Il Giorno del Ricordo: intervista al Vice Presidente della Camera, Fabio Rampelli

Era di radicale chiamo con il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli per a parlare del giorno
Del del ricordo in cui si ricordano le vittime italiane delle dell'Istria e della Dalmazia
Di Gorizia del del del de del Friuli che sono state assassinate di in massa
Dalla dalla furia comunista Titina con il collaborazione con la collaborazione anche dei di di di di molti partigiani italiani allora
Come
Come è stato ricordato quest'anno c'è stata una bella o cerimonia che si è svolta l'auletta dei gruppi parlamentari
Sì la cerimonia i gruppi parlamentari sicuramente è stato un bel segnale era presente oltre che
Presidente tipo come autorità ospitante da presidente del Senato
Elisabetta Casellati e poi soprattutto il capo dello Stato che è venuto ad assistere
Questo raduno di presidenti di associazioni di esuli e quindi certamente è stato un buon segnale insomma si può sempre fare meglio
Però ci accontentiamo prova di questo io penso che questa giornata sia stata un grande conquista voglio ricordare che per sessant'anni non c'è stata traccia della storia degli infoibati e degli esuli
Istriani Giuliano dalmati anche fummo costretti a lasciare le proprie abitazioni il proprio lavoro i propri affetti talvolta perché non tutti accettarono il trasferimento coatto
Alcuni accettarono invece la sfida di restare lì molti tra questi in fase successiva
Comunque se chi vuole andarsene perché non c'erano le condizioni minimali per la convivenza e per l'integrazione con la popolazione slava
Quindi comunque
è stata una tragedia anche quella una tragedia anche di carattere sociale ed economico non soltanto di ordine culturale e affettivo
I beni per esempio a queste famiglie sono stati totalmente espropriati nessuno gliel'ha mai ricondursi risarciti lo Stato italiano si è girato dall'altra parte anche adesso volessero occasione buona quella della dell'ingresso della Croazia in Europa per chiedere comunque la restituzione dei beni
Decine di migliaia di famiglie
Punto trecentocinquanta mila furono gli esodati misurati
Sul nuovo set appunto lasciare
Collega se ricordo i racconti insomma per quello che si può fare in una breve intervista
Visite di mamme che accettavano nel mare affinché potesse custodirle le chiavi di casa
Sapendo comunque di non sarebbero mai più potute tornare
Penso che il giorno del ricordo oltre a essere una conquista debba essere un monito io penso che due categorie di persone soprattutto vanno ricordare le vittime
Parliamo degli infoibati
Quelli che non sono stati uccisi perché fascisti come la vulgata ha voluto ideologicamente raccontare da tanto tempo ma solo perché italiani in maniera Barbara ci gettati queste depressioni carsiche e quindi fra Cassady nelle ossa
Fino a morire di stenti dopo giorni e giorni di fame e di sete e appunto di ferite
E il giorno in cui vanno ricordati gli esuli
Ma soprattutto il giorno in cui nel giudizio vanno ricordate quelle tante persone molte delle quali ci hanno rimesso pure la pelle che non si sono arrese per sessant'anni hanno voluto continuare a testimoniare questa storia fino alla conquista nel due mila e quattro dell'istituzione da Gerald raggiunto il giorno del ricordo
Molte di queste persone dicevo poco fa anche degli sconti per riavere Trieste all'Italia hanno perso la vita o sono state mutilate e lo stato
Non si è fatto carico minimamente neanche attraverso un minimo riconoscere l'elenco delle gesta delle iniziative intraprese allora quelle del le foibe sono state vittime del del furore ideologico comunista
C'è stato secondo lei anche una una l'abbandono da parte del dell'Occidente degli degli italiani perché Tito era diventato ha una un avversario di Stalin e quindi si doveva preservare buoni rapporti con lui che noi sappiamo che molti uomini politici
Per Pertini tanto per fare un esempio Merzagora e tanti altri ebbero buoni rapporti con con Tito il fatto spesso che il trattato di Osimo venne fatto segretamente
è la testimonianza del diciamo della debolezza un po'della politica estera italiana
Beh probabilmente questa descrizione è calzante fermo restando la sua vergognoso aderenza alla realtà perché si possono appunto abbandonata a se stesse decine di migliaia di famiglie per Capuleti di carattere politico o geopolitico
La vicinanza di del maresciallo Tito alle istituzioni italiane in modo particolare quelle del Partito comunista italiano è stata una vergogna lui occorrerebbe liberarsi nel minor tempo possibile considerando il fatto che la Presidente de la camera Nilde Iotti all'epoca ne celebrò solennemente la morte nella Camera dei deputati come se fosse un benefattore un santo
Invece è stato comunque un tiranno a tutti gli effetti tiranno sanguinario o addirittura attraverso l'onorificenza riconosciuta dal Presidente da Repubblica noi abbiamo già chiesto più volte di poterla riclassificare poterla stracciare pare che non si possa fare ma abbiamo anche presentato una proposta di legge affinché
Si possa
Proseguire in questa direzione certo è che per lo Stato italiano Tito è stato un assassino e quindi nessuno uno pittrice Enzo delle massime istituzioni repubblicane può essere consentite concessa a un assassino
La ringrazio ringrazio il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli