Presentazione del libro a cura di Altero Frigerio e Roberta Lisi "Pubblico è meglio. La via maestra per ricostruire l'Italia" (Donzelli)

Buon pomeriggio bentrovati da parte di Emiliano Sbaraglia siamo insieme questo oggi indiretta su collettiva punto it
La pagina Facebook di collettiva per parlarvi di un libro dal titolo pubblico meglio la via maestra Pierre ricostruire l'Italia un volume curato da Altero Frigerio
Roberta Lisi insieme a noi oltre i due autori la professoressa Maria Luisa Bianco già ordinario di Sociologia presso l'Università degli studi del Piemonte orientale che saluto ben trovato professoressa
Un saluto anche a Giulio Marcon sbilanciano Shimon ben trovato anche Giulio Marcon rimane come diceva
Roberta Lisi e dattero Frigerio sono con voi potremmo avere un altro ospite siamo inattesa non medio lunghe ero più di tanto per parlarvi di questo libro abbiamo degli ospiti che ci illustreranno in maniera approfondita l'impostazione e la struttura il modo in cui i due curatori hanno pensato direi questo nuovo lavoro perché lavorare è una parola del due mila venti è sempre un volume Donzelli che per l'appunto
L'anno scorso con una struttura molto simili c'aveva già introdotto a dei temi ulteriormente sviluppati ora con del pubblico meglio
Mi viene da aggiungere
In cui nel momento in un periodo cruciale dedicato e per certi versi le pagine di questo libro possono anche anticipare quelli che sono e saranno i temi prossimi e futuri nel nostro Paese e non soltanto mi vien da aggiungere
Io non mi dilungo veramente
Oltre perché vorrei chiedere subito ad uno dei due curatori ad Altero Frigerio di introdurci ulteriormente all'interno di questa raccolta di interviste di nomi più che competenti in materia
Ma sì abbiamo fatto una tra virgolette selezione tra le persone che erano tra virgolette d'accordo con noi che pubblica meglio
E che potevano su ogni singolo proprio noi volevamo affrontare dare il loro contributo Azzariti Bernini Bindi Brai di sinistro Donadi Fracassi che va ascolteremo guerra Leonardi roventi di Santoro sette servita ecco queste sono le conversazioni e abbiamo raccolto in questo volume ma diciamo una cosa di fondo considera avviare la nostra discussione
E siamo tutti chi più chi meno insomma felici e contenti perché prima il Conte due e oggi interagiranno riportato l'Italia al tavolo con Macrone la Merkel cioè otto un bene uscire dall'isolamento e passare dalla serie D alla seria
Eh ma il futuro dell'Italia e dell'Europa la dico con un eccesso di sintesi ma serve proprio per stimolare il dibattito non si può ridurre alle emissioni che il piano nazionale di ripresa e residenza in vita imposte pandemia il futuro e lo diciamo anche nel libro sul piano politico economico sociale
Soro a mio avviso Bari venne e la sua che in essi si va politica economica insieme ai Verdi tedeschi e migliorano la Germania del prossimo autunno ovvero glielo dico così per dirla proprio con il titolo dell'intervento delle prime prove respinge il se oggi alle Festival dell'economia
E che si apre a Trento la connessione tra il ritorno dello stato e la fine del neoliberismo
La pandemia vernici sanitarie quella economica sosteniamo in questo volume nelle conversazioni con e questi pregevoli e illustri autori ci sono come dire aggiunta quella climatica quella energetica industriale
E crisi tutto efficiente lire e delle ricette globali Linneo penultima liberiste
Da qui insomma Sbaraglia lo dico agli ospita la professoressa bianco al mio amico Giulio Marcon da qui parte il Pubblico & meglio
Dall'insistenza sul necessario quanto rinnovato per protagonismo dello Stato in uno scenario di grande esplosione delle diseguaglianze
E non si può affrontare nel risolvere con una buona manutenzione un po'superpoteri e le risorse che vengono dall'Europa in tutto
Peraltro condito con un tasso di coinvolgimento e di partecipazione
Mentre elaborazioni come delle decisioni del Parlamento e delle parti sociali inversamente proporzionale alla quantità e alla qualità degli interventi prospettati dall'esecutivo
Pubblica è meglio non perché insomma pensiamo che tutto il benessere mondo pubblico statale ma perché proprio la Costituzione affida allo Stato
Compiti di indirizzo di intervento di verifica per assicurare ai cittadini
Uguaglianza e il benessere e l'articolo tre che riteniamo nel libro che poi anche ieri presidente Mattarella ha ricordato in un impegnate dell'isolato l'intervento per il settantacinquesimo anniversario della Repubblica
Insomma ma io vorrei che la via maestra per costruire in Italia come recita un po'il nostro sottotitolo quella norme della migliore a riparazione possibile dell'esistente ma una netta discontinuità con il passato
Il PM RR a mio avviso non fa i conti sul perché oggi ci ritroviamo così
Sì insomma si applica Rizzato venuto dall'acciaio alle autostrade dall'industria ai servizi di telecomunicazioni dalla sanità ai trasporti l'idea insomma che il mercato risolvesse tutti i problemi
Ha determinato non solo nuove povertà nuove ingiustizie
Ma soprattutto maggiori disparità e pensavo solo nel campo della sicurezza si è privatizzato anche quella in nome del profitto della sburocratizzazione per mettere da parte i lacci e i lacciuoli e poi piangiamo il giorno dopo le vittime tra design globale quelle del ponte Morandi della funivia devo Mottarone lei l'umana il manovratore del porto di Salerno gli altri lavoratori
Che non tornano a casa da lavoro
Sono Morand Anna insomma
Non è il nome del profitto che sì ma non non mettono le grate di sicurezza degli auditor che stridono un operaio di ventidue anni sbaglio
O si lascia collassare un ponte per rispettare il primato delle liberalizzazioni le autostrade svendute spremute oggi riacquistare a caro prezzo
E sembra avere abilità lo dico così cinici attivare i freni per confermare la funivia o per restare sulla cronaca in nome dello sfruttamento che contraddistingue la filiera agroalimentare in opera concorrenza dei prezzi bassi in via Sabaudia nell'agro pontino
Duecentoventidue braccianti indiani sono stati drogati per non fargli sentire la stanchezza delle dodici sedici ore passate nei campi
Insomma anche la sicurezza sul lavoro oggi passata più in pubblico e almeno nove Al Jaber insomma capovolgendo un crollo slogan tanto caro al seguirle degli ultimi decenni
Il controllo balle quando c'è
Comunque non basta oggi a forza di snellire la pubblica amministrazione ci sono solo tre mila detti chiamati a controllare quattro milioni di aziende poi ci meravigliamo se siamo arrivati sono i danni dell'INAIL trecentosei morti nel primo quadrimestre di quest'anno quasi il dieci per cento in più rispetto allo stesso periodo del due mila ridenti
Analoghi ragionamenti e mi avvio a concludere questa mia breve introduzione potremmo fare per il terremoto del centro Italia per fare un esempio con i gravi ritardi sulla ricostruzione
Ma anche il personale pubblico
Sono pochi i tecnici geometri ingegneri e architetti e ancor meno gli addetti alle amministrazioni locali capacità e competenze ed esperienza di valutare l'amore di pratiche da esaminare
Oppure della sanità pubblica sottoposta per decenni ha appesantito le due grandi a vantaggio del sistema privato su cui si sono abbattute con tutta evidenza ce lo diceva pandemia le nefaste conseguenze della scellerata riforma del Titolo quinto con il suo caotico federalismo e una idea di autonomia tanto discorsi alquanto divisiva
Ora con la pandemia il velo del secondo me l'aria è cambiata lo diciamo anche nell'introduzione del libro però scarseggia
La consapevolezza la volontà di affrontare la situazione pone strumenti che non siano in continuità con il passato
Dagli ospedali ai vaccini per passare ai Ristori di sostegni Susini che li si voglia chiamare tutti hanno fatto affidamento sullo stato pronti però a girare pagina
E ristabilire le solite priorità prima regola mia poi le persone prima e gli interessi delle aziende per quelli dei lavoratori mancare con le stesse risorse che l'Europa ha deciso di destinare ci noi pensiamo in questo nostro libro che non sia giusto così
Proprio i ricordi delle politiche economiche posto in essere da by delle dopo la sua elezione indicano una strada diversa una cesura storica all'indomani della conclusione del ciclo neoliberista
Dice Byland riconoscendo che dopo tra va messo in verso impari liberismo già le corde che questo è il momento per costruire un'economia che funzioni bene tutti e non solo per le società subentri che e giganti
