedere la loro impegni pieno da era sono Stefano
Era un giurista Montreux molti molto sui generis
Era sempre un passo avanti rispetto al dibattito della sinistra non dimentichiamo che la formazione Di Stefano e la formazione
Di un liberale radicale di un libertario
Da giovane collaborò al non al Mondo di Pannunzio
Ernesto Rossi
Questo tratto libertario assolutamente essenziale per capire tutte le posizioni di Stefano una democrazia dissenso non con sei
La democrazia essenzialmente è qualcosa che deve legarsi alla libertà nel dissenso alla capacità ve la rottura non di consentire spesso essenziale no tema un tema che c'era era sempre un passo avanti la questione della bioetica
La questione della tecnico-politica il titolo di un suo libro molto importante
Che io ho adottato in uno dei miei corsi di Filosofia e tema alla fine del degli comunque quindi era un giurista che andava oltre le tradizionali classificazioni
E spiazza assente prego
Con quella che io ho chiamato diciamo parlando di lui quando è stata inaugurata il ventisei gennaio del due mila e diciotto la biblioteca Stefano Rodotà al liceo Teresio dico sei x dove lui aveva studiato ha sempre adottato una sorta di mossa del cavallo
Non riuscì mai a inchiodarlo
Su una posizione Martini sorprendendo una mossa alcuna mossa ulteriore il diritto essenziale il diritto di avere diritto in quella splendida frase Presa dannatamente ma essenziale per l'uomo
La coppia
Vita regole aveva un approccio
E radicalmente laico
Ai problemi del diritto il diritto deve sempre fare i conti con un movimento irregolare multiforme delle società umane con la loro contingenza un tema che lui riprendeva dai saggi Limonta e non dimentichiamo che chi conosceva Stefano sapeva che era essenzialmente un lettone Millar artista lettore di romanzi
Si immergeva nella letteratura aveva una straordinaria cultura nell'ambito del no
E questa sorte al mio irregolarità delle dinamiche di mutamento delle società cita soprattutto diceva lui nelle società democratiche
Quando si parlava di John Rawls Licei ma cento è un gigante ha fatto una notevole opereranno la teoria della giustizia un'opera
Straordinaria ma come si fa chiamare la società democratica una due ordine ordinamenti society sulla società bene originata la democrazia non minimali
Una società bene ordinata e ed è bene che non sia così
è bene che sia una società concettuale
Che sia un multiforme qualche momento andiamo avanti con le sue mosse del cavallo era garantista e laico radicale
Ma al tempo stesso attentissimo alle mutazioni antropologiche
Che attraversa sulle nostre società se non togliamo le mutazioni antropologiche determina dalle rivoluzioni culturali tecnologiche che hanno attraversato
Le società occidentali ormai la società al verbale non riusciamo assolutamente a capire quali sono le vere leve aggressive
E
Dunque attento tanto è vero che io chiamo le frontiere ignote del diritto
Uguagliando il diritto che sceglie alla tentazione dell'acqua e il frammento già ai fasci in qualcosa che abituale no e normale uguagliato aggirarsi nella normalità non
Occorre occorre andare a vedere quali sono le frontiere Union difende il diritto in cava anche nei suoi lavori
In maniera molto la frontiera tecnologica la biometrica
Anche il mio diritto
Abbiamo presentato il Fondazione un'opera sul video diritto molto importante che riguardino alcuna la frontiera economica
Il terribile diritto di proprietà
Appunto ma lo vedrò tra porco la frontiera politica i mutamenti riforma dei partiti e dunque della rappresentanza democratica
Sono tutte quante sfide nuove e andiamo un attimo a vedere molto rapidamente ma critica dell'economia
E Stefano vicenda il dominio filiere oggi sempre più a saldare
Nella dimensione di una mercificazione
Che si pone come l'aveva vinta
Il consumo prende infiniti il costo della vita il consumo fagocitata la minaccia no sembra l'inizio dei Minima Moralia avviato no no quella che un tempo i filosofi chiamavano vita sia ormai ridotta alla sfera del puro consumismo e per lui quello in un tema
Un tema cruciale divenute non molto molto rilevante riuscissimo e poi altro aspetto la appunto la mossa del cavallo dall'auto la denuncia radicale deterrente di decostituzionalizzazione delle Società della classe
E quindi il problema della Costituzione lo poneva sempre all'incontrario cioè si rendeva conto
Dei danni che venivano fuori dalla decostituzionalizzazione temi che poneva prima che aiutano no la ben costruito redazione e quindi anche la disintermediazione da abbandonare ieri
Delle nostre società delle nostre democrazie mature non più democrazia sta proprio nel fatto nel fatto in qualche modo tondi di avere dieci intermediato di pensare ad una democrazia dal basso diretta immediata questa King mediatizzazione della democrazia questo un problema molto serio rispetto alla tematica poi delle moltitudini per ogni Stefano rimane costruzioni no
E poi dall'altra parte però la messa in guardia ballate vele la mossa del cavallo sempre il senza nome la messa in guardia dalla Giulini ficcarsi non è lì il punto
Stiamo attenti al normale troppo
Chiaramente in stiamo attenti a non di origine sarda ironia aspetto dell'esistenza perché altrimenti siamo sfacciati riceve aiutino è divenuta una sorta di sorvegliare e punire
C'era un po'innamorato di fuoco malgrado le mie punzecchiature al di fuori tornano una nuova una nuova forma di sorvegliare e punire che nell'era dell'arte uno politica dei tre centrali Concesa
In uno stile vini capillare
Nel vissuto bellissimo di ogni persona
E allora davanti alle alla ipertrofia delle norme azioni che soffocano
