Assemblea Annuale della Confindustria: relazione del Presidente Luigi Abete

Ciò che si ha
Se prendiamo posto iniziamo i lavori
Quindi richiamo
Dichiaro aperta la seconda parte dall'Assemblea ordinaria di Confindustria mille novecentonovantaquattro e do la parola al direttore generale per alcune comunicazioni
Comunichiamo che ieri l'assemblea interna di Confindustria ha approvato la proposta della Giunta circa i vicepresidenti consiglieri incaricati
Inoltre è risultato eletto il collegio dei revisori dei conti nella seguente composizione presidente del Consiglio Antonio Zoncada
Revisori effettivi Alberto Castagna ero Pietro Guerra
Francesco Pontiggia Luigi Salvatori
Revisori supplenti Aldo Bertuzzi
Giovanni Magnaschi
Il Cavaliere lavoro va letto è risultato eletto proprio dire o confederale
Do ora lettura del messaggio che il presidente Scalfaro ha fatta arrivare alla Confindustria
L'annuale assemblea della Confindustria
è un tradizionale momento di incontro tra coloro che sono investiti di alte delicate responsabilità
Nell'ambito dei processi produttivi del nostro Paese
Il perdurare di una difficile contingenza
Con conseguenze particolarmente gravi
Nel settore dell'occupazione impone delle riflessioni
Ed un comune impegno costruttivo da parte degli imprenditori delle forze politiche e delle rappresentanze sindacali per la ripresa economica dell'Italia
Che deve confrontarsi con mercati stranieri sempre più agguerriti
Vi sia di conforto e di incitamento la certezza che da tante parti si guarda alla vostra Assemblea con fiducia e con viva speranza
Fondamentale deve essere quindi la maggiore efficienza di quanti sono coinvolti nei processi produttivi senza mai dimenticare i doveri imprescindibili della solidarietà sociale
E del rispetto della dignità del fattore uomo
Con questi sentimenti quindi io il mio più terribile cordiale saluto Oscar Luigi Scalfaro
La parola Presidente Luigi Abete
Cari colleghi
Questa Assemblea si tiene all'indomani della fiducia accordata dal Parlamento al governo del presidente Berlusconi
Al collega di ieri oggi il Presidente del Consiglio ai ministri del governo in particolare al ministro dell'industria amico sin dai tempi dei giovani imprenditori facciamo i nostri punti di buon lavoro e quindi facciamo un applauso
Abbiamo
Abbiamo abbiamo abbiamo giallo
Abbiamo già avuto modo di esprimere un giudizio complessivamente positivo
Sul programma che il governo ha presentato in favore di una ripresa dello sviluppo
E di un ampliamento del mercato
In un contesto di rigore finanziario
Dopo aver seguito con imbarazzo una competizione elettorale dove gli schieramenti non si sono uniti su proposte omogenee
Oggi apprezziamo un programma che per quanto ad ampio spettro è orientato ai nostri valori
Valuteremo con spirito costruttivo e in piena autonomia le scelte operative
Apportando le nostre proposte e ove necessario le nostre critiche
Noi non condividiamo
Le preoccupazioni di quanti vedono nelle politiche di liberalizzazione in particolare del mercato del lavoro rischi per il venir meno della solidarietà
Abbiamo convenuto con i sindacati su percorsi ed obiettivi di revisione del mercato del lavoro
Non è nostra intenzione distruggere il bagaglio di relazioni industriali che fanno un mercato regolato
Ma non possiamo solo discutere
Perché lì vi deve essere timore oggi che dalle parole si può passare ai fatti di dar corpo a quegli obiettivi
Non è questa anche l'opinione di molti amministratori a partire dai nuovi sindaci
Alle prese con la gestione delle amministrazioni pubbliche
Vedete il problema vero è un altro
Mantenere saldo il controllo degli aggregati macro economici
Accelerando sulla via del risanamento finanziario della riduzione dei tassi di interesse del rilancio dello sviluppo
E questa la principale garanzia che scelte di maggiore libertà non si traducano intenzioni sociali
Il conseguimento di una bassa inflazione e di comportamenti anche inflazionistici rimane una condizione indispensabile per la difesa della competitività
Ciò che renderà la liberalizzazione del mercato del lavoro
Un'occasione di crescita dell'occupazione
E non già un mero strumento di riorganizzazione aziendale
è su questa sfida che le parti sociali dovranno consolidare il cammino comune per lo sviluppo
Signor presidente del Consiglio
Signor ministro dell'industria autorità signore e signori
Tassi di interesse fortemente ribassati
Accordo sul salario
Una vera finanziaria per il novantaquattro
Questi gli impegni per il Paese questa la nostra volontà
Con queste tre frasi
Si concludeva la relazione dello scorso anno
Numerosi i risultati sono stati ottenuti
Dopo la grande paura del settembre novantadue
Dopo l'energica svolta impressa dal governo Amato con la manovra economica d'emergenza da novanta mila miliardi
Il governo Ciampi ha cominciato l'opera di ricostruzione della credibilità internazionale dell'Italia
Quest'opera è stata segnata da alcune tappe fondamentali economiche politiche
La prima è stata l'accordo del ventitré luglio
Che Ciampi ha giustamente definito a Verona vera costituzione economica del paese e il ministro Mastella di recente stella polare
In un periodo in cui la politica appariva delegittimata
L'intesa tra le parti sociali e un Governo di fatto istituzionale ha costituito l'ancora di governabilità del Paese
Al di là dei suoi stessi importanti contenuti economici
Essa ha definito i paletti di stabilità sociale all'interno dei quali la politica ha potuto governare senza traumi una difficile fase di transizione
L'intesa ha dimostrato la volontà delle organizzazioni sociali di concordare un percorso di sviluppo riformatore
Coerente con i vincoli che derivano dalla competizione globale
è un'evoluzione culturale prima che politica ed economica
Sostenevamo nell'assemblea del novantadue
Senza indicizzazioni l'impresa che non può aumentare i prezzi perché stretta dalla concorrenza opporre una forte resistenza all'incremento dei prezzi dei suoi commilitoni
E così facendo contribuisce alla lotta all'inflazione
Analogamente la famiglia non più protetta nel suo reddito da sistemi di indicizzazione si opporrà ad aumenti dei prezzi modificando i suoi consumi e cambiando i suoi fornitori
La somma di questi comportamenti Nico economici crea una mentalità anti inflazionistica come ci dimostra l'esempio degli altri paesi
Queste le parole che abbiamo usato
Duane opzione
La deindicizzazione delle economia ha trasformato nei due anni successivi la crisi del cambio il rilancio di competitività
Favorendo un autentico boom delle esportazioni
La riduzione dell'inflazione e gli interventi sulla spesa pubblica hanno consentito una significativa riduzione dei tassi di interesse sul mercato finanziario
Questi sono stati i passaggi importanti ma non sufficienti
Occorre o a promuovere una politica di competizione tra le banche che spinga verso il basso anche il costo effettivo dei prestiti per l'impresa
E che induca a ridurre non solo il Panerai ma anche corporate io so che molti di noi in molti di loro
Stanno in mezzo tra il premier e tetto a parete quindi abbassando il tappeto io spero che si abbassino anche i tassi effettivi per le imprese e non solo i tassi monetari di riferimento e so quanto questo è fondamentale per le imprese italiane
La discesa dei tassi sugli impieghi
Sarebbe peraltro accelerata dalla riduzione dei coefficienti di riserva obbligatoria
Che oggi resta su valori più che tripli rispetto a quella degli altri Paesi industriali e costituisce una fonte impropria di entrate per lo Stato a carico dell'impresa delle aziende di credito che poi lo trasferiscono
Alle imprese
Il tutto o qualcosa di più di tutto
Il secondo rilevante fatto economico è stato l'avvio concreto delle privatizzazioni con l'operazione Ismene Nuovo Pignone Credit Comit e Dini
Tutte coronate da un successo pari solo allo scetticismo che alla vigilia veniva diffuso da politici osservatori economici
Assai poco profetici
Assai poco propensi ovviamente un meccanismo vogliamo scrivere troppo interessati ma poi abbiamo deciso di scrivere assai poco propensi
Le privatizzazioni sono state la definitiva presa d'atto della maturità economica del paese
Per superare i ritardi accumulati nella costruzione di un moderno mercato finanziario quasi un'anticipazione in chiave economica del risultato delle elezioni politiche
Sotto il profilo politico istituzionale il cambiamento è stato scandito dalle lezioni dalla formazione del nuovo governo
I primi episodi di innovazione si sono avuti con le amministrative di giugno dicembre l'elezione diretta dei sindaci sembra aver prodotto qualche iniziale segno di miglioramento
Nella situazione delle grandi città ma da sola
Non è sufficiente a modificare la qualità dell'amministrazione locale
Bisogna rafforzare i poteri sia dei sindaci che delle giunte bisogna rendere più efficienti le burocrazie comunali anche con l'introduzione del city manager
La legge elettorale nazionale è stato un compromesso
Anche per questo durante la campagna elettorale le forze politiche sollecitare la parte proporzionale della legge a mantenere la propria identità si sono limitate a costituire poli elettorali
Gli elettori hanno però dato una decisa spinta maggioritaria al processo politico
Trasformando la maggioranza relativa dei voti in maggioranza assoluta dei seggi
Ed evitando così il rischio
Che dalle urne non uscisse alcuna governabilità come Monti
E noi tra questi prevedevamo e temeva
Il governo ha quindi oggi di fronte a sé un'opportunità storica
Io piantare la società italiana da una cultura assistenziale a una cultura della responsabilità e della competizione
All'interno di un quadro di regole chiare
Non si tratta tanto di distruggere tutte le posizioni
Scusate per cortesia
Vogliamo parlare ci sono i gomitoli cassanate incompiuto
Non si tratta tanto di distruggere e ricostruire istituzioni strutture amministrazioni pubbliche quanto di cambiare l'anima d'ogni organizzazione affinché emerga dei principi della competenza e della responsabilità
