Critica e militanti

Buongiorno la critica militanti c'è un tipo di libro doppiamente appassionante quello in cui un autore che conosciamo e che stimiamo
Non solo ci dà un saggio degno delle sue capacità e della sua finezza ma lo fa risalendo alla radice della sua formazione lasciandoci intravedere magari pudicamente quasi indirettamente come è diventato ciò che è se poi questo tuffo nel passato e motivato dal tentativo di chiarire un mistero intorno ai suoi maestri l'opera può diventare addirittura avvincente lo è ad esempio almeno a parere di chi parla l'ultimo libro dello storico Gianni Sofri l'anno mancante Arsenio Frugoni nel mille novecentoquarantaquattro quarantacinque edito dal Mulino
In poco più di cento pagine soffrì cerca di capire come un grande storico medievista Arsenio Frugoni padre della storica dell'arte medievale oggi molto nota chiara morto con il figlio
In un incidente d'auto nel mille novecentosettanta a soli cinquantasei anni abbia trascorso l'anno più drammatico della seconda guerra mondiale
Nel cuore della repubblica di Salò
Frugoni a quanto pare di quell'anno non parlava mai secondo alcune testimonianze difficilmente verificabile controverse fuorché
Partigiano ma sicuramente tra la primavera del quarantaquattro e l'inverno del quarantacinque macinando un sacco di chilometri in bicicletta dalla sua casa
Nelle campagne bergamasche il giovane storico andava a Gargnano e lavorava come interprete negli uffici raccolti intorno al Duce
E agli ufficiali tedeschi che lo controllavano fatto strano se si considera la sua lontananza dal fascismo ecco Sofri si è trovato di fronte a questo buco nella biografia di Frugoni quando trent'anni fa ha compilato la sua scheda per quel dizionario biografico degli italiani dell'Istituto dell'enciclopedia italiana
A cui troppo il suo maestro conosciuta alla normale negli anni Cinquanta lo aveva avviato a collaborare alla morte di Frugoni un ex ufficiale tedesco che era a Gargnano Loyos Cercola famiglia disse che i tedeschi che collaboravano con Frugoni sospettavano che non fosse fascista
E che Frugoni fuggì quando arriva un ex normalista con i capelli rossi che lo conosceva e la cui identificazione apre nell'appendice un giallo nel giallo Iossa scrive Sofri lascia immaginare che Frugoni facesse una specie di doppio gioco sia fornendo informazioni sia soprattutto salvando persone in pericolo di vita
Probabilmente Frugoni svolse cioè sottotraccia un compito delicato più che di spionaggio puro di mediazione sostenuto forse da quel mondo cattolico bresciano che era uno dei nodi della trama
Antifascista ed esistenziale lo storico probabilmente ottenne Grazia per antifascisti condannati a morte che forse non seppero di questo aiuto o lo negarono comunque nel dopoguerra
Certo è scrive Sofri che Frugoni si era sentito a lungo protetto e coperto da persone o gruppi che avevano probabilmente richiesto è garantito la sua attività
E ancora a guerra finita invece protezione copertura si trasformano in aggressione Alberto velate in accuse in buona o cattiva fede che provocano una reazione di frustrazione disgusto e alla fine
La decisione di Frugoni di non accettare un confronto certamente sgradevole un'autodifesa che avrebbe fatto di lui un caso era insomma il compito di Frugoni un compito ambiguo facilmente trenta invisibile ma per questo suggerisce l'autore tanto più onorevole perché non avrebbe avuto nemmeno il beneficio della retorica netta del dopoguerra
Se intorno all'anno mancante soffre dispone molte informazioni su tutta la vita
Del suo maestro e qualche aneddoto gustoso come quello con cui apre il libro vediamo il fascinoso professore che entra nella classe di Sofia e dei suoi compagni che si muove su e giù con un'andatura di coccolata poi si ferma Etienne che cosa sono i cardinali
Ma nessuno sa rispondere esattamente tutti si arrampicano sugli specchi danno risposte vaghe banali insomma non sanno che i cardinali sono i titolari delle chiese Cardini di Roma
Lo stile di Frugoni era già in quella domanda commenta Sofri che conteneva due lezioni di modesti innanzitutto e poi della necessità di conoscere bene i termini concetti che si usano e di non dare mai nulla per scontato Sofri ci pare abbia fatto buon uso della lezione
A giudicare dalla sua prosa misurata precisa verrebbe da dire anti narcisistica e anche dalla curiosità per realtà diverso e per l'artigianato di mestieri diversi
Dall'insegnamento alla all'editoria che lo apparenta al suo maestro a risentirci venerdì prossimo