Governare le migrazioni. La buona pratica dei corridoi umanitari

Buonasera
Eminenza era evidentissima al ministero signor Presidente alla Comunità di Sant'Egidio
Dottor Maso dottor Piro oggi nostro moderatore che ringraziamo
Eccellenza
Tra Marco Luzzago luogotenente di Gran Maestro dell'Ordine di Malta
Parlamentari colleghi cari amici e amiche venuti a Palazzo Borromeo
Palazzo Borromeo che forse avete visto è stato recentemente
Al pranzo state giunte delle opere d'arte e opere di design a questo questo palazzo meraviglioso che tutti tutti amiamo siamo qui oggi
E riflettere sul assieme sul tema dell'immigrazione del Corridori umanitari
Sono temi che come sapete abbiamo affrontato varie volte negli ultimi anni copriamo fatto per esempio ricordando la figura di Santa Giuseppina Bakhita
Bakhita vuol dire fortunata
Ribattezzata negli anni fine di fine Ottocento la santa Moretta una suora originaria
Del Sudan che venne riscattata i primi anni ottanta dell'Ottocento da un console onorario italiano adatte se ricordo bene
E poi
Portata anche la settimana prossima affronteremo un tema che è quello della nella terribile piaga del precariato legato comunque a doppio filo anche con con il tema di oggi lo faremo di nuovo al primo giugno e i primi di luglio perché conferiremo uno ora efficienza al direttore del Corpo Italiano di soccorso dell'ordine di Malta
Che come sapete assieme ai volontari del Cison che lavorano sulle navi della nostra Marina militare
Però cari amici siamo a poco più di una settimana
Dalla riunione del Consiglio europeo
Una riunione che sarà dedicata su richiesta proprio del nostro Paese al tema migratorio
è un tema come sappiamo di proporzioni tale tali che richiede un urgente cambio di passo nelle strategie dell'Unione perché non si può prendere il superamento di una situazione di stallo nei negoziati sul patto migratorio e del filo serve subito une come cani e morire distribuzione a livello europeo
Un accordo che permetta ai Paesi più esposti di far fronte alla pressione migratoria
Siamo ovviamente tutti i codici levavano affrontata innanzitutto le cause profonde che spingono a migrare lo dico anche da ex direttore alla cooperazione taglia lo sviluppo
Da ex rappresentante permanente alla FAO li fa dal Programma alimentare mi riferisco alle crisi ambientali sociali e politiche economiche che affliggono ad esempio il Sahel e l'aria del lago del della crociata in particolare
Siamo anche ben consci del fatto che il fenomeno migratorio coinvolge per il sessanta sessantacinque milioni di persone ogni anno numeri anche probabilmente destinati a salire
Viste le proiezioni demografiche tra l'altro di continenti come come l'Africa che fra poco più di vent'anni era probabilmente quasi un miliardo di persone in più
Ma per fortuna la pratica dei corridoi umanitari la buona pratica dei corridoi umanitari ha salvato negli ultimi anni molte vite ricevendo il plauso di Papa Francesco che già nell'Angelus del sei marzo del due mila sedici leggo testualmente
Come segno concreto di impegno per la pace e la vita vorrei citare l'iniziativa dei corridoi umanitari per i profughi avviata ultimamente in Italia
Questo progetto allora pilota che unisce la solidarietà e la sicurezza consente di aiutare persone che fuggono dalla guerra e dalla violenza
Mi rallegro anche perché questa iniziativa ecumenica essendo sostenuta dalla Comunità di Sant'Egidio dalla Federazione delle Chiese evangeliche italiane delle chiese valdesi si è metodista
L'intervento dei corridoi umanitari rientra come sapete nelle quattro azioni indicate nei confronti dei migranti da papa Francesco nel messaggio per la giornata mondiale del migrante e del rifugiato del due mila diciotto
Cioè accogliere proteggere promuovere e integrare in particolare come ribadito anche nel messaggio per la cinquantunesima giornata mondiale della pace accogliere richiama l'esigenza di ampliare le possibilità di ingresso legale e di bilanciare la preoccupazione per la sicurezza nazionale con la tutela dei diritti umani fondamentali
Grazie codesto la parola nostro moderatore che ringrazio nuovamente
Grazie alle ambasciatore
Grazie per la per l'ospitalità per aver organizzato questo incontro questa sera parleremo di migranti e rifugiati un tema che lo diceva l'ambasciatore cruciale
Nel dibattito politico ormai in tutte le democrazie occidentali cruciale nel dibattito e l'opinione pubblica un tema purtroppo troppo spesso trasformato in un tema in un terreno di scontro di polarizzazione di disinformazione
Stasera invece ne parleremo in maniera fattuale
Parlando di dati di fatto di strumenti di possibile di quello che è già possibile
I corridoi umanitari non sono ricordiamo una fattispecie teorica
Sono uno strumento che ha che esiste da diversi anni protocollo col ministero col governo è stato firmato nel quindici dicembre del due mila quindici i primi arrivi sono del due mila sedici quindi
Diciamo appalti al traguardo dei cinque anni
Corridori che hanno consentito a tre mila cinquecento persone di arrivare in Italia in Europa quindi hanno sottratto tre mila e cinquecento persone a condizioni di vita orribili
In diversi campi profughi ma soprattutto ha sottratto tre mila cinquecento persone a la marcia dei trafficanti di passer degli scafisti a seconda delle diverse rotte logistiche
Aggiungiamo anche che
Corridoio va be'è una parola che mi piace tanto l'avrò molto sintetica corridoio umanitario ma a volte semplifica troppo perché il corridoio non è solo un transito il Corridori a un punto di partenza è un punto di arrivo il punto di partenza il lavoro dei volontari sul campo nei campi
Per selezionare per incontrare le persone per fare in modo che i migranti da numeri tornino ad essere persone con le loro storie con le loro esigenze con i loro bisogni
E poi c'è l'altra parte perché all'arrivo c'è la un percorso invece di inserimento e di ingresso nella nostra nella nostra società
D'integrazione questa sera ne parleremo vi rileggo rapidamente i nostri ospiti con il nostro la nostra ministra gli interni perfetto Luciana la Morgese con Marco Impagliazzo
Che il presidente della Comunità di Sant'Egidio con il dottor Paolo Naso che il coordinatore di merito impegna conto che il programma rifugiati e migranti la federazione le chiese evangeliche italiane perché i corridoi umanitari sono frutto proprio di una collaborazione fra Sant'Egidio le chiese evangeliche la Tavola Valdese e la CEI e proprio le conclusioni li affideremo sono siamo onorati di avere il cardinale qualche lo Bassetti che concluderà questo incontro io passerei la parola alla nostra ministra e che ringrazio per il tempo che ci sta dedicando