L'attenzione agli obiettivi e risultati ma anche la cultura dell'interesse generale etiope antica solidarietà per i più deboli
Certo
La transizione politica non è ancora finita perché le regole elettorali hanno il potere di orientare i comportamenti non quello di cambiare miracolistica mente i soggetti cancellando d'un colpo storie e culture
Ma i cittadini elettori hanno scelto di cambiare anche nell'economia
Hanno deciso di puntare più sul mercato che sullo stato sulle energie individuali che sul controllo centralizzato delle risorse
è una svolta destinata a produrre effetti decisivi se sapremo tradurla in nuove regole nuove istituzioni nuovi comportamenti nuovi protagonisti insomma il nuovo sviluppo
Scriveva von Hayek uno dei principali esponenti del moderno pensiero liberale
Credo che dopo un po'di socialismo la popolazione in generale riconosca come sia preferibile per il proprio benessere dipenderà dai risultati del gioco del mercato
E non dal volere di un superiore al quale si sia stati assegnati d'autorità le tendenze in corso fanno però ritenere probabile
Che prima della formazione di un diffuso sentimento del genere le istituzioni politiche esistenti crollino
Per effetto delle insopportabili tensioni cui sono sottoposte
Ma ammonisce sempre von Hayek proseguendo il suo ragionamento
A meno che la gente impari ad accettare che molte sue pretese sono ingiustificate e non devono tradursi in sottrazione di beni altrui
Abbandonando l'utopia che assegna i governi l'impossibile responsabilità del benessere di gruppi particolari sarà vano lo sforzo per edificare una società decente
Ciò sta già accadendo nei Paesi dell'Est dove la delusione per i partiti che si ispirano dichiaravano di ispirarsi al liberalismo sta facendo rinascere i partiti socialisti
E quindi questo dimostra come gli impegni e gli obiettivi vanno onorati rapidamente
Il compito è difficile
Ci rendiamo perfettamente conto perché gli italiani si aspettano che il benessere lo sviluppo il lavoro aumentino senza rinunciare alle garanzie e alle cure del passato
Questa è un'equazione impossibile il mercato per funzionare esige il rischio e il rischio comprende la possibilità dell'errore
La promessa di sicurezza universale che lo Stato interventista diffuso a piene mani
Senza poi mantenere la non può essere assunta dal mercato e dall'impresa
Sarebbe una menzogna
Allo stesso tempo l'impresa al mercato devono però fare quanto è possibile per minimizzare il rischio e ampliare la sicurezza individuale
A vantaggio del maggior numero di cittadini
A questo punto sarebbe necessario opportuno ricordare i provvedimenti che a nostro avviso
Bisogna assumere subito in gran parte sono stati già ripresi largo programma di governo e quindi sarebbe un'elencazione a tutti nota e ripetitiva
Mi piace sottolineare che in molti di essi si materializza una cultura della legalità
Che non deve riguardare solo i rapporti dei cittadini verso lo Stato ma anche quelli dello Stato verso i cittadini e le imprese
A questo proposito è opportuno ribadire l'esigenza di affrontare presto la modernizzazione della giustizia civile
Consentire a chi ha patito l'ingiustizia di vedere riconosciuti in tempi rapidi i propri diritti all'incasso di un credito o alla esecuzione di un contenzioso contrattuale
Avrebbe un effetto positivo diretto e indiretto anche sulla giustizia penale
Lo scenario internazionale
è caratterizzato oggi da liberalizzazione degli scambi basati su principi di multe di carattere laterali Isma'e insieme da una spinta non necessariamente contrapposta
Alla creazione di aree regionali di più stretta integrazione su scala continentale
Unione europea ed Etta stanno dando vita a uno ha un enorme mercato unico europeo
Stati Uniti Canada e Messico attraverso il Nafta si pongono chiaramente in una prospettiva destinata a diventare interamericana
E l'Asia affronta i problemi di come collegati ai processi di sviluppo diversi ma ugualmente efficaci pensiamo al Giappone alla Cina ai Paesi dell'Asia
Almeno tre grandi poli regionali caratterizzeranno quindi lo scenario mondiale nel prossimo decennio
Occorre pertanto disegnare un percorso che attraverso liberalizzazioni accelerate nell'ambito regionale cavo favorisca gradualmente la realizzazione di più alti livelli di libero scambio globali evitando fortezze
Bando meccanismi di adattamento progressivo
Su questi obiettivi si è raggiunto un importante traguardo con la conclusione dell'Uruguay Round
Ma per vincere la sfida del mercato globale
L'Europa ha soprattutto bisogno di rilanciare la sua competitività
Negli ultimi venti anni l'Europa ha perso competitività
La quota di
Dell'Europa sul commercio mondiale extracomunitario è calata dal ventiquattro per cento al diciotto per cento
La capacità di creare nuovi posti di lavoro è stata dello zero quattro per cento contro l'uno virgola otto per cento degli Stati Uniti e l'uno per cento del Giappone
Il tasso di disoccupazione dell'Europa che vent'anni fa era la metà di quello statunitense ora si avvicina al doppio
Una causa strutturale di questa minore competitività e il peso raggiunto dal settore pubblico con effetti negativi sulla capacità di crescere di fare occupazione
Come dimostra quello che noi chiamiamo
Il confronto tra i tassi di occupazione di mercato vale creare in Europa ogni lavoratore mantiene due persone
In Giappone
Ogni lavoratore mantiene una sola persona
Negli Stati Uniti ogni lavoratore mantiene una personalmente
Un altro elemento che ha frenato la competitività è costituito dalla burocrazia dalla rigidità del mercato del lavoro e dalla struttura del salario
Per questo noi siamo contrari a riduzioni generalizzate di orario che avrebbero solo l'effetto di deprimere ulteriormente la competitività europea
E finirebbero per distribuire non maggiore ricchezza ma maggiore povertà
Altro elemento di differenza negativa la redditività del capitale
In Europa e il dodici per cento contro il quattordici e tre per cento del Giappone il quindici al quattro per cento negli Stati Uniti e questo porta inevitabili riflessi su investimenti e innovazione
Insomma
Se dobbiamo ragionare come dobbiamo ragionare nella prospettiva della globalizzazione
Dobbiamo capire che i singoli Paesi le diverse aree
Possono e devono risolvere i principali problemi delle loro economie
I rapporti tra occupati e disoccupati strutturali tra lavoratori professionalizzati e giovani solo in una logica di globalizzazione
In particolare sul problema dello fazione che in Europa è un problema molto grave
Si confrontano due teorie l'una orientata ad aumentare la flessibilità l'altra a incrementare gli investimenti soprattutto in tecnologie formazione
Noi pensiamo che entrambe sono indispensabili
Ma di per sé insufficiente
Bisogna attendere regole generali comuni
E allora bisogna aumentare e accelerare il processo unitario
Sotto tutti i punti di vista tassi di interesse pressione fiscale promozione degli investimenti e delle infrastrutture ricerca formazione
E quindi il problema dell'integrazione europea diventa innanzitutto
è innanzitutto un problema politico
E va risolto sul piano politico
Quello di costruire un'entità nazionale sovranazionale capace di fare dell'Europa un interlocutore dei problemi della sicurezza e dello sviluppo
La questione dei Gandhi può trovare soluzione allora soltanto se si rilancia l'integrazione politica dell'Europa
Si può condividere l'idea di tornare a fissare per la lira una parità centrale
Come segnale di rinnovato impegno verso l'integrazione e verso gli obiettivi di Maastricht ogni ipotesi di rientro nello SME in ogni caso esige che sia prioritariamente eliminata l'anomalia italiana sui tassi di interesse
L'aspirazione ad una integrazione sovranazionale deve coniugarsi con la domanda di un'autonomia più accentuata delle realtà territoriali
Vi è in particolare
Il problema di definire un'autonomia tributaria degli organi locali che risulti compatibile con la politica economica complessiva
è fondamentale che il cittadino rimanga il dominus del rapporto fiscale diretto verso il centro e verso il territorio
Questa è la vera questione del federalismo
Vi sono poi gli altri preoccupanti dualismi
Che investono l'economia e società
Quello tra chi esporta ed è ripresa
E chi
Ed è una parte importante del sistema produttivo italiano
Opera prevalentemente sul mercato interno
Ho dipenda dalle commesse pubbliche
Che oggi ancora in grande difficoltà talvolta in pericolo di sopravvivenza
Il dualismo da un mercato protetto
è un mercato di lavoro autonomo più vivace
Il dualismo in un sistema finanziario tra la rendita che è privilegiata
Fiscalmente e quindi scoraggia l'accesso al capitale di rischio e come le privatizzazioni dimostrano unico potenziale di risparmio desideroso di investire in attività imprenditoriali
Esiste poi l'ultimo grande fondamentali dualismo quello tra lo stato finora troppo presente dove non avrebbe dovuto è uno stato poco presente dove sarebbe necessario
Questi dualismi tutti i dualismi si superano non rincorrendo lì uno ad uno ma armonizzando modernizzando le regole
In una società aperta il compito fondamentale del governo
E quello di scrivere far rispettare le regole
E far sì che se ne siano finalizzate all'allargamento delle opportunità dei diritti delle libertà dei singoli
In questo contesto si colloca la questione dalla politica industriale
Al pari di altri paesi l'Italia ha percorso tutte le stagioni della politica industriale
Senza per questo trovarsi ad avevo una vera cultura industriale
Siamo passati dalla stagione delle infrastrutture negli anni Cinquanta a quella dei poli industriali negli anni Sessanta per arrivare poi alla degenerazione dell'intervento pubblico degli ultimi anni ottanta senza dimenticarci
Le politiche settoriali degli anni settanta e dei primi anni Ottanta gli interventi non hanno prodotto soltanto guasti
Le infrastrutture sono ancora oggi l'asse portante del nostro vivere civile ed economico
Anche grazie ad esse il Paese assunto la dimensione di potenza industriale
