La situazione del sistema radiotelevisivo (la Rai e le private)

Buongiorno a tutti scusate il ritardo ma d'altra parte rientra nelle buone tradizioni romane non abbiamo voluto abbandonare
Una
Un'abitudine che ormai i romani conoscono molto bene ci scusiamo naturalmente coloro che non abitano a Roma che non capiscono questa mostra tradizionale voglia di far tardi
Bene
Ci sono alcune cose da dire ma brevissimi e cioè che il
Il dottor Sergio Zavoli presidente della RAI per un impegno improvviso non è potuto venire semestre si scusa con tutti
E mi prega di salutarvi di ringraziarvi per essere per avere partecipato al convegno
Poi c'è un'altra cosa c'è un un oratore
E cioè il direttore di Videolina il dottor Nicola Grauso il quale stanotte non si è sentito molto bene e quindi stamattina non si sente di svolgere la sua relazione ha pregato il suo vice della Videolina che Gianni Pilo di improvvisare lui una relazione clienti
Gianni Pilo dopo
Svolgerà una relazione un po'affrettata per la verità e quindi vi prego di volerlo scusare se non sarà con scene sempre molto preciso nelle sue affermazione ecco detto questo vorrei dire e
Non vi nascondo che è un convegno come questo rischia di compromettere la credibilità che la federazione degli editori radiotelevisivi indipendenti graffietti
Si è conquistata nei suoi due anni di vita
C'è da passare per inguaribili ottimisti dimostrando di credere che dopo tante promesse si possa finalmente contare su una legge che per regolamenti lette
Che ridefinisca giuridicamente un mercato che è nato ed è vissuto fino a oggi nella più incredibile Anarchia
Ma noi diciamocelo subito non rinunciamo a credere che per quanto faticoso possa essere non si debba raggiungere un accordo fra i vari partiti definire così almeno a grandi linee
Una base comune di sulla quale il Parlamento discuta al più presto
Certo che ottimisti o no
Abbiamo ritenuto che il nostro dovere fosse quello di non perdere più tempo
Di invitare qui tutti gli operatori del settore pubblico e privato a disporre i loro punti di vista e le loro proposte
Vi diciamo con franchezza che non ci piacciono molto i discorsi fanta politici in cui l'ermetismo va a braccetto con l'ovvietà
Forse non ricaviamo nemmeno vorremmo che tutti coloro che prenderanno la parola oggi in questa sede esponessero il loro pensiero in modo piano intelligibile
Perché non è con i giochi di parole che si può sperare di raggiungere un risultato so per esperienza che in molti casi come chiedere la luna nel pozzo ma lasciatemi sognare
Del resto è diventato così di
Abbiamo sognato per esempio che i colleghi della stampa
Preoccupati come giusto di seguire la lotta selvaggia soldi miliardi fra le broadcasting da una parte e la RAI dall'altra
Non ritenessero inutile informarsi sulla reale entità delle televisioni indipendenti
Avrebbero scoperto una realtà che non può essere trascurata nemmeno dal più disinformato dei comunisti perché rappresenta una fonte di lavoro per almeno dodici mila persone forse più contro le due mila persone e forse meno che le grandi reti private nazionali si vantano di avere alle proprie dipendenze
Abbiamo sognato che i dati Eastern fossero consultati nella loro completezza ma abbiamo dovuto accettare l'idea che fa notizia soltanto l'avvenuto sorpasso
Delle broadcasting Berlusconi rispetto alla Rete uno della RAI o anche ma non per tutti che la Rete uno della RAI ha riacciuffato la sua diretta concorrenza
Tutto il resto evidentemente non conta
Non conta nemmeno che le tv indipendenti nel loro complesso
Rappresentino il trenta per cento dell'audience nazionale
E cioè nel giorno medio ci siano diciassette milioni e trenta mila persone a guardarle contro i quaranta milioni e cinquecento mila circa
Dei netto ex ma abbiamo anche sognato che qualcuno si accorgesse che la funzione di queste locali indipendenti non è soltanto complementare alle altre emittenti pubbliche o private ma in molti casi ha invece una funzione alternativa
I dati del ministero d'altra parte confermano con esattezza greci tre quanto vi diciamo
Gabriele
Con chi fa un'audience nel Prime Time cioè nel periodo di maggiore ascolto
Quello che va dalle venti e trenta alle ventitré gli addetti ai lavori mi scuseranno se sono così didascalico ma mi pare giusto che capiscano anche quelli che per loro fortuna
Non sono addetti ai lavori
Delle capre dunque conta su cinquecentosessantotto mila telespettatori né Prime Time su un milione seicentosessantuno unita nel giorno medio cifre di tutto rispetto
Ma non isolate Telenorba vari
Prime Time duecentotrentacinque mila nel giorno medio un milione centosei sessanta sei mila
Pd originali Calder per Prime Time centosessantaquattro mila giorno medio seicentocinque cioè quaranta mila Telecolor Catania parità in centoquarantacinque mila Giorgio giorno medio cinquecentosettanta mila
RTI burroni trentotto Firenze Prime Time settantacinque mila giorno medio quattrocento mila Antenna Sicilia Brentan centosettantacinque Mida giorno medio settecento mila e via dicendo
Non mi pare che questi dati siano trascurabile
Il legislatore dovrà ben preoccuparsi di un garage così grande numero di persone i gusti delle quale in un certo momento della giornata non collimano perfettamente con quelli dei programmatori di Berlusconi e di Mondadori
E dovrà preoccuparsi è presto per evitare di dover versare lacrime di coccodrillo quando dovesse accorgersi di essere arrivato troppo tardi
Vero è che in sette anni le prime televisioni private si affacciarono all'etere nel mille novecentosettantasette
Ne sono successe di tutti i colori ed è stata per il ministero qualunque cosa quasi che le autorità pensassero
Che gli audaci i pirati dell'aria come furono chiamati all'inizio i pionieri dell'emittenza privata
Si sarebbero puniti con le loro stesse mani
Dissanguando sì invece sono in gran parte rimasti in piedi
Hanno migliorato i loro impianti hanno perfezionato le proprie trasmissioni hanno formato nuovi tecnici sono quasi sempre giunti a un buon grado di professionalità
Cosicché il grande divario se esisteva sul piano tecnico e su quello dei programmi tra la televisione di Stato e le emittenti private è andato via via diminuendo e in certi casi scomparendo del tutto
Che sia stata una sopravvivenza difficile da parte di molte emittenti non c'è dubbio
Libero casting sono arrivate dappertutto hanno acquistato i canali hanno creato preso in affitto i ponti quando hanno trovato qualche antenna agonizzante le hanno premurosa mente portato l'ossigeno
E salvata l'hanno fatta entrare nella loro famiglia per assicurarle un avvenire senza stenti ma a parte questi casi non moltissimi per la verità la maggior parte le emittenti indipendenti ha resistito alla tentazione di scegliere alle sirene broadcasting e stanno aspettando che il legislatore si ricordi di lui
Di loro
Sia detto fra parentesi non è vero
Che come si è letto negli scorsi giorni su un quotidiano le ultime indagini di ascolto della East delle hanno sancito la crisi storica dell'emittenza locale ridotte al lumicino rinuncia a farsi cancellata
Dalla scena del video i dati relativi alle ultime indagini di ascolto che io già letti poco fa e dimostrano semmai il contrario
è vero altresì che le difficoltà delle tv indipendenti diventeranno insormontabili se non ci si preoccuperà di stabilire attraverso la legge determinati intenti di pubblicità sul piano regionale e su quello nazionale
C'è poco da fare
O si stabilisce in modo perentorio quali siano le percentuali di pubblicità che spettano alle emittenti locali nell'ambito della propria zona diffusione
O se si ammette che le reti nazionali abbiano uguali diritti sulla pubblicità di qualsiasi tipo regionale o nazionale allora è inutile che ci prendiamo in giro vorrà dire che l'Italia televisiva sarai in mano Dio ce ne guardi
A due monopoli uno pubblico e uno privato
Cari amici spero di non avere approfittato della vostra pazienza pazienza ho detto queste poche cose per iniziare i lavori di un convegno che non sarà mi auguro un'esercitazione di bravura oratoria
Ma un serio contributo alla soluzione di un problema così importante così urgente come la legge sull'emittenza radiotelevisiva elitaria
Parleremo si intendo si intende anche delle radio che aspettano pazientemente di essere regolamentate in questo senso essendo uniti al destino delle tv
Ma in realtà avendo problemi spesso dividersi e per certi reati anche più complessi quelli delle emittenti televisive e ora lasciate che vi auguro buon lavoro e che vi ringrazio
E cominciamo subito dalle radio così perlomeno sì ceramiche facciamo sempre grandi ingiustizie alle radio perché si parla sempre di revisione ed era lì non si parla mai
Nella nostra federazione naturalmente
Ci sono anche le radio
E c'è un presidente sezioni radio che il dottor Gianni mission Cha che qui vicino a me e che prenderà ora la parola
Sulla realtà dell'emittenza radiofonica e la legge ecco la parola ama Sciascia
Se non abbia cominciato molto in ritardo e anche perché visto della radio e così la Cenerentola beh anche dalla nostra federazione
Ci siamo anche dimenticati in una tavola rotonda di domani
Una legge per il sistema televisivo invece che radiotelevisivo siamo noi stessi primi che ci dimentichiamo la radio quindi sarò brevissimo il
Grazie all'ultima indagine sull'ascolto della radio ultima in ordine di tempo ma prima per importanza Lizard ottantatré realizzata con l'aiuto della macro tesse servizio opinioni della RAI dell'Abacus
è emerso che sono riverso di quarantaquattro milioni e settecento mila persone sopra i quindici anni trentatré milioni quattrocentocinquantadue mila adulti ascoltano la radio in generale almeno un giorno su sette
Questo è il il dato della dell'ascolto della radio in generale
Di questi ventitré milioni e cinquantuno mila pari al cinquantuno virgola cinque per cento si sintonizza non su una stazione privata
Sulle reti RAI invece sono circa ventidue milioni ottocentottantasette mila pari al cinquantuno virgola due per cento
Scendendo più nel dettaglio dell'analisi delle stazioni private risultano essere tredici milioni gli ascoltatori nel giorno medio pari al ventinove virgola due per cento
Altri dati relativi alle private e questo per fare un po'di così di analisi
Vedono una maggioranza di donne sugli uomini contrariamente alle reti RAI e nelle fasce pomeridiane un fortissimo sconto dei giovani tra i quindici e i ventiquattro anni
Il numero delle radio private emerso dall'ISAE ottantatré è stato di mille cinquecentosettantatré radio
Mila ci vede standard radio che sono sono quelle con un minimo di audience mi pare sopra il due per cento
Su un possibile universo di tre mila ottocento radio censite da Lescaut forte con circa sei mila frequenze occupate
Su questo dato si può constatare si può fare un è una constatazione prendendo le prime radio
In graduatoria delle novantacinque province
Che sono circa veniva fuori circa trecentottanta radio
Risultano questi trecentottanta radio aveva un ascolto pari al quarantasei virgola otto per cento del totale dell'ascolto delle radio private con un totale di sette milioni e trecentoquaranta mila ascoltatore
Questo è per dimostrare che su mille cinquecentosettanta terrario bastano solamente trecentottanta radio per fare l'ascolto del cinquanta per cento delle degli ascoltatori globali
Passando ai dati relativi ai fatturati delle del se della radio nell'ottantatré si sono visti i resti menti per circa quarantotto miliardi
Qualcheduno si è sbizzarrita fare calcoli stimano in circa cinquanta milioni una cifra intorno ai cinquanta milioni annui il costo di una piccola stazione radiofonica
Se lo moltiplichiamo per i mille cinquecentosettantatré per le mille cinquecentosettantatré radio emerse dall'ISAE risulterebbero circa settantotto miliardi di costi
Contro i quarantotto miliardi di ricavi quindi ci sarebbe uno sbilancio nel settore radiofonico di circa trenta miliardi all'anno secondo me questo dato ancora basso superiore
Questo dato chiarisce quanto vario confuse frazionato risulterebbe essere questo settore
Nel quale alcune estive valutano dei dieci ai quindici mila gli addetti che si occupano di radiofonia
è in questo panorama che una legge studiata per la radiofonia e qui io spezza una lancia a favore della radio una legge studiata solamente per la radiofonia non è possibile a mio modo di vedere possa esserci una legge complessiva che Possa regolamentare sia le televisioni Teleradio sono due realtà nettamente diverse che vanno prese in esame completamente in maniera separata
E in questa dicevo è in questo panorama che una legge dovrebbe agire e dovrebbe agire individuando dei bacini di ascolto che possano garantire l'economicità dell'impresa
Questo mi sembra fondamentale assegnando le frequenze in modo che ogni emittente Possa posso a coprire i propri bacini in maniera professionale e adeguata permettere questo è un punto permettere all'interconnessione di servizio
Per consentire l'informazione nazionale e la realizzazione di alcuni programmi ad alto livello senza con ciò lei dell'autonomia locale la capacità che la radio ha di avere un rapporto diretto con il pubblico parlando lo stesso linguaggio
Tutto ciò mi sembra molto semplice come come schema individuare dei bacini assegnare le frequenze
Tutto ciò porterà ad un mercato meno confuso meno vario meno frazionato
Porterà ad un miglioramento della professionalità porterà a un aumento degli investimenti nella radio pari alla media europea e mondiale Investimenti che potrebbero arrivare e superare dai quarantotto miliardi l'ottantatré
Potrebbero toccare e superare i centocinquanta miliardi permettendo anche così nel settore della radiofonia privata una situazione normalizzata in cui possano trovare una giusta collocazione anche economica sei sette mila giovani ormai a tutti gli effetti professionisti della radiofonia
Grazie
No
Lo
Che
Grazie
Con questo mio intervento intendo denunciare i veri pericoli però è televisivi indipendente quale contributo politico sociale ed ecco no
Con questo mio intervento intendo denunciare i veri pericoli che minacciano il sistema informativo delle tv private
E di conseguenza tutto il sistema informativo Italia
Intendo innanzitutto partire con un raffronto per le differenze
Tra pluralismo
E lottizzazione
Voglio poi ricordare come alla nascita delle tv libere
Molti furono favorevoli anzi entusiasti
Proprio perché vedevano in esse lo strumento per un nuovo che fruttuoso pluralismo dell'informazione
Alla fine il mio scopo e quello di denunciare
Che con la nascita di network monopolistici
E oligopolistico
Si è dato vita a strumenti ad altissimi ad essere lottizzati
Ma per niente utilizzabili come portatori di pluralismo
Lottizzazione e pluralismo
Due parole due concetti che potrebbero sembrare in qualche modo parenti
Sia pure il parente buono è il parente cattivo
E che invece nella realtà televisiva italiana si sono dimostrate parole e concetti inconciliabili
Nel mondo dell'informazione pluralismo e lottizzazione non vanno d'accordo
La lottizzazione non consente la pluralità delle voci ma porta invece alla confusione delle
Qual è la sostanziale differenza tra pluralismo dell'informazione e lottizzazione dell'informazione
Nella lottizzazione
I vertici dei partiti
Premono sui vertici delle strutture informative perché il flusso delle notizie assuma un determinato colore operando sulle precedenze sui tempi sui commenti
La presenza di più spinte contemporanee
Sempre concorrenti spesso contrastanti avvilisce la professionalità dei giornalisti e mette in moto una selezione all'inverso tra i professionisti dell'informazione
L'aspetto più fortemente negativo di tutto il fenomeno
E che esso si manifesta come una spinta costante dall'alto verso il basso dai vertici dei partiti verso la massa degli utenti la massa dei cittadini
Si ha così una distribuzione dell'informazione a pioggia
Ma l'acqua e variamente adulterata e diversamente inquinanti
L'autentico pluralismo invece si manifesta spontaneamente dal basso verso la
E adesso non obbedisce a rigidi schematismi di partito
Il singolo mezzo di comunicazione sociale si ispira le esistenze di aree culturali diverse
E tende a farsi portavoce di una piuttosto che di un'altra senza rimanere sordo a nessuna voce
Una televisione che si assegna il compito di distribuire soltanto messaggi dal centro verso la periferia
Non può che diventare una televisione prefettizia
Un governatorato televisivo
Abbiamo fatto sin dall'inizio televisione libera per concorrere a creare un sistema perfetto
Pluralistico per far sentire al centro la nostra voce
La voce delle nostre città e dei nostri paesi la voce della nostra gente
Minaccia invece di Linz saldarsi
Un sistema televisivo
Che farà sentire sempre più forte la voce del commenta Berlusconi e dei politici che saranno riusciti a conquistare la sua interessata simpatico
E d'amicizia
Si sente dire che bisogna fotografare l'esistente
Per premiare l'imprenditorialità la capacità professionale
Che brutta fotografia che stiamo scattando
Fotografare l'esistente
Significa stabilizzare e legittimare
Una situazione che di per se stessa illegittima
E che inoltre non è in realtà suscettibile di essere stabilizzati
Sono stati creati oligopoli con la tattica del compro tutto io
Sono state comprate stazioni
Canali
Film e telefilm attori presentatori registi tecnici si dice siano stati comprati anche uomini politici
Ma non si è creato nulla sono state soltanto sottratte con la forza del danaro forze altrui idee altrui uomini otto
Gli uomini politici che si illude dissero di scendere a patti con gli oligopoli privati
Per fare di esso uno strumento analogo a quello che stanno perdendo con la crisi della RAI
Quegli uomini politici vanno incontro ad una serie di amare disillusioni
E ad una Maria serie di pericolo
I tempi belli di una volta non tornano più la musica cambia
Chi non penserà che quegli uomini politici
Siano stati comprati
Come Mike Bongiorno
Come Dallas come Carmen Russo
Anzi
Il loro acquisto
Appare almeno moralmente ben diverso ben più grande
Ma se anche tutto andasse a buon fine
Anche se nessuno sollevasse la questione morale
Quegli uomini politici si troverebbero egualmente con in mano un pugno di mosche
Perché diciamo la verità
Un impero di fumo
Creato a forza di turbative di mercato
A colpi di aggiotaggio non può essere normalizzato non può trovare una regolarizzazione è una contraddizione in termini
Ma chi può pensare veramente
Che milioni di persone
Abituati a Dallas o a Ciccio e Franco
Abituati ai firmo o ai quiz
I Puffi o agli amori torbidi di Uccelli di rovo
Abituati quindi a strumenti di intrattenimento puro
Drogati da una tv tutta evasione
Ad un semplice cenno accetterebbero un più o meno brusco cambiamento di registro
Accetterebbero quegli imbonimenti politici che hanno rifiutato dalla RAI e che sono stati forse la principale causa della rovina della RAI
Ma i primi a sapere benissimo che ciò non è possibile
Sono proprio i padroni del vapore
I padroni degli oli dopo
Se i padroni del vapore hanno illuso qualcuno
Facendogli credere
Che il gruppo televisivo privato può ricalcare la vecchia strada della RAI di Bernabei
Se gli oligopolistico hanno promesso questo
Hanno mentito sapendo di mentire
L'oligopolio privato funzione dei vincente proprio perché offre una RAI più ricca
Con film e telefilm più belli
Compiuto spettacoli e più quiz comprendi più alti
E anche e soprattutto perché offre una RAI con meno politica
Quindi anche un accordo di lottizzazione
Dell'oligopolio privato appare destinato a non funzionare
O l'unico polista vuole conservare le sue tv
E allora non può stare all'accordo
O finge di starci e allora vuol dire che ha messo all'incanto il suo gruppo
O pensa di non poter più giocare al rialzo e vuole uscire dal mercato
Le tv veramente libere
Le tv veramente autonome
Che in obbedienza ad una legge esistente ormai ho soltanto come valore morale
Hanno coraggiosamente affrontato e sostenuto
Una concorrenza selvaggia senza freni
A volte non nascondiamocelo
Scendendo a patti con i grandi gruppi perché abbandonate dai politici e dalla legge al fine di sopravvivere ma hanno continuato a fare informazione
Spesso oltre ogni logica economica
Ogni oltre ogni logica di audience di udienza
Soltanto in obbedienza a valori politici e sociale
Amaramente e concludo
Adesso si chiedono
Quando mai il potere politico si renderà conto degli errori commessi non tanto per riparare che nessuno si illude quanto per non commetterne di nuovo di più gravi grazie
Grazie
E ora do la parola all'ingegner Luca Montrone presidente di Telenorba
Che ci parlerà sulla produzione delle tv indipendenti e le conseguenti ipotesi legislative produzione leggera culturale e giornalisti
Preferito
Separare questo argomento nelle tre fasi
Della produzione leggera culturale e giornalistica
Quindi
Trattengo un po'brevemente sulla prima fase sulla produzione eccetera
Nell'analisi dei bisogni
Delle attese di una comunità umana
Hanno rilevanza notevole
I bisogni cosiddetti l'UDC
Il bisogno cioè di divertirsi e di distrarsi tanto più forte oggi che i ritmi dell'attività lavorativa sono intensi e stressanti da un lato e danno dall'altro sempre più ampio spazio al tempo libero
La fame di divertimento è saltato oggi tutte le forme di spettacolo dallo sport che ha spostato il suo proprio baricentro dal pure impegno agonistico agli aspetti appunto spettacolari di visti sul al Teatro al cinema alla televisione
La nascita stessa dell'emittenza privata e la sua straordinaria in rapida espansione e legata proprio a questo aspetto e a questi bisogna
è chiaro che dopo aver propinato firma e telefilm per anni la televisione privata ha cominciato recentemente ad avvertire la necessità di variare i palinsesti
Inserendovi sull'esempio della TV di Stato prodotti di spettacolo
Fondati essenzialmente sulla musica e sui quiz
Troppi nati in formule apparentemente diverse ma sostanzialmente ripetitive
Il successo intermedia udienza di tali spettacoli Cerri ne ha incrementato la produzione da parte dei potenti network nazionale che in questo settore sono nettamente favoriti rispetto alle tv indipendenti
I network i fatti distribuiscono il loro prodotto su tutto il territorio nazionale
Uscendo così a coprirne i costi con i cosiddetti introiti pubblicitari legati quest'ultimi ha successo di tali spettacoli
Inoltre la forza di penetrazione raggiunte dei network Fassi che la disponibilità dei lavoratori dello spettacolo altamente qualificata sia più ampia
Incoraggiata sia dagli aspetti retributivi sia da quelli della promozione personale
Lo stesso non può dirsi per le tv indipendenti che non riescono a portare avanti iniziative in questo campo sul livello dignitosi
Innanzitutto perché gli alti costi di produzione non possono essere coperti dagli sponsor locali se non in misura insufficiente
E ciò determina a sua volta la necessità di ricorrere ad artisti ad operatori locali la cui però senza nella produzione di spettacoli
Forse necessarie auspicabile non è certo in grado da sola ad assicurare allo spettacolo un tono è una qualità competitiva con l'analoga produzione dei network
D'altro canto il confronto con quest'ultima è a tutto scapito dell'emittenza locale che necessariamente perdente in termini di immagine e in termini di ascolto
Instaurando così quel circolo vizioso che vede col diminuire dell'Audiencia e conseguente calo dei prodotti pubblicitari e l'abbassamento qualità devo aspettare
Ciò oltretutto vanifica uno degli aspetti più essenziale caratterizzante dalla produzione leggero delle tv indipendenti la capacità di più diretta aggancio con la realtà umana locale
Il successo dei quiz telefonici è proprio legato a tale aggancio che permette al telespettatore di sentirsi coinvolta e partecipe in prima persona lo spettacolo
E questa è un'esigenza fondamentale dello spettatore televisivo eresse infatti anche la RAI ha fatto recentemente un massiccio ricorso a formule di spettacoli di intrattenimento che implicano il gioco aperto al pubblico dei telespettatori
L'altro aspetto qualificante della produzione leggera dell'emittenza locale
è legata all'azione efficace insostituibile del sostegno alla promozione dei giovani talenti
Che spesso si vedono preclusa le loro possibilità di legittima affermazione personale non trovando altrove occasione così idonee opportune per i figli per verificare le proprie capacità e per svilupparle
Nasce anche da queste considerazioni la necessità ormai indilazionabile di un intervento legislativo che difende innanzitutto le tv indipendenti
Dall'aspra concorrenza dei network imponendo a questi ultimi una notevole limitazione nella produzione leggera
Al fine di dare spazio all'emittenza locale
In secondo luogo va regolamentata la distribuzione dalla pubblicità nazionale in maniera che quei che quell'assegnata a ciascun network non superi il cinque per cento detto tali ore giornaliere
Mentre venga tassativamente vietata ai network l'acquisizione di pubblicità locale
Per la produzione culturale
Sotto la voce cultura
Non va collocata semplicemente l'attività artistica e letteraria di un popolo
Ma tutto ciò che essa produce e fornisce un fatto di costume di tradizioni
Di usanze di espressione verbale
Di realtà per saggistica urbanistica e abitativa
In altre parole
Cultura il volto l'identità di una comunità umana
Ha questo significato e di cultura se allaccia la produzione culturale che dovrebbe caratterizzare l'emittenza privata
La tv locale infatti è per definizione un prodotto locale
Intendendo quest'ultimo termine nella sua dimensione di collettività omogenea
Come tale une delle attività più specifiche dell'emittenza locale
E quella di favorire e promuovere la definizione e la conoscenza della identità culturale di tale collettività ricercando analizzando e documentando i singoli aspetti in cui essa si manifesta
Alla realizzazione di queste finalità si posseggono si oppongono di ostacoli che normalmente finiscono per soffocare spegnere ogni iniziativa in tal senso
Innanzitutto i costi da produzione culturale che sono altissimo se si vuole realizzare un prodotto almeno dignitoso
E non sempre anzi quasi mai l'emittente locale in e in grado di scrivere nel proprio bilancio questa spesa assillato come dalla necessità di riempire il proprio palinsesto di film telefilm e cartoni animati
Sull'esempio e per la pressione esercitata sulle scelte di programmazione ai network nazionali
L'altro antica non meno trascurabile e appunto connesso alla concorrenza dei grossi network con cui l'emittenza privata deve misurarsi quotidianamente per non rimanere schiacciata
Con l'ampia possibilità discetta riservate Circuiti nazionale nell'ambito la produzione di evasione distratto film telefilm cartoni spettacolo l'emittente locale deve avere una buona dose di coraggio se vuole mettere nonché un prodotto culturale
Che come si sa fa meno ascolto e l'ascolto è appunto un parametro insostituibile per alimentare le entrate e quindi alla sua presenza di ogni iniziativa nel settore televisivo
Di qui la necessità di una legislazione che ti utile opportunamente garantisca l'esistenza dall'emittenza locale destinata come si sa alla estinzione completa dato che le norme sparse che network hanno già occupato e che mirano ad incrementare ulteriormente dell'acquisizione contratti pubblicitari sia a livello nazionale sia in prospettiva a livello locale
In secondo luogo il legislatore deve operare incisivi interventi anche di carattere finanziario atte a promuovere la produzione culturale che sono le emittenti private sono in grado di realizzare se e come si è detto la loro stessa nascite quindi alla loro vita e intimamente legata alla comunità locale di cui possono essere legittimamente assunte come prodotto ed espressione
A se l'abolizione televisiva italiana a livello di televisioni private e già scarsa nel settore lo spettacolo
Lo è ancor più in quello dell'informazione
Dove la mancanza di una legislazione ha impedito il proliferare di iniziative giornalistiche private
Mentre i grossi Circuiti si sono orientati verso certi alternative in direzione dello spettacolo del divertimento dello slargo
Non ci hanno rinunciato però le grosse e piccole televisioni locali che anzi hanno subito capito di dover riservare all'informazione un ruolo importante
Perché è una tv locale che chiuda gli occhi sulla propria realtà non avrebbe senso
La produzione giornalistica assunto e perciò dimensioni assai rilevante sulle tv locali
Al punto da scendere in diretta concorrenza con i quotidiani regionali che continua ad essere letti molto poco assumendo un ruolo alternativo rispetto alla lettura stesse dei giornali e in ogni caso creando nuova utenza informativa
Il cui potenziale non va sottovalutato
Da un lato quindi le tv locale hanno scoperto l'informazione come elemento caratterizzante rispetta i network
Dall'altra parte i network io combatto la RAI le tv locali con una valanga di programmi leggere che ovviamente hanno una maggiore immagine di ascolto
Danneggiando le emittenti locali sia sul piano dall'ascolto sia conseguentemente sul piano d'acquisizione degli introiti pubblicitari Cocchiaro disegno di metterlo in crisi e di realizzare un imminente monopolio
Posto infatti che le tv locali hanno significato solo se sono lo specchio dalla realtà in cui operano
L'informazione diventa un fatto rinunciabile
Ma perché dia risultati anche in termini quantitativi c'è bisogno che questo prodotto genuinamente locale sia credibile qualitativamente valido
Perché il telespettatore si affeziona suo telegiornale c'è bisogno infatti che lo stesso sia gradevole imparziale
Due elementi che non sono riscontrabili facilmente dalla realtà ma che sono assai difficile a detenere insieme quando si deve rispondere a leggi di mercato che impongono in via Po legate anche all'informazione
Tuttavia un prodotto obiettive gradevole e realizzabile a condizione però di notevoli sforzi finanziari
è una scelta che si deve fare
Se non si vuole perdere la propria identità e che noi di Telenorba abbiamo fatto sin dal primo giorno e a cui continueremo a mantenere fede fino a quando l'espansione grossi network nazionale non ci sottrarrà ascolto e quindi introiti pubblicitari
E questa non è un'ipotesi molto lontana in quanto è riscontrabile nella quasi totalità delle emittenti locali che si sono viste costrette a rinunziare definitivamente all'informazione
Parafrasando un po'va spigolatura d'arte
Ricordandomi di Telecapri
Ma spigolature di Caprino
Vi si diceva erano Sacchi
Sì se
Ricordo che si diceva erano trecento seicento erano giovani e forti e sono morti
E le emittenti locali erano cinquecentonovantatré
E io non credo che si potrà dire in seguito
Sono morti
Perché per morire loro dovrà prima morire Canale cinque Italia uno
La nostra produzione è prevalentemente di tipo informativo giornalistica
E copre il tredici per cento della programmazione media giornaliera quindi come Telenorba abbiamo il tredici per cento soltanto dedicata all'informazione
E lo copriamo con notiziari rassegne stampe pubbliche speciale croniche sportive tutte le cose che gli avvenimenti agonistici
Tutto questo ci comporta un impegno economico valutabile fra il mezzo è un miliardo
All'anno per la solo gestione dell'informazione un costo che si è peraltro potuto contenere affidando la realizzazione dei servizi informativi ad una cooperativa di giornalisti la cui costituzione è stata da noi favorite
L'impegno finanziario profuso per dare la necessaria informazione ai nostri telespettatori riceve una nostra soddisfazione col diceva con nostra soddisfazione un riscontro reale nei dati Istat lo sull'ascolto giornaliere
Giornaliero che a dicembre ottantatré hanno dato alle nostre cinque edizioni dei nostri notiziari complessivamente quattrocentocinquanta mila spettatori aggiornamenti
In Puglia
Il quotidiano più importante vento intorno a sessanta settanta mila copie
Di effettivi littori parlo direttore non quello che sfoglia il giornale
Indolori considerato il parametro circa tre quattro quindi dovranno essere circa duecento trecento mila
In base ai dati dalla Doxa
Della Eastern
