"Armi, affari, tangenti. Ascesa e declino dell'industria militare italiana tra il 1970 e il 1993" (Ediesse, 1994) presentazione del libro di Maurizio Simoncelli

Bene buona sera a tutti grazie di essere intervenuti io ho soltanto il compito di fare il moderatore in questo dibattito quindi limiterò i miei interventi al minimo tranne richiamare loro all'ordine qualora si prolunga fossero però prima le presentazioni che mi paiono un d'obbligo
Allora alla mia destra
Le presentazioni sono rigorosamente l'ordine di apparizione
Alla mia destra c'è Fabrizio Battistelli ricercatore della facoltà di Sociologia all'Università di Roma
Docente mi dicono scusate io sono chi mi conosce sa che sono avvezzo fare brutte figure in questa fase di presentazione dell'imbattibile
Francamente trovo vediamo che succede molto bene ancora alla alla mia destra c'è Marcello Alessi del dipartimento innovazione dell'Enea
Poi qui alla mia sinistra immediatamente cioè Mario siepi della CISL giusto
E quindi Giovanna ricoveri invece della CGIL l'autore del libro e Maurizio Simoncelli
Da quest'altra parte
Allora fatte per le brevissimamente queste presentazioni soltanto per quanto mi riguarda il due parole il tempo di dire di che cosa
Parleremo
Questa sera cercheremo di andare un po'a fondo su questo problema
Del traffico delle armi vedete il titolo di questo nostro dibattito armi affari tangenti un intreccio abbastanza inquietante che costituisce anche per come si snoda la cartina al tornasole
Della democraticità di un Paese
Ovvero viene detto in maniera voi molto esplicita nel libero l'Italia a trafficato in armi con tutti i Paesi del mondo sia che fossero di destra sia che fossero di sinistra indipendente i temi da coloriture
Politiche ideologiche
Indipendentemente
Diciamo dalle coloriture de de de de dei nostri politici quindi nettamente dalle prese di posizione coi teoriche di principio dei nostri politici ecco quindi delineando un intreccio abbastanza singolare e anche abbastanza perverso nei suoi retroscena di tangenti pagate appunto
Per terra per questo traffico di armi
Metteremo a fuoco questo aspetto metteremo a fuoco anche il problema di come è cambiato il traffico delle armi in questi ultimissimi anni di che cosa significa
Dal punto di vista dell'occupazione di questi a detti che lavorano in questa industria e che cosa sta succedendo di fronte ad uno scenario che sta tutto sommato rapidamente cambiando
Ancora un'ultima cosa per dire che di traffico delle armi si parla poco
Tutto sommato ultimamente per quanto riguarda i mass media
Ma ciò non significa che non sia che non ci sia che sia minore del passato questo traffico delle armi dobbiamo ricordarci
Di porci sempre una domanda di fronte vari conflitti quando leggiamo sul giornale che ne so il Ruanda la Bosnia o o qualsiasi altro focolaio la domanda chiave sempre
Chi gliele fornisce le armi a questi qui che si ammazzano fra di loro e c'è appunto un intreccio che cercheremo di andare a vedere
Dopodiché io darei subito la parola Fabrizio Battistelli per un intervento che prende in esame questo libro e soprattutto ci dica quali sono
Gli elementi di novità di questo libro di Simoncelli
Bene io vorrei impostare il mio breve intervento soprattutto dal punto di vista metodologico nel senso cioè che non è interrotta Antonio nel merito dei temi affrontati
Da armi affari tangenti
Quanto sui problemi collegati Hakim voglia fare informazione e divulgazione ricerca e su un ambito come quello della produzione ed esportazione di armamenti
Questo
Mi viene autorizzato dall'avere accanto amici che appunto toccheranno poi e con coraggio e determinazione noti politici che collegati a temi così caldi come quello del controllo politico come quello delle politiche della sicurezza come quello della scelte in tema di occupazione
E quindi e così
Vista appunto la presentazione accademia che ha fatto di me il moderatore avrete spazi Enza se richiamerò la vostra attenzione su questi aspetti e di carattere più metodologico
E ancora sono autorizzato l'acquisto dalla natura stessa del libro che con grande scrupolo alternato anche alla verve polemica che deve esserci in un libro di questa natura
Ma con grande scrupolo con grande accuratezza ricostruisce la storia di questo settore la produzione di sistemi per la difesa nel nostro paese a partire dalla ricostruzione
Del secondo dopoguerra le tappe nelle grandi linee sono evidentemente note a tutti una lunga fase di egemonia
Americano dal punto di vista tecnologico economico oltre che ovviamente politico-militare dalla quale l'industria italiana
E lentamente progressivamente evitando prova anche la sostanza Piona capacità manageriale e di una qualità del lavoro che dipendenti di vecchia tradizione tipo quelli del triangolo industriale tipo città come Genova
E e così via riescono a riscattare diciamo questa dipendenza
Mettendo a punto
Tecnologie mettendo appunto strategie che consentiranno poi e negli anni sessanta alla fine anni sessanta la partecipazione Grandi Progetti internazionali come quello delle merci a tornado che si collocano sulla frontiera della dello sviluppo tecnologico dell'epoca
Nel mondo occidentale quanto meno in Europa se non rispetto agli Stati Uniti
Ma quello che ripeto mi interessava sottolineare tira la difficoltà la difficoltà che abbiamo avuto nel corso del tempo come ricercatori per delineare un po'le dimensioni oggettive e di questo settore
Questo libro è anche lo dicevamo prima con i colleghi una sorta di come eravamo insomma della perlomeno della ricerca dell'impegno sociale e politico in ambito produzione ed esportazione di armamenti in una fase così molto calda molto incandescente anche molto ideologizzata ovviamente e nella quale tuttavia qualcosa di allora credo rimanga valido la volontà di partecipazione la volontà di partecipazione dell'opinione pubblica
Di soggetti come il sindacato dei mezzi di informazione quota di partecipazione nei confronti interna corporis dello Stato rappresentati appunto dalle politiche della sicurezza e da quel particolare e cruciale segmento rappresentato dalla produzione bellica
Una volta di partecipazione per la quale si diceva appunto non soltanto gli addetti ai lavori
Sono coinvolti sono come dire responsabili e vivono di affetti le conseguenze di queste grandi scelte ma il lavoratore iscritto al sindacato
Ma anche il comune cittadino
Chi opera dinanzi ad altri settori dello stato sociale insegnante disoccupato chiunque a il diritto dovere di informarsi di coinvolgersi su questi su queste tematiche
Il libro è molto centrato su quella fase storica non gli anni settanta in cui effettivamente fu si mise a punto questa
Partecipazione che prendeva corpo anche soprattutto in ambito sindacale ricordo Po
Punto di riferimento offerto a tutti noi da quella che era allora le stelle
Era bello quando c'era una sigla unitaria in questo settore
E l'Ufficio internazionale diretto da Alberto Tridente aveva indubbiamente un'etnia importantissimi per l'importantissimo ruolo propulsivo al capo delle scelte possono discutersi come bilancio di a distanza di quasi vent'anni sembrare più o meno
Efficaci non ha importanza questo ma comunque fu un importante punto di coagulo per questa partecipazione come la situazione all'epoca situazioni d'informazione era letteralmente disastrosa ecco io credo che
Volendo formulare una critica questo libro lo fa con dovizia di particolari ma poi io suggerirò anche un'autocritica ma comunque per la fase critica io condivido perfettamente quello che viene detto quindi il primo capitolo quando Cocoon puntigliosamente vengono ricostruite per esempio il balletto delle cifre che si alternavano il nostro Paese in tema di produzione in tema di fatturato e di suo indicatori quali fatturato il numero di occupati in questo settore
Ecco io così non posso citare tutte le i dettagli spesso anche divertenti riportati da Simoncelli insomma
Ricordare per esempio quel numero
Monografico della rivista città e regione della leva sentirete allora ministro Lagorio un numero mitico dedicato all'industria bellica nella quale appunto si chiedeva agli operatori del settore che cosa pensavano
Del settore esteso e ovviamente parere entusiastico insomma e però mancavano i dati mancavano le cifre mancavano
Le analisi di fatto
Quando venivano diffuse le cifre erano palesemente palesemente non dello simili ora non recito per fare una polemica e quasi vent'anni dopo ma per dare la sensazione di quella che era la situazione
Ricorda tutto chi si interessa in questo settore da tempo ricorderà un'altra
Notissimo
Studio se vogliamo così chiamarlo propalato da lei fino alla fine uno dei grandi misteri di questo nostro Paese fosse un giorno io mi auguro che un giornalista bravo insomma un ricercatore grande buona volontà scriva la storia di questo ente insomma Novella
Sua misteriosissimo ha ragione sociale e ragione di esistenza se non quella di assicurare come sappiamo delle presidenze
Personale di origine politica democristiana prime socialdemocratica poi ma anche alla luce della filosofia delle partecipazioni statali che era in auge il nostro Paese ancora negli anni sessanta e settanta forse giustamente giuste non è questo il punto però letteralmente lascia
Aperto questo quesito perché le partecipazioni statali fin d'allora dovessero essere divise in due tronconi fra l'altro concorrenziali tra di loro so che si sovrapponevano che competevano e qui Simoncelli fa una serie di esempi su si singoli sistemi d'arma Dharma prodotti via via all'una e dall'altra azienda appartenente e due ai due schieramenti
A precisa questo le finzioni rese famoso soprattutto per un questo suo pamphlet non so come definirlo che nella seconda metà degli anni settanta per la prima volta cito diede i numeri diede i numeri dell'industria bellica un po'in tutti i sensi
Nel senso cioè che ufficializzò la cifra di duecentonovantatré mila occupati
E quattro mila cinquecento miliardi di fatturato mille novecentosettantacinque