Faticosamente negli anni ottanta emersa una maggior attenzione alla cosiddetta politica dei fattori della produzione
Quelli che erano semplici concetti
Lentamente hanno cominciato ad essere una cultura comune qualche piccolo parziale provvedimento legislativo oggi è tempo di avviare una riflessione più profonda sulla politica industriale facendo esperienza perché le nostre
Esperienze del passato
E ribadendo che oggi più di ieri
L'iniziativa statale
Di certe impostazioni non ha più ragion d'essere l'intervento pubblico deve essere sussidiario a quello privato
Sussidiarietà dell'intervento pubblico significa che ove il privato l'impresa i cittadini organizzati in associazioni volontarie o con le loro libere scelte individuali perseguano possano perseguire obiettivi ritenuti validi sul piano collettivo
Allora è bene che lo Stato si astenga e lasci che le soluzioni siano trovate il più vicino possibile ai problemi
Tradotto in politica industriale ma anche economica e sociale
Tale principio significa detassare in tutto o in parte le risorse che singoli cittadini o in prese organizzazioni impiegano per il conseguimento di fili d'interesse generale
Invece di rincorrere la politica della spessa e trasferì trasferimenti discrezionali da parte della burocrazia
Occorre quindi una politica industriale che sia una politica per l'impresa
E che punti
Su tre piani i fattori i settori e il territorio i fattori perché bisogna crescere la competitività di costo i settori non tanto in una logica assistenziale o finanziaria neurologica di sviluppo delle alleanze internazionali
Per non assumere sul piano internazionale atteggiamenti solo difensivi ma anche di attacco in termini di innovazione di commercializzazione
Sul territorio per rafforzare il nostro patrimonio dei distretti industriali
Che un patrimonio che deve essere
Valorizzato e diventare da distretto fisico distretto tecnologico distretto
Orientato al mercato globale
Una politica ambiziosa lungimirante per le infrastrutture anzitutto di comunicazione e di trasporto deve puntare sulle tecnologie migliori
Cogliere la sensibilità ambientale come un'opportunità non come un vincolo
Aprire con decisione l'intero comparto la concorrenza
Sia per quanto riguarda la produzione delle forniture
Esige quindi largo spazio al capitale privato nel finanziamento nella gestione nonché appalti concorrenziali
Nel campo dell'innovazione poi necessaria una politica di sostegno alla ricerca che favorisca la diffusione di nuove tecnologie
Soprattutto per migliorare quello che oggi effettivamente l'innovazione il cappotto
Di funzione d'uso del prodotto servizio rispetto al consumatore ai consumatori cliente che valorizza in grado di tecnologia applicata nel servizio che acquista
Nel servizio che percepisce o nel bene che acquista
Quindi bisogna affrontare non solo gli aspetti quantitativi dell'intervento pubblico ma anche soprattutto quelli qualitativi tra cui fondamentale rimane la formazione rapporto impresa università
Confindustria ribadisce il proprio impegno in questo settore
E testimonia la propria attenzione per il mondo giovanile
Che manifesta timori per il futuro
La formazione e il modo corretto per aprire prospettive anche personali di Crash
Occorre insomma fare una serie di provvedimenti che incentivino le impresse in modo automatico a investire
Occorre evitare che si perda questa occasione che è un'occasione importante di passaggio da una cultura a un'altra cultura in un momento di accelerazione della transizione
A Verona non abbiamo presentato delle indagini
Che dimostrò che l'industria italiana e vitale dinamica
Sono stati sparati alcuni luoghi comuni
Come quello di una struttura produttiva
Formata solo di giganti emiliani
O quello secondo cui le imprese italiane non avrebbero saputo innovare in i prodotti e avrebbero perso il passo con la tecnologia di avanguardia
L'Italia non ce lo dimentichiamo mai
Mantiene una forte specializzazione nei settori tradizionali
Che continuano a rappresentare una quota elevata negli scambi mondiali
E in molti di essi è riuscita a incrementare la propria quota di mercato
Dal settanta al novantuno
Il valore aggiunto della nostra industria manifatturiera sul totale dei Paesi OCSE è passato dal sette virgola quattro per cento all'otto virgola sette per cento
L'industria manifatturiera italiana ha contratto l'occupazione in questi venti anni in misura molto minore delle altre economie
Anche se globalmente
Tutti i Paesi europei ovviamente hanno diminuito sia in valore assoluto che in valore relativo e siamo quindi passata passati dal diciotto S e e sette del settantuno al ventuno due del novanta in termini di incidenza dell'occupazione italiana nell'industria manifatturiera rispetto al totale dell'occupazione industriale dei quattro Paesi maggiormente sviluppati
Questi risultati che sono risultati positivi non devono far dimenticare le debolezze
Le debolezze delle grandi imprese
Che devono crescere
E il cui umore l'ampliarsi
Perché dove storicamente
Il mercato è più vitale vi sono più grande impresa
Quello delle piccole imprese che devono anche se crescere come numero e come dimensioni perché il mercato globale esige sempre più maggiori economie di scala
Sotto questo profilo
I raffronti internazionali non sono favorevoli ne abbiamo un numero di grandi intese e un numero di media impresa e rispetto
Al contesto francese del Regno Unito dalla Germania che è notevolmente inferiore
Si sostiene
Che le grandi imprese avrebbero beneficiato più delle piccole degli strumenti di intervento pubblico
Ma occorrerebbe riconoscere anche i vincoli talvolta i danni che proprio queste riprese hanno subito nella competizione internazionale per mancanza di uno Stato efficiente
Si sostiene da parte di altri che le piccole imprese si sarebbero potute sottrarre meglio a costrizioni sindacali amministrativi fiscali e contributive ma sarebbe anche necessario ricordare le penalizzazioni che le piccole imprese hanno sofferto soprattutto per le carenze di una politica
Disattenta al loro sviluppo
Specialmente sul piano finanziaria
Quindi cari amici
Queste sono tutte quante affermazioni che in alcuni casi possono anche essere vere
Ma in realtà oggi hanno poco senso cercano solo di dividere e rischiano di indebolire il sistema con sterili e false contrapposizioni
Se battere le mani forse opportuno
Non per me ovviamente ma per le grandi e le piccole imprese che sono nostre associate la battuta comunque era prevista dopo perché c'era uno slogan
Piccole grandi impresse tutte più forti più capitalizzate quindi più libere questa la nostra sfida
Vi ringrazio del doppio
Mi è servito anche per riposarmi un attimo perché sono qua
Una politica industriale che sia sempre più e soprattutto una politica per l'impresa deve valorizzare in modo adeguato anche l'azienda non industriale
Promuove l'opportunità positive per ciascun tipo di impresa lasciando ad essa il mix delle convenienze fiscali finanziarie e insediative
Adesso c'è un capitolo perché io i titoli non rileggo dei capitoli però cogliere descritti quindi ma questo dito lo leggo pericolo dall'hanno gli stessi imprenditori e per sottolineare l'importanza al governo che è titolato gli errori da non ripetere una bussola per i comportamenti
Oggi che si è avviata una fase di ripresa a livello internazionale
Che comincia per servì a percepirsi anche se in modo differenziato a rilento anche all'interno non dobbiamo commettere gli errori compiuti nel precedente ciclo espansivo ottantasei novanta
Questi nuovi sono stati insieme alla inversione di tendenza della congiuntura internazionale le cause principali dell'acuta crisi che ha investito il Paese nel recente passato
Negli anni ottanta sei novanta
In coincidenza con il ciclo espansivo
L'Italia ha registrato una forte accelerazione della spesa pubblica particolarmente per retribuzioni
Un'accelerazione ancora più forte delle entrate fiscali che ha contribuito in maniera significativa alla lievitazione dei costi di produzione
Un'accelerazione delle retribuzioni private
Con i rinnovi contrattuali dell'ottantotto dall'ottantanove
Anche nell'ottantacinque non ottantasei
Così come è adesso la procura la preoccupazione dominante era la crescita
Era diffuso il sentimento che
Dopo la cosiddetta stagione dei sacrifici
Forse è giunto il tempo di fare cooperare i redditi
Il crollo della diga avvenne con il contratto degli insegnanti pubblici
Vi ricordate le improperi e che prese Confindustria all'epoca perché mise in evidenza questo piccolo ma fondamentale elemento di rottura di un processo di aggiustamento dell'economia
L'accelerazione dell'economia non venne utilizzata per risanare la finanza pubblica al contrario si lasciavano lievitare in modo indiscriminato domanda e consumi si perse il controllo sulle retribuzioni
Il ciclo espansivo non servì per ridurre il peso fiscale ma per commentarlo
Oggi
Come allora l'economia lentamente e avviata sulla strada della ripresa
L'inflazione sotto controllo ma la finanza pubblica e ancora in grave squilibrio
Sarebbe estremamente dannoso perciò ripetere gli errori del passato decenni
Dopo una fase di recessione
Storicamente tende a mutare la composizione della domanda si modifica dei segnali congiunturali ed a ciò potrebbe derivare l'errore dell'autorità pubblica
Che anziché promuovere il mercato può essere tentata di sostituirsi ad esso
Bisogna invece puntare all'eliminazione del disavanzo corrente di bilancio bisogna puntare iniziative lanciò agli investimenti e la domanda interna che produce occasioni ulteriori di rafforzamento in termini di competitività sia interno anche internazionale
Nello stesso momento gli oneri del debito possono essere ridotti con operazioni di mercato
Che consentano di ristrutturare l'attivo e il passivo del settore pubblico
Il processo di privatizzazione può offrire l'opportunità risparmiatore per la conversione dei titoli di Stato in azioni delle società privatizzate o direttamente o tramite Woman