E noi con i nostri notiziari raggiungiamo quattrocentocinquanta mila persone quindi riusciamo a fare più informazione questo si riesce a fare con la televisione locale
Per arrivare a questo ascolto così rilevante in un'azione come la nostra abitualmente poco attaccata all'informazione la Basilicata non ha nemmeno un quotidiano
E dove persistono ancora sacche di analfabetismo abbiamo dovuto modificare continuamente la struttura dei notiziari gli orari la durata e la diffusione
Abbiamo perciò inventato per la Puglia dei notiziari locali attualmente le vengo trasmesso un'operazione a Bari Foggia e Basilicata e uno per il Sud dalla Puglia
Che si aggiungono ad una parte ragionare approfondendo la stessa per gli aspetti particolare del territorio interessato
Dicevo facciamo cinque edizioni di fatto è come se fossero venticinque
Dato che ciascun edizione
Sì presente con una parte regionale uguale per tutti
E il resto provinciale
Noi contemporaneamente mandiamo per esempio a Taranto contemporaneamente notizie diverse Tabari da Foggia
Da Matera e così di seguito quindi ognuno dei telespettatori a notizie provinciale che gli interessano e non segue le altre segue soltanto la prima parte che interesse regionale
Questo significa
Potevo lo spreco di denaro sull'alta frequenza ma significa fare informazione
In questo modo riusciamo a portare alla ribalta del video anche il più piccolo comune del super del Subappennino Dauno dove certe volte diventa un problema trovare un giornale anche d'estate
Tutto questo in tempi limitati abbiamo edizioni di cinque dieci e quindici minuti al massimo e curando soprattutto le immagini facendo cioè in modo che i notiziari non venga semplicemente letto semplicemente letto
La rapidità dell'informazione supportato dalla presenza continua di Mancini e lasciando gli orari adeguati ci consente di non subire crolli di ascolto di essere competitivi con i programmi dei network anche questo è il frutto di una scelta ragionata
Abbiamo infatti deciso di sostituire il più possibile l'informazione sindacali amministrativa no con notizie che stimolano maggiormente l'attenzione e la curiosità dei telespettatori naturalmente i grossi fatti sindacali le crisi industriale gli scioperi trovano ugualmente sparse nostri telegiornali ma non con la prevalenza con cui ad esempio vengano trattati dall'ente di Stato
Sicché il nostro notiziario si limita a presentare i fatti evitando il più possibile il commento e assicurando una plurime pluralità politica che si è maggiormente manifestata in occasione delle passate elezioni
Tuttavia riteniamo che nel campo dell'informazione non tutto il possibile se è stato fatto
Il tutto compatibilmente con i mezzi a disposizione
Ci rimane da coprire lo spazio informativo legato all'attività delle regioni sul quale vanno indirizzati gli sforzi futuri
Oggi le regioni rappresentano un interlocutore insostituibile e la massa di disposizioni e leggi che emanano e tale e tanta che a semplice cittadino ne sfugge la conoscenza
Tanto per citare un esempio
Qualche settimane fa qualche settimana fa è scoppiato un causa
La Regione l'undici gennaio aveva pubblicato nel Bollettino ufficiale una legge in base alla quale ogni automobilista doveva pagare la tassa regionale aggiuntiva al bollo dice Fazio
Nessuno sapeva niente
Ci si è accorti della legge regionale quando polizia e Guardia di Finanza da primo febbraio hanno incominciato a multare gli automobilisti tale trasgressori
Immaginate che cos'è successo in fuga
La gente che vedeva arrivare queste contraddizioni per questa sovrattassa che lo sconosciuto
Corte mi vari Comuni qualche qualche comune è stato assediato questo per mancanza di informazione
Bene la televisione locale deve interessarsi anche di queste cose
C'è stata una piccola rivolta e la Regione ha dovuto fare marcia indietro ammettendo di non aver informato adeguatamente alla collettività
Su questo far
Ora che le giungono in giornata in Puglia non sono i quattro milioni effettive che ci sono e le televisioni sono in grado di arrivare a questi quattro milioni
Sicché il pagamento dalla tassa è stato sospese prorogato fino a giugno
Adesso sembra la Regione Puglia si appresta ad intraprendere una campagna informativa sulla installazione di una centrale nucleare che l'hanno capito che le televisioni locali hanno la loro importanza
Questi sono solo degli esempi che ribadisco la necessità di un taglio di un dialogo fra le Regioni e le tv locali che rappresenta la ragione l'unico interlocutore possibile a livello territoriale una realtà politica amministrativa che sostituisce lo Stato
In molte competenze determinando lo sviluppo dell'aria amministrata
Attraverso le tv locali le Regioni dovranno arrivare a tutti i cittadini per realizzare quel contatto amministratore amministrati che in una democrazia moderna come quella italiana e di obbligo
In tal senso verranno mossi simile alla produzione giornalistica e le emittenti locali potranno rafforzare il loro ruolo sul territorio dando una giustificazione al loro operato
L'assenza di una legge che regolamenti l'emittenza privata e pubblica insieme
Penalizzati normalmente questo discorso favorendo invece una indiscriminata caccia al tesoro da parte di quei Circuiti che di Rotten i costi di informazione verso programma leggeri rastrellando una fetta maggiore di pubblicità e comprende soffocando le possibilità delle tv indipendenti di continuare a produrre informazione
Infatti se dovesse ancora persistere questo vuoto legislativo si corre il rischio che l'attività di produzione giornalistica delle emittenti locali si blocchi in maniera definitiva determinando per questo motivo uno snaturamento dell'emittenza locale che favorirebbe un'imminente monopolio
E pertanto è necessario che la legge arrivi arrivi subito
Che in esse siano contenute precise garanzie a tutela del carattere locale tre emittenti delle emittenti private con vincoli precisi che dalla pubblicità
Anche della produzione propria
Pubblico e preciso oltre che dalla pubblicità anche dalla produzione propria che non dovrà essere inferiore al venti per cento del totale giornaliero e dovrà indirizzarsi in maniera prevalente verso l'informazione
Pecora tocca Gianni Pilo che come gli ho detto sostituisce
Nicola Grauso che non ci sento bene si trova un po'della situazione Gianni Pilo dente Morino che sta in sala è un certo momento nella raucedine al Papa da Pavarotti e viene invitato a cantare
Comunque la voce bella c'è da sicuramente farà la sua buona figura la il tema che svolge l'interscambio di unificazione per una informazione nazionale nelle tv indipendenti ipotesi decise da tigre
Ordine d'arrivo
Non mi sarà certo possibile esprima dei concetti che Grauso avrebbe illustrato
Grazie ad una ampia riflessione
Però per non lasciare un buco nel palinsesto
Eccomi
Cercare di interpretarli se possibile fedelmente
Il problema che si affronta è quello della unificazione e o dei rapporti tra le emittenti private nel più ampio rispetto delle loro autonomie al fine di fare informazione nazionale
L'emittente privata locale e attualmente orientata a rispondere nel campo specifico dell'informazione ma anche quelle di un certo iter trenta locale
A distanze precise del suo pubblico ai stanze tipiche importanti
E non solo italiani Issime di localismo
Ci rendiamo conto naturalmente che vi sono delle aree come ad esempio la Sardegna che hanno una particolare identità mente ve ne sono altre
Nelle quali non c'è omogeneità
O identità
O entrambe
Ecco che quindi preliminarmente sarebbe necessario
Affrontare dei problemi
Relativi di ai metodi di lavoro alle idee guida che presiedono all'attuale produzione di informazione alle strutture organizzative che le realizzano
E sarebbero necessarie delle analisi e dei confronti fra queste situazioni
Esistenti
Va però sicuramente constatato che al momento sulla base di esigenze certo diverse
Le emittenti locali e perdonatemi se anche io che sono fra di il Paese invisibili fra i costi tutori della FIAT chiuso al momento questo al termine locali e non i termini indipendenti che forse sta a significare una maggiore volontà di esserlo una Presa di corsi di posizione più ideologica o più politica ebbene dicevo da parte delle televisioni indipendenti
Si è che del Treviso locali che hanno continuato pur nelle difficili situazioni di mercato affari formazioni si è colta questa particolare richiesta di informazione sulle realtà locali
Esigenza che era stata trascurata dalla RAI e forse queste o in questo fatto e la molecola del DNA della nascita delle televisioni locali della prima ora
Oltre a ciò le televisioni locali hanno però dovuto trascurare un altro elemento sul quale peraltro ricevevano sollecitazioni che era quello della potenziale disponibilità del pubblico ad accedere alla fruizione di informazioni su altre realtà
E il caso un caso che spesso mi torna in mente è quello di un atto delle puntate della trasmissione L'altra domenica di Renzo Arbore alla RAI in cui si facevano dei ritratti di radio televisioni locali che è rimasto impresso ora non so se a noi che lavoriamo in questo settore ma mi sembra che ha raccolto una bisogno preciso
In questo sotto questo profilo ecco che il anche il solo semplice interscambio di produzioni sia nel campo della informazione sia nel campo della produzione locale diventa di per sé informazioni
Non possiamo però nasconderci che è una ipotesi di solo interscambio fondata sulla reciproca fornitura di segmenti di quello che
è stato definito il flusso a proposito della televisione il flusso il continuo un modo di informazioni
Condannerebbe ineluttabilmente le emittenti locali ad un ruolo marginale la somma di due più due sarebbe in definitiva uguale a stretto
L'unica esperienza di interscambio che abbia fin qui anche se minimamente nella storia delle televisioni
Locali funzionato per un periodo sufficientemente lungo di tempo che ancora oggi frammentarie mente funzionerà è quello dello scambio fra tv locali relativamente allo sport
Anche se ovviamente non pensiamo che questa possa essere un'esperienza da citare come esempio stima una risposta al perché
Ciò sia potuto accadere fa sicuramente ricercata nel fatto che fra gli addetti ai lavori del settore dello sport esiste una cultura unificata
Ciò introduce il problema dei codici
Codici diversi
Di comunicazione
E di di comunicazione all'interno del delle televisioni e di comunicazione naturalmente nel senso più ampio nei confronti dell'estero
Questo è il terreno sul quale si scontano i ritardi più gravi ma proprio per ciò si gioca la scommessa più emozionante
Intendo dire che certo la crescita impetuosa e complessa del settore darà esito
A queste esigenze a questi chiamiamoli ancora una volta in modo impreciso bisogni di comunicazione che dalle realtà locali
Sì rimandano non basteranno vero allora centri di produzione di servizi decentrati contrapposti a centri di produzione di servizi unificati non basteranno
Polimeri e testate come polimeri di Elvis di gli emittenti locali e non testate nazionali con proprie redazioni locali non basteranno dei TG locali
Intesi come TG delle autonomie locali ovvero TG due poi
Per i locali sul modello del TG tre tutto ciò non basterà voglio dire che se anche una se anche fosse risolto il problema dell'assetto più o meno definitivo nel campo della connessione
Sul quale ormai sembra che fra gli orientamenti emergenti negli ambienti politici su questo vi siano significative convergenze
Allora emergerà il problema di quale flusso di comunicazione passerà per quella rete e di come renderlo compatibile interfaccia bile
In pratica il problema è che non venga solo garantita la possibilità tecnica di fare informazione anche nazionale per i privati
Ciò costituirebbe sic et simpliciter un ennesimo regalo alle lo scarto nazionali
Ciò che chiediamo al legislatore e che nel fissare le regole del gioco
Con la manovra combinata di disposizioni di carattere tecnico regole di comportamento misure strutturali in materia di pubblicità percentuale fissazione di percentuali
Di produzione propria e tutte quante questa serie di misure qualitativamente diverse
Il legislatore crei e protegga le condizioni perché i TG delle tv indipendenti
E qua dico indipendenti possano essere messi in onda negli orari di Prime Time senza diventare un disastro economico per gli editori
Questo è il problema fondamentale
Solo allora non ci indigna eremo più di fronte al cinismo al cinico e rozzo realismo che sembra animare oggi
Il legislatore che ancora una volta sia sembra si accinga a emanare disposizioni che regolino il settore con la volontà di scattare con finta ingenuità la brutta fotografia di cui ha parlato Federico Federico Costantini grazie
Ecco io ora darò la parola al dottor Vittorio Moccagatta che responsabile Relazioni Esterne di Canale cinque
Che parlerà sulla convivenza tra broadcasting
E tv indipendenti in un argomento che mi sembra estremamente interessante proprio perché
Viene da una fonte così autorevole e risponde in un certo senso ad alcune domande che sono state rivolte precedente operatori
Io
Desidero anzitutto ringraziare
Sia
Per questo invito
Non considero soltanto un mini
Desiderio
Io avevo a questo tavolo di dibattito la voce
Di un attore qualche verso importante ma anche con me un atto di cortesia nei nostri confronti
Non totale evidentemente a sentire il tono di alcuni degli interventi di oggi ma tante
Io desidero ringraziare anche per l'augurio
Sapere che non è un tentativo di
Di impedirmi di parlare anzi
Il secondo motivo di compiacimento per me sta nel titolo dalla mia relazione
E in realtà quando la segreteria del convegno
Ce lo ha proposto
Io avrei desiderato
Portare una modifica
Perché in realtà noi non siamo una televisione
Però casti
Come tutti voi sapete
Ma poiché
Anche nei riferimenti politici di questi ultimissimi giorni
Si vanno moltiplicando
E parlo dei partiti che già hanno presentato depositato presso le Camere progetti
Di
Di legge disegni di legge di regolamentazione nel settore televisivo
E parlo anche di autorevole dichiarazione si vanno moltiplicando i segnali positivi in direzione
La cosiddetta interconnessione che poi sarebbe
Il nostro modo di trasmettere
Circolarmente
Sull'intero territorio nazionale lo prendo come un augurio
E affronto quindi questo tema che mi è stato assegnato
Cercando di fotografare se possibile
La realtà dei rapporti tra un un ecco come canale cinque e il resto
Dell'emittenza oggi esistente pubblica e privata
E cercando di dare qualche indicazione su quelli che potrebbero essere gli sviluppi di un futuro a medio termine
Noi sosteniamo da tempo
E credo che oggi questo sarà uno dei temi che emergeranno dal prosieguo del
Del convegno sosteniamo da tempo
Che in realtà
C'è possibilità di convivenza
Io ho sentito questa mattina anche nelle relazioni che mi hanno preceduto
Qualche tono di allarme ma o anche colto alcune indicazioni
Di tendenza che invece mi aiuteranno
A portare alla vostra attenzione
Quello che vorrei dire
E partirei proprio
Perché io credo che oggi sia questo di cui dobbiamo discutere
Dal destino delle televisioni locali
In effetti il fenomeno non gli stessi tutti quanti che siamo
Al tavolo delle private siamo partiti dalla dimensione locale
Quindi nella nostra storia e la nostra esperienza
Che noi abbiamo superato perché la nostra
Come dire
Tendenza
Ira verso l'industria della televisione e non verso una presenza imprenditoriale di tipo regionale o locale che nel mio linguaggio nelle nostre analisi sono due cose
Che vanno differenziati
Il locale
Io ho sentito questa mattina
Ripetere
Un'esperienza che non è la sola
Di televisioni che sul piano regionale
Hanno saputo affermare un modello
Un modello che quindi oggi è fatto di
Audience e sarebbe già qualche cosa visto che
L'oggetto della televisione proprio quello dei portare immagino suoni parole all'attenzione dei telespettatori
Ma anche un modello dal punto di vista del che cosa fare del cosa programmare del che cosa inserire nel palinsesto della televisione locale
Non sono così sicuro che in tutte le esperienze che oggi abbiamo di fronte nel paese soprattutto di quelle delle televisioni che non arrivano a coperture di tipo regionale questo modello sia oggi presente e attuato con altrettanta efficacia
Ascoltare certi livelli di audience tutte queste televisioni hanno raggiunto
Significa certificare il successo di queste televisioni sul piano locale
La ricerca in questa direzione credo che sia la strada da percorrere
Mi scuso se io mi permetto essendo appunto il rappresentante di una televisione che invece ha una vocazione nazionale
Di dare qualche indicazione in questo senso ma poiché io credo che sia giusto visto che dobbiamo papale con il di di di di convivenza
Sì è giusto dare anche quella che la nostra interpretazione questi fenomeni a nostro modo di vedere più avanzerà il modello della
Informazione
Più avanzerà il moderno dell'intrattenimento nel senso che il Pio ascoltato cioè del rapporto diretto
Attraverso la telefonia o attraverso invece il modo proprio di proporre lo spettacolo intrattenimento e più ci sarà a venire
E più ci sarà venire anche dal punto di vista nostro modo a nostro avviso della raccolta dei mezzi finanziari
Indispensabili per proseguire questo tipo di esperienza
Quindi una
Indicazione precisa che viene
Dal fatto che forse
Non ancora questa strada è stata percorsa fino in fondo ma che l'ha percorsa naturalmente non basta ne siamo profondamente consci l'informazione non basta a questo tipo di programmi occorrono altre cose su questo vorrei di trattenerli tra poco
Poi esiste questa esperienza
Di cui mi sembra che oggi
I networking insiemi di circuito come Euro TV rappresenti l'elemento di maggiore interessa
E che in sostanza
L'esperienza di chi raccoglie pubblicità
Su base nazionale collegando insieme televisioni che mantengono per una parte
Del loro modello per una parte dei loro programmi giornalieri
Invece una connotazione locale
Poi esiste il nostro modello
Che è quello di televisione che tende sostanzialmente a coprire l'intero territorio nazionale qui non rifacciamo
Evidentemente la storia che ci ha spinto in questa direzione perché credo che sia sufficientemente nota
Però con le limitazioni che tutti conosciamo e infine esiste la RAI
Se
Riconosciamo
I tre elementi fondamentali del sistema
Nella possibilità di un finanziamento adeguato rispetto agli obiettivi imprenditoriali ed editoriali che ciascuno di questi elementi del sistema si pone
Se individuiamo nei programmi e qui parlo degli operatori e quindi sordi parlare
Un linguaggio riconoscibile se riconosciamo nei programmi il grande momento di
Di valore rispetto
La possibilità di esistenza di una televisione
Individuiamo nell'informazione
Invece di grande aspetto da indagare
Proprio nel senso della convivenza e a nostro modo di vedere dell'integrazione
Io credo che
Alcune rapide considerazioni chiariscono quella che la nostra posizione e quelle che sono le nostre proposta
Per quanto riguarda il finanziamento noi sappiamo
Di trovarci di fronte
A una rivoluzione
Che non ha toccato evidentemente soltanto i livelli di investimento di pubblicità nazionale
Ma ha toccato anche la pubblicità
Regionale
Sta toccando il proponente toccherà sempre più in futuro anche la pubblicità locale
è stato inventato un nuovo modo di comunicare non solamente
Tra le emittenti
E il proprio pubblico l'informazione ma anche tra le aziende grandi e piccoli e i consumatori
C'è abbondanza di pubblicità lo abbiamo visto questo fenomeno stato rilevante negli anni passati a nostro modo di vedere proseguirà anche in futuro
è stato chiesto i network
Potranno essere tenuti lontani dalla pubblicità locale
Io credo che la scelta dei diversi modelli comporti automaticamente so che ci sono opinioni diverse sono lietissimo di potere misurare le mie opinioni con queste opinioni diverse ma credo che sia un fatto ineluttabile
E che quindi consente spazi che ancora forse oggi non sono totalmente noti e conosciuti
Per quanto riguarda l'informazione
Io sono convinto che al punto in cui siamo arrivati
Della crisi del modello di informazione pubblica si oggi indispensabile che si apra
Un discorso di informazione privata
A livello nazionale regionale e locale nel suo complesso credo che sia una cosa che il Paese merita
Così come esiste oggi un informazione di carta stampata a livello nazionale regionale e locale
E qui seguo bene anche con le indicazioni che sono venute prima rispetto proprio a questi modelli
Possibili di informazione che tra di loro possono integrarsi
Ma
Questo oggi è possibile e proprio nell'ultima relazione che è venuta io ho colto gli elementi di maggiore interesse
è possibile oggi organizzare una informazione privata a livello nazionale che cioè proponga
Le notizie e le informazioni che la RAI propone secondo evidentemente una fonte diversa di missione oggi impossibile
Ma non è impossibile soltanto perché non è consentito evidentemente di proporre in tempo reale lo stesso programma sull'intero territorio nazionale
E ancora paradossalmente più impossibile se mi si passa l'espressione perché oggi nel Paese non c'è possibilità di fare circolare le notizie per immagini
Circa uno le parole
Circa un anno le le le fotografie ma non possono perché non esiste nei la possibilità in termini giuridici né la possibilità in termini tecnici
E questo a mio modo di vedere non tocca solamente il problema dei grandi network
Che potrebbero una grave compressione del diritto di espressione o di vedere essere esclusi dalle informazione
Ma tocca anche le televisioni regionali e locali
Appena di ridursi a localismo che nella nostra concezione è un concetto che va caricandosi sempre più di valenze certamente non del tutto positiva
Voglio dire che qualora noi potessimo immaginare di aprire veramente questo sistema che peraltro come sapete già si sta aprendo in maniera quasi
Come dire umoristica
Perché presto sarà possibile a governi di Stati stranieri attraverso le loro televisioni direttamente controllate di fare informazione sul nostro territorio mentre non sarà possibile ad editori invece di nazionalità e diritto Italia
Qualora invece questo sistema si potesse aprire noi intravediamo qui una prima grande possibilità di collaborazione
Televisioni maggiori le divisioni regionali le televisioni locali e anche la RAI
Attraverso un sistema che potrebbe per quanto riguarda diciamo le attrezzature rimanere pubblico questa è una cosa che non ci ha mai spaventato
Noi collaboriamo molto bene per esempio con Telespazio facciamo i nostri collegamenti è una società pubblica che tuttavia consente a tutti secondo la legge secondo il proprio statuto di di poter usufruire di questi impianti
Qualora ci fosse questa possibilità noi crediamo che potrebbe nascere un'agenzia
Che potesse portare
In giro per il territorio nazionale verso le emittenti grandi medie e piccole le informazioni giornaliere
E questo credo che sarebbe un risultato di grandissimo arricchimento per l'informazione non solamente nazionale ma anche locale
Non sto a fare caso di oggi dove chiaramente alcune grandi notizie di carattere internazionale dominano
Il panorama dell'informazione
E non vedo perché una grande televisione come quelle che esistono in Puglia come esiste Lombardia come esiste in Sardegna tanto per fare alcuni nomi non debba oggi poter aver accesso se crede
Che questo sia un argomento interessante alla informazione di tipo internazionale oltre quella di tipo di tipo nazionale
Su questo credo che un campo di collaborazione sia possibile
Ma esiste un altro grande campo di collaborazione che noi stiamo indagando sul quale vorrei richiamare la vostra attenzione
Qualsiasi sia
A nostro modo di vedere
Il modello con più informazioni o minori formazione
Con più spettacolo direttamente collegato con il territorio o direttamente meno collegato con il territorio che queste televisioni regionali e locali o localistiche vorranno scegliere
Esiste pur sempre la necessità a nostro modo di vedere di avere programmi
Di integrazione programmi di buon livello che possano colmare essere complementari rispetto a questi programmi regionali o locali
Questo è un problema molto gravi
Non tocca soltanto la situazione italiana dove la pluralità
Degli organismi televisivi esistenti ha creato una grande domanda tocca il futuro di tutte le televisioni a cominciare proprio da quelle europee
Dove la spinta liberalizzatrice in atto e che evidentemente sta ormai toccando molti paesi indurrà una forte domanda di programmi
Su questo noi senza alcun spirito
Né di
Come dire né di di rivincita rispetto anche alcune cose sgradevoli che sono state dette nei nostri confronti oggi in altri momenti noi annunciamo che siamo disponibili alla collaborazione
Questo perché riteniamo
Che oggi i costi dei programmi siano arrivati e dei punti tali per cui bisogna utilizzarli in maniera più razionale
Studiamo insieme e già lo stiamo facendo perché noto che noi forniamo già programmi attraverso società che sono società di programmi di produzione di commercializzazione di programmi che un mistero un po'diverso da quello evidentemente dal mandare in onda lo stiamo già fornendo dei programmi siamo disponibili
A trattare
In questo senso
Questo perché riteniamo che possa essere per noi conveniente da un punto di vista economico questo perché noi riteniamo che soltanto in un futuro di collaborazione tra tutta l'emittenza privata
Possa esserci un futuro per l'emittenza privata nel Paese
Terna
Io ringrazio veterano pagata per quello che ci ha detto mi sembra che abbia fatto un discorso molto distensivo questo mi sembra che sia importante proprio perché se vorremmo andare avanti in futuro credo che dovremo unire le forze con gli altri
E però da parola ora a Piero Ottone
E di meno il dottore perché mi sembra che per l'ottone sia molto conosciuto come giornalista
Essendo stata direttore del Corriere della Sera per altre cose
Prego Montgomery e
Non rosso
Anche anche vero sia un grosso sportivo però non più come velista
Forse più come giornalista
Piero Ottone che è consigliere di amministrazione di Rete quattro e che svolgerà il tema l'editore storico e l'emittenza privata nell'attuale realtà italiano
Prego
Con le cuore
Grazie per la presentazione grazie soprattutto
Neanche da parte mia per l'invito essere qui oggi e domani
A parlare dei temi televisivi una delle prime volte che ne parliamo anche in questa sala mi ricordo il convegno del settantanove
Proprio qua
Quando i socialisti lanciarono l'idea
Della quarta dedica della Quarta Rete
Privata
Sono passati ormai quasi cinque anni
E siamo ancora discorrere
Però primo dopo la legge verrà come
Un attimo dopo dalla morte non ci si avvicina ineluttabilmente
A queste cose la legge speriamo che sia
Vita
Certamente non è il auspichiamo vorremmo che venisse domani vorremmo che venisse stasera comunque di legge parleremo mi sembra soprattutto domani mattina nella tavola rotonda
Oggi i temi sono diversi poiché qui siamo tutti addetti ai lavori
Vorrei
Innanzitutto
Chiedere qui
Di compiuto invece uno sforzo mentale
E di affrontare il problema cominciando
Da fuori
Del nostro mondo che vincendo dal pubblico oramai prendiamo così spesso dei nostri problemi
Quasi in sigla
Locale e nazionale
Interconnessione trattenimento informazione no tutti questi nostri temi ahimè oramai logori per i molti dibattiti
E più raramente parliamo di pubblico
Credo invece che
Quello debba rimanere il punto di partenza per ogni discussione sui problemi televisivi
Ombre su di un altro problema di comunicazione
Lo che cosa
A interesse ad a vere il pubblico che cosa deve ricevere il pubblico che cosa è bene che riceva
Senza dubbio innanzitutto
Trattenimento
Credo che sia questo che il pubblico desidera
Aprire la televisione ed essere piacevolmente intrattenuto
Con spettacoli di buon livello
Credo lo interessino che ad vincano le sue intenzioni alta l'attenzione
Con la trattengano poi se sul modo informazione
Anche l'informazione
Risponde a una
Diffusa e intensa domanda del pubblico
E lo dimostra il livello di ascolto
Dei telegiornali della RAI
E senza dubbio anche un tra un contatto
Con la realtà
In cui lo spettatore e immerso
Quindi anche una realtà
Locale
Anche questo aspetto
Dell'interesse del pubblico che è presente
Ha una rilevanza televisiva
Perché la emittente televisiva può come il giornale locale in certi casi meglio ancora
Creare questo legame fra spettatore
E il mondo che immediatamente lo circonda
Loro vorrei che
Il legislatore quando affronterà finalmente questo tema della televisione partisse da queste premesse piuttosto che età astratti concetti
Di carattere politico o sociologico
E vorrei che cercasse di soddisfare in queste legittime esigenze del pubblico
Un gruppo editoriale
Di carattere
Così polivalente
Come quello a cui appartengo come il gruppo Mondadori non è l'unico di questo tipo in Italia
Per la vostra e nostra fortuna
Un gruppo editoriale è in grado di entrare nella mondo della televisione per soddisfare esigenze di questo genere
Che la risposta sia affermativa mi pare che si è dimostrato dal fatto che già nella sua attività storica
Un gruppo editoriale
Le soddisfa attraverso i mezzi di comunicazione tradizionali
Attraverso pubblicazioni che servono come trattenimento come arricchimento culturale
Come distrazione come evasione
Poi attraverso altre pubblicazioni
Che consentono una tempestiva informazione del pubblico
Perché un editore di carta stampata entrerà nel mondo della televisione
Ma proprio per questa affinità naturale perché la televisione è soltanto un mezzo
Tecnico
Più moderno
Più vario
Probabilmente più interessante
Per continuare a svolgere queste attività tradizionali
Petito che lo fa per tanto per che la sua vocazione lo porta a farlo
Lo fa anche perché il suo
Torna conto
Suo interesse economico lo spinge a aggiornarsi continuamente
E a fare uso di volta in volta dei mezzi più moderni che la tecnologia gli offre
Parte avvantaggiato
Sì Eno
Sì nel senso che ha già una sua familiarità
Con i problemi che affronterà con la televisione però
E anche esposto a un grave pericolo
Al pericolo di voler trasferire alla televisione
I metodi
La mentalità l'approccio quindi sono tradizionali se fa questo è destinato a fallire
Perché
Se le finalità di questi mezzi di comunicazione
Sono le stesse
Se l'interesse è pur sempre di arrivare al pubblico
Trattenerlo informarlo
Bisogna farlo con
Modalità diverse
E se noi pensassimo
A Mondadori di trasferire i nostri giornalisti dalla carta stampata alla televisione anche soltanto per fare telegiornali
Saremmo destinati all'insuccesso se io stesso che ero passato tutta la mia attività professionale
Nei giornali se io volessi dirigere la televisione Mondadori
Certamente la porterei in pessime acque
Bisogna bisogna creare strutture diverse questa è la nostra esperienza di questi ultimi due-tre anni
Creare strutture diverse e tenerle anche abbastanza separate so che analoghe esperienze sono state vissute dai gruppi editoriali
Il altri paesi
La prima tendenza istintiva e quella dei trasferire materialmente le redazioni dalla carta stampata alla televisione
L'esperienza dimostra subito che questo metodo non vale e per esempio
Time Marchesi
Che presente nel campo televisivo
Ha creato ben presto delle strutture separate e differenti anche nella pubblicità
Nonostante le apparenze
Noi ci siamo accorti
Che la possibilità di collaborazione fra la struttura da noi esistente torna raccolte di pubblicità per la carta stampata
E la struttura nascente che era quello di Rete quattro
Queste procede con la votazione non esistono e abbiamo brevemente dato dignità al due strutture diverse che non hanno alcun vaso di comunicazione fa dico
Si è parlato stamattina ne ha parlato
L'amico Costantino
Parlato altri di lottizzazione e pluralismo
Bene lasciate che dicono a tavola anche su questo è un tema ovviamente molto vicino a tutti noi
Personalmente sono sempre stato
Molto ostile a ogni concetto di lottizzazione
Quando ho avuto responsabilità dei giornali
Non ho mai chiesto per il principio a quei giornalisti che di volta in volta incontravo per assumerli
Quali idea avessero se uno di loro cominciava a parlarmi delle suidi veramente lo fermavo sempre e dicevo che non mi interessava sapere di chiedi fosse