Grazie a tutti per questioni di diritto saluto davvero con affetto mi consenta cardinale Bassetti questi tutti i presenti mi sento un po'in casa perché sono tutti amici con cui abbiamo una consuetudine di di lavoro
Quotidiano perché i problemi sono tanti il l'immigrazione è un problema certamente strutturale che
Necessità anche di un buon governo della delle varie situazioni perché nel bisogna considerare che la pandemia certamente ha influito anche sui numeri che oggi notiamo in
Aumentati rispetto all'anno scorso ma io penso sempre che
Da una parte abbiamo i numeri aumentati perché chi è senza speranza veniva al proprio Paese
Cercar di trovare seria è una vita dignitosa altrove per se stessi per la propria famiglia per i propri figli mettendo anche a rischio
Anche bambini piccoli purtroppo l'abbiamo visto
Negli ultimi mesi dall'altra parte c'è un fenomeno che non possiamo sottacere che quello del traffico di esseri umani e delle organizzazioni criminali che vanno assolutamente perseguite
Su questo argomenti a Brindisi sino a quello che è il concetto di una migrazione legale corridoi
Umanitari che certamente vanno incrementati noi proprio da ultimo abbiamo stipulato un accordo proprio con Sant'Egidio con la
Che sabato intese
Con la Caritas ha proprio per portare avanti
Un un corridoio per rinnovare quelli che erano impegni già presi degli anni precedenti e che stiamo portando avanti anche con altri numeri anche dalla Libia
E quindi credo che questo sia un sistema importante da da da da considerare c'è da dire che
è vero che chi viene e in italiano muniti ognuno che viene sul nostro territorio esistono diritti e doveri allora quello che io piccolo che tante volte purtroppo si pensa ai diritti e non si pensa invece anche ai doveri di quelli che vengono sottoposti i territori e che devono rispettare anche le nostre regole qua
Si insinua un altro argomento che è quello della integrazione allora io proprio scusate mi tolgo la la mascherina perché
Fa un po'calda
E d'altra parte siamo distanziati allora io vorrei dire che proprio al criminale noi stiamo portando a avanti con
Il professor Maso e così tanti altri esperti quello che il tavolo
Un tavolo di lavoro tra per la consulta a Minneapolis drammatiche serve proprio a terra introdurrebbe i principi di e condivisione di quelli che sono degli a spetti
Della nostra cultura e l'integrazione è proprio questa quando noi parliamo di integrazione ai giovani di seconda generazione
Non vi nascondo che questi ragazzi avendo avuto proprio un incontro di questo tipo
Un board caffè facemmo una volta con quaranta ragazzi della di nuova generazione loro si sentirono quasi offesi che noi usassimo questa parola integrazione se lo ricorderà al professor naso perché loro parlano sempre di interazione perché loro si sentono soprattutto quelli ragazzi
Che hanno studiato critiche hanno diciamo comune hanno percorso o no un certo una parte della loro vita sul nostro nel territorio ritengono che di essere anche
A venti certi ritengono che i loro diritti non vengono rispettati completamente darla da parte del delle istituzioni cosa che non è quindi Concetto diritti e doveri viaggiano il di pari passo e la nostra attenzione deve essere proprio quella allora vorrei anche dire che a proposito di quello che è nella un argomento ben purtroppo io ogni giorno
C'è un dossier che ho sul tavolo vivono perché e i pensieri del nuovo patto migrazione azienda quindi colgo l'occasione qui perché si parla anche di Europa un'Europa che ancora non ci vede completamente sulla stessa linea con gli altri Paesi però il nostro dialogo non poca estere necessariamente un dialogo costruttivo
Un dialogo un dialogo costruttivo nel senso che dobbiamo far comprendere quelle che sono le nostre ragioni
Vale a dire che noi che siamo Paesi di di primo approvato e parlo delle dell'Italia parlo di Malta parlo di Cipro Grecia Spagna
Abbiamo costituito un diciamo e ci chiamiamo adesso una una specie di di unione di Stati per essere più forti in Europa in modo da fare delle richieste comuni
Da una parte Visegrád dall'altra parte i Paesi mette cinque
E del senso e queste di dire quali sono le difficoltà anche noi come i Paesi troviamo e quello che secondo noi non vanno impatto asilo che praticamente e il consegnare il problema soltanto ai Paesi piedi primo approdo perché parte la suddivisione laddove sia un grato di del percentuale di di accoglienza di domanda di asilo superiore al venti per cento voi considerate che l'anno scorso sono arrivati in Italia trentaquattro mila persone di cui ventinove mila dalla Tunisia quindi paese e dichiarato sicuro
E quinti non aventi titolo alla alla protezione
Umanitaria quindi a umanitarie la protezione internazionale quindi
Detto questo è difficile pensare che poi quando abbiamo questi numeri così grandi l'Europa si tirava fuori da quello che il principio di solidarietà
E principio di responsabilità perché io quello che dico sempre sono due principi che non possono viaggiare disgiunti solidarietà e responsabilità
Quindi e necessario può fare che cosa quella linea che io sto portando avanti
In Europa è quello di fare dei partenariati robusti con i Paesi terzi perché da che cosa dobbiamo partire dobbiamo partire dal presupposto che questi Paesi lo dicevo poc'anzi proprio anche a causa della pandemia
Hanno avuto un crollo per la loro economia hanno avuto anche parliamo di Libia parliamo di di di Tunisia hanno avuto anche da un problema di carattere economico
Finanziario per cui anche la Tunisia a dei gravissimi problemi anche con nonostante che sia stato
Già l'anno scorso andammo in Tunisia dopo Ferragosto diciassette che ha posto o perché loro facessero dei progetti che potevano essere anche finanziati dall'Unione Europea ma i progetti non sono stati fatti perché
Evidentemente non hanno neanche delle strutture idonea per portare avanti un certo tipo di discorso
E allora quello che noi stiamo portando avanti e di fare dei progetti di porre di partenariati o forte anche supportandolo di nella predisposizione dei dei Progetti
Perché è ovvio che se l'Europa dal delle risorse deve anche vedere poi come vengono utilizzate come vengono sospese quindi
D'altra parte vorrei dire che anche andando intendo in Libia sono andata l'esercito fa
Dove c'è un nuovo governo a cui noi dobbiamo dare sostegno perché è un paese che vuole risollevarsi
E anche cosa c'hanno detto a noi dice non siamo un Paese di transito quei perché in i migranti che arrivano poi sulle vostre coste passando dalla Libia
Venendo dal Sud quindi come vedete è un problema generale che riguarda i paesi terzi su cui c'è necessità di una di un piano generale da parte dell'Europa
E di questo secondo me bisogna necessariamente tenerne conto quando poi io leggo su qualche giornale