E questo no proposta avevamo già fatto due anni fa al presidente Amato che all'epoca non fu colta e che noi ribadiamo perché riteniamo che sia una proposta utile per accelerare le privatizzazioni e rafforzare le modalità di gestione del debito pubblico
Si potrebbe finalmente raggiungere l'obiettivo senza alcuna coercizione di allungare la scadenza del debito pubblico offrendo ai risparmiatori un rendimento reale per esempio del due per cento
Il che produrrebbe che uno Stato vigoroso un risparmio rilevante
Negli oneri per interessi quindi maggiore risparmia
E maggiore competitività del sistema quindi minori costi d'interesse e quindi maggiore capacità di domanda interna quindi maggiore capacità di investimenti interni per la strada dritta e non per la strada
Stop
Non occuparsi del debito pubblico occuparsi solo preoccupazione ha ricordato lunedì scorso il Nobel Samuelson parlando a Milano sarebbe imboccare la via verso il disastro
Dio ci ha dato due occhi
Uno per guardare l'indice della produzione
L'altro per guardare il livello dei prezzi io personalmente penso che bionda dagli occhi a fare altre cose ma dato che Sama insomma la l'ha detto io lo ripeto in modo tale che Nobel e quindi uso la sua battuta
Se terremo entrambi gli occhi aperti potremmo avere quattro cinque anni di solida crescita
Con bassa inflazione
Dovremo ancorare le retribuzioni nominali al tasso di inflazione contenere il tasso di crescita nominale della spesa pubblica sotto quello dell'inflazione
Possibilmente in modo significativo fa calare la pressione fiscale intorno a un mezzo punto percentuale all'anno riducendo il disavanzo pubblico
Agendo in questo modo
E portando quindi con decisione
Puntando quindi con decisione ad obiettivi di inflazione sotto il tre per cento e questo il Governo lo deve dire esplicitamente e lo deve fare realmente
Potremo contare su interessi nominali attorno al cinque per cento
Così anche il finanziamento della il risanamento dalla finanza pubblica sarà possibile
In questo senso diventa fondamentale e nocive ma con la massima attenzione
La legge finanziaria per il novantacinque
L'abbiamo voluta definire la certificazione di qualità del progetto di sviluppo che il Governo proporrà al Paese
Gli eventi dei prossimi anni ci consentiranno di sapere se siamo già da devo entrati nella Seconda Repubblica anche se con tutti i limiti e le contraddizioni di una fase nasce
La transizione economica purtroppo non è ancora finita non solo per le condizioni della finanza pubblica non solo per le regole che bisogna introdurre non solo per le difficoltà grandi che molte riprese lo ricordavo prima lo ribadisco stanno sopportando sperando che si apra presto una fase più positiva e più organica di sviluppo ma anche perché bisogna consolidare e diffondere una cultura di modernità
Che non riguarda solo i produttori ma riguarda tutti i cittadini
E quindi qui assume particolare rilevanza l'aumento della competitività se la deindicizzazione è stata la molla
Per
Ottenere uno sviluppo con inflazione calante negli ultimi anni
L'aumento della competitività sarà la bussola per garantire che pur in presenza di un ciclo espansivo
L'efficienza possa far premio sulla spinta al rialzo dei prezzi la concorrenzialità
Sulla protezione
In questo modo il circolo virtuoso si metterà in moto ci sarà una solidarietà effettiva Silvio vanno le disuguaglianze commenteranno le opportunità di reddito non assistito
Noi stiamo a volto sull'obiettivo della bassa inflazione perché noi sappiamo che questo è un interesse comune congiunto immediato e strategico
Sia del Paese che delle imprese se vogliamo avere una fase ordinata e solidale e solida di sviluppo
Max Weber distingue in due grandi tipologie le azioni degli uomini
Da un lato coloro che operano secondo l'etica delle convenzioni
Senza tener conto degli esiti finali delle azioni dall'altro chi agisce secondo l'etica delle responsabilità
In forza della quale ogni atto viene legittimato aveva accettato anche in relazione alle conseguenze che sotto
Cari amici
Questa seconda l'etica delle responsabilità e la scelta verso cui deve convergere la società italiana
In quest'ultimo difficile biennio la stabilità sociale ha saputo compensare l'instabilità politica
La stabilità sociale è un bene prezioso nelle società complesse
Dove una minoranza infinitesimale di cittadini può bloccare i circuiti vitali del funzionamento generale e determinare guasti enormi agli equilibri della convivenza civile
Il nuovo sistema maggioritario sia pure imperfetta da completare consente finalmente di distinguere con chiarezza tra maggioranza e opposizione
Ciò ha forza la capacità del governo consentendogli di adottare i provvedimenti legislativi con maggiore rapidità e senza eccessive negoziazioni in sede parlamentare
Il governo dovrà dunque utilizzare anche altre vie per dialogare con la società
La strada più naturale e quella della valorizzazione delle strutture intermedie
Che garantiscano la rappresentatività i gruppi relativamente vasti di cittadini
Queste associazioni per svolgere la loro funzione nell'interesse non solo dei propri associati ma anche di chi governa dovranno rimanere autonome nella libertà di adesione nelle forme di finanziamento nei propri giudizi
Solo associazioni libere e autonome dal Governo e dall'opposizione sono in grado infatti di garantire le indicazioni necessarie per assicurare alla politica d'accordo con la società e verificare la validità dei suoi anni
La Confindustria dicevamo due anni orsono lo ripetiamo oggi è una grande associazione d'interesse
Attenta all'interesse generale guidata dai valori della società aperta
Abbiamo promosso il cambiamento effettuando una scelta Abbiati modernizzazione
Aggiungo in anni in cui dire queste cose fare interviste era un po'più difficile di oggi
Abbiamo affermato e praticato l'autonomia come valore etico
Nonché come opzione utile per le imprese per i propri interessi ed associazioni
Abbiamo consolidato l'unità della rappresentanza
Componendo il dualismo i propri di un'organizzazione complessa
Né i valori comuni dell'impresa
E sui valori comuni dell'impresa
E in questi due anni di mandato abbiamo avviato un processo di allargamento dalla nostra rappresentanza
Lasciatemi dire che per me presidente di Confindustria con molti di voi
Non solo con il ministro ma che con molti di voi abbiamo un'esperienza associativa l'impresa ormai più che decennale
Sarebbe stato più semplice Pink c'erano armi dietro l'orgoglio del nostro essere manifatturieri e privati
Utilizzare una storia personale di piccola impresa
Vissuta anche umanamente né la dimensione concreta della fabbrica
Far valere un impegno associativo di tanti anni contro le mode
Contro le vecchie culture radical chic
Che non erano certo proprie della piccola impresa
La piccola impresa si è sempre ispirata nei comportamenti anche se spesso non è la cultura consapevole
Ai valori liberali
In gran parte non ha condiviso gli atteggiamenti di ossequio nei confronti dei potenti di allora
Potevamo in sostanza
Galleggiare essere paghi del fatto che in un contesto avverso la nostra posizione risultata vincente
Noi riteniamo che questa scelta sarebbe stata mio
La nostra affermazione come principale soggetto di rappresentanza del mondo dell'impresa e ci impone anche obblighi di fronte alla società
Nobili con soprattutto di allargare l'area del mercato in un paese ove le troppe specificità hanno costruito troppe barriere alla concorrenza
E qui sappiamo che ognuno si ricorda sempre
Di quelle degli altri e si dimentica o sottolineava con le proprie e allora in questo senso impegniamoci a Cannes togliere le barriere per tutti e mettiamoci la mano sulla coscienza per contribuire a togliere le barriere che riguardano ciascuno di noi
Io ho l'orgoglio di presiedere una Confindustria che volesse rappresentanza d'impresa
Senza distinzione tra grandi e piccoli tra produzioni manifatturiere e di servizi tra queste quella forma di proprietà
Protesa a tutti i settori ove si spinge il fare impresa
C'è quando più soggetti si trovano ASS convivere in uno stesso mondo ci sono più rischi di conflitto
Questi rischi sono accentuata in Italia Ode per lungo tempo la politica ha giocato sulle divisioni del mondo imprenditoriale distribuendo piccoli favori per accaparrarsi simpatie sostegni basti pensare alle imprese statali ma anche alle cooperative o ad associazioni di piccole o grandi imprese nate sotto la spinta di identificabili identificati ambienti politici
Siamo fiduciosi che il metodo della colonizzazione partitica delle imprese e del libero associazionismo sia sepolto per sempre la storia spazzato via questi metodi
Bisogna chiudere ogni spazio a tentazioni di Pristina
Abbiamo grazie
Abbiamo l'ambizione di nuovo in cover l'applauso facciamo alla fine ha detto ieri in assemblea privata e questa era una riflessione era una e l'azione riflessiva non era gridata anche per dare come dire un messaggio
Hanno gli stessi verso il nuovo e quindi vi ringrazio dell'applauso ma penso che la valutazione passione valutazione complessiva e come tale
Abbiamo l'ambizione non di rincorrere le singole specificità ma di valorizzare quel filo comune che rappresenta l'essere impresa
Se si manifestano come di insofferenza contrapposizioni tra soggetti
Noi sappiamo che sono più Rita il retaggio degli errori del passato che l'espressione di reali esigenze per il futuro
Nel mercato concorrenziale le imprese sono tutte in competizione siamo tutti in competizione fra Dinoi
Siamo tutti soggetti oggetto di tanti piccoli dualismi ed è questa la forza della società aperta dell'economia di mercato
Ma questa competizione positiva perché porta sviluppo qualità e prezzi bassi
Per questo sulla base di queste convinzioni
Dopo la vittoria del referendum che abolì la legge sulle partecipazioni statali abbiamo aperto il nostro sistema le imprese pubbliche e ai servizi oggi avviati ad essere soggetti di mercato prima le ferrovie o i lenti
Poi l'adesione a Federturismo delle catene alberghiere
