«Claudio Graziani. Un episodio di guerra» di Silvio Villa (Edizioni Menabo): intervista al curatore, Franco Corleone

Si son qua
Radio radicale siamo in collegamento con Franco Corleone e per parlare di un piccolo libro che ha pubblicato lo scorso anno nel due mila altri due anni fa nel due mila diciannove
Che è una piccola chicca diciamo alle letteraria che riguarda un episodio è accaduto nel corso della della della prima guerra mondiale in in Carnia e che rievoca riapre anche un dibattito su come su come quanti soldati vennero furono fucilati per insubordinazione nel durante la guerra chiedo questo risotti nascondono dei fatti
Di inaudita violenza e delle atrocità che forse abbiamo visto in qualche film di DTT ricostruzione che è stato fatto in passato ma forse pochissimi sei se ne ricordano perché anche perché come possiamo dire se amore d'uscita
Da anni di retorica sulla sulla guerra e sulla Grande Guerra e la vittoria del nel novembre del mille novecentodiciotto stiamo parlando di un questo poi libro dal titolo
Claudio Graziani un episodio di quella sera che lo ricordiamo è stato curato da Franco Corleone edito da almeno a bocca il libro è stato scritto da da Silvio da villa ed era un volume che era stato in qualche modo perduto perché era stato tra l'altro pubblicato negli Stati Uniti
Allora Franco ci spieghi come trovato scoperto questo libero e che cosa ci racconta la storia di Claudio Graziani che era una capitano dell'esercito del Regio esercito durante la prima guerra mondiale
Ma una cosa molto curiosa perché parallele quelle che possano chiamato si maniere di ognuno di noi per legge è quella d'essere un bibliofilo
In rapporto con tante librerie antiquarie
E leggendo un in catalogo di una libreria antiquaria ti in Roma
Linea d'ombra avrebbero trovato questo libro che mi incuriosì subito perché aveva a che fare con la prima guerra mondiale proprio con la guerra in montagna nelle zone della Carnia di cui alcuni io sono legato perché mia madre era proprio di un paese al confine con l'Austria teatro della
Della prima guerra mondiale
Un libro era un libro molto curioso prezioso perché un libro edizione privata di questo ingegnere torinese che prima già prima della prima guerra mondiale si era trasferito negli Stati Uniti dove i fratelli avevano già un'attività economiche industriale
Però allora scoppio della guerra torna verrà
Combattere e
Torna
Scrive in questo libro mi ricordo di Giovanni amico
Che chiamato Claudio Graziani io penso che sia un nome non reale fatto probabilmente per coprire l'identità la riservatezza dei dei parenti
E però una vicenda
Incredibile perché quei sto capitano degli hard di chi si rifiuta di adempiere a un ordine suicida
E nel nel libro finisce con l'annuncio che sarebbe stato fucilato per questa sottrazione
A un ordine demenziale
In cui tutti i suoi uomini che lui aveva portato durante Caporetto in salvo con marce terribili alla morte sicura
E è un piccolo libro un racconto che però mette in campo delle questioni della prima guerra mondiale quindi il
Il rapporto come quello guerra fu decisa
Lei è il socialisti neutra listini i cattolici
Gli interventisti che erano divisi fra quelli democratici e i nazionalisti nazionalisti peraltro che erano disponibili a qualunque guerra purché si facesse una guerra
E
Con tutte le conseguenze legate a una
Guerra difficile Congo un commando che portò alla la disfatta pongo di Caporetto e un
Delle però capacità di reazione
Che retoricamente si dice
Durante la resistenza sul Piave furono poi portavano a quella che è stata considerata una vittoria quello che io dico intitolando il il l'introduzione che ho fatto mettendo
Due parole assieme eroi disobbedienti
Negli anni migliori appunto della guerra tra gli interventisti democratici che vanno da Salvemini
A a tutto il Pantheon nel democratico affatto la prima guerra mondiale insomma da Ernesto Rossi
In giù insomma Parri e così via