Ricordo così proprio che anche il Financial Times ha scritto un altro giornale una traversa davvero neo bolscevica che durante la pandemia i miliardari hanno aumentato le proprie ricchezze in rapporto al PIL in tutti gli Stati del mondo e l'Italia non fa eccezione anzi
Allora per questo investire sullo stomaco investire sul lavoro contiene invece un'idea forte di domani
Una proposta direi in qualche modo diversa della ripresa della crescita perché è basata sulla centralità dei diritti universali a partire dal lavoro e gli ebrei bollettini
Noi siamo convinti e le conversazioni a cui facevo riferimento presentate nel libro ci confortano in questo senso non basta dare incentivi alle imprese o assecondarle lo sblocco dei licenziamenti perché queste crescano e con esse possa riprendersi anche il Paese
No il barese non sicura così
Sono semmai piuttosto necessari un forte intervento dello Stato una forte politica industriale
Mancano sia l'uno che l'altro in questo momento l'una e l'altra invece primavere secondo noi diciamo di più occasione nel libro devono prevedere una inequivoca impronta ambientale davvero sostenibile
Senza scorciatoie o del Napoli così un misteri e tecnocratica
Pubblico e nuovo lavoro la ricetta e il nostro libro unità di suggerire il e qui mi taccio e all'ascolto volentieri i vostri contributi grazie ancora
Grazie grazie ad Altero Frigerio nel frattempo ringraziamo diamo la benvenuta anche a Gianna Fracassi che c'ha raggiunto vicesegretario generale
Della CGIL io proprio dalle parole di Altero Frigerio
Vorrei invece chiedere alla professoressa bianco faceva riferimento Frigerio al discorso del presidente della Repubblica Mattarella di ieri la citazione dell'articolo tre un articolo molto presente all'interno di questo volume il presidente Mattarella citato anche l'articolo trentasette quello che riguarda la tutela del lavoro delle donne e e dei figli di queste donne ecco chiedo la sociologa più in generale sul tema delle diseguaglianze a che punto siamo
Il
Ma sappiamo tutti
Che in questo hanno abbondante di pandemia ama aggravato veri diseguaglianze sia fra paesi
Ci sono dei paesi che non hanno quasi ancora iniziato del campagne di vaccinazione perché non sono in grado di comprare i vaccini che vengono accaparrati dei Paesi ricchi
Ma le disuguaglianze sono cresciute anche all'interno dei paesi
Il
Lo strato più benestante delle popolazioni di tutti i nostri paesi si è arricchito anche nell'ultimo anno durante la pandemia questo è avvenuto anche in Italia
Mentre sappiamo che no quota notevole delle famiglie italiane su le una situazione disastrosa
Con la perdita del lavoro la chiusura la chiusura delle attività
Credo che questo vincolo o
Si è particolarmente e importante i la pubblicazione di questo libro in questo momento
Perché crea un Mosaico approfondito nei convegni che
Per le saranno nel nostro Paese
Se inizialmente ho permettetemi di dirvelo avrei preferito che quanto meno nel sottotitolo comparisse la parola Stato in un solo la parola pur ricco non solo una
Piacere personale ma perché mi sembra che questo titolo Spinelli si è un po'la ricchezza dei contenuti del volume
In molte delle interviste effettivamente gli autori con un'intervista i si lamenta hanno per il cospicuo o vaso di risorse dal pubblico al privato che ha caratterizzato almeno gli ultimi due decenni e che hanno via via come sappiamo impoveriti servizi pubblici essenziali
Durante la all'ENI a questo problema esploso in modo drammatico ossia per quanto riguarda la sanità sia per quanto riguarda la scuola
Ma hanno impoverito anche deve privatizzazione selvagge ribasso che sono state attuate nel testo ci sono diversi esempi e questo
Ci descrive come il pubblico può essere ed è meglio ma nella realtà dicevo i contenuti del rimborso import sottovalutati dal titolo perché Monti interventi ridevano con forza non solo che il Pubblico il meglio ma fissato i miei gli occhi necessità che
Non è stato ritorni a essere stato imprenditore e
Questo è molto importante è stato innovatore cosa significa che lo Stato deve essere in grado di presidiare i settori strategici sia
Per contrastarle
La posizione subalterna dell'Italia nella nella volle globale e
Ma anche per presidiare produzioni assolutamente essenziali per il nostro Paese di nuovo Anderlini ha mostrato in modo drammatico come Almeyda delegato
Ai
Ad ammettere inglesi a basso costo del lavoro
La produzione di prodotti che sono essenziali della salute sia stato drammatico per noi all'inizio della pandemia non avevamo maschili né non eravamo in grado di condurre mascherine
Ma questo lo si vede anche su un altopiano che i vaccini noi dobbiamo non siamo in grado di produrre vaccini nel nostro Paese o non siano in grado di farlo nei tempi Necci pungenti necessari
Quindi non ci sono pubblico è meglio ma non è stato forte imprenditori e che abbia
Una visione sia in grado di di attuare una politica industriale e fonte
Ecco questo emerge da molti di dei saggi
Che affrontano temi di dire di sì tutti con lo sguardo
Critico molto punto prima Frigerio diceva abbiamo intervistato persone che sapevamo che oltre a essere espelle il PD di tanti campi diversi avevano un'impostazione
Coerente comunque gli alberi in via curatori
Dal testo è abbastanza impressionante la sua lettura perché nel giro di in uno presente il numero delle pagine avendo visto solo la versione
I digitare non ho visto lo spessore del Libano mo'materiali e quindi ho detto con questo numero in un numero di pagine che non è un'enciclopedia quello editrice Coppélia vediamo e in merito in genere numero e in ordine di problemi in in settori diverse ma anche tante però opposte
Su come uscire da Eduardo e mi auguro che il professor Giovannini che nel frattempo è diventato un ministro mentre era non era ministro non era più ministro quando ha rilasciato un'intervista nei prossimi mesi Salbiati nostrane almeno un pochino del coraggio intellettuale che ha dimostrato nell'intervista
I che in questo momento non vedo o scusi i così brillante ecco non è facile nove
Pensare a come presentare un testo così variegato di contenuti
E
E pensando appunto a come organizzare o provare a vedere se e quando il figlio Cimo sto che nega di Ranieri rame dei i diversi capitoli delle diverse interviste il direi che sicuramente un filo rosso importante quello del sottodimensionamento della pubblica amministrazione
In in molti numerosi interventi questo emerge con forza ciascuno per il suo settore guerra ci fa vedere come nella sanità nei servizi sociali nell'istruzione
Gli Abbey ti i si siano molto ridotti nel tempo e non siano più adeguati
Numero alle esigenze del Paese ove Intini tali da in generale di degrado della pubblica amministrazione Rosi Bindi
Dei tagli indiscriminati che hanno riguardato il servizio sanitario nazionale
Da lei a area della scuola
Degli insegnanti che in un sogno sono poco numerose i massoni peggio pagati ai più anziani d'Europa
Se Peace dell'indebolimento delle sovrintendenze e dunque del danno per il patrimonio culturale del Paese
Nei bambini a sua volta
Ricorda come i piccoli comuni delle aree interne abbiano completamente perso i propri dipendenti e quindi non siano più
E tecnicamente in grado di affrontare qualunque automobile una e
Oggi di fronte a in progetti che dovrebbero essere portati avanti nei ricoveri Fund si troveranno in una situazione molto molto difficile
Dunque
Ne emerge un panorama di grande fragilità della pubblica amministrazione su questo tema tenterò adesso di farvi vedere un paio di disegni ai viola
Vediamo se riesco di nuovo affare dello
Riuscite a vedere le mie serali del
Schikaneder per il momento no a nel biologico
L'uomo che disastro
Faccia un comune tentativo poi eventualmente rinuncia mi dispiacerebbe perché ci tenevo a far vedere l'idea del però o no non
Sì ci siamo sono apparse meravigliosa non
Analoga pone in dati indico un favorito tra indipendenti di pubblici di italiani e quelli degli altri Paesi europei nelle due colonne qui vedete
Gli alimenti nei settori che chiamo STP cioè i settori tipicamente pubblici miliardi tanti e poi invece gli addetti alla pubblica amministrazione in senso stretto
In Italia e la prima riga in rosso essendo guardate gli anche in paesi qui ci sono un po'di sei Paesi europei nella rete come gli ardenti indù nei settori i miei servizi tipicamente pubblici in Italia e anche nella pubblica amministrazione sono infinitamente più bassi a quella di tutti gli altri Paesi europei
Rispetta da iniziò addirittura la metà ma quasi la metà della Germania e la Spagna perfino grande Riccia
A numero di e addetti pubblici o comunque nei servizi pubblici più su elevato che non
In Italia