Dell'AICA
Oggi salutiamo l'ingresso dell'intersindacale
Ma soprattutto per il significato di una libertà di adesione
Che segna il passaggio tra due prove
E segna un simbolo per l'allargamento del mercato
Il sistema Confindustria all'ambizione l'orgoglio di rappresentare sempre più imprese grandi medie piccole senza perdere la propria natura
Al Senato il presidente Berlusconi nelle sue dichiarazioni programmatiche ha affermato occorre passare dal governo dei partiti al governo delle istituzioni un'affermazione molto importante che noi sottoscriviamo in pieno
Il che significa garantire al governo come istituzione quell'autonomia che i partiti debordando dei loro compiti avevano finito per annullare
L'autonomia il rifiuto di ogni collateralismo il richiamo costante ai nostri valori e interessi di riferimento non sono quindi la rivendicazione gelosa di una purezza astratta
Ma la consapevolezza che così facendo valorizziamo anche l'autonomia degli altri soggetti istituzionali politici e sociale
Il collateralismo può nel breve periodo consentire vantaggi verso la politica
Ma comporta pesanti svantaggi nei confronti con gli altri interlocutori sociali e con l'opinione pubblica
Nel lungo periodo comporta solo soltanto ottanta
L'autonomia la separatezza non sono quindi fondamentali solo sul piano concettuale come dichiarò l'anno scorso
Con gli aggettivi a dover nativo e apartitico ma sono e saranno utili anche nel contingente in Italia muove l'associazionismo ruolo di Confindustria è stato in parte motivato dalla contrapposizione ideologica di cui la società italiana è stata vittima nel passato
Ma il superamento di questo contesto non conduce automaticamente a mio avviso alla scelta di concentrarsi sull'attività di lobby
Come peraltro l'esperienza degli altri Paesi occidentali potrebbe indurre a ritenere
Quelle realtà socio politiche quelle degli altri Paesi occidentali che sono per noi ancora un traguardo
Stanno a loro volta per essere superate dall'evoluzione sociale
Aumentando le libertà fa emergere gli egoismi individuali frantuma la società incorporazioni
Confindustria deve guardare avanti l'associazione di interessi è sempre più un'istituzione volontaria
Con copertura a determinare in piena trasparenza un ambiente sociale favorevole allo sviluppo degli interessi e dei valori dei propri associati
E se l'istituzione non significa certo rinunciano alla legittima tutela degli interessi particolari cioè non fare lotti
Ma permetterà a Confindustria e al sistema delle imprese nelle sue diverse articolazioni di promuovere interessi specifici nell'ambito di un'iniziativa più organica e più vasta sulle priorità fondamentali del Paese
E questa la nostra responsabilità sempre più nel futuro per Confindustria di fronte ai problemi del Paese di fronte agli interessi dell'impresa
Per dirlo con uno slogan commesso a fine di pagina trentuno Confindustria non fa solo nel passato
Non ha fatto solo lobby per necessità nel futuro non deve fare solo l'Hobbit pesce
Recuperato un assetto di governabilità occorre tornare a pensare nel medio termine per l'economia per la società senza trascurare le scelte immediate
Vi sono le condizioni per non limitarci al galleggiamento
Per conduca la modernizzazione l'intera società italiana
Per avere un'autentica economia di mercato
Occorrono tre assi portanti le regole
La pluralità dei protagonisti la centralità del consumatore
La concorrenza richiede il rafforzamento dei normative antitrust
Esige parità di prelievo fiscale sulle diverse risorse destinate ai diversi usi reclama la flessibilità del mercato del lavoro
E per questo
è importante l'introduzione del lavoro interinale
Che può dare un contributo importante anche sul piano congiunturale
Ciò che serve perché ha l'opportunità di lavoro non sono infatti provvedimenti dirigisti
Bensì quali trattamenti salariali differenziati stabiliti per legge ma una flessibilità che consenta di rapportare le retribuzioni alla produttività in tutto il Paese
La concorrenza deve essere applicata anche le iniziative di sostegno alle aree deboli al Mezzogiorno
Occorre onorare gli impegni già assunti per via legislativa
Spostare l'enfasi dalla logica di interventi sulla domanda verso una logica orientata all'Offerta il Mezzogiorno
Esige quindi azioni integrate di politica ed editoriale e di politica industriale
Ma anche utilizzo intelligente dei fondi strutturali comunitari promozione attenta di risorse private
Per promuovere investimenti esportazione nasce da nuova imprenditorialità anche attraverso questi interventi passa all'azione
Continua forte contro il diffondersi dell'illegalità e della criminalità organizzata
Il processo di liberalizzazione deve quindi investire tutte le infrastrutture pubbliche la disciplina degli appalti regime delle concessioni ma anche il mercato delle professioni
Occorre superare il regime delle licenze che blocca i servizi
Evitare il vincolo delle tariffe professionali
Che definisce una barriera di prezzo tipica dei sistemi protezionisti
Liberalizzare di disciplina degli orari che qui fu prefigurano criteri dal mercato globale locale
Il mercato
Diceva Luigi Einaudi
è l'istituzione sociale
Oggettivamente più democratica e più morale
Quando il filosofo
Dice che la libertà morale compatibile con qualunque ordinamento economico
Dice il vero per gli eroi per i pensatori per gli anacoreti
Costoro dicono spiritualmente e moralmente liberi entro qualunque ordinamento economico anche il più conformistico e mortificante
Ma il filosofo pronuncia del momento medesimo una sentenza definibile per un'umanità composta di poveri esseri i quali bisognosi di essere aiutati aggiungere alla coscienza di sé medesimi sono incolpevoli dell'oscurità morale in cui giacciono incapaci di scorgere dei mille e mille fila che tolgono libertà la loro anima se vi sono ordinamenti economici
Come il comunismo e il capitalismo monopolistico i quali tendono per l'indole propria a ridurre gli uomini a meri strumenti perché affermare che la libertà morale può prosperare in qualunque ordinamento economico questo lo diceva nel cinquantasei come cinquantasette
L'economia di mercato richiede quindi una forte capacità di autoregolamentazione degli attori sociali una forte cultura della distinzione della separatezza
Ciò è tanto più vero quanto più la società si fa complessa
In questo quadro si inserisce quindi il dibattito se sia coerente con le regole del mercato la concertazione tra le forze sociali
Alcuni hanno sostenuto che sarebbe incompatibile
E dovrebbe quindi uscire dall'orizzonte futuro la politica economica fatti salvi ovviamente i patti che vanno rispettati
Noi sosteniamo la tesi opposta
Noi riteniamo che la concertazione
Sia pienamente coerente con le regole del mercato anzi è una stare essenziale per diffonderne i valori nella società italiana
Essa infatti è un metodo
Ma è un esempio di autoregolamentazione attraverso il quale intere categorie sociali convengono di tenere comportamenti responsabili per favorire l'interesse generale di ottenere per sé vantaggi differiti
La concertazione e quindi un grande investimento sociale pienamente coerente con l'etica del mercato
Esattamente l'opposto del consociativismo
Più mercato non vuol dire meno Stato ma più stato che indirizza e controlla
Uno Stato liberale verso i comportamenti degli attori sociali rigoroso nella politica economica in quella istituzionale e la definizione delle regole solidale verso i deboli
Per costruire un sistema di mercato le privatizzazioni costituiscono un pilastro fondamentale
Abbiamo tenuto sin qui significativi risultati
Ma ora ha proseguito il processo ponendo i sull'Obiettivo del superamento dalla logica dei monopoli
Non esistendo un modello di privatizzazioni chi pretende le privatizzazioni perfette Gaetano le vuole o comunque si comporta contro gli obiettivi che dichiara di perseguire noi non abbiamo partecipato alla guerra dei modelli e delle parole
Sia perché crediamo che non esistano privatizzazioni buone o cattive in assoluto sia perché siamo consapevoli che il mercato finanziario non si crea per decreto
Le imprese hanno bisogno di essere gestito tutti i giorni anche nell'interesse dei piccoli azionisti
Ai quali stanno a cuore sicuramente più dividendi e guadagni patrimoniali delle azioni e non la presenza o meno di uno duello rappresentanti del consiglio di amministrazione
Questo ovviamente non vuol dire che non si debbano perfezionare le regole e le istituzioni necessarie per costruire una maggiore democrazia economica
Significa che occorre riferirsi a tutte le esperienze nelle quali ci sono situazioni differenziate ugualmente valide nella proprietà delle grandi in prese di volta in volta un'ampia partecipazione delle famiglie diretta o indiretta attraverso gli investitori istituzionali o il risparmio gestito dall'impresa e dalle banche
Le privatizzazioni devono essere accelerate
Nel manifatturiero nel bancario estese ai pubblici servizi alla gestione delle reti alle casse di risparmio alle municipalizzate alle società regionali ai patrimoni immobiliari statali e locali alla previdenza alla sanità
Volevo ci ho messo tutto perché ho fatto più volte controllo per sapere se abbiamo dimenticato qualche filo comunque se manca qualche titolo cui raggiungete d'ufficio e noi siamo d'accordo
Servizio pubblico però
Non vuol dire servizio obbligatoriamente prodotto derogato avente ad
Bisogna spostare l'attenzione dal tipo di proprietà agli strumenti di indirizzo e controllo e quindi più facciamo le privatizzazioni
Più abbiamo bisogno per introdurre liberalizzazioni e rompere i monopoli di istituire authorities specializzate per i settori in cui esistono interessi pubblici da tutelare
In grado di incidere realmente sul piano degli indirizzi dotati di poteri diretti di intervento di sanzione
La privatizzazione dei servizi energetici di telecomunicazioni richiederà decisioni strategiche sull'assetto competitivo dei settori coinvolti
