"Il federalismo fiscale e il lavoro"

Proprio sia
All'individualismo metodologico
Ecco
Direi che la difficoltà è proprio qui
Sono stati costruiti tanti modelli sul primo tipo di paradigma
E anche su quello opposto se ne stanno costruendo molti che appunto si fanno riferimento all'individualismo metodologico
La difficoltà
è proprio invece
Nel costruire modelli che facciano riferimento ad un modello intermedio
In cui anche se è vero che non è facile
Dare validità
Ad una approccio di interessa di bene comune da parte del decisore
Dall'altra perso penso che potremmo convenire
Che siamo lontani anche dall'estremo opposto in cui si assolutizza
Un'idea di decisore che non mira che alla conservazione del proprio posto
Ecco
Questi sono due punti che a mio modo di vedere sono fondamentali
Nella discussione tra questi due federalismi federalismo fiscale e Fidel risma del lavoro
Ed io inizierò
Con qualche dato
Diciamo così sulla situazione di parte
Mi riferirò prima alla problematica del lavoro
E poi
Cercherò di dire qualcosa sulla parte fiscale
Non tanto i numeri soltanto per dire che quando parliamo di federalismo del lavoro non possiamo non pensare a quelli che sono gli scenari futuri che certamente anche se legati a molte ipotesi
Che possono anche non realizzarsi
Ci si prospettano
Diciamo così
Come scenario nazionale
Almeno nei prossimi dieci anni
Ecco qui
Noi possiamo andare
Da un ipotesi di mobilitazione totale
Che è la migliore
In cui si riesce a dar lavoro a tutta l'offerta disponibile
Ventisette ventotto milioni di possibili
Di occupati dei primi anni della due mila
Ad un'ipotesi dice direi opposta che è quella di un rallentamento economico che
All'interno del quale ci troviamo in cui
Invece di scendere dal dodici verso il cinque per cento la disoccupazione
Rimane diciamo abbastanza alta tra il sette e l'undici e mezzo per cento da che cosa dipende dicevo da alcune ipotesi soltanto le principali
Dipende essenzialmente
Da un valore
Estremamente facile
Da calcolare che si chiama elasticità
Gli occupati rispetto al prodotto interno lordo
E qui noi ci troviamo davanti a delle situazioni abbastanza diverse che pure caratterizzano paesi che hanno lo stesso grado di sviluppo Paesi dell'OCSE
In cui abbiamo un valore di zero virgola cinque per gli Stati Uniti un valore di zero venticinque pressappoco e quindi la metà per la Germania ed un valore badate bene di circa zero dieci per l'Italia
Quindi un valore di elasticità
Occupati prodotto interno lordo che per l'Italia è un quinto di quello degli Stati Uniti
Certamente sono
Dicevo tutti i Paesi dell'OCSE ma caratterizzati da mercati del lavoro molto diversi
Dati diversità di in grado di flessibilità gradi di mobilità certamente dall'uso di diversi gradi e livelli di tecnologie che risparmiano lavoro
Dall'uso di lavoro straordinario
Dall'uso di part-time rispetto ai modelli di furto
Ecco qui
Forse una prima domanda
Perché questo valore particolarmente basso
Che in qualche modo rende così difficile anche nell'ipotesi di sviluppo più accentuato
Mobilitare completamente la forza lavoro con tutte le valenze che il dottor D'Antoni cioè appena ricordato
Ecco qui bisogna probabilmente comprendere la ragione per cui esiste
Un
Direi sottolineato una sottolineate esigenza di guadagni di produttività
Nei confronti di altri nostri Paesi competitori
E in parte anche un grado di affezione all'assoluzione
Ci diceva qualche anno fa
Per un imprenditore prima di assumere una persona ci pensa di più per sposare
Prima di decidere un matrimonio
Ecco
Mi fermo qui su questi piccoli piccola dose di dati
Per dire qualcosa su quella che
Anche D'Antoni già accennato l'importanza di questa salto generazionale gigantesco
Che c'è sul grado distruzione
è vero
Questo è un set un secondo la seconda questione importantissima
Come si spiega
Che
Il nostro la nostra organizzazione scolastica o se volete anche la nostra organizzazione universitaria
Con i tassi di successo attuali
Si prevede che non riuscirà a produrre
Abbastanza laureati
Già dai prossimi anni
E badate questa è una
Una inversione di tendenza forte
Nel senso che fino a qualche anno fa l'offerta di laureati era superiore a livello nazionale alla domanda