Mi interessava soltanto l'impegno a svolgerle un'attività professionale corretta fintanto che lavorava quello che poi faceva uscendo dalla redazione erano fatti suoi
Una editore del nostro tipo un editore cioè di una certa consistenza economica e per la sua natura pluralista
Perché mira a soddisfare determinate esigenze del pubblico non ha nessun interesse a soddisfare desideri o capricci di partiti
E infatti diritto che tradizionali da noi
Non hanno avuto rapporti con i partiti guardate anche in caso di Rizzoli è vero Rizzoli fintanto che è stato economicamente forte indipendente voi lo sapete tutti come me non aveva nessun contatto con il mondo politico
Prima il vecchio Angelo e poi Andrea poi
Il
Giovane Angelo tutti e tre non conoscevano uomini politici fino al momento in cui non si son trovati in quelle terribili difficoltà finanziarie che hanno avuto presto tragico epilogo per la casa e poi gli individui coinvolti
Allora un editore forte un editore
Che non perde denaro non ha legami politici quindi non è lottizzato rifugge respingerlo lottizzazione e pluralista in quanto il pubblico desideri che lo sia
Quindi nelle pubblicazioni e noi siamo pure pluralisti con pubblicazioni diverse
Che soddisfano pubblici DiVersi
Mi pare che sia una legittimo legittimo comportamento di un editore
Se si parte dalla premessa che il suo fine un interesse economico il profitto e non un ciuco politico
Ebbene nella televisione è escluso che un editore del genere
Assuma atteggiamenti di parte perché la televisione per sopravvivere economicamente
E noi sappiamo amici miei che non è facile sopravvivere economicamente in un campo come questo
Specie in questi primi anni di attività
Le difficoltà economiche sono notevoli per tutti
Per sopravvivere economicamente si deve sempre mirare al massimo di audience
E non si mira al massimo di audience quando si prendono collocazione politica
Non voglio entrare in campo che non mi riguarda la Rai
Devo sento dire da Esperti che se uno dei due telegiornali e più diffusa dell'altro lo si deve anche al fatto che uno dei due telegiornali ha una collocazione meno spinte dall'alto
Lascio a voi questa
Non so il giudizio su questa affermazione che non è mia che ho letto che vi ripeto
Comunque l'esperienza americana dimostra che il network televisivo la rete televisiva è per sua natura
A politica in America i giornali hanno una tendenza politica
Se non delle notizie certamente didattico di fondo
Sostengono questo o quel partito
Si dichiararono per questo o quel candidato alle elezioni presidenziali
Le televisioni mai e pur essendoci tre grandi reti
Nessuna delle tre si differenzia dalle altre per collocazione politica perché per
Voto di castità da parte di coloro che le dirigono no certamente ma perché la legge economica spinge ciascuna delle tre reti ammirare al massimo di audience quindi a non collocarsi
Pertanto se gli uomini politici ritagliati mono l'informazione televisiva in quanto non sia lottizzata hanno ragione a temere alla ma se la temono in quanto pensano che Rete quattro riprodurrebbe a Repubblica tanto per ripetere una frase che si sente spesso a a a Roma
Degli negli ambienti dei partiti o se pensano che Canale cinque ripeterebbe il giornale luogo ecco in questo caso i timori sono del tutto infondati
Già Moccagatta ha sostenuto la possibilità di convivenza fra reti nazionali e stazioni locali
Affermato che sia libero questo e convivenze tra cui una legge naturale mi pare così di avere capito
Ci si può anche arrivare per per legge però clausole legislative
Ancora una volta l'esempio degli Stati Uniti
Al quale mi sembra giusto che ci li facciamo spesso perché la realtà italiana può avere dei punti di differimento in America
Tempo di seguiti indica che vi è una convivenza fra reti nazionali e stazioni locali proprio per il fatto che nessuna rete nazionale può essere proprietaria lo sapete meglio di me di più di cinque stazioni
Ciascuna e le altre che sono
Con la nel lungo di centottanta duecento duecentoventi
è sono di proprietà diversa e poi liberamente associati ecco io sono convinto che un sistema di questo genere dia il massimo di garanzia il massimo di possibilità di convivenza fra Prete organizzazione nazionale e iniziative locali non so se il legislatore italiano seguirà questa strada o ne seguirà altre del pomeriggio sentiremo uomini politici domani mattina discuteremo insieme con loro
Scelga la strada che crede certamente voi salute Remo con adesione consenso
Ogni forma legislativa che permetta questa convivenza di nazionale e locale perché siamo sinceramente convinti che il pubblico lo desideri e questo è il punto di partenza
Con il quale suddito e siamo convinti che sia veramente nell'interesse nazionale dal punto di vista economico dal punto di vista culturale che vi siano tante iniziative tante iniziative anche locali che però vi sia anche la possibilità di dimensioni che superino il locale in modo da vere
Qualità di spettacolo e di informazione che soltanto operazioni di un certo respiro economico possono consentire Federica
Grazie anche Piero Ottone del prestito-ponte che ha voluto lanciare per una convivenza e anche per una collaborazione tra le tv indipendenti le grosse reti nazionali e ora dobbiamo fare la parola
Gianni per l'auto
Che presidente TV
E ci parlerà sulle TV di Stato le syndication s'e pro Kirsten la legge
Nel gentili signore ed egregi signori cercherò di essere conciso e cercherò di puntualizzare solo alcune delle cose importanti e delle questioni che sono sul tavolo perché sono state semplificate dai
Gli oratori che mi hanno preceduto
Vorrei anticipare che ormai la realtà e il disegno della televisione in Italia si articola su quattro fascio su quattro settori la televisione di Stato che rappresenta in fondo
Il centro di questo asse misto l'Ebro castigo quelle che noi chiamiamo broadcasting i network quelle che all'americana spiegava bene Ottone hanno qualche televisione di proprietà e per il resto invece hanno delle televisioni sociale e le syndication
Che sono più esattamente costruite proprio sul modello di euro tipo
Ma credo che sia più importante visto che oggi pomeriggio parleremo dei problemi veri dei problemi che in fondo ci interessa non è che hanno sollecitato questo convegno di studio
Dire e meglio andare un po'più verso per i i punti focali
Interconnessione è chiaro che questa rappresenta ormai una realtà moderna difficilmente respinge i Bydo Contestabile
Non possiamo però non fare dei distinguo se intendiamo cioè parlare di interconnessione di servizio cioè utilizzata come mezzo per ritrasmettere i programmi senza veder viaggiare migliaia di cassette per tutta l'Italia con tutti i costi i problemi e le crisi che ne derivano
O se parliamo invece di interconnessione indiscriminata cioè di emissione di un segnale da un'unica centrale che va direttamente al pubblico per tutta la giornata può per larghissima parte della stessa
Questo ci sembra meno accettabile perché secondo noi deforma l'immagine della divisione private indipendente italiana
E la realtà regionale di bacino che la caratterizzate che dovrebbe caratterizzare la visto che questo è lo spazio che sin dall'inizio le è stato riservato e consentendo quindi di Cesca ciascuna di assolvere oltre che una funzione di intrattenimento dicevo le televisioni private
Anche un compito nell'area in cui opera cioè un compito sociale permettere un'interconnessione indiscriminata vorrebbe dire creare ricchi di concorrenza con il servizio pubblico cosa che forse non è necessaria in un Paese delle dimensioni del nostro ne siamo un Paese piccolo mentre far vivere crescere sviluppare delle televisioni regionali di bacino vuol dire consentire un sempre nuovo e continuo dialogo fra cittadini e le varie aree del potere regionale politico ed economico che sia
Assolvendo così ad un compito integrativa ed eventualmente alternativo al servizio pubblico questo non vieta fatto che queste
Televisioni regionali o di bacino poi si colleghi no per un certo numero di ore per trasmettere quei programmi che sono più appetiti come programmi di intrattenimento dal grosso pubblico
E che quindi consenta una varietà della loro presenza di programmi per quanto riguarda l'informazione di cui abbiamo tanto parlato io ricordo che gli Adalia Cobelli in un altro convegno parlando Rifondazione radiotelevisiva diceva che questa rappresentava un modello di giornalismo più obiettivamente informativo più documentato più espositivo cioè sostanzialmente il tipo di giornalismo cui tutti penseremmo si dovrebbe tendere per una vera fu informazione obiettiva io devo dire che non sono d'accordo su questo ma certamente la televisione con la sua secchezza con la sua
Poco sul col suo poco spazio evidentemente ecco tende a portare la notizia così come data la loro struttura diceva sempre Iacobelli derisione private sanno fare questo tipo di formazione è bene quindi che questa si sviluppi
Anche se diceva Iacobelli già diffidare dell'immagine così come qualche volta si poteva diffidare della parola scritta ecco io non accetto il termine diffidare perché posso pensare che in alcuni casi si esca dalla regola del gioco e non si rispetti la propria professionalità e quindi non si è più parte di un certo settore
Ma per quanto riguarda invece il discorso dell'informazione sono convinto che invece il giornalista abbia sempre cercato di mantenere questa sua opposizione obiettiva
Quindi direi sia diciamo sì anche noi l'informazione televisiva
Sia di un'informazione particolarmente curata però nelle Regioni nelle Province in cui la televisione opera non vediamo l'opportunità di duplicare un servizio di informazione nazionale che già esiste in più e diverse forme
Presenza politica nelle televisioni in fondo non se n'è parlato direttamente ma se n'è sempre sentito l'aria intorno
E io devo dire che ho sentito con molto interesse il sindaco di Milano Tognoli dire in un precedente convegno e prevedibile l'occupazione politica delle tv perché i mezzi di comunicazione sono quelle attraverso i quali la politica si potrà sviluppare e chiaro lo spirito al quale diceva questo cioè lui diceva è chiaro che le televisioni sono un mezzo di trasmissione talmente rapide talmente pesante che è facile che il mondo politico si orienti in questo senso è vero ed è prevedibile che sia così ma a maggior ragione importante che la legge da subito non consenta occupazioni da parte di chi che sia favorendo di conseguenza alcuni e danneggiando altri
Ecco perché mi domando se una legge che dovrebbe finalmente nascere che noi stiamo aspettando da anni non debba essere molto attenta alla vera libertà e curare quindi solo un quadro generale evitando pastoie di articoli articoletti commi eccetera
Che togliendo le chiarezza e rapidità
Renderebbero sostanzialmente la legge
Ferma e non operativa
Una legge sul settore misto si deve basare su pochissimi articoli secondo noi lasciando poi ai codici e questi esistano ed eventuali regolamenti per chi penserà sia necessario per il servizio pubblico per esempio di far rispettare le regole del gioco
Acutamente Tognoli dicevo nel se ci citava il successo di alcune reti televisive e proponeva che potessero avere diritto a fare dell'informazione direi che perfettamente giusto ed è perfettamente logico siamo d'accordo non possiamo non fargli notare però che le televisioni regionali o di bacino danni fanno dell'informazione e dell'ottima informazione visti i risultati di audience che ne conseguono non ho bisogno di citare Telenorba video Linear Telenova in Lombardia o Antena tre che collegato addirittura con un quotidiano il Giorno
E mi pare anche Italia uno faccia un servizio in Lombardia con il giornale non e quindi ci si voleva riferire evidentemente ad una possibilità di informazione nazionale per quelle che noi chiamiamo broadcasting
E come esempio di capacità si citava l'ottimo livello tecnico per esempio con cui Canale cinque durante la campagna elettorale realizzati sui servizi e sono stati bravissimi vero io vi ricordo e li ho seguiti ma hanno reso un servizio diverso dalle nostre televisioni e cittadini duplicando in sostanza quanto già stava facendo il servizio pubblico
Far parlare il leader è certamente necessario ma ancor più necessario anzi indispensabile
Ci sembra sia far parlare i candidati con i propri concittadini con coloro cioè che hanno il diritto ed il dovere di decidere chi eleggere valutandone promesse impegno e capacità
Ed allora ecco che le vere tv private hanno fatto parlare migliaia di candidati con i propri elettori che sono oggi pronte a far continuare questo dialogo fra eletti ed elettori
Se però così non sarà se cioè la legge non difenderà la vera emittenza privata indipendente si confermerà il gatto e che per mancanza di mezzi a suo tempo c'è stato c'era stato e non consentendo per esempio ad oltre mille letti in Parlamento e senato a migliaia di eletti nelle regioni e province lecita di esprimere i propri pareri ti dialogare quindi con i propri concittadini di informarli del proprio lavoro
E in più
Probabilmente ci giocheremo anche le vicine di migliaia oleose dieci mila posizioni di lavoro che la televisione privata indipendente locale ha creato se quindi la legge non opererà in modo equo riportando ciascuno a mantenersi in confini ragionevoli e permettendo a tutti dico a tutti di vivere crescere allora vorrà dire che si è deciso di cancellare da libertà quella dell'immagine della parola dell'emittenza privata indipendente lasciando spazio sulla Colico coliche non esprimeranno certo ricchezza di libertà
C'era una legge la centotré insufficiente forse ci sono state poi le sentenze della Corte costituzionale che le tv private di veneziano la sostanza rispettato ci chiede solo che la nuova legge venga subito e riporti tutti negli ambiti consentiti che sono stati spesso da qualcuno dimenticati
Noi pensiamo che tutti ripeto tutti hanno diritto a lavorare a svilupparsi non possiamo per accettare che l'ignoranza legge venga consentita favorendo squilibri in certi casi gravissimi
E che forse potrebbero diventare irrimediabili ponendo di fatto che è stato alla legge e favorendo chi se ne dimentica
Noi siamo convinti che non legge pronta ed intelligente permetterà a tutti un futuro nel rispetto della libertà di ciascuno ci permettiamo di concludere questo intervento proponendo ben fondamentali punti che sono indispensabili per un giusto equilibrio proprietà delle antenne
Ne ha parlato Ottone e non ci torno sopra ecco a distribuzione delle frequenze e necessario che venga realizzata
Interconnessione di servizio e diretta è ragionevole pensare di consentire un'interconnessione di servizio che evitando l'infinito che già delle case e ripeto per tutta l'Italia consenta una regale economia di gestione
Può anche essere valida un'interconnessione diretta per certi particolari avvenimenti o per l'informazione
Quote di produzione quotidiana per ciascuna delle visioni
Ne parlava prima Montrone io condivido la sua opinione un venti per cento mi sembra una dimensione logica per mantenere a ciascuna televisione quella personalità caratteristica che lo spirito nel quale le televisioni private indipendenti sono nate
Limitazione della raccolti pubblicità nazionale per concessionarie per Rete è un problema estremamente importante che deve essere approfondito e discusso tipo di pubblicità tutte le reti che dovessero trasmettere per esempio si potrebbe pensare programmi uguali per tutta la giornata automaticamente non dovrebbero poter raccogliere pubblicità reale regionale tabellare locale favorendo così un maggiore area di raccolta per quel e la pubblicità che la pubblicità locale da sola non consente
Questi sono mi sembra i sei punti fondamentali ce ne possono essere altri ma sì quanto abbiamo qui detto troverà ascolto nel mondo politico crediamo che ancora una volta la civiltà i valori di libertà si saranno affermate nel nostro Paese
Divenendo così un esempio per la ricerca della convivenza tra pubblico e privato anche in quei Paesi europei che si stanno affacciando ora con un sistema misto al mondo per la televisione
Desidero esprimere meglio grazie per l'attenzione che mi avete voluto riservare era la fiera di e al suo presidente grazie per la sua ospitalità
Vicino
E io ringrazio naturalmente Gianni Ferré avuto per tutto quello che ci ha detto e per un'idea che mi ha fatto veniva balenare mentre parlava
Non si sente
Si sente sente del ecco vorrei fa notare che la presidenza in questo dibattito è stata poco loquace direi quasi esatta citiamo proprio tenendo presente l'importanza del degli orari abbiamo cominciato con grande ritardo e quindi più che io parlavo e meno che c'era possibilità di andare a tavola una scelta ora un'ora dicendo decente pare che sul programma ci fosse scritto le quindici e quindici e giustamente Ottone se ne è preoccupato ma invece era un errore di stampa
Era assurdo le tredici e quindici
Volevo dire questo ecco a me pare che i da questo nostro
Cessi
Ho avuto il suggerimento di chiedere se ci sono interventi ma l'avrei fatto subito dopo no invece volevo dire un'altra cosa che mi sembra abbastanza importante è un'idea estemporanea ma da parte mi pare che sia bene dirla
Un'idea che mi è venuta proprio dopo aver ascoltato gli interventi di Moccagatta di ottone e differita Uto
E cioè a me pare che ci sia una disponibilità non solo alla convivenza ma addirittura la collaborazione come ha detto anche Moccagatta e Ottone
E che quindi forse dato che in fondo siamo i più interessati alla legge voglio dire molto di più interessati dei politici di professione non sarebbe una cosa sbagliata se decidessimo di metterci intorno a un tavolo
Fissando una data precisa
Per discutere un piccolo Progetto come si potrebbe dire emerge che tenesse conto dei temi fondamentali che a detta di fare ha avuto dovrebbero essere anche di pochissimi articoli
Per vedere se in realtà facciamo qualche cosa di concreto
Cioè a un certo punto credo che questo sì è nostro preciso dovere di dire ai ai nostri politici che non si decidono mai guardate per quanto ci riguarda e dato che noi siamo i più interessati alla legge noi la legge la vedremo così
Se voi non se voi pensate che questa mia idea non sia un'idea balzana ma sia un'idea accettabile
Io vi pregherei di esprimervi in questo senso in modo che senz'altro fissiamo una data in cui ci possiamo ritenere e parlare in questo senso
Vorrei che qualcuno intervenisse
Se
Cercheremo mentre
Credo a questo punto
Ordinaria
Andiamo avanti
No io volevo intanto poteva rispondere a questa mia
Proposta si può anche vociare
Cioè
Torniamo
Quando
Fa
Io
Ho
Pronunzia particolare vernice alle private ma visto che in Italia ormai il sistema è un sistema misto anche la RAI partecipi a questo tavolo io sarò ben lieto per quanto può essere utile di essere presente
Ma
Va bene si associa anche Rete quattro
Canale cinque
Per quanto riguarda la Ferpi credo di potere qua ecco benissimo Grauso perfetto
Il quale si è ripreso
Penso di interpretare il padre tutta l'emittente raffinati dicendo che questa proposta mi pare la più ragionevole per celebrare librerie veramente
Questa legge anche diversamente una classe politica che tutto sommato mi appare sinora sufficientemente impreparata sulle problematiche che riguarda il nostro lavoro il nostro settore e per di più sollecitata da ciascuno di voi
Su delle ipotesi di di regolamentazione di normativa che ripeto vadano bene a Canale cinque quelle che porta avanti Berlusconi alla Fia arti quelle che porta avanti Cavallina piuttosto che che Federico Costantino veramente si trovi ad essere eccessivamente sollecitate e quindi di conseguenza paralizzata e in questo caso non si arriverebbe a una legge secondo me prima veramente di cinque sei anni dieci chi lo sa
Allora a questo punto per non rimanere nel vago io direi proprio che questa data di questo primo incontro al quale io ritengo che sia giusto che aveva partecipato e Canale cinque Italia uno Rete quattro edotti tu la Fia Still anche il maggior numero e gli altri la Rai come diceva giustamente frutto e in ogni caso tutti coloro che portano degli interessi nel settore televisivo
Che la data di questo incontro venga fissata quanto prima per evitare che anche questo discorso poi Canada cadrà nel nulla quindi non lo so io vorrei veramente alzarvi da questo tavolo dicendo sabato prossimo piuttosto che lunedì
Pontone sì
A margine
Fisica
Lunedì o martedì ecco vogliamo
Ecco perché perché quello per prendiamo prendiamo gli errori no ecco ma io vorrei scusate no io vorrei che questa disponibilità che adesso è stata fornita verbalmente da parte di tutti voi voi non non non naufraga se magari non si disperdesse nella una
L'importo
Proposta venisse poi
Allora la fama del settore
Voglio dire
Mi pare che ci venga chiesto soprattutto questo vuol dire trattare della data e per come pure il tema diciamo di potere trattare successivamente però in un periodo molto breve
Cioè noi saremmo de Paredes e voi siete di questo
Simone
Disponibilità
Seicento no ma io no ma io non non mi sogno nemmeno lontanamente discutere che quello che ha detto Moccagatta e Ottone possa essere rimangiata successivamente
Dico soltanto che senz'altro anche via telefono cioè piuttosto velocemente ci sentiremo da domani per stabilire insieme il giorno il giorno preciso in cui ci ritroviamo ecco di fare questo sia il discorso più serio però
A
O
Pagine
E
Risonanza
Vennero non
Non segnare
Lì cioè
Concesse due comuni intanto però però ed
Novità
Valore industriale
Bisogna questa
Trasgredisce c'era
Sto però
Raccomanderei dolce
Allora questa
Il
Eventuali si tratterà
Credo
Bene da
Ora prelievo rimane
Avvocato appare
Quattro sequestrati sulla e cento dopodiché qualche quattro anzi al massimo grazie costringa riscaldamento globale
Ci sono la romana
Quindici
Ecco io vorrei aprire un un un breve dibattito ma dicono non poniamo naturalmente dei limiti assolutamente intransigenti
Vorrei dare la parola a
A Stanzani
Di TR cinquantasei
Stanzani non nostro socio
Molto attivo
Perché ha chiesto appunto di poter intervenire io lo pregherei di venire qui e di di fare il suo intervento
Io avrei organico
Atto
Bene cioè nasce
Ci dovrebbe essere una scelta chi è sordo puramente teorica o non si va a mangiare si fa un minimo di dibattito o se no si va a mangiare
E siamo state qui raccolti riuniti unicamente per sentire delle relazioni delle proposte in merito alla quale soprattutto io come membro della Sirti mi chiedo la Fia GT
Dove intendiamoci ha avuto una soddisfazione
Ed è stata quella di sentire parlare qui per la prima volta da quando sono dentro la FIAT rappresentanti di emittenti che so facevano parte della FIAT prima che però in precedenza non avevano mai detto una mezza parola nostre riunioni
Ma questo è un problema più che altro diciamo così interno che io non è che voglio aprire per aprirò venne nella sede opportuna attraverso quali sono i meccanismi per cui si arrivano a riunioni di questo genere
Che comunque per me sono benvenute
Perché comunque ci si arrivi è importante che ci si arrivi è importante che si affrontino i temi e gli argomenti che si sono affrontati
Però io credo va bene che in un ambiente dove spesso il mondo politico viene sottoposto a critiche
Ci dovrebbe avere almeno il buon gusto
Di non prendere come parametro poi delle regole del gioco
Quelle stesse regole del gioco è quel parametro che è usato dai politici e contro i quali è verso il quale giustamente tanto spesso va bene ci si lamenta perché se il discorso deve essere chiaro
Deve essere chiaro
E a me sembra sinceramente
E detto da me per chi mi conosce
Credo che questo possa che costituire un motivo di sorpresa che il discorso più chiaro che l'ha fatto l'ha fatto Moccagatta
C'è chi in fondo ma io lo so perché
Io lo so che Moccagatta e Canale cinque oggi è in grado di giocare a carte più scoperta degli altri
E perché tanto senza fare
Canale cinque ha vinto la battaglia ha vinto la sua battaglia
Nastri stiamo parlando oggi di una legge
Che in definitiva io come esponente di un'emittente locale e anche su questo bisogna bellici medesimo d'accordo e vorrei sapere se sono locale io che trasmetto va bene a Roma
E se nazionale va bene Moccagatta e che cos'è per esempio Rete Capri
Perché insomma anche fra di noi certe cose ci dobbiamo Chiappetti chiarire
Io vorrei sapere perché e libero
Un'emittente che trasmette i cinque sei Regioni
E non è esser libero va bene Berlusconi e a questo punto devo difendere Berlusconi
Perché non si può partire da posizioni preconcette che uno è libero non libero a secondo me le che ci può far comodo non comodo rispetto va bene agli interessi che legittimamente ciascuno di noi portiamo avanti
E quindi oggi parlare di una legge
è per certi aspetti direi quasi inutile e per certi aspetti molto più difficile a mio avviso di quello che non era due o tre anni fa
Ora non c'è dubbio che la classe politica i partiti
La classe politica italiana a in questa vicenda dell'emittenza privata manifestato nel modo peggiore
Le proprie peggiori qualità perché era chiaro che il mondo politico il Parlamento le forze politiche dovevano intervenire non appena per regolamentare il settore
Si è aperta la prospettiva la sentenza della Corte costituzionale
Oggi si parla di una legge quando ormai i giochi sono fatti molti giochi sono fatti
E quindi io voglio vedere che cos'è che il legislatore potrà fare o dovrebbe fare di diverso che non prendere atto di una realtà che si è determinata essendo lui connivente
Perché la realtà politiche il mondo politico acconsentito che le cose si evolvessero come si sono evolute e quindi ha il dovere perché ha consentito di prendere atto di questa realtà e allora bene una legge cari amici
Non può fare altro che incominciare doverosamente a fare una fotografia riscontrare quali sono i termini esatti della situazione che si è determinata
E quindi cercare di chiarire
Quali sono i termini reali del gioco che è in atto e allora bene per far questo la prima cosa che bisognerebbe fare edizione si reca a a definire e a capire e quindi credo che sia importante certo foto anche sentire il parere degli interessati che cos'è Canale cinque
Canale cinque è un broadcaster è un netto
Come intende muoversi ha vocazioni nazionali
E che cosa sono le emittenti per l'interfaccia il salto locali ma quali sono le emittenti locali
Ora non c'è dubbio che il termine nazionale locale intorno al quale durante tutti questi anni va bene ci si è accapigliati nelle varie sedi non ultime quelle vene dei tribunali
Va bene hanno un significato direi al limite
Per quanto il locale sorto e quando esorta il termine locale nella nostra normativa per locale si intendeva al limite il Paese
Perché lo ricordiamo non dimentichiamo che quel termine esorto quando si parlava la prospettiva era delle tute delle tv via cavo e quindi l'ambito locale da porre in relazione a quella situazione storica e non a quello attuale
E termine nazionale diventa nazionale quando copre l'intero territorio nazionale al limite per assurdo se un comune riesce escluso non siamo più nell'ambito nazionale ma siamo in un ambito locale perché altrimenti vorrei riuscire a capire
Va bene che cosa va bene possiamo eccome fino a che punto su questi termini continuiamo gioca
Il problema io una cosa che mi ha interessato di più
è sentire Moccagatta parlare nei termini che ha parlato del problema dell'informazione
Perché io credo che al di fuori anche qui degli interessi e al di fuori così di questo linguaggio così poco chiaro che non mi meraviglierebbe se fossi una riunione politica e mi meraviglia se siamo in una riunione di imprenditori in una riunione di gente concreta
Va be
Finalmente ho sentito fare va bene un discorso sull'informazione
Che due anni fa o tre anni fa quando qualcuno lo portava avanti va bene anche Canale cinque e anche l'amico Moccagatta non faceva con altrettanta chiarezza non mi meraviglio che oggi lo facciano porti avanti va benissimo
Il problema della libertà nell'ambito bene televisivo è un problema che solo ed esclusivamente connesso con l'informazione
Non sono d'accordo con Federico contro Costantino sulla contrapposizione che lui fa di pluralismo è di e di lottizzazione perché a mio avviso pluralismo e lottizzazione sono sinonimi
Il pluralismo origina la lottizzazione il vero problema caso mai è quella della democrazia
Che è un discorso tutto diverso non è affatto vero che pluralismo voglia dire democrazia questione delle più grave grosse tour Lupi nature che gli uomini politici mondo politico linguaggio politico ha introdotto va bene in questo nostro tempo
C'è pluralismo anche dove non c'è democrazia parliamoci chiaro il pluralismo e insopprimibile
Perché è nella natura dell'uomo e in un modo in un altro in qualsiasi sistema la pluralità trovi il modo di affermarsi con questo non si può certamente dire che si afferma la democrazia la democrazia è tutta un'altra cosa
Va be allora il discorso dell'informazione è il punto fondamentale nel caso quindi che si voglia parlare di emittenza privata di emittenza libera
E quindi non può esistere una funzione rispettabile dell'emittenza privata se non si risolve il nodo dell'informazione
Perché a un certo punto io vorrei sapere seriamente ciascuno di noi come cittadini che cosa ci interessa e che cosa crediamo di aver fatto un passo avanti come Paese
Perché alla sera il cittadino italiano anziché di due firme può scegliere su dieci film che progresso noi facciamo
Non è facciamo assolutamente niente
Ed è chiaro quindi che se libertà vuol dire libertà d'informazione io sono come sono se pertanto accanto all'emittenza privata
Ma se libertà non vuol dire libertà d'informazione e vuol dire monopolio allora non c'è dubbio che veste continua a restare della mia convinzione che se devo scegliere fra un monopolio privato monopolio pubblico ceco ancora il monopolio pubblico
Quindi i termini se vogliamo riunirci vedersi discutere per fare giù e per mettere giù una proposta di legge però i termini devono essere chiare
Beh e i termini devono comprendere va bene tutti quelli che sono in gioco allora io vi faccio notare una cosa che salvo ben il sottoscritto del numero notevole venerdì aderenti alle Thirty
Di emittenti che sono insite incredibile effettivamente emittenti di una portata locale va be finora io non ho sentito nessuno apre bocca
Ma ho sentito aprir bocca da tre
Rappresentanti di emittenti che per una ragione o per l'altra va bene hanno dei problemi
Che si sono determinati per come si è voluto va bene la situazione che sono dei problemi bene che non stanno né da una parte né dall'altra costituiscono gli elementi di contraddizione non dico degli elementi di confusione ci sono bisogna tener conto anche di quelli
Ma non bisogna far finta va bene che quelli non siano problemi diversi o non costituiscono problemi diversi da quello che costituisce va ben un'emittente che operi per esempio un altro termine che è stato breve presi in considerazione in un ambito regionale
Un ambito regionale vuol dire fino a prova contraria non andare oltre va bene alla Regione vuol dire definire una certa dimensione
Ecco allora anche nell'ambito dell'emittenza cosiddetta libera che non riesco a capire cosa voglia dire o delle emittenti piccole va be'o cioè quando di quelli che non si sono sviluppate o sotto forma diciamo più vicina al broadcasting che non al network o che non si sono consorziate sotto forma di network perché poi sono consorzi re abbiamo bene della realtà che sono realtà intermedie
E che a mio avviso non vorrei che a un certo punto vere venissero fuori va bene ed emergessero con i loro problemi che sono sacrosanti
Va beh ma che venissero poi in effetti va bene ad attenuare se veramente si vuole si crede che siano utili delle emittenti che operano nell'ambito locale quelli che sono i veri problemi delle emittenti proprio locali emittenti che fino a prova contraria la FIAT da quanto sorta si è sviluppata erano quelle va bene che voleva rappresentare in cui interessi voleva rappresentare
Ecco l'altra richiesta di intervento ci perviene da Rino Piccione del Tirreno S.r.l.