Le domande provenienti dalle dinamiche il tormento occorre diceva Stefano operare una una de giuri dei giorni di infiltrazione in qualche modo insomma fare un lavoro di sottrazione
Dell'eccesso di loro ma attività
Dei giorni di ficcare
Ambiti di vita nonché da rimettere alla libera scelta
Di ciascuna persona ma anche ma anche delle iniziative già delle iniziative chimiche per quello che piace poi al Movimento cinque stelle piangendo Swanson dice era legata questa a questa dinamica nuova esibiva prego no e quindi la abbiamo e poi e poi ancora la mi riferisco
Alla frase di un giurista che era con me
A Cosenza al Teresio nel gennaio del due mila e diciotto Franco Gallo
è che in qualche modo mi dava ragione nella mia analisi dicendoci in effetti in Stefano evidente la battaglia contro gli eccessi del formalismo ed è normativi scusi sovietico
E li vediamo questo poi in una serie di cose di impegno equilibrio testamento l'impegno plenum ius soli
La tutela della privacy e via dicendo
Andiamo non prosciutto
Il punto relativo alla alla
Alla questione della
Delle ineguaglianze sesso
Intanto il terribile diritto
Beh la frase di beccare Inga
Terribile diritto il diritto di proprietà
E non visualizzava sostanzialmente il un punto in uno specchio e questo era un referendum disse di farlo un chiodo fisso Stefano oggi per accedere per accedervi
Ai veleni fondamentali della vita
Dall'istruzione alla salute siamo costretti sempre più appassionare per il mercato acquistando servizi e prestazioni questo è il primo aspetto riguarda la diseguaglianza
Cosa aveva ventun Schifano che lì poi noi qui ci poniamo oggi il problema che direbbe oggi ma intanto del aveva già detto e scritto tantissime cose che bisogna ricordare no e io ho molte le ricordo bene
E me lo ricordo come fosse ieri non basta dire egoismo dei Ricci
Appellandoci al paradigma Alpe David una redistributivo non basta
Qua invece ma lui a fare il Paese poi non si tratta di e in qualche modo una mela in questione di redistribuzione
Di una non proporzionalità eppure c'è di una iniquità eppure cioè nella redistribuzione della ricchezza filtrata piuttosto diceva lui
Di una logica appropriativa
Radicata nel cuore del sistema proprietario
Ecco il punto cioè una nel cuore
E con lo specifico rapporto
Che la logica proprietaria il instaurato rabbini e soggetti tra imbelli ai soggetti
E quindi Vallone decisivo per lui come per me su questo punto nella categoria inappropriate
Ogni discorso politico serio deve oggi partirei dalla categoria Bellino appropriata le qui non vedo una grande distanza tra Ugo Luigi ferraioli non venga ancora sta se andiamo a cogliere il punto nodale proprio sul tema dell'altro per riaprire
E quindi il tema della funzionalizzazione della proprietà a fini sociali
Era Agassi in questa costituzione Peron
Con lei utopia articolo quarantadue secondo comma della Costituzione
E Stefano aggiungeva a deferenza della Carta di Nizza e Malgara dell'Isfol Cinieri della Paciotti e di altri non siamo riusciti a fare a introdurre il tema della funzionalizzazione sociale ai fini sociali della proprietà
Beni comuni
Sono beni materiali e immateriali
Ma di rilevanza collettiva
Hanno a che fare e quindi non soltanto l'acqua ovviamente ma l'acqua è stato testo importante ma l'accesso al sapere
E il diritto di godere
Di un ambiente sano
Non
Dalle potenze del privato
è questo il dato fondamentale
E tutto ciò richiedeva per Stefano quella che lui chiamava una proprietà di terzo grado
Che in qualche modo facesse il divenire questi beni materiali e immateriali no patrimoni questa è la sua espressione patrimonio comune dell'umanità
Al primo
Cosmopolita Stefano
Era calabrese di origine albanese
Però un cittadino del mondo
Cittadino del mondo
Come come i grandi che l'hanno un altro in quella la però latin quella tela nella nel lontano Cinquecento al rigo origini del Rinascimento italiano
Ultimo morso del cavallo e pubblici ogni gossip e che parla dell'oggi parla Dinoi la democrazia cioè della Teolo democrazia del sociale
Pensavamo e il noto per essere stato un fautore la diffusione della rete addirittura gli è scappata una volta l'espressione che è stato oggetto di polemica tra me e lui agorà elettronica
Con la Rete abbiamo ormai l'agorà la realizzazione dell'agorà elettronica sta attento abbiamo forse l'ho detto io il fra il il come dire la proliferazione
Delle opinioni delle opinioni più estemporanee e ebbene lui diceva la un po'se e insieme un bene e umorale lo diceva già allora
Un bene se fugge da lasciato facility
Da facilitazione essenziale del veicolo di partecipazione democratica
Medicato dal diritto informale e essere il format in maniera più agevole non attraverso la mediazione dei partiti
Logica e
Questo tema che mi piaceva immensamente piaceva anche a me moltissimo piaceva molto ai Cinquestelle ovviamente però al tempo stesso la mossa del cavallo appunto è un male
Se l'avete non una disciplina a livello di garanzie costituzionali
Perché se non altro un una una sua disciplina costituzionalmente garantito
In qualche modo favorisce il processo Inglis la mediazione
Badate qui e quindi vengono fuori quindi dunque diceva lui diritto di accesso alla Rete
E il limite agli abusi della rete stessa
E da qui però anche la crescita quinto e nella nella discussione tra umori pubblici
Ed è la critica Jon per Tony Blair
Grande il giurista tedesco Bicocchi avverrà Grasso che consisteva la critica giusta e fa il biondo Proietti mi diceva questo la la
Non è possibile immagina una società autoregolamentazione
Concorsi funzioni civili
Da parte della società quindi poneva un limite no molto netto come vedete da un lato io sono uno sfondo sono del nuovo della Rete del digitale