Questa ulteriormente Abelli a mostrarne indire sì
Settori dei servizi
E allora Micheli per rapidità faccio Mellini chiedo sola colonna quattro nella sanità
Noi abbiamo meno di trentadue addetti ogni mille abitanti la Germania sessantotto il Regno Unito sessantacinque
Cioè il numero di incomparabili con quelli italiani in disastro che ha affrontato la sanità di fronte alla pandemia
Non è solo dovuto aveva impreparazione alla mancanza di un piano pandemico
E in tumulto in primo luogo al atto che noi abbiamo pochissime persone addette alla sanità
Quel varco un altro esercizi eletto ho provato calcolare
Quante persone si dovrebbero assumere nei diversi settori dei servizi tipicamente pubblici per diventare uguali agli altri Paesi che stanno meglio di noi
Prendo solo la Germania
Per avere lo stesso numero di ardenti alla sanità ogni mille abitanti Chiara Germania dovremmo assumere due milioni di persone per avere lo stesso numero
Totali nei settori tipicamente pubblici diabetica da Germania e dovendo assumendomi più di tre milioni e mezzo ma più di quattro milioni per essere come Regno Unito circa un milione e Governo assumermi per essere come la Spagna che noi non siamo abituati a pensare come Paese
Messo molto meglio del nostro e per essere come la Francia dove ma su una lettera in milioni di persone sono numeri veramente innovativi che cambierebbero completamente il nostro oltre che la qualità dei nostri servizi
Di la rapidità di approvazione dei nostri servizi ma anche cambierebbero completamente il nostro mercato del lavoro perché in moltissimi di questi settori si tratta di e assumere Giovanni altamente qualificati
E che come sappiamo in Italia hanno una enorme difficoltà a entrare nel mercato del lavoro questo così viene non solo quella che viene chiamata l'emigrazione dei cervelli
Etichetta che mi infastidisce non poco ma
Anche perché il tasso di disoccupazione dei giovani in Italia e anche dei giovani laureati è molto più alto che non negli altri Paesi dunque citando
Uno degli degli intervistati del del testo dice che bisogna ricostruire del pubbliche amministrazioni ma appunto aggiungerei non solo per far funzionare meglio lo stato di servizi pubblici ma anche per poter orientare in modo strategico l'economia e dunque e per tutelare lavoro ma anche per creare diretta mentre dal mondo lo Stato non può limitarsi a dare dei sussidi
Sperando che in questi in camerino posti di lavoro lo Stato deve creare indirettamente il lavoro e non per due aree operazioni assistenziali ma che e potenziare i servizi pubblici consentirà al Paese di funzionare infinitamente deve infinitamente meglio
Vediamo se riesco uscire
E uscire non sporse no luogo ho esaurito il mio tempo ben due osservazioni
Critiche no non essere in una un po'scandalose non so se media devo riservare eventualmente per intervento successivo
Per cento arroga dicevo sono due non osservazioni scandalose via prima
Riguarda la natalità
Nel testo
Sì Ida
Assolutamente per scontato che crescere grandinata Anita sia un obiettivo
Indiscutibile indiscusso cioè è un ma venne e questo sappiamo che che sia da destra che la sinistra si è conservato che i congressisti
Usano questa retorica
Allora io domando per quale ragione superiore
Ebbene accrescere la natalità
Che non riguardi i bilanci dell'INPS sappiamo tutti che se aumenta il numero dei giovani questo Torchiera in futuro dei problemi agli inizi a pagare pensioni
Ma
Ragioni superiori
Io non vorrei che qualcuno o provasse a discutere del nome discutere nessuno
Noi
Oggi sappiamo che
Io avevo dignitoso
Per i giovani in Italia scarseggia
Già prima dicevo un parente a percentuale in meno dei giovani e disoccupati o
Nel mille novecento non sono andata a guardarmi a convocare il dato che ricordavo sua memoria
In Italia la popolazione era trenta milioni
Oggi siamo sessanta milioni questa critica enorme nella popolazione ovviamente si è accompagnata a un consumo del suolo
A una devastazione delle risorse
Professoressa le chiediamo di interrompere la condivisione primo che nel secondo secolo se così possiamo dovrebbe dirlo perché poi smistate avendo noi invitato cosa devo fare nato a Roma il revisione no Marco Galeone adesso lo rinviamo per la seconda osservazione prima di passare la parola Giulio Guasco USA
Cioè siamo troppi siamo troppi nel mondo nel suo complesso siamo assolutamente però qui anche in Italia
E quindi non mi sembra che ci sia bisogno di politiche incentivare in modo acritico la natalità
Mi rendo perfettamente conto che che sono perfettamente d'accordo sul fatto che sia giusto aiutare le donne che desiderano
Avere un figlio aiutare delle
Nel mille ma tra
Scegliere fra il il lavoro e un figlio
Ma bisogna fare dei ragionamenti sul fatto che non c'è bisogno di essere di di più si hanno assolutamente topi è uno sguardo uterina del pianeta ci deve far pensare che la popolazione deve diminuire
Seconda osservazione e riguarda le auto
E Eric sono se non mi è sfuggito qualcosa almeno tre interventi diamo venti Brunate Leonardi che affrontano il discorso delle deviante Elettriche
Nel nome le auto elettriche oggi non sono benigne
Le auto elettriche inquinano di più dei montoni a scoppio perché inquinano di più perché useranno elettricità condotto da centrali altamente inquinanti
Sono meno e incidenti dei motori a scoppio perché mentre il motore a scoppio buccia
Carburante sul luogo
Ne auto e niente di che per rifornisse di energie hanno bisogno di un trasporto degli Energia peculiari cartine fare i cento chilometri con un'auto elettrica
Consuma io un carburante più petrolio che non fare cento chilometri come un'auto a benzina
Sicuramente usare auto elettriche quindi no riduce l'inquinamento spossata di inquinamento dalle città abitate dei ceti medi
Ad altri in luoghi ma l'inquinamento all'interno del nostro Paese o all'interno del globo aumenta anziché diminuire anche perché ci sono altri due problemi
Produrre un'auto elettrica con volta più dispendio di energia
Smaltire
Le
Le batterie di un'arteria elettrica sarà un problema epocale come quello di smaltire le centrali e abbondino che stanno andando in discussione
Quindi i
Un
Una visione strategica in linea non deve appoggiarsi sulle auto elettriche oggi che sono solo una fare
Per le sovvenzioni alle aziende automobilistiche e la le centrali di di produzione di energie
Non fu una visione strategica di Udine del pensare aria transizione tot anni dalle centrali attuale adiacente Aniello ironiche
Poi si potrà pensare alle auto elettriche
Quando vennero regia necessaria la ricarica delle batterie sarà un'energica Denikin che quell'ideologia saga nel mio regia altamente inquinanti come quello attuale
Le auto elettriche sono
Sono una una tale
Per perché in una situazione di potere
I la Panda di un lavoratore inquina anche se vecchia inquina molto meno delle attese a Duke ricco e con questo o chiudo i miei interventi con una un augurio che
Sì però vi è essere più innovativi anche nello sguardo periti come mai affidandosi a
Ai lettori che a retoriche che l'hanno che vanno per la maggiore
Provare sempre a mettere in discussione che anche le convinzioni che sembrano leggi progressiste
Grazie grazie professoressa bianco anche per le sue provocazioni
Di Giulio Marcon vorrei ricordare un libro appena pubblicato il giovane Marx la radice delle cose l'editore io apro bocca lo faccio perché a me
Ha colpito molto probabilmente molti di voi avranno visto il film ma leggere il giovane Marx con il commento l'analisi la guida di Giulio Marcon posso garantirvi che è un altro tipo di esperienza ma qui parliamo d'altro non so fino a che punto parliamo d'altro manga magari c'è anche qualcosa che in marzo e ci ha insegnato nelle sue pagine
Anche a due secoli di distanza fosse più che mai in questo periodo vorrei chiedere al Giulio Marcon anche dal punto di osservazione di sbilanciarmi ci un po'a che punto siamo se effettivamente c'è un ritorno dello Stato oppure no
Grazie premesso no abbiamo stabilirne reinsegnato insieme avevamo Dondero c'è una quando quando prassi
Buonasera a tutti grazie dell'invito grazie soprattutto la CGIL ha Roberta spero che hanno curato questo libro è un libro molto utile e molto bello tempestivo
Che raccoglie una varietà di interventi i dire pregevoli pregevoli perché si tratta di persone dalle più autorevoli nei treni nei campi che che affrontò e quindi non strumento utile lo strumento utile io penso orbene diverso mentre invece il titolo è bello chi dovrebbe lo proprio perché si parla di pubblico è pubblico in concerto più largo più basso diciamo del concetto di Stato e credo che mettere al centro non sia nel pubblico poi lo dice anche Azzariti e al suo nel suo intervento e anche a anche la stessa Rosi Bindi
