Dialoghi d'impresa. Evento in occasione dell'Assemblea annuale 2021 di Confindustria

Buon pomeriggio buon pomeriggio venne inutili
Benvenuti all'Assemblea generale di Confindustria Cuneo due mila ventuno I benvenuti al Teatro Sociale di Alba che unico in Europa vede queste due sale unite
La nostra sala storica ottocentesca dalla tradizionale forma a ferro di cavallo e la nostra sala moderna con questa platea più estesa
Che ci permette di accogliere più persone le due sale unite da pasto questo palcoscenico centrale
Che funge un po'da anello di congiunzione un po'da cerniera e che non è semplicissimo da dominare perché effettivamente rischiamo sempre la schiena qualcuno ma voi sarete comprensivi e noi cercheremo di parlare con entrambe queste illustri latte ad Alda si sa che quando il Teatro Sociale apre entrambe le sale siamo in presenza di un evento straordinario e oggi è una giornata straordinaria per tanti versi il primo dei quali è che siamo qua in presenza in carne ed ossa e ho visto anche qualche stretta di mano che è scappata tra persone che erano contenti di rivedersi dopo tanto tempo ma è anche una giornata straordinaria perché Alba nel due mila ventuno è la capitale della cultura d'impresa a capitale nazionale della cultura d'impresa un titolo
Che gratifica sicuramente la città macché onora particolarmente Confindustria Cuneo la nostra associazione perché con coraggio abbiamo voluto questa candidatura l'abbiamo promossa
E l'abbiamo ottenuta abbiamo tenuto questo il titolo vincendo una concorrenza spietata di tante città molto più blasonate molto più storiche dal punto di vista industriale ma il titolo è nostro ce lo stiamo godendo con le celebrazioni di Alba capitale di di quest'anno e anche una giornata straordinaria perché noi celebriamo l'assemblea generale di una Confindustria Cuneo che vive un momento di grazia un'associazione che cresce di quasi cento aziende ogni anno un'associazione che ha visto la riconferma del presidente dalla sua squadra di presidenza
All'unanimità potremmo dire a furor di popolo
Una un'associazione che ha una squadra anche una tecnostruttura che lavora con entusiasmo fuori dal comune con una struttura molto coesa molto focalizzata
Cosa che non è così consueta nel panorama associativo e poi non c'è una giornata straordinaria perché avremo molti ospiti
Davvero illustri abbiamo il Gotha del nel giornalismo abbiamo alcune delle presenze istituzionali più importanti nella nostra nazione e ieri con questi nuovi faremo un viaggio all'interno della cultura d'impresa cultura d'impresa che non è semplicissima da definire
Da racchiudere in una definizione macché cercheremo di analizzare nelle sue diverse sfaccettature quindi partiremo dalle nostre radici dei nostri valori quindi da una visione di quello che siamo stati quelli che stiamo per poi proiettarci nel nostro cammino verso la proiezione di quella che vogliamo sia la nostra industria del futuro
Un'industria che rimane concentrata sulla produzione sui mercati
Ma che guarda al futura come un soggetto sociale ecco questa e la definizione a cui vogliamo arrivare in industria
Uguale soggetto sociale e noi
Da questa frase vogliamo partire la fabbrica non può guardare solo all'indice dei profitti deve distribuire ricchezza cultura servizi democrazia io penso alla fabbrica per l'uomo non all'uomo per la fabbrica e questo era ovviamente Adriano Olivetti
Dicevamo che quando siamo assale congiunte ci sembra che questo teatro ossia una specie di degli eroi che ha innalzato il gran pavese
Abbiamo come dire somala il la nostra Sala delle nostre miglia migliori occasioni
E quindi voglio ringraziare tutte le autorità civili e militari che oggi faranno questo viaggio con noi
Mi piace citarle tutte come ringraziamento per essere presenti non è scontato il momento dell'assemblea pubblica e per Confindustria al momento in cui ci rivolgiamo
Agli enti istituzionali al mondo della politica al mondo dell'amministrazione e in cui facciamo arrivare i messaggi del tessuto industriale
Ed è quindi un ringraziamento che vogliamo fare a chi viene ad ascoltare questo questo messaggio ci sarà il ministro Mariastella Gelmini insieme al governatore Alberto Cirio che sono in arrivo e poi vogliamo ringraziare il senatore Giorgio Bergessio il senatore Marco per usino l'onorevole Monica ciò burro che sono con noi il prefetto Fabrizio il periodo grazie per essere qua
Grazie alle forze dell'ordine al comandante provinciale dei carabinieri Pasquale Del Gaudio al comandante dei vigili del fuoco Vincenzo Bennardo al vicequestore Paola Capozzi al comandante della Guardia di Finanza Diego Tatulli al comandante della polizia stradale Andrea Comcast
Al consigliere provinciale Roberto passione grazie ai sindaci che hanno voluto essere con noi sindaco di Braque al sindaco di Monticello alzi il palco di Barolo grazie al vicepresidente di Confindustria nazionale Alberto Murandy grazie ai presidenti delle fondazioni per nome sono sempre un interlocutore privilegiato ne vogliamo ringraziare di essere qua il Presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Torino Giovanni Quaglia
E il vice presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo Francesco cappello ma sono qua anche i colleghi delle altre associazioni di categoria
Prima di tutti voglio ringraziare il past president della Camera di Commercio Ferruccio Dardanello che oggi è di nuovo con noi grazie Ferruccio
Il presidente di Confcommercio provinciale Luca Chiappella e il presidente dell'associazione commercianti Albese Giugliano Viglione
E poi ci sono anche i colleghi direttori che mi fate cede citare quando Naro mai neri poi di Mosca grazie veramente di essere con noi
Non ha citato appositamente il nome del primo cittadino di Alba perché colui che vorrei salisse sul palco per rivolgerci il primo saluto di avvio di questa Assemblea
Grazie sindaco grazie davvero di essere con noi
Di qua e ira Akira
Benvenuti tutti ad Alba buon pomeriggio buon pomeriggio tutti saluto tutte le autorità civili militari voglio rivolgere un saluto particolare ai tanti sindaci che hanno accettato l'invito ma voglio soprattutto rivolgere un saluto e ringrazio are soprattutto congratularmi con il presidente di Confindustria Cuneo Mauro gola che è stato riconfermato per il prossimo biennio due mila ventidue mila ventitré chiederei un grande applauso perché ha fatto un grande grandissimo lavoro
E come e come diceva prima Giuliana Cirio i numeri sono numeri i numeri e della di questa Confindustria sono importanti mille cento iscritti
Mille cento iscritti Udine mille e cento azienda che in provincia di Cuneo danno da lavorare a cinquantanove mila seicento persone
Se consideriamo che in provincia di Cuneo ci sono cinquecentottantasei mila abitanti
Proviamo ad immaginare quanto lavoro sita e con il lavoro che si crea ricchezza e con il lavoro che si crea dignità e non sicuramente con i i sussidio
Ringrazio anche Confindustria per aver accettato di venire qui a fare questa assemblea annuale che un appuntamento importantissimo per voi
Proprio legato al fatto che siamo capitale della cultura di impresa è ancora prima mi ricordava Mauro perché l'ho già citato l'altra volta voglio citare quando mi telefono quel nove novembre mi disse sindaco guardare a decapitare la cultura d'impresa
E grazie soprattutto Confindustria che siamo riusciti a ottenere questo importante titolo questo input importante conferimento però finalmente è stata premiata la nostra vocazione imprenditoriale non so vocazione industriale la nostra capacità di creare sinergia tra il tessuto imprenditoriale di questa città
E quello creativo culturale
Questo importante ricordarlo perché se siamo dove siamo arrivati e per questo genialità imprenditoriale spirito di abnegazione
Tradizione e modernità queste la nostra città questo sono i nostri imprenditori questi sono i nostri capitani d'industria
Dal l'artigiano più piccolo fino ad arrivare alle grandi aziende che noi conosciamo
E qui abbiamo il presidente della Ferrero Italia
Quando si parla di Ferrero non possiamo che dire solo e sempre grazie perché c'è un legame indissolubile che lega questa nostra città il cuore dei cittadini con la Ferrero
E ricordo sempre il novantaquattro non smetterò mai di ricordarlo detto anche ieri
Da a dei ragazzi che ho incontrato subito trovarmi in comune in quel novantaquattro quell'alluvione drammatica per tutti noi
I cittadini legati alla famiglia farà collegati all'azienda che considerano loro
Si sono messi lì in quindici giorni hanno fatto ripartire un'azienda e come non ricordare il due mila undici il due mila e quindici quando sono mancati Pietro Michele Ferrero siamo un'unica cosa con questa grande grande azienda
Quindi quando si parla di capitale di cultura cultura d'impresa non abbiamo titolo di poter essere ovviamente tra questi ma adesso parliamo della provincia di Cuneo sicuramente la provincia di Cuneo a dei grandi grandissime imprenditori perché non dimentichiamoci che questa Provincia
Con pochi abitanti ma molto estesa produce ben venti miliardi di euro di prodotto interno lordo
Il quattordici per cento della regione
Che non è poco e l'uno virgola cinque per cento
Del PIL nazionale
E qui adesso mi voglio rivolgere ai nostri senatori i nostri deputati porto pro non lo potevo dire alla alla ministra Gelmini ma quando ci sarà avremo modo di dirglielo questa provincia è stata sempre maltrattata e bistrattata
Diamo molto di più rispetto a quello che riceviamo
Perché venti miliardi di euro l'anno e un bel movimento di denaro diamo molto riceviamo poco pensiamo alla rete viaria
Io sono consigliere comunale del due mila nove ma abbiamo di Stato parlare ad esempio della nostra Asti Cuneo
Fine anni novanta siamo nel due mila ventuno ho i capelli bianchi e non è ancora finita quindi un appello ai nostri deputati lo faccio sempre e continuerò a farlo fin quando sarò sindaco la nostra provincia da tanto e vuole anche ricevere qualcosa
Perché quando uno dà qualcosa ogni tanto deve ricevere grazie di cuore a tutti grazie
Grazie
Grazie molte grazie al sindaco Carlo Bo
E tradizionalmente l'assemblea pubblica di Confindustria vede la reazione del presidente come momento proprio di espressione pubblica dei risultati da una parte delle ambizioni dall'altra degli obiettivi ancora dall'altra e poi delle richieste dell'associazione quest'anno il nostro presidente che in realtà è un bit presidente
Aprirà i lavori dei nostri dialoghi d'impresa rinunciando alla sua tradizionale relazione nel rispetto proprio nel titolo cioè la nostra assemblea dialoghi d'impresa e quindi chiamò sul palco il presidente di Confindustria Cuneo della Camera di Commercio di Cuneo Mauro vola
Grazie direttore grazie Giuliana
Solo che io la mascherina perché vorrei toglierla sempre credo Domingo il permesso vediamo senza staccare il microfono
Perfetto spero che sia tutto posto che mi sentiate
Autorità civili militari cari colleghi e i colleghi a tutti voi il mio grazie per essere qui presenti oggi alla assemblea annuale di Confindustria Cuneo sappiamo che questo è un momento per noi importante è il momento più alto della nostra vita associativa e quest'anno come è stato ricordato prima
A un valore in più perché al va a e anche capitale italiano della cultura d'impresa e quindi il programma di oggi e il programma che ci sarà
Anche nel proseguo di qui fino a fine dell'anno ruota proprio attorno al concetto della cultura d'impresa
Che per noi descrive in particolare un recupero delle nostre radici dei nostri lavori che ci accompagna in un cammino che deve essere rivolti a al domani ma non deve tralasciare rinnegare le origini occorre iniziare questo percorso con una nuova mentalità con un nuovo modo di fare impresa quel nuovo modo che l'amico Antonio Calabrò ha ben definito impresa riformista
L'impresa riformista e quella che coltiva il dialogo con tutti i portatori di interessi ed evolve con loro sì
Non per nulla diamo voluto chiamare ed è non nominare i dialoghi di impresa perché sono questi i confronti che abbiamo voluto organizzare qui e che proseguiranno proprio questo meraviglioso teatro è stato ricordato prima
E anche al Palau va capita della cultura
Il racconto d'impresa non deve essere soltanto un amarcord ma bensì l'occasione di una forte spinta migliorativa dell'impresa stessa che come le persone ha necessità di evolversi e si evolve
Ecco allora la chiave
Del di parlare per parlare della cultura d'impresa la cultura serve all'impresa come elemento di innovazione ma dobbiamo sottolineare va ricordato bene
Che le imprese stesse sono produttrice dinamiche di cultura cultura tecnica cultura scientifica cultura del lavoro cultura della qualità cultura della bellezza l'abbiamo visto ricordato anche in questo meraviglioso firme docu-film all'inizio
Insomma vogliamo anche essere un po'i motori del nostro umanesimo industriale se vogliamo fare sintesi tra scienza e umanesimo
Le imprese in questo momento sono nel pieno di alta formazione il cuore del trasformazione tecnologica sovente la promuovono ma a volte la subiscono anche ne vivono i limiti e le possibilità