Vorrei invitare ha parlato
Quando arrivo io c'è sempre la brevità sarò breve
Signori buongiorno sarò breve perché data l'ora
Io vorrei non ho capito niente non è la prima volta che non capisco niente è una cosa naturale perché qua ci sono dei contrasti e vorrei averne spiegate nel pomeriggio prima andiamo apprezzata
Del pomeriggio
Perché che cos'è l'emittenza privata perché qua ci sono ci stiamo passando o lavati impressione ma ripeto sono uno di quello che nella Vito capito sempre poco o niente
Che stiamo passando dal monopolio della RAI all'oligopolio dei privati
E senza dubbio gli interessi miei di piccola emittente di paesi non è uguale a quella di Canale cinque
Non è uguale a quella di Rete quattro ci possiamo pure severe ma a fare che cosa a comprarci programmi che Giasone ha spremuto Canale cinque cosa c'ha detto il rappresentante di Canale cinque
Canale cinque i suoi interessi vuole il telegiornale nazionale ben venga
Vuole finire di fare il cassetto avevo ben venga ma io rispetto e stimo gli interessi di Canale cinque perché va a tutelare i suoi interessi
Ma senza dubbio non sono i miei
Come
Stimo e apprezzo le iniziative il gregge del rappresentante di Canale cinque ma non solo quelle minime bisogna fare coincidere gli interessi di tutti
Senza dubbio giusto ha detto senatore scansarmi
Quando è partita questa egregia associazioni che strada facendo mi pare che se sta perdendo che doveva tutelare gli interessi delle emittenti private
Piccole d'imperio ma qua io la vedo più verso le reti
Che verso i privati
A a nessun dopo l'avete nella facciamolo passiamo mi intratterrò nonché merita più rispetto perché io rispetto tutti mentre atterro di più su lordo
Il noto giornalista e non condivido che è conosciuto più come velista che come giornalista yogurt non sapevo che era velista sapevo che era un grosso giornalista Piero Ottone
E non l'ho inventata io forse come velista sarà un velista di serie AG come giornalista è un giornalista di sera
Non è spirito di corpo quale collega ma è la realtà non l'ho inventato io ma non siamo d'accordo
Non siamo d'accordo qua prima le promesse oggi la legge chiacchiere aria fritta ha detto scansa di benissimo i giochi sono fatti che cosa deve fare la legge prendere conoscenza della realtà che ci sono ma ripeto mi vorrei io sono uno che quando faccio telegiornale non voglio essere disturbato
E dico se vendute dalla porta alla regia che mi conosce lo sa
Dottore Ottone dice il mondo politico qua non ne vuole scoprire il sesso degli angeli il dottore Ottone
Viva dio che nel mondo lo in Italia nei giornali c'è il mondo politico anzi debbo aggiungere se voi non è a conoscenza glielo dico io
Che Berlusconi si dinoccolato perché i politici lo snobbano e in un'intervista fatto a Giorgio Bocca Giorgio Bocca ebbe a dichiarare se Berlusconi si arrabbia perché i politici non l'ho non le danno conto la finisca di far vedere nel video le dette uni faccia telegiornale che Serra renderanno conto che ci sarà anche Silvio nazionale l'apertura l'ha detto
Io sono le io sono che per voi che potete fare telegiornale ma i chiodi sono sul perché io per quanto mi riguarda non ho paura del vostro telegiornale
Scusate ma per vi prego di Nordest Barbie come io non disturba dall'altra sia chiaro chi mi conosce sa che io non ho paura del telegiornale di Canale cinque ricorda il mio è un altro taglio
Il telegiornale lo potete fare e scansare lo sa qualche senatore ex senatore essa che non è più senatore grazie ai miei telegiornali
Gli ho fatto togliere vizio di fare il senatore con undici attentati settanta procedersi è una chiusura di una televisione
Andiamo adagio prova deve fare il Pubblico del telegiornale
Ma che cosa abbiamo risolto togliamo il monopolio io sono d'accordo con stanza
A un monopolio privato solo per il monopolio di Stato perché le reti siete tre perché non c'è spazio per una quarta
E facciamo la RAI da un lato dall'altro lato dall'altro lato voi altri
Quando volete parlare di collaborazione Retequattro caro Ottone e a me non mi preoccupa fa la pubblicità locale e di bombe mondo meglio essere Mosca che cosa di Leo
Questo è uno dei motivi che io non ho mai accettato di fare parte delle reti
Perché come finirà
Chi chi è accaduto da voi chi stava morendo
Ma io non mi vuole distrarre
Dall'amico torneo
Che io apprezzo e stimo come giornalista
Apprezzo e stimo come oratore
Come velista non lo conosco apprezzo e stimo ripeto come oratore tante cose egregie ha detto
Quando ha detto il gioco i colleghi dalla carta stampata non hanno niente a dividere con e colleghi dalla televisione sono due realtà differenti siamo disposti a sederci sulla sarà un tavolo abbiamo interesse finora diametralmente opposte
Chiarezza
Io la parte di coda delle norme non intendo farlo
Ci deve essere spazio per tutti
Ma io la guerra per fare comodo ad altri per fare una legge che fa comodo a ai tre grossi gruppi privati non la faccio io faccio la guerra in prima linea per difendere i poveracci come me grazie opaco
A questo punto domande
Ecco a questo punto mi corre l'obbligo di domandarmi se c'è qualche altro che voglia intervenire
Tenendo però presente anche l'orologio no perché sto pensando che il ristorante sarà evoluzione insomma questo
Volete qualcuno vuole prendere la parola oppure si rimanda tutto al pomeriggio
Va bene
Due parole a
Due parole
Cioè entità Buon appetito
Bandiere oggi da Napoli
Da tutto quello che s'è sentito stamattina c'è stato poi all'ultimo intervento nell'ambito di Reggio Calabria mi pare ciononostante dimessi anche
C'è ha detto delle cose piuttosto giuste
Però in definitiva dicevo questo la discussione pare che è stato su un livello diciamo accettabilissimo
Si è notata disponibilità di Canale cinque dei grossi diciamo
Chiaramente a trattare questo argomento che ci interessa un po'tutti c'è la legge
E allora è opportuno effettivamente stringere i tempi per vedere se questo coro disponibilità si concretizza in un fatto serio perché chiaramente ci saranno loro da una parte ci saremmo noi i più piccoli dall'altra
Ora presentati chiaramente e vediamo di mettere insieme gli interessi di tutti dopodiché se non è possibile questo accordo a breve termine allora ognuno vuol dire chiasso però le proprie posizioni e quindi le loro le proprie decisioni
Quindi ritengo che affetti si possano effettivamente fare questo esperimento perché dire no a priori quindi noi nomineremo dei rappresentanti loro ci saranno certamente a questo talvolta divisi vara una bozza di progetto di legge se e confacente e soddisfa le esigenze di tutti va bene possiamo fare un'azione di forza uniti verso il di rappresentare al governo se non si è d'accordo ognuno si va all'opposizione grazie
Vediamo evidenziamo allora andiamo a tavola e dopo riprendiamo nove
Saluto cordiale
Penserei di dare il via a questa tavola rotonda che si inserisce nel quadro del convegno della chiederti dalla tema prima le promesse oggi la legge
Qui
Partecipano alla tavola rotonda
Dalla mia destra l'onorevole Mauro Bubbico che irresponsabile delle dipartimento mass media della democrazia cristiana il dottor Rota Veltroni che responsabile delle settore comunicazione del partito
Comunista
La collega Aglietta responsabile per il partito radicale
Alla mia sinistra e li collega onorevole Francesco Servello responsabile del settore comunicazione del movimento sociale
Illy professor Giampiero Orsello
Per Illy Pistilli
L'onorevole Paolo Battistuti sì responsabile del settore comunicazioni delle partito liberale italiano
Ai fini di consentire se è possibile la partecipazione anche
Dei presenti e ai fini del buon svolgimento di questa tavola rotonda io informo che la tavola rotonda si concluderà intorno alle diciannove
A ogni partecipante
A questa tavola rotonda
Dato di parlare per non più di un quarto Dora
La mia funzione e quindi quella di regolare il dibattito la discussione in qualche modo di favorire la più ampio se possibile discussione e partecipazione anche dei presenti dirò semplicemente che il tema molto suggestivo e di grande interesse qui abbiamo la fortuna di a vere
Presenti a questa tavola rotonda i responsabili
Dei dipartimenti dei servizi dei settori che sia occupano dei mass media dei diversi partiti italiani
E quindi avremo l'occasione di poter verificare quali sono le posizioni io orientamenti avremo l'occasione di meglio chiarire dato che diversi partiti hanno anche recentemente manifestato loro opinione loro orientamenti ma avremo modo di precisare ulteriormente o di sentir precisare ulteriormente
Posizioni e orientamenti sulla base anche di eventuali interventi di chiarire aspetti certamente non secondari intorno a questo tema fondamentale che il problema
Di una legge sull'ordinamento radiotelevisivo nel nostro Paese
Io come presidente della commissione di vigilanza RAI e in relazione al agli ultimi accadimenti il mio augurio e che una legge si faccia e si faccia subito
Questo per la verità era stato avvertito dalla Commissione sin dal suo insediamento
Per la Commissione non è un tema nuovo pur noi operando nell'ambito della cento e tre la commissione sin dal suo insediamento si è dimostrata consapevole dei limiti della legge
Che attualmente regola il settore
Del servizio pubblico e auspicato sin dall'inizio
Una normativa nuova che potesse essere corrispondente ai dati della realtà hanno vale a dire lo sviluppo tecnologico l'insorgenza della emittenza privata
E cento intendimenti desideri di avere una legge nuova sono intendimenti e desideri largamente espressi e ripetutamente espressi
E che poi non se non si era ancora arrivate non si è ancora arrivati a coagulare per così dire una volontà politica che portasse le diverse posizioni a un punto non solo di confronto ma di incontro tale da determinare una visione reale e concreto
Del processo legislativo per la formulazione di un ordinamento
Generale del sistema radiotelevisivo nel nostro paese io sono o molto
Fiducioso
Nelle intendimento delle forze politiche sulla base delle loro dichiarazioni questo oggi avremo l'occasione di farne una importante e autorevole verifica io sono molto fiducioso sul fatto che le forze politiche
Intendano passare dalle dichiarazioni di principio all'attuazione dell'ordinamento ma non sarei rispetto a un pubblico
Smaliziato diciamo un pubblico ben consapevole dei problemi del settore
Uno dei settori fondamentali per la crescita democratica del nostro paese non sarei sincero se il nonno anche facessi presente quindi mi piacerebbe sentirlo da parte dei rappresentanti dei diversi partiti se non facessi presente difficoltà che incassato
E anche oggi potrebbero presentarsi per un o rapido iter legislativo di una normativa che comprenda il settore pubblico e il settore privato
Credo che ci debba fa d'insegnamento una
Osservazione non so se fosse luglio ironica osé fosse
Drammatica e molta preoccupata
E di Gerry manda perché è l'Autore quello che ha scritto questo quel libro quattro argomenti per eliminare la televisione allora lo lo racconta una certa parte di questo
Studio che fece una ricerca molta profondità nelle università americane per vedere quanto era stato scritto intorno alla materia televisiva
E scoprì che a quel momento della sua ricerca oltre sei mila volumi erano stati scritti intorno al tema della televisione
E che tra questi volumi solo uno
E che poi lo dice era un romanzo anche scadente
Trattava della ipotesi della eliminazione delle far meno della televisione
E quando lui espresse i suoi amici l'intendimento di scrivere l'ultimo
Il mandare un libero
Per sostenere la necessità di eliminare la televisione
La gente anche le persone che erano persuasi su argomenti può dicevano ma come è possibile tutto sommato eliminare la televisione cioè un fatto tale che per quanti argomenti si possono portare avanti
E una realtà nello sviluppo tecnologico è diciamo anche nel processo culturale
Della società moderna che non è immaginabile che il fatto televisivo possa essere eliminato
Ora
Per la legge c'è il discorso che di progetti di legge
E di proposte per una nuovo ordinamento durante questi anni e se ne sono fatti moltissimo la legge di fatto però non è mai venuta fuori
Adesso il nostro sforzo quale in sostanza fuori dell'ironia e lo sforzo è quello in legge Rispetto e in un confronto serrato tra le forze politiche di trovare nel mondo per venirne fuori non solo attraverso la partecipazione delle forze politiche ma dato in tema
Particolarmente delicato per la vita generale del nostro paese e certo che una legge non si può fare se non lo con un confronto anche con quelle forze e di operatori già nel settore delle televisioni private e di operatori sul piano giornalistico e di studiosi di quanti vale a dire e di forze sociali e culturali di quanti vale a dire seguono e il fenomeno radiotelevisivo dico
Bisogna che con un confronto serrato tra partiti forse culturale e sociale operatori del settore sì arriva un punto d'incontro per sistemare questo settore che nel nostro Paese ormai è arrivato a un un limite a mio avviso il nonno più superabile ai fini e di una politica responsabile e quindi di grande rilievo
Ai fini dell'informazione e delle comunicazione e quindi il mio augurio è che questa tavola rotonda possa rappresentare come certo rappresenterà ONU contributo dei grande rilievo proprio per poterne creare le condizioni di una volontà responsabile per arrivare alla definizione più un nuovo ordinamento radiotelevisivo nel nostro paese io potrei cominciare
Secondo e la indicazione qui che io ho poi ci può fare il giro al all'inverso cominciando dalla collega agli quindi dare la parola alla collega agli
Hanno collega detta deve andare sì
Io come primo giro intervento semmai mi riservo di intervenire dopo avendo ascoltato gli autorevoli colleghi che sono qui presente e che devono intervenire e che rappresentano certamente volontà politica e più determinante dei della mia volevo porre alcuni problemi evidentemente
Come diceva il presidente la commissione sì stiamo parlando di un settore che è fondamentale per la crescita democratica
Del nostro Paese ecco devo dire che questo settore fino ad oggi è stato fondamentale per l'affermarsi della non democrazia nel nostro Paese e non a caso noi oggi ci troviamo in una situazione che è assolutamente una situazione di illegalità tutta perché perché siamo nell'illegalità totale per quanto riguarda il servizio pubblico
Il servizio pubblico e in presenza di sei mesi di consiglio sette mesi otto mesi nove mesi ho perso i conti
Di consiglio d'amministrazione scaduto in una situazione di totale blocco della nomina di questo consiglio d'amministrazione così come previsto al momento dalla legge
Con un rincorrersi dei partiti che fino ad oggi hanno terre a mente lottizzato non solo le nomine che per legge gli spettavano e che erano nomine di controllo politico rispetto al bene dell'informazione perché forse e apro una parentesi
E il problema qua non è tanto dei diritti di chi alle emittenti di chi fa il prodotto certamente esiste il diritto di ognuno la libertà di informazione libertà di parola libertà
Di pensiero ma quello che forse ci dimentichiamo spesso e che c'è un diritto che va al di sopra di questi ed è il primo a dover essere tutelato
Che il diritto di venti cittadino diritto di essere informato diritto di conoscere quanto nel Paese accade di conoscere le proposte per poi esercitare il suo diritto fondamentale che è quello che esercita il momento del voto
E e quindi siamo nella presenta delle illegalità nella legge dove per il servizio pubblico dove esistevano la legge che fissa alcuni criteri in base al quale si giustificava ed è stato giustificato in Italia l'esistere di un servizio pubblico
Il quale servizio pubblico non ha ottemperato per responsabilità politiche anti partitiche precise ed è differente responsabilità politica da responsabilità partitica quando parla di responsabilità partitica parlo
Di responsabilità di parte di alcuni partiti che hanno portato anche gli interessi pronto lui andando al di sopra di quelli che sono gli interessi delle istituzioni l'interesse del governo della cosa Repubblica
E e quindi questi principi e questi criteri sono stati assolutamente restano inevasi e hanno trasformato la il servizio pubblico nel più grosso servizio privato oggi esistente con queste cose noi ci troviamo evidentemente a carico
Per altro verso i peraltro versante esiste un'altra situazione di illegalità che è la situazione delle televisioni private in particolare la City la situazione delle reti nazionali privati
Perché abbiamo una sentenza della Corte costituzionale che l'unico appiglio diciamo di legge che abbiamo che dal settantaquattro impone ha chiesto alle forze politiche
E al mondo politico di regolamentare dando alcuni criteri e anche su questo fronte questo non è stato fatto
E non è stato fatto per gli stessi motivi e seguendo gli stessi interessi se vogliamo di parte che hanno determinato l'illegalità del servizio pubblico
E devo dire che qui la prima osservazione che mi veniva da fare questa mattina io non frequento molto questa questi giri di convegni oramai a scadenza ogni tre giorni che vengono fatti da cinque mesi o da sei mesi a questa parte perché mi veniva data un'osservazione che forse se i vari operatori del settore così si dice avessero veramente voluto una regolamentazione cioè che una regolamentazione ci fosse al mondo
Perché il crescere l'ampliarsi di del mondo del settore della televisione cioè la televisione fosse regolato precisamente ecco io credo che probabilmente questi convegni e ne avremmo avuti cinque sei sette dieci anni fa e li avremmo avuti a tambur battente comprese di posizioni con campagne mentre credo che non solo c'è una responsabilità politica ma c'è una responsabilità di connivenza fra le forze politiche e alcuni operatori certamente poi i più grossi sono più incidenti nel settore
Per non aver voluto fino ad oggi una legge che regolamentasse il settore privato proprio perché si arriva oggi a cose fatte nei fatti c'è una situazione e di questa situazione oggi non si può che prendere atto e con questa situazione bisogna fare i conti e quindi e a partire da questa situazione che bisogna ragionare
E questa è stata una gravissima responsabilità credo comune comunque corresponsabilità
Rispetto a questo e quindi oggi vorrei capire se veramente tutti gli operatori del settore vogliono una legge che regolamenti e dall'altra parte vorrei capire dalle forze politiche non tanto e non solo quali sono i criteri che danno per la regolamentazione settore privato ma vorrei tanto prima capire che cosa vogliono fare sul settore pubblico visto che alcune scadenze ce l'abbiamo
Ma vorrei capire i termini
Cioè intanto vorrei capire che ci si stia fissasse una scadenza nell'ambito della quale in scadenza
Ci sarà una nuova legge per il settore pubblico è una nuova legge per il settore privato perché io credo che non esista la volontà politica in questo momento per regolamentare nel settore con e per parlare
La riforma della famigerata cento e tre che non è stata mai applicate e quindi sarà famigerata ma siccome non è stata applicata non è lei e famigerata
Né tantomeno ci sia la volontà di regolamentare il settore privato e dico subito il perché
Perché credo che alle forze politiche in un momento non facile per la vita politica italiana in un momento di crisi gravissima della democrazia e mantenuta dalle forze politiche voluta
Il settore informazione e molto meglio mantenerlo nel vago per meglio controllarlo per meglio usarne asseconda dei momenti a seconda delle evenienze che non sono facilmente prevedibili
E in più abbiamo una scadenza che nella vita del nostro Paese non sono scadenze da poco abbiamo una scadenza della campagna elettorale la campagna elettorale europea
Per cui io ho vissuto in commissione di vigilanza che la sede prima dello sfascio della democrazia perché in Commissione vigilanza ripartiamo alcune giornate intere ore
A raccontarci tutta una serie di cose più o meno fumose sul problema delle televisioni nel settore pubblico la Commissione di vigilanza gli indirizzi direttore il consiglio d'amministrazione tutto facciamo salotti fare quelle poche cose e vorrei sottolinearlo quello perché nella legge centotré c'era un punto che era cardine rispetto al servizio pubblico e al funzionario del servizio pubblico e all'essere competitivo del servizio pubblico rispetto al tre dicembre
Ed è una Commissione parlamentare di vigilanza cioè era il momento in cui il Parlamento era chiamato a vigilare su un prodotto sul prodotto in quanto bene pubblico di rilevanza costituzionale
E questa è l'unica cosa ecco della legge se usato e abusato in tutti i modi ma l'unica cosa che non è stata fatta
E non è pensabile che una commissione parlamentare non possano trovarsi metri la se c'è la volontà di far è stata proprio quella di tenere sotto controllo questo bene
E quindi il bene e degenerato è diventato momento di contrattazioni di vendita di lottizzazione di usurpazione dei partiti chiamiamolo come vogliamo e di esempi ne avremmo a cresce
Ed allora oggi tutto questo polverone il consiglio d'amministrazione abbiamo sbagliato per tanti anni oggi tutti i partiti parlano e sparano contro la lottizzazione che peraltro hanno fatto loro ma non fa niente e tutti cercano di rifarsi una veste di rifarsi una veste perché e in prossimità di che cosa e in prossimità prima di tutto dei congressi dei loro partiti
E questo è palese insomma il gioco del commissariamento non tiene da nessuna parte poi ci dimostra il collega pubblico che invece tiene benissimo perché per legge non tiene
E mi parrebbe abbastanza strano che il Governo improvvisamente si vede fa un decreto che sul servizio pubblico impone un commissariamento insomma sarebbe quanto meno non so credo che alcune reazioni ad esempio se ancora possiamo sperare in alcuni costituzionalisti cessare
E dall'altra parte non viene manco la proroga salvo che noi vogliamo dire molto chiaramente ma dobbiamo dirlo molto chiaramente che di fronte a un prodotto marcio che tutti riconoscono Mark devastante la democrazia come un prodotto televisivo
In particolare l'informazione televisiva e l'occupazione delle reti televisive
E non si vada a vedere chi sono i veri costruttori di questo prodotto insomma le responsabilità oggi per vari autonomia e più o meno denunciate o ben bordate ad alibi sono i direttori di rete e il direttore generale allora ambedue le operazioni commissariamento o per altro verso proroga dell'attuale consiglio d'amministrazione che peraltro è in presenza di sei nuovi consiglieri d'amministrazione già votati e di cui alcuni fanno parte anche Delvecchio nel vecchio peraltro ne mancano tre perché sono andati in Parlamento quindi sarebbe una situazione di proroga abbastanza dubbia e strana
Ecco in questa situazione quale struttura non verrebbe assolutamente toccate resterebbe completamente estatica completamente immobile la struttura della direzione generale e quindi la struttura delle varie direzioni di rete
E questo è quanto ci si vuole garantire perché quelli poi sono diciamo coloro che garantiscono un certo prodotto
Quindi io credo che adesso come adesso realisticamente ed è quanto noi stiamo cercando di elaborare chiameremo voi chiederemo il soccorso di tutti operatori privati e forze politiche e proprio di fare un primo passo perché non è che possiamo dire che in due mesi facciamo alle forme servizio pubblico facciamo la legge televisioni private non abbiamo fatto in dieci anni
Cioè è ridicolo non è credibile ci sono i congressi dei partiti c'è la campagna elettorale delle europee cioè l'estate ecco non pensiamo che prima di dicembre gennaio febbraio prossimo sempre che ci sia la volontà venga fatto qualche cosa
Allora io credo che il primo chiedere delle scadenze precise forze politiche secondo chiederà tutti e porre a tutti questo problema
Se noi vogliamo incominciare a dimostrare il bene dell'informazione è un bene che ci interessa ma ci interessa non per quello che ci porta ma perché più e quello che dobbiamo garantire
Dagli schermi privati e in primis da servizio pubblico al Paese cioè questo e servizio di pubblica utilità
E dare un bene che costituzionalmente protetto ecco io credo che il primo banco di prova reale per tutti e la campagna elettorale delle europee
Riusciamo ad arrivare a una legge che ad esempio comincia sopra un discorso magari edificio che dà fastidio a molti a una legge che ad esempio comincia regolamentare con precisione come e quando la campagna elettorale delle europee attraverso gli schermi televisivi sia pubblici che privati perché questo è un primo nodo è una prima volontà in cui si manifesta da tutte le parti e forze politiche da una parte e gli operatori del sistema dall'altra
In realtà la volontà democratica la volontà di usare i mezzi che si hanno terra in un certo contesto e con un certo con una certa finalizzazione
Ecco io credo che questo proprio realisticamente stante i tempi stante i momenti in cui siamo è la prima cosa su cui si può misurare la volontà di andare avanti di andare avanti poi di andare avanti a partire da delle regole precise che prescrivono dei precisi diritti ma dei precisi doveri a tutti coloro che oggi operano nel sistema che non è a caso non è solo fondamentale per la crescita della democrazia nel nostro Paese è il punto centrale della crescita della democrazia nel nostro Paese non a caso su suscita in tutte le direzioni e ha creato una situazione di questo la situazione con cui ci confrontiamo oggi proprio perché e da lì che si può incidere e si può mutare al limite anche il sistema democratico così come disegnata costituzione ecco quindi io credo e ritengo per parte nostra che questo è il primo obiettivo e la prima reale difficoltà è la prima reale volontà di regola mi dare qualcosa con cui andremo a confrontarci anche perché realisticamente questa è la scadente la scadenza sia per quanto riguarda il servizio pubblico sia per quanto riguarda le televisioni private ma sia il soprattutto per quanto riguarda la volontà delle forze politiche che devo dire da dieci anni a questa parte
Non è mai stata chiara o è stata chiara in una direzione unica sia per quanto riguarda il servizio pubblico sia per il tipo di controllo non facendo la legge che hanno imbolsito e di ricatto fra virgolette che hanno imposto alle televisioni private grazie
Nel ringraziare la collega maglietta anche per rispetto puntuale dei tempi do la parola alla collega onorevole Battistutti
Cari amici io
Invidio
La mia amica Adelaide Aglietta
Perché ha dichiarato di non far parte della compagnia di giro
Della quale io invece faccio parte
E debbo dire anche provando una certa saturazione ormai molti amici qui presenti incontrati ieri a Milano settanta poi abbiamo viaggiato avevo tentato di viaggiare assieme per la verità perché l'aereo si rifiutava di partire
Ci rivediamo oggi come alcuni ci rivediamo domani
E credo che molto probabilmente ci diremo tante tante cose vecchie
Io letto relazione di questa mattina sono quelle poche che la distribuzione e devo dire che il sostanziale pessimismo dell'amico Cavallina nella sua introduzione di questa mattina
Un suo motivo
Fatto che di queste cose discutiamo ormai da molto tempo che ci troviamo di fronte la situazione profondamente mutata fosse qualcuno piace
Forse a qualcuno non piace quei cartoni dove andrà è quello che stiamo vivendo
Beh ci dovrebbe indurre se vogliamo essere sinceri cercare di capire prima di tutto perché siamo arrivati in questa situazione e quali sono le motivazioni
Il fatto che le discussioni siano sostanzialmente lunghissime eterne improduttive
Ripetitive anche se vogliamo e denuncia attive nello stesso tempo beh credo abbia delle motivazioni che forse fra di noi possiamo anche dirci
E allora diciamo che la prima motivazione può essere il fatto che ci troviamo a discutere di un mondo vitale importante e determinante per una democrazia che per fortuna sottolineo per fortuna è in continuo cambiamento un mondo che rifiuta pirici dirsi di adattarsi a schemi precostituiti un mondo sul quale se noi andiamo a riscontrare le posizioni dei vari partiti ha dato luogo a dei cambiamenti quasi la rivoluzione lo dico ad esempio un apprezzamento per la posizione degli amici comunisti che hanno credo che l'avvocato con riflessioni profonde dei cambiamenti consistenti ma l'opposizione degli ultimi anni
C'è perché allora nonostante le sollecitazioni più volte ripetuta dalla Corte costituzionale noi siamo ancora qui a con il titolo avvincente
I manifesti del convegno e molto probabilmente avvertiamo che il traguardo non è ancora vicino
E dovremmo forse non so per quanto andare avanti
Con un assurdo tipicamente italiano
Per cui nella carenza di iniziativa del legislatore più volte ripreso dai giudici e dalla Corte costituzionale per questa sua di l'attività andremo avanti con delle sentenze dei pretori quali perché definizione non hanno titolo per riempire i vuoti legislativi
Circondi vuoti legislativi e con le sentenze contrastanti dei pretori non sono mossi da cinque K nel nostro tempo non si può nemmeno lavorare lo dico il convivente
Poi c'è un'altra motivazione credo molto vitalistica che non se ne ha ben capito se il mercato aveva se questa rivoluzione di cui si parla dello zero cinque a una rivoluzione in corso sarebbe arrivata si sarebbe sposata cioè la pubblicità con nuovi mezzi di comunicazione di massa