C'è un cambiamento molto forte
E altrettanto si deve dire dei diplomati
Per cui dicevo se noi contro dinamo sul sentiero attuale ci troveremo davanti ad una mancanza di trenta quaranta mila laureati nei prossimi anni ma soprattutto le regioni del nord e del centro
Si troveranno con una bisogno di oltre trecento mila diplomati
Mentre il Sud ne avrà un'eccedenza di quattrocentoquaranta mila
Dico so quanto sono antipatiche le cifre se non sono esposte graficamente ma dico soltanto alcune di queste cose per
Veramente avvertire come l'esigenza di cooperazione
E non di distacco sia alla base di qualsiasi concetto di federalismo che possa essere accettabile
In questo senso quindi una scelta precisa tra i due federalismi che ci sono stati prospettati attraverso i loro contenuti
Dal professor Giarda e dal dottor D'Antoni
Quindi quali le soluzioni quindi
Una delle soluzioni e quella dell'allungamento della della scuola dell'obbligo
L'altra soluzione quella della formazione
Permanente
Anche se qui
La motivazione spesso è quella di di ottenere attraverso questa alternativa un maggiore consenso sociale nel senso che
Il paradigma metodologico individualista colpisce severamente
E conduce
Al diciamo ad una spiegazione del contrasto
Sulla quantità di Welfare State
Per il fatto che chi paga per il Welfare State spesso chi non riceve o almeno riceve attraverso i suoi figli o attraverso i suoi genitori
è importante questa
Questo esame di queste alternative
Soprattutto perché e qui lo spunto di D'Antoni è stato forte dice c'è una c'è un paradosso
Da una parte questa grossa esigenza di laureati diplomati dall'altra questa forte sensazione che penso ognuno di noi esperimenti nella propria vita quotidiana del fatto che questo titolo di studio non serva a niente
Ecco allora qui c'è un punto importante
C'è un qualcosa che percorre direi tutta la problematica che trattiamo oggi mi immensa come che va dal verismo fiscale il federalismo il lavoro e c'è una separazione tra l'apparenza
E la realtà
Tra le procedure
E gli obiettivi
Tra forma e sostanza
Ecco è in questo allontanamento in questo distacco progressivo che probabilmente molti dei paradossi che ci sono stati appena suggeriti dei quali io forse mi accingo ad ad aggiungere qualcun altro
Probabilmente si trova una spiegazione
Ed è importante la spiegazione perché le vecchie soluzioni del bilancio pubblico certamente non sono più a portata di mano
Parlo di cassa integrazione guadagni parlo di prepensionamenti con tutti i costi sociali che a questi sì accompagna
Ecco c'è un punto importante
Negli atti di di queste settimane sociali
In cui
Facendo riferimento al Papa emblematica del decentramento
Di cui ha impregnato il federalismo e il federalismo è chiaramente impregnato di decentramento e di concorrenza
Si fa riferimento ad un esempio
Come è stato detto di modelli federalisti reali ce ne sono molti quello statunitense a quello canadese quello svizzero quello tedesco anche uno Australia
Certamente
Nella negli atti
Di questa
Di queste settimane sociali
Diciamo così se ne propone uno come
Particolarmente interessante ed è quello tedesco
Direi che le ragioni sono tre il fatto che il federalismo tedesco è fondato su un criterio di sussidiarietà
Il secondo che è fondato su un criterio di concorrenza
Ma che soprattutto è fondato su un criterio di solidarietà
è l'unico di questi tre di questi cinque o sei modelli federalisti di cui ho fatto cenno in cui esiste
Una approccio alla giustizia distributiva agli lei tra livelli di governo di tipo orizzontale
In altre parole
E gli squilibri
Territoriali generazionali distributivi
Non vengono affrontati
Con una verticalità di approccio non attraverso trasferimenti tra diversi livelli di governo ma soprattutto nel senso che questo tipo di trasferimenti e quello prevalente un trasferimento tra Regioni tra lender
è un modello che i canadesi hanno studiato e soprattutto hanno studiato da quando nell'Alberta nello imperio hanno scoperto il petrolio che ha portato naturalmente una grossa messe di risorse da redistribuire a livello nazionale
E che nonostante