Però per altro verso diretto in guardia rispetto certo e con loro mette in guardia gli dico anche una cosa
Ragioniamo in questi termini diventiamo dei comunitari visti e diamo luogo espressioni di Stefano paura medie validissimo istituzionale notte in qualche modo Schiavi lasciare la fustella dei diritti dei diritti a a a soggetti privati come vedete la Stefano era era un giurista ma direi anche un intellettuale di frontiera l'intellettuale trasferisci prima aperte a c'è cioè in qualche modo visualizzato prima di molti altri le nuove sfide
è stato l'unico in Italia a farlo
Ditemi voi se è poco
Grazie Giacomo voi e adesso vediamo sono Foggia due iscritti a parlare se qualche altro vuole intervenire lo faccia sapere intanto Ugo pagano
Poi ma poiché aggiornati
Sì
Allora vi ringrazio anch'io questo invito e soprattutto ha avuto l'occasione di vedere due persone che non vedevo da molto tempo come Ugo Mattei cui ci frequentavamo un tempo quando veniva a Siena
E l'altro e Luigi ferraioli conoscevo bene attraverso la persona che poi mi ha introdotto un po'nel mondo del diritto io sono un economista che era l'iniziativa formaggio da lui ha imparato da vicinissimo
Io ho continuato a seguire tutti e due devo dire che il due cose che contratto sono una questa idea che io trovo molto affascinante di costituzione globale di ferraioli
E l'altra messa simmetria di cui parla Matei
Tra quello che il processo dalla privato alla pubblico rispetto a quello dal pubblico al privato come ci sia questa profonda simmetria nella tutela dei diritti
Io vorrei brevemente cercare di articolare questi due involucri facendo riferimento a una cosa che diceva Rosalia Menia sempre molto colpito cito direttamente quello che diceva lui non ha fra senza mi citava un certo punto in un articolo molto bello doc lilla Vindice ben presto la lotta politica si svolgerà tra quelli che riposino e quelli che non possiedono le grande campo di battaglia sarà la tutela questo conflitto è continuato ininterrotto continua ancora anche se al centro dell'attenzione non è cioè fino a terra ma piuttosto evidente di materiale disabili nel suo insieme
Il campo di battaglia si è allargato è diventato il mondo intero
Abbraccia molti altri diritti fili di finisce iscrive li considera non più dal punto di vista strettamente individualistico ma pure nell'ottica di un'appartenenza comune
La questione dei beni comuni essenziale il senso della battaglia di cui parlava dunque UIL profondamente cambiato non riguarda un conflitto intorno risorse scarse
Oggi l'acqua più che la terra
Nella dimensione mondiale assistiamo a un'aggressione incessante
Di nuovi beni la conoscenza prima di tutto rispetto ai quali la scarsità novelle il tetto di laghi naturali ma di politiche liberati di usi impropri del brevetto del copywriter
Che si stanno determinando una movimento di chiusura simile a quello che in Inghilterra portò alla definizione delle terre comuni prima liberamente accessibili dobbiamo concludere che la tecnologia apre le porte il capitale in udienza certo intorno al destino di nove venti veri Comuni si gioca una partita decisiva della libertà e dell'uguaglianza
Ora io buoni di una prima cosa con riferimento a questa idea di costituzione globale beni comuni
Ma in effetti dal mio punto di vista di economista delle cose che mi interessano soprattutto che sono i ventidue mila intellettuale in effetti questa Costituzione globale cioè già sarda articolata è una Costituzione che non ci piace ma nella mille novecentonovantaquattro contabili tutto e quindi se di fatto abbiamo avuto una nuova costituzione con una ridefinizione di quello che il diritto di proprietà
Nella che gli economica ma anche nel diritto per quanto mi consta fino alla gli anni cinquanta il termine in diritto di proprietà intellettuale non esisteva noi usavamo il termine delitto di monopolio privilegio di monopolio monopolo temporanea non era un dritto di proprietà intellettuale
C'è stata Boy un'estensione di quella che è la difesa e la tutela del diritto di proprietà privata la guida intellettuale che è una cosa completamente diversa
E questa in qualche modo è stata costituzionalizzato da nell'arbitrio
E in quello che si cerca di fare adesso per esempio con la sospensione di Vercelli
E cercare di immettere deve inveisce
Rispetto a questa Costituzione che siederà e abbiamo a livello internazionale naturalmente questo è un processo che si può fare io dall'alto perché Siniscola disabili Masia simultaneamente dal basso perché poi ci sono tanti movimenti
Impegnati a paesi che questa sospensiva avvenga io di rimando per brevità un articoletto che è uscito ricucire sull'Espresso e la settimana prossima dell'Oggiono dare il capovolgimento spaventoso e cessato in questa storia di diritti di proprietà intellettuale rispetto deve Shiny nessuno di noi si chiede più come ogni anno riceviamo il nostro vicino dell'influenza
Che è fatto tutto grazie a un network che un network di scienza avverta e senza di che il ridente eventuali i vaccini fino adesso non sono stati irrealizzabili
Invece cioè sarebbe solo il cemento il diritto di proprietà diventa un qualche cosa di naturale costituzionalizzato Djordjevic del della vita umana
E siamo noi a chiedere l'eccezione
Per cui si dovrebbe quando si ritornerà quello che invece un capovolgimento delle cose in realtà si farà finta che si è tornati a uno stato normale che invece non è mai esistito quel quei l'OMS ha sempre fatto questo aboliti fila di difesa rispetto delle ciniche adesso viene completamente stavolta