Se il mercato avrebbe quindi tenuto e di conseguenza sarebbe conservarsi al riguardo è consentito una serie di investimenti nel settore
E poi c'è un'altra motivazione che quello che sta a cuore a molti a me come liberale sta particolarmente a cuore
Ma se poteva nascere quello che ritengo sia il cuore del problema c'è quella informazione alternativa che richiede però alcuni meccanismi che a voi sono Bellotti
E vogliamo ancora aggiungere come motivazione il fatto che purtroppo in Italia
Le leggi vengono considerate come degli strumenti per il soddisfacimento di alcun interesse di parte
Di parte politica ovviamente sono degli strumenti docili che bisogna adattare la secondo le convenienze e le circostanze e gli interessi
E siccome il compagno il complicato mondo
Per la Giunta televisiva non si è ancora capito che forse non si è ancora capito chi vince e chi perde e chi è destinato a sopravvivere e chi a soccombere e allora mettere mano ad una legge poteva essere fosse abbastanza compromettente il legislatore e diciamo come ultima motivazione il fatto che si è capito cammin facendo che non si poteva dividere il mondo del servizio pubblico da quello dell'emittenza privata che forse bisognava cercare incorniciati in un'unica quattro e che quindi le difficoltà aumentavano perché nel frattempo all'esigenza di introdurre una regolamentazione per le private si era affiancata degenza di rivedere la legge di riforma della gara che stava facendo acqua e che del resto era già stata beccata dalla Corte costituzionale pochi mesi dopo la sua approvazione
Io non posso e non voglio ripete che per non annoiare amici che magari hanno già sentito hanno letto sui giornali quella che è la nostra posizione che tra l'altro richiederebbe almeno ieri a Milano ha richiesto da parte mia tre quarti d'ora di illustrazione mi limiterò solo in termini di estrema concretezza
A richiamare alcuni principi di carattere generale
Ribadendo però un impegno che per noi non è nuovo ma è quello di tutti questi ultimi anni
Di una totale disponibilità nostre a sedersi attorno a un tavolo e finalmente ponendo fine accetta differenziazioni a certe distinzioni lui convincendo che alcuni punti di convergenza completa esistono stende finalmente questo benedetto articolo
Noi siamo partiti dal presupposto nell'enunciare una proposta tra trasformate in articolato nei prossimi giorni
Da una riconsiderazione che le due grandi case che visto che esistono in questo Paese la casa pubblica accanto privata si basano su due colonne Poli una due colonne portanti
Diciamo che è un settore privato a una colonna che si chiama imprenditorialità che secondo noi deve avere un'altra colonna affiancata che è quella del diritto positivo che deve valere che poi ritornerò su alcune giuste affermazioni fatte dalla collega al Litta
E l'altra casa quella pubblica si deve basare sulle colonne che i nuovi dite devono chiamarsi imprenditorialità perché anche all'interno di un servizio pubblico l'imprenditorialità è un uomo elemento costitutivo irrinunciabile nel e il controllo politico
Io debbo dire che ho inteso in termini molto
Se permettete i Bot politico forse strumentali una serie di polemiche sono scoppiate negli ultimi giorni perché credo che tutto sommato quando si va
A certificare la non possibilità di interferenze politiche politiche cioè dei soggetti scusate della politica che fino a prova contraria si chiamano partiti politici all'interno del servizio pubblico tutto sommato si introduce una argomentazione molto valida
Per metterli in discussione che hanno io credo che il seguito del pubblico ritrovi l'ho detto alla Corte Costituzionale la sua legittimazione del controllo politico
E siccome il controllo politico lo può fare in Parlamento e nel Parlamento vivono di partiti politici io credo che tutto fosse né discussioni di queste ultime settimane siano discussioni abbastanza strumentali però il controllo ecco questo è il problema vero sul quale dobbiamo soffermarci che cosa si intende per conto perché purtroppo o no riusciamo a stabilire dei confini cioè in cui la politica e dentro i quali la politica si possa muovere ma che non possano mai superare per evitare quei confini mutevoli che ci hanno spiegato The naturale dei peones sudamericani che di notte si spostano in continuazione latifondi perché vengono spostati i confini ecco non spostiamo anche qui colpire la polemica devono essere limitati certi e si chiamano ovviamente a nostro avviso allo due nomi un controllo in entrata e un controllo innocente controllo in entrata sono gli indirizzi che devono essere dati dal Parlamento e il controllo in uscita nei il la verifica il voto se vogliamo chiamarlo così sul prodotto sul risultato
Portando finalmente fuori sia in sede di Commissione parlamentare di vigilanza sia in sede politica generale la gestione al controllo politico
Se noi non ci fermiamo a un certo punto
Ed accettiamo che alcuni livelli sono di competenza del potere politico non ci prendiamo più
Perché è logico i dosaggi compensazioni zebrature lottizzazioni intrecciate compensazioni devono necessariamente passare attraverso un giù per li rami a cascata per cui si arriva I settori più bassi
Questo è quello che è avvenuto questo è quello che purtroppo potrebbe continuare ad accademiche fino a provarci oggi di fronte ad un servizio pubblico che figlio della stratificazione politica di formule di maggioranze di governo ecco perché noi diciamo no all'ipotesi democristiana di commissariamenti non si commissaria alla RAI si commissaria l'unico organismo garantista che è il consiglio d'amministrazione no lasciando inalterate le stratificazioni di quegli anni e allora questo in questo tipo di cali su questo tipo di Gaia anche il nostro progetto che brevemente l'ultima prova non è applicabile ma per quella logica che di fronte ad una ma si chiede l'installazione di un'altra può passare come difensiva o come offensiva ma in ogni caso secondo noi solo una rivoluzione globale della strutturazione del servizio pubblico può consentire a tutti di ripartire da zero
Allora come la vediamo
Telegraficamente noi abbiamo pensato che le esigenze del servizio pubblico siano essenzialmente quattro
Quelle di una snellezza di un'agilità che non è quella dell'attuale pachiderma quella di una imprenditorialità sulla quale facevo riferimento anche prima quella di un'accettazione delle nuove tecnologie e quello del controllo politico e abbiamo ritenuto e tutto questo trovasse piena soddisfazione in un meccanismo che facesse del Livigno totalmente globalmente il responsabile della gestione alla scelta del Consiglio alla scelta delle società collegate tramite una holding alla distribuzione degli stanziamenti dipende globalmente responsabile nessuna bar esclusiva di imprenditorialità collegando ovviamente a questo come dicevo prima in entrata e in uscita un controllo politico che qui si deve fare ecco non voglio dilungarmi su questo aspetto perché ripeto diventerebbe molto
Voglio solo passare velocemente per rispettare i termini alla seconda al secondo capitolo alla seconda faccia cioè quello dell'emittenza privata
Ecco noi riteniamo che l'emittenza privata
Debba avere una sua centralità così come si dice in genere del servizio pubblico che questa centralità necessariamente si chiami imprenditorialità e regole di mercato
Noi ci rifiutiamo di introdurre in un sistema nascente come quello radiotelevisivo i dei meccanismi assistenziali che sono diventati purtroppo la caratteristica della nostra sistema economico e allora che allora se questa è la logica subiamo sui meccanismi che costituiscono degli sbarramenti
Degli sbarramenti per evitare quello che la Corte costituzionale ha ha chiamato forme di oligopolio di concentrazione facciamo una distinzione RAI nazionale dislocate facciamo in modo che Mauro Canali vorrebbe Spini non rispetta fino in fondo via Byron e a questo punto cerchiamo di introdurre esclusivamente delle norme far rispettare delle norme di diritto positivo e quali sono queste norme sono l'ultimo comma dell'articolo ventuno della Costituzione sull'oscenità
Sono fosse il film vietati ai minori a meno che non vengano ubicati in un certo modo nel palinsesto sono il rispetto delle regole della campagna elettorale per cui non si capisce per quale motivo la RAI debba finire il venerdì dire televisioni private possono fargli sapute magari
Anche la domenica
Sia la certificazione di alcuni spazi ben precisi
Che ogni televisione libera di stabilire sulla base di tariffe che deve mettere a disposizione di tutte le liste concorrenti e chi ovviamente una normativa antitrust che abbiamo già avuto modo di illustrare diversa ecco su queste che possono essere considerate delle norme importanti noi crediamo ma perché non ce lo sogniamo perché tra di voi ci siamo parlati diverse volte
Che possa essere una sostanziale convergenza e quindi la fattibilità di un progetto operativo immediato che ci faccia uscire dalle parole e finalmente ci faccia stendere un articolo a conclusione spero di non aver superato dentro questa Fse ma sovente ripeto quella e la nostra totale disponibilità per camminare in commissione ristretta se vogliamo alla Camera poste e telecomunicazioni e internet per l'elaborazione della regolamentazione delle private per accelerare i tempi di un ritocco intanto vigente della centotré per poter finalmente mettere in piedi un consiglio d'amministrazione senza il quale magari vivrà ancora di più allo sbando non avendo nessuna possibilità di programmazione per l'immediato futuro e quindi ad affrontare la competizione s ci mettiamo d'accordo su queste cose io credo che la volontà politica al di là delle enunciazioni domenicale posso acconsentire finalmente di accenti accorciare quei tempi già estenuanti che molti di voi ricorderanno sono stati richiesti per la violazione della legge sulle grazie
Ringrazio molto il collega Batistuta sì anche gli rispettoso dell'orario e do la parola all'onorevole Francesco Servello
Signore e signori
Io penso devo subito dire che quando mi sono seduto a questo tavolo ha trovato il me stesso un certo disagio
Non per i colleghi che sono tutti egregi simpatici ma per la mia posizione politica insieme a quella dalla collega agli enti naturalmente perché non appartengo a quella tale a quel numero telefonico che è stato dato alla televisione l'altra sera dal presidente del Consiglio sei quattro tre uno uno uno che segno
Ai tempi segno d'un metodo anche ad un costume
Però
Devo dire che non mi tiro fuori e che sedendo qui mi si mi son chiesto se siamo tutti imputati io credo di sì
Con livelli diversi di responsabilità ma forse siete imputati anche un po'anche le televisioni private anche gli operatori della stampa perché in tutti questi anni è vero che il potere politico non ha fatto nulla ha lasciato andare avanti le cose fa un po'anche tutti gli operatori un certo senso in questo questo marasma hanno cercato di portare avanti iniziative ma forse non vi è stata una pressione d'opinione si confronti del potere politico perché si provvedesse ora a che punto stiamo io credo che la sua sociali questo convegno
Riguardi soprattutto alcune cose che farà domani la Commissione di vigilanza credo che l'onorevole signore non ce lo svelerà stasera
Ma io credo che non succederà niente di eccezionale di straordinario atteso che il Presidente del Consiglio dei ministri si è riservato di fare un sondaggio tra le forze politiche per vedere quale delle varie soluzioni sia praticabile sia realistica sia attuale ma comunque i livelli di responsabilità su un diverso tra coloro i quali in tutti questi anni hanno retto le maggioranze se e il Partito Comunista comunque era aperto aperto alla collaborazione nell'ambito della radiotelevisione i nomi sono di carattere
E riguardano gli operatori liberi
Sui quali occorre dire una parola se stesso favorevole e di simpatia
Anche per quanto mi ha comunicato poc'anzi
Il presidente Cavallina
Ha avuto ma su
Stazioni
Prevista ma neanche l'ombra
Ci sarebbe la possibilità che nell'ambito delle televisioni private ci dà luogo a incontri tali da portare alla elaborazione di una piattaforma comune quanto riguarda la regolamentazione dell'emittenza privata nel quadro di una legge generale che comprenda naturalmente l'emittenza
In proposito mi pare che sia in questo momento assente l'imputato maggiore
La radiotelevisione di Stato
A meno che non si consideri la sua presenza
Rappresentata dalla
Dal vicepresidente Orsello che qui nella veste mi pare di rappresentante del partito più che dalla radio televisioni
Ma qui si tratta di verificare quali lavorando volontà delle forze politiche di maggioranza
Ce n'è un ci sono parecchi differenziate variegate un ventaglio di opinioni che sono emerse nelle polemiche degli ultimi giorni delle ultime settimane
Bisogna verificare anche qual è la posizione dell'opposizione che non è i denti
Quelle del Partito comunista ha già dato unno qualche lineamenti
Di quelle che sono le proprie
Io per il movimento sociale italiano vorrei indicare in concreto che cosa riteniamo di poter tutti poter affermare quindi cercare anche di far valere partendo dalla attuale assetto della legge centotré che a nostro avviso va radicalmente modificato
Non si può
Accogliere né linea di principio né in linea funzionale una situazione che vede il consiglio di amministrazione della RAI TV società a partecipazione statale tra quali novantanove e cinquantacinque per cento di proprietà azionaria dei liguri e lo zero quarantacinque di proprietà dell'Asia venire per legge composto da sei consiglieri se Cigna Pidal diretta dieci designati dalla commissione di vigilanza coi metodi che abbiamo visto nella recente esperienza e nelle precedenti inevitabili sbocchi di lottizzazione con esclusione delle minoranze in sede parlamentare e di sua fazione nei confronti di un ente proprietario sono allora a nostro avviso si rende necessari procederò alla messa in liquidazione della RAI TV S.p.A.
E alla istituzione al suo posto primo cultura società a partecipazione statale
Con la presenza dello scippo dell'Italgas del Telespazio Lu nonché violenterò Buccico digitato
Per la costruzione e la gestione degli impianti radiotelevisivo
E mi
Ripetitori reti cavo sapendo tale società in quanto concessionario del Monopoli impianti ministero delle Poste e telecomunicazioni dovrà fornire all'ente radiotelevisivo di Stato e alle stazioni private i mezzi per la diffusione dei programmi radiotelevisivo secondo un ente radiotelevisivo di diritto pubblico dipendente per esempio un'ipotesi dal ministero dei beni culturali con il compito di produrre e diffondere i programmi radiotelevisivi su tutto il territorio nazionale secondo gli indirizzi e con le salvaguardie di un servizio pubblico di interesse nazionale
La commissione parlamentare per la radiotelevisione che dovrà sostituire l'attuale commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi
Dovrà provvedere a designare soltanto i componenti del consiglio mille e di amministrazione dell'ente radiotelevisivo di Stato
Secondo criteri il proporzionale rappresentanza delle forze politiche esistenti nel Parlamento e quindi con assoluto rispetto delle minoranze
è ovvio che le nomine dei componenti del consiglio d'amministrazione della società a partecipazione statale
Per la gestione degli impianti dovesse di esclusiva competenza dei soci partecipanti gruppo IVRI e nel rispetto dalla convenzione con il ministero delle Poste e telecomunicazioni senza alcuna possibilità di interferenza
In ogni caso vanno garantiti per legge la commissione parlamentare ne avesse il vigile garante operativo sia per l'ente pubblico che per le emittenti private a la pluralità dell'informazione politica sociale economiche culturali be il più ampio accesso di tutte le componenti culturali alla diffusione radiotelevisiva ci che i programmi abbiano rilevato bene con contenuto culturale ed estetico e non siano contrari alla moralità alla dignità nazionale al rispetto dei valori religiosi vedono persone insomma
Che le missioni pubblicitarie e le modalità della loro trasmissione non siano in contrasto con i principi di cui sopra e non superano la percentuale stabili
Lento e le radio televisivo di Stato potrà produrre per sé e per tenersi programmi radiotelevisivi
E tutte le attrezzature necessarie alle riprese agli allestimenti collegamenti interni però diffusione stipulerà analogamente con quanto da
Che viene così
E necessario lasciare la più ampia libertà di produzione e di organizzazione all'ente radiotelevisivo di Stato evitando di stabilire per legge ripartizioni per testate retti canali eccetera
La tecnostruttura del nuovo ente pubblico dovrà essere posta in grado di rispondere in piena autonomia sia in termini di gradimento e di rapporto Costa Rica va tuttavia tenuto presente e le funzioni di informazione plurima e di elevazione culturale hanno un costo che non deve essere valutato soltanto in termini economici connesso evitato i doppioni e sprechi pur assicurando iniziative adeguate al continua a volte artisti alla società civile e in grado di esprimere tutte le sue componenti
Dovrà essere costituito un comitato nazionale e coperte l'Authority di cui si parla qualche volta sui giornali per la radio e televisione i cui componenti dovreste indicate dalla Commissione parlamentare
La ministeriale poste e telecomunicazioni
Delle partecipazioni statali dei beni culturali e nominati dal Presidente del Consiglio dei ministri con il compito di distribuire le frequenze e canali sorvegliare la gestione degli impianti e che il loro sviluppo sia in relazione ai progressi della tecnica e alle esigenze dalla dimensione effettuare controlli sulla proprietà delle stazioni radiotelevisive private delle ditte raccoglitrici di pubblicità anche al fine di evitare la formazione di gruppi monopolistici
Assicurarsi della idoneità dei gestori delle stazioni private e deferire al Jury d'istituto autodisciplina pubblicitaria le violazioni al Codice di autodisciplina pubblicitaria
Controllare i dati al funzionamento dell'Istituto nazionale di rilevamento dei dati di ascolto tradimento eccetera ed eventualmente promuovere l'accertamento sui dati forniti da ditte private
Effettuare controlli sulle ditte tariffe pubblicitarie sul rispetto delle norme applicabili alla diffusione radiofonica
Ogni Consiglio nazione ragionare dovrà eleggere un Comitato regionale per il servito radiotelevisivo rispettando anche qui il principio della a rappresentanti in maniera che si possano anche in sede regionale curare l'adeguatezza degli impianti in relazione alle esigenze locali sia pubbliche che private curare l'eventuale assegnazione di fondi regionali alle radio e televisioni private locale
Risorse rifarne finanziamento dal servizio di radio e televisioni in Italia deriveranno dalla pubblicità la distanziamento c'è il bilancio dello Stato e delle regioni
Detto azioni radiotelevisive private avranno diffusione locale con limiti a carattere RAI regionale non potrà essere posseduta da parte di persone fisiche e giuridiche più dura stazione emittente con un limitato numero di emittenti locali associato l'eventuale collegamento di programmi di stazioni diverse
O tacco coprire fasce orarie giornaliere di trasmissione da regolamentare
I regolamenti dovranno avvenire sempre tramite la Rete gli apparati dalla società a partecipazione statale per la gestione degli impianti pubblici e non potranno aversi più di due collegamenti giornalieri fa le stesse mite
Ciascuna emittente privata dovrà assicurare che almeno il trenta per cento di trasmissione giornaliera sia di propria produzione
Raccolta di pubblicità da parte delle emittenti private dovrà essere consentita per la diffusione nell'ambito regionale fatta salva una regolamentazione per le trasmissioni in interconnessione il tempo dedicato all'inizio il pubblicitario non dovrà superare un certo tetto che naturalmente professore valutato anche in base a una proposta degli interessati remissioni pubblicitarie non sapranno menomare i contenuti delle trasmissioni nelle quali sono inseriti mi pare si tratti di una proposta organica che naturalmente dovremmo verificare comprende confrontare con le altre forze politiche rimanendo aperto naturalmente alle proposte che vorrà fare l'emittenza privata e sollecitando da parte di tutti gli operatori il massimo di tempestività su questa materia
Io non sono d'accordo con quanti dicono che per varare una legge di questa natura ci vogliano anni o molti mezzi se c'è una volontà politica battono alcuni mesi basta costituire una commissione speciale o all'interno stesso del Parlamento un comitato ristretto bicamerale per esempio della commissione interni o delle Poste o dello stesso ambito per un mandato speciale della stessa Commissione per la vigilanza sulle radio di funzioni perché nel giro di alcuni mesi si addivenga almeno alla struttura fondamentale di una legge
Coloro i quali pensano viceversa che non si possa arrivare a questo se non nel giro di anni vuol dire che non hanno alcuna intenzione di regolamentare un settore che vuole rimanere non si sa per quali nascosti occulti motivi in una situazione veramente la Giunta io sono per l'ordine dell'ordine nella libertà naturalmente ma con il minimo di rispetto
Delle leggi che ciascuno di noi deve darsi contribuire a dare ma ripeto nelle rispetto anche della volontà della maggioranza degli italiani che ormai tiene che anche su questo terreni e il terreno della informazione ci sia veramente una garanzia di sviluppo al massimo livello grazie
Grazie al collega Servello
Anche integraliste
L'orario talmente ora parola alla professor Giampiero consegna
Ora lasciato
Class
Nell'intervento di rottura di qualche si assenta
Colpisce ancora
Io devo cari amici scusare anzitutto verso il presidente Signorelli colleghi tutti voi l'onorevole coi atti impossibile dato a intervenire per conto del mio partito era stato invitato cortesemente
Dal presidente della Fia GT mi ha pregato esprimere qui si sente alcune valutazioni io farò volentieri
Cercando di evitare quelle confusioni di ruolo a cui faceva riferimento poco fa l'onorevole serve
Credo che fare quanto mi riguarda mio atterrò a questa linea
Mi sembra utile cercare di alzare la mira rispetto alle vicende così brucianti di questi giorni nelle quali personalmente mi pare il dovere il buongusto di non volermi personalmente
Ad entrare
Tenuto conto che la commissione parlamentare ha di fronte nodi complessi ai quali si sono riferiti e peraltro gli interventi che mi hanno preceduto personalmente ritenendo Valletta la proposta che il Presidente del Consiglio ha avanzato di raccogliere indicazioni e prospettive la le forze politiche
Sulla base di queste voi consentire di uscire dalla passa nel quale ci troviamo quindi io non desidero entrare nel merito delle diverse proposte
Contingenti
Anche perché mi sono sempre considerato più impegnato in un ruolo di mediazione e di dialogo e contrasta con posizioni oltranzisti che personalmente credo che più agevole per quanto mi riguarda più il ruolo di cucire che quello di rompere anche se e certamente più facile quello di rompere e quello di cucire
Chiaro che ciascuno di noi porta nelle proprie valutazioni anche esperienze personali personalmente credo che avesse ragione l'onorevole Aglietta all'inizio di questa tavola rotonda diciamo
Perché io stesso islamico Battistutti che ha condiviso con me lungo periodo di attività del consiglio di amministrazione prima deve assumere il ruolo attuale di parlamentare ricorda la che molte volte ci siamo preoccupate del fatto
Che è quella situazione di non regolamentazione troppo a lungo prolungata per l'emittenza privata potesse poi sfociare anche in un ruolo di delegittimazione del servizio pubblico mi pare che in qualche misura le difficoltà di questi giorni così come è stato ricordato fanno correre un poco questo rischia credo comunque che anche le vicende di questi giorni e forse soprattutto le vicende di queste settimane di questi giorni testimonia la mia urgenza mio giudizio l'urgenza
Di una soluzione organica
Da trovare insieme per il servizio pubblico per l'emittenza privata io personalmente ritengo che sarebbe sbagliato
Trovare delle soluzioni soltanto per il servizio pubblico che sono certamente urgenti e importanti dopo sette anni che non si è ancora fatto niente per quanto riguarda l'emittenza privata e una regolamentazione da dare in coerenza con le sentenze della Corte costituzionale ma non è un problema di carattere soltanto di giuridico politico è che mi pare che ci sono troppi reciproci condizionamenti
Per il servizio pubblico e per l'emittenza privata perché si possa evitare di trovare una soluzione che possa guardare insieme e dare una soluzione organica al sistema avervi visivo pubblico e privato nel suo complesso e come Battistutti ricordava prima credo che vi siano taluni punti di convergenza in parte dettati dall'esperienza di fatto in parte da una situazione così come si è andata assestando ma credo anche perché in questi anni in cui si è dibattuto a lungo molto spesso il testo
E io definisco una specificarli testi che ci porta da una città all'altra quasi sempre le stesse persone a discutere dello stesso argomento ci ha consentito credo anche di affinare le rispettive posizioni di cercare di trovare qualche posizione comune per quanto ci riguarda noi non abbiamo presentato alcuna proposta di legge
Credo che questo certamente sia un limite anche se questo non significa non avere delle idee al riguardo
Ma credo che tutto sommato sia un limite minore di quello di aver i limiti di ingessa menti su delle posizioni precostituite che poi finiscono in qualche modo per ridurre lo spazio di autonomia delle diverse forze politiche interessati abbiamo assistito come interesse alla presentazione di proposte
Di legge che sono state sono venuti in momenti diversi
Abbiamo visto nel tempo la proposta gli amici repubblicani dei partito comunista e l'annunciata ieri
Del partito liberale
Non abbiamo per la verità ha riscontrato ancora molti punti di convergenza con queste proposte di merito anche se tutte ispirate dalla comune
Tensione dal desiderio di trovare delle soluzioni valide ma siamo certamente disponibile a lavorare con impegno e soprattutto con l'urgenza che questi problemi meritano credo che anche talune ipotesi di lavoro che i compagni socialisti hanno nel tempo predisposto possono trovar possono essere per utile occasione potere confrontare
Delle diverse posizione credo personalmente che sarebbe opportuno dal momento che da un certo lavoro si è avviato all'interno delle Commissioni di merito credo che sarebbe utile che le commissioni di merito fossero sollecitate a trovare magari in un comitato ristretto delle soluzioni possibili
Per avviare in tempi rapidi
Un discorso e possibilmente un confronto non soltanto astratto e teorico intorno appunti che ripeto possono essere utilmente trovati come comune
Convergenza siamo in un grave ritardo rispetto alla sentenza del mille novecentosettantasette la Corte costituzionale un ritardo di credo sia sentito sia dal fronte del servizio pubblico sia dal bar parte dell'emittenza
Prima
Un di fatto una qualche sistemazione vi è stata io credo che se non si deve andare verso una semplice razionalizzazione dell'esistente perché un intervento legislativo sarebbe forse a quel punto inutile certamente bisogna tener conto
Dell'esperienza e bisogna da questo punto di vista definire Grisoni Garattini limiti delle diverse esperienze cielo che quella Carta dei principi di cui si è parlato con l'accordo possibile su alcune scelte di principio credo che non dovrebbe essere difficile anche in tempi brevi
Vi sono dei problemi di autonomia per quanto riguarda di autonomia di programmi per quanto riguarda l'emittenza privata vi sono delle norme antitrust
Vi sono dei problemi relativi ai limiti della proprietà vi sono alcuni riferimenti alla legge sull'editoria
Vi sono alcune garanzie datare l'emittenza locale che credo possano costruire alcuni punti intorno al quale una legge di principio per quanto riguarda l'emittenza privata
Posso essere trova
E per quanto riguarda la legge centotré
Che io ho scoperto improvvisamente non avere più nessun padre
Anche se per molti anni è stata a mio giudizio positivamente gestite io da questo punto di vista dà un giudizio diverso da quello di altri
Personalmente ritengo che quella sia stata una legge valida certamente nella situazione del mille novecentosettantacinque che era una situazione diversa da quella che è poi la Corte costituzionale ha determinato nell'anno successivo
Una legge che non ha impedito ecco no impedisce soluzioni operative aziendale per quanto riguarda la gestione della RAI una legge che certamente deve essere riveduta anche sulla base della nuova situazione nella quale ci siamo venuti a trovare da rivedere però credo come dicevo all'inizio nel quadro di un'impostazione orga
Io credo che quando ci si metterà come e utile e necessaria e urgente
Ci si metterà intorno a un tavolo per rivedere quella legge credo che sarà più facile constatare i meriti di quella legge che non trovarne i difetti e credo che sarà molto difficile trovare delle soluzioni alternative
Che siano più vale più di quelle indicate in quella legge che non a caso fu fatta attraverso un lavoro amico pubblico che ha lavorato con grande impegno e passione io per quanto mi riguarda più modestamente insieme a lui intorno a quella proposta ricorderà che che non ci mettemmo quasi due anni