Ne devono sperimentare le forme e gli strumenti di governo per definire la nuova competitività competitività che sui mercati locali che sui mercati globali ma occorre anche definire una proprio legittimazione sociale l'accettabilità come soggetti protagoniste di un futuro migliore per la collettività
Per noi il lavoro è sempre stato al centro e quindi fermo restando la centralità del lavoro occorre descriverne nuove mappe occorre destino nel nome coordinate occorre saper coniugare proprio gli strumenti che ci arrivano dalla tecnologia dall'industria quattro punto zero dalle opportunità delle innovazioni a cominciare dal cinque g
Occorre coniugare questo Congo una nuova cultura del lavoro della conoscenza con nuove relazione tra diritti e doveri nel segno della responsabilità di tutti quelli che ruotano attorno all'impresa ovvero gli stakeholders
Cambieranno le caratteristiche di molti lavori parecchi spariranno nella ci hanno però altrettanti dei nuovi oggi forse non sappiamo neanche definire le non sappiamo né quale ruolo né qual è il nome ma inevitabile che questo cambiamento va pensato va progettato che va governato è un processo difficile lo sappiamo e le politiche di formazione di sostegno sociale lo devono accompagnare questa è una grande responsabilità
Delle politiche pubbliche anche su scala europea
A queste responsabilità il mondo dell'imprenditoria deve essere chiamato a collaborare
Il vero significato del lavoro che è stato ricordato prima ne vogliamo richiederlo vogliamo arricchirlo facendola diventare sempre di più un costruttore di legami sociali
All'orizzonte si staglia un'impresa riformista quella che deve essere in grado di coniugare produttività redditività
Sostenibilità ambientale e sociale capacità competitiva e valorizzazione delle persone
Sono questi i valori di economia circolare e civile che devono coesistere con la rapidità indispensabile per cogliere il senso ma soprattutto la direzione dei cambiamenti
E allora cari colleghi per la cultura d'impresa significa ho raccolto condiviso di quel nostro fare quotidiano che caratterizza il nostro impegno l'impegno che noi ogni giorno mettiamo in azienda ogni peso un impegno per forte un impegno costante e progressivo
E vogliamo andare oltre vogliamo uscire dai nostri confini aziendale perché vogliamo rappresentare in modo compiuto
E con forza il valore reale dell'impresa sia per lo sviluppo economico e il contributo che diamo anche al mondo sociale e soprattutto anche civile del Paese
Le imprese voglio ricordarlo e noi imprenditori ben lo sappiamo non sono sono un luogo produttivo un luogo dove l'imprenditore esercita la propria attività ma sono innanzitutto l'insieme delle persone o meglio ancora la somma dei valori che la costituiscono e noi in questi valori ci riconosciamo
Grazie a tutti
Grazie presidente
Bene e con questo viatico
Noemi entriamo nel vivo del racconto della cultura d'impresa lo facciamo con un ospite che ormai consideriamo quasi un amico di Confindustria non so se questa definizione gli farà piacere Emma siamo abituati alla rassegna stampa più intelligente che sia mai stata dire trasmessa e quindi ormai c'è una sorta di consuetudine con Paolo Mieli prego
Sì
Benvenuto Paolo pochissimo conosciuto in tutto il ma che volevo raccontare questo aneddoto alla Mostra platea e chi no non col piccolo piccolo poi lascio tutto lo spazio insomma
Qualche anno fa una decina di danni Fanzago costruito nel borgo estorsioni per per per per invitammo Paolo Mieli ad una nostra Assemblea
E furono fischi
Non furono fischi furono rischiano sinceramente non furono fischi ma avemmo qualche mugugno da parte di qualche imprenditore che dissi al presidente di allora ma invitate un giornalista di sinistra all'assemblea di Confindustria
Ora è cambiato il mondo noi invitiamo di nuovo Paolo Mieli son tutti felici e contenti quindi io mi chiedo ma sei cambiato tu non siamo cambiati noi
è cambiato il mondo oggi io sono a destra e Confindustria alla mia sinistra oggi quindi riceverò fischi anche oggi nel senso che
Da una decina d'anni anzi dieci anni esatti in Italia si è persa l'abitudine di eleggere una maggioranza che vada al governo essi reggeva Bambara si vota
E poi ci fanno dei governi a patto di unità nazionale a volte di pasticcio nazionale e quindi e e la Confindustria si trova spesso a dover tornare questi governi all'opposizione c'è un giornale Splendido che diretta da Fabio Tamburini perché
Tra Lorna i governi sulla concretezza sui dati di fatto
E io a volte mi sembro uno che cerca di far vivere del diavolo con l'acqua santa e quindi ci siamo a ruoli capovolti meriti fischi anche oggi però da posizioni invertite ecco
Ne siamo felicissimi di averti in famiglia infilare occidentali
Allora
Quando Giuliana Celia ma invitato a questa occasione
Alba capitale d'impresa era con me
Percepivo nel suo tono di voce commessi così fosse imbarazzata nel senso che non si sapeva ancora sia una pandemia
Era finita e poi forse Alba capitale d'impresa una cosa e la cultura di nulla come capitale della cultura d'impresa
Era una cosa così altisonante invece poi riguardando riflettendo su la storia di questa città la storia sconosciuta di questa città perché
Quello che vi racconterò adesso brevemente per non rubarvi troppo tempo sconosciuto alla totalità con la stragrande maggioranza dei nostri connazionali
Dicevo trovandomi riflettere su questo sono partito da un punto da un concetto che tutto assenso quello che capita
Cioè ha un senso che casualmente vincendo una battaglia Prima Valle detto giugno alla Cirio contro cita apparentemente più importante di Alba per la cultura d'impresa Torino Treviso tante altre
A sorpresa nella autunno tardo autunno del due mila e diciannove Alba fu scelta come
Come seconda menta per celebrare la cultura d'impresa
Tutti lo dico al dispetto dichiara di citare la verità
Perché
Che nella storia di Alba
C'è molto di più di quello che si conosca in realtà non è casuale che sia capitata ad Aruba affrontare forse la più grande crisi come titolare di questo di questa dignità
Di fare da capitale della cultura d'impresa
Nell'anno della pandemia perché questo passerà alla storia cioè nella storia quando farete la rassegna delle città che hanno aspettato questa manifestazione si ricorderà che al bar saltò il turno nel due mila e venti perché come ricordate fino alla fine di febbraio dieci marzo fummo colpiti dal blog
E ha rischiato di saltare il turno anche nel due mila e venturo e anzi sono riprese queste manifestazioni in modo molto tempi siccome tutti sapete avrà rivelazione c'è stata il ventisei aprile
Già ai primi di maggio mi raccontavate avete cominciato con questo tipo di manifestazioni
Ha un senso questo sì a un profondo senso
Ha un profondo senso perché Alba viene da molto molto lontana
Pensate il tempo che passa fra la nascita di Carlo Magno e oggi circa mille duecento anni evidenzia tutto il tempo che passa dal ritrovamento cialda nelle prime ceramiche pietre verdi lavorate ad Aruba e la nascita di Romolo e Remo cioè prima che nascesse passa nel mille duecento anni che Alba era una città operosa
Produttrice con un mercato all'avanguardia nel neolitico poi mille duecento anni dopo sarebbe venuta a Roma all'inizio di Roma l'avventura di Roma
Capite bene il senso delle proporzioni Alba
Uno dei posti di mercantili e di laboriosità e di cultura industria questo lo presumiamo però perché poi ha avuto una storia
Coerente e vi dirò subito che tipo di caratteristica vi parlo di Alba ma in realtà sto parlando di cultura d'impresa uso la metafora della storia
Della città in cui mi trovo per raccontare che
Alba divenne metta tutti quasi insomma molti imperatori romani
Quando andavano verso nord facevano sosta dal bar non perché fosse un accampamento militare ma perché era una capitale della cultura d'impresa perché era all'avanguardia per la cultura d'impresa del suo tempo
Alba diede anche un imperatore a Roma Pertinace
Imperatore su cui hanno ha riflettuto moltissimo Machiavelli nel Principe so che dico delle storie non tutti note forse qui le le si studia al liceo ma nel resto d'Italia non sono conosciute benzina c'è uno dei più importanti
Imperatore la storia di Roma il meglio lo diede nel centesima centonovantatré quando fu fatto imperatore con il suo predecessore comodo che fu ucciso
Quando poi
L'Albese Pertinace divenne Luigi Imperatore dopo la morte di comodo
Regnò solo tre mesi perché poi fu ucciso a sua volta ma nella storia dell'uccisione che del breve regno di Pertinace innanzitutto fu importata fu rivoluzionario sotto il profilo economiche lo era già stato prima come braccio destro di comodo ma
Fu
Importante perché lo studio a Machiavelli parlo solo di lui praticamente nel prince perché Pertinace provo a impostare un rapporto con Roma col senatore a Roma mai con la corte Pretoria e poi i pretoriani lo avrebbero ucciso
Sulla base del fatto che si faceva corrompere e non li avrebbe corrotti cioè avrebbe rotto quelle meccanismo bene
Lori pagarono uccidendo Lori uccidendo nel modo più selvaggio fu decapitato di frutta da dalla teste fu portata in giro per Roma a mo'di trofeo per far capire che quel sistema non Passavanti
E
Dopo quella morte dopo la morte ci furono praticamente sette anni di guerra civile finché perché dopo quella morte fu messo agli inizi
All'asta il posto di imperatore Roma impose suo costume in questo modo il Senato corte Pretoria si mise all'asta un senatore Del Vecchio
Lo vinse all'asta e poi iniziò la guerra civile
Che non la finiva più finché Settimio Severo prese il potere iniziò la diversità dei saperi che vuol dire tutta questa storia ve la racconto non per fare del colore su uno ma vuol dire che qui nasce una civiltà alternativa in qualche modo alla civiltà della compravendita del potere usato misto alla forza
Per
E imporre ciò che vale imporre un dazio eccessivo il Daccico della politica qui nasce un imperatore
Che cerca di opporsi a questo sistema il curioso che se voi andate stasera qualcuno di voi incuriosita rileggere il principe che ve li troverete che la riflessione di Machiavelli cinica ma realistica e che fece male se il tenace doveva cedere doveva pagarmi con romperli e che insomma Machiavelli sapete tutti che da consiglia il principe sotto i quali travestita una critica però per fortuna nella storia del d'Italia alberi basta Alba
Roma talvolta ha dovuto piegarsi una diversa moralità e dicevo alberi vasta Alba perché Alba poi ha continuato a produrre ha continuato a essere un centro produttivo senza ambizioni militari questa è stata la caratteristica
Ed è la caratteristica di chi pensa
Ha un'impresa un modo di produrre ricchezza
Che non ha bisogno poi di uno sfogo eccessivo nel potere non ha bisogno di uno sfogo eccessivo nel comando e dal bar è stata sottoposta a invasioni nella città che ha avuto più invasioni nella storia d'Italia ad avere gli invasi Burgundi andava invase Longobardi l'hanno invaso i Franchi di Carlo Magno Pezzini Saraceni sono arrivati all'alba io ogni volta
Alba ecco un'altra cosa della cultura d'impresa
Si è messa silenziosamente voi ripeto sono sicuro che chi viene da fuori forse voi localmente la conoscete a menadito questa storia
Ma silenziosamente senza fare piagnistei senza chiedere sovvenzioni basta che ci lasciate lavorare questo è il messaggio che veniva da questa terra
Basta che ci lasciate le valve preoccupata grazie grazie non abbiamo bisogno di risarcimenti noi ci rimettiamo in piedi da sole ed è stata una cosa incredibile sono secoli un millennio
Di imperatori decapitati incursioni un millennio in cui si cade e silenziosamente faticosamente per carità ci si rialza tra l'altro al bar è stata anche salto salto tante cose della storia è stata anche la il centro della peste del mille seicentotrenta quindi avete anche un antefatto intermedi pandemia quella peste descritta da Manzoni la peste famosa appunto
Dei Promessi Sposi bene il il focolaio più forte fu Alba Alba si piegò fu una peste non ve la racconto ma meriterebbe via sia raccontata perché andò a farsi anche quella peste anche quell'epidemia di peste ebbe caduto poi sembrava che tutto fosse risolta Basilica dei vari che aveva e Alba fu la prima città a a riprendersi
Divenne
Per Ida dei Savoia perché una scelta sotto la protezione delle Angiolo dei Gonzaga poi divenne storia anche quella fu una forma di pestilenza proverà Alba ha avuto anche questa sorte però anche lì ha trovato un suo destino un suo destino
Che l'ha messa in grado di percepire famosa anche per questa in tutta Europa perché Abe è stata la capitale del giacobinismo dopo la Rivoluzione Francese fu la prima città giacobina quella che accolse Napoleone nel mille settecentonovantasei a braccia aperte di grande innovazione poi come voi tutti questo lo ricorderete perché preveggente fu una città di una famosa repubblica partigiana e quindi ha colto anche novecento ogni volta senza chiedere indietro nulla
Alba dal fatto di essere stata una repubblica partigiana una volta caduto il fascismo avrebbero dovuto temere medaglie e riconoscimenti senatore presidente del senato dalla camera della Repubblica a Valona
Ha chiesto solo di non essere versata di non essere sottoposta ai tagli già menti a cui fu sottoposto Pertinace allora io ho raccontato questa lunga storia che la prossima volta che vengo