Delle cifre largamente superiori almeno quattro cinque volte superiori al vero effettivamente che però fan faceva fecero riflettere evidentemente quindi c'era dietro questa immagini che veniva fornita così palesemente lontana dalla realtà nel senso che la sua approssimazione per eccesso
C'era nel un cambiamento secco di strategie cioè si era passato da una fase nella quale negli anni cinquanta e sessanta con tipica pruderie un po'cattolica adesso dico cattolica senso antropologico che vengano tipica del nostro Paese
E e sigle anni venivano prodotte come del resto viene fatto in tutti i Paesi dell'Occidente e non solo dell'Occidente anche dell'Oriente industrializzata quindi su questo non c'è nulla da discutere
E però non se ne parlava l'argomento era rigorosamente tabù
Per la prima volta alla totale discrezione insomma che avvolgeva il settore subentra una politica esattamente opposte
E l'allora presidente dell'Oto Melara di lì a poco
Fece anche gli dei numeri che insomma diranno solo in parte accettabili parlò di due mila miliardi di fatturato ridimensionando notevolmente le stime e devo dire avvicinandosi appunto a quello che poteva essere il vero e e tuttavia
Calcolo di dipendenti a centottanta mila non centosessanta mila metri dopo l'amarezza scusa al sedere la memoria mi mi assiste di questo Paese dovete potremo controllare con centosessanta io centottanta mila
Si tratta ancora una volta di cifre e assai più ampie del vero c'era ancora volta Poli stanza industriale di far rilevare il peso dell'occupazione nel settore ecco
Nel mio libro di allora e poi uscì nell'ottanta feci osservare che anche soltanto incrociando le due cifre cioè e due mila miliardi di fatturato per i centottanta mila occupati
Il reddito pro-capite fatturato scusate il fatturato pro capite che mi scaturiva era a circa undici milioni anziché trenta presumibile
Per simili a quelli di una piccola produzione artigiana che non a quella di una produzione industriale avanzata come quella R o relativamente avanzata come quella per la difesa quindi cifre assolutamente incongruente ripeto
Credo si capisca insomma che non c'è nulla di polemico in questo le persone ahimè poi nel frattempo sono anche scomparse insomma persecutori e degnissime che facevano il loro lavoro nel migliore dei modi in questo caso da penso a l'ingegner Stefanini presente l'Oto Melara non è questo il punto
Ma mi interessava richiamano per dire e come effettivamente ci si muoveva in un terreno molto difficile per i ricercatori molto difficile per chi volesse cercare una
Proporre un'analisi documentata delle cose stavo per aggiungere Serina io non so se era completamente serena certamente non era del tutto serena battuto seria perché c'era una componente emotiva no
C'è una componente affettiva nel senso cioè di una forte istanza di di cambiamento di partecipazione di moralità sono più beni correttamente intesa ma insomma era e quella fase storica che nel bene e nel male insomma abbiamo vissuto però accanto ripeto questa diciamo anche questa ispirazione che di scientifico e solo parzialmente ciclica rigore non lo è per niente però c'era sicuramente anche la volontà di cominciare analizzare le cose come andavano analizzate insomma quindi contando un po'sui dati di fatto lì il lavoro fatto in gruppo da tutta la SLM fu veramente notevole perché si procedette a una ricognizione azienda per azienda non come diceva lei del totale degli occupanti le aziende comunque impegnate nel militare
Ma scorporando all'interno degli occupati coloro che e presumibilmente erano addetti a produzione militare
E all'interno del fatturato tentando di stimare che cosa proveniva effettivamente da lavorazioni di tipo militare
Ecco questa fu un po'la metodologia che mettemmo punto insomma gruppo di tridente di cui Maurizio già allora era uno degli animatori da un lato io come ricercatore indipendente ma strettamente collegati in amicizia da da da rapporti di scambio eccetera
La sedici sindacalisti che sita nel cantone Mario Segni pizza ma che ricordo in quelle ionica ricordo insomma abbiamo tutti partecipato a questa fase
Ecco di questa mi interessava sottolineare questa esigenza pur ripeto moralmente o eticamente e politicamente motivata però queste esigenza di vedere le cose in chiaro di portarle perlomeno a livello europeo porta non dico un livello americano compenso
C'è una grande tradizione di trasparenza di chiarezza di informazione che ci dal Congresso degli Stati Uniti che cita la legge americana il secondo emendamento al diritto del cittadino eccetera informazione
Non voglio arrivare a questa ma perlomeno ecco attestarci a livello europeo di conoscenza dei fenomeni del potere può dibattere liberamente magari anche su posizioni contrapposte ma con dati di fatto
Ma devo dire che da allora le cose sono indubbiamente cambiata insomma
Certamente tattici per ci sono anche cambiare per il peggio se situate comunque diciamo sul piano dell'informazione sul piano circa insomma sono stati fatti grossi progressi abbia avuto la soddisfazione come Archivio disarmo di presentare quest'inverno
Il rapporto Atene di questo forse cenerà Alessi dove per la prima volta si studiano il ritiro problema della produzione
E del livello tecnologico dell'industria per la difesa non soltanto dal punto di vista
Per le sue potenzialità ma accanto a queste anche dal punto di vista della domanda cioè quelle che presumibilmente saranno gli scenari futuri le esigenze per una sicurezza europea
In un quadro internazionale profondamente modificato come oggi
Anche lì spesse volte nostre ricerche suscitano polemiche non si crepa col tempo siamo diventati necessariamente tutti lo stesso Palermo le differenze esistenti mi auguro in questo Paese continueranno a esistere anche una fase storica molto più omogenea e compatta come quello attuale Brazzo ci sarà ancora possibile aderire punti di vista diversi anche in quell'occasione
Alcuni da da parte industriale a parte militare hanno eccepito una serie di critiche spesso anche fondate che non abbiano colto attualmente è una simpatica sfida nel senso di fate anche voi
Come noi e soprattutto fare di meglio cioè volentieri insomma promuovete studi e o promuoviamo insieme insomma c'è uniamoci uno rimanendo rispettive era la reciproca autonomia ciascuno le sue ruoli insomma lavoriamo per una conoscenza oggettiva più il più possibile fondate meno ideologizzata possibile
Per attuare il pazzo re che ideali non è pertinente rivoluzionaria d'inauditi quella che vuole
Anche le vene
Infatti infatti si si ripresenta perché io disarmo Anderlini dovete ricordare che più volte aveva ha chiesto informazioni proprio luci questa ricerca promossa dall'Enea per
Dall'inquinamento e di Stato che ha come tra le sue competenze quello della diffusione dell'innovazione tecnologica e non fu facile appunto riuscì a ottenere sempre lì informazioni tra diciamo rispetto all'epoca pionieristica descritta da Maurizio Simoncelli insomma qualche passo sicuramente si è si è si è molto fatto avanti
Ultima cosa vorrei dire di questo libero questo libro si raccomanda perché è un libro di ottima divulgazione
E qui è il momento dell'autocritica
Ecco io credo che in Italia fra le altre
Due o tre piccole mancanze o o limiti rispetto ad altri Paesi dell'Occidente abbiamo anche quello della difficoltà se non l'incapacità di di riuscire a divulgare
Cioè di riuscire a vendere il patrimonio accessibile a chiunque sia interessato conoscenze apparentemente tecniche
Appartato direttore fa mio personalmente i camion sono riuscito a Skin una volta una pubblicazione leggibile anche da chi abbia la terza media come voleva
Tullio De Napoli ovviamente piacerebbe a tutti purtroppo non ce lo insegnano a scuola non ce lo insegna all'università al contrario mia regnava purtroppo barocca un po'
Ridondante e anche se solamente alcune si sforza rischieremmo così atroce però ci manca proprio l'idea che determinate e scoperte tra virgolette di origine scientifica cioè applicando le procedure delle scienze sociali scienze economiche non parliamo delle scienze esatte
Ai fenomeni Possa poi diventare pane per tutti cioè possa diventare cioè un testo che può essere letto nelle scuole può essere letto dallo specialista Pasetto al cittadino che vuole essere informato
Questi su questo io credo veramente insomma dobbiamo guardare esperienze con l'americana con grande invidia e con grande cioè umiltà perché lì grandi scienziati non esitano prende la penna e rende di dominio pubblico cose che per ebbero ritenute con atteggiamenti ripetuti disdicevoli da tra scultura italiana insomma
Allora mi sembra che questo libro
E sintetizza con molta efficacia e innanzitutto questi venti venticinque anni di storia e anche un po'più indietro ha poi soprattutto che svolga questa funzione di sintetizzare in poche delle cose che sono state prodotte in in questi anni e aggiungendo anche dei nessi delle intuizioni delle associazioni che originali e costruire un prodotto che può veramente e andare per le mani di tutti non soltanto di notte magari ma qui siamo addetti a questi temi io auguro a questo libro molta fortuna e che possa anche venire invitato
Bene grazie a Fabrizio Battistelli il secondo intervento invece per Marcello Alessi che
Cercherà di spiegarci come è cambiato in questi anni il commercio delle armi
Cosa che io vi associo Fabrizio nel congratularmi con l'autore soprattutto quella scorrevolezza del testo e purtroppo noi siamo abituati invece a roba che si leggono con difficoltà che il difesi specialistica trovano difficoltà
In effetti l'esempio anglosassone dovrebbero essere un esempio da imitare gli io
Ultimamente ho letto per esempio un malloppone così sulle matematica nel caos proprio letto come se fosse un romanzo
E in effetti ho trovato affascinante io non sono un matematico anzi a scuola ero scarsa in matematica invece e ecco diciamo quindi capire
A disposizione del vero dei bibliche in in modo comprensibile no illustrino fenomeni complessi