Significa sia avere uno sguardo e un orizzonte più lungo uno sguardo più ampio non ritenute più lungo rispetto anche alle novità delle trasformazioni che che lo Stato ha avuto nel nostro Paese che la nozione di pubblico ha avuto il nostro Paese non solo per la riforma del Titolo quinto ma giustamente alterno Roberta ci fanno una domanda l'interruzione quanto strato qual è stato se pensano questa è la riflessione
Condusse Pietro Ingrao ha ha forni affondare il centro riforma Richer settembre formarlo
Nello dello Stato per capire appunto quali trasformazioni anche dentro le politiche pubbliche erano necessarie rinnovare diciamo
Le nostre istituzioni e loro e il loro funzionamento
E il ritorno del pubblico questa è una cosa che stavo pensando venendo qui ritorno di ritorno del pubblico si parla quando quando ci sono le guerre quando sono i bambini quando ci sono dei feriti sono pensa diciamo all'ultimo se nell'ultimo secolo e mezzo ritorno il pubblico che è stato quando che sto alla seconda guerra mondiale abbiamo avuto i trent'anni gloriosi
Quando abbiamo avuto la crisi degli anni trenta negli Stati Uniti ma anche nei regimi anche da noi non c'è stata una ce n'è un forte impulso all'uomo delle istituzioni pubbliche né nato a dire in quel periodo insomma e quindi
La riflessione io facevo il queste che diciamo abbiamo bisogno di traumi abbiamo bisogno di emergenze purtroppo abbiamo bisogno di crisi per posso dire ribaltare qualche modo una visione l'ispirazione dei di politica come venivano definite con la politica non liberiste e che richiedono l'intervento punto dello Stato delle istituzioni per fra fronte non solo a quell'emergenza per ricostruire
Le condizioni di un patto sociale della della coesione sociale del nostro del nostro Paese
E questo è diciamo e questo è un punto secondo me è che anche oggi ha molto forte perché va che va richiamato a nuova perché di fronte a questa crisi doti drammatiche al ruolo delle istituzioni il cambiamento del ruolo dell'Europa va sottolineato perché siamo passati da un'Europa
Che era era vista come l'Europa appunto dei vincoli innaturali o delle politiche di austerità delle politiche restrittive a una roba che fa bene ciò che dice ai Paesi dove fare politica
Espansive e rimette in discussione il patto di via al patto di stabilità anche se mi sembra si va verso un po'nascono in produzione tra un paio d'anni e comunque consentire a ribaltare l'impostazione di quelle politiche che abbiamo visto in questi anni
Noi abbiamo avuto un trentennio i famosi trentenni trent'anni gloriosi no quarantacinque non meno della finzione quella mondiale fino almeno agli anni Settanta porga udon per un po'più lungo un quarantennio ingloriosa diciamo un quarantenne Ubu
Quarantenni o blu buio
Diciamo dove hanno predominate appunto le politiche neoliberiste che hanno distrutto sistematicamente diciamo
La nozione di pubblico diciamo se nei trent'anni diciamo gloriosi hanno avuto una sorta di dei mercificazione di quei beni quei bisogni fondamentali l'invio di una società salute istruzione
Cure per per la per la vecchiaia eccetera eccetera
Abbiamo avuto poi un processo di rimanerci filtrazione no in parte di questi e questo di questi beni è questo si è visto anche dal punto di vista diciamo una rivoluzione tra virgolette l'una involuzione
Anche la fondista linguistico no per cui alla fine siamo abituati a parlare non di non di cittadini ma degli enti non di diritti ma di bisogni
Abbiamo parlato di mercati sociali alludendo all'UE fare tua c'è stata una sorta di posso dire deregulation diciamo del della della semantica del del vocabolario pubblico che ha portato appunto alla al lancio di un aveva all'affermazione di un'ideologia sostanzialmente no perché di questo programma micologia che poi appunto la copertura di politica che sono quelle che hanno portato in questi anni naturalmente a una crescita economica una crescita economica che è stata accompagnata da grandissime diseguaglianze che sono cresciute le grandissima precarietà
E da grandissime politiche come ricordavo prima appunto di privatizzazioni e di di mercificazione di beni che prima erano beni beni pubblici oggi noi abbiamo diciamo grandi grandi possibilità abbiamo una grande opportunità facciamo grazie anche a questa crisi drammatica
Grandi diciamo opportunità per per ribaltare diciamo la narrazione e le politiche soprattutto che abbiamo conosciuto in questi anni
è una grande opportunità come tutte le opportunità vanno colte vanno indirizzate vanno diciamo gestire non non è detto che si vada in quella in quella in quella direzione ma una grande opportunità che diciamo mette insieme due cose fondamentali il ritorno al pubblico
L'idea di un modello nuovo nuovo modello di sviluppo di politiche nuove il green deal l'idea di una transizione ecologica giù una giusta protezione ecologica che non penalizzi il lavoro e non penalizzi le imprese
Possiamo mettere queste due cose insieme quindi possiamo mettere diciamo l'idea di politiche pubbliche a questa fin qui diciamo indirizzata a questa finalità e l'idea di un modello di sviluppo del modello economico diverso si farà non si farà una scommessa in un terreno di lotta in terreno di conflitto io guardo
Sono un po'spaventato perché se guardo al piano di Draghi al piano del governo italiano approvato dal Parlamento ritroverà e l'espressione politica industriale compare una sola volta
E centinaia di volte con palme espressioni come competitività concorrenza competizione in prese eccetera eccetera e se confronto il piano italiano con quello spagnolo ne parlavamo qualche giorno fa con condanna Fracassi
Piano spagnolo che ha tanti limiti e tanti ritardi Fava ha criticato eccetera eccetera
A un capitolo intero dedicato alla politica industriale per l'altro profilo industriale declinata con le politiche di riconversione ecologica ecologia dell'economia
E sì guardiamo anche ai primi provvedimenti diciamo perseguono ricorre tranne italiano e veniamo che purtroppo non è detto che convinca diciamo l'ipotesi di una visione lungimirante organica strategica della politica industriale delle politiche pubbliche di questo Paese
Io vedo molto un pronta tecnocratica vedo molto l'impronta diciamo che tende a posso dire
Eliminare più vincoli possibili diciamo no per favorire questo questa questo tipo diciamo di di scelte che si stanno facendo anche cose piccole che sono importanti e quindi ci semplifica la via la valutazione di impatto ambientale
Chi ne è vista come un vincolo non non non come di uno strumento per migliorare la qualità del diciamo degli investimenti che fai e quindi i settori si coglie l'ANAC dalla cabina di regia del piano e quindi si riduce da sessanta a trenta giorni
La possibilità di fare il dibattito pubblico previsto dal Codice appalti che non è mai stato fatto però come una possibilità viene qui tutto viene diciamo dentro una diciamo declinato in una logica che secondo me condurrà e conduce e io credo che la filiale faccia bene diciamo a sollevare le sue critiche le sue osservazioni a un conflitto a un conflitto appunto sull'indirizzo
Di queste di queste politiche e credo che questo sia un punto fondamentale c'è un punto fondamentale io di cui anche il libro diciamo affronta in varie in vari modi lo scontro ma i temi che sono connesso noi siamo di fronte oggi perché ritorna il pubblico non si intravedono il pubblico come era una volta ritorno dello Stato una volta i cambiamenti sono stati epocali pensano i cambiamenti sociali come influiscono sulla struttura familiare
Della delle nostre famiglie su come incide nel rapporto tra comunità locali tra centro io in periferia pensiamo al fenomeno nelle delle delle delle migrazioni insomma potremo fare un elenco lungo di cambiamenti che portano questo dire a una appunto a un cambiamento modifica strutturale anche del ruolo che il pubblico che lo Stato devono avere cioè lì toglie la cosa che stiamo vivendo Maynard da tanti anni che diciamo in una contesto di globalizzazione
Ormai affermata e crescente il tema del pubblico va posto non solo a livello nazionale male livello globale è un problema di governance no in molti dei temi che sono affrontati in questo libro
Finanza lavoro
Modelli economici politiche pubbliche Toma
E cioè è un tema interna che ha messo in grande difficoltà la sinistra perché mentre nello Stato nazionale sapevamo cosa fare come confortarci Amore sì gli strumenti no vediamo interlocutori così non è per il per per la la dimensione globale no perché perché non ci sono o o se ci sono hanno hanno diciamo queste istituzioni hanno pochi compiti pensiamo m a quello che è successo per questa pandemia con con l'organizzazione mondiale