Ve la racconto ancora più lunga se mi date il tempo
Per per dirvi quello che ho percepito essere il segreto della scelta di questa città guardate non c'è un'altra città che sia più importante di Alba per celebrare la cultura d'impresa io andrò anche a Torino anche a Treviso se mi inviteranno ovviamente però lo dirò ogni volta che il vero senso storico e che si è capitato qui e in questa situazione
Perché se noi vogliamo capire da dove potrà così si può ripartire l'unica città che ce lo può insegnare in Italia e Alba e l'unica terra che ce lo può insegnare questa terra acqua dovrebbero venire a turno per non avere problemi di vicinanza eccessiva tutti gli italiani dovrebbero venire qua stare
Una settimana guardarci in giro a parlare con le persone sentire qual è lo spirito non per forza ottimistico perché questa storia non è ancora finita inutile fare gli ottimisti così a vanvera non è una storia finita però qui si sente il momento della ripresa Alba
Non sarà la capitale ditale Alonso non sarà tante cose però la città d'Italia in cui da tre mila anni lo spirito di ripartenza si annusa da qui e quindi io mi auguro solo di poterci tornare
Mi dispiace se no no guardato negli occhi costantemente tutti
Però sono contento e vedrete che questa giornata ce la ricorderemo allungo probabilmente per tutta la vita perché quello che sentiremo dire qui oggi quello che farebbe insieme quello che stiamo vivendo adesso
è un momento di quelli che si ricordano che ci ricordano la vita dell'uomo grazie
Grazie Paolo
Paolo Mieli come sempre acutissimo osservatore ci ha dato anche alcune spiegazioni e qualche mistero su quale ci interroghiamo spesso no come mai essendo così produttivi essendo col direttivi lavorando così tanto abbiamo così poco indietro come diceva il sindaco in apertura
Questo motto lasciateci solo lavorare lasciateci solo lavorare senza pretendere niente in cambio bene dalla consapevolezza di questa nostra caratteristica che come dire ci ha privato di tanta rappresentanza anche nazionale noi partiamo proprio per insomma cercare di ottenere qualcosa qualcosa di più
è qualcosa che ci spetta
Bene da un grandissimo direttore no è I passiamo a due altri grandissimi direttori dei due grandissime testate passiamo a di interrogare gli organi di informazione il mondo dei media sulla cultura d'impresa cercando di capire anche meglio il dialettico rapporto tra impresa e mezzi di informazione che è un rapporto di amore e odio
Io provengo dal mondo della comunicazione quindi sono sempre vissuto questo desiderio dell'impresa di essere presente sui giornali di parlare
Di parlare della propria realtà della propria storia dei propri prodotti e dall'altra parte il timore il timore dei mezzi d'informazione che possono travisare che possono condannare che possono mettere alla gogna ecco
Questo rapporto dialettico permane nel mondo industriale permane forse anche la la ricchezza note lo scambio tra giornalisti e imprenditori cercheremo di approfondire tutti questi aspetti con il direttore del Sole ventiquattro Ore Fabio Tamburini che invito sul palco
Il giornale di Confindustria
Direttore buongiorno mi dà un pugno
Una mano e poi con il direttore della Stampa anche il quotidiano di riferimento per la provincia di Cuneo che Massimo Giannini
è venuto a chiedere grazie
E questa bella conversazione sarà moderata sarà condotta da un giornalista economico di Sky TG ventiquattro io chiamo sul palco Andrea Bignami
Vendere
Bentrovati
E allora non vi sfuggirà insomma che abbiamo qua il direttore della principale testata economica italiana il direttore della testata nazionale ma sicuramente diciamo la più legata a questo territorio allora
Parto con Conte Massimo
L'economia italiana in questo momento a che punto è stato un modo di vedere il sito dell'opzione siamo ancora impastati nella fase dell'emergenza incamminati sulla via del rilancio oppure in mezzo al guado intanto io ne metto come pochette la
De Gasperi
Intanto buon pomeriggio grazie sono molto contento di essere qui con voi oggi
Per tutte le ragioni che ho detto Giampaolo neanche un luogo simbolico
Dal quale corretto giusto ragionare della ripartenza di quello che abbiamo alle spalle ma soprattutto di quello che abbiamo di fronte la tua domanda mi spinge a darci una risposta
Che forse le riassume tutte quante cioè dire è vero
Che l'Italia è un Paese in emergenza permanente se guardiamo alla nostra storia
Non soltanto dal punto di vista politico
Forse anche soprattutto dal punto di vista politico che poi diventa anche istituzionale in qualche misura anche economico
Per insomma gli ultimi trent'anni sono stati la storia di un'emergenza permanente di vario tipo
Ricordiamoci quello che accadde nei primi anni Novanta nel novantadue poi nel novantatré governo Amato governo Ciampi
Eravamo di fatto sull'orlo della bancarotta per non dire che forse eravamo in bancarotta la famosa manovra economica di Giuliano Amato da novantotto mila miliardi di lire all'epoca fu una pietra miliare sulla quale costruimmo poi la ripresa successiva
Quindi già allora sì tra alterne vicende io la più felice tenderei a individuarla nel raggiungimento del traguardo dell'euro essendo io un un europeista convinto e un Ciampi stalinista come si diceva all'epoca
Quando dal ministero dell'economia ci portò in Europa considero quello del traguardo che c'ha salvato il vincolo esterno che ci ha salvato non due volte come diceva
Carli qualche decennio prima ma molte volte di più
Poi abbiamo conosciuto con la crisi del debito sovrano abbiamo avuto il Governo Monti lo spread quasi a quota seicento insomma
Dall'Oglio alla lunga stagione dell'austerity per cui ecco da un lato ti direi senz'altro siamo ancora in emergenza dall'altro lato ti direi però che poi che come ha già spiegato il governatore della Banca d'Italia nell'ultima relazione annuale nelle sue considerazioni finali i segnali e questo lo confermano tutti i principali organi
Dall'Istat al Censis all'OCSE dal Fondo monetario i segnali di ripresa si vedono allora sì possiamo dire che siamo però anche in mezzo al guado nel senso che forse ci stiamo lasciando alle spalle il momento più grave della della grande crisi da più drammatica dalla dopoguerra
Però il traguardo è ancora lontano tra due per traguardo si può intendere sì
La prima cosa che ci sta a cuore e che l'economia riparta e l'economia in parte sta ripartendo forse avremo una ripresa qualcuno dice anche impetuosa ma questo non ci deve rassicurare perché il nostro traguardo mai come in questo momento
Devono essere le famosi riforme strutturali che in questo Paese non facciamo da troppi decenni questo io credo il punto cruciale per poter dire
Che la crisi è alle nostre spalle dobbiamo fare con le riforme quando parliamo di quelle riforme intendo dire la riforma fiscale intendo dire la riforma del mercato del lavoro e degli ammortizzatori sociali la riforma della giustizia cioè tutte quelle cose fondamentali
Che sono nei ricoveri plant ma non solo in quello il treno del Recovery passa adesso
Forse non ne passerà mai un altro
Per poter arrivare al traguardo dobbiamo salirci sopra in maniera convinta e per salirci abbiamo bisogno di avviare quelle grandi riforme quando faremo questo possiamo dire di aver superato la crisi fino ad allora io continuerei a ripetere siamo a metà del guado siamo ancora in mezzo al guado giusto a Potenza
Tamburini vengo da te analizza e continuando ad analizzare la situazione economica il segnale che stanno arrivando nelle ultime settimane fa il funesto Franco parla di una crescita del cinque per cento sono incoraggianti li possiamo catalogare più come un inevitabile rimbalzo
L'inizio di una robusta ripresa o addirittura visto che se n'è parlato anche di un nuovo boom economico
Intanto lasciami fare i complimenti lo dico senza piaggeria
Ad ad Alba gli alberi si e anche a Confindustria Cuneo per organizzato questa iniziativa qui
Vedete e l'Italia è un Paese dalle dei mille tesori nascosti e quindi abbiamo un esempio concreto quando sono io devo devo ammettere
Un peccato non conoscevo questo teatro bene
Arrivando qui mi sono reso conto che è davvero un piccolo gioiello quindi sono molto contento di essere qui oggi anche perché così ho scoperto una meraviglia d'Italia
Tra le tante devo dire ma è comunque una meraviglia e questo mi fa davvero piacere ecco chiusa questa parentesi
Non l'ho fatto per richiedere la platea non è però gli fa male allora detto questo io rispetto all'amico ma secondo cui ho lavorato quasi dieci anni in tempi ormai
Nel Medioevo nel Medioevo noi non diciamo quanto tempo fa passai venti anni fa questo rimane tra di noi
Ecco io sono molto più ottimista e lo sono non tanto perché e questo è certamente vero lo sia di natura io rimango un inguaribile ottimista messo a dura prova dai fatti ma rimango tale non lo sono per questo io sono molto più ottimista perché credo che qui ormai siamo davvero oltre i segnali di ripresa
Certo Non dire gatto finché non ce l'hai nel sacco
Certo bisogna stare attenti all'emergenza sanitaria pay guardate che negli ultimi giorni sono arrivate delle notizie un po'da tutto il mondo poco rassicuranti
Mi riferisco al Regno Unito dove qualche problemino lo stanno avendo con la variante
Colorati anche indiana
Il diretto da vedere come andrà a finire Mosca entro da un Mosca è tornata in onda certo alcune delle ragioni molto specifica quindi la partita non è ancora definitivamente chiusa
Ma
Se non ci saranno speriamo che non ci saranno delle dei colpi di scena sul fronte dell'emergenza sanitaria la ripresa eh partita ed è una ripresa violenta noi ormai sul giornale da più di un mese
Non pubblichiamo Notizie dal mondo dell'economia reale straordinariamente positive questo
è un po'e e come piace molto questa immagine e quella della bolla
Ecco per oltre un anno quasi un anno e mezzo è una molla che è stata al compressa troppo a lungo compressa adesso questa molla
Ci sono le condizioni perché si possa dispiegare esista dispiegando i guardate
Non riguarda soltanto l'Italia e questo è un fenomeno che internazionale questo è rassicurante perché se fosse soltanto l'Italia sarebbe un film ma questo ma non è così
Anzi
L'Italia sta avendo dei risultati importanti ma alla fine la partita vera si giochi in altri Paesi
Si gioca in Cina che è stata la prima ripartire ma ci sono e impetuosa la ripartenza in Cina
Si gioca negli Stati Uniti e anche negli Stati Uniti la ripartenza è impetuosa allora
Petto chiudo questa prima parte di intervento cito un dato
Italia produzione di macchine utenze è un dato interessante perché è un settore della dell'economia reale da tener presente perché le macchine utensili poi servono alla produzione e di conseguenza sono una spia significativa
Ma nel primo trimestre di quest'anno hanno fatto ed forzato il primo segnale importante hanno fatto un record clamoroso hanno segnato un più quarantotto per cento di ordini
Ecco da quel momento le notizie positive si sono susseguite con grande con grande significatività ecco e poi ho chiuso davvero
Addirittura adesso c'è un problema
Diverso abbiamo un problema dell'inflazione quell'inflazione al due vi ricordate perché poi noi siamo tutti i giorni tempestati da notizie che arrivano Ponte alle parti
L'obiettivo dell'inflazione al due per cento dalla Banca centrale europea ed è tutte le banche centrali Inter nato compresa la Federal Reserve sembrava irraggiungibile
Attenzione ma l'inflazione ormai e cinque per cento negli Stati Uniti addirittura il nove per cento l'ultimo dato che è arrivato dalla volevamo li fa qui abbiamo il problema contrario quindi la realtà e la ripresa c'è è una ripresa fortissima bisogna che si colgano queste occasioni straordinarie che ormai sono agli atti però prima di tornare ad esami ne volevo rimanere Conte questa ripresa ci sarebbe
Se non ci fosse la BCE che da un lato ci tiene fermi tasse dall'altro ci compra il debito
Per quanto possiamo ancora contare su questa politica così accomodante
Sia un po'dei miracolati da diciamocelo dire qui e e da questo punto di vista la pandemia aggravato questa nostra situazione anche qui te che poi si perde no perché sempre travolti dalle notizie da quotidiani travolte la quotidianità perdiamo di vista il faro i fondamentali
Per i quali ricordate che sono state tetti dette fiumi detti fiume di parole e scritte fiumi e scritti fiumi di inchiostro
Su questo tema della crescita del rapporto tre per cento lotta debito il prodotto interno lordo si può superare non si può superare cosa succede se lo superiamo
Ma oggi siamo arrivati all'undici virgola otto per cento
Di questo rapporto noi siamo come paesi Italia seduti su una Bari lotto di dinamite che è rappresentato da una montagna di debiti
Che ci consigliano una certa attenzione sulle scelte che vengono fatte unica consolazione il fatto che questa montagna di debiti non ci siamo seduti soltanto noi perché anche non soltanto il Giappone che si cita sempre in questi casi ma parliamo della Cina parliamo degli Stati Uniti il mondo
è seduto sopra una montagna di debiti detto ciò noi come Paese Italia ne abbiamo davvero tanti e quindi occhio alle mosse che facciamo
Giannini
Basterà a quello che sta succedendo una volta usciti dalla Panda era per farci sentire tutti un po'più europei perché una volta passata la paura gli euroscettici