E diciamo già di per sé un merito che va sottolineata
L'altro aspetto per quali bisogna certamente
Il il il disegno complessivo che è stato fatto del fenomeno degli andamenti che ha avuto la produzione delle armi le il mercato delle armi negli anni in esame diciamo il caso delle armi diventa poi emblematico degli andamenti di tutto un sistema economico insomma
Italiano è anche non italiano diciamo in genere occidentale che poi in effetti inquisito per alcuni versi coinvolgeva anche le cosiddette Repubbliche socialiste avete in questo campo non solo in questo campo non è che si muovessero in maniera diversa o con minore spregiudicatezza
Delitti dei capitalisti occidentale
Devo
Aggiungere che l'interesse per un economista soprattutto che il diciamo il crescere il precipitare del del del del mercato delle armi
Rientra diciamo in un Teoria degli Sciti che largamente diffuse soprattutto in altri Paesi dove magari gli gli studi di lungo periodo sono più curati che non in Italia
Qui siamo più attenti al breve periodo forse perché diciamo delle scadenze immediate però diciamo è un analisi che
Gran nota perché la sala fatta fin dall'antichità perché
Diciamo andamenti di di crescita e di caduta del produzione delle economie
E l'uomo state verificate fin dal Medioevo anche se poi diciamo la teorizzazione di di di questi fenomeni che accaduto abitanti insomma nel nell'Ottocento in effetti il il e cosa strana diciamo Boy il le cause di di questo andamenti di ignoro ricondotte a cause che verifichiamo poi anche oggi quindi diciamo per la storia spesso si ripete senza che gli omini ne traggano una lezione che sappiano in qualche modo trarne una lezione tra le cause che venivano
Indicate nel nel né per verificarsi di questi cicli nel passato erano soprattutto una una abbia norme
Espansione del del credito e mi sembra che questo è una delle cause maggiori forze eversive
Diciamo l'insolvenza di alcuni Paesi
Che si sono trovati esposti nei confronti di organizzazioni internazionali ma soprattutto di istituzioni bancarie privati
è una delle delle ragioni dell'attuale
Crisi insomma non solo per quanto riguarda le le il commercio delle armi ma in genere per quanto riguarda l'economia nel suo complesso
In realtà c'è stato un momento in cui a fronte di in crescita
Dei prezzi del del petrolio soprattutto ma delle del in tutte le le materie prime file di quelle minerarie che di quelle
Agricole
Il il credito dei paesi cosiddetti dal Terzo Mondo
Era stato a ampliato a dismisura e e quindi poi nel momento in cui questi pezzi sono caduti che
Tra l'altro Caracas caduta pure la produzione di e si sono avute le prime difficoltà nel far fronte i debiti contratti
E c'è stato un un precipitare zitella della situazione che ha messo in difficoltà agli stessi Paesi industrializzati
E diciamo il la situazione in cui ci dibattiamo oggi e e è una discende auspica anche da questa cosa l'altra causa
Diciamo adesso so semplificando per per non poi non voglio fa una lezione di di di teoria economica in questa sede si
L'altra causa è era l'adeguamento delle infrastrutture delle stecco nuove infrastrutture e l'incapacità dell'innovazione di coprire campi quale l'organizzazione produttiva dell'organizzazione sociale stessa insomma di fornite a un evolversi diciamo della storia della situazione cosa che ai quali non non facevano fronte un accentuata aumento del o o oh
Diciamo cambiamento in in in campo tecnologico e in campo organizzativo questo questo fatto e verificabile anche a livello di del tema vedi produzione per per le armi io non sono un esperto di cose militari quindi gli ufficiali presenti mi perdoneranno se in ballo il loro campo però mi sembra che il in un certo tipo di organizzazione e di Filosofia
Non so come dire insomma del del del del fatto militare
Non ha saputo tener conto di alcuni anche insegnamenti che si sono avuti sto diciamo il Vietnam dovrebbe avrebbe dovuto far meditare nessun tipo di riorganizzazione
Militare che era comune in Occidente ma anche in Oriente sono gli eserciti con i grossi i mezzi corazzati cosa dice diciamo in fondo la guerra del Golfo versi con la la madre di tutte le battaglie è stata l'ultima probabilmente l'ultima babbo forse una sola battaglia grazie grande battaglia campale che e poi si è avuta tra eserciti che avevano organizzazioni simili insomma cioè tutte e due grossi terre
Diciamo mezzi corazzati Dousand mentre presenti in Bosnia chiaramente il il il problema dell'impegno in Bosnia di un esercito diciamo così tradizionale pone una se ne i problemi e questo penso possano anche spiegare la riluttanza con cui tutte i paesi industrializzati la NATO Cervera e impegnarsi in una guerra per la quale non si è preparati da un punto di vista organizzativo anche tecnologico cioè non
Non anche i i mezzi insomma che le le sistemi d'arma delle degli eserciti
Occidentali sono ancora per quanto mi risulta che siano facendo dei belli delle delle del in alcuni paesi si stanno rivedendo l'Inghilterra credo che si stia puntando al un'organizzazione diciamo tipo commandos e a produzioni di armi
Leggera insomma adatte appunto per per incursori per per attività di questo tipo piuttosto che diciamo grossi mezzi pesanti e adatti a battaglia campale allora diciamo la mancata
Innovazione nelle tecnologie
E nelle e e e nei sistemi organizzativi
In questo caso del del settore militare
Insieme ad una espansione del credito dei paesi che battevano acquisti che acquistavano sistemi d'arma
Ha portato fatalmente il settore come come altri settori a una caduta diciamo abbastanza Caravita insomma né questo mi sembra di potere
Libri diciamo queste mi sembra un po'lei delle riflessioni da fare sulla sulla scorta degli avvenimenti
Considerati nel libro di Simoncelli
Il problema è che Cossa a fare attualmente come ricorda Fabrizio Colonna non c'è abbiamo cercato un po'di dare insieme al a agli amici del della difesa come al
Alla gruppo di di
Di persone impegnate nelle nelle le imprese pubbliche o per forza o ex pubbliche non so ciò ancora son pubblicizza e private che producono sistemi d'arma
Abbiamo cercato di avviare una riflessione su questi temi cercando di individuare due sentieri principali da un lato le innovazioni sia tecnologiche organizzative e organizzative da introdurre nel sistema difesa Italia ma diciamo d'accordo con con i Paesi e con le organizzazioni internazionali in cui siamo il rapporto nel senso che ridicolo che l'Italia si inventi
Scure suoi modelli che poi non non hanno riscontro in altri Paesi paesi con i quali poi dobbiamo effettuare una serie di interventi tipo quelli che si prospettano nelle missioni o nuovo negli impegni della NATO insomma
Dall'altro
Diciamo verificare tutte le possibilità di IRI
Di diverso impiego delle tecnologie che pure sono state acquisite per essere impiegate nel nel militare
Queste dell'ecologia e sono comunque un investimento che la collettività affatto per diciamo per sopperire o uno dei bisogni fondamentali che della comunità stesse stretto la sua sicurezza esterna adesso sì queste ecologiche
Diciamo Beth costituiscono spesso un un investimento non non certamente direbbe si
Non troppo non possono trovare o si ritiene che diciamo loro uso soltanto per la sicurezza sia riduttivo ma possono essere usate anche per in settori civili nella produzione di beni o servizi o comunque nel nel
Per migliorare di distintivi da bere
L'intestino
Incrementare la competitività del nostro sistema produttivo sui mercati internazionali ecco allora questa credo sia una strada interessante
Che recupererebbe poi diciamo quell'occupazione che dovrebbe venir meno nella misura in cui alcune
Se avesse una revisione del del sistema organizzativo della difesa e vedrete come oggi per la difesa spesso insomma no
Diciamo questo è un po'il il le riflessioni che ci stiamo ponendo con
Gli amici di
Diciamo tutto il sistema
E speriamo di poter arrivare a ad alcune e conclusione insomma
Per quanto riguarda in particolare la produzione di armamenti e a parte il riorganizzazione nel Finmeccanica delle imprese ex Efim me e e del eventuali operazioni di spin-off di perché con uno GR
Che interessanti che hanno quindi un'immediata
Applicazione in campi civili ce un lavoro di ricerca i di analisi da fare su tecnologia che che possono essere trasformate in per l'uso in settori civili e questo dovrebbe essere un po'il compito dell'Enea che essendo un ente pubblico di ricerca dovrebbe prestarsi per effettuare questa trasformazioni in mezzo ma da mettere a disposizione del sistema industriale nazionale
Questi sette come oggi rivisitate in un certo senso
Sette ecco non dimentichiamo però il credo che gli amici
Per il che operano nel settore difesa sono d'accordo
Che comunque va rivisto il nostro sistema difesa stessa fu vada adesso credo che è un discorso ha perso non è mio compito in te interferire con diciamo una riflessione che pure sta avendo luogo però diciamo che siccome i due momenti sono in qualche modo interrelati
Ecco ci auguriamo che che che le che le soluzioni di uno poi trascinò in soluzioni dall'altro perché non
Diciamo questo può avviare un
Un discorso di ripresa economica e vite su di di approfondire i problemi di occupazione su cui magari gli amici sindacalisti vorranno in in meglio intervenire insomma
Però ecco dove dobbiamo
Cominciare a lavorare concretamente sul campo perché
Diciamo questo discorso ecco non bassa promette che posti di lavoro
E ecco senza rendersi conto delle difficoltà che si hanno nel nel trasformare non solo un sistema industriale ma insomma anche un sistema organizzativo che e il sistema che è vitale per per la pere per il paese grazie
Grazie grazie allora anche ad Alessi mercato delle armi del mercato del lavoro dovremo adesso cercare di
Diciamo dipanare un po'questo questo dopo questo questo doppio nodo cercano anche di capire qual è l'elaborazione del sindacato su questo problema del traffico delle armi relativamente poi anche problemi dell'occupazione