Ora questo mi sembra questo punto che nell'evidenza ero da mi sembra anche che si leghi molto alla a quello che questo legame fra quelli che sono i diritti fondamentali e i beni comuni perché l'idea di diritto fondamentale non vali più diciamo non basta la vita individuale
Ma proprio perché la il quella che è stata la definizione di proprietà intellettuale è completamente cambiata
Se io ho una vita privata solo un bene singolo su una casa so restringendo relativamente a quello casa un perimetro molto ben definito le libertà degli altri secondo il rito di proprietà intellettuale
Costituzione la Rizzato dalla dammi tiroidee drinks sonori stringendo le libertà di tutti i cittadini del mondo non usare un certo tipo di conoscenza
Quindi diciamo che in seguito diciamo a questo cambiamento diciamo di quelli che sono i diritti di proprietà intellettuale la tutela dei diritti fondamentali e diventato un qualche cosa che necessariamente comporta
Una difesa i beni comuni insomma in realtà c'è stata prima l'estensione del CRA cioè io volevo ridire rispetto alla Rossa di ferraioli che non è affatto utopistica anzi noi siamo noi in corsa
Nel senso che si sta facendo una Costituzione mondiale quella sbagliata e noi cerchiamo in qualche modo di rincorrere e di cercare di cambiare queste cose
E io vorrei fare anche una dispetto questo un minimo di cenno a quelle che saranno state le proposte del Forum
DDA qui io ho anche contribuito in particolare insomma la proposta numero uno Sennori te una forma di costituzionalizzazione che cosa diciamo noi beh nell'ambito abbiamo garantito i diritti di proprietà privata
Ma a questo punto ogni sabato insieme alle sue multinazionali che fa cerca di sovra investire indirizzi proprietà privata intellettuale e non investe nella conoscenza col bene comune
Ma quindi concorrenze sleali agli altri stati vai introdotto nel Danubio una soglia minima di investimento in conoscenza come bene comune perché altrimenti si viola sia diciamo il problema di che noi chiamiamo di difesa contro il free Riding contro il col l'atteggiamento opportunistico dei disabili per usare un termine di vico degli economisti ma si viola anche quella che un minimo di concorrenza
Che sia vero e che non sia sleale
Altra cosa va introdotto secondo me è costituzionalizzato il la possibilità di esproprio nevichi proprietà intellettuale
Ma insomma come è possibile che è impossibile espropriare
Una casa e quindi insomma tu mi richiamo a tutte queste asimmetrie di cui parlava anche Ugo Mattei Maria diventano poi particolarmente forti quando si parla della conoscenza
Perché vede presente che noi accettiamo che quando si deve costruire una strada nodo stradale se avevamo un bene comune sarà una strada un parco o quello che ne so una tra ne possiamo espropriare
Ma notate bene che dopo cui sto la casa lei poteva essere una casa carina oltre care a qualcuno non c'è più
E c'è invece la serata
Quando noi ci proviamo unisce una conoscenza ma siccome questa falsamente un diritto di proprietà adolescenza resta anche alla persona che è stato espropriato
Quello che il mio non è più il diritto di impedire altri di usare questa conoscenza
Quindi quello che succede e che si determina tutto un insieme di nuove opportunità per quelle persone che non ritenevano quel cibo di delitto di privativa
è poi si determina anche per il monopolista sei sa dove si trova dopo l'esproprio dei soldi in più concorrenza in più un incentivo a investire e quindi Arturo in più conoscenza almeno solo la conoscenza cioè ma se ne produce di più mentre la casa non c'è più
Ora data questa simmetria e paradossale che è così difficile una sospensiva per quelli che sono i diritti di proprietà intellettuale isoli Lancini
è invece è impossibile parlo per una casa dovrebbe essere esattamente il contrario e questo ci dovrebbe essere una costituzionalizzazione di questo fatto
è un modo semplice per fare sì che quando un diritto di proprietà intellettuale
A un blocco che un brocco non soltanto economico ma sulla libertà altrui soliti fondamentali altrui a questo punto deve intervenire un tribunale ed essere in grado di sospenderlo
Quindi quello che volevo dire che in conclusione che vi ringrazio perché il contributo di Rodotà è stata molto importante e io ho imparato molto sia da Ugo materia da Luigi ferraioli sono stato veramente molto contento di rivederlo in quest'occasione o che questo
Grazie Ugo Chiara Giorgi
E grazie anche da parte mia dunque io crimini direi che insomma all'utenza tre tipi di cominciare con una cosa banale che però dico e cioè che Stefano insomma mi manca ci manca molto soprattutto anche in questi due anni che abbiamo attraversato e però voglio voglio rifarmi alla sua lezioni a partire soprattutto da quanto è emerso durante questi quest'anno e mezzo durante la pandemia
Io non so Stefano giustamente è stato detto da Gaetano Stefano aveva una un pensiero sempre era imprevedibile aveva un pensiero aperta all'imprevisto
Anche e però io credo che Stefano almeno questa è la mia interpretazione sarebbe stato in prima linea per rilancia a reggio principi di uguaglianza e libertà che si sono mostrati inscindibili in questo periodo e per rimettere direi al centro della politica
Il benessere delle persone i loro bisogni concreti in termini non solo di salute ma soprattutto di salute ma anche di tutela del reddito distruzione e di altro
Insomma quelle stanze di uguaglianza sostanziale
E per rimettere anche al centro la la rimettere in primo piano la centralità della riproduzione e della cura della riproduzione sociale e anche io credo per rimettere al centro l'espansione delle istituzioni dei servizi collettivi di welfare