Ebbene Calamandrei steso allora il ci sono stati appunto gli interventisti democratici che però sono stati come tradizione poi sconfitti che hanno scelto
L'idea mazziniana nel due mila diverse culla vicenda risorgimentale
E dall'altra c'erano migliaia e migliaia di contadini impoveriti dal sul non senza sapere perché furono mandati in trincea
A morire molto spesso teniamo conto che nella Prima guerra mondiale i morti furono entro cinque seicento mila quindi dal soprattutto una da tutt'Italia ma insomma dal sud molti i furono non mandati a a combattere senza sapere il perché
Il questo punto mette in luce tutte queste difficoltà queste caratteristiche
Ore il il racconto io ho ho recuperato tradotto fatto tradurre pubblicato nel mille novecentodiciannove esattamente un anno dopo una pubblicazione
Per dare un contributo alle navi Simone no Rinaldi mondiale l'Italia non è stata mentre un episodio che cambiato l'Italia dei bambini è stato un parto che ha sconvolto il Paese
A accanto abbia torna economia cambiato la la politica e dopo la guerra non c'è stata una capacità di gestire la pace mi il dopo alcuni anni dalla fine della guerra siete precipitati nel fascismo qui nell'abitato dura una vicenda quella della prima guerra mondiale con cui non si sono fatti i conti
E non si sono fatti i conti con quella vicenda
Che fu messe in luce per la prima volta nel mille novecentosessantotto da ora c'è il pone due storici intitolarono un libro plotone d'esecuzione permettere svelare
Il fatto che nella prima guerra non
Viale
C'erano stati i tribunali
I militari che avevano punto ucciso per l'esempio
Sicuramente settecentocinquanta persone o condannate musica migliaia
Amnistia te o con pene ridotte per fare continuare a combattere queste persone e poi una cifra
Che invece ancora in discussione delle uccisioni proprio durante i combattimenti per
Senza processo
I processi erano processi finti processi farsa
Ma comunque diciamo che abbiamo due categorie di vittime PIL del militarismo quelle sottoposte a un processo che margarina
Pochi minuti decideva la condanna a morte quindi quelli invece uccisi durante gli assalti uscita dalle trincee per perché i carabinieri colpivano chi non correva occhi si fermava occhi tornare indietro quindi una grande tragedia che è stata nascosta
Per molto tempo cioè in realtà è curioso perché ci fu bellici decide furono subito dopo anche addirittura dopo la cacciata di Cadorna poi però con il fascismo l'idea del conseguì ricordiamo chi era Cadorna magari forse ancora Luigi Cadorna era il
Capo dell'esercito italiano fino a Caporetto o poi sostituito da Armando Diaz però ci fu indagini subito del Parlamento proprio per sia scoprire perché era caduta la disfatta di Caporetto ma anche per esaminare queste questioni delle fucilazione di tanti soldati
Però del l'ascesa del fascismo mise poi la sordina queste vicende perché si dovrebbe creare un'immagine eroica
Il BC urla della prima guerra mondiale che siamo arrivati appunto diceva al sessantotto quando è uscito quel famoso libro
Edito da Laterza che svelata
Di che lacrime e sangue Arafat alla prima guerra mondiale e però è rimasta sempre non ne a Nettuno nel centenario della prima guerra mondiale è servito a una discussione complessiva
Dell'Italia del senso di quella guerra che cosa retta messi un po'
Le forze politiche e le nella società italiana quindi quello che io voluto
Così fare con questa con la pubblicazione di questo racconto breve ma molto intenso il denso e
Un contributo per una discussione
Purtroppo su questa vicenda dei fucilati della prima guerra mondiale la scorsa legislatura alla Camera è stato era stata approvata una legge all'unanimità per
La riabilitazione storica e morale di quelle vittime del militarismo Marcela fermata al Senato in questa legislatura
Sia la camere avesse senatore erano state presentate proposte di legge per la restituzione dell'onore a queste persone ma