Allora se non vado errato la parole prima Mario seppi e poi a Giovanna ricoveri
Io vorrei dire che oltre il il merito
Della sua capacità di più della capacità di coniugazione di questo libro esistono almeno altri due meriti uno personale un po'più di carattere generale quello personale che e ha ricordato un pezzo importante della mia storia
E che e quindi è stato
è stato un ricco sono stati anche ricordi molto belli quelli che abbiamo passato in questa battaglia che è stata fatta sui problemi da riconversione dell'industria bellica
E il secondo elemento positivo è che mi sembra un libro molto tempestivo nel senso che siamo
A una svolta fondamentale secondo me nella politica degli armamenti come una svolta fondamentale della politica estera politica internazionale della dell'altra situazione mondiale insomma e quindi questo inevitabilmente porterà a un tipo diverso di sicurezze quindi un tipo diverso di armamenti e allora questo libro facendo il punto su quello che è venuto negli anni ultimi cinquant'anni è un'ottima un punto di partenza per di avviare una discussione che non può essere abbandonato dalla sinistra neanche in questo momento perché questo è il problema fondamentale mi sembra che ci sia un po'una specie di disimpegno dato che ormai questa azienda questa questa sì dato che ormai la come dice è cambiato l'orizzonte strategico del mondo e quindi sembra quasi che si lasci un po'agli addetti ai lavori questo pezzo di industria questo pezzo di di sicurezza questo pezzo di politica perché poi Napoli degli armamenti e politica politica
Ecco io questo penso che sia molto importante appunto richiamare invece al fatto che questa mai nessun settore come questo deve essere controllato democraticamente perché il settore in cui è più possibile che avvengano che che si determinino problemi di dispotismo di che se serva a cambiare un po'la società in senso più autorità e quindi è necessario lavora rimanere al dentro queste problematiche e cercare di e impostare problema
Il una cosa che che in questa lettura mi ha mi ha molto colpito
Che forse non non è neanche ce ne accorgiamo perché la cosa mi aiuta molto lentamente però è cambiato profondamente il clima sui problemi della degli armamenti ricordava Battistelli Passerino ha da molto nel libro
La forte spinta ideologica che c'era dietro certe posizioni delle industrie degli armamenti per esempio Stefanini aveva costruito di fatto una sua ipotesi di di politica industriale fondata sul rilancio della della della della produzione indiana
E e come oggi invece tutto questo sembra un po'svuotato e anche anche le tre grandi le i tre grandi elementi di le tre grandi argomentazioni dei di coloro che spingevano per una maggior maggiori investimenti in missioni di armamenti e cioè il problema dell'esportazione il problema dello sviluppo del progetto programma della sicurezza pensate come sono cambiati oggi rispetto a quei tempi già allora un erano valide perché fondo le esportazioni italiane come dimostra anche Simoncelli con libro non è che sono state mai eccezionalmente alte rispetto al resto del comparto produttivo
Lo sviluppo tecnologico be'questa qui era una strega hanno preso dall'America per dando agli Stati Uniti perché siccome la pole la politica della spesa pubblica era l'unico elemento dirigista di fatto di quell'economia
Allora trascinava indubbiamente lo sviluppo del cono Gico ma da noi in grossi sviluppi ecologica tecnologici non ha mai grosse ricadute tecnologiche non ha mai non ha mai determinato e infine il discorso della sicurezza discorso che che conosciamo né tutti sicuramente l'industria degli armamenti italiani
Era legata a un concetto di sicurezza che si legava un discorso di rapporto est-ovest che adesso mi sembra molto meno
Importante
Dicevo che che che oggi ancora meno valgono questi discorsi perché la caduta
Della domanda sui mercati mondiali mi sembra un po'ormai generalizzata certo voce esiste contrabbando c'era però la la non c'è dubbio che si va verso una riduzione complessiva della della domande di armamenti
In secondo luogo sul piano tecnologico
Simoncelli fa nella nel libro l'esempio dello Stealth ma direi proprio in generale non c'è dubbio che nella situazione attuale investire gli armamenti significa di fatto sottrarre risorse importanti per altri settori produttivi che hanno molto più possibilità di Avvenire d'altra parte
In nel clima in cui si viveva negli anni settanta c'era un po'un senso che qualunque investimento andasse bene no cioè che aumentando gli investimenti nei vari settori quella fine
Sua tutto funziona se si trovassero sempre risorse per tutto no era era un po'la concezione molto espansiva molto economicistica della o oggi invece siamo per fortuna corti che ieri lo sviluppo dei limiti e quindi se delle risorse vengono utilizzate per certe cose non possono essere utilizzate per altri direi che questa elaborazione sarà fatta soprattutto da dai da ricercatori americani sulla sulla politica che a momenti è molto valida anche per noi oggi nel senso che se si spende per gli armamenti è chiaro non si spende per l'ecologia no oppure non si spende per la per questa meglio Teresa oppure per la per per la medicina ad esempio se fa del confronto tra le spese di ricerca degli armamenti in questi anni maieutico assunto a livello globale
E le spese che sono state fatte per esempio nel campo della medicina della ricerca biologi eccetera che accorgete delle norme divario che c'è stato là dove sta
Tra queste cose vola o oggi è necessario tentare di spostare gli investimenti in questa direzione ultimo problema la sicurezza la sicurezza oggi è completamente cambiata con ha ha un senso completamente diverso nella vita della gente di tutti i giorni
Mentre allora il problema era lo scontro tra due grandi blocchi ideologici politici e quindi era uno scontro a mortale insomma non è definitiva tra tra due blocchi contrapposti oggi probabilmente la sicurezza ha un altro senso nel senso che oggi probabilmente la gente si sente più tutelata da altri tipi di sicurezze e quindi e il dato tanto il problema della sicurezza si collega a quale tipo di disegno a livello internazionale sia se sia cioè un disegno
Di un mondo occidentale che sia molto incinta molto industrializzata mondo ricco che si chiude in se stesso e tenta di resistere all'assedio dei poveri del mondo o se invece si pensa a un mondo in cui la cooperazione internazionale quella che prevale la cooperazione e la la riduzione degli squilibri a livello internazionale
Questo
Uno degli elementi una delle cartine di tornasole per capire quali sette ore di che si fanno fanno politica gli armamenti è proprio il rapporto per esempio tra spesse della cooperazione e spese per gli armamenti in un paese in questo senso governo italiano anche gli ultimi governi italiani non hanno brillato molto
Nell'ultima
Quindi questo mi sembrava importante far vedere insomma questo cambiamento profondo che c'è e come sia necessario riprendere daccapo la discussione sul sulla sicurezza e sul modo di Port de de e sulla politica di Armani
La seconda considerazione riguarda più ovviamente di un più direttamente il sindacato
Allora io vorrei dire che
è stata una lunga
Non da marcia quella del sindacato
C'è stato non Periodo periodo Tridente periodo
A a
Di di rottura con una certa assuefazione dei lavoratori diciamo così del grande cioè è stato un momento in cui si è rivelata la contraddizione
Tra l'essere lavoratori una fabbrica d'armi e che portare avanti un polo una una una visione generale legata alla solidarietà alla alla pace eccetera eccetera
è stato un momento importante momento in cui sono venuti fuori delle cose molto belle ma molto individualistica nel senso l'obiezione di coscienza per esempio
Dei lavoratori che non si che non volevano lavorare su su sistemi d'arma e quindi vengono trasferiti
E
In cui abbiamo misurato tutta l'estrema forza della corporazione Almici a armigeri così qualche manifesto Armani armi era nel senso che all'intervallo all'interno delle fabbriche c'è una forte coalizione
Tra lavoratori e imprenditori forte correzione che era determinata dal fatto che nelle fabbriche d'armi non si lavora moltissimo
Le condizioni di lavoro erano molto migliori che nelle altre fabbriche gli stipendi erano superiori la sicurezza del posto del lavoro lavoro era inattaccabile
E sembra che si si si favoleggia che il conte Agusta a Varese quando passava nei reparti diceva guai a dire lavoratori lavorare molto velocemente perché perché e il ministero del lavoro dava
Pagava i contratti sulla base delle ore di lavoro lavorare e quindi più erano le volevo lavorare più guadagnava anche conte Agusta
E io ho detto faccio questi esempi per dire che c'è una situazione
Di di Coppola attende di corporativismo molto forte quindi abbiamo cominciato una battaglia abbastanza complicata ma in cui però abbiamo trovato da parte nostra una parte importante dei giovani
Ed è stato appunto questa questa è stata la prima fase diciamo così di rivelazione del problema
Una seconda fase sarà quella di investigazione sul problema ne parlava prima Battistelli ce l'abbia siamo riusciti a a a grazie anche all'aiuto
Di di interviene vidi intellettuale di ricercatori come come loro a a fare finalmente un'analisi di quella che era la situazione della della finalmente in Italia
Che alla terza fase invece a me e mi dispiace che nel libro non ci sia che rimasta un po'oscurata
è stata quella proprio di una contrattazione sulla riconversione industriale ne ridusse gli armamenti
Nel senso che noi abbiamo fatto nel verso la fine degli anni Ottanta una decina di accordi nelle principali fabbriche d'armi italiane che prevedevano momenti di riconversione ora raccordi qualcuno
Di scarsissimo significato sempre la costituzione di una commissione che discusso di questi problemi
Ma alcuni sono abbastanza significativi Enzo all'Aermacchi