Vanno definiti in modo economicamente conveniente ma flessibile aspetti strutturali quali la durata le modalità delle concessioni e il grado di integrazione di separatezza di produzione e distribuzione
Senza pregiudicare con atti normativi nuovi assetti e nuove soluzioni che potrebbero emergere grazie anche ai progressi della tecnologia
Essenziale garantire assetti proprietari identificabili
E sufficientemente articolati che assicurino insieme capacità di gestione e tutela degli interessi collettivi
è indispensabile infine liberalizzare
Non passare da monopoli pubblici a monopoli privati qualunque sia la proprietà di uno o di tanti azionisti restano in quel caso senza liberalizzazione monopoli privati
è necessario cogliere questa opportunità per rafforzare la nostra struttura industriale
La quale deve trovare in questa occasione un momento di aggancio e di sviluppo nelle alleanze europee
La diffusione dell'azionariato andrà perseguitati con strumenti che non vincolino le libertà di mercato e la possibilità di costituire nuclei trasparenti di comando dell'impresa
Per fare questo ci voglio di più i fondi chiusi fondi pensione lo sapete tutti lo sappiamo tutti basta soltanto eliminare alcuni vincoli fiscali per alcuni occorre far partire altri processi che questo penso che ministri
Competenti competenti sia per competenza sia perché sono competenti quindi penso evidentemente ministri economici
Avranno la possibilità di dimostrare che sono in grado di farlo presto e su questo dimostreranno che alle parole fanno seguire i faticosa cani imprenditori fa sempre piacere
Gli investitori istituzionali hanno infatti un ruolo rilevante nell'attività finanziarie delle famiglie in tutti i Paesi industrializzati
Con valori che superano il trentacinque per cento negli Stati Uniti il quarantasette per cento del Regno Unito
Negli Stati Uniti fondi detengono circa il cinquantacinque per cento delle azioni dell'impresa
E ciò consente loro di esercitare un ruolo attivo nella scelta del management nel controllo della gestione
Bisogna che una volta per tutte ci capiamo su cosa significa in Messico italiani
Localismo democrazia economica o capitalismo diffuso come a me piace meglio definirla ma non voglio fare una questione lessicale quindi le ho messe tutte e due non significano tante imprese private come nessun azionista comanda
Ma una pluralità crescente di protagonisti imprenditoriali in competizione reale tra di loro questa la differenza fondamentale tra una società in competizione è una società blocca
Bloccata in caso a favore dello Stato di notifica a favore
Questo o di quello
E allora il dibattito sul sistema fiscale che finora si è concentrato prevalentemente sul problema della pressione deve orientarsi sulla prova del composizione del prelievo evitare al fisco uno strumento di equità e di sviluppo
Mantenendo sempre un occhio attento alla riduzione contestuale della spesa pubblica
Per questo ne abbiamo preparato un documento che abbiamo definito di controriforma fiscale che è stato distribuito e che
Indica tutte le cose da cambiare sono talmente lunghe che non le ripeto perché altrimenti
Fai una scala di priorità di invito quando avete qualche o alla sera non avete nient'altro da fare a leggervi il documento è una buona lettura anche perché non l'abbia fatta più volte
E quindi sarà fare una volta voi non è sbagliato dare un minimo di soddisfazione ai nostri collaboratori che hanno lavorato
Il mio predecessore Merloni protesta perché normalmente vuol fare altre cose e allora mi limito in questa sede
A sottolineare la necessità di una effettiva e piena compensazione dei rapporti di debito e credito tra imprese e cittadini
La legalità è un valore e se ha un valore lo Stato per primo si deve sottoporre al principio di legalità gli onorari i suoi debiti in tempi certi
Occorre quindi
Applicare con immediatezza il principio di compensazione occorre lasciare libere le parti di decidere come hanno convenuto nel protocollo di luglio
Di non assoggettare in sede negoziale alla contribuzione previdenziale obbligatoria gli incrementi retributivi e di conseguenza di non imputabili alla retribuzione pensionabile questa norma questa misura e molto più fondamentale di quella che nel dibattito politico ed economico viene percepita
Perché lasciare libere le parti Inferentia Hillary di destinare queste risorse
Ad altri usi significa aprire uno spazio reale alla previdenza integrativa riequilibrare di fatto gradualmente la previdenza
Obbligatoria
A distribuzione rispetto alle forme di previdenza a capitalizzazione disinnescare la bomba a tempo delle pensioni pubbliche utilizzando le regole fondamentali del mercato cioè il contratto
Libero tra le parti
In questo senso altro provvedimento importante e l'abolizione della contribuzione sociale per il servizio sanitario nazionale spostando l'onere come accade in tutti i Paesi
A carico della fiscalità generale infine l'ultima l'ultimo nodo all'internazionalizzazione d'impresa non solo le grandi e medie ma anche le piccole lo sappiamo tutti lo diciamo tutti bisogna fare in modo che questo accada
Questi sono i nodi da sciogliere nel prossimo futuro uno economia di mercato regolato le privatizzazioni la modernizzazione dalla finanza la controriforma fiscale l'internazionalizzazione
Per fare questo bisogna andare avanti sulla riforma istituzionale che non è solo legge elettorale ma che riforma la governabilità della pubblica amministrazione del controllo
Bisogna rafforzare il ruolo dell'esecutivo del Presidente del Consiglio assicurando di piena facoltà di nomina e di revoca dei ministri e introducendo la sfiducia costruttiva bisogna separare la politica l'amministrazione
Individuando olio autonomia indipendenti degli organi di controllo e di tutela magistratura Banca d'Italia le autorità di controllo del mercato dei servizi
Delegificare
Non è più possibile che le aziende molti imprenditori soprattutto piccoli lavorino per produrre burocrazia anziché produrre ricchezza
Siamo alla fine
Più potere scatenante autorevoli colleghi cari amici il rapporto tra efficienza ed efficacia non riguarda soltanto i nostri colleghi o il ospiti comunque oggi rappresentanti dell'istituzione ma riguarda anche noi
Il rapporto tra efficienza ed efficacia nella nostra esperienza di imprenditori è direttamente verificabile pena il fallimento
Questo rapporto esista anche nell'associazionismo ma è indiretto
In quanto l'efficacia dalla rappresentanza degli interessi dell'impresa può essere garantita nel breve termine anche con un grado decrescente l'efficienza
Quando però alla competizione o menta quando il gioco si fa duro o come diventare più efficienti altrimenti concorrenti
Non quelli attuali certamente ma quelli potenziali potrebbero intaccare la rappresentatività
Essere il sistema d'impresa è fare sistema associativo non è solo fare rappresentanza
Ma è legare insieme funzioni di rappresentanza politiche organizzative
Servizi e la loro efficienza per tutte le espressioni associative territoriali categoriali settoriali
E per tutte le dimensioni d'impresa grande media e piccola
Quando saremo in vista di questo traguardo il traguardo della nostra modernizzazione potremo sostenere noi amici che siamo impegnati nella presidenza di Confindustria
Di aver assolto in modo responsabile e soddisfacente il compito che siamo stati chiamati esercita
Ma il successo di un'organizzazione e di una presidenza e soprattutto il successo di tutti gli associati
Di tanti imprenditori grandi medi e piccoli
Imprenditori che operano nelle aree forti
Ma anche nelle aree deboli e in zone di frontiera
Qualcuno che rappresenta la storia industriale del Paese
Tanti che sono autentici pionieri d'impresa
Ciascuna di queste imprese sente il dovere mio tramite di continuare di dichiarare che vuole continuare a investire per crescere e migliorare la propria concorrenzialità in un'economia di mercato regolato
Rivendica il diritto a discipline comportamenti meno burocratici più chiari e semplici
Intende esercitare legittimamente il potere di affermarsi sempre più come soggetto autonomo dello sviluppo
I tanti imprenditori le tante imprese sono la vera risorsa il grande patrimonio dell'Italia
Un patrimonio che si valorizza anche proprio per la nostra capacità di essere uniti
Di essere esistenti
Sono sicuro che tutti insieme raggiungeremo meglio i nostri obiettivi individuali associativi
Per cittadini collettivo
Sono fiducioso che come molti di noi
Hanno già saputo fare negli anni Cinquanta partecipando alla ricostruzione del Paese anche questa volta noi imprenditori italiani faremo la nostra parte grazie
Grazie
Grazie
Grazie
Grazie ringrazio
Ringrazio
Ringrazio
Ringrazio ringrazio a nome degli amici
Ringrazio non ed amici del comitato di presidenza
E prima ringrazio scusare prima
Ringrazio anche perché siamo stati costretti a fare lo straordinario ieri sera abbiamo finito la relazione già l'altro ieri però ieri sera abbiamo partecipato alcuni di noi alla presentazione della ricostruzione dell'Archivio storico di Confindustria nei primi dieci anni del dopoguerra
Abbiamo sentito alcuni interventi del professor Arcelli del professor Castronovo percorso Castronovo finendo il suo intervento aveva finito l'intervento con una frase diversa da quella che ho letto uguale a quella che era scritta nel testo
Che alcuni di voi hanno avuto ieri sera
E allora alla fine della ricostruzione di quel periodo storico e dopo l'intervento di Castronovo erano le otto e un quarto che è una scena
Con i miei vecchi colleghi della presidenza ottanta ottantaquattro a casa di Merloni sono stato costretto a dire a Castronovo professore lei mi costringe a fare gli straordinari perché adesso devo cambiare
Il finale
Della chiusura se no qualcuno dei presenti può dire che lo ha copiato da lei non potendo dire che l'avevo scritto prima
E poi e l'ho fatto ma l'ha fatto cambiando solo due parole e seguendo anche in Consiglio del più giovane istituzionalmente dei nemici del presidente dei giovani imprenditori da poco entrato in carica Sandro Riello che in un'intervista