Allora vuol dire che voi potete dare le risorse perché per bloccare l'immigrazione non è il senza è completamente diverso nel senso e dare tende a fare dei progetti pub i Paesi
Che possano aiutare a risollevare l'economia di quei Paesi
Eccolo e ampiamente poi ci sta conseguentemente ci sta una un effetto di ricaduta
Anche sui flussi migratori perché chi può avere una possibilità di viti di vita dignitosa del proprio Paese non credo che decida di di di di prendere un barcone rischiando l'attività come abbiamo visto quindi io vorrei anche direi che su questa linea non abbiamo trovato una condivisione da parte dei dei paesi europei quindi certamente si parlerà di questo anzi il presidente Draghi ha chiesto che fosse messo all'ordine del giorno
Del consiglio europeo che si terrà a fine mese e già questo mi pare un un molto importante sperando che poi ci sia anche dei risultati ripeto io quando sono andata a Lussemburgo
La scorsa settimana proprio per un Consiglio Gai abbiamo trovato un molto molta condivisione molta partecipazione su questo tipo di di impostazione del dell'Italia
Vorrei dire poi che
Secondo me altro punto nodale
Potrebbe essere quello che è quello che stiamo verificando secondo me arriveremo davvero a acqua ad avere dei numeri più ampi
Anche quelli che sono i flussi il decreto flussi che viene fatto regolarmente che è stato fatto negli anni passati per trenta mila unità
Vi dico trenta mila unità iscritte e di due ore già stati esauriti
Le possibilità di di divenire per vie legali allora bisogna considerare anche dei numeri più grandi perché certamente secondo delle professionalità che possono anche servire Annoni
Allora io penso per esempio ai tunisini che avvengono di facciamo un permesso di soggiorno per sei mesi quando vengono a lavorare nei campi sapendo chi sono e sono con nome cognome indirizzo e poi ritornano almeno sai chi sono e poi di fare ritornare indietro perché non è che se hanno una possibilità di impiego per un tempo anche limitato
Il Coin il decreto flussi anche a quello cioè prendersi quelle che sono Lele i mestieri e le professionalità deve servono per gestire determinate
Bisogna neve una visione
Ampliare per
Per
Gestire un problema che sicuramente e Complesso ed è una problematica tante sensibilità diverse sul territorio
E quindi affrontare tutto questo con la la pacatezza è nello stesso tempo con la determinazione di chi vuole a davanti a sé uno Progetto perché l'idea ceti questa che le linee sono quelle che io io vi ho detto
Secondo me unitamente ai corridori beni umanitari che certamente ci hanno chiesto adesso è di riprendere un nuovo protocollo e su queste noi siamo anche d'accordo perché ritengo che il vigna proprio con con quello che aveva detto anche
Papa Francesco sul pallore dello strumento del corridoio umanitario secondo me è davvero importante ed è uno strumento proprio di protezione di persone info Zadar da situazioni di di confitto di persecuzione che garantisce quindi anche
A queste persone dopo un'attenta verifica da parte di chi poi se li prende in carico
Perché questo poi è un po'il concernente perché
Le le organizzazioni che sono qui presenti che ho citato prima che prendono in carico quindi determinate persone quando arrivano sul territorio nazionale mettono a riparo queste persone da pericolosi viaggi
Il mare che sono offerti da da trafficanti di esseri umani ecco queste no
è un mercato età assolutamente combattuto e noi possiamo combatterlo dalla parte nostra sicuramente lo facciamo però io credo che gli accordi con i Paesi per questo io sto andando un poco nei negli altri paesi proprio per far comprendere come
Però come è necessario muoversi in un certo modo però certo devi pensare avere un quadro generale una divisione la devia vere di quello che il sistema dell'immigrazione
Perché parlare diciamo
Così in via generale mettendo
Diciamo
Creando anche situazioni di allarme che tante volte non esistono allora questo può può creare anche Problemi di tipo diverso
Quindi devo dire
Bisogna governare problema delle migrazioni e vorrei condividere con voi
Un ultimo spunto tipi riflessione relativo anche all'importanza di informare in maniera corretta l'opinione pubblica lo dico al giornalista qui presente
Perché è necessario superare dei pregiudizi questo sicuramente e anche comprendere le le il fenomeno del della migrazione e mettiti di comunicazione in questo hanno anche una grande responsabilità
Certamente non è una responsabilità esclusiva ma è una responsabilità che fa un po'
Che viene in capo a tutti noi già tutti coloro che hanno una responsabilità nel mondo delle istituzioni nel mondo della della carta stampata perché insieme noi possiamo lavorare e lanciare anche dei messaggi
Messaggi che sono messaggi più corretti i più che corrispondono alla all'effettiva realtà che stiamo vivendo
Quindi
Io penso che riprendendo le parole anche del Santopadre che occorra rifuggire da quello dalla cultura dello scarto ed atteggiamenti e di difesa di paura
Perché bisogna abbracciare certamente la cultura dell'incontro perché soltanto guardando con animo attaccato razionale
A un fenomeno Complesso qual è quello dell'immigrazione e possibile e lavorare una politica più efficace e più in linea coi tempi perché non dimentichiamo che un tempo eravamo noi che emigra vanno fuori e ci hanno accolto e allora bisogna che questa sia visto in una visione generale
Ma al di fuori di quello che sono i principi attivi propaganda o quant'altro cioè il problema va affrontato resiste va affrontato e va gestito in un modo diciamo pacato certamente dico io andando contro quelli che sono i trafficanti degli esseri umani perché poi chi perde la vita
Lo perde anche ad hoc liberista gente che vuole guadagnare sulla vita umana ecco questo
è un poco la la la visione anche io come dell'immigrazione come ed è quello che sto facendo come ministro dell'interno e mi piaceva ho colto l'occasione perché è importante in un consesso così certamente troppo
Persone che hanno la stessa sensibilità e quindi è importante che ci diciamo poi le cose come sono e le cose sono quelle che ne stiamo facendo grazie
Grazie alla nostra ministra e tra l'altro nel suo intervento io dicevo in anticipo parleremo con dati di fatto con elementi più che con suggestioni ed era un intervento carico credo anche di notizie per i colleghi si è parlato dei corridoi umanitari dalla Libia si è parlato decreto flussi si è parlato di una strategia più ampia rispetto al al tema immigrazione qui non possiamo che ringraziarla sia insomma come platea ma anche come cronisti
Io passerei la parola a ricordo ai nostri relatori che comunicazioni servizio possono sia stato effettivamente comodamente seduti come me oppure stare al podio
A Marco Impagliazzo che il presidente da quella di Sant'Egidio ed è docente di storia contemporanea all'università di Roma Tre