Io credo che Stefano si sarebbe speso per difendere questo ci tengo a dirlo ma anche rinnovare i il servizio un servizio sanitario pubblico universale egualitario senza di ministri discriminazione
E anche per rilanciare una nuova stagione di diritti sociali facendone anche l'oggetto com'era suo uso di una nuova combinazione di lotte di mobilitazioni e questo credo lo desumo anche per quello che lui pensava almeno
Così credo dell'articolo trentadue nel suo doppio profilo c'è un impegno pubblico nella realizzazione di strutture sanitarie a carattere universale
E una tutela della salute una promozione della salute come diritto sociale fondamentali dell'individuo e anche interesse della collettività
E anche appunto un diritto ad essere curati quindi un diritto a prestazioni positive nei confronti dei pubblici poteri
E questo in fondo poi la reazione dell'articolo trentadue anche la lettura di Stefano era quanto si configura nel settantotto con l'istituzione del servizio sanitario nazionale
Io credo anche tenendo conto dell'altro aspetto scusate l'articolo trentadue cioè la priorità riservata al diritto all'autodeterminazione
Individuare
Io credo che il diritto alla salute quindi Santa in una dimensione individuali e relazionale sta sacro l'avrebbe letto anche nella direzione di un diritto che costringeva a scelte politiche perché poi questa era anche il senso
Che potessero coinvolgere tutta la popolazione che potessero investire la natura della democrazia e l'intero assetto sociali del Paese
Da Stefano io c'ho pensato credo di aver appeso la centralità di una cultura politica incentrata sulla trasformazione complessiva delle relazioni umane
Ho appreso la visione di una democrazia dinamiche conflittuale la necessità di riconoscere soddisfare indi sogni back chi e nuovi il valore profondo della solidarietà e della dignità sociale e soprattutto questo nesso costituzione costitutivo da uguaglianza e libertà
E da Stefano preso anche una mozione processuale del cambiamento reale che silenziosi vaticani rimanenza dell'alternativa
Alle lotte del presente e alle trasformazioni che queste producono nella sulla società e sui suoi attori io credo che Stefano avesse quella stessa vocazione costituente di cui lui scrisse a proposti dell'Aglio basso che lo portava sempre a questa interpretazione il diritto in grado di adattare la norma giuridica ad esigenze collettive
Che si manifestavano il contesto sociale e e e e
Credo che Stefano anzi sono sicura credeva profondamente nella possibilità di trasformare questo mondo non tanto a partire da un'istanza puramente volontà rivista ma dalle potenzialità anche dei conflitti dall'agire dei soggetti stessi delle persone e a caso io direi che nella sua dizione il diritto
Il terreno costituzionale sono sempre stati dei per dette dei laboratori irrinunciabili strumenti irrinunciabili un diritto che vice insegnato essere presente a contatto con la realtà
Con il suo stato materiali con i soggetti in carne e ossa
Un diritto stando immerso nella processualità della storia
Stefano aveva tante volte colto i rischi e molto prima di quanto appunto molti molti l'avessero fatto
Presenti nei processi di deregolamentazione e di privatizzazione della produzione di diritto e al tempo stesso del diritto coglieva il ruolo fondamentale e in relazione anche a una a una gita di a una dimensione di agita conflittualità
Sempre a contatto quindi e in ordine a situazioni concrete al tempo stesso io credo che anche gli stessi diritti fondamentali che Stefano erano sempre collegati a soggetti plurali e alla materialità delle loro vite
Senta andando oltre come è stato detto a qualsiasi dicotomia anche e soprattutto tra sfera pubblica e sfera privata
E nei suoi continui inviti che negli ultimi anni faceva la ricostituzione a Nizza azione dell'Europa nei suoi appelli alla necessità di una politica costituzionale volta a rafforzare il sistema di tutele di garanzie
Volta a dare attuazione a diritti costituzionalmente garantiti il protagonismo della politica non è mai venuto meno
Anzi da Stefano presto una politicante intesa in senso Arienti hanno con come ambito in cui si realizza la natura umana come attività relazionali dell'agire appunto come di Tatti attiva la sua come diceva Giacomo è stato narice scava sottilissima che Addis dato terreni inediti passando dalla critica della proprietà
La critica della della della logica appropriativa alla critica del modello antropologico del di dell'individualismo proprietario
All'indagine continua senza sosta dell'umano sull'umano spaziando verso sempre verso nuove frontiere concentrandosi sempre su problemi nuovi e poco battuti la Rete la privacy il bio diritto alla bioetica
E gli stessi beni comuni naturalmente solidarietà laicità costituzionalismo democratico costituzionalismo di bisogni costituzionalismo do globali dignità umana
E sociale diritto d'amore
Sarà soltanto
Poco alcuni i più importanti ma insomma alcuni dei concetti chiari da sola si stima ricerca e ogni volta questo mi è capitato di scriverlo ma lo ridico oggi che penso a Stefano mi mi vengono in mente moltissime immagini immagini di di di di suoi discorsi ovviamente dei suoi libri delle sue parole ma anche immagini di istituzioni di piazze e ogni volta c'è un timbro multilingue di un pensiero critico imprevedibile appunto
Di un'originalità di un coraggio di una cura e di una curiosità creativa come ricordò nel due mila e diciassette a Gaetano Azzariti Stefano era un uomo di frontiera di confine scrisse Gaetano al confine tra diritto privato e diritto costituzionale al confine tra diritto e politica tra ricerca intellettuale impegno altamente democratico