Uscì dall'altro ieri di fronte alla domanda del giornalista costruire nuovi e non ricostruire precisa Riello perché non è vero che ereditiamo un mondo di macerie non è finita nessuna guerra abbiamo un quadro pesante in termini di disoccupazione
E dobbiamo costruire dobbiamo costruire su quello che abbiamo già costruito quindi Gastronomia dato due soddisfazioni quella di aver scritto una finale che era scritto pure lui è più bravo di me e di riflettere sull'osservazione di Riello che mi sembra giusta e che io ho usato in quella che è la dichiarazione finale di saluto invito il ministro dell'industria grazie
Non possiamo dire che sia piccole credito alla prossima udienza il giovane imprenditore perché è passato il tempo
Signora signori
Autorità
E consentitemelo ancora cari colleghi
E con piacere senza retorica con emozione
Che mi trovo oggi qui con voi come ministro dell'industria di un governo nato dalla volontà degli italiani di dare un nuovo corso alla nostra repubblica
Solo qui a fianco
Ma oggi con ruoli diversi dell'amico dette di Fossa di Riello di tutti gli amici
Per tanti anni
Sono stato presente all'assemblea di Confindustria come associato e come vostro rappresentante ho fatto vita associativa ho condiviso molte battaglie
Ho avuto anche momenti di disaccordo con alcune mie scelte quando ho ritenuto che fosse giunto per me il momento di impegnarsi anche in politica
Ho sempre tenuto a distinguere il ruolo di un'associazione che deve partecipare alla formazione della politica attraverso le sue proposte concrete
Da quella delle singole persone anche degli industriali che se lo ritengono possono far politica impegnandosi direttamente
Nei partiti e nei movimenti che ritengono affini ai loro valori
Voi conoscete la scelta che ho fatto oggi quella scelta mi conduce qui come ministro dell'industria ed è sotto questa veste che vi parlo pur se non ho mai smesso di essere come voi un imprenditore
Siamo ormai vicini a un nuovo momento elettorale le elezioni europee il tempo delle elezioni per i politici sempre un tempo di promessa da parte mia vi assicuro che non farò nuove promesse mi impegnerò invece per mantenere quelle già fatte il compito che ci sta davanti a noi come governo e da voi come imprenditori è arduo ma non impossibile
Dobbiamo avviare una ricostruzione che Poggi non tanto e non soltanto su nuove infrastrutture fisiche quanto sui nuovi comportamenti direi su una nuova etica
Questa è la richiesta che tanti italiani della maggioranza e anche della minoranza hanno indicato con le elezioni del ventisette ventotto marzo
E questo è l'impegno dal nostro governo un impegno di rilancio della capacità imprenditoriale della possibilità di crescita e di creazione di nuova occupazione
è questa la nuova politica industriale che mi sento di condividere
Una politica di sviluppo che poggi sulla capacità degli italiani di fare impresa piuttosto che basarsi come troppo spesso si è fatto sul presupposto che lo Stato debba sostituirsi alle impresa per far fronte ai cosiddetti fallimenti del mercato
Questi interventi del passato sono stati spesso invece veri e propri atti d'ingerenza della politica brevi negli affari con il risultato che tutti noi abbiamo visto e possiamo vedere
La sfida che ci attende l'obiettivo che vogliamo raggiungere è quello di coniugare assieme allo sviluppo economico controllo della finanza pubblica e dell'inflazione discesa dei tassi di interesse
Non è un compito facile per l'eredità che ci siamo ritrovati non è un compito impossibile se si guarda a quanto avviene in altri Paesi
Voglio ora svolgere con voi un breve ragionamento sul nostro recente passato che credo illustri correttamente quello che intendo come politica industriale
L'Italia ha avuto nel corso degli anni molti gli interventi pubblici in economia le partecipazioni statali intese come molto ora dell'industrializzazione i servizi collettivi
Gestiti da soggetti pubblici le leggi di incentivazione di agevolazione di protezione
Una politica dalla domanda pubblica delle grandi opere
Non intendo dire che tutto l'intervento pubblico sia da condannare al contrario il Paese ha ancora bisogno di infrastrutture moderne di un buon sistema scolastico di un'amministrazione efficiente e al servizio della gente
Ma se guardiamo al recente passato
E cerchiamo di capire quale quali politiche hanno consentito alle imprese italiane
Di recuperare spazi sui mercati mondiali noi constatiamo che hanno progressivamente giovato ben più le politiche che hanno tolto degli impedimenti
Che non le politiche che hanno dato in termini di assistenza e sussidi
Anche gli ultimi risultati positivi almeno per ciò che riguarda l'export
Non si debbono a scrivere né ai sostegni in termini di finanziamenti né alle provvidenze per le piccole o grandi impresa e neppure i contributi per il Mezzogiorno per le nuove imprese o per altri soggetti
Il recupero di competitività e la crescita delle esportazioni italiane e invece da scrivere a ciò che è stato tolto
è stata tolta la indicizzazione dei salari grazie a un accordo che Confindustria e sindacati hanno concluso svolgendo un ruolo importante senza chiedere cedimenti ai danni delle casse dello Stato
è stato tolto il vincolo del cambio che non corrispondeva al reale la reale rapporto di competitività del Paese
è stata tolta la legislazione che regolava amministrativamente i movimenti dei capitali corre questi eventi sono stati sufficienti per consentire una crescita delle esportazioni
Senza generare un'inflazione interno confermando che l'eliminazione di taluni vincoli vale come politica industriale
Quanto e più della concessione di specifici vantaggi o agevolazioni pagate con tasse e contributi da parte di altre impresa o della collettività
Questa è la strada su cui
Con intendiamo continuare
Senza voler condannare il principio della regolazione credo si debba convenire con me l'economia italiana sia ancora avvolta da una serie di eccessiva di lacci e rigidità
Che occorre sciogliere prima di varare nuove politica della spesa fu
Anzi è da ritenere che la nuova politica industriale debba limitare al massimo gli interventi discrezionali onde evitare la formazione di strutture burocratiche
Che prelevano risorsa del Paese per redistribuire due magari agli stessi soggetti attraverso giudizi e procedure discrezionali e poco trasparenti
Questo modo di procedere che ha allargato la presenza pubblica nel Paese è stato fonte di inefficienza e di burocratizzazione
Ha generato la tentazione e il rischio della corruzione e della concussione di cui tanti casi giudiziari sono una prova evidenti
Riduzioni delle imposte e dei contributi
Per chi persegue fini di crescita produttiva di creazione di nuova occupazione di reddito
Possono sostituirsi ai trasferimenti alle famiglie e alle imprese ottenuti con le tante leggine di dichiarato interesse generale
Macché hanno spesso un nome è un commento è un cognome ben precisi
Procedendo parla via proposta si riuscirà a ridurre contemporaneamente sia alle entrate che la spesa pubblica
Questa è la politica dell'offerta che al di là delle definizioni teoriche nelle quali non sono assolutamente esperto perché non sono un economista nemmeno principiante
Il Governo intende proporre e che non genera disavanzi pubblici
Sono lieto di constatare che anche Confindustria sia favorevole a simili sul
Sin dai tempi della denuncia sui lacci e lacciuoli mi par di ricordare fossero gli anni settanta con il presidente Carli
Che impediscono alle imprese di crescere Confindustria aveva sottolineato l'esigenza di liberare le capacità di crescita dell'impresa
Oggi è tempo di passare dalle analisi alle proposte
Ciò che hanno potuto dare le politiche interventiste dirigista e statalista è sotto gli occhi di tutti
Ciò che è in grado di produrre il sistema così com'era stato consegnato in termini di debito pubblico di divaricazione del tasso di sviluppo fra le varie aree del paese
Di disoccupazione non credo meriti commenta
C'è più da cambiare che da conservare
La nuova alternativa proposta di politiche più liberiste che agiscano dal lato dell'offerta non è la proposizione del far West
Ma soltanto il voler distinguere fra il ruolo di lo Stato regolatore invece che produttore ponendoci così in linea con quello che è il quadro delle normative degli indirizzi dell'Unione Europea questo governo è impegnato a favorire l'investimento la nuova occupazione con misure automatiche di detassazione degli utili reinvestiti e di sgravi contributivi
Si tratta di operazioni per ottenere risultati in tempi rapidi
Io credo tuttavia che noi dobbiamo impostare anche un'operazione di più lungo termine
Dobbiamo ripensare il sistema contributivo dobbiamo ricondurre alla esatta individuazione destinazione le tasse e i contributi
La solidarietà da esercitare con le tasse e la previdenza ed assicurazione da esercitare con i contributi dei versamenti volontari
Non vi sembri strano
Che un ministro dell'industria parli di tecnica di provvedimenti assegnati tradizionalmente alla competenza degli altri ministri
Non è mia intenzione sostituirmi ad altri
Questo governo ha una buona solidità in terra e condivisione tra i vari ministeri circa le finalità da raggiungere e anche questa è una positiva novità rispetto al passato
Non credo
Non credo che una politica industriale possa essere costretta nell'ambito delle competenze di un singolo dicastero a meno di non ripercorrere la via delle leggine di settore che hanno caratterizzato per tanto tempo il nostro Paese
E quando si richiedono maggiori presente per il Ministero per il ministro dell'industria nell'opera di indirizzo si espone una posizione intellettuale funzionale e non una ricerca di spazi di potere fine a se stesso dobbiamo puntare ad assetti produttivi più efficienti e più liberi
Politica industriale perciò anche il processo di privatizzazione che questo Governo ha già dimostrato di voler portare avanti senza ritardo