Torneranno ad alzare la testa l'Austria per esempio ha già cominciato allora
Sì
Intanto prima di rimpalli rispondere questa tua domanda
Rifletto ancora un momento su quello che faceva adesso Fabio che non è molto diverso da quello che dicevo io alla fine no perché non abbiamo poi su questo visioni contesta di essere stato pessimista
No nel senso che come come abbiamo sentito anche la conclusione del ragionamento e faceva Fabio siamo seduti su un barilotto di dinamite
Non mi fa stare proprio tranquillissimo possono emergere o ed ecco la miccia Cesa ed è una miccia piuttosto corta ecco il punto principi come vedete l'ottimismo insomma paletti non è così profondo
Però è tutto vero quello che che diceva Fabio ma io faccio una distinzione su questo no perché un conto è la congiuntura
Un conto è la struttura e questo vale soprattutto per il nostro Paese cos'è che per mi preoccupa oltre a tutto quello che diceva che diceva Fabio e cioè il fatto che abbiamo un deficit pubblico quasi al dodici per cento e l'abbiamo potuto fare soltanto perché l'Europa responsabilmente ha sospeso l'applicazione del Patto di stabilità e quindi ha consentito a tutti i paesi di superare quei paletti che per tutti questi anni ci hanno inchiodato al tre per cento
Di rapporto deficit-PIL al sessanta per cento noi non l'abbiamo mai raggiunto ovviamente di rapporto tra debito e PIL così e così via
Però
Appunto
Questo ragionamento che riguarda la congiuntura è chiaro che ci vede tutti sullo stesso piano perché effettivamente i segnali della congiuntura sono tutti straordinariamente confortanti
Non a caso si si parla di ripresa impetuosa non a caso lo stesso
Ignazio Visco lo ha ripetuto nelle sue considerazioni finali però è proprio questo il punto
Noi non possiamo più e quando di Como intendo dire il nostro Paese sperare nel solito Stellone italiano lo stellone italiano è esattamente quello che ti fa dire poi che la congiuntura mondiale ripartirà in modo così forte sostenuto noi saremo ovviamente
Nel solco di questa grande ripresa e così abbiamo sostanzialmente risolto i nostri problemi perché la crescita tornerà perché staremo tutti meglio ecco
Questo tipo di approccio io credo che in una fase come questa e soprattutto nei decenni che verranno non ci sarà più consentita il Paese ha bisogno di cambiare in tradisce le sue strutture economiche abbiamo la grande occasione per farlo
E come dicevo prima Next Generation you perché anche lì e vengo al tema che dicevi tu prima
La chiave di volta per uscire anche dal disastro della pandemia
è stata l'Europa per noi è l'Europa senza l'Europa che già ci ha salvato più di una volta come dicevo prima ricordando anche le vicende dell'Euro noi oggi non potremmo restare agganciati al al mondo delle grandi democrazie mo'industriali moderni
Per la ragione che dicevi tu prima e cioè l'aiuto che ci ha dato la Banca centrale europea senza la quale l'Italia sarebbe in bancarotta diciamolo con tutta franchezza con un debito pubblico il centosessanta per cento senza Francoforte che compra il nostro debito sovrano noi non saremo in grado di garantire il rimborso del nostro debito quindi è chiaro che il nostro destino è in Europa però appunto considerata la ripresa che ci sarà per tutti e quindi anche per noi considerato il fatto che almeno secondo quello che dice la Banca centrale europea nei suoi bollettini e che conferma la Banca d'Italia
La politica monetaria accomodante durerà ancora almeno un anno almeno un anno e quindi noi non dovremmo porci il problema di chi compra il nostro debito perché continuerà a farlo la BCE
E perché i tassi di interesse saranno bassissimi
Quindi quel problema non ce l'abbiamo
Qual è il rischio che ancora una volta ci adagiamo su tutto questo perché l'economia riparte perché comunque il debito da posto perché come diceva Ronald Reagan è abbastanza grande per badare a se stesso cosa che l'America può dire noi no
Ecco e e e quindi le riforme possono aspettare noi in questo tranello ci siamo caduti più di una volta tempo non ho mai parlato ci serve
Ma è senza quello non ci siamo perduti
Perché ormai l'economia globale è evidente questo lo vediamo ad ogni ora e ogni minuto della nostra vita
L'economia globale ormai pone l'Italia dentro gigantesco circuito le filiere del valore lo la catena del valore che ormai globale quindi non è più solo nazionale
Per cui non possiamo più pensare alla piccola economia autarchica di qualche decennio fa nella quale appunto grazie allo stellone italiano ce la cavavamo noi siamo dentro il circuito e quindi dobbiamo essere all'altezza
Di starci nel modo più efficace efficiente migliore e da questo punto di vista appunto le riforme da fare sono tante mi aggiungo aggiungo un altro elemento di riflessione anche il nostro sistema industriale
Deve fare grandi passi avanti perché non è solo la politica
Che deve dare tutti gli strumenti al Paese per poter modernizzare le sue strutture ma e anche il sistema imprenditoriale industriale del nostro Paese che deve mutare e andare in quella direzione anche qui cito un dato della Banca d'Italia anche quello
Ribadito da da Visco nelle considerazioni finali
Abbiamo vissuto per troppi anni per troppi decenni all'insegna del motto rassicurante del piccolo è bello è vero
è stato fondamentale è stata la struttura portante la spina dorsale del modello produttivo industriale di questo Paese ma anche quello oggi
Non ci garantisce più perché di grandi imprese c'è bisogno il dato è che in Italia il sistema delle microimprese con meno di dieci dipendenti
Copre il cinquanta per cento dell'occupazione complessiva
Un sistema economico di questo tipo difficilmente regge pur avendo delle straordinarie eccellenze e questo e il territorio in cui quelle eccellenze le tocchiamo con mano Falconio giocano c'è una ci sono grandi seguendo lo stesso ci vuole il giusto mix e bisogna crescere bisogna crescere anche lì di dimensione di cultura vent'impresa
Se non si fa questo salto ripeto noi beneficeremo perché ovviamente ne beneficeremo quando il treno della ripresa è ripartito
Degli effetti positivi della ripresa ma non saranno duraturi
Perché appunto quando in capiremo in una nuova crisi sistemica che Dio non voglia è un'altra pandemia oppure la Banca centrale europea smette
Di comperare i titoli del debito sovrano oppure c'è un'altra crisi recessiva perché purtroppo ne abbiamo vissute dal due mila sette due mila otto abbiamo visto con quali effetti ecco se noi non siamo attrezzati noi non la proteggeremo quindi io dico ottimismo Fini però Solito approccio gramsciano ottimismo della volontà cioè dobbiamo essere ottimisti ma perché vogliamo fare delle cose e non possiamo più permetterci né il galleggiamento né come dicevo prima le la fiducia nel solito stellone italiano non basta più
Fra l'altro ecco siamo a celebrare una provincia dove l'industria funziona ma purtroppo non tutta l'Italia la provincia di Cuneo e quindi purtroppo dobbiamo parlare anche di una situazione
Volevo soltanto fare una piccola aggiunta
Premesso che a me i vincoli esterni per natura non è che piacciono molto come genere no
Ma detto cioè si sopranista questo è soggettivo ma premesso questo guardate che stavolta non c'è scampo
Come Paese Italia siamo con le spalle al muro finora abbiamo fatto un po'i furbi ma adesso credo che i margini per fare questo siano molto può piacere o non piace
Era ecco già divisa dopo ho già detto come la penso però e siamo al pari al muro perché si adatta bene che abbiamo preso la prima trancia
Dei fondi europei ma attenzione
Il meccanismo che non voglio annoiare non lo storico prendere
Ma il meccanismo è diabolico è non è passata la festa gabbato lo santo qui la festa avanti fino al due mila ventisei ma noi ci parteciperemo soltanto se ce lo guadagneremmo sul campo allora siamo partiti
Devo dire grazie al Governo darai a cui dovremo credo una certa riconoscenza col piede giusto
C'erano due priorità da raggiungere il piano vaccini che diciamoci la verità
E stava si stava delineando come un flop clamoroso e la necessità di presentare non Rocco in Europa ora le cover di Dylan
Dignitoso e anche in questo caso ci stavamo schiantandosi contro un muro a velocità di una Ferrari grazie al governo Draghi i primi due obiettivi fondamentali sono stati raggiunti attenzione però
La prima parte dei finanziamenti europei l'abbiamo portata a casa ma adesso viene difficile finora tutto sommato
Due erano da che lato in discesa cioè grazie al cielo abbiamo raggiunto i due dei due priorità
Ma attenzione adesso si comincia a ballare adesso viene difficile perché di queste riforme sta parlando da trent'anni sono due soprattutto quella della giustizia e quella del fisco io le vedo un po'come un miraggio allora qui non c'è poco da fare i furbi
Qui O così o Pomì e noi rischiamo veramente voleva mettersi d'accordo tutti doversi fare identitari conto difficoltà gravi non c'è più spazio per fare i furbi rimango Conte sulla strada della ripresa ci sono anche altre due grosse incognite perché ne abbiamo due meccanismi che sono fondamentali dell'economia di mercato che sono di fatto congelate perché da una parte mi riferisco al mercato del credito e a quello del lavoro e prima o poi li dovremmo scongelare
Quando usciremo d'acqua spiega da questa fase di Biasion
Saremo pronti o c'è il rischio di trovarsi davanti ad uno scenario somma peggiore dell'attesa
E io credo che bisogna stare attenti a scherzare col fuoco ma penso che
Il nodo vero ossia la capacità di cambiare
La capacità di fare quelle riforme che o si fanno oppure siamo nei guai perché con un livello di indebitamento così alto e con un sistema così stringente di verifiche europee
Sulla disponibilità dei fondi che vengono messe a disposizione degli stati
Siamo sul crinale
Per il resto io penso che intanto il sistema bancario
Qui stiamo anche Alitalia cambiato molto credo che se fatte sotto cito soltanto un numero ma quindici vent'anni fa le banche italiane erano più di seicento
Adesso sono poco più di un centinaio c'è stata una ristrutturazione profonda
Noi spesso come Paese siamo abituati appartarsi è uno sport italiani no
Quello di parlarsi parlar male di se stessi del proprio Paese dovevo dire che il sistema bancario italiano ha cambiato in meglio altri Paesi importanti d'Europa questo non l'hanno fatto il sistema bancario tedesco ma diciamocelo è in condizioni pietose
Genera passività devono metterci e come Ubu è come se fosse l'Alitalia le banche tedesche solo Alitalia dalla Germania
Noi no quindi io credo che da un punto di vista del sistema del credito non siamo messi male per quel che riguarda i livelli occupazionali qui il vento non si ferma con le mani e non è che si può prorogare un blocco dei licenziamenti
A prescindere ripeto non il vento non si ferma con le mani non aggiungerei altro e penso che penso però che alla fine se riusciamo a essere virtuosi siccome la ripresa accenti e non c'è soltanto in Italia ma c'è a livello internazionale la ce la possiamo fare però non possiamo pensare di farcela facendo i furbi
La partita da questo punto di vista è finita
Allora c'era c'abbiamo verso la fine vorrei toccare un ultimo punto che a captare caratterizzato questa crisi lo ha fatto moltissimo insomma mi chiedo come lo supereremo lo scorso anno per ragioni di forza maggiore abbiamo visto lo stato obbligato
Ad intervenire in prima persona del salvataggio di molte aziende parliamo soprattutto di aziende grandi e parliamo anche di aziende che non pensavamo che sarebbero state salvate un'ennesima volta una volta usciti dalla pandemia ogni volta che c'è una cresce aziendale ci stiamo abituando al fatto che un arrivi lo Stato per salvarci oppure qui torneremo anche da questo punto di vista diciamo a quello che sono le le regole del mercato qualcuno può fallire
Ma guarda
Io penso che anche qui dobbiamo ragionare in termini di struttura
Pensando a quali sono le elezioni che la pandemia ci lascia no
Allora la prima lezione della pandemia ci ha lasciato sci lascia questo lo possiamo giudicare alla luce di quello che facciamo ogni giorno perché abbiamo fatto ogni giorno da quando la pandemia iniziata fino ad oggi
Dai tamponi fino ad arrivare ai tre ai vaccini
E che di uno Stato c'è bisogno nelle moderne democrazie occidentali di uno stato forte c'è bisogna se non c'è uno Stato forte non c'è una sanità pubblica se non c'è una sanità pubblica un fenomeno devastante ma anche di impatto minore comunque altrettanto importante come la pandemia non si può fronteggiare niente da fare
Quindi una prima riflessione da fare
Riguarda il ruolo dello Stato fin qui e il ruolo di dello stato di qui in poi fin qui il ruolo dello Stato alla luce
Delle politiche di austerità che in qualche misura sono state necessaria in una prima fase Man sono durate troppo
è stato fortemente penalizzato i tagli al sistema sanitario di questi ultimi dieci anni poi lì ci sono varie
Polemiche in corso tra gli economisti chi dice che non è vero in realtà i tagli non sono stati tagli
Ma sono stati comunque riduzioni degli investimenti futuri comunque per farla breve al sistema sanitario italiano negli ultimi dieci anni sono stati sottratti trentasette miliardi di euro uno la Polack come gli pare