Diciamo alcune raccomandazioni i grossi gli esperti di tre di grandi esperti di studiosi di federalismo come Matthews
Non non hanno ancora non sono ancora riusciti ad attuare ma questo questo dei tre poli della sussidiarietà della concorrenza e della solidarietà
è ciò che pone questo esempio tedesco veramente molto vicino sia la nostra storia
Sia
Ad forse ad un nostro modo di pensare
Un altro punto che ritengo importante anche questo l'ho colto nelle relazioni precedenti
L'importanza della responsabilità
Certo
La carriera dei nostri amministratori locali negli ultimi quaranta cinquanta anni è stata quella di riuscire ad attrarre il la maggior parte di fondi possibili dagli altri livelli di governo da questo dipendeva
Il fatto che fossero leader di successo o meno
Non dal fatto che riuscissero a coniugare nuove iniziative nuovi programmi nuovi protetti con la capacità di convincere le proprie comunità amministrate dell'importanza di finanziaria
E questo qualcuno potrebbe dire certo
è molto importante considerare le condizioni iniziali se ci fosse un tessuto omogeneo come ci ha ricordato professor Giarda problemi non ce ne saremmo certo non ce ne sarebbero
Certamente abbiamo ricordato il il nostro dualismo abbiamo ricordato i nostri squilibri ma questo non è stato l'esito soltanto di amministratori di località povere
Faccio soltanto un piccolo cenno storico a qualcosa che ad alcuni di noi sembra estremamente vicino e che invece poi ripensandoci ormai son passati quasi vent'anni
Parlo dei decreti Stammati
Parla degli anni settantasette settantotto in cui scadeva scadevano i cinque anni di delega che il Parlamento aveva previsto
Per il governo di disegnare una strategia di finanza locale un disegno per visto il di struttura della finanza locale
E che a causa dell'emergenza di una crisi finanziaria a livello nazionale e locale
Si è cercato di tamponare attraverso appunto questa accoglimento dei debiti pregressi in cambio di un pareggio
Divina
Come è passato questo
Questi decreti Stammati in Parlamento
Sono passati attraverso un compromesso che forse già da oggi ci riporterebbe ad una ad un paradigma che non ci piace per niente
Che è quello dell'interesse locale che è quello dell'individualismo
Questi decreti cercavano di mettere un punto ad una situazione in cui
Le stesse degli enti locali
Erano fiorite aumentate indipendentemente dai bisogni delle collettività
Cosa ha proposto come è stato possibile fare approvare questo decreto attraverso un riequilibrio col criterio del fabbisogno della perequazione della produttività niente di tutto questo
è stato detto bene chi è stato un cattivo amministratore potrà continuare ad essere premiato nel senso che quello che ha ricevuto finora gli continuerà ad essere dato chi ha avuto poco aspetterà che qualche sistema di programma tutti perequazione arrivi
Ed è arrivato
Diciamo così cinque sei anni più tardi
Non so se sono riuscito a spiegarmi
Di fatto non solo
Non si è sanzionato un certo tipo di comportamento
Ma lo si è perpetuato è quella che noi chiamiamo il criterio di ripartizione della spesa storica
Ed ora certamente invece vogliamo cercare qualcosa di diverso qualcosa che faccia riferimento ad una spesa standard che faccia riferimento certamente ad una perequazione finanziaria ma come ci ha detto il professor Giarda che non sia soltanto apparenza
Nella finanza ma che sia realtà dei servizi effettivamente acquisiti
X perché solo in questo senso
Si può dare pari opportunità a chi è nato in campagna o in Lombardia
Mentre la parità
Di contributo finanziario questo non sempre loro lo consente
Questo è tanto più importante oggi
Ripensarlo
Perché non c'è altro ci troviamo con una risolti con una realtà profondamente disomogenea in Italia
In un momento in cui c'è mercato unico cioè globalizzazione dei mercati
Ma soprattutto siamo all'inizio di un sistema di privatizzazioni su larga scala
Ecco qui tanti profili si intersecano
Certamente l'Europa può esserci prodighi ancora di risorse che dobbiamo imparare a spendere
Soprattutto dove è più necessario
Perché emerge dagli studi che proprio le realtà che più hanno bisogno non riescono a chiedere e laddove riescano a chiedere non riescono a spendere
Soprattutto in un momento in cui la privatizzazione che privatizza non solo imprese pubbliche ma è anche
Un prese parastatali
Ma che privatizza anche servizi di pubblica utilità
Si trova davanti
Ad una
Ad una scelta
Dove si è parlato anche di di identità nazionale
Ebbene si potrebbe pensare ma in un mercato unico che senso ha più l'identità nazionale nella globalizzazione del mercato che essa che senso ha più questo
Eppure
Barriere nazionali a livello commerciale non sono per niente cadute
La lotta certamente in cui vengono lanciate queste piccole realtà territoriali che probabilmente non hanno potuto ho saputo beneficiare
Delle risorse finanziarie che in questi quarant'anni sono state a loro destinate si trovano certamente a combattere con dei pesci rossi
Certamente ci sono grosse possibilità ma certamente ci sono anche grossi rischi soprattutto ci sono grossi pericoli
E allora il federalismo in questo senso si può avvicinare il federalismo fiscale il federalismo del lavoro secondo me
Non diventa più soltanto un modo di perequare finanziariamente ma significa anche cooperare nel senso reale e cioè trasferire competenze
Quante volte quanti convegni quanta letteratura ci continua a ripetere che la persistenza del due del dualismo a come concausa importante quella di una mancanza di managerialità
Beh certamente allora questo problemi non si risolvono con le tre repubbliche
Certamente non si può affrontare il problema dicendo che il federalismo tedesco che abbiamo visto fondato sulla sussidiarietà sul concorrenza su solidarietà
è un federalismo centralistico e falso
Come proprio in questa città viene propagandato
Ecco
Io farei altre cose da dire ma forse mi sono dilungato su altri temi precedenti vorrei concludere soltanto facendo un'osservazione
Professor Giarda ci ha riportato alle due ragioni principali federalismo
Ai però le problematiche dell'efficienza
Della giustizia distributiva
Al mio modo di vedere qui c'è un punto importantissimo
Nel senso che noi abbiamo finito che ormai la letteratura allora per la maggior parte accettato l'inserimento di questa efficienza
Tra gli obiettivi della politica
E anzi un obiettivo che appariva buono pari dignità e pari priorità con altri obiettivi della politica come quello dell'equità
Ecco pensiamoci un momento
Sono dentro solo se noi accettiamo questo approccio che a me sembra paradossale
Allora si spiega questo conflitto tra efficienza ed equità
Cosa facciamo produciamo di più distribuivamo di
Sembra quasi
Qualcosa radicato spontaneo naturale ineludibile
E invece proviamo a costruire un approccio diverso guardiamo a questa efficienza non più
Come un obiettivo ma come un vincolo
Quale ne è il risultato
Tutto da costruire tutto da rimodellare tutto da riflettere
E che se noi perseguiamo l'efficienza e l'efficienza certamente va perseguita il punto che io sto facendo soltanto di non collocarla tra gli obiettivi bensì di considerarla come un vincono
Economicamente per noi efficienza vuol dire massimizzare un prodotto
Dati gli oppure
Minimizzare di fattori l'uso di fattori
Per un dato prodotto
Che cosa ci porta il lo spostamento dell'efficienza da Obiettivo abito
E che in attraverso
Una codificazione l'efficienza come dicono
Le nostre massimizzazione i sono massimizzazione non di output non di produzione ma di benessere
Minimizzando i costi
Oppure e scusate dati i costi massimizzazione di un benessere non di un prodotto
Oppure
Minimizzare i costi dato un livello di benessere
Ecco questo è un altro punto che secondo me
Si giova di questa distinzione tra realtà e apparenza tra forma e sostanza
E mi fermo qui
Ringrazio molto il professor Romagnoli di questo suo intervento che ha saputo come si è potuto notare collegare i due precedenti aspetto del federalismo fiscale l'aspetto dei problemi del lavoro mettendo in evidenza immessi stretti che intercorrono tra i due
Purtroppo abbiamo pochissimo tempo qualche minuto soltanto se ci fosse qualcuno che desiderasse va bene qualche delucidazione o qualche approfondimento ulteriore da parte dei relatori
Prego
No se c'è qualche d'un altro
Prego
Raccogliamo le domande così
No
Più forte