Riuscire a trovare una soluzione idonea con dei meccanismi certamente non perfetti per anche i fatti di questi giorni testimoniano che certamente lontani dalla perfezione eravamo anche però per otto anni o nove ha consentito al servizio pubblico di Opera
Si parla ora di molte soluzioni diverse
Di ente pubblico per la RAI di azienda a partecipazione statale fuori dal gruppo IRI di accentuare la presenza nelle ieri anche attraverso un maggiore collegamento in tutto il settore si parlano proposta liberale dico un'holding con delle società un po'organizzate tipo soluzione francese che non avevamo preferito nel mille novecentosettantacinque in una situazione diversa che io mi domando se oggi sia più facile o meno in una situazione condizionata
Dalla da una realtà non più monopolistica ma di concorrenza
Ci sono i problemi dei meccanismi di costituzione dell'organo
Di governo io credo che il sistema realizzato con la legge centotré era certamente un sistema forse sofisticato ma certamente non inventato che in ogni caso ha funzionato per alcuni anni e credo che su questo terreno occorre a misurarsi per vedere se possibile trovare delle soluzioni migliori
Certamente servizio pubblico la RAI ha dimostrato in molte occasioni taluni difetti sono state evidenziate anche nel corso di questa discussione io credo personalmente che i difetti non siano né nel consiglio di amministrazione
Nella Commissione parlamentare né nelle responsabilità della commissione parlamentare né dei poteri del consiglio d'amministrazione nemmeno in quella che si vuole fare passare per essere la pletoricità
Del consiglio d'amministrazione alla quale forse in qualche modo positivamente ha risposto l'esistenza di una commissione istruttoria che ha facilitato i compiti di gestione
Se il consiglio d'amministrazione personalmente ritengo che sia stato nel mille novecentosettantacinque un passo avanti molto importante quello che ha sganciato la RAI dal controllo dell'esecutivo e l'ha avviato così come merita di essere un tema di rilevanza costituzionale come è stato detto nei confronti del Parlamento e io credo che occorra molta vigilanza
E vota conseguenza quando si può rischiare di modificare questo tipo di rapporto questo tipo di meccanismo
Personalmente non credo che sia giusto e utile
Demonizzare i partiti credo che occorra accanto a un criterio di valutazione delle responsabilità delle forze politiche nella gestione dei servizi pubblici occorre certamente privilegiare accanto a questa anche i criteri della professionalità della managerialità così come credo che occorra distinguere molto bene quello che la lottizzazione da quello che è il pluralismo ecco su questa fase credo allora tenendo conto sia delle esperienze più lunga sia delle esperienze più premi di ciò che è avvenuto in questi otto anni di ciò che è avvenuto in queste otto settimane occorre lavorare insieme per trovare delle soluzioni positive
Io credo che quando ci si metterà intorno a un tavolo da parte delle forze politiche sarà sempre tardi credo che sia urgente che questo avvenga per trovare non delle soluzioni improvvisate ma delle soluzioni meditate
Un rapporto giusto nel settore radiotelevisivo tra quello che deve essere il servizio pubblico garantendo adesso il ruolo di centralità in un modo non soltanto rituale ma effettiva e garantendo all'emittenza privata quella certezza del diritto che credo debba essere richiamata e che è necessaria sia per il servizio pubblico sia per l'emittenza privata
Io credo che la situazione attuale no avvantaggia né gli uni né gli altri in una situazione di concorrenza esasperata con tutte le conseguenze anche sul piano dei costi dal momento che è abbastanza abbia qualità parlare dei costi in una situazione tra l'altro della situazione economica del Paese che quella che credo quindi che occorra questa certezza del diritto credo che occorra muoversi senza avvantaggiare le private al di là delle GT ma senza svuotare il servizio pubblico dalle proprie responsabilità credo che delle soluzioni valide senza atto improvvisazione ma con meditazione ma trovando anche la volontà di uscire dalla situazione attuale ci possono trovare credo che occorre personalmente ritengo uscire dal tatticismo e imboccare finalmente la strada maestra di soluzioni positive grazie
Ringrazio l'amico professor Rossello do la parola all'onorevole Tempestini
Io credo che la prima considerazione che si possa fare avendo qui ospiti di un convegno della Federazione delle emittenti private sia quella relativa al fatto
Come peraltro si è da da più parti previsto nel corso degli ultimi mesi
Possiamo anche dire degli ultimi anni
Una legge di regolamentazione dell'emittenza privata che non ha
Risolto alle spalle il nodo di un intesa e di una riforma della centotré
E di difficile previsioni
I motivi sono intuibili riguardano l'intreccio molto complesso che viene
In questo campo in questa materia
Io credo che la questa tavola rotonda che appresso in attenzione anzitutto l'aspetto relativo all'emittenza pubblica in qualche modo è quindi non estranea al dibattito
Che è che questa Assemblea
Proprio in questo senso
Debbo dire da questo punto di vista che
Se c'è motivo di scandalo se c'è stato un motivo di scandalo nel corso di questi di queste settimane attorno alla RAI
Credo che il vero motivo di scandalo si essenzialmente quello della incapacità delle forze politiche di essere riuscite
Ad affrontare un nodo largamente prevedibile qual era quello
Che una riforma di questa parte condizionante
Del sistema misto e della sua riforma legislativa
Si tratta di un nodo allo stato non sciolto
Rispetto al quale con grande franchezza chiedo tutti quanti dobbiamo dire che abbiamo misurato nel corso di queste settimane più distanze
Che motivi di convergenza
Cade quindi di proposito la richiesta che è stata nostra che ho ascoltato questa si deve essere credo ormai di tutte le forze politiche di pervenire in una sede finalmente istituzionale
Al di fuori dei confronti
Insetti occasionali in una sede istituzionale pervenire alla definizione di una confronto
Più chiaro nel merito delle questioni
E quindi credo che si possa dire qui che Pierre mi pare una larga convergenza di cui dobbiamo prendere atto per l'avvio in una sede come quella del comitato ristretto dalla Commissione Interni
Poste
Più lavoro finalmente operativo forse anche di lunga lena sulla legge centotré di riforma
E sulla emettere sui vari legge
Per l'emittenza privata
Ma io credo che noi dobbiamo
Prendere lo spunto da questa occasione che ci viene per puntualizzare alcune questioni di merito alle prospettive della legge
E a questo dibattito che al di là di quella che dovrà essere una fase transitoria
Che la commissione parlamentare e lo stesso governo dovranno
Molto rapidamente affrontare e risolvere
Vi è una congerie di proposte in questo campo a tutti voi molto note
Si vada una proposta formulata dalla Democrazia cristiana
Di una sorta di commissario una soluzione che non ci convince perché la consideriamo in qualche modo
Come dire una sorta di complicazione nella complicazione
Dal punto di vista della procedura per le questioni che mette in gioco una proposta di pura e semplice proroga
Nell'attesa di una definizione legislativa una proposta possibile anche di nomina termine del consiglio di amministrazione un termine ponderato valutato con attenzione
Che dia nel contempo certezza all'azienda
E consenta nel contempo di avviare di portare in porto
Il dibattito di carattere legislativo
Fase transitoria ripeto sulla quale vi sono opinioni diverse
Rispetto alle quali credo si debba comunque fare una considerazione quella che allo stato dei fatti da gran parte di esse hanno più le hanno più valore difetto di annuncio
Che di proposte in sé chiarificatori e definitorio della situazione ma tant'è la vicenda della RAI nel corso di questi mesi è stata tutta una vicenda dice
Annuncio prefetto di annuncio e poco di più
Non è certo mia intenzione qui riprendere la vecchia frase del dire ve l'avevamo detto
Prendiamo atto che un lungo periodo di tempo c'è comunque terzo
Tempo per sarebbe stato possibile utilizzare proficuamente per pervenire forse oggi la definizione di un assetto legislativo per almeno quello che riguarda la centotré credo che oggi l'imperativo comunque fondamentale su cui ci dobbiamo concentrare al di là degli éscamotage possibili
E itineranti sul modo di affrontare questa frase transitoria
Sia quello di affrontare effettivamente la fase di definizione legislativa
La fase di definizione legislativa incontra io credo alcuni punti molto chiari di consenso e di possibile dissenso ma la definizione di essi e agevole
Va beh parte nostra pensiamo ad una
Impostazione la più semplificatrice possibile di un problema che le forze politiche hanno probabilmente in modo inutile ulteriormente complicato
Ma pensiamo sostanzialmente ad una di muoverci in questo confronto nella convinzione che vi sia la possibilità di dare per acquisito almeno alcuni punti il primo
La riconferma di un ruolo di garanzia
E solo adesso
Per quello che riguarda la Commissione parlamentare di vigilanza oggi oberata e complicata da una serie infinita invece di attribuzioni di vario tipo alcune delle quali possono essere configurate come vere e proprie
Funzioni di governo
La seconda
La nomina
Noi pensiamo
Di derivazione parlamentare che un consiglio di amministrazione avente caratteristiche essenzialmente funzioni essenzialmente di Indirizzo
Ed una gestione rinnovata nelle sue strutture interni ma da affidare in questa ridefinizione
Strutturale alla
Alle capacità dell'azienda medesima al suo dibattito
E alla definizione di un progetto manageriale adeguato alla situazione una forte autonomia gestionale
Della struttura aziendale sul piano della quotidianità dell'operatività politica della puristi dell'operatività
Industriale manageriale
Naturalmente ci sono una serie di nodi che si incontrano lungo questo cammino anche su questo credo parte nostra cercheremo di fare chiarezza il primo riguarda il ruolo dell'IRI
Al di là delle tante dichiarazioni di carattere giornalistico di cui ci siamo il PT le orecchie gli occhi nel corso di queste settimane se c'è un inadempiente rispetto alla gestione RAI questo all'Istituto per la ricostruzione industriale
Il quale nel corso di tutti questi anni non ha prestato il benché minimo aiuto e sostegno
E non attestata un'opera di controllo e di verifica alla nei confronti dell'operato dell'azienda pubblica
La storia delle capitalizzazioni dell'azienda RAI è nota divisi non ha mai non è mai intervenuto
Non ha mai fornito nessun sostegno di beni
Di nessuna specie
E credo che dobbiamo anche di rammentare a noi stessi la vicenda di questi ultimi due anni
Delle dei tentativi tutti abortiti di stabilire un collegamento efficace funzionale sul terreno
Delle necessarie omogeneità e dentice salari trattini di cammino da percorrere insieme sul piano della telematica dei nuovi servizi
Nel quadro di una politica industriale ordinata
Tra alcuni comparti
A ciò preposti dell'istituto ben vivi e la RAI la storia dicevo di una serie di tentativi abortiti ineguali dai e dai quali spicca comunque come considerazione centrare il fatto che non si è mai riusciti a programmare presi azienda RAI un benché minimo rapporto operativo sul piano di una politica industriale nel campo delle telecomunicazioni e della telematica adeguata alle esigenze del Paese e che avrebbe comunque consentito dispari svolge né alla RAI un ruolo
Che avrebbe certamente anche ridotto la il potenziale impatto e di conflittualità con l'emittenza privata
Ed anche in questo ritorna la esigenza di rammentare
La mia introduzione a questo ragionamento cioè quella che la legge sull'emittenza privata in qualche modo condizionata dal dibattito sulla cento tre proprio perché credo ecco questo è un esempio assai significativo a mio avviso c'è un campo di azione dell'azienda pubblica della RAI
In campo mai esplorato ormai
Mai sulla quale mai si è fatto nulla di concreto la RAI ha proceduto per approssimazioni molto generiche ha fatto soltanto alcuni tentativi di cui l'ultimo come voi sapete questa esperienza del televideo e costituisce certamente un'esperienza significativo Maldini
Di gran lunga al di sotto delle possibilità quelle possibilità che ci facevano intravedere una possibile esito della vicenda
E del rapporto all'interno del sistema misto tra emittenza pubblica emittenza privata con una forte caratterizzazione sui nuovi servizi
Nella telematica in un con un ruolo fortemente impegnato nel campo del software e delle telecomunicazioni della Rai depotenziando quindi tutte le possibili conflittualità
Con l'emittenza con l'emittenza privata ebbene dicevo ruote liriche non c'è stato nel corso di questi anni e su quale c'è da chiedersi se esso ci potrà effettivamente essere
Se cioè insomma sia possibile pensare in Italia ancora ad un sistema industriale pubblico nel quale si governa con altrettanta efficacia e con nel la necessario con il necessario approfondimento la siderurgia
I Faccini navali l'aeronautica le telecomunicazioni dell'informazione televisiva
Credo che da questo punto di vista e dibattito per la riforma della centotré sarà arduo approfondirlo su questo punto credo che queste questioni debbano pensare nella discussione
Una legge che non
Una legge che non affrontasse caro pubblico la
Questa complessità della materia consentisse di avviare una ragionamento su un polo della delle comuni delle comunicazioni
Consentì cessione di affrontare una di spazi nei quali effettivamente l'azienda RAI può trovare quelle sinergie necessarie per dare al Paese un sistema pubblico adeguato
Alla concorrenza internazionale e alle attrezzature che si stanno dando gli altri Paesi industriali credo che sarebbe perderla questa occasione sarebbe un grande grande guaio
Credo che intorno a queste questioni se si vuole uscire dalla discussione
Che a noi pare abbastanza incredibile su una sorta di ruolo taumaturgico per questo IRI dovrebbe assolvere nel campo della comunicazione televisiva quasi che ci fossimo dimenticati che direi costituisce se mai come ci ricordava qualche giorno or sono il professor Paolo Barile non sospetto certa di simpatia particolari
La parte politica che vista
Vista intrattenendo bene finì lì
Io riprendo quelle osservazioni del professor Barile idriche si configura comunque in tutto l'impianto e della centotré e più in generale
Come dato di sostanza della sua presenza come
Braccio operativo dell'esecutivo come strumento dell'esecutivo
Rispetto alla quale cosa è stata operata da una ben orchestrata campagna di stampa sostanzialmente una grande e interessante mistificazione di dati che però poi all'atto pratico adesso ritornando diciamo il dibattito sui binari della normalità non potranno non riemergere cioè quelli di una presenza deliri che si fu configurasse mai come in contraddizione rispetto all'ispirazione pluralista
Ripeto per la terza volta come diceva il professor Barile un pluralismo che si manifesta nel nostro Paese
Attraverso il sistema dei partiti
Non abbiamo ancora capito quale sistema diverso
Coloro i quali contestano questo ragionamento di fondo non certo le sue degenerazioni
Ma il fatto è che oggi si contesta questo sistema non le sue possibili degenerazioni
Dicevo
Tornare torneremo su una riflessione in termini pacati torneremo sul fatto che l'idea comunque espressione dell'esecutivo e quindi in qualche modo certamente non è il canale
Migliore più idoneo
Per far compiere
Sul terreno
Specifico
Del pluralismo dal mezzo televisivo quel salto in avanti quel passo in avanti che da troppo da molte parti è stato invocato è stato richiesto tutt'altro dicevo l'aspetto che riguarda il problema di politica industriale lì davvero c'è un problema
Di riempire un vuoto grosso lì c'è un tema importante da affrontare ma lo dobbiamo affrontare in un altro quadro nel quadro di una politica industriale
Nel campo delle telecomunicazioni un quadro che non c'è un quadro su cui dobbiamo dire procediamo anche oggi molto a rilento
Con esiti molto negativi
E vengo
Alla conclusione di questo mio ragionamento
La nostra sollecitazione dei mesi precedenti perché si pervenisse prima ancora della nomina del nuovo consiglio di amministrazione alla riedizione della centotré era finalizzata sbloccate anche il campo dell'emittenza
Televisiva prima partivamo proprio dalla considerazione sul quale mi sono soffermato più volte non va in modo di affrontare con completezza questa materia se non ci si toglie questo primo è prioritario
Questo prima prioritario tema dal confronto politico
Anche da questo punto di vista credo
Che abbiamo possibilità i tempi non lunghissimi di predisporre un progetto quasi impraticabile per l'emittenza privata
Nel corso di questi ultimi mesi su tutta una serie di questioni
Che apparivano in una prima fase
Troppo aleatorie troppo necessitanti di una verifica sul campo su tutta una serie di questioni credo che si sia ormai
Nelle condizioni di poter dire che disponiamo
Di
Una prova sul campo di esperienze che ci consentono di affidare al legislatore la possibilità di una di ipotesi non astratte
Mi riferisco naturalmente ad un
Complesso di questioni
Se noi dovessimo misurarci oggi rispetto ai ragionamenti che si facevano a proposito dei cento fiori dei millefiori di una certo modo di concepire i bacini
De con misuriamo quelle ipotesi quelle prospettive quelle quei ragionamenti al dai dati di oggi beh io credo che da una parte c'è dobbiamo parlare come è giusto che sia di vuoto legislativo di ritardo del legislatore ma dall'altra parte credo che dobbiamo anche parlare di tempi
Comunque sia necessari perché maturasse comunque una prima fase di chiarimento sul campo dell'emittenza dell'emittenza privata
Oggi questa fase diciamo di profonda sperimentazione
Si è per molti versi in qualche modo stabilizzata
Ed oggi siamo i primi a dire che questo terreno di confronto per una riforma legislativa per una legge sull'emittenza privata
Non è più procrastinabile
Disponiamo di molti dati
Disponiamo di un dato che non costituisce più motivo di scandalo
Quello della possibilità di superare quello che è stato per molto tempo un tema divarica ante di forte elemento di forte divisione quale l'interconnessione su quale credo ormai che da parte della grande maggioranza delle forze politiche
Si è determinato un apertura positiva per intravedere una soluzione possibile
Di questo che era uno dei nodi più difficili da affrontare
Non ci troviamo aggio oggi di fronte ad una serie di catene
Di network
Anche questo che appariva fino a pochi anni or sono un elemento di grande difficoltà per produrre retrocedere avanti oggi costituisce uno elemento sul quale è possibile operare concretamente un'intesa
Sì è di gran lunga anche come dire chiarito un altro tema molto delicato che riguardava la legge sull'emittenza privata e quello complessivo dell'età regolamentazione anti Tres
Credo che
Almeno per parte nostra ci andiamo rientrando su un terreno quello di una
Forte privilegio del campo amministrativo
In termini di regolamentazione anti Tres nella convenzione
Che ci deriva anche dalla
Dalla vita dall'esperienza della legge sulla
Stampa
Che sarebbe difficile percorrendo una strada troppo approfondita e troppo fitta di di noti di ostacoli di punti di riferimento in un campo che come tutti voi ben sapete è uno dei più difficili ad essere soggetto ad una stretta regolamentazione di carattere legislativo
E di qui l'esigenza di lavorare essenzialmente rispetto al discorso che riguarda l'Authority un organismo in grado di svolgere sul piano amministrativo
Quello che sul terreno legislativo sarebbe difficile e costituirebbe certamente una un processo che va esattamente al contrario di quella che la tendenza e cioè la tendenza ad una forte anche se equilibrata deregulation
Temi quindi sui quali credo le forze politiche possono operare
Un con una certa efficacia e contenti non lunghi in questo caso rimane la questione che ho posto all'inizio della necessità di far presto per la legge centotrentuno perché far presto per la legge centotré significa ristabilire un punto di equilibrio nel sistema e quindi consentire più rapidamente
La regolamentazione complessiva dello stesso grazie
Ringrazio il collega Tempestini e do la parola alla a Veltroni
Ma c'è un fatto politico che credo sbaglieremmo a sottovalutare
Che è la volontà che è stato dichiarato in questi giorni che qui
In questa discussione è stata ribadita
Di voler superare la situazione di assenza di disegni legislativi di iniziative parlamentari
Di voler passare ad una fase nuova la fase in cui tra le parole e i fatti la distanza si accorcia essere accorciati
Credo che questo sia un fatto politico nuovo che naturalmente per chi concepisce la politica non come pura tecnica di riproduzione del potere ma come costante tensioni al cambiamento non possano essere sottovalutato
Anche se questo patto politico devo dire che lo abbiamo incontrato tutti quanti insieme sul nostro cammino nel corso di questi anni più volte
Credo che tutti insieme voi che operate all'interno del settore e anche qualche forza politica abbia trascorso quelli che Umberto Eco chiamerebbe sette anni di desiderio desiderio di una legge di un di più leggi desiderio o comunque di un quadro legislativo garantito entro il quale il sistema potesse svilupparsi
Io sono però dell'idea che nonostante dichiarazioni di questi impegni si debba cogliere questi impegni come un dato di fatto che la situazione
Questi debba lavorare operare anche condurre una battaglia politica e culturale perché da questi impegni si passi alle cose realizzate dalle cose fa
Devo dire da questo punto di vista che non nascondo dato che molti che mi hanno preceduto hanno fatto riferimento alle questioni della RAI non nascondo una certa preoccupazione anche un certo pessimismo di frontale considera del servizio pubblico
Si era detto prendiamo cinque mesi per fare una legge di questi due mesi mi è passato un quarto e cioè quindici giorni alcune forze politiche e noi tra queste hanno presentato delle proposte
Altre non lo hanno fatto ci auguriamo che lo facciano i tempi San più rapidi possibili la situazione però ancora non si è sbloccata
E credo che invece si debba nell'interesse del sistema è nell'interesse del servizio pubblico rapidamente sollecitamente sbloccata
Affinché la RAI possa avere nei tempi più rapidi possibili un governo perché questo governo risponda alla novità che la vicenda che abbiamo dietro le spalle richiede con grande urgenza e con grande decisione
Io credo però che e questo non vorrei dire con molta chiarezza che dobbiamo fare chiarezza su un equivoco possibile
L'equivoco S che si intenda cioè che le forze politiche vogliono dalla discussione di queste settimane e dagli impegni che hanno assunto di fronte all'opinione pubblica farne discendere una accelerazione dei tempi solamente per ciò che riguarda la Rai io non credo che la partita che abbiamo di fronte a nuovi sia risolvibile solamente attraverso un disegno di legge di due o tre punti cantando
Che riguardi magari il problema spinoso di queste settimane cioè il meccanismo di formazione con somministrazione io sono convinto che la buona volontà dichiarata
Debba essere utilizzata come pensiero lungo diciamo così
E cioè la si debba cogliere come l'occasione storica attraverso la quale le forze politiche si possono sedere ad un tavolino quello naturale nel comitato ristretto al quale molti hanno fatto riferimento
Macché
L'obiettivo debba essere non solo quello di sistemare la questione RAI
Ma debba essere quello di disegnare l'organizzazione del sistema
Di avere in testa i suoi equilibri lascia il suo possibile sviluppo e che all'interno di questo disegno generale si collochi il ragionamento che noi facciamo sulla riforma del servizio pubblico
A questo obiettivo deve essere traguardato il lavoro delle forze politiche questo non esclude io lo vorrei dire con estrema chiarezza e decisione questo non esclude ma anzi secondo noi comporta il fatto che in un lasso brevissimo di tempo
Si possa se c'è la volontà politica estrarre da questo lavoro che deve avere quell'obiettivo quel trauma quel traguardo
Un dispositivo di legge di due-tre articoli questo sì da fare subito ma se l'obiettivo è quello che riguardi appunto la questione della nomina del consiglio amministrazione dei compiti e consigli amministrazione e della direzione generale dell'azienda con allegati i compiti della commissione parlamentare
Se c'è questa volontà si può ritenere questo passaggio come un primo passaggio ma che non esaurisce tutti i compiti di di forme di legislazione che le forze politiche devono avere di fronte a loro
Voi conoscete credo ormai i giornali ne hanno parlato abbastanza
La i contenuti la nostra proposta di legge una proposta di legge che non ho alcun esitazioni timore a dirlo contiene anche delle novità rispetto alla tradizionale posizione elaborazione dei Comunisti italiani in questo campo
Essa mi pare corrisponda all'esigenza di disegnare le tavole del governo di uno sviluppo equilibrato di questo sistema
L'idea di una serie di normative anti presta il non cancellare la dimensione locale sancita dalla sentenza la Corte costituzionale
La il tentativo di definire le regole attraverso le quali il sistema può concentrare le sue risorse più nel campo della produzione
Che nel campo degli acquisti
L'apertura nei confronti di un'interconnessione che sia però regolamentata il governante che vada inserita inquadrata all'interno non solo di regole generali che risiedano alla programmazione delle singole emittenti e noi come singole emittenti discutiamo perché il nostro progetto non prevede aggregazioni
Diverse da quella della costituzione di emittenti cambierete abbiano ambiti regge
Regionali ma che la stessa interconnessione possa e debba essere concepita all'interno di un quadro definito di un sistema dentro il quale la stessa presenza pubblica si configuri in termini diversi dal passato
Io credo che di una legge in questo campo di una legge che dia certezza
Agli operatori del settore e che serva ad evitare ciò che è accaduto nel corso di questi anni per cui la battaglia la se condotta in maniera a Sperry ma sul campo con morti e feriti che si sono contati
Da una parte e dall'altra ci sia bisogno di intervenire appunto in tempi brevi e io non condivido lo dico con sincerità
Quelle posizioni che in qualche modo a scrivono a una sorta di dubbi
Ai balletti eccezione che hanno assemblato
Dominare il campo delle comunicazioni di massa e realtà hanno fatto riscontro la crisi della RAI l'ecatombe progressiva delle mine anti con le quali il fenomeno dell'utenza privata era nata l'ascesa ma anche le difficoltà dei network una situazione cioè di generalizzata incertezza
Dentro la quale gli operatori del settore si sono in sostanza come dire abituati un po'a convivere con il terremoto con tutto quello che di frenesia e anche di paura accende la sensazione di essere costantemente all'ultima spiaccia
è il sentimento nuovo questo di un universo quello televisivo che è segnato da una complessità e novità che ha messo io credo che sia confessione di onestà da parte delle forze politiche dichiararlo ha messo alla porta
E ha sbattuto diciamo con molta evidenza mettendo in mostra le vecchie se delle forze politiche perché noi abbiamo vissuto nel corso di questi anni due atteggiamenti le forze politiche
Un ambedue né ambedue arretrati atteggiamento vecchio infatti la posizione di chi ritiene che i mezzi di comunicazione di massa siano esclusivamente strumenti di propaganda
Strumenti attraverso i quali si può o si debba manipolare coscienza
Anche se poi si dimostra che questo è il più difficile da fare in un Paese nel quale proprio grazie mezzi di comunicazione di massa si è levata la soglia dalla coscienza critica dei cittadini vecchia è anche la posizione della deregulation
Della rinuncia all'ambizione di guidare il nuovo di dare risposte decidere e scegliere e il dramma del caso italiano
è stato il fatto che queste due tendenze anno cui si spirito queste due posizioni determinando la situazione conosciamo
Otto anni senza una legge per le private otto anni senza una riforma dalla RAI che fosse adeguata collocare nella nuova dimensione la presenza del servizio pubblico senza un piano per la telematica e io ribadisco qui la proposta che non abbiamo fatto
Nella Commissione nella conferenza stampa di presentazione la proposta di legge
Perché non fare in Italia quello che si è fatto in Svizzera per esempio o quello che hanno fatto per altro verso per la telematica in Francia non è imminente e cioè dare affidare e lo può fare questo il Governo
Affidare l'incarico di una grande inchiesta di ricognizione sull'universo dei media italiano non solo per ciò che riguarda televisione e pubblicità ma per tutti i comparti all'universo di miglia collegati
E che questa analisi questo studio questa ricerca questo rapporto da presentare sulla situazione del sistema informativo italiano può possa e debba essere lo strumento fondamentale dell'intervento legislativo dell'intervento politico della operazione di orientamento dalla politica delle risorse che in questo campo deve essere fatto
Torna diciamo tutto intero il tema del Governo dello sviluppo cioè all'idea di qualcosa di più e di diverso dalle politiche Malthus sei anni di riduzione che vengono affermate il il modo in cui le forze politiche guardano a questo settore non può essere l'idea di chiudere le stalle quanto invece una ricca capacità progettuale l'espansione del sistema televisivo non può non deve essere considerato un fastidio