Al confine tra Italia Europa tra istituzioni e movimenti ed è proprio lì effettivamente dal confine in cui lui era che si colgono come dire si coglie una realtà più ricca più articolata e si coglie questo nesso profondo tra uguaglianza e libertà tra res pubblica res privata tra dentro e fuori
Tra ordine materiali ma anche ordine simbolico io credo che la sua almeno per me è stata una lezione importante lo credo sia stata anche degli storici gli storici soprattutto delle istituzioni ma non solo perché penso che molte delle cose che io o appeso per esempio sugli anni Settanta di cui non si dice Fini non si finisce mai di parlare
Vengono molto da Stefano Rodotà perché Stefano diede un'interpretazione fu tra i primi molto innovativa degli anni Settanta credo che lì ci sia una lezione ancora molto utile per l'oggi per questo lo dico scrisse Stefano questa frase che punto e e di è rimasta mi rimane cioè mi torna in mente sempre negli anni settanta si diede un addensamento di atti riformatori che non hanno
è una poesia ma perché veramente per me ne scolpita nella mia memoria che non ha paragoni nel resto della storia della storia della Repubblica
Io credo che Stefano c'ha fatto anche agli storici soprattutto ma non solo scoprire la grande novità degli anni settanta in cui si diede quel legame che prima ricordava anche Gaetano tra tra istituzioni e società tra movimenti e istituzioni in cui come ricordava anche Elena nacquero esperienze di welfare nuove perché puntate su forme di coproduzione di servizi perché mettevano in discussione la distinzione tra Youth
Venti e gli erogatori tra i gestori e i destinatari e e che quindi di
Siamo anche in questo perché quella visione anche aperto a nuove prospettive di welfare di cui anch'io mi occupo
Ecco io credo che la sua è stata sempre una lettura
Con un rigore intellettuale e un afflato politico e civile importantissimo e al contempo con un fortissimo intreccio di saperi
Se se uno va sicurezza sulla Rete trova questa sua elezione bellissima che fece su Foucault tanto per dirne uno eppure Stefano non era un filosofo
Ma tanto per dire a proposito di intrecci di sapere io credo che tutto questi re resta un punto di riferimento importantissimo soprattutto tanto più rispetto a a istanze trasformati in rete il presidente esperto quindi anche a questa capacità
Progettuali di pensare in One grande e di guardare al futuro grazie
Grazie chiara chiedo scusa se prima credo che aver disturbato un po'io pensavo che fosse il collegamento dichiara
Difettoso invece era il migliore di ricezione vi chiedo scusa Gabriella Bonacchi
Una
Grazie grazie Franco io sarò rapido brevissima e vorrei cominciare intanto vedendo un po'come tutti i all'invito Gaetano ad tumori quale ci aveva invitato a a non porci questo diciamo ovvio interrogativo su cosa avrebbe detto condotta oggi su uno qualsiasi no dei problemi dieci Cina angustiano però io devo proprio poi questo interrogativo a proposito di questo tanto deprecato
E controverso decreto Zanna perché utilmente a proposito dell'intervento
Musante del Vaticano sulla convinzione a all'onda l'organizzazione Bella di Milano aggiornata tutte le scuole dedicata all'approfondimento insomma relativo al termico nocca contro l'odio homo trans insomma tutte queste cose qua già in cui non no non posso soffermarmi dettaglio perché tornati in mente uno dei motivi perché che stava alla base del gruppo che all'epoca abbiamo costituito vi studiò sulla bioetica nella cui insomma abbiamo poi fatto molte cose dotti convegni abbiamo anche ci sono anche dei libri ed economiche testimoniano questo
Questo lavoro pensa di ricerca perché all'epoca mi poi tanto Maldini perché era uguale c'è stato un intervento molto pesante dell'arcivescovo di Torino al Coppa verso AN intorno all'epoca
Era in piena carica allergico escono un po'lei pompe che intervenne criticando e chiedendo la cancellazione di una Presa di posizione del consiglio comunale di Torino a favore dell'autodeterminazione
La Conferenza episcopale italiana e come dire nella nella veste poi anche di questo dell'arcivescovo Poletto uscite incentivate dicendo
E l'auto determinazione era un concetto morale che non poteva essere oggetto di una dispositivo legale ecco e la cosa che divertiva molto molto Stefàno era esplorare per proprio questi terreni in cui sul resta a loro i confini definiti
No cioè dunque filosofico né che il plastico lo sport e il rapporto sani nel corpo
Violente è uno di questi terreni su cui si è di come dire l'umanità anzi esercitata nei secondi a stabilire dei confini molto precisi e ogni volta poi è bisogna ricominciare da capo perché questi confini si fanno più incerti e vivevamo sempre inconsistenza ammoniemia nel raccontare uno dei diciamo che chi di partenza della costituzione di questo gruppo sulla bioetica era stata la
La lettura che abbiamo fatto e poi letteralmente di un saggio i militari partita non è sulla rivista uscito sulla rivista il Mulino e uscito nel mille centonovantadue sulla rivista in in questo saggio è scrivere d'acqua domanda che i filosofi ai filosofi piacevole argomentazioni aprile ori che implicano conclusioni etiche una delle ragioni per cui tali argomentazioni sono invariabilmente insoddisfacente che finiscono senza trovare troppo quando un filosofo risolve per noi il problema etico si ha sempre l'impressione di aver richiesto un gettone della metropolitana egli avendo ricevuto invece un biglietto valido per una corsa sulla prima astronave i passeggeri per planetaria
In aggiungeva commentando questa questa osservazioni di Parma qualora sugli stessi nomi problematici ci capiti invece di interrogare i giuristi