Bene ancora
Allora io andare la parola al professor Giarda e poi
Comincia dall'ultima questa questione dell'autonomia differenziata diventa su cui anch'io ho scritto per un certo punto ero diventato uno dei sostenitori voi mi sono un po'pentito so che cosa dire è un accertamento una possibilità questa dell'autonomia differenziata non è da scartare Man
Io avevo presentato con un paradosso contro le proposte della Bicamerale
Che erano così di caratterizzate da un fortissimo grado di decentramento delle competenze
Senza indicare delle regole finanziarie penso anch'io che il decentramento senza l'indicazione di regole finanziarie è una pazzia istituzionale
Decentrare molto materie così importanti come l'istruzione per esempio di cui parlava la Bicamerale
Significa affrontare il cuore del problema cioè se vogliamo mantenere le regole di uniformità
Oppure se vogliamo andare verso una differenziazione nei livelli di attivazione dei servizi
Un forte decentramento dell'uniformità sono incompatibili
Non si può avere tutte e due più qualcuno deve decidere
Quale dei due pieni ottenne mantenere
Io non ho una risposta ma so che è impossibile costruire un sistema una struttura finanziaria in un Paese come l'Italia adeguata
Ad un grado di decentramento delle funzioni del tipo di quelle che erano state proposte dalla Bicamerale questo è il mio punto di vista in termini molto sintetici
Quindi l'autonomia differenziata era una risposta
Che saltava uno degli aspetti quello dei principi di responsabilità e di corrispondenze di coerenza della struttura finanziaria con il decentramento
No no forti opinioni su di esso individuata sono inviate
Sulla questione del debito pubblico e dell'esperienza belga
Per i belgi hanno fatto il cammino rovescio lo Stato unitario e son trasformati in Federazione avevano un forte debito pubblico che si è tenuto il governo federale
Sta discutendo se dare un po'di debito pubblico anemie agli Stati che compongono la federazione naturalmente spartire il debito pubblico
De pone due domande
Come glielo ripartiamo no anzi ha una domanda da due risposte
Glielo ripartito ripartiamo sulla base della capacità di pagare e quindi lo diamo tutte le regioni ricche che sono anche le regioni che detengono i titoli del debito pubblico
Oppure lo ripartiamo sulla base dello suo originale
E quindi glielo diamo tutto alle alle regioni povere che perché il debito pubblico si potrebbe dire paradossalmente che si è creato perché i livelli di spesa nelle regioni più povere non erano adeguatamente finanziate
Adesso estremizzo ovviamente le due scelte ma penso che l'idea di decentrare il debito pubblico si vide infelice
Anche i belgi che di cui hanno parlato l'anno presentati in termini che adesso non si può entrare nelle technicalities ma insomma che non hanno né capo né coda in termini economici perché quel conflitto insanabile se il debito pubblico se lo prende chi lo può pagare io lo se se lo prende chi l'ha creato e non assoluzioni diciamo di tipo logico proprio una scelta da squartato Das quarta Stati da Sparta cittadini da ammazzarmi
Se il federalismo fard o diciamo il federalismo fiscale così come io l'ho definito da un contributo alle politiche di rientro risposte no
Non c'entra niente perché il federalismo fiscale così come l'ho descritto
Anche un sistema di organizzazione diciamo dei servizi pubblici o dell'intervento pubblico
Il debito pubblico continuerà a crearsi esattamente nello stesso modo in cui si è creato adesso debito pubblico si riduce aumentandola e tasse o riducendo le spese cosa che anche questo governo dovrà fare una delle due dopo tante dichiarazioni ci daranno pure un po'di aumenti di tasse perché se ne può proprio fare a meno insomma Gritti tutto il resto sono chiacchiere quindi un po'avremo un po'di aumento di tasse avremo po'di giro di vite
Sulle spese
D'altra parte il ministro del Bilancio attuale l'ha già detto bene ministeriali il ministro del Bilancio ha già detto che che
Aumenterà i contributi sociali però per creare delle casse separate delle pensioni e quindi c'è un solo modo come hanno fatto i cileni
Quello di aumentare i contributi sociali contributi previdenziali e ridurre le pensioni