Marco la parola
Grazie grazie Nico io ringrazio molto l'ambasciatore Pietro Sebastiani generalmente accolto con grande
Entusiasmo diciamo questa idea che abbiamo avuto
Di ricordare proprio alla vigilia della giornata mondiale dell'ONU diciannove rifugiati anche poi del consiglio europeo in cui l'Italia realmente appresso una grande iniziativa
Col presidente Draghi di porre la questione migratoria all'ordine del giorno
E quindi ci sembrava molto importante in questo momento tornare su questo tema che come diceva la ministra adesso che ringrazio molto per le sue parole essere un problema strutturale
I corridoi umanitari avete ascoltato sono nati nel due mila e sedici ed è una evento italiano molto importante sulla migrazione noi italiani non parliamo sempre bene del nostro Paese però dobbiamo anche dire
Che ci son tante cose belle tra cui questa ci tenevo molto a dirlo proprio qui
Nell'ambasciata d'Italia presso la Santa Sede che un po'unisce i due i due mondi sono molto contento poiché ci sia il cardinale Bassetti monsignor Paglia
A ad arricchire diciamo questo nostro pomeriggio si tratta di un'iniziativa umanitaria di accoglienza promossa come abbiamo ascoltato da alcuni soggetti privati
Ed è un'iniziativa sorta innanzitutto come risposta
Alle tragedie che si consumano purtroppo quasi quotidianamente davanti alle nostre coste ieri amo col cardinale Parolin in un momento di preghiera molto toccante per ricordare appunto
I migranti morti nel Mediterraneo quest'anno nella basilica di Santa Maria in Trastevere lui parlava di naufragio di civiltà ecco sono parole impegnative
Ma questo questi i corridoi sono la possibilità che organizzazioni cristiane della società civile offrono ai rifugiati lo dicevo il ministro in conclusione di non barattare il rischio della vita con l'esigibilità del diritto alla protezione rendendo illusorio questo stesso diritto
Con la garanzia di canali di accesso sicuri e regolari dei migranti e della proposta fatta agli Stati dell'Unione europea di un modello per affrancarsi dalla contraddizione di rispondere
Di un quadro giuridico molto avanzato come quello dell'Unione europea forse il più garantista al mondo ma al tempo stesso ti quasi impossibile applicazione vedete questo dibattito sul Regolamento di Dublino che non finisce più e che crea una serie di problemi anche da questo punto di vista dalla consapevolezza che i profughi dovrebbero essere in grado di presentare le proprie richieste di protezione già le istituzioni presenti nei paesi terzi nasce il Progetto dei corridoi umanitari
La sua base giuridica lo dico per per chi non fosse informato dell'articolo venticinque del regolamento visti dell'Unione Europea che prevede per ciascun stato membro la possibilità di emettere visti Conti validità territoriale limitata dico famosi UTL per motivi umanitari o di interesse nazionale o in virtù di obblighi internazionali
è stato questo il dispositivo totalmente legale dunque che ha permesso di avviare questa esperienza innovativa
Con la firma del protocollo d'intesa con i ministeri dell'Interno e degli esteri del governo italiano che hanno subito colto questa opportunità
E di questo noi ringraziamo molto e di consentire l'arrivo nel nostro Paese di profughi dal Libano
Prevalentemente di nazionalità siriana la guerra in Siria dura da più di dieci anni
Dall'Etiopia per il Corno d'Africa
Da lesbo mentre come accennato dalla ministra sensato recentemente firmato
Col dipartimento delle libertà civili che saluto il prefetto di Bari un nuovo protocollo per corridoi evacuazioni dei profughi dalla Libia in collaborazione con l'UNHCR e questa è una notizia
L'esperienza dei corridoi umanitari rappresenta un'accoglienza voluta preparate totalmente finanziata dai membri delle comunità territoriali locali
Che accolgono queste persone integrano e della società civile
Con esiti tali da ridurre quasi del tutto il fenomeno dei movimenti secondari quello per cui noi siamo accusati come Italia che provochiamo sempre questi movimenti secondari non autorizzati dei profughi all'interno dell'Unione Europea
Questa buona pratica
Che tra l'altro oltre che dal Papa è stato anche l'ho data all'ONU dall'allora presidente del Consiglio Gentiloni proprio nella nell'Assemblea generale delle Nazioni Unite
Ne parlava proprio come di best practice il presidente Gentiloni avviata nel due mila sedici ha permesso l'arrivo nei tre Paesi europei Italia Belgio e Francia di tre mila settecento persone di cui poco più di tre mila in Italia giunte insicurezze avviate all'integrazione lasciatemi qui ringraziare la dottoressa Daniela Pompei
Che è la responsabile del servizio di migrazione dalla Comunità di Sant'Egidio per il suo intelligente lavoro e incessante lavoro in questo campo
Si tratta di numeri ormai non più piccoli ma significativi in particolare per il modello integrativo infatti non si registrano problemi acque riguardo accogliere e integrare l'accordo prevede l'ingresso legale sul territorio italiano e la possibilità di presentare successivamente lo domanda di asilo perché sono persone che non hanno ancora attorno sono ancora riconosciute rifugiate dal Akashi di persone in condizioni di vulnerabilità cioè famiglie con bambini anziani malati persone con disabilità ma anche vittime di persecuzione
Torture e violenze queste come diceva Nico Piro che lo ha testimoniato un suo bellissimo servizio sul
TG tre vengono selezionate attraverso missioni operative delle associazioni proponenti loco Ganz grazie anche alla collaborazione di attori locali
E i cui nominativi vengono poi trasmessi all'autorità consolari italiane dei Paesi di transito per permettere al ministero dell'Interno
Di effettuare tutti i controlli all'arrivo nel Paese di destinazione quindi indi avviene la fotosegnalazione la presa delle impronte digitali con l'ultima verifica in tempo reale da parte del sistema europeo degli accertamenti
E quindi pienamente legale pienamente sicuro la sicurezza sia da parte di lifting chi parte che di che accoglie mostra d'impatto win-win come si dice oggi del modello ed è appunto una caratteristica vincente
Una volta giunti in Italia i profughi sono accolti dei promotori del progetto in collaborazione con altri partner vengono ospitati in diverse case famiglia strutture di accoglienza
C'è qui una grande mobilitazione di tutte le comunità che si occupano di cercare le sistemazioni presso case religiose privati
Che mettono a disposizione abitazioni e quant'altro
Qui viene loro offerto l'integrazione nel tessuto sociale e culturale italiano attraverso l'apprendimento della lingua e della cultura italiana la scolarizzazione dei minori ed altre iniziative ovviamente l'assistenza legale