Mese ti fa alla Senato e ieri o l'altro ieri
Ma alla Camera sono state votate delle risoluzioni che fanno finta di affrontare il problema in realtà hanno scelto di
Una nasconderlo e fare un'offesa ancora una volta un insulto a quelle vittime perché in realtà hanno un
Non si è si è deciso proprio di non restituire l'onore come era previsto in quelle proposte di legge
Ma invece di fare dei discorsi generici come sono quelli in un ordine del giorno in una risoluzione in Commissione che non ha l'autorevolezza
Di la di importanza e il significato anche simbolico di una legge che avrebbe potuto stabilire una non una revisione storica ma creare una memoria collettiva su questi su queste tragedie
Anche ci spieghi chi chiede Silvio villa che vediamo che nella foto che ha scritto questo libro su Claudio su Capitan
Hanno crack l'audio Graziani fucilato per l'esempio voi volevo chiederti e il libro è stato fu pubblicato su su Claudia Graziani è stato soltanto pubblicato nel negli Stati Uniti
Sì era stato propongono dentizione personale molto prezioso con un formato grande sul carta molto
Raffinata ed era praticamente un un ricordo per in preso in poche copie o o i villa che era appunto un industriale
Però aveva anche la passione malfattore scrisse qualche altro pronti racconti e e in un un libro di racconti ripubblicò questo
Testo dedicato a questo suo amico in un altro libero
Orino ma anche quello in negli Stati Uniti in America o a Boston ma non ricordo
E è rimasto dimenticato questo questa scoperta
Fausto mi ha portato a fare questa traduzione questa presentazione Domenico Graziani è un cognome
Molto noto per episodi che hanno a che fare con le nefandezze perché nella prima guerra mondiale
Fiera un
Generale credo comunque un alto ufficiale che era si chiamava Graziani che era uno degli autori di quelli uccisioni
Diciamo dei soldati che venivano considerati traditori offende i falchi e poi durante la seconda guerra mondiale abbiamo Rodolfo Graziani che dopo le esperienze in avendo in Abissinia fu anche il capo delle forze armate della Repubblica sociale di Mussolini quindi è curioso che il nome
E o Prelios credo la vera identità
Di questo capitano amico di Silvio villa sia stato scelto un col più come che che ricorda proprio gli autori di queste di queste uccisioni
Ma questo ancora voglio sto cercando di capire meglio
Se si riesce
A scoprire l'identità di vera di questo amico di villa era più giovane di lui anche lui torinese e che da
Eroicamente con
Due o tre medaglie e poi era addirittura a passato a questo reparto degli Arditi che nella Prima guerra mondiale era quello delle persone più
Turin nella nella guerra nei riscontri che si mettevano in gioco la vita a
Sì
Con la mente
Per conquistare posizioni molto molto difficili quindi questo Pilla c'è la sua identità e certa la sua vita
Di laureato al Politecnico di Torino poi negli Stati Uniti e poi torna appare questi due tre anni chiunque perché poi scrive questo racconto
Per raccontare
Un
E in un dialogo serrato con questo amico chiamiamolo come se il libro è Claudio Graziano
Tutta la vicenda della per la guerra
Dalla e le loro esperienze nella guerra diciamo che villa era come ingegnere era nella reparto tecniche dei tecnici della
Per le telecomunicazioni nel quindi una guerra e comando dei dove vivevano in ostaggio viveva negli Stati Uniti prima della guerra tra italiano poi tornati in Italia combattuto la guerra e poi è ritornato di visitatori
E si
E ha fatto una grande fortuna economica era uno degli tagli gli anni delle famiglie ricche italiane insomma con una vita anche di società molto
Riconosciuti punta quindi ieri forse questo
Questo è stato proprio il aver raccontato questa la guerra la prima guerra mondiale è stato probabilmente dovuto immediatamente a caldo dopo forse non credo che avendo poi spedito una vita non dico mondana ma una vita con delle caratteristiche il lavoro