Della della della sanità cioè siamo di fronte appunto uno scenario diverso che anche rispetto al ritorno del pubblico ed il pubblico è meglio son d'accordo ovviamente
Comporta tutto questo una depressione maggiore su come muoversi su come intervenire su come ricostruire le ragioni diciamo
Diciamo i politiche che nel libro ci sono ben più fisico no giustamente Santoro parla voi ponete la domanda della fiscalità ambientale di come è chiaro che quando parli Kristen ambientare la affronti a livello nazionale
Ma di affrontare a livello globale o quando parli di di politiche industriali anche qui diciamo c'è una dimensione che non è solamente nazionali ma che ormai diciamo abbraccia perlomeno nel contesto europeo quindi sono diciamo temi legati al ritorno del pubblico il pubblico al meglio il figlio punto credo sia fondamentale ribadire che necessitano diciamo di quella riflessione che voi dite nella vostra introduzione quando dite
Quanto stato quale stando che qui chiudo
E mi ricollego vado un po'controcorrente ma insomma la mia formazione gongola ha partecipato dona militanza accusiamo anche questo termine
Nell'associazionismo ormai trentennale e quello che che che ho che ho diciamo in imparato e che secondo me è importante
Anche qui lo dicono sì Azzariti che Rosi Bindi che c'erano oltre allo Stato che deve avere un ruolo centrale lo Stato innovatore eccetera eccetera
E è importante ruolo del pubblico non statale cioè secondo me c'è un dimensione pubblica che risponde ai diritti delle persone alla capacità di autorganizzazione le persone
Che diciamo si colloca in una sfera ormai nuova che è data dai milioni per i milioni di persone che fanno volontariato che fanno circa azionismo che lo fanno non per Cuper proprio profitto ma per dare una risposta ai bisogni
Ai bisogni pensiamo visto che abbiamo citato facciamo degli episodi storie ma pensiamo agli anni Settanta e anni settanta e gli anni ottanta hanno avuto questa caratteristica soprattutto rispetto alla capacità di innovazione sociale che c'è stato in questo Paese
Se non ci fossero state diciamo esperienze che hanno praticato prima dal basso l'assistenza a domicilio la destituzione di istituzioni di azioni di molti servizi sociali
Le nuove frontiere del lavoro di cura e bene lo Stato il pubblico non avrebbe diciamo avuto così facilita di interpretare quel tipo di nuove dinamiche che ci sono affermarle soprattutto a partire dalle esperienze punto associative di Società Civile eccetera ecc quello che voglio dire che in una dimensione diciamo di un di un pubblico che non si riduce semplicemente allo Stato
E non si tratta solo di articolo
Centodiciotto sulla sussidiarietà che può essere discussa interpretata strumentalizzata ma Azzariti giustamente Cile cita l'articolo quarantatré in cui dice
Si può espropriare si può dare quello che ha espropriato non solo lo Stato ma cita nostra costituzione alle comunità dei lavoratori e dei cittadini
No per dire che dalla Costituzione prevedeva una pluralità di soggetti rispetto a alla gestione di un bene pubblico ormai da anni si parla di beni comuni che non sono esattamente la stessa cosa di beni pubblici quindi su questo tema non è una riflessione
Che emerge diciamo dagli Brod ad alcuni degli degli interventi ma sicuramente ma sicuramente in questa in questa direzione
Chiudo dicendo che lo devo dire io non sono d'accordo diciamo su consigliere su quello che è stato detto rispetto a questa grande trappola del dell'auto elettrica
Non credo non ci credo non non ci sono
I dati che lo comprovano possiamo confrontarci su questo se fosse stato così se ci fosse solo questo bis della relativa non si capisce perché la FIAT per tanti anni abbia fatto i sub invece di fare l'autolettiga come invece faceva Davos varie
Diciamo
In Germania e come facevano altri altre industrie automobilistiche in altri Paesi
E e credo diciamo che questa è la frontiera vera nel senso che la frontiera custodire della mobilità elettrica è fondamentale per il nostro Paese lo ricorda Anna Donati nel suo contributo molto bello ma lo ricordo ormai tutte le associazioni ambientaliste da Legambiente al WWF alle altri cioè quella frontiera sulla quale bisogna investire molto di più e qui e chiudo su questo è importante che quando si parla di pubblico si mettano insieme alle code cioè si mettano insieme
Il sostegno ai consumi con le politiche industriali noi abbiamo avuto per tanti anni
Continuiamo avere sostegni importantissimi su lato dei consumi no per cui rifacciamo nostre abitazioni le finestre vantiamo i pannelli solari e poi importiamo
I pannelli solari dalla Cina dalla Germania ora intelligenze mettere insieme le due cose mettere insieme il sostegno ai consumi privati e collettivi di cui si parla nel libro con il sostegno questo dire
E qui serve per favorire a industriali se non c'è questa cosa non si fa a quelle produzioni che vanno in quella direzione allora la FIAT dice sì degli aiuto
Io di sostengo ma non prepari sub la chiamo ancora fino a quello che si chiama al programma diamo di che parliamo
Ti aiuta e ti sostengo ma non per fare il suo cioè i vincoli sono che fai da te replica che chiarire disboscate fare gli autobus per il servizio pubblico eccetera eccetera e Panzeri cose che vanno in quella direzione
Ecco perché credo sul serio la valle dice Walter un inizio molto importante Walter usato se non ricordo male tre parole lo Stato indirizzare regolare programmare qualcosa del genere giusto
Esatto e io penso che questo il ruolo dello Stato principalmente deve valere naturalmente deve anche gestire quando serve
Che è ovvio che deve gestire soprattutto e alcuni settori cruciali la sanità la scuola e così via però queste funzioni soprattutto rispetto lo sviluppo economico di questo Paese sono fondamentali indirizzare regolare programmare significa avere una politica industriale avere delle politiche pubbliche che vadano nella direzione di un nuovo dello sviluppo e non nasce da solo o ci sono le politiche pubbliche qualche venti era fuori un grande pasticcio dobbiamo evitarlo
Grazie grazie anche Giulio Marcon sarei tentato di chiedere più di una cosa Gianna Fracassi cui egli si è parlato di scuola per esempio sappiamo quanto se ne è occupata
Gianna Fracassi dentro il mondo CGIL però insomma l'ho vista anche sorridere sorridere ironicamente quando si è fatto un nome di Enrico Giovannini non ministro infrastrutture e mobilità sostenibile nella sua prefazione al libro importante arriva prima del suo nuovo incarico un po'insomma mi sembra di aver capito sarebbe bello
Ci piacerebbe insomma che quello che è stato scritto in questa prefazione poi venisse effettivamente confrontato con la realtà per certi versi realizzato ecco a che punto è la notte
Voglio subito chiarire che io ho una una grande stima di di di Enrico Giovannini però mi rendo conto che come dire
Nel suo ruolo importantissimo che stava svolgendo si è trovato probabilmente a fare i conti con qualche contraddizione all'interno del governo questa inevitabile quando hai
Un contesto dal punto di vista politico così eterogeneo per usare propone organismo quindi è evidente che poi
Diciamo così la mission essenziale che il piano nazionale di riprese residenza
Di questo governo dovrà essere misurato io auspico sempre da Enrico Giovannini cioè glielo auguro perlomeno però con prossimo in sei anni di politica molto concrete ecco non è che sì presente il Piano e finisce la cosa anzi adesso inizia il processo
Quindi
Da questo punto di vista tra l'altro se devo dire Polito dire una cosa pubblicamente che il ministro è quello che ha predisposto per esempio organizzato nel suo ministero una consulta con le parti sociali
Anzi non solo con le parti sociali una Consulta molto larga sui temi e sulle scelte del Pnr
Non vediamo in termini generali la stessa idea di partecipazione attiva
All'interno del decreto governance cioè a quel quel pezzo del decreto Governance semplificazioni che definisce anche il quadro di riferimento di commessi determinano le scelte al netto di quelle che sono
Il rapporto o o più è necessario con il Parlamento
Al netto di quelli che sono le dei leghe e gli incarichi di governo ma poi c'è tutto un mondo molto largo che non solo interessato ma è parte a volte parte tradiscono gente colpita di una buona parte di quelle scelte io mi riferisco ovviamente al mondo del lavoro in particolare marzo potremmo fare una lunga discussione e articolare anche meglio e allora io vedo che questo questo aspetto esattamente in controtendenza corre l'idea partecipativa col alcune parole d'ordine che sono state dette poi sappiamo bene c'è anche un po'un discreto