Per la presentazione della domanda di protezione internazionale
Il modello è quello dell'accoglienza diffusa personalizzata secondo un percorso ad opzionale che coinvolge le comunità locali e la loro attiva partecipazione
Andrea Riccardi ne ha parlato come cito della risposta della società civile italiana che non vuole ripiegarsi su se stessa non vuole girarsi dall'altra parte ma vuole intervenire e aiutare
In effetti sinora nell'ambito del programma l'offerta di accoglienza pensate superano domanda è un segnale chiaro e in controtendenza rispetto agli umori negativi e agli istinti di Finzi difensivi dell'opinione pubblica
è la società italiana che accoglie rifugiati famiglie italiane che mettono a disposizione appartamenti le chiese le associazioni si tratta di un lavoro molto serio di accompagnamento non è facile guardate passare da un quanto profughi del Libano a Torino che so o in altre città italiane solo per fare un esempio
Ma ciò dimostra che la nostra società è tutt'altro che inerte o chiusa lo straniero in pericolo come mostra anche il bel libro di Mario Marazziti su questa vicenda che si intitola porte aperte
La centralità della società civile nel Progetto e anche data dal fatto che il finanziamento dell'operazione e totalmente a carico dell'organizzazione i proponenti
Senza alcun onere finanziario per lo Stato profitto qui anche per ringraziare l'Unione buddista italiana rappresentata oggi dal suo presidente
Che appunto ci sostiene anche perché loro accedono ai fondi dell'otto per mille in questo in questo programma
Ha scritto un commentatore sulla sulla rivista appunto di libertà civili del dipartimento due forme di intervento tra le altre sono emerse nel tempo come punti di forza di una strategia capace di contrastare insieme gli atteggiamenti opposti di subordinazione e di avversione che si fronteggiano rispetto all'immigrazione
Queste due forme sono l'accoglienza diffusa sul territorio
I profughi sono ormai in quindici sedici regioni italiane che stanno tutti a Roma o in qualche centro diciamo ecco no sono in sedici regioni italiane distribuita
In grandi città città medie città piccole per una distribuzione equilibrata dell'impatto rappresentato dal fenomeno e la collaborazione tra sfera pubblica e privata
Tra democrazia rappresentativa delle istituzioni e partecipativa dei corpi sociali mi sembra una definizione sintetica amo molto molto importante
Il primo corridoio umanitario è nato grazie alla partnership tra Comunità di Sant'Egidio Federazione Chiese evangeliche italiane e Tavola valdese ed è bello qui ricordare l'aspetto ecumenico della cupola
Collaborazione diremmo l'ecumenismo della carità caro Paolo non va sottovalutato come fa appunto Papa Francesco ha ricordato nell'Angelus che è stato prima citato
A gennaio del due mila diciannove diciotto è partito un secondo corridori io del corridoio umanitario
Che ha il suo Paese hot spot in Etiopia e che interessa cinquecento rifugiati di vari Paesi del Corno d'Africa
A questa a questo protocollo sia affiancato alla conferenza episcopale italiana tramite la Caritas la Fondazione Migrantes
L'apertura di questo secondo canale
Costituisce un momento importante per il Progetto indirizzandosi verso la direttrice nord-sud coinvolge l'Africa che come sapete vive oggi una fase contraddittoria della sua storia
Tra segnali positivi di sviluppo e grandi diseguaglianze
Ecco
E quindi
Questo è molto importante nel contesto geopolitico del continente l'Etiopia gioca un ruolo particolare e circondata da Paesi in guerra essa stessa purtroppo oggi in guerra per la questione del Tigrai ad alto di Vello di conflittualità o circondata dei cosiddetti Stati falliti
è uno Stato religiosamente culturalmente pluralista il secondo più popolosi in Africa con oltre novantasei milioni di abitanti quinto nel mondo per presenza di rifugiati
Circa settecentocinquanta mila dislocati non sono nelle città ma anche in campi al confine con l'Eritrea Somalia
E sul Sudan
E quindi l'avvio dei corridoi in questa zona può costituire un fronte fattore di stabilizzazione e di più stretta cooperazione euro africana
Fin da subito il modello dei corridoi si arrivi rivelato replicabile questa è l'altra forza la replica abilità nel corso del due mila sedici papà ha portato con sé da lesbo
Dodici profughi poi cresciuti fino al trenta tre affidate alla nostra comunità con l'aiuto finanziario
Della Santa Sede la Repubblica di San Marino stessa colto un gruppo di rifugiati oggi ha firmato un nuovo protocollo per l'accoglienza di minori non accompagnati il Belgio si è mobilitato per aprire un corridoio umanitario da Siria e Turchia
Per centocinquanta profughi siriani iracheni successivamente nel marzo due mila diciassette alla presenza dell'allora presidente francese François Hollande la Francia ha sottoscritto un accordo per i corridoi umanitari per l'accoglienza di cinquecento persone dal Libano
Un protocollo che ha perfettamente funzionato che è stato lo lo scorso mese rinnovato per altri cinquecento appunto con l'accordo del presidente mancano Hollande lo aveva definito un Progetto cito che lotta contro l'indifferenza ed intolleranza e va incontro ai valori di accoglienza e di solidarietà della Francia
L'adozione del modello sembra corrispondere alla soluzione politica del tema più spinoso e controverso attualmente in agenda per l'Unione europea e le sue istituzioni è un nuovo passo in avanti
Verso un'Europa che riconosce i propri fondamenti giuridici che non si chiude
Che affronta l'arrivo dei profughi che fuggono dalla guerra con umanità guardando la sicurezza di tutti di chi fugge dai conflitti e dire che accoglie favorendo l'integrazione
Non è più allo stadio del Progetto pilota o sperimentale ma ormai nella casistica delle buone pratiche e delle soluzioni replicabile quindi noi ci auguriamo che questi corridoi umanitari vengano accolti anche da altri paesi europei per accogliere integrare persone per motivi umanitari Libia Libano Giordania Nigeria Etiopia eccetera
Da questa esperienza positiva e concludo si potrebbe partire del uno dei motivi per cui siamo qui questa sera per introdurre nuove linee di azione nella disciplina europea la prima generalizzare l'ho appena accennato la prassi dei corridoi umanitari promossi danneggi accreditate presso i governi da attuare nei Paesi del cosiddetto primo assillo dove si trovavano importanti concentrazioni di profughi la seconda
Permettere sponsorship private
Sono siamo qui davanti al presidente della prima commissione dalla Camera che lavora tanto su questo bisognerebbe reintrodurre questa famosa sponsorship sulla legge sull'immigrazione
E che potrebbero essere consentite oltre all'energia accreditati a singole famiglie di cittadini europei qua direttiva di stranieri residenti lungo periodo poche provviste di adeguati requisiti è in grado di assicurare idonee garanzie economiche