Meno fondi oppure fondi tagliati rispecchia quelle che c'erano prima
Comunque sia trentasette miliardi in meno bene è stato un grave errore fermo restando che nella sanità le sacche di inefficienza rimangono
E rimangono in altre aree dello Stato lo sappiamo bene ma la prima lezione io penso sia questa di uno stato forte c'è bisogna sia dal punto di vista dell'welfare sia e questa è la seconda considerazione che io vengo alla tua domanda dal punto di vista devo dire delle politiche industriali perché io
Non sono manicheo nella nell'approccio critico al ruolo dello Stato in economia
Perché non penso che il privati il privato da solo e da questo punto di vista devo dire il capitalismo italiano
Non sempre ha brillato
Posso supplire alle carenze dello Stato Allo stesso modo però penso che lo stato nel corso di tutti questi decenni abbia commesso anche dal punto di vista della gestione dell'industria pubblica
Nefandezze di vario tipo che stiamo continuando a pagare all'Italia tanto per fare un esempio no e non è la sola
Pensiamo anche solo l'acciaio tutto quello che sta succedendo Oliva d'acciaio stato pubblico fino ad alcuni anni anni fa però non è che quando è diventato privato o parzialmente privato le cose sono poi molto migliorate no ecco quindi liberiamoci io dico questo dalla contrapposizione radicale o tutto stato tutto mercato non è così è ovvio che la seconda lezione che abbiamo imparato che io credo dobbiamo conservare dopo la pandemia è esattamente questa cioè c'è bisogno di tutti e tu i pilastri che interagiscano nel rispetto reciproco no dei ruoli delle funzioni che non si sovrappongano
Ma che interagiscano tra di loro in modo virtuoso lo Stato da una parte il mercato dall'altra questo cosa significa significa che ci sono situazioni nelle quali lo Stato può e deve intervenire io dico più dal punto di vista del sostegno di chi il reddito non ce l'ha il lavoro non ce la o lo perde in quel momento quindi il blocco dei licenziamenti secondo me è stato
Assolutamente indispensabile in questa fase certo non può continuare in eterno perché il mercato Lissi deve riprendere
Ad agire regolarmente in maniera fisiologica
Però quello che lo Stato deve fare costruire le condizioni per cui chi il lavoro lo perde nell'immediato viene comunque sostenuto e creare al tempo stesso le condizioni per cui lavoro lo possa ritrovare e quindi politiche attive del lavoro che è esattamente tutto quello che è mancato reddito di cittadinanza e alle riforme del sistema di assistenza
Non fatte nel corso di tutti questi anni e quindi anche qui la grande occasione che abbiamo adesso va colta e quella e non può essere lasciata cadere
Dopodiché per il resto le aziende che hanno dimostrato di non poter stare sul mercato
è giusto che falliscano
Le aziende di aziende di tutti i tipi ovviamente mi spingo a dire persino le banche guarda un po'che dico anche se in Italia la l'attenzione suprema risparmi a tutto e tutelato anche dalla Costituzione
Al alla alla al sistema bancario non è mai mancato però voglio dire che in quel caso se ce la fai bene sette
Se non ce la fai sei fuori ma io ti devo dare tutti gli strumenti per farcela quindi ripeto io non vedo contrapposizioni però siccome adesso sta ripartendo con il solito approccio ideologico italiano il derby tra statalisti mercatisti io dico fischiano la fine perché la pandemia fischiata la fine
Lasciamo perdere il derby riconosciamo che c'è bisogno di uno Stato forte e c'è bisogno di un capitalismo privato altrettanto forte
Lo Stato fissa le regole il mercato agisce e le rispetta fine io credo che questo sia una una un approccio virtuoso spero vivamente che appunto messi da parte gli ideologismi che ci hanno sempre fatto male
Si possa affrontare la sfida che abbiamo di fronte sulla base di questo di questo principio grazie allora io
Mi mancano indicazione se andare avanti o meno fate conto che io sono a pagina due di nove
Oggi ma non lo posso appariva come Fidel Castro abbiamo anticipato io ringrazierei direttori approfittiamo dell'arrivo delle ministro Mariastella Gelmini e del governatore Alberto Cirio per farli salire sul palco ringraziando molto il direttore Tamburini evasione Giannini Rita tutti gli spunti di oggi
Andrea ti chieda di rimanere sul palco e grazie direttori grazie
Benvenuto ministro buonasera benvenuto governatore prego prego
Andrea li lascio nelle tre mani tema dello Stato centrale dello Stato forte insomma e l'ultimo tema che abbiamo affrontato quei direttori penso che sarà al centro anche del del vostro della vostra chiacchierata sui rapporti Istat centrale Regione ad hoc
Bentrovati grazie servono allora osserva la la prima domanda che mi faccio ecco le cose da fare potete toglierli la mascherina perché siamo sufficientemente lontani
Con
Con l'accordo del del presidente fare la prima domanda al ministro ed è proprio sulle mascherine quando se ne potremmo togliere
Buon pomeriggio a tutti grazie per quest'invito però è questa opportunità di confronto me lo hanno chiesto anche a Torino è una domanda ricorrente perché tutti non vediamo l'ora di poterle almeno all'aperto abbandonare ho già detto che su questo il Governo non ha ancora preso
Una decisione perché con insomma con la variante del TAR siamo sempre molto prudenti siamo in una fase di monitoraggio e ci auguriamo di poter le togliere presto ma è una decisione che ancora il Governo non ha preso d'altronde sappiamo che le i dati dei contagi stanno scemando
Le vaccinazioni vanno nella giusta direzione perché abbiamo ampiamente superato le cinquecento mila inoculazione però non è un liberi tutti non siamo ancora fuori dall'emergenza
E quindi noi procediamo con grande cautela anche se ovviamente insomma dovremo prendere una decisione ci auguriamo di poter la prendere presto ancora
Presidente oggi in Piemonte Nizza attraverso i dazi in questi giorni proprio oggi resa tra le situazioni nelle farmacie possiamo dire che ormai siamo sulla buona strada per raggiungere l'immunità di gregge che poi porterà il governo a prendere questa bella decisione prima o poi di liberarsi del mascherino almeno diciamo all'aperto
Per anzitutto grazie grazie buongiorno a tutti e grazie ancora ministro Mariastella Gelmini di essere con noi oggi in Piemonte
Sono felice peraltro dal ben sei lo voglio solo dire guarda la particolarità di questo teatro noi da buoni al Basie sabaudi avevamo un teatro storico con un palcoscenico l'abbiamo ristrutturato temendo un unico palco e facendo una una sala nuova quindi un in altre parti d'Italia proprio fatto un teatro nuovo in aggiunta mai abbiamo usato lo stesso palcoscenico con due condomini sale ed è un un po'per un meccanismo Pomentale della dell'ALDE esita oggi pervenire alla domanda no io oggi abbiamo attivato la prima inoculazione in in farmacia le farmacie sono cinquecento quelle che hanno aderito alla nostra Regione
Già i due terzi sono operative noi contiamo di fare già subito da adesso più di mille pagine al giorno soltanto nelle farmacie ed è un ulteriore tassello di quella filosofia che abbiamo adottato dal primo giorno della vaccinazione di portare i vaccini alle persone non le persone i vaccini
E che si sta dimostrando essere
Efficiente essere efficace nelle oggi facciamo quaranta mila vaccini al giorno nonostante le difficoltà che a volte ci sono
Per quanto riguarda le indicazioni di una comunità scientifica nazionale non sempre univoca nel darci le indicazioni però la macchina sta funzionando bene con quaranta Milano colazione al giorno vendono il fatto oggi
Circa tre milioni e trecento mila iniezioni noi alla fine di agosto avremo abbondantemente superati i cinque milioni e mezzo Dino colazioni che per una regione di quattro milioni e mezzo meno di poco meno di quattro milioni e mezzo di abitanti vuol dire
Immunità e quindi vuol dire ripartire ripartire senza più fermarci
Rimango con lei prima di tornare dal ministro perché è questa la nota positiva c'è una piccola nota negativa sul fatto che sugli operatori sanitari nel senso ce ne sono alcuni che non vogliono vaccinarsi
Ce ne sono alcuni che non voglio vaccinarsi ed è un problema è un problema perché la categoria diciamo dei Novak nella nostra regione a uno zoccolo duro perché poi si riflette nei notavo se voi andate a vedere il Notaro rinnovare OCSE c'è sempre un no di una di uno zoccolo di persone che io credo siano contrarie alla scienza perché qua in questo caso il vaccino sei corretto che il vaccino sia non obbligatorio cioè facoltativo delle fasce della della società nelle nelle normali fasce della società
E altrettanto corretto che per chi sottoscrive un contratto sanitario cioè fa il medico nelle strutture sanitarie della nostra regione dell'istituzione dello Stato il vaccino debba e possa essere obbligatorio
Per cui questo è un passaggio su cui in conferenza regioni abbiamo dibattuto più volte
Non dobbiamo andare in ordine sparso Regione per Regione non ci sono regioni che devono accelerare altre fermare però rimane un principio
Che io da papà voglio essere sicuro che mio figlio quando viene curato da un medico che per Forzatti si avvicina lo manipola lo cura lo assiste sia un medico vaccinato
Oppure un anziano soprattutto l'anziano mi fa
Paura pensare al fatto che un nostro anziano possa essere merce messo in pericolo proprio da colui che dovrebbe salvarlo
Ecco perché è un argomento estremamente delicato io sono un persona che ama la libertà e quindi la libertà individuale credo che sia sacrosanta ma la Costituzione ci insegna che il primo valore della vita
E allora quando devi salvaguardare la vita forse un pizzico di libertà in meno è un vaccino in più ci può salvare
Ministro due cose intanto se d'accordo sull'obbligo di bacino per quanto riguarda gli operatori sanitari e poi le volevo chiedere faccia più però lo stato d'emergenza prego
Ma allora le parole del di Alberto Cirio le condivido nel senso che noi siamo come dire politicamente assolutamente Di Berardino
E quindi non siamo per per conculcare o limitare la libertà lo abbiamo visto anche durante questa pandemia quante volte invece siamo stati costretti quando quante volte lo stato dovuto prendere misure
Di riduzione della della libertà per combattere la pandemia quindi è chiaro che su questo punto
Io mi auguro che una campagna di informazione e di sensibilizzazione sia sufficiente però mi sento di auspicare e davvero l'utilizzo della vaccinazione nella maniera più ampia possibile soprattutto per i sanitari perché evidente chiesto non le persone che che ci devono curare che al tempo stesso sono le più esposte
E anche per la loro salute credo che la vaccinazione sia importante so che ci sono ancora
Sacche di popolazione che nutrono dubbi perplessità però io credo che la cosa migliore prima dell'obbligo che non è all'ordine del giorno oggi
La cosa importante sia sensibilizzare informare favorire l'impiego più ampio delle vaccinazioni perché dobbiamo ricordare che se stiamo uscendo dalla pandemia se e il numero dei contagi si sta abbassando questo lo dobbiamo al fatto
Che la scienza in un anno è riuscita a produrre più di un vaccino e attraverso le vaccinazioni stiamo mettendo in sicurezza la salute nostra e quella dei nostri cari
E quindi credo che sia importante ribadire la fiducia nella scienza e nei vaccini e quindi e noi siamo impegnati in questa campagna di vaccinazioni che sta andando bene
E mi auguro che ci sia attraverso la persuasione prima che l'obbligo sul quale non ci siamo mai espressi non voglio farlo questa sera
Ci sia la possibilità di addivenire ad una vaccinazione di massa io credo che io sono fiduciosa perché vedo che comunque stiamo vincendo molte resistenze e abbiamo ormai un ritmo di vaccino dice nelle allo Ior convincersi
Il mago con lei ancora necessario prorogare lo stato di emergenza dovrebbe cessare per il trentuno di luglio l'Italia però adesso è al novantanove per cento dei guardi su questo il governo si si pronuncerà nelle prossime settimane c'è una valutazione in corso
C'è un atteggiamento che contempera due esigenze da un lato quello di una estrema prudenza legata alla alla presenza di questa variante Delta che comunque stiamo monitorando con grande attenzione perché e vediamo che ha portato a delle decisioni
Anche per esempio in Gran Bretagna di prorogare lo stato di emergenza di comunque rinviare alcune riaperture quindi a come dire rallentato
Le scelte di libertà e quindi da un lato c'è questa attenzione questo principio di precauzione dall'altro c'è una consapevolezza da parte di tutto il governo per cui nessuno vuole abusare dello stato di emergenza o prorogarlo oltre misura
Si monitorano i dati ci si confronta con gli organismi regolatori con il CTS si prenderà a a Brive una decisione
Presidente
Il motivo per cui sono partito parlando dice ovviamente della della questione sanitaria innanzitutto perché probabilmente la cosa più importante che che stiamo vivendo in questo periodo ed è quella che probabilmente ci aiuterà maggiormente ha poi a riprendere a far riprendono sta economia ma anche perché è uno dei motivi principali di conflitto tra virgolette tra le regioni il governo e qui abbiamo il ministro che si deve occupare di diciamo gestire questo conflitto