Una discreta percentuale di retorica ma quando si parla di mobilitazione collettiva sul piano nazionale di riprese resilienza allora questo significa che anche ci devono essere luoghi tempi e spazi per condividere partecipare cosa che non si è verificata lo dico con grande chiarezza né prima né poi quindi su questo attraversiamo proprio tutta la la dalla dalla fase della costruzione del piano fino a ieri l'altro insomma
Però è chiaro che questo è un grande terreno dove si cimenta in modo particolare una parte anche delle cose che stanno nel libro di Roberta Lisi al terzo decennio che ringrazio
Non solo per l'averlo scritto ma per aver raccolto tante voci che provano a riaprire un dibattito che la nostra Bettino come organizzazione facciamo anche abbiamo fatto sempre un po'insolita no cioè
Ma che ha avuto come dire un ritorno nella fase della pandemia perché non se ne trovava uno in una
Lo fa che rispetto alle necessità e l'emergenza di dicevano è meglio sul meglio lasciamo perdere lo Stato il pupo lo Stato come diceva la professoressa bianco o ingenerare il Pubblico no non se ne trovava uno anzi in quella fase proprio perché c'era l'emergenza specie alla crisi veniva il come richiesto il ruolo dello Stato peccato che ovviamente il ruolo dello Stato veniva richiesto in primis in un ambito che era quello sanitario che colpevolmente il nostro Paese a di finanziato nel corso degli anni non solo ha definanziato aggiungo che lo ha frammentato
E
Ha determinato una parte consistente di quelle disuguaglianze a cui anche negli propriamente molti Autori fanno riferimento che sono sostanzialmente più che disuguaglianze di diversità di accesso ha un diritto essenziale sancito dalla nostra Costituzione a seconda del luogo di nascita o di residenza e quindi questo questo elemento dei divari
Ed è il definanziamento aggiungo per quanto mi riguarda mi esprimo la mia personale opinione anche la regionalizzazione io credo che un fu una delle cose
Che si dovrebbe assolutamente rimettere in campo una revisione non soltanto sul versante sanitario ma forse anche su un'altra serie di questioni penso quello ambientale vedi un altro perché c'è un po'di confusione di di competenze
Io credo che questo sia stato uno dei primi temi in cui si è cimentato così approvato invertire un po'al dibattito il dibattito pubblico
Poi
è chiaro che oggi noi ci troviamo da questo punto di vista fare i conti con quello che non abbiamo fatto anzi paghiamo tutti i conti di quello che non abbiamo fatto
Perché penso alla parte
Diciamo così
Welfare e dintorni allora noi da questo punto di vista misuriamo né i fatti lo lo abbiamo fatto in passato ma potrei fare anche qui tanti esempi voglio essere sintetica non voglio
Noi misuriamo oggi quanto i vent'anni delle cosiddette spending review
Razionalizzazioni pare così siamo tutti nomi che vogliamo ma insomma di fatto riduzione del perimetro pubblico abbiano danneggiato questo Paese in primis in quelli che sono diritti fondamentali istruzione e sanità
Ma soprattutto io aggiungo oggi noi stiamo misurando la difficoltà di un Paese approvare a programmare il se stesso
Dalle Alpi alle Piramidi soprattutto sul versante della di quella parete fondamentale che la pubblica amministrazione i numeri della professoressa lo testimoniano ma potremmo aggiungere aggiunga altri meno duecentosessantacinque mila perché sono tanti questi dipendenti pubblici che andranno in pensione
Nel prossimo biennio se usiamo la scala del quinquennio stiamo parlando di una di oltre cinquecento mila persone
E a fronte di questo quadro quando è chiaro che ai necessità di rafforzare i gangli fondamentali della pubblica amministrazione e stiamo parlando di spiccioli
Oggettivamente l'iscrizione oggi dovrebbe uscire decreto reclutamento lo vedremo insomma il consiglio dei ministri va be'affrontare questo tema oltre al decreto reclutamento ci vuole il decreto piano straordinario di occupazione pubblica
Perché noi non riusciremo non soltanto a dare risposte sul terreno dell'istruzione della sanità della sicurezza sul lavoro questioni che mi sembra che
Siano fondamentali ma soprattutto avremo grandi difficoltà a programmare progettare mettere in campo tutte le necessarie competenze per attuare il piano nazionale di riprese resilienza
Questo poi dopo ce la si può raccontare io Ciampi
Lo dico così cioè o un po'di idiosincrasia quando a un certo punto per spiegare perché il nostro Paese non riesce a fare investimenti a fare
Innovazione si affronta c'è sempre qualcuno che ricorda che purtroppo non si possono fare le cose perché c'è tanta burocrazia allora
Sicuramente c'è una sovrapproduzione come dire legislativa e spesso bisogna ricordare che per affrontare una una legge di bilancio ha come minimo tra normazione primaria e secondaria insomma alcune decine se non anche più di provvedimenti che spesso che non vengono neanche messi in campo tra le altre cose ma guardiamo il buon voglio far faccio questo esempio per capirmi in realtà invece su io credo che proprio il fatto di avere impoverito la pubblica amministrazione e quindi avere meno risorse su quel versante è elemento di inefficacia ed impossibilità di mettere in campo e far programmazione la scorsa settimana è uscito il decreto cosiddetto governanti e semplificazione perché piano burocrazia si accompagna sempre a un intervento semplificatorio
è il secondo nell'arco di nove immensi perché voglio ricordare che c'è ad agosto dello scorso anno c'è già stato un decreto semplificazioni molto semplice che mi pare fosse centoquaranta pagine non ricordo quanti come quindi però a partire strafatto
Il centoquaranta articoli scusate
Più o meno così allora
Lì la questione si è tutta dibattuta sul tema degli appalti per mettere a terra gli investimenti bisogna di regolare perché poi la parola giusta è questa non semplificare di irregolare
Non siamo riusciti con fatica a mettere una pezza su questa cosa nel senso che abbiamo fatto iniziative e da questo punto di vista oggi il testo non è più quello di partenza per fortuna perché impatto soprattutto sui lavoratori più fragili dei subappalti e di tutte queste torri lavori intensi sarebbe stato drammatico però dico una cosa cioè sulla terreno degli appalti
Nessuno nessuno pone la questione che nel parere è quella vera per poter essere più efficaci prima questione la qualificazione delle stazioni appaltanti
Ma ora c'è una norma che già prevede la riduzione e la qualificazione delle stazioni appaltanti manca un decreto della presidenza
Del la ripubblicò del consiglio in un DPCM undici con D.P.R. se non ricordo male dal due mila e quattordici
Che dovrebbe definire i criteri per qualificare e ridurre le oltre trenta mila stazioni appaltanti
Di questo Paese
Forse se trovassimo per esempio su quel versante fare quest'operazione magari saremmo più trasparenti avremo maggior controllo perché anche questo bisogna averlo e probabilmente faremo un'operazione molto importante per garantire soprattutto gli enti più piccoli rispetto alla possibilità di fare programmazione due
Un terzo degli appalti di questo paese avviene in forma cartacea il trenta per cento ancora sono carte che si scalda a proposito bisogna andare a parare
Quindi poi il terreno del rafforzamento diciamo così dell'Appia adesso assolutamente fondamentale così come l'input diciamo l'impatto e l'intervento su sanità e aggiungo anche istruzione aggiungo istruzione perché io penso che soprattutto per i dati che abbiamo che continua a metà vere che sono sono abbastanza evidenti siamo due milioni Dynit
Un'altra di invasione dall'obbligo scolastico
E purtroppo una media delle una media percentuale di livello d'istruzione abbastanza bassa rispetto al resto d'Europa
E lo dico questo perché noi abbiamo di fronte non gli anni di negli anni Cinquanta
La sfida che ti porrà
La digitalizzazione piuttosto che la riconversione Green è una sfida sera guardo dal punto di vista del lavoro di grande densità di conoscenza e di capacità di rinnovare le competenze e le conoscenze a partire dai lavoratori
Per cui intervenire qualificare istruzione e formazione
Pubbliche statali così almeno siamo chiari e fondamentale è fondamentale per vincere una sfida non soltanto per la Next Generation ma anche per quella di oggi la generation cioè oggi e al lavoro che ha bisogno da questo punto di vista di questo passaggio ma aggiungo che appunto oltre a questo quadro che richiama un terreno che ovviamente noto anche come proposta della della nostra organizzazione c'è tutto un altro tema che in il libro di Roberta e altero comune e cioè quale ruolo