Esatto contrario i giuristi ci consigliano un genere solo biglietti della metropolitana
Certo la metropolitana è infinitamente più utile delle astronavi interstellari ma il problema letto il biglietto che ci fornisce il giurista sono già stati utilizzati da altri passeggeri
Poi il il punto il punto il no di che noi tentavamo di affrontare io da femminista storica ovviamente ecco interessantissima all'abbattimento della barriera
Pubblico privato e quindi mettere nel nel sotto il fuoco del pubblico cose così private come la malattia la morte le consumazioni corporali è mi sembrava la la il completamento della del programma di benzina avulsa no parlare di cose
Di cui le donne non vengono più vergognarsi non debbano più arrossire cioè nei vere pubblicamente rilevanti le tutte le questioni relative al privato su questa strada
Abbiamo poi costi fatto tante cose costruito una base un'Atac banca dati sulla bioetica riconosciuta di interesse internazionale ed accade Scarinzi di di Stoccolma insomma tantissime cose però la cosa a chi era più viva più interessante era proprio i lavori o il turno o no o alle questioni convenire che rendevano possibile la la abbattimento della rigida rigidità dei campi studiati elaborati dai giuristi era franchezza invece degli altri campi normalmente
Lasciati e nelle mani dell'entità della Filosofia così piacione
La interconnessioni tra questi due campi dell'aggressore che derivava anche dalla dalla sua dall'insistenza estrema con cui Stefano insiste insomma metteva sul verso il tema della persona cioè la sua critica all'individualismo impegnati insomma
Sulla sulla Kensal sulla l'invito a esprimo una varietà di urgenza della persona è in questo perché la personale una dimensione che nazionale che l'individuo non conosciamo ed è questa su questa dimensione connazionali secondo Stefan si era costituita la grande ricchezza della Costituzione italiana alla sua come dire la sua utopia
Era costituzionalizzare appunto e i doveri della persona
Della persona proprio negli ambiti più personali più più sensibili come il corpo la malattia alle decisioni relative alla mutate alla morte ecco la questo tipo di ricchezza
Mi sembra ormai sempre di più
Assente nel mondo discussioni italiane senza in mente
Siamo ritornati ad esporre uno a chi può qui abbondano fa coltivare incompiute e pronti le continui pranzo possibilità tutti questi terreni indagine non c'è più nessuno perizia sulla la volle al desiderio e l'incarico di una persona
Grazie Gabriella ha chiesto di parlare Giulio De Petra
Cioè Giulio
Sì grazie grazie moltissimo è stato interessantissimo ascoltare il io mi son mi permetto di intervenire quindi ringrazio l'invito anche se non sono un giurista non sono filosofo però volevo aggiungere una piccola tessera a queste cose recante convivente Distefano io
Sono oltre alla lavora con le precoci digitali le atrocità della realizzate de in relazione a questa esperienza professionale che ho conosciuto Stefan
Insieme ad altri avevamo fondato una associazione ho chiamato informatica per la democrazia totale Psichiatria democratica e e e Stefano adottò questa adesso c'è passione e e e non solo per generosità perché ci fornì gli gli strumenti culturali per per farci capire che il l'ambito professionali qui lavoravamo era un terreno iniziativa politica ma perché ci uso tutte le cose è stato ricordato da Giacomo Maria Marramao che è stato arrestato un grande pensatore del pensiero tecnologico moderne
E pesano però le cose che scrisse elaborano e le scrisse della Bono a partire da una conoscenza dire delle cose di cui scriveva era di una curiosità estrema sul meccanismo di funzionamento delle tecnologie digitali mi verrebbe da dire il contrario di Monti che oggi su questi temi e scrivono o tanti tanti libri
E e
Di qui e e è stato detto ad esempio è stato citato come esempio di questa sua capacità il di analisi libro tecnico-politica del del novantasette ente il novantasette primi del secolo scorso bene Sheshi tecnico porri riletto recentemente alcuni capitoli di dicono politica se si rilegge quel libro si capisce molto di più di quello che sta capitando del Movimento cinque Stelle
Che non leggendo gli articoli i grassi nati con litologia
E e sarebbe estremamente utile costerebbe e sentiamo tutti la mancanza di un pensiero così autorevole
Sulla trasformazione tecnologica perché il pensiero di Stefano una trasformazione digitale era un pensiero critico e la mancanza di un pensiero critico sulla trasformazione digitale e oggi un elemento di debolezza del del del nostro campo parlo del nostro capo del momento in cui esempio
Tutte le pagine del del PN guerre trasudano retorica digitali assunta come un bene
In scena
Nello stesso tempo in questo è curioso in Europa si scrivono digital service fatta o documenti sulla sulle le le le caratteristiche etniche dell'intelligenza artificiale pre
Io credo che Stefano su queste cose oggi si sarebbe occupato per esempio della diffusione già operante delle armi autonomo si delle prescrizioni etiche relative all'intelligenza artificiale
Ho anche e questo è stato il ricarico è andato prima il scuro m'impegno per un accesso comuni a internet forse oggi tempo non si sarebbe impegnato un in più per il diritto alla disconnessione
E non per il diritto alla connessione
Siccome si colloca il tema dei beni comuni dentro il contesto e il terreno della trasformazione di ricitare quindi i Eastern però come pensatore del del del del del pensiero tecnologico e è un tema questo dei beni comuni che si addensa intorno a quella che è la ricchezza principale
Del