Non è una questione che vi riguardano assessore sicuramente una prigione tra il Piemonte che che ha creato di questi problemi ma
Come state vivendo questo rapporto Stato regioni soprattutto sulla sanità e che i limiti abbiamo potuto notare dalla gestione che c'è stata di questo rapporto
Ma guardi innanzitutto e normale che nei momenti di emergenza lo Stato si faccia più sentire che quindi un po'a fisarmonica si riducano il potere delle Regioni per aumentare quelle dello Stato è perfettamente normale perfettamente corretto
Altresì è corretto però che il confronto non venga mai meno noi col Governo Conte avevamo problemi pratici concreti di essere convocati alle ore diciannove con la Conferenza dei Presidenti più nella presidente Conte
E alle ventuno Ra conferenza stampa in diretta televisiva Giacomo casa dal premier che annunciava il decreto che quando noi iniziamo la riunione tu leggeri già nell'agenzia di informazione
Allora questa era quello che accadeva ed è una stazione davvero che creava le conflittualità poi noi come Piemonte abbiamo recitato un ruolo anche un po'diverso ma diciamo sabaudi per cui per me lo Stato è lo Stato la scienza e la scienza se riguarda anche per quanto concerne tranne quella fascia di zoccolo
Dino pax noi abbiamo persone che si affidano alla scienza
Quando chi di loro che vaccino che hanno fatto
Molti ti dicono quello che mi ha detto il medico mentre oggi molti si vogliono sostituire alla scienza sostituire a tutto quanto è un po'anche il figlio di quella superficialità che io credo ci sia un po'nel nostro Paese però la situazione è notevolmente cambiata oggi è cambiata perché col Governo
Abbiamo un'interlocuzione diretta preventiva ne vediamo i decreti con giorni di anticipo abbiamo la possibilità di analizzare abbiamo possibilità di affrontarli
Non è detto che poi tutte le nostre istanze vengano accolte perché questo non sarebbe neanche possibile però c'è la possibilità di questo confronto effettivo
Che c'è anche con la struttura commissariale struttura commissariale di figliuolo è un qualcosa che funziona non solo perché figliuolo alpino e quindi ha messo nella sua componente mi viene dato rivelatore un piemontese di adozione
Ma perché abbiamo una certezza di programmazione una determinazione di programmazione un ordine che fa venire un po'meno la mia libertà di governatore ma non mi interessa quando poi le dosi arrivano e quando arrivano puntualmente
Questo è il quadro di oggi per cui io credo che sia assolutamente normale che col venir meno dell'emergenza ritornerà accrescere l'autonomia
Ma io ci abbia parlato col ministro Gelmini di autonomia perché il Piemonte così come il Veneto l'Emilia Romagna ha chiesto di poter raggiungere l'intesa per essere maggiormente autonomo
Ma l'autonomia non deve far Merril nemmeno mai intelligenza su tutto il consenso il buon senso di capire che quando si è in guerra ci vuole uno che comanda eccolo comanda il nostro Paese quello che comanda il nostro Stato
E noi in questa direzione abbiamo cercato di muoverci in questa direzione ci muoveremo ancora questo per quanto riguarda naturalmente le istituzioni del nostro Paese
Se problemi abbiamo gli abbiamo sicuramente con la comunità scientifica perché questo è un problema che noi abbiamo perché noi abbiamo il CTS abbiamo l'Istituto superiore di sanità abbiamo il ministero della Salute abbiamo Rai fa allora capite che quando parliamo del PRA dei vaccini voi pensate che quando a sprazzi e ne Camargue soci fu consegnato
Ci fu consegnato dicendoti
Dovete farlo a chi ha meno di cinquantacinque anni e possibilmente donna
Oggi ci dicono a guai a farlo a chi ha meno di sessant'anni e per le donne non è propriamente indicato ecco quando la comunità scientifica non è univoca abbiamo cui questi problemi perché poi in trincea ci sono le regioni i numeri è vero quello che dice il ministro se il sistema di vaccinazioni Italia sta funzionando e perché funziona bene da Roma ma funziona bene dei territori
Ministro
Ovviamente guardando più al passato che diciamo a
Al passato non dico remoto noi diciamo non così prossimo
Non penso il rimpallo di responsabilità che abbiamo visto in questi mesi tra regioni è stato aumentato la confusione che già stavamo ma guardi io credo che
L'ho detto anche prima in conferenza stampa Torino certo spesso le regioni sono state accusate di essere andata in ordine sparso di Est ma io credo che tutto questo sia stato legato ad un fatto cioè il Governo precedente con riferimento alle vaccinazioni
All'inizio anche con delle giustificazioni nel senso che nessuno conosceva questo virus quindi ci sono stati mesi drammatici sono lombarda ho vissuto fatto tra Brescia e Milano un po'tutte le ondate e quindi come dire è stata una cosa uno Tsunami per cui un in grado di impreparazione delle di criticità iniziali un'assenza di coordinamento
Inter una prima parte della pandemia è stata anche giustificata dalla violenza del virus
Però al tempo stesso non si può scaricare sugli enti locali o sulle regioni una mancanza di coordinamento che era imputabile secondo me in primo luogo allo Stato
Non a caso c'è stata poi il il pronunciamento della Corte Costituzionale sulla Valle d'Aosta che aria bit ribadito un principio
Sacrosanto cioè che la lotta alla pandemia è innanzitutto un compito dello Stato
E allora quando lo Stato fa lo Stato quando lo Stato torna ad intervenire io a decidere dando delle indicazioni chiare e poi le Regioni sono nelle condizioni di poter attuare
Quegli indirizzi in una prima fase gli indirizzi sono stati contraddittori è abbastanza superficiali questo ha determinato delle criticità aggiuntive
Quando poi con in generale frivolo si è scelto una strada per esempio si sono definite le categorie prioritarie da vaccinare
Con velocità diverse per carità però le Regioni si sono adeguate immediatamente e quindi credo che quello che ci cita in come insegnamento la pandemia che ci consegna è la necessità che lo Stato faccia lo Stato e si assuma la responsabilità di decidere dentro un principio di leale collaborazione che la Costituzione prevede e che devo dire con senso di responsabilità è stato messo in campo
E quindi noi abbiamo un sistema che in piena emergenza non potevamo cambiare dovevamo qua a costituzioni invariata provare a vaccinare accorrere e ad affrontare l'emergenza
Mi pare che con ripeto non voglio sminuire i problemi però nella sostanza ci stiamo riuscendo in questo è un merito sicuramente delle regioni del sistema sanitario nazionale che si articola però per regioni
è un merito dei vaccini attori di quella platea enorme di vaccinato ori che sta lavorando incessantemente da moltissimi mesi è un merito della protezione civile
Di dei tanti volontari è un gioco di squadra ed è giusto l'applauso nei confronti di queste persone che a volte hanno anche dato la vita e che si sono sacrificate enormemente qui non lo dobbiamo dimenticare
Vero rimango con lei
Noi siamo qua a parlare di industria e tra le industrie e anche fra le industrie di questo territorio c'è anche il turismo perché Castello luogo di turismo non lo scordiamo il cielo
Chi non è vaccinato per muoversi dovrà fare i tamponi possibile renderli gratuiti anche magari solo per i turisti
Ma guardi noi abbiamo lavorato all'interno del decreto sostegno per dare quanto meno delle agevolazioni soprattutto per le riaperture nel senso che ci sono attività che intanto sono stati chiusi per molto tempo e quindi avevano bisogno di un supporto economico
Poi nel momento in cui hanno riaperto spesso l'utilizzo del tampone diventa un modo per garantire la sicurezza della salute ma anche per poter lavorare quindi all'interno del decreto sostegni è previsto un'agevolazione un supporto per soprattutto per quelle attività che hanno bisogno dei tamponi per funzionare
Questo provvedimento è in discussione in Parlamento e quindi io so che per esempio il mio partito Forza Italia ha presentato degli emendamenti per rafforzare l'utilizzo dei tamponi che rappresentano però un costo e sicuramente il green passa de che dal primo luglio quello europeo sarà in vigore ma dal ventisei aprile è in vigore quello italiano almeno nello spostamento tra le Regioni chi erano rosse arancione credo che sia un sicuramente agevolerà moltissimo il turismo perché consente a chi è vaccinato anche con una sola dose a chi ha un tampone nelle nelle quarantotto ore precedenti o a chi ha idee anticorpi perché ha contratto il virus
Di potere accedere a tutta una serie di attività quindi è vero che il turismo è stato profondamente colpito dalla pandemia ma vedo anche che c'è voglia d'Italia io
Sono gardesane devo vedo che sul lago di Garda e tedesche nonostante gli appelli della Merkel comincia a vederli perché giustamente la Merkel chiedeva di rimanere in Germania esattamente come facciamo noi ma vedo che insomma la voglia d'Italia prevale quindi sono fiducioso sul sul futuro anche sulla stagione
E vale anche per il Piemonte evidentemente dove voglio ricordarlo sul tema della montagna
Abbiamo stanziato a livello nazionale e devo dire che Cirio è stato come dire una specie di Stu il Kernel chiedere soldi il testo così sulla Regione
Però alla fine lo abbiamo accontentato perché sono sono state date davvero tante risorse settecento milioni per il comparto della montagna a livello nazionale ma in buona parte queste risorse andranno al Piemonte
Allora c'abbiamo la chiusura
Complimenti al presidente Carta proposto oltre allora
C'abbiamo la chiusura però le volevo fare due domande una sul turismo in verità
Più che sul turismo in Piemonte sul turismo ligure ligure verso che molti più Montesi vanno in Liguria perché se purtroppo qual mare mancanza uguale una pronuncia neon o ovvia nette della Liguria oppure
Ma abbia fatto un accordo con l'esatto per queste migliaia di piemontesi estroverso che ti passa per la vacca alle vacanze rigore sarà possibile fare il vaccino nei luoghi di vacanza
Sarà possibile siamo operativi da luglio varrà per luglio agosto dei fermati almeno quattordici giorni e un accordo bilaterale tra l'altro l'unico accordo che c'è in Italia oggi io Giovanni Toti lo abbiamo fatto un mese fa
Poi l'abbiamo sottoposto alla approvazione del governo e la protezione c'è stata
E molto più oneroso per i liguri e quindi conoscendo agricoli devo stare attenta ai fatti sui conguagli ho detto a Totti che vedrò a che tipologia di conguaglio ci danno
Di vaccino perché lei pensi sono cinquanta mila i liguri che fanno le state in Piemonte sono duecentocinquanta mila i piemontesi che fa non è stato in Liguria per cui questo il passaggio però secondo ma era doveroso
Era doveroso era obbligatorio il sistema pubblico deve dimostrare l'efficienza che i privati ci dimostrano tutti i giorni altro giorno mio figlio comprava un libro on line
E questo sito gli diceva di metro devo dove te lo devo consegnare perché se Segni vacanza dimmi dove sei te lo faccio consegnare in vacanza allora se questo può funzionare su un paio di scarpe che può funzionare su un libro non capisco perché non debba funzionare sul vaccino
E perché si è sempre il pubblico a non essere in grado di adeguarsi e quelli che sono invece gli standard normali normali perché le piattaforme del pubblico si bloccano sempre quelle di Amazon non si bloccano male
è una delle così io mi chiedo sempre ma mi mi chiedo con mea culpa profondo da istituzione pubblica
Allora in quest'ottica noi abbiamo detto se stai quattordici giorni e giusto che tu durante quei quattro giorni possa fare la seconda dose del vaccino nella regione in cui ti trovi con la Liguria l'abbiamo fatto con la Valle d'Aosta
Abbiamo iniziato un un abboccamento e anche con la Lombardia perché sono le Regioni evidentemente che fanno parte del nostro quadrante europeo di nord-ovest
Grazie grazie presidente grazie ministro temo che nostro tempo sia finito me lo faccio confermare
Penso proprio di sì grazie a voi
Grazie grazie grazie Governatore
Grazie signor ministro grazie grazie Andrea grazie di aver condotto queste bellissime interviste
Grazie
E ora abbiamo un ospite molto particolare mi toccherà passare qualcuno dei minuti più storici della mia vita perché andrò a intervistare un grandissimo giornalista un grandissimo conduttore è un personaggio pubblico che tutti conosciamo perché hanno condotto alcuni dei talkshow
Più famosi più popolari di taglia e quindi chiamo sul palco Massimo Giletti
Mano mano Puglia benvenuto
Allora lei donna poltrona un ruolo Jallal io mi metto su quell'azzurro sarebbe colorava volo Roma antica il giallo sta malissimo alle bionde mo'
Fluff Mexes forse anche vero e messa male se uno dei momenti più importanti della sua vita
Lo devo racconta si posava è gemellata venti di prendere nota abbraccia il marito anche presente fidanzato fin dalla finanza aveva immaginato il fidanzato come
Stiamo scherzando bene noi l'abbiamo invitata perché sono oltre al piacere di averla qua nella sua veste di di conduttore televisivo di personaggio molto popolare Massimo Giletti ha una storia che per noi particolarmente interessante perché appartiene a ad una famiglia di imprenditori