Fu fatto un accordo in base al quale la la riduzione diciamo così della parte armi della dell'azienda doveva doveva passare dal dal novanta novantadue novantaquattro per cento quant'era al settantacinque per cento e quindi era un accordo di contenuto
E e così via e questi e col dialogo hanno anche in parte funzionale in questo periodo nel senso che è stato proprio in questi organi creati con questi accordi che si è poi svolta dalla contrattazione sulla riconversione che è in atto anche se determinata da da da
Dal problema di stelle
L'quindi questo la seconda cosa è che in fondo siamo riusciti
Anche a attentati ai primi conati di politica industriale complessiva sulla riconversione
Determinate in parte dalla legge sull'esportazione delle amiche conteneva anche una parte
Di un aggancio rispetto alla riconversione e in parte dalle diverse commissioni che sono state Mammano istituiti che non hanno dato grandi risultati ma che comunque
Dimostravano che sì di mondi mo'targhe ma un forte pressione sindacato aveva portato a questo tipo di di impostazione
L'ultimo l'ultimo situazione volevo fare
Che in quale qual è il futuro cioè come come impostiamo
Il discorso nel futuro li volete volevo cominciarono ad un cono considerazione
A me sembra strano
Che in questa situazione di Mani pulite
Di scandali delle metropolitane Dini
Di eccetera eccetera in municipali ritardi del di lei sola dopo e così non vengono fuori in maniera eclatante gli scandali sull'indusse gli armamenti che come tutti sanno quelli che hanno vissuto un po'nel settore
Non è che mancasse di tangenti anzi era considerata una di quelle in cui giravano di più insomma alleano internazionali Anto scoppia qualche scandalo qui in Italia non scoppia anche se c'è una strana moria di possibili testimoni su queste cose secondo me è importante che prima o poi si si entri pure nel merito di questi problemi perché a mio avviso il rapporto tra il ministero della difesa
Fa delle fabbriche di armeni partecipazioni statali eccetera
Ce l'ha sicuramente qualcosa secondo me di di di importante da nazionale dell'OPEC e quindi qualcuno fino è ammaccata fondi si rivolge viceversa Giovanna così
Perché verrà però che sta per voleva questa considerazione perché io che ogni giorno vi aspetto ecco adesso ci esce fuori il di fratelli così chiamato il insomma al lì quello di Mani pulite della indusse gli hanno il divieto del Brasile per l'esattezza
No io volevo dire che qual è il problema del futuro il problema del futuro è che esisteva una grossa sovrabbondanza in questo momento di armi già prodotte sui mercati mondiali che difficili che che si si in qualche modo di smarrirsi Smart finiscono
A dispetto di tutti gli embarghi perché insomma non è possibile si continua guerra per quattro cinque anni come per dovunque
Quindi cioè cerchia sicuramente una sull'abbondanza di che che dopo che sarà smaltita
E questo significa che
La nostra battaglia che facemmo a suo tempo per una legge rigorosa sull'esportazione di anni ormai per l'Italia e non serve più
Se serve una una regolamentazione del commercio delle armi a livello internazionale molto più stringente di quanto dico di quanto non lo sia adesso insomma e quindi sì sì bisognerebbe
Io non ho altre non so se se il seduta
Non c'è più fatta a casa e le lancia l'idea di no voi Anderlini forse non c'ha l'idea di di di targare tutte le armi che uscivano in modo che ogni anno ci avesse il suo numero e quindi cosa sempre ritrovati
Io ho un'altra idea che era quella lì della della guarda
Anzi per Approdo passi scosse scopra Doria nella avversi se celeberrima e la una una un'altra ipotesi potrebbe essere anche qui da un mese a degli atti mi sfugge il proprietario controllato tra un'altra ipotesi potrebbe essere quella della responsabilità oggettiva cioè
Quando si trova un'arma in un paese non è che si deve dimostrare che è arrivata lì per contrabbando ma è chi l'ha prodotta che deve dimostrare che non è arrivata Liber conferma ante quindi non è la sua colpa insomma
è come la la e come lo stadio di calcio la se c'è se c'è un'invasione di campo in ogni caso che perde la squadra la la il per la la squadra di casa così si dovrebbe essere la sua responsabilità obiettiva essi trovano delle armi che si sa è se un po'ti do un paese è il paese che deve dimostrare che non è che erogano ora
A a una corte internazionale verte
Ecco che e che richiama un punto centrale secondo me che riguarda non riguarda soltanto questo problema riguarda tutto tornare la politica internazionale cioè che questo gap vedrà una crescita diciamo così della Società delle forze economiche della
De de de dei rapporti tra la gente che e che ha sempre più GRA più grande e la ma il gap rispetta la democrazia rispetto a alle istituzioni che rappresentino questo questo questo cambiamento questo cambiamento epocale
Ecco io vorrei dire che però resta il fatto che lo dobbiamo ancora e dovremmo rispondere in qualche modo ha perlomeno due domande di fondo che
A cui non siamo nel cinema rispondere fino in fondo è stata un po'un fondo per la per la ragione per cui il pacifismo italiano è stato sempre un po'imballata insomma
La prima
Cos'è la sicurezza in una definizione della sicurezza oggi nel nostro Paese secondo me diventa fondamentale se vogliamo fare questo tipo di
Di di di battaglia insomma per per cercare di limitare e di non fare entrare l'Italia diciamo nel gruppo di venti Paesi che entrano nella fortezza
E il secondo problema è come si fa la riconversione perché non sappiamo nessuno come si vari una versione stanno una serie di cose così in piedi che che facciamo in giro qualche idea qualche cosa però la riconversione la trasformazione come dicevo prima Alessi di queste tecnologie lo spostamento di questa del coniuge verso verso obiettivi civili diventa è una cosa molto complicata molto difficile che va bene però alcune cose peraltro almeno che anche se è vero che oggi una gran parte degli armamenti Elettronica pure qui mia facilmente trasformabile resta il fatto che diciamo così di lì la capacità che ha una capacità buona dell'industria italiana di costruire un prodotto che esistevano l'anno indusse ad armamenti è difficile e difficilmente trasportabili in altri settori però bisognerebbe tentare di farlo perché in fondo queste dal punto di vista sistemico come si dice palle correggetemi se se il sentito male magari cioè dal punto di vista della capacità di produrre un prodotto di produrre un prodotto di alta qualità esisteva nelle nell'industria italiana come distruggere questi gruppi tecnico di tecnici capaci di fare una cosa del genere
Senza riconvertiti senza trasformare senza portarli su altri piani
è importante sul piano dell'occupazione
Io penso che
In questo settore della se considerato con come uno uno dei settori in crisi e con in più queste qualità che ha indubbiamente quindi con la necessità di riconvertirlo in qualche modo Soir su altri obiettivi
Io avrei avrei concluso qui vorrei soltanto dire un'ultima cosa che che vale la pena posti dire e cioè che
I mutamenti politici che ci sono stati in Italia
Rendono abbastanza complicata questa cosa io ho visto qualche spot pubblicitario sulle elezioni europee che ma quando il dato qualche Bresci Vito nel senso che ancora si pensa all'Italia come la panna forza militare eccetera eccetera secondo me vale la pena in questo senso di recuperare quella cosa che dicevo prima cioè del rapporto tra spesi militari che cooperazione allo sviluppo necessario cioè che siamo molto attenti nella prossima Finanziaria nel modo con cui verrà fatta la politica economica nell'apportare queste due cose cercare di di fare fare una battaglia perché il rapporto si è invertito grazie
Ormai
Ma io devo dire che per parte sindacale insomma come cioè poteva già abbastanza d'accordo con le cose che diceva Setti quindi qualche considerazione
Forse può anche servire ma mi sembra che sia quasi marginale non so avete valuterete voi
La prima cosa che voglio dire è che io vorrei anche fare i complimenti alle DS cioè l'elettricista intaccare della CGIL e non lo faccio solo per ragioni di bottega visto che sono della CGIL
Ma mi sembra importante farlo perché in questo ci sta anche un po'della risposta alla domanda che ci è stata fatta cioè che fa il sindacato
Che lavorazioni al fatto che linea a ecco allora io cioè anch'io sono d'accordo che le quali importanza del libretto che libri scritti in modo chiaro e quindi è utile anche perché un buon libro
Ma credo che sia un segnale questo che le DS certo di essere nella CGIL e non è CGIL CISL e UIL però è un pezzo perché ecco quello che io non c'è nel libro come volevo riprendere proprio dal punto tuo finale
E voglio dire un libro non è che copre il mondo insomma attorno al parco ci porta oggi
E mi sembra un grande valore quindi averlo fatto perché riporta all'attenzione una grande problema che secondo me è un problema più di sicurezza che di sviluppo industriale poi su questo vengo dopo
E allora che cosa fa il sindacato cosa ne pensa intanto riportarlo all'attenzione perché sicuramente molto importante oggi in una fase in cui veramente è cambiato il mondo insomma
Perché qui abbiamo fatto i raccordi distensione internazionale di disarmo e poi son partite le grandi guerre perché qui Monti è tutto in guerra insomma sarà d'accordo ci saranno col machete invece che con i fucili però insomma sempre armi sono proprio improprie basta guerra c'era tutte le parti altro che era Palestina insomma no la guerra del Golfo ma dico il Ruanda insomma il jet ecco allora questo mi sembra
Chiede che definisca la li l'inizio di una fase di grande instabilità politica
Che però è anche una fase di instabilità di valori
Perché insomma il ma io penso che la sconfitta delle sinistre sconfitta politica recente del tieni politiche non è che possiamo far finta che un incidente di percorso io credo che un incidente
Che l'ha capito che va spiegato e in cui anche i nostri valori e le nostre rivendicazioni parlo del sindacato come un pezzo della sinistra o se volete anche del mondo del pacifismo beh io credo che c'entrino dentro perché insomma