Ma l'obiettivo deve essere quello di renderlo armonico in un sistema misto con una forte presenza pubblica con una RAI che sia al centro non solo il sistema televisivo ma della intera industria culturale
Io sono convinto che qui nel nostro settore ci gioca una delle partite fondamentali della modernizzazione italiana si gioca cioè cui una parte consistente della sfida che i Paesi tecnologicamente più avanzati hanno lanciato all'Italia
Ed è per questo che il dispositivo di legge delle forze politiche dovranno determinare dovrà avere al centro due parole chiave
L'autonomia e la produzione esattamente ciò che oggi non è di casa nel nostro sistema che è un sistema iper controllato e colonizzato
Io vorrei richiamare per un attimo brevemente i tre paradossi di questo sistema
Il primo paradosso che nel corso di questi anni di questi sette anni Desideria appunto che ci hanno unito nell'attesa di una legge possibile a realizzabile sono aumentate a dismisura le ore e i canali di trasmissione
Ma si è fortemente ridotta la produzione italiana
Secondo paradosso sono aumentate a dismisura ore i canali prismi di trasmissione ma si è pericolosamente omologato il linguaggio televisivo sia omologata l'Offerta fino a rendere indistinguibile l'offerta pubblica e l'offerta privata
Terzo paradosso in questo aumento a dismisura l'offerta televisiva si è ridotto fortemente allo specifico linguaggio televisivo la televisione assomiglia sempre di più a qualcosa che sta a metà tra il cinema e la televisione
E e la televisione e il cinema astensione portato è stato portato nel corso di questi anni ed una perdita di identità di una crisi profonda
La televisione italiana presenta così solo frammenti di televisione
Che il telecomando riunisce in un unico palinsesto è una televisione ridotta e solo chi invece ha fiducia nel mezzo io credo che tra le forze politiche la prima battaglia da fare si acquista che è una battaglia di ordine politico culturale combattere
L'idea io lo dico perché lo ha citato nel suo intervento che io condivido il presidente Signorello ha citato il testo di Jair rimandano il gli argomenti per eliminare la televisione e una parte del sistema ritiro italiano ha nei confronti del sistema televisivo e diciamo più in generale nei confronti di tutto ciò che si muove di tutto ciò che di moderno la società esprime di tutte le innovazioni che travolgono i vecchi schemi
Un atteggiamento di chiusura di arretratezze a una certa miopia una certa difficoltà a rimettere in discussione se stesso di fronte alla replica nuove che la storia e l'evoluzione tecnologica porta di fronte a sé e allora se noi siamo in grado come dobbiamo essere in gran do di rimuovere questi ostacoli di rimettere in movimento invece l'energia creativa la progettualità la politica intesa come tensione al cambiamento di fronte a questa trasformazione io credo che noi potremmo in questo mille novecentottantaquattro cruciale
In questo anno
Vaticinato come l'anno del grande fratello del controllo autoritario fare invece l'operazione diversa convertire il sistema italiano nella direzione di una collocazione del sistema televisivo italiano dentro un processo di espansione della democrazia e l'espansione della democrazia prevede non un sistema televisivo più povero più controllato
Ma un sistema televisivo più ricco e che quindi abbia dentro di sé la possibilità di espressione del massimo di pluralismo politico-culturale
E quindi del massimo di figure imprenditoriali che dentro questo sistema possano e debbano operare ma questo si può realizzare solo all'interno di un quadro di legislazione determinato ecco io credo che se queste all'ispirazione che ci muove se questa disperazione che muove le forze politiche se il disegno di organizzazione del dell'emittenza privata deve rispondere a quei criteri
Emittenza locale che abbia la possibilità di Inter connettersi che venga vincolata quote di produzione che abbia le forme di garanzia necessarie
Il rapporto con il servizio pubblico cioè un sistema che abbia dentro di sé una filosofia espansive non la filosofia riduttiva
Dentro questo ragionamento torna anche la discussione sul servizio pubblico sulla RAI
Io lo dico con molta sincerità io sento spirare attorno alla RAI una pericolosa aria di conservazione
E cioè una certa tendenza a pensare che tutto debba cambiare per rimanere esattamente tutto come contro questa tendenza noi ci battiamo e ci batteremo e e credo che troveremmo in questa battaglia solidarietà e conforto anche in altre forze politiche soprattutto negli operatori dell'azienda
Lo dico questo anche riferimento a discussione che c'è stata recentemente e concludo rapidamente
Lo stato dell'azienda è uno stato di difficoltà anche se non sono portato a pensare che la RAI sia nella situazione di bancarotta che viene descritta d'amore
è una situazione di difficoltà determinata essenzialmente in questo va detto da un sistema non regolamentato
Da una follia crestata dentro la storia di questi otto anni di questo nostro Paese dentro questo sistema non regolamentato la RAI non ha trovato la forza e la capacità di definire le scelte strategiche adeguate a un sistema di concorrenza e non l'ha fatto anche perché ha pesantemente
Vissuto una stagione di condizionamento pesante da parte delle forze politiche
E in particolare le forze politiche di maggioranza e la stagione che prende le mosse dal settembre dell'ottantuno
Allora di fronte a questo
Del mille novecentottanta di fronte a questo c'è o no la possibilità di operare quello sganciamento dal controllo dalla RAI del quale si è parlato in più occasioni
Io non sono convinto lo dico con sincerità che la soluzione di fronte alla situazione che si è determinata sia quella del commissariamento la ritengo una soluzione sbagliata e devo dire che mi meraviglia il fatto che una proposta di tale importanza venga fatta senza preoccuparsi di curare gli appigli politici giuridici istituzionali della proposta stessi e mi meraviglia che venga fatta da un partito il quale ha
La presidenza
Avuto dalla direzione generale della RAI ha avuto molti direttori di rete e di testata avuto al ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni nel corso di questi anni e che quindi diciamo forse in meno di altri nelle condizioni di farlo ma faccio riferimento qui non solo alla proposta il commissariamento ma anche allo sforzo che dobbiamo fare
Per cercare mentre definiamo le tavole generali di sviluppo del sistema di non far pagare i prezzi e i ritardi di questo lavoro di ricerca all'azienda stessa credo che si possa e si debba lavorare nella direzione di uno sforzo per dare alla zia da un governo in tempi in tempi rapidi e in tempi funzionali evitare che la crisi dell'azienda diventi davvero una crisi pericolosa
Faccio riferimento qui alle cose che sono state dette da molti che sono intervenuti da Tempestini anche le cose sono state scritte da Bubbico ad altre insomma mi pare che se si lavora nella direzione di un disegno impegnativo di organizzazione del sistema qualche risultato si può raggiungere certo questo presuppone di avere in testa un'altra RAI
Una Rai nella quale lo sganciamento dal controllo dei partiti sia non una cosa dichiarata ma una cosa praticata
Io penso qui alle nomine penso alle assunzioni ai concorsi penso al superamento dalla concorrenzialità assurda che esiste oggi tra le reti pezzo cioè ad una RAI che sia un'azienda dinamica produttiva unitaria impegni nata nel campo delle nuove tecnologie per la quale la natura di servizio pubblico sia Codice di comportamento natura stessa e io vorrei che fosse chiaro se la RAI dovesse scegliere progressivamente una strada di appartenenza all'esecutivo
O se qualche forza politica ritenesse che si possa uscire da questa fase riproducendo il passato e cioè riportando la RAI nel controllo del governo dall'esecutivo incontrerebbe una posizione netta e forte
E incontrerebbe una posizione che porrebbe in discussione la stessa natura del servizio pubblico e quindi il patto che la lega agli utenti e ai cittadini di questo Paese ecco io credo che sia stato giusto sottolineare i rischi e anche la responsabilità delle forze può che però perché è questione di responsabilità in di modernità se si saprà sostituirà la vecchia filosofia del potere del controllo una nuova politica del Governo dello sviluppo e dell'autonomia io credo che noi renderemo un servizio al sistema televisivo un servizio al rapporto tra queste partite da questo Paese e i partiti tra questo Paese la speranza del cambiamento
Ringrazio l'amico Veltroni do la parola all'onorevole Mauro Bubbico
No e qui c'è un pensioni
Una rotella sotto con soldi brevissimo no io posso anche non parlare perché
Le cose le abbiamo dette abbastanza credo
In questi giorni anche negli ultimi mesi per quello che ci riguarda da un anno circa io prima di andare alle cose concrete cioè del dell'oggi e del domani
E vorrei spendere mezza parola soltanto
Questo dibattito si svolge alla vigilia
Di una seduta importante della commissione di vigilanza
Si svolge alla vigilia di un tentativo che dopo il dibattito dalla commissione di vigilanza sarà esperito dal Presidente del Consiglio per la questione
Completamento delle nomine
Della RAI
Si svolge nel pieno di un
Dibattito che c'è ormai a in termini sempre più essenziali tra le forze protagoniste quindi
Do atto al ringrazio Lapierre scusandomi se domattina io non potrò essere presente a presiedere la tavola rotondo dicono accavallino aromi e afferra un torto
Perché domattina avremo questo incontro nella Commissione parlamentare dove noi abbiamo un ruolo da svolgere abbastanza diverso da quello delle altre forze politiche
Prima di entrare nel merito della questione RAI e della prospettiva sulla legge
Io debbo dirle che non condivido e in questo sono d'accordo con Orsello in parte con le cose che ha detto anche mi pare Tempestini non condivido lato tale delegazione del valore storico che all'epoca ebbe la legge di riforma oggi superata nelle cose lo diciamo tutti ma certamente una legge che trasporto
I poteri di indirizzo e di controllo dall'esecutivo al Parlamento con una grande apertura pluralistica rispetto al passato
è una legge che esaltò nell'autonomia
Delle reti delle testate degli operatori degli ideatori momenti che sino allora la grande opinione democratica del Paese
Ritenne compressi o comunque che non avevano avuto modo di esprimersi
E non fu una mossa
Gattopardesca noi allora portammo in questa direzione la forza parlamentare determinante della Democrazia Cristiana
La portò in primissimo luogo More no che precedeva il Governo con la Malfa la portammo attraverso sei mesi di ostruzionismo parlamentare della destra che aveva a vedeva assente
Alcuni organismi sindacali ed altro in quel comitato nazionale che esisteva nella prima scrittura della legge centotré quando oggi si lamentano caro Veltroni ci si esercita nella ricerca di quale poteri debba avere il Consiglio quale il parlamento quali l'azienda
Si dimentica che in fondo oggi l'ipertrofia di poteri della commissione parlamentare e quelli del Consiglio derivano dal fatto qualcuno forse presente all'epoca lo ricorda
All'epoca in Parlamento che esisteva nella prima scrittura da centotré il Comitato nazionale delle tele di fusione
Che aveva compiti che furono poi dovendosi sopprimere il Comitato spesso per ragioni parlamentari io ricordo un colloquio
Lo riportavano i giornali alcuni vertici che facemmo nel corso di quella battaglia e un colloquio con l'onorevole Natta e sì giunse a una con
Do con una parte delle opposizioni quelle che si astenevano sulla legge non quelle che la opponevano quali cervello con lo stralcio dia abolire
Il Comitato nazionale i poteri del Comitato nazionale furono frettolosamente ecco è una testimonianza di lavori parlamentari che però poi
Getta una luce complessiva sul meccanismo
Furono frettolosamente divisi in una nottata in una riunione dei capigruppo della maggioranza
Tra Consiglio e Commissione ne consegue una Commissione parlamentare di quaranta ministri è un consiglio d'amministrazione di sedici amministratori delegati come si è detto in questi giorni
Ma il valore complessivo della riforma lo difendere proprio in una visione storica di questa vicenda
Io alla citazione di Signorello di come fare per abolire la televisione del libro di beni del su questo è molto interessante
Aggiungerei che effettivamente l'Italia è un Paese che non solo a un sistema misto unico al mondo ma in cui unico dei Paesi del mondo si discute di televisione e di radio e di stampa fino a a che nemmeno in Francia Paese naturale delle io ricordo che prima delle elezioni imiterà l'addetto culturale dell'ambasciata francese vuole raccogliere elementi del sistema italiano spiegammo la centotré l'Effetto mi dispiace di destini sia andato via ma dell'area anche Orsello fa in certo modo parte fu quello non solo di non applicare la centotré infrange ma di nominare direttamente da parte dell'esecutivo i primi quarantadue gradi dell'organizzazione delle visiva francese
Perciò c'è da parallele collegate autonome
Con uomini di stretta osservanza Mitterrand Diana
Così come i predecessori lo erano stati di stretta osservanza
Giscard Diana che in questi sette anni
La televisione italiana sia stata tra le migliori del mondo lo possiamo dire serenamente senza che a un certo punto forse si serve anche il gusto del pubblico le cose che non vanno siamo i primi a dirlo ma caro Ventrone quando si hanno venticinque milioni di spettatori in opere che fanno il giro del mondo con la nostra televisione o venti milioni di persone a sera diciotto sul telegiornale uno queste parti della televisione io credo di dover difendere molto con molta convinzione con rispetto alle enormi professionalità siamo andati con De Mita dirglielo agli operatori della televisione italiana che esistono all'interno della RAI queste noi difendiamo come forza politica come difendiamo in ogni momento storico c'è stata una rispondenza
A quello che stava avvenendo e non sono state caro Veltroni mosse OCCAR Aglietta mosse gattopardesca
Di un partito che voleva che tutto rimanesse come ha di un partito che ha assecondato il cambiamento e oggi abbiamo fatto la proposta più diverso dagli altri
Perché io non credo che alla il professor Prodi che stimo come uomo di grande ingegno di grande fantasia abbia sognato nella notte il volto bonario del professor firmi boh che leggiamo sulla stampa ogni giorno con la fotografia incorporata oppure il volto è simpatico umano e certamente di un uomo di grande competenza di Angelo Romano ok D'Amico alla Sipra abbia riflettuto che certamente si avvicinavano tempi diversi se l'onorevole Piras più si accinge a prendere il suo posto allora noi e questo lo dico con molta amabilità per tutti quanti presenti e gli assenti la Democrazia cristiana al gioco della richiesta
Degli spazi in nome del pluralismo di tutti non ci sta più non conviene nemmeno a noi una lottizzazione che ci ha penalizzato alle che abbiamo cui abbiamo consentito là dove bisognava con questa anche sostenere la stabilità di maggioranza e di governo dico le cose come stanno
La lottizzazione e la richiesta di partiti che hanno sostituito alla professionalità il non consenso parlamentare ed elettorale eccessivo e hanno chiesto in base a questo spazio motivi di presenze e noi questo non ci stiamo più noi abbiamo presentato presente stasera al collega amico Andrea Borri una pregiudiziale di non procedere all'ulteriore
Giochetto della richiesta di lottizzazione poi della grande e italianissimo il gioco della grande stracciato delle destre
Noi abbiamo detto da questo momento ero dissi io due mesi fa Cronkite fece un ironico passaggio mi pare sulla Repubblica ho visto colture non c'è più ma dicendo che era strano che io parlassi di decelerazione dei partiti e di fermo della lottizzazione
Quindi questa prima questa prima questione io dico chiaro e tondo il nostro parere noi siamo nella questione delle nomine RAI se era lì sulla nostra proposta quando è stata fatta si disse che era strumentale che si doveva tagliare un nodo bloccare la richiesta comunista
Di sentire approdi bloccare la richiesta socialista della proroga bloccare la richiesta repubblicana del commissario ex dodici per cento la nostra è una proposta di voltare pagine
Di cambiare metodo lo abbiamo ripetuto con molta forza
Noi siamo per una gestione straordinaria come la legge attuale non lo prevede ma certamente ma credete davvero che non conosciamo una legge che oltretutto grazie a Torcello per il ricordo credo in gran parte d'avere scritto io
Credete che non conosciamo il meccanismo dello centotré che non consente come tale la nomina di un commissario e non abbiamo chiesto il commissario prefettizio
Del comune al commissario ex legge Prodi a una legge a un'azienda in decozione perché non riteniamo che la RAI sia in negozio
Abbiamo chiesto un'amministrazione straordinaria come un passaggio dal vecchio al nuovo sistema delle nomine
Si poteva fare con cambiando la legge cambiando la legge ma è implicito ma è il principio
è inserire quando Craxi pareggino dei partiti se riscontrerà quelle ipotesi a cui faceva cenno anche Veltroni la convergenza delle forze politiche
Per cambiare la legge lo si potrà fare anche con decreto come facemmo centotré alleggerire forme è stata fatta con un decreto dal Governo Moro la Malfa nella sua prima seduta
E stanziare lo ricorda benissimo era già allora misurare onorava con la sua presenza e la sua attività e la sua simpatiche battute in Parlamento della Repubblica
Se ci sono queste condizioni si può procedere ai poteri del consiglio dell'azienda con decreto e quindi in base a quello procedere a nomine diverso
Noi domani trasformeremo credo la pregiudiziale in
Risoluzione proponiamo questa proposta con molta forza e vediamo chi la vota
Le vie tecnica legislativa e si trovano è un problema di volontà politica noi non ci stiamo più lo dico chiaramente ad a vere nomine lottizzate nel consiglio da cui discendono fino all'ultimo scende nomino lottizzata all'interno della RAI e non a caso ho citato alcune zone di altissima professionalità all'interno del servizio pubblico
Su questa proposta politica non sulla sua percorribilità tecnica giuridica non perché è un doppione
Su una proposta politica di rapporto dei partiti con le istituzioni di rapporto dei le forze politiche con l'autonomia la professionalità la produzione su questo noi sfidiamo
Gli altri partiti fin dalla seduta di domani nel dibattito e nel voto e vedremo chi è per continuare la lottizzazione e chi è per cambiare pagina E G e cambiare sistemi
Dopo il dibattito in Commissione e il giro del Presidente del Consiglio noi proporremo la costituzione di un comitato ristretto di merito
E in quella sede si devono confrontare le varie proposte e in quella sede non abbiamo cominciato ad annunciarle e passando dalla lottizzazione alla carta dei principi credo potremo annunciare
La necessità che l'hardware ci ha pubblico mi dispiace che gli amici della RAI
Su questa questione hanno avuto momenti di grande contrarietà ma io credo che l'hardware pubblico
Con una società partecipazioni statali concessionaria
Dell'arte perché riserva dello stato è la prima
Mossa che garantisca l'efficacia di misure anti monopolisti credo che l'Authority che deve regolamentare le frequenze e e con lamentare il traffico del dei mezzi pubblici e di quelli privati sia la premessa per superare la tragedia dell'interconnessione
Credo ancora che i tre livelli quello pubblico nazionale
Il privato che si muove nella direzione nazionale ormai e quello locale da recuperare con la riserva della pubblicità locale
E si parla di centoventi centoquaranta miliardi sono qui grandi esperti in sala quindi non mi azzardo nel terreno delle cifre
Dalla Sciara e alle emittenti regionali e locali vere quel secondo lo spirito da prima sentenza della Corte possa essere largamente stabilito
E delle norme di autoproduzione io sono a mezza strada tra quelli che vogliono modernizzare termine che mi ricorda il passaggio da Baudo certo unghia Howard attraverso il problema della fuga di Deng Xiaoping
Con un aereo cinese abbattuti lascerebbe modernizzazione i la l'indirizzo e il grande la grande strada mi ricordano vagamente la e
I Ascani rilevasse potere in questo credo di essere rappresentante quindi una forza politica di centro liberaldemocratica come la Democrazia cristiana e quindi che guarda a sinistra per le riforme sociali ma che in questo campo deve ispirarsi alla grande insegnamento che è stato in forme di diverso di De Gasperi di Fanfani di Moro in vari periodi in vario modo che hanno legato il loro nome a momenti anche della radio e della televisione italiana
Con grandi impulsi al progresso di questo Paese cioè siamo alle soglie di tali rivoluzioni di tali cambiamenti non solo teconologici quell'ormai lo dicono tutti è facile e parlare
Da Simone ora un satellite giapponese di questi giorni dalle automobili svedesi e giapponesi coi microprocessori ai processi di delle delle fibre ottiche delle moltiplicazione delle frequenze ormai e dottrine di RAI dire acquisiti da questo avviene una sola indicazione vera delle forze politiche
Che non possiamo pensare a una legge che preveda tutto e tutti fino all'ultima virgola perché ci troveremo forse proprio il limite Della centotré come limite della riforma sanitaria ci troveremo in mezzo molto presto in mano degli strumenti troppo vecchi
Per essere
Attivati utilizzati concludendo e brevemente
E il punto è questo sulla contenuto della legge che secondo noi non può riguardare solo la RAI
Pensate che possiamo lasciare la RAI mentre discutiamo della sua legge con un vecchio consiglio in questo io non sono d'accordo con la prorogatio con un vecchio Consiglio oltretutto vagante scaduto appesa a un filo
E o si vuole abbiamo detto l'ha detto Zaccaria l'assemblea che abbiamo fatto Borri era presente lo ricorderà che abbiamo fatto con i dipendenti
Gli operatori della RAI vicini alla democrazia cristiana si è fatto il paragone della fedeltà coniugale parlando del servizio pubblico
Un po'improprio perché noi politici siamo legati alla fedeltà almeno al partito non dire al servizio pubblico e le infedeltà che si intravedono dietro molte proposte di questi giorni quindi per una trasparente così io ribadisco che noi siamo per una legge che abbracci sia in servizio pubblico che l'emittenza privata di pochi articoli un anno fa io ho parlato di legge ponte ed era l'indicazione giusta tra una sponda conosce Giunta che quella di oggi e una sponda di cui in tanta parte ci sfuggono i contorni che quella di domani con pochissime regole i nodi reali quali sono i livelli per quanto riguarda la RAI sono
Il controllo pluralistico al Parlamento l'indirizzo generale e la gestione l'amministrazione in senso generale al Consiglio la gestione nella professionalità nella imprenditorialità all'azienda RAI
Per le per la parte invece dell'organizzazione non sono d'accordo con le cose proposte ieri a Milano da Batistuta sì
La terza rete televisiva ha espresso credo culturalmente anche a livello del pluralismo degli enti locali il meglio che poteva esprimere
Assolto nel mio giudizio nel nostro giudizio al suo compito a noi non
Ma noi non e ancora tra le migliori televisioni del mondo Battistuti cerchiamo noi siamo abituati adesso a scoprire l'anno zero non è un anno zero
Perché i privati sono avanzati si sono dati la dimensione propria
Quella che si regge dal punto di vista imprenditoriale anche un'altra cosa possiamo pensare con una legge di tenere in piedi le cose che non esistono o di sopprimere cose che esistono o dobbiamo cercare di dare un equilibrio al sistema
Questa è la strada corretta
Quella dei grandi slogan io ripeto faccio parte di una forza di centro quindi portata naturalmente all'equilibrio e alla moderazione ecco quindi che nella nell'articolo tredici nella riscrizione dell'articolo tredici riteniamo che la RAI debba avere la prescrizione di fornire almeno tre reti e testate sarà poi la RAI a decidere come vuole fare
Nella prescrizione delle private bisognerà scrivere le norme antimonopolio questa sarà la parte più difficile Tempestini lo ha già detto tempi più difficile e più ardua per tutti quanti io credo che se ci sediamo a un tavolo intorno al comitato ristretto e prevedo i tempi come ho detto il dibattito in Commissione parlamentare
Il sondaggio che farà Craxi nella seconda metà del mese
Coincide anche con i nostri congressi ma questo non ci impedirà di dire al Presidente del Consiglio come la pensiamo del resto lo sa
Credo perfettamente e infine in l'instaurazione di un comitato ristretto a quel punto si vedrà ci sono le condizioni per fare il decreto e le nuove norme per una gestione diversa
Dell'azienda benissimo procederemo quello dipende dalla volontà politica di tutti per il resto credo nessuno posso avviene in virtù
Divinatori nel merito Espresso la nostra
Terzino e stiamo lavorando nell'interno del nostro partito che un partito collegiale un partito con molte opinioni stiamo elaborando la Carta dei principi terremo conto in questa carta dei principi delle delle varie proposte che sono state formulate fino ad oggi anche qui su una scia degasperiana direi di larghe intese
E allora recependo anche indicazioni e in ognuna di queste proposte ci sono indicazioni positive
Credo che riusciremo a presentare all'indomani del nostro congresso adesso se io dicessi che siamo pronti a illustrare la Carta dei principi direi una cosa che non è vero all'indomani del nostro congresso ne saremo in grado di illustrare ora facciamo la battaglia sulle nomine che è una battaglia che va oltre le nomine RAI attiene alla statualità e alla grande riforma al tavolo istituzionale nel merito del sistema radiotelevisivo dopo il congresso la Democrazia cristiana presenterà in un in forme Esterne adeguate la sua carta dei principi cioè il suo quadro complessivo con i punti che ho accennato questa sera consiglia Flash al termine di una tavola rotonda questa è il nostro punto di vista
Vi ringrazio la pazienza se io di poco superato la clessidra che mi era stata assegnata gran
Ringrazio l'onorevole Bubbico e come voi avete sentito abbiamo ascoltato sette autorevoli rappresentanti di partiti politici i quali hanno detto la loro opinione sulla legge sulla legge vale a dire di
Dell'ordinamento della sistemazione dell'ordinamento radiotelevisivo italiano
Adesso come avevo preannunziato apriamo per così dire la parte della discussione che dovrebbe consistere forse lo sottopongo alla vostra considerazione indie
Domande inni osservazioni e merito alle posizioni assunte e qui illustrate dai partiti perché il tema della nostra tavola rotonda nella illustrazione della possessione dei diversi partiti quindi attraverso il dibattito forse si potrà meglio chiarire
Il tema che qui è stato così ampiamente affrontato dunque la parola a Rino Piccione delle Tirreno Milazzo missina
Debbo o osservare che bisogna che gli interventi vengano mantenuti entro il cinque sei minuti non ha al di là perché altrimenti non diamo alle sette io debbo chiudere se non abbiamo la possibilità agli amici che hanno chiesto di parlare di poter porre quesiti questioni o svolgere considerazioni prego
Ebbene continuo a non capire niente stamattina non capivo niente stasera capisco tra meno di stamattina
Abbiamo irresponsabili del nostro Parlamento
Qui presenti che son venuti a farsi una chiacchierata appositamente di farlo nella buvette del Parlamento sono venuti qua a proporci agli atti
Abbiamo ascoltato l'intervento del l'onorevole socialista che ha premura zero c'è silenzio io l'ho sostenuto grazie Giulio
Che ha premura di avvicinarsi alla lottizzazione della RAI che la fa apparire agonizzante quasi morta perché come il suo
Presidente del Consiglio perché Bettino Craxi non è il mio che è agonizzante
Fa programmi a lunga scadenza come se non era palesi Harnack raccolse già i minuti contati quel Partito Socialista
Da chi vi parla di sinistra
Qua il partito socialista che quand'era fuori del governo prove era per le televisioni private oggi il partito socialista
E come nel suo stile S strutture per ma televisione di Stato perché vuole lottizzare anzi il potere molestare nel potente
Io non mi aspetto niente di voi signori politici perché vi conosco e vi conosco abbastanza bene si è venditore di chiacchiere mi scusi mi scusi scuse
Noi qui siamo una tavola rotonda lei può sui politici avere la sua opinione che come tutte le opinioni rispetto
Qui c'è un però una tavola rotonda mangiare della vostra niente mi consenta almeno per me avete parlato tra di voi esso questa è una su quindi non è che fa benissimo a esprimere se vuole pone delle domande ma direi
Che regola generale vuole che queste su opinioni lei esprima con rispetto perché i politici io ho sentito hanno parlato delle loro tesi senza offendere voglio dire osare formulazione allora OK può esprimere le sue opinioni prego perché altrimenti
Non allora voi socialisti ce l'avete perso iniziò a fare la querela facile ce l'avete il vizio io li devo pescare no io non sono devono stare non si sono mai querelati nell'elaborare ma di Moro non si è mai querelato e oggi ce l'avete per stile ma imitare carcasse che bisognerà dovrebbe essere tutelato nella sua coalizione
All'appello stia stia nell'ambito del nostro dibattito perché può essere interessante