Perché non sto dicendo che questa è la mia ricetta di politica economica sto dicendo per rispondere alla sua domanda che cosa si farà sul fronte diciamo del contenimento della crescita del debito so
Non
Dal federalismo fiscale non nascono e terze vie al problema del contenimento della crescita del debito pubblico
Io sono sempre solo due dopo un mix delle due oppure non far niente c'è sempre in Canada grazie
Grazie se l'opinione
Sì probabilmente queste due domande del debito pubblico forse ci sedici indicano che il debito pubblico è un ulteriore forte motivo di unità nazionale
Ma qui
Il punto è forse si può guardare sotto una sotto un'esperienza diversa anche sotto quella statunitense oltre che quella belga che il debito pubblico la
La mantenuta
E quando
L'amministrazione Reagan ha voluto aggredire il problema debito pubblico il federalismo Daloui è stato usato per tagliare i trasferimenti agli Stati agli enti locali
Per cercare di trasformare come aveva fatto Nixon decenni prima
Dei
A dei Graines dei trasferimenti individuali
E in blocco Graines in trasferimenti a blocco
Dove la il membro del Congresso riusciva a far bella figura tornando a casa dicendo che aveva riportato una certa quantità di risorse finanziarie e poi naturalmente avendo riuniti in blocco quelli che erano i trasferimenti per le vedove per gli indigenti per quelli che dovranno comprare era i francobolli pasto gli handicappati eccetera bene
La lotta se la sarebbero vista da loro al loro interno
Forse
Se non so sotto il peso del professor Giarda è d'accordo
Se c'è un aspetto di concorrenza all'interno del federalismo se c'è un aspetto di autonomia e quindi di maggiore responsabilità nella spesa forse in maniera indiretta non so si potrebbe pensare che almeno nel futuro
Questa responsabilità finanziaria degli amministratori Possa portare anche ad un spese più responsabile più contenuta in questo senso la chiave di responsabilità
Vorrei soltanto concluderò la cosa dopo l'apprezzamento per la relazione dottor D'Antoni nel momento in cui sì ci sono stati delle proposte alla Bicamerale di ridurre le venti regioni in dodici
Però qui forse bisogna tener conto di questa esperienza che abbiamo fatto quindici anni fa sui comprensori che sul loro fallimento
Come il tentativo di dimenticare i confini geografici anche di piccoli comuni dialetti storie locali
Motivi per geografici culturali
Di tutta diciamo di di tanti profili hanno probabilmente contribuito molto al fallimento di questa esperienza politica bisogna quindi stare attenti a non ripetere lo stesso errore con le regioni
Grazie parlando no io il due per questa discussione che ho sentito chiedo scusa voi mai come
Incombono sempre queste obblighi giornalistici
Cicchetti Massa Carrara no io rispetto a questa cosa che che trovo giusta l'ICI per il debito momento nel taschino escono le spese
C'è una un'altra via sarà una via lineare virtuosa che tiene questo equilibrio cioè se non riusciamo a a tenere bassa l'inflazione
Tenere basso molto i tassi d'interesse quindi a
Far costare poco il servizio assoluto del sugli interessi del debito quindi a dare un colpo e sequestra strada
Fa a riprendere lo sviluppo e quindi fa aumentare le entrate perché riprende lo sviluppo cioè quindi si determina una condizione positiva
Probabilmente non sicuramente probabilmente possiamo raggiungere lo stesso scopo senza né aumentare le tasse nel tagliare le spese
Cioè se riusciamo se riuscissimo a portare dice che l'inflazione non può arrivare mai a due a uno in Italia io non capisco perché mano dovremmo cominciare da quindi capisco un dibattito però se lo la portasse ma effettivamente quindi tassi d'interesse li facciamo diminuire in un anno sono decreti di otto punti e non scherziamo
Che non hanno siamo passati dal quattordici quindici al sette otto cioè qual è oggi cosa ci impedisce di portarle al cinque se l'inflazione scende ancora
Se il comportamento di cui ho parlato diventa la vera carta per gestire questa fase
A quel punto se lo sviluppo riprende quindi se aumenta la ricchezza complessiva aumentano le entrate quella diventa poi sulla spesa si sulla spesa dovremo lavorare perché bisognerà correggere sprechi c'è tanto da fare sulla spesa