In tal modo si realizzerebbe un su un percorso legale ben vigilato che impatterà ente scoraggiando le sulle cosiddette catene migratorie familiari illegali
Sul convivere l'integrazione si gioca gran parte del futuro dell'Europa lo sappiamo il nostro continente e attraversato da venti di paura di sfiducia
I corridoi umanitari rappresentano una risposta al sogno di un'Europa dove dimorò democrazia diritti umani e solidarietà restino a fondamento della sua costruzione
E come dice la grande sapienza delle religioni Chi salva una vita salva il mondo intero e quindi è bello oggi sapere che qui più di tre mila cinquecento Monti sono stati salvati grazie
Grazie Marco tra l'altro si citava la giornata mondiale del rifugiato che il venti giugno ci aspettiamo nuovi dati
Dalle Nazioni Unite ma ormai il quadro negli anni si è sempre più stabilizzato ci sono oltre ottanta milioni di persone che sono in fuga nel mondo esattamente come ci sono quasi quattrocento conflitti nel mondo e la stragrande maggioranza di questi rifugiati vengono ospitati da Paesi che sono a medio e basso reddito quindi diciamo questo importante secondo me sempre richiamare i dati per evitare che poi le percezioni dei fenomeni lo stomaco vinca sulla testa io passerei la parola al professor Paolo raso che è docente di Scienza politica a all'università la sapete la Sapienza è anche responsabile di Medicare Igna ancora che il programma di rifugiati e migranti della Federazione delle Chiese evangeliche italiane
Sorel ceduto ed Enzo Decaro
Signora ministra signore e signori se permettete compagni di strada della comunità di Sant'Egidio in questa grande avventura umana politica e spirituale dei corridoi umanitari
Nel due mila ventuno la giornata mondiale del rifugiato cade
Mentre tutti aspettiamo la fine di una dolorosa emergenza pandemica che ha segnato nel profondo le nostre vite e nostri stili di vita
Una pandemia che ci ha costretto a limitare i nostri viaggi gli spostamenti le relazioni sociali
C'è però una comunità che ha continuato a muoversi
Ed a mettersi in cammino ha molto spesso senza conoscere la propria meta ma avendo ben chiaro che per sopravvivere aveva soltanto una possibilità scappare dalla propria casa dal proprio paese ed ai propri affetti
Sono i richiedenti asilo per le quali il copie diciannove è stata solo un'altra piaghe
Un'altra piaga che si aggiungeva sul loro corpo martoriato da guerre torture ricatti violenze questa comunità di ottanta milioni di persone nel mondo
E composta per almeno il quaranta per cento da minori
Proviene in prevalenza da soltanto dieci Paesi
E le persone sono ospitati come è stato giustamente appena ricordato in prevalenza da Paesi a basso reddito come il Libano la Giordania il Pakistan l'Uganda
Ai quali si aggiunge la Turchia che però al negoziato con l'unione europea
Il discutibile Ruotolo ruolo di Jackie per dei flussi migratoria
L'Europa accogliente
Il sei virgola cinque per cento degli rifugiati del mondo
Sono uomini e donne che nome imparato a conoscere a Lampedusa a Ventimiglia in Bosnia all'esborso passeggia a Mediglia
Clandestini e il termine con cui vengono spesso apostrofati
Quando si chiamano clandestini
Si chiamano Jamal
Come il ragazzo egiziano di sedici anni arrivato quarantotto ore fa a Lampedusa con ustioni di secondo grado su tutto il corpo
Ustioni così acute e profonde che gli impedivano di indossare anche una semplice maglietta
Ustioni aggravate
Dal sale marino ustioni che bruciavano come il fuoco sulla sua pelle di sedicenti
Clandestini che si chiamano Yussuf
Come il bambino di sei mesi morto l'undici novembre scorso nelle braccia della madre a pochi poche miglia da Lampedusa dalla salvezza nel corso di un Naufragio
Ogni profugo non è un clandestino ogni profugo un nome una storia io ogni rifugiato e per noi un essere umano che come recita l'articolo dieci della Costituzione italiana ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica
In questa sede in questo contesto però anche da credente evangelico permettetemi di dire mi di dire che queste persone per noi sono anche il prossimo il viandante ferito che incontriamo sulla strada che da Gerusalemme scende verso generico
In questo senso
Care cari amici ci portano qui oggi ragioni non solo umanitarie e costituzionali ma almeno per chi ha fatto materialmente di corridoi umanitari
E quindi mi rivolgo di nuovo Marco che ringrazio per questa bellissima iniziativa regioni anche etiche e più logiche
E di a questo intreccio di ragioni che ormai sei anni fa
Ha motivato la scelta ecumenica già prodotto un esperimento pilota in Europa
Cattolici e protestanti insieme hanno avviato una buona pratica che ad oggi resta uno degli strumenti più funzionali del cosiddetto ma crescente Mendes
In Italia Francia Belgio ma vorrei ricordare anche la Germania alcuni Laender tedeschi
Ed altrove sono state coalizioni ecumenica interreligiosa
A intuire la necessità di una taglia pratica legale sostenibile per garantire dieci pure legali di accesso all'asilo e alla protezione internazionale
Questa intuizione ha poi trovato un positivo e fattivo riscontro dal governo italiano nei tavoli tecnici prima e in quello istituzionale dopo se hanno prodotto i vari protocolli che sono stati richiamati
Protocolli che nel pieno rispetto Tella laicità dello Stato dimostrano quanto può essere feconda la sussidiarietà
L'azione congiunta coordinata tra le istituzioni la società civile e quindi all'interno di essa le comunità di fede ognuno in questa vicenda ha fatto la sua parte e colgo l'occasione
Il potermi rivolgere direttamente la signora ministro per ringraziare lei e il ministero
L'interno per la particolare determinazione cura con cui hanno gestito ed accompagnato di corridoi umanitari che peraltro speriamo ancora di potere allargare e moltiplica
I corridoi vengono spesso citati per il meccanismo di ingresso in Italia
Costruito sulla base e dell'articolo venticinque del regolamento sui visti di Schengen già citato ma c'è un altro tratto di questa esperienza che anch'io come ha già fatto Marco voglio richiamare sottolineare l'accoglienza che ci che si propone come un vero percorso di integrazione e quindi di accompagnamento alla legalità in questo mi rivolgo alle giustificate preoccupazioni della signora ministro
Diritti ma anche doveri maestro integrazione ed è questo che abbiamo provato a fare con successo Condi beneficiari dei corridoi umanitari
Apprendimento della lingua conoscenza delle leggi italiane ricerca di lavoro istruzione nel sistema scolastico italiano una delle più grandi risorse del nostro Paese che ha fatto con lei i suoi strumenti talvolta inadeguati molto più di quanto strutturate politiche europea danno prodotto la scuola