Importanti del Biellese credo che mantenga tuttora una carica in azienda anziano sono uscito nel stamattina valore scende quindi da questo andato dal Cairo fatto cinque ore con lui quindi se un po'provato nella credo
E quindi questo binomio tra imprenditoria mondo dell'informazione Lello incarna personalmente ci racconta qualcosa della della sua storia problema
La nostra famiglia ha fatto ha creato col mio bisnonno un'azienda nel mille ottocentottantaquattro quindi parliamo
Veramente dire geologiche è un'azienda che ha trovato un passaporto l'altra sera che son tornato a casa di andato rivedermi in poi i documenti c'è il passaporto il mio bisnonno che nel mille ottocentonovanta era in Cina
Video che il timbro riuscita cioè circa sei sette mesi andare tornare son neanche che strade facessero poi l'ho trovato un altro c'è il timbro sull'Austrasia e e quella quindi da bambino io so sempre cresciuto con l'idea di entrare in quella fabbrica una parte di me stesso poi la storia mi ha portato ad altre decisioni però nel mio DNA c'è io da ragazzino entravo insomma mio mio padre devo dire
Ha sempre spinto perché noi da ragazzini andassimo a lavorare in fabbrica quantomeno per capire
Che lavorare
Quindi lei allevamento Alioto ammirazione se si sono esse Celan Dini in giro non bisogna dirlo però gli otto anni abitavo i bulloni in officina c'era mio capo officina che sia mai accesso
Che mi insegnava mi ricordo che era un po'imbarazzato inizia signorino e io faccio molti disastri perché io ora giù e poi mi stufa o perché immaginate di fare avvitare i bulloni lo trova una roba
Però da quella tipo di attività imparare intanto rispettare chi ti dava ordini e comunque a entrano in un mondo completamente diverso allora i due tre ore a mattina tra le otto entravo e uscivo poi prima di mezzogiorno sicuramente
Quindi lei pensa che ci sia un qualcosa del DNA che si trasmette del nelle famiglie imprenditoriali di padre in figlio una sorta di imprimono so è sempre complicato io nella storia ci sono grandi nomi che poi purtroppo non hanno avuto figli all'altezza
E viceversa
La storia così ognuno di noi siamo persone cieche però penso che sentirlo sia sempre con cose interessanti io lo sentivo io ancora oggi tutte le volte che torno nella mia valle o un'emozione diversa rispetto anzi ad andare in un altro posto cioè quel quel posto è casa mia
Ce l'ho dentro io sento ancora
Quando sono anche lontano il profumo della fabbrica che è un odore particolare Lissone balle di cotone no eccetera
Ce l'ho dentro lo respiro quindi era sono emozione io sono un po'romantico ancora una visione romantica del mondo però credo che sia importante oggi solo chi ha passione poi riuscire a mandare avanti un'azienda nel nostro Paese perché veramente disastroso cioè tentare di combattere contro mille problemi che ci sono c'erano i politici qui io vorrei capire ancora oggi come si fa a avere delle strade come quelle
Nostra
Nostro in particolare no Aero chiedo cenni si dice cosa si può fare ma anche questo incide sul costo del lavoro se mi nostri camion devono stare quattro cinque ore intorno a barriere di Milano ogni giorno su quattro ore che perdono tutti i santi giorni
Queste sono le cose
Nel Biellese qui ho visto che avete autostrade sempre ferma qua però l'avete un pezzo e noi non abbiamo da Biella andar giù non c'è niente
E sono tempi cioè sintetizzando c'è qualcuno che aveva fatto la sua parte
E poi soprattutto io sono molto preoccupato perché i vertici ci sono delle eccezioni fantastiche per fortuna non si può mai generalizzare ma oggi si tratta di spendere quello che arriverà in Italia
E la competenza aspetterà i sindaci la gestione del PM RR spetta ai sindaci dove stanno le competenze di chi gestisce io son molto preoccupato di questo che anche arriva Draghi Draghi poi c'è tutto un sistema di personalità o mandare avanti tutto
E se questo il punto debolissimo possono arrivare i soldi si spenderanno se non riusciamo a spendere se la prima metà di quello che spendiamo normalmente rimaniamo i soldi in Europa è storia
Quindi chi fa aziende ha bisogno di un sostegno lascia stare il costo del lavoro tutte queste robe qui
Non so anche l'energia elettrica ha un peso pasta esco pazzesco proprio le centrali nucleari qui alla due chilometri dal conte nostre frontiere questi Colfosco son cose concrete sulle quali bisogna ragionare
Quindi lei non tornerebbe o non inizierebbe a un lavoro di impresa non lo so stamattina rientrato come fratelli doveva investire ancora milioni di euro per il movimento macchinari
è un passo che bisogna fare perché se non che aggiorni ecco
Io quando sono entrato c'erano mi ricordo
Quando lavora perché ho lavorato aziende mio padre due anni sono laureato questo andato lavora anche lì
Un giorno arrivarono i turchi e ci prese rotti sto parlando del insomma sarà stato mi anni Ottanta fine anni ottanta ci presero vendevo noi abbiamo preso dei macchinari moderni perché era l'unico sistema per stare vivi
E avevamo per ogni ringhiera a lungo cento metri c'era un operaio che guardava due fronti uno a destra e una sinistra
Quando arrivarono i turchi o per curiosità e gli chiesi a questo ragazzo turgori ma voi quanti operai mettete gestire
I due fronti
Venti
Egli si capiva che non c'era speranza no
Cioè fino a un certo punto poté arrivare pure Ariano delocalizzazione tutto il resto però già questo è un segnale che i tempi sarebbero stati implicati oggi lo sono ancora di più secondo me
Per cui bisogna avere davvero passione crederci aveva subito soprattutto essere sani come bilanci tentare di essere sani di non fare spese folli
Va da sé settore il settore tessile particolarmente vessato nella concorrenza io noi comunque abbiamo quest'anno facciamo il venti per cento in più rispetto a due anni fa che nel traino la verve disastro
Però rispetto a due anni fa venti per cento in più quindi dei segnali ci sono probabilmente perché siamo stati fermi anche un anno quasi non bisogna non aver fiducia e ma voli e vorrei vedere le cose concrete
Molto concrete perché quando si parla di lavoro solo l'impresa produce crea lavoro non è certo il reddito di cittadinanza
Questa è è musica per le nostre orecchie
Vorrei sapere da lei il frequentando un Paese che dove lo Stato sindacalismo che per sta sempre in fondo di più
L'autostrada e l'abbiamo venduto a un prezzo che paghiamo un altro appese Simona fare il pessimo con carica hanno di ecco io non so chi fa questi debiti parlo di Alitalia di IVA tutto questo che sta succedendo rivali del due mila dodici in mano Allo stato tra virgolette
Eppure ancora l'altra sera sentivo dire che Arcuri non c'entra niente su un problema di livelli oppure c'entra molto
Chi ha fatto i contrasti chi ha firmato i contratti con ArcelorMittal mia nonna nei filmati Luís quindi è che si possa nascondere
Il famoso parco distratto distruttivo minerario con non coperto con le che veramente un problema grosso
A quell'ora
Klaus han fatto già quando era stato quando era statale quadra pubblica cioè questi sono i dati su quali poi si può discutere però se non si fa nulla se si produce acciaio adesso di fulmini a dire che la cioè non è più importante per il nostro sistema ma come
Vogliamo dipende sempre dagli altri continuiamo a ragionare in questo modo un Paese che come il nostro deve comunque aveva un'azienda di acciaio non può non averla
E quindi bisogna avere delle strategie sa con il problema che nel nostro paese non si programma non si riesce a fare un minimo di programmazione si vive giorno per giorno e oggi però purtroppo non è più accettabile questo
Quindi quando si dice sono arrivati duecentonove miliardi benissimo vogliamo vede quanto se li spenderanno come li spenderanno siamo in grado di fare le riforme di giustizia fisco e tutto il resto io ho dei grossi dubbi
Non siamo mai riusciti in questo Paese mi sembra ecco io vedo una davanti a lei una bottiglia
Ecco questo Paese mi sembra proprio una bottiglia così cioè bellissimo fantastico però arrivano in due alla fine c'è il tappo
Ma lei ha mai preso l'aereo poi sarà preso una volta Fiumicino entrare nella capitale italiana
Per andare a seri Confindustria all'Eur
Quello il tappo del nostro paese c'è un ponte che sta lì non riusciamo allargarlo e si creano ore e ore di coda ma non è accettabile
E l'immagine che diamo del nostro Paese è un imbuto è un bellissimo paese nostro però poi alla fine finisce così riusciremo a fare aprire questa bottiglia io ho dei seri dubbi le ripeto perché poi paese fatto da uomini da persone e troppo gli anni che la competenza viene emessa da altre parti
Soprattutto nel settore pubblico
Ci sono aziende settore pubblico e se fosse in mani private avrebbero a guerre finanza dopo due minuti quando io vedo con testo e faccia in chiese sulle ASL ASP calabresi Pai concepibile che lasso di Reggio Calabria abbia un miliardo di buco
E concepibile grassa di Caserta di Cosenza abbia un altro miliardo e mezzo di buco stiam parlando di cifre pazzesche
Io non so se nella mia azienda fossero così berbera guai finanza dopo due minuti
Queste cose sono all'ordine del giorno sulle denunce ma non cambia nulla
Questo il vero problema abbiamo dei territori che sono fuori dalle regole
E purtroppo per la criminalità
Gestisce anche zone della Lombardia della Valle d'Aosta ho sentito cita prima accorrono ad Aosta
Criminalità molto pesante
Quindi ho dei seri dubbi però siamo qua investiremo lo stesso
Ma in questo senso Confindustria e interlocutore del governo per quanto riguarda
E suggerire politiche economiche abbiamo in tutti insomma le nostre assemblee pubbliche i nostri presidenti nazionali e hanno portato varie vari suggerimenti hanno scritto animali poi ai tavoli ancora oggi
Io lo chiamo che succede ai tavoli chi si siede ai tavoli per concertare oggi non si può non stare al tavolo con una volta si può discutere Masella l'unica strada purtroppo e la concertazione la devono fare quelli che poi stanno in aziende
Chi la deve fare
Chi fa il teorico però passiamo un po'alle alle responsabilità del mondo dell'informazione perché il sistema privato sicuramente ai canali attraverso i quali arrivare sui tavoli dove si prendono le decisioni questo canale canale associativo
I famosi corpi intermedi
Ma penso che molte responsabilità ce l'abbia il mondo dei media il mondo dell'informazione cosa cosa ne pensa ma intanto il mondo in media in mano due tre editori per cui la democrazia anche questa qualcosa di molto particolare mai
Io appartengo a un editore che
Vi ripeto oggi avuto un lungo confronto
Per trattare pensare il futuro ma
Non ce lo dice risulta no pazienza no no dico però no no dico però che l'unica cosa che ormai in questi quattro anni che ho vissuto era assente
La mia mancata mai la libertà
Ecco quindi è importante a vere privo editori però lo sa bene che poi i giornali scrivono vanno in certe direzioni a Simone dovevo andare è difficilissimo trovare mentalmente uno persone straordinarie che scriva persona impropri c'è sempre una qualcosa dietro è un bene anche perché poi tu compri tre o quattro giornali io presento l'unico giornale che compro mi spiace per Kaitech la stampa nel senso che essendo torinese sono ancora lega
Se qualità capace diretto fate attenzione dietro appreso no quello per storicamente e quello che vado sempre a comprarmi la all'edicola nonno
Però è un problema
Sono pochi editori
Sì sono giornalisti straordinaria persegue Giannini io leggo spesso perché mi aiuta ad aprire la testa non perché qua poi magari non ho le stesse idee sue ma insomma è molto importante e trovo che sia uno che comunque ha sempre scritto in un certo modo sempre una persona da da leggere
Però vedo che lei dice è colpa nostra
No responsabilità responsabilità si però di tutti un po'di tutti non credo che poi dei giornali ostacola la la quando si è in guerra per esempio prima parate la pandemia
Prima vittima della guerra e la libertà e la verità che porta alla libertà
Difficile avere una verità in guerra perde mia è stata una specie io sono sempre stato contrario utilizzare questi elementi psicologicamente negativi guerra in Bosnia fu ricoprirsi dice compri fuoco Montalto
Però anche nella nostra pandemia la verità
Non è stata poi no sempre raccontata
Ci hanno detto che tutto ciò si incontra di tutto e soprattutto
Amiamo ministri che sfuggono alle domande
Quindi complicato noi abbiamo grandi responsabilità facciamo parte di questo sistema non possiamo fare tutti bene
Però
Non è che pretende da me un mea culpa facciamo parte di un sistema che ne abbiamo anche noi le nostre colpe sicuramente
Però qui chi è mancante
Secondo me e la classe politica
E soprattutto la classe di dirigenti
Questo è un punto sul quale non ci ritorna la classe dirigente del Paese
Io son contento Draghi e visto il silenzio ha messo subito persone di un certo tipo nei senza stare a parlare no io sono andato a fare un giro
Ma cassa depositi e prestiti c'erano ragazzi venti ragazzi scusate minigonna i soli mestoli giorno son dovuto andare per fare una certa cosa
Ma scusate ma c'abbiamo bisogno dei ragazzi minigonne delle hostess dei camerieri in livrea che ti accolgono
Ma è un momento così complicato in un posto così delicato sono queste piccole cose che fanno la differenza
Adesso arrivano uomini nuovi speriamo che vengano messi l'ho già visto delle scelte