Dei meccanismi di riproduzione esitare questa ricchezza straordinaria
Mi enorme diffusione che alla base di tutti i processi di valorizzazione e di creazione di ricchezza oggi sono i dati digitati
Si tratta di beni immateriali ma molto reali non virtuali per i quali se ci fosse chiederei aspettano ma chiedo a voi perché tenebrose lui come il il il lavoro quali sono le categorie che possono essere utilizzate
Per considerare i dati digitali non genericamente come avviene comune per definire quelli che sono i diritti di accesso di conoscibilità di utilizzabilità
Questi sono ne nei mesi necessità diciamo tutti di chi lavora su questi temi pensate che ovviamente non si tratta solo dei dati individuali dei dati relativi agli individui raccolti eleganti monopolisti
Digitali su cui Stefano gente con un politica aveva aveva scritto
Così mi molto preveggenti meccanismi di profilazione si tratta anche dei dati sui territori dei dati delle comunità per esempio e vengono raccolti dai mille sensori che sono oggi distribuiti
Nel Nenni nei territori chiamati da quella retorica digitale Smart Cities ma Couzens eccetera e cioè
Dati digitali che sono tra l'altro caratterizzati da una nativa disponibilità e non scarsità
Rispetto ai quali è forse possibile
E utilizzare lo stessa formulazione che spesso ha utilizzato rispetto alla conoscenza disponibile su sulla sul sulla Rete Stefano scrisse
In me le leggi del capitale genera una costruiscono una scarsità ITC Ale laddove c'è ricchezza naturale
Sarebbe tanto più urgente questa dotazione da poter disporre gli strumenti giuridici adeguati proprio nel momento in cui un qui pro e nei prossimi cinque anni
Le risorse del Pnr porteranno ad un ulteriore estremo accrescimento Stella quantità e dell'ampiezza di di questi dati digitali
Vorrei chiudere
Ricordando un'altra
Un'altra delle grandi qualità Distefano
E per segnalare un tema a cui lui avrebbe dedicato grande attenzione
Stefano a costruito o la legislazione sulla privacy ma una fatto solo questo anche costruito l'Autorità di garanzia per la privacy insieme a Giovanni Buttarelli e perché su questo con lui ha collaborato molto molto chiaramente e costruire un organismo di quel tipo tazza ero
E qualcosa a chi ha degli affetti positivi negli anni per la qualità comunque è stata costumi e oggi il funzionamento del Garante della privacy il suo buon funzionamento deve molto al modo in cui Stefàno che e e aiutare gli hanno costruito questo organismo dal nulla
Ecco recentemente il Garante della privacy non so quale articolazione del garante ma ha osato
Mettere sotto lente di ingrandimento un qualcosa che un perno della narrazione della modernità digitale la famosa a partivo si sarebbe la attraverso la quale tutti i cittadini italiani possono accendo ove ebbero poter agire i servizi digitali cosa in sé
Assolutamente prive di valore in scena nel senso che non è un miglioramento del servizio il fatto di poter accedere al servizio da una bene il garante
Così come le ha oggi vengono o costruite non scrivendo codice ma assemblando pezzi di codice comprati altrove
Un pezzo alcuni pezzi di questo codice con cui è stata costruita questa per io l'acqua del governo italiano alcuni pezzi di questo codice avevano una particolarità tecnica che consente non dava garanzie rispetto all'accessibilità ai dati raccolti dalla e io da soggetti che possono essere in altri Paesi in alterazioni in ecco il garante per la RAI lui ha osato mettere questa cosa sotto la lente d'ingrandimento si è scatenata una quasi unanime coro di critiche a questo garante che rallentava il progresso tecnologico produceva burocratizzazione laddove ci è servito a velocità eccetera eccetera ecco
Lo racconto semplicemente perché la vostra attenzione a queste questioni una questura una cosa importante perché altrimenti non se ne occupa nessuno
Grazie Giulio credo che tu abbia detto delle piste interessanti di lavoro molto concreto e pratico per quanto ci riguarda siamo disponibili davvero a collaborare
Con l'indice rese con la scuola digitale che tu dirigi del continuare
Sull'insegnamento Distefano a occuparsi di queste cose
Cari amici
è stato un lungo pomeriggio abbiamo cominciato puntualmente alle quattro sono quasi interrotta e ove in questo nostro confronto glielo devo davvero ringraziarvi e per chiudere non volendo aggiungere nulla nel mio e men che meno una interpretazione mi ciò che avrebbe detto Stefano Rodotà mi mi limito ad una citazione
Una citazione che traggo da libero di cui abbiamo più volte oggi fatto inserendo il terribile diritto nell'edizione ultima del due mila tredici siccome si tratta di della introduzione
A quella data che risale questa citazione
Conclude Stefano la sua introduzione
All'ipotesi totalizzante
Di chi ritiene che intorno a una forma storica della proprietà quelle individuali si sia realizzata alla fine della storia
Deve essere contrapposta una strategia istituzionale che diavolo c'era tutti gli attori sociali che la vicenda storica chiamati di volta in volta al proscenio
Senza couponing ideologici ma con la ricchezza strumenti che il giurista deve essere capace di indicare quando identifica una molteplicità degli interessi in concorrenza o in conflitto
A me pare una conclusione della bella interruzione di Stefano
Al suo libro che nasce il mille novecentottantuno ma che si arricchisce
Di tutto l'ultimo capitolo sui beni comuni credo che sia una situazione molto appropriata anche per il confronto e per il dibattito che abbiamo fatto oggi e che si è incentrato inizialmente sulla diversità l'impostazione tra Luigi ferraioli e Ugo Mattei grazie mille a tutti buona serata
Alla prossima
Sì
Arrivederci
Ci