Non è che si perde perché gli altri son più bravi si si perde per quello si perde anche perché non siamo riusciti a portare fuori
A far e valori che vengono accettati dalla maggioranza dei cittadini e io sono molto credo anche voi penso Vittorio che sta qui sicuramente siamo molto preoccupati dei valori di ministri fascisti e di governi che non è che ci piacciono tanto allora
Io dico che è cambiato il mondo e dire che è cambiato il mondo però insomma presento l'a partire dal settore delle armi e del militare
Ripeto non parlo per il libro che è stato scritto di cui ho fatto già il i grandi il peana ma parli invece per la prospettiva per quello che facciamo noi come pezzi di sinistra
E presente significa confrontarsi in modo tutt'affatto nuovo con la questione delle tecnologie perché se fino a due anni fa tre anni fa era possibile pensare la riconversione in senso veramente
Tradizionale degli ultimi vent'anni che secondo me si fa benissimo dopo ogni guerra se sempre riconvertito non c'è problemi
Pratici c'è semplicemente la volontà con le armi andrebbero proibite sappiamo tutti l'articolo dodici della commette un parli il commercio delle armi IP Ilicic che è vero
E io però dico che oggi noi siamo un dunque in cui bisognerebbe impegnarci brevi questi sì che non ci fossero allora senza pensare non stanco proponendo una revisione costituzionale dell'articolo dodici anziché del centotrentotto che mi piacerebbe pure
Ma comunque accantoniamo non faccio una proposta
Dico che allora sulla tecnologia per esempio come non possiamo più fare l'anno scorso che hanno fatto in passato questi sono i tecnici quello che dici di Tenno
Pagati meglio sequel lavoro sicuro di ritmi più elevati e quindi una professionalità che non si può
Che non si può perdere e anche la divisione che si creava tra questi e tutti gli altri perché non si può più fare
Perché abbiamo scoperto che alle tecnologie informatiche non sono giunta impossibili Ceva quelle appropriate adeguate ma chi l'ha detto crisi per introdurre il compiuto tra tutte le parti
Che il fatto di scienziati tutti quanti ettari e riduce anche i tassi di crescita
Qui siamo a un problema di svolta tecnologica che comporta questa sì altro che militare
Che comporta la democraticità perché riduce sempre di più nelle mani di una minoranza alle multinazionali i centri di poter non sono i governi guardata con sei giugno i gatti
Il commercio estero internazionale tutto regolamentato a vantaggio delle multinazionali
Gli investimenti esteri sono tutti liberi in definitiva poche non pochi Paesi ma pochi centri di potere economico
Compresse economico militare allora mi sembra che questi grandi cambiamenti adesso non voglio entrare a farci perdere troppo tempo
Che non sono sorte che sono ci devono far ripensare anche al ha come noi affrontiamo il problema del settore militare con una radio dal punto di vista anche delle occupazioni
Perché non l'occupazione non la perdiamo solo nel militare abbiamo perso ottocento mila posti di lavoro l'anno scorso
Allora se prime quindici mila posti di lavoro del militare c'erano erano un per un problema e oggi dobbiamo capire li abbiamo persi veramente quegli ottocento mila posti presente io sono una che dice che non è vero che si è trasformato il lavoro salariato
Che lavoro salariato oggi a nel volontariato nella autorganizzazione che come sindacato e anche come altre forze della sinistra faccia un'analisi inadeguata
Allora io penso che in questa ottica di grandi cambiamenti il discorso di Agostinelli che qui riportato io lo voglio riprendere perché lo considero veramente fondamentale e cioè che la riconversione non può essere sulle spalle dei lavoratori e neanche del sindacato
Perché la riconversione e quindi un modello di difesa alternativo e quindi una politica estera diversa sta molto più nelle sulle spalle della popolazione quindi dei cittadini e quindi anche dei pacifisti perché diversamente noi Inc immediatamente tocchiamo interessi corporativi non ce ne sono e vergogna a dirlo
I lavoratori non sono eroi ma per quale ragione dovrebbero loro rinuncia e quindi noi su questa questione delle nuove livello della sicurezza e quindi del nuovo fabbisogno dello militare e quindi della questione delle armi anche quello che tu dici
Del rapporto tra spesa militare e aiuto ai Paesi via di sviluppo non tipo tradizionale ma anche il tifo nuovo evidentemente non arriveremo in chiaro allora il senso di quello che io cerco di dire anche il valore che io do alla discussione di stasera è che a partire da un come eravamo per usare un'espressione che mi è sembrata molto simpatica vivendi Battistelli prima
Ecco bisognerebbe forse da oggi tridente in CGIL a metà mese mitico ricordate c'è una riunione in tutte le fasi Singspiel tutte le strutture sindacali al mattino sull'educazione alla pace la riconversione
Contro il militare nel pomeriggio l'incontro con tutte le strutture pacifista ecco pacifiste non solo pacifico il vincolo alla crescita di cui tu parlavi
Le risorse che non puoi più me ecco allora mi pare che abbiamo un arco di problemi che dalla ridiscussione di quello che abbiamo fatto nel bene e nel male voglio dire
E delle grandi trasformazioni che nel mondo oggi ci sono che sono già cadute che se noi facciamo molta fatica a declinare
Però insomma dovremo pur farlo perché se perso le elezioni si perderà un'altra lezione scompare voglio dire nel essi noi tutti i suoi la sinistra il suo a varie componenti se non ci si mette a riflettere con chiarezza cosa sta succedere ma è evidente che la gente finirà per accettare il lavoro interinale
Per forza perché è l'unica alternativa che si trova di fronte allora mi sembra che si apra sulla riconversione ma anche sul set perché la sicurezza democrazia si apre un terreno futuro né però che è già presente
Che rispetto al quale il sindacato farà dovrebbe fare la sua parte fra anche lui è travagliato da tante
Incertezze paure valori nuovi che ancora non riesce a trovare e certamente non i lavoratori come singoli individui
Ma che allora la prospettiva il futuro da un momentino più allargato e io certo che son d'accordo che l'Enea faccio la riconversione agli usi civili delle tecnologie però vorrei anche dire di mettersi in discussione perché non tutte queste le tecnologie ci servono e negli anni Settanta questa discussione sarà fatta
Non importa le cose diventano vecchie Mon coeur prima hai capito sono già vecchie quindi credo che la questione vada ridiscussa
Alla luce di quello che mi pongo da so della piena un'occupazione oggi secondo quando si perdono ottocento mila posti di lavoro
E questo non riguarda solo l'Italia riguardanti la Germania riguarda tutto l'Occidente guarda caso l'Occidente industrializzato perché la crisi economica non c'è nel mondo c'è in Occidente in Europa in America e in Giappone
Mentre la Cina cresce va beh la freccia solo una guerra più perché ci ha e l'America latina solo guerra assolo guerra l'africano va be'sudafricano ecco
Se no no no ma io se se voi te ne parlo fuori interi ci sono stata proprio adesso voglio dire volevo dire parlavo del passato certo che c'è una grande prospettiva
Certo che c'era grande prospettiva però ecco da crisi in Occidente allora questo problema riguarda proprio noi delle tecnologie avanzate
Quindi sulle tecnologie io presente chiederei anche una rimessa in discussione del fatto che le tecnologie debbono essere appropriate e non solo avanzate
Non so se sono riuscito a dare il senso di quello che la una dibattito che esiste dentro il sindacato sicuramente dentro la CGIL che un dibattito il cui esito esiti non sono affatto scontati nello dovrebbe uno devono essere ma è un dibattito nel quale ci si può inserire anzi si deve inserire il publico ricordato la nostra riunione del prossimo giugno metà messe penso molti di voi saranno anche invitati
Perché il il terreno è estremamente aperto qui si deve ridiscutere tutto a me sembra che il valore di questo libro sta nell'aver ci permesso anche di dirlo e vi ringrazio
Bene grazie io vedo che l'autore freme però per rispondere non freni però richiederei ancora di attendere un pochino direi che sì ci sono interventi da parte del pubblico questo il momento giusto allora prima
Prego ma penso che si sente bene
No no no no
A tutto quanto aspetti aspre scusi una scusi dare tutto perché se no non registriamo
Io mi chiamo Massimo Pugliese e ho appreso all'ultimo momento
Che questa sera ci sarebbe stata la presentazione di un libro che ho comprato pochi minuti fa l'autonomia ero
Prego
E quindi mi sono documentato all'ultimo momento chiamando qualche amico che ha portato dei delle pubblicazioni
Giusto per
Dimostrare seppure fosse necessario la fondatezza di quello che
è bene che si sappia è che intento
Dirlo prima allora leggo sulla copertina che l'argomento
Riguarda l'industria militare italiana
Dal boom degli anni settanta
E che l'autore analizza attraverso una puntuale ricostruzione storica
Gli scandali le tangenti degli armamenti eccetera
L'autore Maurizio Simoncelli è uno storico
Membro del centro interuniversitari di studi e ricerche storico milita
E io voglio sottolineare l'aggettivo storico
Perché
Storia vuol dire
Vendita
Uguale
Se storia
Ammettesse
La disinformazione
Ho quanto meno l'errore inescusabile
Io l'autore non intendo intervenire
Un pentitismo formanti un disco rotto
Ma certo debbono me ne spiace e lo faccia con civiltà
Far carico di gravissime
Inesattezze che dovrebbero apportare alla ritiro immediato di questa pubblicazione che si accinge invece ad essere diffusa
Non lo conosco globale da cinque metri esattamente benissimo Barcellona nuova sfilano
Subito allora
Tetto parto dalla storia da lei prenda allora
Uno degli avventori più promettenti più interessanti più suggestivi
Più stimolanti
La dimensione clandestino
Pagina cinquantadue
Andiamo subito a pagina cinquantaquattro