Facendogli presente che io lozione o socialista e che in quel caso non sono e io sono democristiano no me ne resto
Andiamo bah Damanaki dicevo
Andavano a me all'Ama rabbia nove io vorrei anzi mi interessa quello che dice ma ecco cerchiamo di stare sul costruttivismo
Dice poco anche i critici Europa non ci sono proposte
Qua c'è la paura c'era paura chiesi deve convalidare l'esistente l'esistente a quale confusione causa i giochi sono fatti Canale cinque esistettero ne faccia domanda alla cassa e io non amo parlare rete quattro esiste e non è facile mandarlo a casa e tu faccia domandare la piccola televisione di Rocca cannuccia e quello di Rocca la luce non solo io
Che cambia sparai deve svolgere il suo servizio
Pubblico
Perché ricordo a me stesso che la RAI con tutti i suoi difetti è la migliore del mondo non una delle migliori del mondo peccato che il complotto di alcuni italiani
Perché ed è l'ora del delitto Moro gli ho dovuto dalle fermato una televisione privata perché c'è la burocrazia per spostare una sedia c'è uno che la sposta attenti che descrivono come spostare la sede Malara e malgrado tutto questo e la prima nel mondo
Il servizio pubblico si il servizio pubblico si non possiamo togliere il monopolio per dare spazio all'oligopolio cioè noi per correremmo il rischio
Che la RAI la manterremo come tanti carrozzone dallo Stato
Però daremo spazio a due tre reti nazionali che è peggio dal ventennio fascista mi scusi l'onorevole Signorello tricolore vuole da Servello c'è invece apriamo gli occhi non parliamo di aria fritta parliamo di cose concrete che ancora cosa compete non se ne sono viste grazie grazie la parola a Paolo Greco
Dicevo che consente
Sui
Sui
Il ricordo
Non è facile parlare dopo
La lunga sequela di parole nostri rappresentanti al Parlamento vicario volevo parlare innanzitutto notando nelle presenze scusate il gioco di parole di questo convegno l'assenza
Dell'ordine nazionale dei giornalisti e dei rappresentanti del sindacato dei giornalisti dico questo perché stamane in tutti gli interventi è stato sottolineato come sia importante l'informazione nelle televisioni indipendenti soprattutto come garanzia per il loro futuro
Si afferma tra le altre cose che le tv locali
Possono avviare anche la piaga della disoccupazione perché creano posti di lavoro nei vari settori amministrativo tecnico giornalistico e dirigenziale
Ebbene proprio in questo senso esistono delle contraddizioni notevole che senso ha infatti sostenere queste tesi quando poi bisogna ingaggiare
Delle vere e proprie battaglie per vedere riconosciuti i propri diritti
Tempo fa fu riconosciuta in sede legale agli operatori di ripresa della RAI
La qualifica di giornalisti pubblicisti mentre la stessa cosa non viene riconosciuta agli operatori delle altre emittenti anche se regolarmente assunti non solo ancor più arbitraria appare la decisione di chi come l'ordine regionale dei giornalisti della Calabria
Rifiuta di riconoscere valido il lavoro di redazione sia esso svolto come praticantato vero e proprio sia esso svolto al fine di ottenere dopo di famosi due anni la qualifica di pubblicista
Tutto ciò avviene anche e soprattutto per la mancanza di una legge che definisca in modo chiaro e non più rimandabile anche questi aspetti
Perché è una persona come nel mio caso deve rischiare una denuncia per abuso di professione solo perché non gli viene riconosciuto il lavoro redazionale svolto nonostante sia in regola dal punto di vista burocratico e amministrativo
Non sono qui certamente per sollevare un caso personale ma penso di interpretare il profondo disagio creato centinaia di colleghi da una legislazione insufficiente o meglio ancora inesistente
Credo sia importante sottolineare come la nascita e lo sviluppo delle televisioni indipendenti abbia favorito quella che io chiamo una proliferazione di piccole scuole di giornalismo questo fatto AN stretta connessione con quanto affermato stamattina dal dottor Ottone circa la necessità di creare delle strutture diverse per ciò che riguarda le testate giornalistiche
Che hanno affidato per quanto riguarda le il il loro messaggio soprattutto alle immagini sia esso messaggio sia esso informativo o pubblicitario
Di questo certamente se ne avvantaggerebbe la tanto decantata qualità del prodotto finale
Questi aspetti assumono poi una loro drammaticità in quelle regioni come la Calabria dove non esiste un quotidiano dove la nascita di riviste o di pubblicazioni varie hanno vita breve
Dove quindi diventa maledettamente difficile per un giovane imboccare la strada del giornalismo oppure bisogna sempre e per forza vivere la condizione dell'emigrante per vedere soddisfatti ha detto che l'aspirazione se noi di Tele uno Cosenza tv indipendente a livello regionale siamo a questo convegno per dar forza anche con la nostra modesta presenza alla richiesta di una legge che tenga conto anche di questi aspetti altrimenti si nascerebbe già morta
Grazie grazie
Alla parola serve Sergio rogna
Solo voluto Giorgio
Dunque cerchiamo di utilizzare quanto ci rimane della presenza dei i politici più importanti questa sera alle poche non so bene domani che cosa succede se ho capito bene per la tavola rotonda che abbiamo programmato
Per avere qualche chiarimento cioè direi abbiamo avuto questa sera in realtà un paio di affermazioni importanti
La prima è che si sta diffondendo l'idea che non sia inconoscibile quello che sta succedendo
E questo mi sembra un fatto di notevole portata perché in realtà l'inconoscibile Ida di quello che stava succedendo
Che tutto sabato a dire ai nostri ascoltatori riescono praticamente decifrare con una certa facilità con un aiuto appunto di appositi strumenti inesperti quando si arriva ai livelli non dico parlamentari così diventa sempre più difficile
No in questo momento siamo certamente molto lieti di avere capito che tutto sommato sta dei sta profilandosi una certa convergenza riguarda alcuni punti
Punti che in effetti hanno riferimento con la realtà esistente
Cioè abbiamo sentito che è stato ufficialmente riconosciuto che esiste un livello di televisione
Indipendente ed infatti non a caso le bandiere sotto cui Pete qui ci troviamo sulla querela fieristiche la nostra gratitudine affetti ha questa particolarità caratteristiche questo sistema televisivo quello di rappresentare
Gli interessi diciamolo pure
Degli editori televisivi indipendenti categoria peraltro che battuta di di definizione abbastanza facile
In quanto noi riteniamo che sino a Treviso indipendenti quelle che sono televisioni di ambito regionale e che si muovono come un'azienda indipendente
Ci possono poi essere molte altre cose ma restiamo qui avete sì lo statuto esiste questo questo tipo di televisione esistente e lo sappiamo tutti un altro livello di televisione che chiaramente privato ma che si muove su un ambito nazionale
Della sua legittimità si era in effetti dubitato alquanto ma tutto sommato mi sembra che la realtà dia dia ragione invece questo tipo di sistema su questa base cioè sul riconoscere che cosa esiste fare una mente possibile certamente perché sappiamo almeno quali possono essere gli elementi in gioco
Io credo che il punto fondamentale non qui toccato questa sera
Sia quello del come attuare al governo del sistema e l'altro punto quello del controllo delle risorse ecco io non voglio che anticipare corre decideremo domani ma mi sembra che su questo vedere qualche risposta sia importante
Governo del sistema affidato ad una commissione parlamentare sembra che non funzioni più tesi c'abbiamo vediamo cosa succede dovrà come sia di vigilanza sulla RAI insomma a questo punto questa Authority quanto sarà diversa da questa Commissione parlamentare
è una domanda a cui piacerebbe avere risposte perché in effetti tutti quanti noi ci fidiamo molto di questa Authority siamo tutti quanti diciamo però con l'Authority le cose vanno molto meglio
Però ci piacerebbe sapere come funziona anche perché c'è un elemento che affiorino alcuni progetti di legge in alcune dichiarazioni poi subito scompare
Si parla di tanto in tanto della rappresentanza delle categorie interessate
Ora noi non siamo normalmente tra quelli che giocando al calcio vogliono ricoprire tutti i ruoli cioè giocare in porta terzini anche da arbitro no questo assolutamente dico noi riteniamo che chi fa l'arbitro deve seriamente se una persona molto perbene ma dev'essere ben chiaro chi è
Perché in effetti ci sono delle cose che ci spaventano
E la prima di Randy equestre insistenti accenno a regolamentare per esempio le campagne elettorali
Che sa molto scusate di richiesta di spazi gratuiti su televisioni che sono terra modo di funzionare delle televisioni che debbono essere delle televisioni commerciali
Cioè non dimentichiamo che ci sono delle contraddizioni molto forti quando arriviamo a questo punto perché neanche una lira di Cannone se non erro viene pagato e alle televisioni indipendenti e alle televisioni private nazionali non solo ma nessuno si sognerebbe per il fatto che la legge sull'editoria concede sovvenzioni quotidiani di regolamentare per esempio il modo dei quotidiani di trattare le campagne elettorali
Vi pregherei quindi di una riflessione di una risposta su questo su questo punto
Beh direi che al di là di questo rimane una ultima domanda ed è quella del che cosa succederà dopo domani
Non sappiamo abbastanza bene che per quanto riguarda il l'interconnessione in particolare l'uso di satelliti eccetera in realtà i passi avanti sono oltremodo rapidi emettono queste cose a disposizione anche dei privati con una facilità crescente su questo non ritenete che sia una battaglia di retroguardia quello di penso di continuare a pensare in un momento in cui vengono smontate le reti telefoniche pubbliche prevede esempio e i bibite di Stati Uniti il pensare che il sistema di comunicazione di questo genere possa essere fatto attraverso un hardware esclusivamente pubblico
Ecco su questo io dei forti dubbi in quanto il rapido cambiare di questo sistema di questi sistemi e la necessità di efficienza che noi richiediamo a queste cose mi sembra che si concilino abbastanza malamente con certi modelli che abbiamo visto funzionare
Stiamo pensando sopra dalle alle reti di alle reti sistemi già esistenti di reti di comunicazione a gestione pubblica in questo momento
Mi sembra quindi necessario che su questo occorra anche da una parte una lieve un viene uso della fantasia per pensare che il moltiplicarsi di possibilità di comunicazione non sia di per sé necessariamente un pericolo per la democrazia direi che è esattamente il contrario noi crediamo che la democrazia migliori le sue possibilità proprio dalla possibilità di avere più possibilità di comunicazione non voglio continuare con l'elenco delle domande anche perché se no sarebbe inutile che continuassimo domani su questi stessi argomenti che invece domani dovremmo approfondire
La parola
All'onorevole Sanza
Insomma
Ma io prosegue non sono d'accordo con piccione che qui novità e polizia aveva sentito solo delle chiacchiere del fumo e ho sentito delle cose bisogna vedere se si vogliono capire se le cose importantissimo e devo dare atto va bene all'amico pubblico se una volta tanto differenza degli altri politici di aver parlato chiaro
Ha dato una dimostrazione evidente del regime in cui viviamo ce la partitocrazia la Democrazia Cristiana dottor Caro detto tondo guardate che non si muove foglia se a un certo punto io che solo il partito che ancora o la maggioranza propone relativa non vengo ora integrato va bene nel mio potere perché il gioco che è stato come Sonego compiuto alcuni anni fa quando c'era l'aria dell'unità nazionale è finito e quindi al secondo punto io non sono affatto disposto a un certo tipo di spartizione del potere per poi sentirmi fare dagli altri va bene in conto gioco e quindi guardate non vi fate illusione non si muove niente se per prima cosa non viene risolto il mio problema e non è poi che il discorso che vedete intestini sia stato molto diverso molto più sfumato
Molto più cioè me lo si meno esplicito meno chiaro ex socialisti pericolosissimi cara DC ma tieni presente che oggi siamo al governo noi e quindi ho dovuto in quella ripartizione di potere ci dobbiamo essere anche noi
D'accordo non c'è più il Partito comunista perché all'epoca dell'unità nazionale è finita però noi ci dobbiamo essere è chi è in difficoltà purtroppo sono i compagni comunisti che stanno scontando la politica hanno fatto ben in tutti questi anni e soli in effettiva difficoltà
Reggono qui a fare un discorso che in effetti è un discorso che non è risolvente non è più il discorso che faceva uno due anni fa alloro convegno quando io gli dissi guardate che ormai le battaglie Greco tre traguardi e non in restano più nessuno una certa battaglia politica che si poteva combattere perché dovevamo combattere che la sinistra doveva combattere in questo Paese è stata persa mettiamoci la croce sopra e andiamo avanti allora tentano di andare avanti
Questo è il quadro caro piccione è inutile che vogliamo far finta di non capirlo
E allora noi che operiamo in questo settore e l'unica cosa che possiamo fare non è mica che non possiamo tener conto di questi dati di fatto
Però dobbiamo dire ai politici una cosa
Ma se noi siamo costretti a tener conto dalla vostra realtà e voi però dovete tener conto della nostra realtà e allora dovremmo avere quella coraggio e quella capacità e quella forza a cui io mi indirettamente mi richiamavo stamattina
E cioè venti voi avete assunto una grossa responsabilità è quella di far sì che l'emittenza privata per otto anni si sviluppasse nel modo in cui si è sviluppata in buona fede o in cattiva fede non ci interessa con alcuni a favore Cuni altre contro non ci interessa però di fatto oggi c'è una realtà è una realtà con cui voi politici dovete fare i conti e allora qual è la realtà e qui che non ci dobbiamo prestare alle loro fumosità
Perché il mondo politico in questo momento non ha nessun interesse a fare un discorso chiaro sulla realtà perché il rendiconto e noi che cos'è che interessa
è interessante è bene che si sappia con chiarezza in questa situazione per esempio canali cinque che cosa è e che cosa la comunità nazionale nell'ambito di il proprio interesse intende per dire essere Canale cinque e quindi qui non possiamo e anzi dobbiamo essere noi ad affrontare in termini diversi il rapporto emittenza privata emittenza pubblica
Perché se è vero quello che dice Pubblico Bubbico ha però ci sono delle delle risposte voi dodicenne poi siamo anche disposti a rimettere tutto in gioco purché la sua riserva è vero che se risposte mentre tutto in gioco e allora vediamo un po'
Questa storia per esempio delle del cannone
Ma questa padre Cannone si giustificava in un certo contesto questo è una contraddizione vivente
Evidente e palese il servizio pubblico quale oggi al servizio pubblico carico dei nemici lo sappiamo tutto è l'informazione
E su questo non c'è dubbio che l'informazione deve essere pubblica deve essere tutelata e caraiti uno fa sull'informazione
E allora io vorrei sapere perché invece del cannone visto che bisogna aprire il gioco e non si possa pensare a un servizio che la RAI TV compie pubblico che è quello dell'informazione che gli viene pagato
Però a questo punto tutta un'altra attività la RAI TV la fa in piena concorrenza con chi è qui bisogna aggiungere con le reti nazionali privati e allora bisogna istituire la Rete prima nazionale privata dire chi è Rete che cosa si intende per rete nazionale privata che apre un discorso di concorrenza con la Rete per bere televisiva nazionale pubblica sul piano della concorrenza e se non lo fanno vedere sul piano vedere dalla pubblicità certo regolamentata
Cioè il dato che ci siano delle reti nazionali siamo andare in atto l'equivoco dei network del broadcasting eccetera eccetera il problema è che ci sono o delle realtà private che dico tendono al Nazionale a che cosa è che pendono nazionale sono ormai delle reti nazionali televisiva chiaro Tondo private ecco allora si tratta di regolamentare la Rete nazionale televisiva privata dopo di che si tratta di regolamentare che cosa l'emittente locale una volta che si regolamenti essi chi esita
Si richieda che questa realtà che nei fatti venga riconosciuta quindi realtà nazionale realtà locale creati alcuni pilastri e dopo poi il discorso se dei emittenti private si possono ve ne consorziare a che Condit Joni il discorso della pubblicità nazionale della pubblicità locale ma viene giù abbastanza per un altro punto fondamentale è che vediamo il il servizio pubblico deve essere quello dell'interconnessione cioè lo Stato che dovrebbe me a disposizioni di tutti i cittadini come gli mette il telefono che serve ai giornalisti oppure va bene il servizio bene del TLX e così via deve mettere a disposizione bene del televisioni che cosa i servizi l'interconnessione allora se lo Stato non ce la fa nella misura in cui viene riconosciuto questo essere un diritto uno strumento indispensabile per fare informazione televisiva quindi per esercitare privatamente avere questo servizio allora già dovuto bisogna vedere con quali modalità se lo Stato non è in grado di fornire il servizio il privato deve avere il diritto di potersi sostituire con certe regole concerto enorme con certe garanzie per questo va bene servizio ma il problema fondamentale non è quello dall'interconnessione per trasmettere il problema fondamentale è quello dell'interconnessione per mettere a disposizione di tutti gli emittenti private le informazioni televisive che Slobo discorsi ben diversi seppur quindi dico volendo effettivamente io credo che noi potremmo dare un utile contributo e potremmo anche condizionare la naturale propensione bene del mondo politico a non scoprirsi oltre un certo limite e costringerlo ad affrontare con chiarezza che cosa i dati di fatto la realtà per quella che che loro hanno consentito che si formasse e che non possono più e lo dicono non possono più disconoscere quindi noi oggi dobbiamo regolamentare quello che è successo quello che è intervenuto nell'ambito dell'iniziativa privata perché diversamente ci illudiamo diversamente crediamo ognuno di noi di utilizzare il mondo politico e la legge per curare il nostro particolare interesse e io vorrei sapere qui a questo punto chi è veramente che è sicuro di riuscire vincente da questo va bene per battaglia
A questo punto abbiamo concluso interventi
Poi precedenti io avevano dal collega Servello vuole fare come
Intervento mi pare sia comune anche a qualche altra posizione emersa se non in questo dibattito certamente giornate procede tutti attraverso annunci di proposte di legge ecco volevo precisare per quanto mi riguarda che quando noi parliamo di una società irride via di seguito proprietaria dei ripetitori reti cavo e quindi nella disponibilità dei satelliti lo facciamo la indichiamo questa soluzione nell'interesse pubblico e nell'interesse generale quindi anche mi priva perché sarebbe singolare voler mettere sull'Area nazionale poi una serie di concorrenza anche su questo terreno che mi sembra oltretutto vadano contro un principio che quello anche di disporre delle risorse nazionali terre compiti ben precisi e vantando quindi in direzione proprio del contenimento della spesa che speciali ricerca di manutenzione che anche poi collegata all'Authority Qualcomm intatto nazionale per le frati diffusione una questione che attiene anche al di otto poi di ripartire le frequenze di dare la disponibilità dei ripetitori e via di seguito non c'è preoccupazione in materia di informazioni questa authority o di questo comitato nazionale perché è indubbio che si tratta di una commissione a carattere esecutivo rappresentativa anche degli interessi reali che emergono non soltanto da parte della emittenza pubblica ma anche dell'emittenza privata e quindi mi sembra che il contesto di quest'due posizioni non sia in contraddizione con lo spirito libertate deve improntare anche le iniziative che sorgono ma che voglia in qualche modo regolamentare in maniera sistematica questo almeno era la mia intenzione
Tu nelle ringraziamo
Totalmente partecipa nel ringraziare quanti depressi hanno presso la parola vorrei anche esprimere un parola di apprezzamento per la Pierotti per l'iniziativa pressa per la opportunità offerto di chiarire ai diversi partiti qui rappresentanti posizioni orientamento io
Non è che debbo trarre delle conclusioni vorrei solo richiamare la vostra attenzione sul fatto che mi pare che elemento da non sottovalutare e direi che è una delle prime a volte che appare in modo netto e chiaro questo comma fluire di diverse posizioni su un punto unico vale a dire sulla necessità di un nuovo ordinamento per quanto riguarda il sistema radiotelevisivo
Su questo tema diciamolo pure francamente le posizioni dei partiti anche in tempi recenti erano molto diciamo a volte distinte c'erano delle sottili che se a volte sembravano sottigliezze lievi ma in concreto cielo delle distinzioni che avevano un loro rilievo poi sul terreno pratico voi qui avete sentito diverse posizioni
Che io riassumerei in questi termini
Ha cominciato la nostra collega agli no e ha posto un tema che è stato in qualche modo oggetto di qualche osservazione da parte di qualche amico che è intervenuto nella parte finale la collega gli Heat per esempio ha detto
C'è bisogno per esempio immediatamente di una regolamentazione del sistema perché tra l'altro subito e immediatamente avremo il tema e il problema delle elezioni e quindi il problema della campagna elettorale così come viene organizzata dal servizio pubblico ma anche dalle emittenti private e certamente un tema che merita attenzione su questo questione ci sono state è stata sollevata una qualche osservazione ma al di là dell'osservazione si giù giusto non è giusto che una legge regolamenti il problema delle chiamiamo così tribune politiche e della propaganda politica durante la campagna elettorale anche per quello che riguarda le emittenti private che sono state fatte delle osservazioni questo vi dice che ormai il livello in cui siamo arrivati questo te ma dell'ordinamento affrontare questo tema è quanto mai indispensabile sia partendo dal punto di vista che la collega Gaetano ha sostenuto dal suo punto di vista con molta efficacia sia tenendo presente le preoccupazioni anche se manifestate con chiarezza in questo nostro incontro secondo elemento
è stato notato ed è stato detto con molta franchezza per esempio il collega Tempestini lo ha detto molto francamente ha detto in sostanza alla esperienza delle emittenti private è stata ed è tale che oggi ci consente sì di passare a una legge e al ragionato
In modo mi sembra molto serio perché e per come prima in altre condizioni forse una legge di carattere generale poteva essere prematura o non no adeguata alla realtà e gli anni oggi dice e collega Tempestini le cose sono svolte in modo tale e l'esperienza sia da Lizzani in termini tali perché una legge sulla emittenza generale pubbliche e private e quanto mai indispensabile e collegava ti stuzzica ha ricordato
Mi pare
In che modo preciso il suo punto di vista sulla necessità di una legge che regolamenta i il pubblico
E Illy privato
E su questo terreno il collega Servello
E non è che ha manifestando delle considerazioni per così dire di
Divaricazione da posto
Anche di una sua proposta anzi lo strato una sua proposta ma indirizzata a una sistemazione generale dell'ordinamento e così ha fatto Illy collega Orsello anche quando egli ha detto io mi pongo non come chi vuole creare la divisione Macchi vuole cucire la mia vocazione e più per la mediazione che nonno per la procura l'azione tuttavia in relazione alla posizione esplicito del suo partito in materia di un'orda ordinamento di carattere generale ha confermata una sua disponibilità parlo a fare la legge che questo amici e signori carissimi e già un tema di grande momento Veltroni sul tema della legge e dell'ordinamento generale è stato esplicito ricordato anche precedenti e le iniziative del suo partito ha come esplicito è chiaro è stato il collega onorevole Bubbico quindi questo primo elemento io non lo sottovaluterei vale a dire io vorrei che è la vostra attenzione che questa è una delle occasioni nonno frequenti in cui tutte le forze politiche con no argomentazione a mia vi su fondate e motivate riconoscono che è maturo il tempo Perre uno ordinamento del sistema radiotelevisivo italiano
Io vi ho aggiunto che le circostanze le situazioni più recente
Rendono quanto mai indifferibile
La esigenza di un ordinamento radiotelevisivo e vorrei sottoporrà poi una terza considerazione
In funzione della necessità di una legge sul sistema radiotelevisivo che il problema
E la sollecitazione che ci viene da parte della Corte costituzionale
La Corte costituzionale non è che ha chiuso in questa materia la corte costituzionale ha dato delle indicazioni molto precise ha sollecitato governo e Parlamento a procedere alla elaborazione
Il più rapidamente possibile di una normativa ma io aggiungo e dico al mio amico
E collega Stanzani che presso la Corte costituzionale esistono ricorsi e situazioni che la corte dovrà necessariamente affrontare e mentre abbiamo avuto delle decisioni recenti da parte della
Corte non è difficile prevedere che in tempi che io certo non posso conoscere ma certamente in tempi che non possono essere estremamente lunghi la cortesia di pronunzie RAI su questo tema delicatissimo
Della dell'ordinamento radio televisivo e qui rispetto a questo vuoto politico legislativo possono ormai le forze politiche rinunciare a un loro primario dovere
Che viene dettato da queste varie circostanze che io li assunte che i miei colleghi che sono intervenuti hanno chiaramente illustrato dico possano le forze politiche rinunziare
A questo loro primario dovere io
La risposta è stata che tutte le forze politiche sentono questo dove il problema e di creare le condizioni perché è una cosa e riconoscere questo dovere
E anche esprimere l'intento di voler procedere ai fini di una formulazione di una legge ma siccome non abbiamo esperienza degli anni passati sappiamo le difficoltà sappiamo i giochi sottostanti a questo tema estremamente delicato e complesso come il tema del sistema radiotelevisivo bisogna che si crei una coscia in sa pubblica diffusa generale sulla importanza di una normativa ai fini della sistemazione dell'ordinamento radiotelevisivo italiana
Su come poi questa legge formularla quali sono i punti di connessione quali sono i punti di convergenza ma questo appartiene e apparterrà al dibattito che si aprirà mi auguro in Parlamento che si è aprirà tra le foto sociale e culturale del nostro operare s tra gli operatori di ogni livello è in grado che si muovono nel campo dei mass media quindi voglio dire nel nostro paese questo dibattito si è già aperto si aprirà ancora molto più vivacemente intorno proposte concrete perché è una cosa e formulare delle linee generali e una cosa elaborare degli articoli di legge che dicano in termini precisi questo è questa vorrei infine precisare ho chiuso
Che non vorrei che si facesse
Una confusione tra il problema del servizio pubblico in materia
Di quella che è stata chiamato governo del sistema e sistema privato in genere parlano di un'Authority parlo di di un sistema particolare per
La emittenza privata il problema dell'emittenza pubblica
E di natura diverso
Il Parlamento sulla base delle indicazioni non dimentichiamolo venute dalla Corte costituzionale ha sottratto d'le competenze al Governo e le ha affidato al Parlamento perché il Parlamento espressivo della volontà generale dei cittadini
Potesse essere di garanzia nei confronti non solo dei partiti e delle forze politiche non solo delle maggioranze ma forse garante degli interessi de sì radioascoltatori e dei telespettatori la commissione ha potuto esercitare queste sue funzioni la collega Aglietta ho concluso ha risposto
No
Io vi dico
Presidente della Commissione che capisco il no della collega anche si può discutere sul suo nuovo
Secco preciso
Tutto tondo spie non consente nessuna concessione si può discutere ma c'è un fatto
Che la commissione soprattutto aveva ed ha il compito
Oltre che degli indirizzi della vigilanza la Commissione non ha alcun strumenti e io non mi vergogno a dirlo
Bisogna anzi dirlo domani io indie sede di dibattito in sede di Commissione su questo tema sarò particolarmente preciso
La commissione non ha gli strumenti per esercitare la vigilanza il discorso ritorna a un discorso politico si vuole che il nostro sistema radiotelevisivo
Nel suo complesso
Funzioni in modo ordinato e rispondente alle esigenze proprie del sistema radiotelevisivo italiano che quello della crescita nella libre libertà nel rispetto del pluralismo della società nazionale se si vuole questo
Bisogna certamente mettere mano a una serie non solo di aggiustamenti non solo di modifiche ma di radicali novità io spero che da un contatto diretto da un rapporto da una
Come dire
Da un collegamento continuo tra forze politiche forze culturali operatori si possa creare quella sensibilità a mio avviso fondamentale perché anche nel nostro Paese ulteriori
Positivi passi in avanti si possono fare su questo terreno estremamente delicato e difficile che il terreno del sistema radio televisivo vi ringrazio e spero che potremo avere un'occasione di verificare gli intendimenti le volontà e buoni propositi da parte di tutte le forze politiche buonasera