Dobbiamo ora a completare la parte più significativa delle privatizzazioni quella delle assicurazioni e dei grandi servizi obiettivo delle privatizzazioni non è quello di fare cassa
Bensì quello più importante di dotare il Paese di servizi pubblici efficienti prodotti sul mercato da nuovi soggetti imprenditoriali
Con dimensioni tali da competere in Italia e in Europa senza alle prerogative dei monopoli
E con una forte presenza di azionariato diffuso dando così contenuto alle parti dimenticate per troppo tempo della nostra Costituzione relative alle forme di apertura e partecipazione economica
Mi riferisco agli articoli quarantasei e quarantasette della Costituzione su cui caro Better quando eravamo molto più giovani
Purtroppo tanti anni fa come giovani avevamo assieme lavorato
Rivalutando quella distinzione fra rendite il profitto che era un progetto sul quale ci eravamo impegnati ancor prima e sul quale oggi stiamo cercando delle soluzioni son passati venti e più anni
Per tale motivo e necessario ripensare all'assetto dei grandi monopoli pubblici evitando di trasformarli in monopoli privati
Lo Stato dovrà avvenire alla fine è una presenza di garanzia degli obiettivi collettivi
Nel limite del possibile occorre Rasconi forare quelle attività che possono avere una gestione separata sul mercato
La presenza di un azionariato articolato l'apertura alla concorrenza interna ed esterna dovranno garantire da posizioni dominanti per realizzare gli interessi dei cittadini utenti
Ma il processo di privatizzazione consentirà un vero allargamento del mercato solo quando sarà rafforzato anche il mercato dei capitali
E il ruolo degli investitori lo sviluppo degli investitori istituzionali dei fondi pensione in particolare rappresenta un elemento fondamentale in questo processo di allargamento dal mercato
Un cenno a parte
Vorrei porre poi fare sul ruolo dell'amministrazione pubblica e in particolare del ministero che secco
L'amministrazione italiana al pari di quella di molti Paesi appare costruita al fine di servire i governanti
Tutta la struttura amministrativa è volta a tutelare lo Stato a fornire elementi di giudizio per chi è deputato a prendere le decisioni siano essi il ministro il Governo o il Parlamento
Non voglio entrare nel merito di valutare se questi compiti sono assolti in modo efficiente o meno e certo che anche nell'amministrazione pubblica vi sono persone valide e strutture efficienti
Accanto ad aree di inefficienza e a vere e proprie impossibilità ad operare a causa di legislazioni è prassi che ostacolano qualsiasi processo organizzativo un riorganizzate
Questo governo darà un chiaro indirizzo di riforma del settore pubblico
Da parte mia ho l'intenzione di studiare e proporre una riforma del ministero dell'industria che tenga conto sia dei processi di privatizzazione che cambiano molte delle responsabilità e dei compiti del ministero
Sia soprattutto dall'esito dell'esigenza di convertire all'amministrazione da organo al servizio del ministro in organo di servizio per l'impresa
L'Amministrazione
No
L'amministrazione dovrà realizzare sportelli volti a semplificare la vita delle impresa a indirizzarla verso soluzioni efficienti
Con la collaborazione delle strutture ramificate sul territorio dalle Camere di commercio alle associazioni volontarie come la vostra come la nostra
è questo un obiettivo per il quale è necessario l'apporto di idee di suggerimenti da parte dal mondo delle imprese
Al fine di costruire un'amministrazione che collabori alla soluzione dei problemi dell'impresa e non sia essa spesso a un problema per le imprese
Credo che tutti noi abbiamo di fronte una grande occasione
Per operare una trasformazione di questo Paese avendo l'umiltà e la pazienza di affrontare i singoli nodi con lo spirito nuovo e con l'intenzione di proporre soluzioni è questo un impegno che chiedo al mondo dell'impresa è questo un impegno che il governo si assume per consentire al sistema industriale di crescere di creare reddito ed occupazione
Così complesso che esso è capace di fare
Per quanto ci riguarda vi chiediamo di giudicarci sulla base del diciamo che sapremo far in sintesi ciò che vogliamo fare di ricostruire la fiducia fra i cittadini la fiducia dei cittadini nelle istituzioni la fiducia dei cittadini nei propri rappresentanti e nella politica è illusione pensare che i giudici o la società civile degli interessi organizzati possono sostituirsi stabilmente alla politica dei rappresentanti democratici e delle istituzioni
La politica deve riacquisire a pieno titolo il suo ruolo e la sua centralità alla fine del processo sostituiremmo alla Repubblica dei cosiddetti diritti acquisiti delle clientele dei favori la ricostruzione dello stato di diritto
Voi siete il centro motore dello sviluppo produttivo auto propulsivo del sistema Paese e delle sue parti più deboli che avevo che da voi
Si aspettano molto per ricreare la speranza in un nuovo sviluppo capace di darci un domani migliore grazie
Prodotto
Che vedo cose bravo lo sapevamo per lo meno che lo conosce da qualche anno lo sapeva e quindi ho apprezzato molto
Mandato ministeriale affidato fosse stato capito diventato capace due a fare discorsi questo l'abbiamo
Impara ad oggi il che vuol dire che la politica come di accrescere qualità o comunque prescriverà meglio invito il Presidente del Consiglio a intervenire e lo ringrazio
Bene non credo che si debbano aggiungere tante parole a quanto già abbiamo avuto avete avuto occasione di ascoltare
Credo che sia chiaro che si comincia davvero a respirare un'aria nuova
Avete anche capito
Nella relazione
Del presidente
Abete è stata praticamente copiata integralmente dal programma di governo
E quindi non sto a ripetere quel programma
Che è un programma in cui crediamo
Che è un conto programma che viene fuori dalla nostra esperienza concreta di tanti anni nella trincea del lavoro
Che è un programma che noi abbiamo intenzione di realizzate
Dico soltanto
Che potrebbe aspettare di da chi sta al Governo il massimo impegno
Noi ce la metteremo
E crediamo di poter richiedere ma forse non ve lo dobbiamo nemmeno chiedere che ce la mette al più tutta anche voi
Abbiamo di fronte un'occasione straordinarie
Pensate cosa sarebbe successo al nostro Paese
Sì
Avessimo avuto
Una diversa sul suo il governo sapete conoscete bene la mentalità convincimenti dell'altra parte
Che in sintesi
Pensava e pensa che tutti i problemi di un Paese si possono risolvere soltanto con l'introduzione di sempre più regole
E con l'esplicarsi dell'intervento della mano pubblica
Noi crediamo esattamente i contrari
Gli abbiamo detto che ci impegneremo molto in tante direzioni nostro ricordarmele sappiamo bene
Quali sono i problemi della ripresa dello sviluppo sappiamo bene che dobbiamo intervenire per un fisco più giusto nel contenimento della spesa pubblica
Sappiamo bene che dobbiamo intervenire per disboscate e una legislazione eccessiva che frena lo sviluppo e che crea difficoltà a tutti i cittadini ma in particolare a chi rischia intraprende a chi vuole operare
Io direi che tra i tanti Fini che non ci proponiamo quello principale è quello di trasformare l'attività di governo
E la macchina politico burocratica
Da quello che sono stati sino ad ora
Una macchina
Lo dico forse esagerando
Ma che è stata molto abile
Nel
Creare difficoltà
Nel creare dirittura in certi casi proibizioni
A chi doveva intraprendere doveva lavorare nelle cercare di cambiare questa macchina fatta di uomini di leggi e di regolamenti di decreti in una macchina fatta per aiutare chi lavora chi produce chi rischia chi intraprende
In questo modo siamo sicuri che potremmo veramente arrivare a fare quello di cui il nostro paese bisogno
A migliorare la vita di tutti
Dentro questa operazione il ruolo che voi dovette svolgere è un ruolo fondamentale
Tra i principi tra i valori a cui il nostro governo questo governo si ispira
Io ho messo ai primi posti
La nostra fiducia
Nell'impresa
Successione l'organismo cui è domandato
Il compito di creare benessere di creare ricche
Bene
Oggi che la situazione del nostro Paese benessere e ricchezza vogliono dire soprattutto nuovi posti
Ed è qui che non ci aspettiamo una vostra adesione totale
Noi ci aspettiamo che voi constatate le nuove condizioni
Che si offrono allo sviluppo del Paese constatata
La politica
Chi vi viene garantita del nuovo governo e qui che non ci aspettiamo da parte di tutti gli imprenditori italiani di qualunque dimensione si siano una ripresa dell'anno della loro attività
Una ripresa di slancio una ripresa di entusiasmo una ripresa di ambizione
Una ripresa di amore
Per il proprio lavoro da svolgersi nell'interesse certamente proprio ma anche in questo momento soprattutto nell'interesse di tutti gli altri nell'interesse del Paese
Perché noi siamo sicuri ne siamo certi tutti quanti che non c'è nessuna azienda anche la meglio organizzata anche la meglio di retta che possano dare bene dentro un sistema che va male
Quindi con questa consapevolezza con le certezze che il Governo
Mi può dare
Io sono sicuro che tutti quanti citeremo sulle maniche insieme e tutti quanti ripartiremo con passione con grande
Vanno in tempi passati quello che anche il Presidente ha detto ha messo la fine nella sua relazione
Forse un po'enfaticamente ma credendoci davvero confermato grande miracolo italiana
Ce la possiamo fare
Che ce la faremo
Vero
Figlio devo ringraziare vuoi per il bellissimo Fausto che gli avete fatto
E che così evita i giornalisti di fare l'applausometro diciamo che sono spariti due band di applausi
Devo ringraziarlo per la battuta di cui via ulteriormente arricchito devo ricordargli che ricordo a me stesso che questo mi fa molto più scegliere anche perché il nostro documento è il grande linea con le relazioni di Confindustria precedenti e quindi la Magare continui davanzali non tengo
Tre e devo anche ricordargli che a scuola fiato alla che a scuola io passavo per uno Pannunzio aveva le cose le copiava ma ricordiamo anche bene e di questo pratiche andiamo avanti grazie
Approvato dalla Giunta convocata in Calabria