è stato un laboratorio formidabile di integrazione insomma l'inserimento in un tessuto sociale che accompagna i beneficiari fino alla loro autonomia il bilancio sociale di questa esperienza deve considerare questa voce largamente in attivo che mostra il volto di un'Italia che si prende cura che si fa carico che accoglie che educa
è un'Italia che resta in ombra però rispetto a quella vociante e spesso scomposta che alimenta spinte xenofobe se non razziste non Italia solida e diffusa
è una preziosa risorsa sociale che mostra di sapersi attivare tanto per i diritti dei rifugiati e dei migranti
Che per quelli degli italiani più vulnerabili soldi svantaggiati e l'esperienza di Sant'Egidio e paradigmatica di questa capacità di azione complessiva insomma io vorrei insieme a voi oggi ricordare e celebrare in un certo senso questo Paese questa Italia
Che situazione difficile ha mostrato di sapersi fare carico di vite disperate spezzate vite che sono risorto in grazie a una cura una scuola un lavoro una casa e l'Italia che assiste al miracolo di Lazzaro che si rianima e si riprende la vita
Oggi di un consenso ampio e politicamente trasversale ai corridoi umanitari e non possiamo che rallegrarcene
Ma allora con grande franchezza non capiamo perché questa riconosciuta best practice non diventi una politica messa a sistema nell'Unione Europea
Come chiese evangeliche nelle scorse settimane abbiamo scritto ai nostri partner di tutta Europa
Ovviamente includendo le grandi comunità protestanti di Germania Svezia Danimarca e così via intitolando questa lettera è talmente l'Europa muore a Lampedusa
More attorno a questo luogo simbolo delle migrazioni forzate che fa del suo meglio per raccogliere e smistare migliaia di richiedenti asilo che non cercano l'Italia ma cercano l'Europa
E alle porte dell'Europa che queste persone bussano lo fanno appellandosi più o meno inconsapevolmente
Alla sua storia
Ai suoi valori nati e cresciuti negli anni della guerra
In una reazione all'orrore della Shoah
E nella coscienza di un principio che proprio in quel contesto si stava profilando giuridicamente il diritto umanitario poi sintetizzato della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo alle Chiese protestanti europee abbiamo chiesto un impegno rinnovato ad appellarsi ai loro governi perché assumano che Lampedusa e anche il confine dell'Europa
Ed è su quel fine che si misura la moralità politica dell'Unione e la sua capacità di garantire una Governance dei processi migratori
Non esiste una bacchetta magica che risolva i problemi delle migrazioni globali
Ma ci sono degli strumenti che vanno coordinati e messi a sistema in un dispositivo coerente corridoi umanitari soccorsi in mare quelli doverosamente attivati dagli Stati
Così come quelli attivati meritoriamente dalle ONG delle location isolamento dei paesi che violano i diritti umani e per questo producono rifugiati
La cooperazione allo sviluppo già ricordata dei paesi più stabili quelli che potrebbero offrire alternative sostenibili all'emigrazione
Perché e così difficile costruire un consenso europeo su questa piattaforma forse perché l'Europa politica ha smarrito la sua identità per usare un'espressione tra ex presidente Jaques Delors ha smarrito la sua anima e questa domanda e con questa domanda che mi accingo a chiudere dove l'anima la moralità della politica migratoria dell'Europa dove la sua dimensione etica
Come credenti non possiamo rassegnarci a un'idea della politica che prescinda dall'etica
Da un nucleo di valori profondi e largamente condivisi e tra questi valori ce la tutela di quanti scappano da fame guerre violenze e persecuzioni
Diceva Martin lo stalking la paura si chiede è sicuro
La tattica si chiede e politico la vanità si chiede e popolare ma la coscienza solo la coscienza si chiede e giusto
Ed è in questo spirito amiche ed amici e in questo spirito quello della coscienza che ci spinge a fare ciò che è giusto che vogliamo celebrare la Giornata del rifugiato del due mila ventuno
Era serio prima di passare la parola al cambiare partito Bassetti
Anche perché i nostri relatori sono stati bravissimi a tenere un alto ritmo
Io vi rubo qualche minuto perché presente Impagliazzo mi ha chiamato in causa ritrovo sempre imbarazzante parlare
Me stesso del mio lavoro però io mi occupo di crisi e conflitti dimenticati mi occupo diciamo di quello che sta dall'altra parte dei corridoi umanitari
Mi è capitato Guizza quel particolare il conflitto afgano purtroppo l'Afghanistan ma dal settantanove uno dei principali esportatori tra virgolette di di profughi Paesi di partenza
Mi è capitato di visitare campi come quello di via c'è la Krajina metà alla all'IPA il gli accampamenti dei boschi al confine con la Croazia Calì gran santo
A la piccola Kabul che era sulla sulla sulla litoranea di Patrasso
L'ex boss Mauriac
E in uno di questi viaggi miei capitato Dean contrarie uno di questi migranti che li trattiamo come numeri un po'come le vittime che io per esempio Kabul trovo nell'ospedale e per cui sono i dieci feriti e i tre morti dell'autobomba
E invece hanno un nome hanno una storia hanno spesso ferite che nessuno potrà guarire perché passano una vita senza un arto
Opposte senza due
Io mi è capitato di bruciare il mio cammino con Sant'Egidio perché ha all'ex boss sulla collina di Mori ha incontrato questa ragazza che spingeva un passeggino dentro al quale non c'era
Un neonato ma c'era un bambino di dieci anni era una madre afgana fuggita in Iran perché poi ricordiamolo che la legge della fuga dalla guerra vuole che prima si fugge nel proprio Paese sono più fu siriani rifugiati in Siria che fui dalla Siria
E poi si fugge ma nei Paesi confinanti Iran Pakistan presentano ha colto nove dieci milioni di profughi afgani dal settantanove
E lei era fuggita perché aveva scoperto che suo figlio è una malattia che nessuno riusciva a diagnosticare e l'aveva coraggiosamente da sola perché poi tanto il marito l'aveva abbandonata
Era riuscito a portarla da sola attraverso la Turchia all'esposto
E purtroppo l'esborso
Isola dove c'è ovviamente cinquanta mila abitanti un piccolo ospedale nessuno riusciva dalla diagnosi
Il governo greco tra l'altro attuava una politica di divieto di trasferimento dalle isole la Terra firma io ho seguito per diversi mesi questo caso
E a volte diciamo la televideo ci sono anche le buone notizie oltre le cattive notizie e il racconto di quel caso di quella storia attivato una dati ai solidarietà per cui oggi piccola mire Grazia disponibilità del Policlinico di Udine
Grazie al corridoio umanitario quindi mise all'interno italiano Sant'Egidio e grazie alla Fondazione Lucchetta che li ha raccolti a Trieste oggi