E leggo che nel mille novecentottantadue giornalisti Graziella De Palo Italo Toni
Scomparivano in circostanze misteriose a Beirut tu colà inviati per un servizio sui commerci clandestini di armi italiane ecco io pregherei l'Autore anzitutto di indicare chi
è verissimo che Graziella De Palo e i fotoni scomparvero in circostanze misteriose
Ci furono fatte indagini perché non si ha prodotto però dottore siccome afferma
Che furono inviati
Un libro
Per un servizio sui commerci clandestini di armi italiane ecco io pregherei di chiarire questi aspetti sì mandò Graziella De Palo e Italo De Toni
E da dove risulta che il due dovessero indagare sui commerci clandestini via Italia passiamo al secondo argomento
Pagina cinquantasei
L'aggettivo clandestino semiclandestino
Quasi d'obbligo quando si parla di forniture militari di commerci inviare mi spiace che erano in regola chiaramente non ci sia più perché proprio lui era uno uno degli studiosi fatto di segreto e del clandestino ora
Il commercio delle armi
Era disciplinato fino al mille novecento novantuno novanta novantuno
Dalla testo unico leggi pubblica sicurezza dal codice penale
Nel novantuno te luglio del novantuno
E ciò in vigore la nuova legge
Alla legge che fa obbligo di chiedere prima l'autorizzazione all'Atalanta alla trattativa eccetera eccetera eccetera
Prima
Tutto quello che riguardava la produzione ma anche oggi c'è ancora una parte coperta da questa normativa che riguardava la esportazione non soltanto la produzione
L'esportazione sia come quantitativi si è come tipo di al momento sia come Paese di stilisti nazione
Era
Coperto dal segreto militare poi niente come l'aggettivo militare non piace perché soprattutto forse non piacerà in questo consesso del quadrivio rispetto lei vede perché io non sono solo per la pace auguro la pace ma non sono così
Dambra in blocco pacifista
E allora
Tanto in intendiamoci io credo non c'è nessun unità risorsa ufficiale
Non c'è nessuno venga arrivando anche questo è un dunque il delle inglese Leni libri minacce esprimere io ho sentito parlare di pace vivo esce dagli uffici
Perché dico venga dunque senza divagare sul costume livello ma io continua un altro esempio poi se ma qualcosa no no io passo io chiedo allora Labate passo immediatamente a chiedere
A rotori in base a quali elementi di giudizio quali risultanze può affermare che il giudice Carlo Palermo pagina cinquantasette scopre un rilevante del traffico di armi Petroni
Con al centro un personaggio fermato tempi Silvia ed alza allora non è assolutamente vero sì giudice di Trento Carlo Palermo scoprì un rilevante traffico d'armi
è vero invece che l'undici di novembre tra il novembre nero ottantadue e indi maggio del mille novecentottantatré giudice Palermo venisse una serie c'è un cinquanta mandati di arresto
Basati su false attestazioni
Ovvero sia vizia di falso ideologico affermato che i milioni e milioni di tonnellate di armi erano state spostate clandestinamente questo è assolutamente falso
Passo no collegi qua
Mi dispiace non è che ecco l'ENI sta togliendo la parola René propone manca una camera lei Luisa alla faccia della libertà alla faccia della pluralità dell'informazione va be'alla faccia della libertà di pensiero e di parola lei mi toglie la parola è si vergogni
No io non mi vergogno si deve vergognare Enzo Sellerio chiude il dibattito in questo momento si deve solo vergogna
Sì no io lo faccio tagliare pagavate
Pensioni documentaria del teste la mia lettera a Elena Paciotti presentai si vada a leggere arrivava venga no io non ce l'ho con l'autorizzazione o con il signore e Mignogna paradiso convegno oltre i dieci minuti abbondanti destinata una io sarei contento se avesse cinque sua presentazione la mia presentazione stavate mentre rotore ci sarà l'attentato non chieda se nella inglese cinque quindi si può dire in modo si può visitare anche la Divina Commedia certo e Colace ho preso documentazione anche a anche al pubblico ad andare immorale abbia cioè ci sono tre sentenze Reggio godono Simoncelli che lei non l'ha letto
Mi procurano il piacere di qualità come mi procurano al piacere diventare la copia del mio libro che lei non cita mentre in gita per ricavare
Bene Lella dirò cosa ancora
Se ci sono altre questioni ecco la sua curiosità ragazzi sono io che ho chiesto notizie delle ingenti
Ecco
Prego prego energie come
Io mi permetterò di ignorare totalmente le vostre che ha detto prima di me
Il signore non ne conosciamo il signor Armani dopo l'estate Borgonovo
Io io mica
Dico io mi permetterò di non tenere in nessun conto le cose che lei ha detto e parlerò d'altro nero o ma insomma
Se ha detto del libro di Simoncelli
Un buon libro di divulgazione
Io mi permettono di dire qualcosa di più perché quando la dimostrazione seria
Articolata
Segue una linea precisa di sviluppo
Come camminare libero che di cui stiamo discutendo
Beh insomma di solito si va al di là della pura e semplice divulgazione
Mi libro di di di Maurizio probabilmente suggerisce
Ad una mia come me
Si considera ma ancora prevalentemente un politico
Suggerisce a me alcune considerazioni di carattere generale degli studi specifici invece sui singoli argomenti sui singoli settori
Non sempre riescono a suggerire è vero che senza gli studi specifici delle analisi particolari il libro di Simoncelli probabilmente non sarebbe stato scritto
Ma è anche vero che il libro aggiunge qualcosa di più all'insieme delle informazioni che potremmo ricavare dalle singole indagini critiche
E che cosa mi suggerisce questo libero ecco del più rapidamente possibile
A che punto è il mondo oggi
Che la domanda finale delle lettore
Di queste pagine
E come di fronte a
La nuova situazione opportuno reagire
Io non sono molto d'accordo con alcune delle cose che sono state dette qui
Lo innanzitutto finita la guerra
L'incubo dell'Olocausto della alla fine di ogni forma di Civita sul pianeta non ci ossessiona più
è vero che
Scoppiata la pace nell'ottantanove io adoperai forse per primo questa espressione tempo invece abbiamo assistito all'esplosione di una ventina di conflitti
In varie aree del mondo io richiamo inter etnici
Che tuttavia rendiamoci conto non è l'Olocausto
Non è l'Olocausto
è vero che l'insorgere di questi conflitti sia
Sorpreso tutti dicevano meticciato profondamente sorpreso nel senso che non immaginavo che assumessero questa dimensione è questa drammaticità
Tuttavia ecco la prima domanda la sinistra i pacifisti
Beh
Non hanno colto ancora secondo me il punto centrale della questione
Qui si tratta di fare azione seria di propaganda di convinzione di analisi
Che l'insorgere di questi nazionalismi non dimentichiamo si è a sinistra nella misura in cui si è al di là di queste cose
Gli attuali conflitti inter etnici riportano l'Ottocento
Non siamo alla fine del Novecento
L'internazionalismo delle sinistre in genere di tutte le sinistre quelle rivoluzionari quelle modelle dov'è andata a finire
Quasi quasi facciamo colpa all'ONU o sopra o soprattutto al ruolo di non essere capace di reprimere la guerra tribale in Ruanda
Come
E non diciamo una parola Wondoo lo scatenarsi della guerra etnica in Ruanda
Facciamo colpo all'ONU Romulea décolleté va be'ha fatto Morbegno
Su questo argomento arriverei per le lunghe sezioni affrontasse quest'argomento Neale colto alleati responsabilità ma facciamo quasi colpa l'ONU della guerra che sta scoppiando in maniera drammatica alle porte di casa nostra tra musulmani
Provati e
E serbi non abbiamo una sola parola di condanna nei confronti dell'insorgere di queste nuove forme di nazionalismo come se lo fosse inevitabile no non è inevitabile
Chi l'ha detto che è inevitabile
Non lo consideravano inevitabili i nostri padri socialisti di cento anni fa dobbiamo considerarle inevitabili noi
Poi resta aperto il problema di come l'homo debba posso intervenire dei ritardi gravi delle anchilosi di cui soffre l'homo della sua mancata al autorità a livello mondiale delle debolezze sue intrinseche le le mille questioni che sono state sollevate che noi anche per primi come attive diciamo abbiamo sollevato
Ma non abbiamo avuto il coraggio di affrontare la radice di fondo
Perché perché si scatenano queste questi odi queste rivalità tribali
è nella natura dell'uomo
Nella nostra natura di ente del nostro modo di essere uomini in questa fine del secondo millennio
Dobbiamo pensare che ci vorranno altri tre quattro millenni probabilmente per eliminare questa violenza dal cuore dell'uomo o addirittura c'è il rischio che essa continua a crescere
Il fenomeno dell'esportazione delle armi con tutti gli annessi e connessi degli affari del tangente nasce da qui e incentiva a sua volta questo fenomeno
Perché è vero che
L'animalità che è dentro di noi e la violenza che dentro di noi ci scatena nella nel primo scontro con l'altro
Poi però le armi che arrivano almeno a lui aumentano il livello dello scontro ed ecco perché da parte di molti di noi dice
A volontà determinata a dire
Bisogna non eliminare la violenza dalla storia perché questo è compito probabilmente dei minorenni che verranno ma ridurre col tasso di violenza che c'è oggi nella storia dico che a livello mondiale decisioni importanti sono state prese le cinquanta mila testate atomiche nel due mila e tre dovrebbero ridursi a otto metà
è già in atto sulla CFE il disarmo convenzionale in Europa sono stati distrutti i primi mille settecento sistemi d'arma la sinistra non se ne accorge
Tanto il disarmo ormai firmato si fa non si fa
Purtroppo lo stesso trattato Pessotto e due quello che dovrebbe ridurre la cinquanta mila a chi trova difficoltà nell'applicazione sappiamo il contrasto tra ucraini e russi il rapporto tra i due e l'Occidente e l'ultimo tentativo di Clinton a Mosca
La sinistra ignora quasi totalmente che questi problemi esistano invece ci sono sono quelli che che fanno la sostanza vera di una politica estera corretta onesta che tenga conto dell'interesse nazionale certamente ma che lo inserisca nel quadro più vasto delle tante organizzazioni delle quali facciamo parte