Però non non ceda colpire all'impazzata per coi colpire
Come è evidente perché la spesa è rigida la spesa italiane rigida è inutile farsi illusioni a quattro voci la spesa italiana sanità previdenza
Interesse sul debito pubblico la
E dipende questa è la spesa italiana poi c'è quella in conto capitale che non a caso è stata trascurata in questi anni e che invece dovrebbe infrastrutture eccetera non essere trascurata questa è la spesa si si potrà abbassare ma fino cioè non c'è un limite nella sua rigidità si potrà risparmiare volta si potrà io penso che la strada sia quella di quella del di il tuo sisma ecco perché insisto sulla concertazione ecco perché insisto in una strada che renda visibile la via del risanamento insieme alla via
Del della del possibile riforma ultima questione sulla Regione
è vero questa ricchezza
Chi chi la vuole discutere io tra l'altro io penso a delle adesioni volontarie non ci sono palestre processi di forzatura
Nel divino finire il numero delle ragioni cioè non possiamo mai pensare di fare una una specie di decreto la mattina diciamo da domani mattina la Basilicata la Puglia stanno insieme cioè è una cosa ridicola no litigata che per l'accusa sei Amoruso però io penso che ormai la vera nuova la vera questo il contributo che ha dato in questi anni la fondazione
Agnelli professore Pacino trovo importante cioè il fatto che
Finalmente si si possa avere andare verso dimensioni più ampie per tutta una serie di questioni che hanno bisogno di una governabilità più ampia
E contemporaneamente la valorizzazione appunto noi siamo può il Paese delle autonomie locali dei comuni cioè quindi che tutto questo debba venire in termini insisto volontarie cioè senza nessuna procedura coatta cioè convincendo tutti che ci si guadagna a determinare questa condizione
E il che non so bene che non è facile chitarra una canna nel sindacato questi processi
Sono difficili perché ogni volta che devi cambiare qualcosa ognuno si affeziona quello che fa quindi sempre complicato però non c'è dubbio che io trovo questa strada una delle possibili strade
Per favorire una migliore governabilità del territorio ed evitare appunto fughe in avanti
Deve leggere solo una cosa che riguarda sempre questo ultimo punto
Coniugando fede ritmo fiscale federalismo e lavoro Noemi certamente sappiamo che per fare riferimento a un mercato del lavoro italiano che si articola spesso in bacini chiusi
E che diciamo così se da un punto di vista teorico cd obbliga a fare gli studi a livello regionale
Per affrontare il problema degli squilibri professionali territoriali generazionali eccetera
Ma se e a importa sa questo punto che c'era questo profilo dell'istruzione e la formazione che il dottor D'Antoni CEA
Detto prima
Bene i programmi di riqualificazione probabilmente vanno fatti addirittura all'interno delle regioni
Su dimensione intraregionale subregionale
Che tengano conto naturalmente non solo di problemi di quantità ma anche di qualità e quando parlo di qualità parlo di di scelta di indirizzo e di specializzazione
Ecco federalismo del lavoro vuol dire anche questo non vivono non vuol dire soltanto problemi occupazionali non significa soltanto rivendicazioni issa la rianima un vuol dire politica del lavoro ma se la politica del lavoro giustamente la dobbiamo fare con la politica dell'istruzione che naturalmente cd anche standard qualitativi che sia come si diceva una volta di qualità Milian facendo riferimento a John raggio Stewart Mill
Eh be'allora diciamo così ci sono dei proprio di microcosmo in cui bisogna intervenire
E liberamente non saprei dare un esempio di una regione che posta spontaneamente a rinunciare probabilmente gli interventi vanno proprio strutturati a livello addirittura provinciali e comunali di Comunità montane
Questa non so forse però è una mia esperienza che non so quanto possa trovare d'accordo dottor D'Antoni possa essere generalizzata grazie
Bene chiudiamo così allora il nostro incontro io ringrazio molto il dottor D'Antoni professor Giarda il professor Romagnoli e tutti coloro che sono qui intervenuti
Sì