Diverso e forse questo è rimasto una un ricordo ti un'esperienza unica come quella della prima guerra mondiale che ricordiamo è stata una guerra
Molto per l'Italia molto particolare perché ha visto
Molti molti racconti e testimonianze di letterati è una guerra che ha prodotto anche molta letteratura insomma
Che azionario USA
Augurarle buon supporto Iannotti in USA passato cioè che è stata una guerra stupida
Si può vincere ho visto che tu hai fatto tutto un panegirico su diciamo gli interventisti democratici
Che all'epoca erano tutti interventisti democratici cioè anche Mussolini
è diventato non democratico dopo allora erano è stata una guerra stupida cioè una guerra in uno al di là di tutte le le cose che noi abbiamo sentito Milla
Nel due mila e diciotto è stata una guerra inutile che non è servita a niente è venuta la quale potremo avremmo potuto rivela restare fuori e poi ecco il fatto che nessuno storico coi nel due mila diciotto abbia raccontato queste sofferenze della spagnola che sono state una guerra nella guerra non ti lascia riflettere su quello che poi è stato un bagno di sangue perché non è servito a niente soltanto a cuore le condizioni per un'altra guerra ancora peggiore di quella che c'era stata prima
Per questo dico che è stata un'occasione perduta quella del centenario per fare una riflessione
Non facile perché tu ogni il problema di una guerra inutile e sanguinosa e che poi finita con la tragedia sia in Germania
Che in Italia con nazisti dunque fascismo
Però
Potremmo anche dire che sono però la lo scopo parte l'idea di Trento e Trieste e chiudere la vicenda risorgimentale per l'Italia ma c'era anche l'idea di far crollare
Gli imperi
Che dominavano
In Europa l'impero punto asburgico la Germania
L'Impero ottomano cioè l'idea era quella di
Un creare un mondo col di democrazia
Teniamo conto che una conseguenza della prima guerra mondiale è stata comunque la rivoluzione russa e il cambiamento la caduta degli zar
Il problema per l'Italia e questo
Poteva stare fuori dalla guerra
Cioè
In una guerra che diventò mondiale con l'intervento addirittura degli Stati Uniti che non era previsto all'inizio
Doveva stare fuori dalla dalla prima guerra lo viale certa poteva
Secondo la logica del parecchie ordini Giolitti ma io ricordo che era un congresso radicale Pannella si scagliò contro la logica del parecchio
Perché alla fine perché l'Italia aveva avuto delle offerte di non entrare in guerra
Rinuncia
E avrebbe ricevuto in cambio dall'Austria delle compensazioni ecco quell'era la logica del parecchio
Il io penso che era difficile in una guerra in cui erano in campo tutti i paesi tirarsi fuori
E certo il problema è stato che è stata gestita da una classe dirigente
Debole in netta
Prima della guerra
Perché con il i valzer come erano chiamati fra la Triplice Alleanza prima perché l'Italia era alleata largo Sereni della Germania e poi passaggio all'intesa con Francia e Gran Bretagna o Inghilterra
E poi il la gestione della guerra catastrofica
Il dopoguerra la gestione della pace che complicò tutte le vicende di rapporti con i paesi diciamo della sponda adriatica la Jugoslavia e con la scelta di
Pretendere su io Rollo i questa non era per esempio l'idea di Salvemini ecco e poi che i partiti sia quelli appunto
Nazionalistiche in realisti specialisti
Non seppero gestire il dopo e neppure impopolari e quindi nonostante nel mille novecentodiciannove un grande successo elettorale del Partito popolare dei socialisti
Non seppero governare e alla fine si arrivò nel ventidue la
All'incarico a Mussolini quindi varrebbe la pena di studiare molto
Il fallimento i una classe dirigente più che di fronte andiamo l'OPA così enormi la guerra mondiale
Non seppe alla rompe il risultato ora quella catastrofe che tout-court ricordati coinvolte
Ma il il problema è che molti Paesi anche la prestiti Ewing son degli Stati Uniti gioco alla fine un ruolo