Ha mire sua mamma hanno se non una cura perché purtroppo la malattia andata avanti in una maniera molto importante hanno quanto meno un contenimento di quella patologia molto rara
Che si è fatto fatica a diagnosticare ma che un medico italiano ha diagnosticato guardando il film guardando le immagini in televisione poi cercando me
Soprattutto vivere in una condizione di dignità che noi quello che il campo Timoria
Ripeto poteva offrire
E non offerto a nessuno
E non è la condizione che oggi nemmeno il nuovo campo di Moglia offre come quello tanti altri
Tanti altri campi senza quello in costruzione a San
Se e così via per cui io
Da testimone
Quello che posso dire cerchiamo sempre di di umanizzare di questi numeri di ricordarci che dietro le cifre ci sono delle storie sono tante volte storie e bisogni e necessità
Che sono tragicamente importanti e meritano l'attenzione l'attenzione si dalle persone con un nome e non semplicemente a un numero
Io passerei la parola per le conclusioni
Al cardinale Gualtiero Bassetti che si può sedere qui oppure stare al podio come preferisce dal due mila diciassette presidente della della Conferenza episcopale italiana creato cardinale da o Francesco nel due mila quattordici arcivescovo di Perugia e Città della Pieve
Come tutte le persone più buona volontà anche mi ero scritto Gonzo
Ma onestamente rendendomi conto che le le nostre che gli avevo scritto l'ho ritrovato il molto sviluppate nel pensiero nelle parole di chi mi ha preceduto
Ho deciso soltanto di dire qualche cosa che mi scorgiamo spontaneamente dal cuore
Intanto grazie grazie a tutte le persone che mi hanno preceduto cominciando dalla signora ministra
Anche per la sua apertura e per l'incoraggiamento che ci ha dato su questa iniziativa
Grazie all'ambasciatore che già ha fatto queste stesse sottolineature nel suo intervento grazie a Marco Impagliazzo
Che di queste cose voglio dire che voi di Sant'Egidio si è attestato forse una delle prime signor e io vi dico grazie anche a nome della Chiesa italiana
E insieme a voi ringrazio anche i fratelli di fede confessioni religiose che hanno parlato ma anche chi non ha parlato
Fratelli valdesi si tratterebbe delle Chiese cristiane varie confessioni là c'è
La Caritas la Migrantes mi sembra di cogliere tutta una sinergia
Che ci rende uniti davvero un corso volevo un'anima sola in in di non Progetto
Perché è meraviglioso
Perché viene dato io spesso questo infinito
Io ci ho messo accanto un fratello accordino
Quando
Dio interviene
Sull'omicidio serrato di Caino
Non gli rinfaccia subito di avere tolto la vita il vicequestore tuo fratello
Io ci avevo messo accanto al fratello perché tu lo amassi perché tu lo costo dissi perché ne avrei sicura dov'è tuo fratello
Io paura ottant'anni di questa domanda
Che ho rischiato per Padreterno mi rivolgesse qualche mese fa ma certamente quando si ottant'anni bisogna anche vedere la nostra vita in una certa prospettiva dove confronta
La parola corridori umanizzati io non so chi l'ha coniata ma a me piaccia tanto
Perché quando tu arrivi nel corridoio di casa e commesso tu avessi già raggiunto la meta ti riempie di entusiasmo anche se sei affaticato anche Sai ha avuto una giornata dura ma quel corridoio identiche la tua salvezza è il corridoio di casa a turno
Corridoio umanitario
Mi diceva l'altro giorno il ragazzo più una scuola
Ma
Noi credenti ci sentiamo fratelli perché crediamo in Dio puntiglio e padre dei turchi e quindi siamo tutti fratelli
Ma dico guarda che noi siamo fratelli Albano fornisce molto chiaramente nella
Sua lettera fratelli tutti indipendentemente dal fatto che siamo cristiani credenti musulmani perché ma perché è incontestabile il fatto che tutti noi apparteniamo alla natura umana
E quindi il fatto di essere tutti della stessa natura umana
Ma diventa un'espressione di accoglienza di fraternità di integrazione tutte quelle cose che state sono state sottolineate dalla nostra ministra da tutti voi
Questa integrazione che necessaria che vale carta certamente come veniva sottolineato anche alla legalità
Questa integrazione che fa accanto all'accompagnamento integrare accompagnare
Questa integrazione che nasce dal sentirti nella veste del prossimo del buon samaritano
Il samaritano è un poco l'uomo come voi che se chinato su qualcuno
Chi ha il coraggio di curarsi ti chinarsi su qualcuno e in un modo o in un altro di curarsi le piaghe costosi è il vero fratello
E tutti tutti indipendentemente dalle nostre credenze siamo chiamati ad essere Sardelli in questo senso
Ed è per questo
Che io
Ho proposto alla cioè io sono contento di essere stato ascoltato
Una lunga iniziativa che ormai risale a due anni fa quella dell'incontro coi vescovi del Mediterraneo
Per parlare di che cosa di questi problemi sviscerare questi problemi che voi stasera avete tirato fuori
Ma l'incontro di quest'anno
Anzi del prossimo anno ventidue sarà ancora più interessante perché un sindaco e del sindaco di Firenze l'avvenuta a fare una proposta
Ma lei invita i rappresentanti dei vescovi di tutto il bacino mediterraneo sono una sessantina io invito i sindaci io parlo con i sindaci lei parlò con i vescovi e poi alla fine tireremo delle conclusioni insieme il nome di questo umanità che ci appartiene a tutti i numeri di questa accoglienza
Perché guardarsi il Papa dice molto chiaramente o c'è l'accoglienza
Oppure c'è l'indifferenza
No non si va fuori che da questi due poli o accoglie e l'indifferenza che cosa crea che crea lo scarto
A un certo momento certo se è indifferente
Di fronte ai problemi di che che sia quello che ti sta di fronte diventa scomodo diventa uno scatto la logica dello scarto il contrario della logica dell'accoglienza
Boh voluto dire queste cose per dirvi che anche la nostra Chiesa che è in cammino sinodale
Buone fino in fondo crearsi chinarsi sull'umanità
Perché credo che in questo momento l'accoglienza
Il corridoio umanitario
Chinarsi sul fratello ferito
Credo che sia quello che Gesù Cristo chiede a noi credenti e che l'accomuna bene natura umana a cui apparteniamo chiede a tutti i muri grazie
Grazie siamo in conclusione questo viaggio abbiamo più volte
Citato piccoli centri come per esempio l'Alpe d'uso purtroppo il fenomeno
Dei migranti è un fenomeno che un grande fenomeno feromone epocale però molto spesso poggia sulle piccole spalle di piccoli centri un po'in tutta Europa da Bihac a Lampedusa lesbo sa Calì e io volevo anche salutare Pietro Bartolo che medico di Lampedusa nonché europarlamentare
è qui con noi anche nonostante appunto un piccolo infortunio che gli è toccato qualche giorno fa quindi lo ringraziamo due volte ringraziamo l'ambasciatore Sebastiani per la l'ospitalità per questa della serata ringraziamo boulder assestati
Con voi
Speriamo di incontrarci con sempre buone notizie