Non deve avere il pubblico in questo caso ma lo Stato nel determinare guidare governare indirizzare le politiche pubblica soprattutto le politiche economiche perché qui che come dire si marcano si cominciano a mettere in evidenza le resistenze di questo Paese mentre nessuno mette in dubbio metteva in dubbio che rispetta l'intervento sul versante sanitario chiaro su questo terreno invece no
Su questo terreno ancora c'è uno scontro quasi ideologico la dico così tra chi pensa che i vent'anni antiche forse qualcosa in più che abbiamo alle spalle siano stati vent'anni gloriosi su questo versante abbiano fatto avanzare il nostro Paese sul terreno dello sviluppo e della crescita
E chi pensa invece che il quadro che abbiamo alle spalle è un quadro gravemente arretrato rispetto a quello che è accaduto intorno a noi
Noi pensiamo questo pensiamo che se oggi non c'è un protagonismo un governo un indirizzo dello Stato sulle politiche di sviluppo
E all'interno di queste sulle politiche industriali noi la sfida enorme della digitalizzazione
E della riconversione Green ce l'avremo o se ci va bene a macchia di leopardo sulla base diciamo di quello che già c'è e quindi di quelle situazioni contesti più forti che possono cogliere questa opportunità lasciando fuori
I vecchi e i nuovi mezzo giorni medico così
Chiaro quindi questo dal punto di vista territoriale secondo dal punto di vista proprio delle scelte di politica industriale non credo per la pervasività
Per la complessità di questo passaggio che il mercato possa rispondere
Chiaro sia in grado di affrontarle determinate
Per questo pensiamo ad esempio che aitante alle tante risorse che sono state messe in campo miei mesi che abbiamo alle spalle non penso a quelle diciamo legati ai sostegni Ristori
Tanto per essere chiari tra di noi ma insomma tanti misure anche se per la liquidità delle intese tanti misure anche che hanno provato no hard avanzare sul versante allora io credo che a partire da quelle ma aggiungo anche quelle del per piene Lehner un serie di condizionalità finalizzate quanto meno a dire non soltanto applica le viste le le leggi vigenti mi riferisco per esempio una parte di diritti
Incentivi sul transizione quattro punto zero che dicono sostanzialmente io ti dò questa possibilità però tu devi fare due cose rispettare salute sicurezza ci mancherebbe altro
E poi ovviamente applicare i contratti nazionali ma neppure da questo punto di vista porre qualche condizionalità rispetto al altri oggetti rispetto all'innovazione rispetto ai piani industriali rispetto all'occupazione aggiuntiva ti devi mettere in campo
Ecco non si intravede Man aggiungo
Da questo punto di vista che non solo gli schermi sono quelli usurati dell'incentivazione dei crediti e quant'altro sono uso usurati perché non hanno funzionato
Non ho tempo quindi potrei anche spiegare perché non hanno funzionato
Ma dall'altro punto di vista non hai neanche provato a costruire o avanzare un'idea di come dire collegamento tra Investimenti filiere produttive faccio un esempio il piano nazionale diceva adesso Giuliano
La transizione Green quindi la transizione energetica di investimento e rinnovabili
Non è soltanto che metto una quale oli contante pale eoliche o tanti pannelli fotovoltaici per quanto ci riguarda dovrebbe trascinare una parte di indotto nuovo
In dal punto di vista industriale che a volte c'è ma il piccolo a volte troppo non c'è che è la vera filiera ti devi rimettere in campo far rinascere per rideterminare la specializzazione produttiva e questa non accade per il diciamo spontaneismo è chiaro se nulla governi se non lei indirizzi tu come Stato Senofane convergenza con le politiche della ricerca fond anche lì colpevoli i vent'anni che abbiamo alle spalle di aver ridotto ridotto le risorse per la ricerca del precarizzato tra l'altro
Chi ci lavora
Se tu a fare questa operazione purtroppo rischi che questa partita di ricostruzione di un nuovo modello produttivo e di sviluppo non la Vinci per questo noi in maniera diciamo
O forse un po'conservatrice sono comunque può arretrate cos'hanno decimato dette di ogni riproponiamo oggi la necessità così come è accaduto nel posto dopoguerra di qualcosa
Che si richiami alla vecchia i righi cioè il soggetto che faccia ricostruzione industriale perché oggi di questo abbiamo bisogno
Di questo abbiamo bisogno e questo soggetto può essere solo lo Stato ultime due cose proprio un due Twitter per ricordarlo Perrier perché io credo che sia importante detto questo
Detto che siamo che una fase diversa
A l'Europa su questo siamo timorato perché io ho dei dubbi che ne avremmo speso il trentasette per cento delle risorse sul sulla riconversione Green se queste risorse non fossero state condizionate
Però detto questo che è molto positivo anche il il tema la il sostegno attraverso imposizione proprio attraverso gli eurobond e quindi c'è da fare una battaglia politica perché questa sospensione del Patto di stabilità diventi qualcosa di più
Nessuna cancellazione perché per noi sono guai se non accade questo mi pare evidente
Detto tutto questo ci sono due cose che che voglio dire la prima io sono così convinta che oggi il ruolo del pubblico e dello Stato è strategico in questa fase che penso che il medesimo protagonismo le debba trovare sul versante dell'occupazione
Io penso voi come organizzazione l'abbiamo detto più volte pensiamo che oggi un piano straordinario dell'occupazione deve essere da un lato occupazione pubblica
Dall'altro condizionalità per far leva condizionalità che si collocano anche rispetto agli investimenti le risorse che metto in campo rispetto al privato e stato datore di lavoro di ultima istanza
Io penso che su alcuni segni alcuni settori pensando ai giovani perché penso che i ragazzi e le ragazze
Sì etnie importante dargli come dire del lavoro un'occupazione che non delle misure spot che poi diciamo così non sono molto efficace
Io riterrei più efficace se fossero finalizzate ad acquisire un percorso una titolo di studio ulteriore cioè garantendo qualcosa di più rispetto alle borse di studio che ci sono oggi ma insomma io credo che su questo anche su questo lo Stato debba fare la sua parte così come stilista
Determinando in tanti s'contesti e situazioni diverse un dibattito aperto questo dall'altro
Per fare tutto ciò poiché non non non si possono fare queste cose con il piano nazionale di riprese resilienza è evidente che sarà centrale e li misureremo veramente c'è anche il tratto la riforma fiscale che si metterà in campo
Perché sia diciamo a a situazione data
Costruisco metto quattro virgola tre miliardi sugli asili nido poi però devo avere devo dare le risorse per poter consentire ai comuni di poter metterci gli insegnanti
I servizi di polizia alle mense e probabilmente dopo anche sostenere le famiglie che altrimenti non c'era le rette diciamo
Mediamente ci sono tante famiglie in difficoltà quindi da un lato deve avere anche ho fatto l'esempio dell'asilo nido perché il più semplice ne potrei fare una serie di esempi rispetto alle scelte del Pnr
Cioè c'è necessità di avere risorse sufficienti per fare quello che non si riesce a fare un per motivi e per regole che sono determinate
Nel Piano nazionale di riprese residenza e per dare anche sostegno a gambe alle scelte che il Fai
Per cui la riforma fiscale oltre redistribuzione sul versante del lavoro quindi un intervento che come dire
Abbia questo tratto ma deve essere una riforma che anche recuperare risorse per sostenere quello che sarà un grande sforzo del nostro Paese nei prossimi mesi io capisco la scelta che si fa dal punto di vista ideologico la dico così no
Alimento il mercato perché il Paese cresce già più PIL quindi o più risorse
Ho qualche perplessità in un quadro sì da un lato di debito perché ovviamente abbiamo dall'altro la montagna che dobbiamo scalare per poter avere poi e soprattutto io penso che oggi parlare di pubblico è meglio significa dare da questo punto di vista davvero unico fare un'operazione esattamente inversa alle politiche economiche degli ultimi anni cioè bisogna e la chiudo a
Avere coscienza
Che la fase non del business e Suso al ma della radicalità ed il coraggio tanto più in un quadro di progressivo impoverimento delle persone di disperazione anche rispetto alla alla diciamo così aver timore rispetto al posto di lavoro non sappiamo benissimo c'è una battaglia che stiamo facendo sul blocco sulla proroga del blocco dei licenziamenti e soprattutto aggiungo rispetto al fatto che nonostante tutto