Brutto nelle trattative a Norba alloggi e anche la Germania contrasti a in una maniera scusi volontà per cui la Repubblica di Weimar entrò in crisi e poi si arrivo alla al prevalere di quindi ci furono da parte dei vincitori della guerra delle politiche insensate
E quindi quando si dice Guerra in un certa la guerra iniziata con un
L'uccisione sarà Nievo
Luca passò alcuni insomma avevano insieme siamo arrivati dopo siamo arrivati un anno dopo sette volevo chiederti un'ultima cosa
Allora in merito a questo libro allora tunnel nell'introduzione del libro ti senti la villa dal titolo Claudio Graziani un episodio di guerra
Ricordi che il libero è stato pubblicato nelle mille novecentodiciannove negli Stati Uniti con un'edizione privata
Allora gli editori negli Stati Uniti
Pubblicavano facilmente opere come questa che mettevano in contraddizione la guerra perché poi tra l'altro negli anni soprattutto negli anni trenta gli Stati Uniti si sono popolati di anarchici italiani
Gli antifascisti che hanno avuto più di un problema nel comunicare nel pubblicare delle delle opere ti ricordo per esempio ma le difficoltà che ebbe un anarchico italiano come Carlo Tresca che pubblicò un libro divertentissimo l'attentato a Mussolini e segreto di Pulcinella oppure l'esule socialista Vincenzo Vacirca
E pubblicato con Storia di un cadavere Mussolini prima che che Mussolini venisse assassinato allora era difficile in quel clima pubblicare negli Stati Uniti opere come questi doveva ricorrere per forza degli editori privati
Ma io penso ciò che sia stata una scelta sua di fare un'edicola azione Mokbel pregiata in ricordo di un amico
Non per una questione chiudiamo anche conto che il libro era poche agili quindi non ne editorialmente non aveva io credo una e inutili a grande libro rende pubblico carte in un formato molto grande
E con una
Un una parte delle pagine ovviamente
Intel bianca per e con dei capi lei per a molto o Illy credo che la scelta non avesse reinserimento al problema
Politico di difficoltà per il tema ma perché era proprio un tributo credo tutti gli amici scelti memorie il libro successivo che scrisse Sibio Billè invece fu edito da una importante casa editrice limitare il Mac Millan di Boston
E ed era di insomma un un paio di centinaia di pagine quindi pronti sempre legati hanno che alla all'Italia
Ma
Comunque scrittori in in inglese
Quindi di diciamo che quella coi e questa è stata una prova riscrittura con queste caratteristiche certo il fatto è che era questo
Interessante per l'Italia e l'mentre scritta negli Stati Uniti probabilmente circolò solo o fra un giro di amici ho alcuni italiani
Ne presenti negli Stati Uniti oppure inviato ad amici che italiani questo non lo sappiamo e non sappiamo nemmeno quante quante copie
Ma sicuramente non non moltissime coppie quindi anche da questo punto di vista una cosa molto intrigante insomma questo questo recupero che ho fatto
Di questo racconto
Bene
Sono d'accordo con te grazie per questo recupero io ringrazio Franco Corleone che ha curato caro Claudio Graziani un episodio di guerra che è stato scritto
Da Silvio Villar pubblicato negli Stati Uniti è recuperato da meritoriamente età ma Franco Corleone che a quella pubblicato con i dizioni Menabò e si è avvalso anche dell'aiuto di Serena
Ora franchi in che cosa che aiuta
Beh diciamo la prima traduzione
Del inglese che poi dimezzato rivista interesse nazionale perché pur essendo sarà e grazie uno nuova cinquantuno voleva dei problemi già traduzione aderente ha ha ma certi difficoltà per il tema di cioè
Oppure che dovevano essere rese migliaia
Prigionieri molto particolare dunque bene io ringrazio ancora una volta grazie a Franco Corleone per averci parlato di Claudio Graziani un episodio
Di guerra libro che un altro che è stato scritto nel mille novecentodiciannove da sigla grazie ancora
Grazie che a chi ci ascolta che ci ascolterà grazie