Una prima nota che essendo arrivarmi all'orecchio da che il ministro Martino è andato alla Farnesina con il rispetto che ho per l'uomo
Io non ho niente da dire nei confronti della persona Martino e che mentre sembrava che la la la Farnesina si stesse orientando
L'ho proposta davamo all'ultimo nostro convegno verso la direzione di una maggiore presenza italiana negli organismi internazionali tutti badate tutti alla NATO all'accesso e al due o al Longo eccetera perché era lì il luogo dove si dava fondamento alla nostra sicurezza che il problema che ci interessa interessa seriamente tutta la sinistra secondo me non può non interessare la e adesso comincia a venire invece il nuovo ministro comincia a dire che forse la nostra sicurezza richiede di più
Nella nostra forza nazionale la nostra capacità di militare e nel nostro prestigio man nel nostro reclamare posti di importanza eccetera e ed è un un come dire uno spostamento sensibile dell'asse fondamentale della nostra politica estera
Io non voglio nemmeno condannare poi le cose che il ministro finora detto perché siamo appena agli inizi e voglio vedere come si sviluppano le cose ma certo che come sinistra come di Sarmi visti eccome
Coloro che hanno in qualche modo sostenuto
E sostengono l'importanza e il significato di questo libro dobbiamo essere avvertiti che il rischio della divaricazione lì e pronti a far valere onestamente e correttamente e democraticamente le nostre ragioni grazie
Bene grazie se non ci sono altri interventi io darei a prego
Può essere tutti d'accordo diamo la parola a Maurizio Simoncelli che chiudiamo
Sono Luciano Bertozzi collaboratore di varie riviste che si occupano del commercio gli armamenti da molto tempo
Anzitutto ringrazio Maurizio per il libro che è un utile strumento di dibattito per riportare le tematiche della pace al centro del dibattito politico oggi che c'è ancora più bisogno di per ricreare
Una cultura vera di sinistra ripartire aveva Lori veri quali possono essere i valori della pace del disarmo di fronte a un liberismo i valori più le triglie incalzano il Paese
Vorrei incentra questo brevissimo intervento sul sul problema della legge centottantacinque il novanta che pur non essendo una legge pacifista imposto degli ovvi vincoli all'esportazione macchie
Del tutto calpestata del tutto inutile
Aggiunge pochi giorni fa è stata pubblicata l'ultima relazione nel novantatré abbiamo esportato duecentocinquanta mila proiettili all'Algeria tanto per fare un esempio così tra i tanti e a questo punto secondo me importante
Porsi degli obiettivi cioè come contrastare questi venti di guerra che imperversano nostro paese ci sono voluti più di dieci anni per avere una legge che imponesse dei vincoli e
Oggi che ce l'abbiamo non serva a niente un un semplice pezzo di carta a questo punto penso che come movimento di opinione come centri studi come forze progressiste dovremmo cercare di
Dai il massimo risalto a questo questa situazione assolutamente inaccettabile
Va bene grazie allora Maurizio
Io vorrei essere abbastanza rapido nelle
Nelle mie conclusioni
Posso dire che ho fatto questo buon lavoro con una finalità di in una ricostruzione storica di quello che è stato questo ventennio lei che la ricostruzione storica RFI sostanzialmente fissare la memoria
Marcare quelli che sono state le le vicende e datarle a e unire in varie fonti documentazioni e e utilizzarla poiché essa ricerca storica proprio per
Utilizzarla
Come si dice appunto di storie Maggi salite o almeno dovrebbe essere spesso magari anche non lo è però ecco il Senatur nel tentativo di coniugare da un lato un
Lavoro di tipo storico con una finalità che è appunto quella che è stata colta sottolineata da diverse persone che quella di fare anche un materiale che sia di facile lettura
Di facile comprensione anche per il nome addetti alla materia
Ecco un lavori questo generico cosa serve serve per inquadrare il passato vedere quello che è stato e poter capire quello che si può fare nel futuro quello che si può utilizzare da questa esperienza di questo settore che appunto come è già stato detto è un settore come tra l'altro politicamente molto importante un settore industriale vitale per la sicurezza per la difesa del Paese e in quanto tali
Fortemente anche dico di forte valenza politiche
La conclusione di un'analisi di un ventennio e che abbiamo visto un settore che è cresciuto
è cresciuto in modo impetuoso negli anni Settanta grazie a una congiuntura favorevole un settore che è cresciuto anche di diciamolo modo tipico della Prima Repubblica modo assistito in modo volte punto sottolineavo le duplicazioni di produzioni tra i diversi enti tra l'Efim lirica a e e aziende anche private
Una espansione collegata a un mercato particolare qual era quello del terzo mondo che in un certo momento storico tirava che però ci esponeva anche a produrre dei materiali erano adatti per quel per quel mercato e che però non erano mercati che poi sarebbero potuti essere concorrenziali rispetto al a a livello degli altri paesi industrializzati
Ci siamo trovati sostanzialmente di fronte a una mercati a una industria che cresciuta si è sviluppata e diremmo una industrie che si è sviluppata anche in modo drogato
Cioè in poche parole che si sviluppava ma non degli una forza proprio in terra non di una crescita a tecnologicamente
Intrinseca ma spesso basandosi appunto sul l'importazione di tecnologie abbiamo visto che nel nel libero riportavo diversi esempi di sistemi d'arma mi facevo alcuni relativamente al settore aeronautico semi Dharma che poi utilizzavano largamente tecnologia essere quindi anche il made in Italy poi in realtà era un made in Italy ma anche un assembramento di prodotti i realizzati all'estero
E contempla l'intero mercato non certo libero non classicamente e come possiamo dire libero mercato in realtà erano aziende sostenute dal dallo Stato
Con finanziamenti anche alle esportazioni fatte dalle banche italiane come è avvenuto anche per i ai Paesi esteri cioè il terzo mondo veniva finanziato Paese terzo mondo
Venivano finanziati nei loro acquisti dalle nostre banche del banche dei Paesi industrializzati
Ovviamente questo sistema che e permetteva una una crescita a alle nostre aziende era un sistema che però prima o poi era destinato a incepparsi purtroppo
Ed è si è inceppato quando Paesi del Terzo Mondo il debito estero di questi Paesi è arrivato a un punto di non ritorno questi paesi non hanno avuto più far fronte ai loro debiti e non solo non li hanno pagati vanno
Parallelo coi alla alla distensione tra Est e Ovest alla fine dei blocchi
E quindi ci troviamo ora oggi diciamo legali Meda ormai degli anni novanta di fronte all'inflazione che come è stato detto e comprende nuove
Son finiti blocchi le industrie belliche non solo in Italia ma in tutto il i i Paesi industrializzati fanno largamente in crisi
C'è una enorme perdita di posti di lavoro e ci si ci sono numerosi interrogativi su che cosa fare
Ecco questo era un settore su cui chi interveniva chi lo studiava negli anni passati era immediatamente vis do di il male dagli addetti ai lavori ili addirittura ricordo né negli anni settanta aveva addirittura al telefono di casa
Sotto controllo perché mi ero all'epoca lavoravamo nel gruppo di studio delle folle M Piero andata mi ero permesso di
Avvicinarmi a un settore così e riservato quando ovviamente il lo scopo nostro non era quello di fare dello spionaggio industriale perché non ero quelli dati messi
Che ci interessava erano le informazioni invece relative a alle esportazioni che erano in realtà segrete
Ma a al termine di questo impegno di questa fase storica cosa cosa ci può servire una una riflessione su quello che è stato riduzione IRAP
Quella di valutare che cosa si può fare alla luce di quello che è stato che cosa si può fare per il futuro
Nelle conclusioni molto rapidamente anche perché poi non era questo lo scopo del libro comunque avanzo dell'ipotesi indico delle delle possibilità operative
Oggi non ci due ci troviamo a doversi muovere ormai un quadro non più in nazionale evidentemente la la sicurezza non è più un una
Fenomeno nazionale ormai si parla di difesa in in termini internazionale
Lo si vede nelle nelle missioni i che sono state fatte lo vediamo rispetta le vicende del Della jugoslava dell'ex Jugoslavia vicina ma in tutte le altre aree nel Mediterraneo accede ormai ci si muove sempre in una a logica di tipo internazionale
Quindi se ci si muove nel campo della difesa nel
Sul su una prospettiva di
Cooperazione internazionale evidente anche da qui che dobbiamo muoverci anche nel settore della produzione militare anche qui in una logica internazionale questo certamente è un tema su cui Joris tordo già negli anni settanta c'erano forti e si esitazioni ci sono delle forti resistenze anche da parte dei rispettivi governi nazionali
Una disponibilità effettiva a avviare una coproduzione gli armamenti a livello internazionale non nei termini in cui il finora è stata fatta pro certamente dico oggi ci troviamo in una situazione completamente nuova che fino corse fino a pochi anni fa non era neppure pensabile però certamente oggi che ancor più in futuro ci dovremo muovere secondo una logica di cooperazione in questo senso la richiesta che viene fatta l'ho modi intervenire dovunque mi sembra che sia un segnale e tipico di questo nuovo nuovo condizione in cui noi ci troviamo
Ecco la prospettiva si vuole aprire questo libro è quella di dire
Valutiamo quello che è stato fatto nel passato e cerchiamo nel nel futuro di trarne ha insegnamento ecco questo rapidamente vorrei con potere con questo concetto antico latino che è appunto il storia Maggi tre vite che purtroppo spesso ripeto ancora una volta non non viene mai purtroppo messo in pratica perché purtroppo è anche di Fischer voi
Lì così effettivamente farne tesoro degli errori e che i nostri e o anche noi abbiamo fatto nel passato grazie