Ancora oggi le scelte che si vanno a fare sul terreno anche della diciamo così della qualità dell'occupazione sono scelte arretrati
E ne parlavamo giusto nei giorni scorsi da intende anche quei settori che adesso riprendono purtroppo
Hanno fortemente quel tratto della precarietà che non va bene allora dovremmo accompagnare anche questo è stato un ruolo importante doveva accompagnare questo terreno con una qualificazione dei rapporti di lavoro perché non ci possiamo permettere
Diciamo la precarietà perenne soprattutto per i più giovani
Grazie grazie molte anche aggiorna Fracassi per la visione che ci ha offerto partendo Roberta concludiamo Conte come credo sia giusto e doveroso avendo avverto con l'altro curatore altero Frigerio concludiamo Conte non ti dicono nulla soltanto che credo sia non voglio dire motivo d'orgoglio certamente di soddisfazione il fatto che un libro abbia dato spunto oggi e non soltanto oggi questa era soltanto una dimostrazione a un confronto così approfondito sui temi che lo ribadiscono ha detto Giulio Marcon
L'ha detto la professoressa
Bianco e l'ha detto Gianna Fracassi fa parte non soltanto della più stringente attualità ma del prossimo futuro
Intanto io vorrei ringraziare ringraziare la CGIL Gianna Fracassi che ci ospitano e che ha contribuito a questo libro voglio ringraziare Maria Luisa Bianco Giulio Marcon e ci hanno la dico così con termini che forse non si usa nelle presentazioni dei libri ma ricavato le loro riflessioni perché a me hanno davvero stimolato moltissimi pensieri faccio una premessa questo libro come quello dell'anno scorso nasce da un'esigenza
Che al termine di o sentivamo e sentiamo molto forte quello di provare a rimettere in circolazione nella nostra limitata possibilità qualche pensiero di medio e lungo termine perché la sensazione che si pensi di a brevissimo raggio è molto forte e lui il bisogno perlomeno nostro di riflessioni un po'più lunghe i più appoggiate è molto forte questo libro nasce da un punto di vista particolare
Che sta nel titolo e che punto di vista che condividiamo attenui Dionori eravamo convinti prima della pandemia e oggi ne siamo ancora più convinti
Che pubblico sia meglio perché il ruolo dello Stato in una giusta equa convivenza civile sia fondamentale mi ha molto colpito l'introduzione che Draghi ha scritto al pm RR lui descrive quegli anni di cui parlava il Giulio gli anni che vanno dal dopoguerra alla seconda metà degli anni settanta come gli anni della crescita straordinaria di questo Paese non solo della ricostruzione ma della crescita
E poi parla degli ultimi venticinque anni come negli anni del declino omette di raccontare che i primi anni sono quelli delle partecipazioni statali dell'IRI i secondi sono quelli delle privatizzazioni e della restrizione del perimetro pubblico
Dentro questa omissione c'è l'esplicitazione di un pensiero a mio giudizio non solo ma gli atti conseguenti che sono stati fatti non solo i contenuti del pr né e pm rende alcuni dei contenuti ma appunto gli atti che ne sono seguiti a cominciare dal decreto sulla governance e sulle cosiddette mi permetto di definirle semplificazioni mi fanno pensare che il il convincimento del presidente del Consiglio si gli atti comunque le strategie politiche dei venticinque anni di declino siano valide e provo a spiegarmi
Faccio un solo esempio oggi chi governa dovrebbe varare il decreto assunzioni che dovrebbe essere quello che spinge la messa a terra dei progetti del Piano nazionale di rinascita e resilienza
Quelle assunzioni quelle prime assunzioni diciamo così che però non sono tanto a poche perché si aggirano intorno a venticinque mila
Hanno una scadenza cioè la pubblica amministrazione assume per cinque anni perché poi una volta avviato e portato a compimento il piano
Evidentemente secondo Draghi la pubblica amministrazione non ha più bisogno di quelle competenze come se il rilancio alla rinascita del Paese ha visto l'inizio oggi una fine nel due mila ventisei
Che in assoluta contraddizione con i numeri che ci ha presentato la professoressa bianco no avremo bisogno non di trenta mila assunzioni avremo bisogno di tre milioni di assunzioni per mettere l'Italia a livello di altri Paesi europei non solo alla Francia o Germania ma anche la di thatcheriana memoria il Gran Bretagna e la Spagna
Sta tutto qui il senso di questo libro sta tutto qui e anche le mie preoccupazioni rispetto al futuro di questo Paese
Penso che la necessità di questo libro nasca da quanto pensa Bracchi
Io sono convinta che se il Paese avrà un futuro un futuro fatto di riduzione dei divari territoriali e sociali e fatto di
Un nuovo non lo voglio chiamare il modello di sviluppo ma una al nuovo assetto economico di questo Paese o passa da una centralità del pubblico e a una centralità dello Stato o il destino di questo Paese non può più essere il declino
Distinguo tra pubblico è stato perché c'è un ruolo che deve necessariamente sta necessariamente avere lo Stato penso che alcuni diritti di cittadinanza all'istruzione la salute la mobilità la fruizione culturale la tutela e la salvaguardia dell'ambiente non possano che essere statali
Come non possa che essere statale il ruolo di indirizzo e controllo delle politiche pubbliche in pancia un ruolo del pubblico che è anche più ampio ma se non partiamo da qui da una nuova centralità del pubblico e dello stato anche di uno stato rivisto nelle sue articolazioni istituzionali io penso che la regionalizzazione così come è stata creata dal Titolo quinto della dalla riforma del titolo quinto della Costituzione
Si sia di svelata in tutta la sua inefficacia inefficienza io sento tornare a parlare di autonomia mi vengono i brividi perché se non funziona regionalismo mi domando come si possa pensare all'autonomia
Penso anche che pubblico è stato detto hanno creare una nuova idea di convivenza sociale una nuova idea di società una società che per esempio faccio solo alcuni esempi spot porta sposti
L'asse dai beni di consumo individuale a beni di consumo collettivi a cominciare dalla mobilità ad esempio io non sono un tecnico non sono in grado di entrare nella dialettica tra l'altro elettrica e auto astronomica a combustione a motore a scoppio penso che dovremmo ridurre le auto di utilità privata
E incentivare e la mobilità collettiva poi discutiamo
Magari sarebbe stato meglio se la fabbrica di autobus non inquinanti che c'era in provincia d'Avellino la fitta non l'avesse venduta e ce la fossimo tenuta in Italia anche questo penso che sarebbe stato utile ma ecco io penso che dovremmo spostare l'asse tra ben individuali e beni di uso collettivo penso che le grandi riforme che hanno cambiato la faccia di questo Paese sono state spinte dalla partecipazione
Sociale
La riforma del sistema sanitario nazionale varata nel mille novecentosettantotto aveva dietro un grande movimento di massa che saldo insieme gli interessi dei cittadini gli interessi dei lavoratori
Nel così come una serie di riforme che per esempio portarono ad alcune leggi volute dalle donne
Furono conquiste sociali come fu una conquista sociale lo Statuto dei lavoratori ecco allora
Io penso che il futuro
Se futuro ci sarà e che la via maestra stia qui in una nuova centralità del pubblico e dello Stato intesi uva anche con una nuova stagione di grandi città partecipazione
Dei cittadini e delle cittadine affinché diciamo le riforme che servono davvero lei diciamo vennero costruite insieme e non soltanto decise in qualche palazzo romano o in qualche Palazzo europeo l'idea che l'Europa dica che il blocco dei licenziamenti va contro i precari cioè la Regione per cui bisognerebbe togliere il blocco dei licenziamenti che così si possono mi diciamo quelli che vengono licenziati precari possono competere meglio su come conquistarsi un posto di lavoro mi pare una grande aberrazione però forse sono troppo vecchia io grazie davvero a tutti
Grazie a te grassa teneramente Roberta come ringrazio
Altero Frigerio per questo libro pubblico al meglio la via maestra per ricostruire l'Italia all'editore è Donzelli la prefazione di Enrico Giovannini ringrazio la professoressa abbia
In Italia generale della CGIL
Prima di concludere fatemi anche ringraziare tutte le persone che ci hanno seguito sono state tante
E quindi futura Lab verrà la diretta di collettiva sia sul sito che sulla pagina Facebook naturalmente Mauro De Santis alla parte tecnica l'augurio da parte degli Australian è quello di una buona serata appresso