18 MAR 2021
dibattiti

Costa Concordia nove anni dopo: fonti di inquinamento in mare e nei porti

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Il 13 gennaio 2012, nelle acque dell’Isola del Giglio, la nave da crociera Costa Concordia si inabissò in uno delle più belle zone del Parco delle Isole Toscane.

Il tragico evento, che costò la vita a 32 persone, comportò anche un considerevole danno all’ambiente costiero, soprattutto a carico del fondale marino.

Danno determinato dalla presenza del relitto e dalle attività di cantiere, necessarie per rimuovere e allontanare lo stesso; senza considerare il potenziale danno arrecato da sostanze nocive di cui la nave era carica: combustibile, olii pesanti, vernici e detersivi.

Oltre ai
risarcimenti delle parti civili, tra cui la Presidenza del Consiglio, il Ministero dell’Ambiente, la Protezione Civile, la Regione Toscana, al comune di Isola del Giglio venne altresì riconosciuto il risarcimento del danno ambientale finalizzato al ripristino dei fondali marini.

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