Ai servizi è stata messa una donna di grandissimo livello di grande qualità bene propone ripeto la macchina
E complicata
A questo proposito una una preoccupazione che Confindustria anche gli imprenditori hanno e proprio questa campagna di delegittimazione delle istituzioni parlando di istituzioni e non comprendendo solo quelle statali non necessariamente quelle statali né a tutti tutto ciò che e istituito in qualche modo lascia anche colpa nostra no l'antipolitica che qualche giornale ha cavalcato ma io l'ho io sono stato accusato di aver garantito lavorava negli USA rimangono accusata sia stato antipolitica ma io lo rifarei assessore
Se il secondo lei fare la la tacchi al all'Assemblea regionale siciliana che costa più di Buckingham Palace
è una è un problema farlo o no io penso che fare la battaglia contro i vitalizi di cui sono stato peccato ha pagato un prezzo molto caro e anche Giannini è stato cacciato dalla RAI per altri versi per altri motivi io la mia battaglia l'ho sempre fatto mi sono sempre assunto responsabilità ma lo rifarei ancora qualcosa abbiamo tenuto oggi vitalizi non superi stessi non saranno più gli stessi
Essere Malesani troviamo purtroppo ha ragione lei perché poi col senno di poi dico forse ha lanciato anche un movimento cinque Stelle la la la rivalsa contro il sistema ma il sistema è crollato la casta come venne definita due miei colleghi la casta crollata perché non ha capito lei
Che non doveva più
Fare quello che stava facendo che aveva fatto
Sono stati dati ampi segnali ma non sono stati mai recepiti
La casta se non fosse stata casta non avrebbe portato l'ascesa del Movimento cinque Stelle
Non si può accusare giornalismo poi di avere attaccato un certo tipo di istituzioni io credo che la politica sia l'unica strada per se no non c'è altra sano non sarei qua a parlare la politica vera
E io come riferimento De Gasperi non con tutto rispetto altri quella l'alta politica Berlinguer Almirante ripeto Berlinguer Almirante
Permea anche sentirmi parlare ma lei ha mai fatto ascoltato come parlano oggi
Questo anche un problema no
La qualità non è che ti ha ti arriva
Così solo perché sei stato eletto poi non ha cioè veramente degli abissi ogni tanto qualcuno
Che Meriva della vecchia Repubblica anche un Cirino Pomicino che ha fatto danni cioè scontri a olio contestato mille cose che ha fatto disastri il debito pubblico così nessuno e colpa di quel sistema certo nonni che arrivato adesso
Però senta parlare comunque c'è un ragionamento c'è una storici e culturali paradossale che l'antipolitica porti la nostalgia della Prima Repubblica
No portolano strategia della qualità
Dei personaggi che poi sono stati deleteri per certi versi sicuramente però il livello di qualità è innegabile era molto più alto
Io non amavo certo Andreotti
Io quando lavoro a Mixer venni mandato al su tutta la storia delle stragi e quant'altro quindi però riconosce Andreotti
Qualcosa di totalmente diverso dai leader di oggi per esempio
è un impoverimento probabilmente generale di tutta la nostra società che torna e che forse le persone di un certo tipo fanno più politica
Questo anche un altro nostro a cioè non si candidano più vediamo che si fa addirittura difficoltà a trovare dei sindaci dai capitale dovuto chiedere tutti cioè non porrà fine han fatto un compito
Per queste assenze anche sistema giudiziario qualche responsabilità sì ma uno se fa sindaco oggi dovuto giorni all'avviso di garanzia esatto
Qualsiasi cosa faccia al rischio di un avviso di garanzia un sindaco di Roma vede che non vado sull'anti casta un sindaco di Roma che si prende quattro mila euro lordi
C'è secondo me è una follia
Prendiamo a prendere colpo però Marino perché aveva pagato una cena con la carta di credito alla non c'è un equilibrio i io sarei per ridurre il numero di politici molto drasticamente però devono essere retribuite in modo serio
Bene io le faccio un'ultima domanda da pensatore libero e cioè se esautorano Solibello Sisini anche pensatore senti
Traccia una via d'uscita Maria di speranza un cammino che possiamo vedere anche il buono degli imprenditori che quello di cui oggi vi parliamo
La via d'uscita emettere guardi le sembra strano io sono un uomo che ha peccato il continuare a peccare molti per la vita
Se non si rimette la morale al centro
E la cosa più bella ho sentito da un bambino che andrà Mattarella era andato in una scuola e nata questo bambino ha chiesto cosa possiamo fare per migliorare il nostro Paese
Sul bambino sei nei giornalisti che siamo sempre di aspettare le domande intelligenti contattano quel bambino cosa dobbiamo fare novit
Ognuno dovrebbe fare il suo
Fare il suo in modo serio corretto e onesto
Quindi
è un costo molto faticoso perché ormai c'è un imbarbarimento mi sembra tutto sotto tale però se lei mi chiede qual è la l'uscita solo queste alcun ritorno alla questione morale
La questione morale non non si è mai superata purtroppo c'è dentro tutto la questione morale la base di per migliorare il Paese non vai da nessuna parte se non hai una morale Vera
E se non la tiene come punto di riferimento
E gli imprenditori
Che cosa possono quale contributo in questo senso possono dare imprenditori sì
Per il testimone sono nessun buono sono insomma parte fondamentale del nostro Paese
E da lì un'ora divisione la morale
Eh ma dobbiamo essere scema
Lei giri imponendo delle adesso mette in difficoltà non è che imprenditore i io non lo facciamo siamo aziende quindi so cosa vuol dire
Però davvero l'imprenditore deve mettere da parte questa esasperazione per esempio del profitto che è uno dei problemi del capitalismo estremo
Fare meno finanza nei più investimento concreto le proprie aziende questa dovrebbe essere la strada
Capisco che è difficile in questo la politica non ci aiuta
Però credo che questo dovrebbe essere il Gesta investire le nostre aziende e mio padre non ha mai delocalizzato potevamo farlo lui ha sempre sostenuto i Wiener dare lavoro mentali noi abbiamo una aziende cinquanta operai quindi però questo è comunque è un segnale quando stamattina ho firmato questo aumento di Investimenti eccetera l'ho fatto pensando quello che mi aveva detto lui
Cioè questa Zenden stare perché
Restare in questa valle
Bisogna lottare per tenere le aziende in piedi e noi dobbiamo fare la nostra parte guadagneremo zero
Però terremo in piedi un nome
Terremo in piedi delle cinquanta famiglie ed è un è una cosa che credo sia un dovere morale per chi ha avuto tanto come abbiamo avuto noi comunque negli anni questo credo sia giusto fare
Verissimo grazie grazie a lei
Grazie grazie davvero
Grazie a Massimo Giletti è stata una conversazione
Veramente interessante concludiamo come da tradizione con
Il saluto le riflessioni conclusive del nostro presidente nazionale e chiedo al presidente Gola di raggiungermi
E chiedo alla regia di collegare Roma dove ci aspetta il preside credo Roma non son sicura dove c'è un ambiente buongiorno buonasera Presidente
O Mauro calci caro Presidente e caro Carlo
Grazie so che avresti voluto essere qui con noi ci siamo sentiti in settimana ma capisco e comprendo l'impegno della tu a agenda che sempre molto fitta quindi ti ringrazio davvero prego lamento e come ringrazio anche Alberto Murandy vicepresidente che oggi e qui con noi e due amici con cui non soltanto condivide un percorso di bellezza di fare impresa ma condividiamo insieme anche la passione per la nostra associazione e l'aiuto che possiamo dare
Verso Confindustria atte Carlo quindi avrei seguito la credo bellissima giornata piena di spunti di riflessioni che non solo si chiuderanno oggi ma continueranno in quella che anche la nostra fitta agenda di qui fino a fine dell'anno di alba e della capitale della cultura caro Carlo le due conclusioni a tutti noi grazie
Grazie a un altro saluto ministro Mariastella Gelmini le colleghe e i colleghi le autorità presenti gli ospiti
E come accennato il vicepresidente Alberto Marinelli oggi egli rappresenta non avendo avuto io possibilità di essere lì con voi
A causa di un imprevisto impegno istituzionale dedicata venuto a Roma
Come ha definito una direttore generale cui ho scoperto grandissima abilità moderatrice durante tutto la giornata oggi festeggiamo sia visto elezione
Duro
Probabilità
Fuori
Chiude sia il nostro territorio la Provincia Granda che ha trovato riconosci fido in alto al quale
Capitale della cultura d'impresa
Io credo che il nostro pensiero profondo cultura d'impresa ci fa dire che fare impresa equa cultura proprio in senso generale
Un pensiero fatto di un chissà tra pratica diretta esperienza dell'organizzazione del lavoro e lo sviluppo sociale popolare umane di chi ci lavora perché ricorrenti operiamo
Chi viaggia nel mondo nell'industria del mondo sacche le fabbriche italiane sono qualcosa di unico dove si crea un equilibrio speciale
Tu citavi all'inizio non lo sono segnato Adriano Olivetti la fabbrica non guarda solo all'indice dei profitti ma riequilibrio tra solidarietà sociale benessere materiale ecco
Io credo che alla base di di tutto quanto esteri stato ricordato oggi anche dei vari relatori prestigiosi relatori devo dire
Cioè l'idea di comunità che amica secondo me da seguire se vogliamo creare veramente progresso ed ecco il senso di comunità e lo sottolineo che ci ha portato a mettere a disposizione
Del paese le nostre fabbriche Quagliato vaccinali proprio per le comunità dei nostri territori uno slancio degli imprenditori italiani che mi rende orgoglioso e fiero di rappresentarli tratte terra
Per quel gesto che hanno fatto disse il soffitto di civil servant a disposizione del Paese
Imprenditori e lavoratori che hanno tenuto in piedi il Paese questo difficile
E tragico periodo di crisi economica e sanitaria credo che posso assicurare Massimo Giletti che gli imprenditori hanno investito investe no e continueranno a investire in questo Paese
Perché non c'è nessuno che possa dire che lo hanno quando noi noi tutti i giorni siamo ambasciatori del nostro Paese nel mondo e noi lo amiamo ci impegniamo lottiamo nonostante alcune volte questo Paese avrà il sentimento fortemente anche industriale che pensavamo formali almeno subito se non dimenticato purtroppo ci siamo ritrovati in momenti molto difficile del Paese le posso che stringersi a coorte ci siamo trovati ecco con una parte del Paese in modo fortemente contro di noi io credo che ora perché non c'è nessuno come l'imprenditore lo dico spesso Ray andiamo nel mondo siamo nel mondo atterriamo in aeroporti bellissimi poi rientriamo in Italia come diceva Massimo Giletti troviamo un ponte che ci blocca l'arrivo proviamo delle porte che non si aprono delle scale mobili che non funzionano ma nonostante questo quando si aprono quelle porte nel programma del Paese più bello del mondo e che vorremmo che ci amasse quanto noi lo amiamo
Un un patrimonio del Paese che ci consente anche oggi in un periodo di transizione impetuose riguardare con moderato ottimismo al c.t. un po'furono che a tutti noi stalla responsabilità di cogliere per questo da oltre un anno bastò sottolineando la necessità di un patto per l'Italia una strategica fascista pubblico-privata
Perché guardate oggi non è un periodo qualunque per tutti i giorni che verranno ma ciò che saremo in futuro dipenderà da quello che faremo fiacco perché come diceva Papa Giovanni Paolo secondo il futuro inizia oggi non domani
Io oggi ne siamo chiamati a progettare e realizzare il piano Next genere
Io
Quindi siamo tutti chiamati a lavorare per il Paese a diventare tutti e sottolineo tutti uomini fissato perché dobbiamo pensare e abbiamo la responsabilità delle prossime generazioni
E non come diceva sangue sociologici pensare alle prossime elezioni perché ritorno alla cultura d'impresa e concludo vista anche venerdì ed è un orario piuttosto avanzato
Noi imprenditori
Ma non viviamo per noi
Ma per le generazioni che verranno
Chi meglio di noi imprenditori lavora per i propri figli
Per i figli delle persone dei collaboratori segregato in azienda perché parafrasando Eleanor Roosevelt il futuro appartiene coloro che credo nella bellezza dei troppi soldi
E noi imprenditori viviamo nella cultura di realizzare i nostri soldi grazie
Grazie Carlo per le tue parole per le do parola anche nei miei confronti ma soprattutto per la guida che fa il massimo impegno e tu con la tua squadre di presidenze da neo rinnovo e vorrei anche l'applauso all'amico Alberto Murandy tricot noti oggi
Perché ci fai capire davvero la responsabilità e le gemme che oltre al concetto del profitto sono nel perimetro di chi fa impresa e noi questo lo cerchiamo e lo vogliamo portare avanti con forza
Purché ovviamente riconoscono la centralità dell'impresa come la riconosciamo
La centralità del lavoro all'interno e non sempre io vi ringrazio tutti direttore visto che ha avuto anche l'endorsement dalle al presidente perché se non altro qualche lavoro trova fai questi arcana al posto del intimando ai lettighieri grazie ringrazio anche tutti gli ospiti
Grazie grazie presidente Bonomi grazie al Presidente donna vediamo i lavori di questa Assemblea
Vi ringraziamo perse per essere stati con noi anche fino a ora tarda vi diamo l'appuntamento presso Miroglio Group in via Santa Barbara numero undici a partire da adesso grazie e applicati